#VeronaCagliari + - =
ALLARME CORONAVIRUS!
...Rinviata a data da destinarsi anche VERONA-CAGLIARI (oltre a TORINO-PARMA, ATALANTA-SASSUOLO e INTER-SAMPDORIA).
L'idea era quella di giocare a porte chiuse ma, pare per motivi di ordine pubblico, si è deciso per il rinvio e alla squadra di MARAN non è rimasto che tornare sull'isola mentre i gialloblù, a Peschiera, hanno optato per una seduta supplementare prima del 'sciogliete le righe' che li vedrà di nuovo in training da Mercoledì.
A questo punto anche SAMP-VERONA è a rischio, perlomeno per i tifosi che potrebbero essere bloccati dato che gli assembramenti in generale, e sui mezzi pubblici in particolare, è comportamento sconsigliato di questi tempi ed in effetti sembra che proprio questa sia la decisione verso la quale si sta propendendo ma solo per le regioni nelle quali sono state bloccate le manifestazioni sportive (con buona pace di chi pensa, me compreso per quel che può valere, che il calcio professionistico senza pubblico abbia scarsa ragione d'essere senza contare il fatto che, anche dal punto di vista prettamente sportivo, le squadre col pubblico a favore o al contrario senza il pubblico contro, ne ricaverebbero indubbio vantaggio).
Su Hellas1903.it le parole di Francesco BARRESI direttore operativo di Via Olanda 'Stop a Verona-Cagliari? La decisione è maturata in nottata e comunicata questa mattina: dopo uno scambio di comunicazioni con gli uffici della Lega Calcio, è stato diramato un comunicato in cui si ufficializzava il rinvio di alcune gare. Ci siamo attenuti a quanto disposto dagli organi competenti in materia, affrontando l’argomento nella nottata di ieri e confrontandoci con gli organi federali, le autorità locali e i nostri rappresentanti in Lega. Si è convenuto che la soluzione migliore al momento fosse questa, anche coerentemente a quanto era stato già disposto nella giornata di ieri per i luoghi di aggregazione e di maggiore affluenza. Non che si fosse riscontrata una criticità particolare, ma in questi casi la precauzione è d’obbligo, rappresentando l’unico strumento attuabile al momento. In queste circostanze è necessario dimostrare razionalità ed essere a disposizione in maniera collaborativa, confidando nel senso civico di ogni cittadino nell’attuare quanto disposto e condiviso dalle autorità preposte'
Nel frattempo il Carnevale di Venezia si è svolto tranquillamente sino a ieri ed è stato bloccato solamente due giorni prima del termine ufficiale mentre la psicosi collettiva fa alzare i prezzi delle mascherine (anche di quelle perfettamente inutili a bloccare il Covid19) del 1700% e le bottiglie di Amuchina, peraltro introvabili ormai in farmacia, si vendono a 30 Euro la bottiglia.
Personalmente ho preferito investire in Amaraone!
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LE ALTRE DI A + - =
Nell'anticipo di Venerdì il NAPOLI vince in rimonta al Rigamonti di Brescia.
2 a 1 anche per la JUVENTUS Sabato sul campo della SPAL (RONALDO ancora a segno) mentre l'UDINESE viene acciuffata solo nei minuti di recupero al Dall'Ara dal BOLOGNA.
1 a 1 anche al Franchi di Firenze con i viola a recuperare in inferiorità numerica il gol di Ante REBIĆ.
In serata annullate tutte le manifestazioni sportive previste in Lombardia e Veneto a fronte del crescere dei contagiati dal corona virus e sono quindi rinviate VERONA-CAGLIARI, ATALANTA-SASSUOLO, INTER-SAMPDORIA e TORINO-PARMA.
3 a 2 per la LAZIO in trasferta al Ferraris di Genova coi rossoblù mentre la ROMA ha inflitto un duro poker al LECCE all'Olimpico.
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
I biglietti per VERONA-CAGLIARI rimangono validi per il recupero (ipotizzato per l'11 Marzo da 'La Gazzetta dello Sport') ma, per chi fosse impossibilitato nella nuova data, verranno previsti dei rimborsi come si legge sul sito HellasVerona.it.
50 centri in gialloblù Il Pazzo, premiato a San Zeno in occasione del giovedì grasso, ringrazia Verona attraverso i social
Mercato: Pazzie INTER per KUMBULLA? Secondo L'Arena, oltre al rinnovo di prestito per SALCEDO, all'arrivo di DIMARCO e al potenziale prestito futuro di CHONG, i nerazzurri potrebbero giocarsi anche le carte ESPOSITO e BASTONI due giovani molto interessanti che potrebbero crescere ulteriormente in gialloblù e dai quali magari anche Via Olanda potrebbe ricavare un guadagno...
RASSEGNA STAMPA + - =
Cosa succede quando una città viene messa in quarantena
Prima ce lo chiedevamo per capire cosa succede in Cina, ma ora sta accadendo in Italia. Ecco tutto quello che c'è da sapere.
ITALY-CHINA-HEALTH-VIRUS TIZIANA FABI GETTY IMAGES
DI REDAZIONE
24/02/2020
Dal 23 gennaio scorso la città cinese di Wuhan, quella dove è cominciata l’epidemia del nuovo corona virus, è in quarantena. Hanno fatto il giro del mondo le immagini delle persone che, chiuse in casa, si affacciano per urlare ai loro concittadini di farsi coraggio, che Wuhan vincerà contro il virus.
Ma cosa significa essere in una città messa in quarantena? In sostanza che nessuno può entrare e nessuno può uscire. Nella pratica però ci possono essere dei diversi gradi di rigidità della quarantena. In Cina gli spostamenti all’interno della città in quarantena sono stati limitati molto duramente, fino al completo divieto di uscire di casa e usare mezzi, compresi quelli privati. Il risultato sono strade deserte, piazze e luoghi che di solito ospitano migliaia di persone sono semi-vuoti da settimane. Wuhan, va sottolineato, ha 11 milioni di abitanti, e non è l'unica città ad essere in quarantena.
ITALY-CHINA-HEALTH-VIRUS TIZIANA FABI Getty Images
Non è facile verificare le informazioni provenienti dalla Cina, la diffusione del nuovo corona virus, infatti, ha importanti ripercussioni sull'economia (è noto che sui mercati gli effetti psicologici e "di previsione degli andamenti" sono molto influenti) e quindi esiste il dubbio che il problema possa essere sottodimensionato. Soprattutto in un paese dittatoriale con una libertà di espressione, e giornalistica, pressoché nulla.
Ma la diffusione del nuovo corona virus oggi non è più soltanto una questione che riguarda esclusivamente la Cina. In Iran, per esempio, presumibilmente ci sono molti casi di contagio, ma il regime non diffonderebbe la vera entità del numero dei contagiati. I numeri ufficiali per ora parlano di 12 persone morte. In Sud Corea i casi sono 763 e in Italia si stima siano circa 200, con quattro deceduti.
Così, la quarantena, è arrivata anche da noi. Sabato il governo ha approvato un decreto utile proprio a isolare i comuni in cui si presume ci siano stati i primi casi di contagio, in modo da frenare la diffusione del virus. Sono i cosiddetti "paesi-focolaio".
TOPSHOT-CHINA-HEALTH-VIRUS STR Getty Images
Cosa succede? Proprio come successo in alcune città della Cina non si può entrare e uscire da una decina di comuni tra Lombardia e Veneto, soprattutto nel lodigiano. Le misure restrittive prevedono anche lo stop al carnevale di Venezia, il divieto di manifestazioni pubbliche, lo stop alle messe in chiesa e la chiusura delle scuole e delle università.
