VAVASSORI VEDE IL BICCHIERE MEZZO PIENO e tutto sommato ne ha ben donde dal momento che il pareggio ottenuto al 94° lascia un sapore strano in bocca, un gusto sospeso tra la gioia di non aver perso una partita che si poteva (e si doveva) vincere e la preoccupazione di dover vincere a tutti i costi allo stadio Adriatico domenica prossima. Peccato perchè l'HELLAS aveva dimostrato per tutto il primo tempo e fino al 10° del secondo di poter mettere sotto il PESCARA ed effettivamente il mister pareva aver messo in campo una formazione 'rognosa' e pericolosa con un 4-3-3 che in fase di difesa diventava un 4-5-1 ed i continui raddoppi di GARZON sulla destra ad aiutare di volta in volta BERRETTONI e/o CANGI nel contrasto e nel recupero palla... Anche l'esclusione del pur volenteroso DI GENNARO a favore del più adatto all'uopo COLOMBO era risultata un'ottima mossa: il 'regista offensivo' di scuola ATALANTA si è dimostrato molto abile nel dettare i tempi e ribaltare l'azione a favore degli scaligeri (almeno fino a che la condizione glielo ha permesso) ogni volta che ne ha avuto la possibilità costringendo i difensori avversari a non 'alzarsi' come avrebbero voluto...
LA GARA Esaltante l'inizio con BERRETTONI che, dopo aver letteralmente sradicato il pallone dai piedi di un avversario sulla trequarti offensiva gialloblù, raggiungeva la fine del campo e serviva un ottimo assist al 'solitario' CIOTOLA: un gioco da ragazzi per l'ex AVELLINO (che fra l'altro ha portato il PISA alla promozione dopo i playoff grazie ad un suo gol) depositare nella porta difesa da PINNA. Il VERONA in vantaggio continuava a mettere sotto il DELFINO ancora con CIOTOLA, ancora assistito dall'ottimo BERRETTONI, in altre due occasioni (17° e 43°) mentre il DELFINO dava testimonianza della sua partecipazione alla partita solo con qualche tiro da lontano (pericoloso quello di DETTORI al 28°).
Nel secondo tempo l'episodio che cambia la partita: gli attaccanti biancazzurri trovano il corridoio buono verso la porta difesa da RAFAEL ed un tiro destinato a rete viene respinto da PUGLIESE appostato sulla linea di porta... Braccio o spalla? L'arbitro deve decidere in una frazione di secondo: è fallo di mano volontario, rigore e conseguente espulsione del terzino mancino gialloblù che non ci può credere: «Non ho fatto niente!» grida indignato alla 'giacchetta nera' che però impietosa estrae il rosso... Sul dischetto va GANCI che fulmina l'estremo difensore scaligero e poi fa un brutto gesto ai tifosi di casa (mano sull'orecchio come a chiedere spiegazione dell'immediato silenzio caduto come un opprimente velo sulle teste dei butèi). La reazione dell'HELLAS è pronta e BERRETTONI fa vedere un lampo di classe dal limite con un velenoso tiro che sfiora il secondo palo (57°) ma sono gli ospiti a trovare l'insperato vantaggio approffittando della superiorità numerica: GESSA salta CANGI (spostato a sinistra dopo l'uscita di PUGLIESE) e crossa al centro per l'accorrente SANSOVINI che di testa 'uccella' RAFAEL: è 2 a 1 per il PESCARA ed un colpo che avrebbe ammazzato un toro ma non questo VERONA indomito che continua a crederci nonostante il caldo, gli episodi sfavorevoli e l'uomo di meno fino al 94° quando ESPOSITO calcia una punizione alla disperata in mezzo all'area, RUSSO imita MARADONA e, con un'incredibile rovesciata che per stile e precisione non ha nulla da invidiare ai 'maestri del genere', spara una palla imparabile alla destra di PINNA! È il 2 a 2 ed il popolo del 'Binti' (o almeno i 14.000 che ieri tifavano LA Scala) impazzisce di gioia mentre il 'goleador' esulta facendo vedere una t-shirt con su scritto Benvenuto Nicholas...
L'episodio chiave a sfavore del VERONA: PUGLIESE in area salva la porta scaligera ma commettendo fallo di mano! Conseguente espulsione e rigore dell'iniziale pareggio del PESCARA...
Lo spettacolare 2 a 2 con cui RUSSO ha siglato il pareggio col PESCARA...
Lo spettacolare 2 a 2 con cui RUSSO ha siglato il pareggio col PESCARA visto da un'altra angolazione...
...E L'ARBITRO? Beh BARATTA è uno dei migliori della categoria e al Bentegodi l'ha ampiamente dimostrato: nell'episodio del rigore ha dovuto decidere, in meno di un secondo, se concedere la massima punizione (e a rigor di regolamento espellere PUGLIESE che con un fallo volontario aveva negato il gol ad un avversario) oppure no; ha optato per il sì nonostante l'indignazione del terzino scaligero (ma chi, in un'occasione del genere, ha mai ammesso le sue colpe?) e la 'pressione' dei tifosi di casa ma, a mio avviso, non se ne può fargliene una colpa se è vero com'è vero che nemmeno le immagini alla TV hanno chiarito ogni dubbio...
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E con VAVASSORI... [31 votes total]
...Si va dritti in Serie B! Tanto ci voleva ad esonerare REMONDINA? (10)
32%
Bravo allenatore ma la situazione era e rimane compromessa: Sarà durissima! (19)
61%
La Serie B ormai è andata! Se ne riparla la prossima stagione... (2)
6%
TESTA O CUORE? Il gol di RUSSO a tempo ampiamente scaduto ha messo un cuneo nella porta sulla Serie B che per l'HELLAS si stava inesorabilmente chiudendo, ma quello spiraglio di luce che si vede in fondo al tunnel è davvero molto esiguo mentre quel cuneo non resisterà per molto alla disperata pressione dei biancoazzurri: all'Adriatico di Pescara servirà un HELLAS 'formato miracoli' per ottenere una vittoria, unico risultato possibile per vedere un VERONA promosso... Riusciranno i nostri eroi? Boh... Io direi di fare come il 'VAVA' e cioè di concentrarci sulle cose positive (una squadra KO dopo la gara interna col PORTOGRUARO che ha saputo ritrovare forze e stimoli creduti persi, il superamento dell'ostacolo RIMINI nient'affatto scontato alla vigilia e quel gol di RUSSO quando perfino Eusebio DI FRANCESCO stava già la B come cosa fatta) e guardare avanti: non è per niente facile l'immediato futuro dei gialloblù e, considerate 100 le probabilità di promozione, di sicuro più di 70 sono a favore del DELFINO ma l'HELLAS s'è ritrovato e si giocherà 11 contro 11 anche a Pescara perciò l'imperativo è categorico: CREDERCI!
[DICONO] VAVASSORI vede il 'bicchiere mezzo pieno' «Una partita è ancora da giocare, abbiamo avuto più volte la possibilità di andare a rete, ci siamo riusciti in extremis. Garzon e compagni hanno lavorato tutta la settimana su un sistema di gioco capace di garantire dei vantaggi, l'atteggiamento è stato consono, nonostante un calo verso la fine della prima frazione. Non abbiamo corso grossi pericoli, anzi dopo l'1-0 si poteva raddoppiare». Pugliese ha smentito di aver colpito la palla col braccio in occasione del rigore pescarese: «L'impatto è stato a suo avviso tra petto e spalla, se queste parole corrispondessero alla verità ne usciremmo doppiamente penalizzati. Gli spareggi possono essere influenzate notevolmente da episodi come questo, che ci è costato pure un'espulsione. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, ci davano per morti un mese fa, ora siamo vivi, vegeti e capaci di giocare le carte a disposizione fino all'ultimo minuto. La rete di Russo fornisce chances di passare il turno, dobbiamo crederci fortemente» (HellasVerona.it)
Soddisfatto CIOTOLA l'autore dell'iniziale vantaggio scaligero «Questa partita ci ha regalato tante emozioni, peccato per l'espulsione che ha cambiato le dinamiche del match. Successivamente abbiamo dimostrato di avere grinta e carattere, il pareggio è stato meritato». Sul calcio di rigore ospite le opinioni degli addetti ai lavori sono divise: «Secondo me la palla è stata intercettata col petto e la spalla, un penalty ed un'espulsione ti penalizzano notevolmente. Da lì in avanti gli avversari sono resuscitati, comunque guardiamo avanti: a Pescara è imperativo fare una grande partita». L'atteggiamento iniziale da parte degli uomini di Vavassori è stato nettamente positivo: «Le occasioni per raddoppiare ci sono state, cerchiamo di rifarci al ritorno. La prodezza di Russo fornisce entusiasmo, le possibilità per centrare il bottino pieno in Abruzzo sono ancora vive. Sarà il match più importante della stagione, prepariamolo intensamente insieme al mister» (HellasVerona.it)
[ALTRE NEWS] ...EL SIÓR PARÓN MACALLI batte cassa: € 7.500,00 all'HELLAS VERONA F.C. S.P.A. perché propri sostenitori introducevano ed accendevano nel proprio settore numerosi fumogeni, alcuni dei quali venivano lanciati sul terreno di gioco, nel quale venivano anche fatti esplodere quattro petardi senza conseguenze; gli stessi effettuavano un nutrito lancio di bottigliette in plastica verso il settore riservato all'opposta tifoseria, senza conseguenze; perchè i medesimi sostenitori, durante la gara, intonavano cori inneggianti alla discriminazione territoriale verso l'opposta tifoseria; perchè un proprio tesserato , seduto in panchina, durante la gara, in occasione della segnatura di una rete della squadra avversaria, lanciava sul terreno di gioco una bottiglia piena d'acqua, senza colpire. nonchè € 4.000,00 al DELFINO PESCARA 1936 SRL perchè propri sostenitori in campo avverso introducevano, accendevano e lanciavano nel recinto di gioco un fumogeno e facevano esplodere un petardo senza conseguenze; gli stessi prima dell'inizio della gara si posizionavano nelle adiacenze del settore occupato dall'opposta tifoseria assumendo atteggiamento provocatorio e di scherno, accompagnato dal lancio di bottiglie in plastica, che causava la reazione di questi ultimi costringendo l'arbitro a ritardare l'inizio della gara; i medesimi sostenitori, danneggiavano i servizi igienici nel settore dell'impianto sportivo loro riservato (obbligo risarcimento danni, se richiesti). (Lega-Calcio-Serie-C.it) e 'spèta el ritorno tearè...
