HELLAS VERONA in attesa dell'ALESSANDRIA di SARRI ma a tenere banco sono le 'esclusioni eccellenti' di GIANNINI: lo spogliatoio scaligero non trova pace...
L'HELLAS ED UN SPOGLIATOIO SENZA PACE...
A sentire i diretti interessati problemi non ce ne sono mai: I «La squadra è unita», i «Perseguiamo un unico obiettivo», i «Lavorare tutt'insieme per tirarci fuori da questa situazione...» si sprecano ad ogni intervista; a prescindere dai risultati che i gialloblù ottengono domande e risposte sono più o meno sempre quelle come in un brutto copione da recitare a memoria...
Ma nel dopopartita di Ravenna, ad una precisa domanda di Gianluca Tavellin (bravo giornalista e commentatore per TV e carta stampata), GIANNINI non riesce o forse non vuole trattenere una risposta che se non altro conferma i dubbi di tenuta dello spogliatoio e le perplessità che ESPOSITO prima e CECCARELLI poi, tanto per citare i 2 'casi' che tutti conosciamo, hanno fatto nascere in tutti i tifosi allorchè, per ragioni differenti, avevano messo in discussione la loro permanenza all'HELLAS.
Vi propongo poco sotto la domanda ed i video della risposta affinchè tutti possiate farvi un'idea e aggiungo, per hi non l'avesse sentito, che lo stesso Tavellin ha ammesso a RadioVerona che nella 'situazione generale' esposta dal Principe il nome del centrale difensivo occupa un ruolo di primo piano (gliel'ho avrebbe confidato successivamente a microfoni spenti...)
La domanda di Tavellin Buona la prestazione di Paghera anche oggi però... Insomma stupisce la terza esclusione di Esposito. Come stà il ragazzo? Giannini cosa ne pensa? ...E la risposta di Giannini
GLI ANTEFATTI 25 Giugno 2010: Gennaro ESPOSITO ancora non è stato 'vinto' alle buste col SIENA che già fa presente di non volersi fare un'altra stagione in C1. GIBELLINI&SICILIANO firmano un autentico colpaccio acquisendo gli interi cartellini del playmaker oltre che di DI GENNARO e CAMPISI, se il rifiuto di giocare a Verona del centrocampista campano dovesse perdurare c'è tempo e modo (pare) per piazzarlo in qualche squadra di categoria superiore e ricavarne denari freschi per la società... A fine mercato GIANNINI rivela di aver parlato a lungo con ESPOSITO e che il giocatore, convinto della bontà del progetto del presidente MARTINELLI, è felice di rimanere all'HELLAS.
20 Agosto 2010: A 48 ore dall'esordio in campionatocontro la PAGANESEscoppia la grana CECCARELLI: il capitano, sbagliando tempi e modi, chiama in causa la società 'rea' di non avergli proposto il rinnovo ottenendo sicuramente l'attenzione di via Torricelli ma anche le perplessità di tifosi e addetti ai lavori sull'effettiva situazione all'interno di uno spogliatoio rivoluzionato per l'ennesima volta...
30 Agosto 2010: Dopo aver perso a Pagani Giannini rinuncia a Ceccarelli (sicuramente sottotono nella gara precedente) e lo inserisce solo al 67°, sull'1 a 0 a sfavore al Bentegodi contro il Como. Finirà con la vittoria degli avversari per 2 a 0 ed un mare di polemiche: la squadra domina dal punto di vista del possesso palla ma pecca sotto l'aspetto di concretezza e carattere...
5-19 Settembre 2010: L'Hellas stravince a Monza ma ancora 'stecca' al Bentegodi contro il Sudtirol. Ci si aspetta una pronta risalita a Gubbio ma anche contro la locale squadra il Verona delude e perde per 2 reti a 1 dopo essere passata per prima in vantaggio: in queste 3 gare sempre presenti dal primo minuto sia Esposito che Ceccarelli a fronte di 4 punti ottenuti.
26 Settembre - 4 Ottobre 2010: Al 'Giglio' contro la Reggiana Esposito si accomoda in tribuna. Paghera gioca al suo posto, la suadra non brilla ma, se non altro, per la prima volta non subisce gol. La settimana successiva, in casa contro la Cremonese, i gialloblù regalano 45 minuti ai grigiorossi; nella ripresa reagiscono, più col carattere che col gioco, pareggiano e alla fine rischiano pure di espugnare il 'Bentegodi': il centrocampista torna in panchina ma non gioca.
10 Ottobre 2010: Gli scaligeri vincono (un po' a sorpresa) al 'Benelli' di Ravenna e Giannini spiazza tutti ancora una volta rinunciando a Ceccarelli e spedendo Esposito in tribuna per la seconda volta.
Sondaggio a risposta multipla
HELLAS ultimo dopo 7 giornate 3 sconfitte e 3 pareggi... GIANNINI va esonerato? E chi va messo al suo posto? [21 votes total]
Voglio Vavassori, Novellino o Cosmi. (13)
62%
Basta chiacchiere! Meglio proseguire con un ex per ritrovare il rapporto con i tifosi, voto Galderisi, Pellegrini o Corini... (4)
19%
Io dico Vanoli: servono novita' (e poi conosce bene l'ambiente essendo un ex pure lui) (1)
5%
Per me e' meglio la sicurezza, non c'e' piu' tempo, mi piace Cavasin! (1)
5%
Punto su Acori. (2)
10%
...E perchè non Michele Serena? (0)
0%
...E ADESSO?
Adesso le elucubrazioni di tifosi e addetti ai lavori si sprecano. Intendiamoci: nessuno si sorprenderebbe (più che tanto) di vedere in campo contro l'Alessandria sia Ceccarelli che Esposito, il mister ha dimostrato di non avere preconcetti di sorta e, come ha ripetuto più volte, di non aver sposato questo o quel giocatore ma il 'progetto Verona'. Ciò detto però, non può non stupire che Giannini non consideri Ceccarelli una prima scelta nella difesa a 4, lasci fuori per 3 gare consecutive uno come Esposito (che in condizione è forse l'unico dell'Hellas a valere una Serie A) e si 'permetta' di far fare panca a gente come Russo e Cangi fra gli assoluti protagonisti della passata stagione (e già autori di una promozione in Serie B col Gallipoli del Principe): Che succederà in futuro? E chi può dirlo? Sicuramente con gli interessati avrà parlato (o parlerà) la società, alla fine una decisione verrà presa e non è detto che comprenda i vari Esposito, Ceccarelli, Russo... Anzi, al momento non è neppure detto che Giannini arrivi, alla guida dell'Hellas, a vedere queste decisioni da tecnico dell'Hellas! La situazione è quanto mai ingarbugliata e delicata...
