...ADDIO BONATO!Dopo giorni di chiacchiere attorno all'ormai ex diesse ed al suo non proprio 'collaborativo' rapporto con SICILIANO (approposito ma l'ex A.D è dentro o è fuori dai giochi? Un po' di chiarezza, anche in questo senso, non guasterebbe certo da parte dei vertici societari...), dopo che dal SASSUOLO arrivavano voci sempre più insistenti a proposito di un ritorno come digi del diesse che l'estate scorsa aveva portato il neroverdi in Serie B ma sopratutto dopo la grandissima delusione patita da MARTINELLI (e tutti i sostenitori dell'HELLAS) per la mancata promozione ecco che Nereo convoca una conferenza stampa (al ristorante San Marco in città) per sciogliere le riserve ed annunciare che siccome «È venuto a mancare il rapporto di fiducia con la società» lui toglie il disturbo... Certo che anche il patròn dovrà cercare di spiegare come si è arrivati a questo autoesonero visto che, in un'intervista rilasciata il giorno dopo la finale playoff contro il PESCARA, giurava di non sapere assolutamente della situazione di BONATO e che se ne sarebbe occupato nei giorni successivi; delle due una: o l'ex diesse è stato fulminato da un attacco di paranoia oppure non è del tutto vero che il presidente non sapesse niente del suo 'malessere' e se a questo aggiungiamo il non chiaro coinvolgimento di Benito SICILIANO... Beh ci sarebbe da scrivere un film!
Ancora una volta il VERONA subisce una debacle sportiva ed ancora una volta (dopo la 'scandalosa' gestione di cambio societario fra PASTORELLO e ARVEDI del 2006/2007, dopo lo spogliatoio 'spaccato' ancor prima di cominciare nel 2007/2008, dopo il clima non sereno fino a metà stagione 2008/2009 quando MARTINELLI subentrò ad ARVEDI), la sensazione che il 'fallimento' stagionale vada ascritto a motivi extracalcistici, è forte con dubbi ed incertezze che sorgono spontanee:
- Cos'è successo veramente quando SICILIANO ha deciso di 'lasciare' la nave?
- Come mai ad un certo punto la squadra ha cominciato ad essere stanca e... Deconcentrata?
- Quanto ha influito sullo spogliatoio il rapporto che si è andato logorando fra BONATO-REMONDINA da una parte e MARTINELLI dall'altra?
- SICILIANO se n'è mai veramente andato?
Domande che con ogni probabilità rimarranno senza risposta e intanto l'HELLAS (ed i suoi tifosi) dovranno affrontare il quarto campionato di C1 a meno di imprevedibili quanto vergognosi (sul piano sportivo) ripescaggi.
Il VERONA perde un bravissimo Direttore Sportivo fra le grida d'approvazione di moltissimi pseudo-tifosi che a Luglio 2009 lo osannavano e che sarebbero stati prontissimi, in caso di promozione, a salire con lui sul carro dei vincitori... Così è la vita e così è il calcio: le persone hanno scarsissima riconoscenza e memoria molto corta; basta dar loro un qualsiasi capro espiatorio che d'incanto tutti pensano ad un futuro migliore e più generoso di soddisfazioni tanto chi non c'è (ancora) ha sempre ragione, chissà perchè! Va ricordato che, sul piano teorico, BONATO e la società non hanno fallito avendo promesso il salto di categoria in due stagioni... Certo che c'è modo e modo di mancare degli obiettivi e la non promozione 2009/2010 non può non essere vissuta come un fallimento ma incolpare di tutto un'allenatore (REMONDINA) che per più di tre quarti di stagione ha mantenuto il VERONA in testa alla classifica ed il suo maggiore sponsor (BONATO) vorrebbe dire tacere le responsabilità di chi su di loro aveva autorità (MARTINELLI) finendo per essere perlomeno ingiusti: mandiamo a casa anche il proprietario? Qualcuno (a dire il vero più di qualcuno) vorrebbe anche questo (dando un colpo di spugna a tutto quello che il patròn ha fatto per i gialloblù e salvandoli, di fatto, dal fallimento) ma per favore siamo seri e atteniamoci ai fatti: i fatti sono che un DS deve portare i giocatori migliori al prezzo più basso ed in questo senso BERRETTONI (a parametro zero), DI GENNARO (ad un prezzo molto conveniente) e DALLA BONA sono stati tre autentici colpi, il resto è aria fritta...
CORI VERGOGNOSI VS PESCI MARCI&TOPICIDA 2 a 2: Dopo la disfatta contro il PESCARA tengono banco le condizioni in cui sono stati accolti i tifosi scaligeri nel 'civilissimo' capoluogo abruzzese; topicida sulle ringhiere, pesci marci ed interiora di chissà quali animale sparsi un po' ovunque e acqua salata anticaldo sulla testa dai solerti pompieri dello stadio 'Adriatico'... «Ve lo siete meritato!» attaccano i sostenitori biancazzurri «Così imparate a limitare cori vergognosi e discriminanti contro il nostro territorio»... «Non è vero!» ribattono i tifosi veronesi «Era solo goliardia la nostra! E poi... Un conto sono i cori offensivi altro conto è imbrattare la curva avversaria e renderla pericolosa e puzzolente con veleni e rifuti vari» ed in effetti il settore dedicato alla gente gialloblù a Pescara doveva essere probabilmente chiuso per inagibilità e ora la cosa è finita in mano ai politici (!?! Dio ce ne scampi) che, con una bella interrogazione in Parlamento, vogliono ergersi a paladini di una città (che in altre occasioni è stata bellamente presa per i fondelli senza che nessuno spendesse una parola... Si vede che allora non conveniva).