Anche le partite di serie A che si dovevano tenere nel nord Italia sono state sospese, come quella tra Hellas Verona e Cagliari, che si sarebbe dovuta tenere domenica nella città veneta.
Le zone isolate non sono più raggiungibili coi mezzi pubblici (sono stati soppressi i treni e i bus) e costantemente presidiate dalle forze di polizia o da altri corpi dello Stato. In alcuni casi anche dai militari stessi. Ci saranno sanzioni penali per chi viola i blocchi e, c'era da aspettarselo, questo è già successo.
Oltre ai paesi italiani sotto quarantena è già attiva anche la quarantena con "sorveglianza attiva", per chiunque sia stato a contatto con casi confermati di contagio da nuovo corona virus. Cioè un controllo, lungo due settimane (il periodo di incubazione del virus) in una struttura ospedaliera o il divieto di uscire di casa e avere contatti con l'esterno. Sono misure severe, e che sicuramente, limitando la libertà di chi le subisce, causano disagi e scomodità. Ma in momenti in cui si rischia un'epidemia è bene che, senza panico o inutile allarmismo, ci si sottoponga alle misure necessarie per proteggere tutti, soprattutto immunodepressi, malati, bambini e anziani.
FONTE: Esquire.com
Niente rimborsi se la partita salta per 10 club di Serie A
di Redazione - 24 Febbraio 2020
(Photo credit should read FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images)
Nei giorni dell’emergenza Coronavirus, in molti tra i tifosi di calcio si chiedono se, nel caso di rinvio delle partite, il loro biglietto o abbonamento verrà rimborsato. Al netto di decisioni diverse prese per le singole gare, nelle condizioni previste nella vendita di abbonamenti e biglietti dei 20 club di Serie A in ben 10 non sono previsti alcun tipo di rimborsi: nove di questi club sono già stati protagonisti di un procedimento da parte dell’Antitrust proprio per le clausole considerate vessatorie.
Andiamo con ordine. Le squadre che non prevedono alcun rimborso sono Atalanta, Brescia, Genoa, Inter, Juventus, Lecce, Roma, Sampdoria, Spal e Udinese.
L’Atalanta ad esempio sottolinea che chi acquista un abbonamento o un biglietto “prende atto ed accetta che l’obbligo di giocare partite a porte chiuse, e/o eventuali chiusure di settori (e/o parte di essi), e/o l’eventuale squalifica del campo e la disputa di partite in campo neutro, disposti per Legge, regolamenti o provvedimento di autorità pubbliche o sportive, non genereranno diritto al rimborso e le spese di trasferta saranno a carico del Titolare. Nessun rimborso e nessuna spesa di trasferta saranno, in particolare, dovuti nei casi di impossibilità della prestazione per responsabilità indiretta di Atalanta, quali sanzioni inflitte a quest’ultima per comportamento dei propri sostenitori (a titolo meramente esemplificativo, per chiusura di settori del Gewiss Stadium di Bergamo disposta dalla giustizia sportiva)”.
L’Inter sottolinea che nessun rimborso è garantito né in caso di “ariazioni di data, orario o luogo di disputa delle partite per motivi derivanti da forza maggiore o da disposizioni degli organismi o delle Autorità competenti”, né in caso di “partite disputate presso lo Stadio, ma a porte chiuse o a numero di posti ridotto per cause di forza maggiore, caso fortuito o per disposizioni degli organismi o delle Autorità competenti in seguito a fatti e/o eventi non dipendenti da responsabilità diretta di F.C. Inter” e nemmeno in caso di “(a) partite interne da disputarsi al di fuori dello Stadio, per ragioni derivanti dalla squalifica del campo o per cause di forza maggiore, caso fortuito o per disposizioni degli organismi o delle Autorità competenti in seguito a fatti e/o eventi non dipendenti da responsabilità diretta di F.C. Inter; (b) partite annullate, interrotte, sospese e/o rinviate per disposizione degli organismi o delle Autorità competenti, in seguito a fatti e/o eventi non dipendenti da responsabilità diretta di F.C. Inter; (c) partite che non possano disputarsi per ragioni di ordine pubblico, a causa di condizioni meteorologiche sfavorevoli, o di altri impedimenti di qualsiasi natura, ivi comprese, a titolo esemplificativo, ulteriori cause di forza maggiore e/o caso fortuito, e/o disposizioni degli Organismi e delle Autorità Competenti in seguito a fatti e/o eventi non dipendenti da responsabilità diretta di F.C. Inter, salvo quanto previsto dai Regolamenti Federali”. Nel caso invece di potenziali inadempimenti dell’Inter stessa, “sarà dovuto al Titolare pro quota solamente per la parte di abbonamento non usufruita a causa di fatti e/o eventi per cui sarà stata accertata una responsabilità diretta di F.C. Inter”.
Per la Juventus, “l’eventuale annullamento e rinvio di una gara, con conseguente modifica di data, orario ed eventualmente luogo di disputa delle gare devono considerarsi modalità che rientrano nella normale prassi organizzativa degli eventi sportivi e in ogni caso sono da intendersi come situazioni possibili ed eventuali per le quali l’Abbonato accetta il rischio che si verifichino”, variazioni che “non danno diritto al rimborso parziale dell’abbonamento, né all’indennizzo per eventuali pregiudizi o al risarcimento dei danni diretti e indiretti che dovessero derivare dalle variazioni stesse”. La disputa di partite in campo neutro o a porte chiuse, anche per singoli settori, “non comporteranno in alcun caso il diritto al rimborso parziale dell’abbonamento e/o la riduzione del corrispettivo e/o il diritto dell’Abbonato di ricevere risarcimenti o indennizzi e le spese di trasferta, in caso di squalifica del campo, saranno a carico dell’Abbonato”. Le stesse condizioni, inoltre, riguardano l’acquisto per un biglietto di una singola partita.
Per la Roma, “in caso di squalifica dello Stadio Olimpico di Roma, obbligo di disputare partite casalinghe a porte chiuse e/o chiusure di settori disposti per legge, regolamenti o provvedimento di autorità pubbliche o sportive (inclusi, tra queste, gli organi di giustizia sportiva), il titolare non ha diritto al rimborso, neanche parziale dell’abbonamento, salvo non derivino da responsabilità diretta di AS ROMA, per dolo e/o colpa grave, accertata con sentenza dall’autorità giudiziaria passata in giudicato. Le spese di trasferta, nel caso di squalifica dello Stadio Olimpico di Roma, saranno in ogni caso a carico del titolare dell’abbonamento”, norma che vale anche per chi acquista i biglietti delle singole partite.
Regolamenti simili sono previsti anche da Brescia, Genoa, Lecce, Sampdoria, Spal e Udinese. Il Milan, invece, pur essendo tra le squadre sotto indagine Antitrust, considera il rimborso solo nel caso in cui la variazione di data superi i 7 giorni, eventualità per cui è prevista unicamente la possibilità di rimborso del titolo di accesso, con esplicita esclusione di ogni spesa accessoria sostenuta da parte del Titolare in conseguenza della suddetta variazione”, senza tuttavia fare riferimento agli abbonati né all’eventualità di gare a porte chiuse. Nel caso di Milan-Genoa, tuttavia, il club rossonero sta già predisponendo il rimborso.