GIOCO PRONOSTICI:
Il più bravo di tutti oggi è Ciri che con 6 punti è anche Campione di Giornata per la prima volta! Complimenti!!! A stupire però è pure Bridget, vicevampionessa odierna che col risultato ottenuto si riporta in testa alla Classifica Generale a far compagnia a Pose: bravi entrambi (ma sopratutto lei che, per quel che ne capisce, la palla potrebbe benissimo essere quadrata! Ah ah...)
Complimenti anche a Da Silva, all'esordio con 4 punti, il cui nickname completo era "Da Silva L'asinel" Hi hi.
Sfigadon è invece Mister Loyal che "salva" dall'onta me e Bruni...
Espulso Gex per doppia ammonizione consecutiva (potrà eventualmente rientrare o partendo dai punteggi dell'ultimo)
Giocate qui la prossima giornata.
In bocca al lupo!
RECORD DI STAGIONE
Punteggio massimo in una giocata: Bridget, Bruni, Pose (9)
Max. numero di pronostici azzeccati: Ark, Mister Loyal (7)
Max. numero di risultati azzeccati: Pose (4)
Punteggio minimo in una giocata: Ark, Bruni (0)
ALBO D'ORO CAMPIONI
2009/2010 Martino
2008/2009 RobRoy
2007/2008 L. Bruni F.C.
2006/2007 Ark (Ex-Alberto)
2005/2006 Ark (Ex-Alberto)
2004/2005 Ark (Ex-Alberto)
2003/2004 Ark (Ex-Alberto)
[DICONO]
Il giovane MARTINA RINI parla della sua vita a Verona e del compagno Paghera «Mi sono trovato bene fin da subito, anche i compagni più esperti ci aiutano molto. Grazie all'impegno quotidiano sono riuscito a scendere in campo diverse volte, sono felice. Fabrizio (Paghera n.d.S) lo conosco perchè abbiamo giocato insieme nella Primavera del Brescia per due anni, ognuno sa pregi e difetti dell'altro. Ci carichiamo a vicenda, il mio compagno è sveglio, furbo, vanta personalità»... E sui tifosi gialloblù «Non mi aspettavo un attaccamento così viscerale, a Gubbio per esempio erano tantissimi. Vivono l'Hellas ogni giorno» (HellasVerona.it)
La mezzala MANCINI, vero e proprio 'mattatore' contro il RAVENNA, felice della sua gara «L’anno scorso ho sempre giocato mezz’ala, quindi problemi non ne ho nemmeno a giocare lì. Però è chiaro che nella posizione in cui mi sono collocato a Ravenna ho più possibilità di andare negli spazi, di giocare con libertà. Insomma mi posso mettere più al servizio della squadra» (Leggo.it)
Fabrizio PAGHERA ottimista dato che con la Cremonese «E' stata una buona partita, ma dobbiamo pensare subito all'Alessandria. Se domenica prossima non faremo bene, tutti gli sforzi profusi si rivelerebbero vani. Non perdiamo da tre partite, in questo periodo abbiamo concesso agli avvesari soltanto un tempo. La squadra è più sicura di sè, ora cerchiamo continuità, parlando poco e mettendo in fila un pò di risultati»; e sulla sua posizione in campo dice «Il mio ruolo ha l'obiettivo di fornire equilibrio. Con tanti elementi a trazione offensiva, devo cercare di aiutare a dare un pò di ordine nelle varie fasi del gioco. In Romagna avevo maggiori funzioni di copertura, sono a disposizione per seguire le direttive del mister. L'assetto dipende anche dall'avversario, le scelte possono essere indirizzate a seconda delle esigenze in un verso o nell'altro» (HellasVerona.it)
Il tiro di Paghera viene respinto in fallo laterale, batte Campagna che serve Mancini, cross del fantasista a centroarea dove Pichlmann stoppa bene, si gira e fulmina Rossi di destro: l'Hellas è in vantaggio!
[ALTRE NEWS IN ALLEGATO] COPPA ITALIA DI LEGA PRO: Il primo turno eliminatorio contro la SAMBO si giocherà Mercoledì 20 Ottobre alle 20:30 AMICHEVOLE Giovedì a Pescantina contro la locale formazione che milita in Seconda Categoria; si giocherà alle 15.00 È RISPUNTATO KHADREJNANE! Dopo un lungo periodo, durante il quale un trasferimento dato per fatto è concluso si è come minimo complicato, 'il nuovo Nasri' ha partecipato alla terza vittoria della Beretti di Colella in 4 gare e ha pure segnato il rigore che s'era procurato... I problemi erano stati creati dalla federazione calcistica francese piuttosto restìa a lasciar partire il piccolo fenomeno. LEGA PRO GIRONE A: Il punto dopo l'ottava giornata.
[IN BREVE A PIÉ PAGINA] BASKET LEGADUE: Approccio al 'grande basket' piuttosto problematico per la TEZENIS VERONA alla seconda sconfitta in 2 gare; JESI conquista il Palaolimpia. BRASILE-UCRAINA L'amichevole giocata A Derby (Inghilterra) è finita 2 a 0 per i verdeoro con gol di DANI ALVES e PATO. DOPING: CONTADOR prosciolto dall'accusa ma, sconfortato, stà pensando al ritiro! UNDER 21: Gli azzurrini crollano in BIELORUSSIA! Sotto per 2 a 0 già dopo 5 minuti ricevono il colpo di grazia nei supplementari e danno l'addio sia agli Europei che alle Olimpiadi! ITALIA-SERBIA, gara valevole per la Qualificazione agli Europei, sospesa a causa delle intemperanze inacettabili di un gruppo di esagitati 'tifosi' stranieri: Vergogna!!!
