CORSA PLAYOFF: CALENDARIO PROIBITIVO PER L'HELLAS...
Nel recupero della 25^ tra LUMEZZANE e BASSANO la spuntano i lombardi che in questo modo agganciano proprio i veneti all'ultimo posto play-off a quota 36 punti! Cambia poco per l'HELLAS che rimane sempre a -1 dai playoff ma che, sopratutto, nelle 9 partite che mancano alla fine della regular season se la dovrà vedere con 5 formazioni che lo precedono in classifica (nell'ordine ALESSANDRIA, BASSANO, SALERNITANA, SORRENTO e LUMEZZANE) e, fra queste, in 3 occasioni il VERONA giocherà lontano dal 'Bentegodi'.
Calendario delle ultime 9 gare scaligere | |
Giornata | Partita |
26 | Alessandria - Hellas Verona |
27 | Hellas Verona - Spezia |
28 | Bassano Virtus - Hellas Verona |
29 | Hellas Verona - Salernitana |
30 | Sorrento - Hellas Verona |
31 | Hellas Verona - Spal |
32 | Pavia - Hellas Verona |
33 | Hellas Verona - Lumezzane |
34 | Pergocrema - Hellas Verona |
Insomma: Anche considerando l'ulteriore punto di penalizzazione inflitto alla SALERNITANA (REGGIANA e LUMEZZANE 'perdonate' dalla Co.Vi.So.C.) sarà davvero dura ma, ora più che mai, rinnovo il mio pronostico: l'HELLAS si fermerà ad un passo (1 o 2 punti) dall'ultimo posto valido per gli spareggi...
TOH... CHI SI RIVEDE: PARENTELA!
Dopo l'itervista con cui il presidente MARTINELLI ammetteva la difficoltà che trova nel mandare avanti un club come l'HELLAS VERONA, PARENTELA, il broker di Catanzaro amico fraterno di BUSATTA, ribadisce che "Mister MANDORLINI è a Verona perchè ce l'abbiamo portato io e LANDINI" e si ripropone "Io ci sono e MARTINELLI lo sa..." e, dato che c'è, da una nuova data per il suo ingresso in società "Diciamo per la metà di Aprile: Non vedo l'ora!"...
DICONO
Il VERONA ritrovato? Per mister BAGNOLI il merito è di MANDORLINI: «Lo stimolo arriva da dentro. Lo vedi come giocano, lo vedi da come corrono. E io dico: bravo Mandorlini. Quando sbagli tre rigori di fila non è mai un caso. Quando i giocatori si trasformano c'è sempre sotto qualcosa. Fidatevi: certe cose le ho vissute sulla mia pelle. Questo è il Verona giusto. Che sa andare in campo finalmente con una mentalità positiva. Sa responsabilizzarsi, sa fare la cosa giusta. Può migliorare ancora, questo è sicuro. Ma in campo va una squadra diversa da quella del passato. Li vedete? Vanno ad attaccare gli avversari. Convinti. E adesso pure vincenti. Mandorlini deve avere lavorato duro. E ha visto cosa c'era da fare. Il mister è stato bravo ad intervenire al momento giusto. Vedo lo spirito di squadra. Così si va avanti».
Lei dice: Mandorlini ha cambiato pelle al Verona. Ma come si fa a riuscire nell'impresa?
«Responsabilizzi i tuoi giocatori. Piano piano capiscono di poter fare qualcosa di importante. E allora quando vai sul dischetto del rigore, sai già che la palla entrerà in rete. E i fischi si trasformano in applausi».
Ferrari?
«Proprio lui. Dai fischi ai cori di sostegno. Pensate sia casuale? Non è così. Un allenatore quando entra in sintonia con il gruppo riesce più facilmente a pescare il meglio di quello che ha a disposizione. E le cose cambiano. Ora bisognerà stare molto attenti. Ma c'è qualcosa di nuovo che pervade il Verona. Di nuovo e di bello» (LArena.it)
IN BREVE A PIÉ PAGINA
NBA: I LAKERS mettono la museruola agli SPURS, volano e... Travolgono un tifoso! Vittoria sul fil di lana dei BULLS sugli HEAT per i quali si apre una crisi...
SERIE A: Costa cara a DI CARLO la sconfitta interna contro il CESENA; l'ex CHIEVO viene esonerato, CAVASIN al suo posto. La LAZIO batte il PALERMO di COSMI e va a 2 punti dal NAPOLI che invece frena in casa contro il BRESCIA. All'UDINESE basta un rigore per sconfiggere il BARI mentre MUTU risorge e con una doppieta aiuta la FIORENTINA a battere il CATANIA. PALACIO spaventa l'INTER ma alla fine i nerazzurri esagerano: 5 a 2 al GENOA. ROMA a fatica sul LECCE. MILAN di misura sulla JUVE.
ATLETICA: Agli europei indoor di Parigi l'Italia conquista un oro nel salto in alto con la DI MARTINO ed un argento con la LAMANTIA nel salto triplo!
LIGA SPAGNOLA: BARÇA inarrestabile, REAL a -10... TENNIS: KARLOVIC da record! 'Spara' palline a 251 Km all'ora...
VITA DA EX: PASTORELLO non è più il vicepresidente del LUGANO! E' stato licenziato in tronco e ora per ui si parla di un futuro a PADOVA o, addirittura al PALERMO! (Bòn tùto basta che non torni a Verona..)
ARBITRI&STRANEZZE: Arbitro espelle calciatore 'reo' di aver placcato un invasore di campo! La motivazione? Violenza gratuita! E' accaduto in Inghilterra...
SERIE B: Il TORINO esonera LERDA, al suo posto PAPADOPULO.
CHAMPIONS LEAGUE: Il BARCELLONA manda a casa l'ARSENAL, lo SHAKTAR schianta la ROMA che rescinde cn ADRIANO.
CICLISMO&DOPING: Ci risiamo! 2 anni per PELLIZZOTTI e CAUCCHIOLI...
RASSEGNA STAMPA
ALTRE NEWS
Alessandria-Hellas Verona, da oggi è attiva la prevendita
Da oggi è possibile acquistare i tagliandi. Non è ancora noto se sarà consetito aprire le biglietterie nella giornata di domenica, venerdì la decisione definitiva
09.03.2011 14:30 di Fabrizio Pozzi
Fonte: Alessandria Calcio
L'U.S. Alessandria Calcio, attraverso un comunicato apparso sul proprio sito internet, ha reso note le modalità relative alla prevendita dei biglietti per l'incontro di domenica prossima:
"La prevendita dei biglietti per l'incontro che vedrà domenica prossima ospite l'Hellas Verona sarà attiva a partire da mercoledì 9 marzo presso tutti i punti vendita Booking Show e presso le biglietterie dello stadio Moccagatta. Tutte le informazioni necessarie per l'acquisto dei tagliandi sono disponibili nella sezione 'Biglietteria - Prezzi e info' del sito www.alessandriacalcio.it .
Si ricorda che dopo la riunione del Gruppo Operativo per la Sicurezza tenutasi ieri mattina, nella giornata di domenica per motivi di ordine pubblico le biglietterie dello stadio Moccagatta potrebbero rimanere chiuse. Dopo un ulteriore riunione, che si terrà nella giornata di venerdì, verrà comunicata la decisione definitiva".
FONTE: TuttoLegaPro.com
Mercoledì 09 Marzo 2011
Un punto di penalizzazione solo per la Salernitana. Mandorlini: «Guardo solo a casa mia»
Disciplinare, niente ribaltoni: l’Hellas a -1 dai play off
di Gianluca Vighini
VERONA - Appena un punto di penalizzazione. Solo la Salernitana paga (poco) per le irregolarità amministrative riscontrate dalla Procura federale. Ieri è arrivata la decisione della Disciplinare. La società campana, ormai sul baratro del fallimento, già penalizzata di tre punti in precedenza, è stata punita con un altro punto di penalità. Prosciolte invece Reggiana e Lumezzane, inserite nelle stesso girone del Verona. Ora bisogna attendere la decisione sull’Alessandria, anch’essa deferita alla Disciplinare dal procuratore federale per l’Irpef non pagata ad agosto.
