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HELLAS VERONA 2-0 PRO SESTO: Missione compiuta ma che fatica! Dobbiamo trovare più concretezza sotto porta a partire da Sabato col NOVARA!





HELLAS VERONA 2-0 PRO SESTO: E classifica che per i gialloblù torna a farsi interessante! Unico rammarico il punteggio striminzito e la 'solita' difficoltà ad andare in gol pur contro un avversario oggettivamente inferiore al quale va anche dato l'onore delle armi perchè i biancocelesti della 'presidentissima' PASINI non sono venuti al BINTI a fare barricate...

Due legni ed un rigore che appariva netto non concesso ai gialloblù dal signor Ferraioli di Nocera Inferiore e c'è pure da essere scontenti?
Beh... A voler guardare solo questa gara proprio no, non fosse che Sabato, in anticipo pasquale a NOVARA, i butèi di REMONDINA sono attesi dai piemontesi forse un po' delusi da come stanno andando le cose in campionato e in piena corsa playoff a -1 dall'HELLAS!
Sarà una gara da paura ed una settimana di passione da entrambe le parti!...




I video del TGGialloblù:
- FLASH 1-0: GOL PUGLIESE
- FLASH 2-0: GOL TIBONI
- VERONA-PRO SESTO 2-0: LA SINTESI
- SCAPINI: IO CI CREDO
- PUGLIESE: SONO IMPAZZITO DI GIOIA
- TIBONI: SONO RINATO
- REMONDINA: GIOCHIAMOCI UN SOGNO

Hellas Verona 2-0 Pro Sesto


LEGA PRO? Nome nuovo problemi vecchi avevano profetizzato i 'soliti' disfattisti... Cos'altro sono la Prima e Seconda Divisione se non chiamare la Serie C1 e C2 con un altro nome? 'Ci mancherebbe!' - aveva tuonato el 'siòr paròn' MACALLI - 'Questa nuova Lega porterà grosse novità nel calcio professionistico italiano e diventerà un simbolo di rinascita e cambiamento per Serie A e Serie B!'... E invece due anni dopo siamo qui a commentare l'assurdo di una squadra in lotta per essere promossa sul campo ma già fallita nei libri contabili, E i controlli? Possibile che nessuno abbia avuto niente da dire fino ad ora e adesso si scoprono tutti gli altarini ed i risultati sportivi della squadra di Busto Arsizio potrebbero venire annullati da una firma su un documento bollato? Possibile che già quest'estate, in tempi assolutamente non sospetti, i 'tifosi qualunque' parlassero di gravi problemi finanziari e possibili casini a fine campionato per la PRO PATRIA e chi di dovere cade in questi giorni dale nuvole? Non ce ne voglia il 'siòr paròn' quando vedendo esempi come quello della squadra lombarda o l'altro, del pur glorioso VENEZIA partito penalizzato ed ora quasi messo in mora dai suoi stessi giocatori, se la frase che ci viene da dire suona come una sentenza: NULLA E' CAMBIATO! La solita vecchia maniera di risolvere i problemi all'italiana: Problemi? Quali problemi? Se il palazzo stà crollando bastano un paio di ritocchi qua e là ed il gioco è fatto! Chi se ne accorge? Appunto... 132 crac negli ultimi 23 anni dalla A alla D... Sono 6 a stagione non c'è male! E i tifosi? Chissenefrega! Loro paghino e soffrano...



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- Lega Pro Sotto la sede niente
di Marco Lombardo
Pensateci un po’: avete un muro di casa alquanto rovinato, ma non volete che i vostri ospiti se ne accorgano. Insomma: che fate? Voilà, una bella mano di vernice sopra e tutto è a posto. È successo esattamente così anche nel calcio professionistico. Giusto un anno fa ci hanno raccontato che tutto stava cambiando, che alè, via la vecchia e decrepita serie C, spazio alla Lega Pro, detto a gran voce e con orgoglio, con la sua Prima e Seconda Divisione. Roba seria, con tanto di taglio del nastro della nuova sede che il presidente Macalli - parole sue - aspettava da tempo.

