FESTA DEI 110 ANNI DELL'HELLAS IN ARENA, parole tante beneficenza zero...
CONFERMATA RACINES COME SEDE DEL RITIRO estivo per il VERONA dal 19 Luglio al 3 Agosto; la squadra svolgerà la preparazione nella stessa sede dell'estate scorsa, presso l'hotel Schneeberg, in Val Ridanna (Alto Adige)
'TROFEO SOBRAL' La Giovin VERONA raddrizza la gara col FLUMINENSE e vince di scatto ai rigori e, con l'annullamento della terza gara con l'ICASA per problemi logistici, si conclude con due vittorie la tourée brasiliana dell'HELLAS...
TORNEO 'CITTÀ DI FAVARO MARCON': Gli Allievi B di Gianni Orfei trionfano in finale battendo il PADOVA...
FESTA CURVA SUD: Alcuni invitati parcheggiano le auto formando una croce uncinata tanto per chiarire un po' di cose e tenere un atteggiamento discreto...
La 'singolare' disposizione delle auto non è ovviamente sfuggita al quotidiano locale L'Arena ed ha assunto ampio risalto sui media on-line e non: Finirà come al solito a 'tarallucci & vino' con gli interessati che, nazisti veri o presunti, si dichiareranno vittime di uno stato in cui dovrebbe essere garantita la libertà di espressione (anche la più infima purtroppo) o, in alternativa, invocheranno la 'goliardia veronese' che come scusa funziona sempre con buona pace di chi quel simbolo offende e indigna!
FOOTBALL LEADER 2014: Luca TONI e il Verona premiati come “Sorpresa dell’anno”
PARTE BENE LA TOURNÉE BRASILIANA DELL'HELLAS! 4 a 3 al FORTALEZA con tante novità in campo e gli assi TONI-ITURBE in panchina...
PRIMAVERA IN FINALE COL CUORE AL 'TROFEO DI RIJEKA'! Nonostante le numerose assenze i ragazzi di PAVANEL hanno superato i detentori del titolo dell'ABUJA ai quarti di finale e l'OSIJEK (squadra seconda classificata della scorsa edizione) in semifinale.
Nell'ultima gara contro i padroni di casa del RIJEKA niente da fare, i gialloblù soccombono per 3 a 0 ma rimane lo stesso una gran cavalcata...
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3 giugno 2014 Fluminense-Hellas Verona 5-6 d.c.r. | 3 giugno 2014 Che trionfo a Sobral | #AmareloAzul2014: la meglio gioventù |
DICONO + - =
Il diesse SOGLIANO «Che stagione ci aspetta? Fa parte del mio lavoro guardare sempre avanti, questa mini tournée è stata molto bella perché vedere che i ragazzi stanno bene assieme è sempre positivo. Li ho raggiunti alcuni giorni fa perché ero a San Paolo. Poi è normale che quando finisce una bella stagione c'è sempre un po' di malinconia. Dobbiamo essere consapevoli che tra poco affronteremo una stagione complicata, perché ripetere un campionato come l'ultimo sarà molto difficile, non dobbiamo essere malinconici ma sapere che le difficoltà ci saranno. Questa stagione sarà irripetibile? Irripetibile è una parola assoluta. Trovo difficile ripetersi, questo non vuol dire che non dobbiamo crederci. Però dobbiamo sapere e avere la mentalità della squadra che non dà per scontato che il secondo anno di Serie A sarà più facile. Ma deve pensare che ci aspetta e che, mentalmente, sarà una stagione difficile, soprattutto per i calciatori che rimangono e che dovranno cancellare tutto e sorprendere di nuovo» HellasVerona.it
ROMULO confida 'Mi sono autoescluso dai 23...' «Il Ct 4/5 giorni fa mi ha chiamato dicendomi che sarei rientrato nei 23. Poi però mi ha chiesto come stavo fisicamente, e io con molta sincerità, con le lacrime agli occhi, gli ho detto che sapevo che la mia risposta mi sarebbe costata caro. Non mi sembrava giusto, però, andare in Brasile al 70% al posto di qualcuno che stava bene al 100%. Sono stato sincero, avrei potuto nascondere il dolore per 4 o 5 giorni, ma ho preferito dire la verità. Sono molto contento della mia scelta e so che tutto alla fine andrà bene. Ovviamente mi dispiace, ma dicendo la verità sono tranquillo e fiducioso che accadranno altre cose buone per me» TuttoMercatoWeb.com
5 giugno 2014 - Sean Sogliano |
Alex Firmino agente di ROMULO «Dispiace molto, il ragazzo aveva un fastidio fisico e rischiava di essere un problema per il Mondiale. Del fatto che fosse al 70% era la verità e Romulo è un ragazzo onesto. E' grato comunque a Prandelli per la fiducia che gli ha concesso. Ovviamente era molto dispiaciuto, ma noi crediamo che il lavoro alla fine pagherà. Si volta pagina, adesso vediamo se tornerà alla Fiorentina o al Verona. La Juventus? Adesso è difficile da dire. Ci sono tante possibilità e l'idea era quella di aspettare il Mondiale dove poteva crescere ulteriormente. In ogni caso valuteremo dopo il torneo» TuttoMercatoWeb.com
MANDORLINI alla Gazzetta dello Sport «Qui non ci si può sedere, dobbiamo confermarci e, anzi, l’obiettivo sarà migliorarci. Quanto realizzato non deve restare un caso isolato. Romulo e Iturbe? Perdere qualche big è inevitabile, come è accaduto per Jorginho a gennaio. Romulo può fare tre ruoli, è completo. Iturbe al suo arrivo era solo una scommessa, ora è una scommessa vinta. Il Real? E’ pronto per una grande ma rimanere un altro anno con noi gli farebbe bene. Toni? Per quanto ne so siamo ai dettagli per il rinnovo. E’ partito subito fortissimo e ha fatto 20 gol battendo il record di Bui e Penzo: gli auguro un’altra annata così... Il mio gioco porta a creare tanto ma in difesa effettivamente sistemerò qualcosa e l’area tecnica sa che è un reparto che va migliorato. Sogliano? Non mi ha mai detto nulla, ero certo sarebbe rimasto. Il mio rinnovo?? Qualche campana c’è stata ma a Verona sto bene e per fare il contratto abbiamo impiegato 5 minuti. Squadra e città sono qualcosa di speciale. Bonus Europa? C’era già lo scorso anno ed era un bel premio. Prima della partita con la Lazio ci credevo davvero: quel rigore inesistente all’Olimpico ha rovinato tutto, la corsa è finita lì. I ragazzi hanno impiegato 4 giorni per riprendersi...» CalcioNews24.com
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1 giugno 2014 Continua il viaggio gialloblù | #AmareloAzul2014 #Day5: sempre voglia di calcio | #SettimanaGialloblù Vacanze in Sardegna |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Il 26enne Karamoko CISSÈ ingaggiato dalla CASERTANA in LEGA PRO...
TENNIS: DJOKOVIC in finale al 'Roland Garros' attende NADAL o MURRAY...
MONDIALI: A casa anche RIBERY asso francese del BAYERN vittima di una lombalgia!
TEST MATCH PREMONDIALE: L'ITALIA mette a segno uno scialbo 0 a 0 con l'IRLANDA ma rischia più volte di andare sotto! Frattura della tibia per MONTOLIVO che non partirà per il Brasile... A casa anche ROSSI, DESTRO, MAGGIO, ROMULO, PASQUAL e MIRANTE, RANOCCHIA farà il 24° in attesa della decisione finale di PRANDELLI...
NBA PLAYOFF: Quarta finale consecutiva per gli HEATS che battono i PACERS e si laureano campioni dell'EST; l'impresa era riuscita prima solo ai LAKERS e ai CELTICS... Nella West Conference SAN ANTONIO vince il primo round su MIAMI
MOTOGP: MARQUEZ trionfa al GP d'ITALIA, davanti a LORENZO con cui ha combattuto fino all'ultima curva; terzo un ottimo Valentino ROSSI...
CICLISMO: Giro d'Italia al colombiano QUINTANA che ha preceduto il connazionale URAN e l'italiano ARU...
31 maggio 2014 Fortaleza: seduta mattino | 31 maggio 2014 In viaggio con il Verona | 1 giugno 2014 Fortaleza-Hellas Verona 3-4 |
RASSEGNA STAMPA + - =
Parte domani Football Leader 2014: a Luca Toni e al Verona il premio “Sorpresa dell’anno”
giu 02, 2014 Roberto Sica
E’ tutto pronto per la nuova edizione di Football Leader 2014, la kermesse organizzata dalla DGS Sport&Cultura, in collaborazione con l’Aiac e con Eventualmente Agency. Il calcio italiano è pronto a radunarsi ad Amalfi, presso il Grand Hotel “Il Saraceno” per una tre giorni ricca di eventi, emozioni e sorprese. Con loro ci sarà, idealmente, in collegamento dal Brasile, anche Luca Toni, l’ultimo premiato svelato: l’attaccante ed il Verona hanno vinto il premio Sorpresa dell’anno, perché è stato il protagonista del campionato di serie A che ha sorpreso per rendimento e risultati raggiunti, rispetto alle aspettative di inizio stagione, al pari della stagione vissuta dalla sua squadra, l’Hellas Verona. Alla soglia dei 37 anni Toni ha trascinato il Verona ad un campionato splendido, sfiorando la qualificazione in Europa League e segnando ben 20 gol.
Si parte domani, alle ore 17, con il convegno dell’AIAC (Assoallenatori), con Renzo Ulivieri, presso Il Museo dell’Arsenale di Amalfi dal titolo “I Mondiali, moduli e aspettative”: introduce il Direttore del Corriere dello Sport Paolo De Paola. Interventi di allenatori di serie A (Di Carlo, De Canio, Pecchia, Reja) e iscritti all’Aiac, conclusioni di altri intervenuti. Si prosegue con l’attesissimo incontro pubblico, fissato alle 19, presso Piazza del Duomo di Amalfi. Dibattito dal tema “l’Italia verso i mondiali”. Conduce la serata la giornalista Ornella Mancini, con gli interventi di allenatori di serie A (anche Ballardini e Iachini), Fulvio Collovati, Salvatore Bagni, riflessioni a cura del Direttore di calciomercato.com Xavier Jacobelli. Anteprima di premiazione con il riconoscimento Financial Fair Play assegnato al presidente della SSC Napoli Aurelio De Laurentiis. Si prosegue mercoledì 4 giugno, alle 18, con la premiazione Football Leader 2014, presso terrazza Grand Hotel Il Saraceno (ingresso per accreditati e invitati). Presenta: la giornalista Ornella Mancini. Intervengono tutti i premiati: innanzitutto l’allenatore “ad honorem” Lino Banfi-Oronzo Canà, il presidente della Sampdoria Edoardo Garrone, l’attaccante del Chievo Sergio Pellissier, il viceallenatore del Napoli Fabio Pecchia (con videomessaggio di Benitez), il manager Beppe Galli (con saluto dal ritiro dell’Under 21 di Domenico Berardi), l’allenatore del Palermo Giuseppe Iachini, l’allenatore della Lazio Edoardo Reja, il dirigente dell’Udinese Andrea Carnevale, il campione del mondo Fulvio Collovati e il pugile Roberto Cammarelle. Dopo la premiazione ci sarà la Serata di Gala, riservata strettamente agli invitati. Infine giovedì, alle ore 11, incontro/lezione di un allenatore AIAC presso la scuola calcio “FC Costa d’Amalfi”, nella sede di Minori, con la partecipazione di allenatori di serie A, dirigenti ed ex calciatori di serie A.
FONTE: IlMediano.it
Verona, festa dei 110 anni Hellas in Arena: "Spese pazze e zero beneficenza". Si interpella Tosi
Ecco snocciolate le cifre del mega evento organizzato nell'anfiteatro di piazza Bra a maggio 2013: dai 4500 per "l'immagine" ai 27mila del palco, i 17mila dei maxischermi, i 7mila dei portachiavi che nessuno ha comprato. E ancora
La Redazione 5 giugno 2014
Una serata di gioia per la società, per i tifosi, per la città. Doveva esserlo anche per le associazioni benefiche, alle quali doveva andare l'intero ricavato dai ticket venduti e dal merchandising. La realtà è stata ben diversa, e ad Abeo, Football Academy, "Voci e Volti", "Noi per Lorenzo" probabilmente sono andate le briciole: dei 210mila euro raccolti sarebbero restati poco meno di 7mila euro. La festa dei 110 anni dell’Hellas Verona, organizzata a maggio 2013 in Arena, torna a creare dibattito dopo che il Partito Democratico veronese ha messo mano ai bilanci. I rendiconti, tra l’altro, sarebbero già dovuti passare per gli uffici frequentati dal sindaco Tosi che, dopo lo scoop del Corriere Veneto, si era detto a dir poco adirato con gli organizzatori e disposto a praticare “vie legali”. Al centro della contesa c'è l'apertura di palazzo Barbieri nel concedere l'Arena e "favorire" gli sponsor pubblici: Atv, Amia, Agsm. Nel "pacchetto" risultavano esserci anche Banca del Veneto e Unicredit. Si erano scusati e confessavano il dispiacere Alberto Lomastro e Luciano Marangon, i due organizzatori dell’evento (da tutto esaurito e un vero successo, è bene dirlo). La coppia aveva giurato di non aver intascato un soldo ma, anzi, di averci rimesso di tasca propria. Come spiega L’Arena, riportando le parole del consigliere comunale Elisa La Paglia,
'Secondo le fatture, risulta che all'organizzatore Marangon, spetta una percentuale del 10 per cento, pari a 12mila euro, sulle sponsorizzazioni raccolte, e rimborsi spese per circa 5mila euro. Per fare un confronto, questa voce è superiore persino a quanto pagato per l'affitto di 50 stanze d'albergo all'hotel Maxim». E prosegue: «Inoltre va considerato che dei 107mila euro di sponsorizzazioni raccolti, ben 36 sono arrivati da aziende pubbliche (24mila da Agsm e 12mila da Amia)'
SPESE PAZZE - E poi ecco snocciolate le cifre: il palco è costato 27mila euro, la regia di Gaetano Morbioli 16mila 800 più Iva, le hostess altri duemila. Ci sono poi gli artisti che si sono esibiti nello show: Massimo Bubola 2mila 200 euro, Umberto Smaila 2mila, Puliero 500 euro. Oltre 11mila euro sono andati a una radio privata (la stessa che in passato ha ospitato trasmissioni condotte da Marangon e Lomastro) per il programma sui 110 anni gialloblù. Secondo le indiscrezioni riportate dai quotidiani locali, persino l'Hellas Verona ha preteso 315 euro per distribuire allo stadio i 125mila volantini che pubblicizzavano la serata. E ancora le spese sostenute anche per "convocare" tutti i giocatori, presenti e passati, che hanno fatto la storia dell'Hellas Verona: 4.500 euro di hotel, oltre a una maxi-cena costata 2200 euro. In pratica per le collaborazioni sono “spariti” 159mila e 193 euro, per i servizi come “ristoranti e ospitalità” altri 10mila. E ci sono anche i 17mila euro per il noleggio di tre maxischermi e i 7mila per portachiavi che nessuno sembra aver voluto comprare. Spiega La Paglia, facendo una sintesi, che esiste
'la spesa di 27mila euro complessive pagate a due diverse società per la produzione di video: «Dove sono andati a finire questi filmati? Sono stati venduti? E chi ne detiene i diritti?», chiede La Paglia. Prosegue il collega Damiano Fermo che dice: «In fin dei conti, i compensi degli artisti sono ben poca cosa rispetto ad altre spese. I cachet ammontano appena a 5mila euro a fronte di 8mila euro per acquistare 2.700 gadget destinati alla vendita». Ma quel che più sorprende i consiglieri sono le spese per la comunicazione. «Gli organizzatori hanno comprato 125mila volantini per 4mila euro e hanno speso 9mila euro di spot radiofonici concentrandoli tutti su una emittente della bassa veronese. Non è strano? Senza contare la spesa di 4.500 euro per uno Studio d'immagine e altri 2.500 per la gestione della pagina Facebook. Siamo davvero sicuri che alcune di queste spese non potessero essere limate per far saltare fuori la beneficenza?».
