SORRENTO-VERONA 2: LA RIVINCITA
La sconfitta per 2 a 0 proprio non deve essere andata giù ai campani che da tre giorni e fino al fischio d'inizio del secondo match atteso allo stadio 'Italia' di Sorrento per la prossima domenica! Il presidente campano GAMBARDELLA grida 'al furto' riferendosi al rigore che ha regalato il raddoppio ai gialloblù e che secondo la sua opinione è stato inventato di sana pianta da un arbitro (ed un marcio sistema-calcio) che vole l'HELLAS in Serie B a scapito dei 'poveri' sorrentini!
A fargli eco il sindaco della città costiera che si strappa le vesti di dosso ed è pronto a gridare allo scandalo incalzato dai media campani e, com'è ovvio, dalla maggioranza dei tifosi sorrentini, ma nessuno s'indigni! E' il gioco delle parti! E' normale che in casa SORRENTO si tiri l'acqua al mulino rossonero e bene ha fatto il presidente MARTINELLI a rispondere per le rime (aldilà dell'effettiva validità del rigore concesso all'HELLAS)...
Era, è e sarà una battaglia che gli 11 in campo ed i fortunati che potranno permettersi la trasferta all'Italia dovranno sostenere fino alla fine, l'importante è non trascendere i normali battibecchi per mettere (o togliere) pressione alle squadre e che chi di dovere vigili e segnali ogni eventuale prepotenza nei confronti della società di via Torricelli e di chi (ufficialmente o no) la rappresenta: troppe volte, specie nei campi del sud, abbiamo assistito a comportamenti ben oltre il lecito (vedi doppia sfida con la REGGINA per mantenere la Serie A nel campionato 2000-2001)
CALCIOSCOMMESSE
Non solo SIGNORI, DONI, BETTARINI e BRESSAN, nella rete degli inquirenti sono finiti anche l'ex gialloblù BELLAVISTA (per gare disputate nei nove anni con il BARI) e la gara tra VERONA e RAVENNA del 27 Febbraio scorso e finita 4 a 2 per gli scaligeri: SICILIANO da una parte e FABBRI dall'altra negano ovviamente qualunque addebito... Guai in vista? Speriamo proprio di no! Ma sarebbe l'ennesima beffa per l'HELLAS ed i suoi tifosi 'piagati' da anni di delusioni e tremende batoste.
Comunque vada, anche per quest'anno, si prevedono classifiche riscritte a tavolino...
SCAGLIA traversa lungo per CECCARELLI che in spaccata serve FERRARI: stop e tiro di pieno collo destro, Generoso ROSSI non può nulla VERONA 1-0 SORRENTO! | SELVA libero in area stoppa e tira ma la palla è deviata irregolarmente da DI NUNZIO! L'arbitro ammonisce il giocatore sorrentino e decreta il rigore che FERRARI trasforma nel 2 a 0... |
DICONO
CANGI suona la carica e aggiunge "l'arbitro di Domenica? Ci fischiava contro!" «I primi 90' sono terminati bene, col risultato che volevamo. Il 2-0 ci soddisfa, ma siamo già al lavoro per preparare un'altra dura sfida. La prima frazione è stata molto combattuta, gli avversari non sono venuti a Verona per accontentarsi del pareggio. Ci sono state diverse occasioni da entrambe le parti, mentre nella ripresa siamo riusciti a concretizzare. Bravo Rafael a negare il gol a Pignalosa, per ora non abbiamo raggiunto nessun traguardo. Dobbiamo buttare ancora il cuore oltre l'ostacolo. Sarà dura, ma guai a mollare».
In casa Sorrento ha fatto molto discutere l'arbitraggio di Mariani di Aprilia: «Dal campo sembrava che fischiasse più a favore dei campani, basti pensare alle ammonizioni rimediate. Le chiacchiere fatte fuori dal rettangolo di gioco non ci interessano, il match si decide undici contro undici quindi lavoriamo esclusivamente sugli aspetti tecnici. L'importante è che ci sia una direzione di gara neutrale ed in buona fede» HellasVerona.it
VERONA aiutato dall'arbitro contro il SORRENTO? MARTINELLI fa altolà, mette i puntini sulle i e... Le mani avanti: «Su più organi d’informazione leggo valutazioni secondo le quali l’andamento della prima sfida-spareggio sarebbe stato condizionato dall’arbitro, in favore dell’Hellas. Nell’esprimere stupore, a questo punto dico il mio parere. Penso sia fuori luogo ricondurre un intero match, vero e proprio spettacolo per una categoria come la Lega Pro, a dei soli episodi arbitrali. Le due formazioni hanno evidenziato i rispettivi valori, legittimando la propria posizione nella classifica finale. In riferimento al tanto discusso rigore, ritengo che da regolamento il giocatore avversario andasse espulso per aver preso la sfera con due mani sugli sviluppi di una chiara occasione da gol. Sulla gestione della partita, faccio notare che ben tre atleti della nostra squadra hanno rimediato un pesante cartellino giallo che potrebbe influire sull’atteggiamento individuale già dalla prossima partita. Prendo le distanze e condanno cori di discriminazione provenienti dagli spalti, ma tengo a sottolineare che la quella di Via Torricelli è una solida società a cui nessuno ha mai regalato nulla. Non desideriamo né regali né favori, ma solo un arbitraggio equo. Siamo arrivati fin qui solo grazie al nostro impegno ed alla nostra dedizione, e non vogliamo lasciare nulla di intentato. Ci aspettiamo di essere tutelati sul rettangolo verde ed in tribuna, anche dal punto di vista degli addetti ai lavori che seguiranno la squadra. Se il Sorrento vincerà meritatamente sul campo, sarò il primo a levarmi il cappello e fargli i complimenti» HellasVerona.it
GIBELLINI si aspetta una partita corretta ed elogia il mister «A Sorrento ci aspettiamo una partita difficile, al Bentegodi si è vista una splendida partita, tra due ottime squadre, entrambe con grandi qualità. Il Sorrento ha confermato tutti i suoi pregi, è una squadra assolutamente pericolosa, e servirà tenere gli occhi aperti. Tra l'altro il club campano è da sempre una società seria, sana e corretta, quindi siamo certi che sarà una bella partita, all'insegna della correttezza. Il mister? Ha il grande merito di essersi saputo inserire immediatamente nell'ambiente Verona. E' riuscito a trovare subito la quadratura del cerchio, fornendo poche ma chiarissime indicazioni. Ha tranquillizzato e rasserenato i giocatori che, voglio ricordarlo, sono esattamente gli stessi di inizio anno, a riconferma che la squadra allestita in estate era ed è valida. Mandorlini ci ha messo la faccia, era reduce da un'esperienza di assoluto livello al Cluj, dove ha centrato molte soddisfazioni, e arrivato a Verona ha avuto l'autorevolezza giusta per farsi seguire dalla squadra. Ha messo in campo tutta la sua esperienza e le sue idee e i ragazzi lo stanno seguendo» TuttoMercatoWeb.com
Capitan CECCARELLI esalta il carattere del gruppo: «Ci aspetta una gara terribile. Loro faranno di tutto per ribaltare il risultato, ma si troveranno davanti una squadra che è in grande salute. Ciò che abbiamo fatto in campionato è stato eccezionale. Dopo la partenza terribile siamo arrivati ai play off pieni di voglia di vincere. Le sofferenze di questa stagione ci hanno temprato a qualsiasi patimento. Siamo abituati a giocare con l’acqua alla gola. E adesso che siamo dentro questo sogno, non vogliamo risvegliarci tanto presto» Leggo.it
FERRARI rinnova i ringraziamenti a MANDORLINI e avverte 'E' ancora durissima': «Il mister mi ha dato fiducia. E non solo a parole. Dovevo andarmene, lui mi ha fatto restare. Nicola, guarda che sei importante, mi disse. Poi mi ha fatto giocare con regolarità. E pian piano è uscito il vero Ferrari».
Si vede già in finale? «Nemmeno per sogno. Siamo a metà strada, se pensiamo che sia già fatta, abbiamo sbagliato tutto. C’è una gara difficilissima. Ma siamo pronti. E molto fiduciosi. Non ci possiamo fermare proprio ora» Leggo.it
MANCINI esalta 'HELLASLandia' patria di passione e divertimento: «Siamo a metà dell'opera, nonostante una vittoria bella ed importante. Questo è un gruppo unito, ci piace lavorare con passione e divertimento. La ritengo un'arma importante»
Una ulteriore insidia per i gialloblù sarà rappresentata dal terreno di gioco del campo "Italia": «Non siamo abituati al sintetico, ma vantiamo buone qualità tecniche. Il match disputato in campionato ci ha già insegnato qualcosa, possiamo fare bene. Sia come individualità che come collettivo quella campana è una squadra attrezzata, un giocatore come Erpen può fare la differenza. Che non ci sia Paulinho è una cosa positiva per noi, anche se mi dispiace che non possa prendere parte a questo appuntamento» HellasVerona.it
Miami Heat Vs Dallas Mavericks NBA Finals 2011 Game One Highlights |
IN BREVE A PIÉ PAGINA
CALCIO BRASIL: Calciatori aggrediti dalla api inferocite!
CALCIOPOLI: Chiesti 5 anni per MOGGI...
COPPA ITALIA: Vola l'INTER con ETO'O, niente da fare per il PALERMO!
RUGBY: Festa a Padova per il PETRARCA campione d'Italia.
VITA DA EX: Leo COLUCCI lascia il calcio ;in pochi lo rimpiangeranno a Verona: all'indomani dell'incredibile retrocessione con l'HELLAS di MALESANI, l'ex capitano e pilastro della mediana scaligera a quel tempo, giurò che sarebbe rimasto per riguadagnare la promozione salvo poi cambiare idea di lì a poco...
CALCIOSCOMMESSE: Il GIP parla di 'Criminalità organizzata', DONI nei guai fino al collo ma COLANTUONO lo difende, a rischio i verdetti della B e le promozioni di ATALANTA e PADOVA, Beppe SIGNORI? Era una sorta di boss! Coinvolti anche BETTARINI e BRESSAN. Molte le gare di Lega Pro 'sotto osservazione'. Il via alle indagini dopo che alcuni giocatoried un massaggiatore della CREMONESE si sentirono male dopo aver bevuto dalle borracce durante una partita.
SERIE A: Delio ROSSI lascia il PALERMO...
MOTOGP: SIMONCELLI scortato al GP di Spagna dopo aver ricevuto minacce dopo aver causato, secondo i tifosi di Dani PEDROSA, la caduta del beniamino di casa.
CONVOCAZIONI AZZURRE: BALOTELLI non ce la fa...
TENNIS: Al 'Roland Garros' la SCHIAVONE in semifinale contro la francese BARTOLI!
FINALI NBA: Gli HEAT vincono Gara 1 grazie ad un Lebron JAMES 'stellare'!
RASSEGNA STAMPA
ALTRE NEWS
Caso Paoloni: le 12 gare di Lega Pro finite sotto indagine
01.06.2011 11:50 di Luca Esposito
Fonte: VascelloCr.it
La notizia sta già dilagando sulla stampa nazionale e nei telegiornali. Raggiunti dalle misure cautelari 16 personaggi di rilievo nazionale come Beppe Signori o Mauro Bressan. L'ex portiere grigiorosso Marco Paoloni (Cremonese) avrebbe truccato quattro gare grigiorosse e tre del Benevento:
• CREMONESE-=SPEZIA del 17 ottobre 2010;
• MONZA-CREMONESE del 21.11.2010;
• CREMONESE-PAGANESEdel 14.11..2011;
• SPAL-CREMONESE del 16.1.2011;
• BENEVENTO-VIAREGGIO del 13.2.2011;
• VERONA RAVENNA del 27.2.2011;
• BENEVENTO-COSENZA del 28.2.2011;
• TARANTO-BENEVENTO del 13.3.2011;
• ALESSANDRIA-RAVENNA del 20.3.2011;
• BENEVENTO-PISA del 21.3.2011;
• RAVENNA- SPEZIA del 27.3.2011;
• REGGIANA-RAVENNA del 10.4.2011
ALTRE NEWS
Ravenna, il presidente Fabbri: "Estranei a partite truccate e calcio scommesse"
01.06.2011 21:45 di Valeria Debbia
Fonte: Ravenna Calcio
“Non sappiamo nulla di partite truccate o di calcio scommesse”. Con queste parole il presidente Gianni Fabbri ha esordito nella conferenza stampa convocata nel tardo pomeriggio in via Salara, affermando l’estraneità del Ravenna Calcio rispetto ai fatti emersi dall’indagine “Last Bet” condotta dalla squadra mobile di Cremona e che ha portato all’arresto di sedici persone. “Nei sette anni della mia presidenza – ha proseguito il numero uno giallorosso – abbiamo dimostrato la nostra idiosincrasia alle partite aggiustate al punto che una volta misi fuori rosa un nostro tesserato perché avevo il sospetto di comportamenti poco corretti”. Il presidente Fabbri ha confermato la visita di agenti della polizia avvenuta questa mattina nella sua abitazione, sottoposta a perquisizione insieme alla sede della sua azienda: “Hanno controllato i nostri conti senza riscontrare nulla di anomalo. Riteniamo di essere trasparenti e pertanto risponderemo all’autorità giudiziaria ma non nego di essere preoccupato per questa situazione mortificante. Preoccupato per la squadra, che si trova a dover fare i conti con qualcosa che non ha nulla a che vedere il campo, e preoccupato per la Società che viene chiamata in causa per cose di cui non è a conoscenza. Buffone? Non l’ho sentito né visto oggi, per cui non so di cosa sia accusato. Dico solo che in lui abbiamo avuto sempre la massima fiducia e speriamo che dimostri di essersela meritata”.
