NEWS IN SOCIETÀ: Il 'fantasma' di SICILIANO continua ad aleggiare sopra le teste di MARTINELLI e BONATO, c'è chi giura addirittura che l'ex A.D. dell'HELLAS sarebbe una vera e propria 'eminenza grigia' nella stanza dei bottoni gialloblù e che praticamente da solo avrebbe 'imposto' l'arrivo di VAVASSORI. Nel frattempo da SASSUOLO arriva una certezza: l'attuale diesse del VERONA a fine stagione tornerà dai neroverdi (autori di una grande prima stagione in Serie B, eliminati ai playoff dal TORINO) e assumerà l'incarico di Direttore Generale mentre in riva all'Adige si chiacchiera su un possibile ritorno di PRISCIANTELLI (appena assunto dal MODENA) affiancato dall'attuale Direttore Sportivo dell'ATALANTA: Carlo OSTI. Tutto qua? No! C'è anche FOSCHI... Che garbuglio! C'è solo da sperare, ma non ho dubbi in proposito, che il 'VAVA' tenga tutti concentrati sulla finale dell'Adriatico di Domenica prossima: conta solo quello, conta solo vincere, il resto è solo gossip di cui al momento non si sente davvero il bisogno...
GARA 4 PLAYOFF FRA PESCARA E VERONA IN DIRETTA SU RAI SPORT 1: Lo annuncia ufficialmente la Lega Pro in questo comunicato 'https://www.lega-calcio-serie-c.it/images/stories/pdf_comunicati/0910-189div.pdf' rendendo anche noto che sull'altro canale digitale sportivo RAI andrà in onda la partita fra VARESE e CREMONESE...
I 3 gol realizzati nei playoff fino a qui dall'HELLAS sono di DALLA BONA, CIOTOLA e RUSSO... |
[DICONO]
VAVASSORI 'ripassa e spiega' Gara 3, HELLAS bello ma solo «...nei primi 45’: però abbiamo sempre problemi di continuità. Dobbiamo essere sempre cattivi, cinici, spietati». Che settimana vi aspetta? «Da vivere con l’idea che domenica sarà una gara importantissima ma che anche il Pescara non è più tranquillo dopo questo risultato. Sia chiaro: all’Adriatico ce la giochiamo alla pari». Ci spiega la scelta iniziale con la difesa che in certi momenti diventava a cinque con Garzon che scalava a destra? «Avevo visto le partite del Pescara e mi sembrava questo il modo migliore per fermare le loro qualità. Ci siamo riusciti bene per lungo tempo. Ma poi abbiamo avuto qualche pausa di troppo e su questo dobbiamo lavorare». Il Pescara però resta favorito... «Ma non credo che dormiranno sogni d’oro. Abbiamo dimostrato di poterli mettere in difficoltà. Tutto è ancora da decidere» (Leggo.it)
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Attilio TESSER, tecnico del sorprendente NOVARA neopromosso in B da capolista del Girone A di C1, fa coraggio all'HELLAS «Verona e Pescara giocano con lo stesso modulo, il campo sarà una scacchiera in cui le due squadre rischiano di annullarsi. Succede soprattutto col 4-4-2. I moduli però sono solo numeri. Importanti sono i calciatori e i cambiamenti tattici in gara. L'elasticità avrà il suo peso. E domenica Vavassori ha dimostrato di averne un bel po'. Cose normali, non da scienziati, che testimoniano però come le carte a disposizione del Verona siano molte. Anche noi pensavamo di partire col 4-4-2 ma poi abbiamo scelto il centrocampo a tre fra 4-3-2-1 e 4-3-1-2 cambiando anche ruolo ad alcuni giocatori. Rigoni da trequartista si è trasformato in un interno di centrocampo, Motta da attaccante è diventato mezzapunta. Ma devi provare e riprovare prima di trovare l'assetto. E serve tempo». Vavassori non ne ha avuto molto... «Di Francesco ha potuto lavorare di più ma Vavassori ha più esperienza. E in questi casi conta soprattutto l'aspetto psicologico, il saper allenare le risorse nervose negli ultimi giorni e nelle ultime ore. Vavassori dalla sua ha più mestiere, darà quella fiducia che magari compenserà ad una conoscenza dell'organico che non può essere totale». Chi sarà l'uomo decisivo del Verona? «Punterei su un giocatore agile, prima dell'andata avevo pronosticato Ciotola o Berrettoni e la mia idea non è cambiata. Non scordiamoci però di Selva, è l'attaccante adatto a questo tipo di gare» (LArena.it)
Lakers Vs Celtics 2010 Game 3 Final HighLight
[IN BREVE]
VITA DA EX: Dopo aver vinto il Torneo di Viareggio con la primavera della JUVE BRUNI allenerà i pari età della SAMPDORIA nella prossima stagione.
I PAPERONI DEL TENNIS: Re NADAL è terzo...
CALCIOMERCATO SERIE A: ADRIANO sbarca a ROMA mentre Rafa BENITEZ raccoglie il pesantissimo testimone di MOURINHO all'INTER. Gaetano D'AGOSTINO vuole il rilancio con la FIORENTINA..
NBA FINALS: 2 a 1 LAKERS grazie ad un grande FISHER!
GIOCO PRONOSTICI:
6 punti a
MARTINO,
MISTER LOYAL lascia fare e 'MARTIN JAPONICO' conquista (meritatamente) il titolo di Campione del Gioco Pronostici B/=\S 2009-2010: Complimenti anche per i 10 punti di distacco da
BRUNI, buon secondo col classico colpo di reni finale. Sul gradino più basso del podio
MISTER LOYAL e
POSE a pari merito... Maglia nera a
LUCKY.
Ammonizioni per: Bridget, Lucky e Mister Loyal
Espulsione per: Ale90HVr
Per ciò che concerne i record mi consolo: io vinco il titolo per il maggior numero di Campione di giornata: 8! Ma anche quello come Sfigadòn de la stagiòn (ancora con 8), per il resto:
Punteggio massimo in una giocata: Ale90hvr, Bruni (11)
Max. numero di risultati azzeccati: Bruni (5)
Max. numero di pronostici azzeccati: Ale90HVr (8)
Punteggio minimo in una giocata: Barnaba, Bruni, Federico Montresor, Martino, Paolo, VALE/=\VALES (0)
Bene per quest'anno è tutto! Arrivederci a Settembre...
CLASSIFICA DI GIORNATA
6 - Bruni, Gabri, Gede, Martino, Smarso
4 - Black, Pose
CLASSIFICA GENERALE
151 - Martino
141 - Bruni
139 - Mister Loyal, Pose
138 - Smarso
127 - Ale90hvr
120 - Bridget
119 - Black, Gabri
116 - Gede
110 - Lucky
CLASSIFICA PRECEDENTE
145 - Martino
139 - Mister Loyal
135 - Bruni, Pose
132 - Smarso
127 - Ale90hvr
120 - Bridget
115 - Black
113 - Gabri
110 - Gede, Lucky
ALBO D'ORO CAMPIONI |
2009/2010 Martino |
2008/2009 RobRoy |
2007/2008 L. Bruni F.C. |
2006/2007 Ark (Ex-Alberto) |
2005/2006 Ark (Ex-Alberto) |
2004/2005 Ark (Ex-Alberto) |
2003/2004 Ark (Ex-Alberto) |
[RASSEGNA STAMPA]
Lunedì 07 Giugno 2010 16:25 | Scritto da ANTONIO DI CARLO
PESCARA BEFFATO A VERONA NEGLI ULTIMI 30" SERIE B RIMANDATA A DOMENICA PROSSIMA
Un Pescara impacciato sin dalle prime battute lascia il fianco ad un Verona aggressivo dall'inizio, su cui poi trova il vantaggio poco dopo l’inizio, con una reazione sterile nella prima parte del primo tempo, in una giornata di sole in cui oltre 2.000 tifosi si sono fatti sentire fino all’ultimo istante della gara. Pareggio 2-2.