Il Cagliari invece ha spiegato che per Cagliari-Roma rimborserà i biglietti se si giocasse a porte chiuse e, nell’eventualità, valuterà per le successive gare sempre in caso di porte chiuse. “Nel caso in cui le decisioni delle autorità competenti dovessero disporre che la partita si giochi a porte chiuse, sarà possibile ottenere il rimborso dell’intero importo precedentemente pagato”, si legge relativamente a Cagliari-Roma.
Diverso invece il caso per i restanti otto club. C’è infatti chi, come Bologna, Parma, Torino e Fiorentina che prevede il rimborso sia dei biglietti che degli abbonamenti pro quota. La Lazio prevede che, in caso di chiusura di uno o più settori, venga messo a disposizione “un tagliando sostitutivo per altro settore” ma è “in ogni caso escluso il diritto al risarcimento dei danni, salvo il caso di inadempimento colpevole della S.S Lazio”. Il Napoli prevede “il diritto dell’utente di usufruire del biglietto di accesso già acquistato per assistere alla gara come originariamente programmata ovvero, in alternativa, il suo diritto al solo rimborso del biglietto”, mentre il Sassuolo e l’Hellas Verona prevedono il rimborso, seppur indicando solo i possessori del biglietto e non chi è abbonato.
FONTE: CalcioEFinanza.com
News calcio
Coronavirus - Serie A, prossimo turno a porte chiuse
Serie A
24/02/20 12:40 | News calcio | Autore: Redazione
Di seguito, gli aggiornamenti live riguardo alle decisioni che, nel mondo dello sport, stanno facendo seguito ai provvedimenti del Governo per prevenire il diffondersi del virus.
Lunedì 24 febbraio 2020
ORE 21.30
Serie A a porte chiuse nelle regioni in cui vige il divieto di manifestazioni sportive per il coronavirus. Ad annunciarlo, al termine del consiglio dei ministri, è Vincenzo Spadafora ai microfoni del Tg 2: “Sono già in vigore provvedimenti che vietano gli eventi fino a domenica prossima, inizialmente per la Lombardia, il Veneto e il Piemonte, ora con questo dpcm abbiamo allargato anche a Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Liguria".
ORE 16:30
BALATA: "BISOGNA ASPETTARE E ATTENERSI ALLE DECISIONI DEL GOVERNO"
A margine della riunione avvenuta in Federcalcio è intervenuto sull'argomento anche il presidente della Lega di Serie B, Mauro Balata: "Serve una regia unica in una situazione in divenire e dobbiamo attenerci comunque alle disposizioni che vengono dal Governo. La FIGC si é resa disponibile all'ipotesi di giocare le partite a porte chiuse, ma dobbiamo aspettare e valutare. C'è una apertura del ministro? Bene ma occorre aspettare. Dobbiamo cercare di gestire la situazione sotto ogni profilo. Anche perché ci sono tanti campionati da cercare di salvaguardare".
ORE 15:45
GRAVINA: "INTER-LUDOGORETS E 26a DI SERIE A VERSO LE PORTE CHIUSE"
Anche il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, è intervenuto in una conferenza stampa a Roma, facendo il punto sulla situazione del calcio italiano di fronte all'emergenza Coronavirus: "Questa mattina ho inoltrato al ministro Speranza una richiesta ufficiale per poter disputare la gara di Europa League tra Inter e Ludogorets giovedì a porte chiuse. Lo stesso è stato fatto per la prossima giornata di Serie A. Siamo in attesa di un riscontro positivo da parte del Governo che potrebbe arrivare già in serata. La Lega Pro ha fatto una scelta diversa rinviando le prossime due giornate perchè ha a disposizione delle finestre infrasettimanali che può utilizzare. In ogni caso dipendiamo esclusivamente da quelle che saranno valutazioni politiche, tecniche e scientifiche".
ORE 15:12
SPADAFORA: "PROPOSTA DI DECRETO IN CORSO SULLA SERIE A A PORTE CHIUSE"
Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, ha annunciato che è in corso una proposta di decreto per poter disputare le prossime gare di campionato a porte chiuse: "Lo schema del decreto è già stato presentato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e prevede la possibilità di svolgere partite a porte chiuse nelle aree a rischio di contagio da Coronavirus. La decisione è stata presa ieri sera e lo schema è praticamente ultimato".
ORE 14:00
AGNELLI: "PRIORITA' ALLA SALUTE PUBBLICA"
Anche il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, è intervenuto sul tema, prospettando la possibilità di disputare la sfida di domenica sera contro l'Inter a porte chiuse: "La priorità è la salute pubblica. C'è un dialogo in corso con le autorità, ma qualunque decisione verrà presa per salvaguardare la tutela della salute pubblica. L'ordinanza è valida fino a sabato, se poi si deciderà di giocare a porte chiuse lo faremo perchè sarà la soluzione migliore in questa situazione particolare. Ovvio che lo spettacolo a porte chiuse ne risentirebbe, ma il calendario è particolarmente intasato e dobbiamo prima pensare ad altre priorità. Juve-Inter in un altro stadio? Soluzione molto difficile da organizzare".
ORE 12:35
STOP A RUGBY E PALLAVOLO IN TUTTA ITALIA
Dopo una riunione tenutasi ieri a Bologna, è arrivata la decisione della Fipav, la federazione pallavolo: ferma l’intera attività pallavolistica nazionale fino all'1 marzo compreso. Di seguito la nota ufficiale:
“La Federazione Italiana Pallavolo, congiuntamente alle due Leghe di Serie A Maschile e Femminile, rendono noto di aver deciso di sospendere l’intera attività pallavolistica nazionale a tutti livelli fino al 1 marzo compreso. La decisione è stata assunta al termine di una riunione d’urgenza tenutasi ieri a Bologna in conseguenza dei diversi provvedimenti che si stanno assumendo in ambito governativo- istituzionale quali le decisioni adottate dai Presidenti delle Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna alle quali si è aggiunta la Regione Friuli Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Trento. I tre organismi, con la suddetta decisione, intendono porre la massima attenzione alla salvaguardia della salute comune e si impegnano a monitorare costantemente la situazione, riservandosi di prendere ulteriori decisioni dandone tempestiva comunicazione. Contemporaneamente la FIPAV invierà una lettera al Ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora e al CONI per chiedere quali le possibili situazioni per garantire l’eventuale continuazione delle attività agonistiche ivi compreso lo svolgimento degli allenamenti. Sarà cura della Federazione anche inviare una lettera al presidente della CEV Aleksandar Boricic relativamente alla partecipazione delle squadre italiane impegnate nelle coppe europee”.
Anche il rugby si ferma a causa dell'emergenza Coronavirus. A renderlo noto è proprio la Federazione Italiana Rugby, con un comunicato apparso sul sito ufficiale:
“La Federazione Italiana Rugby, facendo seguito alle ordinanze disposte dalle autorità competenti e del CONI in tema di contenimento dell’emergenza epidemiologica in atto, ha assunto i seguenti provvedimenti per il fine settimana del 28 febbraio-1 marzo:
- sospensione dell’attività dei Campionati nazionali e, per allineamento, di tutti i Comitati Regionali inclusa tutta l’attività giovanile e i concentramenti giovanili
- sospensione dell’attività di raduno delle Squadre Nazionali nelle Regioni raggiunte dai dispositivi e loro riprogrammazione in altre sedi
- posticipo al 9 maggio della tredicesima giornata del Campionato Italiano Peroni TOP12 originariamente in programma nel fine settimana corrente, con slittamento temporale di una della programmazione complessiva: le semifinali sono riprogrammate nei week-end del 23-24 maggio e del 30-31 maggio. La Finale del massimo campionato nazionale è riprogrammata il 6 giugno
- slittamento temporale degli incontri dei Campionati Italiani di Serie A, Serie B e Serie C in programma nel fine settimana del 28 febbraio-1 marzo e loro riprogrammazione nella giornata di domenica 22 marzo, con la conclusione dei rispettivi Campionati che verrà posticipata di una settimana rispetto ai calendari precedentemente annunciati.