E il resto? Beh, magari qualcuno aveva notato che la Prima e la Seconda Divisione non erano altro che la C1 e C2 con un nome nuovo e i vecchi problemi, ma siccome non si deve fare i disfattisti abbiamo aspettato di vedere i risultati. Nel frattempo però la vernice è venuta via e si sono riviste le vecchie crepe su muro, ed ecco allora che adesso si scopre l’amara verità: il calcio professionistico non ce la fa più. Prova ne è la vicenda della storica Pro Patria, in lotta per andare in serie B finirà il campionato con i libri in tribunale.


Fallimento, la parola insomma può essere solo questa e in tutti i sensi, non solo in quello giuridico. Il nostro calcio ha attualmente un sistema che prevede 132 squadre professionistiche retto dalle liberatorie. Ovvero, visto che pure nella serie cadetta ci sono squadre penalizzate per illeciti amministrativi o mancati pagamenti, forse giusto la metà del gruppo può dirsi temporaneamente al sicuro, ma siamo di manica larga. Il resto fatto tutto da stipendi non pagati e contributi versati con l’elastico, secondo uno schema che prevede il ritardo nella busta paga dei giocatori di qualche mese e poi - appunto - la firma delle liberatorie per iscriversi alla stagione seguente. Con il risultato che un calciatore di dodici stipendi ne prende, se va bene - e quando va bene -, sei o sette. E in C2, pardon Seconda Divisione, non si tratta certo di stipendi da star. Di questi casi ce ne sono stati segnalati a decine, riguardano squadre di antica nobiltà (tipo Verona) ma anche di giovani ambizioni e ci piacerebbe sapere il parere dell’appena rieletto presidente Macalli. Un esempio su tutti? Il Rodengo Saiano, che alcuni calciatori indicano come una delle società in difficoltà. Sì, lo stesso Rodengo Saiano che giocava in tv contro il Cervia di Ciccio Graziani. Forse non era una cosa seria come la Lega Pro, ma almeno lì c’era il televoto. E qualcuno ogni tanto se ne andava.

FONTE: IlGiornale.it


- Fallisce la squadra e i tifosi esultano! Ma che razza di calcio è questo?
La sai l'ultima? Nel mondo del calcio se ne vedono di tutti i colori, ma ora siamo arrivati ai limiti dell'assurdo. Basti pensare a cosa è successo in Lega Pro, la vecchia Serie C: il Tribunale di Busto Arsizio ha dichiarato il fallimento della Pro Patria ed i suoi tifosi hanno accolto la notizia festeggiando!

Purtroppo non si tratta di un pesce d'aprile, ma della dura realtà. Perché? In questo modo la Pro Patria si è infatti 'liberata' del presidente Zoppo, che la scorsa estate aveva rilevato il club dalla famiglia Vender conducendo una campagna acquisti faraonica per la categoria in questione.

In campionato la squadra procede a gonfie vele e si sta giocando la promozione in serie B: è prima in classifica nel girone A di Prima divisione insieme al Cesena, che sfiderà nel posticipo di lunedì sera. Peccato che nel corso della stagione Zoppo non abbia provveduto a pagare i giocatori, i contributi e le varie spese di gestione, accumulando un debito di circa 2 milioni di euro.

Cosa succederà ora? Il curatore fallimentare si occuperà dell'esercizio provvisorio in attesa dell'asta per l'acquisto della società. L'eventuale nuova proprietà avrà poi tempo sino a fine aprile per saldare i debiti sportivi ed acquisire il titolo sportivo dalla Figc per poter così mantenere la categoria ed evitare una penalizzazione in classifica.
C.G.

