FUSIONE: I 'rumors' sui lavori sotterranei per unire l'HELLAS ed il CHIEVO continuano a circolare in città convolgendo oltre al 'solito' CAMPEDELLI anche la famiglia MAZZI. Io ho già espresso la mia opinione a suo tempo qui il 25 febbraio scorso ma anche qui dopo l'intervento di PULIERO ed in generale il blog BONDOLA/=\SMARSA ha affrontato l'argomento molte volte, per cui, molto serenamente, avendo coscienza che tanto, come sempre, gli interessi economici avranno la meglio, dico solo che per me il calcio e tutto ciò che a questo concetto ruota attorno, è l'HELLAS VERONA; se me (ce) lo toglieranno o lo 'incrocieranno' con qualsiasi altro club, realizzando una mostruosa chimera, per me si chiuderà bottega oppure, molto più probabilmente, tornerò a tifare ma solo per chi comprò lo storico marchio dello scudetto quell'A.C. HELLAS VERONA 1903 che gioca fra i dilettanti. LA FEDE NON E' IN VENDITA!
SUL FORUM SEGNALO: Altro interessante contributo dell'amico MISTER LOYAL che stavolta ci parla di tifo all'inglese e di come il tifoso nel regno della regina Elisabetta sia stato 'educato' alla civiltà. Sorpresa: è stato usato si il bastone (DASPO a vita e celerini con licenza di menare) ma sopratutto la carota (impianti sportivi all'avanguardia, strutture informatizzate e tante tante agevolazioni burocratiche) e, UDITE UDITE, si è partiti da un'ottica completamente differente da quella italiana secondo il principio che recita + o - così 'NON TRATTATELI COME ANIMALI E SI COMPORTERANNO COME ESSERI UMANI'...
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Ci sarebbero tante cose da dire circa le presunte norme anti violenza ed il tanto chiacchierato "modello inglese" di cui quasi tutti si riempiono la bocca, senza conoscerlo. Vado in Uk molto spesso a vedere partite e fare un confronto mi è facile. Cominciamo dall'acquisto del biglietto... Non sono nominali, li acquisto anche dall'Italia collegandomi ai siti delle società interessate, pago con la carta di credito e ricevo comodamente il tagliando a casa in busta chiusa. Il biglietto, ripeto, non è nominale e dal mio account ne posso acquistare anche più di uno, quindi anche per altre persone non registrate. Se preferisco, invece del ricevimento a casa, posso optare per il ritiro in loco, ad un apposito sportello. Dopo passo ai famosissimi tornelli (ebbene sì, quelli sono quasi uguali), nessuno mi perquisisce, al massimo se ho uno zaino mi viene cortesemente chiesto da un assistente di aprirlo. Vado al mio posto numerato, molto spesso restando in piedi (anche se adesso alcune squadre stanno facendo retromarcia parziale sul discorso seggiolini e stanno riaprendo "standing areas", zone non numerate e senza seggiolini per i tifosi più calorosi... A Cardiff, per esempio, se ne trova una molto grande) e dispongo di servizi di ristorazione che vanno dallo stile paninoteca fino a veri e propri ristoranti (tipo stadio del Chelsea), bagni usufruibili e ragionevolmente puliti...
... Da noi per acquistare un ticket serve una mezza giornata di lavoro, tra documenti da presentare, collegamenti telematici che non funzionano e restrizioni. Per introdurre una bandiera si deve passare attraverso un iter burocratico più complesso di un labirinto ed il tifoso, invece di essere considerato un patrimonio, viene identificato, a priori, come un pericolo. Risultato: stadi vuoti e spogli...
Beh... Complimenti a MISTER LOYAL per il preciso e dettagliato intervento (qui lo trovate nella sua forma integrale)... Certo in ITALIA molte cose sono differenti a partire dalla mentalità del tifoso medio sempre in cerca di dietrologie e complotti (a volte pure a ragione a dire il vero) e poi... La vera tragedia è sempre quella: in ITALIA non NON ESISTE CERTEZZA DI PENA! E voi che ne pensate? Potete lasciare il vostro commento clickando qui.