[RASSEGNA STAMPA]
ALTRE NEWS
Verona, Pichlmann: "Pensiamo subito all'Alessandria" "La situazione non era semplice, non dimentichiamo di essere una squadra forte ed un bel gruppo. Lavoriamo bene per trovare continuità anche in casa"
11.10.2010 17:15 di Valeria Debbia
Fonte: Ufficio Stampa Hellas Verona
Dopo il colpo di testa che ha permesso al Verona di pareggiare con la Cremonese, una conclusione di destro a decidere la sfida di Ravenna. Questo il bilancio di Thomas Pichlmann negli ultimi due impegni ufficiali: "Quando sblocchi una partita fissando il risultato finale sull'1-0 significa che è un momento positivo. Era importante ritrovare il successo, non possiamo nascondere la nostra felicità ma da domani voltiamo pagina, pensiamo subito all'Alessandria. La situazione non era semplice, non dimentichiamo di essere una compagine forte ed un bel gruppo. Lavoriamo bene per trovare continuità anche al "Bentegodi"".
Gli addetti ai lavori davano in bilico la posizione di Giannini: "L'abbiamo letto sui giornali, ritengo comunque che il mister sua adatto al nostro progetto. La squadra ha mostrato qualità, anche se soltanto a sprazzi. Oggi siamo partiti forte, con fame di vittorie, ed abbiamo centrato i tre punti. Da attaccante credo sia fondamentale sottolineare il valore delle realizzazioni, sono molto contento".
EDITORIALE TLP
"VISTO da GUFFANTI": Il punto sulla giornata in 1^ e 2^ Divisione Riccardo Guffanti, Direttore Sportivo professionista, iscritto all´albo speciale dei Direttori Sportivi della F.I.G.C. e per diversi anni dirigente in club di Lega Pro è oggi Osservatore e Collaboratore dell´Udinese Calcio.
11.10.2010 12:50 di Riccardo Guffanti
...Pochi pareggi anche nel girone A ( solo 3 ) e ben accetti per gli appassionati se sono come quello tra Alessandria e Sorrento 3-3 che confermano il loro potenziale soprattutto offensivo: i campani sono la squadra con l'attacco più prolifico (17 reti). Altro bigmatch giocato a viso aperto è stato quello giocato a Ferrara tra Spal e Salernitana, 1- 2 e bella risposta ai tantissimi tifosi Salernitani che all'inizio di campionato erano stati secondo me un pò troppo frettolosi nel criticare questa squadra: vittoria e per ora primo posto in classifica.
Risponde anche il Verona di Giannini, 0-1 a Ravenna, lasciando le sabbie mobili dell'ultimo posto, dove rimane il Como, dove sia la squadra ma anche la società che da qualche giorno ha messo in giro voci di cessione, devono rispondere agli appassionati e calorosi tifosi azzurri, al perchè di questa situazione. Risponde con una vittoria 2-0 al Pavia, il Monza, a coloro che si aspettavano ancora Samb messo in tribuna e che si sostituisse il mister DePetrillo in caso di sconfitta: la punta biancorossa ha giocato ( i miei sinceri auguri di guarigione, visto che si è infortunato) e la società secondo me ha dato un segnale di capacità. Inoltre l'allenatore ha mantenuto "salda " la panchina.
In settimana però potrebbe cambiare la guida tecnica in questo girone, molti sono gli allenatori senza contratto che si sono visti ieri su diversi campi a conferma di questa mia senzazione, e molti secondo me sono bravi e non comprendo perchè non hanno squadra, vedi Antonio Sala, Rudy Vanoli, Alessandro Musicco che al posto di essere invitato dalle televisioni a porre disquisizioni tattiche varrebbe la pena che lo faccia direttamente su un campo di calcio al comando di una squadra, e comunque altri che in questo momento andrebbero a rimotivare ambienti quasi "spenti" e cercare di correggere gli errori commessi dai tecnici attuali ma anche dalle società. Un'ultima nota per il girone A che è una prima risposta alla crisi tecnica ed economica della ricca Lombardia, nessuna squadra è in zona playoff, credo mai successo...
FONTE: TuttoLegaPro.com
Martedì 12 Ottobre 2010
Hellas, Mancini per amico. Giannini a Ravenna ha schierato a sorpresa il centrocampista: l’avevo visto bene in settimana, e il risultato mi ha dato ragione «Io decisivo? No, ha vinto il gruppo: siamo tutti col mister»
di Gianluca Vighini
VERONA - E’ stata una sorpresa. Come se fosse Pasqua. E invece non è nemmeno Natale. Nessuno pensava di vedere in campo Manuel Mancini a Ravenna. Una mossa preparata scrupolosamente e in gran segreto da Giuseppe Giannini durante la scorsa settimana. «L’avevo visto bene - ha spiegato l’allenatore del Verona - e siccome non ho nessuna preclusione e nessuna gerarchia l’ho messo dentro». Un ruolo inedito. Trequartista avanzato, un finto centravanti, l’uomo che ha dettato i tempi di gioco del reparto avanzato. Il risultato: Mancini è stato tra i migliori in campo, ha fatto un assist al bacio per Pichlmann in occasione del gol vittoria, ha ispirato altre azioni offensive, ha sbagliato (unica pecca di una gara altrimenti perfetta) una rete praticamente fatta.
«Non credo che il mister abbia escluso qualcuno - spiega Mancini - credo, piuttosto, a un gruppo che se vince lo fa unito. A un gruppo che sta remando nella stessa direzione. Qui se vinciamo, lo facciamo tutti assieme».
Eppure le scelte forti di Giannini fanno discutere. Esposito in tribuna, Cangi, Russo e Ceccarelli in panchina, i baby Martina Rini e Paghera in campo, in quella che doveva essere la sfida più importante di questa prima parte della stagione, quella in cui Giannini si giocava la panchina. «Tutte le nostre qualità non sarebbero venute fuori e non verrebbero fuori se non ci fosse un gruppo compatto», aggiunge deciso Mancini. Che poi sottolinea con ancora maggiore forza. «Io credo fortemente in questo gruppo».
Tatticamente Mancini ha avuto un’evoluzione rapida. Da interno destro a regista offensivo. «L’anno scorso - spiega il centrocampista - ho sempre giocato mezz’ala, quindi problemi non ne ho nemmeno a giocare lì. Però è chiaro che nella posizione in cui mi sono collocato a Ravenna ho più possibilità di andare negli spazi, di giocare con libertà. Insomma mi posso mettere più al servizio della squadra». (ass)
Martedì 12 Ottobre 2010 Khadrejnane è un giocatore del Verona
VERONA - Hakim Khadrejnane, il giovane talento franco-marocchino che l’Hellas ha strappato alla concorrenza delle più titolate squadre europee (su di lui avevano meso gli occhi Arsenal, Manchester e in Italia Juve e Lazio) è diventato a tutti gli effetti un giocatore del Verona. Dieci giorni fa, infatti, al termine di un lungo tiramolla la Federazione francese ha fatto pervenire il transfer alla società scaligera.