PUGLIESE SALTERÀ IL RITORNO ma anche TOGNOZZI, stopper biancazzurro ha 'sbroccato': INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA’ IN SENO ALLA F.I.G.C. A RICOPRIRE CARICHE FEDERALI ED A RAPPRESENTARE LA SOCIETA’ NELL’AMBITO FEDERALE A TUTTO IL 30 GIUGNO 2010. SEBASTIANI DANIELE (DELFINO PESCARA 1936 SRL) perchè al termine della gara rientrando negli spogliatoi, rivolgeva alla tifoseria locale un gesto offensivo, provocandone la reazione (R. cc). SQUALIFICA PER QUATTRO GARE EFFETTIVE TOGNOZZI LUCA (DELFINO PESCARA 1936 SRL) perchè, al termine della gara, rientrando negli spogliatoi rivolgeva all'arbitro ripetute frasi offensive; tale atteggiamento veniva ulteriormente reiterato ed accompagnato dal tentativo di aggredire l'arbitro, impedito dal pronto intervento dei compagni di squadra. SQUALIFICA PER UNA GARA EFFETTIVA PER RECIDIVITA' IN AMMONIZIONE (II INFR) TOGNOZZI LUCA (DELFINO PESCARA 1936 SRL) SQUALIFICA PER UNA GARA EFFETTIVA PUGLIESE GIUSEPPE (HELLAS VERONA F.C. S.P.A.) per aver giocato il pallone con le mani impedendo all'avversario la segnatura di una rete. (Lega-Calcio-Serie-C.it)
6 ULTRÀ DEL PESCARA FERMATI dalle forze dell'ordine: questo dimostra come i tanto vituperati (a torto o a ragione) interventi del CASMS siano quantomai necessari nel malato calcio nostrano...
[IN BREVE] MONDIALI: Devono ancora cominciare e già non promettono benissimo, almeno per i tifosi che ieri, dopo una ressa per assistere all'amichevole NIGERIA-COREA DEL NORD, sono rimasti feriti in una quindicina... MOTOGP: Aspettando il ritorno di VALE (già operato per la frattura scomposta di tibia e perone), PEDROSA conquista il Mugello, LORENZO secondo e gradino più basso del podio per DOVIZIOSO. TENNIS: Riecco NADAL! Batte SODERLING e torna il numero 1 al mondo... PRETE ULTRÀ ESPULSO! Ma dalla chiesa greca... MARCHISIO&L'INNO D'ITALIA... PERSONALIZZATO: Che avrà detto per suscitare l'ilarità dei compagni? FINALI NBA: I CELTICS si portano in parità in Gara 2 grazie alla super coppia RONDO-ALLEN. MOVIOLA IN CAMPO? Secondo BLATTER ucciderebbe la passione! Allora meglio gli scandalosi errori arbitrali? Mah... PLAYOFF SERIE B: SASSUOLO battuto, la finale per la A sarà fra TORINO e BRESCIA!
GIOCO PRONOSTICI:
6 punti a MARTINO, MISTER LOYAL lascia fare e 'MARTIN JAPONICO' conquista (meritatamente) il titolo di Campione del Gioco Pronostici B/=\S 2009-2010: Complimenti anche per i 10 punti di distacco da BRUNI, buon secondo col classico colpo di reni finale. Sul gradino più basso del podio MISTER LOYAL e POSE a pari merito... Maglia nera a LUCKY.
Ammonizioni per: Bridget, Lucky e Mister Loyal
Espulsione per: Ale90HVr
Per ciò che concerne i record mi consolo: io vinco il titolo per il maggior numero di Campione di giornata: 8! Ma anche quello come Sfigadòn de la stagiòn (ancora con 8), per il resto:
Punteggio massimo in una giocata: Ale90hvr, Bruni (11)
Max. numero di risultati azzeccati: Bruni (5)
Max. numero di pronostici azzeccati: Ale90HVr (8)
Punteggio minimo in una giocata: Barnaba, Bruni, Federico Montresor, Martino, Paolo, VALE/=\VALES (0)
Bene per quest'anno è tutto! Arrivederci a Settembre...
Lega Pro 1/B: Verona-Pescara 2-2, la cronaca
06-06-2010 20:19 Domenica prossima ai biancazzurri basterà un pari per salire in B
Al Bentegodi, con una notevole rappresentanza di tifosi ospiti, si consuma il primo atto della Finale dei Playoff. La partita comincia su buoni ritmi, nonostante il gran caldo che mette subito alla prova i giocatori. Il Verona è più aggressivo e concretizza l’iniziale supremazia dopo solo 4 minuti a seguito di una clamorosa incertezza di Mengoni che si fa soffiare la palla in zona vietata da Berrettoni, il cui cross dalla fascia è ribattuto grossolanamente da Zanon. Colombo recupera il pallone e lo serve a Ciotola che non lascia scampo al portiere Pinna.
Il Verona, una volta in vantaggio, continua a macinare gioco, mentre il Pescara sembra già molle. Il primo tempo si chiude così e non lascia certo presagire una ripresa emozionante come quella vista al Bentegodi.
Il secondo tempo vede infatti gli adriatici più motivati e capaci di cogliere il pareggio al 9’ su calcio di rigore tirato da Ganci e concesso per fallo di mano di Pugliese a margine di un’azione nella quale il portiere scaligero Rafael ha evidenziato una delle sue proverbiali incertezze. Il Verona, rimasto in dieci, accusa il colpo e il Pescara prende il sopravvento, arrivando addirittura al vantaggio al 23’ con un’imparabile incornata di Sansovini su assist di Zanon. Per gli abruzzesi sembra fatta. Il Verona si spinge in avanti con la forza della disperazione e incredibilmente trova il pari definitivo ad una manciata di secondi dal termine del match, grazie alla bellissima rovesciata di Russo che rianima squadra e tifosi.
Il 2-2 finale per il Pescara vale comunque una mezza vittoria, perché gli scaligeri dovranno scendere in Abruzzo, domenica prossima con l’obbligo di vincere.
a cura di Emanuel Ferretti
Redazione Datasport (AGM Datasport)
FONTE: DataSport.it
Finale play-off. Pareggio-beffa 2-2 per il Pescara a Verona
PESCARA. Pareggio beffa per il Pescara che all'ultimo minuto si lascia agguantare 2-2 al Bentegodi dal Verona nell'andata della finale play-off. Vantaggio dei padroni di casa al quinto con Ciotola. Pareggio su calcio di rigore di Ganci al minuto 10 della ripresa. Al 23esimo il momentaneo vantaggio di Sansovini prima della doccia fredda con Russo al 49esimo.
Decisivo in parte l'arbitraggio di Baratta di Salerno per la direzione dell'ultimo quarto d'ora e per la dubbia punizione concessa agli scaligeri al 94esimo. Un piazzato, dal quale poi è scaturito il gol, che difficilmente viene concesso all'ultimo minuto quasi al limite dell'area di rigore.
Il pareggio, per come è arrivato, lascia un po' l'amaro in bocca ma è preziosissimo in ottica spareggi. Al ritorno infatti il Pescara avrà a disposizione 2 risultati su 3 per centrare la serie B, per di più giocando in casa dinanzi al caldo pubblico del capoluogo adriatico.
Gara di difficile lettura, ricca di sorprese e decisa nel bene e nel male da episodi. Proprio in base all'analisi dei singoli episodi può cambiare in positivo o in negativo il giudizio della prova del Pescara. Se da un lato è vero che il pareggio all'ultimo respiro del Verona ha un po' cambiato le carte in tavola per il ritorno, dall'altro è altrettanto vero che il rigore del momentaneo 1-1 con annessa espulsione ha tolto d'impaccio un Pescara fino ad allora inguardabile.
Delusione o meno per le modalità del pareggio resta il 2-2 finale. Un risultato buono ottenuto in trasferta in condizioni ambientali difficili, con parte del pubblico della Verona calcistica che più volte ha dato prova di grande inciviltà.
Match dai due volti per i biancazzurri. Primo tempo assolutamente deludente sotto tutti i punti di vista. Pescara poco incisivo sotto porta e Verona più in palla capace, oltre al gol del momentaneo 1-0, di creare diversi grattacapi alla distratta retroguardia pescarese. Tanti errori in fase di impostazione ed in difesa unite ad una incapacità pressoché totale di pungere in avanti.
Nella ripresa un Pescara completamente trasformato nelle gambe e soprattutto nella testa ha sfruttato a proprio vantaggio l'episodio del rigore ribaltando la storia del match. Il tutto prima della beffa finale che ancora una volta ha messo in risalto uno dei limiti irrisolti di questa squadra: la gestione del risultato. Il Pescara, come più volte accaduto in questa stagione, ha dimostrato di non essere in grado di gestire la partita giocando in maniera più accorta.
Discreta invece la partita del Verona, che nei minuti iniziali ha interpretato al meglio la gara restando compatta e pronta a sfruttare il minimo errore dell'avversario. Il 2-2 finale mediando col bilancino l'atteggiamento delle squadre nel primo e secondo tempo, escludendo ovviamente il fatto di aver subito il pareggio nella coda del match, in ogni caso appare a bocce ferme il risultato più giusto.
LA PARTITA
Avvio veemente dei padroni di casa, più aggressivi e concentrati, che già al quinto trovano la via del gol su pasticcio della retroguardia ospite. Errore clamoroso in fase di disimpegno di Mengoni che consegna il pallone a Berrettoni. Cross nel mezzo Zanon libera male e sfera tra i piedi di Colombo che nel mezzo trova Ciotola indisturbato pronto a realizzare.
Il gol a freddo carica il Verona che costruisce alcune buone occasioni per raddoppiare. Al quarto d'ora ancora Ciotola da posizione decentrata prova il tiro a giro trovando Pinna pronto alla respinta. Al 27esimo prima conclusione del Pescara con Dettori. Bravo Rafael ad alzare in corner.
Prima del riposo assolo dell'onnipresente Ciotola che prova nuovamente la conclusione da fuori. Questa volta il pallone termina di un nulla a lato.
Nella ripresa al decimo cambia il canovaccio del match. Bella azione di Dettori, palla nel mezzo per la conclusione a botta sicura di Tognozzi che trova il mani di Pugliese appostato sulla linea di porta a Rafael battuto. Rigore a favore del Pescara ed espulsione per il difensore del Verona. Dal dischetto Ganci trova il pareggio.
Questa volta è il Verona che subisce il contraccolpo psicologico con i biancazzurri che raddoppiano al 23esimo. Cross perfetto dalla destra di Zanon per Sansovini che di testa anticipa tutti ed insacca alle spalle dell'incolpevole Rafael.
Il finale è convulso con continui e repentini colpi di scena. Al 34esimo strepitoso Pinna che chiude lo specchio della porta a Berrettoni. Tra il 36esimo ed il 45esimo Pescara vicino al gol in 3 occasioni con 2 conclusioni fuori di Soddimo ed un contropiede mal sfruttato da Zizzari a tu per tu col portiere scaligero. Al 49esimo la rete del 2-2 finale in acrobazia di Russo, clamorosamente libero da marcature nel cuore dell'area di rigore.