- Pro Patria Disposto esercizio provvisorio
Dopo la dichiarazione di fallimento della società calcistica Pro Patria, oggi su istanza del curatore fallimentare, Luca Regalia, è stato disposto l'esercizio provvisorio dell'impresa Pro Patria - Gallaratese G.B. s.r.l., a firma del giudice delegato Vaccarella. È stato inoltre disposto, previa disponibilità alla collaborazione a titolo gratuito, la nomina di Alberto Armiraglio e di Francesco Lamazza quali collaboratori per la conduzione tecnico-amministrativa della società durante il periodo provvisorio.

FONTE: CalcioMercato.com


- Stipendi da star anche in terza divisione e ogni anno falliscono sei società
Studio della Federcalcio: centotrentadue crac negli ultimi 23 anni. In crisi soprattutto le società del Sud e quelle della Lega Pro: dove i giocatori arrivano a prendere 450 mila euro annui
di CORRADO ZUNINO
ROMA - L'ultimo studio della Federcalcio dice che negli ultimi ventitré anni sono falliti 134 club. Sei a stagione, dalla serie A alla D. Sono molti e fanno riflettere sulla solidità di un sistema che ancora oggi annovera 132 società di calcio professionistiche, caso unico in Europa e nel mondo. Ci sono società di Lega Pro (l'ex serie C) come la Ternana che staccano duemila biglietti a domenica e pure pagano giocatori - il centravanti Riganò, ex Fiorentina - 350 mila euro netti a stagione. L'ex doriano Bazzani nel Pescara sull'orlo del crack, e poi fallito, prendeva 200 mila euro e altri 200 mila arrivavano dal Brescia, penultima società frequentata.


Il fantasista Arturo Di Napoli nella Salernitana salita in B nel 2007-2008 guadagnava 450 mila euro l'anno, stipendio superiore a quello di gran parte dei giocatori dell'Atalanta di queste settimane, squadra che rischia di andare in Coppa Uefa. Ancora oggi Perugia, Cremonese, Foggia, Padova e anche Arezzo, Verona, Taranto, Crotone - club di "C" che faticano a pagare gli emolumenti dovuti - per le star che cadono dalle categorie superiori si permettono lussi fuori mercato.

Troppe le società professionistiche - 132, abbiamo visto - e troppe le spese per presidenti ora desiderosi di ingraziarsi una città, ora bisognosi di spostare liquidità in una realtà industriale, il calcio di serie C, che consente di fare "il nero" con una certa facilità, di non pagare tasse sul versato.

Come racconta lo studio Figc, il 44 per cento dei club falliti o cancellati è del Sud, questo qualcosa significa. Soprattutto, 114 su 134 (l'85 per cento) sono società della vecchia serie C, a dimostrazione come questa sia la categoria debole del professionismo italiano e che la sua struttura vada completamente rivista, i suoi costi drasticamente ridotti. Così com'è, la C italiana resta un cimitero per vecchi giocatori e stranieri di scarto senza la forza di lanciare giovani alla ribalta.

Lo studio ha preso in esame gli ultimi ventitré anni del nostro calcio perché è partito da un fallimento che, dal punto di vista economico-finanziario, ha segnato la storia del calcio italiano moderno: il crack del Palermo. Nella stagione 1985-'86 il club conobbe il terzo fallimento e dalla serie B venne retrocesso in C1. Perse il nome originario - la sua ragione sociale ancora oggi è Unione sportiva città di Palermo - e per quindici anni faticò a ritrovare una collocazione degna della quinta città d'Italia. Nel 2002 scese da Venezia Maurizio Zamparini e il Palermo tornò a salire.

Dei quattordici fallimenti in serie B vanno ricordati il secondo crack del Taranto, che nel 1993 condannò una città dolente al campionato nazionale dilettanti aprendo una crisi societaria mai più risolta, e quello del Pisa dell'ultimo Romeo Anconetani, nel 1994. La retrocessione in C1 del Cosenza aprì l'epoca dei fallimenti pre-Calciopoli, 2003: in quel caso si varò il capitolo delle false fideiussioni, che fece precipitare i calabresi in Eccellenza.