Khadrejnane ha già debuttato con la la Berretti. Sabato scorso ha segnato, tra l’altro, una rete (su rigore) nel 4-2 al Pergocrema. Le altre tre reti le ha realizzate uno scatenato Torregrossa. (G.Vig./ass)
FONTE: Leggo.it
12/10/2010 - 16:37
Paghera: "Ora la squadra è più sicura" "A Ravenna è stata una buona partita, cerchiamo continuità. Altrimenti tutti gli sforzi profusi si rivelerebbero vani"
SANDRA' - A Ravenna l'Hellas ha dato un segnale di compattezza, l'imperativo è proseguire su questa strada. Predica calma, nello spazio interviste d'inizio settimana, Fabrizio Paghera: "E' stata una buona partita, ma dobbiamo pensare subito all'Alessandria. Se domenica prossima non faremo bene, tutti gli sforzi profusi si rivelerebbero vani. Non perdiamo da tre partite, in questo periodo abbiamo concesso agli avvesari soltanto un tempo. La squadra è più sicura di sè, ora cerchiamo continuità, parlando poco e mettendo in fila un pò di risultati".
Il centrocampista bresciano ha diverse mansioni nello sviluppo della manovra e nella gestione delle dinamiche dei match: "Il mio ruolo ha l'obiettivo di fornire equilibrio. Con tanti elementi a trazione offensiva, devo cercare di aiutare a dare un pò di ordine nelle varie fasi del gioco. In Romagna avevo maggiori funzioni di copertura, sono a disposizione per seguire le direttive del mister. L'assetto dipende anche dall'avversario, le scelte possono essere indirizzate a seconda delle esigenze in un verso o nell'altro".
Ultimamente il tecnico scaligero ha schierato i più giovani, tra cui Campagna, Martina Rini e lo stesso Paghera: "Giannini fa le sue scelte indipendentemente dall'età, siamo tutti atleti validi, che vogliono il bene del gruppo. Conta solo quello che dimostriamo sul terreno di gioco. Certamente ci saranno momenti in cui dover puntare sull'esperienza".
Ufficio Stampa
12/10/2010 - 16:40
Martina Rini: "Alessandria avversaria insidiosa" "Grazie ai tre punti il morale è decisamente migliore. Abbiamo acquisito consapevolezza, piano piano riusciamo a compattare il gruppo"
SANDRA' - Dopo la vittoria in terra romagnola il clima in casa Hellas è molto più sereno, tuttavia l'ambiente deve mantenere grande equilibrio: "Grazie ai tre punti il morale è decisamente migliore. Abbiamo acquisito consapevolezza, piano piano riusciamo a compattare il gruppo". Queste le parole di Marco Martina Rini alla ripresa degli allenamenti. "A Verona mi sono trovato bene fin da subito, anche i compagni più esperti ci aiutano molto. Grazie all'impegno quotidiano sono riuscito a scendere in campo diverse volte, sono felice. Credo giochi chi merita, durante la settimana dobbiamo impegnarci per rendere difficili le scelte al mister".
Insieme a Paghera costituisce un blocco importante nel centrocampo proposto ultimamente da Giannini: "Fabrizio lo conosco perchè abbiamo giocato insieme nella Primavera del Brescia per due anni, ognuno sa pregi e difetti dell'altro. Ci carichiamo a vicenda, il mio compagno è sveglio, furbo, vanta personalità".
L'Alessandria sarà un banco di prova attendibile per verificare l'effettiva crescita della squadra gialloblù: "Non conosco bene questa categoria perchè l'affronto per la prima volta, vista la posizione in classifica credo che quella piemontese sia un'avversaria insidiosa".
Un'ultima battuta riservata ai tifosi scaligeri, che hanno letteralmente stupito il centrocampista: "Non mi aspettavo un attaccamento così viscerale, a Gubbio per esempio erano tantissimi. Vivono l'Hellas ogni giorno".
Ufficio Stampa
12/10/2010 - 17:19
Sandrà: verso l'Alessandria, prima seduta Martedì pomeriggio riscaldamento, torello, possesso palla, lavoro anaerobico, partitella e tattica difensiva
SANDRA' - Prima seduta di allenamento per la formazione scaligera dopo il successo centrato in casa del Ravenna: martedì allenamento pomeridiano a Sandrà.
La preparazione della sfida con l'Alessandria è iniziata con riscaldamento, torello, possesso palla, lavoro anaerobico, partitella e tattica difensiva. Differenziato per Selva, assente Malomo impegnato con l'Under 20.
Ufficio Stampa
12/10/2010 - 16:33
Due squalificati in casa Alessandria In occasione della 9a di campionato la formazione piemontese non potrà contare su Servili e Negrini: entrambi i giocatori fermati per un turno
VERONA - In occasione della sfida contro l'Hellas Verona, in programma domenica alle 15 al "Bentegodi", l'Alessandria dovrà rinunciare a due giocatori.
Squalificati per un turno dal Giudice Sportivo il portiere piemontese Andrea Servili ed il centrocampista Matteo Negrini.