Il Pescara ancora una volta, pur dimostrando grande qualità e buona capacità di reazione, per l'ennesima volta ha peccato nella fase di gestione del risultato. Un fatto non da sottovalutare in ottica ritorno tra sette giorni all'Adriatico. I biancazzurri non potranno permettersi di fare calcoli ed i 2 risultati utili su 3 non lasciano tranquilli gli uomini di Eusebio Di Francesco, comunque favoriti.
TABELLINO
HELLAS VERONA: Rafael, Cangi, Ceccarelli, Anselmi, Pugliese, Garzon (28'st Rantier), Esposito, Russo, Berrettoni, Ciotola (10'st Campagna), Colombo (4'st Di Gennaro). A disposizione: Ingrassia, Massoni, Pensalfini, Selva. Allenatore: Vavassori.
PESCARA (4-4-2): Pinna; Zanon, Olivi, Mengoni, Petterini; Coletti (36'st Zappacosta), Gessa, Tognozzi, Dettori; Sansovini (25'st Zizzari), Ganci (20'st Soddimo). A disposizione: Prisco, Sembroni, Vitale, Bonanni. Allenatore: Di Francesco.
ARBITRO: Baratta della sezione di Salerno.
Andrea Sacchini 07/06/2010 8.53
FONTE: PrimaDaNoi.it
Lunedì 07 Giugno 2010 Rafael incerto, Garzon su ogni pallone
RAFAEL 5
E’ bravo su Dettori, ma poi è sempre incerto.
CANGI 5,5
Si fa sorprendere da Gessa sulla rete di Sansovini.
CECCARELLI 6
Tiene la rotta, seppur tra tanti patemi.
ANSELMI 5,5
Lento e macchinoso, non ingrana.
PUGLIESE 5,5
Causa il rigore dell’1-1 e viene espulso.
GARZON 6,5
Si spreme su ogni pallone (dal 77’ RANTIER ng).
RUSSO 7,5
Utilissimo nel primo tempo, nel secondo si spegne, ma poi è suo il miracolo del pareggio.
ESPOSITO 6
Ancora una volta, non all’altezza delle sue qualità. Ma pennella il pallone che Rutto trasforma nel 2-2.
CIOTOLA 6,5
Oltre a segnare, regala sprazzi di buon gioco (dal 55’ CAMPAGNA 5,5: non riesce a incidere).
BERRETTONI 6,5
Sa rendersi pericoloso, anche se a intermittenza.
COLOMBO 6,5
E’ lui a servire Ciotola sul gol. Non si tira mai indietro (dal 49’ DI GENNARO 5,5: entra quando la partita prende il giro sbagliato per l’Hellas).(M.Pad./ass)
Lunedì 07 Giugno 2010
Gol in rovesciata al 94': al Bentegodi 2-2 col Pescara Un miracolo di Russo tiene l’Hellas in corsa
di Mario Padovani
VERONA - L’Hellas riprende la promozione per la coda. Lo fa con un gol in strabiliante bicicletta di Russo, al 94’, dopo una partita, quella con il Pescara, che è tutto un saliscendi. In Abruzzo, domenica, il Verona dovrà vincere per conquistare la serie B, ma può continuare a crederci. E’ una gara in cui Vavassori sorprende, nelle scelte iniziali: lascia fuori Di Gennaro, rimpiazzandolo con Colombo, e inserisce Ciotola, per formare un tridente completato da Berrettoni. Una mossa che paga subito: al 4’ il Verona passa, proprio Ciotola risolve sottomisura, delirio al Bentegodi.
Il Pescara cerca di imbastire una reazione credibile, contro un Hellas quadrato. Abbozzano il contropiede, i gialloblù, e indietreggiano compatti, rischiando, al 28’, su piazzato di Dettori: provvidenziale Rafael. Poco per volta, il Pescara cresce di tono nella manovra. L’Hellas esce dal suo guscio al 43’, con uno slalom di Ciotola chiuso da un tiro alto di poco: sono i titoli di coda sul primo tempo. Quando si riprende, il tema tattico non cambia: sempre Verona coperto, sempre Pescara che spinge. Vavassori, decide che occorre fare ricorso alla panchina, Colombo viene sostituito da Di Gennaro. Ma un destino cattivo è in agguato: al 54’ Tognozzi calcia, Rafael, insicuro, è battuto: Pugliese respinge di braccio, è espulsione e rigore, che Ganci trasforma. L’Hellas in dieci, al 68’, viene infilato da un colpo di testa di Sansovini. E’ una botta durissima, il Verona tenta di scrollarsela di dosso, al 78’ Pinna è decisivo su Berrettoni.
Ma quando tutto pare perduto, ecco, all’ultimo secondo, la magica rovesciata di Russo, su punizione calciata da Esposito, che tiene aperte le porte della speranza. Così Vavassori alla fine. «Non faccio percentuali per il ritorno.: non avremo solo noi la pressione addosso ma pure il Pescara. Il rigore ha condizionato il resto della gara». (ass)
FONTE: Leggo.it
DOPOPARTITA IL TECNICO NON SI ARRENDE Vavassori: «Peccato,ma per me il bicchiere è ancora mezzo pieno»
Andrea Spiazzi Verona
È tra il deluso e il soddisfatto, mister Vavassori a fine gara. «Ma io vedo il bicchiere mezzo pieno», dichiara. «Siamo partiti bene, giocando la partita come l’avevamo preparata - prosegue il tecnico dell’Hellas - abbiamo avuto un paio di occasioni per andare sul 2-0, peccato. Nella ripresa l’episodio del rigore e dell’espulsione ci ha penalizzato. Pugliese mi ha detto che l’ha presa di spalla, questo per noi significherebbe un grave danno». Dei suoi non gli è piaciuto quel, a tratti, “restare a guardare, concedendo in questo modo spazio all’avversa rio. Ora la pressione ce l’a b bi a m o noichedovremo vincere,mace l’avranno pure loro. A Pescara può venire fuori qualsiasi risultato. Beppe Russo dopo la rete ha mostrato il sotto maglia con la dedica a suo figlio Nicholas nato un mese fa. «Una grande gioia - commenta il centrocampista - ma resta l’amarezza per non aver vinto. Fin dal primo minuto abbiamo cercato di fare la partita e ci siamo riusciti fino al rigore per loro sul quale abbiamo dei dubbi. Ora dobbiamo ricaricare le pile e andare a Pescara a fare la partita della vita». Secondo Russo l’impresa è possibile. «Perché no? Non andiamo mica ad affrontare il Barcellona, si tratta di un avversario alla nostra portata. Noi andremo a fare la nostra gara, vedremo chi avrà la meglio».
LE PAGELLE
7,5_Russo fa un miracolo
Si disimpegna bene come
interno di centrocampo, poi
realizza un gol tanto bello
quanto importante.
5_Rafael
Incerto, la difesa così non può essere
tranquilla. A Pescara dovrà
rifarsi.
6,5_Cangi
Copre bene, specie nel primo
tempo, ed è ordinato nella manovra.
6_Ceccarelli
Lotta su ogni pallone e quando
serve spazzare in tribuna lo fa
senza complimenti.
6,5_Anselmi
Anche lui combatte e prende botte:
un lottatore.
6_Pugliese
Non molla mai, peccato per
l’espulsione.
6,5_Garzon
Cuore gialloblù, ci mette un grande
impegno.
6,5_Esposito
Bene, ma gli manca un po’ di precisione
nel passaggio finale.
6,5_Berrettoni
Straordinario in avvio. Non sempre
costante.
6,5_Colombo
Tiene alta la squadra, difende e
smista i palloni finché le caviglie
tengono.
6,5_Ciotola
Segna e crea pericoli. Deve uscire
in seguito all’espulsione di Pugliese.
6_Campagna
Tampona le avanzate del Pescara.
Guadagna il fallo dalla cui punizione
nasce il gol di Russo.
6_Di Gennaro
È troppo solo in avanti col Verona
in 10, ma lotta.
5,5_Rantier
Corricchia quando dovrebbe bruciare
l’erba nel quarto d’ora finale.
_A.S.
UN GOL DI RUSSO NEL RECUPERO MANTIENE VIVO IL SOGNO HELLAS Playoff>> Il centrocampista in rovesciata agguanta il 2-2: ora bisogna vincere Pescara
In dieci dal 55’ Il rigore dell’1-1 costa il ‘ros s o ’ a Pugliese e la gara cambia volto
Andrea Spiazzi Verona
Abbiamo ripreso il paziente per i capelli”, direbbero i medici. Sull’orlo di una pesantissima sconfitta interna, Giuseppe Russo azzecca una rovesciata all’ultimo secondo e regala la speranza di poter ancora farcela per la B. Finisce 2-2 al Bentegodi, roba da cuori forti. Il Verona rinasce, gioca, lotta e, finché è in parità numerica, vince. Lo stadio è bollente, sia per il clima (30 gradi all’ombra) sia per il calore del pubblico: sono 15 mila i veronesi, circa 1900 gli abruzzesi. Mezzora prima della gara i celerini devono entrare in curva Nord per regolare la “vivacità” di alcuni pescaresi in cerca di contatto coi veronesi: alla fine sei tifosi biancazzurri saranno arrestati, mentre alcuni gialloblù troveranno le gomme delle loro auto tagliate. Vavassori cambia modulo. Via il 4-4-2, il tecnico opta per un 4-3-3 con Ciotola, Colombo e Berrettoni in avanti. Si gioca, e al 5’ è già boato gialloblù: ottima azione di Berrettoni a destra, dal fondo parte l’assist, Colombo lascia a Ciotola che insacca. L’He l l a s attacca, Vavassori è una furia e ad ogni minimo errore dei suoi sbraita contro i panchinari. Al 17’ Berrettoni taglia a sinistra verso Ciotola che calcia a rientrare ma Pinna è pronto.
Il Pescara cerca la riscossa ma la linea difensiva dell’He l l a s concede poco nulla, con Ceccarelli ed Anselmi sugli scudi. Ci prova da fuori, allora, e Dettori impegna Rafael in angolo al 28’. Nel frattempo le caviglie di Colombo iniziano a vacillare, si scalda Di Gennaro. Il Verona abbassa i ritmi, il sole picchia, ma al 43’ sfiora il due ancora con Ciotola ben imbeccato da Garzon: il tiro a girare è di poco alto. Ad inizio ripresa il Pescara guadagna un paio di corner senza conseguenze e Tognozzi si fa ammonire (sarà espulso, poi, nel dopo gara). Al 4’ Di Gennaro sostituisce Colombo. Dopo otto minuti la partita prende una brutta piega per l’Hellas. Rafael è incerto nell’uscita, e sul fendente di Ganci Garzon non riesce a coprire: il tiro è respinto di mano sulla linea di porta da Pugliese che viene espulso. Il rigore è trasformato da Ganci che poi festeggia sotto le tribune scatenando le ire del pubblico e della panchina gialloblù. Entra Campagna per Ciotola, si fa dura, ma l’He l l a s ci prova subito con un tiro di Berrettoni che lambisce il palo. Al 19’ il Pescara sfiora il due con una palla vagante in area. Sono le avvisaglie, perché al 23’ Sansovini buca Rafael di testa su un cross dalla destra: 1-2. Orgoglio e carattere non mancano però al Verona. Al 34’ Pinna salva la porta su tiro a botta sicura di Berrettoni e al 39’ su tiro a palombella di Rantier. Sembra girare tutto storto ai gialloblù, ma Russo regala la speranza. Ora, però, serve vincere a Pescara: un Verona così può farcela.