Alle domande dei cronisti sugli eventuali coinvolgimenti della Società nelle partite del Ravenna finite sotto inchiesta, il presidente Fabbri è stato molto chiaro: “Ad Alessandria siamo andati per vincere e ci è stato negato un rigore. A Verona ricordo che abbiamo perso per un rigore, questa volta inesistente, che ci è stato fischiato contro. Per quanto riguarda la gara con lo Spezia, non ho mai ricevuto una proposta di denaro e comunque in quell’occasione fui io a segnalare al presidente della Lega Pro, Macalli, alcune anomalie nelle scommesse sulla partita, che ci erano state segnalate direttamente da una ricevitoria di Castel San Pietro”.
In chiusura della conferenza stampa, è arrivato un appello ai tifosi in vista della gara di play out con il Sudtirol, in programma domenica prossima al Benelli e in cui il Ravenna si gioca sul campo la permanenza in Prima Divisione: “Spero che chi ha a cuore il Ravenna venga a stringersi attorno alla Società e alla squadra”.
FONTE: TuttoLegaPro.com
CALCIO: IL SORRENTO SBOTTA: "VOGLIONO IL VERONA IN B A NOSTRO DISCAPITO!"
Scritto da glg
(AGENPARL) - Roma, 31 mag - Dopo un campionato da protagonista nel Girone A della Prima Divisione - concluso al secondo posto, a quattro punti dal Gubbio, promosso in Serie B – non c’è “cosa peggiore che uscire dalla lotta per il titolo come fossimo dei dilettanti alle prime armi”. Non usa mezze parole il Vicepresidente del Sorrento Calcio, Attilio Gambardella: “Il Sorrento ha condotto un campionato straordinario, che l’ha vista perdere una sola partita in casa. E’ stata una delle poche squadre a non subire penalizzazioni di punti in classifica, a dimostrazione della bontà dell’operato dei propri atleti e della propria dirigenza. Ma questa stessa dirigenza non può restare in silenzio di fronte a un torto arbitrale che rischia di compromettere il lavoro non di giorni o mesi, ma di anni”. Il dirigente del sorrento è un fiume in piena: “Mi riferisco all’episodio del calcio di rigore concesso al Verona, al 44’ del secondo tempo, nella semifinale d’andata dei Play Off per la promozione in Serie B”. Gambardella ha le idee chiare: “Noi siamo una piccola società, che però lavora pensando in grande. Abbiamo disputato un solo campionato in Serie B nella nostra storia e, di fronte a un gigante come può essere considerato l’Hellas Verona, certi episodi lasciano quantomeno esterrefatti”. Secondo Gambardella “talune sviste, per quanto in buona fede, non possono che far credere che ci sia un disegno per riportare il Verona nel calcio dei grandi, a discapito del Sorrento”. La società campana, però, appare tutt’altro che arrendevole: “domenica prossima, nella gara di ritorno, faremo di tutto per rovesciare lo 0-2 dell’andata. In casa non abbiamo paura di nessuno e allo Stadio Italia abbiamo già battuto il Verona 2-0 in campionato. Puntiamo a ripeterci, ma chiediamo solo che a Sorrento vengano mandati degli arbitri all’altezza della situazione”.
FONTE: AgenParl.it
Calcio Iª Div. A - Play off e play out: il punto
Scritto da Marco Magli
Nessun colpo esterno in queste partite valide per l'andata dei Play off e Play out. Per ciò che riguarda le gare per la promozione vince con un rotondo 2-0 il Verona di Mandorlini davanti ai propri sostenitori (15000 circa gli spettatori) sul Sorrento di Simonelli. Successo importante targato Ferrari, per l'ex attaccante del Pergocrema una doppietta, ma è stato molto dura superare un Sorrento ben organizzato, collaudato e molto pericoloso soprattutto nei primi 45 minuti.
In effetti, va dato grande merito anche al portiere brasiliano Rafael, autore di alcune importanti parate, su tutte quella sul tiro di Pignalosa al 10'pt, ma anche l'esperto collega Rossi del Sorrento è stato più volte impegnato dagli attacchi scaligeri. Oltre ai due portieri e al bomber gialloblu buone le prestazioni del solito Hallfredsson e l'argentino Erpen (diverse le sue buone iniziative in dribbling, e anche una conclusione velenosa, nel primo tempo, che ha impegnato severamente Rafael deviando la sfera in angolo).
Termina in parità la gara tra la Salernitana e l'Alessandria davanti ad una cornice di pubblico di circa 20000 spettatori. Stesso risultato del campionato, 1-1, che evidenzia la compattezza dei 'grigi', grande risultato per la squadra di Sarri che regge per quasi un tempo intero in inferiorità numerica, nove contro undici, agli assalti dei campani. Gara nervosa e spezzettata con le due squadre che hanno avvertito probabilmente l'importanza della posta in palio; Salernitana sottotono e Alessandria combattiva, al 35'pt Martini porta in vantaggio gli ospiti che si fanno rimontare dal talentuoso brasiliano Fabinho al 21'st quando i piemontesi erano già privi di Pucino (espulso al 43'pt per fallo in una chiara occasione da rete) e Barbagli (espulso al 14'st per doppia ammonizione).
Nei Play out vittorie interne di misura per Sud Tirol, ai danni del Ravenna, e Monza, nel derby lombardo contro il Pergocrema.
Un gol di Fischnaller (al 22'pt) complica il compito del Ravenna per il ritorno, secondo successo dell'era Pellegrino, una gara palpitante con il portiere dei tirolesi Zomer protagonista di un rigore parato a Rosso (al 37'pt) e coi locali a soffrire in dieci uomini nell'ultima mezz'ora causa l'espulsione di Traore per somma di ammonizioni. Ora per il Sud Tirol domenica prossima utili due risultati su tre in terra romagnola per centrare la salvezza.
Vittoria di rigore per il Monza del confermatissimo Motta, rete di Alberti al 38'st (entrato al posto di Furlan al 19'st) che decide una gara nervosa, tesa, polemica. La giovane compagine guidata da Maurizi continua a collezionare sconfitte in trasferta, la quinta di fila, e rigori contro, ma la sola rete di scarto lascia alla partita di ritorno il responso su chi riuscirà a salvarsi.
FONTE: RealSports.it
NEWS
Firenze, 20:45
CALCIO, LEGA PRO; 1/A DIVISIONE: SQUALIFICATI 6 GIOCATORI
Il giudice sportivo della Lega Pro Pasquale Marino, in relazione alle gare di play-off e play-out, ha squalificato 6 giocatori in I Divisione. Sono stati squalificati per 2 turni Russo (Taranto) e per 1 gara Pucino e Barbagli (Alessandria), Laindada (Benevento), Castiglia (Viareggio), Traore (Sudtirol).
Tra gli allenatori squalifica per una gara per Braglia (Juve Stabia)
Ammende a società: Juve Stabia 10.000 euro (ammenda con diffida), Verona 7500 per aver alcuni propri sostenitori esposto uno striscione (prontamente rimosso) e lanciato cori inneggianti alla discriminazione territoriale (recidiva); Salernitana 5000 (recidiva), Monza 3500, Pergocrema 3000,Taranto 1000, Benevento 500 (con obbligo risarcimento danni, se richiesti).
FONTE: Repubblica.it
LEGA PRO
ESCLUSIVA TMW - Verona, Gibellini: "Mandorlini ha cambiato l'annata"
Il diesse scaligero sottolinea: "A Sorrento ci aspettiamo una sfida all'insegna della correttezza".
01.06.2011 15.30 di Matteo Bursi
Dallo spettro dei playout al sogno promozione. Il Verona è rinato sotto la gestione di Andrea Mandorlini e ora, dopo aver vinto la semifinale d'andata dei playoff contro l'ottimo Sorrento, spera nel grande salto. Il direttore sportivo dell'Hellas Mauro Gibellini analizza, in esclusiva ai nostri microfoni, il momento del club scaligero, alla vigilia del return match che porterà Halfredsson e compagni in Campania a giocarsi l'accesso alla finalissima playoff.
GARA DI RITORNO. "A Sorrento ci aspettiamo una partita difficile, al Bentegodi si è vista una splendida partita, tra due ottime squadre, entrambe con grandi qualità. Il Sorrento ha confermato tutti i suoi pregi, è una squadra assolutamente pericolosa, e servirà tenere gli occhi aperti. Tra l'altro il club campano è da sempre una società seria, sana e corretta, quindi siamo certi che sarà una bella partita, all'insegna della correttezza".
MANDORLINI. "Il mister ha il grande merito di essersi saputo inserire immediatamente nell'ambiente Verona. E' riuscito a trovare subito la quadratura del cerchio, fornendo poche ma chiarissime indicazioni. Ha tranquillizzato e rasserenato i giocatori che, voglio ricordarlo, sono esattamente gli stessi di inizio anno, a riconferma che la squadra allestita in estate era ed è valida. Mandorlini ci ha messo la faccia, era reduce da un'esperienza di assoluto livello al Cluj, dove ha centrato molte soddisfazioni, e arrivato a Verona ha avuto l'autorevolezza giusta per farsi seguire dalla squadra. Ha messo in campo tutta la sua esperienza e le sue idee e i ragazzi lo stanno seguendo". Ora il Verona è concentrato sulla gara di Sorrento, per scalare un altro gradino.
LEGA PRO
Sorrento, Gambardella a TMW: "Grazie ai tifosi, la rimonta è possibile"
01.06.2011 16.45 di Stefano Sica
"Noi ci crediamo, ed anche la squadra ci crede ancora. Siamo molto fiduciosi, è possibile ribaltare il risultato dell'andata". Ostenta ottimismo Attilio Gambardella, vice presidente del Sorrento, in vista della gara di ritorno delle semifinali play-off di Prima Divisione contro il Verona. Intervenendo ai microfoni di TMW, il dirigente rossonero pone anche l'attenzione sull'accoglienza che i tifosi costieri, più di 250, hanno riservato con cori e striscioni al gruppo di Simonelli alla ripresa degli allenamenti: "E' stato bello vederli così calorosi ed appassionati. Sicuramente hanno dato una spinta in più alla squadra sotto l'aspetto morale. Siamo davvero orgogliosi di loro. L'ambiente è unito e questo ci soddisfa tantissimo. I ragazzi sono tranquilli e motivati, e sono anche molto grati ai tifosi per questa manifestazione di affetto. E poi anche noi, come società, crediamo nella rimonta e stiamo trasmettendo alla squadra queste nostre sensazioni positive. Domenica ci aspettiamo il tutto esaurito perchè abbiamo bisogno del massimo sostegno da parte del nostro pubblico per battere il Verona. Faccio un appello a tutti: riempiamo lo stadio, si tratta di un appuntamento storico". Infine, sulla gara del "Bentegodi": "Nel primo tempo avremmo potuto sbloccare la partita con due occasioni molto favorevoli, poi nella ripresa ci hanno condannati gli episodi, compreso il rigore inesistente. Ma non è più il caso di parlarne: ora dobbiamo concentrarci sulla prossima sfida. Da parte nostra, infine, agli ospiti sarà garantita la massima accoglienza, come è nello stile nostro e della città di Sorrento".
LEGA PRO
Verona, Mandorlini: "Siamo un gruppo che ha voglia di mettersi in gioco"
31.05.2011 06.34 di Redazione TMW.
Fonte: Radio Sportiva
Andrea Mandorlini, allenatore del Verona, in esclusiva a Radio Sportiva dopo la vittoria per 2-0 sul Sorrento nella gara d´andata del playoff per la promozione in Serie B:
"Siamo riusciti a rimettere in piedi una stagione nata non bene, dalla delusione dello scorso anno. Siamo lì a giocarci un sogno importante, ieri abbiamo vinto ma era solo il primo round: pensando a dove eravamo tre mesi fa, a lottare per i playout, abbiamo fatto un mezzo miracolo. I ragazzi hanno trovato la voglia di rimettersi in gioco dopo la grande amarezza, abbiamo ricompattato il gruppo intorno alla voglia di ribaltare la situazione. La doppietta di Ferrari? Anche lui si è rimesso in gioco, ha patito la pressione di indossare la maglia dell´Hellas, che in Lega Pro c´entra poco: l´emblema dello spirito di questa squadra è proprio lui. Anche io l´ultima serie C l´avevo fatta 11 anni fa, ho fatto come questi giocatori, la mia carriera lo dimostra. In Romania avevo vinto campionato, coppa e supercoppa, il giorno prima dell´esordio in Champions sono stato esonerato: motivi di diversità di vedute, è stata una grande delusione. Il primo mese è stato difficile per me, passare dalla Champions a Verona: adesso sono contentissimo, evidentemente era destino".
ALTRE NEWS
Sorrento, il sindaco Cuomo: "Ottimista per la sfida al Verona"
31.05.2011 12.00 di Redazione TLP per tuttolegapro.com
Fonte: agorainforma.it
Demoralizzato? Macchè! Reduce dalla trasferta di Verona, il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, allontana lo spettro del pessimismo: "La sconfitta per 2 a 0? Ci rifaremo tra le mura amiche dello stadio Italia – sottolinea il primo cittadino -. I ragazzi sono intenzionati a dimostrare la loro superiorità tecnica…".
Sindaco, facciamo un passettino indietro: quali sensazioni ha provato al Bentegodi?
"E’ stato entusiasmante: vedere il nostro Sorrento scendere in campo in quell’impianto, e in quell’eccezionale cornice di pubblico, è stata una soddisfazione, da tifoso e da sindaco. Peccato per il risultato finale, che non rispecchia i valori espressi realmente sul rettangolo di gioco".
Che Sorrento ha visto?
"Ho visto un Sorrento volitivo nella prima frazione di gioco, padrone del campo e poco fortunato in fase di finalizzazione. In quel frangente, abbiamo dimostrato un migliore tasso tecnico e una migliore organizzazione collettiva. Poi nella ripresa…".
Nella ripresa il patatrac.
