ANTEPRIMA CROTONE-VERONA
I CONVOCATI
DRAGO deve fare i conti con le decisioni del giudice sportivo e l'infermeria tanto da dover rinunciare ad ABRUZZESE, ERAMO, DE GIORGIO, GABIONETTA, DE LUCA e MIGLIORE
Questo l’elenco completo dei ventuno rossoblù convocati:
Portieri: 1 Belec; 61 Bindi
Difensori: 23 Correia; 31 Checcucci ; 56 Tedeschi ; 19 Vinetot ; 6 Ligi , 37 Mazzotta ; 57 Natalino
Centrocampisti: 4 Galardo ; 21 Loviso ; 36 Maiello ; 24 Florenzi ; 8 Colomba; 77 Essabr
Attaccanti: 7 Calil; 9 Pettinari ; 90 Ciano ; 22 Djuric ; 17 Sansone; 11 Caccavallo
MANDORLINI rinuncia agli acciaccati MARECO e RUSSO, a centrocampo torna MANCINI davanti saranno ancora BERRETTONI e BJELANOVIĆ ad affiancare GOMEZ TALEB?
Questa la lista completa dei giocatori chiamati alla difficile partita di Crotone dal tecnico scaligero:
Portieri: 26 Frattali, 1 Rafael;
Difensori: 13 Abbate, 23 Cangi, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 33 Pugliese, 25 Scaglia;
Centrocampisti: 16 Galli, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 7 Mancini, 77 Tachtsidis;
Attaccanti: 27 Berrettoni, 32 Bjelanovic, 14 D'Alessandro, 9 Ferrari, 21 Gomez Taleb, 6 Lepiller, 11 Pichlmann
I calabresi vicini a quota 46 che significherebbe salvezza e raggiungimento dell'obiettivo stagionale: due vittorie per pensare con serenità alla prossima stagione una delle quali il tecnico DRAGO cercherà di ottenere già contro gli uomini di MANDORLINI in uno 'Scida' che si preannuncia infuocato e bardato a festa anche grazie ai prezzi popolari stabiliti dalla società rossoblù in occasione della gara contro gli scaligeri...
20 punti più su il VERONA che la salvezza l'ha raggiunta da tempo e, a +10 dall'ultimo posto playoff, può incredibilmente aspirare alla promozione diretta come prima o seconda della classe: la posta in gioco è di quelle che fanno accaponare la pelle (sopratutto ai tifosi veronesi che dopo quattro anni a scorazzare nei campacci della C1 non osavano nemmeno sperare tutto questo) ed il pericolo più grosso per i gialloblù potrebbe essere proprio quello di avvertire un anticipato senso di appagamento per un campionato, comunque vada, molto al di sopra delle attese di inizio stagione.
Fondamentale in questo senso a mio avviso il lavoro del tecnico romagnolo grande motivatore e uomo di campo che ben conosce le 'insidie' da alta classifica e sopratutto sa come difendere da esse la sua squadra...
L'HELLAS ha incontrato i calabresi allo 'Scida' per 3 volte (su un totale di 7 incontri disputati in cadetteria) ottenendo un pareggio nel 2004 (2-2, il 28 Novembre di quell’anno, con gli scaligeri che allafine del primo tempo vincevano grazie alle reti di ITALIANO e BOGDANI ma vennero poi rimontati), una sconfitta nella stagione successiva (ancora una volta rimontati dopo essere stati in vantaggio con Mino IUNCO) ed infine l'unica vittoria nel Marzo del 2007 quando bastò un gol di TURATI nel finale...
QUI CROTONE
Il giudice sportivo blocca quattro pitagorici per la gara contro l'HELLAS: il difensore ABRUZZESE, il centrocampista DE GIORGIO e l'attaccante ERAMO, nel derby contro la REGGINA nell'ultima giornata, hanno rimediato ogniuno un'ammonizione ma erano diffidati: automatica la squalfica per un turno.
Ma anche il talentuoso GABIONETTA è stato fermato causa espulsione nel sottopassaggio: due turni per il brasiliano!