Siamo alle solite: In molti danneggiano strutture, offendono minoranze e città intere eppure nessuno paga mai! Anzi... Si trova pure il modo di incartarsi ulteriormente in problemi che, fino a quando la 'certezza della pena' non verrà assicurata anche in Italia, non verranno risolti e si concluderanno a tarallucci e vino. Non è vero che le leggi non ci sono, è che non vengono rispettate dalla maggioranza dei frequentatori abituali degli stadi. Prendiamo i cori razzisti (o volendola dire con la Lega Pro discriminanti nei confronti di un territorio) ad esempio, la soluzione è semplice: Al primo sgarro si chiude lo stadio una giornata, al secondo si chiude per metà stagione, al terzo fino a fine stagione! Non mi pare difficile... È che i soldi in ballo sono tanti e pochi gli 'uomini di buona volontà'. Ha ragione mister CAPELLO «Le società calcistiche in Italia sono assogettate dagli ultrà», frase che potrà far storcere il naso a quelli che pensano che 'don Fabio' abbia 'tradito' il calcio italiano, ma che contiene purtroppo una tragica verità: il tifoso italiano allo stadio gode di un malinteso senso di libertà e di impunità ed a poco servirà la 'tessera del tifoso' (peraltro già criticatissima) se poi non funzioneranno a dovere le DASPO e le altre (ridicole) pene applicate ai 'furbi'...
[IN BREVE] NBA FINALS: Pareggio LAKERS, si va a gara 7! CALCIOMERCATO: TONI rescinde col BAYERN, firmerà probabilmente col GENOA. MONDIALI: Sorpresa! La SVIZZERA porta a terra la SPAGNA... CANNAVARO ammette amaramente 'La riconoscenza nel calcio è morta!' TENNIS: Brutto rientro per la SCHIAVONE che, dopo aver vinto il Roland Garros, viene eliminata al primo turno dell'Eastbourne. CALCIOMERCATO: Il PALERMO tiene MICCOLI e compra MACCARONE! CICLISMO: CAVENDISH che capitombolo in Svizzera
[RASSEGNA STAMPA]
In Sudafrica le vuvuzela? In Italia i topi morti
Scritto da: Roberto Stracca alle 18:37
Tags: tifosi, violenza
Se il mondo s’interroga (e cerca rimedi) alle vuvuzela, negli stadi italiani ci si interroga (in Parlamento) sui topi morti. Dopo la partita Pescara-Verona, che ha sancito la promozione in serie B della squadra abruzzese, tre deputati della Lega Nord hanno presentato un'interrogazione al ministro Roberto Maroni in cui denunciano il trattamento riservato ai tifosi veronesi, che allo stadio «Adriatico» avrebbero trovato topi morti e pesci marci in tribuna, con le ringhiere cosparse di topicida e mastice sulle gradinate.
Ieri il giudice sportivo ha inflitto 10 mila euro di ammenda al Verona per «discriminazione territoriale» per i cori intonati durante la partita dai tifosi scaligeri contro i sostenitori e i giocatori del Pescara. Ora la sfida continua con l'iniziativa dei parlamentari leghisti Alessandro Montagnoli, Matteo Bragantini e Giovanna Negro, che puntano il dito contro l’accoglienza riservata ai duemila sostenitori del Verona. Nell'interrogazione i tre esponenti della Lega denunciano anche l'aggressione fisica che sarebbe stata sulla vicenda ha preso posizione anche il parlamentare del Pd Giampaolo Fogliardi, che ha scritto al sindaco di Verona Flavio Tosi sollecitandolo a intervenire sul trattamento ricevuto da squadra, tifosi, giornalisti ed amministratori veronesi a Pescara: “Verona non merita di essere presa a pesci (marci) in faccia”.
I commenti (6)
Postato da flux_box | 15/06/2010
mi spiacerebbe dire che se lo meritano, ma sicuramente chi per anni ha denigrato e umiliato i tifosi meridionali nel proprio stadio cosa si può aspettare? Dove erano i leghisti quando sono stati sputati addosso i giornalisti napoletani durante Verona-Napoli 1-3 che decretò il ritorno del Napoli in A? I veronesi hanno sempre trattato i meridionali da schifo, e i meridionali non dimenticano
Postato da Meteor | 16/06/2010
Quale sarebbe il senso di questa notizia?
Boh
Per il resto meglio due topi morti che quelle trombette odiose
Durante la partita Italia-Paraguay hanno inquadrato piu' di una volta un bambino con le cuffie....tristissimo
Ma guai a vietarle!! ....sarebbe "sborgo rassismo"
Che mondiale "fastidioso"
Postato da ilFrance | 16/06/2010
flux_box: i tifosi dell'hellas verona, non i veronesi. Per fortuna non siamo tutti uguali.
Postato da giuseppe59 | 16/06/2010
Mi verrebbe da dire.. "chi semina vento raccoglie tempesta. Sarebbe cinico e divertente, per certi versi ma, con questi atteggiamenti, da entrambe le parti, non aiutiamo la riconciliazione nazionale.