A fine degli “accertamenti” il Pd si domanda quindi dove sia finito il controllo e i provvedimenti annunciati da Tosi. Per ora, dall’ufficio del sindaco, tutto tace.'
Verona, svastica di auto. La Procura: "Propaganda del nazismo": da mesi maxi-inchiesta in corso
La "scoperta" dei magistrati veronesi andrebbe a costituire "l'ennesima prova" per un presunto maxi-fascicolo d'indagine aperto sulle frange più estremiste degli ultras scaligeri. Si configurano i reati previsti dalla legge Mancino
La Redazione 5 giugno 2014
Verona, svastica di auto. La Procura: "Propaganda del nazismo": da mesi maxi-inchiesta in corso
„immagine condivisa da un lettore su Facebook ha fatto il giro del web ed è alla fine approdata in procura. Sedici auto parcheggiate a formare una svastica nel vallo dei bastioni di via Città di Nimes poco prima della festa di sabato scorso dei tifosi della Curva sud dell’Hellas Verona. La “scoperta” dei magistrati veronesi andrebbe a costituire “l’ennesima prova” per un presunto maxi-fascicolo d’indagine aperto sulle frange più estremiste degli ultras scaligeri. Si configura il reato di propaganda del nazismo e dell’odio razziale nell’ambito della legge Mancino sulle discriminazioni di ogni genere. Ad ammettere l’esistenza di un’ampia indagine sui “tifosi violenti” è il procuratore capo Mario Giulio Schinaia, che al Corriere Veneto ammette“
«Quell'immagine? Fatto di una gravità inaudita, mai vista una cosa del genere - esplode scandalizzato il procuratore scaligero Mario Giulio Schinaia -. È semplicemente incredibile che esistano menti umane in grado di partorire idee di tale assurdità... Non posso non chiedermi a chi potrebbe mai venire in testa di mettere in scena una cosa simile…» … «da diversi mesi ormai è in corso, con il coordinamento sia del sottoscritto che di un mio sostituto, un'ampia inchiesta che vede coinvolte alcune frange di tifosi violenti». Un'allusione ad ambienti collegati agli ultrà dell'Hellas? «Non fatemi dire di più - reagisce Schinaia -, ma di cosa si tratti potete intuirlo anche voi: se parlo di tifo a Verona e mi riferisco al calcio, è quasi matematico capire all'interno di quale tifoseria stiamo indagando...“
In procura, comunque, non si fa come si dice “di tutta l’erba un fascio”. A finire nel mirino degli investigatori sarebbero persone ben precise e in numero ridottissimo rispetto ai tanti sostenitori della squadra gialloblù. Come chiarisce il quotidiano locale
«individui che, in occasione degli appuntamenti sportivi - chiarisce il procuratore di Verona - si sono distinti perché non avevano intenzione di godersi la partita di calcio in programma quel giorno, bensì di approfittare di quella circostanza per mettere in atto piani e atti violenti contro i sostenitori dell'altra squadra in campo». Match di calcio usati come pretesto «per picchiare e fare del male ad altre persone», dunque: è questa, in pratica, la tesi accusatoria attorno cui ruota l'inchiesta in atto da alcuni mesi in procura contro alcune frange di tifosi veronesi. Un'indagine ampia e variegata, di cui «entrerà a far parte adesso anche questa scandalosa foto delle auto a forma di svastica - ribadisce Schinaia -. E dire che, negli ultimi tempi, c'erano stati segnali che la situazione e il clima tra i tifosi fossero migliorati e si fossero rasserenati. Invece..“
L'immagine, diffusa "viralmente" sui social network come Facebook, è arrivata anche in Comune a Verona. La zona è di proprietà comunale ed era stata concessa gratuitamente per la festa dell'associazione "Verona beat", che nelle scorse ore pare si sia riiunita per discutere proprio del caso. Il primo a reagire in municipio è stato il vicesindaco Stefano Casali, che annuncia provvedimenti: “Affronterò la questione in Giunta per sapere chi ha concesso quell’area. È un’immagine che grida vendetta”.“
FONTE: VeronaSera.it
14:52 - martedi 03 giugno 2014
Gardini (Hellas Verona): La maglia e' un valore assoluto, con caratteri di unicita' per la fan base
"La maglia è un valore assoluto, con caratteri di unicità per la fan base, che si vinca o si perda". Con queste parole ha inziato il suo intervento Giovanni Gardini, direttore generale dell'Hellas Verona, all'interno della sede della Lega serie B (attualmente in svolgimento a Milano), in occasione del workshop "Campagne abbonamenti e fidelizzazione tramite CRM...Da sempre l'Hellas Vr ha a cuore la fidelizzazione dei tifosi con pacchetti specifici per bisogni e target di età.
Tra questi gli abbonamenti per le aziende, per gli universitari , un'area hospitality e park riservato, abbonamenti "famiglia" in un settore centrale dello stadio: (433 famiglie, più di 1.300 abbonati), fasce di età allargate da under 16 ad under 20 e tre dipendenti a tempo pieno dedicati solo alla biglietteria". C'è oggi la possibilità di acquistare biglietti tramite web, con prelazione riservata ai possessori della tessera "Non vi lasceremo mai". Biglietti gratuiti per gli under14 accompagnati in un settore centrale dell'impianto ed un rivenditore ufficiale e attivo sull'intero territorio nazionale. Su 100 tifosi gialloblù, ben 70 arrivano dalla provincia, la parte restante (circa il 30 per cento) dalla città di Verona".
Alcuni dati della stagione record dell'Hellas VR durante la stagione appena trascorsa: 10° posto per numero presenze in casa; 79 per cento di occupazione dell'impianto, più di 16 mila abbonati (in Lega Pro non si è sceso mai sotto i 10 mila utenti); più di 28 mila tessere del tifoso, oltre 402 mila presenze nella stagione 2013/14.
FONTE: SportEconomy.it
Tifosi Hellas Verona, parcheggiano le auto a forma di svastica
Giugno 3, 2014 Posted by: Melania Orazi
Da questo proposito si capisce quale fazione politica simpatizzano e quanto è ancora forte questa ideologia
La festa della curva sud dei tifosi dell’Hellas Verona viene organizzata ogni anno. Ma quest’anno è impazzata sul web una foto, grazie ad un lettore di un giornale locale, la quale avrebbe suscitato numerose polemiche. I tifosi, hanno parcheggiato le loro auto in maniera tale da formare una svastica.
E’ il quotidiano locale L’Arena a raccontare come sono andati i fatti. La festa, che si tiene ogni anno, vede ospiti musicali alcuni dei quali dichiaratamente di estrema destra e già noti in questi ambienti come i “Sumbu Brothers” e i “1903“. Questo spicchio di realtà raccontata da un giornale locale, non è altro che la denuncia della presenza prorompente nel nostro paese dell’ideologia nazista. Quando pensavamo di superare quella dimensione storica che purtroppo ci ha visto protagonisti, ecco qua che di tanto in tanto impazza sul web immagini che danno ancora valore a ciò che vorremmo fosse dimenticato.
Melania Orazi
FONTE: SferaMagazine.it
Verona, tifosi: parcheggio a forma di svastica (foto). E’ un fake?
Verona, parcheggio a forma di svastica postato sui social network da alcuni tifosi dell'Hellas Verona. E' una immagine autentica o semplicemente un fake? Il dibattito è aperto.
Pubblicato il 3 giugno 2014 21:30 | Ultimo aggiornamento: 3 giugno 2014 21:30
di Redazione Blitz
VERONA – Nei social network sta girando una foto di alcuni gruppi di tifosi del Verona con un parcheggio a forma di svastica. E’ una immagine autentica o un fake? Ne parla corrieredelveneto.corriere.it nella sua edizione online. Riportiamo di seguito l’articolo.
“Una foto che mette i brividi. E’ quella che circola in Rete relativa ad una presunta coreografia che i tifosi dell’Hellas Verona avrebbero fatto per la festa della Curva Sud, sabato scorso al Vallo di via Città di Nimes. Un passante ha diffuso su internet lo scatto delle macchine posteggiate dai tifosi in modo da formare una svastica. E nei social è diventata subito virale. Al momento la Digos non ha elementi per aprire un’indagine e la foto potrebbe anche essere un fake. Per i tifosi veronesi la festa è ormai un appuntamento storico irrinunciabile. Anche quest’anno hanno partecipato gruppi di estrema destra come i Sumbu Brothers e i 1903″.
Verona, tifosi: parcheggio a forma di svastica (foto). E’ un fake?
FONTE: BlitzQuotidiano.it
CURIOSITÀ, NEWS di Alessio Pediglieri 4 giugno 201410:49
Hellas Verona, la festa ultrà tra svastiche e sdegno
I tifosi dell'Hellas avrebbero festeggiato la conclusione del campionato disegnando nel parcheggio con le auto il segno nazista fotografato da un passato e pubblicato sui social network
L’Hellas Verona è stata una delle realtà più interessanti dell’ultimo campionato con un cammino costellato di risultati positivi e una squadra che mister Mandorlini ha saputo valorizzare nei singoli e nel suo collettivo. Simbolo di questa crescita al di là di ogni più rosea aspettativa è stato il raggiungimento in classifica di un posto ai bordi della qualificazione europea e l’esplosione di alcuni talenti come Jorginho, il talentuoso trequartista passato a gennaio al Napoli di Benitez, o come Iturbe la stella dell’attacco che in prestito dal Porto è stato riscattato dal club scaligero per 15 milioni di euro, premessa che renderà il 20enne uno dei più appetibili giocatori del prossimo mercato visto che è già in atto un’asta al rialzo tra squadre italiane e club stranieri. E poi c’è Romulo, naturalizzato italiano e d entrato nel giro della Nazionale azzurra che ha dimostrato di valere scenari più importanti con la sua duttilità nel sapersi adattare sia a ruoli difensivi che da esterno alto.
Idee politiche già note - Tuttavia, la favola del Verona – che potrebbe continuare se restasse sulla panchina Andrea Mandorlini, uno dei giovani tecnici più interessanti del panorama attuale – è stata rovinata dalla festa degli ultrà della Curva Sud che hanno ben visto di far parlare di sè tra polemiche ed indignazione. Sabato scorso i tifosi scaligeri della Sud hanno infatti organizzato la consueta festa di fine stagione invitando anche gruppi musicali di estrema destra come i Sumbu Brothers e i 1903. Nulla di nuovo, vistoche le simpatie politiche dei tifosi gialloblù sono note da tempo e sempre apertamente manifestate anche dentro lo stadio. Ma questa volta si sarebbe andati oltre.
Svastica di auto - Sui social network si è diffusa una fotografia che immortalerebbe una ‘svastica’ creata ad arte parcheggiando le automobili sul piazzale del ritrovo. Una scelta vergognosa che èstata fotografata e diffusa da un passante che ha invianto l’immagine al quotidiano locale “L’Arena”. Il fatto è accaduto a Verona, al Vallo dei bastioni di Città di Nimes, durante la festa di fine anno della Curva Sud. Sui social network, così, si è diffuso lo sdegno anche se non vi è la certezza assoluta che si trattasse di tifosi della Curva veronese. Eppure, davanti a tanto caos, una smentita degli ultrà non è ancora arrivata e il loro silenzio fa più rumore di mille parole.
FONTE: Calcio.FanPage.it
PRIMO PIANO
Se Benatia vale 61 milioni, quanto vale Iturbe?
01.06.2014 12:23 di Alessio Aldrigo Twitter: @Alex_Aldrigo
Il vulcanico direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, ha ieri convocato una conferenza stampa nella, quale, tra le molte altre cose, ha ribadito l'interesse dei giallorossi per Iturbe. Che la Roma valuta circa 22-25 milioni di euro.
Poco dopo, però, ha anche fissato il prezzo per uno dei pezzi pregiati della sua rosa, Mehdi Benatia, corteggiato da molte big europee: 61 milioni.
Se un difensore che, per quanto bravo, non è mai arrivato in un vero top club alla soglia dei 28 anni, viene valutato a una simile cifra, ci sembra sinceramente ridicola la valutazione di Iturbe.