Avanti con le proprie forze. E’ chiaro, a questo punto che la situazione per l’Hellas è cambiata pochissimo. Insomma, se la squadra scaligera vuole veramente arrivare ai play off, dovrà farcela quasi esclusivamente con le proprie forze (anche se altri filoni che riguardano la Salernitana risultano ancora aperti).
Le reazioni. «Ho sempre detto e ripetuto che in questa fase guardo solo in casa mia. Non mi frega delle altre squadre e delle penalizzazioni - ha spiegato il ds Gibellini più preoccupato per la gara che attende l’Hellas ad Alessandria che al discorso penalizzazioni. E sulla stessa lunghezza d’onda anche Mandorlini. «E’ da quando sono arrivato che dico: m’interessa solo del Verona».
La classifica aggiornata: Gubbio 52 punti; Sorrento 44; Alessandria e Salernitana 37; Lumezzane e Bassano 36; Verona 35; Spal 33 e Ravenna 33; Spezia e Reggiana 32; Cremonese 31; Como 29; Pavia 28; SudTirol 27; Pergocrema 25; Monza 19 e Paganese 19.
L’arbitro di domenica. Ad arbitrare Alessandria-Hellas sarà Borriello di Mantova. Ieri i gialloblù hanno ripreso la preparazione a Sandrà. Qualche problema solo per Napoli, alle prese con una distorsione alla caviglia. (ass)
Martedì 08 Marzo 2011
Quanta abbondanza in avanti per Alessandria: Ferrari, Pichlmann e Tiboni a caccia di una maglia
Verona, Mandorlini con tre assi a disposizione
di Gianluca Vighini
VERONA - Tre centravanti a caccia di un posto. Mandorlini, incredibile a dirsi, adesso ha addirittura problemi d’abbondanza. In attacco Ferrari, Pichlmann e Tiboni scalpitano per una maglia da titolare e domenica ad Alessandria, l’allenatore dell’Hellas dovrà sfogliare la margherita per cercare di mettere in campo la soluzione migliore.
Si viaggia in Ferrari. Nicola è al cento per cento della forma. Anzi: è uno dei demiurghi del Verona new style. La sua metamorfosi è coincisa con quella della squadra. Umile e generoso, l’attaccante trentino sembra al momento intoccabile. «Merito del suo carattere - dice di lui Mandorlini -, ma non si deve fermare. Può e deve migliorare ancora tanto. Ci deve credere ancora di più». Tatticamente prezioso, Ferrari ha dato un senso logico al 4-3-3. Con Berrettoni e Le Noci è in pole-position per giocare in Piemonte.
La crisi dell’austriaco. Pichlmann, al contempo, attraversa un brutto momento. Titolare inamovibile e pezzo pregiato del mercato, l’austriaco è finito suo malgrado in panchina. Pur avendo tolto le castagne dal fuoco più di una volta al Verona (sei gol all’attivo), ed essersi sempre adeguato alle scelte di Mandorlini (anche quando navigava senza senso sulla fascia destra), Piki ha voglia di tornare a giocare. «Tagliato fuori? Nemmeno per sogno - sbotta Mandorlini -. Pichlmann è prezioso per noi. Ma anche lui deve capire che ci aspettiamo tantissimo da un giocatore con le sue qualità».
Tibo è pronto. Infine c’è Tiboni. Il giovane attaccante ha rifatto quasi da zero la preparazione e ora è pronto a giocarsi le sue chance. Difficile, quasi impossibile che parta titolare. Ma Mandorlini sa che ha a sua disposizione un’arma importante soprattutto per girare le partite. «Tiboni è un ragazzo di valore. Sta lavorando molto bene. Avrò bisogno anche di lui», dice il mister.
Oggi la ripresa. Dopo la pausa, il Verona riprende la preparazione a Sandrà con una doppia seduta. (ass)
Lunedì 07 Marzo 2011
Il Verona del 2011 ha doppiato quello di Giannini: 17 punti contro 9
«Hellas, nove finali per i play off»
di Gianluca Vighini
VERONA - Tre vittorie consecutiva, 17 punti nel girone di ritorno contro i 9 conquistati all’andata, 32 gol fatti, 22 subìti (seconda miglior difesa del girone alla pari con il Gubbio e dietro solo al Bassano e all’Alessandria che ne hanno presi 21). Sono le cifre che dicono che il Verona è tornato competitivo dopo l’emozionante successo con il Ravenna. La rincorsa ai play off insomma è iniziata. Domenica prossima, dopo la sosta di ieri, la sfida delicatissima proprio contro l’ex Sarri, contro cui all’andata l’Hellas vinse 2-0, segnando il miglior momento della gestione Giannini.
Rimonta senza freni. Le tre vittorie consecutive hanno rilanciato dunque l’Hellas. Una metamorfosi che ha tre punti chiave: il ritorno di Berrettoni, l’esplosione di Ferrari, la compattezza di tutto l’ambiente. Ferrari, con la doppietta di domenica scorsa è arrivato a quota quattro reti, mentre il capocannoniere della squadra è Le Noci con 7 reti. A ruota segue Pichlmann (ora in panchina) che è a sei gol. Anche Esposito sta dimostrando di avere una buona vena realizzativa: quattro reti anche per lui (record personale in carriera).
Nove finali. Come detto, il 13 marzo alla ripresa del campionato c’è subito lo scontro diretto con l’Alessandria. La squadra di Sarri è stata appena deferita per non aver pagato l’Irpef, quasi sicuramente subirà una penalizzazione. Il 20 marzo al Bentegodi c’è lo Spezia, responsabile della caduta in C della squadra scaligera. Il 27 marzo l’Hellas farà visita al Bassano. Si prevede un esodo dei tifosi scaligeri. Dopo la sosta del 3 aprile, si riprende il 10 aprile: sfida in casa con la Salernitana. Il 17 aprile, sfida ad un’altra big del campionato: c’è il Sorrento che tra le mura amiche è spesso micidiale.
Non è finita: il sabato di Pasqua al Bentegodi torna (se sarà ancora al suo posto...) Remondina con la sua Spal. Il 30 aprile il Verona andrà a far visita al Pavia, mentre l’8 maggio al Bentegodi ospita il Lumezzane, altro potenziale concorrente nella lotta play off. Infine, il 15 maggio si chiude a Crema.
E Mandorlini ribadisce il concetto. «Ci aspettano nove finali nelle quali dobbiamo ottenere il massimo. Giocheremo sempre per vincere. Ci faremo trovare pronti». (ass)
FONTE: Leggo.it
Bagnoli applaude «Il Verona ora c'è Bravo Mandorlini»
IL TECNICO DELLO SCUDETTO. Un grande ex «promuove» la squadra
«Ha cambiato la mentalità, adesso ci credono, sono più convinti. Non è un caso che siano arrivate tre vittorie di fila. I play off? Certo, tutto è possibile»
09/03/2011
Verona nel cuore. Da sempre. Il Grande Maestro non parla mai a vanvera. Anzi, si prende lunghe pause di riflessione prima di profferir parola. Tutto nasce da una forma di rispetto verso se stesso e il mondo. Osvaldo Bagnoli è uomo che viene dal passato. I ricordi pesano. Il senso della responsabilità che ha sempre accompagnato il suo modo di intendere la vita lo ha reso per molti 'guru' da seguire. Veronesi e non solo. E allora quando l'Osvaldo parla fa sempre tendenza.
E veniamo al presente. Oggi l'Hellas è tornato a sorridere. Ha vinto tre partite di fila, si è rimesso in carreggiata. Punta ai playoff e spera di annacquare in fretta i cattivi pensieri che avevano accompagnato a lungo la strada dei ragazzi di Mandorlini. Qualcosa, di sicuro, è cambiato. Cosa? L'allenatore dello scudetto interviene e suggerisce.
Bagnoli, il Verona è diverso. Ha mostrato la faccia migliore. Come se lo spiega?
"Lo stimolo arriva da dentro. Lo vedi come giocano, lo vedi da come corrono. E io dico: bravo Mandorlini".
Merito del mister allora?