Il 2004-2005 fu l'anno orribile dei bilanci calcistici: l'istruzione delle prime inchieste penali sul doping amministrativo e poi quindici club di calcio falliti, retrocessi, ripescati con lodi favorevoli. In serie B porteranno i libri in tribunale società come il Napoli dell'albergatore Naldi, il Perugia di Gaucci (scapperà a Santo Domingo, è rientrato poche settimane fa), la Salernitana dell'imprenditore alimentare Aliberti, il Torino di Cimminelli-Romero, un Venezia allo sbando. Il Napoli, ottenendo la "procedura straordinaria", riuscirà a conservare la C1 e ad organizzare una rapida risalita in A sotto l'egida di De Laurentiis. Al Torino fu tolta la promozione in A.

In quello stesso anno venne precipitato dalla serie A alla C2 l'Ancona di Ermanno Pieroni: pagherà per quel fallimento, il presidente, con 53 giorni di carcere e un processo per il quale la procura di Ancona ha chiesto una condanna di sette anni e mezzo. Ma il fallimento più beffardo e clamoroso è avvenuto nel 2002: la Fiorentina di Vittorio Cecchi Gori. Dalla serie A direttamente alla C2 con il sequestro delle coppe in bacheca. Un incubo, dissolto dall'arrivo dei fratelli Della Valle.

FONTE: Repubblica.it


- TMW A CALDO - Verona-Pro Sesto, la voce dei protagonisti
Una partita a senso unico quella di oggi al Bentegodi. Il Verona si impone 2-0 contro una Pro Sesto mai scesa veramente in campo, che raccoglie la quinta sconfitta consecutiva in campionato. Già dai primi minuti si capisce che il goal gialloblu sarebbe prima o poi arrivato: al 17' il tiro di Scapini viene deviato sul palo e al 27' è Pugliese a tagliare la difesa avversaria ed a siglare di destro il vantaggio. Appena tre minuti dopo arriva il raddoppio di Tiboni, che approfitta della corta respinta di Offredi e si sblocca dopo un lungo periodo di astinenza dal goal. Nella ripresa c'è una lieve reazione della Pro Sesto, guidata dal capitano Boisfer, che però nel giro di pochi minuti torna a spegnersi senza essere mai stata davvero pericolosa. Il Verona prova a chiudere definitivamente la partita, creando diverse occasioni: le più pericolose con Tiboni al 75' che scuote la traversa e Scapini in pieno recupero che spara su Offredi, bravo in uscita a chiudere in angolo.
L'Hellas Verona rimane ad inseguire il sogno playoff, la Pro Sesto invece deve assolutamente cambiare rotta se vuole salvarsi.


VERONA
L'allenatore del Verona, Gian Marco Remondina: "Siamo partiti bene, senza concedere niente e riuscendo a fare due goal. Potevamo farli prima e permetterci il lusso del terzo. Sono contento di aver visto una squadra migliorata sotto l'aspetto fisico rispetto a domenica scorsa, prestazione comunque influenzata dal campo in quanto giochiamo meglio su terreni asciutti. Abbiamo centrato l'obiettivo minimo che era quello di allontanarci dalle zone pericolose, adesso dobbiamo inseguire il sogno perché possiamo fare qualcosa di importante. Domenica prossima affronteremo il Novara, una squadra da 2-3 anni costruita per vincere.I nostri tifosi saranno la nostra marcia in più rispetto ad altre squadre".

L'attaccante del Verona, Christian Tiboni: "L'intesa con Scapini è ottima, non lo dico io ma lo dicono i risultati; giocando assieme abbiamo sempre portato a casa prima di tutto risultati positivi e poi anche goal, ad esclusione di Cesena. Io e Matteo ci aiutiamo molto in campo, questo aspetto è molto importante per due attaccanti. Ora dobbiamo affrontare il Novara che è una grande squadra ma che in questo momento non sta attraversando un bel periodo. Noi siamo in un buon momento ed andremo da loro a fare la nostra partita senza paura, cercando di portare a casa punti importanti".