Ufficio Stampa
12/10/2010 - 15:33 Giovedì 14 ottobre test a Pescantina
In preparazione alla sfida con l'Alessandria i gialloblù affronteranno la formazione locale (Seconda Categoria)
12/10/2010 - 11:09 Coppa Italia Lega Pro, si gioca alle 20:30
Il 1° turno eliminatorio è in programma mercoledì 20 ottobre al "Bentegodi" contro la Sambonifacese
12/10/2010 - 10:17 Giovanili: i risultati del weekend
VERONA - E' di sette vittorie, un pareggio e due sconfitte il bilancio complessivo per le formazioni del Settore Giovanile impegnate nello scorso weekend. Oltre alla Berretti, a mettere a segno un poker rispettivamente contro Montecchio Maggiore e Rosà, Allievi e Giovanissimi Regionali. Pari per i Giovanissimi "B" '98, che impattano 1-1 in casa col Caldiero
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
BASKET LEGADUE: Approccio al 'grande basket' piuttosto problematico per la TEZENIS VERONA alla seconda sconfitta in 2 gare; JESI conquista il Palaolimpia. BRASILE-UCRAINA L'amichevole giocata A Derby (Inghilterra) è finita 2 a 0 per i verdeoro con gol di DANI ALVES e PATO. DOPING: CONTADOR prosciolto dall'accusa ma, sconfortato, stà pensando al ritiro! UNDER 21: Gli azzurrini crollano in BIELORUSSIA! Sotto per 2 a 0 già dopo 5 minuti ricevono il colpo di grazia nei supplementari e danno l'addio sia agli Europei che alle Olimpiadi! ITALIA-SERBIA, gara valevole per la Qualificazione agli Europei, sospesa a causa delle intemperanze inacettabili di un gruppo di esagitati 'tifosi' stranieri: Vergogna!!! BRASILE, A SEGNO PATO NEL 2-0 ALL'UCRAINA -VIDEO
Il Brasile del nuovo ct Mano Menezes ha collezionato la terza vittoria consecutiva battendo l'Ucraina per 2-0 in una partita amichevole giocata stasera al Pride Park di Derby, in Inghilterra. La Selecao, con diversi giocatori italiani, ha largamente dominato il match, aprendo le marcature al 25' del primo tempo con Dani Alves. Nella ripresa, al 19°, ha arrotondato Pato. Dopo la delusione ai Mondiali in Sudafrica e la partenza di Dunga, il Brasile di Menezes ha battuto in agosto a New York gli Stati Uniti 2-0 e giovedì scorso ad Abu Dhabi l'Iran 3-0.
DOPING, CONTADOR ASSOLTO: "FORSE MI RITIRO LO STESSO"
Sono così sconfortato, sto pensando di lasciare il ciclismo a prescindere dalla decisione dell'Unione ciclistica internazionale». Alberto Contador valuta l'ipotesi di ritirarsi. Il corridore spagnolo è coinvolto in un controverso caso di doping. L'iberico, trionfatore nell'ultimo Tour de France, è risultato positivo al clenbuterolo un controllo effettuato durante la Grande Boucle. Contador ha provato a spiegare la violazione facendo riferimento ad una contaminazione alimentare. Secondo il quotidiano El Mundo, l'atleta avrebbe manifestato l'intenzione di ritirarsi durante una conversazione con Carlos Castano, presidente della federciclismo spagnola.
BIELORUSSIA-ITALIA 3-0, UNDER FUORI DA EUROPEI E OLIMPIADI
Il 3-0 nel tempo supplementare ad opera di Veretilo chiude il sipario sui sogni europei degli azzurrini di Casiraghi. Partenza da brivido per la nostra Under 21 che nei primi 5 minuti si trova già sotto per due a zero, diapidando il doppio vantaggio conquistato nel match d'andata. Le due reti, al 4° e al 5°minuto, sono ad opera di Yurchenko. Gli uomini di Casiraghi cercando a lungo il gol qualificazione, ma nell'occasioen migliore, è la traversa a dire no al destro di Okaka. Ai supplementari è fatale l'errore di Santon, che sommato all'opposizione non perfetta di Mannone, si tramuta nel terzo gol du Veretilo. Italia Under 21 fuori sia dalle Olimpiadi che dagli Europei di categoria.
Italia (4-4-2): Mannone 4.5, Ariaudo 5, Santon 5, Bolzoni 5, Ranocchia 6, Ogbonna 6, Mustacchio 5 (1' st Rispoli 6), Poli 5 (37' st Soriano 5.5), Okaka 5.5, Fabbrini 5.5, Destro 5.5 (1' st Marilungo 6). (12 Frison, 13 Angella, 16 Marrone, 18 Borini). All.: Casiraghi 5.5.
Arbitro: Cuneyt Cakir (Turchia) 6
Reti: nel pt 4' e 5' Yurchenko, nel pst 6' Veretilo
Angoli: 6-2 per l'Italia
Recupero: 1' e 2' nei tempi regolamentari, 1' e 1' nei tempi supplementari
Ammoniti: Okaka, Sivakov, Poli, Voronkov, Soriano, Ariaudo per gioco scorretto, Bolzoni per gioco pericoloso.
Note: Azzurrini in campo con il lutto al braccio per la morte dei 4 militari italiani morti in Afghanistan. In tribuna il presidente del Coni Gianni Petrucci e quello della Figc Giancarlo Abete.
I GOL - 4' pt: Niakhaichyk lancia Skavish in profondità, Mannone esce su di lui sull'out di sinistra lontano dalla porta ma incredibilmente si fa saltare, Skavish serve Yurchenko, che segna a porta praticamente vuota.
5' st : micidiale uno-due di Yurchenko che con una conclusione incrociata sul secondo palo supera Mannone.
6' pts: errore di Santon, Veretilo entra in area e la sua conclusione sporca che passa sotto le gambe di Mannone termina in rete.
ITALIA-SERBIA SOSPESA PER GLI SCONTRI -FOTO/VIDEO PRANDELLI: "ROBA MAI VISTA"
È arrivato ora anche l'annuncio ufficiale dello speaker dello stadio Ferraris: «Italia-Serbia è sospesa». «Lo ha deciso l'arbitro - ha spiegato lo speaker - perchè non ci sono le condizioni di sicurezza per i giocatori».
La partita è cominciata con oltre mezzora di ritardo a causa degli incidenti creati dai tifosi serbi. Ma dopo 6 minuti e l'ennesimo fumogeno lanciato in campo pericolosamente vicino al portiere azzurro Viviano, l'arbitro ha interrotto la partita, che probabilmente ora verrà sospesa. "Io lì sotto non ci torno", ha detto il portiere del Bologna al delegato Uefa.
I tifosi ospiti dal loro settore hanno lanciato petardi e fumogeni. Con le squadre schierate al centro del campo in attesa degli inni, i supporters serbi hanno dato fuoco ad alcune bandiere. Spicca, in particolare, la figura di un supporter che indossa un passamontagna nero e che è seduto sulla vetrata tra gli spalti e il campo. Sul terreno di gioco sono entrati decine di agenti in assetto antisommossa.
PORTIERE SERBO STA BENE Il portiere della Nazionale della Serbia Vladimir Stojkovic sta bene. Secondo quanto precisano fonti della Questura, c'è stato un tentativo di aggressione nei suoi confronti da parte della tifoseria serba che però non è andato a buon fine. L'aggressione era avvenuta prima della partita quando una settantina di tifosi era andata a contestare la Nazionale serba, reduce dalla sconfitta in casa contro l'Estonia per 3-1 nell'incontro di venerdì, nei pressi dell'hotel Savoia nella zona di Principe dove alloggiava il team allenato da Petrovic. I tifosi serbi avevano lanciato oggetti ed un fumogeno era finito all'interno del pullman dei giocatori senza però raggiungere alcun giocatore.