In un futuro prossimo dobbiamo cercare di evitare questi spiacevoli fatti che colpiscono in maniera particolare le persone per bene che vanno allo stadio con i propri bambini. Mi vien da pensare ch il tempo delle feste negli stadi è finito. Io per non sbagliare vedo le partite in televisione. E' sbagliato, ma non posso farci nulla, a scanso di equivoci voglio evitare topi morti e pesci putridi.
Postato da goldrake70 | 16/06/2010
Vi posso garantire che a Verona ci hanno trattato malissimo. All'interno dello stadio l'acqua era venduta al doppio rispetto al costo riservato ai veronesi. E i cori 10 100 1000 terremotati ? Tra di noi c'è gente che ha perso parenti ed amici causa del terremoto.
Credo che un po' di pesce marcio faccia meno "male".
Silvio (Pescara)
Postato da clarenceroad | 16/06/2010
Dopo che i giornalisti pescaresi sono stati aggrediti ed insultati (tra cui anche una donna) dopo che un calciatore del Pescara è stato aggredito, dopo che i tifosi dell'hellas ci hanno dato dei terremotati per 360 minuti, cosa fanno? corrono sotto la gonna di mamma lega!
Basta poco per essere ignoranti, basta essere solo un po ignoranti.
GRAZIE PESCARA.
FONTE: Corriere.it
16/06/2010
Pescara Verona, interrogazione della Lega a Maroni: "Topi morti e pesce marcio" Tre deputati della Lega Nord hanno inviato un'interrogazione al Ministro Maroni in merito al trattamento ricevuto dai tifosi veronesi in occasione della partita di domenica: "Topi morti e pesce marcio"
di Redazione
L'importanza della partita di domenica fra Pescara e Verona era nota a tutti.
Ma che addirittura potesse finire all'attenzione del Ministro Maroni per un'interrogazione inviata da tre deputati leghisti, in pochi lo immaginavano.
Gli onorevoli Alessandro Montagnoli, Matteo Bragantini e Giovanna Negro della Lega Nord, infatti, hanno scritto al Ministro dell'Interno per denunciare il trattamento ricevuto dai tifosi veronesi a Pescara, in particolare allo Stadio Adriatico, dove avrebbero trovato sugli spalti topi morti, pesce marcio puzzolente, topicida e mastice.
Già in settimana la tensione fra le due tifoserie era altissima, dopo gli scontri avvenuti nella partita d'andata al Bentegodi ed i cori provocatori dei tifosi scaligeri nei confronti dei pescaresi.
Cori che si sono ripetuti anche nella partita di ritorno, e per i quali il giudice sportivo ha infilitto una sanzione di 10 mila euro al Verona Calcio per "discriminazione territoriale".
Intanto anche dall'opposizione arriva solidarietà ai veronesi: il deputato Pd Fogliardi ha scritto al sindaco di Verona Tosi: "Verona non merita di essere trattata a pesci in faccia".
FONTE: IlPescara.it
SERIE B UFFICIALE: Sassuolo, torna il dg Bonato
17.06.2010 14.23 di Andrea Lolli
E' stato ufficializzato questa mattina, con una conferenza stampa nella sede di Piazza Risorgimento, il ritorno di Nereo Bonato nel ruolo di direttore generale del Sassuolo. Per il dirigente inizia così la terza avventura in neroverde dopo che, la scorsa estate, si era trasferito al Verona.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Mercoledì 16 Giugno 2010
Dopo l’addio di Bonato, in pole il tandem Gibellini-Calori, che può liberarsi dal Portogruaro Verona, tre piste per costruire la squadra del futuro
di Gianluca Vighini
VERONA - Nereo Bonato non è più il diesse dell’Hellas. Lo ha ufficializzato ieri in conferenza .«Non c’è più il feeling con la società», ha spiegato. E quindi è partito il toto diesse, con tre scelte che patròn Martinelli sta vagliando, dopo aver accettato le dimissioni di Bonato. Idea Gibellini. Mauro Gibellini, ex attaccante nel primo Verona di Bagnoli (faceva coppia con Nico Penzo nella squadra che salì dalla B alla A), ha già lavorato due volte con l’Hellas. La prima, tormentata, all’epoca del fallimento. La seconda più felice, con Pastorello, prima con Salvioni-Maddè, poi con Ficcadenti quando vennero lanciati Cassani, Cossu, Dossena, Behrami. Gibellini conosce bene i giovani, è un esperto della categoria, avrebbe anche idee nuove sul prossimo allenatore. Martinelli non lo conosce personalmente, ma un contatto ci sarebbe già stato. A Gibellini (nato a Fossalta di Portogruaro) piace molto Calori (nella foto) che potrebbe liberarsi dall’attuale società con cui ha solo un accordo verbale. Ipotesi Osti-Prisciantelli. Dopo l’esperienza di Bergamo, potrebbe tornare, questa volta in coppia con Osti. Prisciantelli è l’uomo che ha risanato (con Previdi), il Verona portando la squadra a ridosso dei play off. Tra i giovani scoperti: Bergamelli (quest’anno all’Albinoleffe), Tiboni, Girardi (al Modena in B), Parolo (promosso in A con il Cesena). Magalini, uomo vicino al Chievo. Martinelli avrebbe chiesto anche consiglio a Campedelli e a Sartori che già avevano caldeggiato Bonato. E l’ultima proposta (sponsorizzata anche dallo stesso Bonato...) è quella di Franco Magalini, attuale diesse del Mantova, retrocesso in Lega Pro. Un nome che non piace ai tifosi del Verona, proprio per la contiguità di Magalini con il Chievo e con Campedelli. Campedelli avrebbe anche consigliato a Martinelli di ingaggiare Corini, l’allenatore scartato proprio dai cugini. (ass)
Mercoledì 16 Giugno 2010 A Pescara topi morti per i tifosi dell’Hellas: interrogazione al ministro
VERONA - Topi morti, pesci marci in tribuna, ringhiere cosparse di topicida e mastice sulle gradinate. Sarebbero stati accolti così i tifosi veronesi a Pescara lo scorso weekend, in occasione della partita tra l’Hellas e la squadra abruzzese. Lo denuncia un’interrogazione presentata da tre deputati leghisti, Alessandro Montagnoli, Matteo Bragantini e Giovanna Negro, al ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Sempre nell’interrogazione, secondo i tre esponenti della Lega Nord, sarebbe stata sfiorata l’aggressione fisica in sala stampa nei confronti di alcuni giornalisti veronesi.