I contributi filmati del TGGialloblù:
- CAMPISI: TROPPI BLACK OUT
- REMONDINA: PAZIENZA COI GIOVANI
- IL LIVE DELLA RISSA A CREMA
- PERGOCREMA-VERONA: IL SERVIZIO
- PERGOCREMA-VERONA 1-1: LA SINTESI
- REMONDINA: PIU' CONTINUITA'
- TIBONI: ESPULSIONE INGIUSTA
ALTRE NEWS: REMONDINA sotto accusa? Per la verità qualche sua scelta è stata piuttosto discutibile sopratutto contro PERGOCREMA e PADOVA ma da lì ad attaccare il tecnico ce ne passa... Per quel che può valere ritengo il mister una persona intelligente e preparata che sicuramente, come i giovani giocatori che ha a disposizione, imparerà dai suoi errori... PREVIDI difende il mister e tira le orecchie a TIBONI per l'espulsione di Domenica scorsa: sarà multato! Ieri in allenamento, a ritmo ridotto MANCINELLI a riposo GARZON. NIENTE SESSO SIAMO CALCIATORI? La moglie di BELLAVISTA non ci stà...
A sorpresa Bridget brucia tutti e si laurea campionessa con 7 punti mettendo in fila tutti i maschietti!!! La rimonta del B/=\S rosa Ah ah ah Grandissima! Quante soddisfazioni che mi dai: prima mi diventi ultrà, poi mi porti in trasferta, ora questo... Beh... Ho le lacrime agli occhi (dal ridere Hi hi). Buon secondo posto per RougeHellas e Scaligero, terzo Boro.
Brutta giornata per Bruni e Bubu77 che vengono 'salvati' sul fil di lana da MR31032001 sfigadòn di oggi...
In classifica generale l'englishman dei B/=\S Boro mi acchiappa in vetta e, grazie all'exploit di oggi anche Bridget fa un bel balzo in avanti acciuffando il 2° posto solitario. Bruni e Gabri terzi ed in agguato...
Gioco pronostici B/=\S 2008/2009 | |
Giocatore | Punti |
Boro e Smarso | 27 |
Bridget | 26 |
Bruni e Gabri | 25 |
RobRoy | 23 |
MR31032001 e Scaligero | 22 |
Bubu77 | 21 |
Martino | 20 |
RougeHellas | 19 |
Ale90HVr | 16 |
Pose Gialloblu | 15 |
[RASSEGNA STAMPA]
- «REMONDINA NON SI TOCCA»
Previdi lo rassicura>> Secondo Don Nardino il tecnico si sta dimostrando all’altezza. Un’iniezione di fiducia. E l’allenatore difende il 4-3-3 «Preferisco iniziare le partite in questo modo e poi passare alle due punte nel finale»
Avanti con questi giovani, avanti con Remondina. Nardino Previdi esprime piena fiducia nel gruppo che ha costruito e nel mister che ha voluto in riva all’Adige. Domenica ha assistito alla gara di Crema con Arvedi, ed è proprio del presidente che ci parla. «Il conte sta vivendo il momento della squadra con serenità e con fiducia», attacca Previdi. L’uno a uno è stato di fondamentale importanza, perché la terza sconfitta consecutiva avrebbe probabilmente aperto vistose crepe nella tenuta del gruppo. «Che invece si sta amalgamando molto bene - dice - questi ragazzi stanno crescendo». Non risparmia una tirata d’orecchie a Tiboni. «Farsi espellere in quel modo è stato un gesto sciocco. Il giocatore sarà multato dalla società».
Previdi ha sempre preteso massima serietà e imposto una serie di regole al gruppo per tentare di prevenire i bollenti spiriti dei giovani e battaglieri atleti, lato imprevedibile della medaglia che raffigura di contro tutti i vantaggi di una rosa giovane: freschezza atletica, grinta, voglia di arrivare. Per questo il presidente non sta pensando per ora a ritocchi di mercato da fare a gennaio per dare maggior peso all’anagrafe. «Andiamo avanti con loro, sono convinto che matureranno». Remondina gode tuttora della massima fiducia. «Con i ragazzi sta crescendo anche il mister, si sta dimostrando all’altezza dell’incarico di allenare il Verona». Sui dettagli tecnici Previdi non entra. «Remondina sta provando varie soluzioni, a me va bene così. A volte posso anche non essere d’accordo ma da noi ciascuno fa il suo mestiere, ed il mio non è quello di allenare». Anche il mister ieri ha parlato, difendendo le sue scelte rispetto alla formazione mandata in campo. «So anch’io che con Parolo e Tiboni in campo creiamo maggiori occasioni, ma è pur vero che con quel modulo abbiamo perso due partite di fila». «Per ora - chiarisce - preferisco partire col 4-3-3 e magari far male all’avversario verso fine gara, mettendo le due punte nell’ultima mezzora. In fondo, anche con i tre davanti abbiamo creato pericoli all’avversario».