"Quando sbagli tre rigori di fila non è mai un caso. Quando i giocatori si trasformano c'è sempre sotto qualcosa. Fidatevi: certe cose le ho vissute sulla mia pelle".
E allora dice che.
"Che questo è il Verona giusto. Che sa andare in campo finalmente con una mentalità positiva. Sa responsabilizzarsi, sa fare la cosa giusta. Può migliorare ancora, questo è sicuro. Ma in campo va una squadra diversa da quella del passato".
Dove sta la differenza?
"Li vedete? Vanno ad attaccare gli avversari. Convinti. E adesso pure vincenti. Mandorlini deve avere lavorato duro. E ha visto cosa c'era da fare".
Cosa c'era da fare?
"Lo sa lui. E per rispetto verso chi lavora certo cose le tengo per me. Il mister è stato bravo ad intervenire al momento giusto. Vedo lo spirito di squadra. Così si va avanti".
Playoff possibili?
"Una squadra che vince può anche non darsi limiti".
Si dice anche che l'Hellas abbia giovato del ritorno di giocatori importanti. Uno su tutti: Berrettoni
"Non me ne voglia: ma in questa categoria non può un solo giocatore fare la differenza. Serve collaborazione, gioco di squadra. Quello che si vede adesso. E poi nella mia idea di calcio solo Pelè e Maradona potevano vincere le partite da soli. Aggiungo: non sarebbe corretto attribuire i meriti di questa rinascita ad un solo giocatore".
Perché si è dovuto aspettare così tanto per vedere un Verona all'altezza della situazione?
"Perché l'allenatore deve arrivare al nocciolo del problema, e poi si mette a lavorare. Il più grande merito che attribuisco a Mandorlini è quello di avere cambiato la mentalità della squadra. Ha inciso molto sul carattere dei suoi ragazzi. E sono proprio queste sfumature a dare un senso diverso alle prestazioni del gruppo".
Bagnoli, quando ha visto per l'ultima volta il Verona dal vivo?
"C'era ancora Remondina sulla panchina, hanno vinto 4-3, mi pare (la partita era quella contro il Legnano del campionato 2008/2009), e io sono andato per rispondere ad un invito di Fanna. Allo stadio, magari, non vado, ma la squadra la seguo sempre".
Lei dice: Mandorlini ha cambiato pelle al Verona. Ma come si fa a riuscire nell'impresa?
"Responsabilizzi i tuoi giocatori. Piano piano capiscono di poter fare qualcosa di importante. E allora quando vai sul dischetto del rigore, sai già che la palla entrerà in rete. E i fischi si trasformano in applausi".
Ferrari?
"Proprio lui. Dai fischi ai cori di sostegno. Pensate sia casuale? Non è così. Un allenatore quando entra in sintonia con il gruppo riesce più facilmente a pescare il meglio di quello che ha a disposizione. E le cose cambiano. Ora bisognerà stare molto attenti. Ma c'è qualcosa di nuovo che pervade il Verona. Di nuovo e di bello".
Fosse la volta buona...
"Ho fiducia in Mandorlini. E qualcuno si sta già accorgendo che forse qualcosa di importante può essere fatto".
Simone Antolini
Hellas, strategia anti Alessandria
NEWS DA SANDRÀ. Mandorlini sta studiando lo schieramento migliore da opporre ai grigi allenati dall'ex Sarri. Fuori Hallfredsson e Maietta, squalificati, non ce la fa neppure Napoli. Oggi, test pomeridiano
09/03/2011
Doppia seduta di allenamento ieri per i gialloblu di Mandorlini alla ripresa degli allenamenti a Sandrà. Come già riferito nei giorni scorsi il tecnico, per il prossimo incontro di campionato dovrà fare a meno di Emil Hallfredsson e Domenico Maietta, squalificati entrambi per un turno dal giudice sportivo.
Di sicuro non sarà del gruppo anche Andy Selva che è alle prese con una sciatalgia cronicizzata che ormai da tempo lo sta tenendo lontano dal campo. Osservato speciale di questi giorni è Aiman Napoli. L'attaccante arrivato da poco dal Crotone è alle prese con un trauma discorsivo alla caviglia che lo ha costretto allo stop negli ultimi due impegni di campionato contro Cremonese e Ravenna. Salvo sorprese, il suo impiego nel prossimo test di campionato sarà quasi impossibile. Il giocatore anche nella giornata di ieri ha continuato con il programma di recupero personalizzato all'Isokinetic di Arbizzano. Napoli tornerà probabilmente disponibile per la prossima partita, inutile rischiare una ricaduta che complicherebbe il suo recupero. La squadra agli ordini di Mandorlini tornerà, invece, in campo oggi per una seduta pomeridiana in programma come sempre a Sandrà. L'inizio dell'allenamento dei gialloblu è previsto alle 15.
ARBITRA BORRIELLO. Sarà Francesco Borriello, della sezione arbitrale di Mantova, a dirigere Alessandria - Hellas Verona, sfida valida per la 26esima giornata del campionato di Prima Divisione, in programma domenica 13 marzo allo stadio "Moccagatta". Il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Alessio Tolfo (Pordenone) e Cristian De Franco (Udine). Un precedente con la formazione scaligera per il fischietto lombardo: Hellas Verona-Rimini 0-1 del 6 dicembre 2009, a segno Tulli al 53'.
BIGLIETTI. L'Alessandria ha reso noto che a disposizione dei tifosi veronesi sono stati previsti 780 biglietti per la partita di domenica prossima. Il costo del tagliando è di 20 euro più diritti di prevendita. I biglietti sono disponibili presso il circuito Bookink show. Questi I punti vendita a Verona: Box Office, via Pallone 12 e Tabaccheria Gulli Davide, via Centro 153. Inoltre i tagliandi potranno essere acquistati anche a San Bonifacio, a 'Tuttomusica' in via Fiume 58/B.
Mandorlini, dubbio Napoli
NEWS. In vista della trasferta in Piemonte riprende oggi il lavoro di Ceccarelli e compagni
Ha un problema alla caviglia, difficile possa farcela. Hallfredsson e Maietta sono squalificati
08/03/2011
Oggi si torna a fare sul serio. E domenica ad Alessandria il Verona metterà in gioco una buona fetta della sua stagione. In palio un posto nei playoff. La squadra di Andrea Mandorlini, comunque, dovrebbe arrivare alla sfida con i 'grigi' allenati da Maurizio Sarri con il morale alle stelle. Le tre vittorie consecutive ottenute in campionato contro Reggiana, Cremonese, Ravenna hanno cambiato, pare, il senso della stagione dei gialloblù. Per avere la quasi certezza di un posto nei playoff il Verona deve conquistare da qui alla fine del torneo almeno altri 15-17 punti. Tanti. E quindi c'è da correre davvero molto.
NAPOLI IN DUBBIO. Mandorlini alla ripresa degli allenamenti farà la conta degli assenti in vista della gara di domenica prossima. Maietta e Hallfredsson sono già sicuri di non poter partecipare alla trasferta in terra piemontese. I due, infatti, sono stati squalificati per un turno dal giudice sportivo e quindi torneranno a disposizione per la gara successiva che vedrà Ceccarelli e compagni impegnati in casa contro lo Spezia. Sarà difficile, poi, rivedere in campo Napoli. L'attaccante è alle prese con un trauma distorsivo alla caviglia. Il dottor Pasini, responsabile sanitario dell'Hellas, valuterà la situazione del giocatore, che nella migliore delle ipotesi potrebbe tornare in gruppo nella seconda parte della settimana. Tenendo conto che Napoli deve tornare ad allenarsi con regolarità, è probabile che il giocatore possa tornare utile per la sfida con lo Spezia. Selva, alle prese con una sciatalgia cronicizzata, continuerà con il suo ciclo di terapie. Oggi la squadra riprende con una doppia seduta a Sandrà.
