PESCARA-HELLAS VERONA: Campionato all'ultimo atto di questa stagione infinita... Macchè mondiali, macchè superstelle dell'arte pedatoria! Dalle 16.00 alle 17.45 di Domenica (supplementari esclusi) tutti gli occhi dei tifosi biancazzurrigialloblù saranno puntati sulla finale playoff programmata allo stadio Adriatico. DELFINO che dovrà fare a meno dello stopper TOGNOZZI (4 giornate di espulsione più una di squalifica per lui dopo il 'turbolento' finale al Bentegodi Domenica scorsa ed il giallo rimediato in partita), HELLAS senza PUGLIESE a 'stantuffare' sulla corsia sinistra e fra le due, quella che dovrà più fare di necessità virtù è proprio il VERONA, sopratutto dopo che il mago 'VAVA' ha dimostrato di poter tirar fuori dal cilindro soluzioni tanto inimmaginabili alla vigilia quanto efficaci: quell'alchimia tattica che ha portato una difesa a 3 con GARZON e PUGLIESE sulla linea di ESPOSITO e RUSSO in fase d'attacco, gli 'sganciamenti' della premiata ditta CIOTOLA-BERRETTONI e COLOMBO in mezzo a smistare palloni è stata un vero e proprio capolavoro! Peccato che l'espulsione dell'ex capitano del MONOPOLI ed il rigore abbiano sparigliato non poco le carte, altrimenti non so se il PESCARA sarebbe uscito indenne dal tempio scaligero... Ora tutti col fiato sospeso: si tornerà a giocare a 4 dietro con CAMPAGNA a destra e CANGI a sinistra? Oppure sarà ancora 3-4-3 (pronto a diventare 4-5-1 in difesa) con l'inserimento di BERTOLUCCI? E perchè no, in una partita in cui il solo risultato utile è la vittoria, non provare dall'inizio la coppia di sfondamento DI GENNARO-COLOMBO? Mah... VAVASSORI al solito ha blindato l'allenamento dei suoi e del resto «...perchè concedere a DI FRANCESCO e i suoi ulteriori vantaggi?» Giusto 'VAVA'! E allora non ci resta che augurare, con tutto il cuore, buona fortuna al caro, vecchio, incredibile HELLAS.
TRA I CONVOCATI NON C'E' FARIAS per scelta tecnica e PUGLIESE per la nota squalifica mentre COMAZZI, DALLA BONA e PENSALFINI, pur non essendo tra i 'papabili' del primo minuto, potrebbero essere schierati a sorpresa dal 'VAVA':
Portieri: Ingrassia, Rafael
Difensori: Anselmi, Bertolucci, Campagna, Cangi, Ceccarelli, Comazzi, Massoni;
Centrocampisti: Campisi, Dalla Bona, Esposito, Garzon, Pensalfini, Russo;
Attaccanti: Berrettoni, Ciotola, Colombo, Di Gennaro, Rantier, Selva.
I 3 gol realizzati nei playoff fino a qui dall'HELLAS sono di DALLA BONA, CIOTOLA e RUSSO... |
TOTODIESSE E 'SPUNTA' PURE CORINI: Dopo PRISCIANTELLI e OSTI ecco anche MAGALINI (il diesse del MANTOVA arriverebbe con CORINI nuovo allenatore) e CINQUINI associati all'HELLAS! Nel frattempo 'Gibo' GIBELLINI smentisce contatti ma si propone...
[DICONO]
VAVASSORI «Vogliamo ottenere a tutti i costi la vittoria – spiega il mister - pur consapevoli della determinazione dell’avversario. Dovremo dare il meglio, facendo una gara tosta ed esprimendo un calcio aggressivo e organizzato. Del percorso fatto finora sono moderatamente soddisfatto». Frase che lascia intendere che domenica servirà ben di più. Una sola idea La prossima settimana, poi, si conoscerà il futuro assetto societario e le intenzioni del mister riguardo ad un eventuale futuro in gialloblù. «Pensiamo a una cosa per volta – commenta Vavassori - l’impegno di domenica ha un valore troppo elevato per ragionare su altro. Io per primo, ma credo tutti noi pagheremmo per vincere questa finale nella quale ogni risultato sarà possibile. Sono certo che ce la giocheremo fino in fondo» (DNews.eu)
[ALTRE NEWS]
IL SIULP DI PESCARA PERPLESSO SULLE SCELTE DEL CASMS e visti i fatti di Verona (11 tifosi pescaresi segnalati dalla forze di polizia) non ha tutti i torti ma bisognava pensarci prima: permettere la trasferta ad una sola delle due tifoserie sarebbe stata una scelta a dir poc discutibile meglio, e col 'senno di prima' si poteva pure intuire, bloccare gli ospiti dall'inizio...
ALL'ADRIATICO 16.000 TIFOSI BIANCOAZZURRI renderanno infuocata la gara ma i gialloblù non saranno soli: attesi più di 2.000 veronesi (non molti dato il calore nostrano e l'importanza del match ma trovare mezzi di trasporto s'è rivelato più arduo del previsto)...
...E PER CHI NON HA POTUTO ANDARE IN TRASFERTA? Beh se la vede su RAI SPORT 1 in diretta oppure in uno dei due maxischermi presenti in città per i mondiali ma che per l'occasione trasmetteranno l'HELLAS nella sua ultima tappa di scalata verso la Serie B (o almeno così sperano i cuori di tutti i veronesi).
[IN BREVE]
CALCETTO SPETTACOLO? Sì se giocano LAVEZZI e MAXI LOPEZ!
DOPING&SQUALIFICHE: 12 anni per FLACHI causa recidività nell'uso di cocaina...
PREMIER LEAGUE: Non c'è più posto per BALLACK nei 'blues'...
CRISI&POLEMICHE PER I PREMI MONDIALI: I giocatori decidono che una parte andrà alla fondazione che sostiene i 150 anni dell'Unità d'Italia e sperano di mettere fine alle polemiche.
NBA FINALS: I CELTICS non mollano! È 2 a 2 con i LAKERS...
FORMULA 1: MASSA 'sposa' la FERRARI fino al 2012
VITA DA EX: FICCADENTI torna in Serie A, guiderà il neopromosso CESENA! Complimenti al FICCA che in bianconero potrebbe portareun altro ex, ADAILTON...
GIOCO PRONOSTICI:
6 punti a
MARTINO,
MISTER LOYAL lascia fare e 'MARTIN JAPONICO' conquista (meritatamente) il titolo di Campione del Gioco Pronostici B/=\S 2009-2010: Complimenti anche per i 10 punti di distacco da
BRUNI, buon secondo col classico colpo di reni finale. Sul gradino più basso del podio
MISTER LOYAL e
POSE a pari merito... Maglia nera a
LUCKY.
Ammonizioni per: Bridget, Lucky e Mister Loyal
Espulsione per: Ale90HVr
Per ciò che concerne i record mi consolo: io vinco il titolo per il maggior numero di Campione di giornata: 8! Ma anche quello come Sfigadòn de la stagiòn (ancora con 8), per il resto:
Punteggio massimo in una giocata: Ale90hvr, Bruni (11)
Max. numero di risultati azzeccati: Bruni (5)
Max. numero di pronostici azzeccati: Ale90HVr (8)
Punteggio minimo in una giocata: Barnaba, Bruni, Federico Montresor, Martino, Paolo, VALE/=\VALES (0)
Bene per quest'anno è tutto! Arrivederci a Settembre...