La Federazione continuerà a lavorare al fianco delle autorità nazionali e locali e coopererà per garantire l’applicazione delle corrette misure al fine di garantire il contenimento dell’emergenza epidemiologica a tutela della salute pubblica, dei tesserati e delle loro famiglie. FIR invita tutte le Società affiliate e i tesserati raggiunti dalle disposizioni delle autorità locali al rispetto delle indicazioni in tema di contenimento dell’emergenza”.
ORE 12:20
SERIE C, RINVIATE TUTTE LE GARE DEI PROSSIMI DUE TURNI DEI GIRONI A E B
In Serie C rinviate le prossime due giornate dei gironi A e B. Lo comunica la Lega Pro con questo comunicato ufficiale:
"Ad integrazione dei Com. Uff. n. 127/DIV e n. 128/DIV del 23.02.2020, preso atto delle comunicazioni delle autorità competenti e al fine di garantire l’equilibrio e la regolarità della competizione, la Lega Pro dispone il rinvio delle seguenti gare:
GIRONE A - 9ª GIORNATA - 26 FEBBRAIO 2020
AREZZO – ROBUR; SIENA GOZZANO - RENATE; PIANESE – LECCO; PISTOIESE - PONTEDERA.
GIRONE B - 9ª GIORNATA - 26 FEBBRAIO 2020
CARPI – GUBBIO; IMOLESE - FERMANA; MODENA – ARZIGNANO; V. RAVENNA - PADOVA; RIMINI – A.J. FANO; SAMBENEDETTESE – CESENA; SUDTIROL – FERALPISALO’; TRIESTINA – REGGIO AUDACE; VIS PESARO – VIRTUSVECOMP VERONA.
GIRONE A - 9ª GIORNATA - 27 FEBBRAIO 2020
JUVENTUS U23 – PRO VERCELLI; NOVARA – GIANA ERMINIO;
GIRONE B - 10ª GIORNATA - 29 FEBBRAIO 2020
ARZIGNANO V. - RAVENNA
GIRONE A - 10ª GIORNATA - 1º MARZO 2020
ALESSANDRIA – AREZZO; CARRARESE - NOVARA; GIANA ERMINIO - PISTOIESE; MONZA – PIANESE; OLBIA – GOZZANO; PONTEDERA - COMO; PRO VERCELLI - PRO PATRIA; RENATE - JUVENTUS U23; ROBUR SIENA - PERGOLETTESE.
GIRONE B - 10ª GIORNATA - 1º MARZO 2020
A.J. FANO - CARPI; CESENA - RIMINI; FERALPISALÒ – IMOLESE; FERMANA – MODENA; GUBBIO - SUDTIROL; PADOVA - TRIESTINA; PIACENZA - VIS PESARO; VIRTUSVECOMP VERONA – SAMBENEDETTESE.
GIRONE A - 10ª GIORNATA - 2 MARZO 2020
LECCO – ALBINOLEFFE
GIRONE B - 10ª GIORNATA - 2 MARZO 2020
REGGIO AUDACE – L.R. VICENZA
Si comunica che le gare sopracitate, oltre alle gare già rinviate di cui ai Com. Uff. n. 126/DIV del 21.02.2020, Com. Uff. n. 127/DIV e n. 128/DIV del 23.02.2020, relative all’8a, alla 9a e alla10a giornata di ritorno del Campionato Serie C, saranno recuperate rispettivamente nelle giornate di mercoledì 11 marzo 2020, mercoledì 18 marzo 2020 e martedì 14 aprile 2020".
ORE 11:05
LE PAROLE DEL PRESIDENTE GHIRELLI
"Governare l'emergenza in un momento estremamente delicato, mettendo al primo posto la sicurezza e la salute di calciatori e tifosi. È quanto sta facendo la Lega Pro, che ha attivato dal primo momento anche una task-force interna, per tutto il giorno, formata dal segretario generale, Emanuele Paolucci, dal responsabile agonistica Tommaso Donati, da Gaia Simonetti dell'area comunicazione, dalla responsabile segreteria di presidenza, Anna Vezzani, e da Marco Michelin, che segue l'area social di Lega Pro. Lo scopo primario e' il costante rapporto con i club", così Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, è intervenuto a RadioRai.
"Non sottovalutiamo, ne' amplifichiamo - continua Ghirelli - la situazione e' monitorata, stando in stretto collegamento con le autorita' preposte, a iniziare da Figc. Un ringraziamento lo vorrei rivolgere a tutti i club di Lega Pro, per il supporto e la collaborazione che stanno prestando. Dimostrano grande consapevolezza e grande spirito di servizio, un patrimonio utile per il Paese e non solo per il calcio".
Domenica 23 febbraio 2020
ORE 21:35
RINVIATA PRO VERCELLI-NOVARA
In Serie C, rinviata Pro Vercelli-Novara di domani. Lo comunica la Lega Pro con questa nota ufficiale: Anche la gara Pro Vercelli-Novara, partita di campionato in programma domani sera alle 20.45, è rinviata a data da destinarsi. E’ quanto disposto dalla Lega Pro preso atto delle comunicazioni delle autorità competenti.
In merito ai prossimi turni di campionato, domani mattina, 24 febbraio, dopo aver valutato le ordinanze delle autorità competenti, verranno assunti i conseguenti provvedimenti in ordine al rinvio delle gare delle società che dovranno disputare il turno nelle regioni oggetto di dette ordinanze.
ORE 21:10
LIGURIA, STOP PER UNA SETTIMANA A TUTTE LE MANIFESTAZIONI PUBBLICHE
La Regione Liguria ha emanato un’ordinanza regionale per affrontare la possibile diffusione del virus. Dalla mezzanotte di oggi e fino alle 24 del 1 marzo sospensione dei servizi educativi (chiuse agli studenti non al personale tutte le scuole), sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico, di qualsiasi natura.
Comprese dunque quelle sportive: unica gara prevista in Liguria in settimana e toccata dall’ordinanza Entella-Crotone di venerdì 28 ore 21. Lo Spezia gioca in trasferta a Benevento sabato 29 alle 15. Il Genoa domenica 1 marzo giocherà alle 12.30 a Milano col Milan. La Sampdoria gioca al Ferraris ma Lunedì 2 marzo ore 20.45 con il Verona. I punti dell’ordinanza in base allo sviluppo della situazione potranno essere modificati.
Lo stesso provvedimento è stato preso anche dal Friuli Venezia Giulia.
ORE 17:30
EMILIA-ROMAGNA, STOP DI UNA SETTIMANA A TUTTE LE MANIFESTAZIONI PUBBLICHE
Da domani, e fino al 1^ marzo, in Emilia-Romagna sospensione dell'attività di tutte le scuole di ogni ordine e grado, asili nido, Università, musei, manifestazioni ed eventi, procedure concorsuali.
Sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva ecc, svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico.
ORE 12.20
Rinviata anche Cittadella-Hellas Verona in programma lunedì 24 febbraio 2020, gara valida per il Campionato Primavera 2
ORE 11:51
GLI AGGIORNAMENTI SU TORINO-PARMA E CAGLIARI-VERONA
Ipotesi che Torino-Parma si recuperi domani.