FONTE: DNews.it
07/06/2010
Vavassori: «Per me il bicchiere è mezzo pieno» SPOGLIATOI. IL TECNICO RILANCIA. Il lampo al 94' ridà ossigeno alla truppa gialloblù: «Vincere domenica non è impossibile. E la pressione non la subiremo solo noi» «Il gol di Russo tiene viva la speranza: giochiamocela. Percentuali? Quelle calcolatele voi Sul presunto fallo di Pugliese non mi pronuncio. Lui però giura di averla presa col petto»
Vavassori pensa positivo. La perla di Russo che ha riequilibrato il risultato all'ultimo assalto gialloblù gli ha restituito il sorriso. Un po' tirato, certo, ma sincero. Perché «quel gol lì tiene viva la nostra speranza», insegna ai cronisti. Quanto poi quella speranza possa effettivamente indirizzare il futuro il timoniere bergamasco non lo sa: «Percentuali? Quelle le lascio calcolare a voi», aggiunge.
E poi: «Andiamo a Pescara a fare l'ultima gara, la gara decisiva. È chiaro: si può perdere ma si può anche vincere», ricorda rifacendo Lapalisse. «In ogni caso la pressione non l'avremo addosso solo noi, ma anche loro».
CALO DI AGGRESSIVITÀ. La cronaca del «Vava» è essenziale, lucida: «Avevamo preparato la partita in un certo modo e si era anche incanalata bene. Siamo partiti come volevamo, abbamo fatto il gol e abbiamo anche avuto un paio di occasioni per raddoppiare», recita il tecnico. «Purtroppo in certe fasi abbiamo la tendenza, pericolosa, di stare a guardare gli altri. Perdiamo aggressività, caliamo il ritmo». E l'avversario, fa capire l'allenatore, prende fatalmente campo e fiducia: «È così», conferma Vavassori, «ma è anche vero che nel primo tempo avevamo comunque rischiato pochissimo». Altra storia al cambio di campo: «La ripresa si è aperta sull'episodio del rigore e la gara è cambiata. Non solo per il gol», rileva l'allenatore del Verona, «ma anche perché ci siamo trovati con l'uomo in meno in condizioni psicologiche e ambientali durissime».
NERVOSISMO. E il nervosismo ha cominciato ad affiorare un po' ovunque in maniera palpabile: «La forza del giocatore», spiega il «Vava», «è quella di non perdere mai lucidità durante la gara. Dopodiché è ovvio che se sei affaticato puoi commettere certi errori».
Sulla presunta manata di Pugliese, in ogni caso, l'allenatore gialloblù riporta la versione dell'indiziato: «Il giocatore mi ha giurato di aver colpito la palla col petto. Io non posso ancora parlare ma dico che se fosse vero l'episodio per noi sarebbe stato molto penalizzante. Per noi su quell'azione è cambiato tutto».
DA BERRETTONI A RUSSO. Per fortuna ci ha pensato Russo, a fil di sirena, a ridare ossigeno alla truppa gialloblù. La sua girata nel mischione è una specie di scossa, quella che mantiene la B alla portata: «Ma anche prima di quell'azione avevamo creato occasioni. Penso a Berrettoni. Al pari ci si poteva arrivare prima, a dispetto dell'inferiorità numerica e delle oggettive difficoltà. E comunque a me sta bene così», alza lo sguardo Vavassori. «Se guardo il risultato io mi tengo il bicchiere mezzo pieno».
Il Bentegodi si è ormai svuotato. L'urlo della Sud è diventato un eco: «Pubblico da serie A? Tocchiamo ferro», sogghigna l'allenatore. «Per ora c'è da raggiungere la B. Facciamo un passo per volta...».
Francesco Arioli
07/06/2010
Sei ultrà pescaresi fermati dalla polizia UNA SFIDA CALDA. I tifosi avevano tentato di avvicinarsi ai veronesi, ma sono stati bloccati
Quattro sono stati arrestati. Ferita una tifosa caduta dalla Curva sud Contestate alcune cariche di alleggerimento delle forze dell’ordine
Verona. Quattro arresti, qualche carica di alleggerimento, qualche offesa a una giornalista pescarese che con poca eleganza ha fatto gestacci al pubblico dalla tribuna stampa, sei i pescaresi fermati dalla polizia perchè avevano tentato il contatto con la tifoseria veronese (quattro appunto arrestati in flagranza) e una tifosa veronese caduta dagli spalti della Curva sud. Un volo di tre metri che l'hanno spedita per fortuna soltanto in pronto soccorso anche se si era temuto il peggio. È stata una domenica senza grosse sorprese quella di ieri al Bentegodi.
È andata tutto sommato bene e se non fossimo a Verona, probabilmente da scrivere non ci sarebbe alcunché perchè la nostra è tra le poche città d'Italia in cui è in vigore la tolleranza zero nei confronti degli ultrà. Le tensioni si erano temute soprattutto per quanto accaduto qualche domenica fa quando, in autostrada, gli ultrà gialloblù che stavano andando a Rimini erano stati aggrediti dai pescaresi che stavano andando a Reggio Emilia. Fermi in autogrill opposti i pescaresi avevano attraversato le carreggiate e avevano aggredito i veronesi, strappando loro le bandiere. Ne era nata una scazzottata. Ovvio che nessuno aveva intenzione di subire. Ieri pomeriggio qualche veronese era deciso a vendicare l'onta ricevuta, ma come ha sottolineato un poliziotto, non esistono vendette, c'è la polizia che fa in modo che le regole siano rispettate.
E così dipende da che parte la si guarda. Secondo la polizia le cariche prepartita ci sono state per evitare vendette. Secondo i tifosi sono state gratuite perchè loro, i tifosi, dicono, che erano lì ad aspettare di entrare e stavano soltanto cantando quando si sono visti prendere a manganellate. Per quanto riguarda i pescaresi la polizia li ha fermati in diverse occasioni. Due sono stati arrestati per aver aggredito stewart e poliziotti. Tra i contusi anche il Fernando Malfatti che ieri era il dirigente che coordinava il servizio allo stadio. Lui e alcuni poliziotti sono stati vittime di lanci di oggetti. Altri due pescaresi sono stati arrestati perchè, al confine tra la curva Nord e il settore Ovest hanno preso a cinghiate ultrà veronesi. I due sono stati presi in flagranza, ma ci sono 48 ore di tempo a disposizione della polizia per andare eventualmente a prendere altri coinvolti anche della tifoseria veronese. La posizione di altri due pescaresi coinvolti nei tafferugli è stata definita in nottata. Le offese alla giornalista sono state anche davanti ai cancelli dell'uscita della tribuna stampa, gli ultrà l'hanno aggredita verbalmente facendo tremare i cancelli, le scene sono state riprese dal servizio tifoseria della questura. Ma il tutto si è chiuso con le parolacce. D'altra parte se si vuole fare il tifoso, la tribuna stampa non è il luogo adatto.
Alessandra Vaccari
07/06/2010
Batticuore Hellas, guizzo di Russo per sognare la B BRIVIDI AL BENTEGODI. Subito il vantaggio con Ciotola poi la paura. Gialloblù padroni del campo per tutto il primo tempo. Nella ripresa Ganci e Sansovini firmano il sorpasso. All'ultimo minuto il pari in dieci contro undici.
Verona. Ancora in piedi. Nonostante tutto. La splendida rovesciata di Beppe Russo, all'ultimo secondo, regala il pari all'Hellas e riaccende la speranza per il popolo gialloblù. Solo una vittoria a Pescara regalerà al Verona il passaporto per la B, una missione durissima non impossibile per quello che s'è visto al Bentegodi.
Giovanni Vavassori rivede tutto l'assetto tattico, manda in campo tre centrali difensivi - Ceccarelli, Anselmi e Cangi - due mediani come Esposito e Russo davanti al reparto arretrato, Garzon a destra e Pugliese a sinistra in linea con i centrocampisti quando la squadra attacca, pronti a rientrare per coprire su Gessa e Dettori quando il Pescara cerca di rendersi pericoloso in avanti. In attacco Colombo fa il punto di riferimento centrale con Berrettoni da una parte e Ciotola dall'altra. Una squadra «molto corta», grande attenzione in difesa, tanta rapidità in avanti. La truppa di Eusebio Di Francesco non ci capisce nulla, Garzon e compagni sono padroni incontrastati del campo per tutto il primo tempo. Subito la rete di Ciotola su assist di Colombo poi due o tre occasioni importanti che vengono sbagliate banalmente dagli attaccanti gialloblù. Tutti aspettano il due a zero ma i veterani del Pescara vacillano senza crollare e tengono in linea di galleggiamento una corazzata che sta affondando.
Un copione diverso nella ripresa anche se, come dicono quelli che masticano calcio, «gli episodi fanno la differenza». In effetti la sfida cambia registro dopo nove minuti. Traversone in area senza pretese, indecisione tra Rafael e Garzon, spunta Dettori sul secondo palo, tocco per Tognozzi che si gira e batte a rete. Pugliese respinge, l'arbitro vede un tocco di mano, rigore per il Pescara e rosso per il difensore del Verona. Ganci non perdona dal dischetto e firma il pari. Poi si lascia andare a un'esultanza sotto la tribuna che sa tanto di provocazione. Diventa tutto più difficile per l'Hellas che deve giocare più di mezz'ora in dieci. A questo punto è importante non perdere, Vavassori toglie Ciotola e manda in campo Campagna sulla fascia destra e dirotta Cangi a sinistra, torna a giocare con quattro dietro, lascia Esposito e Russo in mezzo, Garzon si sposta a destra, Berrettoni parte da sinistra, Di Gennaro che aveva preso il posto di Colombo all'inizio del secondo tempo si deve battere come un leone tra Olivi e Mengoni.
Il pari scivola via senza troppi sussulti poi, all'improvviso, arriva il raddoppio del Pescara. Bravissimo Gessa che se ne va a destra, perfetto il cross in mezzo, Sansovini brucia tutti, anticipa Ceccarelli e fulmina Rafael. Un gol pesante, la vittoria degli abruzzesi al Bentegodi potrebbe mettere un'ipoteca sulla promozione in B di Ganci e compagni. Anche perchè il Verona accusa il colpo. Stanco, in inferiorità numerica, contro una squadra molto quadrata e con grandi qualità in avanti. Dopo pochi minuti Soddimo si presenta tutto solo davanti al portiere brasiliano, il tris sembra cosa fatta ma un recupero miracoloso di Campagna tiene l'Hellas in corsa. Passano i minuti e anche i gialloblù reagiscono, Vavassori gioca la carta Rantier al posto di Garzon e sposta in avanti il baricentro della squadra.