- GIUDICE SPORTIVO
Tiboni se la cava con una giornata ma sarà multato dalla società
>> Una sola giornata di squalifica è stata comminata dal giudice sportivo a Christian Tiboni, reo di “atto di atto di violenza verso un avversario, in reazione”. A Tiboni arriverà oggi anche la multa della società. Salterà la partita col Ravenna, ci sarà a Reggio Emilia. Il giudice è stato più severo col provocatore di Tiboni, Quaresmini: lui salterà due match “perché al termine della gara tirava in maniera vigorosa e prolungata i capelli ad un avversario (la bionda chioma di Tiboni, ndr), alla cui reazione replicava spintonandolo”. La colorita descrizione mette così giustizia alla vicenda. Buone notizie, intanto, dall’infermeria: ieri (laltro n.d.s) sia Garzon che Anaclerio hanno lavorato assieme agli altri: probabile la loro disponibilità per domenica. Mancinelli, affaticato dopo Crema, ha svolto un lavoro a parte. Infine, dopo la nuova bandiera ufficiale sono in arrivo le nuove divise di gioco: venerdì mattina la presentazione a Corte Pancaldo.
FONTE: DNews.eu
Hellas, una squadra double face
Un Hellas discontinuo e inconcludente nel primo tempo subisce il forcing del Pergocrema ad inizio ripresa e paga col gol una ingenuità di Moracci. Entrano Parolo e Tiboni, che confezionano il pareggio e guidano il serrato assalto finale, ma la vittoria non arriva.
Dopo le due sconfitte contro Cremonese e Padova, Remondina rispolvera il discusso assetto a tre punte, con gli argentini Gomez e Da Dalt sugli esterni e Girardi punta centrale. Vanno in panchina Parolo e Tiboni, mentre Campisi sostituisce l’infortunato Garzon, in dubbio fino all’ultimo. L’Hellas, seguito a Crema da circa 800 tifosi, fatica a trovare i giusti equilibri e subisce le iniziative dei padroni di casa. E’ infatti il Pergocrema ad andare subito vicino al gol, prima con una botta ravvicinata di Le Noci, liberato sulla destra dopo soli 4 minuti, che costringe Rafael alla deviazione in angolo, e poi con Andreini che su calcio d’angolo ruba il tempo alla difesa dell’Hellas, senza però trovare la porta. Tutto questo mentre la pericolosità del Verona è concentrata soltanto in un tiro dalla distanza di Campisi, alto sulla traversa, e in un liscio del portiere cremasco Brivio, fischiatissimo dai tifosi scaligeri per il suo passato vicentino, che per un soffio non mette Girardi a tu per tu con la linea di porta.
Ci vuole infatti più di mezzora prima che il Verona prenda le misure di questo Pergocrema, e si faccia vedere stabilmente dalle parti di Brivio. Ci prova Corrent, ma il suo tiro da fuori scheggia la traversa e finisce sul fondo. Ci prova soprattutto Girardi, che prima gira di poco a lato un angolo dello stesso Corrent, e poi si libera del proprio marcatore andando ad incrociare un altro cross del capitano, stavolta da sinistra, ma anche in questa occasione la mira è sbagliata di un niente. Prima dell’intervallo ci sarà spazio anche per i tentativi di Campisi e ancora di Girardi, entrambi da fuori area, ed entrambi neutralizzati con facilità da Brivio. Ma ci sarà spazio anche per il dubbio intervento di Conti su Andreini, con l’attaccante che finisce a terra nell’area veronese. La moviola dirà che il rigore non sarebbe stato uno scandalo.