CLASSIFICA DI GIORNATA
6 - Bruni, Gabri, Gede, Martino, Smarso
4 - Black, Pose
CLASSIFICA GENERALE
151 - Martino
141 - Bruni
139 - Mister Loyal, Pose
138 - Smarso
127 - Ale90hvr
120 - Bridget
119 - Black, Gabri
116 - Gede
110 - Lucky
CLASSIFICA PRECEDENTE
145 - Martino
139 - Mister Loyal
135 - Bruni, Pose
132 - Smarso
127 - Ale90hvr
120 - Bridget
115 - Black
113 - Gabri
110 - Gede, Lucky
ALBO D'ORO CAMPIONI |
2009/2010 Martino |
2008/2009 RobRoy |
2007/2008 L. Bruni F.C. |
2006/2007 Ark (Ex-Alberto) |
2005/2006 Ark (Ex-Alberto) |
2004/2005 Ark (Ex-Alberto) |
2003/2004 Ark (Ex-Alberto) |
[RASSEGNA STAMPA]
10 giugno, 12:20
Playoff: Pescara-Verona, si' a tifosi
Partita per i play off del campionato Lega Pro 1/a divisione
Playoff: Pescara-Verona, si' a tifosi (ANSA) - PESCARA, 10 GIU - Entrambe le tifoserie sono state autorizzate a partecipare all'incontro di calcio di domenica prossima Pescara-Hellas Verona. La partita vale per i play off del campionato Lega Pro 1/a divisione, girone B, ma l'Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive ha previsto restrizioni nella vendita dei biglietti e misure idonee a garantire il regolare svolgimento della partita che dovranno essere adottare da organismi sportivi e Autorita' di P.S. interessati.
FONTE: ANSA.it
Delfino Pescara. Sale l'attesa per la partita col Verona
PESCARA. Ormai è certo. In occasione della partita più importante degli ultimi anni, domenica finale play-off col Verona, lo stadio Adriatico sarà esaurito in ogni angolo di posti. Ieri sono stati venduti circa 15.000 biglietti, compresi 1.600 circa acquistati dai sostenitori veronesi. Entro oggi verranno venduti anche gli ultimi tagliandi di Tribuna Maiella, l'unico settore rimasto disponibile dopo che l'intera disponibilità di tagliandi per Curva Nord e distinti è stata polverizzata in 3 giorni.
«A Verona non è successo nulla di particolare» – racconta Maurizio Edmondo a conferma che Pescara-Verona non è soltanto una partita di calcio tra le due squadre – «ma ci hanno creato tanti problemi che hanno reso difficile la nostra trasferta. A Verona è sempre stato così. A Pescara siamo abituati a trattare gli ospiti con cortesia e disponibilità, ma a Verona tutto ciò non è avvenuto».
«Abbiamo trovato parecchie difficoltà» – prosegue Edmondo – «con pass d'ingresso, aree di pre-filtraggio ed altro. Il resto ormai lo conoscete tutti, mi riferisco ai cori terremotati e scafisti...».
Sulla partita di domenica: «faremo di tutto per vincere ho visto la squadra in forma ed abbiamo dimostrato di essere superiori tecnicamente e fisicamente. La serie B non può sfuggirci per il semplice fatto che la meritiamo ampiamente».
Dello stesso tenore il pensiero del patron De Cecco: «sono fiducioso perché anche all'andata abbiamo disputato una buona partita dopo un primo tempo difficile. Certo il rammarico c'è per una vittoria sfumata proprio all'ultimo, ma non credo che il Pescara possa perdere in casa dentro uno stadio caldissimo e stracolmo di nostri tifosi».
«Il Pescara è superiore al Verona» – va avanti De Cecco – «lo ha dimostrato in campo. Il Verona è una buona squadra e quindi la partita non va presa alla leggera. Siamo una squadra che deve sempre giocare, senza gestire e fare calcoli. Abbiamo più volte dimostrato quest'anno di non essere in grado».
Questo pomeriggio intanto classica amichevole infrasettimanale per preparare al meglio la sfida di domenica. Appuntamento alle 16,00 allo stadio Adriatico dove la squadra di Eusebio Di Francesco affronterà gli allievi. Con ogni probabilità il tecnico pescarese scioglierà le ultime riserve circa la sostituzione in mezzo al campo di Tognozzi, appiedato per 5 turni dal giudice sportivo. Al momento appaiono 2 le possibili soluzioni. La prima, più probabile, l'inserimento dall'inizio di Zappacosta al fianco di Coletti. La seconda, decisamente più suggestiva ed offensiva, prevede lo spostamento nel mezzo di Dettori con l'inserimento sulla fascia di uno tra Bonanni e Soddimo. In ogni caso l'attacco sarà a 2, formato da Sansovini e Ganci.
Andrea Sacchini 10/06/2010 11.18
FONTE: PrimaDaNoi.it
11-06-2010 11:35
Lega Pro 1/B: Pescara-Verona è un match a rischio
Allerta massima per la partita di domenica allo stadio Adriartico
Cresce l’attesa per la partita che vede i delfini favoriti dopo lo spettacolare pareggio del Bentegodi. E cresce anche la tensione per il contorno poco sportivo del match d’andata, con gli insulti razzisti di alcuni tifosi scaligeri che non hanno risparmiato neppure le vittime del sisma che ha colpito l’Abruzzo l’anno scorso.
I supporter più esagitati, tra l’altro, si fronteggiano da giorni su facebook con le immaginabili ingiurie e minacce. Ne consegue la piena blindatura dello stadio Adriatico, perché la partita di domenica prossima è decisamente ad alto rischio e non è stato possibile vietare la trasferta ai tifosi del Verona. Ad ogni modo l’impianto pescarese sarà sicuramente esaurito, con oltre 16.000 spettatori dei quali circa 2000 saranno sostenitori gialloblu.
Intanto, sul fronte sportivo, il Pescara si è allenato a ranghi completi per tutta la settimana e ieri pomeriggio ha disputato un’amichevole casalinga con la gli Allievi nazionali. In linea di massima Di Francesco schiererà la stessa formazione dell’andata, con Zappacosta che potrebbe sostituire lo squalificato Tognozzi.
Il Verona prepara il big match di Pescara al centro sportivo di Sandrà, dove da mercoledì si sta allenando a porte chiuse. Ieri pomeriggio il tecnico Vavassori ha incontrato la stampa ed ha voluto chiarire che in questo momento l’impegno dell’ambiente gialloblù è volto unicamente alla partita di domenica prossima, scansando così ogni possibile voce riguardo il suo futuro al termine di questa lunghissima stagione. E sull’undici che a Pescara si giocherà il salto di categoria nulla è trapelato: Vavassori ha infatti ribadito che i suoi giocatori sono tutti sullo stesso piano e ad ognuno di loro si chiede il massimo impegno nel momento topico del campionato.
a cura di Emanuel Ferretti
Redazione Datasport (AGM Datasport)
FONTE: DataSport.it
LEGA PRO
Hellas Verona, pronta rivoluzione nello staff tecnico
12.06.2010 13.28 di Marco Gori
Paiono sempre più concrete le piste che vorrebbero Giusepeppe Magalini in procinto di approdare all'Hellas Verona. Con l'attuale ds del Mantova potrebbe arrivare Eugenio Corini, visto che mister Vavassori pare destinato a lasciare il club veneto qualunque sia l'esito dei play-off.
LEGA PRO
Hellas Verona, anche Magalini e Cinquini per il ruolo di ds
09.06.2010 20.00 di Marco Gori
Alla ricerca di un nuovo direttore sportivo, viste le frizioni tra Nereo Bonato ed alcuni membri della società, l'Hellas Verona, oltre che a Carlo Osti, starebbe pensando anche a Giuseppe Magalini, attualmente al Mantova, e ad Oreste Cinquini.