Il freschissimo ex NATALINO non ha giocato poi molto dopo il cambio maglia: una sola presenza (l'11 Febbraio contro il GROSSETO 2 a 2 allo 'Scida') per il talentuoso difensore in comproprietà tra INTER e GENOA da Gennaio ad oggi...
QUI VERONA
Mercoledì DONINELLI è stato sottoposto ad un intervento al menisco a Genova, in Calabria non ci sarà e per qualche tempo non sarà utilizzabie.
Per RUSSO lavoro differenziato a scopo precauzionale, riposo per Victor Hugo MARECO (entrato in diffida dopo il settimo giallo stagionale), vittima di un attacco influenzale.
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Il magnifico gol firmato MAIETTA | Verona 2-1 Crotone highlights |
DICONO
RAFAEL 'L’esperienza con l’Hellas la più importante della mia carriera': «Non posso nascondermi, da quando sono arrivato a Verona questo è il periodo migliore della mia carriera da calciatore. Certo non è stato facile ma il lavoro e i sacrifici pagano alla lunga. Ora è venuto il momento di sfruttare la nostra occasione, senza fare troppi calcoli ma ponderando partita per partita. Il nostro imperativo è quello di concentrarci sulla sfida dell’Ezio Scida che ci vedrà protagonisti contro il Crotone» SerieBNews.com
Caetano CALIL attaccante dei 'pitagorici' «Spero che centreremo l’obiettivo salvezza al più presto e per farlo dobbiamo iniziare col battere il Verona. Non mi importa di avanzare nella classifica marcatori, ho in mente solo il traguardo salvezza della mia squadra. Stiamo bene sia a livello fisico che mentale e penso proprio che sabato sarà una bella partita per coloro che saranno sugli spalti a guardare il match, li faremo divertire. Ci mancheranno quattro giocatori squalificati ma abbiamo una rosa ampia e chi scenderà in campo darà il massimo come sempre» TuttoB.com
'Juanito' GOMEZ sul presidente MARTINELLI «Sono bastate poche chiacchiere con il presidente per trovare un accordo (riguardo al rinnovo contrattuale fino al 2015 ndr). E' una persona straordinaria, ha dato l'anima per rilanciare la società».
Infine un confronto fra il tecnico avuto a Gubbio(TORRENTE ora al BARI NDS), e quello che oggi a Verona ne sta mettendo in luce tutte le qualità: «Dal punto di vista tattico si assomigliano: 4-3-3, ali, mentalità offensiva, scambi in velocità. Nel gioco di Mandorlini c'è più qualità» TuttoB.com
GASPERINI ex tecnico dell'INTER ed autore col suo GENOA di 12 vittorie consecutive casalinghe in Serie B, proprio come l'HELLAS di MANDORLINI «Non è mai facile stabilire record così, faccio i complimenti al Verona che sta disputando un grande campionato. Per fare un filotto simile servono varie componenti, ma soprattutto ci dev’essere l’alchimia giusta fra giocatori, tecnico e tifosi. Fatto ciò può arrivare qualsiasi risultato. Sia noi che il Verona di quest’anno abbiamo in comune il fatto che si lavora in due grandi piazze e che tutte due provenivamo da una promozione dalla Serie C. E poi il pubblico, fantastico a Marassi, così come al Bentegodi, due grandi stadi che danno una carica incredibile...