Una vicenda nella quale ha preso posizione anche Giampaolo Fogliardi, parlamentare veronese del Pd, che sempre ieri ha scritto al sindaco Flavio Tosi, sollecitandolo a intervenire sulla questione e sul trattamento ricevuto da squadra, tifosi, giornalisti e amministratori veronesi a Pescara. «Un insulto alla città pianificato - ha scritto il parlamentare - messo in atto con pessimo gusto anche dai giornalisti locali che hanno trasformato la sala stampa in una curva». Poi ha concluso: «Verona non merita di essere presa a pesci (marci) in faccia»
FONTE: Leggo.it
HELLAS
IL DS BONATO CONFERMA L’ADDIO AL CLUB SCALIGERO: TORNERÀ AL “SUO”SA SS U O LO «Lascio perché manca la fiducia» Decisive le incomprensioni con il presidente Martinelli: «Il progetto prevedeva la B in due anni, questa stagione non è tutta da buttare».
Andrea Spiazzi Verona
Nereo Bonato saluta e se ne va. Il ds gialloblù lascia l’Hellas per riapprodare a Sassuolo. «È venuta a mancare la stima e la fiducia reciproca». È la frase che ripete in maniera quasi ossessiva, la causa del suo divorzio con Martinelli. «Questa sensazione ce l’ho da un mese e mezzo - commenta Bonato - inutile restare in queste condizioni. Mi spiace, credevo nel progetto avviato, ma così stando le cose me ne sarei andato anche in caso di promozione in B». Il crac con il patron del Verona risale al finale di stagione, quando i contatti tra Martinelli e Benito Siciliano si erano fatti più intensi per valutare altre soluzioni per il futuro. Dopo il Portogruaro, poi, la decisione di non tenere Bonato, scelta annusata subito dal ds che ha quindi riallacciato i rapporti col Sassuolo che lo aspetta a braccia aperte. Alla stampa Bonato lascia una traccia scritta con alcune considerazioni. «Il progetto prevedeva la promozione in due anni… gli obiettivi erano quelli di costruire una rosa competitiva e di recuperare il rapporto coi tifosi», mete, secondo il ds, raggiunte.
«Secondo me il bilancio è comunque positivo, resta grande il dispiacere per non aver approfittato dei tre momenti chiave del campionato: il forte vantaggio sulla seconda a metà del girone di ritorno, il match point col Portogruaro e la finale playoff col Pescara». Questione Remondina: «Dopo la sconfitta col Real Marcianise – spiega - ci siamo riuniti per decidere se cambiare tecnico. Arrivando il Pescara al Bentegodi abbiamo pensato che con un nuovo mister, se poi si perdeva, si sarebbe messa male». Il nodo cruciale rimane, tuttavia, il rapporto con Martinelli: “«l mio cruccio è quello di non essere riuscito a cementare il mio rapporto con lui in modo da renderlo resistente alle pressioni e alle ingerenze alle quali era ed è sottoposto per il ruolo che riveste». Un consiglio lo vuole poi dare ai tifosi: «Non è sempre possibile vincere subito, ci vuole pazienza, ed evitate gli eccessi che danneggiano il Verona».
Ancora polemiche
Pescara-Verona, interrogazione a Maroni sul trattamento riservato ai tifosi gialloblù Tre deputati leghisti si rivolgono al ministro degli Interni
Non si placano le polemiche su Pescara-Verona, e in particolare sul trattamento riservato ai tifosi gialloblù che sulle gradinate dello stadio “Ad r i a t i co” hanno trovato topi morti, pesci marci e ringhiere cosparse di topicida. Tre deputati della Lega Nord hanno presentato un'interrogazione al ministro Roberto Maroni in cui denunciano anche l’aggressione fisica che sarebbe stata sfiorata in sala stampa nei confronti di alcuni giornalisti veronesi e chiedono al ministro degli Interni di svolgere accertamenti. Ieri, intanto, il giudice sportivo ha inflitto 10 mila euro di ammenda al Verona per “discriminazione territoriale” per i cori intonati durante la partita dai tifosi scaligeri contro i sostenitori e i giocatori del Pescara.
FONTE: DNews.it
16/06/2010
«Il ministro verifichi gli atti contro i tifosi del Verona» PESCI IN FACCIA. Scatta la denuncia, interrogazione in Parlamento
Non c'è pace per i tifosi dell'Hellas. Quella di Pescara sarà ricordata come una delle trasferte peggiori e non soltanto per l'epilogo calcistico.