La partita, nell’arco della sua durata, ha riservato molte emozioni con un Pescara in superiorità numerica che si è fatto sorprendere lasciandosi beffare a 30” dalla fine dei 4 minuti di recupero concessi rinviando a domenica 13 davanti al cospetto di uno stadio sicuramente esaurito, l’appuntamento con la serie cadetta.
Pescara presenta, con un modulo 4-4-2, la stessa formazione che domenica scorsa ha sconfitto in casa la Reggiana, si scontra con il Verona, con un modulo 4-3-2-1, che lascia nelle sue fila, nel primo tempo, in panchina Di Gennaro.
LA cronaca:
Al 2 pt. Primo angolo per il Verona sul cui cross esce Pinna e si impossessa della palla. Al 3 pt. Garzon dalla destra effettua un tiro basso la palla esce fuori alla sinistra di Pinna. Al 4 pt Il Verona passa in vantaggio, errore di Mengoni sulla trequarti, ruba palla Berrettoni dalla destra crossa al centro la palla passa tutta l’area con un tentativo di ribattuta ma la sfera arriva a Ciotola che insacca la porta biancazzurra a porta vuota con Pinna incolpevole.
Al 5 pt ancora Ciotola, dal centro effettua un tiro a sorpresa la palla sorvola la traversa. Al 11 pt. Sansovini entra in area viene anticipato di un soffio da Raphael. Al 15 pt Ganci ci prova dal limite dell’area di rigore ma viene regolarmente contrastato da un avversario. Al 17 pt. Ciotola tutto solo servito all’interno dell’area di rigore, tira in diagonale ma Pinna non si lascia sorprendere.
Al 21 pt Errore di Coletti, recupera Berrettoni che crossa dalla destra all’interno dell’area ma Olivi di testa respinge. Al 22 pt. Tognozzi recupera un bel pallone ma poi perde tempo rallentando la manovra e quando effettua un passaggio a Gessa quest’ultimo viene pescato in fuorigioco. Al 23 pt Calcio d’angolo per il Pescara che però viene battuto basso e Ceccherini rinvia.
Al 25 pt Gessa sulla destra tentenna un passaggio per Zanon ma spedisce la palla fuori. Al 27 pt Dettori di destreggia bene sulla sinistra, schiocca un forte tiro che costringe l’estremo difensore scaligero alla deviazione per il 2 angolo in favore del Pescara. Al 35 pt Cross di Gessa in area per Sansovini che per un soffio non riesce a sorprendere Raphael non riuscendo a colpire di tacco la palla. Al 43 pt Garzon entra in area, evita Olivi e riesce a tirare ma spedisce la palla sopra la traversa.
Al 44 pt ammonito Coletti per gioco falloso L’arbitro decreta 4 minuti di recupero ed al 46 pt Tognozzi su servizio di Sansovini manda sopra la traversa. Al 1 st 3 angolo per il Pescara e sulla susseguente azione, Ganci tira, la pala viene ribattuta dalla difesa, recupera Coletti che effettua un cross ma la difesa gialloblù devia per il 4 angolo per i biancazzurri. Al 3 st, ammonito Tognozzi per proteste per un fallo subito da Sansovini, non rilevato dall’arbitro, siccome era diffidato, salterà la gara di ritorno.
Al 4 st entra Di Gennaro ed esce Colombo. Al 8 st il Pescara pareggia, Dettori dalla sinistra effettua un passaggio all’interno dell’area a Tognozzi, il quale si gira su se stesso tira in rete con Raphael spiazzato, quasi sulla linea Pugliese, devia con un braccio, netto il fallo e l’arbitro espelle il difensore scaligero e decreta il calcio di rigore per i biancazzurri, si incarica della battuta Ganci il quale, spiazza il portiere, ristabilendo il punteggio e costringendo il Verona a giocare in 10 i restanti 37 minuti della ripresa.
Al 13 st Tiro dalla sinistra di Berrettoni la palla sfiora il palo alla sinistra di Pinna. Al 17 st lancio lungo verso Di Gennaro ma stavolta Mengoni non si fa sorprendere e anticipa l’attaccante di testa. Al 19 st Cross di Zanon deviazione e 5 angolo per il Pescara. Al 20 st occasione per il Pescara che però crea confusione in area la palla a stento viene recuperata e spazzata dalla difesa scaligera. Al 21 st, Dal centrocampo Sansovini prova un tiro a sorpresa, scivolando la palla, esce di poco sopra la traversa.
Al 22 st esce Ganci ed entra Soddimo. Al 23 st il Pescara passa in vantaggio, Zanon si invola sulla destra, effettua un preciso cross sul quale irrompe Sansovini ed in mezzo avvitamento con un numero dei suoi, colpisce di testa ed insacca violentemente la porta di Raphael. Al 24 st esce Sansovini in un tripudio di applausi da parte degli oltre 2000 sostenitori biancazzurri ed entra al suo posto Zizzari.
Al 28 st Punizione dal limite per il Verona ma Pinna esce e libera tranquillamente. Al 28 st Ammonito Ganci per il Verona per gioco falloso su Mengoni. Al 32 st Esce Garzon ed entra Rountier Al 33 st 2 Angolo per il Verona con la difesa pescarese che non si fa sorprendere. Al 34 st Salvataggio di Pinna e successivamente di Mengoni per il 3 angolo per il Verona. Al 35 st esce Coletti ed entra Zappacosta. Al 38 st su semirovesciata di Rountier, Pinna in parata plastica spedisce fuori per il 4 angolo in favore dei gialloblù e sull’azione susseguente ancora intervento della difesa biancazzurra che soffre e spedisce ancora la palla in angolo per il 5 sempre per i veronesi.
Al 42 st Cross di Campagna deviato da Mengoni per il 6 angolo per il Verona. Al 43 st Soddiumo entra in area a tu per tu con il portiere viene anticipato di un soffio da campagna in un azione di recupero. Anche nella ripresa l’arbitro decreta 4 minuti di recupero. Al 46 st Soddimo ben servito da Dettori, spara un bolide che però termina fuori. Al 48 e 30 secondi il Verona pareggia, viene assegnata una punizione inesistente dall’arbitro che, fin qui, aveva diretto in modo ottimale, per un presunto e inesistente fallo di Petterini, punizione battuta la palla in modo basso, passa quasi tutta l’area e in mezzo a due difensori biancazzurri su una rovesciata con un tiro della domenica il Verona trova il pareggio che sa di beffa per il Pescara.
Pescara si lecca le ferite pensando di fare un grosso mea culpa per non aver chiuso la partita sul 2 a 1, vista anche la superiorità numerica, poteva mettere una grossa ipoteca sulla promozione, rinvia la festa di 7 giorni consapevoli; anche con un pareggio si andrà in serie B, il risultato di parità al termine dei 90 minuti regolari porterà ai tempi supplementari senza calci di rigore. La squadra biancazzurra è solita a farsi riprendere, è già accaduto in campionato, negli ultimi minuti di recupero; mister Di Francesco si è dovuto sgolare per far capire hai suoi giocatori che era rimasto veramente poco e che dovevano fare attenzione, soprattutto in difesa, dove la squadra era sofferente ed aveva speso molto in una giornata in cui il caldo torrido ha fatto da padrona, senza però averne riscontro.