LEGA PRO
Hellas Verona, Carlo Osti per il ruolo di ds
09.06.2010 18.30 di Lorenzo Casalino
L'Hellas Verona, secondo alcune voci provenienti dalla città scaligera, starebbe pensando al ds, ormai ex Atalanta, Carlo Osti. Osti potrebbe arrivare con il suo vice Riccardo Prisciantelli, non ancora certo di passare al Modena.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Venerdì 11 Giugno 2010
Vavassori: «Pagarei di tasca mia per vincere a Pescara»
«Verona, dobbiamo fare l’impresa»
di Gianluca Vighini
SANDRA’ - Ray-ban incollati agli occhi, Muratti in mano: ha fretta Giovanni Vavassori. La squadra è pronta a scendere in campo sotto un sole cocente. Il mister del Verona non ama le interviste. Si vede. Ama il campo e il lavoro. Ama limare i particolari, non lasciare nulla al caso.
Vavassori ha rivisto la gara con il Pescara? Che insegnamenti si possono trarre da questa partita pazzesca?
«Beh, che nel calcio non c’è mai nulla di scritto. Che un episodio può essere letale, ma che non bisogna mai mollare. Siamo partiti bene, loro ci hanno raggiunto, poi noi rimasti in dieci ci hanno anche superato. Ma hanno fatto un errore, a mio avviso, e noi li abbiamo raggiunti».
In questo momento, se dovesse fare una percentuale, l’Hellas è in serie B più o meno del cinquanta per cento?
«Il Verona deve fare soprattutto una grande partita. Se ce la mettiamo tutta, se andiamo in campo con lo spirito battagliero possiamo farcela».
Sta preparando altre sorprese sul fronte formazione?
(ride di gusto, ndr) «Vi dico la verità, nuda e cruda: la colpa è vostra... Se voi venite agli allenamenti e mi promettete di non scrivere niente, allora vi faccio vedere cosa proviamo in campo. Ma siccome, giustamente, non potete farlo, allora per non dare vantaggi a nessuno facciamo gli allenamenti a porte chiuse».
Con lei alla guida del Verona tutti partono alla pari. Ameno questa è l’impressione viste le sue scelte...
«Certo, è così. Tutti questi giocatori giocano per il Verona e mica per altre squadre. Tutti possono essere utili».
Mister, a prescindere da come andrà la gara di Pescara, lei resterebbe sulla panchina dell’Hellas anche per la prossima stagione?
«Sono discorsi che è meglio non fare adesso. C’è da giocare questa partita, la sfida che vale tutta una stagione. Il domani si vedrà».
Quanto è importante per lei questo match?
«Importantissimo. Pagherei di tasca mia per vincere. Ma credo che lo faremmo tutti qui a Verona...». (ass)
Venerdì 11 Giugno 2010
Diretta su Raisport1
Adriatico verso l’esaurito: finora sono duemila i tifosi dell’Hellas
Adriatico verso il tutto esaurito per il match di domenica. Saranno moltissimi i tifosi del Pescara, pronti a sostenere la loro squadra: oltre sedicimila. Ma saranno molti, pur alle prese con enormi difficoltà logistiche, i tifosi del Verona che seguiranno la squadra a Pescara. Fino a ieri sera erano stati venduti 1.902 tagliandi. Si presume che alla fine siano oltre duemila i supporter gialloblù che seguiranno la squadra in questa finale. Sarebbero stati molti di più se molte agenzie di viaggio avessero concesso i pullman ai tifosi. Probabilmente per timore di incidenti invece i pullman vengono negati.
La gara (inizio alle 16) sarà trasmessa su Raisport Sat1 (canale 227 della piattaforma di Sky). Ieri, invece, la squadra ha sostenuto una partitella sotto gli occhi di patròn Martinelli e del direttore sportivo Bonato. Solo Burato si è allenato a parte. Stamattina ultima seduta a Sandrà. Poi partenza per Pescara. (G.Vig./ass)
Giovedì 10 Giugno 2010
In vista della sfida decisiva di Pescara, Vavassori blinda il Verona: «Non do vantaggi al collega Di Francesco» Rebus in mediana e attacco
Hellas, due punti di domanda
di Gianluca Vighini
VERONA - Un’altra sorpresa per Di Francesco. Vavassori lavora nel laboratorio segreto di Sandrà per sorprendere ancora l’allenatore del Pescara. «La formazione - sussurra - la dico solo ai miei ragazzi domenica mattina». Difficile capire cosa passa nella testa dell’allenatore bergamasco. Che quattro giorni fa al Bentegodi ha lasciato di stucco il giovane collega abruzzese mettendo in campo un 3-4-3 mascherato, in realtà un 5-4-1, efficacissimo. «Sapevo quali erano le loro qualità - ha spiegato Vavassori - e ho costruito la squadra di conseguenza». Un episodio ha rovinato tutto. Il rigore e l’espulsione di Pugliese ha mandato all’aria i piani del Vava, fino a quel momento perfetti. E proprio l’assenza di Pugliese per la squalifica lascia aperte tante porte e tante soluzioni.
Ritorno al futuro. Il Verona potrebbe tornare a giocare con una linea difensiva a 4. In questo caso Cangi andrebbe a sinistra e Campagna a destra con Anselmi e Ceccarelli in mezzo. Se invece Vavassori volesse lasciare intatta la linea di domenica scorsa, allora Campagna (o Bertolucci) prenderebbero il posto di Pugliese a sinistra e tutto il resto resterebbe inalterato.
Rebus in attacco. Anche l’attacco è un bel rebus. A sorpresa, dopo averlo provato solo nell’allenamento di sabato mattina, Vavassori ha schierato titolare Colombo, lasciando in panchina Di Gennaro. Ripagato da una prestazione super dell’attaccante di Vimercate. Potrebbe essere ancora questa la scelta, ma al fianco di Colombo stavolta ci andrebbe Rantier, con Berrettoni pronto a partire largo a sinistra e Ciotola in panchina.
Ma attenzione anche a Selva: Andy potrebbe scendere in campo in questa partita per mettere a segno la zampata vincente di questa stagione.
Centrocampo con una X. Anche a centrocampo resta un punto di domanda: Dalla Bona, infatti, sta recuperando. E in lui Vavassori ha sempre grande fiducia. Ma affidamento hanno dato anche Russo, Garzon ed Esposito, che si sono sacrificati in un grande lavoro di raccordo. Anche qui le scelte non sono scontate.
E Giovanni Vavassori gioca con il fattore sorpresa. «Perché dovrei svelare i fatti miei a loro? Meno ne sanno su come giochiamo meglio è». Insomma, il mister blinda l’Hellas per la sfida decisiva.(ass)
Giovedì 10 Giugno 2010
Pullman col contagocce: ritrovo all’autogrill Torre-Cerrano Ovest
Prevendita biglietti, superata quota 1.700
VERONA - Sono oltre 1.700 i biglietti venduti fino a ieri sera ai tifosi del Verona. Una piccola battuta d’arresto nella prevendita perché molti club gialloblù hanno difficoltà a reperire i pullman per scendere a Pescara: il pericolo sono gli incidenti, non quelli automobilistici, intendiamoci, bensì quelli che potrebbero creare i supporter locali. Intanto i tifosi dell’Hellas si sono dati appuntamento alle 14 di domenica all’autogrill Torre-Cerrano Ovest per arrivare compatti allo stadio Adriatico. (G.Vig./ass)
FONTE: Leggo.it
GIBELLINI: «TORNEREI AL VOLO»
Hellas>> Parla l’ex Ds: «Nessun contatto ma ne sarei orgoglioso. Il Pescara? Va aggredito». La sfida di domenica
«L’uomo in più dei gialloblù può essere Berrettoni, che per qualità è il migliore»
Il futuro
Andrea Spiazzi Verona
In attesa della partita dell’anno, in casa Hellas si pensa già al futuro. Fonti attendibili danno per certo il ritorno di Nereo Bonato a Sassuolo. Martinelli si troverà, così, a dover mettere mano ad una squadra, qualsiasi sarà la categoria di appartenenza, con l’aiuto di un nuovo direttore sportivo. La scelta passerà, probabilmente, anche dai consigli di Benito Siciliano, che ritroverà un ruolo importante nel club dopo un periodo di allontanamento per le idee divergenti rispetto a quelle di Bonato. Si parla di Osti e Prisciantelli. Il primo sarà licenziato dall’Atalanta, ed il secondo cerca casa a Modena strizzando l’occhio a Verona.