Il giovannissimo argentino, 21 anni ancora da compiere, ha dimostrato una capacità di adattamento spaventosa al nostro campionato fatto più di macellai che campioni. Dribbling, tiri, punizioni, ripartenze, rientri difensivi, assist: Iturbe è un fuoriclasse, come ce ne sono pochi al mondo. E' arrivato e, con umiltà, ha incanalato il suo talento per diventare, in prospettiva, il più grande calciatore del nostro campionato.
Forse è Iturbe che vale più di 22, forse è Benatia che non ne vale 61, quel che è certo è che tra i due non ci sono 39 milioni di differenza.
E, ne siamo certi, Sogliano lo metterà bene in chiaro.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Nazionali: così i gialloblù in campo
Postata il 01/06/2014 alle ore 17:00
VERONA - Ecco qual è stato il rendimento dei gialloblù, impegnati nelle amichevoli con le rispettive nazionali.
ROMULO: il centrocampista dell'Italia è rimasto in panchina nel pareggio (0-0) tra l'Irlanda e gli azzurri, sfida giocata sabato 31 maggio al Craven Cottage di Londra.
EVANGELOS MORAS: il difensore gialloblù è entrato in campo al 41' del primo tempo. La sua Grecia ha pareggiato 0 a 0 contro il Portogallo.
EMIL HALLFREDSSON: il centrocampista gialloblù è partito titolare con l'Islanda nella partita disputata contro l'Austria ed è rimasto in campo fino al 33' del secondo tempo. La sfida è terminata 1-1.
Ufficio Stampa
Giovanissimi Naz / Ottavi: pareggio d'oro, 0-0 con la Lazio
Postata il 01/06/2014 alle ore 14:30
ROMA - Pareggio d'oro, contro la Lazio è 0-0. Finisce in parità la gara di andata degli ottavi di finale del campionato Giovanissimi Nazionali tra Lazio e Hellas Verona, si deciderà tutto tra una settimana, nell'ultimo atto prima delle final eight di Chianciano Terme (Siena). Un pareggio giusto quello visto al "Melli" di Roma, due ottime squadre che hanno pensato a concedere poco e difendersi con ordine. Nel primo tempo meglio il Verona, la squadra allenata da Leonardo Ventura è corta e attenta, pericolosa sia su calcio piazzato (Danzi vicinissimo al vantaggio) che su azione personale (ancora Danzi in evidenza). Nella ripresa calo fisiologico per i gialloblù, la Lazio (che in casa ha perso solo una volta) prova a sbloccare la partita ma vince la compattezza del Verona. I nostri Giovanissimi Nazionali hanno dimostrato di poter stare in alto, con una vittoria nella gara di ritorno le final eight diventerebbero realtà.
CAMPIONATO GIOVANISSIMI PROFESSIONISTI
OTTAVI DI FINALE - TABELLINO
LAZIO-HELLAS VERONA 0-0
LAZIO: Rausa, Spiezio, De Angelis, Colarieti, Costalunga, Kokali, Svidercoschi (dal 18' st Spurio), Certini (dal 1' st Cello), Lavagna (dal 6' st Romani), Frattesi, Mancini (dal 21' st Micheli).
A disposizione: Sanfilippo, Guidotti, Sarrocco, De Cosmi, Tiozzo.
All.: Franceschini.
HELLAS VERONA: Carletti, Guerrini, Polato (dal 33' st Gardini), Forgia, Dall'Agnola, Ghiotto, Gecchele (dal 13' st Dentale), Cherubin (dal 33' st Prandini), Aloisi (dal 34' st Peretti), Danzi, Martins.
A disposizione: Quartarolo, Cottini, Kumbulla, Manente, Lonardi.
All.: Ventura.
NOTE. Ammoniti: Svidercoschi, Guerrini, Dall'Agnola.
Ufficio Stampa
#AmareloAzul2014 #Day3: seduta mattino / VIDEO
Postata il 31/05/2014 alle ore 21:20
#AmareloAzul2014
FORTALEZA (Brasile) - Allenamento mattutino per i gialloblù sul campo dello stadio Alcides Santos di Fortaleza. La squadra, agli ordini di Andrea Mandorlini, ha svolto per circa un'ora e mezza riscaldamento, torelli, lavoro atletico e partita. La seduta si è svolta in un clima molto umido e con una temperatura di 32° circa.
Luca Toni, Marques e Michelangelo Albertazzi hanno svolto lavoro atletico differenziato e precauzionalmente non hanno preso parte alla partita.
PROGRAMMA
Domenica: Fortaleza-Hellas Verona (ore 16 locali - ore 21 in Italia)
Lunedì: riposo
Martedì: Fluminense-Hellas Verona (ore 20 locali - ore 1 in Italia)
Ufficio Stampa
Dalla Primavera alla A: i giovani dell’Hellas Verona
di: Salvatore Suriano
30 maggio 2014
La Primavera dell’Hellas Verona ha visto in campo diversi prospetti interessanti, di questi però solo pochi hanno avuto il privilegio di vestire la maglia della prima squadra.La stagione appena conclusa dalla Primavera dell’Hellas Verona ha permesso di vedere all’opera tanti giovani di belle speranze, i cui nomi, con gran probabilità, sentiremo nei prossimi anni riempire le colonne dei quotidiani sportivi.Verona
Sebbene siano diversi i giocatori meritevoli di menzione nella rosa a disposizione del tecnico Massimo Pavanel, solo in pochi hanno avuto la possibilità di misurarsi con il calcio “dei grandi” e sono entrati a far parte del giro della prima squadra.
Daniele Borra, Iván Alexis Pillud e Godfred Donsah sono i talenti della Primavera scaligera che Andrea Mandorlini, allenatore dei veneti dal 2010, ha convocato a più riprese durante questa stagione di Serie A concedendo agli ultimi due di bagnare tale esperienza con l’emozione del primo contatto con i campi di calcio del nostro massimo campionato.
Daniele Borra, portiere classe 95 e punto di forza della Primavera del Verona, è entrato a far parte della lista dei convocati della prima squadra dall’inizio di questa stagione e solo a causa del lungo inseguimento dei gialloblu all’Europa e dell’ottima stagione del titolare Rafael, non è potuto mai scendere in campo.
Discorso diverso è quello relativo a Pillud e Donsah: il primo, difensore argentino classe 96, ha esordito nella sfortunata sconfitta dell’Hellas in casa della Sampdoria, dimostrando tuttavia in quella difficile occasione tutta la sua grinta e quelle qualità (dinamicità e piedi alquanto educati) che lo hanno portato dalla Primera Division argentina fino alla Serie A; il secondo, regista ghanese classe 96, dotato di grande carisma, visione di gioco e di un caratterino niente male, ha avuto il suo primo gettone nella gara esterna contro l’Atalanta giocando una gara niente male per un esordiente.
Attualmente il ruolo dei prospetti della Primavera gialloblu è stato piuttosto limitato e dovuto all’utilizzo da parte di Mandorlini dei giocatori che hanno permesso il rilancio della società scaligera nel gotha della Serie A, tuttavia, è facile prevedere per loro un futuro radioso, legato allo sviluppo del progetto di valorizzazione di un settore giovanile che può dare veramente molto alla causa del Verona.
FONTE: IlTalentoCheVerra.it
16:29 | 04/06
Hellas Verona, ultrà da censura: disegnata una svastica... con le automobili!
Il fattaccio nel parcheggio della festa di fine anno
HELLAS VERONA SERIE A SVASTICA - Una festa... inconsueta. Come ogni anno la Curva Sud del Verona ha organizzato una festa per celebrare la fine del campionato. E che campionato: al ritorno in Serie A, la squadra gialloblù è riuscita a incantare, grazie al mix di giovani (Iturbe su tutti) ed esperti (Toni in primis) che hanno fatto sognare i supporters scaligeri.
GESTACCIO - A rovinare la festa, però, la svastica comparsa nel parcheggio. Il fatto è accaduto a Verona, al Vallo dei bastioni di Città di Nimes: la foto, poi, è stata mandata al quotidiano 'L'Arena' e poi è girata su internet, dove si è diffuso lo sdegno e la censura verso il gesto di matrice nazista della Curva Sud che, per il momento, non ha ancora preso posizione in merito. Ecco l'immagine:
by Giovanni Maffeis
09:26 | 31/05
Hellas Verona, Mandorlini: «Inevitabile perdere qualche big, ma Toni...»
Le parole del tecnico gialloblù sui progetti del club veneto.
CALCIOMERCATO HELLAS VERONA MANDORLINI – Orgoglio e rabbia allo stesso tempo per Andrea Mandorlini, entusiasta per la permanenza in Serie A ma con l’amaro in bocca per l’assalto all’Europa League sfumato nel rush finale. Il tecnico dell’Hellas Verona, però, guarda al futuro, anche in chiave mercato: «Qui non ci si può sedere, dobbiamo confermarci e, anzi, l’obiettivo sarà migliorarci. Quanto realizzato non deve restare un caso isolato. Romulo e Iturbe? Perdere qualche big è inevitabile, come è accaduto per Jorginho a gennaio. Romulo può fare tre ruoli, è completo. Iturbe al suo arrivo era solo una scommessa, ora è una scommessa vinta. Il Real? E’ pronto per una grande ma rimanere un altro anno con noi gli farebbe bene. Toni? Per quanto ne so siamo ai dettagli per il rinnovo. E’ partito subito fortissimo e ha fatto 20 gol battendo il record di Bui e Penzo (15, ndr): gli auguro un’altra annata così...», ha dichiarato l’allenatore del club veneto ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.
RETROSCENA – Mandorlini ha parlato poi anche del suo rinnovo, rivelando la possibilità, mai maturata, di lasciare l’Hellas Verona: «Il mio gioco porta a creare tanto ma in difesa effettivamente sistemerò qualcosa e l’area tecnica sa che è un reparto che va migliorato. Sogliano? Non mi ha mai detto nulla, ero certo sarebbe rimasto. Rinnovo? Qualche campana c’è stata ma a Verona sto bene e per fare il contratto abbiamo impiegato 5 minuti. Squadra e città sono qualcosa di speciale. Bonus Europa? C’era già lo scorso anno ed era un bel premio (200 mila euro, ndr). Prima della partita con la Lazio ci credevo davvero: quel rigore inesistente all’Olimpico ha rovinato tutto, la corsa è finita lì. I ragazzi hanno impiegato 4 giorni per riprendersi...».
SERIE A – Infine, sul campionato conclusosi da poco: «Juve la più forte, la Roma ha prodotto il gioco più bello. Ah, dimenticavo: dopo la Roma a livello di gioco ci siamo noi, eh».
by Silvana Palazzo
FONTE: CalcioNews24.com
Hellasmania: pubblico da Europa, altra sfida
Di: Adriano Ancona
05 giugno alle 16:41
Come prima, più di prima. E chissà che magari il numero di abbonati non vada di pari passo col posizionamento in classifica. L'anno scorso è stato così, neanche a farlo apposta. Verona decimo quanto a tessere staccate dai propri tifosi, e pure sul campo al termine della stagione. Chi ha fatto meglio, come abbonamenti? Soltanto le tifoserie storiche, e più rinomate in Italia aggiungendoci Sampdoria e Genoa, con i rossoblu che precedono l'Hellas davvero di poco. In provincia, e non solo, comandano senza dubbio i veronesi.
Scollinati i sedicimila, questo ha detto il ritorno del Verona in serie A quanto a presenze fisse. Nessuno, peraltro, poteva immaginarsi che si andasse incontro a una cavalcata con l'Europa più volte lì ad un passo. Campionato da lustrarsi gli occhi in ogni caso, per l'Hellas. A proposito di cifre: Torino e Parma, in grado di sopravanzare il Verona contendendosi il sesto posto, hanno entrambe appena la metà degli abbonati gialloblu. Al Bentegodi c'è pur sempre un valore aggiunto.
1.400 tessere in più dell'anno scorso farebbero scattare il record, che appartiene alla stagione tricolore. Detto così non sembra nemmeno impossibile, come traguardo. Certo un Hellas in Europa avrebbe fatto lievitare di parecchio le presenze allo stadio. Ma il trentennale dello scudetto capita proprio al momento giusto. Da adesso c'è un mese per capire quanto si potrà essere ai livelli dell'ultimo anno. Poi magari, nel corso del'estate i numeri si confermeranno altrettanto stratosferici. Nuovi ingredienti per considerare il Verona una provinciale di lusso.
FONTE: CalcioMercato.com
SERIE A
Hellas, Sogliano: "Iturbe parte solo se arriva l'offerta giusta"
06.06.2014 11.20 di Tommaso Maschio
Il direttore sportivo dell'Hellas Verona Sean Sogliano ha parlato ai microfoni di Hellas Verona Channel dal Brasile dove la squadra veneta è in Tournée parlando degli obiettivi per la prossima stagione e del mercato: "Affronteremo una stagione complicata perché non sarà facile ripetere quanto fatto nell'anno appena concluso. Dobbiamo essere consapevoli che incontreremo alcune difficoltà, ma dobbiamo credere di poterci ripetere e non pensare che la seconda stagione di Serie A sia più facile della prima. Mercato? Stiamo cercando di fare delle valutazioni per capire come affrontare il prossimo campionato. C'è la possibilità che perderemo dei calciatori importanti per noi, alcuni per scelta nostra, altri no. Sicuramente qualcuno andrà via e alcuni rimarranno, però l'anno prossimo dovremo cambiare tanto. Faremo il massimo per costruire una squadra competitiva cercando calciatori motivati che capiscano che vestire la maglia dell'Hellas è una grande occasione".
Su Iturbe: "Iturbe è un ragazzo speciale, è stato bello vederlo crescere. Ha fatto vedere grandi cose, è destinato a fare una grande carriera se mantiene questa mentalità, che in parte già aveva e che in parte ha acquisito con noi. Non possiamo nasconderci, sappiamo che è al centro di trattative importanti e se arriverà l'offerta giusta è destinato a partire, ma se non dovesse arrivare resterà con noi e saremo felicissimi di questo".
Su Romulo e la Nazionale: "Mi spiace per lui perché sarebbe stata un'esperienza bellissima e una soddisfazione per noi. Ha pagato una condizione non ottimale nel finale di stagione. Senza questo problema sarebbe stato sicuramente nei 23".