"Beh… abbiamo pensato di poter amministrare il risultato di pareggio, ma il Verona e l’arbitro ci hanno puniti".
In effetti, un po’ generoso il calcio di rigore.
"Il penalty assegnato agli scaligeri rientra nel novero delle invenzioni calcistiche. Ma non dimentichiamo che anche la prima rete è scaturita da un calcio piazzato regalato dal direttore di gara".
E ora riflettori puntati al return match.
"I ragazzi sono motivati a raddrizzare le sorti del doppio confronto. Ed io sono ottimista: alla lunga, la superiorità tecnica verrà fuori. Sarà una splendida giornata di festa e di sport…".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Calcio - Sorrento, sconfitta che brucia. "Non si può perdere per una svista arbitrale"
StabiaChannel.it
Sport 31/05/2011
Brucia a Sorrento la sconfitta rimediata a Verona nell'andata delle semifinali playoff. Brucia per come è giunta, poiché nel primo tempo "si è visto un Sorrento champagne - afferma Gaetano Mastellone, Direttore Generale Marketing & Comunicazione della società calcistica costiera - Abbiamo avuto diverse occasioni per andare in vantaggio, più del Verona".
Nel secondo tempo il Verona cambia marcia e sorprende il Sorrento trovando subito il gol del 1 a 0. "Era un risultato che alla fine ci poteva anche stare - spiega Mastellone". Poi nel finale di match arriva la beffa con il direttore di gara che fischia un calcio di rigore per i padroni di casa. "Un calcio di rigore che ha sorpreso anche gli stessi calciatori del Verona. Dal video risulta evidente che, a seguito di un forte tiro in area, un difensore del Sorrento nel girarsi piegato per difendersi dal pallone, con le braccia attaccate al corpo, viene colpito dalla sfera nella parte superiore della gamba. Risultato? L'arbitro, in una gara così delicata ed importante, ha visto la palla toccata con il braccio ed assegnava il calcio di rigore a pochi minuti dalla fine della gara".
"Ora attendiamo la gara di ritorno del 5 giugno 2011 - prosegue il direttore marketing - Una gara delicata, dove questo risultato bugiardo è sicuramente ribaltabile in quanto i nostri rossoneri hanno tutte le capacità, già ampiamente dimostrate, per ristabilire la legge del più forte nel "civile e regolare" Campo Italia. Quella di Verona tutto sommato è stata una bella gara dove mister Simonelli ed i suoi hanno messo il cuore in campo. Ora aspettiamoci anche una stupenda gara per domenica prossima dove gran parte della città sarà allo stadio per regalare ai veronesi presenti, sicuramente tanti, la nostra civile, educata e determinata accoglienza sorrentina. La nostra proverbiale serietà ed accoglienza, purtroppo, spesso non viene ricambiata per i soliti stupidi cori sempre lì ricevuti che si respingono con decisione al mittente. Domenica regaliamo a tutta l'Italia sportiva una bella domenica di sport. Poi alla fine è il campo che darà il suo verdetto ed il Sorrento, durante tutto l'arco del campionato, ha dimostrato con i fatti e la classifica di essere squadra forte arrivando al secondo posto in classifica. Nello sport non si deve, e non si può, rovinare un percorso di un anno per una vista.........non è eticamente corretto; il Sorrento lotterà sino al 90' di questo "secondo tempo" di play off".
Calcio - Sorrento: i rossoneri cadono a Verona per 2 a 0. Ora serve la grande impresa
di Serena Di Capua StabiaChannel.it
Sport 30/05/2011
Ora la strada per la B si fa davvero dura. Nel primo atto dei play-off Girone A, il Sorrento esce sconfitto dal Bentegodi" con il risultato di 2 a 0, dopo una partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre. Il Sorrento manovra le operazioni con scioltezza e qualità fino ad un quarto d'ora dalla fine, quando subisce la doppietta di Ferrari. Tra sette giorni al Campo Italia serve assolutamente la vittoria con due reti di scarto per staccare il biglietto per la finale.
Si gioca per la B, atmosfera delle grandi occasioni al "Bentegodi" di Verona. La tradizione degli scaligeri contro la voglia di continuare a stupire dei costieri. Spareggi conquistati in extremis dai padroni di casa, dopo un girone d'andata disastroso a differenza dei rossoneri in corsa fino all'ultimo per la promozione diretta. Nella semifinale d'andata dei play-off si riparte da zero, anche se il miglior piazzamento in classifica del Sorrento, gli impone almeno una vittoria nella doppia sfida col Verona. Naturalmente una doppia sfida che si preannuncia interessante e da seguire tutto d'un fiato, con le due squadre protagoniste del girone. A cominciare proprio dal match d'andata con un'atmosfera elettrizzante. Splendido il colpo d'occhio, oltre 15mila tifosi gialloblù ed anche un centinaio di coraggiosi supporters del Sorrento, che si sono sobbarcati un lungo viaggio per venire a seguire la proprio squadra.
Primo tempo pieno di emozioni, con l'undici di Simonelli che cerca continuamente il vantaggio. I rossoneri, infatti, partono con il piede sull'acceleratore, applicando un buon pressing a tutto campo e un Verona costretto a rintanarsi nella propria metà campo. Senza Paulinho, il giocatore in più del reparto offensivo, è Pignalosa che in più di un'occasione mette paura alla difesa veronese, salvata dagli ottimi interventi dell'estremo difensore Rafael al 10' e al 32'. Passano pochi minuti ed il Sorrento inizia a calare d'intensità. Il ritmo dei costieri si abbassa, lasciando il pallino del gioco ai veneti. Gli uomini di Mandorlini
iniziano a pungere nonostante l'attenta retroguardia campana, costringendo Rossi agli straordinari.
Nella ripresa la musica non cambia. Il Sorrento cerca di controllare ma finisce per tirare troppo i remi in barca. Soffre le iniziative del Verona, chiudendosi a riccio nella propria metà campo grazie ad una sostenuta pressione dei padroni di casa che non hanno dato modo ad alcuna ripartenza rossonera. Il team di Simonelli pian piano si spegne e sente la fatica, soprattutto in fase difensiva. Il tracollo è inevitabile. Al 74' il Verona trova il gol con Ferrari che, lasciato libero, tira di potenza un pallone danzante in area battendo Rossi. La risposta rossonera è affidata a De Giosa su punizione, facile la parata per Rafael. Il Sorrento non reagisce più e al 87' arriva anche il raddoppio di Ferrari. Fallo di mano in area di rigore di Di Nunzio, l'arbitro Mariani vede tutto e concede il rigore. Dal dischetto Ferrari spiazza Rossi e chiude definitivamente i giochi. Nel finale il Verona potrebbe segnare anche il tris ma la gara finisce 2 a 0 per i gialloblù con un "Bentegodi" in festa e i costieri a preparare e sperare nella remuntada nel match di ritorno.
Nel dopo gara il mister Gianni Simonelli mastica amaro per la sconfitta della sua squadra. "Non meritavamo di perdere - esordisce il prof che tutto fa tranne che digerire il doloroso ko del Bentegodi - Sconfitta ingiusta e troppo pesante per il doppio passivo, la squadra meritava sicuramente qualcosa in più, soprattutto nel primo tempo abbiamo preso le redini del gioco con grinta e decisione. Ci sono state anche molte occasioni da gol che purtroppo non abbiano sfruttato al meglio. Poi dopo inevitabilmente è uscito fuori il Verona ed abbiamo pagato dazio".
La delusione per avere gettato un primo tempo di supremazia territoriale avvolge un po' tutti. "Risultato davvero bugiardo - afferma il difensore rossonero Ernesto Terra- Certo, noi speravamo in una partita dall'esito opposto, però bisogna accettare e riprendere a lavorare con fiducia. C'è ancora la gara di ritorno da giocare".
FONTE: StabiaChannel.it
Mercoledì 01 Giugno 2011
Domenica semifinale di ritorno play off in trasferta. Il capitano: superata questa, saremo in discesa
«Hellas pronto alla battaglia»
di Gianluca Vighini
VERONA - Il bello viene adesso. Luca Ceccarelli è già concentrato alla sfida di domenica a Sorrento. Campo infernale, dove si preannuncia battaglia vera. «Ma noi - spiega il capitano dell’Hellas - siamo pronti come abbiamo dimostrato domenica». Il Verona giocherà senza fare troppi calcoli. Ma dall’alto di un vantaggio enorme come i due gol fatti da Ferrari al Bentegodi.
Siamo in salute. «E’ vero - aggiunge Ceccarelli -, per noi questo è un vantaggio. Ma ci aspetta una gara terribile. Loro faranno di tutto per ribaltare il risultato, ma si troveranno davanti una squadra che è in grande salute». Solo un anno fa il Verona di questi tempi arrancava, sbuffava, era pieno di crampi, la situazione, insomma, stava precipitando. Oggi invece la squadra scaligera è in grande salute.
Abitudine a soffrire. «Ciò che abbiamo fatto in campionato - spiega Cecca - è stato eccezionale. Dopo la partenza terribile siamo arrivati ai play off pieni di voglia di vincere. Le sofferenze di questa stagione ci hanno temprato a qualsiasi patimento. Siamo abituati a giocare con l’acqua alla gola. E adesso che siamo dentro questo sogno, non vogliamo risvegliarci tanto presto».
La gara d’andata con i sorrentini è stata un capolavoro tattico. Ma è passata anche attraverso le prodezze dei singoli.
Applausi a Rafael. «Sì, Rafael, per esempio - ricorda Ceccarelli - ci ha tenuto in partita con una parata straordinaria. E’ stato eccezionale, potevamo anche finire lì la nostra gara. Invece la sua parata ci ha permesso di restare calmi e pazienti e alla fine è arrivata questa vittoria». Il cammino verso la B è ancora lungo e difficile. «Ma soprattutto è fatto di tappe - conclude il capitano -. E la prossima ci porterà a Sorrento. Poi potrebbe essere tutta discesa...». Tanti auguri. (ass)
Mercoledì 01 Giugno 2011
Arbitrerà il pistoiese Irrati, con lui il Verona ha sempre pareggiato
VERONA - Sarà Massimiliano Irrati di Pistoia a dirigere domenica la delicatissima sfida del Verona in casa del Sorrento. Irrati nella prima giornata dei play off ha arbitrato Salernitana-Alessandria, finita 1-1 con l’espulsione di due uomini della squadra di Sarri rimasta in nove. L’arbitro di Pistoia ha diretto il Verona due volte in questa stagione: la prima col Lumezzane, quando concesse un calcio di rigore ai gialloblù (con espulsione di Pisacane). La seconda a Bassano in una gara sostanzialmente tranquilla che l’Hellas conduceva grazie al gol di Martina Rini, pareggiato poi dal colpo di testa di La Grotteria. (G.Vig./ass)
Martedì 31 Maggio 2011
Ma l’attaccante dell’Hellas avvisa: già in finale dopo il 2-0? Calma, a Sorrento sarà dura
Ferrari: «Devo tutto a Mandorlini»
di Gianluca Vighini
VERONA - Laddove, dove osano le aquile. Lassù, dove il cielo è più blu. Sempre più in alto: Nicola Ferrari non si ferma più. La sua corsa sta raggiungendo proporzioni infinite, il suo campionato dimensioni sontuose. Altri due gol, questa volta preziosi come l’oro. Sorrento al tappetto, Iron Nik, l’uomo d’acciaio re dell’Hellas. Un sogno. Come quelli che Nicola faceva da bambino.
Ferrari, qualche sassolino dalla scarpa da togliersi?
«Ma siete matti? Io un pubblico così me lo sono sempre immaginato quando giocavo in campi dove non c’erano neanche dieci spettatori. E’ il massimo. Verona ti chiede tanto, ma ti dà tantissimo. Io in questo momento sto dando tanto e ricevendo moltissimo».
Rivediamo il film di questa stagione: all’inizio Ferrari fischiato prima di Gubbio.
«Ci sono rimasto male. Poi però è cambiato tutto. E il merito è di Mandorlini».
Perché?
«Mi ha dato fiducia. E non solo a parole. Dovevo andarmene, lui mi ha fatto restare. Nicola, guarda che sei importante, mi disse. Poi mi ha fatto giocare con regolarità. E pian piano è uscito il vero Ferrari».
Che forse non conosce neanche i propri limiti?
«Può darsi. Ma io mi sono sempre considerato un buon giocatore. Ho fatto fatica, questo sì. All’Albinoleffe ero chiuso, non ho mai trovato spazio. Quando mi hanno detto che c’era il Verona che era interessato al sottoscritto, non c’ho pensato un attimo: vado.
Poi?
«Beh, poi qualche dubbio m’è venuto. Si parlava di un mio trasferimento. Mandorlini ha fermato tutto».
Si vede già in finale?
«Nemmeno per sogno. Siamo a metà strada, se pensiamo che sia già fatta, abbiamo sbagliato tutto. C’è una gara difficilissima. Ma siamo pronti. E molto fiduciosi. Non ci possiamo fermare proprio ora». (ass)
Martedì 31 Maggio 2011
Problemi per Esposito e Hallfredsson, Selva in Nazionale
VERONA - Gialloblù subito in campo ieri mattina dopo la gara con il Sorrento. Andrea Mandorlini ha voluto tenere alta la concentrazione della squadra. Qualche piccolo problema (ma pare facilmente superabile) per Esposito e Hallfredsson.
Il primo ha una piccola contrattura, il secondo ha subìto una lieve distorsione al ginocchio. Le condizioni verranno valutate in settimana dallo staff medico, ma per entrambi non ci dovrebbero essere problemi.
Andy Selva, invece, è stato convocato con la Nazionale di San Marino. L’attaccante giocherà le partite contro la Finlandia (venerdì 3 giugno) e contro l’Ungheria (martedì 7 giugno).