Che sia questa la coppia di professionisti cui si affiderà via Torricelli pare un’i p ot e s i ancora lontana. Fra gli indiziati e i sondati dal club scaligero c’è Mauro Gibellini. Direttore sportivo a Verona tra il 2003 ed il 2005, l’ex attaccante gialloblù dell’anno 81-82 (14 reti) portò in riva all’Adige gente come Cassani, Guarente, Berhami, Bogdani, Almiron, Gervasoni, Iunco, diede spazio in squadra a Cossu, Dossena, Biasi, Turati, Laner. Il ds, fermo da un po’ ma sempre aggiornato nel suo lavoro, dichiara: «A Verona tornerei, eccome, ne sarei orgoglioso. Smentisco, tuttavia, di aver avuto dei contatti con l’attuale società. Ho conosciuto Martinelli ad un incontro pubblico qualche tempo fa, gli ho fatto i complimenti per quanto stava facendo». Venendo a quello che aspetta la prima squadra domenica spiega: «Il Verona parte svantaggiato.
Io ho fatto tre playoff con l’Alto Adige partendo da una posizione di classifica inferiore, e questo ha sempre pesato. Lo dico per un senso di sano realismo. Aggiungo, però – prosegue Gibellini – che l’Hellas potrà colpire il Pescara se saprà usare la giusta determinazione. Loro soffrono a centrocampo se aggrediti, e in difesa concedono sempre qualcosa. L’uomo in più dei gialloblù? Può essere Berrettoni, che per qualità è il migliore». Ieri intanto si è arrivati a quota 1700 biglietti venduti per Pescara.
TUTTO IL POLSO DI VAVASSORI: « ORGANIZZATI E AGGRESSIVI»
A Pescara >> Domenica il match che vale la stagione. Il tecnico: «Conta solo vincere». Il nuovo assetto. «Questa è una gara troppo importante, poi penseremo al club»
Conto alla rovescia
Andrea Spiazzi Verona
Su o giù, un salto in purgatorio o ancora nell’inferno della C. È arrivato il grande momento, the “final countdown”. Domenica alle 18, o alle 18.40 circa in caso di supplementari, si conoscerà l’epilogo del campionato dell’Hellas, che si concluderà con la più difficile delle trasferte. Perché si va sul campo caldissimo del Pescara e perché l’unico risultato che conta è la vittoria. Giovanni Vavassori ha sinora dimostrato di saper cavare del buono da un gruppo che sembrava ormai scoppiato fisicamente e mentalmente. Ha fatto il possibile e ora i ragazzi in gialloblù sono pronti allo sforzo finale. «Vogliamo ottenere a tutti i costi la vittoria – spiega il mister - pur consapevoli della determinazione dell’avversario. Dovremo dare il meglio, facendo una gara tosta ed esprimendo un calcio aggressivo e organizzato. Del percorso fatto finora sono moderatamente soddisfatto».
Frase che lascia intendere che domenica servirà ben di più. Una sola idea La prossima settimana, poi, si conoscerà il futuro assetto societario e le intenzioni del mister riguardo ad un eventuale futuro in gialloblù. «Pensiamo a una cosa per volta – commenta Vavassori - l’impegno di domenica ha un valore troppo elevato per ragionare su altro. Io per primo, ma credo tutti noi pagheremmo per vincere questa finale nella quale ogni risultato sarà possibile. Sono certo che ce la giocheremo fino in fondo». Gli undici in campo Sulla formazione è buio fitto rispetto ad eventuali novità. L’assenza per squalifica di Pugliese sarà surrogata da Dario Campagna, con probabile difesa a cinque della quale gli altri componenti saranno Anselmi, Ceccarelli, Cangi e uno tra Garzon e Comazzi. Gli esterni saliranno a dar manforte.
Il centrocampo avrà Russo ed Esposito certi, in avanti Berrettoni, con Colombo e probabilmente Rantier. Potrebbe esserci spazio anche per Andy Selva, come pure per Di Gennaro. Vien da dire che poco importa, a questo punto. Chiunque scenderà in campo dovrà dare il massimo, oltre i propri limiti. L’ambiente sarà da brivido: a ieri i biglietti comprati dai pescaresi hanno raggiunto quota 16 mila, quelli acquistati dai tifosi gialloblù pronti a scendere in Abruzzo, 1900. L’ ”A driatico” sarà colmo: all’Hellas il compito di espugnarlo.
FONTE: DNews.it
12/06/2010
Trasferta dei tifosi veronesi Critico il Siulp di Pescara
Perplessità del sindacato di polizia pescarese sull'arrivo dei tifosi ospiti allo stadio Adriatico, consentito per domani dall'Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive: si gioca la gara di ritorno dei play off, valida per la promozione in B.
Il Siulp di Pescara esprime «perplessità» rispetto alla scelta dell’Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive, di consentire la trasferta dei tifosi veronesi a Pescara in occasione della gara di ritorno dei play off, valida per la promozione in serie B, in programma domani allo stadio Adriatico. «Non appare chiaro - sostiene il segretario provinciale del sindacato di polizia, Orazio Colantuono - così come già manifestato nelle precedenti occasioni, quali l’incontro Foggia-Pescara e, nello specifico, l’incontro di andata dei play off, per il quale i tifosi abruzzesi sono stati autorizzati alla trasferta nonostante quanto accaduto durante l’incontro di campionato proprio a Verona, quale sia, allo stato, il reale ruolo che il suddetto osservatorio abbia». «Ricordiamo - aggiunge Colantuono - che uno dei principi fondanti sui quali è stato creato il citato istituto tecnico è proprio quello di limitare al massimo l’utilizzo e lo spostamento massiccio di reparti di polizia inquadrati in occasione di eventi sportivi. Solo domani verranno impiegati oltre 450 poliziotti circa: pur comprendendo che la scelta sembrerebbe essere correlata alla tutela del progetto sperimentale della tessera del tifoso che, com’è noto, non è stato ancora perfezionato, la Siulp evidenzia che nell’ultimo periodo le scelte appaiono prevalentemente condizionate da «altre motivazioni, tra le quali sicuramente non è ricompreso il principio dell’economicità, tanto d’attualità per i tagli che la manovra correttiva al bilancio dello stato comporterà per il comparto sicurezza».
11/06/2010
Vavassori: «Per la Serie B sarei pronto a pagare»
A PASSO DI CARICA. «Aggressività e organizzazione» le parole d’ordine in vista di domenica
L’allenatore nasconde il Verona di partenza ma garantisce sull’impegno «Tutti daremmo qualcosa per vincere. E io ai miei chiederò il massimo»
Le motivazioni, non c'è dubbio, abbondano. Quanto alle informazioni, invece, meglio affidarsi alle sensazioni personali. O al buon senso.
Perché Giovanni Vavassori - nonostante il caldo africano che non risparmia manco Sandrà - proprio non si sbottona.
Alle porte c'è Pescara-Verona, la finale senza appello, la partita delle partite.
E mister «Vava» non intende dare al rivale Di Francesco nemmeno la minima indicazione sui suoi intendimenti tattici. Nascondendo ostinatamente - e pure legittimamente - le possibile sorprese in cantiere per domenica: «Se ci alleniamo a porte chiuse la colpa è vostra», racconta, quasi sorridendo, rivolto ai giornalisti. «Mi starebbe bene che voi veniste all'allenamento evitando di scrivere quello che facciamo. Ma siccome voi, giustamente, fate il vostro mestiere e riportate tutto quello che succede, meglio evitare. Perché la cosa potrebbe crearci qualche problema».