Faceva caldo domenica a Pescara, circa 40 gradi e la temperatura non ha certo aiutato a conservare fresche le viscere di pesce che nottetempo qualche esagitato del Pescara ha lanciato nella curva che doveva ospitare la nostra tifoseria. Il pesce è putrefatto in fretta e l'odore nauseabondo ha saturato l'aria. Alcuni tifosi hanno avuto conati di vomito.
Ma non è stata l'unica «carineria». Le inferriate, le transenne del settore in cui stavano i tifosi gialloblù sono state sporcate con del grasso intriso di topicida. Un gesto sconsiderato e pericoloso.
«Facciamo denuncia contro ignoti ritenendo però responsabili sia il Pescara società che il Comune che essendo proprietario dell'impianto ha l'obbligo anche di custodirlo», spiega l'avvocato Massimo Belligoli, che era in trasferta domenica, «quello che è capitato è molto grave. La stessa polizia ha detto ai tifosi che poteva esserci topicida sulle transenne. Se qualcuno avesse portato le mani alla bocca avrebbe potuto stare male, se non peggio».
A questi due episodi si debbono aggiungere anche le aggressioni verbali e fisiche che i giornalisti veronesi hanno subito in sala stampa da parte di colleghi «tifosi» che hanno tentato anche di mettere loro le mani addosso.
E il caso è arrivato anche in parlamento grazie all'interrogazione presentata ieri da alcuni deputati della Lega Nord.
I parlamentari chiedono se il ministro dell'Interno sia conoscenza della situazione e non intenda verificare come in uno stadio quale è l'Adriatico di Pescara, si siano introdotte delle persone, prendendosi tutto il tempo necessario mettere in atto tali forme di vandalismo. Chiedono al ministro anche di verificare i carenti sistemi di sicurezza che hanno permesso l'invasione di campo dei tifosi di casa arrivando quasi al contatto con quelli ospiti. Firmato Alessandro Montagnoli, Matteo Bragantini e Giovanna Negro.
Il deputato veronese del Pd, Giampolo Fogliardi ha invece scritto al sindaco Flavio Tosi, esprimendo anche solidarietà al presidente Martinelli: «Mi rivolgo a te come primo cittadino, chiedendoti di prendere posizione con chi di dovere, anche all'interno della maggioranza di governo, per far alzare la voce della città sul trattamento ricevuto da squadra, tifosi, giornalisti ed amministratori veronesi a Pescara. Verona non merita di essere presa a pesci (marci) in faccia».
Alessandra Vaccari
16/06/2010
Ciao Hellas, Bonato saluta e se ne va RIVOLUZIONE IN VIA TORRICELLI. Il direttore sportivo rassegna le dimissioni e torna al Sassuolo. «Poca pazienza ma il nostro progetto prevedeva la B in due anni»
«Non c'è più un rapporto di fiducia, ho ancora due anni di contratto ma preferisco togliere il disturbo per il bene della società»
La sua avventura in gialloblù è durata solo un anno. Nereo Bonato era arrivato l'8 giugno del 2009, se n'è andato ieri, quarantottore dopo la sconfitta con il Pescara. Il direttore sportivo del Verona torna al Sassuolo, riallaccia il rapporto mai interrotto con la società emiliana e con Giorgio Squinzi, patron della Mapei. Addio serie B, ciao Hellas. «Non c'è più il rapporto di fiducia con la società», ha detto ieri pomeriggio Bonato al ristorante San Marco. Nell'incontro con i giornalisti ha letto un comunicato e ha fatto il bilancio della stagione appena conclusa.
IL PROGETTO. «Il nostro progetto prevedeva la B nel giro di due anni - spiega Bonato - e implicava comunque un campionato di vertice già a partire dalla prima stagione, avendo come obiettivo minimo i play off. Anche a Sassuolo la promozione è giunta al secondo anno basta avere la pazienza di aspettare e programmare. So che dopo il vantaggio in classifica acquisito a metà del girone di ritorno sembra quasi una provocazione ma invece è una vera e semplice constatazione»
GLI OBIETTIVI DEL CLUB. «Abbiamo cercato di costruire una rosa di giocatori competitiva - scrive Bonato - di recuperare il rapporto con i tifosi e incrementare le presenze allo stadio, senza dimenticare la valorizzazione del tessuto imprenditoriale con possibili sinergie da attivare anche in chiave futura».
IL BILANCIO. «Il bilancio è comunque positivo, soprattutto guardando alle stagioni che mi hanno preceduto - continua l'ex diesse gialloblù - se ci lasciamo prendere dallo scoramento per la partita con il Portogruaro o per l'esito della doppia sfida con il Pescara, allora il bilancio ci può apparire disastroso. Però ci tengo a sottolineare che vincere è sempre difficile e il Verona non era l'unica squadra costruita per obiettivi importanti. Inoltre avere sette punti di vantaggio nel corso del campionato, non è di per sè garanzia di vittoria, come peraltro insegnano anche campionati di serie A e B».
L'ALLENATORE. «Sono consapevole che la critica che mi sarà sempre rivolta sarà quella di non aver cambiato prima Remondina - spiega Bonato - posso anche accettarla, pur sapendo che la scelta di continuare con lui è sempre stata frutto di confronto in società e comunque ci tengo a evidenziare che cambiare allenatore non avrebbe significato automatica promozione in B. Le vittorie, come abbiamo visto, dipendono da tanti fattori. Richiamerei Remondina all'inizio dell'an no? Non lo so, non pensavo ci fosse tanta acredine da parte dei tifosi contro il mister anche quando le cose andavano bene».