«Caro Martinelli, io sono pronto ad aiutarla»
LA RISPOSTA. L'intervista esclusiva de L'Arena al presidente del Verona smuove le acque anche per quanto riguarda la situazione societaria e gli sviluppi futuri. Alberto Parentela conferma: «Io non mi sono certo chiamato fuori. Abbiamo portato Mandorlini con un programma preciso: e lo vorremmo rispettare»
08/03/2011
Ha letto, ha preso atto, non ha fatto una piega. Ha solo alzato il telefono. «Pronto, sono Parentela, posso parlare...». Lui è fatto così, del resto. «Sono uno di parola e alla parola data tengo molto. A quella che dò io e a quella che danno gli altri». Alberto Parentela ha pronta una lettera per il presidente Martinelli. "M'ha fatto piacere leggere che sta meglio e che ha voglia di lottare. Possiamo riprendere a parlarci...»
Ultimamente, Parentela se n'è stato in disparte...
"No, guardi, il discorso è diverso e Martinelli questo lo sa. Non c'è stata settimana in cui non mi son fatto sentire, magari con un messaggio, vista la situazione delicata. Ci sono momenti in cui la discrezione è d'oro, ci sono anche cose più importanti del calcio e in questo periodo l'uomo Martinelli era più importante del presidente Martinelli. Era giusto rispettarne anche il momento".
Vuol dire che Parentela c'è sempre...
"Sempre. Ma anche questo, Martinelli lo sa bene. Io non mi sono mai chiamato fuori, nè defilato. La mia proposta resta sul tavolo della società, non ho cambiato di una virgola quelle che erano le mie idee, il programma per il Verona, il sogno di un rilancio in grande stile".
Però le date sono diciamo così slittate in avanti...
"Precisiamo, le date sono slittate perchè da un certo punto in poi si sono parlati i professionisti, i miei e quelli della società. Un passaggio del genere non è certo semplice, nè va fatto di corsa".
Martinelli ha ribadito che da solo, è difficile...
"Lui sa quello che noi possiamo fare per il Verona. Del resto, le parole sono una cosa i fatti un'altra. Io non guardo le parole di chi mi ha giudicato senza neanche conoscermi. Stiamo ai fatti?"
Prego...
"Ormai s'è detto mille volte, vale la pena ripeterlo. Se Mandorlini è al Verona, è perchè l'abbiamo portato noi, questo è giusto si sappia. Io e Spartaco Landini, che lavora con me e che ha fatto di tutto per portare in panchina un tecnico capace. Mandorlini lo sta dimostrando con i risultati".
Il programma prevede...
"Il programma prevede la ricostruzione del Verona che deve tornare a occupare nel panorama del calcio italiano il posto che gli compete. Dissi già in precedenza che c'erano giocatori già bloccati anche a gennaio. E Landini, che conosce benissimo il mondo del calcio sta lavorando anche per il Verona del futuro".
Capitolo stadio...
"L'ho detto a Martinelli, a me non interessa. Piuttosto, ci sono altre cose che ci tengo a dire e che fanno parte del nostro piano".
Dica...
"Il Verona che ho in testa, deve tornare ad allenarsi all'antistadio, deve vivere nel cuore della città, come ha sempre fatto e come vogliono i tifosi. Se entro, una delle prime novità sarà questa".
A proposito di tifosi, qualche tempo fa c'era stato un incontro un po' burrascoso...
"Ormai è acqua passata. Piuttosto, le dirò che ho incontrato di recente un ragazzo che ha il polso della situazione di molti club. Un ragazzo con i capelli ricci, robusto, un grande appassionato. Dopo che ci siamo conosciuti, mi ha detto delle cose che mi hanno fatto piacere..."
Cioè?
"Mi ha detto, "vede, avevo parlato male di lei e non la conoscevo. Ora che la conosco, le chiedo scusa. Sappia che se arriva per il bene del Verona, l'accogliamo a braccia aperte". .
Allora, a quando la prossima mossa?
"Presto. Credo che i professionisti abbiano concluso il loro lavoro. La proposta è già stata avanzata. Se Martinelli vuole, sa che su di me può contare, per il futuro del Verona".
Mettiamo una data?
"Facciamo la prima metà di aprile. Non vedo l'ora di mettermi al lavoro. Mi sono appassionato al Verona grazie a Gigi Busatta, che per me è come un fratello. Non cerco pubblicità, nè un'ora di gloria, nè visibilità a buon mercato. Non m'interessa. Sono qui per aiutare il Verona".
Raffaele Tomelleri
FONTE: LArena.it
08/03/2011 - 17:24
Sandrà, i gialloblù riprendono con una doppia seduta
Lavoro di forza in palestra e trasformazione sul campo al mattino, riscaldamento tecnico, corsa, lavoro tattico e partitella nel pomeriggio
08/03/2011 - 16:40
Commissione Disciplinare, penalizzazione per la Salernitana
Sottratto un punto in classifica alla squadra campana. Prosciolte dagli addebiti contestati Tritium Calcio, Reggiana, Lumezzane, Crociati Noceto e Pro Vercelli
08/03/2011 - 16:25
Alessandria-Hellas Verona, arbitra Borriello di Mantova
In occasione del match con la squadra piemontese il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Tolfo (Pordenone) e De Franco (Udine)
Alessandria-Hellas Verona, info per il settore ospiti
04/03/2011 - 10:42
Per la 26a giornata di campionato 780 biglietti a disposizione della tifoseria scaligera acquistabili presso il circuito Booking Show al costo di 20€+diritti di prevendita
VERONA - L'Alessandria ha reso note le informazioni relative alla prevendita dei tagliandi del settore ospiti per la sfida di campionato in programma domenica 13 marzo allo stadio "Moccagatta".
780 i biglietti a disposizione della tifoseria scaligera al costo di 20€+diritti di prevendita presso il circuito Booking Show. Questi i punti vendita di Verona e provincia:
- Verona-Box Office s.r.l, Via Pallone 12/a Verona
- Tuttamusica, Via Fiume, 58b San Bonifacio
- Tabaccheria Gulli Davide, Via Centro 153 Verona
La prevendita avrà inizio il mercoledì antecedente alla gara.
Ufficio Stampa
07/03/2011 - 10:36
Giovanili, doppio successo col Portogruaro
Contro la formazione granata vittorie di Allievi e Giov. Nazionali. Allievi Regionali di misura sul San Paolo Padova, Giovanissimi Professionisti '98 ko col Vicenza
06/03/2011 - 16:34
Recupero 25a giornata, tris del Lumezzane
Il successo interno permette ai lombardi di agganciare i giallorossi al quinto posto in classifica a quota 36, staccando l'Hellas di una lunghezza
05/03/2011 - 16:52
Per la Berretti 2-2 casalingo contro il Bassano Virtus
I gialloblù, in gol con Testini e Gelain, si portano ad un punto dal Brescia capolista, battuto 4-0 dall'Atalanta nella 23a giornata di campionato
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
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CICLISMO, 2 ANNI A PELIZOTTI E CAUCCHIOLI PER DOPING
Martedì 08 Marzo 2011 - 18:40
LOSANNA - Un'altra «vittima» eccellente del Giro d'Italia 2009 scende dal podio della corsa rosa, dopo Danilo Di Luca anche Franco Pellizotti. Al termine di una battaglia legale durata mesi quest'ultimo è stato squalificato per due anni dal Tribunale arbitrale dello sport. Dopo aver superato lo 'scogliò del Tribunale nazionale antidoping del Coni, che lo aveva assolto cinque mesi fa, Pellizotti si è incagliato invece in quello dell'Uci. Il tribunale di Losanna mette dunque la parola fine alla vicenda dando ragione all'Unione ciclistica internazionale e fermando Pellizotti per due anni per anomalie nel suo passaporto biologico. Per lo stesso motivo, ha condannato l'altro italiano Pietro Caucchioli, confermando in questo caso la sentenza iniziale del Tna. Il corridore friulano, già fermo dal 3 maggio dello scorso anno, finirà di scontare la squalifica nel maggio 2012: come pena accessoria gli è stata comminata, oltre a una multa di 115 mila euro, la cancellazione dei risultati ottenuti appunto dal 7 maggio 2009. Per effetto della quale perde anche la maglia a pois del Tour 2009 ma soprattutto il secondo posto nel Giro dello stesso anno (divenuto tale dopo la squalifica di Di Luca): alle spalle di Menchov sale così al secondo posto lo spagnolo Carlos Sastre e al terzo Ivan Basso.