Il caldo è asfissiante, la lucidità non c'è più ma il Bentegodi continua a spingere la squadra e i gialloblù, colpiti ma non umiliati, si gettano in avanti. Mancano le idee, non il coraggio, si combatte palla sulla. Commoventi.
A pochi minuti dalla fine Berrettoni ha la palla buona sul destro, prova la botta, Pinna si supera e para.
Non è finita, Hellas sempre avanti, con il cuore, con la grinta. Quattro minuti di recupero, i gialloblà ci credono ancora. Punizione dalla fascia destra, Esposito mette in mezzo, splendida rovesciata di Russo che fa centro. Due a due, si va a Pescara per vincere. La porta per la B è sempre aperta.
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
07/06/2010 - 17:29
Pescara-Hellas Verona: info per il settore ospiti Tagliandi in vendita presso i punti vendita del circuito Ticket One presenti in Veneto, al costo di 12€. 4.101 i posti disponibili
07/06/2010 - 16:50 Giudice Sportivo, squalificati Pugliese e Tognozzi
I due salteranno il ritorno della finale play-off, in programma domenica all'Adriatico. 7.500€ di ammenda all'Hellas Verona
07/06/2010 - 13:55
Regolamento play-off: a Pescara serve una vittoria Per ottenere la promozione in cadetteria i gialloblù devono espugnare l'Adriatico, emulando Cavese e Portogruaro
VERONA - In vista della gara di ritorno della finale play-off, Hellas Verona ricorda il regolamento play-off adottato dalla Lega Italiana Calcio Professionistico:
A conclusione delle due gare, in caso di parità di punteggio, dopo la gara di ritorno, per determinare la squadra vincente si tiene conto della differenza reti; verificandosi ulteriore parità verranno disputati due tempi supplementari di quindici minuti ciascuno.
Nel caso permanga parità dopo i tempi supplementari, verrà considerata vincente la squadra in migliore posizione di classifica al termine del campionato; la squadra vincente dopo le due gare si intende classificata al secondo posto del girone ed acquisisce, conseguentemente, il titolo sportivo per richiedere l’ammissione al campionato di Serie B.
Per centrare la cadetteria Garzon e compagni devono quindi espugnare l'Adriatico, risultato riuscito in questa stagione alla Cavese (2-1 il 10 gennaio) ed al Portogruaro (1-0 il 28 febbraio).
Ufficio Stampa
07/06/2010 - 13:39 Sandrà, domani la ripresa degli allenamenti
Mister Vavassori ha concesso un giorno di riposo ai gialloblù dopo il pari interno col Pescara nella gara d'andata della finale play-off
07/06/2010 - 10:59 Scatti gialloblù: l'Hellas pareggia nella prima finale
Su hellasverona.it alcune immagini scattate da Francesco Grigolini - Fotoexpress in occasione del match disputato al "Bentegodi" col Pescara
06/06/2010 - 19:44
Ciotola: "Dimostrata grinta e grande carattere" "La prodezza di Russo fornisce entusiasmo, le possibilità per centrare il bottino pieno in Abruzzo sono ancora vive. Sarà il match più importante della stagione"
VERONA - Primo gol casalingo per Nicola Ciotola, che in apertura di primo tempo ha portato in vantaggio i gialloblù con un tap-in su assist di Colombo. "Questa partita ci ha regalato tante emozioni, peccato per l'espulsione che ha cambiato le dinamiche del match. Successivamente abbiamo dimostrato di avere grinta e carattere, il pareggio è stato meritato".
Sul calcio di rigore ospite le opinioni degli addetti ai lavori sono divise: "Secondo me la palla è stata intercettata col petto e la spalla, un penalty ed un'espulsione ti penalizzano notevolmente. Da lì in avanti gli avversari sono resuscitati, comunque guardiamo avanti: a Pescara è imperativo fare una grande partita".
L'atteggiamento iniziale da parte degli uomini di Vavassori è stato nettamente positivo: "Le occasioni per raddoppiare ci sono state, cerchiamo di rifarci al ritorno. La prodezza di Russo fornisce entusiasmo, le possibilità per centrare il bottino pieno in Abruzzo sono ancora vive. Sarà il match più importante della stagione, prepariamolo intensamente insieme al mister".
Ufficio Stampa
06/06/2010 - 19:27
Vavassori: "Giochiamocela fino all'ultimo" "Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, ci davano per morti un mese fa, ora siamo vivi e vegeti. La rete di Russo fornisce chances di promozione"
VERONA - Sembrava tutto finito, le speranze di risalite dell'Hellas infrante di fronte ad un ko casalingo, ed invece una prodezza di Giuseppe Russo tiene vivo il sogno di tutto il popolo scaligero. "Una partita è ancora da giocare, abbiamo avuto più volte la possibilità di andare a rete, ci siamo riusciti in extremis. Garzon e compagni hanno lavorato tutta la settimana su un sistema di gioco capace di garantire dei vantaggi, l'atteggiamento è stato consono, nonostante un calo verso la fine della prima frazione. Non abbiamo corso grossi pericoli, anzi dopo l'1-0 si poteva raddoppiare". Questa la prima analisi di Giovanni Vavassori dopo il fischio finale.
Pugliese ha smentito di aver colpito la palla col braccio in occasione del rigore pescarese: "L'impatto è stato a suo avviso tra petto e spalla, se queste parole corrispondessero alla verità ne usciremmo doppiamente penalizzati. Gli spareggi possono essere influenzate notevolmente da episodi come questo, che ci è costato pure un'espulsione".
"Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, ci davano per morti un mese fa, ora siamo vivi, vegeti e capaci di giocare le carte a disposizione fino all'ultimo minuto. La rete di Russo fornisce chances di passare il turno, dobbiamo crederci fortemente".
Ufficio Stampa
06/06/2010 - 18:03
Hellas Verona-Pescara 2-2 In vantaggio al 5' con Ciotola, i gialloblù si vedono superare da Ganci (rigore) e Sansovini. In extremis una prodezza di Russo regala il pari
VERONA - Prima finale dei play-off al "Bentegodi" di fronte a più di 16.000 spettatori. Vavassori manda in campo dal primo minuto Colombo al centro dell'attacco, supportato da Ciotola e Berrettoni. Di Francesco si affida alla coppia avanzata Sansovini-Ganci, con Coletti e Tognozzi in cabina di regia.
Al 5' gialloblù subito in vantaggio: Berrettoni ruba palla sul lato destro della trequarti, la retroguardia abruzzese non riesce a spazzare, Colombo appoggia per Ciotola che batte Pinna. La formazione scaligera si rende nuovamente pericolosa sull'asse Berrettoni-Ciotola: apertura dell'ex Bassano per il campano, controllo al limite dell'area e conclusione centrale che l'estremo difensore avversario fa sua (17'). Dettori tenta la botta dai venti metri al 28', Rafael manda in angolo. In chiusura di prima frazione (43') è di nuovo Ciotola protagonista di un'azione pericolosa: dopo aver saltato Petterini tiro a giro di poco fuori misura.
Il Pescara trova il pari al 54' con Ganci dal dischetto, a seguito di una respinta di braccio da parte di Pugliese, appostato sulla riga di porta. Azione personale di Berrettoni (57') e destro preciso verso il secondo palo, la palla sfiora di poco lo specchio della porta. Gessa salta l'uomo sulla corsia di destra e mette al centro un traversone perfetto per Sansovini, che con un'incornata mette nuovamente in fondo al sacco (68').
Lancio dalle retrovie alla mezzora di Russo per Ceccarelli, rimasto in avanti dopo un calcio di punizione di Esposito, Pinna fa suo il pallone in due tempi. Corner di Rantier (78') respinto dalla difesa, Russo calcia verso la porta ma la palla è controllata da Berrettoni, che da pochi passi si vede intercettare la conclusione da Pinna. Il numero uno abruzzese manda in angolo una volè di Rantier dai sedici metri all'84', mantenendo quindi il risultato in favore degli ospiti. Sberla dalla distanza col destro di Soddimo, Rafael controlla (91').
Al 94' calcio di punizione di Esposito su cui Russo va in rovesciata, prodezza su cui Pinna non può nulla: è 2-2, il "Bentegodi" esplode letteralmente. I gialloblù devono andare a vincere all'Adriatico tra sette giorni per poter salire in cadetteria.
06/06/2010 20:32
Il "chirurgo" Baratta rovina il capolavoro tattico di Vavassori Difesa a tre, con Cangi vicino a Ceccarelli e Anselmi, Garzon ed Esposito larghi sulle fasce per la doppia fase difesa/attacco, due centrocampisti centrali e il ritorno ai tre davanti. Così Vavassori, per un tempo, ha tenuto in scacco il Pescara di Di Francesco, ma nella ripresa i fischi "chirurgici" dell'arbitro salernitano hanno affossato il Verona. Colombo e Russo un gradino sopra agli altri.
RAFAEL 6. Volo strappa applausi su Dettori dai 25 metri nel primo tiro in porta pescarese dopo 27 minuti. Difficile fare miracoli sui gol di Ganci e Sansovini.
GARZON 6,5. Vavassori gli consegna la fascia e il capitano se la prende attaccando soprattutto all'inizio e poi chiudendo una linea a cinque di difesa quando è il Pescara a provare ad attaccare. Rimane in mezzo tra Dettori e Tognozzi nell'azione che porta al rigore, in cui, causa uscita momentanea di Anselmi, la difesa del Verona era a 4 e messa male.
dal 30' s.t. Rantier 6. Prova la zampata dalla distanza al 38' ma Pinna gli dice di no.
CANGI 6,5. Gran partita da terzo di difesa a destra a protezione di Ceccarelli e Anselmi, senza sbagliare una diagonale. Un po' più in difficoltà quando Vavassori gli chiede di andare a sinistra nella difesa a 4 dopo l'espulsione di Pugliese, Gessa lo buca nell'occasione del 2-1 di Sansovini.
CECCARELLI 6,5. Muro invalicabile nel primo tempo. Nella ripresa, con l'uomo in meno, rischia qualcosa in più anche perchè Baratta non fischiava più nulla. Come al 43' quando Zizzari gli va via dopo un corpo a corpo da lotta greco-romana.
ANSELMI 6,5. Attento e preciso come non si era mai visto, un po' sta meglio fisicamente e un po' è per la nuova disposizione tattiva voluta dall'allenatore.