CUORE E CERVELLO. Chi sarà chiamato a giocare, e a giocarsi la B, in ogni caso, darà l'anima. Lo si coglie nell'atmosfera, emerge chiaro dalle parole del timoniere gialloblù: «Vogliamo ottenere a tutti i costi questo risultato, pur consapevoli della determinazione dell'avversario. Quella di Pescara è una delle partite più importanti della mia carriera di allenatore. Dico di più: io pagherei per vincerla. Anzi, credo che qui tutti pagheremmo per vincerla», sottolinea.
L'occhio è quello del guerriero. E la parola d'ordine è quella che rimbalza sempre nelle conversazioni del tecnico: aggressività. «Le mie squadre devono esprimere un buon livello agonistico», recita, «perché soltanto così possono esprimere un calcio aggressivo, un calcio organizzato. Il calcio che io pretendo».
Il calcio, che, magari, aveva messo un po' in confusione i biancazzurri domenica scorsa, almeno nelle battute iniziali della gara. «Non so se sono andati in confusione», replica lui, «Noi abbiamo certe caratteristiche e cerchiamo di sfruttarle al meglio».
IL FATTORE IMPONDERABILITÀ. Quanto alle indicazioni suggerite a mente fredda dalla gara, Vavassori si affida ancora al buon senso, rimanendo più che mai aderente alle più consolidate logiche pallonare: «Posso solo ribadire come il calcio sia imprevedibile. L'abbiamo visto: abbiamo giocato un buon primo tempo, avendo anche buone occasioni. Abbiamo concesso praticamente solo un tiro dalla media-lunga distanza ma poi in un minuto è cambiato tutto».
Perchè «ci siamo ritrovati in dieci, siamo andati sotto. Però i ragazzi hanno avuto la forza di tenere botta, loro hanno commesso un errore e noi siamo stati bravi a sfruttarlo».
Si riparte sul filo dell'equilibrio. Poteva andar peggio. «Ma io non sono soddisfatto», aggiunge ancora Vavassori. «Un allenatore non deve mai essere soddisfatto, deve sempre cercare di fare meglio. La perfezione non si raggiunge mai e n oi dobbiamo cercare di limitare i problemi e di alzare il nostro livello di gioco».
L'undici di partenza, come detto, resta un giallo.
TUTTI ALLA PARI. La certezza, puntualizzata da Vavassori, è che «tutti partono alla pari», compreso Comazzi, riaggregato al gruppo: «Abbiamo visto che giocatori che non avevano partecipato alla mia prima partita magari sono andati in campo dopo... I miei sono tutti giocatori del Verona», rammenta lui, «perciò tutti partono alla pari, tutti devono essere trattati allo stesso modo e tutti quanti devono dare il meglio di loro stessi, che siano impiegati poco, molto o per niente non importa».
Guai infine a parlare al tecnico di percentuali-promozione: «Non ne faccio. Dipenderà molto da che tipo di prestazione faremo noi e da che tipo di prestazione faranno gli altri. Abbiamo visto anche domenica scorsa che un episodio, favorevole o sfavorevole, può cambiare completamente il corso della gara. Quello che noi dobbiamo fare è dare il meglio», ripete. «Dobbiamo fare solo quello».
L'attenzione comunque è tutta rivolta alla partita.
Di progetti futuri, magari di possibili conferme sulla panchina gialloblù anche nel caso la finale andasse a pallino, si parlerà da lunedì in poi: «Facciamo un passo per volta», ammonisce. «È troppo importante l'impegno di domenica per pensare a quello che succederà dopo».
Francesco Arioli
10/06/2010
Il sindaco di Pescara invita Tosi in tribuna
SALE LA FEBBRE. All'Adriatico si annuncia il tutto esaurito. I tifosi: «A Verona trattati male»
«Domenica ero al Bentegodi e ci siamo incontrati: voglio ricambiare la cortesia, anche per sbollire gli animi perché sarà una partita calda»
La speranza li ha messi tutti in coda. Lunghe file ai botteghini di Pescara. Un po' come era successo a Verona. La febbre fa novanta. E i tifosi biancazzurri domenica accorreranno in massa all'Adriatico. Sono 21mila i posti a disposizione. E molto probabilmente si sfiorerà il tutto esaurito. Basti pensare che nei primi giorni di vendita dei tagliandi i sostenitori abruzzesi hanno «bruciato» più di diecimila biglietti. Era prevedibile andasse così.
Pescara, però, sta vivendo un'attesa carica d'ansia. Il timore è che la sfida tra le due squadre possa trasferirsi ben al di fuori dal rettangolo di gioco. Non corre buon sangue tra le due tifoserie. E gli ultimi episodi accaduti non hanno fatto altro che rendere ancora più accesa questa sfida. L'incrocio turbolento tra le due tifoserie in un autogrill qualche tempo fa, e le ultime intemperanze sfociate nell'arresto di supporters delle due fazioni, unite allo scambio di cori poco edificanti domenica scorsa al Bentegodi tra veronesi e pescaresi, fanno di Pescara-Verona una partita ad alto tasso adrenalinico. Il dopo partita di «gara uno» è stato teso. La stampa locale ha dato ampio risalto al trattamento riservato a tifosi e dirigenti del Pescara.
Il clima si è fatto così bollente. Ma Luigi Albore Mascia, primo cittadino della città dannunziana, vuole far sbollire gli animi: «Dovrà essere solo una grande festa di sport. Mi rendo conto che questa partita avrà esiti davvero importanti. Chi vince va in Paradiso, chi perde muore. C'è grande attesa, ma anche tanta ansia. Non corre buon sangue tra le due tifoserie, e un po' preoccupa la gestione proprio del rapporto tra i sostenitori delle due squadre. È inutile nascondere che sarà una partita ad alto rischio. Ma la mia speranza e che chi verrà allo stadio si faccia accompagnare da buoni propositi e da un grande senso di responsabilità. Io sono un accanito tifoso del Pescara. Domenica scorsa ero a Verona, ho incontrato anche il mio collega Flavio Tosi e ho ricambiato la cortesia invitandolo allo stadio domenica prossima. L'idea è quella di sedere insieme in tribuna per seguire la partita».
Pescara s'accende, e l'attesa della sfida con l'Hellas è palpabile nei siti dedicati al Delfino.
Sul web non manca l'imbarazzo della scelta. Su solopescara.com c'è anche un sondaggio che misura il gradimento del popolo pescarese nei confronti di Eusebio Di Francesco. Il sondaggio chiede ai tifosi di votare per la riconferma o meno del tecnico. E il partito dei favorevoli schiaccia i contrari. L'82% di tifosi ha votato, infatti, per la riconferma per la prossima stagione. Si parla di passione e del sogno promozione anche sui siti magicopescara.net e sangue biancazzurro.com. Non mancano le riflessioni sulla partita. E sull'attesa. Così come i richiami al buon senso. Nella «home» di forzapescara.com tra i tanti articolo una richiama al dovere i tifosi del Delfino. Titolo: «Una settimana di febbrile attesa». E subito escono i pensieri. Eccone uno stralcio: «L'eterna sfida di quest'anno con il Verona e l'accoglienza ricevuta all'andata in terra veneta non devono farci perdere di vista l'obiettivo vero di una stagione che sarà condensata negli ultimi 90 minuti: tornare laddove ci spetta. Anzi, tornare in una categoria che sta già stretta ad una città che per numeri e qualità del proprio tifo non ha motivo di cercare esempi altrove».
Si gioca dunque anche prima del fischio d'inizio. Come spesso accade in attesa del grande evento. Pescara domenica rischia di essere città blindata. La note meteo dice all'Adriatico alle 16 la temperatura sarà di 28 gradi con un'umidità del 54%. Poco vento e sole alto. A Pescara sperano di vincere per ritrovarsi poi a fare festa alla Nave di Cascella o al nuovo ponte del Mare. La città si mobilità, così come il popolo dell'Hellas. E alla fine saranno comunque sparse lacrime. Di gioia. E di rabbia. S.A.