Su Mandorlini: "Con lui c'è stima reciproca. Ognuno deve fare il massimo nel proprio ruolo e penso che la suddivisione ben definita dei ruoli, voluta dal presidente, sia stata una forza. L'interesse comune è il bene del Verona e fin quando questo sarà l'obiettivo comune saremo sempre più uniti".
02.06.2014
Amichevole chiusa 4-3 tra Hellas e Fortaleza
SERIE A
Italia, Romulo si autoestromette dai 23: "Non ero al massimo e non era giusto"
02.06.2014 10.53 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Romulo, centrocampista dell'Hellas Verona, ha confidato al Corriere della Sera di essersi autoescluso dalla lista degli azzurri che voleranno ai Mondiali per il problemino fisico che l'ha condizionato durante il finale di campionato: "Prandelli mi aveva inserito tra i 23. Gli ho risposto che ero al 70 per cento: non mi sembrava giusto che un compagno restasse fuori stando bene".
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Romulo: "Potevo fingere, ma la verità è una strada migliore"
02.06.2014 17.07 di Simone Bernabei
Fonte: esclusiva di @RaffaellaBon
Il centrocampista del Verona Romulo, escluso all'ultimo momento dalla lista dei 23 di Cesare Prandelli, ha commentato in esclusiva per TuttoMercatoWeb i motivi che lo hanno lasciato fuori dalla carovana azzurra in partenza per il Brasile: "Il Ct 4/5 giorni fa mi ha chiamato dicendomi che sarei rientrato nei 23. Poi però mi ha chiesto come stavo fisicamente, e io con molta sincerità, con le lacrime agli occhi, gli ho detto che sapevo che la mia risposta mi sarebbe costata caro. Non mi sembrava giusto, però, andare in Brasile al 70% al posto di qualcuno che stava bene al 100%. Sono stato sincero, avrei potuto nascondere il dolore per 4 o 5 giorni, ma ho preferito dire la verità. Sono molto contento della mia scelta e so che tutto alla fine andrà bene. Ovviamente mi dispiace, ma dicendo la verità sono tranquillo e fiducioso che accadranno altre cose buone per me".
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Ag. Romulo: "Ragazzo onesto. Futuro? Ci sono tante possibilità"
02.06.2014 14.51 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Ai microfoni di Tuttomercatoweb l'agente di Romulo, Alex Firmino, commenta l'esclusione del suo assistito dai Mondiali: "Dispiace molto, il ragazzo aveva un fastidio fisico e rischiava di essere un problema per il Mondiale. Del fatto che fosse al 70% era la verità e Romulo è un ragazzo onesto. E' grato comunque a Prandelli per la fiducia che gli ha concesso. Ovviamente era molto dispiaciuto, ma noi crediamo che il lavoro alla fine pagherà. Si volta pagina, adesso vediamo se tornerà alla Fiorentina o al Verona".
Si parla anche di Juventus
"Adesso è difficile da dire. Ci sono tante possibilità e l'idea era quella di aspettare il Mondiale dove poteva crescere ulteriormente. In ogni caso valuteremo dopo il torneo".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
GIU 06
Il miracolo Verona
di Matteo Fontana - Il Giallo e il Blu
Il Verona è un miracolo sportivo.
Questo è quanto emerge dall’indagine annuale effettuata dal Cies, il centro internazionale di studi sportivi che opera a Neuchâtel, in Svizzera, incardinato nell’università locale e costituito in sinergia con la Fifa. Un osservatorio che ha prodotto in questi giorni l’annuale report sul calcio europeo, da cui sono emersi dati rilevanti. Intanto, l’Hellas.
Secondo quelle che sono le analisi del Cies, il Verona è da considerarsi come una delle realtà che hanno saputo raggiungere performance largamente superiori in rapporto agli investimenti economici effettuati (una prospettiva che va oltre il concetto di budget). Preso ad esempio, l’Hellas, da questo punto di vista, assieme ai francesi del Guingamp, il Crystal Palace in Inghilterra, l’Elche in Spagna, l’Augusburg in Germania.
Dal Brasile, Sean Sogliano ha lanciato messaggi per nulla amletici: “Cambieremo molto, ci saranno cessioni, alcune decise da noi, altre no”. Ha aggiunto: “Costruiremo una squadra competitiva”.
Osvaldo Bagnoli, pochi giorni fa, mi ha detto: “Anche noi vedevamo partire giocatori forti. Dopo la prima stagione in A se ne andarono Penzo e Dirceu. Ma il segreto che avevamo era Mascetti, che sapeva sempre prendere i calciatori giusti per rimpiazzare chi ci lasciava”.
Buon lavoro, Sean: c’è un’altra impresa da compiere.
FONTE: VenetoBlog.CorriereDelVeneto.Corriere.it
05.06.2014
Festa Hellas in Arena, i conti non tornano
Bertucco: «Sulla mancata beneficenza e sulla svastica dei tifosi gialloblù mi auguro che Tosi prenda una chiara posizione»
Le manifestazioni promosse nel nome dell'amore per l'Hellas stanno diventando una vera spina nel fianco per il tifoso gialloblù numero uno: il sindaco Flavio Tosi.
Dopo l'immagine del parcheggio «creativo» a forma di svastica di alcuni volontari della Festa Curva Sud organizzata sabato scorso nel vallo dei bastioni di Città di Nimes, ora si ripresenta la «grana» di un'altra manifestazione gialloblù: quella promossa in Arena nel maggio del 2013 per i 110 anni dell'Hellas. Una festa riuscitissima, con il tutto esaurito, che ha fatto divertire ed emozionare migliaia di tifosi e famiglie all'interno dell'anfiteatro. Tutte persone convinte che, pagando il biglietto e spendendo soldi per i diversi gadget, avrebbero non solo dimostrato il proprio amore per la squadra, ma anche aiutato associazioni di volontariato del territorio cui gli organizzatori avevano promesso i proventi. Solo dopo si è scoperto, anche tra le furie dello stesso sindaco, che di soldi non ne erano avanzati e che la beneficenza era passata in cavalleria.
«Secondo i due organizzatori, Luciano Marangon e Alberto Lomastro, rispettivamente presidente dell'associazione 110 anni Hellas Verona e Associazione culturale Hellas Verona, che hanno giurato di non aver intascato un soldo, ma di averci addirittura rimesso, il mancato ricavato era dettato dall'inesperienza nel calcolare bene i costi», spiega Elisa La Paglia, consigliere comunale del Pd, «ma il conteggio delle fatture, ora racconta una storia diversa».
La Paglia mostra quindi il rendiconto e parte dalle sponsorizzazioni spiegando: «Secondo le fatture, risulta che all'organizzatore Marangon, spetta una percentuale del 10 per cento, pari a 12mila euro, sulle sponsorizzazioni raccolte, e rimborsi spese per circa 5mila euro. Per fare un confronto, questa voce è superiore persino a quanto pagato per l'affitto di 50 stanze d'albergo all'hotel Maxim». E prosegue: «Inoltre va considerato che dei 107mila euro di sponsorizzazioni raccolti, ben 36 sono arrivati da aziende pubbliche (24mila da Agsm e 12mila da Amia)».
Continuando a spulciare tra i numeri, i consiglieri del Pd fanno notare anche la spesa di 27mila euro complessive pagate a due diverse società per la produzione di video: «Dove sono andati a finire questi filmati? Sono stati venduti? E chi ne detiene i diritti?», chiede La Paglia. Prosegue il collega Damiano Fermo che dice: «In fin dei conti, i compensi degli artisti sono ben poca cosa rispetto ad altre spese. I cachet ammontano appena a 5mila euro a fronte di 8mila euro per acquistare 2.700 gadget destinati alla vendita». Ma quel che più sorprende i consiglieri sono le spese per la comunicazione. «Gli organizzatori hanno comprato 125mila volantini per 4mila euro e hanno speso 9mila euro di spot radiofonici concentrandoli tutti su una emittente della bassa veronese. Non è strano? Senza contare la spesa di 4.500 euro per uno Studio d'immagine e altri 2.500 per la gestione della pagina Facebook. Siamo davvero sicuri che alcune di queste spese non potessero essere limate per far saltare fuori la beneficenza?», chiedono.
Fermo poi domanda: «Lo stesso sindaco aveva affermato che avrebbe richiesto i conti e avrebbe preso provvedimenti se ci avesse visto irregolarità. Lo fara?». Interviene anche il capogruppo Michele Bertucco sottolinea: «Mi auguro che il sindaco Tosi prenda una posizione chiara in merito a questa mancata beneficenza e a quell'odiosa immagine delle auto disposte a forma di svastica alla festa della Curva Sud. La smetta di offrire a queste persone che ledono all'immagine della città spazi pubblici e occasioni di visibilità».
Dal sindaco Tosi, però, finora, non è arrivata alcuna dichiarazione in merito.
Giorgia Cozzolino
05.06.2014
INTERVISTE
ALBERTO MALESANI
«Una vita da spirito libero senza rimpianti»
Nato sotto il segno dei Gemelli. Ha allenato l'Hellas e il Chievo, ha vinto in Grecia col Panathinaikos, ha conquistato la Coppa Uefa e la Supercoppa con il Parma. Istintivo, schietto, caparbio, un po' guascone. Insomma, un personaggio unico che ha segnato gli ultimi vent'anni del calcio veronese.
Oggi Alberto Malesani spegne sessanta candeline. Il ciuffo ribelle mostra qualche capello grigio in più ma resta sempre quel sorriso malinconico da cantante della beat generation, un Don Chisciotte dalla chioma scapigliata prestato al mondo del calcio. E quando finiscono i mulini a vento ci sono nuove avventure da affrontare.
L'ultima si chiama La Giuva, dai nomi delle figlie Giulia e Valentina, nove ettari di vigneto a Trezzolano, sopra Montorio, dove l'ex tecnico gialloblù ritrova pace e serenità. «Ho visto questo crinale a picco su Verona e mi sono innamorato», racconta Malesani. «Ho acquistato i terreni, costruito la cantina, piantato le viti. In collaborazione con l'enologo Lorenzo Caramazza ho prodotto il primo vino: il Valpolicella, un Valpolicella Superiore che ho chiamato Il Rientro, l'Amarone, il Recioto. Ventimila bottiglie con l'obiettivo di arrivare a quarantamila, forse cinquantamila con grande attenzione alla qualità».
Malesani ha sessant'anni, un traguardo importante...
«Dico sempre che nella vita l'unica cosa certa è il passato, ci sono esperienze che ti segnano per tutta la vita, tutto diventa un insegnamento. Certo non bisogna fermarsi, abbiamo un grande futuro davanti, poi dipende sempre dal carattere ma io cerco sempre nuovi obiettivi, voglio mettermi in gioco, migliorarmi. Nel lavoro, in famiglia, nel calcio...».
Cos'ha dato il calcio a Malesani?
«Il calcio è come la vita, ho sempre cercato di portare con me gli stessi ideali, gli stessi valori. Non sempre ci sono riuscito ma ho sempre lavorato con grande intensità. Per questo non ho rimpianti. Ogni tanto qualcuno mi dice che avrei dovuto essere più attento ai rapporti esterni ma io ho sempre dato tutto sul campo e non ho mai avuto “scudi” che mi hanno protetto nei momenti difficili, sono sempre stato uno spirito libero ma probabilmente ho pagato questa libertà».
Perchè non ha mai allenato una grande?
«Quindici anni fa, nel 1999, ero al terzo posto nella classifica dei migliori allenatori europei dopo Ferguson e Lobanovsky, il mio Parma occupava la terza posizione nel ranking Fifa dopo Manchester United e Flamengo, vuol dire che qualcosa di buono avevo fatto. Non so cos'è successo dopo, me lo sono chiesto tante volte. Sono andato sempre dove mi hanno chiamato, ho sempre cercato di sposare le proposte di chi mi dimostrava fiducia. Forse ho pagato delle decisioni sbagliate...».
Per esempio la scelta di allenare l'Hellas?
«Non rimpiango nulla, avevo già allenato il Chievo, sarei stato il primo ad allenare anche il Verona, a guidare le due squadre della città. E poi, diciamocelo chiaramente: chi direbbe di no a una proposta così? Allenare la squadra della tua città è un sogno per tutti i mister, io l'ho realizzato».
Tornerebbe indietro?
«Non so, dovrei valutare la situazione. Come ho detto prima le esperienze, belle e brutte, ti aiutano a crescere. Adesso guardo avanti. Sento parlare sempre di progetto, ecco mi piacerebbe partire con un progetto, come quando tanti anni fa sono partito con il Chievo. Tutto azzerato, con alle spalle una società che ti protegge, che ti dà fiducia, che ti lascia lavorare e ti difende. Un po' come succede in Inghilterra dove i tecnici restano dieci, vent'anni alla guida della stessa squadra».
Le emozioni più grandi?
«Lo sport non ha uguali per le sensazioni che regala, solo la nascita di un figlio può darti emozioni più forti di un successo in Coppa, di vincere un campionato... Una scarica di adrenalina che ti entra nella testa e ti arriva fino al cuore. Vorrei che tutti provassero certe emozioni, quindi non ho un ricordo particolare ma tanti flash back che si rincorrono nella testa: dal trionfo in Coppa Uefa con il Parma, alla promozione con il Chievo, dalla vittoria in Supercoppa contro il Milan, al successo del primo derby al Bentegodi. Momenti che danno un senso al tuo lavoro».
E i momenti più brutti?
«Sono tanti anche quelli ma come diceva mio padre, quando andavamo a funghi, per trovare i porcini possiamo imbatterci anche in quelli velenosi. Ecco le sonfitte diventano parte della nostra vita, ti forgiano, ti aiutano a crescere. Ti fanno apprezzare ancora di più le vittorie. La vita è fatta di momenti, anche di opposti».
E quell'incidente in auto sull'Autobrennero?
«Un segno del destino, uno spartiacque della mia carriera. Fino a quel momento avevo praticamente sempre vinto, vedevo la vita in un altro modo, più severo, più rigido, più duro. Lì è cambiato qualcosa. Non posso dare sempre la colpa agli altri, probabilmente sono cambiato anch'io, non sono più riuscito a trasmettere quello che avevo dentro».
I campioni da ricordare?