Inizia la ripresa e sale in cattedra il Pergocrema, che schiaccia il Verona nella propria area di rigore. Brividi per Rafael dopo 7 minuti, quando Tarallo spedisce fuori di poco un angolo di Le Noci, e urlo strozzato in gola per i tifosi cremaschi quando il missile di Brambilla si stampa sulla traversa a portiere battuto otto minuti più tardi. L’Hellas non riesce a riprendere il controllo della gara, arriva un nuovo cross nell’area scaligera, Moracci libera male, spedendo il pallone proprio sui piedi di Sambugaro che ringrazia ed insacca: è il vantaggio per i padroni di casa. Serve una scossa per risollevare la partita dell’Hellas. Remondina fa alzare dalla panchina Parolo e Tiboni, mandandoli in campo al posto degli evanescenti Gomez e Da Dalt. Come successo in altre occasioni, l’assetto con due attaccanti vicini, supportati da Parolo, si dimostra più efficace della formula a tre punte. E sono proprio i nuovi entrati a confezionare il pareggio ad un quarto d’ora dalla fine. Parolo innesca Tiboni con un assist col contagiri, che taglia fuori tutta la difesa del Pergocrema e libera l’attaccante sul vertice destro dell’area piccola. Tiboni controlla e non sbaglia il diagonale che vale il pareggio.
Finisce la partita del Pergocrema, che da questo momento sparisce dal terreno di gioco. C’è solo l’Hellas che, rivitalizzato dalle giocate di Parolo e dalla grinta di Tiboni, crea una pressione continua alla porta di Brivio, va vicina al gol in almeno tre occasioni, con Tiboni, Parolo e Girardi ma il gol da tre punti non arriva. Arriva invece il triplice fischio dell’arbitro Magno che mette fine alla contesa. Non per Quaresmini, che va a strattonare Tiboni provocandone la reazione che porta al cartellino rosso per entrambi, mentre gli 800 tifosi scaligeri rientrano a Verona grattandosi ancora il capo nel tentativo di capire quale sia il valore di questo Verona. Senza dubbio dodici mesi fa una partita come questa sarebbe finita con una sconfitta, ma è altrettanto vero che con un pizzico di cinismo in più e qualche ingeuità in meno l’Hellas avrebbe potuto (e dovuto) raccogliere ben più di un punto in queste ultime tre partite. Restano poi i dubbi sulla formazione, e soprattutto sul modulo, di Remondina. L’allenatore non ha mai nascosto la sua preferenza per le tre punte, ma è ragionevole privarsi di giocatori come Parolo e Tiboni in nome di questo modulo? Almeno per quanto riguarda l’attaccante, però, non sarà il mister il prossimo a decidere, ma il giudice sportivo.
FONTE: CalcioPress.net
- DOPO CREMA.
LUISITO CAMPISI, CENTROCAMPISTA DEL GRUPPO GUIDATO DA REMONDINA, PROVA A SPIEGARE QUINDICI MINUTI DA DIMENTICARE
Verona, un black out da capire «Si spiega con la nostra gioventù. Ma questa dà anche tanto entusiasmo e carattere». Punti preziosi per quattro formazioni
Tutte le giovanili dell’Hellas tornano a casa con dei punti preziosi in tasca, solo i Giovanissimi regionali inciampano sull’ostacolo e restano fermi al palo. Compie una bella impresa la Berretti di Stefano Zarattoni che vince in trasferta contro il Venezia per 6-3 mettendo in luce organizzazione di gioco ed incisività. Commette qualche distrazione di troppo per narcisismo, ma non compromette mai il risultato finale griffato dalle doppiette di Filipovic e Acka e dai gol di Faggionato e Ravelli.
In trasferta contro l’Este dilaga pure la squadra dei Giovanissimi regionali di Giovanni Frinzi che trionfa con la tripletta di Ambrosi e le reti di Ferrari e Caridi: 5-0 il responso finale. Note più che buone per i Giovanissimi nazionali di Luca De Beni che in casa contro il Vicenza si impongono per 2-1 (doppietta di Perini). Di rilievo anche il pareggio esterno degli Allievi nazionali di Luca Dall’Oglio nell’altro derby con il Vicenza. Alla rete realizzata da Cacciola per il Verona, rispondono i vicentini, al quarto minuto di recupero. Non va bene, ai Giovanissimi regionali di Italo Costantini che contro il Chievo perdono il derby per 3-0. Il bilancio è di tre vittorie, un pareggio ed una sconfitta.