Biglietti. Attivata già dallo scorso weekend la prevendita per Sorrento al Box Office di via Pallone 12/A in città. Disponibili 1.238 tagliandi al costo di 13 euro (più diritti di prevendita). (G.Vig./ass)
FONTE: Leggo.it
Non c'è solo Paulinho... Attenzione al «Professore»
01/06/2011
Sorrento città aperta. Chiamando in causa, immodestamente, il film di Rosellini è quello che mi vien da pensare in questi giorni di lunga attesa per la partita tra Sorrento e Verona. Chiaro il mio pensiero va all'Hellas ma là «dove luccica il mare e tira forte il vento…» ci credono eccome: ecco spiegato anche l'aggettivo «aperta». Resta una partita aperta a qualsiasi risultato. Aveva ragione Generoso Rossi, esperto portiere rossonero, dopo aver subito il rigore di Ferrari, ad invitare i propri compagni a non mollare perché: «se ci fanno il terzo gol è finita…».
Invece il grande secondo tempo del Verona si è fermato a due reti che, pur restando un'ottima dote, non può garantire in automatico il passaggio del turno. Personalmente, al cospetto di uno dei migliori Verona di tutta la stagione, nel primo tempo il Sorrento mi aveva impressionato. Una squadra che ha dimostrato di avere molto di più del solito Paulinho. Mister Simonelli, laurea in filosofia, ha plasmato un grande gruppo. Sempre pacato e dai tratti somatici di «borboniana» memoria, ha l'esperienza necessaria per reggere pressioni del genere. Sarà lui a mio avviso l'uomo più pericoloso del Sorrento. Non ha bisogno di spendere parole al vento, «o professo'», come lo chiamano. Non ha bisogno di caricare un ambiente abituato alle tante battaglie del Sud, dove i derby della C occupano una letteratura a parte nel Vecchio e Nuovo Testamento del Calcio Italiano. Già, Sorrento città aperta anche per questo. Tifosi appassionati, che abbiamo già conosciuto lo scorso 17 aprile, in occasione della gara che Paulinho vinse da solo. Temere l'ambiente solo per qualcuno che è andato sopra le righe credo sia davvero troppo. Vorrei che per una volta tanto si andasse oltre gli immancabili «complimenti latitudinali» da una parte all'altra e si pensasse maggiormente alla propria squadra. Sorrento e Verona hanno qualcosa in più rispetto a Salernitana e Alessandria. Come società sono in regola per stipendi pagati e contributi versati. In una regolare competizione questi sono valori supremi che dovrebbero promuovere di fatto entrambe, visto anche le difficoltà di molti club della serie B. Avete visto com'è finita la «settentrionalissima» Triestina.
Ma si quella che l'anno scorso restò fra i cadetti grazie alle «liberatorie» dei giocatori, firmate presso un notaio. Vizi e non certo virtù del nostro calcio. A Sorrento dunque, magari per acquistare una bella sciarpa da «Acampora abbigliamento», fermarsi a meditare davanti al Golfo ed essere rapiti dai profumi di Carthusia. È bello ricordare a tutti che il campo di Sorrento si chiama «Italia» e che noi veronesi siamo «italianissimi», forse qualcuno ci confonde ancora con quei tifosi dell'Udinese che scrivevano: «O Zico, o Austria». Ma questa era un'altra storia di degenerazione del tifo, non di civiltà. A presto, Sorrento città aperta.
Calcio scommesse, l'Hellas: «Noi totalmente estranei»
L’amministratore delegato del Verona Hellas Benito Siciliano in merito all’inchiesta sulle scommesse che ha portato all’arresto di 16 persone tra le quali il centrocampista Antonio Bellavista, dal gennaio 2008 al giugno 2009 nell’Hellas. Sotto la lente d'ingrandimento la partita del Verona con il Ravenna
01/06/2011
Roma. «Relativamente alla partita con il Ravenna siamo totalmente estranei a qualsiasi eventuale atto illecito dovesse essere accertato, avendo legittimamente e con fatica vinto sul campo soltanto grazie al nostro impegno e portando a casa il risultato nelle battute finali. Rilevo altresì a scanso di equivoci che da oltre due anni il signor Bellavista non ha nulla a che vedere con il nostro club né come giocatore né ad alcun altro titolo e ruolo». Così l’amministratore delegato del Verona Hellas Benito Siciliano in merito all’inchiesta sulle scommesse che ha portato all’arresto di 16 persone tra le quali il centrocampista Antonio Bellavista, dal gennaio 2008 al giugno 2009 nell’Hellas. Oltre a quella con il Verona (vinta dai gialloblù 4-2) sono altre tre le partite sotto inchiesta che riguardano il Ravenna.
Nel frattempo continuano ad affiorare notizie sullo scandalo scommesse. Le partite sotto inchiesta sarebbero 18, tutte legate alla stagione 2010/2011, tra cui ben quattro incontri della Cremonese (Lega Pro, Prima Divisione). Sono finite sotto la lente degli inquirenti anche cinque partite di serie B e un match di serie A, Inter-Lecce del 20 marzo scorso, terminato 1-0 in favore della squadra nerazzurra.
La Lega Pro intanto fa sapere che si costituirà parte civile alla luce «delle notizie di agenzia di stampa pervenute su presunte irregolarità in alcune partite» del campionato. «Il presidente della Lega Pro, Mario Macalli - si legge in una nota - ha dato mandato ai propri legali di costituirsi parte civile nei confronti di tutti i responsabili per il danno di immagine subito e a tutela della regolarità dei campionati».
Ecco l'elenco completo degli incontri sotto inchiesta:
- CREMONESE-SPEZIA del 17 ottobre 2010
- MONZA-CREMONESE del 21 ottobre 2010
- CREMONESE-PAGANESEdel 14 gennaio 2011
- SPAL-CREMONESE del 16 gennaio 2011
- BENEVENTO-VIAREGGIO del 13 febbraio 2011
- LIVORNO-ASCOLI del 25 febbraio 2011
- VERONA-RAVENNA del 27 febbraio 2011
- BENEVENTO-COSENZA del 28 febbraio 2011
- REGGIANA-RAVENNA del 10 marzo 2011
- ASCOLI-ATALANTA del 12 marzo 2011
- TARANTO-BENEVENTO del 13 marzo 2011
- ATALANTA-PIACENZA del 19 marzo 2011
- INTER-LECCE del 20 marzo 2011
- ALESSANDRIA-RAVENNA del 20 marzo 2011
- BENEVENTO-PISA del 21 marzo 2011
- PADOVA-ATALANTA del 26 marzo 2011
- SIENA-SASSUOLO del 27 marzo 2011
- RAVENNA-SPEZIA del 27 marzo 2011.1
Gran gol di... TeleArena La diretta da Sorrento
31/05/2011
Gran gol di TeleArena, che ieri ha chiuso la partita per l'aggiudicazione dei diritti televisivi e domenica prossima trasmetterà in diretta Sorrento-Verona. "Siamo molto soddisfatti - ha detto il direttore Mario Puliero - del resto abbiamo seguito il Verona tutto l'anno e adesso era giusto dare seguito a questa passione popolare. I tifosi dell'Hellas possono stare tranquilli, domenica TeleArena sarà ancora con loro".
Uno sforzo non indifferente, coordinato dal direttore generale network Tv Athesis, Giambattista Bianchi, che consentirà a TeleArena di offrire ancora uno spettacolo di primissimo piano. La trasmissione inizierà alle 15,30 con l'anteprima, le ultime notizie, commentate da Gianluca Tavellin, che avrà come spalle gli inviati de L'Arena, Luca Mantovani e Francesco Arioli.
Al termine del match, le interviste dagli spogliatoi e i commenti dei protagonisti. In serata, poi, dagli studi di TeleArena, come già domenica sera, andrà in onda "Speciale play off", tutto sulla domenica dell'Hellas a Sorrento.
La partita finisce tra gli sfottò E con un arresto
BENTEGODI. Dopo Hellas Verona-Sorrento
L'uomo ripreso mentre lanciava monetine contro i tifosi gialloblù
30/05/2011
A fine partita sfottò e promesse poco amichevoli di rivedersi DIENNE
Sfottò, i soliti per la verità. La partita che ha visto il Verona vincitore contro il Sorrento, non ha fatto registrare alcun brivido ai tutori dell'ordine pubblico. Al primo gol del Verona all'interno del Bentegodi, verso il settore Est alcuni tifosi veronesi si sono avvicinati forse un po' troppo ai supporter campani, ma sono stati subito riallontanati. Sono volati sputi ed è chiaro che dall'alto verso il basso il «compito» è agevolato.
Un tifoso del Sorrento è stato ripreso dalle telecamere interne mentre lanciava monetine contro i tifosi dell'Hellas, colpendo anche un poliziotto. È stato rintracciato e portato in questura per l'arresto.
Fuori dalla curva ospiti non sono mancate le promesse di rivedersi al Sud. E non sono stati scambi amichevoli.
I tifosi del Verona ieri pomeriggio sono accorsi in massa per sostenere la squadra che li ha ripagati con un bello spettacolo, stemperando quindi le possibili reazioni all'esterno del campo. Sulle inferriate del Bentegodi sono stati appesi di nuovo gli striscioni a ricordare che la scala, simbolo dei Cangrande è solo del Verona, a rimarcare la già nota polemica sul presunto scippo del simbolo da parte del Chievo.A.V.
FONTE: LArena.it
Sandrà: differenziato per quattro gialloblù
01/06/2011 - 18:41
Mercoledì allenamento pomeridiano caratterizzato da riscaldamento, torelli, possesso palla e partitelle a tema
SANDRA' - Terza seduta della squadra scaligera in preparazione al ritorno della semifinale play-off contro il Sorrento.
Mercoledì allenamento pomeridiano a Sandrà, caratterizzato da riscaldamento, torelli, possesso palla e partitelle a tema.
Differenziato a scopo precauzionale per Esposito, Ferrari, Hallfredsson e Tiboni.
Ufficio Stampa
Cangi: "Traguardo non ancora raggiunto"
01/06/2011 - 17:55
"Il 2-0 ci soddisfa, ma siamo già al lavoro per preparare un'altra sfida. Dobbiamo buttare il cuore oltre l'ostacolo. Sarà dura, ma guai a mollare"
SANDRA' - Nella giornata di mercoledì si torna a parlare di calcio giocato, con lo spazio interviste organizzato a Sandrà. A commentare l'andata della semifinale play-off, Francesco Cangi: "I primi 90' sono terminati bene, col risultato che volevamo. Il 2-0 ci soddisfa, ma siamo già al lavoro per preparare un'altra dura sfida. La prima frazione è stata molto combattuta, gli avversari non sono venuti a Verona per accontentarsi del pareggio. Ci sono state diverse occasioni da entrambe le parti, mentre nella ripresa siamo riusciti a concretizzare. Bravo Rafael a negare il gol a Pignalosa, per ora non abbiamo raggiunto nessun traguardo. Dobbiamo buttare ancora il cuore oltre l'ostacolo. Sarà dura, ma guai a mollare".
In casa Sorrento ha fatto molto discutere l'arbitraggio di Mariani di Aprilia: "Dal campo sembrava che fischiasse più a favore dei campani, basti pensare alle ammonizioni rimediate. Le chiacchiere fatte fuori dal rettangolo di gioco non ci interessano, il match si decide undici contro undici quindi lavoriamo esclusivamente sugli aspetti tecnici. L'importante è che ci sia una direzione di gara neutrale ed in buona fede".
Un brutto cliente per l'esterno difensivo è stato Horacio Erpen: "Quella di domenica è stata una bella sfida, l'argentino ha dato vita ad ottime giocate, ritengo sia un atleta da categoria superiore. L'importante è che non abbia lasciato il segno nonostante la prestazione di spessore".
Ufficio Stampa
Mancini: "Un gruppo unito è un'arma importante"
01/06/2011 - 18:20
"Siamo a metà dell'opera, ci piace lavorare con passione e divertimento. Il giudizio del campo è quello che conta, ci teniamo stretto il 2-0"
SANDRA' - "Siamo a metà dell'opera, nonostante una vittoria bella ed importante. Questo è un gruppo unito, ci piace lavorare con passione e divertimento. La ritengo un'arma importante". Analisi concreta quella di Manuel Mancini, che ha sottolineato la validità della rosa a disposizione di Mandorlini. Ceccarelli e compagni indirizzano la propria concentrazione al lavoro quotidiano, più che alle sterili polemiche relative agli arbitraggi: "Non ascolto le dichiarazioni altrui, rispetto certi pensieri pur non condividendoli. Il giudizio del campo è quello che conta, ci teniamo stretto il 2-0 pur sapendo di dover dare ancora tanto".
Una ulteriore insidia per i gialloblù sarà rappresentata dal terreno di gioco del campo "Italia": "Non siamo abituati al sintetico, ma vantiamo buone qualità tecniche. Il match disputato in campionato ci ha già insegnato qualcosa, possiamo fare bene. Sia come individualità che come collettivo quella campana è una squadra attrezzata, un giocatore come Erpen può fare la differenza. Che non ci sia Paulinho è una cosa positiva per noi, anche se mi dispiace che non possa prendere parte a questo appuntamento".
All'andata un "Bentegodi" da brividi, al ritorno molte presenze di sostenitori scaligeri in Campania per spingere l'Hellas in finale: "Verona è Verona. Il pubblico è il dodicesimo uomo in campo, la curva piena ti fornisce la carica giusta per avere ancora più stimoli. Abbiamo la fortuna di avere un seguito così importante anche in trasferta, cercheremo di dare delle soddisfazioni".