«Sono tanti e tutti mi hanno dato qualcosa. Anche un allenatore può imparare da un campione. Indimenticabili le mie discussioni con Thuram, ogni giorno, alla fine dell'allenamento passavamo il tempo a spostare le scarpe nello spogliatoio per scambiarci idee di tattica. Secondo me lui era troppo irruento, troppo istintivo, cercava troppo l'anticipo. Lui replicava che lo faceva perchè aveva le doti per recuperare e quindi poteva rischiare. Avanti così, per ore..».
E Batistuta?
«Aveva un senso innato per il gol e si allenava in modo metodico, maniacale. E poi come tutti gli attaccanti fortissimi lui... immaginava la porta, ognuno si immagina la porta in modo diverso, lui la immaginava sempre nel modo giusto».
Buffon e Cannavaro?
«Buffon è stato il portiere più forte degli ultimi vent'anni, secondo me uno dei più forti, se non il più forte, di tutti i tempi. Sapeva rendere facili le cose più difficili, qualche momento di flessione ci può stare ma ha sbagliato veramente poco. Cannavaro era un giocatore normale, senza grandi doti fisiche o tecniche, ma ha fatto la differenza perchè aveva grande carattere».
Mutu?
«Con lui ho avuto un rapporto speciale. Ha pagato la difficoltà di trovare per lui una collocazione tattica adeguata ma è un grande giocatore. Ha dato il massimo quando partiva da sinistra, nel tridente offensivo, per tagliare al centro. Non sempre è stato capito e poi è stato frenato da qualche problema in famiglia, soprattutto dopo la prima separazione».
Iniziano i mondiali, che cosa farà l'Italia?
«Ho appena letto le rose di tutte le squadre che parteciperanno ai Mondiali, ci sono tanti giocatori forti, sarà una competizione di alto livello. Sulla carta l'Italia non parte tra le favorite ma non possiamo dimenticare la nostra tradizione e nelle difficoltà gli azzurri danno il massimo, ricordatevi il Mondiale del 2006. Secondo me possono arrivare nelle prime quattro anche se Brasile e Germania, Spagna e Argentina hanno tanti campioni».
Fra qualche anno Malesani potrebbe diventare nonno: vorrebbe dei nipotini calciatori?
«Non ci penso. Le mie figlie hanno avuto un padre allenatore ma non hanno mai praticato lo sport a livello agonistico. Se i miei nipoti decideranno di giocare a calcio non sarà certo un problema ma prima di tutto vorrei che fossero felici».
Luca Mantovani
03.06.2014
I tifosi, la festa e la svastica
Chi avesse ancora dei dubbi sulla matrice ideologica della tifoseria dell'Hellas presente in Curva Sud, potrà toglierseli guardando la foto qui sopra inviataci da un nostro lettore.
Si tratta dei preparativi alla Festa Curva Sud che si è svolta sabato nel vallo dei bastioni di Città di Nimes. Le auto degli organizzatori sono state parcheggiate con il preciso intento di creare una svastica. La festa, che si tiene ogni anno, è proseguita con ospiti musicali alcuni dei quali dichiaratamente di estrema destra e già noti in questi ambienti come i Sumbu Brothers e i 1903.
FORTALEZA. Iturbe e Toni in panchina per tutta la partita, ma a segnare ci pensa Michael Rabusic. Il Verona vince 4-3 l'amichevole di Fortaleza contro la formazione padrona di casa, grazie a due reti nel primo tempo (12' e 34') dell'attaccante ceco a cui si aggiunge il rigore di Marquinho, bravissimo a procurarsi il penalty (28') sfuggendo a due avversari.
Rabusic ha sbloccato la gara con un gran colpo di testa e segnato il 3-1 depositando in rete un servizio di Jankovic. Il Fortaleza segna l'1-1 con Davidson ed accorcia sul 3-2 ad inizio di ripresa (9') con un rigore di Patric, prima del pari (13') di Romarinho.
Tre minuti dopo il gol del successo e del definitivo 4-3 ad opera di Gomez, con un preciso colpo di testa su traversone di Agostini. Titolare Piccolo, in prestito dal Cluj, e Zampano, giocatore di proprietà dell'Hellas ma l'ultima stagione alla Juve Stabia.
Alessandro De Pietro
30.05.2014
Hellas in Brasile con bagno di folla
FORTALEZA. Bagno di folla per l'Hellas di Andrea Mandorlini, sbarcato da un paio di giorni in Brasile. La squadra ha fatto campo base a Fortaleza dove scenderà in campo per al prima delle tre partite della tournee brasiliana, domenica 1 giugno proprio contro il Fortaleza. La partita prenderà il via alle 16 locali, le 21 in Italia.
Sono 21 i gialloblù che prendono parte alla tournée in Brasile. Al gruppo sono aggregati Felice Piccolo (in permesso dalla società Cfr 1907 Cluj), Francesco Zampano (in permesso dalla società SS Juve Stabia) ed i 3 calciatori della Primavera Mohamed Fares, Alessandro Gatto e Mattia Zaccagni. Non sono convocati Massimo Donati, Martinho, Ivan Pillud, Domenico Maietta, Fabrizio Cacciatore e Daniele Cacia.
FONTE: LArena.it
Sogliano: "Il Verona, Romulo e Iturbe..." / VIDEO
Postata il 06/06/2014 alle ore 10:00
FORTALEZA (Brasile) - Ecco le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, Sean Sogliano, rilasciate durante il ritiro della tournée in Brasile: "Che stagione ci aspetta? Fa parte del mio lavoro guardare sempre avanti, questa mini tournée è stata molto bella perché vedere che i ragazzi stanno bene assieme è sempre positivo. Li ho raggiunti alcuni giorni fa perché ero a San Paolo. Poi è normale che quando finisce una bella stagione c'è sempre un po' di malinconia. Dobbiamo essere consapevoli che tra poco affronteremo una stagione complicata, perché ripetere un campionato come l'ultimo sarà molto difficile, non dobbiamo essere malinconici ma sapere che le difficoltà ci saranno. Questa stagione sarà irripetibile? Irripetibile è una parola assoluta. Trovo difficile ripetersi, questo non vuol dire che non dobbiamo crederci. Però dobbiamo sapere e avere la mentalità della squadra che non dà per scontato che il secondo anno di Serie A sarà più facile. Ma deve pensare che ci aspetta e che, mentalmente, sarà una stagione difficile, soprattutto per i calciatori che rimangono e che dovranno cancellare tutto e sorprendere di nuovo. Che mercato sarà? Prevedo un mercato complicato. Stiamo cercando di fare delle valutazioni per capire come affrontare il prossimo campionato. C'è la possibilità che perderemo dei calciatori importanti per noi, alcuni per scelta nostra, altri no. Sicuramente qualcuno andrà via e alcuni rimarranno, però l'anno prossimo dovremo cambiare tanto. Come abbiamo cambiato quest'anno e l'anno scorso, perché certe situazioni ti portano a perdere calciatori e a trattenerne altri, faremo comunque il massimo per fare una squadra competitiva. Però siamo ancora agli inizi del mercato, per chiudere trattative oggi ci vogliono grandi possibilità e noi siamo ancora nel campo delle idee. Vedremo nelle prossime settimane. Il nome giusto per il Verona? Noi dobbiamo cercare dei calciatori molto motivati che capiscano che indossare la maglia dell'Hellas Verona è una grande occasione per poter creare una squadra competitiva per qualsiasi obiettivo. Il mercato in Brasile? Il calcio qui ha una qualità di gioco alta e i calciatori sono molto competitivi, hanno il pallone nel sangue. Le trattative sono complicate rispetto ad altri paesi sudamericani. È un mercato che riprenderà il suo pieno fermento dopo il Mondiale, perché il campionato brasiliano inizierà subito dopo Brasile 2014. La situazione di Iturbe? La cosa bella è che tutti, dai compagni all'allenatore e fino alle persone esterne, hanno capito che è un ragazzo speciale. Ed è stato bello vederlo crescere. Ha fatto vedere grandi cose, è destinato a fare una grande carriera se mantiene questa mentalità, che in parte già aveva e che in parte ha acquisito con noi. Non possiamo nasconderci, sappiamo che è al centro di trattative importanti. Sono contento di averlo visto tranquillo, lui sa esattamente come sono le cose, ci sono possibilità che possa andare in una grande squadra. E sa benissimo che il Verona ha fatto uno sforzo inimmaginabile per prenderlo. Per questo oggi si fida di noi, sa che se arriverà l'offerta che riteniamo giusta andrà via, ma, come ha detto anche il presidente, se non arriva l'offerta rimane con noi e ne saremo felicissimi. Detto questo aggiungo che è molto più facile che vada via che vederlo ancora con la maglia del Verona. E' giusto dirlo altrimenti illudo i tifosi e anche me stesso. Iturbe è molto felice di questa stagione. Gli abbiamo dato fiducia e lui è cresciuto tanto sotto tutti i punti di vista. Si è molto legato a tutte le persone che l'hanno circondato, dallo staff ai magazzinieri e anche alla stampa, si vede che qui è felice. Nonostante sia al centro dell'attenzione lui è sereno e consapevole che potrebbe avere davanti l'occasione della vita. Conosce però anche il mondo del che calcio, che molte volte ti illude. Romulo e la Nazionale: il pensiero di Sogliano? Sono dispiaciuto soprattutto per lui, sarebbe stata un'esperienza bellissima per lui e una soddisfazione per noi. Sicuramente ha pagato una condizione non ottimale nel finale di stagione. È stato molto sfortunato perché non aveva avuto mai nessun infortunio durante la stagione, senza questo intoppo sarebbe stato sicuramente nei 23. Poi se un calciatore non sta bene non può andare al Mondiale. Sono d'accordo con la scelta di Prandelli. Il rapporto con Mandorlini? C'è stima reciproca. Ognuno deve fare il massimo nel proprio ruolo e penso che la suddivisione ben definita dei ruoli, voluta dal presidente, sia stata una forza. Questo vuol dire comunque aiutarsi ma soprattutto fidarsi uno dell'altro. Certo, i risultati hanno aiutato. Però abbiamo dimostrato unità anche nei momenti difficili. Il nostro interesse più grande è il Verona e credo che fino a quando questo rimarrà il nostro obiettivo saremo sempre più uniti. Abbiamo davanti una stagione difficile e credo che per affrontarla al meglio il mercato sia importante, ma le persone di più. Ci aspetta un'estate molto difficile, i calciatori dovranno riposarsi, noi non ne avremo il tempo, ma è giusto così".
Ufficio Stampa
#AmareloAzul2014: che trionfo a Sobral / VIDEO
Postata il 04/06/2014 alle ore 20:00
#AmareloAzul2014
SOBRAL (Brasile) - Hellas Verona Channel vi racconta il secondo test match della tournée in Brasile. Vittoria di prestigio, quella raccolta dai ragazzi di Mandorlini contro il Fluminense. Giovani ed esperti, tutti hanno dato il massimo e contribuito alla vittoria. Sia durante i tempi regolamentari, dove hanno segnato Donsah e Marquinho (10 anni di differenza tra i due), che nei calci di rigore, dove sono risultate decisive le marcature dagli 11 metri di Gatto e Fares. Due Verona, insomma. Il primo più esperto e collaudato, che ci ha fatto vivere una stagione indimenticabile. Il secondo giovane, fresco, che ci fa guardare con fiducia al futuro. Il tutto sotto l'occhio vigile del direttore sportivo Sean Sogliano, che ha affrontato un lungo viaggio per vedere all'opera i suoi ragazzi. Si conclude con una vittoria la tournée dei gialloblù, che faranno rientro a Verona nella giornata di venerdì 6 giugno.
Ufficio Stampa
Hellas Verona FC - Ritiro estivo e Village
Postata il 04/06/2014 alle ore 17:00
VERONA - Sarà Racines (Bolzano) la casa dell'Hellas Verona FC per il ritiro estivo 2014. La squadra svolgerà la preparazione nella stessa sede dell'estate scorsa, presso l'hotel Schneeberg, in Val Ridanna (Alto Adige) dal 19 luglio al 3 agosto.
HELLAS VILLAGE - Dal 19 luglio al 2 agosto per i tifosi gialloblù sarà aperto l'Hellas Village. Stand enogastronomici, ludici e informativi, dove i tifosi di ogni età potranno divertirsi con le attività promosse dall'Hellas Verona.
Ufficio Stampa
Annullata amichevole Icasa-Hellas Verona
Postata il 04/06/2014 alle ore 10:30
VERONA - L'Hellas Verona FC comunica che, in seguito a problemi logistici e organizzativi (disponibilità dei voli aerei), la partita di chiusura della tournée brasiliana #AmareloAzul2014 contro l'Icasa, in programma a Juazeiro do Norte giovedì 5 giugno, è stata annullata.
I gialloblù rientreranno in Italia venerdì 6 giugno, dopo aver ottenuto le vittorie nel trofeo "Roberto Vieira" e nel trofeo "Cidade de Sobral".
Ufficio Stampa
Trofeo "Sobral" al Verona, Fluminense ko ai rigori / VIDEO
Postata il 04/06/2014 alle ore 01:00
#AmareloAzul2014
SOBRAL (Brasile) - Due partite e altrettante vittorie in questa tournée brasiliana per il Verona, che contro il Fluminense si aggiudica la sfida ai calci di rigore. Per due volte sotto, gli uomini di Mandorlini mostrano tutto il loro carattere e, prima con Donsah poi con Marquinho, pareggiano i conti. Alla fine è 2-2 e si va subito ai rigori: la rete decisiva è di Fares, che dopo gli errori di Michael e Pablo mette la parola fine a questa bella partita vinta con onore e merito dai gialloblù.
TROFEO "SOBRAL" - FOTOGALLERY
FLUMINENSE-HELLAS VERONA 5-6 d.c.r. (2-2 al 90')
Marcatori: 44' pt Gustavo Scarpa, 16' st Donsah, 31' st Michael, 36' st Marquinho.
Sequenza rigori: Willian gol; Marquinho gol; Biro Biro gol; Rabusic gol; Michael traversa; Cirigliano parato; Ygor gol; Gatto gol; Pablo fuori; Fares gol.