La luce si spegne. E resti al buio. Per poco magari. Ma avvolto dalle tenebre non sai dove potresti andare a finire. Ti metti in testa tante cose. Spunta la paura. Le certezze rischiano di sparire. Oggi il buio si chiama anche black out. Termine che indica una perdita momentanea della tua identità. Smetti di fare quello che stavi facendo. Smetti di essere quello che eri. Succede al Verona di Remondina. Quindici minuti a Crema. Una sorta di cortometraggio già visto in passato. Ieri i ragazzi di Depardieu sono tornati a lavorare in vista della gara casalinga con il Ravenna. Inevitabile parlare allora dell'Hellas che s'accende, si spegne, si riaccende. Luisito Campisi, centrocampista di cuore e dal talento in emersione, ha provato a fornire la sua versione.
Campisi, bene la reazione di Crema. Ma quel black out proprio non si è capito.
«Proveremo a capirne qualcosa di più anche noi. Ma credo che tutto possa essere spiegato. Siamo una squadra giovane. C'è entusiasmo, penso non manchi nemmeno il carattere. Tuttavia, tenere la concentrazione al massimo per 90' non è mai facile per nessuno. Nemmeno per noi. E appena abbassi minimamente il livello di attenzione, succede di andare in sofferenza».
Errori di gioventù, allora?
«E' una chiave di lettura. Lavoriamo anche per limitare al minimo gli sbandamenti. Ma è altrettanto vero che la giovane età di questo Verona permette alla squadra di attingere ad una grande fonte di entusiasmo. Non finiamo mai di credere in quello che stiamo facendo. Prendiamo la partita di Crema: andiamo sotto di un gol e, invece di farci prendere dalla sconforto, ripartiamo subito, pareggiamo e rischiamo di vincere. L'atteggiamento è quello giusto».
C'è un passo in più da fare, vero?
«Sì, di migliorare non si finisce mai. Ma siamo appena alla sesta giornata e abbiamo un mare di verifiche davanti a noi. Credo che sia nostro dovere imparare a gestire ancora meglio ogni singola situazione di gioco. E poi sappiamo già che il Verona, per portare a casa punti, deve viaggiare sempre al massimo delle proprie potenzialità».
La sua prestazione?
«Al servizio del mister, al servizio della squadra. Dove mi mettono io sto. E anticipo la domanda: non ne faccio una questione di modulo. Faccio il giocatore. E un giocatore pensa soprattutto a giocare».
Campisi non tutti sanno che...
«A Bergamo ho avuto due grandi maestri come Marcolini e Bernardini. Colantuono mi ha fatto esordire in B contro il Pescara, quando io ero all'Atalanta. Quest'anno lo considero banco di prova importantissimo. Io, Tiboni e Bergamelli siamo legati a doppia mandata all'Atalanta e all'Hellas, e questo ci spinge a dare il massimo. Per il presente, per il futuro».
Già che ci siamo: il futuro di Campisi?
«Se potessi modellarlo a mio piacimento, avrei in mente una bella idea: giocare a Verona anche la prossima stagione. In serie B però».
Domenica c'è il Ravenna. Di solito chi viene al Bentegodi alza le barricate, aspetta e riparte. Voi?
«Noi non dovremo cambiare assolutamente il nostro atteggiamento. E soprattutto in casa abbiamo il dovere di portare a casa molti punti. C'è semopre il popolo dell'Hellas che ci aiuta».
Sei giornate sono ancora poche per dire che cosa può fare effettivamente il Verona quest'anno?
«Sì, perché siamo un gruppo assemblato da poco. E poi siamo giovani. Ci stiamo scoprendo un po' alla volta, ma i risultati positivi, comunque, non sono mancati».
Mancherà Tiboni.
«Peccato, è stato ingenuo, è caduto nella provocazione. È un giocatore importante per questo Verona. Ma siamo un gruppo validissimo. Chi va in scena, dà sempre il massimo».
- POSTICIPO. A MONZA
La Pro Sesto spreca un rigore al 90’
- GIUDICE SPORTIVO
Una giornata di stop per Tiboni
FONTE: LArena.it
- Archiviato il pari col Pergocrema: «La squadra è in crescita»
Remondina: «Ci rifaremo col Ravenna»
Non è ancora il suo Hellas. Anche se come fa Mourinho all’Inter, Remondina si mette di mezzo quando il livello della critica si alza. E difende i suoi ragazzi. Perché se è vero che c’è ancora parecchio da lavorare, è anche vero che non è tutto da buttare quello che il Verona ha fatto finora. Mister, partiamo allora dalla gara con il Pergocrema. E’ la terza partita che il Verona ha “vinto” ai punti. E sufficiente?