PUGLIESE 6,5. Nel nuovo modulo è perfetto, perchè ha corsa per spingere e contemporaneamente ha più protezione se viene attaccato. Nell'azione del rigore richiama giustamente il braccio attaccato al corpo come si deve fare e il pallone gli sbatte prima sul petto. Morale: Baratta rovina ingiustamente il finale di stagione suo e dell'Hellas.
ESPOSITO 6,5. Un giocatore di qualità che all'occorrenza si trasforma in cagnaccio di centrocampo merita solo applausi. Peccato un paio di errori nell'avvio di due contropiedi a cavallo tra il 45' e il recupero della prima frazione, ma la rincorsa centrale su Ganci lanciato in porta del 22' nell'unica volta in cui la difesa era messa male del primo tempo è da circoletto rosso.
RUSSO 7,5. Da sostanza al centrocampo e segna un gol splendido nell'ultimo pallone giovabile della partita, che tra l'altro ha il grande merito di tenere vivo e in gara il Verona e anche per il ritorno all'Adriatico.
BERRETTONI 6,5. Corre e si danna l'anima, anche se a volte potrebbe gestire con meno frenesia qualche ripartenza. Ruba dai piedi di Mengoni il pallone che porta all'1-0 di Ciotola ma in un primo tempo da applausi va anche a fare il sesto di difesa per coprire su Dettori al limite dell'area di rigore. Nella ripresa è il primo a rispondere al rigore-beffa di Ganci con un diagonale dal limite fuori di poco al 13' ed ha ancora una super occasione al 34' sugli sviluppi di un angolo, ma Pinna gli chiude lo specchio.
COLOMBO 7. E' l'uomo che all'inizio fa cambiare passo al Verona: detta i tempi della giocata, non sciupa un pallone, fa salire la squadra. Regala a Ciotola il pallone dell'1-0 ed entra in ogni azione offensiva dell'Hellas mentre dietro rispetta le consegne di Vavassori e si mette a protezione dell'area piccola nei calci d'angolo. Venticinque minuti da categorie (non categoria... categorie) superiori. Poi un problema alla caviglia gli rovina quello che poteva essere il "Colombus" day.
dal 4' s.t. Di Gennaro 5,5. Gioca il tempo più difficile, quello che il Verona passa annaspando con l'uomo in meno e con sul groppone la mazzata del doppio gol pescarese. Ma un po' più di quella verve da leader che altre volte ha avuto sarebbe stata apprezzata.
CIOTOLA 6,5. Primi cinque minuti da fuoco e fiamme, con due conclusioni e il gol che costringe il Pescara a cambiare strategia ma poi sbaglia il 2-0 al 17' con un destro troppo morbido da dentro l'area su invito di Berrettoni. La sensazione è che cerchi sempre di strafare e con una giocata in meno e forse più semplice potrebbe risultare molto più decisivo. Vavassori lo sacrifica dopo il rosso a Pugliese ma lo terrà di sicuro in considerazione per il ritorno, anche perchè Petterini non aveva il passo per stargli dietro.
dall'11' s.t. Campagna 5,5. Ha dalla sua che non è facile entrare a freddo in una finale playoff nel momento in cui alla tua squadra si rovescia il mondo addosso ma qualche imprecisione e qualche pallone perso di troppo nel marasma tra l'1-1 e il 2-1 del Pescara poteva costare non caro ma carissimo. Conoscendone voglia e motivazioni sicuramente all'Adriatico sarà un altro Campagna...
VAVASSORI 7,5. Lettura della partita perfetta, Baratta gli rovina il capolavoro tattico che è il Verona del primo tempo con il rigore e l'espulsione a Pugliese che non c'erano. Settimana dopo settimana sta mettendo mano a tutte le lacune che aveva l'Hellas di fine stagione, mettendo in campo una squadra con un'identità e un credo di gioco ben preciso. Peccato non averlo chiamato prima...
ARBITRO BARATTA 3. E' arrivato al Bentegodi con la nomea di uno bravo e di personalità. Se n'è andato dopo una direzione in cui chirurgicamente ha fatto tutto quello che doveva per favorire il Pescara. (s.rasu)
06/06/2010 18:03 Russo tiene a galla l'Hellas all'ultimo istante, al Bentegodi finisce 2-2
E' finita 2-2 al Bentegodi tra Hellas e Pescara la gara d'andata dei play-off promozione. Vavassori sceglie Colombo al posto di Di Gennaro in avanti; Dalla Bona non ce la fa al suo posto Russo. Novità Ciotola dal primo minuto. In avvio subito in vantaggio i gialloblu con Ciotola al 4' che da due passi su assist di Colombo batte Pinna. Un minuto più tardi ancora Ciotola mette i brividi a Pinna con un gran destro dalla distanza. Al 17' ancora Ciotola ben servito da Berrettoni calcia troppo debolmente. Al 27' Rafael deve volare sul tentativo di Dettori dai 25 metri. Al 43' occasione per l'Hellas per raddoppiare con la spelndida triangolazione tra Berrettoni e Ciotola che tenta la conclusione a giro ma la palla termina alta. Nella ripresa Di Gennaro subentra Colombo: al 55' espulso Pugliese per un dubbio fallo di mano sulla linea di porta: dal dischetto Ganci non sbaglia e pareggia i conti. L'attaccante del Pescara è poi protagonista di una provocatoria esultanza nei confronti del pubblico scaligero, non sanzionata dal direttore di gara. Campagna entra al posto di Ciotola. Qualche istante più tardi Berrettoni tenta il destro dalla distanza, palla di poco a lato. Al 67' Gessa dalla destra pesca Sansovini che di testa trafigge Rafael per l'1-2. Vavassori inserisce Rantier per Garzon. Al 79' miracoloso intervento di Pinna sulla conclusione di Berrettoni da distanza ravvicinata. All'81' Zizzari salta Campagna ma poi conclude troppo debolmente. All'83' ancora protagonista Pinna sul sinistro di Rantier. Nei quattro minuti di recupero prima Soddimo mette i brividi a Rafael con un tentativo da fuori, poi quando ormai sembra finita nell'ultima azione della partita Esposito mette in mezzo dalla destra e Russo in sforbiciata fa 2-2. Per poter conquistare la serie B l'Hellas dovrà andare a vincere all'Adriatico.
PESCARA (4-4-2) Pinna; Zanon, Mengoni, Olivi, Petterini; Gessa, Coletti (Zappacosta), Tognozzi, Dettori; Sansovini (Zizzari), Ganci (Soddimo).
A disposizione: Prisco, Sembroni, Vitale, Bonanni.
All. Di Francesco
Alessandro Betteghella
FONTE: TGGialloblu.it
[OFFTOPIC]
MONDIALI: Devono ancora cominciare e già non promettono benissimo, almeno per i tifosi che ieri, dopo una ressa per assistere all'amichevole NIGERIA-COREA DEL NORD, sono rimasti feriti in una quindicina... MOTOGP: Aspettando il ritorno di VALE (già operato per la frattura scomposta di tibia e perone), PEDROSA conquista il Mugello, LORENZO secondo e gradino più basso del podio per DOVIZIOSO. TENNIS: Riecco NADAL! Batte SODERLING e torna il numero 1 al mondo... PRETE ULTRÀ ESPULSO! Ma dalla chiesa greca... MARCHISIO&L'INNO D'ITALIA... PERSONALIZZATO: Che avrà detto per suscitare l'ilarità dei compagni? FINALI NBA: I CELTICS si portano in parità in Gara 2 grazie alla super coppia RONDO-ALLEN. MOVIOLA IN CAMPO? Secondo BLATTER ucciderebbe la passione! Allora meglio gli scandalosi errori arbitrali? Mah... PLAYOFF SERIE B: SASSUOLO battuto, la finale per la A sarà fra TORINO e BRESCIA! RONDO-ALLEN SUPER, CELTICS BATTONO I LAKERS: È 1-1 -VIDEO
Rajon Rondo in versione 'tripla doppià più Ray Allen in serata di grazia. Risultato: i Boston Celtics passano per 103-94 in casa dei Los Angelers Lakers in gara 2 della finale Nba e pareggiano i conti nella serie, prendendosi il vantaggio del campo. Il successo porta in calce due firme. La prima è quella del nuovo leader della squadra. Rondo non si limita a fare il play. Alla fine, chiude con 19 punti (8/18 al tiro), 12 rimbalzi e 10 assist. A tutto questo, aggiunge anche 2 palle rubate. «È stato veramente speciale», dice il coach Doc Rivers dopo lo show. Rondo sale in cattedra nella seconda frazione, tagliando in due la difesa dei Lakers con continuità e catturando anche 4 rimbalzi offensivi. Idealmente, riceve il testimone da Allen, stellare nel primo tempo. Il veterano mette a referto 32 punti (11/20 dal campo e un mostruoso 8/11 da 3), di cui 27 nel primo tempo.
Boston vola anche a +14 ma non riesce ad assestare il colpo del ko.I Lakers non possono esibire il migliore Kobe Bryant dell'annata (21 punti con 8/20 al tiro) ma fanno la voce grossa nell'area pitturata. Pau Gasol ormai è una sicurezza (25 punti, 8 rimbalzi e ben 6 stoppate) e anche l'altro lungo titolare, Andrew Bynum, lascia il segno (21 punti e 6 rimbalzi). La squadra di Phil Jackson riesce anche a mettere la freccia a poco più di 5' dalla fine, portandosi avanti d 3 punti. Il pubblico dello Staples Center sogna la vittoria per il 2-0 che metterebbe virtualmente in cassaforte il titolo. Le speranze, però, evaporano. Boston non soffre per le polveri bagnate di Paul Pierce (10 punti con un pessimo 2/11 al tiro) e Kevin Garnett (6 punti con 2/5). I Celtics hanno più benzina e chiudono il match con un parziale di 16-4. Basta e avanza per completare la missione e ottenere l'1-1. La serie si sposta a Boston, domani notte è in programma il terzo episodio.
MARCHISIO: "ROMA LADRONA" ABETE: "INESISTENTE" -VIDEO
“Non ho visto la partita dell'Italia contro la Svizzera perchè sono andato in Sudafrica, ma al di là delle considerazioni di Lippi ci sono quelle del ragazzo che sono chiare. Fare un processo alle intenzioni su una situazione che non risulta esistente mi sembra eccessivo”. Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, a Radio Anch'Io Lo sport, chiude la polemica legata al giocatore della Juventus e della Nazionale Claudio Marchisio e all'inno nazionale. “Ognuno ci mette del suo, ma bisogna partire dai dati di fatto. Le dichiarazioni di Marchisio sono chiare e mi fermerei qui”, aggiunge Abete che distingue il caso Marchisio da quello di De Rossi dei giorni scorsi. “De Rossi e Marchisio sono due situazioni diverse. De Rossi nello stesso giorno si è scusato perchè le dichiarazioni si prestavano ad essere male interpretate. De Rossi è stato richiamato dalla Federazione e immediatamente si è giustificato, quello di Marchisio al momento mi sembra inesistente. Marchisio - conclude Abete - ha chiarito la situazione, e ora proiettiamoci sull'evento sportivo. Le polemiche sono fondamentali ma diamo il giusto peso”.