Ufficio Stampa
Dichiarazioni del presidente Martinelli
31/05/2011 - 18:40
"Penso sia fuori luogo ricondurre un intero match, vero e proprio spettacolo per una categoria come la Lega Pro, a dei soli episodi arbitrali"
VERONA - Due giorni dopo la gara d’andata della semifinale play-off, non si è fatta attendere la risposta proveniente da casa gialloblù relativamente ai commenti sulla sfida interna col Sorrento. A fornire il proprio giudizio, il patron Giovanni Martinelli: “Su più organi d’informazione leggo valutazioni secondo le quali l’andamento della prima sfida-spareggio sarebbe stato condizionato dall’arbitro, in favore dell’Hellas. Nell’esprimere stupore, a questo punto dico il mio parere. Penso sia fuori luogo ricondurre un intero match, vero e proprio spettacolo per una categoria come la Lega Pro, a dei soli episodi arbitrali. Le due formazioni hanno evidenziato i rispettivi valori, legittimando la propria posizione nella classifica finale. In riferimento al tanto discusso rigore, ritengo che da regolamento il giocatore avversario andasse espulso per aver preso la sfera con due mani sugli sviluppi di una chiara occasione da gol. Sulla gestione della partita, faccio notare che ben tre atleti della nostra squadra hanno rimediato un pesante cartellino giallo che potrebbe influire sull’atteggiamento individuale già dalla prossima partita. Prendo le distanze e condanno cori di discriminazione provenienti dagli spalti, ma tengo a sottolineare che la quella di Via Torricelli è una solida società a cui nessuno ha mai regalato nulla. Non desideriamo né regali né favori, ma solo un arbitraggio equo. Siamo arrivati fin qui solo grazie al nostro impegno ed alla nostra dedizione, e non vogliamo lasciare nulla di intentato. Ci aspettiamo di essere tutelati sul rettangolo verde ed in tribuna, anche dal punto di vista degli addetti ai lavori che seguiranno la squadra. Se il Sorrento vincerà meritatamente sul campo, sarò il primo a levarmi il cappello e fargli i complimenti”.
Ufficio Stampa
31/05/2011 - 18:55
Sandrà: verso Sorrento, 2a seduta
Martedì riscaldamento, lavoro di forza in palestra e trasformazione sul campo. A riposo precauzionale Esposito, Ferrari ed Hallfredsson, assenti Caroppo e Selva
31/05/2011 - 14:38
Sorrento-Hellas Verona, arbitra Irrati di Pistoia
Con la squadra campana il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Palazzoni (Lucca) ed Avellano (Busto Arsizio). Quarto ufficiale Coccia (S. Benedetto del Tronto)
31/05/2011 - 09:58
Giovanili: nello scorso weekend tris di vittorie
Successi in trasferta per Esordienti '99, 2000 e Pulcini 2001 contro Olimpia Stadio, Team Santa Lucia Golosine e San Giovanni Lupatoto
Giudice Sportivo, 7.500€ di ammenda all'Hellas Verona
30/05/2011 - 19:12
Punita l'introduzione di alcuni fumogeni, l'esplosione di un petardo, l'esposizione di uno striscione ed i cori di discriminazione territoriale
VERONA - A seguito della gara d'andata della semifinale play-off il Giudice Sportivo ha punito il club di Via Torricelli con 7.500€ di ammenda "perchè propri sostenitori introducevano e accendevano nel proprio settore alcuni fumogeni e facevano esplodere un petardo, senza conseguenze; gli stessi durante la gara esponevano uno striscione (prontamente rimosso) ed intonavano più volte cori inneggianti alla discriminazione territoriale (recidiva)".
Prima ammonizione per Ceccarelli, Esposito e Maietta.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
CALCIO BRASIL: Calciatori aggrediti dalla api inferocite!
CALCIOPOLI: Chiesti 5 anni per MOGGI...
COPPA ITALIA: Vola l'INTER con ETO'O, niente da fare per il PALERMO!
RUGBY: Festa a Padova per il PETRARCA campione d'Italia.
VITA DA EX: Leo COLUCCI lascia il calcio ;in pochi lo rimpiangeranno a Verona: all'indomani dell'incredibile retrocessione con l'HELLAS di MALESANI, l'ex capitano e pilastro della mediana scaligera a quel tempo, giurò che sarebbe rimasto per riguadagnare la promozione salvo poi cambiare idea di lì a poco...
CALCIOSCOMMESSE: Il GIP parla di 'Criminalità organizzata', DONI nei guai fino al collo ma COLANTUONO lo difende, a rischio i verdetti della B e le promozioni di ATALANTA e PADOVA, Beppe SIGNORI? Era una sorta di boss! Coinvolti anche BETTARINI e BRESSAN. Molte le gare di Lega Pro 'sotto osservazione'. Il via alle indagini dopo che alcuni giocatoried un massaggiatore della CREMONESE si sentirono male dopo aver bevuto dalle borracce durante una partita.
SERIE A: Delio ROSSI lascia il PALERMO...
MOTOGP: SIMONCELLI scortato al GP di Spagna dopo aver ricevuto minacce dopo aver causato, secondo i tifosi di Dani PEDROSA, la caduta del beniamino di casa.
CONVOCAZIONI AZZURRE: BALOTELLI non ce la fa...
TENNIS: Al 'Roland Garros' la SCHIAVONE in semifinale contro la francese BARTOLI!
FINALI NBA: Gli HEAT vincono Gara 1 grazie ad un Lebron JAMES 'stellare'!
FINALI NBA: LEBRON STENDE I MAVS, GARA 1 A MIAMI -VIDEO
Mercoledì 01 Giugno 2011 - 12:07
MIAMI - Miami vince il primo round delle finali Nba. Gli Heat superano i Dallas Mavericks per 92-84 in gara 1 della serie che vale il titolo. Davanti al proprio pubblico, la formazione della Florida conquista l'1-0 grazie ai soliti noti. LeBron James, alla prima vittoria della carriera in una finale, colleziona 29 punti, 9 rimbalzi e 5 assist. Dwyane Wade aggiunge 22 punti, 10 rimbalzi e 6 assist. Non sfigura nemmeno Chris Bosh, che mette a referto 19 punti e 9 rimbalzi.
In un match controllato dalle difese, Miami fa meglio dalla linea dei 3 punti (11/24 contro 9/22) e si accende nel terzo quarto. Sotto di 8, gli Heat ribaltano la situazione e, con una delle 4 triple di James, chiudono la frazione sul +4. A Dallas non bastano i 27 punti di Dirk Nowitzki, che chiude con un modesto 7/18 al tiro e che deve fare i conti con un problema al dito medio della mano sinistra. Nonostante l'impegno di Shawn Marion (16 punti e 10 rimbalzi), i Mavericks vengono dominati sotto i tabelloni, visto che Miami cattura 10 rimbalzi in più (46-36) e ne raccoglie ben 16 in attacco. Le seconde chance offensive diventano fondamentali in una gara caratterizzata dalle pessime percentuali al tiro (38,8% per i padroni di casa, 37,3% per gli ospiti).
«Era importante vincere e ci siamo riusciti con una prestazione di squadra», dice James. «Penso che possiamo giocare anche meglio, ora dobbiamo prepararci bene per gara 2», aggiunge pensando al match in programma domani, sempre sul parquet casalingo. «Siamo una squadra esperta -replica Nowitzki- e non ci facciamo certo abbattere da una sconfitta. Tra poche ore rigiochiamo in trasferta: ho sempre detto che saremmo stati felici di vincere una delle due partite fuori casa. Abbiamo ancora una possibilità per riuscirci, di sicuro non vogliamo andar via con lo 0-2», aggiunge il tedesco. I Mavericks hanno difeso alla grande, ma non sono riusciti a evitare il ko. «Miami ha due dei migliori giocatori quando si parla di fasi decisive», dice Nowitzki facendo riferimento a James e Wade. «Per me -fa eco James- il quarto periodo è il momento di vincere».
SIMONCELLI MINACCIATO: IN SPAGNA CON LA SCORTA
Mercoledì 01 Giugno 2011 - 10:13
Ultimo aggiornamento: 10:26
BARCELLONA - Molto probabilmente Marco Simoncelli si presenterà al Motogp di Barcellona con la scorta. Il pilota viene accusato dai tifosi iberici di aver provocato, con un sorpasso, la caduta dello spagnolo Dani Pedrosa. Per questa ragione, su Facebook sono nati doversi gruppi contro il pilota e dove si susseguono le minacce all'italiano. Simoncelli però vuole lasciarsi alle spalle lo spiacevole episodio del Gran Premio di Le Mans. "Sono ancora dispiaciuto per quel che è accaduto a Dani - ha commentato - ho riflettuto, ho capito dove ho sbagliato ed in futuro cercherò in certi frangenti di valutare meglio la situazione ed essere un po' più cauto. So che a Barcellona probabilmente non riceverò una standing ovation, ma spero che, se sarò criticato, questo avvenga in maniera civile e non come avviene in altri sport. In ogni caso, vorrei lasciarmi alle spalle le varie polemiche, salire sulla mia moto ed iniziare a lavorare per la gara".
PALERMO, VIA DELIO ROSSI. "RESTARE NON HA SENSO"
Mercoledì 01 Giugno 2011 - 17:51
PALERMO - «Mancavano i presupposti per proseguire il rapporto, continuare non avrebbe avuto senso. A cosa sarebbe servito? Mi dispiace solo per i tifosi, per il loro amore nei confronti della squadra e del sottoscritto, verrò a Palermo a salutare tutti e lo farò nei prossimi giorni. Magari organizzerò una conferenza stampa». Lo ha detto Delio Rossi, per la seconda volta nel giro di pochi mesi (era già stato esonerato in inverno per fare spazio al collega Serse Cosmi), ex allenatore dei rosanero. «Sono rammaricato di non aver regalato la Coppa Italia ai palermitani, ma si vede che doveva andare così - ha aggiunto Rossi -. Non potrò mai cancellare le emozioni che mi hanno regalato i tifosi, una città intera, in questo anno e mezzo trascorso assieme». Rossi non ha accettato il rinnovo del contrato che il presidente Zamparini gli aveva proposto e dunque ha rinunciato alla panchina del Palermo. Il patron rosanero gli aveva sottoposto un contratto annuale ad una cifra inferiore a quella percepita (poco più di un milione) nella stagione ormai agli sgoccioli. Alla guida del Palermo, il tecnico di Rimini ha sfiorato il preliminare di Champions e la Coppa Italia.
BEPPE SIGNORI ERA IL 'BOSS'. IL GIP: "PAURA A NOMINARLO"
Mercoledì 01 Giugno 2011 - 13:06
ROMA - Per il gip Guido Salvini, che ha firmato l'ordinanza di custodia, Beppe Signori era il 'boss', il capo dell'organizzazione, o almeno del suo ramo bolognese. A pagina 29 dell'ordinanza, il giudice scrive che Signori era «leader indiscusso per ragioni di prestigio personale»: «il suo nome non deve essere pronunciato, o deve essere pronunciato con cautela - si legge - si preferisce parlare di 'Beppe nazionale' o di 'colui che ha segnato 200 gol in Serie A».
IL BOMBER COL "VIZIETTO" Dicono che scommetta su tutto Beppe Signori, come quella volta che si giocò un milione di lire impegnandosi a mangiare un buondì camminando, entro 30 passi. Nessun altro ci riusciva. Una passione per le puntate, a quanto pare anche su situazioni banali della vita quotidiana, che è quasi un'ossessione, una sua caratteristica come i calci di punizione e i rigori tirati da fermo.
Ma stavolta non è uno scherzo per l'ex grande attaccante. Quarantatre anni, nato ad Alzano Lombardo nel bergamasco, è stata una delle punte più forti degli anni '90 in Italia e in Europa. Tre volte capocannoniere della serie A (1993, 1994 e 1996), sempre con la Lazio, Signori è l'ottavo bomber di sempre nella storia del campionato con 188 reti. «E segna sempre lui...», cantavano i tifosi biancocelesti. Ha vinto in carriera solo una Coppa Italia nel 1998 con la squadra romana. Poi ha militato nella Sampdoria e nel Bologna.
In Nazionale ha giocato 28 partite e segnato 7 gol. Si è ritirato nel 2006 dopo alcune esperienze all'estero. Ha legato la sua carriera anche al Foggia allenato da Zdenek Zeman, tra il 1989 e il 1992. Indimenticabile il trio d'attacco formato nei 'satanelli' assieme a Ciccio Baiano e Roberto Rambaudi, terminale del gioco spettacolare del tecnico boemo.
IL "BIDONE" SU INTER-LECCE E IL PORTIERE MINACCIATO
Mercoledì 01 Giugno 2011 - 17:06
ROMA - C'era anche Inter-Lecce nel mirino degli 'scommettitori' arrestati o indagati nell'inchiesta della Procura di Cremona. Secondo gli inquirenti, ad essere coinvolto nell'episodio, lo scorso 20 marzo, fu il portiere del Benevento Paoloni, che millantava con gli altri componenti dell'associazione «di avere la possibilità di 'combinare' anche Inter-Lecce con la complicità di alcuni giocatori di quest'ultima squadra da lui personalmente conosciuti». La 'combine', però, non andò a buon fine, perchè l'organizzazione aveva scommesso che la partita sarebbe finita con tre gol di vantaggio per l'Inter, mentre terminò solo 1-0.
In sostanza, secondo l'ordinanza, Paoloni millantò di poter riuscire a 'falsare' la partita «grazie alle sue conoscenze professionali» e al fatto che con i «suoi interventi era riuscito a far 'chiudere' alle varie 'organizzazioni' alcuni risultati di calcio che avevano fatto guadagnare grosse somme di denaro».
Al termine dell'incontro, che non era finito come doveva andare, il portiere della Cremonese «riceveva minacce e pressioni dal Bellavista Antonio, dall'Erodiani Massimo e dal gruppo degli investitori di Bologna, minacce volte ad indurre il Paoloni ad adoperarsi per far rientrare i suoi creditori dagli investimenti illeciti da loro effettuati e persi per il mancato concretizzarsi dell'over (il tipo di scommessa, ndr) su Inter-Lecce». Nell'ordinanza si fa riferimento anche ad una «conversazione tra Erodiani Massimo e Giannone Francesco» nel corso della quale «veniva fatto riferimento al denaro che doveva essere versato ai giocatori (275.000,00 Euro)». Ma da quanto emerso dalle indagini, non risulta traccia del versamento. In alcune intercettazioni, spiega il gip, alcuni componenti dell'associazione fanno riferimento a Daniele Corvia, giocatore del Lecce, come loro «interlocutore».