10/06/2010
Portogruaro e Cavese danno fiducia ai gialloblù
Che sbancare l'Adriatico non sia impresa da tutte le domeniche è fin troppo banale ribadirlo. Tanto più che il Pescara ha costruito il suo campionato di vertice soprattutto sui numeri realizzati in casa: undici vittorie (dodici se consideriamo anche la semifinale play off con la Reggiana), quattro pareggi e due sconfitte per ventidue reti segnate (24 con i play off) e appena otto subite.
Il fattore F, quello che riapre il cuore alla fiducia, al di là dei mezzi tecnici dell'Hellas, sta proprio in quei due scivoloni patiti tra i primi di gennaio e la fine di febbraio dai biancazzurri.
Il primo ko interno è firmato, a sorpresa, dalla Cavese che, alla ripresa stagionale, l'11 gennaio, fredda gli abruzzesi grazie a Bernardo e Schetter, subendo il gol della bandiera di Zizzari solo all'88'. Troppo tardi per risistemare il risultato. E il ko è particolarmente significativo, perché costerà la guida tecnica ad Antonello Cuccureddu, esonerato per far posto a Di Francesco.
Passa un mese e mezzo e i prossimi rivali del Verona sono chiamati al riscatto dopo il brusco scivolone di Terni (0-2). Niente da fare, perché il Portogruaro di Calori spiazza tutti e, grazie al siluro sganciato da Marchi, espugna con merito l'Adriatico.
A Vavassori e alla sua banda il compito di centrare il tris. Facile? No. Ma neppure impossibile. F.AR.
10/06/2010
«Verona, se segni subito il Pescara può andare in tilt»
ALESSANDRO CALORI
A Pescara lui ha vinto, così come al Bentegodi e su altri otto campi della Prima Divisione. Alessandro Calori sa come si fa, il condottiero del Portogruaro ha trovato quasi sempre la chiave giusta per tornare a casa con l'intera posta.Anche nelle situazioni che si presentavano più ostiche.
Roba da record. Quel 28 febbraio, a Pescara, finì 1-0 con il gol di Marchi ad un quarto d'ora dalla fine, peraltro e contro un avversario ridotto in dieci dalla mezzora per l'espulsione di Bonanni.
Domenica pomeriggio, il giorno dell'andata della finale play off al Bentegodi, Calori era seduto davanti alla televisione, almeno fino all'intervallo. «Ho visto solo il primo tempo e nei primi minuti il Verona mi è piaciuto», racconta. «Era tonico, pimpante, aggressivo. Col passare dei minuti ha subito la reazione del Pescara, ma c'era da aspettarselo».
Meglio una o l'altra?
«Tutte e due sono squadre attrezzate per i massimi livelli, ma adesso gli elementi decisivi saranno altri».
Significa che le questioni tecniche passeranno in secondo piano?
«Significa che bisognerà iniziare a gestir la tensione. Queste non sono partite normali».
Neanche Verona-Portogruaro lo era...
«E in effetti trascorsi gran parte della settimana a preparare i ragazzi sotto l'aspetto mentale. Gli raccontai del Bentegodi, della necessità di affrontare la partita sereni, di non lasciarsi condizionare dal pubblico. Io certi contesti li ho vissuti, i miei ragazzi no».
Avrebbe mai pensato di riuscire a raccogliere 14 punti più del Verona nelle ultime undici partite?
«No, francamente sarei bugiardo se dicessi il contrario. Non dimenticatevi però che noi nel ritorno abbiamo perso una sola partita. Rendete merito anche agli altri, non date la colpa solo al Verona».
Come andrà a finire domenica all'Adriatico?
«In casa il Pescara concede poco e i tifosi gli daranno una bella mano. Non sarà facile spuntarla per i gialloblù».
Lei c'è riuscito però...
«Il parallelo fra la nostra partita e quella di domenica regge poco. La differenza fra una normale gara di campionato ed una senza domani è evidente».
Come la preparò quella partita?
«Avevamo fuori dei giocatori, così decidemmo di cambiare modulo. Come ha fatto Vavassori domenica. Il Pescara rimase spiazzato, lo capii subito. Andarono in difficoltà e non trovarono più il bandolo della matassa».
Il Pescara proverà ad amministrare la gara secondo lei?
«Amministrare è un verbo che non esiste nel vocabolario di una allenatore. E poi specie questa partita vivrà molto di emotività. Il Pescara forse deciderà di aspettare il Verona, ci sta. Ma questa è una tattica, non si può parlare di gestione. Anche perché il Pescara conosce i propri difetti...».
Quali? Parliamo della tenuta, non sempre perfetta, della difesa?
«Dite? Olivi ti dà esperienza e ha giocato anche più in alto della Prima Divisione. Mengoni è uno affidabile. E i numeri, specie in casa, parlano a loro favore. Il problema è un altro».
Quale?
«Se va sotto il Pescara tende a perdere i suoi equilibri».
Quindi il massimo sarebbe fare un gol nelle prime battute.
«È chiaro che l'ideale sarebbe segnare subito, ma questo il Verona non lo può certamente prevedere. La tattica migliore sarebbe quella di aspettare e ripartire per sfruttare gli spazi, ma è una strategia che Vavassori potrà adottare fino a un certo punto. Se non riuscirà a sbloccare il risultato qualcosa dovrà rischiare e mettere da parte la tattica iniziale, pur sapendo che dall'altra parte ha una squadra a cui basterà un uno-due ben orchestrato fra Ganci e Sansovini per risolvere la questione».
Sono loro i due che hanno già messo una bella firma al Bentegodi. Saranno loro i sorvegliati speciali dei difensori dell'Hellas.
«Diciamo che, specie negli spazi, quei due sanno come farti male».
FONTE: LArena.it
11/06/2010 - 18:28
Pescara-Hellas Verona trasmessa al Festival Azzurro
Allestiti due maxi schermi e numerosi televisori al plasma per assistere al match in diretta. Appuntamento al Bastione Santa Trinità
11/06/2010 - 18:08
Per Pescara venduti 2.084 biglietti del settore ospiti
Ultime ore a disposizione per l'acquisto dei tagliandi d'accesso allo stadio Adriatico in vista della sfida di domenica
11/06/2010 - 12:11
Pescara-Hellas Verona, arbitra Ostinelli di Como
Il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Crispo (Genova) e Longo (Paola). Quarto ufficiale Cervellera (Taranto)
11/06/2010 - 10:48
Verso Pescara, immagini dei precedenti
On-line alcune foto scattate da Francesco Grigolini - Fotoexpress in occasione delle gare disputate dalla formazione scaligera allo stadio Adriatico
10/06/2010 - 18:02
Ritorno finale play-off, Adriatico verso il tutto esaurito
Prevendita a quota 16.322, 1.906 i biglietti acquistati dalla tifoseria gialloblù presso il circuito Ticket One
10/06/2010 - 10:27
Vavassori: "Dare il meglio sotto ogni punto di vista"
"Ci tengo che le mie squadre esprimano un buon livello agonistico, e di conseguenza un calcio aggressivo ed organizzato. Per ora sono moderatamente soddisfatto"
SANDRA' - La sfida di Pescara chiude il mini-campionato che ha visto Giovanni Vavassori condurre i gialloblù nella rincorsa alla Serie B, una rincorsa passata dalla vittoria di Rimini e dai due pareggi interni consecutivi. Di fronte a microfoni, taccuini e telecamere il tecnico ha analizzato presso il centro sportivo di Sandrà la situazione in casa scaligera: "Vogliamo ottenere a tutti i costi questo risultato importante, pur consapevoli della determinazione dell'avversario. Dovremo dare il meglio sotto ogni punto di vista, ci tengo che le mie squadre esprimano un buon livello agonistico, e di conseguenza un calcio aggressivo ed organizzato. Per ora sono moderatamente soddisfatto".