«No, non è sufficiente e non è una grande consolazione. Però una gara così se hai un altro atteggiamento e non sei molto determinato come siamo stati noi, rischi anche di perderla. Per cui ci teniamo stretto il pareggio».
E allora affrontiamo il problema del modulo. Lei è partito con il 4-3-3, ma il pari è arrivato quando si è passati al 4-3-1-2. Cosa vuol dire questo?
«Significa che il modulo è importante ma non è tutto. Lo vedo anch’io che con Parolo e Tiboni ci sono più occasioni da gol. Ma proprio per questo mi tengo due giocatori importanti a disposizione in panchina. Le gare si risolvono oggi nell’ultima mezz’ora e con loro due riesco più semplicemente a dare una svolta alla gara. Questo non vuol dire però che partiranno sempre dalla panchina».
E sull’espulsione di Tiboni a fine gara cos’ha da dire?
«Semplice. Come avevo detto la loro è una squadra esperta e quando dall’altra parte hai questo tipo di giocatori puoi cadere in certi tranelli. Quando dico che abbiamo una squadra giovane e che i nostri alti e bassi dipendono proprio dalla mancanza di esperienza mi riferisco pure a questo tipo di situazioni».
Poi c’è il solito errore difensivo...
«Beh, ma è fisiologico. Non puoi essere perfetto. E’ chiaro che un errore lo fai sempre. Non puoi essere impeccabile. Credo che questa squadra migliorerà ancora. Sull’impegno non ho nulla da dire a questi ragazzi. Col Ravenna faremo una grande partita».
- Tiboni squalificato una giornata
E’ andata bene a Tiboni, coinvolto nella rissa a fine gara a Crema ed espulso. L’attaccante temeva che l’arbitro calcasse la mano nel referto. Il giudice sportivo, invece, ha creduto alla versione di Tiboni che ha sempre parlato di una provocazione di Quaresmini che gli ha tirato i capelli: un turno di stop al gialloblù. Mentre il difensore del Pergocrema ha rimediato due giornate.
FONTE: Leggo.it
- Calcio, no sesso pre-partita? Le donne contro mister Conte
... Sulla stessa lunghezza d'onda Giusi Manzari, la bellissima mamma di Luigi e Michela Bellavista, i figli dell'ex capitano del Bari, oggi tesserato con l'Hellas Verona. Penso che il ritiro basti e avanzi, quando si è a casa nulla può essere proibito. Antonio non s'è mai fatto condizionare in passato. Anche se mi è capitato di sentire cose diverse da alcune amiche: ci sono alcuni calciatori che vanno... in letargo dal mercoledì alla domenica... Ma non mi chieda cosa è meglio. Se lo faccia dire dai maschietti, sono loro che poi devono correre dietro un pallone.
FONTE: LaGazzettaDelMezzogiorno.it
- Campisi: troppi black-out. E' lì che dobbiamo migliorare
Il centrocampista che ha giocato al posto di Garzon mette l'accento sui problemi della squadra scaligera. "Si vede che siamo inesperti soprattutto da queste cose. Ma siamo anche una squadra che non muore mai e questo è molto positivo. Il Ravenna? Dobbiamo vincere".
"Troppi black-out. Non possiamo concedere ai nostri avversari dieci, quindici minuti ad ogni gara". Così Luisito Campisi, domenica a Crema in campo al posto di Garzon, ha dato la sua "versione" sul momento no della squadra scaligera. Un solo punto in tre giornate ha ridimensionato la squadra veronese, dopo le due vittorie con Spal e Sambenedettese. "Ma dobbiamo anche dire che siamo una squadra che non muore mai" dice Campisi "e questo è molto positivo. Il modulo? Tocca al mister decidere. Credo però che col Ravenna si debba tornare alla vittoria. Faremo una grande partita".