COLANTUONO DIFENDE DONI. GLI AZZURRI: "È UNO SCHIFO"
Mercoledì 01 Giugno 2011 - 16:53
ROMA - Arrivano, e sono durissime, le reazioni del mondo del calcio allo scandalo del calcioscommesse che sta sconvolgendo serie B e Lega Pro, con gli arresti di Beppe Signori e di altri calciatori ed ex calciatori (tra cui Mauro Bressan e Vincenzo Sommese) e l'iscrizione nel registro degli indagati di Stefano Bettarini e Cristiano Doni. La prima reazione è shock, stupore e tanta voglia di capire.
Per il neopresidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi, il calcio italiano vive oggi «una delle brutte pagine che ogni tanto gli tocca girare. Speriamo di farlo in fretta, e di ripartire con una marcia in più». «Siamo in attesa di capire meglio la situazione - ha aggiunto il numero uno del sindacato - le notizie che finora arrivano dalla Procura parlano da sole, quando interviene la magistratura è sempre bene pesare le parole ed essere rispettosi».
«Sono i calciatori ad andare in prima pagina, ma credo che emerga che c'è qualcosa di di più grande. A loro dico di stare attenti, perchè quando si entra in certi giri è questione più grande di loro, e non si governa più», ha aggiunto il presidente dell'Aic. Infine una riflessione sulla notizia di calmanti somministrati ai giocatori della Cremonese per far calare le prestazioni. «Non è la prima volta che lo sento - ha detto Tommasi - negli anni 70'-80' si parlava di qualcosa del genere. Certo è inusitato e curioso. Il fatto poi che sia questa la situazione ad aver dato il la alle indagini, a quanto pare, è ancora più sorprendente».
GLI AZZURRI: E' UNO SCHIFO «Ci mancava questa...». Cesare Prandelli allarga le braccia, e rinvia a domani qualche considerazione più approfondità sullo tsunami che sta travolgendo il calcio italiano. Che però trova nella reazione di Andrea Pirlo e Alessandro Matri, due dei giocatori chiamati dal ct per l'ultimo impegno della stagione contro l'Estonia, il suo sfogo più esplicito: «È uno schifo». Increduli e choccati, gli azzurri della nazionale si sono risvegliati stamattina con la notizia del nuovo scandalo scommesse. Vorrebbero non crederci, esser buttati giù da letto di nuovo e sentirsi dire che era solo un incubo. Serie B e Lega Pro, certo, ma anche e soprattutto ex giocatori come Beppe Signori, un passato anche con l'Italia. E Cristiano Doni, il vice di Buffon nel nuovo sindacato nato dalla scissione con l'Aic, anche lui ex azzurro.
«Mi spiace per Beppe, anzi mi piange il cuore - la reazione a caldo di Gigi Riva, che era già nel gruppo della nazionale come dirigente ai mondiali di Usa '94, l'unico disputato dall'ex bomber laziale - Ma ora aspettiamo di capire meglio, siamo solo alle prime fasi dell'inchiesta». Più o meno il discorso fatto all'interno del gruppo negli spogliatoi del centro tecnico federale, quando le prime voci sugli arresti disposti dalla procura di Cremona hanno raggiunto l'Italia, e i giocatori si sono ritrovati per cambiarsi e scendere in campo. «È una vicenda che danneggia l'immagine di tutti i calciatori - il commento poi di Chiellini, unico degli azzurri a presentarsi alla quotidiana conferenza stampa in un giorno gonfio di imbarazzo - È stato un risveglio burrascoso, inutile nasconderlo. Chissà, forse spetterà a noi riscattarci come dopo Calciopoli. Ho fatto anche le serie minori, non mi è mai capitato di personaggi che mi avvicinassero per proporre strane scommesse. Nè conosco colleghi che giocano, è vietato. Però io dico che al di là dei guadagni, se fai il mestiere che hai sempre sognato di fare e lo rovini così, sei uno stupido...Ora speriamo che si sgonfi un pò, però certo qualcosa di vero ci sarà».
Nell'inchiesta e nelle intercettazioni compare anche un accenno a Brescia-Bologna, partita di serie A già chiacchierata per la sospensione delle puntate, con tanto di reazione di Malesani. «Io di queste cose non parlo», il dribbling del portiere rossoblù Viviano, prima ancora che dalle carte emergesse il particolare sul suo club. D'altra parte, i dubbi su giocate anomale e risultati hanno attraversato tutta la stagione del calcio italiano, diverse delle persone coinvolte sono note ai giocatori top, e l'abitudine dell'azzardo («non quello sul calcio, è vietato», come ricordava Chiellini) non è così rara tra gli stessi giocatori, come dimostra l'ampio uso dei loro volti come testimonial della passione da poker. Il garantismo, d'altra parte, è d'obbligo. «Finchè non si sa qualcosa di più, aspettiamo a dare giudizi: di sicuro non ci voleva, in un momento come questo», dice il capitano azzurro, Gigi Buffon.
Schiacciato tra le richieste dei pm di Napoli nel processo a Calciopoli e lo scandalo corruzione della Fifa, il nuovo scandalo scommesse è comunque una botta pesante sull'immagine dei giocatori, e questo i protagonisti lo avvertono chiaramente. «Il particolare del calmante dato ai giocatori della Cremonese è paranoico, ha qualcosa di kafkiano», dice il medico azzurro, professor Castellacci. Andrea Pirlo è meno diplomatico: «È uno schifo». La stessa sensazione di Matri, centravanti ex Cagliari. «Non so molto, voglio capire. Ma se davvero 'drogavano' i giocatori per farli correre di meno, è uno schifo». Se davvero.
COLANTUONO DIFENDE DONI: E' UNA COMICA «È tutta una comica. Andatevi a rivedere le partite in questione e ve ne accorgerete da soli». Stefano Colantuono, intervistato telefonicamente da Tuttomercatoweb, liquida così l'inchiesta sulle scommesse nel calcio che chiama in causa alcune partite dell'Atalanta e che vede tra gli indagati Cristiano Doni. «Le telefonate in questione non dicono nulla e lo dimostrano i risultati delle partite - spiega l'allenatore che ha condotto i nerazzurri alla vittoria della serie B - Mettere in discussione il campionato nostro e del Siena è assolutamente una comica, non ci sono altre parole. La nostra promozione, così come quella del Siena, è meritata e legittima, e non può essere messa in discussione da queste voci senza fondamento. Invito tutti a rivedere quelle partite per rendersene conto». Colantuono difende in modo deciso Cristiano Doni: «Ancora più assurdo è il coinvolgimento di Doni nella vicenda. Cristiano non farebbe mai il male dell'Atalanta. Ripeto: è tutta una comica, una comica e basta».
ADOC: RIMBORSI AI TRUFFATI Il rimborso di tutte le scommesse effettuate per le partite coinvolte e un'eventuale class action. Lo scrive in una nota l'Adoc, Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori , in riferimento alle gare di Serie B e Lega Pro truccate che questa mattina hanno portato a 16 arresti. «Gravissimo lo scandalo del calcioscommesse, - dichiara il presidente dell'Adoc, Carlo Pileri - i consumatori scommettitori e l'intero movimento sportivo sono stati gabbati e danneggiati alla luce delle indagini effettuate, che hanno portato anche all'arresto di 16 tra calciatori, ex calciatori e dirigenti di società, chiediamo che venga subito effettuato il rimborso delle scommesse effettuate per le partite di Serie B e Lega Pro che risulteranno essere state truccate in modo fraudolento». «I consumatori onesti - conclude Pileri - sono stati pesantemente danneggiati, non escludiamo la possibilità di attivare una class action che coinvolga tutti gli scommettitori che hanno puntato i loro soldi su partite falsate».
CASTELLACCI: CALMANTI? E' KAFKIANO «È una situazione quasi paranoica, mentalmente direi quasi irrealizzabile: da vero kafkiano». Enrico Castellacci, medico della Nazionale, non nasconde lo choc dell'ambiente azzurro per le notizie sull'operazione antiscommesse che ha portato all'arresto di 16 persone, tra cui Beppe Signori, calciatori e dirigenti. Dal suo punto di vista, però, particolarmente impressionante è la notizia sull'uso di calmanti per limitare le prestazioni sportive dei giocatori della Cremonese. «È una situazione kafkiana - ha aggiunto Castellacci - non posso dire quanto sia pericolosa una pratica del genere, bisogna vedere se e in quale misura queste sostanze sono state somministrate. In ogni caso, stamattina ci siamo svegliati con questa notizia, che sicuramente lascia scioccati».
ULIVIERI: GRANDE DISPIACERE «Non conosco ancora a fondo l'intera vicenda ma certo provo grande dispiacere, conosco Signori, mi auguro che lui e tutti quelli coinvolti possano dimostrare la propria innocenza». Così il presidente dell'Associazione allenatori italiani, Renzo Ulivieri, ha commentato lo scandalo scommesse che sta travolgendo una parte del mondo del pallone in Italia. «Si dice che sia coinvolto anche il Siena? Vediamo, non voglio prendere posizioni in maniera imprudente - ha continuato Ulivieri - se c'era sentore di tutto questo? L'agenzia di scommesse ci segnalava certe partite, ma poi su 10 otto volte i risultati non si realizzavano. E questo ci faceva restare sereni, non ci creava allarmi. È ovvio che adesso tutta questa situazione immette una luce diversa. Ripeto, una certa allerta c'era, ma da qui ad avere simili sospetti ce ne corre». Qualcuno gli rievoca lo scandalo del calcio scommesse di 31 anni fa: «io credo che rispetto ad allora il problema si sia dilatato - ha continuato Ulivieri - anche perchè adesso il discorso riguarda pure i campionati stranieri». Infine, sul fatto che alcuni giocatori sarebbero stati perfino narcotizzati prima di un match: «arrivare a questo è triste, molto triste. Lo è quando si fa una cosa simile sugli animali, sui cavalli, è un fatto molto grave. Ma certo fatto sulle persone è un reato reato».
CALCIOSCOMMESSE, GIP: "CRIMINALITÁ ORGANIZZATA"
Mercoledì 01 Giugno 2011 - 21:18
CREMONA - Si consideravano una sorta di «movimento» calcistico, non certo nel senso sportivo del termine, perchè il loro schema di gioco si basava «sulla corruzione dei giocatori», che per alcuni erano anche compagni di squadra o avversari. Erano divisi in due gruppi, gli «zingari» e i «bolognesi», ma di scommettitori ce n'erano anche «in Albania», a Pescara, a Bari, a Milano, perchè il fine ultimo dell'associazione per delinquere, composta da giocatori e titolari di agenzie di scommesse, era «manipolare» più partite possibili per incrementare le vincite.
È questo il quadro della clamorosa inchiesta sul 'totonerò, che emerge dall'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Cremona, Guido Salvini, a carico di 16 persone, tra cui l'ex bomber della Lazio e della Nazionale, Beppe Signori. Era lui il «leader indiscusso, per ragioni di prestigio personale» nel mondo calcistico, del gruppo dei bolognesi, mentre a capo dell' altro ramo dell'organizzazione, «la cui composizione interna non è del tutto nota», c'era Almir Gegic, detto «lo zingaro», slovacco calciatore del F.C. Chiasso, anche ex compagno di squadra di Mauro Bressan, anche lui ai domiciliari, come Signori. «La frequenza delle manipolazioni - scrive il gip - è impressionante, e si giunge a situazioni in cui sono gestite contemporaneamente fino a cinque partite di calcio da manipolare». Le partite più appetibili erano senza dubbio quelle «della Lega Pro, nell'ambito della quale, con stipendi più bassi e blasone meno alto, è più facile e meno rischioso convincere anche calciatori che non fanno parte già del sodalizio». Per il gip, in ogni caso, ci si trova davanti a un'associazione ben radicata «che opera da anni, fatto che si desume» dalla «disinvoltura con la quale ogni settimana il gruppo incide, o cerca di incidere sui risultati delle partite di calcio» anche «di serie B e qualche volta di partite di serie A».
In una telefonata tra Bressan e Antonio Bellavista, ex capitano del Bari ora in carcere, intercettata l'11 marzo scorso, infatti, si parla del gruppo degli 'zingarì che è disposto a mettere sul 'piattò 400 mila euro per alcune partite «di serie A». 'Zingarì che erano anche «interessati a giocare denaro sull'incontro di calcio Inter-Lecce (del 20 marzo scorso, ndr) chiedendo però nella circostanza a titolo di garanzia di poter incontrare almeno due calciatori». La 'combinè poi non andò a buon fine e Signori e altri due 'bolognesì, stando all'ordinanza, persero i 150 mila euro che avevano scommesso. Un giro di denaro, secondo il giudice, che è «terreno fertile per l'insinuazione di elementi di una criminalità organizzata ai più alti livelli», perchè vengono «investiti da questi gruppi per ogni partita 'truccatà capitali dell' ordine delle centinaia di migliaia di euro». Soldi poi di cui non è nota la «provenienza» e che possono far pensare anche a forme di «riciclaggio» che stanno dietro e alla base delle scommesse. A volte però le 'puntatè vanno male, come quella del 25 febbraio scorso sulla partita Livorno-Ascoli: avevano scommesso sulla vittoria dei toscani e il match invece finì 1-1. «Se questi non entrano neanche in area, io non posso buttare la palla nella mia porta con le mani», avrebbe detto Vittorio Micolucci, difensore dell'Ascoli, finito ai domiciliari, stando al racconto di Marco Pirani, finanziatore dell'associazione, captato al telefono dagli investigatori. D'altronde, spiega il gip, un «calciatore corrotto sul quale poter contare» è «quello che manca un goal fatto, o che 'stendè l'attaccante per provocare un rigore, o che si fa espellere, o che si fa sfuggire la palla dalle mani, se è un portiere». Si può fare molto, dunque, tranne un autogol con le mani.