Domenica prossima nella decisiva gara di ritorno, il Pescara potrà contare sull’apporto del pubblico delle grandi occasioni e dovrà fare a meno di un ottimo Tognozzi che, diffidato, salterà la gara, “scongiuri permettendo”, della fatidica serie B; dall’altra parte troverà un Verona che avrà dalla sua oltre 4000 sostenitori al seguito e dovendo assolutamente vincere per ottenere la promozione, dovrà però fare a meno dell’espulso Pugliesi che sarà appiedato dal giudice Spostivo.
FONTE: GiornaleDiMonteSilvano.com
Mercoledì 09 Giugno 2010
Per la sfida in Abruzzo 4.100 biglietti ai gialloblù. Il ds Bonato verso l’addio
Ciotola: «Verona, la serie B ce la prendiamo a Pescara»
di Gianluca Vighini
VERONA - Nicola Ciotola lo dice chiaramente. «Siamo vivi. Aver fatto gol all’ultimo secondo può essere una mazzata terribile per loro che pensavano già di essere in B. Invece andiamo là e ci giocheremo tutte le nostre carte, pronti a prenderci la promozione in Abruzzo». Il Verona resta a galla. Aggrappato al gol di Russo, ma pure a quello di Ciotola che aveva fatto sognare il Bentegodi. Nicola ha avuto un paio di occasioni per chiudere la partita. «E’ vero - dice - purtroppo non è andata bene. Se andavamo al riposo sul 2-0 non c’era partita».
Bonato torna a Sassuolo. In Emilia sono sicuri. Nereo Bonato tornerà a dirigere il Sassuolo a fine stagione. Il diesse dell’Hellas prenderebbe il posto di Rossi, l’attuale ds, che andrà nello staff di Marotta alla Juventus. Si preannuncia, quindi un divorzio dal Verona (a cui Bonato resta legato per altre due stagioni). Alla base dell’addio, la delusione di patròn Martinelli che assaporava la B diretta, fidandosi del collaboratore che non ha voluto esonerare Remondina nonostante il vistoso calo dell’ultimo mese.
Possibili successori. Tra i possibili successori si parla di Foschi e di Prisciantelli che tornerebbe con Osti, il diesse dell’Atalanta. Ogni discorso è chiaramente rimandato a lunedì prossimo, dopo Pescara.
Esodo di massa. Saranno oltre quattromila i veronesi a Pescara domenica. La società abruzzese ha infatti assegnato alla tifoseria del Verona 4.100 tagliandi in vendita nelle biglietterie del circuito Ticket one. Il costo del biglietto è di 12 euro. Ieri già venduti 1.262 biglietti.
Ripresa. L’Hellas ha ripreso a Sandrà. Anche questa settimana allenamenti blindati (da oggi e sino a venerdì) e silenzio stampa. Giovedì parlerà solo Vavassori. Venerdì dopo l’allenamento, partenza per il ritiro. Differenziato per Burato e Dalla Bona. (ass)
Martedì 08 Giugno 2010
Verona/Vavassori dopo il 2-2 al Bentegodi resta fiducioso. Pugliese stop: salterà Pescara. Multa di 7.500 all’Hellas
«La B? Partiamo alla pari»
di Gianluca Vighini
VERONA - «L’arbitro? Preferisco parlare della partita». Giovanni Vavassori sa che davanti all’Hellas ci saranno ancora 90 minuti d’inferno: o la va o la spacca. Il gol di Russo ha tenuto a galla i sogni. Ma è chiaro che per arrivare alla B servirà un’impresa. Da compiere a Pescara, sul campo della rivale dei gialloblù che per 25 minuti l’altro ieri ha pensato di essere già con un piede e mezzo in serie B. Tirata di nuovo sulla terra dalla rovesciata di Beppe Russo.
Vavassori, le è piaciuto l’Hellas?
«Sì, nei primi 45’: però abbiamo sempre problemi di continuità. Dobbiamo essere sempre cattivi, cinici, spietati».
Che settimana vi aspetta?
«Da vivere con l’idea che domenica sarà una gara importantissima ma che anche il Pescara non è più tranquillo dopo questo risultato. Sia chiaro: all’Adriatico ce la giochiamo alla pari».
Ci spiega la scelta iniziale con la difesa che in certi momenti diventava a cinque con Garzon che scalava a destra?
«Avevo visto le partite del Pescara e mi sembrava questo il modo migliore per fermare le loro qualità. Ci siamo riusciti bene per lungo tempo. Ma poi abbiamo avuto qualche pausa di troppo e su questo dobbiamo lavorare».
Il Pescara però resta favorito...
«Ma non credo che dormiranno sogni d’oro. Abbiamo dimostrato di poterli mettere in difficoltà. Tutto è ancora da decidere»
Giudice sportivo. Mano pesantissima su Tognozzi del Pescara, squalificato per cinque turni. Una giornata anche a Pugliese e 7.500 euro di multa al Verona «perché propri sostenitori introducevano ed accendevano nel proprio settore numerosi fumogeni e fatti esplodere quattro petardi senza conseguenze; gli stessi effettuavano un nutrito lancio di bottiglie in plastica verso il settore riservato all’opposta tifoseria; perché medesimi sostenitori, durante la gara, intonavano cori inneggianti alla discriminazione territoriale verso l’opposta tifoseria; perché un proprio tesserato, seduto in panchina, in occasione della segnatura di una rete avversaria, lanciava sul terreno di gioco una bottiglia piena d’acqua, senza conseguenze». (ass)
FONTE: Leggo.it
GIORNI DECISIVI PER L’HELLAS IL MISTER STUDIA LA FORMAZIONE
Lega Pro >> Vavassori prepara l’ultimo assalto alla Serie B: ancora difesa a tre?. La spinta dei tifosi Già venduti 1.262 biglietti per Pescara
Tutti concentrati Andrea Spiazzi Verona Scatta il conto alla rovescia. Ieri pomeriggio l’He l l a s ha iniziato gli allenamenti in vista della decisiva gara di Pescara. Da oggi a venerdì le sedute saranno a porte chiuse, poi la partenza per l’Abruzzo. La società veneta blinda allenamenti e microfoni con l’obiettivo di riuscire ad avere la concentrazione ai massimi livelli. «Di tutto quello che non riguarda la partita importantissima di domenica parleremo la prossima settimana» commenta Giovanni Martinelli, patron dell’Hellas. Anche il direttore sportivo Nereo Bonato rimanda tutto a lunedì, quando i giochi saranno fatti e si potrà iniziare a parlare di futuro.
Il ds potrebbe tornare a Sassuolo e a Verona potrebbero arrivare Foschi, oppure Osti assieme a Prisciantelli, saltatagli la trattativa che lo dava a Modena fino a qualche giorno fa. Queste le voci. A fare chiarezza ci penserà il patron. Quello che è certo è che dallo stadio Adriatico passerà non poco del futuro del Verona. Comazzi in ripresa Veniamo al campo. L’allenamento di ieri ha detto che Comazzi si è allenato col gruppo e potrebbe farcela ad essere in campo. Ci sarà da rimpiazzare lo squalificato Pugliese. L’allenatore Vavassori ci ha abituato a sorprese tattiche, come quella di domenica scorsa. Se verrà confermata anche nel ritorno, la difesa verrebbe composta da tre centrali quali Cangi, Anselmi e Ceccarelli più due uomini sull’esterna, che in fase difensiva comporrebbero lo schieramento a cinque, quali Garzon e Campagna.