Neanche il tempo di rilassarsi un pò dopo l'amichevole della Nazionale con la Svizzera, che una piccola bufera scuote gli azzurri e in particolare Claudio Marchisio, centrocampista della Juventus e ora in procinto di partire per il Sudafrica: è bastato un video, per la verità abbastanza incerto, spuntato nella notte su Youtube a far nascere il caso. Il giocatore è inquadrato mentre canta l'inno nazionale insieme ai compagni prima dell'incontro di ieri e, da un'analisi del labiale, sembrerebbe che sostituisca le parole 'schiava di Romà con 'Roma ladronà. Insomma, un Marchisio in versione secessionista. «Nessuna frase offensiva - dice il giocatore - semplicemente ero fuori tempo con la banda e il mio labiale può essere sembrato non in sintonia con l'inno. Poi ho scherzato dicendo 'fermiamo la bandà e Cannavaro si è messo a ridere». Evidentemente il canto non è il suo forte. Ma è il commissario tecnico Marcello Lippi a non dare alcun peso all'episodio, convinto che non sia assolutamente nello stile del ragazzo prodursi in simili 'burlè. In più, in serata arriva la conferma della versione offerta da Marchisio da parte del capitano della Nazionale Fabio Cannavaro il quale definisce l'Italia un 'Paese ridicolò e sull'episodio spiega: «Quello che è successo durante l'inno ieri sera è semplice: stavamo andando fuori tempo, Marchisio in particolare, tra suono della banda e coro del pubblico. Per quello, solo per quello, ci siamo messi a ridere». Perplesso pure Gigi Buffon': 'Su Marchisio non ho visto. Però, conoscendo il ragazzo mi sembrerebbe molto strano, anche perchè non gli ho mai sentito dir nulla contro Roma e la Roma«. In effetti in pochi sono convinti della svolta padana di Marchisio: i blogger insorgono (anche perchè la tesi sostenuta dal video non è suffragata dalla prova audio), tanto che numerosi commenti al video sono stati tagliati. Il filmato propone le immagini in cui i calciatori azzurri cantando l'inno, 'leggè il labiale suggerendo che Marchisio abbia detto 'Roma ladronà e alla fine chiede l'espulsione del giocatore dalla Nazionale. Possibilità rilanciata da Paolo Cento, presidente del Roma Club di Montecitorio il quale comunque ammette candidamente di non aver visto il breve video: »Non ho visto ancora queste immagini. Comunque se fosse vera questa cosa, Marchisio meriterebbe immediatamente l'allontanamento dalla Nazionale da parte della Figc. L'inno nazionale è il nostro simbolo e sarebbe, qualora fosse vero, assai grave una cosa del genere. Mi auguro che ci sia un intervento tempestivo delle autorità calcistiche e che il Ministro Maroni lo stigmatizzi in maniera dura«. »Ma per favore...«, la replica di Lippi. Alla fine restano le parole ferme del ct che, senza se e senza ma difende il giocatore: »Marchisio è un ragazzo fantastico, serio, esemplare: non credo proprio che abbia detto una cosa del genere...«.
"SCHIAVA DI ROMA...LADRONA" “Che schiava di Roma… ladrona… iddio la creò”. Sarebbe (il condizionale è d’obbligo…) questa la rivisitazione dell’inno italiano secondo Claudio Marchisio. Il centrocampista della nazionale di Marcello Lippi (e della Juventus) prima della gara di ieri contro la Svizzera, secondo molti tifosi della Roma, avrebbe “offeso in maniera grave e plateale tutta la città di Roma” nel momento più solenne. A rafforzare la rabbia e l’indignazione dei supporter giallorossi sul web circola un video dove si vede Marchisio schierato a centrocampo tra Cannavaro e Pepe (uno ex l’altro neo juventino e romano…) che canta l’inno italiano prima della sfida amichevole di ieri sera. Lo zoom della regia stringe sulla bocca del centrocampista proprio nel momento della frase incriminata e il labiale sembra non lasciare altre interpretazioni. Anche perché i due compagni di squadra schierati al suo fianco lo guardano sorpresi…
Lunedì 07 Giugno 2010
Domina Soderling (6-4 6-2 6-4) e torna numero 1 del mondo Rivincita Nadal, quinta volta a Parigi
Dalla gloria alla polvere e ritorno. Rafael Nadal si prende le sue rivincite tutte in una volta: conquista il suo quinto Roland Garros, schianta in finale lo svedese Soderling (6-4 6-2 6-4), che lo aveva eliminato proprio a Parigi un anno prima, e torna numero uno del mondo, dopo aver dominato la stagione su terra battuta. L’infortunio al ginocchio è solo un ricordo, così come le tante sconfitte subite dopo il suo rientro, ben tredici, da agosto 2009 a marzo scorso: lo spagnolo è tornato più forte che mai e sul rosso ha vinto 22 match consecutivi, trionfando a Monte Carlo, Roma, Madrid e ieri a Parigi. Oggi il computer dell’Atp lo premia, rilanciandolo al numero 1, dopo 43 settimane e davanti al suo grande rivale, Roger Federer. La finale con Soderling non ha avuto storia, con l’iberico che stringeva nella morsa del suo diritto mancino l’incerto scandinavo, chiudendo il match in 2 ore e 18’ e mordendo per la quinta volta la coppa parigina, settimo titolo del Grande Slam in carriera. (M. Lob.)
CHIESA GRECA ESTROMETTE POPE ULTRÀ: INSULTAVA GLI AVVERSARI -VIDEO
Un pope greco supertifoso del Paok di Salonicco è stato punito dalle gerarchie della Chiesa ortodossa per gli eccessi cui si sarebbe lasciato andare durante alcune partite mescolato agli ultras più scatenati. Padre Christos è stato estromesso da una speciale commissione che gestiva gli affari di una parrocchia alla periferia di Salonicco, nel nord della Grecia, dopo essere stato filmato mentre, assieme ad altri tifosi, durante una partita insulta pesantemente i giocatori della squadra avversaria. Il Pope è stato ripreso anche mentre, con la sua tonaca nera su cui spicca la sciarpa con i colori del Paok, i tifosi della curva gli tributano vere e proprie ovazioni e cori in cui lo paragonano un dio in terra. I video sono finiti poi su Youtube. Il vescovo di Salonicco, in un comunicato, giustifica la punizione affermando che il comportamento del religioso è stato oltremodo «sconveniente e volgare». La risposta degli ultrà del Paok non si è fatta attendere e in oltre 7.500 hanno diffuso un appello via Facebok in difesa del religioso. Alcuni hanno sottolineato quanto sia stata inopportuna la decisione del vescovo. Il Pope, afferma un gruppo di tifosi in un comunicato, non faceva altro che portare tra la gente comune «i valori spirituali e sociali della chiesa», accusata nella circostanza di avere avuto un approccio «fascista e reazionario».
VALENTINO ROSSI, I VIDEO DELLA CADUTA E IN OSPEDALE
Il campione di motociclismo Valentino Rossi «ha dormito serenamente ed ha passato la notte in modo regolare riposando bene, il decorso post-operatorio è regolare». È quanto spiegano dal Cto dell'ospedale fiorentino di Careggi dove Valentino Rossi ieri è stato operato per la frattura di tibia e perone riportata in un incidente al circuito del Mugello. Rossi è ricoverato in terapia sub-intensiva. Stamani a fargli compagnia c'era la fidanzata Marwa Klebi. I sanitari che stamani che gli hanno fatto visita lo descrivono tranquillo e sereno e spiegano che, vista l'attenzione mediatica, su consiglio dei medici Rossi chiede un paio di giorni di tranquillità per affrontare il decorso post-operatorio. Il primo bollettino medico è atteso per la tarda mattinata.
LA CADUTA Valentino Rossi ha riportato la frattura di tibia e perone della gamba destra. Lo rende noto il sito ufficiale della MotoGp. Il pesarese della Yamaha è caduto durante la seconda sessione di prove libere del Gp di Italia al Mugello. Il dottor Macchiagodena della clinica mobile ha spiegato che si tratta di una frattura esposta e che Rossi verrà trasportato in elicottero all'ospedale di Firenze immediatamente. Possibili da uno a due mesi di stop per l'italiano.
4-5 MESI PER IL RECUPERO «L'intervento a Valentino Rossi è durato due ore e mezzo ed è perfettamente riuscito. Si prevede un riposo di circa 4-5 mesi». Lo ha detto il professor Roberto Buzzi, che ha operato Rossi.Dopo l'operazione è stato spostato in terapia subintensiva dove è tenuto costantemente sotto controllo e resterà ricoverato al Cto di Firenze per circa sette giorni, hanno detto Buzzi e il dottor Claudio Costa.
OPERAZIONE OK «L'operazione a Valentino Rossi è terminata, è andato tutto bene». Lo ha detto Claudio Costa il responsabile della clinica mobile con cui il medico segue tutte le gare del motomondiale.
SORRISO FUORI DALL'AMBULANZA Un sorriso appena uscito dall' ambulanza: così Valentino Rossi ha salutato giornalisti e operatori televisivi che lo aspettavano all' ingresso del pronto soccorso del Cto. In precedenza il pilota, appena arrivato all' ospedale fiorentino di Careggi con una eliambulanza, era stato sottoposto ad una ulteriore visita di controllo.
"MI METTONO UN CHIODO ED ESCO" «Sta bene, gli ho parlato prima che entrasse in sala operatoria e sembrava stesse meglio lui di me e mi ha detto 'entro, mi faccio mettere un chiodo e torno subitò». Così Alessio Salucci, 'Ucciò, l'amico del cuore di Valentino, ha raccontato l' incontro col pilota avvenuto prima dell' ingresso in sala operatoria. Il team manager della Yamaha di Rossi, Davide Brivio, parlando a Italia1 ha rassicurato tutti i tifosi e gli appassionati di motociclismo. «Ci aspettano ancora degli anni insieme per dire ancora la nostra - ha detto - Ora è importante che Valentino guarisca bene».