Il difensore del Verona, Giuseppe Pugliese: "Questo goal lo dedico a me stesso perché l'ho sempre sognato, ho lavorato tanto per arrivare in una piazza così importante. Dopo il goal ci tenevo ad andare ad esultare sotto la curva, per questo ho attraversato di corsa tutto il campo; ho abbracciato Rafael perché me l'aveva chiesto in pulman, mi aveva detto che se facevo goal dovevo andare da lui. Siamo rimasti a quattro punti dai playoff ma credo che almeno il discorso salvezza sia ormai archiviato, adesso non ci resta che guardare avanti; non è facile però, abbiamo sei giornate, 18 punti, cercheremo di farne più possibili per raggiungere questo sogno. A questo punto ogni partita è una finale e proveremo già da domenica a non sbagliare".

PRO SESTO
L'allenatore della Pro Sesto, Antonio Sala: "Abbiamo giocato male, soprattutto nel primo tempo. Nel secondo c'è stata la reazione della mia squadra ma ormai la partita era compromessa dai due goal subiti in appena tre minuti. Dobbiamo decisamente cambiare rotta già dalla prossima partita".

FONTE: TuttoMercatoWeb.com


- VERONA - PRO SESTO 2-0
Quinta sconfitta di fila: il nostro campionato comincia sabato prossimo contro la Samb.
Nulla da fare per la Pro Sesto, che a Verona subisce la quinta sconfitta consecutiva al cospetto di una squadra tonica e in forma. L´avvio è piuttosto equilibrato: la sfortuna si accanisce sui biancocelesti, che dopo neanche un quarto d´ora perdono Preite per infortunio. Al primo affondo i padroni di casa passano in vantaggio: batti e ribatti in area, la palla arriva a Pugliese che con un diagonale preciso beffa l´incolpevole Offredi. Non c´è il tempo per reagire perché i veneti raddoppiano grazie e Scapini, abile a riprendere una corta respinta del portiere sestese dopo un colpo di testa di Tiboni. Nella seconda parte la squadra di mister Sala prova a risalire la china, l´occasionissima è sui piedi di Valtulina, che al 15´, ben imbeccato da Bertolini, si trova a tu per tu con Rafael ma calcia a lato. Poi, null´altro da segnalare. Ora, tutte le attenzioni devono essere rivolte alla sfida di sabato prossima, quando al Breda arriverà la Sambenedettese per un autentico spareggio salvezza.

A caldo il mister Sala dichiara: "Abbiamo giocato poco bene, soprattutto nel primo tempo. Nel secondo c'è stata una buona reazione della mia squadra ma ormai la partita era compromessa dai due goal subiti in appena tre minuti. Dobbiamo decisamente cambiare rotta già dalla prossima partita".

VERONA (4-4-2): Rafael; Campagna (Puccio dal 27´ st), Ceccarelli, Bergamelli, Pugliese; Garzon, Parolo, Bellavista, Campisi (Moracci dal 42´ st); Scapini (Dianda dal 30´ st), Tiboni. A disposizione: Franzese, Conti, Anaclerio, Girardi. All. Remondina
PRO SESTO (4-1-3-1-1): Offredi; Tursi, Preite (Valtulina dal 13´ pt), Perfetti, Lambrughi; Porro; Bedin, Boisfer (Di Quinzio dal 35´ st), Marinoni (Bugno dal 42´ st); Bertolini; Beretta. A disposizione: Ferrari, Caprini, Mele, Bottone. All. Sala
ARBITRO: Ferraioli di Nocera Inferiore; Guardalinee: Pastro, Paiusco
MARCATORI: Pugliese al 27´ pt, Scapini al 30´ pt.
NOTE: Ammoniti Parolo, Campagna (V), Marinoni, Bedin, Lambrughi (PS). Angoli 7-3. Spettatori 9.000 circa. Recupero: 3´ nel pt, 6´ nel st.

