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Dall'ARENA di Verona la scheda del nuovo tecnico: DAVIDE PELLEGRINI...

IL CAMBIO DI ALLENATORE. L’EX ATTACCANTE GIALLOBLÙ HA LASCIATO LA BERRETTI E HA PRESO IL POSTO DI COLOMBA ALLA GUIDA DELL’HELLAS
Pellegrini, prova d’amore «Non potevo dire di no»
Ha esordito in serie A con i Viola
«Adesso non voglio pensare al modulo da adottare, dobbiamo lavorare sulla testa dei giocatori»


Luca Mantovani
Davide Pellegrini è nato a Varese quarantun anni fa ma la sua città è Verona. Ha giocato sei anni con i gialloblù, da sette allena le squadre del settore giovanile. «Quando mi hanno proposto di prendere il posto di Colomba alla guida dell’Hellas - confessa - non potevo dire di no. Sono troppo legato a questa società, a questi colori».
Davide Pellegrini è il nuovo allenatore del Verona, il quarto dell’era Arvedi. In poco più di un anno il presidente gialloblù ha messo sotto contratto Massimo Ficcadenti, Giampiero Ventura, Franco Colomba e Davide Pellegrini.
Tocca all’ex attaccante di Fascetti guidare il Verona in una fase molto delicata della sua stagione. Anzi, della sua storia. Mai così in basso. Hellas penultimo in C1 con due punti in sette partite.
Il cambio è arrivato dopo la quinta sconfitta stagionale, a Legnano, ma la decisione era già stata presa domenica scorsa, dopo il ko casalingo con il Venezia. I giocatori avevano parlato con Arvedi e Prisciantelli per salvare la testa del tecnico ma all’impegno orale preso nella villa di Cavalcaselle non ha fatto seguito una partita con il cuore in mano.
Una quarantina di minuti di buon calcio poi la squadra ha spento la luce, il Legnano ha firmato la rimonta e il sorpasso, Colomba ha pagato per tutti, anche per i giocatori che dovevano difenderlo in campo e non solo a parole.
Il comunicato ufficiale sul sito della società è arrivato solo ieri mattina, alle 10 e 20, ma la notizia era di dominio pubblico da domenica sera.
Inizia così l’avventura di Davide Pellegrini sulla panchina del Verona. Ieri pomeriggio ha diretto l’ultimo allenamento della Berretti prima di salutare i suoi ragazzi, oggi prenderà in mano Ferrarese e compagni per riportare il Verona in una posizione di classifica più tranquilla.
«Ho tanta voglia di cominciare - ha detto Pellegrini - ho grande entusiasmo e voglio fare bene con questa società. Tutti sanno quant’è importante l’Hellas per me».
Che cosa succederà adesso? Cosa farà Pellegrini? «Ho sempre visto le partite del Verona in casa - continua - sto rivedendo quelle fatte in trasferta. Ho già capito che prima di tutto dobbiamo lavorare sulla testa dei giocatori». Si potrebbe vedere anche un modulo nuovo rispetto a Colomba.
«Non mi va di parlare dell’allenatore che mi ha preceduto - spiega - Colomba merita grande rispetto per quello che ha fatto, non spetta a me giudicare il suo lavoro. Non vorrei nemmeno parlare di modulo, in questo momento non è importante. Dobbiamo avere un’organizzazione di gioco equilibrata, i giocatori devono prendere coscienza delle loro possibilità e di metterle a disposizione della squadra. Solo così possiamo emergere in questo campionato. Voglio determinazione, in allenamento e in campo. Mi dicono di far sputare sangue ai giocatori? Ho bisogno di tutti, non credo nelle minacce ma nel dialogo. Ma ho sempre lavorato sodo e lo pretendo anche dai giocatori. L’allenatore al quale mi ispiro? Non uno ma tre o quattro. Innanzitutto Fascetti ma non posso dimenticare Eriksson e Bagnoli. E, negli ultimi anni di carriera, Ventura. Mi ha insegnato molto dal punto di vista tattico». La società ha parlato di allenatore a tempo, perchè? «Il Conte mi ha fatto gli auguri di arrivare a fine campionato - ammette Pellegrini - io voglio rispettare questo impegno. Se lavorerò bene, sarò ancora qui».