LA ROMA SALUTA ADRIANO: "CONTRATTO RESCISSO"
Martedì 08 Marzo 2011 - 19:33
ROMA - Era stato accolto nella Città Eterna da vero 'Imperatore'. Cinquemila tifosi della Roma avevano sfidato il caldo estivo per assistere allo Stadio Flaminio alla sua presentazione con la maglia giallorossa. Sembrava l'inizio di una nuova grande avventura, l'ultima chance di riscatto per un campione che si era perso e aveva già provato a ritrovarsi. E invece, esattamente nove mesi dopo, mentre i compagni in Ucraina cercano l'impresa per non salutare la Champions League, Adriano e la Roma hanno deciso di dirsi addio. Lo hanno fatto attraverso l'elegante formula della «risoluzione consensuale» che, con due anni e mezzo d'anticipo (naturale scadenza prevista per giugno 2013, ndr), ha annullato un contratto da 5 milioni di euro lordi a stagione. Una sconfitta personale, per l'attaccante brasiliano che giurava di aver ritrovato equilibrio e forza mentale, dopo gli anni di sofferenza tra Milano e Rio, la birra e la saudade come compagna di solitudine.
Ma anche una sconfitta collettiva per la Roma, che su di lui aveva investito. «Adriano non è una scommessa, ma una certezza» erano state le parole usate dal presidente Rosella Sensi per scacciare lo scetticismo emerso con l'arrivo a Roma dell'attaccante. D'altronde, dopo i ripetuti fallimenti con la maglia dell'Inter, il ritorno in Italia del brasiliano dopo la buona stagione col Flamengo aveva innescato parecchie perplessità tra gli addetti ai lavori: in evidente sovrappeso, mentalmente fragile, ormai inadatto per i ritmi del calcio europeo erano stati i commenti più gettonati. Commenti che Adriano non è riuscito a smentire nel corso di questi nove mesi. Dall'esordio in giallorosso ad agosto, in occasione della Supercoppa persa con l'Inter, al derby di Coppa Italia con la Lazio di gennaio, in cui si è procurato un brutto infortunio alla spalla destra, l'Imperatore ha collezionato appena otto presenze. Troppo poche per chi era stato accolto quasi come Gabriel Batistuta, il 'Re Leonè del terzo scudetto romanista, per chi aveva espresso la convinzione di «essere molto più maturo» e di poter «fare grande la Roma».
A fermare la rinascita di Adriano, oltre alla sfortuna che si è materializzata con alcuni infortuni, è stata soprattutto la sua testa, i suoi comportamenti sempre border-line, e alla fine l'ultimo colpo: il ritorno ritardato a Roma dopo le vacanze di Natale, con le immancabili notizie di bravate, tra troppo alcool e una patente ritirata. Atteggiamenti che hanno acceso la lampadina dell'allarme, e indispettito definitivamente la la dirigenza giallorossa. Non Rosella Sensi, che a gennaio ne aveva bloccato il ritorno in Brasile nonostante fosse ormai al capolinea con l'arrivo all'orizzonte della nuova prorietà americana, bensì Gian Paolo Montali. Il nuovo direttore operativo, futuro direttore generale, constatata l'impossibilità di recuperare un purosangue come Adriano, ha mediato con l'entourage dell'Imperatore per chiudere anticipatamente una storia d'amore mai sbocciata. Senza arrivare alla rottura (rescissione unilaterale), Montali ha mediato con l'agente Roberto Calenda per arrivare a via d'uscita in grado di soddisfare entrambe le parti. Così si è giunti alla risoluzione consensuale, col giocatore che riceverà arretrati e stipendi fino a marzo rinunciando ai compensi per il resto della stagione, e con la Roma che risparmierà complessivamente 12 milioni di euro. Ora è probabile che Adriano aspetti il ritorno della Roma da Donetsk, per salutare i suoi amici e compagni di questa breve avventura finale italiana. Poi, il ritorno a casa, dove il Corinthians e il campionato brasiliano sono pronti ad accoglierlo e a farlo sentire a casa. Senza stress nè fama mondiale.
CHAMPIONS, LA ROMA FUORI. MONTELLA FURIOSO -VIDEO
Mercoledì 09 Marzo 2011 - 00:36
DONETSK - Tre schiaffi alla Roma, e la squadra di Montella è la prima italiana che saluta la Champions, in una serata per metà paradossale e per l'altra da incubo. Perchè i giallorossi, costretti a risalire la china dopo il ko all'Olimpico, in casa dello Shaktar hanno giocato, sbagliato, sprecato, e poi si sono lasciati sopraffare dal nervosismo e dalle ingenuità, come il secondo fallo che è costato il rosso a Mexes. A conti fatti, la Roma scende, lo Shakthar prosegue la corsa. Come non le era mai riuscito nei sei tentativi precedenti, la squadra oggi allenata da Mircea Lucescu non solo ha raggiunto gli ottavi di Champions, ma ora approda ai quarti con uno squillante 3-0. Una qualificazione che i 50.000 della Donbass Arena salutano per quello che è: un'impresa storica dei loro beniamini, recenti invitati al tavolo del calcio che conta. Per di più centrata contro un avversario che, all'atto del sorteggio, qui era stato visto come un ostacolo quasi insormontabile. Ed invece, nel doppio confronto, si è rivelato un gigante dai piedi d'argilla, stasera gelato dai -10 della 'primaverà ucraina e piuttosto nervoso.
ARSENAL KO, IL BARÇA VOLA AI QUARTI DI FINALE -VIDEO
Martedì 08 Marzo 2011 - 23:56
ROMA - Un gol da applausi a scena aperta targato Messi e una espulsione imperdonabile ai danni di Van Persie. Il bello e il brutto del calcio in una partita che proietta il Barcellona ai quarti di finale della Champions League con un 3-1 che spezza l'Arsenal e mette a segno la 'remuntadà spagnola dal 2-1 dell'andata a favore dei Gunners. Il primo tempo del match al Nou Camp è tutto nello splendido gol della Pulce argentina che controlla al volo una palla servitagli da Iniesta: tocco sotto del fantasista argentino per un pallonetto che scavalca il portiere dell'Arsenal in uscita, e poi tocco al volo a porta vuota per l' 1-0 che vale la qualificazione. Nel secondo tempo arriva però il pari degli inglesi con l'autogol di Busquets e subito dopo l'ingenua espulsione di Van Persie che già ammonito si fa cacciare per aver tirato a gioco già fermo, quando Busacca aveva fischiato il suo fuorigioco. L'olandese si giustifica dicendo di non aver sentito, ma l'arbitro Busacca è inflessibile e sventola il rosso. «Come potevo sentire il suo fischio con 95 persone che saltavano su è giù? - dirà Van Persie a fine gara - è uno scherzo questa espulsione, una beffa che ha avuto delle conseguenze sulla partita». Dopo il rosso a Van Persie che lascia in 10 l'Arsenal il Barcellona si ributta in avanti e con i gol di Xavi e il rigore di Messi vola al prossimo turno dell'Europa che conta.
IL TORINO ESONERA LERDA: AL SUO POSTO PAPADOPULO
Mercoledì 09 Marzo 2011 - 11:01
TORINO - È finita l'avventura di Franco Lerda sulla panchina del Torino. Decisiva la sconfitta di lunedì contro il Vicenza, che ha convinto il presidente Urbano Cairo a cambiare guida tecnica ed affidare la squadra all'esperto Giuseppe Papadopulo. Il Torino nell'annunciare l'esonero di Lerda e del suo staff ha «ringraziato il tecnico per il lavoro svolto in questi mesi, augurandogli i migliori successi professionali per il futuro». Il club granata ha quindi fidato l'incarico di allenatore responsabile della prima squadra a Giuseppe Papadopulo, che verrà presentato oggi ai media e guiderà i calciatori granata nella prima sessione di allenamento. Papadopulo è nato a Casale Marittimo, in provincia di Pisa, il 2 febbraio 1948. Dopo una carriera da difensore terminata nel 1982, nel 1987 ha iniziato ad allenare nel Sorrento. Sono seguite le panchine di Licata, Monopoli, Perugia, Acireale, Avellino, Livorno, Fidelis Andria, Lucchese, Cremonese, Crotone, Siena, Lazio, Palermo, Lecce e Bologna. Al suo attivo anche due promozioni in Serie A (Siena nel 2003 e Lecce nel 2008).