NEI GUAI SIGNORI, DONI E BETTARINI. 31 anni dopo il maxiscandalo che portò il Milan in serie B e appena 5 anni dopo Calciopoli, torna l'ombra delle scommesse sul calcio italiano. Una grande inchiesta in tutta Italia vede coinvolti infatti alcuni pezzi da 90 del nostro calcio, che secondo le accuse avrebbero pilotato diversi match di serie A e B e Lega Pro. A finire in manette, 16 persone, tra cui l'ex bomber della Lazio e della Nazionale Beppe SIgnori (per lui disposti gli arresti domiciliari) e i calciatori dell'Ascoli Vincenzo Sommese, ex ala del Torino (e peraltro già implicato nel 2007 in vicende legate al calcioscommesse), e Vittorio Micolucci, anch'egli all'Ascoli ed ex giocatore di Udinese e Bari. Ai domiciliari anche l'ex giocatore della Fiorentina Mauro Bressan, mentre in manette sono finiti anche l'ex capitano del Bari Antonio Bellavista e il portiere titolare del Benevento, il 27enne Marco Paoloni. Risultano indagati, inoltre, l'ex calciatore della Fiorentina Stefano Bettarini, ex marito di Simona Ventura e presentatore di Quelli che il Calcio, e il capitano dell'Atalanta ed ex calciatore della Nazionale Cristiano Doni.
PETRUCCI: SISTEMA INFANGATO «Sono sgomento ed indignato per quanto sto apprendendo ora dopo ora». In una dichiarazione all'ANSA il presidente del Coni Gianni Petrucci manifesta il suo stato d'animo per l'ennesima bufera che investe il mondo del calcio. « Innanzitutto - dice il capo dello sport italiano - desidero rivolgere i miei complimenti alle Forze dell'Ordine e alla Procura di Cremona per come hanno condotto l'indagine. Il mondo calcio non può essere offeso e umiliato da soggetti di dubbia moralità che con i loro comportamenti scellerati infangano l'immagine di un intero sistema».
FIGC CHIEDERA' I DANNI «Se ci saranno i presupposti, la Federcalcio si costituirà parte civile per proteggere la regolarit… dei campionati e chiedere i danni». Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, da Zurigo dove ha preso parte al congresso Fifa che rielegge Blatter alla presidenza, ha illustrato così la posizione federale di fronte al nuovo scandalo delle scommesse che ha investito il calcio professionistico. «Aspetto di avere presto un quadro più preciso - ha sottolineato Abete -. Mi pare di capire che l'indagine riguardi tante partite e che non siano coinvolti dirigenti, ma soltanto ex giocatori e tesserati. Alcuni arrestati, altri indagati, e questa è già una differenza importante. È bene ricordare che la giustizia sportiva non può usare intercettazioni o controlli bancari, i mezzi necessari per svolgere le indagini. Ma dopo le investigazioni delle forze di polizia, che intanto ringrazio, dovremo provvedere per garantire la partenza dei prossimi campionati».
ATALANTA SOTTO CHOC, TIFOSI IN ANSIA PER LA A Choc Atalanta: dalla festa della promozione all'incubo di vedersi portar via la serie A appena conquistata. Per Bergamo la notizia dell'indagine sul calcio scommesse è stata un'autentica mazzata che ha messo in discussione in un colpo solo sia il recente passato che il prossimo futuro. La società si chiude in un silenzio assordante: Cristiano Doni - uomo simbolo di una squadra vincente - è finito nel frullatore delle indagini. Un colpo durissimo da mandare giù per tutto il mondo del calcio, non solo per Bergamo . Il capitano dell'Atalanta - secondo quanto scrive il Gip di Cremona Guido Salvini - avrebbe realizzato la 'combine' per la partita Atalanta-Piacenza del 19 marzo scorso che finì 3-0, risultato che era anche l«obiettivo dell'organizzazionè che aveva scommesso sul match.
Nel giorno più lungo della storia della squadra, qualcuno torna indietro con la memoria e ricorda però che «non è la prima volta che viene tirato in ballo in certe faccende», con implicito riferimento all'inchiesta su Atalanta-Pistoiese di dieci anni fa, quando il capitano fu prima accusato di aver aggiustato la partita e poi assolto insieme ad altri compagni. «Mi auguro si faccia chiarezza al più presto - si legge in un altro post - la posizione di Doni non può rimanere fra luci ed ombre».
L'inquietudine maggiore si avverte quando si pensa a quello che potrà accadere: «Come si fa a programmare una stagione in questo clima di incertezza?» Il timore è che tutti i piani vadano all'aria, a cominciare da quelli di mercato. Il presidente Antonio Percassi fino a ieri è stato impegnato nell'allestire una squadra che possa ben figurare anche in serie A, con progetti ambiziosi per lo sviluppo del settore giovanile. Ma, dopo le notizie arrivate in mattinata, tutto appare sospeso in un limbo. Anche i discorsi sulla conferma o no di Colantuono passano in questo momento in secondo piano. Prima bisognerà capire cosa potrà succedere nei prossimi giorni e a quali conseguenze potrebbe portare l'inchiesta sportiva aperta dalla Figc. A preoccupare i tifosi è soprattutto il passaggio dell'ordinanza in cui si parla di un presunto accordo tra Padova e Atalanta per conseguire un risultato di parità (finì 1-1). «La festa promozione sembra lontana anni luce...», sospira un altro tifoso. È infatti ancora negli occhi di tutti la "Notte nerazzurra" che solo dieci giorni fa ha portato in piazza più di trentamila persone, compresi molti bambini vestiti di nerazzurro. Ma per Bergamo il tempo delle celebrazioni è finito bruscamente.
SIGNORI ALL'ANSA: ABBIATE PIETA' «Ma non avete pietà in questa situazione? Abbiate pietà. Io non posso dire nulla, incontrerò il mio legale e poi parlerà lui per me». Queste le uniche parole di Beppe Signori, raggiunto telefonicamente dall'ANSA prima che si recasse in questura a Bologna per l'interrogatorio. L'ex attaccante è agli arresti domiciliari per una inchiesta su partite pilotate e scommesse.
CITATA ANCHE BRESCIA-BOLOGNA 3-1 Anche la discussa partita tra Brescia e Bologna del 2 aprile, finita 3-1 per i lombardi, compare tra le carte dell'inchiesta di Cremona. In un'intercettazione del 25 marzo, Pietro Bassi, «un informatore amico del ds della Nocerina» secondo l'ordinanza, predice a Gianfranco Parlato, uno degli arrestati, quattro risultati rivelatisi esatti: Crociati Noceto-L'Aquila 0-1, Taranto-Nocerina 2-1, Lucchese-Benevento 1-2 e appunto Brescia-Bologna 3-1. «Il Brescia prende tutto capito?», dice Bassi a Parlato che chiede: «Che ha?». «Il Bolo». «Può essere quello può essere». La previsione viene confermata anche tre giorni dopo in una telefonata tra Giampaolo Tagliatti, titolare di un'agenzia di scommesse, e Massimo Erodiani, uno degli arrestati: proprio quest'ultimo tranquillizza TaglIatti, dicendosi certo della vittoria del Brescia. La gara, decisa in avvio da due reti in dieci minuti dei lombardi, fu al centro di numerose polemiche già nei giorni precedenti, provocando la reazione stizzita dell'allenatore rossoblù Malesani.
45MILA € A QUADRINI PER IL SASSUOLO KO È attraverso Daniele Quadrini, centrocampista di 31 anni cresciuto nella Lazio, che uno dei gruppi smantellati dall'inchiesta di Cremona ha combinato, secondo la ricostruzione della Procura, la partita tra Siena e Sassuolo del 27 marzo, finita 4-0. Quadrini, contattato da Paoloni, uno degli arrestati, avrebbe accettato di 'lavorarè per la sconfitta del suo Sassuolo dietro un compenso di 45.000 euro, dicendo di aver coinvolto nella truffa anche i compagni di squadra Pomini, portiere, e Bianco, centrale difensivo. La pianificazione sarebbe iniziata tre giorni prima quando Paoloni annuncia a Erodiani di aver chiuso l'accordo con Quadrini, al quale viene successivamente chiesto di poter garantire, oltre l'1 del Siena, prima l'over (ovvero un numero di gol superiore a 2,5), poi un doppio 1 su primo e secondo tempo. Ne nasce un susseguirsi febbrile di telefonate, una trattativa complessa di rilanci e nuove richieste, fino alla chiusura finale a 45.000 euro per il giocatore e la sicurezza che, in caso di fallimento, i soldi li avrebbe messi lui. La partita, però, va come pattuito con il Siena avanti 2-0 già all'intervallo: «Tranne il portiere che mi stava a fare incazzare, gli altri due veramente la sanno fare». «Un professionista, li hai visti i calci d'angolo? Non ne tira uno dentro», commentano Massimo Erodiani e Marco Pirani.
GIOCATORI 'AVVELENATI' «Ma che a dormì...sto a scervellarmi per la storia dell'avvelenamento...per quella roba lì». Parte da questa frase - intercettata in una telefonata tra il portiere della Cremonese e poi del Benevento, Marco Paoloni, e Massimo Erodiani, quello che per gli investigatori è una delle figure centrali dell'organizzazione - la nuova inchiesta sul calcio scommesse che rischia di far saltare l'intero mondo del calcio. Il riferimento è alla partita della Lega Pro Cremonese-Paganese, giocata il 14 novembre del 2010 allo stadio Zini: al termine di quell'incontro cinque giocatori - il capitano Andrea Zanchetta oltre a Carlo Gervasoni, Redouane Zerzouri, Mario Tacchinardi e Riccardo Musetti - e Alessandro Rivetti, collaboratore della squadra, accusano «palesi sintomi di malessere». Gervasoni addirittura, scrive il gip Salvini, dopo l'incontro «era rimasto vittima di un sinistro stradale senza essere in grado di descrivere, nelle fasi a seguire, quale fosse la dinamica dell'evento». Le analisi sulle urine dei giocatori, rivelano quale è stata la causa del malore: il Lormetazepam, un farmaco il cui principio attivo rientra nella categoria dei farmaci delle benzodiazepine utilizzati, scrive il gip, «per gli stati d'ansia e dei disturbi del sonno, i cui effetti sarebbero sostanzialmente compatibili con quelli avvertiti dai giocatori e dal collaboratore della squadra». Come e perchè il farmaco è finito ai calciatori, lo rivelano invece le indagini, che coinvolgono «senza ombra di dubbio», il portiere Marco Paoloni e Massimo Eridiani. Sarebbe stato il primo a metterlo nell'acqua bevuta dai cinque prima e durante l'incontro. I due, tra l'altro, parlano esplicitamente dell' «avvelenamento» in una telefonata del 22 gennaio 2011, nella quale Paoloni si dice molto preoccupato. Ecco il testo: MARCO: pronti MASSIMO: oh MARCO: ah oh MASSIMO: che stai a fa? MARCO: ehhh MASSIMO: stai dormen..stai a dorm? MARCO:stai a dorm...sto a scervellarmi Massi ...che a dorm... MASSIMO:che cazzo Š successo? MARCO:no eeeh..Per la storia de...dell'avvelenamento MASSIMO: Eh MARCO: De quella roba lì.. MASSIMO: Š beh? MARCO: no...no stanno a chiamare tutti quanti...mi hanno detto...che ci abbiamo tutti i telefoni sotto controllo... MASSIMO:Ahh... MARCO: e hanno fatto sta...un'indagine su tutto quanto MASSIMO:Eh MARCO: capito?...eeee.....infatti pure per quello...e io ho detto...mo...glielo dico a Massimo..che meno se sentimo e meglio è!!! MASSIMO: è ovvio!!...ma questo a chi sta intestato...questo che c'hai a parlare mò MARCO: Questo qui sta intestato...non lo so me l'ha dato un amico mio...boh...a me no però... MASSIMO:ok!
"COME CON L'ALCOL" L'effetto indotto dalle benzodiazepine che sarebbero state somministrate ai giocatori della Cremonese è «paragonabile a quello di una quantità di alcol bevuta tutta d'un colpo, e a digiuno». Lo sottolinea il farmacologo Silvio Garattoni, direttore dell'istituto Mario Negri di Milano. «Per certi versi - osserva lo scienziato - il meccanismo d'azione dell'alcol e la sintomatologia prodotta sono gli stessi. Infatti, aumentando gradualmente le dosi di alcol, si passa da una situazione di rilassamento muscolare, alla sedazione, al sonno». Secondo Garattini, si deve tener presente che ogni persona reagisce diversamente alle benzodiazepine, tanto è vero che 5 giocatori hanno manifestato malesseri e annebbiamento. Le dosi del farmaco, quando è somministrato per cura, variano a seconda del peso della persona, mentre il fatto che si tratti di sportivi non modifica l'effetto individuale della sostanza. . Quanto alla molecola lormetazepam in particolare, Garattini spiega che si tratta di «una delle tante benzodiazepine in circolazione, che sono tutte sovrapponibili. In particolare come caratteristiche è un farmaco ansiolitico, ma ha anche un effetto sedativo, come i sonniferi. Diminuendo l'attività muscolare, poi, nel caso degli anziani possono provocare cadute con fratture».
