La voce dei protagonisti: Davide PELLEGRINI per l'HELLAS VERONA ed il patròn della PRO PATRIA Roberto VENDER...
- Pellegrini: "Spero di restare"
L'allenatore del Verona, Davide Pellegrini, giustamente euforico dopo la gara che è valsa la permanenza in C1 dei suoi, spiega:
"Il mio futuro lo deciderà la società. Mi era stato espressamente chiesto di salvare la squadra dalla retrocessione. Io l'obiettivo l'ho centrato. Prossimamente avrò un incontro con la dirigenza e se saranno soddisfatti del mio lavoro, spero tanto di poter proseguire con il Verona. Se non in prima squadra, sarò disponibile a tornare a seguire il settore giovanile".
- Pro Patria-Verona, la voce dei protagonisti Finale play out da brividi. Più di duemila veronesi in trasferta per l'ultimo atto di una stagione non esaltante ma con un solo obiettivo: non perdere per restare in C1 dopo la vittoria dell'andata maturata al novantesimo. Pro Patria invece che arriva da parecchi risultati negativi (non vince dal 24 ferbbraio in trasferta a Venezia, ndr), e per salvarsi deve solo ed esclusivamente vincere. Padroni di casa in vantaggio al 38' del primo tempo grazie ad un incursione di Negrini. Verona che in pieno recupero agguanta il pari con Zeytulaev e rimane in C1 per la gioia dei suoi numerosi sostenitori.
PRO PATRIA
L'amministratore delegato dei varesini, Roberto Vender: "Il momento è difficile. Dobbiamo assolutamente cercare di reagire nel miglior modo possibile. Purtroppo la realtà è questa: dovremo riapartire dalla C2, cercando di capire dove abbiamo sbagliato. Dopo un verdetto del genere, posso assicurare che la famiglia Vender tenterà in tutti i modi di risalire in una categoria che le compete, perchè la Pro Patria merita la C1. La stagione non è stata esaltante, ma non cerco alibi per gli infortuni o decisioni di gioco. Purtroppo siamo retrocessi e dobbiamo essere realistici. Il futuro? Martedì avrò un incontro con il sindaco per capire se l'amministrazione comunale vorrà sostenerci. Chiediamo una nuova situazione per il futuro della Pro Patria con strutture adeguate anche per chi verrà dopo di noi".
VERONA
L'allenatore del Verona, Davide Pellegrini: "La gara sembrava ormai persa, poi invece il calcio ti riserva dei risvolti clamorosi e siano riusciti all'ultimo ad acciuffare il sospirato pareggio. Devo ringraziare tutti i miei ragazzi per la grande impresa che hanno portato a termine, non mollando mai e credendoci fino alla fine. Nel primo tempo, rispetto a domenica scorsa, abbiamo giocato senza la giusta cattiveria e decisione, poi dopo aver subìto il loro goal, non avendo più nulla da perdere, la squadra ci ha creduto. Il futuro? La società mi aveva chiesto di salvare la squadra. Il mio obiettivo l'ho raggiunto, ora vedremo cosa decideranno".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Contributi filmati e interviste live dal TGGialloblù: Il gol firmato Ilyas ZEYTULAEV, La gioia di Giovanni ORFEI e la festa scaligera... - TG GIALLOBLU SPECIALE PRIMA EDIZIONE DELLE 20
Ilyas ZEYTULAEV al 90° scaccia tutte le paure, ora calma, gesso e... PROGRAMMAZIONE SERIA! - Hellas affonda la Pro Patria Pro Patria-Hellas Verona finisce 1-1. Di Zeytulaev la rete della salvezza. Gli scaligeri, in uno Speroni colorato di gialloblu, si guadagnano la permanenza in C1. I bustocchi retrocedono in C2.
Al termine di una settimana caratterizzata da molte polemiche sulle modalità di vendita dei tagliandi per la partita, per la maggior parte accaparrati da tifosi scaligeri, si è finalmente scesi in campo. Le tribune dello Speroni erano colorate di gialloblu, come già accaduto nella gara della stagione regolare. Il tifo dei sostenitori scaligeri è stato incessante e appassionato, come sempre nel corso di questo sfortunato torneo. Si è visto e sentito, in sostanza, il solito dodicesimo uomo in campo. Nella salvezza dell’Hellas, che ha evitato un doppio capitombolo esiziale e può adesso tentare la risalita a partire dal prossimo campionato, il ruolo della straordinaria tifoseria scaligera è stato fondamentale per centrare quell'obiettivo minimo senza il quale tutto sarebbe irrimediabilmente finito.