Russo ed Esposito intoccabili come pure Berrettoni, in avanti saranno le condizioni fisiche a dire se ci sarà Colombo, in alternativa Di Gennaro o Selva, q u e st ’ultimo sinora accantonato ma il migliore Tutti concentrati (lo dicono i numeri, 7 gol in 15 presenze) nel riuscire a vedere la porta avversaria. In esterna d’attacco Ciotola potrebbe essere riconfermato, con l’alternativa Rantier. Quello che più conta è che la squadra è tornata a stare bene fisicamente grazie al lavoro impostato da mister Vavassori, che da oggi sarà solo coi suoi ragazzi per sei giorni nei quali preparare l’impresa. Intanto nel primo giorno di vendita dei tagliandi in 1.262 tifosi gialloblù hanno acquistato i biglietti per la trasferta. I posti disponibili sono 4.100. La partita sarà trasmessa in diretta su Rai Sport Più1, canale 227 della piattaforma Sky.
RUSSO RIAPRE LA ZONA HELLAS: QUANDO IL 90’ PORTA FORTUNA
Corsi e ricorsi>> Due anni fa i gialloblù vinsero i playout con due gol nel recupero. Giudice sportivo: Squalificati Tognozzi e Pugliese, Verona multato di 7.500 euro
Appesi a un filo
Andrea Spiazzi Verona
Vietato lasciare lo stadio prima della fine, almeno per chi può vantare robuste valvole mitraliche, se l’Hellas si gioca qualcosa di importante. Nello spazio di due anni sono sette le gare, decisive ai fini del risultato finale della stagione, che si sono risolte con un gol negli ultimi istanti. Quattro volte ha detto bene al Verona, in tre ha invece complicato le cose ai gialloblù. Sei aprile 2008: a Monza l’Hellas di Pellegrini si gioca una delle ultime cartucce per non retrocedere in C2 e acciuffare i playout. Gli scaligeri a tre minuti dalla fine subiscono il 2-2. A tempo quasi scaduto Vito di Bari caccia dentro una punizione e parte la rincorsa agli spareggi salvezza. Il 18 maggio c’è la gara uno con la Pro Patria.
Va male, solo 0-0 al Bentegodi ma “Ciccio”Morante, mai a segno in quella stagione, nel primo di recupero infila la palla in rete e si toglie la maglia mostrando la pancetta. Il ritorno sarà quello che farà di Ilias Zeytulaev il salvatore della patria a Busto Arsizio. All’88’ l’uzbeco infila il portiere e fa esplodere la gioia gialloblù. Il povero conte Arvedi sviene, la C2 può attendere. Meno fortunati i finali di partita del campionato appena concluso: Remondina si gioca la panchina e l’Hellas perde la promozione diretta con tre reti nel finale: a Ferrara (1-1 rete di Meloni al 91’), a Rimini (3-2 con gol di Rinaldi al 94’) e col Portogruaro (al 90’ 0-1 di Bocalon). Domenica il gol di Russo ha fatto però tornare alla mente quello di Morante: stessa situazione (il pari allora e la sconfitta 2-1 col Pescara che si profilavano sarebbero stati deleteri), stesso finale con la marcatura della speranza. Il Pescara, visti i precedenti, farà bene a preoccuparsi.
L’Hellas di due giorni fa è una squadra viva, tenace, che non molla. Vavassori trasmette ogni giorno qualcosa in più ai suoi. Sarebbe, però, fuori luogo crearsi troppe illusioni. Una cosa è certa: servirà la partita dell’anno e che tutto giri per il verso giusto. Domenica gli abruzzesi non avranno Tognozzi e il Verona mancherà di Pugliese, squalificati rispettivamente per quattro e una giornata. Il club gialloblù è stato anche multato di 7.500 euro per lancio di fumogeni, petardi e oggetti da parte dei tifosi, e per il lancio di una bottiglietta d’acqua verso il campo da parte del massaggiatore Giuseppe Venturelli. I pescaresi, tuttavia, dovranno sudarsela, la promozione. Vero che a loro basta il pareggio, ma se così sarà dovranno stare in campo a difenderlo per 120 minuti. Il regolamento prevede, infatti, che in caso di parità di punti e di reti si giochi l’overtime, alla fine del quale passerà la meglio classificata durante la stagione regolare, ovvero la banda di De Cecco. La zona Hellas, però, potrebbe colpire ancora.
FONTE: DNews.it
09/06/2010
Berrettoni&C. conoscete Bonatti e «Pantofola»?
PROTAGONISTI. Tutti gli «eroi» dell'Hellas, autori di gol promozione
Mazzanti firmò a Terni la rete che riportò il Verona in A dopo lo scandalo della telefonata. Dall'archivio, anche i nomi di Bassetti, Pellegrini, Lunini e Marasco
Forza ragazzi, un paio di giorni di ripasso di storia, non si sa mai. Serve tutto, nella vita, anche conoscere pezzi di un calcio in bianco e nero, che oggi non c'è più. Chissà, che cosa dicono Bonatti, Mazzanti e Bassetti, ai protagonisti di oggi. Gente che ha segnato un'epoca nella storia dell'Hellas, mettendoci la firma d'autore su alcune delle pagine più belle. Chissà che anche questo non aiuti Berrettoni&soci, nella settimana più lunga. Insomma, tra una lezione di tattica e un ripasso di storia, proviamoci, non costa niente.
ERA IL 16 GIUGNO 1957. Vecchio Bentegodi zeppo di brividi e di gente, uno sull'altro, perchè c'era Verona-Como, bastava un punto e sarebbe stata serie A. La prima, pensate un po'. Piccioli, il mister, manda in campo Ghizzardi, Basiliani e Begali, Frasi, Cardano, Stefanini, Galassini, Ghiandi, Maccacaro, Bertucco, Bassetti. Il Como è ormai tranquillo, ma sapete come vanno le cose in questi casi. La tensione è altissima, il Verona non sblocca il punteggio. Dietro, tra i lariani, spicca un difensore che l'anno dopo diventerà gialloblù, si chiama Cuttica. Il Verona non sfonda, passa in contropiede il Como, il gol è di Baldini, l'ala sinistra. Uno a zero a fine primo tempo, la paura si taglia a fette. Serve un gol, lo chiede il pubblico, lo cercano Maccacaro e compagni. Lo firma il più piccolo di tutti, l'ala sinistra Bassetti, sì, proprio lui, quello che diventerà celebre per la «finta ubriacante» cantata splendidamente da Roberto Puliero. E' il minuto 61, il Verona pareggia e quel gol, quel punto, vale la serie A. La prima, indimenticabile. E pazienza, se un anno dopo, il Verona dovrà riacquistare, suo malgrado, il biglietto di ritorno...