Per quanto riguarda Cagliari-Verona, invece: la squadra sarda ha il volo prenotato, da programma, alle 20 circa e in un clima di totale incertezza oggi pomeriggio si allenerà a Verona in attesa di capire se si possa concretizzare la possibilità di giocare domani, ma a porte chiuse.
ORE 11.20
Stop anche a Torino-Parma. Come si apprende dall'Ansa, vista l'emergenza Coronavirus anche la gara di Serie A Torino- Parma è stata rinviata a data da destinarsi.
UFFICIALE LO STOP A TORINO-PARMA
ORE 10.15
“La Lega Pro, con lo scopo di rendere meno gravosa per le istituzioni ed autorità locali l’attività organizzativa in un periodo estremamente delicato - spiega Francesco Ghirelli, Presidente Lega Pro in una nota pubblicata sul proprio sito – e per consentire alle nostre società la corretta gestione del prossimo turno di campionato, in programma mercoledì 26 febbraio, nelle regioni di Lombardia e Veneto, ha disposto il rinvio delle gare : Albinoleffe-Monza, Como-Alessandria, Pergolettese-Carrarese, Pro Patria-Olbia e L.R. Vicenza-Piacenza“.
Sabato 22 febbraio 2020
LE PAROLE DEL PREMIER CONTE
"Abbiamo intenzione di annullare tutte le manifestazioni sportive in Lombardia e in Veneto nella giornata di domenica ne ho già parlato con il ministro Spadafora". Con queste parole il Presidente del Consiglio, Conte, ha annunciato che saranno rinviate tutte le attività sportive nelle due regioni dove si sono registrati casi di coronavirus. Presso la Prefettura di Roma, al termine del Consiglio dei Ministri, il premier ha parlato in conferenza stampa annunciando i provvedimenti presi per evitare il propagarsi del virus.
SERIE A E SERIE C, I RINVII UFFICIALI
In Serie A Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari e Inter-Sampdoria saranno rinviate. Il sindaco di Milano, Sala, l'ha ulteriormente confermato con un post spiegando che domani verrà poi fatto un nuovo punto della situazione.
In Serie C n C non si giocheranno, Giana Erminio-Como, Lecco-Pro Patria, Feralpisalò-Carpi, Arzignano-Padova e Piacenza-Sambenedettese
🚨 | ANNUNCIO
— Inter (@Inter) February 22, 2020
Si comunica che la partita di @SerieA #InterSampdoria prevista per domani sera è rinviata a data da destinarsi 👉 https://t.co/XUadjko3kW#FCIM
Una comunicazione a cui è poi seguito il comunicato ufficiale dell'Inter: "Si comunica che la partita di Serie A Inter-Sampdoria, prevista per domenica 23 febbraio alle ore 20.45 e valida per la 25^ giornata, viene rinviata a data da destinarsi".
"Posso preannunciare che il Ministro dello Sport ha già informato e preannunciato al Coni che disporrà la sospensione di tutte le attività sportive che ci saranno in Veneto e Lombardia", ha poi aggiunto il premier Conte ai microfoni di Mediaset a margine della conferenza.
Infatti, nemmeno un'ora dopo è arrivato anche il comunicato ufficiale del Coni: "Su indicazione del Governo, Il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora, ha chiesto al CONI di invitare le Federazione Sportive Nazionali, le Discipline Associate e gli Enti di Promozione Sportiva, a sospendere, per la giornata di Domenica 23 febbraio, tutte le attività sportive in programma nelle Regioni di Lombardia e Veneto".
Queste, invece, le dichiarazioni del ministro della Salute, Speranza: "Con il provvedimento di oggi rendiamo possibili altri interventi fuori dai territori interessati. Attenzione per esempio alle gite scolastiche e con questo decreto il ministro competente potrà bloccare le gite in Italia e all'estero. Così come con questo decreto il ministro Spadafora potrà intervenire sugli eventi sportivi e lo farà nelle prossime ore".
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Calcio in quarantena: partite a porte chiuse per evitare il caos. Ma per i tifosi paganti è una beffa doppia
di Pierangelo Sapegno
Mettere il pallone in quarantena non è così semplice, in un Paese che, come diceva Churchill, «fa la guerra come se fosse una partita di calcio e una partita di calcio come se fosse la guerra». Eppure il coronavirus ci sta riuscendo. L’ultima notizia è che persino il Friuli, dove fino adesso non è stato registrato nemmeno un contagio, avrebbe deciso di non far giocare Udinese Fiorentina. Dopo l’ultima giornata a metà con quattro rinvii (Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari, Torino-Parma e Inter-Sampdoria), da qui in avanti è proprio un bel pasticcio.
E’ vero che le ordinanze emesse si limitano per ora a bloccare tutti gli eventi e le manifestazioni in programma nelle zone a rischio contagio per una settimana, ma il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha già fatto capire che molto probabilmente queste misure si protrarranno ancora. Per quanto tempo nessuno lo sa. Ma basta anche solo una settimana di più per mettere nei guai, e in guai seri, il nostro mondo del pallone.
Il fatto è che se si ferma il calcio non è solo un danno economico rilevante per le società. La soluzione che in queste ore si sta prospettando come la più possibile è quella delle partite a porte chiuse. Il danno economico resta, ma la stagione va avanti. Il caso più importante è quello di Juventus Inter, che oltre a essere il derby d’Italia è pure un match che potrebbe diventare decisivo nella corsa per l’assegnazione allo scudetto.
L’unica certezza è che non può essere rinviato, perché in questo caso i nerazzurri se dovessero andare avanti in Europa League - opzione non così sicura, considerata la facilità con cui Antonio Conte di solito esce dall’Europa - non avrebbero più un giorno libero in cui recuperarlo, visto che l’Uefa quest’anno vieta di giocare partite di campionato dopo il 24 maggio, in previsione degli Europei di giugno.
Disputare la sfida a porte chiuse significa per la Juventus una perdita secca di 5 milioni di euro, l’incasso cioé che entrerebbe nelle tasche dei bianconeri. Il presidente del Coni ha già espresso i suoi dubbi su questa possibilità, non senza aver sottolineato che comunque «lo sport in un momento così, non può andare per conto proprio. E’ giusto fermarsi e rispettare le decisioni dell’autorità. Sarebbe sbagliato e inelegante se fossero anticipate le mosse della politica».
Ma ha aggiunto poi che giocare a porte chiuse oltre al danno economico solleverebbe tutta una serie di problemi, a cominciare da quelli sull’ordine pubblico perché bisognerebbe distogliere ingenti forze di polizia impegnate nel controllo per la quarantena del coronavirus, senza considerare l’immagine negativa che offriremmo al mondo - sono previsti 500 milioni di telespettatori - disputando una partita così importante in uno stadio vuoto, in un silenzio quasi surreale.
Per questa soluzione spinge comunque il governo, che in un primo momento aveva pensato di emettere un decreto del Presidente del Consiglio per far giocare le partite a porte chiuse. Poi ha fatto parzialmente marcia indietro, ma solo perché secondo l’esecutivo basta la dispensa del Ministero della Salute che prevede la sospensione di tutti gli avvenimenti sportivi aperti al pubblico. L’Inter ha anche il problema della partita di Europa League che dovrebbe disputare giovedì contro il Ludogorets. I bulgari hanno chiesto rassicurazioni all’Uefa. E da Nyon sono stati molto chiari: si gioca senza se e senza ma. A porte chiuse a San Siro, o in un campo da designare (Udine, Firenze o Roma).