GLI ACQUISTI. «Anche la campagna acquisti è frutto di accordi con la società - aggiunge - sono stati inseriti 17 nuovi giocatori rispetto alla rosa precedente. Credo che l'Hellas abbia una rosa solida e competitiva, credo anche che un margine di errore mi possa essere concesso. Ma il vero problema non è stata la scelta di determinati calciatori ma piuttosto il rendimento di alcuni di loro nei momenti decisivi della stagione. Auguro a chi mi seguirà di poter fare meglio ma sono convinto che con pochi ritocchi la squadra potrà competere per la vittoria anche nella prossima stagione».
IL PRESIDENTE. «Il mio cruccio è di non essere riuscito a cementare il mio rapporto con il presidente Martinelli - ammette - in modo da renderlo resistente alle pressioni e alle ingerenze alle quali era ed è sottoposto per il ruolo che riveste. Lo ringrazio per la fiducia che ha avuto e per l'opportunità che mi ha dato di lavorare nella squadra della mia città e di cui sono tifoso».
I TIFOSI. «Io sono veronese, ho giocato nel Verona , so cosa rappresenta la nostra tifoseria per la squadra e per la città - precisa Bonato - mi dispiace che qualcuno abbia male interpretato le parole dette nella conferenza che ho convocato il giorno dopo la gara di campionato con il Pescara dove ho sottolineato abbondantemente che a lanciare il famoso sasso non era stato sicuramente un tifoso dell'Hellas (perchè da tifoso so benissimo che non farebbe mai) bensì da un teppista. Vedere il Bentegodi pieno di passione e di tifo mi ha fatto un grandissimo piacere. Un appello alla gente gialloblù: continuate così ma senza eccessi. Grazie ancora, di cuore».
L'ORGOGLIO. «Della mia esperienza di questa stagione - conclude - porterò con me quel senso di responsabilità e di orgoglio che hanno caratterizzato la mia attività. Per me è stato un onore grandissimo aver contribuito a scrivere una pagina, comunque significativa, nella storia di questa società»
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
17/06/2010 15:16
Presentato Bonato a Sassuolo. Ma il Verona non lo ha ancora liberato Nereo Bonato presentato a Sassuolo. La notizia compare questa mattina sul sito della società modenese. Ma se poi si va a guardare il sito del Verona, in realtà non c'è traccia delle dimissioni di Bonato.
Non una riga sulla conferenza stampa dell'altro giorno, nè tantomeno una riga che dia l'ufficialità dell'addio. Cosa vuol dire questo? Significa che Bonato, è ancora legato contrattualmente all'Hellas, almeno fino al momento in cui la società annuncerà ufficialmente di aver accettato le dimissioni. Nel frattempo Bonato sta già lavorando per il Sassuolo.
16/06/2010 15:22
Nuovo ds: la decisione entro la prossima settimana Da stamattina nella sede del Verona in via Torricelli è ricomparso l'amministratore delegato Benito Siciliano. Riunione fiume con il presidente Martinelli. Da decidere il nome del nuovo direttore sportivo. Gibellini e Prisciantelli in pole position. Non ancora "formalizzate" le dimissioni di Bonato.
Benito Siciliano, il braccio destro di Giovanni Martinelli, è tornato stamattina in sede. Una riunione fiume con il presidente Martinelli, alcuni punti da risolvere in agenda, soprattutto un nuovo direttore sportivo da scegliere per il dopo Bonato.
Una decisione che deve essere ponderata con grande attenzione. Dopo i dissidi con Bonato e le ferie forzate, ora Siciliano richiede chiarezza. Non ci dovranno più essere conflitti di potere tra proprietà, amministratore e parte tecnica. Per questo "slitta" la scelta del ds. Scelta che sarà fatta entro la settimana al massimo nei primi giorni della prossima. Alle porte batte infatti la nuova stagione. Bisogna scegliere, allenatore, staff, date dl ritiro. Insomma, non c'è tempo da perdere. Due i candidati per il ruolo da ds: Gibellini e Prisciantelli.
15/06/2010 17:06 L'addio di Bonato: "Lascio perchè non sento più la fiducia della società"
Un comunicato per confermare quello che tutti sapevano. Nereo Bonato lascia il Verona e torna a Sassuolo. Il ds lo ha spiegato oggi in una conferenza stampa convocata al Ristorante San Marco vicino allo stadio.
"Non sento più la fiducia della società" ha spiegato Bonato "e questo per uno come me è sufficiente per lasciare. Reputo questa la condizione numero uno per lavorare in una società".
Bonato ha dato poi ai giornalisti un comunicato dove illustra la sua posizione.
"Me ne sarei andato anche se fosse arrivata la serie B" ha detto il ds.