ERA IL 23 GIUGNO 1968. Undici anni dopo, il Verona è oggi di Saverio Garonzi e di Nils Liedholm, il popolare Barone. Si gioca sul neutro di Ferrara, contro il Padova, che non ha più niente da chiedere al campionato. Il Verona deve vincere, sette giorni prima ha compiuto un'impresa espugnando Bari e tornando prepotentemente in corsa. Non ci credeva nessuno, forse soltanto Liedholm e la squadra. Ci credeva poco Garonzi, che in settimana contatta Cadè e lo blocca: "Senta, el vegna lu, gnanca st'ano 'ndemo in A". Il Verona passa a Bari, dunque, e gli basta battere il Padova per riconquistare la serie A. Liedholm manda in campo De Min, Tanello, Petrelli, Mascetti, Savoia, Batistoni, Flaborea, Nuti, Bui, Maddè, Bonatti. Sempre l'undici, il piccolo Bonatti, la "freccia di Castelmassa", rompe l'incantesimo: minuto 43, botta dal limite, Bertossi, il portiere, si arrende. E' serie A, in un tripudio di folla, almeno diecimila veronesi in massa a Ferrara.
ERA IL 26 GIUGNO 1975. Sono più o meno quattromila, invece, i veronesi che raggiungono Terni, per lo spareggio con la Ternana. Anche questo vale la serie A. Anche questo spareggio arriva dopo una stagione in cui il Verona ha buttato via un patrimonio. Arriva allo spareggio un po' cotto. Mascalaito, il tecnico che ha sostituito Cadè, studia un po' la situazione e manda in campo Porrino, Nanni, Sirena, Busatta, Gasparini, Maddè, Luppi, Mazzanti, Vriz, Franzot, Zigoni. Mascalaito "gioca" un po' anche con i numeri: il 7 a Luppi, il 9 a Vriz, il 10 a Franzot. Piccole astuzie, serve tutto nella vita. Fa un caldo impossibile, "non riuscivo a respirare" ricorda sempre Zigoni. Meno male che respira (e benissimo...) Pantofola Mazzanti. Al minuto 25, prende palla alla sua maniera, piazza un tunnel a Vichi, libero del Catanzaro, si presenta davanti a Pellizzaro e lo infila con un tocco di classe. Serie A, gente, immaginatevi i quattromila di Terni...
ECCOCI AGLI ANNI '90. Sono Pellegrini e Lunini a siglare il 2-0 all'Udinese che il 26 maggio del '91 riporta in A il Verona di Fascetti. Quello del fallimento e di una stagione tribolata, sul piano societario, ma straordinaria a livello tecnico. Il 2-0 ai friulani vale la serie A anche se soltanto L'Arena, grazie ad Adriano Paganella, "malato" di statistiche, riesce a capirlo. Per tutti gli altri, la serie A non è matematica, invece lo è. Cinque anni dopo, tocca ad Attilio Perotti, guidare in serie A il Verona di Alberto Mazzi. Il gol decisivo, che vale il pareggio, lo segna a Lucca un ragazzo arrivato al Verona con mille promesse, non del tutto mantenute. Lo farà più tardi. Si chiama Marco Di Vaio, vivaio laziale, le stimmate del campione. A Verona è quello il suo unico segnale, forse non è un caso che ci metta lo zampino nella giornata della matematica serie A. E siamo a quella più recente, l'ultima promozione in serie A, siamo nell'era Prandelli, anno di grazia 1999. Va in scena al Bentegodi, Verona-Napoli. Finisce 1-0, il gol è di Totò Marasco, che incendia il Bentegodi e dà il via alla festa.
AVANTI IL PROSSIMO. Ragazzi, ci son dentro 42 anni di vittorie, di sogni, di brividi. E un soffio di malinconia, pensando a Bassetti, Bonatti, Mazzanti, che adesso vi stanno di sicuro seguendo da lassù...
Raffaele Tomelleri
09/06/2010
C'è Zappacosta al posto di Tognozzi
RIFLETTORI SUGLI AVVERSARI. All'Adriatico si annuncia un clima rovente: attesi non meno di ventimila spettatori
Pescara è in pieno fermento. Domenica, all'Adriatico, la partita di ritorno della finale-play off vede il Delfino presentarsi con i favori del pronostico. Non fosse altro perchè, in base al regolamento, il 2-2 della gara d'andata permette agli abruzzesi di poter contare su due risultati su tre: «Guardiamo il bicchiere mezzo pieno», le parole di Eusebio Di Francesco dopo il pareggio del Bentegodi. L'amarezza per quella che è, comunque, un'occasione sprecata per mettere poco meno che al sicuro l'esito del doppio confronto con l'Hellas va in dissolvenza.
La rovesciata di Beppe Russo ha fermato quella che già poteva considerarsi una festa anticipata, a Pescara. Tutto è in gioco, però la pole position spetta alla squadra di casa.
Attesa da un pubblico che si mobilita. Saranno circa 20mila, nelle previsioni, gli spettatori presenti sugli spalti dello stadio biancazzurro.
Di Francesco ha cominciato gli allenamenti con un solo, autentico dilemma. Ovvero, la sostituzione di Tognozzi, punito con ben cinque giornate di squalifica dopo l'espulsione e le reiterate proteste del dopo-partita, a Verona.
Quella del centrocampista, vero «cervello» pescarese, tra i migliori nel primo duello con l'Hellas, è un'assenza gravosa.
Il suo posto potrebbe essere preso da Zappacosta, ma anche da Dettori, schierato magari in mediana con l'inserimento sulla fascia sinistra di Soddimo. Davanti è confermatissima la coppia Ganci-Sansovini. Sono stati loro a far male al Verona. E Di Francesco, che ha carte preziose anche in panchina, punta forte su di loro.
Simone Antolini
09/06/2010
«Forza Verona, la finale è ancora apertissima E tu hai un Selva in più»
ATTILIO TESSER
È a Minorca, tranquillo e beato. Tanto lui in serie B c'è già. Attilio Tesser ha dominato il girone A di Prima divisione col Novara, vinto la Supercoppa, giocato un gran calcio. Giorni fa è stato ospite dell'Associazione allenatori di Verona, poi è partito per le vacanze senza però perdere di vista quel campionato che tanto bene ha imparato a conoscere.
Domenica sera una fra Hellas e Pescara diventerà sua avversaria e lui prova a giocare in anticipo la partita dell'Adriatico fra tattica, dettagli e giocatori-chiave.
«Tutte e due partono quasi alla pari, si giocherà sul filo dell'equilibrio più completo», dice. «L'hanno detto la partita del Bentegodi e l'intero campionato».
Con il pareggio in B ci va il Pescara. Quanto pesa questo vantaggio?
«Il Pescara ha il 51% di probabilità di andare in B, il Verona il 49%. Non sempre questa condizione è un punto a tuo favore. La gara è lunga, ci sono 90' e più di calcio e forse due supplementari. Nel Pescara potrebbe insinuarsi l'idea di voler gestire il risultato: sarebbe pericoloso. Amministrare non è semplice e rischi di farlo con una casualità che può diventare controproducente. Chiaro però che se potessi scegliere il vantaggio vorrei avercelo».
Che partita si aspetta?
«Verona e Pescara giocano con lo stesso modulo, il campo sarà una scacchiera in cui le due squadre rischiano di annullarsi. Succede soprattutto col 4-4-2. I moduli però sono solo numeri. Importanti sono i calciatori e i cambiamenti tattici in gara. L'elasticità avrà il suo peso. E domenica Vavassori ha dimostrato di averne un bel po'. Cose normali, non da scienziati, che testimoniano però come le carte a disposizione del Verona siano molte. Anche noi pensavamo di partire col 4-4-2 ma poi abbiamo scelto il centrocampo a tre fra 4-3-2-1 e 4-3-1-2 cambiando anche ruolo ad alcuni giocatori. Rigoni da trequartista si è trasformato in un interno di centrocampo, Motta da attaccante è diventato mezzapunta. Ma devi provare e riprovare prima di trovare l'assetto. E serve tempo».