FONTE: ACProsesto.it


- Tiboni: "Voglio continuare così"
"Mancano sei gare, è inutile pensare di fermarsi qui. Bisogna sempre puntare a traguardi più importanti ed ambiziosi"
VERONA - Quattro mesi dopo la tripletta al Legnano, Christian Tiboni è tornato a segno. Contro la Pro Sesto di Antonio Sala, il centravanti di scuola atalantina ha trovato la rete numero otto in campionato. Pochi minuti dopo il fischio finale, l'attaccante ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presso la sala stampa del "Bentegodi". Hellasverona.it vi propone le dichiarazioni del centravanti gialloblù.

Il ritorno al gol è coinciso con una vittoria: per te doppia soddisfazione.
"Per un attaccante è sempre importante trovare il gol, dopo il rigore col Pergocrema non ho passato un bel periodo, ma dentro di me la voglia di dimostrare non è mai mancata. Ho sempre cercato di allenarmi bene, ora i frutti si sono visti. Sono contento per la vittoria e per aver ritrovato la via della rete."
Ora punterai sicuramente ad arrivare in doppia cifra.
"Sì, mancano ancora sei gare, è inutile pensare di fermarsi qui. Bisogna sempre puntare a traguardi più importanti ed ambiziosi. Adesso sto bene, soprattutto mentalmente. A livello fisico devo ancora raggiungere il 100%, ma l'aspetto mentale era quello che mi interessava di più. Voglio continuare così."
Il successo con la Pro Sesto ha un grande valore sia per te che per la squadra.
"Nessuno all'inizio si aspettava che l'Hellas arrivasse in queste posizioni. Adesso ci troviamo lì, abbiamo il dovere di provare a raggiungere il bersaglio grosso. Nel calcio ci sono momenti in cui le cose non vanno come ti auguri, nel momento più difficile ho cercato di tenere la testa alta per impegnarmi."

- Remondina: "Guardiamo avanti con fiducia"
"Il gruppo vuole arrivare ad un risultato importante, il primo passo è stato tirarci fuori dalla zona pericolosa"
VERONA - Quarto risultato utile consecutivo per l'Hellas Verona, che in occasione della 28a giornata di campionato ha superato la Pro Sesto con un perentorio 2-0. I play-off restano a quattro punti, mentre il discorso salvezza può essere considerato chiuso. Al termine del match, Gian Marco Remondina ha commentato la prestazione odierna davanti a microfoni, taccuini e telecamere. Hellasverona.it vi propone le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù.

Nel corso della partita siete arrivati spesso vicini al tris.
"Abbiamo avuto parecchie situazioni che andavano sviluppate meglio, forse sette-otto per arrotondare il risultato. Vincere con squadre in difficoltà non è mai facile, ma la sfida è stata affrontata col piglio giusto. I ragazzi hanno concretizzato nel primo tempo, per poi gestire la seconda frazione. Il fattore di maggiore importanza è la disponibilità dei giocatori nella miglior condizione possibile."
La coppia Tiboni-Scapini si è ben comportata, garantendo buona profondità alla vostra manovra.
"Un plauso a loro due, ed un plauso a tutta la squadra. Ognuno ha fatto la propria parte, questo è motivo di orgoglio. Il gruppo vuole arrivare ad un risultato importante, il primo passo è stato tirarci fuori dalla zona pericolosa. Ora guardiamo con fiducia al bersaglio grosso, sarebbe una cosa fantastica da raggiungere. Tutto dipende da noi, oggi ho visto miglioramenti rispetto la scorsa settimana anche sotto l'aspetto fisico."
Campagna ha dovuto abbandonare il terreno di gioco: c'è da preoccuparsi?
"Dario ha sentito un affaticamento ai flessori, non credo sia nulla di grave. L'ho sostituito visto che mancava un quarto d'ora al termine. Ha disputato una buona gara, poi Garzon si è abbassato sulla linea difensiva permettendomi di inserire un centrocampista in più."
Per Novara saranno disponibili Girardi e Rantier?
"Dovremo vedere come va la prossima settimana. Non ho voluto rischiare Girardi per dargli la possibilità di prendere tempo, mentre Rantier va valutato di giorno in giorno."