Quella della sfida giocata in un altro stadio fuori dalle zone a rischio contagio per il coronavirus sarebbe anche l’opzione B della Juventus. La Regione Piemonte dal canto suo ha emesso un’ordinanza che vieta le manifestazioni sportive fino a sabato 29 febbraio, lasciando ancora una residua speranza per il match contro l’Inter che dovrebbe disputarsi la domenica. Ma si tratta veramente di una speranza aggrappata a percentuali forse nemmeno superiori allo zero.
Una decisione verrà presa al vertice in via Allegri a Roma, con i delegati dei Ministeri dello Sport e della Salute e di Marotta e Lotito in rappresentanza delle società di Serie A. Anche se a questo punto il provvedimento sembra abbastanza scontato, visto che persino Andrea Agnelli intervenendo a «Tutti convocati» su Radio24 ha ammesso che questa è forse l’unica soluzione possibile: «E’ evidente che c’è il dialogo con tutti i soggetti portatori di interesse. Appoggeremo qualsiasi determinazione assunta nella salvaguardia della salute pubblica.
Se così disporranno gli enti, così faremo. L’interruzione del sistema sportivo è difficile, c’è un calendario intasato, anche perché si è iniziato il campionato tardi e si è deciso di non giocare durante la sosta natalizia». Inoltre, ha aggiunto, «è estremamente complicato spostare la partita altrove in campo neutro. In quest’ottica, ancorché dispiaccia per lo spettacolo, dobbiamo avere in mente la tutela della salute pubblica».
Quelli che subirebbero una beffa doppia, se come ormai sembra si deciderà per le porte chiuse, sono i tifosi che hanno già comprato il biglietto e soprattutto gli abbonati, perché il regolamento delle condizioni di vendita non prevede il diritto al rimborso. Proprio per questo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha già avviato un procedimento nei confronti di nove club, fra cui anche la Juventus in via del tutto preventiva.
Alla fine, dunque, si dovrebbe andare verso questa scelta. Anche il campionato italiano entra in quarantena. A porte chiuse, sprangato nelle sue case, senza il suo pubblico. Quanto durerà? Il timore - fondato - è che non bastino 15 giorni. Ma tranquilli. Se è vero come è vero che da noi il calcio si gioca più fuori dai campi che dentro agli stadi, il coronavirus non potrà farci niente. Troveremo il modo per litigare, insultarci, sbraitare e accusare gli arbitri, come se avessimo pagato il nostro biglietto e fossimo tutti lì dentro a far da giudici e maestri, in una normale domenica italiana.
24 febbraio 2020
FONTE: Sport.Tiscali.it
24 FEB 2020
PORTE CHIUSE? O TUTTI O NESSUNO
L’arrivo del Coronavirus ha portato tra le altre, al blocco delle partire di calcio e di tutti gli eventi sportivi nelle zone in cui il virus si è manifestato (Lombardia e Veneto e in extremis pure il Piemonte).
L’idea che circola è che le partite rinviate, le prossime future, possano essere giocate a porte chiuse. La negazione dello sport insomma, con i tifosi relegati a mero contorno.
Sarebbe come chiedere a un cantante, un attore o qualsiasi altro artista di salire su un palco ed esibirsi in un teatro vuoto.
Il calcio è sport e lo sport è spettacolo. E se lo spettatore è la ragione d’essere di ogni spettacolo d’arte, il tifoso lo è per il calcio.
Accettare che in nome dei diritti televisivi si giochino partite su partite senza pubblico è oltre che scandaloso anche gravemente scorretto.
Per quale motivo le squadre di Lombardia, Veneto, Piemonte (ma vedrete che a breve si estenderà in tutto il nord) dovrebbero gareggiare in trasferta al centro-sud, ma mai in casa godendo dell’apporto dei propri sostenitori? Questo significherebbe falsare il campionato perché da che mondo e mondo i risultati nel calcio non li determinano solo i 22 in campo ma spesso e volentieri il tifo sugli spalti.
Non può esserci una Serie A o B che gioca in casa con il tifo a favore e un’altra che gioca in casa nel silenzio surreale di uno stadio vuoto.
Sminuire il calcio alla sola sfida tra due squadre è riduttivo e offensivo. Senza i tifosi, la loro passione, il folklore, gli sfottò e perché no, anche le contrapposizioni talvolta eccessive e malate, il calcio non esisterebbe o quanto meno avrebbe la stessa popolarità e lo stesso appeal della pallamano (senza offesa per questo sport).
Il Palazzo decida: o tutti o nessuno.
Mauro Micheloni
FONTE: Blog.Telenuovo.it
CALCIOMERCATO
Kumbulla-Inter, anche Esposito e Bastoni sul piatto?
A quanto riportato da L’Arena, l’Inter ha parecchi assi nella manica da giocarsi nell’operazione riguardante il talentino italo-albanese
di Tommaso Badia 20 Febbraio, 2020 - 11:30
Non solo Salcedo, Dimarco e Chong: l’Inter ha parecchi assi nella manica con cui proverà a battere la concorrenza per assicurarsi Marash Kumbulla, la cui valutazione odierna si aggira attorno ai trenta milioni.
Come infatti riportato dall’edizione odierna de L’Arena, i nerazzurri potrebbero mettere sul piatto anche Sebastiano Esposito (nome peraltro già accostato all’Hellas nei mesi scorsi) e Alessandro Bastoni, difensore classe ’99 (stabilmente nel giro della Nazionale Under 21) che in questa stagione si è peraltro già fatto apprezzare mettendo a referto quindici presenze e un gol tra campionato e Coppa.
Al momento il Verona non ha comunque alcuna fretta di vendere, anche perché, se il ragazzo dovesse continuare così, a fine stagione le cifre (e/o le eventuali contropartite) potrebbero essere ancora più interessanti…
FONTE: CalcioHellas.it
La Lega calcio di Serie A ha chiesto al Governo di giocare a porte chiuse nei territori considerati a rischio coronavirus
febbraio 24, 2020
Il presidente della Lega calcio di serie A, Paolo Dal Pino, ha appena inviato una lettera al Governo, attraverso il ministro dello sport, Spadafora, quello dell’Interno, Lamorgese, e quello della Salute, Speranza, per chiedere che nei territori considerati a rischio coronavirus le gare di calcio non vengano sospese, ma siano disputate a porte chiuse. Lo riporta l’ANSA. Si tratta di un atto formale, che la Lega delle società motiva nella lettera con il "calendario già saturo di impegni" e la necessità che le competizioni si concludano "entro il 24 maggio stante l’avvio dei prossimi Europei di calcio".
Il Cagliari voleva giocare martedì a porte chiuse, risposta secca e negativa dell’Hellas Verona
febbraio 23, 2020
La squadra di Maran, dopo la seduta di questo pomeriggio svolta a porte chiuse a Veronello, è ripartita per la Sardegna. Da quanto appreso da Hellas Live, la società sarda ha insistito con gli organi competenti per giocare martedì al Bentegodi, a porte chiuse, ma la risposta dell’Hellas Verona è stata secca e negativa, club gialloblù che pretende di giocare coi propri tifosi presenti sugli spalti. La gara quindi non si giocherà nemmeno nei prossimi giorni e la data del recupero resta quindi da stabilire.