In settimana è stata esaminata la gara del "Bentegodi", condizionata dall'espulsione di Pugliese in apertura di ripresa: "Il calcio è sempre imprevedibile, dopo una buona prima frazione in cui è stato concesso soltanto un tiro dalla lunga distanza, ci siamo ritrovati in dieci e sotto di un gol. Bravi i ragazzi a tenere duro e sfruttare un errore in occasione del pari di Russo. Un allenatore deve sempre cercare il meglio, la perfezione non si raggiunge mai, ma il livello di gioco va avanzato e gli errori ridotti".
Non bada al futuro prossimo l'ex Atalanta, concentratissimo sull'obiettivo finale: "Pensiamo ad una cosa per volta: l'impegno di domenica ha un valore troppo elevato per pensare ad altro. Le possibilità di promozione dipendono dal tipo di prestazione, la gara può cambiare in base ad un episodio. Tutti pagheremmo per vincere questa finale".
Il toto-formazione da parte degli addetti ai lavori impazza in questo periodo, anche in virtù del lavoro svolto a porte chiuse: "Tutti partono alla pari, perchè sono giocatori da Hellas. Indipendentemente dall'impiego effettivo chiedo il meglio ad ognuno dei nostri atleti".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
11/06/2010 15:04
C'è anche Selva al ballo delle punte
Vavassori mescola ancora le carte e pensa anche all'attaccante di San Marino per il match finale contro il Pescara. In difesa ballottaggio Campagna-Bertolucci
11/06/2010 14:04
A Pescara c'è Ostinelli, è l'arbitro del disastro con la Reggiana
L’Associazione Italiana Arbitri ha designato Emilio Ostinelli per dirigere la finale di ritorno dei playoff di Lega Pro tra Pescara e Verona. L'arbitro comasco sarà coadiuvato dagli assistenti Crispo e Longo; quarto uomo Cervellera. Ostinelli è l'arbitro che al Bentegodi nella partita persa 2-1 con la Reggiana non diede il rigore ai gialloblù per un intervento scomposto di Stef...
10/06/2010 17:25
Vavassori: La gara d'andata ci dimostra che tutto è possibile
"Ce la giocheremo, sono sicuro". Vavassori non parte battuto. "Proprio quello che è successo all'andata ci fa capire che tutto è possibile. Io ancora qui il prossimo anno? Non ne parliamo ora, siamo troppo concentrati su questa partita"
09/06/2010 21:06
Vavassori prepara un'altra sorpresa a Di Francesco
Vavassori prepara un'altra sorpresa a Di Francesco
"Corrado, tocca te". Così Vavassori ha consegnato domenica mattina la maglia da titolare a Colombo. Nemmeno l'attaccante se l'aspettava. Vavassori l'aveva provato solo sabato mattina nella seduta di rifinitura, quasi come un diversivo, giusto per mescolare un po' le carte dentro al gruppo e tenere tutti sulla corda...
LA NOTTE PORTA CONSIGLIO. Una notte di sonno, un po' di ragionamenti e Vavassori ha lanciato Colombo titolare e provato il 3-4-3 (finto) o il 5-4-1 (più reale) che ha completamente lasciato senza parole (e senza idee) Eusebio Di Francesco. Merito del "Vava" se il Verona ha comandato il gioco per tutto il primo tempo, condannato nella ripresa solo dall'episodio (dubbio) del rigore con conseguente espulsione di Pugliese. Gol arrivato quando Anselmi era fuori, a bordo campo per colpa di una botta riemdiata un minuto prima, assenza che ha costretto la difesa del Verona a scalare in modo sbagliato, fino alla girata che ha portato al fallo di... spalla di Pugliese.
ALTRA SORPRESA. E adesso per il ritorno Vavassori sta pensando ad altre sorprese. Come sorprendere Di Francesco e il Pescara già frastornato dal trovarsi un Verona molto brillante dal punto di vista fisico, capace persino di recuperare in dieci contro undici? Le armi non mancano all'allenatore gialloblù. E sono armi che fanno paura: Rantier, Selva, Di Gennaro. Tanto per iniziare e gradire. Chi giocherà di questi tre? Senza contare Ciotola, Colombo e Berrettoni che hanno fatto vedere i sorci verdi alla difesa pescarese.
DIFESA A CINQUE. E la difesa? Sarà ancora a cinque? O tornerà a quattro senza Pugliese che è squalificato? Anche qui l'allenatore cala la cortina del silenzio. Ma nel "laboratorio" di Sandrà si lavora alacremente. Pronti a sfornare altre sorprese.
09/06/2010 18:58
1696 biglietti per Pescara: difficoltà nel reperire i pullman
Difficoltà organizzative per molti tifosi che vogliono seguire la squadra a Pescara per la finale dei play-off. Paura di incidenti, anche se i tifosi saranno scortati dalle forze dell'ordine.
FONTE: TGGialloblu.it
[OFFTOPIC]
CALCETTO SPETTACOLO? Sì se giocano LAVEZZI e MAXI LOPEZ! DOPING&SQUALIFICHE: 12 anni per FLACHI causa recidività nell'uso di cocaina... PREMIER LEAGUE: Non c'è più posto per BALLACK nei 'blues'... CRISI&POLEMICHE PER I PREMI MONDIALI: I giocatori decidono che una parte andrà alla fondazione che sostiene i 150 anni dell'Unità d'Italia e sperano di mettere fine alle polemiche. NBA FINALS: I CELTICS non mollano! È 2 a 2 con i LAKERS... FORMULA 1: MASSA 'sposa' la FERRARI fino al 2012 VITA DA EX: FICCADENTI torna in Serie A, guiderà il neopromosso CESENA! Complimenti al FICCA che in bianconero potrebbe portareun altro ex, ADAILTON...
FICCADENTI NUOVO TECNICO NEOPROMOSSA CESENA
Massimo Ficcadenti è il nuovo allenatore del Cesena. Il tecnico ha firmato un contratto annuale e verrà presentato lunedì alle ore 16,30 presso la sala stampa dello stadio Dino Manuzzi. “Ficcadenti è un allenatore motivato e che ha grande determinazione. Il suo pensiero coincide perfettamente con il nostro progetto sportivo - ha detto il presidente bianconero Igor Campedelli - le informazioni che circolano su di lui nel mondo del calcio, lo descrivono come un predestinato e penso che Cesena possa essere la piazza giusta per dimostrare il suo valore”.
BIG BABY TRASCINA I CELTICS: LAKERS BATTUTI, È 2-2 -VIDEO
La panchina fa miracoli, il 'bambinone' è inarrestabile e Boston pareggia i conti. I Celtics battono 96-89 i Los Angeles Lakers e li agganciano sul 2-2 in una finale Nba all'insegna dell'equilibrio assoluto. Il quarto episodio va in archivio con protagonisti a sorpresa. L'eroe della serata è Glen Davis. 'Big Baby', come è soprannominato, mette la firma sul match con una prestazione memorabile. Il lungo chiude 18 punti, di cui 9 pesantissimi nel quarto periodo. «Mi sentivo una bestia, mi sentivo inarrestabile», dice Davis con parole che si adattano poco alla sua immagine 'soft'. Dalla panchina, coach Doc Rivers pesca anche la versione migliore di Nate Robinson (12 punti) e può permettersi di lasciar fuori i titolari per buona parte dell'ultimo periodo.