Primo tempo
1' Partiti
2' Marquinho ruba palla sulla trequarti avversaria e serve Toni, il quale vince un contrasto e tira: esterno della rete
5' In seguito a una carambola la palla arriva a Gustavo Scarpa, che impegna Nicolas con una conclusione potente ma centrale
8' Bello scambio sulla fascia destra del Fluminense che porta al tiro Rafinha, palla a lato di poco
9' Azione personale di Gomez che si accentra e serve Toni, che viene però anticipato all'ultimo da Klever in uscita bassa
16' Higor calcia bene dalla distanza, la sfera rimbalza davanti a Nicolas che non si fa ingannare e respinge in tuffo
25' Punizione per il Verona da posizione centrale, sulla palla va Jankovic che spara in modo potente ma impreciso
33' Grande occasione fallita dal Fluminense. Biro Biro chiude due rapide triangolazioni che lo portano a tu per tu con Nicolas, ma manda a lato
42' Punizione di Higor dalla destra che pesca Reginaldo sul secondo palo, il quale la schiaccia troppo di testa
44' GOL Pressione alta del Fluminense che ruba palla e va al tiro con Fabio Braga, sulla respinta di Nicolas si avventa Gustavo Scarpa che insacca
47' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
12' Annullato un gol a Gomez reo, secondo l'arbitro, di aver spinto un avversario. Decisione dubbia
13' Il pressing alto del Fluminense porta al tiro Gustavo Scarpa, la sua conclusione termina fuori alla sinistra di Nicolas
16' GOL Bravo Cirigliano a servire in profondità Donsah che salta due avversari e segna
31' GOL Triangolazione sul limite sinistro dell'area, la palla arriva a Biro Biro che serve al volo Michael che da ottima posizione non sbaglia
36' GOL Marquinho, direttamente su punizione dai 25 metri, supera la barriera e batte il portiere
43' Stavolta è il Verona a recuperare palla nella metà campo avversaria, Fares arriva al tiro ma Klever si rifugia in angolo
46' Terminati i tempi regolamentari. Si va ai rigori
FLUMINENSE (4-3-3): Klever; Pablo, Ygor, Reginaldo, Ronan (dal 17' st Ailton); Fabio Braga (dal 17' st Matheus Carvalho), Rafinha, Gustavo Scarpa (dal 17' st Willian); Higor (dal 37' Robert), Michael, Biro Biro.
A disposizione: Matheus, Derlan, Wellington.
All.: Marco Aurelio de Oliveira.
HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Agostini, Gonzalez, Albertazzi (dal 1' st Donsah), Zampano; Sala (dal 1' st Zaccagni), Cirigliano, Marquinho; Gomez Taleb (dal 24' st Gatto), Toni (dal 1' st Rabusic), Jankovic (dal 1' st Fares).
A disposizione: Rafael, Donadel.
All.: Mandorlini.
Arbitro: Rossenik Guedes.
Assistenti: Battista e Lima.
NOTE. Espulso: Gonzalez al 46' st per doppia ammonizione. Ammoniti: Ygor, Zampano.
Ufficio Stampa
Allievi B / Città di Favaro: trionfo gialloblù, Padova ko
Postata il 03/06/2014 alle ore 13:30
FAVARO - Vittoria gialloblù al trofeo "Città di Favaro Marcon". Gli Allievi B, allenati da Gianni Orfei, hanno chiuso il girone eliminatorio con 5 punti (vittoria contro il Giorgione, pareggi con Abano e Padova) prima di scatenarsi nella fase finale. In semifinale, i gialloblù elimano il Cittadella ai calci di rigore, una partita sofferta ma ben controllata dal Verona che alla fine viene premiato. In finale tocca al Padova, sfida equilibrata sbloccata da un gol di Pellacani al 15' della ripresa e vinta meritatamente dai nostri gialloblù.
Torneo "Città di Favaro Marcon"
FINALE - TABELLINO
HELLAS VERONA-PADOVA 1-0
Marcatore: 15' st Pellacani.
HELLAS VERONA: Ravetta, Pavan (dal 1' st Benedusi), Crema (dal 16' st Chimenti), Pellacani, Casale, Forlin, Buxton, Hoxha (dal 21' st Righetti), Neri, Fiorio (dal 1' st Cerda), Marani (dal 1' st Verlicchi).
A disposizione: Favari, Affaticati, Morando.
All.: Orfei.
PADOVA: Giacomel, Pegoraro, Pinton, Maniero (dal 12' st Maluici), Vio, Ookhadda, Stefani, Pattarello (dal 12' st Kabbouri), Gulinatti, Mincione (dal 5' st Ballarin), Vanzan.
A disposizione: Lovato, Trovade, Gallina, Militello.
All.: Pelizzaro.
Ufficio Stampa
Trofeo "Vieira" al Verona, Fortaleza ko / VIDEO
Postata il 01/06/2014 alle ore 21:00
FORTALEZA (Brasile) - Il Verona vince il trofeo "Robeiro Vieira". Finisce 4-3 il primo test match della tournée brasiliana, ottime le trame di gioco create dai gialloblù, che costruiscono tante situazioni offensive andando a segno per ben quattro volte. Apre le marcature uno splendido colpo di testa di Rabusic, il pareggio dei brasiliani arriva 7 minuti dopo grazie a Davidson. Marquinho, in versione funambolo, viene atterrato in area di rigore e trasforma lui stesso il penalty, prima che Jankovic regali ancora a Rabusic il pallone della doppietta. Nella ripresa il caldo umido brasiliano si fa sentire, le gambe si appesantiscono e il Fortaleza ne approfitta: prima Patric (su rigore) e poi Romarinho rimettono il risultato in parità. Gomez, su uno splendido servizio di Agostini, trova il gol vittoria, prima che i cambi diventino i protagonisti della partita. C'è spazio per tutti, anche per i Primavera Donsah, Fares, Gatto e Zaccagni.
Trofeo "Robeiro Vieira"
FORTALEZA-HELLAS VERONA 3-4
Marcatori: 12' e 34' pt Rabusic, 19' pt Davidson, 28' pt Marquinho (rig.), 9' st Patric (rig.), 13' st Romarinho, 16' st Gomez Taleb.
Primo tempo
1' Partiti
2' Ci prova il Fortaleza. Tiro di Radar da 25 metri, alto di un soffio
4' Romarinho, dopo una bella azione personale, prova il tiro in porta. Palla fuori alla destra di Rafael
11' Sala corre sulla fascia destra, cede il pallone a Jankovic che prova a concludere ma Leal fa il miracolo. Sulla ribattuta ci prova Rabusic, ma ancora il portiere dice no
12' GOL Cross di Zampano per la testa di Rabusic. Stacco imperioso, l'attaccante ceco non sbaglia
15' Potente tiro dalla distanza di Adriano, palla sul fondo
18' Tiro dai 25 metri di Leandro, palla altissima
19' GOL Combinazione Patric-Davidson che tira dal limite. Uno strano rimbalzo dovuto al terreno inganna Rafael
25' Gran tiro di Jankovic dai 20 metri, la palla sfiora di poco l'incrocio dei pali
26' Ancora Radar dalla distanza, Rafael è attento e blocca
27' Rigore per l'Hellas. Splendido Marquinho, che entra in area dalla sinistra, salta due uomini e viene atterrato
28' GOL Sul dischetto lo stesso Marquinho. Portiere spiazzato e palla sotto l'incrocio
31' Romarinho entra in area, centra per Adriano che, ben controllato da Piccolo, mette ampiamente a lato
34' GOL Sala sfonda sulla destra, cede il pallone a Jankovic che di esterno serve Rabusic. A porta vuota l'attaccante non sbaglia, grande azione del Verona
41' Patric, sfruttando un rimpallo favorevole al limite dall'area, si gira bene ma davanti a Rafael calcia alto
47' Fine primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
9' GOL Patric macina chilometri, tocca per Romarinho che viene trattenuto da Zampano in area. E' rigore. Dal dischetto, Patric spiazza Rafael
13' GOL Azione personale di Romarinho, che entra in area di rigore e conclude in diagonale. Nicolas riesce solo a toccare
16' GOL Jankovic serve in profondità Agostini, cross morbido del terzino che trova la testa di Gomez sul secondo palo. Verona ancora avanti
18' Sulla sinistra, Jankovic fa tutto da solo e prova a concludere sul secondo palo con un tiro a giro. Fernando Leal blocca
25' Zaccagni serve Gomez, velo dell'argentino per Gatto che di sinistro conclude alto
31' Splendida progressione di Fares, che sfugge al suo diretto marcatore ma, al momento di servire Gomez in area, sbaglia il cross per un rimbalzo maligno del pallone
33' Corner di Leo, la palla rientra e Nicolas riesce a spazzare
34' Combinazione tutta Primavera tra Fares e Zaccagni. Il tiro di quest'ultimo è bloccato da Erivelton
38' Patric ci prova direttamente dal calcio piazzato. La palla viene deviata dalla barriera e Nicolas blocca in due tempi
40' Punzione di Agostini verso il centro dell'area. Parabola splendida, che Gatto riesce solo a sfiorare
48' Termina qui la partita
FORTALEZA (4-4-2): Fernando Leal (dal 29' st Erivelton); Sidney (dal 29' st Melk), Breno, Jackson, Radar; Leandro (dal 38' st Cher), Adriano (dal 29' st Bala), Laertes (dal 33' st Bebeto), Davidson (dal 2' st Leo); Patric, Romarinho (dal 28' st Uilliam).
A disposizione: Belga, Ernando, Charles, Allyson, Ebelardo.
All.: Jorge Veras.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael (dal 1' st Nicolas); Zampano, Gonzalez, Piccolo (dal 12' st Donadel), Agostini; Sala (dal 1' st Donsah), Cirigliano, Marquinho (dal 20' st Zaccagni); Jankovic (dal 20' st Gatto), Rabusic (dal 1' st Fares), Gomez Taleb.
A disposizione: Albertazzi, Iturbe, Marques, Toni.
All.: Mandorlini.
Arbitro: Edson Galvao.
Assistenti: Mardonio Ribeiro e Samuel Oliveira.
NOTE. Ammoniti: Zaccagni, Zampano, Fares.
Ufficio Stampa
Primavera / Torneo al Rijeka, Verona chiude 2°
Postata il 01/06/2014 alle ore 20:59
RIJEKA (Croazia) - Questa volta il cuore non basta. La Primavera gialloblù, allenata da Massimo Pavanel, sfinita dopo un torneo giocato al massimo, ha dovuto cedere in finale al prestigioso torneo "CIttà di Rijeka" proprio ai padroni di casa. Dangubic sblocca il risultato al 7' del primo tempo, è sempre lui a firmare il raddoppio 30 minuti più tardi. Nella ripresa i nostri gialloblù le provano tutte per cercare di riaprire la partita, ma il gol di Theophilus chiude definitivamente i conti.
Torneo internazionale "Città di Rijeka"
FINALE - TABELLINO
RIJEKA-HELLAS VERONA 3-0
Marcatori: 7' e 37' pt Dangubic, 15' st Theophilus.
RIJEKA (4-3-3): Bilandzic; Vidas, Bagadur, Batinic, Sosic; Okechukwu (dal 34' st Filipovic), Diyoke (dal 34' st Lucic), Marcius (dal 24' st Mrsic); Theophilus, Dangubic (dal 30' st Brdar), Kokorovic ( dal 17' st Fumic).
A disposizione: Fabecic, Budan, Bukvic.
All.: Pilipovic.
HELLAS VERONA (4-3-3): Nervo; Boateng, Varricchio, Boni, Tentardini; Salifù (dal 34' st Menolli), Calvetti (dal 7' st Birlea), Sall (dal 15' st Gilli); Ronconi (dal 15' st Checchin), Formigoni, Manolache (dal 30' st Dagnoni).
A disposizione: Polini, Crisci, Cortese, Contri, Dagnoni.
All.: Pavanel.
Ufficio Stampa
Primavera / Torneo Rijeka: Verona in finale, c'è il Rijeka
Postata il 31/05/2014 alle ore 21:00
KRK (Croazia) - Impresa della Primavera gialloblù. Uomini contati, ma grande cuore. La finale del "Città di Rijeka" è realtà. Manca poco per coronare un grande torneo, giocato stringendo i denti a causa delle assenze ma con un grande gruppo, sempre pronto a sacrificarsi, capace di eliminare i detentori del trofeo dell'Abuja ai quarti di finale (5-4 d.c.r.) e i secondi classificati della scorsa edizione in una grande semifinale, giocata contro l'Osijek (battuti per 1-0 con gol di Manolache). I croati non riescono ad opporsi alla squadra allenata da Massimo Pavanel, che gioca una partita perfetta trovando il gol al 30' del primo tempo grazie ad uno spunto di Manolache. Gara sempre controllata, avversari limitati a zero tiri nello specchio della porta e a uno sterile possesso palla, capace di svilupparsi solo in lanci lunghi, facilmente controllabili dalla difesa gialloblù.
Nella finale, in programma domenica 1 giugno (ore 19), l'Hellas Verona affronterà il Rijeka allo stadio Cantrida (Rijeka).
Torneo internazionale "Città di Rijeka"
SEMIFINALE - TABELLINO
HELLAS VERONA-OSIJEK 1-0
Marcatore: 30' pt Manolache.
HELLAS VERONA (4-3-3): Nervo; Boateng, Boni, Varricchio, Tentardini; Salifù, Calvetti, Sall (dal 28' st Menolli); Manolache (dal 34' st Crisci), Birlea (dal 10' st Dagnoni), Checchin (dal 18' st Gilli).
A disposizione: Polini, Cortese.
All.: Pavanel.
OSIJEK (4-3-3): Ezgeta (dal 37' pt Maricevic); Ivic (dal 24' st Sabljic), Kovacic, Labak (dal 1' st Spoljaric), Kurbalic; Maric (dal 15' st Eres), Arsenic, Mandic (dal 1' st Mrkonjic); Bekavac, Balikic, Strkalj.
A disposizione: Simunec, Dankic, Anic, Perisa, Eres.
All.: Popovic.