CONI, Malagó: “Il calendario? Non c’è alcuna certezza. Giocare a porte chiuse era un’ipotesi ma sarebbe stato sbagliato secondo me”
febbraio 23, 2020
Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha parlato a Sky Sport sulla questione legata al Coronavirus e al rinvio delle partite in Serie A: “In questo momento il mondo dello sport non deve andare per conto proprio, deve assolutamente essere allineato in piena condivisione con le disposizioni dell’autorità vigilate. Come voi sapete, nella nottata di ieri sera, ci siamo adeguati ma anche convinti che la valutazione sia quella più giusta. Qualcuno può condividerlo, essere dell’idea di fare qualcosa di diverso, poi non so. Che soluzioni adotteremo? Sarebbe stato profondamente sbagliato e inelegante, aggiungo non corretto, se avessimo anticipato delle mosse. Qui ci sono altre manifestazioni coinvolte, oltre al calcio, non possiamo anticipare delle scelte. Giocare le partite a porte chiuse? Era una delle ipotesi sul tavolo, ma sarebbe stato sbagliato secondo me. E ci sarebbero state delle problematiche. La prima è l’eventuale rimborso dei biglietti. La seconda è che la gente avrebbe comunque potuto andare verso lo stadio a prescindere, creando un grosso problema di ordine pubblico. In questi giorni, è un dato di fatto, le forze dell’ordine sono impegnate da altre parti e diventa complicato per tutti. Il calendario? Non c’è alcuna certezza. L’obiettivo è quello di ristabilire la normalità al più presto, ma ad oggi questo deve essere messo in secondo piano. I calendari poi non sono regolati dal Coni. E in più si incastrano con gli impegni internazionali. Ne ho parlato anche con Marotta ieri sera. È molto complicato recuperare le partite così. Cerchiamo di risolvere un problema per volta”. Foto itasportpress
FONTE: HellasLive.it
NEWS
25 febbraio 2020 - 15:17
Codacons: “Le partite a porte chiuse siano trasmesse in chiaro”
L’associazione di tutela dei consumatori: “Oggi una richiesta al governo per fissare un obbligo preciso per le pay-tv”
di Redazione Hellas1903
Le partite di calcio che, a causa dell’emergenza coronavirus, saranno disputate a porte chiuse, dovranno essere trasmesse in chiaro dalle pay-tv Sky e Dazn, per venire incontro alle esigenze dei tifosi e degli appassionati di calcio.
Lo afferma il Codacons, che ricorda il diritto al rimborso per abbonamento e biglietti per lo stadio.
Tutti gli incontri calcistici coinvolti nei provvedimenti delle autorità (al momento le squadre interessate, con riferimento alla sola serie A, sarebbero Juventus, Torino, Inter, Milan, Atalanta, Brescia, Verona, Udinese, Bologna, Parma, Sassuolo e Spal) devono essere trasmessi in chiaro dalle pay-tv e visibili a tutti, in modo da venire incontro ai cittadini che, per via dell’emergenza, saranno limitati nei loro diritti – spiega il Codacons – In tal senso presenteremo oggi una richiesta al Governo affinché vari per decreto l’obbligo di trasmissione in chiaro sulle reti tv di tutti gli eventi sportivi coinvolti nelle limitazioni al pubblico.
Non solo. Le cause di forza maggiore che portano a disputare le partite a porte chiuse legittimano il diritto dei tifosi ad ottenere il rimborso dei biglietti per lo stadio e parte di abbonamenti acquistati, non potendo più usufruire dei servizi acquistati. Proprio sul tema delle clausole che limitano tale diritto al rimborso l’Antitrust, a seguito di esposto Codacons, ha aperto una indagine nei confronti delle società di calcio, volta ad accertare pratiche commerciali scorrette.
Il Codacons ha pubblicato inoltre alla pagina https://codacons.it/coronavirus-eventi/il modulo attraverso il quale i cittadini possono chiedere il rimborso di biglietti, aerei, hotel, e altre spese legate agli eventi sportivi annullati o disputati a porte chiuse.
NEWS
24 febbraio 2020 - 18:36
Porte chiuse, decreto imminente
Il provvedimento riguarderà soltanto le regioni in cui è stato stabilito lo stop alle partite
di Redazione Hellas1903
Nelle prossime ore verrà emanato il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che stabilirà che le partite in programma in Serie A si possano giocare a porte chiuse.
Il provvedimento, va precisato, riguarderà i territori in cui sono state emesse delle ordinanze dei presidenti delle regioni e del ministro della Salute, Roberto Speranza.
Si tratta, dunque, di Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.
Il caso riguarda anche Sampdoria-Verona, in programma lunedì allo stadio Ferraris di Genova
NEWS
24 febbraio 2020 - 17:00
Gravina: “Partite a porte chiuse, si va verso il sì”
Il presidente della Figc: “Probabile che sia così già da domenica”
di Redazione Hellas1903
Si va verso la ripresa del campionato con gare da disputare a porte chiuse.
A darne notizia, dopo il consiglio federale, è il presidente della Figc, Gabriele Gravina.
Queste le sue dichiarazioni, raccolte dal sito www.gazzetta.it: “Probabilmente già da domenica avremo partite a porte chiuse, inoltre abbiamo espresso al ministro dello Sport la nostra preoccupazione per la chiusura degli impianti sportivi perché abbiamo l’esigenza di far allenare le squadre e c’è il rischio che si blocchi l’attività di preparazione. Ci dovrebbe comunque essere a breve un decreto ministeriale che disciplini tutto questo“.
NEWS
24 febbraio 2020 - 14:47
La Figc: “Si giochi a porte chiuse”
La Federazione ha inoltrato richiesta al governo perché le gare si disputino senza pubblico
di Redazione Hellas1903
“Si giochi a porte chiuse”.
Questa è la richiesta che è stata posta al Governo dalla Figc, presentata in seguito al confronto avvenuto nel consiglio federale in corso di svolgimento a Roma.
La proposta è stata avanzata dal presidente della Lega di Serie A, oggi eletto vicepresidente della Figc, Paolo Dal Pino, in una lettera inviata ai ministri Spadafora, Lamorgese e Speranza.
NEWS
24 febbraio 2020 - 14:22
Sampdoria-Verona, i dubbi per lunedì
Il decreto sullo stop per il coronavirus scade domenica, ma se fosse reiterato la gara di Marassi sarebbe a rischio
di Redazione Hellas1903
Lunedì il Verona dovrebbe giocare in posticipo a Genova con la Sampdoria.
Anche in Liguria, infatti, è stata emanata dalla Regione un’ordinanza che ferma le manifestazioni sportive in pubblico. Per questo la partita di Marassi è a rischio.
Tuttavia, a livello nazionale vige il decreto che ha stoppato le gare dell’ultimo turno, compresa Hellas-Cagliari. Il provvedimento scadrà domenica prossima, 1 marzo.
Quindi, resta da capire se verrà reiterato dal governo o meno (probabile che sia rinnovato). E, inoltre, se ci saranno variazioni, con la possibilità di giocare a porte chiuse, aspetto allo studio in queste ore nel confronto tra l’Esecutivo e la Federcalcio.
VISTO DA NOI
23 febbraio 2020 - 23:02
Verona e il silenzio
Lo stop alla partita con il Cagliari sconvolge le abitudini dei tifosi gialloblù. In attesa di capire perché
di Matteo Fontana, @teofontana
Il Bentegodi al tempo del coronavirus è un muro di silenzio. Tacciono le strade attorno a Piazzale Olimpia. Fin dal mattino, sembra di arrivare in un santuario e scoprire che le reliquie non ci sono. La notizia del rinvio di Verona-Cagliari non tutti l’hanno appresa nella tarda serata di sabato. Chi si era coricato prima dell’annuncio dato dal premier Giuseppe Conte l’ha scoperto al mattino, mentre già si preparava a prendere la sciarpa gialloblù e cominciare il pellegrinaggio morale che conduce allo stadio. C’è un rituale che accompagna l’avvicinamento alla partita, dogmi che hanno qualcosa di religioso, nella fede collettiva che la città ha per l’Hellas. La messa gialloblù non è neanche cominciata.