Vavassori non ne ha avuto molto...
«Di Francesco ha potuto lavorare di più ma Vavassori ha più esperienza. E in questi casi conta soprattutto l'aspetto psicologico, il saper allenare le risorse nervose negli ultimi giorni e nelle ultime ore. Vavassori dalla sua ha più mestiere, darà quella fiducia che magari compenserà ad una conoscenza dell'organico che non può essere totale».
Chi sarà l'uomo decisivo del Verona?
«Punterei su un giocatore agile, prima dell'andata avevo pronosticato Ciotola o Berrettoni e la mia idea non è cambiata. Non scordiamoci però di Selva, è l'attaccante adatto a questo tipo di gare».
Peserà maggiormente l'assenza di Pugliese o quella di Tognozzi?
«Un centrale di metà campo ha sempre uno spessore diverso rispetto ad un uomo di fascia, seppur arrembante e di valore come Pugliese. Tutte e due hanno però un organico talmente profondo da poterli sostituire con relativa disinvoltura».
Tesser, perché il Novara ha stravinto il campionato?
«Perché ha avuto continuità. Non mi piace dire che i risultati sono frutto di tanto e buon lavoro. Tutti gli allenatori lavorano molto e bene. Il segreto? L'approccio, a patto che tu abbia la fortuna e il merito di trovare un gruppo motivato che crede ciecamente nel progetto. Il Novara si è allenato sempre con la massima intensità, ad agosto come a fine maggio. Tutti mi hanno seguito. Compreso Rubino, che è l'idolo della gente e in sei anni a Novara non aveva mai fatto panchina. Gli ho parlato ad inizio stagione, dicendogli che probabilmente non avrebbe giocato sempre. "Se ti va bene ok, altrimenti quella è la porta", gli avrei risposto se non avesse capito. Devi trattare ogni giocatore allo stesso modo, dal primo all'ultimo. Solo così ti guadagni il rispetto di tutti».
Il Cesena intanto l'anno scorso era in C e adesso è in A...
«Fra B o C non c'è molta differenza, il cambiamento vero è la Serie A. Il Cesena rispetto all'anno scorso ha fatto qualche investimento, ma alla fine hanno giocato gli stessi che avevano vinto la Prima Divisione e con identiche caratteristiche di gioco: squadra aggressiva, dinamica, forte fisicamente, pronta alla corsa. Questa è la ricetta. Non è un caso che il Padova, che ha cambiato molto e preso giocatori di nome, abbia così tanto deluso. Il Cesena non aveva più qualità, ha avuto solo più fame. Quella che dovrà avere domenica il Verona».
E allora?
«Per vincere la partita basta una sfumatura, un calcio piazzato, una deviazione. E il tempo c'è tutto».
08/06/2010
Hellas, non ti resta che l'attacco Ma con il rebus della difesa
VERSO PESCARA. L'espulsione in occasione del rigore complica la missione dei gialloblù nella finale di ritorno
Fuori Pugliese per squalifica, Vavassori sarà costretto a ridisegnare il reparto Con tre soluzioni a disposizione...
Tutti all'attacco. Il Verona per stappare lo spumante dovrà attaccare, segnare e vincere domenica prossima in Abruzzo. Il Pescara, invece, potrà permettersi il lusso di aspettare. E volare tra i cadetti anche pareggiando la sfida dell'Adriatico. Dovrà allora essere una partita d'assalto per l'Hellas. Ancora vivo. E sicuramente arrabbiato per quel rigore assegnato da Baratta, che ha visto Gepi Pugliese sfortunato protagonista. E il punto è proprio questo. Domenica prossima il difensore non potrà essere della partita, perché espulso domenica quando la palla dopo avergli colpito il petto gli è scivolata sulla mano.
Vavassori aveva stupito tutti con il suo schieramento a tre in difesa. Il Verona si era ulteriormente coperto innestando Garzon a destra e proprio Pugliese a sinistra. Bella idea quella del tecnico di Arcene. Azzeccata a giudicare da quello visto in campo nei primi 45' di gioco.
Adesso nel bunker di Sandrà il Vava cercherà probabilmente di sorprendere ancora l'avversario. Certo, l'Hellas più che a coprirsi, dovrà pensare ad attaccare. Ma è altrettanto vero che in caso di parità al termine dei 90' regolamentari, i gialloblù avranno a disposizione un'altra mezz'ora di gioco per scardinare la difesa abruzzese.
E quindi Vavassori potrebbe scegliere di giocarsi tutte le carte migliori facendo uso di grande pazienza. Restano gli interrogativi sul reparto arretrato. Come si schiererà il Verona a Pescara: linea a cinque o scelta dei quattro?
I TRE DELL'AVE MARIA. Andate a rivedervi l'azione che ha generato l'azione del rigore assegnato al Pescara. Il Verona si è trovato temporaneamente in inferiorità numerica perché Anselmi era fuori dal campo per farsi curare dopo uno scontro di gioco. Il meccanismo è saltato e Ganci si è trovato libero di battere a rete. Fino a quel punto, però, la retroguardia veronese aveva retto molto bene.
I tre centrali Cangi, Ceccarelli e Anselmi avevano concesso un solo tiro, tra l'altro dalla distanza, a Dettori. E nient'altro. Garzon a destra e Pugliese a sinistra, abbassati sulla linea dei tre centrali avevano poi svolto il doppio compito (tampona e riparti) con grande attenzione. Solo un episodio sfortunato, dunque, ha costretto Vavassori a cambiare le carte in tavola. Espulso Pugliese, infatti, è entrato Campagna. Naturale e logico. Ma è proprio nella fase di riassestamento del reparto difensivo che è arrivato dalla fascia sinistra il crosso di Gessa per lo stacco vincente di Sansovini. Poi il Verona si è subito ricompattato. E non fosse stato per quell'episodio.
LE TRE IPOTESI. Magari il Vava stupirà ancora proponendo qualcosa di inedito a Pescara. A oggi, però, sembrano essere tre le possibili scelte difensive. La prima: difesa a tre, con due esterni difensivi: Ceccarelli, Cangi e Anselmi centrali con Garzon piazzato a destra e Campagna a sinistra. La seconda: difesa a quattro con Ceccarelli ed Anselmi centrali, Campagna a destra e Cangi a sinistra. La terza scelta prevede il pieno recupero di Comazzi. E qui giocherebbero come centrali Comazzi, Ceccarelli ed Anselmi con Cangi a destra e Campagna a sinistra. Senza dimenticare un possibile innesto di Garzon sulla linea difensiva. Le varianti, quindi, non mancano. E il fatto di dover vincere a tutti i costi potrebbe indurre poi Vavassori a d azzardare qualche mossa a sorpresa. Di sicuro resterà a guardare Pugliese. Di sicuro il Verona se la giocherà con il cuore. E forse il pensiero di Beppe Russo esternato a fine gara oggi rappresenta perfetta sintesi dello spirito Hellas: «Questo Verona non finisce mai. Nemmeno quando ci danno per morti sepolti. E a Pescara ce la giocheremo alla pari».
08/06/2010
In società c'è anche un'altra partita
IL FUTURO. La mancata promozione diretta in B e la difesa a oltranza di Remondina indeboliscono il diesse gialloblù. A Sassuolo si rincorrono le voci di un ritorno di Bonato, mentre appaiono Prisciantelli e Osti
Si apre una settimana molto delicata per l'Hellas. Non solo in campo ma anche nelle stanze dei bottoni. In attesa della sfida con il Pescara, la partita che deciderà la promozione in serie B, si lavora per il futuro societario del club di via Torricelli.