FONTE: TGGialloblu.it
[OFFTOPIC]
NBA FINALS: Pareggio LAKERS, si va a gara 7! CALCIOMERCATO: TONI rescinde col BAYERN, firmerà probabilmente col GENOA. MONDIALI: Sorpresa! La SVIZZERA porta a terra la SPAGNA... CANNAVARO ammette amaramente 'La riconoscenza nel calcio è morta!' TENNIS: Brutto rientro per la SCHIAVONE che, dopo aver vinto il Roland Garros, viene eliminata al primo turno dell'Eastbourne. CALCIOMERCATO: Il PALERMO tiene MICCOLI e compra MACCARONE! CICLISMO: CAVENDISH che capitombolo in Svizzera CAVENDISH, CADUTA CHOC AL GIRO DI SVIZZERA -VIDEO
Spettacolare caduta al Giro della Svizzera di Mark Cavendish sul traguardo di Weetingen. Il velocista è stato multato per cambio di traiettoria non permesso dal regolamento. Al britannico sono stati inflitti 30” di penalità in classifica e una multa, lievissima, di 200 Franchi svizzeri (142 Euro). E’ andata peggio a Haussler, il corridore tirato giù da Cavendish, che ha riportato una profonda ferita alla gamba destra, oltre ad altre abrasioni. Subito portato ieri in ospedale, il tedesco del team Cervelò non ha preso il via nella quinta tappa. Stessa sorte per il francese Coyot: per lui frattura di radio e scafoide oltre a una forte contusione alla zona pelvica.
CANNAVARO AMARO: "NON C'E' GRATITUDINE NEL CALCIO"
«Finito il Mondiale saluto e ringrazio tutti. Mi mancherà il clima della Nazionale», spiega Fabio Cannavaro, il capitano dell'Italia in un'intervista esclusiva al settimanale 'Chi', in edicola mercoledì 16 giugno. «C'è malinconia nella mia ultima avventura azzurra, indosso questa maglia da 13 anni. Ma sono tante le ‘notti magiche’ che mi porto dentro». Cannavaro risponde anche allo scetticismo che ha accolto la scelta di Lippi di schierarlo titolare. «Ora si dice che sono ‘bollito’, ma ho sempre fatto cambiare idea a tutti: da ragazzo dicevano che ero troppo piccolo fisicamente per fare il calciatore! Con la Juventus è stata una stagione difficile. Ma non capisco perchè, se vinco il Pallone d'oro, è merito del gruppo; ma se perdiamo è colpa di Cannavaro». Il capitano, che l'anno prossimo giocherà a Dubai, si toglie qualche sassolino, dopo il suo mancato trasferimento al Napoli. «Con il Napoli non c'è mai stata una trattativa. La gente non ci crede e anch'io faccio fatica a crederci. Avrei voluto tornare nella mia città, dove nel 2006 ho portato la coppa del Mondo. L'avrei fatto anche gratis, ma è da quando la squadra è di nuovo in serie A che mando messaggi, purtroppo a senso unico». Parlando della sua carriera, dice: «Nel calcio non c'è gratitudine. Finchè vai bene sei una bandiera e un idolo, ma poi non servi più. Mi dispiace che i tifosi dell'Inter mi vedano ancora come quello che, quando giocava in nerazzurro, si era finto infortunato per andare alla Juve mentre, in realtà, avevo passato i due anni più sofferti della mia vita. O che mi vedano come ‘l'amico di Moggi’ quando non l'ho mai sentito in vita mia». Dell'Italia, infine, dice: «Siamo indietro in alcune cose, finchè non sistemeremo le strutture e l'educazione sportiva difficilmente ci assegneranno una manifestazione. Ma sono orgoglioso di essere italiano perchè, nonostante tutto, non molliamo mai, abbiamo vinto la Champions, siamo campioni del Mondo, abbiamo ragazze come Francesca Schiavone che vincono a Parigi e ci riempiono il cuore. Dobbiamo investire sul futuro».
RIENTRO CON SCONFITTA PER FRANCESCA SCHIAVONE
Francesca Schiavone esce nel primo turno del torneo Wta di Eastbourne (erba, montepremi 1,14 milioni di dollari). La milanese, tornata oggi in campo per la prima volta dopo il trionfo sulla terra rossa del Roland Garros, non inizia bene la stagione sull'erba: la 'leonessa', n.2 del seeding, è stata sconfitta in due set dalla romena Sorana Cirstea per 7-5, 6-3.
SPAGNA MATATA DALLA SVIZZERA ALL'ESORDIO -VIDEO
Grossa sorpresa a Durban: i campioni d'Europa della Spagna sono stati battuti all'esordio 1-0 dalla Svizzera in una partita valida per il girone H dei Mondiali di calcio. Ha deciso la rete di Fernandes al 7' del secondo tempo.
Spagna (4-4-2): Casillas, Sergio Ramos, Piqu‚, Puyol, Capdevila, Busquets (16' st Torres), David Silva (17' st Jesus Navas), Xabi Alonso, Xavi, Iniesta (32' st Pedro), Villa. All. Vicente Del Bosque.
Svizzera (4-4-2): Benaglio, Lichtsteiner, Senderos (36' pt von Bergen), Grichting, Ziegler, Barnetta (47' st Eggimann), Inler, Huggel, Gelson Fernandes, Derdiyok (34' st H. Yakin), Nkufo. All. Ottmar Hitzfeld.
Arbitro: Webb (Ing)
Rete: nel st 7' Gelson Fernandes
Recupero: 1' e 6'
Ammoniti: Ziegler, Grichting e H. Yakin per gioco pericoloso, Benaglio per comportamento antiregolamentare
- 7' st: Lancio in verticale per Derdiyok, chiuso da Casillas in uscita, la palla carambola su Pique e finisce a Fernandes che tira su Pique, caduto in terra, e sul rimpallo insacca a porta vuota.