DESERTO I palazzi del quartiere sono sonnacchiosi. Soltanto due settimane fa il risveglio era stato un incanto: in molti neppure avevano chiuso occhio dopo la vittoria sulla Juventus. Stavolta, invece, si percepisce un disorientamento poco meno che capillare. Già ben prima dell’ora di pranzo, lungo i viali che circondano lo stadio si moltiplicano i banchetti che sfornano panini per gli affamati tifosi che prima di entrare al Bentegodi mangiano un boccone. L’odore della porchetta che cuoce, della cipolla, della carne cotta sulla piastra non si avvertono. L’aria è tiepidamente invernale, con la primavera che già bussa alle porte. Sono chiuse, però, quelle del luogo in cui si celebra il culto per il Verona. Gli operatori di Dazn che avrebbero dovuto occuparsi della trasmissione in diretta della partita smantellano le apparecchiature. A colpire, più di tutto, è la mancanza dell’affollamento che preso si palesa fuori dai bar, dai pub, dai chioschi, dalle birrerie che rendono vivace – e ancor di più unico – il clima che anticipa (e poi segue) le partite dell’Hellas. Le serrande sono abbassate. Le aperture sono state posticipate ad orari ordinari: non a mezzogiorno, o prima, come avviene in occasione delle sfide del Verona, ma a quanto è d’abitudine per gli altri giorni. Qui, dove la gente si incontra, spera, sogna, parla dell’Hellas, mentre dietro ai banconi i gestori fanno a salti tripli per soddisfare le richieste di pinta di birra, la magica bevanda che fa da sottofondo alle chiacchiere a tutto Verona, non vola una mosca. È un deserto senza rumore, spezzato solamente dalle persone che portano a spasso il cane e dagli sguardi sconcertati di quelli che già si pregustavano il solito giorno di passione per l’Hellas: cantare, tifare, soffrire, abbracciarsi, sbraitare, gioire oppure dolersi. Questo è il calcio, questo è il Verona. Ma non domenica 23 febbraio 2020, già.
PRECAUZIONE Quanto al club, è il direttore operativo Francesco Barresi a chiarire i contorni della situazione: “Dopo uno scambio di comunicazioni con gli uffici della Lega Calcio – dice –, è stato diramato un comunicato in cui si ufficializzava il rinvio di alcune gare. Ci siamo attenuti a quanto disposto dagli organi competenti in materia, affrontando l’argomento nella nottata di ieri e confrontandoci con gli organi federali, le autorità locali e i nostri rappresentanti in Lega. Si è convenuto che la soluzione migliore al momento fosse questa, anche coerentemente a quanto era stato già disposto nella giornata di ieri per i luoghi di aggregazione e di maggiore affluenza”. Precisa Barresi: “Non che si fosse riscontrata una criticità particolare, ma in questi casi la precauzione è d’obbligo, rappresentando l’unico strumento attuabile al momento. In queste circostanze è necessario dimostrare razionalità ed essere a disposizione in maniera collaborativa, confidando nel senso civico di ogni cittadino nell’attuare quanto disposto e condiviso dalle autorità preposte”. In attesa di capire quando sarà recuperata la partita con il Cagliari, l’ipotesi che fino alla fine dell’emergenza i turni interni del Verona si disputino senza pubblico (l’8 marzo arriva il Napoli) non è una vaghezza. Ancora il deserto, ancora il silenzio.
FONTE: Hellas1903.it
CALENDARIO RECUPERO
Verona-Cagliari, ipotesi 11 marzo è difficile
25/02/2020 12:21
Quando si recupera Verona-Cagliari? La data indicata dovrebbe essere l’11 marzo ma non c’è ancora un accordo tra le due società. Il Cagliari vorrebbe giocare al pomeriggio, il Verona in posticipo, alla sera.
L'Hellas però tornerebbe in campo già il sabato dopo contro il Sassuolo e quindi avrebbe un giorno in meno per riposare.
La soluzione è ancora lontana e l'emergenza Coronavirus, con i provvedimenti di Governo e Regioni, potrebbe cambiare qualsiasi scenario.
DECRETO SPADAFORA
Sampdoria-Verona a porte chiuse
25/02/2020 09:15
Le partite di Serie A, nelle zone a rischio del Nord Italia, si giocheranno a porte chiuse dopo il decreto del ministro Spadafora.
Sampdoria-Verona è in programma lunedì 2 marzo alle 20.45 ma sarà comunque coinvolta dal decreto Spadafora che vale per due settimane. Dunque si giocherà a porte chiuse.
LE PAROLE DEL MINISTRO SPADAFORA
Coronavirus, sì alle partite a porte chiuse
24/02/2020 21:50
Nelle aree interessate dall'emergenza Coronavirus le partite si disputeranno a porte chiuse. Lo ha detto il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora ai microfoni del Tg2 al termine del consiglio dei ministri.
“Sono già in vigore provvedimenti che vietano gli eventi fino a domenica prossima, inizialmente per la Lombardia, il Veneto e il Piemonte, ora con questo dpcm abbiamo allargato anche a Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Liguria. In queste regioni, resta il divieto di manifestazioni sportive, per alcuni eventi abbiamo dato la disponibilità a svolgerli a porte chiuse".
Spadafora ha sottolineato che il provvedimento "non è stato esteso al resto d'Italia perché non esistono le condizioni per prendere misure gravi".
FONTE: TGGialloBlu.it
#VERONACAGLIARI: INFO BIGLIETTI E RIMBORSI
24/FEBBRAIO/2020 - 10:00
Verona - Relativamente ai biglietti venduti in prevendita per Hellas Verona-Cagliari, partita valida per la 25a giornata della Serie A TIM 2019/20 e rinviata a data da destinarsi, Hellas Verona FC comunica quanto segue:
- tutti i tagliandi restano in corso di validità e potranno essere utilizzati in occasione del recupero della gara;
- una volta comunicate, da parte della Lega Serie A, la nuova data e la modalità di recupero della gara, saranno diffuse le modalità di rimborso dei tagliandi per chi fosse impossibilitato a partecipare.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
23/FEBBRAIO/2020 - 13:25
Peschiera - Allo Sporting Center ‘Paradiso’ di Peschiera, oggi, domenica 23 febbraio, seduta mattutina per i gialloblù con riscaldamento iniziale, seguito da una partita a campo intero.
UFFICIALE: #VERONACAGLIARI RINVIATA A DATA DA DESTINARSI
23/FEBBRAIO/2020 - 09:10
Verona - Preso atto delle decisioni assunte dal Consiglio dei Ministri in merito a tutti gli eventi sportivi in programma domenica 23 febbraio in Lombardia e in Veneto, la Lega Nazionale Professionisti Serie A ha disposto il rinvio a data da destinarsi di Hellas Verona - Cagliari, match previsto per oggi, alle ore 15, allo stadio Bentegodi e valido per la 25a giornata della Serie A TIM.
'DENTRO IL MONDO GIALLOBLÙ' AL CARNEVALE DI VERONA
21/FEBBRAIO/2020 - 18:30
Verona - Il Carnevale di Verona, un momento magico per tutta la città, raccontato in questa puntata di 'Dentro il Mondo Gialloblù' dalle parole dei protagonisti di una notte alla quale l'Hellas non ha voluto mancare e nella quale Giampaolo Pazzini è stato premiato per i 50 gol in maglia gialloblù.
FONTE: HellasVerona.it