IL TARIFFARIO PER LE PARTITE Secondo il gip di Cremona, Guido Salvini, dalle intercettazioni nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte partite di calcio truccate «emerge l'esistenza di una sorta di tariffario di massima per la compera delle partite». «Il 24 marzo , uno degli indagati - scrive il gip - afferma al telefono che i prezzi »sono alti« e che »la B in giro la pagano 120 la C la pagano 60«. »Che si tratti di un riferimento alla corruzione appare pacifico - annota il giudice - in quanto subito dopo l'indagato afferma agli Zingari (uno dei gruppi di scommettitori ndr.) facciamo pagare il Sassuolo«, ed è »evidente che gli Zingari«, secondo il gip, » intendevano andare nell'albergo ove era ospitato il calciatore del Sassuolo Quadrini Daniele con i suoi compagni, per pagare il prezzo della loro corruzione«. »Sia la frequenza delle manipolazioni, sia l'attitudine del gruppo ad occuparsi di tutte le serie di calcio, è indice di una spiccata capacità a delinquere del sodalizio. - scrive il gip - L'abitudine alla 'combinè e il poter disporre di giocatori fissi sui quali contare, lo evidenzia la stessa terminologia ricorrente tra i compartecipi : quando parlano del numero dei giocatori corrotti, che influiranno sul risultato della partita, gli stessi vengono definiti 'nostrì, quasi come fossero un supporto stabile, un bene dell'organizzazione«.
GIP: FALSATE LE PROMOZIONI DI ATALANTA E SIENA Il gip Guido Salvini, nell'ordinanza di custodia cautelare riguardante le partite truccate, spiega che «la frequenza delle manipolazioni è impressionante» e si giunge «a situazioni in cui sono gestite contemporaneamente fino a 5 partite di calcio da manipolare». Dalle intercettazioni, inoltre, emerge «l'esistenza di una sorta di tariffario di massima per la compera delle partite». Il gip spiega che l'attività dell'organizzazione «rischia di avere già falsato alcuni dei risultati dei vari campionati: basti pensare che l'Atalanta e il Siena sono state recentemente promosse in serie A e si tratta di due delle squadre coinvolte» nella vicenda. «L'attività dell'associazione è infatti tuttora in corso e sta incidendo sulle ultime fasi dei vari campionati, con gravi danni per le società, per gli scommettitori leali e per la regolarità delle competizioni sportive».
L'attività dell'associazione che ha scommesso su alcune partite di calcio crea «un terreno fertile per l'insinuazione di elementi di una criminalità organizzata ai più alti livelli». Lo scrive il gip Guido Salvini, nell'ordinanza che ha portato agli arresti di 16 persone, tra cui l'ex attaccante Beppe Signori. Nella misura di custodia cautelare, infatti, si segnala «la presenza tra gli investitori e scommettitori di alcuni gruppi dai contorni incerti, quale quello degli 'zingari'», a capo del quale c'era Almir Gegic detto 'lo zingaro', slovacco arrestato nell'operazione. Inoltre era presente anche un gruppo albanese. Il gip spiega che «sono investiti da questi gruppi per ogni partita 'truccata' capitali dell'ordine delle centinaia di migliaia di euro» di cui non è nota la «provenienza», dunque non si possono «escludere fatti di riciclaggio».
COMBINE TRA DONI E IL PIACENZA Alcune delle persone coinvolte nell'inchiesta sul calcioscommesse «indicavano nel capitano dell'Atalanta Cristiano Doni uno dei calciatori che avevano realizzato la 'combinè unitamente al difensore del Piacenza Gervasoni Carlo» per la partita Atalanta-Piacenza del 19 marzo scorso che finì 3-0, risultato che era anche l' «obiettivo dell'organizzazione» che aveva scommesso sul match. Lo scrive il gip di Cremona Guido Salvini che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare. «Giova altresì precisare - scrive il giudice - che il risultato finale dopo i 90 minuti di gioco è risultato essere 3-0 e che anche alcuni giornali sportivi che avevano analizzato l'incontro avevano commentato come quella in argomento potesse essere una partita sospetta visto il risultato e le abnormi puntate registrate». Il gip segnala inoltre la «seconda rete di Cristiano Doni su calcio di rigore assegnato per un fallo di Gervasoni», il difensore del Piacenza. L'incontro di calcio Atalanta-Piacenza, prosegue il gip, «veniva pianificato in Bologna e precisamente in via U.Bassi nr.7, presso lo studio Professionisti Associati». Su quella partita Beppe Signori «ha investito 60.000 euro».
INDAGATI CON CELLULARI DEDICATI Nell'ordinanza di custodia cautelare con la quale il gip di Cremona Guido Salvini ordina 16 arresti per le presunte partite truccate il giudice scrive che «i protagonisti dispongono di telefoni cellulari 'dedicatì, cioè usati solo per intessere i loro rapporti sui quali vengono dirottate le conversazioni più compromettenti e non è raro che vengano registrati inviti reciproci a spostare il colloquio quando il tenore dello stesso decolla sempre più verso l'illecito». Secondo il giudice, «esistono più gruppi di scommettitori che fanno parte dell'organizzazione, in quanto ne costituiscono un punto di riferimento stabile». «Non si tratta di scommettitori qualunque - annota il giudice -, ma di gruppi omogenei che costituiscono quasi un sodalizio nel sodalizio. È evidente che il braccio operativo dell' organizzazione sa di poter contare su questi scommettitori che anticipano quasi sempre il denaro necessario per pagare i giocatori corrotti».
LE PARTITE COINVOLTE Gli arrestati sono Antonio Bellavista, Giorgio Buffone, Massimo Erodiani, Francesco Giannone, Marco Paoloni, Gianfranco Parlato, Marco Pirani, mentre sono stati messi ai domiciliari, oltre al calciatore Beppe Signori, anche Mauro Bressan, Manlio Bruni, Francesca la Civita, Vittorio Micolucci, Ismet Mahmeti, Vincenzo Sommese, Gianluca Tuccella e Almir Gegic, cittadino slovacco residente a Chaisso in Svizzera. Inoltre, risultano indagate altre 28 persone.
Le persone messe in custodia cautelare avrebbero commesso, secondo l'ordinanza del tribunale di Cremona, «una pluralità di delitti di illecito sportivo, nonchè di truffe ai danni delle società di calcio e degli scommettitori leali», interferendo su 18 partite di calcio della Lega Pro, della serie B e della serie A, tra le quali Inter-Lecce del 20 marzo 2011, oltre a Cremonese-Spezia (17-10-2010), Monza-Cremonese (21-11-2010), Cremonese-Paganese (14-1-2011), Spal-Cremonese (16-1-2011), Benevento-Viareggio (13-2-2011), Livorno-Ascoli (25-2-2011), Verona-Ravenna (27-2-2011), Benevento-Cosenza (28-2-2011), Ascoli-Atalanta (12-3-2011), Taranto-Benevento (13-3-2011), Atalanta-Piacenza (19-3-2011), Alessandria-Ravenna (20-3-2011), Benevento-Pisa (21-3-2011), Padova-Atalanta (26-3-2011), Siena-Sassuolo (27-3-2011), Ravenna-Spezia (27-3-2011), e Reggiana-Ravenna (10-4-2011).
Poi il giudice indica i «mezzi» utilizzati dai componenti dell'associazione «per influire sul risultato delle partite, al fine di far corrispondere il medesimo a quanto oggetto delle scommesse di volta in volta predisposte». Per questo avrebbero «somministrato ai giocatori della Cremonese, nel caso della partita CREMONESE-PAGANESE del 14.1.2011, della sostanza ansiolitica ipnotica denominata LORMETAZEPAM, astrattamente idonea ad influire negativamente sul loro rendimento agonistico». Oppure in altri casi avrebbero influito «sul risultato, nel caso di indagati calciatori partecipanti alle partite interessate dalle scommesse (PAOLONI, QUADRINI, MICOLUCCI, SOMMESE ed altri), con un rendimento agonistico adeguato al raggiungimento di quello voluto» O in altri ancora avrebbero corrotto «alcuni giocatori, affinchè, per denaro, favorissero il risultato oggetto della scommessa» e in altri casi avrebbero preso«opportuni contatti direttamente con le società interessate».
PADOVA, FESTA SINO ALL'ALBA PER LO SCUDETTO NEL RUGBY
Lunedì 30 Maggio 2011 - 04:49
di Marco Zorzo
PADOVA - Petrarca campione d’Italia dopo 24 anni. Lo scudetto numero 12 è arrivato nel modo più incredibile, vinto (18-14) al Battaglini di Rovigo contro i grandi favoriti. Una sfida infinita, terminata alla 20,10 del sabato sera, al crepuscolo di una splendida giornata di sole.
Per Pasquale Presutti è il tricolore numero cinque, il primo (e forse ultimo) da tecnico. Lui, abruzzese di nascita e padovano d’adozione, all’ombra del Santo da 41 anni, è felice come non mai. «Riportare lo scudetto in città è stato qualcosa di fantastico, una gioia immensa. Uno spot bellissimo per lo sport padovano». E poi la grande festa, in campo e fuori. Iniziata con la Coppa dello scudetto: giocatori e tifosi impazziti di gioia, tanto che in pullman Presutti per calmare tutti continuava a dire: «Guardate che non abbiamo ancora vinto nulla, la devono ancora omologare...». E poi l’arrivo, verso le 23,30 alla Guizza, con oltre 600 tifosi ad aspettare gli eroi dello scudetto conquistato al Battaglini.
Una festa improvvisata (non era stato preparato nulla solo per per scaramanzia). Andata avanti fino all’alba, nella foresteria del Geremia. Presutti se n’è tornato a casa della signora Giulia alle quattro di domenica mattina. Ma c’è chi ha tirato anche fino all’alba per festeggiare uno scudetto tanto atteso quanto meritato, per quello che i tuttoneri hanno saputo gettare in campo contro i cugini Bersaglieri, grandi favoriti e imbattuti in casa da quasi un anno e mezzo. La festa ufficiale del tricolore? Beh, naturalmente ci sarà anche quella. Un raggiante presidente Enrico Toffano ha fatto sapere che entro un paio di giorni si saprà tutto.
SUPER ETO'O, L'INTER VINCE LA COPPA ITALIA -VIDEO
Lunedì 30 Maggio 2011 - 03:40
ROMA - L'Inter porta a casa la Coppa Italia 2011. Il primo titolo dell'era Leonardo arriva dopo uno spettacolare 3-1 ai danni del Palermo di Delio Rossi. Le reti sono state realizzate da Eto'o (26' e 76'), Milito (93') e Munoz (88'). «È un pò come la gioia del primo figlio». Portato in trionfo dai giocatori sul prato dell'Olimpico con il suo primo trofeo da allenatore: è un Leonardo radioso, quello che al termine della vittoriosa finale di Coppa Italia contro il Palermo, racconta le sue emozioni per aver condotto, alla sua prima stagione nerazzurra, l'Inter verso un altro 'tripletè, seppur meno nobile di quello dello scorso anno, e con due firme di Rafa Benitez sulla Supercoppa italiana e sul mondiale per club. «È una gioia, per certi versi, paragonabile a quella del primo figlio - ha ammesso - Abbiamo vinto tanto in un'annata difficile, visto che arrivava dopo i successi di Mourinho. Non era facile, e sono felice perchè questa squadra meritava di chiudere con il sorriso. Aveva tante ragioni per fermarsi, ma non l'ha mai fatto. Poter chiudere l'ultima partita della stagione con due trofei è una cosa meravigliosa, soprattutto dal punto di vista umano, con Zanetti e Materazzi ad alzare queste due coppe». Anche perchè, l'Inter chiude un'altra stagione con tre trofei in bacheca, e per Leo, si tratta di una piccola rivincita nei confronti del Milan che lo ha scaricato. «Poche squadre, quest'anno, hanno fatto meglio di noi - ha aggiunto - Ora per fare il salto decisivo ci vorrà sempre questa voglia di vincere, oggi è stata dura e senza questa voglia non ce l'avremmo mai fatta».
CALCIOPOLI, I PM CHIEDONO CINQUE ANNI PER MOGGI FOTO
Martedì 31 Maggio 2011 - 18:42
Cinque anni e otto mesi di reclusione sono stati chiesti nei confronti dell'ex dg della Juventus, Luciano Moggi, al processo di Calciopoli. La richiesta è formulata al termine della requisitoria che si è svolta oggi davanti alla nona sezione del Tribunale di Napoli dai pm Stefano Capuano e Giuseppe Narducci.
Cinque anni sono stati chiesti per l'ex designatore arbitrale, Paolo Bergamo; quattro anni e sei mesi per l'altro ex designatore Pierluigi Pairetto; tre per l'ex arbitro Massimo De Santis; un anno e dieci mesi per Andrea Della Valle e due anni per Diego Della Valle (proprietari della Fiorentina); tre anni e otto mesi per l'ex ds del Messina, Mariano Fabiani; due anni per il presidente della Reggina, Pasquale Foti; un anno e dieci mesi per Claudio Lotito, presidente della Lazio; un anno e sei mesi per Leonardo Meani, già dirigente accompagnatore del Milan. Per quanto riguarda gli arbitri, le richieste sono per Salvatore Racalbuto di due anni e due mesi, per Pasquale Rodomonti di un anno, per Paolo Bertini di due anni e quattro mesi, per Antonio Dattilo di un anno e otto mesi, per Innocenzo Mazzini, già direttore della Figc, quattro anni.
BRASILE, API AGGREDISCONO I GIOCATORI IN CAMPO -VIDEO
Martedì 31 Maggio 2011 - 12:59
Ultimo aggiornamento: 13:01
BRASILIA - Si sta giocando il match tra Itapora e Corumbaense e i giocatori iniziano a sentirsi male. Ad attaccarli, durante la partita del campionato brasiliano, è uno sciame d’api. Due giocatori hanno avuto bisogno delle cure del medico. L’insolita aggressione, probabilmente, è dovuta alla presenza dell’alveare nel campo di calcio. Alla fine la partita è ripresa e i giocatori di casa sono stati sconfitti.
FONTE: Leggo.it