PLACCA LO STREAKER NUDO: ARBITRO LO ESPELLE -VIDEO
Mercoledì 09 Marzo 2011 - 10:44
Ultimo aggiornamento: 10:46
WATERLOOVILLE – 'Vestito' come Borat ha invaso il campo da calcio ed è stato placcato da un giocatore. Protagonista un mitomane mezzo nudo che si è messo a correre con solo le parti intime coperte da un costumino che lasciava nudo il fondoschiena. L'autore del gesto è entrato in campo durante Havant & Waterlooville e Dorchester e a farne le spese è stato il giocatore Ashley Vickers che - mentre gli stewart lo rincorrevano senza successo - lo ha bloccato e gettato a terra ed è stato espulso sall'arbitro per la 'violenza dell'intervento'. “Un ragazzo correva sul campo senza nessuno steward che riuscisse a fermarlo - dice Vickers - il mio unico pensiero era quello di dare una mano a loro e contenerlo per andare avanti con la partita”.
TENNIS, KARLOVIC SERVE A 251 KM/H: È RECORD -VIDEO
Domenica 06 Marzo 2011 - 13:09
Ultimo aggiornamento: 13:21
ZAGABRIA - Ivo Karlovic oltre il muro dei 250 km/h al servizio: il bombardiere croato ieri ha sparato una prima palla a 251 km/h, nuovo record assoluto, durante la sfida del primo turno del World Group di coppa Davis fra Croazia e Germania. Il precedente primato era stato fatto segnare dallo statunitense Andy Roddick, che durante la semifinale di coppa Davis del 2004 servì a 249,4 km/h. Il nuovo record stabilito dal gigante croato (2,08 metri) non è però servito alla Croazia per conquistare il punto di doppio: Karlovic e Ivan Dodig sono infatti finiti al tappeto contro la coppia formata da Philipp Petzschner e Christopher Kas per 6-3, 3-6, 5-7, 6-3, 6-4. La Germania ora conduce per 2-1.
AL BARÇA BASTA KEITA -VIDEO ORA È A +10 SUL REAL MADRID
Domenica 06 Marzo 2011 - 14:03
BARCELLONA - È sufficiente la rete segnata da Keita al 43' del primo tempo al Barcellona per battere il Saragozza e riportarsi a +10 sul Real Madrid, che oggii fa visita al Racing Santander. Dopo la 27/a giornata della Liga i punti della formazione di Guardiola, saldamente prima in classifica, sono 74. Ai catalani martedì basterebbe lo stesso risultato contro l'Arsenal, nel ritorno degli ottavi di Champions, per passare il turno. Ed oggi l'allenatore ha risparmiato diversi giocatori chiave (Villa, Iniesta, Busquets, Abidal) lasciati inizialmente in panchina. Il Valencia, mercoledì sconfitto a domicilio dal Barcellona, rialza la testa e si conferma terza forza del campionato grazie al successo per 2-1 in casa del Maiorca, passato in vantaggio con un rigore di Ramis al 31'. La doppietta di Pablo Hernandez (33' pt e 21' della ripresa) rovescia il risultato e porta il Valencia a 54 punti, terzo ed a +4 sul Villarreal, battuto 3-1 dall'Atletico Madrid con le reti di Reyes, Aguero e Forlan. Per il Villarreal momentaneo pareggio firmato da Giuseppe Rossi.
IL MILAN IN VETTA -VIDEO. ALLEGRI: "DIFESA DI FERRO"
Domenica 06 Marzo 2011 - 09:48
TORINO - Milan profumo di scudetto, Juventus e Del Neri al capolinea. Una grande squadra (quella milanese) anche quando non è in serata straordinaria, come oggi, riesce quasi sempre a batterne una piccola (la Juventus), che si conferma tale anche nelle cifre: nemmeno un tiro sferrato nella porta di Abbiati, del tutto inoperoso e terza sconfitta consecutiva. Al Diavolo basta un gol di rapina di Gattuso, che è stato svelto a raccogliere una palla centrale schizzata via da Chiellini e battere Buffon, senza che nessun bianconero intervenisse.
ROMA OK A LECCE -VIDEO. MONTELLA: "STRADA GIUSTA"
Sabato 05 Marzo 2011 - 01:03
Ultimo aggiornamento: 01:08
LECCE - Questa volta la 'zona Roma', che sinora aveva visto svanire più di qualche successo, regala sorrisi e punti nella settimana più difficile per gli uomini di Montella. Avanti con una gran giocata di Vucinic nel primo tempo, raggiunti da un volitivo Lecce nella ripresa, proprio sul finire della gara la Roma trova, grazie ad un rigore gentilmente concesso da un braccio galeotto di Munari e trasformato da Pizarro, una vittoria che proietta gli uomini di Montella con maggiore serenità alla sfida di Champions prima e alla stracittadina contro la Lazio domenica prossima. Adesso il quarto posto non sembra più un miraggio.
GARRONE SCEGLIE CAVASIN. "PAZZINI? VOLEVA ANDAR VIA"
Lunedì 07 Marzo 2011 - 15:34
Ultimo aggiornamento: 20:21
GENOVA - La Sampdoria ha esonerato il tecnico Domenico Di Carlo. Al suo posto arriva Alberto Cavasin: il tecnico trevigiano ha firmato un contratto di 4 mesi con la Sampdoria. La firma è stata formalizzata nella sede della società blucerchiata alla presenza del presidente, Riccardo Garrone. Cavasin sostituisce Mimmo Di Carlo il cui esonero è avvenuto in contemporanea alla firma del contratto. Il presidente Garrone, all'uscita della sede del club blucerchiato, ha detto: «Cavasin mi piace. Spero che la sua grinta sia utile alla Sampdoria». Alla firma erano presenti tutti i maggiorenti della società, oltre al ds Doriano Tosi che proprio ieri sera aveva interpellato il tecnico trevigiano per sondarne la disponibilità.
BUIO SAMP COL CESENA: 2-3 DI CARLO IN BILICO -VIDEO
Domenica 06 Marzo 2011 - 16:02
GENOVA - La Sampdoria gioca benino un tempo, il primo, poi crolla sotto i colpi del Cesena, per riprendersi nel finale quando è ormai troppo tardi. La formazione di Ficcadenti si impone 3-2 a Marassi in una gara quasi perfetta che si è complicata solo nel finale, con un errore di Antonioli e un rigore, peraltro dubbio, realizzato da Maccarone. Ma il super gol di Parolo e la doppietta di Giaccherini erano un buon bottino. Con questo successo il Cesena sale a 28 punti in classifica a -3 dalla Samp, con Di Carlo sempre più in bilico.
L'INTER DILAGA: 5-2 AL GENOA LEO: "GIOCHI APERTI" -VIDEO
Domenica 06 Marzo 2011 - 17:38
MILANO - Il ringhio del Milan non spaventa l' Inter. Contro il Genoa, i nerazzurri infilano la vittoria numero undici dell'era Leonardo, continuano ad accarezzare il sogno 'remuntadà e regalano un record inimmaginabile, solo due mesi fa, al tecnico brasiliano. Il 5 a 2 rifilato ai rossoblù frutta all'allenatore carioca il punto numero 33 in 13 partite: nessuno ha fatto meglio di lui da quando sono stati introdotti i tre punti a successo. Nemmeno il Capello juventino della stagione 2004-2005, fermo a quota 32. Costretto a vincere per non perdere terreno dai 'cuginì, l' uomo che non sa pareggiare disegna la sua squadra con il consueto 4-3-1-2.
