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Stefano GARZON e Davide PELLEGRINI fiduciosi: il derby col PADOVA si può vincere, Leandro GRECO riprende a correre ma si ferma Daniele MORANTE.


Stefano GARZON serra le fila: col PADOVA gara decisiva, Davide PELLEGRINI è fiducioso: con l'atteggiamento della squadra visto con FOGGIA, PRO PATRIA e FOLIGNO possiamo fare bene anche nel derby contro il PADOVA...
- Pellegrini: "Ci teniamo a far bene"
"Con lo stesso atteggiamento visto ultimamente possiamo creare difficoltà agli avversari"
Giovedì è il giorno della consueta partitella infrasettimanale, ma Davide Pellegrini dimostra di avere già la testa rivolta verso la prossima sfida di campionato. Contro il Padova ci sarà infatti da interrompere la striscia negativa dei derby veneti, in cui l’Hellas è sempre uscito sconfitto quest’anno. Davanti a microfoni, taccuini e telecamere, il tecnico gialloblù spiega come la partita di Foligno sia già stata assorbita: "La gara con gli umbri l’abbiamo messa da una parte sabato sera, una volta sentito il triplice fischio dell’arbitro non si può più fare niente. Cerchiamo di ripartire dalle cose buone fatte allo stadio "Blasone", consapevoli che con lo stesso atteggiamento possiamo mettere in difficoltà chiunque. In settimana i ragazzi hanno dimostrato di aver ritrovato la giusta serenità per affrontare un finale di stagione impegnativo." I biancoscudati hanno superato per 1-0 il Sassuolo nell’ultimo turno, riagganciando così la volata-promozione: "Il Padova è una compagine tosta, dotata di giocatori importanti, motivati, e con ottime qualità. Noi dovremo avere la grinta e la volontà mostrate ultimamente, e sono certo che gli creeremo qualche problema. Un pò dispiace per Ezio Rossi, l’avrei voluto sulla panchina avversaria per provare a vendicare la partita d’andata. Ci teniamo a fare bene." L’infermeria dell’Hellas è sempre molto affollata in questi ultimi giorni: "Sibilano di certo non le recupereremo, mentre le condizioni di Comazzi sono da valutare. In giornata è rientrato Cissè, abbiamo comunque una rosa ampia e piena di elementi vogliosi di sottolineare il proprio valore. Giocare una partita difficile come la prossima tra le mura di casa può essere una cosa favorevole, premesso che il pubblico scaligero ci è stato vicino sia a Busto Arsizio che a Foligno."

- Garzon: "Dimostriamo il nostro valore"
"Abbiamo obiettivi diversi, ma in questo derby ci giocheremo gran parte dei nostri destini"
Mancano tre giorni alla sfida col Padova, e l’ambiente gialloblù è pronto ad affrontare un difficile impegno. Ne ha dato testimonianza Stefano Garzon, che giovedì pomeriggio ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa in vista della sfida in programma domenica 30 marzo. L’ex centrocampista del Chievo non perde d’occhio la classifica, cosa che può dare ulteriori stimoli a chi scenderà in campo contro i biancoscudati: "Siamo in una situazione che non permette di sottovalutare nessuno, dato che rivestiamo ancora il ruolo di fanalino di coda. Tutti i punti in palio da qui alla fine della stagione sono fondamentali, poi il fatto di giocare in casa fornisce la possibilità di avere un pubblico eccezionale a nostro sostegno. Dobbiamo far capire chi siamo, dimostrando il nostro reale valore." A sei partite dalla fine, la lotta per non retrocedere coinvolge ancora molte squadre: "Se i risultati delle altre gare ci daranno una mano tanto meglio, ma sta a noi giocare ogni match come se fosse quello decisivo. Dopo la vittoria col Sassuolo il Padova si è risollevato, abbiamo obiettivi diversi ma in questo derby ci giocheremo gran parte dei nostri destini. Scendiamo in campo motivati, aggredendo subito gli avversari, consci delle nostre forze e dei limiti.." Col passare dei giorni Garzon sta acquisendo fiducia in sè stesso ed anche nel mister, che sino ad ora gli ha fatto ritrovare la maglia da titolare: "Ci sarà sempre bisogno di tutti, la rosa è competitiva e ci sono le carte in regola per raggiungere la salvezza. La formazione di Sabatini ha uomini di categoria, in grado di fare la differenza. Se saremo attenti e furbi nello sfruttare le occasioni, potremo portare a casa qualcosa di buono."

- Test con gli Allievi Nazionali per la squadra scaligera
Nel pomeriggio di giovedì è stata svolta sul campo dell'antistadio una partitella con i ragazzi di Frinzi
FONTE: HellasVerona.it

I "tifosi veri" secondo Sergio MUTOLO si vedono nel momento del bisogno:
- Il calcio e i tifosi per caso
Nel calcio non esistono le stagioni dell’amore. Lo sanno tifoserie come quelle di Fiorentina, Torino, Hellas Verona. Un amore vero dura tutto l’anno, nella buona e nella cattiva sorte. Non ha pause e non ha picchi. Non si esprime solo quando tutto va bene. Segue una sottile linea rossa che porta dritta al cuore.