Ufficio Stampa
Giovanissimi Naz / Ottavi: Lazio vs. Hellas Verona
Postata il 31/05/2014 alle ore 13:00
VERONA - Gialloblù in partenza, verso Roma. Per conquistare le final eight di Chianciano Terme, per realizzare un sogno. Continua il cammino della squadra allenata da Leonardo Ventura, che domenica 1 giugno affronterà la Lazio negli ottavi di finale del campionato Giovanissimi Professionisti. Dopo aver conquistato il primo posto nel proprio girone ed aver eliminato il Genoa, i nostri gialloblù sfideranno i biancocelesti (secondi classificati nel girone F) in quello che è l'ultimo ostacolo prima dell'appuntamento di Chianciano, in programma dal 20 al 28 giugno.
La gara di ritorno contro la Lazio si giocherà domenica 8 giugno.
CAMPIONATO GIOVANISSIMI PROFESSIONISTI - OTTAVI DI FINALE (Gara di andata)
Lazio-Hellas Verona (domenica 1 giugno, ore 11, campo comunale "Maurizio Melli", via Cina 91, Roma - Torrino)
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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TEST MATCH PREMONDIALE: L'ITALIA mette a segno uno scialbo 0 a 0 con l'IRLANDA ma rischia più volte di andare sotto! Frattura della tibia per MONTOLIVO che non partirà per il Brasile... A casa anche ROSSI, DESTRO, MAGGIO, ROMULO, PASQUAL e MIRANTE, RANOCCHIA farà il 24° in attesa della decisione finale di PRANDELLI...
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MOTOGP: MARQUEZ trionfa al GP d'ITALIA, davanti a LORENZO con cui ha combattuto fino all'ultima curva; terzo un ottimo Valentino ROSSI...
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DJOKOVIC DOMINATORE CONQUISTA LA FINALE
ASPETTANDO RAFA NADAL O ANDY MURRAY
Venerdì 6 Giugno 2014
di Angelo Mancuso
Lo si potrebbe definire “chirurgico”: Novak Djokovic è in finale al Roland Garros per la seconda volta. Neppure il Gulbis in forma smagliante di questi giorni parigini è riuscito a scalfire il dominio di Djokovic: 6-3 6-3 3-6 6-3 in due ore e 34 minuti. Quattro set che sarebbero potuti essere tre se il serbo non si fosse distratto nel terzo.
Il talentuoso lettone nei turni precedenti aveva messo alla porta prima Roger Federer in cinque set e poi Tomas Berdych in tre: da lunedì sarà finalmente tra i top ten, come avrebbe dovuto già da tempo se non si fosse fatto condizionare da paturnie, pigrizia e carattere spesso sopra le righe.
Troppo forte però il Djokovic di questi tempi. Il 29enne ha avuto qualche grattacapo all’inizio, quando sotto 2-1 ha dovuto annullare al rivale un paio di palle break, poi al primo scatto secco Ernests ne ha perso la scia, anche se nel terzo set si è rifatto sotto nella prima vera giornata estiva al Roland Garros. Primo set 6-3 con break al quinto game. Nella seconda partita il break del serbo è arrivato all’ottavo gioco, grazie anche ad uno sciagurato doppio fallo del lettone sul 30-30. Altro 6-3 e due set a zero dopo appena un’ora e 14 minuti. Nole, però, ha un po’ mollato nel terzo: sotto 4-3 ha subito il break e ha poi ceduto 6-3. Nel quarto è partito subito forte: break in apertura, contro break, poi dal 3-3 è volato sul 6-3 senza concedere più nulla.
Ora Nole punta ad eguagliare i sette Slam vinti da McEnroe proprio nel trentennale della sconfitta di SuperMac in finale contro Ivan Lendl. Parigi è l’unico titolo che manca ancora nella sua bacheca: quattro successi agli Australian Open e uno agli US Open e a Wimbledon.
Nell’altra semifinale sono di fronte Rafa Nadal e Andy Murray.
GUAIO PER LA FRANCIA, RIBERY SALTA I MONDIALI:
AL SUO POSTO DESCHAMPS CHIAMA CABELLA
Venerdì 6 Giugno 2014
PARIGI - Ora è ufficiale, Franck Ribery salta i Mondiali. La federcalcio francese ha annunciato il forfait del
giocatore del Bayern Monaco, costretto a rinunciare alla rassegna iridata per la lombalgia. Le condizioni di Ribery erano migliorate dopo gli esami del 30 maggio. Stamane, l'esterno ha effettuato un
test in campo. Ha provato a correre e a scattare ma si è dovuto fermare per il dolore lancinante. La risonanza magnetica ha confermato il peggioramento della situazione e ha certificato l'esclusione dalla rosa.
Al posto dell'attaccante del Bayern è stato il ct Deschmaps ha convocato Remy Cabella, del Montpellier. Forfait anche di un altro dei 23 Bleus convocati, ha annunciato Deschamps, Clement Grenier (Lione), che sarà sostituito in Brasile da Morgan Schneiderlin (Southampton)
LEBRON SI 'SCIOGLIE' NEL CALDO DELL'AT&T CENTER:
SPURS SULL'1-0 CON UN OTTIMO BELINELLI
Venerdì 6 Giugno 2014
SAN ANTONIO - San Antonio vince il primo round delle Finali Nba. LeBron James si arrende ai crampi e Miami va ko nella sauna dell'At&T Center. Gli Spurs aprono la serie per il titolo aggiudicandosi gara 1 per 110-95 sul proprio campo in un match giocato a temperature altissime nel secondo tempo, a causa di un problema elettrico che manda in tilt l'aria condizionata.
Il termometro non ostacola i texani, che prendono il volo nel quarto periodo piazzando un parziale di 36-17 e stendono i campioni in carica e vale l'1-0. A guidare i neroargento sono i soliti totem: Tim Duncan dà lezioni di basket con 21 punti e 10 rimbalzi sbagliando un solo tiro nell'intera serata (9/10), Tony Parker produce 19 punti e 8 assist mentre Manu Ginobili confeziona 16 punti e 11 assist con 3/6 da 3 punti.
Marco Belinelli, il primo azzurro a giocare le Finals, fa la propria parte con 9 punti in 18': 2/3 da 3 punti nello score della guardia bolognese. Miami, avanti 86-79 a circa 9 minuti e mezzo dalla sirena, si spegne quando James finisce la benzina. L'impianto dell'aria condizionata dell'AT&T Center va in tilt, la temperatura sale e il 'Presceltp' si squaglia. James, top scorer dei suoi con 25 punti, deve lasciare il campo per crampi è di fatto non è un fattore nella frazione decisiva. Senza il loro leader, gli Heat provano ad aggrapparsi a Dwyane Wade (19 punti) e Chrish Bosh (18) ma non riescono a fermare la marea neroargento.
San Antonio martella il canestro con un break di 31-9 segnando in 13 degli ultimi 17 possessi. Le 3 triple di Green, in particolare, griffano il finale. «Quando sono uscito dal campo, gli Spurs hanno preso il volo», è l'analisi di James. «È frustrante non poter aiutare la squadra, soprattutto in questo momento della stagione. Mi faceva male la gamba sinistra. Faceva molto caldo nell'arena, ho provato a bere molto e mi sono anche cambiato la maglietta all'intervallo. Ma alla fine la soluzione migliore era evitare ogni movimento», aggiunge il numero 6 degli Heat.
Il clima, però, non deve essere un alibi: «La situazione era la stessa per entrambe le squadre», dice Erik Spoelstra, coach di Miami. «I giocatori erano tutti mezzi morti. Abbiamo ruotato di più gli uomini in campo. Forse abbiamo perso un pò di fluidità in campo ma faceva troppo caldo» per agire diversamente, osserva Gregg Popovich, coach degli Spurs. A quanto pare, uno dei pochi a non soffrire è stato Parker. «In Europa non c'è l'aria condizionata, la situazione non mi ha dato nessun fastidio», dice il play franco-belga. Ad ogni modo, il guasto sarà riparato per domenica, quando gli Spurs saranno padroni di casa in gara 2.
GATORADE CONTRO LEBRON «La persona che ha avuto i crampi non è un nostro cliente. I nostri atleti reggono il caldo». Con due tweet, la Gatorade scende in campo nelle Finals Nba dopo la rovente gara 1 vinta dai San Antonio Spurs contro i Miami Heat per 110-95. Il match è andato in scena all'AT&T Center in un ambiente bollente: un guasto elettrico ha messo fuori uso l'impianto di aria condizionata.
LeBron James, stella di Miami, nel quarto e decisivo periodo è uscito dal campo per crampi. «Con una partita così calda, noi ci sentiamo a casa», si legge sul profilo Twitter della Gatorade, partner ufficiale della Nba. James, per la cronaca, è legato ad un altro brand di bevande energetiche.
Sabato 31 Maggio 2014
Miami chiude i conti con Indiana e vola alla finale Nba per il quarto anno di fila. Gli Heat si impongono in casa per 117-92 in gara 6, conquistano il punto del 4-2 nella serie contro i Pacers e si laureano campioni ad Est. LeBron James si riscatta dall'opaca prova di mercoledì scorso (solo 7 punti, peggiore score in carriera nella postseason) con una prestazione da 25 punti, 4 rimbalzi e 6 assist.
Il "prescelto" si scatena subito e con un parziale di 11 punti trascina Miami al vantaggio di 24-13 alla fine del primo quarto. Prezioso è anche il contributo di Chris Bosh, che segna 13 dei suoi 25 punti complessivi nel primo tempo mettendo a referto nel corso del match anche 8 rimbalzi. Gli Heat arrivano al riposo sul
60-34 e nel secondo tempo devono solo amministrare il largo vantaggio. Paul George, 29 punti all'attivo di cui uno solo nel primo tempo, si sveglia troppo tardi per riaprire il match e Indiana deve inchinarsi agli Heat per la terza stagione di fila. Partecipa alla festa dei 'big threè di Miami anche Dwyane Wade con 13 punti, 6 rimbalzi e 6 assist. Nell'ultimo quarto coach Erik Spoelstra può fare riposare le sue stelle in vista della finale, al via venerdì 5 giugno.
Miami, ormai ad un passo dal 'Three-Peat' nel campionato Nba, affronterà la vincente della sfida fra i San Antonio Spurs e gli Oklahoma City Thunder che assegna il titolo ad Ovest. In caso di vittoria degli Spurs, che si giocheranno stanotte il match point in gara 6, la finale per il titolo sarebbe il remake di quella dello scorso anno. Intanto Miami si gode la quarta finale consecutiva, un exploit che in precedenza era riuscito solo ai Los Angeles Lakers (1982-85) e ai Boston Celtics (1957-66 e 1984-87).
ITALIA, SOLO 0-0 CON L'LRLANDA
MONTOLIVO CHOC: FRATTURA DELLA TIBIA
SALTERÀ I MONDIALI IN BRASILE
Sabato 31 Maggio 2014
di Ugo Trani
Prandelli non valuta, e fa bene, l'Italia di Londra. Non può. Non sta certo a pensare se è il caso di portare Rossi in Brasile nella notte in cui perde Montolivo (frattura alla tibia sinistra), tra i giocatori fondamentali del suo centrocampo in questo quadiennio. Anche il collega Hodgson, ct inglese e primo avversario nel mondiale il prossimo 14 giugno a Manaus, se ne torna a casa con poche risposte. Fuori Montolivo e, a seguire, anche Aquilani. Entrambi in ospedale, con il secondo che si sottopone ad accertamenti per un trauma alla testa (esito, fortunatamente, negativo). L'Italia non ha più la sua fisionomia. Nuova, con due registi: Motta basso e Verratti alto. La sintonia c'è, come nel Psg. Deludono, invece, Paletta che conferma di essere frenato dalla contusione al polpaccio e lo stesso Rossi che evita ancora i contrasti. Dopo i 70 minuti contro l'Irlanda, rimane in bilico. Buono il debutto di Darmian, da terzino destro: fantastico per il ct azzurro. Sulla fascia sinistra, invece, De Sciglio non convince.
ATTESA PER I 23
Darmian e Verratti superano l'esame di Londra: andranno al mondiale. Sirigu dimostra di meritare il ruolo di vice Buffon. Cassano, dentro per mezz'ora al posto di Immobile che si perde spesso sul più bello, è in forma. Promosso pure lui. Prandelli ora dovrà scegliere i 23 per il Brasile, magari aggiungendo al gruppo altri 2 giocatori, Ranocchia e Destro, pronti a sostituire, c'è tempo fino al giorno prima del debutto, eventuali infortunati. Prima si decidere il ct controllerà le condizioni fisiche di Aquilani, Maggio, Barzagli, Paletta, Rossi e anche di Balotelli, pure lui con problemi muscolari.
MONTOLIVO DICE ADDIO AI MONDIALI DI BRASILE 2014:
"ROTTURA DELLA TIBIA". ITALIA 0-0 CON L'IRLANDA
Sabato 31 Maggio 2014
ROMA - Addio mondiali Brasile 2014 prima ancora di iniziare. Riccardo Montolivo non potrà partecipare all'importante evento calcistico dopo la rottura della tibia durante il match con l'Irlanda. La diagnosi arriva da Enrico Castellacci, medico della nazionale intervistato dalla Rai. «Montolivo ha quello che sospettavamo, ha una frattura della tibia. Non ho ancora visto la radiografia per valutare la gravità, ma per una frattura della tibia può prospettarsi anche un intervento chirurgico».
Per le decisioni su Rossi, invece, bisognerà aspettare il 'verdettò di Prandelli. Al momento Pepito ancora non c'è, tutto sta a capire quanto tempo c'è ancora per aspettare che si sblocchi della sue paure dopo l'infortunio che ne aveva messo a rischio la carriera. Verratti e Darmian finiscono nella tabella dei promossi, e per loro il Brasile si avvicina; l'Immobile di questa sera avrà rafforzato la convinzione che su di lui non ci sono ancora certezze. Ad osservare gli azzurri di Prandelli, sulle antiche tribune del Craven Cottage, c'è anche il ct inglese Roy Hodgson. Interessato a capire di che pasta sia fatta l'avversaria della prima al Mondiale, a Manaus il 14 giugno, più che a studiare i singoli. Avrà visto in ogni caso anche lui cosa succede a Rossi: troppa ancora la paura di entrare nei contrasti per dire se la sua classe è esportabile al Mondiale. Stasera ha sempre girato al largo, da azione e irlandesi in maglia nera. E quando toccava palla dava l'impressione di volersene liberare presto, non solo per il gioco di prima. Unica piccola perla, il pallone filtrante per Parolo da cui è nato il gol di Immobile, annullato per fuorigioco.