La decisione del Verona di chiudere la bocca e blindare gli allenamenti non aiuta certo a far chiarezza, anzi garantisce ai dirigenti delle squadre avversarie - vedi il Rimini la settimana scorsa e il Pescara pochi giorni fa - di dire quello che vogliono sulla stampa nazionale e di fare il bello e il cattivo tempo in Lega Pro. D'altronde chi tace acconsente...
Si viaggia a fari spenti, dunque, anche se la corsa per la B non è finita e l'obiettivo si può ancora raggiungere. Ma le tempeste possono arrivare anche da «mari vicini». Da Sassuolo, per esempio. Dopo l'eliminazione della squadra biancoverde dai play off per la A, alcuni personaggi vicini al club emiliano danno per scontato il ritorno di Nereo Bonato in Emilia. Il diesse ha ancora due anni di contratto con l'Hellas ma la mancata promozione diretta in serie B e la difesa a oltranza di Gian Marco Remondina hanno indebolito i rapporti con patron Martinelli, una situazione che ha favorito il ritorno in campo di Benito Siciliano, il consigliere delegato del Verona che era stato messo in disparte dopo la rottura con Bonato a fine gennaio.
«Congelato» mai allontanato. Ora il commercialista brasiliano, uomo di fiducia della famiglia Martinelli, ha ritrovato potere, ha influito sulla scelta di Giovanni Vavassori come nuovo tecnico e ha intavolato una serie di trattative per dare continuità allo staff dirigenziale dell'Hellas. Una strada porta decisamente a Bergamo, o meglio agli ex dirigenti dell'Atalanta. Domenica pomeriggio Riccardo Prisciantelli, già responsabile del settore giovanile e direttore sportivo del Verona, e Carlo Osti, il diesse che ha appena concluso la sua avventura all'Atalanta dove ha lavorato proprio con Prisciantelli, hanno seguito la prima sfida di play off del Verona con il Pescara.
Alla fine del primo tempo, Osti e Siciliano si sono appartati e hanno parlato a lungo. Cosa si saranno detti? Bocche sempre cucite ma una cosa è certa, questo non è il primo contratto tra i due. Magari potrebbero essere proprio Osti e Prisciantelli in coppia - uno come direttore generale, l'altro come diesse - il futuro prossimo del Verona. L.M.
08/06/2010
La girata di Russo potrebbe essere un segno del destino
Vavassori come Ventura? Ciotola come Cutolo? I tifosi del Verona toccano ferro. L'immagine che mi sono portato a casa dal Bentegodi è proprio questa. Un buon tecnico che prende e si mette in tasca (tatticamente parlando) nel primo tempo il giovane Di Francesco. Un piccolo grande Cutolo che, dopo aver segnato il gol d'apertura, sbaglia il secondo da posizione favorevole. Un po' come avvenne in gara 1 a La Spezia quattro anni fa dove Ventura annientò dalla panchina il rivale di allora Soda.
Il Verona aveva sorpreso il Pescara. Un 3-4-3 che in fase difensiva si trasformava in 5-2-3 lasciando disorientati gli abruzzesi. Colombo che distribuiva palloni e due esterni micidiali come Ciotola e Berrettoni. Esposito e Russo mediani illuminati con Garzon in grado di scendere a dar man forte ai difensori. Lì, nella prima frazione di gara, il Verona doveva insistere.Doveva segnare la seconda rete ed impedire invece il riorganizzarsi di Tognozzi e compagni.
Nel secondo tempo era finita la magia, il fattore sorpresa. I gialloblù non riuscivano più ad essere corti e affioravano le note incertezze. Inutile prendersela con l'arbitro Baratta, fra i migliori della categoria. Il «vado io» o «il chiudi tu» fra Rafael e Garzon ha generato il tiro di Tognozzi e lo scomposto intervento di Pugliese punito col rigore. A quel punto, con l'uomo in meno, sarebbe stato opportuno difendere l'1-1, ma le gambe dei gialloblù si scioglievano e non soltanto per il caldo. La rete di Sansovini ha fatto capire che il Pescara può contare su attaccanti di categoria superiore, ma la girata all'ultimo secondo di Russo ha detto che l'Hellas non è morto e soprattutto ha messo a nudo la fragilità della difesa del Pescara.
Il Verona non è ancora cotto, per il dispiacere del signor De Cecco. In settimana il re della pasta aveva definito un «ossessione» la serie B per il club gialloblù. Dopo la lasagna al cartoccio di Russo forse è il signor De Cecco a scoprirsi meno ottimista. La bilancia pende ancora dalla parte del Pescara, ma il Verona di Vavassori ha già dimostrato di saper vincere in trasferta dove la pressione è minore rispetto al Bentegodi. Certo, servirà un'impresa. Come del resto è avvenuto domenica scorsa perché riacciuffare la gara in quel modo e in inferiorità numerica può riuscire solo a una squadra di carattere. Che sia un segnale del destino?
FONTE: LArena.it
09/06/2010 - 11:11
Sandrà, giovedì pomeriggio spazio interviste
L'incontro con gli organi d'informazione locali avrà luogo alle ore 15:30: a disposizione mister Giovanni Vavassori
09/06/2010 - 10:36
Hellas Academy Day Camp, lunedì si parte
Ultimi giorni a disposizione per le iscrizioni relative allo stage avente come istruttori gli allenatori del vivaio gialloblù
08/06/2010 - 18:50
Per Pescara acquistati 1.262 tagliandi del settore ospiti
A poco più di ventiquattro ore dall'apertura della prevendita un buon numero di sostenitori gialloblù si è già munito di tagliando d'accesso
08/06/2010 - 18:07
Sandrà: verso il Pescara, prima seduta
Al via la preparazione della gara di ritorno della finale play-off, in programma domenica allo stadio Adriatico
08/06/2010 - 11:53
Prima squadra: il programma settimanale
Oggi primo allenamento settimanale, l'unico aperto al pubblico. Venerdì l'ultima seduta a Sandrà, prima della partenza per il ritiro
08/06/2010 - 11:32
Pescara-Hellas Verona su Rai Sport 1
Il match in programma domenica 13 giugno verrà trasmesso in diretta sul canale 227 della piattaforma Sky (fischio d'inizio alle 16)
FONTE: HellasVerona.it
08/06/2010 14:33
A Sassuolo sicuri: Bonato nuovo direttore generale
A Sassuolo sono certi: Nereo Bonato sarà il prossimo direttore generale. Il ritorno dell'attuale ds del Verona è dato per scontato. Bonato torna a Sassuolo dopo l'esperienza veronese, in seguito alle divergenze avute con la proprietà soprattutto per aver insistito con Remondina e l'aver fallito l'accesso diretto alla serie B nonostante il cospicuo vantaggio.
Un dissidio a lungo rimasto sotto la cenere ed esploso con sempre maggiore fragore nell'ultimo mese di campionato, culminato con il tremendo ko con il Portogruaro.
Bonato e Martinelli avrebbero così deciso di sciogliere consensualmente il rapporto, nonostante un legame contrattuale di altre due stagioni.
A Sassuolo Bonato prenderà il posto di Rossi che andrà alla Juventus con Marotta e Paratici. E a Verona? Capitolo apertissimo. Si parla di Rino Foschi che si è proposto e di Prisciantelli che arriverebbe con Osti, attuale ds dell'Atalanta.