PRANDELLI: PORTIERE STOJKOVIC TREMAVA Il portiere della Serbia Vladimir Stojkovic tremante nello spogliatoio dell'Italia: è stata questa la sorprendente scena che Cesare Prandelli e tutta la nazionale italiana si è vista parar davanti al suo arrivo nello spogliatoio del Ferraris. «Siamo arrivati e l'abbiamo trovato lì che tremava - ha raccontato il ct della nazionale -. Non capivamo, poi l'interprete ci ha spiegato. Era stato minacciato e aveva paura per la propria incolumità. Da quello abbiamio capito che la partita era a rischio, anche i giocatori serbi avevano l'impressione che il comportamento dei loro tifosi fosse organizzato per far sospendere la partita».
IN ARRIVO RINFORZI Si attendono rinforzi dai reparti mobili da Torino e Milano, già partiti. Sembra che solo allora i serbi saranno fatti uscire dallo stadio, anche se molti di loro sarebbero arrivati alla spicciolata e quindi si stanno cercando dei mezzi per allontanarli dalla città. Sono in corso lanci di oggetti da parte della tifoseria serba che viene tenuta all'interno dell'area di filtraggio dello stadio contro quella italiana.
MASSUCCI: TIFOSI COSI' NON DOVEVANO NEMMENO ARRIVARE «Tifosi così pericolosi non dovevano arrivare a Genova». Lo ha detto Roberto Massucci, responsabile per il Viminale della sicurezza della nazionale italiana di calcio. «Dai tradizionali canali di collegamento con la polizia serba, non era arrivato alcun segnale sul grado di pericolosità di questi tifosi. Noi per esperienza avevamo predisposto un apparato adeguato, ma mai avremmo immaginato un livello di aggressività così alto»
«L'apparato di sicurezza predisposto dalle autorità italiane è stato adeguato. I controlli sono stati accurati, ma evidentemente chi ha intenzione dolosa di far entrare fumogeni in uno stadio, vi riesce, come dimostrano anche le vicende italiane».
POLIZIA: EVITATO IL PEGGIO «La Polizia ha operato con grande equilibrio e professionalità a Genova. L'intervento del personale ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente per colpa di una banda di delinquenti». Lo afferma Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato di polizia Sap. «La questura e i responsabili dell'ordine pubblico -ribadisce- hanno operato con grande professionalità. I controlli all'ingresso degli stadi vengono sempre fatti a campione, la Polizia a Genova ha operato al meglio. Adesso si lavorerà attraverso le immagini e le riprese per individuare i responsabili e punirli. Solidarietà piena -conclude Tanzi- a tutti i poliziotti impegnati nei servizi di ordine pubblico che spesso rischiano la vita per garantire la sicurezza dei cittadini».
SCONTRI FUORI DALLO STADIO Alla sospensione della gara i tifosi serbi posizionati nel settore 6 hanno abbandonato per la maggior parte il loro posto e sono usciti nella zona di filtraggio. Fuori dallo stadio però ad attenderli c'erano un centinaio di tifosi italiani. Inevitabile il lancio da entrambe le parti di bottiglie e fumogeni. Alcuni tifosi serbi inoltre hanno scavalcato i tornelli cercando lo scontro fisico. Le forze dell'ordine in tenuta antisommossa hanno formato un cordone divisorio utilizzando anche i mezzi blindati. Un gruppo di tifosi italiani ha tentato di aggredire i tifosi serbi presenti all'interno della gabbia all'esterno dello Stadio. I tifosi serbi hanno risposto lanciando fumogeni e razzi. Durante la carica della polizia uno steward in servizio allo stadio è caduto ferendosi alle mani. Al momento tutta la gabbia è circondata da forze di polizia in tenuta antisommossa. Molti tifosi serbi sono già sui pullman, altri, ubriachi, vagano proferendo insulti e lanciando petardi e fumogeni. Tanti altri ancora dentro lo stadio guardano i loro connazionali dalle grate.
PRANDELLI: ROBA MAI VISTA «Non si gioca, mai vista una roba del genere». Lo ha detto Cesare Prandelli, sconsolatissimo, nello spogliatoio del Luigi Ferraris, dove è ancora in corso la riunione del delegato Uefa che sancisca definitivamente l'annullamento di Italia-Serbia. «Non si sa nulla» ha detto Prandelli allargando le braccia, esprimendo tutto il suo disgusto per quel che è successo.
DALLA SERBIA INFO INSUFFICIENTI Comunicazioni «assolutamente insufficienti» sarebbero state fornite dalle autorità di pubblica sicurezza della Serbia riguardo ai tifosi che avrebbero seguito in Italia la nazionale ospite. È quanto trapela da fonti della sicurezza impegnate questa sera nella gestione dell'ordine pubblico allo stadio Marassi per la partita Italia-Serbia. Le lacune nella comunicazione - secondo quanto trapela - avrebbero riguardato sia il numero dei tifosi, molti dei quali avrebbero raggiunto Genova sprovvisti di biglietto, sia profili caratteristici di alcuni gruppi di tifosi ospiti che non sono stati segnalati alle autorità italiane.
MANTICA: SONO ADDOLORATO Il sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica, in visita a Belgrado si è detto «molto addolorato» per quanto accaduto allo stadio di Genova. «Sono molto addolorato per il comportamento dei tifosi serbi che è assolutamente incomprensibile». «Non capisco le ragioni storiche, politiche o sportive di questo comportamento. Si sa che i tifosi serbi non sono dei gentiluomini di campagna ma quanto è accaduto è grave, soprattutto in un momento in cui la Serbia ha bisogno del massimo consenso per entrare nell'Unione Europea».
GARA SOSPESA DALL'ARBITRO - «La partita è stata chiusa definitivamente dall'arbitro (lo scozzese Craig Thomson, ndr), dopo il secondo lancio di fumogeni perché ha detto che non riteneva più garantita la sicurezza dei giocatori in campo». Lo ha spiegato Antonello Valentini, direttore generale della Federcalcio, ai microfoni Rai. «Ora la palla passa al delegato Uefa che dovrà fare il suo rapporto» ha aggiunto.