L'ultima parola a Prandelli. Per lui però il test aveva preso da subito una direzione negativa. Appena una decina di minuti, il tempo di vedere una nazionale reattiva all'avvio, e Montolivo stasera capitano cade a terra in un contrasto con Pearce a centrocampo: il piede sinistro si impunta nell'impatto con la gamba dell'avversario, lui cade a terra, esce prima sulle su gambe, prova a rientrare ma la sinistra cede e Montolivo si accascia dolorante: a quel punto è soccorso e trasferito in barella. Infortunio alla tibia, sospetta frattura, le prime voci impazzano e complicano notevolmente la presenza del giocatore al Mondiale. Una tegola vera e propria. Della quale sembrano rendersi conto in campo immediatamente anche gli altri azzurri, molto più di quanto non sia possibile comprendere dalle tribune: tutti attorno a Montolivo a capire, poi alla ripresa dopo 5' di stop l'Italia sembra scossa.
Non è solo la velocità degli esterni irlandesi a metterla in difficoltà, insomma. Rossi davanti si muove tanto ma non entra mai in contatto, e nel suo caso la paura non ha niente a che vedere con quanto successo a Montolivo: nessun contrasto, poca voglia di cercare il corpo a corpo, un solo scambio con Verratti dopo 37'. Non era quello che Prandelli chiedeva. Anche Aquilani, entrato per il capitano, a sua volta esce per una botta in testa che lo costringe all'ospedale, come il compagno. Entra Parolo, e così è difficile dare continuità a un centrocampo dove l'asse Thiago Motta-Verratti pure funziona. Il piccolo regista del Psg lancia spesso Darmian sulla fascia destra, serve a Immobile il pallone per la girata al volo del 2', ribattuta forse con un mani, e ancora alla mezzora pesca in area Immobile frenato da marcatore e portiere. In mezzo, più di un pericolo dagli irlandesi, al tiro due volte con Pilkington (11' e 24' su punizione): Sirigu para bene, anche se le più difficili sono sulla botta da fuori di McGeady (27') e la schiacciata di testa di Long da pochi passi. Il secondo tempo riparte con la stessa Italia e di nuovo con un parata di Sirigu, su Long defilato a destra. La prima azione fluida degli azzurri arriva attorno al decimo: Rossi in profondita per Parolo, il suo destro si trasforma in un assist per Immobile sul secondo palo: gol annullato per fuorigioco. È l'ora di Cassano, entrato per il granata e acclamato dalle migliaia di tifosi italiani presenti. Prova subito il tiro e accende l'Italia, Rossi compreso: il suo destro in profondità lo lancia in area, sulla sponda di Fantantonio Marchisio tira ma è murato. Il cambio per Pepito, con Cerci, arriva subito dopo il primo contrasto vero, una torsione su stesso contro il colosso ÒShea. Al 25' il tiro di Parolo da dentro l'area è deviato in angolo e dà alla curva del tifo azzurro l'illusione del gol, ma molto meno della gran botta sottoporta di Quinn al 35': trema la traversa, il rimbalzo non è dentro e Sirigu si salva. Ma un'eventuale sconfitta, questa sera, sarebbe stata la notizia meno amara per l'Italia di Prandelli.
I 23 CONVOCATI DELL'ITALIA PER IL MONDIALE:
NON C'È GIUSEPPE ROSSI, AL SUO POSTO INSIGNE
Domenica 1 Giugno 2014
COVERCIANO - Prandelli ha scelto i 23 azzurri che partiranno per il Brasile in vista del Mondiale. A sorpresa nella lista non c'è Giuseppe Rossi, la cui condizione psicofisica non ha convinto il ct Cesare Prandelli. Al suo posto scelto Lorenzo Insigne e non Mattia Destro, anche lui sacrificato insieme a Maggio, Romulo, Pasqual, Mirante e l'infortunato Montolivo. Ranocchia andrà in Brasile come riserva, 24esimo uomo.
Questa la lista dei 23 azzurri per il Mondiale, comunicata alla Fifa
PORTIERI: Gianluigi Buffon (Juve), Salvatore Sirigu (Psg), Mattia Perin (Genoa)
DIFENSORI: Giorgio Chiellini (Juve), Andrea Barzagli (Juve), Leonardo Bonucci (Juve), Gabriel Paletta (Parma), Mattia De Sciglio (Milan), Ignazio Abate (Milan), Matteo Darmian (Torino).
CENTROCAMPISTI: Andrea Pirlo (Juve), Daniele De Rossi (Roma), Claudio Marchisio (Juve), Thiago Motta (Psg), Marco Verratti (Psg), Antonio Candreva (Lazio), Alberto Aquilani (Fiorentina), Marco Parolo (Parma)
ATTACCANTI: Mario Balotelli (Milan), Antonio Cassano (Parma), Alessio Cerci (Torino), Ciro Immobile (Torino), Lorenzo Insigne (Napoli).
Riserva: Andrea Ranocchia (Inter)
IL PUNTO Giuseppe Rossi perde il Mondiale, Lorenzo Insigne sale a sorpresa sull'aereo per il Brasile. Cesare Prandelli lo ha aspettato fino all'ultimo, alla fine si è dovuto rassegnare: Pepito non è pronto per rientrare sul grande palcoscenico di Brasile 2014. È la seconda dolorosa rinuncia azzurra, dopo quella per infortunio di Montolivo. Se si aggiunge che fuori resta anche Romulo, uno dei jolly di centrocampo scovati dal ct nel finale di stagione, a conti fatti le carte della nazionale pensata dal commissario tecnico nelle settimane scorse si rimescolano parecchio. Quello di Rossi è il terzo colpo di sfortuna personale in altrettante manifestazioni importanti. Nel 2010 fu per scelta tecnica di Lippi, nel 2012 l'Europeo fu perso per il secondo infortunio al ginocchio. Stavolta è un mix: al penultimo minuto utile per le scelte finali, Prandelli si è convinto che quella paura latente di cui parlava non renda l'attaccante della Fiorentina ancora pronto per il palcoscenico di Brasile 2014. Una scelta che spaccherà di sicuro i tifosi - lo testimoniano i social in tempo reale - e chissà se, come Lippi, anche Prandelli dovrà dire che è l'unica scelta di cui si pente. Al momento, il ct in carica è convinto di aver fatto una scelta professionale, non di cuore: ci ha creduto fino all'ultimo, quando anche dalla sua squadra di club filtrava la convinzione che il giocatore non fosse ancora pronto. E alla fine ha dovuto rassegnarsi e cambiare idea. Lo ha fatto parlando alla squadra a Coverciano dopo l'allenamento, e prima di una serata libera. A Rossi Prandelli ha detto esattamente questo: ho aspettato fino all'ultimo, ma ora devo fare una scelta secondo la mia coscienza. Anche se chi gli è vicino nega che la reazione sia stata eccessivamente emotiva, per Rossi la delusione è stata davvero tanta. Un cambio di rotta nelle scelte è anche quello per Insigne, fuori dai giochi fino a poche settimane fa. Ma l'ultimo mese, poi gli ultimi giorni, hanno ribaltato del tutto le gerarchie e non solo in attacco: lui è la variante tattica sulle ali. Destro, considerato l'unico centravanti d'area e coccolato dal ct a lungo, ha pagato il calo di condizione dopo le quattro giornate di stop e forse un'indolenza atletica poco adatta al clima Mondiale. Cassano invece ha convinto prima con assist e gol col Parma, poi con il lavoro a Coverciano. E in ogni caso la scelta si è orientata su un attacco anomalo: di n.9 vero c'è Balotelli, sempre che si risolva la diatriba sulla sua tendenza a star lontano dall'area di rigore. O Cassano ha messo nel serbatoio molto più della mezzora di cui era accreditato, oppure ci sarà spazio per Immobile. Ribaltati anche i piani del centrocampo. Lo stop di Montolivo ha riaperto le porte ad Aquilani. Così come i problemi fisici delle ultime giornate di Romulo hanno rilanciato Parolo, che infatti è dentro a discapito del veronese. Il tasso tecnico del palleggio a conti fatti è in calo rispetto alle previsioni, maggiore spazio alla possibilità di disegnare un'Italia piena di centrocampisti (con Candreva e Parolo, anche Cerci o addirittura Insigne possono tornare utili per gli esterni) a discapito degli attaccanti. Infine la difesa: Darmian si conquista il suo primo Mondiale, come De Sciglio. Abate vince su Maggio, che paga il lungo stop di fine campionato. Ranocchia sarà riserva in Brasile, almeno fino al 13 giugno. Infine le curiosità: al Mondiale vanno 6 juventini, 3 parmensi, 3 milanisti, 3 torinisti, e 3 'stranierì del Psg; poi un giocatore per uno di Roma, Lazio, Napoli, Fiorentina e Genoa. Il più giovane Mattia Perin, 21enne che batte di cinque giorni Verratti e di venti De Sciglio; il veterano capitan Buffon, 36 anni e 139 presenze. Il capocannoniere De Rossi, 15 gol in 94 partite. Tra gli attaccanti miniscettro a Balotelli, 12 reti in 29 presenze: con Thiago Motta e Paletta forma la mini-colonia dei cosidetti 'nuovi italiani'.
FONTE: Leggo.it
LEGA PRO
Casertana, si chiude con successo la trattativa Cissé
05.06.2014 20.23 di Luca Esposito
Karamoko Cissé può considerarsi un calciatore della Casertana: le ultime indiscrezioni raccolte dai colleghi di TuttoLegaPro.com riferiscono che il ventiseienne attaccante ex del Verona (e ormai un ex anche dell'Albinoleffe) ha apposto la sua firma sul contratto proprio oggi. Non si conoscono al momento i termini dell'accordo tra la punta guineana e la Casertana, che tra l'altro ha già annunciato Alessandro e Mattera.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
01.06.2014
Giro, la vittoria a Quintana
Aru è terzo, il futuro è qui
TRIESTE. Il colombiano Nairo Quintana, della Movistar, ha vinto la 97/ma edizione del Giro d’Italia di ciclismo. Al termine della corsa partita da Belfast il 9 maggio, e conclusasi oggi a Trieste, ha preceduto il connazionale Rigoberto Uran di 3’07", e l’azzurro Fabio Aru, terzo a 4’04". È la prima volta che un colombiano vince il Giro.
Lo sloveno Luka Mezgec (Giant) ha vinto in volata la 21/ma ed ultima tappa del Giro d’Italia di ciclismo, da Gemona del Friuli (Udine) a Trieste, di 173 km. Dietro lo sloveno si sono piazzati l’italiano Nizzolo, lo statuniense Farrar e il francese Bouhanni. La classifica generale rimane immutata nelle posizioni di vertice. «Sono molto contento: adesso posso finalmente dire di aver vinto il Giro d’Italia. Devo ringraziare tutti i miei compagni per il grande lavoro che hanno fatto da Belfast a oggi. Ora posso esultare: è terminata questa corsa splendida, ringrazio tutti». Così il vincitore del 97esimo Giro d’Italia, il colombiano Nairo Quintana, della Movistar, ai microfoni di RaiSport, subito dopo aver tagliato, emozionatissimo, il traguardo dell’ultima tappa della corsa rosa, lungo le strade di Trieste.
01.06.2014
GP Italia a Marquez
E Valentino è terzo
SCARPERIA (FIRENZE). Marc Marquez ancora imbattibile: sei pole position e altrettante vittorie di fila permettono al campione del mondo della MotoGP di guidare la classifica iridata a punteggio pieno. Anche al Mugello il 21enne pilota della Repsol Honda Hrc impone la legge del più forte, la sua, battendo all’ultimo giro un ottimo Jorge Lorenzo, Il mallorchino, vincitore delle ultime tre edizioni, parte benissimo e dalla terza posizione si porta prima alle spalle della Ducati Pramac di Andrea Iannone, quindi supera anche il pilota di vasto e prende il comando.
Il binomio con la sua Movistar Yamaha sembra finalmente avere il feeling giusto e prova ad allungare, ma al quinto giro alle sue spalle c’è già Marc Marquez che ha infilato le due Ducati di Dovizioso e Iannone, portandosi all’inseguimento del connazionale.
I primi due girano sugli stessi tempi, così come Valentino Rossi che partito dalla quarta fila con il decimo tempo è risalito fino alla terza piazza. Il «Dottore» vuole festeggiare al meglio il suo 300° Grand Prix, ma la sua partenza ad handicap non gli permette di stare in scia a Marquez e Lorenzo e alla fine deve accontentarsi del terzo gradino del podio. Per Valentino è un grande risultato, il terzo podio di fila che, tra l’altro gli permette di scavalcare Pedrosa, anche se per un solo punto, portandosi al secondo posto con 97 punti contro i 150 del marziano di Cervera.
FONTE: LArena.it
La Casertana ingaggia l’attaccante Karamoko Cissè
Venerdì 6 Giugno 2014
CALCIO | Caserta - La Casertana F.C. comunica di aver ingaggiato il calciatore Karamoko Cissè. Attaccante nato in Nuova Guinea l'11 novembre 1988, con passaporto italiano, Cissè approda in Italia nel 2006 nelle fila dell'Atalanta (3 presenze in serie A). La stagione successiva passa all'Hellas Verona in C1 collezionando 23 presenze e 1 gol. Dal gennaio 2009 ad oggi ha indossato la maglia dell'Albinoleffe nei campionati di serie B (66 presenze e 6 gol) e in Prima Divisione (30 presenze e 7 gol). "Sono molto contento di questa mia nuova avventura – commenta a caldo Cissè – Sono molto carico e ho tanta voglia di iniziare. Mi hanno parlato molto bene di Caserta e dei casertani. Devo ringraziare il presidente Lombardi e il direttore Pannone per la fiducia e la stima che hanno manifestato nei miei confronti". Soddisfatto dell'ennesimo colpo di mercato anche il presidente Giovanni Lombardi: "Crediamo molto nei giovani che hanno voglia di riscattarsi nella vita e nello sport. Cissè è un altro tassello importante che va ad arricchire la nostra rosa".
FONTE: CasertaNews.it