GUARDA LA SEQUENZA FOTOGRAFICA DELL'INCIDENTE
PRIMA CADUTA SERIA Fino alla rovinosa caduta di oggi al Mugello in cui ha riportato la frattura di tibia e perone della gamba destra Valentino Rossi aveva sempre goduto di un occhio di riguardo dalla fortuna in tema di incidenti in gara. Poche, pochissime le fratture o le cadute importanti. Rossi ha una carriera invidiabile per un motociclista. Il 2010 è il quindicesimo anno di Rossi al mondiale, iniziò nel 1996 con la classe 125, da allora ha corso 230 gare e vinto 104 gran premi e nove titoli mondiali, meglio di lui ha fatto solo Giacomo Agostini. Ripercorrendo la carriera di Rossi sono poche le cadute che gli hanno condizionato la gara o fatto buttare via mondiali. Rossi al suo esordio è caduto tanto, 23 volte nella prima stagione mondiale in sella all'Aprilia 125 del Team AGV, tutte scivolate che non hanno mai fatto saltare una gara di quella stagione al giovane Vale. Gli anni della 250 hanno visto il Dottore incerto nella prima stagione, nel 1998, ancora protagonista di innocue scivolate, che non gli hanno permesso di conquistare l'iride al debutto. Poi la 500, con la Honda. Nel 2002 viene ricordata una commozione celebrale sofferta per una caduta in prova nel GP d'Inghilterra a Donington Park. Rossi sarà regolarmente al via della corsa che vincerà come il titolo iridato di quell'anno. Nel 2004, nel primo anno in Motogp con la Yamaha, Rossi cade in gara nel Gp del Qatar. In quell'occasione Valentino era stato retrocesso in ultima posizione sulla griglia di partenza poichè un membro del suo team fu scoperto a pulire la piazzola di partenza di Rossi, la sera di sabato, prima della gara. Nel disperato tentativo di rincorsa sullo spagnolo Sete Gibernau su Honda, Vale finì in terra lacerandosi la mano sinistra. Anche quell'anno però Rossi non saltò un GP e vinse il titolo. Nel 2006 una micro frattura alla mano sul circuito di Assen in Olanda non impedisce a Valentino di finire la gara all'ottavo posto. Il 2006, però non sarà positivo per Rossi. Il titolo andrà all'americano Nicky Hayden su Honda. L'anno successivo, il 2007, Rossi si frattura una mano all'ultimo Gp dell'anno a Valencia. Vale si ritira in quell'occasione e il titolo andrà a Casey Stoner con la Ducati. Nell'aprile scorso Valentino aveva subito un incidente alla spalla cadendo in un allenamento di motocross. Con la caduta di oggi Rossi sarà certamente assente dalle gare per almeno due mesi, rischiando di perdere come minimo sei gare, rinunciando a tutte le chance di difendersi dal compagno di squadra, Jorge Lorenzo, oltre all'addio alla rincorsa del decimo sigillo iridato.
OPERAZIONE A FIRENZE Valentino Rossi è uscito dal centro medico del Mugello ed è stato caricato in barella all'interno dell'eliambulanza, che lo sta portando al Cto di Firenze. Il pilota della Yamaha, che si è procurato con la caduta al Mugello la frattura esposta della tibia della gamba destra, sarà operato immediatamente dal prof. Buzzi, primario del cto di Firenze.
DUE MESI DI PROGNOSI Il dottor Claudia Macchiagodena, responsabile medico per la Dorna, ha dichiarato che Valentino Rossi ha una frattura esposta della tibia della gamba destra con versamento nella zona della frattura. Si è lacerata la carne e la prognosi ipotizzata in questo momento è di circa due mesi. La diagnosi per ora e che Valentino Rossi resta sedato e si sta organizzando il trasporto presso un ospedale dove si provvederà alla riduzione della frattura, che comunque avverrà in anestesia totale. Rossi è caduto durante il secondo turno di prove libere del GP d'Italia sul circuito del Mugello a circa 12 minuti dalla fine del turno. Rossi ha perso il controllo della sua Yamaha nel cambio di direzione tra le due curve 'biondettì. È sbalzato in area ed è atterrato violentemente sull'asfalto. In questo momento si sta organizzando il trasporto di Rossi in ospedale ed è escluso che possa prendere parte al Gp del Mugello.
LA CADUTA Valentino Rossi è caduto durante il secondo turno di prove ufficiali alle curve «Biondetti» del circuito del Mugello. Il pilota di Tavullia è incappato in un «high side», ed è stato sbalzato dalla sua moto sbattendo fortemente la parte bassa della gamba destra. Soccorso dai medici della pista, Rossi non ha poggiato il piede in terra mostrando sofferenza mentre si teneva con la mano la caviglia. In questo momento il pilota della Yamaha sta andando al centro medico del circuito.
FONTE: Leggo.it
Calcio e tecnologia BLATTER RIBADISCE IL NO: «LA MOVIOLA UCCIDE LA PASSIONE»
Il presidente della Fifa Joseph Blatter ribadisce il suo no all'uso della tecnologia nel calcio: «Secondo noi ucciderebbe la passione - ha detto - e per questo continuiamo a essere fortemente contrari al suo utilizzo » .
PLAYOFF DI SERIE B VINCONO LE GRANDI Impresa del Torino eliminato il Sassuolo è in finale col Brescia
Fabrizio Ponciroli Milano
Brescia o Torino. Una di queste due squadre, il prossimo anno, giocherà in Serie A. Grazie a due partite epiche, Brescia e Torino hanno conquistato la finale dei play-off del torneo cadetto. Le prime a sorridere sono state le Rondinelle. Forte del successo nella gara d’andata (1-0, Mareco), il Brescia ha dovuto soffrire le proverbiali sette camicie per acciuffare il pass per la finalissima. Inizio contratto dei bresciani che rischiano grosso nel primo tempo (palo e palla gol per Ardemagni). Nella ripresa è sempre Cittadella show. Dopo il secondo legno della gara, i veneti insistono e, meritatamente, sbloccano il risultato al 90’ con Curiale. Una seconda rete condannerebbe il Brescia ma la difesa tiene nel recupero. Tanta passione ma finale decisamente dolce (grazie al miglior posizionamento in stagione regolare). Emozioni anche al Braglia per Sassuolo-Torino. I granata, obbligati a vincere, partono con il botto (rete di Scaglia al 3’) ma vengono raggiunti da Martinetti (24’). Il sogno sembra svanire, almeno sino al 51’ quando Bianchi sigla il 2-1. i neroverdi le provano tutte per pareggiare nuovamente i conti ma il fortino granata resiste, portando a casa vittoria e accesso alla finale. Appuntamento a mercoledì per il primo atto della finalissima in casa del Toro. Nell’altra finale di Prima divisione, la Cremonese ha battuto il Varese 1-0.
FONTE: DNews.it
07/06/2010
Pedrosa batte gli «orfani di Rossi» Lorenzo è secondo LA GARA. Per la prima volta da 230 corse al via non c'era Valentino
Lo spagnolo ha imposto un ritmo impressionante Il compagno di squadra del «dottore» si accontenta della piazza d'onore resistendo ad Andrea Dovizioso
SCARPERIA (FIRENZE)
Con Valentino Rossi a letto e davanti alla TV, i protagonisti della Motogp corrono la prima gara dopo 230 presidiate dal campione di Tavullia. La lotta anche in questa classe è tutta spagnola. Sin dalle prove si era intuito che Dani Pedrosa con la sua Honda avrebbe impegnato le Yamaha, mentre l'australiano Casey Stoner con la Ducati non è mai entrato veramente in partita. Rossi, ironico come solo lui può essere, aveva dichiarato dall'ospedale: «Spero non vinca nessuno». Ma non poteva andare così.
Questa volta la responsabilità di essere il primo a vincere senza Valentino se l'è presa Dani Pedrosa, imponendo un ritmo impressionante. Il fantino della casa giapponese ha girato quasi sempre sui tempi delle qualifiche, lasciando Lorenzo da solo con Andrea Dovizioso a giocarsi il secondo posto. La lotta tra il compagno di squadra di Rossi e l'italiano è durata relativamente poco, ma alla fine il risultato accontenta entrambi i piloti, mentre per Pedrosa la vittoria significa salire di due posizioni in classifica.
A Lorenzo il secondo posto di oggi va bene. Pedrosa era difficilmente battibile e il maiorchino ha saputo accontentarsi per portare fieno utile in cascina per il campionato. Rossi sarà fuori dai giochi per almeno sei settimane il che significa che ci sono da spartire 150 punti e gli spagnoli iniziano a fare la bocca su questo titolo. Se da una parte Lorenzo sembra il predestinato alla vittoria del mondiale, è anche vero che potrebbe anche perderlo se Pedrosa dovesse trovare tutte le domeniche un set up buono come quello del Mugello.
Dovizioso, invece, è ancora acerbo per poter pensare di vincere il mondiale, anche se la costanza di podi fatta vedere nelle ultime due gare, con due terzi posti, lo candidano naturalmente ad essere uno degli «incomodi» per la lotta iridata. C'è invece molto lavoro da fare in casa Ducati per recuperare un Casey Stoner sotto tono. Dopo aver vinto due gare nel 2009 al ritorno dal suo malessere dovuto all'intolleranza al lattosio, l'australiano ha iniziato il 2010 sciupando troppo. Il quarto posto del Mugello su Melandri e De Puniet non basta.
Ora a motori spenti le riflessioni da fare sono più generali. Con Rossi fuori dalla scena, la Motogp rischia molto per la mancanza di un personaggio forte e per la penuria di moto in pista. Oggi a finire la gara sono stati solo in 14: pochissimi quando il regolamento prevede punti ai primi 15.
07/06/2010 Amichevole con ressa Feriti in 15
È salito a 15 il numero di persone che secondo la polizia sono rimaste ferite in seguito all'accalcamento dei tifosi ai cancelli d'ingresso dello stadio Makhulong, vicino a Johannesburg, dove ieri pomeriggio era in programma un'amichevole pre-mondiale fra Nigeria e Corea del Nord. Lo stadio è dotato di 12mila posti a sedere. Uno dei feriti è un poliziotto. Lo ha detto il tenente colonnello Eugene Opperman ai cronisti presenti allo stadio. «I biglietti d'ingresso erano distribuiti gratis fuori dallo stadio, la gente si è accalcata davanti ai cancelli perché voleva dei biglietti e voleva entrare», ha spiegato l'ufficiale. «Sfortunatamente in questa situazione i cancelli sono stati aperti e la gente ha travolto altra gente». Il colonnello Hangwani Mulaudzi ha quindi specificato che spettava alla Nigeria gestire la sicurezza attorno allo stadio. Una volta che la situazione è degenerata, è intervenuta la polizia locale.
La prima corsa impazzita all'interno dell'impianto si è scatenata quando sono stati aperti i cancelli. Quindi la polizia ne ha ordinato la chiusura, ma quando sono stati riaperti si è scatenata una seconda ondata di tifosi con il risultato che quelli che erano già all'interno si sono ritrovati travolti. Mentre si verificavano questi episodi, Nigeria e Corea erano schierate in campo per gli inni nazionali. I giocatori non si sono accorti di quanto stava accadendo. Secondo un poliziotto presente allo stadio, la causa della calca sarebbe da addebitare alla Fifa: «Ha voluto l'ingresso gratuito ed ecco cosa è successo».
FONTE: LArena.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.