VIVIANO: NON E' NORMALE "Ci dispiace, una partita di calcio non dovrebbe finire in questo modo. Non è normale" Così il portiere azzurro Viviano, ai microfoni di Rai Sport. "Dispiace anche per i serbi, ho visto Stankovic che piangeva. Mi sono avvicinato e ho detto di risolvere la situazione, non avevo voglia di prendermi un fumogeno in faccia", ha concluso Viviano.
POLIZIA HA EVITATO SCONTRI VIOLENTI La decisione delle forze dell'ordine di non intervenire con una carica allo stadio Marassi di Genova nella curva occupata dai tifosi serbi sarebbe stata dettata dalla preoccupazione di evitare «scontri violenti che sarebbero potuto degenerare». È quanto trapela da fonti della sicurezza che stanno seguendo l'evolversi della situazione dentro e fuori lo stadio. Inoltre - viene fatto rilevare - il non intervento è stato deciso anche per tutelare la sicurezza degli altri spettatori che erano allo stadio Marassi e che sarebbero potuti rimanere coinvolti negli scontri. Le forze dell'ordine stanno ora decidendo come procedere nei confronti dei tifosi serbi tuttora assiepati sulla curva di Marassi.
ARRESTATI TIFOSI SERBI Le forze dell'ordine hanno eseguito diversi fermi di tifosi della Serbia mentre entravano allo stadio. Almeno tre supporter, visibilmente ubriachi, sono stati fermati subito oltre i cancelli e messi sotto sorveglianza. Un'ora prima della gara, i carabinieri hanno fermato un serbo per violenza e resistenza. In via Venti Settembre, nel cuore della città, ha lanciato tondini di ferro contro i militari di un battaglione schierato per mantenere l'ordine pubblico. Quando è stato avvicinato dai militari ha cercato di aggredirli e colpirli.
TENSIONE IN STRADA DALLE 19 Scontri e lanci di bottiglie contro la polizia, scritte sui muri di palazzo Ducale. È salita la tensione, nel centro di Genova, tra i tifosi serbi e le forze dell'ordine. La situazione, in un primo momento tranquilla, è degenerata intorno alle 19 alla partenza dei due cortei spontanei che stanno bloccando la città. Il primo partito da piazza De Ferrari, il secondo da piazza Fontane Marose. In tutto i supporter serbi sono circa 300. I tifosi serbi, a Genova per seguire la propria Nazionale che gioca stasera contro in una partita per la qualificazione agli Europei 2012, stanno anche lanciando oggetti e petardi all'indirizzo di passanti e negozianti. Le forze dell'ordine, il reparto mobile della polizia ed il battaglione dei carabinieri sono mobilitati. Al momento non si segnalano feriti. La Digos sta monitorando la situazione. Il momento di maggiore tensione si è registrato davanti alla Fnac in via Venti Settembre. Alcuni tifosi serbi nel mezzo del corteo spontaneo hanno aggredito un auto della Digos danneggiandola. Sul posto sono è intervenuto personale del reparto mobile della polizia e del battaglione dei carabinieri, che ha caricato i tifosi slavi riportando l'ordine. Tutto questo davanti a decine di passanti in fuga e commercianti costretti a chiudere in fretta e furia i negozi. Poco prima una settantina di questi tifosi si era staccata dal gruppo ed era andata a contestare la Nazionale serba, reduce dalla sconfitta in casa contro l'Estonia per 3-1 nell'incontro di venerdì, nei pressi dell'hotel Savoia nella zona di Principe dove alloggiava il team allenato da Petrovic. I tifosi serbi avevano lanciato oggetti ed un fumogeno era finito all'interno del pullman dei giocatori. Nessun calciatore o membro dello staff è rimasto ferito. Ora i tifosi si trovano all'interno dello stadio e la situazione sembra essere tornata alla normalità. Al momento non si registrano feriti o contusi e la Digos sta vagliando la posizione di alcuni tifosi coinvolti negli scontri.
GLI ULTRAS SERBI ABBONATI ALLE VIOLENZE Tifosi avversari feriti o uccisi, anche a colpi d'arma da fuoco; poliziotti e giornalisti aggrediti o minacciati; incidenti in patria e all'estero: gli ultrà serbi hanno un curriculum da brivido. Gli incidenti provocati stasera a Genova in occasione di Italia-Serbia non sono una novità nella storia del calcio della Repubblica ex jugoslava. Stavolta però le conseguenze per la Nazionale di Belgrado potrebbero andare al di là del prevedibile 3-0 a tavolino per gli azzurri. Nell'ottobre 2009 la Fifa minacciò penalizzazioni in caso di nuove violenze da parte dei gruppi più radicali al seguito della Serbia. La maggior parte del tifo organizzato serbo si raccoglie intorno al Partizan e alla Stella Rossa, le due squadre di Belgrado. Ma anche formazioni minori hanno i loro manipoli di teppisti al seguito. Tutti confluiscono sugli spalti nelle partite interne o all'estero della Nazionale. Sempre nell'ottobre 2009 il procuratore generale serbo Slobodan Radovanovic chiese alla Corte costituzionale di Belgrado di mettere al bando 14 gruppi di tifosi estremisti, ritenuti responsabili di violenze e disordini. Solo tra gli episodi degli ultimi due anni spicca la morte, dopo 12 giorni di coma, di un tifoso della squadra francese del Tolosa, aggredito a metà settembre 2009 a Belgrado dagli hooligan del Partizan prima di un match di Europa League. Un sostenitore della squadra serba del Vozdovac venne invece ucciso da un rivale del Rad nel 2009: l'assassino fu condannato a 30 anni di carcere. Nell'aprile scorso un tifoso della Stella Rossa rimase gravemente ferito da un colpo di pistola sparato dentro lo stadio durante la semifinale di coppa di Serbia con L'Ofk. Spesso le violenze degli ultrà vengono connotate politicamente, in quanto la maggior parte degli hooligan appartengono agli ambienti ultranazionalisti serbi. Appena domenica scorsa a Belgrado i partecipanti alla sfilata del Gay Pride sono stati aggrediti da gruppi estremisti, con oltre cento feriti. Anche in questo caso si è parlato di teppisti del calcio. Fra tanti fatti sanguinosi, un episodio certamente di minore gravità: il presidente serbo Boris Tadic nel dicembre 2009 venne multato di 400 euro da un tribunale di Belgrado per aver celebrato bevendo champagne allo stadio la qualificazione della Nazionale ai Mondiali. Aveva violato il divieto di consumare alcool all'interno e nel raggio di un chilometro dagli stadi.