- CAMPISI: TROPPI BLACK OUT
FONTE: TGGialloblu.it
- Mercoledì doppia seduta di allenamento per i gialloblù
Forza, resistenza e tattica al mattino, partitelle a tema nel pomeriggio
Nella giornata di mercoledì la squadra gialloblù ha svolto una doppia seduta di allenamento. Al mattino Corrent e compagni hanno affrontato esercizi sulla forza in palestra, per poi scendere sul campo dell’antistadio e lavorare sulla resistenza. Successivamente, il tecnico Gian Marco Remondina ha suddiviso l’organico per ruoli, con i difensori a perfezionare la tattica, mentre i centrocampisti e gli attaccanti provavano calci da fermo e situazioni di gioco. Nel pomeriggio lavoro sul possesso palla e partitelle a tema. Allenamento differenziato per Marco Mancinelli, riposo precauzionale in occasione della seconda seduta per Stefano Garzon.
- Ceccarelli, Girardi e Scapini al Calcio Club "Da Nicolas"
Nell'occasione è stato fatto dono, anche agli atleti, del gadget appositamente realizzato per l'affiliazione dei soci
- Hellas Verona-Ravenna, info biglietti
I tagliandi per la 7a gara di campionato sono disponibili presso i punti vendita Ticket One
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
Vita da ex: Sebastian PIOCELLE si allena in Francia con il LORIENT...
- Piocelle si allena con il Lorient
L'ex giocatore di Verona, Grosseto e Crotone, Sebastien Piocelle (29), da oggi si allena con il Lorient. Il centrocampista, senza contratto da questa estate, ha ricevuto questa opportunità dal club francese, che, a sua volta, precisa il fatto che questo non sia un provino, ma semplicemente una possibilità data al giocatore per allenarsi.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Vita da ex: La rinascita di Emiliano SALVETTI, genio incompreso...
Il Punto sulla B: Salvetti un genio incompreso, Rimini allo sbando!
La settimana cadetta ha regalato conferme e nuove situazioni.
Per anni qualcuno è vissuto ignorando o oscurando volontariamente l’immenso valore di Emiliano Salvetti, tra i rari centrocampisti completi in circolazione. La deliziosa tecnica, l’immensa visione di gioco, l’indiscutibile personalità del trentacinquenne nato a Forlì stanno trascinando il Sassuolo verso un incredibile paradiso. In passato l’ex bandiera del Cesena ha fortemente contribuito alla salvezza del Verona nella massima serie e alla rinascita dei romagnoli, portandoli ai playoff due stagioni or sono. Un interrogativo sorge spontaneo: in questi anni gli addetti ai lavori e gli osservatori dove erano finiti?...
CAMPIONATO DEL MONDO CALCIO A 5: L'ITALIA perde contro il PARAGUAY ma prosegue. FORMULA 1: MASSA vs LEWIS scontro per il titolo. CALCIO&SOLIDARIETA': BAGGIO parla di BORGONOVO e di come la partita di ieri sera farà del bene. CALCIO&SCANDALI: A TORINO le massaggiatrici divertono i calciatori...
- Italia k.o., ma va avanti
Al Mondiale di Rio gli azzurri di calcio a 5 vengono battuti 4-2 dal Paraguay incassando la prima sconfitta del loro torneo. Ma il risultato basta per passare il turno
- Massa: "Conta solo vincere". Lewis: "Più forte del 2007"
Domenica al Fuji i due rivali nella lotta al titolo si giocano una bella fetta di Mondiale. Felipe: "Possiamo rialzarci, dopo le brutte prestazioni sappiamo reagire". Hamilton: "Mi sento più sicuro dell'anno scorso"
- Baggio: "Borgonovo? E' un eroe moderno"
Parla l'ex fuoriclasse che indossò la maglia della Fiorentina al fianco dello sfortunato ex attaccante: "Dobbiamo dire grazie al suo coraggio perché non ha nascosto la malattia, anzi l'ha resa pubblica"
- Massaggiatrici e calciatori. Altro scandalo a Torino
Un blitz delle forze dell'ordine ha portato all'arresto di 4 persone per sfruttamento della prostituzione in tre centri estetici del capoluogo piemontese. Negli atti dell'inchiesta compaiono i nomi di professionisti, dirigenti bancari, funzionari e giocatori
FONTE: Gazzetta.it
LEGA PRO cattiva? Squalficati in 16 in Prima Divisione, in 24 in Seconda, 4 giornate a DI FRANCESCO e 6 a PALUMBO...
- Lega Pro, il Giudice ne ferma quaranta
Squalificati 16 giocatori in Prima Divisione e 24 in Seconda. Quattro giornate di stop per il tecnico del Lanciano Di Francesco e sei per quello del Melfi Palumbo
FONTE: CorriereDelloSport.it