- Hellas Verona-Pro Sesto 2-0
Pugliese (27') e Tiboni (30') concretizzano la supremazia territoriale dei gialloblù
VERONA - La 28a gara di campionato dei gialloblù si apre con la premiazione del vincitore del 1° Concorso FARE, che riceve dal Responsabile Marketing Lorenzo Orlandi una maglia ufficiale marchiata col logo dell'associazione contro le discriminazioni.

Remondina recupera in extremis Girardi, che va in panchina, mentre Gomez, Rantier e Mancinelli non figurano nemmeno tra i convocati. Sala ritrova Lambrughi in difesa e Bedin a centrocampo, con Bertolini a supporto della punta avanzata Beretta.


Al 10' ospiti pericolosi proprio col centravanti, autore di una doppietta nella gara d'andata. L'incornata del numero nove, ben piazzato a centro area, termina di poco fuori. Due minuti dopo azione di contropiede degli uomini di Remondina con Scapini che serve Campisi sulla corsa, il destro è però bloccato a terra da Offredi. Al 17' Campagna ruba palla a centrocampo e si fa quaranta metri, il servizio centrale fatto partire dal fondo per Tiboni è agganciato in anticipo da Perfetti.

Hellas vicino al gol al 18': break laterale di Pugliese, cross per Scapini che aggancia e conclude verso la porta, palla deviata contro il palo da Tursi. Sulla respinta va Parolo di prima intenzione, la sfera termina a lato. Triangolazione Parolo-Scapini al 22' al limite dell'area, Offredi intercetta il tiro centrale del trequartista gialloblù.

1-0 siglato da Pugliese al minuto 27: il terzino ex Monopoli riceve il pallone al centro dell'area e di destro batte Offredi sul secondo palo. Concretizzata la supremazia territoriale mostrata fino a questo punto del match. Al 30' Tiboni trova il tap-in vincente dopo la respinta di Offredi su conclusione ravvicinata di Scapini. Allo scadere della prima frazione Campisi, situato nei pressi della bandierina alla sinistra della porta lombarda, serve centralmente Bellavista. Il mediano prova il destro, alto sopra la traversa.

Punizione dai venti metri di Porro al 49', deviazione provvidenziale in corner da parte della barriera disposta da Rafael. Scapini serve sulla destra Tiboni al 58', cross verso il secondo palo per Campisi, il destro dell'ex Massese termina alto. Al quarto d'ora della ripresa Valtulina conclude col mancino da distanza siderale, la sfera termina abbondantemente sopra la traversa.

Al 75' Campisi taglia verso il centro e prova la conclusione a giro, ribattuta da Perfetti. Tiboni controlla la respinta e va col destro a botta sicura, la palla si stampa contro la traversa. All'88' rimessa in gioco lunga effettuata da Puccio, Scapini tenta la volè, pallone alto.

Dianda dalla trequarti imbecca Scapini, appena dentro l'area di rigore, ma l'uscita di Offredi quando siamo al 95' è provvidenziale e nega la gioia del gol alla punta di Bovolone. Dopo sei minuti di recupero l'arbitro decreta la fine delle ostilità, quarto risultato utile per i gialloblù che restano sempre a -4 dai play-off.

Il tabellino
HELLAS VERONA F.C. - A.C. PRO SESTO 2-0 (2-0)
Reti: 27' Pugliese, 30' Tiboni

HELLAS VERONA F.C.
Rafael; Campagna (72' Puccio), Ceccarelli, Bergamelli, Pugliese; Garzon, Bellavista, Campisi (87' Moracci); Parolo; Tiboni (76' Dianda), Scapini. (Franzese, Conti, Anaclerio, Girardi). All. Remondina

A.C. PRO SESTO
Offredi; Tursi, Perfetti, Preite (14' Valtulina), Lambrughi; Marinoni (88' Bugno), Bedin, Boisfer (80' Di Quinzio), Porro; Beretta, Bertolini. (Ferrari, Caprini, Mele, Bottone). All. Sala