FONTE: Leggo.it
Jesi si impone al PalaOlimpia, Tezenis sconfitta
BY LORENZO PERETTI – 10 OTTOBRE 2010
POSTED IN: LEGADUE Prosegue il difficile approccio con la Legadue della Tezenis Verona, uscita sconfitta anche alla seconda partita stagionale.
Certo non il ritorno al grande basket che tifosi, accorsi in circa 2.000 ad assistere alla prima partita professionistica dopo otto anni, giocatori ed addetti ai lavori avevano sognato. A festeggiare è quindi la Fileni Jesi, che si impone per 82-75 al PalaOlimpia al termine di una partita equilibrata e vendica così il tracollo all’esordio contro Reggio Emilia, una vittoria che assume un valore ancora maggiore per il fatto di essere arrivata nonostante uno dei peggiori Maggioli mai visti in maglia arancioblu.
Partono forte i ragazzi di De Raffaele, che vanno subito 10-2 con due triple del “tedesco” Waleskowski che sembra quasi voler imitare un suo più celebre connazionale, ma immediata è la risposta jesina affidata naturalmente a Pecile, mentre Maggioli soffre tremendamente Renzi ed inizia la sua serata da incubo, segnando il primo canestro dal campo quando sono già passati otto minuti di gioco. Il primo quarto prosegue equilibrato, con Abrams che mostra alcune buone iniziative personali, mentre Jesi ribatte con un paio di bei canestri di Migliori ed al primo intervallo breve è assoluta parità a quota 19.
A questo punto sale in cattedra AJ, che con un paio di pregevoli giocate e l’assistenza di Gueye e Waleskowski porta Verona al massimo vantaggio sul 30-21, prima che inizi un devastante controparziale di Jesi aperto da una spettacolare schiacciata di Mobley con fallo di Bellina che porta gli ospiti fino al 32-37. Trepagnier riporta subito Verona a contatto: si va al riposo sul 38-39.
Il secondo tempo inizia allo stesso modo del primo, cioè con una fiammata della Tezenis: è ancora Trepagnier, sempre più leader della squadra, a salire in cattedra con una serie di giocate su entrambi i lati del campo, chiuse da una tripla di Gueye per il +7. Ma anche stavolta è pronta la replica di Jesi, con Rossi e Migliori che procurano un 9-0 per gli ospiti prima che Abrams con un paio di buone entrate propizi il 59-55 con cui si chiude il terzo quarto. L’ultimo periodo si apre con un’altra tripla di Gueye, sempre più a suo agio con il nuovo ruolo e la nuova categoria, ma iniziano i primi preoccupanti scricchiolii: prima è Abrams a sciupare un contropiede commettendo un banale fallo in attacco, poi è DeMartini a fermare Pecile a sua volta lanciato verso il canestro di Verona con un fallo antisportivo. Jesi però sembra non riuscire ad approfittarne fino in fondo, e quando un gioco da 4 punti di Trepagnier riporta i gialloblù avanti 66-60 sembra che la partita sia indirizzata sulla piega giusta.
Ma Verona fa i conti senza l’oste, nella persona di BJ Elder, che segna 7 punti di fila prima che Pecile metta la freccia con un facile appoggio in contropiede. Il sorpasso è quello definitivo, gli scaligeri perdono il controllo della partita concedendo facili canestri agli avversari e non riuscendo ad andare oltre poco fruttuose iniziative personali in attacco. La partita in pratica si chiude su un appoggio da sotto di Nocedal, l’ennesimo della serata, da lì in poi c’è tempo solo per il fallo sistematico fino al 75-82 finale.
Verona conferma in parte quanto visto contro Forlì, cioè la preoccupante tendenza a non trovare soluzioni nei momenti decisivi della gara e il fatto di soffrire sempre e comunque nel pitturato. Anche stasera infatti, nonostante un Maggioli da 2/11, gli avversari vincono per 32-28 la battaglia dei rimbalzi, e dei 28 di Verona ben 17 arrivano dal solo Waleskowski. Note positive della serata l’ottimo atteggiamento di Trepagnier, apparso perfettamente calato nella parte di leader della squadra, e la buona prova di Gueye, ormai al minimo storico di forzature e ottimo come difensore sugli esterni avversari. Abrams ha mostrato lampi di classe, ma è sembrato ancora poco inserito nel contesto di squadra, mentre Renzi ha disputato una prova decisamente incolore. Appuntamento a Casalpusterlengo, dove i ragazzi di De Raffaele andranno a caccia della prima vittoria stagionale, con il rientro di Rombaldoni, stasera in panchina, che appare sempre più vicino.
C’è naturalmente soddisfazione nelle parole di Cioppi a fine partita, ma prima non mancano i ringraziamenti per tutto lo staff, e particolarmente Gresta, per il lavoro svolto in questo periodo. Il coach di Jesi elogia la sua squadra per l’atteggiamento combattivo mostrato e per la capacità di reagire alle difficoltà, fattori che erano decisamente mancati nell’esordio casalingo contro Reggio Emilia, per il quale mostra ancora grande rammarico. Un particolare elogio per Pecile, finito nell’occhio del ciclone dopo la sconfitta di domenica scorsa e stasera trascinatore in ogni momento in cui è stato in campo.
De Raffaele punta il dito principalmente sulla scarsa concentrazione mostrata dai suoi nei momenti decisivi, principalmente dal punto di vista difensivo dove troppi canestri facili sono stati concessi agli avversari. L’allenatore gialloblù rifiuta l’alibi degli infortuni e della difficile preparazione, ma ammette che probabilmente anche per questo motivo la squadra non è ancora pronta ad affrontare un campionato duro e dove si deve lottare fino in fondo in ogni partita. Con l’atteggiamento giusto, aggiunge, arriverà anche il rispetto degli arbitri, apparsi questa sera non certo benevoli nei confronti dei giocatori gialloblù.
Concetti ripetuti anche da Waleskowski, per il quale la squadra deve abbandonare subito gli alti e bassi e trovare continuità. Il centro tedesco è apparso anche rammaricato per l’infortunio di Abrams, che ha aumentato le difficoltà di inserimento di colui che dovrebbe essere il cannoniere principale della squadra.
FONTE: All-Around.net
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Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.