UDINESE E FIORENTINA OK. NAPOLI, SOLO 0-0 -VIDEO
Domenica 06 Marzo 2011 - 19:38
UDINE - Basta un calcio di rigore del capocannoniere Di Natale all'Udinese, per superare un Bari sempre più ulitmo, e accarezzare il sogno Champions. Partita molto equilibrata decisa soltanto a un quarto d'ora dal termine. Ora i Friulani sono quarti in attesa della partita della Lazio. Il Napoli si allontana dalla vetta, non riuscendo ad andare oltre lo 0-0 al San Paolo contro il Brescia. Partita nervosa, con Mazzarri espulso dopo pochi minuti. La squadra partenopea non offre un buon gioco, mente le "rondinelle" sembrano più organizzate. Si rialza la Fiorentina, che sconfigge il Catania 3-0 al Franchi. La sfida tra i due ex-interisti, Mihajlovic e Simeon, va al serbo, che trova finalemente i gol di Mutu e il secondo centro consecutivo di Gilardino. Pari 2-2 tra Bologna e Cagliari e 0-0 tra Chievo Verona e Parma.
SCULLI SPINGE LA LAZIO -VIDEO DOPPIETTA E PALERMO KO
Domenica 06 Marzo 2011 - 23:36
Ultimo aggiornamento: Lunedì 07 Marzo - 14:17
ROMA - Serse Cosmi non guarisce i mali del Palermo, e la Lazio sente profumo di Champions. Basta un tempo e la doppietta inedita in maglia biancoceleste di Sculli per il 2-0 sulle ali dell'aquila Olimpia a far volare la squadra di Edy Reja al quarto posto e gelare i siciliani, apparsi ancora tramortiti dal 7-0 con l'Udinese: la cura del tecnico perugino, chiamato a sostituire Delio Rossi dall'infuriato Zamparini dopo l'umiliante debacle con i friulani, non funziona, almeno per ora. E il suo rientro, a un anno dall'ultima apparizione in panchina con il Livorno, è davvero amaro: il Palermo incassa all'Olimpico la quarta sconfitta di fila dopo i ko con Fiorentina, Bologna e l'ultimo in casa con l'Udinese, e l'aria è sempre più di crisi. La Lazio invece riscatta subito il passo falso a Cagliari, sale a 51 punti, uno di vantaggio sui friulani e a sole due lunghezze dal Napoli, terzo. Bravo Reja, che arriva così al derby di domenica carico, pronto a fare il colpo in 'casà della Roma che ha vinto le ultime quattro stracittadine.
DI MARTINO ORO A PARIGI: "ORA VOGLIO I MONDIALI"
Domenica 06 Marzo 2011 - 21:45
PARIGI - Un oro nell'alto ed un argento nel triplo. Il giorno dopo il trionfo di Simona La Mantia nel triplo, l'atletica italiana vive una domenica da ricordare agli Europei Indoor di Parigi con l'exploit di Antonietta Di Martino e la sorpresa del secondo gradino del podio targato Fabrizio Donato dietro solo all'immenso Teddy Thamgo, capace di saltare fino a 17,92 metri per firmare il nuovo record mondiale. Per la Di Martino, laureatasi campionessa continentale con un volo fino a 2,01 - degno delle grandi assenti come la croata Blanka Vlasic e la tedesca Ariane Friedrich - è la prima medaglia d'oro in carriera. Un risultato che, assieme a quello di ieri della La Mantia, fa sorridere l'atletica in rosa, che in attesa dell'8 marzo può già festeggiare. La saltatrice azzurra sbaraglia il campo con una facilità impressionante, e si aggiudica la 26/a medaglia d'oro tricolore nella storia della manifestazione.
È perfetta, la cavese delle Fiamme Gialle: non commette un errore finchè le avversarie sono in gara. Il primo arriva proprio a 2,01, quando l'oro è già al sicuro, ovvero, al collo. Solo un momento di emozione. Giusto il tempo di festeggiare, ma solo dentro. E a vittoria appena ottenuta. «Alla vigilia sentivo la pressione di tutti - le parole nel dopo gara della Di Martino - cosa sicuramente normale, visto il 2,04 saltato quest'anno, ma altrettanto sicuramente non facile da gestire in una vigilia così importante. È la mia prima medaglia d'oro, e volevo onorarla con una prestazione di rilievo, ecco perchè ho scelto di saltare 2,01 quando i giochi erano ormai già fatti. Due anni fa, a Torino, la Friedrich vinse con questa esatta misura: ripetendola, credo di aver dato valore alla mia medaglia d'oro. Certo, se ci fosse stata lei, con la Vlasic, probabilmente la competizione sarebbe stata più accesa, ma nessuno si faccia trarre in inganno, non è stato affatto facile».
La testa è già al futuro. «Ora l'obiettivo sono i Mondiali, e spero, negli anni che mi restano in carriera, di riuscire ad arrivare al grande appuntamento nella forma che dico io. Ogni anno, anche quando poi sono salita sul podio, come nel 2007, mi è toccata qualcosa alla vigilia. Per una volta, vorrei affrontare la gara dell'anno nella forma della vita». Il passato, le ore spese nelle sale d'attesa di chirurghi e ortopedici, ogni tanto riaffiora: «Non è stato facile. Mi hanno dato per finita tante volte, ed ogni volta sono riuscita a tornare, a riemergere. Solo adesso comincio a capire che così, c'è molta più soddisfazione». La gara che non t'aspetti nell'Europeo indoor di Parigi, perlomeno per l'impatto della prestazione tecnica, è quella di Fabrizio Donato nel triplo. Il laziale delle Fiamme Gialle, campione europeo a Torino nell'edizione di due anni fa, alla fine è argento (fatto che più di qualcuno aveva pronosticato): ma quello che fa rumore è il doppio record italiano, realizzato atterrando prima a 17,70 e poi a 17,73 (il limite precedente era il 17,59 centrato proprio a Torino il 7 marzo del 2009). È l' ottava prestazione mondiale all time al coperto, che per certi versi ha costretto il francese Teddy Thamgo a migliorare il proprio record del mondo, portandolo a 17,92 (limite precedente: 17,91, Aubiere, 22 febbraio scorso). «Una gara straordinaria - commenta il fresco argento europeo - non ci credo nemmeno io. Il 17,70 è stato il mio salto più bello, ed era magnifica la sensazione di atterrare vicino, sempre più vicino, al cartello dei 18 metri». Il segreto di Donato è semplice. «Questo risultato è frutto di tanto lavoro e tanta tranquillità. Faccio atletica perchè mi piace, non solo perchè è il mio lavoro».
MIAMI IN CRISI, 5 KO DI FILA. E I LAKERS VOLANO -VIDEO
Mercoledì 09 Marzo 2011 - 11:10
MIAMI - La crisi di Miami è senza fine. Gli Heat incassano la quinta sconfitta consecutiva cedendo in casa per 105-96 ai Portland Trail Blazers, che centrano il settimo successo di fila 'on the road'. Miami, che ora ha un record di 43-21, completa la cinquina negativa nonostante i 38 punti di Dwyane Wade e la 'quasi tripla doppià di LeBron James (31 punti, 11 rimbalzi e 8 assist). Stecca, e non è una novità, Chris Bosh: 7 punti con un modesto 3/11 dal campo. Stavolta, almeno, nello spogliatoio degli Heat non c'è nessuno in lacrime, come era accaduto dopo il k.o. domestico contro Chicago e come aveva rivelato, prima di un'infruttuosa marcia indietro, il coach Erik Spoelstra. «La cosa assurda è che potremmo perdere ogni partita e andare comunque ai playoff», dice James offrendo una chiave di lettura alternativa. Alla post-season puntano dritti i Trail Blazers (37-27), che fanno centro in Florida con i 26 punti di LaMarcus Aldridge e i 22 di Gerald Wallace.