Arbitro: Ferraioli di Nocera Inferiore
Assistenti: Pastro, Paiusco
Ammoniti: Marinoni, Bedin, Parolo, Campagna, Lambrughi
Espulsi: -
Recupero: 3' - 6'
Spettatori: 10.565

FONTE: HellasVerona.it


- Hellas-Pro Sesto 2-0 Pugliese e Tiboni tengono il Verona in corsa playoff
I gialloblù, al secondo impegno consecutivo al Bentegodi, chiudono la pratica nel primo tempo. Al 28' si portano in vantaggio con Pugliese che, di destro, supera Offredi dopo uno scambio con Tiboni. Due minuti più tardi il raddoppio con Tiboni, che finalmente si è sbloccato dopo più di quattro mesi. Tiboni ha colpito anche un traversa. Sono sempre 4 i punti che separano l'Hellas dal quinto posto

Vittoria doveva essere e vittoria è stata. La squadra di Remondina si presenta al secondo appuntamento consecutivo del Bentegodi con la coppia d'attacco formata da Tiboni e Scapini. In difesa, Campagna al posto dell'infortunato Mancinelli.

E' la formazione di Sala a rendersi pericolosa, al 10', con il colpo di testa di Beretta ma un minuto più tardi i gialloblù, con Campisi, si presentano dalle parti di Offredi con un tiro però troppo debole e centrale. Al 14' il direttore di gara non nota un netto fallo di mano di Lambrughi in area di rigore. Bella l'azione due minuti più tardi di Campagna che si fa tutta la fascia destra ma al momento dell'assist non è preciso. Al 18' la conclusione di Scapini viene ribattuta sul palo dalla difesa ospite, il pallone rimane in gioco ma Parolo non riesce nel tap-in vincente. Sempre Parolo, al 22' impegna Offredi e al 28' l'Hellas passa: grande azione di Pugliese che dopo uno scambio con Tiboni si presenta davanti a Offredi e di destro, che non è il suo piede, lo supera. L'Hellas è in palla e al 30' raddoppia con Tiboni che si sblocca dopo più di quattro mesi. Il primo tempo si chiude sul risultato di 2-0 e non muterà nella ripresa. Al 10' Valtulina sfiora il gol che poteva riaprire il match e due minuti dopo Campisi non sfrutta a dovere l'assist di Tiboni. Al 27' Puccio prende il posto di Campagna, il migliore insieme a Pugliese e al 30' Tiboni colpisce la traversa. Campisi, al 34', centra l'esterno della rete e in pieno recupero, al 49', Scapini non riesce a sfruttare la palla col contagiri di Dianda. La partita si chiude dopo sei minuti di recupero sul risultato di 2-0, gialloblù che rimangono sempre a quattro punti dai playoff.

HELLAS VERONA F.C. - A.C. PRO SESTO 2-0
Reti: 27' Pugliese, 30' Tiboni

HELLAS VERONA F.C.
Rafael; Campagna (72' Puccio), Ceccarelli, Bergamelli, Pugliese; Garzon, Bellavista, Campisi (87' Moracci); Parolo; Tiboni (76' Dianda), Scapini. (Franzese, Conti, Anaclerio, Girardi). All. Remondina

A.C. PRO SESTO
Offredi; Tursi, Perfetti, Preite (14' Valtulina), Lambrughi; Marinoni (88' Bugno), Bedin, Boisfer (80' Di Quinzio), Porro; Beretta, Bertolini. (Ferrari, Caprini, Mele, Bottone). All. Sala

Arbitro: Ferraioli di Nocera Inferiore
Assistenti: Pastro, Paiusco
Ammoniti: Marinoni, Bedin, Parolo, Campagna, Lambrughi
Espulsi: -
Recupero: 3' - 6'
Spettatori: 10.565
Alberto Fabbri

FONTE: TGGialloblu.it