FONTE: CalcioPress.net

Giovanni ORFEI, il vice capitano, getta acqua sul fuoco delle polemiche dopo FOLIGNO: capita a tutti di sbagliare e per gli arbitri è lo stesso!
- Il difensore dell'Hellas archivia Foligno: «Come sbagliamo noi, può succedere ai fischietti»
ORFEI, SON COSE CHE CAPITANO: "ARBITRO? L'ERRORE PUO' STARCI"
Con Comazzi fuori indossa la fascia: «Cerco sempre di dare il massimo per il bene della squadra: ciò ha colpito il mister»

- Si è fermato Morante

FONTE: IlVerona.it

Buone notizie per Leandro GRECO (che è però ancora lontano dal recupero) mentre in difesa è sempre emergenza e Domenica mancherà anche Marco MANCINELLI espulso a FOLIGNO:
- LA SETTIMANA PROSSIMA GRECO TORNA A CORRERE
Il rientro in campo è ancora lontano, l'ipotesi più probabile è per l'ultima di campionato nella sfida probabilmente decisiva contro il Manfredonia, ma intanto da lunedì prossimo Leandro Greco tornerà a correre. Il centrocampista romano, infortunatosi nuovamente a Busto Arsizio nel match vinto con la Pro Patria, si è sottoposto ieri a una risonanza magnetica che ha evidenziato come anche l'ultima cicatrice al muscolo già infortunato quattro volte in questa stagione si sia quasi interamente assorbita.

- PELLEGRINI SEMPRE ALLE PRESE CON L'EMERGENZA IN DIFESA
Nella partitella di oggi hanno giocato Politti a destra, Gonnella e Comazzi coppia centrale e Orfei a sinistra. Queste le scelte del tecnico dell'Hellas Davide Pellegrini in vista del delicatissimo derby di domenica prossima al Bentegodi contro il Padova. Assente per squalifica Mancinelli, ancora infortunati Sibilano e Hurme, Pellegrini potrebbe ritrovare Comazzi al centro della difesa, anche se le condizioni del capitano gialloblù dopo l'infortunio alla gola subito contro il Foggia e il recentissimo lutto familiare sono tutte da verificare. Probabile, invece, l'esclusione dal primo minuto di Morabito, tra i peggiori in campo domenica scorsa a Foligno. In lizza per una maglia anche Di Bari.
FONTE: TGGialloblu.it


[OFFTOPIC]
Come naque il mito della 'fatal Verona' per il Milan, Pedro TROGLIO esonerato: era alla guida dell'INDEPENDIENTE
Vita da ex: Pedro TROGLIO esonerato! Ve lo ricordate? Quello che era arrivato insieme a Claudio BARBIE CANIGGIA? Ma daiiii quello del coro: TROGLIO-CANIGGIA, TROGLIO-CANIGGIA, TROGLIO-CANIGGIA-CHIAMPAN!, TROGLIO-CANIGGIA-CHIAMPAN!, TROGLIO-CANIGGIA-CHIAMPAN!... Ah ha!
- Independiente da Troglio
I tifosi italiani lo ricorderanno più per la chioma cotonata che per le giocate di classe. Ma Pedro Antonio Troglio, argentino con alle spalle sei anni di campionato italiano, nel frattempo è diventato un allenatore. Dal 2004 ad oggi ha occupato le panchine di tre club sudamericani: il Godoy Cruz de Mendoza, il Gimnasia La Plata e l’Independiente. E proprio quest’ultima squadra ha scelto di esonerarlo... El Grande (così era soprannominato Troglio) giunge in Italia per indossare la maglia del Verona, e dopo una stagione di rodaggio con gli scaligeri viene acquistato dalla Lazio.

FONTE: IFGOnLine.it

Come naque il mito della "fatal Verona" per il Milan:
- I GIALLOROSSI TIFANO LAZIO: 34 ANNI FA FU IL CONTRARIO
Il tifo capitolino fra speranze e sospetti, proprio come nel 1973
Anche in passato le rotte di Roma e Lazio si sono incrociate sulla via dello scudetto, ma le parti erano invertite. Il primo, storico precedente è quello del 1972-73: all'ultima giornata erano ancora tre squadre a giocarsi lo scudetto: Milan a 44 punti, Juve e Lazio a 43. La Juventus scese all'Olimpico contro una Roma che non aveva più nulla da chiedere alla classifica. La Lazio di Tommaso Maestrelli, in B fino all'anno precedente, andò a Napoli, il Milan a Verona. Contro tutti i pronostici, alla fine del primo tempo, i rossoneri erano sotto 3-1, mentre la Juve perdeva 1-0 e la Lazio era bloccata sullo 0-0. Se la situazione non fosse cambiata fino alla fine, Milan e Lazio avrebbero disputato lo spareggio. Fermando la Juve, i giallorossi stavano quindi consegnando ai cugini una consistente chance scudetto. Ma nella ripresa la musica all'Olimpico fu molto diversa: Josè Altafini pareggiò dopo un quarto d'ora e Cuccureddu completò l'opera a 3 minuti dalla fine, proprio mentre a Napoli la Lazio subiva l'1-0 di Damiani. Con il naufragio del Milan (5-3), la Juve vinse quindi lo scudetto a 45 punti, con il Milan a 44 e la Lazio a 43.

FONTE: Notizie.Alice.it