La Pro Patria era passata in vantaggio per prima, poco dopo la mezzora. Al 37’ Negrini concretizzava una certa prevalenza territoriale dei bustocchi e segnava una rete importante che riapriva le speranze di salvezza per la squadra di casa. Con una bella discesa sulla sinistra l’esterno bustocco tagliava la difesa scaligera e di sinistro infilava la sfera alle spalle di Rafael. L’Hellas accusava il colpo e faticava non poco a riprendersi.
Quando già lo spettro della C2 aleggiava sullo Speroni per i tifosi scaligeri, al 45’ del secondo tempo era Zeytualev a regalare alle maglie gialloblu la permanenza in C1 tra l’entusiasmo dei tifosi scaligeri. Tutto nasceva da un rinvio del portiere Rafael che, deviato da un difensore, consentiva al bravo Zeytulaev di trovare la via del gol. Dopo sei minuti di recupero, esplodeva la festa dei tifosi veronesi. I tigrotti lasciano una C1 che, fino a qualche mese fa, sembravano avere ancora saldamente alla loro portata.
FONTE: CalcioPress.net
La PRO PATRIA torna in C2 ancora polemiche per la gestione dell'evento che ha trasformato lo SPERONI di BUSTO ARSIZIO in uno 'stadio scaligero'... - Pro Patria: è finita Finisce 1-1 contro il Verona, che pareggia a un minuto dalla salvezza. La squadra dei Tigrotti scivola in C2
La Pro Patria torna nei bassifondi del calcio professionistico italiano: l'aspetta la serie C2. Fatale l'1-1 maturato - manco a dirlo, a un minuto dalla salvezza - nella seconda trasferta consecutiva contro il Verona (avete letto bene), quella odierna allo Speroni, trasformato per l'occasione in succursale del Bentegodi. Sugli spalti, infatti, almeno tre tifosi veronesi per ogni supporter biancoblu, con i popolari trasformati in curva ospiti - una spettacolare macchia di colore gialloblu - e persino la tribuna in larga misura colonizzata dagli ospiti venuti dal profondo Nordest. Feroci le proteste all'ingresso di molti tifosi bustocchi, fatti entrare solo quando la tifoseria della Hellas si era sistemata con agio, biglietti alla mano. Attenti i controlli all'ingresso in cerca di ogni oggetto "da lancio". I temuti incidenti non si sono comunque verificati.
Ai tigrotti di mister Rossi c'è poco da rimproverare: la buona volontà c'è stata. Bisognava vincere assolutamente dopo l'1-0 incassato al 94' all'andata, ma mancavano proprio i mezzi. Una squadra dal centrocampo inventato per le forzose assenze dei suoi uomini chiave (i Tramezzani, Dalla Bona, Vecchio...), quasi costituzionalmente incapace di segnare, ha lottato duramente per tutto il match alla pari con un Verona galvanizzato dal pubblico "di casa" (vedi sopra).
... È al 44' che il cuore della Busto sportiva è irrimediabilmente colpito. Dopo un'azione tambureggiante e confusa dei veronesi, che include un violento scontro fisico tra un difensore biancoblue un giovatore scaligero, l'usbeco Ilyas Zeytulaev trova infilandosi da destra in area il tiro della disperazione che, rimpallato dalla schiena di un difensore bustocco, scavalca Anania sul primo palo. I giocatori della Pro Patria crollano sul prato, dall'altra parte si rischia l'invasione di campo. In tribuna la minoranza bustocca surgela: sa benissimo che è finita. I corpi dei tigrotti si rialzano da terra e riprendono a correre e calciare, le loro anime restano lì sulle zolle bagnate. Si giocherà ancora a lungo, otto minuti di recupero (assurdi, inutili e beffardi). L'ultimo ansito di agonia della Pro Patria è un tiro di Marino poco a lato, poi è il Verona a rischiare di vincere immeritatamente, ancora con Zeytulaev cui si oppone Anania. Il fischio finale scatena quella che sembrerebbe la festa di una squadra di casa, con tanto di invasione di campo e giocatori lasciati in mutande: invece è quella degli ospiti. La Pro Patria va tristemente a meditare sui suoi errori e le sue eterne sfortune.
FONTE: VareseNews.it
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.