«Guardavo il cronometro e mi chiedevo: 'Ma quando ci tirerà fuorì?», dice ancora Davis. Il contributo di 'Big Baby' si legge anche nelle cifre che fotografano la superiorità di Boston sotto i tabelloni: i Celtics segnano 54 punti nell'area pitturata. I Lakers, invece, si fermano a 34. Le riserve si prendono un posto sotto i riflettori sul parquet casalingo del TD Garden e strappano applausi anche ai 'big four': Paul Pierce mette a referto 19 punti, Kevin Garnett fa 13, Ray Allen ne segna 12 e Rajon Rondo si ferma a 10. I Lakers, avanti di 4 punti (62-58) a 1'25« dalla fine del terzo periodo, nell'ultima frazione non riesce a completare l'opera e perde la chance di volare 3-1 nella serie. I campioni in carica finiscono al tappeto nonostante i numeri di Kobe Bryant (33 punti con 10/22 dal campo, 6/11 da 3 punti) che prova ad infiammare il finale con 10 punti in meno di 3 minuti. »Boston aveva le spalle al muro, hanno giocato col coltello dai denti e ce l'hanno fatta. Noi glielo abbiamo consentito«, riassume coach Phil Jackson. Ai gialloviola non serve il fatturato di Pau Gasol (21 punti e 6 rimbalzi). Il lungo catalano, sotto i tabelloni, avrebbe bisogno della collaborazione di Andrew Bynum. Il centro, però, gioca solo 12 minuti (2 punti e 3 rimbalzi) per colpa di un ginocchio scricchiolante. A poco più di 48 ore da gara 5, in programma domenica ancora sul campo di Boston, questa è la peggiore notizia per i campioni in carica.
LAVEZZI E MAXI LOPEZ: CALCETTO SHOW IN ARGENTINA -VIDEO
Ezequiel Lavezzi e Maxi Lopez sono stati ospiti in Argentina del noto programma televisivo 'Showmatch' condotto da Marcelo Tinelli, famoso presentatore e pure uomo d'affari del San Lorenzo. L'attaccante azzurro insieme ad altri calciatori famosi tra cui Ariel Ortega del River Plate ha partecipato al 'Showbol', una partita di calcio a cinque in campo ridotto e con le sponde laterali. Il Pocho ha fatto parte della squadra capitanata dallo stesso Tinelli e completata da Maxi Lopez, Ortega, Pablo Migliore portiere del San Lorenzo e il centrocampista dell'Estudiantes Gaston Fernandez. La trasmissione è andata in onda su "Canal 13".
DOPING, MANNAIA SU FLACHI "SQUALIFICA DI 12 ANNI"
Dodici anni di squalifica per Francesco Flachi. Lo ha deciso il Tribunale Nazionale Antidoping presieduto da Francesco Plotino. La squalifica del giocatore del Brescia, trovato positivo alla cocaina nel controllo anti-doping effettuato il 19 dicembre 2009 dopo la partita contro il Modena, con decorrenza 13 gennaio 2010, scadrà dunque il 12 gennaio del 2022.
FONTE: Leggo.it
FORMULA UNO SI CHIUDE DI FATTO IL MERCATO DEI TOP TEAM
Massa alla Ferrari fino al 2012
«Sono felice, resto in famiglia» Con la Rossa dal 2001, il pilota brasiliano ha disputato 69 Gran Premi e ne ha vinti 11. Il ds Domenicali: «Un segnale di stabilità per il futuro».
Ex Chelsea
BALLACK NON MOLLA «TORNERÒ GRANDE NELLA BUNDESLIGA»
All’indomani dell’addio al Chelsea Michael Ballack pensa al ritorno in Bundesliga: «Non sono pronto a salutare il calcio che conta per giocare negli Usa o a Dubai. Vorrei tornare in Germania dove ho ancora estimatori » .
FONTE: DNews.it
11/06/2010
I premi della Nazionale a sostegno dei 150 anni dell'Unità d'Italia
INIZIATIVA DEI GIOCATORI. L'annuncio di Cannavaro e Buffon dopo le polemiche dei giorni scorsi
La Fondazione ha problemi di budget. Ognuno devolverà quanto vuole in caso di primo, secondo o terzo posto. «Tutti insieme e senza retorica»
CENTURION
Il contropiede è scattato rapido, come ai bei tempi di Germania 2006. Dall'Italia arrivano attacchi sulla partecipazione dei privilegiati campioni del mondo alla crisi? Loro replicano con un'idea a sorpresa. Il problema sono i premi? Una percentuale andrà alla Fondazione per i 150 anni dell'Unità d'Italia, in difficoltà per assenza di fondi. Una specie di «devolution» al contrario, tanto per chiarire che il Paese è uno. Cannavaro e Buffon ne hanno parlato con i compagni, che si sono subito detti d'accordo. Anche perché c'è l'attaccante che viene da Crotone, ma uno dei portieri è di Vicenza, profondo Nordest. Alla squadra azzurra contribuisce L'Aquila con la sua sofferenza e la sua forza, c'è uno spicchio di Toscana e di Lazio, e tanta Campania, da capitan Cannavaro in giù. «Ci abbiamo pensato, e abbiamo deciso», dicono in coro gli azzurri dal Mondiale. «Se dovessimo andare a premi anche stavolta, daremo una quota di quelle somme alla fondazione per la celebrazione dei 150 anni dall'Unità d'Italia». Ne hanno parlato quando si sono ritrovati a Malpensa fino all'altra sera, nel ritiro del «Leriba lodge». Poi i veterani hanno tirato le fila chiedendo l'adesione anche ai più giovani e meno famosi: ognuno darà quel che vorrà, ma tutti insieme senza retorica.
«Ha detto bene Palombo: si pagherebbe di tasca propria per vincere un Mondiale, figurarsi per rivincerlo», spiega Cannavaro. «Io mi sono preso il rimprovero del ministro La Russa per aver detto che siamo un Paese ridicolo dopo quel video scandaloso su Marchisio. Ma non eravamo quelli che nel 2006 avevano unito l'Italia? Gli eroi di Berlino?». Quanto ai premi, visto che lo Stato in tempi di crisi deve tagliare i fondi per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia, «noi ci mettiamo la nostra faccia ed i nostri soldi, perché a quel valore crediamo davvero, ne siamo il simbolo e la dimostrazione ogni minuto di partita, in campo». Quel che gli azzurri non dicono lo ha già detto Lippi: «Stavolta sul carro non sale nessuno». In fondo non solo quei premi sono «autofinanziati», ma dalla vittoria in Germania nelle casse dell'erario arrivarono 3,7 milioni di euro provenienti dalle tasche dei campioni di Berlino: ovvero il 40 per cento del premio allora corrisposto. Oggi invece ecco l'idea, condita da un pizzico di scaramanzia: perciò un impegno a futura memoria, perché i premi saranno corrisposti solo in caso di vittoria, secondo o terzo posto.
«Personalmente, mi è dispiaciuto sentire quelle dichiarazioni di Calderoli», spiega Buffon. «Non perché non ci rendiamo conto della crisi, ma perché poteva venire a dircelo di persona, con il suo sostegno per il Mondiale che andiamo a giocare. Lui ha confessato che non ama il calcio ma tiferà per noi: fortuna che non è per la Padania, come ha detto Renzo Bossi. Fatti loro: ma come si fa a non entusiasmarsi per l'inno e per l'azzurro, di qualsiasi sport esso sia? Senza retorica, l'Unità non è un valore superato: è un valore fondante. Se non siamo uniti non usciamo da nessuna crisi. Nel calcio, nella società e nella politica». «L'avevo detto subito: pago di tasca mia», aggiunge Palombo. «Quando Gigi me lo ha proposto, sono saltato sulla sedia: bellissima idea. È chiaro, ciascuno con i soldi suoi fa quello che vuole. Ma per me, che sono nato a Frosinone, ho giocato in Toscana e ora vivo in Liguria, poter contribuire a spiegare a tutti gli italiani di domani, ai ragazzi, cosa è l'Italia una e unita, è un onore. Lo facciamo sul campo tutte le volte: possiamo farlo anche con un altro contributo».
FONTE: LArena.it