Se Miami è nelle sabbie mobili, c'è un'altra big che vola. I Los Angeles Lakers (46-19) inanellano l'ottavo successo in sequenza passando per 101-87 sul parquet degli Atlanta Hawks (37-27). I campioni Nba capitalizzano, avanti anche di 22 lunghezze, i 26 punti di Kobe Bryant, che raggiunge quota 27.423 in carriera e soffia il sesto posto 'all time' a Moses Malone (27.409). Menzione speciale per l'ottima prova di Andrew Bynum (16 punti con 8/10 al tiro, 16 rimbalzi e 3 stoppate) che domina sotto i tabelloni accanto a Pau Gasol (14 punti, 11 rimbalzi e 5 assist). Atlanta si arrende sotto il peso di un modesto 39.8% dal campo: servono a poco i 17 punti di Al Horford e i 16 di Josh Smith. I Lakers non hanno nemmeno il tempo di disfare i bagagli: domani notte fanno visita a Miami e Phil Jackson, coach dei californiani, dice la sua sul cosiddetto 'crygate'. Gli Heat dalla lacrima facile sono l'argomento della settimana nella National Basketball Association: «Questa è la Nba -dice Jackson-. I ragazzini non sono ammessi, i ragazzoni non piangono. Se proprio devi farlo, chiuditi in bagno in modo che nessuno ti veda».
I RISULTATI I risultati delle partite della regular season Nba: Atlanta Hawks-Los Angeles Lakers 87-101; Cleveland Cavaliers-Golden State Warriors 85-95; Indiana Pacers-Philadelphia 76ers 100-110; Washington Wizards-Milwaukee Bucks 76-95; Miami Heat-Portland Trail Blazers 96-105; Phoenix Suns-Houston Rockets 113-110.
TRAVOLGE TIFOSO, IL CAFFÈ FINISCE SUI PANTALONI -VIDEO
Martedì 08 Marzo 2011 - 11:24
Ultimo aggiornamento: 11:27
LOS ANGELES – Serata singolare per un tifoso di basket. E’ il primo tempo di San Antonio-Los Angeles Lakers quando la palla sta per finire fuori dal campo e Ron Artest (Lakers) si fionda verso la linea laterale nel tentativo di recuperare il pallone. Nello stesso istante, uno spettatore della prima fila, che non si accorge dell'arrivo del giocatore, sta per sedersi al suo posto. Impossibile evitare l’impatto: lo spettatore viene travolto da Artest che gli rovescia addosso il caffè.
TRIONFO LAKERS A SAN ANTONIO. BELINELLI NON STECCA -VIDEO
Lunedì 07 Marzo 2011 - 10:17
Ultimo aggiornamento: 10:24
CLEVELAND - Marco Belinelli firma 18 punti nel successo esterno che New Orleans coglie per 96-81 sul campo di Cleveland. La guardia bolognese, titolare per ben 41', chiude con 7/14 al tiro (2/5 da 3 punti), 5 rimbalzi, 1 assist e 1 stoppata. Belinelli è decisivo nella serata in cui gli Hornets, che hanno un record di 37-28, perdono Chris Paul per una commozione cerebrale. Il play (13 punti e 11 assist) deve lasciare il campo nel corso del terzo periodo. L'assenza forzata della superstar, portata in ospedale per controlli, non impedisce a New Orleans di piazzare un parziale di 24-8 che ribalta definitivamente le sorti della partita. Cleveland (12-50) si consola con il debutto casalingo di Baron Davis (17 punti), che si presenta ai propri tifosi realizzando un canestro da distanza siderale in chiusura di primo tempo.
Metà gara basta ai Los Angeles Lakers per espugnare il campo di San Antonio e conquistare il 45° successo stagionale (45-19), nonchè il settimo consecutivo. I campioni Nba passano per 99-83 dopo aver toccato anche i 32 punti di vantaggio. I gialloviola, sul +21 dopo il primo quarto, volano con i 26 punti di Kobe Bryant e i 21 di Pau Gasol. San Antonio, reduce dalla travolgente vittoria su Miami, torna bruscamente con i piedi per terra. Gli Spurs (51-12) rimangono la miglior squadra della lega secondo il record ma devono digerire la lezione di basket subita tra le mura amiche. I texani naufragano subito e solo nell'ultima frazione, a gara abbondantemente chiusa, riescono a ridurre il passivo. Il top scorer per gli speroni è il panchinaro Gary Neal (15 punti), in una serata in cui i big steccano: Tony Parker segna 14 punti, Manu Ginobili si ferma a 6 e Tim Duncan a 2.
Nel programma della domenica Nba spicca anche il big match della Eastern Conference. I Chicago Bulls si impongono sul parquet dei Miami Heat per 88-87 vincendo il terzo confronto diretto stagionale e soffiando ai rivali il secondo posto nella corsa ai playoff. Chicago ha un record di 43-18, Miami scivola a 43-20 dopo il quarto k.o. di fila. I tori, sotto anche di 12 punti, fanno centro con i 27 punti di Derrick Rose e i 18 di Luol Deng, autore dei 2 liberi decisivi a 15«6 dalla fine su una chiamata arbitrale contestata dai padroni di casa. Miami si affida come al solito a LeBron James (26 punti), Chris Bosh (23 punti) e Dwyane Wade (20 punti). I big three non bastano per vincere. Anzi, sono proprio James e Wade a fallire allo scadere le conclusioni del potenziale successo.
I RISULTATI I risultati delle partite della regular season Nba: Miami Heat-Chicago Bulls 86-87; San Antonio Spurs-Los Angeles Lakers 83-99; Detroit Pistons-Washington Wizards 113-102; Philadelphia 76ers-Golden State 125-117 (overtime); Atlanta Hawks-New York Knicks 79-92; Cleveland Cavaliers-New Orleans Hornets 81-96; Oklahoma City Thunder-Phoenix Suns 122-118 (overtime); Dallas Mavericks-Memphis Grizzlies 103-104; Milwaukee Bucks-Boston Celtics 83-89.
FONTE: Leggo.it
FC LUGANO: PASTORELLO LICENZIATO!
03/03/2011
Stamane Luido Bernasconi, rappresentante di Preziosi, ha firmato i documenti necessari.
La telenovela adesso è finita.
Stamane l'ex presidente Luido Bernasconi, rappresentante della holding che detiene l'80% delle azioni del FC Lugano, ha ufficialmente firmato il licenziamento di Giambattista Pastorello, il dirigente veneto che per quasi 4 anni ha diretto e gestito il club bianconero. La società è dunque affidata ad Angelo Renzetti, l'immobiliarista ticinese che lo scorso anno ha acquistato il 20% del capitale societario, spinto da patron Preziosi, il vero padrone del Lugano, in rotta di collisione da tempo con Pastorello. L'FCL volta pagina, anche se i modi e i tempi del cambiamento non sono stati affatto graditi dalla tifoseria, che mercoledì sera ha testimoniato la sua gratitudine per l'ormai ex bianconero. "Pastorello, uno di noi!", si leggeva in uno striscione esposto dalla Curva Nord, quella degli ultras. Ma anche prima e dopo la vittoriosa partita contro lo Sciaffusa, il dirigente italiano è stato al centro di manifestazioni d'affetto da parte di tutto l'ambiente.
STRETTA DI MANO NEGATA
Al termine del match contro i renani (finito 2-1), il nuovo presidente Angelo Renzetti ha voluto stringere la mano a Pastorello ma quest'ultimo, che non ha certo dimenticato le dichiarazioni del neo entrante a mezzo stampa, gliel'ha negata. "Non ti sei comportato bene" ha detto l'ex DG, senza tuttavia perdere il suo noto aplomb. "Lascio Lugano amareggiato, deluso e molto triste - diceva ieri sera Pastorello - Ho dato tanto in questi anni e mi sarebbe piaciuto continuare. Ancora oggi non so i motivi del mio licenziamento, non me l'hanno comunicato ufficialmente. Credo che questa situazione andava gestita diversamente. Mi auguro comunque, e con tutto il cuore, che il Lugano possa salire in Super League, se lo merito. E un pò di merito va alla coppia Teti- Pastorello, non credete?".
NEL SUO FUTURO IL PADOVA?
Giambattista Pastorello, che ieri ha lasciato la Svizzera, ha comunque un futuro garantito davanti a sè. La sua competenza e la sua signorilità sono conosciute ovunque. Il Padova, club di Serie B e della sua regione, gli ha fatto ponti d'oro. Non è escluso che nei prossimi gîorni accetti l'offerta per dirigere quel club. Voci di corridoio parlano anche dell'interessamento del Palermo del 'vulcanico' Zamparini. Affaire a suivre, come si dice...
FONTE: MattinOnLine.ch