TONI RESCINDE COL BAYERN ORA LA FIRMA CON IL GENOA
Luca Toni non è più un giocatore del Bayern Monaco: a comunicarlo proprio il club bavarese. Rescissione contrattuale consensuale tra i tedeschi e l'attaccante emiliano, che ora è libero di firmare con il Genoa. “Ringrazio di cuore Luca Toni per le sui prestazioni e il suo contributo, soprattutto nella stagione 2007-2008 nella quale abbiamo realizzato il ‘double’”, dice il presidente Karl-Heinz Rummenigge ricordando l'annata impreziosita dal trionfo in Bundesliga e in Coppa di Germania. “Auguro a Luca Toni – aggiunge - buona fortuna per il futuro con la sua nuova squadra”. Nel 2007-2008 il centravanti ha realizzato 24 reti. Nella seconda si è fermato a quota 14. Il 2009-2010 è stato avaro di soddisfazioni in maglia biancorossa. Ai problemi al tendine d'Achille si sono aggiunti i complicati rapporti con il tecnico olandese Louis van Gaal. Durante la pausa invernale del campionato tedesco, quindi, è avvenuta la separazione con il ritorno del giocatore in Italia. Oggi, infine, il divorzio definitivo.
NBA, FINALE THRILLING: LAKERS VINCONO, SI VA A GARA 7 -VIDEO
I Lakers annullano il match point di Boston, per assegnare il titolo Nba serve la settima e decisiva partita di una finale infinita. Los Angeles domina gara 6 travolgendo i Celtics per 89-67 e ottiene un rotondo 3-3. Ci vorranno almeno altri 48 minuti, giovedì, per assegnare l'anello di campione. All'ultima tappa di una stagione interminabile si arriva dopo la prova di forza dei detentori del titolo. Con le spalle al muro, i Lakers confezionano una prova perfetta che stritola i rivali. A metà gara i gialloviola sono avanti 51-31 dopo aver toccato anche il +22, il margine più ampio di tutta la serie. Il match, in sostanza, finisce con 24' di anticipo. Davanti alla first lady Michelle Obama e davanti alla solita platea eccellente dello Staples Center, con il fedelissimo Jack Nicholson a guidare la parata di star, Kobe Bryant illumina la scena con 26 punti (9/19 al tiro) e 11 rimbalzi.
La formazione di Phil Jackson domina sotto i tabelloni (52-39 nei rimbalzi) e può contare su Pau Gasol in versione extralusso. Il lungo catalano detta legge e flirta con la tripla doppia (17 punti, 13 rimbalzi e 9 assist). L'impiego ridotto di Andrew Bynum (2 punti e 4 rimbalzi in 15 minuti), limitato dal solito ginocchio scricchiolante, non penalizza i californiani che capitalizzano i 15 punti e i 6 rimbalzi di Ron Artest. I Lakers funzionano alla perfezione dall'inizio e per Boston, che tira con il 33,3 % dal campo e con il 21,7% da 3 punti, è subito notte fonda. I Celtics perdono subito il centro Kendrick Perkins, k.o. per un infortunio al ginocchio sinistro che rischia di pesare anche su gara 7. I 19 punti di Ray Allen non bastano per tenere a galla la barca. Nessuno dei big riesce ad accendere la scintilla: Paul Pierce si ferma a 13 punti, Kevin Garnett a 12 e Rajon Rondo a 10.
«Abbiamo difeso bene e a rimbalzo siamo andati ancora meglio», dice Jackson riassumendo la serata. Non c'è tempo per festeggiare, tra poche ore si torna in campo per 'là partita. Per la quarta volta in assoluto e per la prima volta dal 1984 una finale tra Lakers e Celtics ha bisogno del settimo episodio. «È una situazione di grande tensione», ammette il coach di Los Angeles. Jackson ha vinto 10 titoli in carriera, 6 con Chicago e 4 in California, ma mai ha avuto bisogno di arrivare a gara 7 per trionfare. «Adesso -dice- non si tratta più di allenare. Si tratta di scendere in campo e tirare fuori l'energia». I campioni in carica sognano di ripetere la prestazione impeccabile appena fornita: «Abbiamo fatto un lavoro eccellente in difesa -dice Bryant-. Ora, ci resta una sola partita da vincere. Siamo abituati a vivere queste situazioni».
Nell'altro spogliatoio, l'obiettivo è cancellare la serata storta rapidamente. «Pensavo che avremmo giocato meglio -ammette coach Doc Rivers-. Abbiamo giocato con individualismo su entrambi i lati del campo, non ci siamo mai concessi un'opportunità in difesa perchè non ci siamo mai fidati del compagno». E ora? «Per me gara 6 è alle spalle», dice Rondo. «A noi manca una partita, a loro manca una partita. Ci giochiamo tutto». Tutto in una partita: lo scenario ideale per il Commissioner David Stern, che da 5 anni non vedeva una finale così lunga. Nel 2005 erano in campo San Antonio Spurs e Detroit Pistons. Adesso è un'altra storia.
FONTE: Leggo.it
È ufficiale
UN ALTRO COLPO PER IL PALERMO ECCO MACCARONE Dopo Pinilla, anche Maccarone. Il Palermo ha ufficializzato ieri l’acquisto dell’attaccante sino all’anno scorso in forza al Siena. Per la punta piemontese, acquistata a titolo definitivo, contratto di tre anni con opzione per il quarto.
FONTE: DNews.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
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Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.