08/06/2010 07:49
Cinque giornate a Tognozzi, una a Pugliese
Mano pesantissima del giudice sportivo che ha squalificato per cinque giornate il centrocampista del Pescara Tognozzi, espulso domenica a fine gara.Una giornata anche a Pugliese, che dunque salterà la finale. Settemila cinquecento euro di multa, invece, al Verona "perchè propri sostenitori introducevano ed ed accendevano nel proprio settore numerosi fumogeni, alcuni dei qu...
FONTE: TGGialloblu.it
[OFFTOPIC]
VITA DA EX: Dopo aver vinto il Torneo di Viareggio con la primavera della JUVE BRUNI allenerà i pari età della SAMPDORIA nella prossima stagione. I PAPERONI DEL TENNIS: Re NADAL è terzo... CALCIOMERCATO SERIE A: ADRIANO sbarca a ROMA mentre Rafa BENITEZ raccoglie il pesantissimo testimone di MOURINHO all'INTER. Gaetano D'AGOSTINO vuole il rilancio con la FIORENTINA.. NBA FINALS: 2 a 1 LAKERS grazie ad un grande FISHER!
D'AGOSTINO IN VIOLA -FOTO "TORNERÒ IN NAZIONALE"
«Ho scelto Firenze preferendola a Napoli perché sognavo di venire a vivere e giocare in questa città e perché spero di riuscire con questa maglia a tornare in Nazionale». Queste le prime parole di Gaetano D'Agostino da giocatore viola: il centrocampista arriva dall'Udinese e ha firmato tre anni di contratto più opzione sul quarto. «Avrei voluto partecipare al mondiale, non esserci è il mio grande rammarico - ha continuato D'Agostino - ora voglio fare bene a Firenze per tornare in azzurro e partecipare agli Europei. Intanto mi hanno telefonato Gilardino e Montolivo, mi hanno dato il benvenuto e io ho chiesto loro di restare qui per fare una grande stagione insieme». Il neo viola è stato presentato dal direttore sportivo Pantaleo Corvino che ha detto: «Credo di aver preso il meglio che c'è in questo ruolo come mi ha chiesto Mihajlovic».
FISHER FA LA STAR, LAKERS VITTORIOSI A BOSTON -VIDEO
Kobe Bryant comincia l'opera, Derek Fisher la finisce e i Los Angeles Lakers sbancano Boston. I campioni Nba passano per 91-84 in gara 3 della finale e conducono 2-1 riconquistando il vantaggio del fattore campo. A leggere il tabellino, spiccano soprattutto i 29 punti di Bryant. In realtà il numero 24, a quota 25 dopo il terzo periodo, non è l'eroe della serata nel team di coach Phil Jackson. Forza conclusioni a ripetizione e chiude con un modesto 10/29 dal campo (1/7 da 3 punti), a cui abbina 7 rimbalzi e 4 assist. I titoli sono tutti per Fisher: segna 16 punti (6/12 dal campo), compresi gli **11** di platino che nel quarto periodo impediscono a Boston di completare la rimonta. I Celtics, illusi dalla partenza bruciante (12-5), per quasi metà gara non si vedono: scivolano rapidamente a -17 prima di ridurre il gap a 12 punti in prossimità dell'intervallo. Nella formazione di coach Doc Rivers funziona poco o nulla. Ray Allen, protagonista assoluto in gara 2, incappa in un miserabile 0/13 dal campo (0/8 da 3 punti) e segna solo 2 liberi. Rajon Rondo (11 punti e 8 assist) è la copia poco brillante del devastante play ammirato nelle ultime settimane.
Nemmeno la mano di Paul Pierce (15 punti con 5/12 al tiro), limitato da problemi di falli, è caldissima. Se Boston torna in piena corsa nel quarto periodo (-1 a 9'17« dalla fine) il merito è soprattutto di Kevin Garnett, che griffa 25 punti e 6 rimbalzi con un'ottima prestazione, e del panchinaro Glen Davis (12 punti). Quando il pubblico del TD Garden assapora l'impresa, comincia lo show di Fisher: uno, due, tre, quattro canestri consecutivi. Il sipario cala a 0»48 dalla sirena, quando la guardia 35enne resiste al tentativo di fallo di 3 avversari: 2 punti a cui si somma il libero supplementare, Boston è al tappeto. «Eravamo delusi per la sconfitta casalinga in gara 2, ma non avevamo dubbi sulla nostra capacità di vincere qui -dice Fisher-. Se vuoi essere il migliore, devi vincere ovunque e in qualsiasi condizione». Per una volta, Bryant si accontenta di essere il gregario della situazione. «Lo ha fatto talmente tante volte -dice riferendosi alle prodezze decisive di Fisher- che, nei confronti della squadra, ha quasi la responsabilità di fare certe cose». Il pensiero va al tiro che, nei playoff 2004, decise una cruciale gara 4 contro i San Antonio Spurs a 4 decimi dalla conclusione. Ora, però, il curriculum va aggiornato. «Quando ha un'opportunità di segnare un tiro fondamentale -dice Jackson- sembra sempre che sia sempre pronto». Se n'è accorto anche Rivers: «Non so cosa avesse nel quarto periodo... Fisher ha deciso la partita, ha fatto la differenza». Boston deve reagire in gara 4, in programma domani sempre sul parquet del TD Garden.
NADAL TERZO TENNISTA PIÙ RICCO CON 3,35 MLN DI EURO
Dopo il Roland Garros Rafael Nadal è il terzo giocatore più ricco nel tennis
Secondo El Periodico Rafael Nadal è diventato il terzo giocatore più ricco della storia del tennis, dopo aver vinto gli ultimi titoli, tra i quali anche il suo quinto Roland Garros. Dopo la vittoria di Parigi, il 24/enne Nadal è infatti in testa alla classifica dei tennisti che hanno ottenuto più premi in questa stagione, con 3,35 milioni di euro, seguito da Roger Federer a quota 2,20 milioni. Proprio lo svizzero detiene però il primato per i premi ottenuti durante tutta la carriera sportiva, con 46,9 milioni di euro; seguito dallo statunitense Pete Sampras, con 36,2 milioni; e, adesso, da Rafa Nadal, a quota 26,2 milioni. Le ultime vittorie hanno fatto fare un salto in avanti alle finanze del ragazzo di Manacor, che ha così superato lo statunitense Andre Agassi, fermo a 25,9 milioni di euro incassati durante la sua carriera. Il quinto tennista più ricco di tutti i tempi - sempre secondo El Periodico - è il tedesco Boris Becker.
FONTE: Leggo.it
UFFICIALE: Sampdoria, Bruni allenerà la Primavera
07.06.2010 15.42 di Stefano Sica
Dai fasti con la Juventus, con cui ha vinto l'ultimo torneo di Viareggio, alla Sampdoria. Dopo l'addio di Aglietti, ingaggiato dall'Empoli, i blucerchiati hanno infatti scelto per la loro Primavera Luciano Bruni, già nel settore giovanile di Fiorentina, Siena e Piacenza. Bruni, livornese classe '60, ha militato da calciatore con Fiorentina, Pistoiese, Reggiana, Verona, Lucchese e Siena, suo ultimo club (stagione 1991/92) prima di chiudere nel Castelfiorentino. Lo scorso anno, prima di abbracciare il progetto Juve, era stato secondo di Remondina a Verona.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com