Il mister Mandorlini ha fatto un lavoro straordinario finora e la sua squadra mi sembra tuttora fra le più in forma di tutto il torneo. Favorito anche dal fatto di avere una base solida costruita lo scorso anno e aggiunta quest’anno con dei giovani giocatori, già pronti per la B. Tachtsidis per esempio, ha avuto un avvio in sordina, ma poi è esploso letteralmente. Oppure Gomez. E Hallfredsson. Senza dimenticare i ‘vecchi’ come Maietta. Grande gol a Torino, io lo conosco bene, lui ha piedi da centrocampista»
Il tecnico piemontese di nascita chiude il suo intervento con un pronostico per la promozione: «Mancano ancora tante partite, ed è difficile fare pronostici. Tuttavia dico Torino e Verona per la Serie A diretta» SerieBNews.com
ALTRE NEWS IN ALLEGATO
PASTORELLO OSPITE A 'PALLA LUNGA E PEDALARE': L'ex (contestatissimo) presidente dell'HELLAS rivela «Scala disse di no E così all'Hellas arrivò Malesani. Sono ancora convinto che con Nevio avremmo potuto aprire un ciclo, com'era stato col "Parma dei miracoli". E magari, non saremmo retrocessi... Qualcuno (il portiere FERRON se non ricordo male NDS) ha detto, "parlerò tra dieci anni". I dieci anni son passati, sono molto curioso di capire che cosa successe e che cosa ci portò in serie B. Visto quello che sta succedendo in questi giorni - dice alludendo al calcioscommesse - non mi sorprende più niente... Sono ancora qua in attesa di capire...» LArena.it
Melo`s Triple-Double | Tuesday`s Top 10 Plays of the Night! | NBA Nightly Highlights: April 17th |
IN BREVE A PIÉ PAGINA
L'EUROPA 'PERDE' RAÙL: L'ex stella del REAL MADRID a 34 anni cerca nuove sfide, lascia il club tedesco SCHALKE 04 per trasferirsi in un club fuori dal vecchio continente...
CICLISMO: Squalifica causa doping esemplare per RICCÒ, 12 anni!
CALCIOSCOMMESSE: Lo scandalo continua ad allargarsi a macchia d'olio, sentito il portiere veronese Matteo GIANELLO (attualmente al VILLAFRANCA in Serie D) ed i fratelli COSSATO...
CHAMPIONS LEAGUE: A Monaco il BAYERN vince 2 a 1 col REAL MADRID, ora si attende il ritorno per capire se i tedeschi riusciranno a raggiungere la finale all'Allianz Arena... Nell'altra gara il CHELSEA si impone di misura sul BARÇA grazie ad una rete di DROGBA
L'OMAGGIO DEL 'PICCHI' A MOROSINI: Lo stadio della squadra di "Moro" celebra il giocatore morto sabato per malore. Il sindaco: "Gli dedicheremo un settore"... Nel frattempo salta fuori che su PierMario non sono stati usati defibrillatori, ce n'erano tre a bordocampo ma sembra che il medico del LIVORNO ne abbia impedito l'uso al personale paramedico presente a bordocampo...
NBA: I PISTONS distruggono i CAVALIERS, i CELTICS affondano a New York grazie anche alla superba prestazione di MELO, brutta scoppola interna per i LAKERS che si fanno superare di più di 20 ounti dagli SPURS...
Franck Ribery Goal - Bayern Munich Vs Real Madrid 1-0
RASSEGNA STAMPA
Diario rossoblù, rifinitura e convocati per il Verona
20 aprile 2012, 13:08 F.C. CROTONE PRIMA SQUADRA
Seduta di rifinitura questa mattina alle 11 per i rossoblù che domani alle 15, allo stadio Ezio Scida, affronteranno il Verona, gara valida per la 36ª giornata del campionato di Serie Bwin.
Esercizi di riscaldamento, riattivazione muscolare e schemi sono stati provati durante la sessione. Al termina della seduta sono stati diramati i convocati per la gara di domani.
Questo l’elenco completo dei ventuno rossoblù convocati:
Portieri: 1 Belec; 61 Bindi;
Difensori: 23 Correia; 31 Checcucci ; 56 Tedeschi ; 19 Vinetot ; 6 Ligi , 37 Mazzotta ; 57 Natalino;
Centrocampisti: 4 Galardo ; 21 Loviso ; 36 Maiello ; 24 Florenzi ; 8 Colomba; 77 Essabr;
Attaccanti: 7 Calil; 9 Pettinari ; 90 Ciano ; 22 Djuric ; 17 Sansone; 11 Caccavallo.
Non fanno parte della lista Abruzzese, Eramo, De Giorgio, Gabionetta, De Luca e l’infortunato Migliore.
Crotone-Verona, sugli spalti i ragazzi della Cast Onlus
19 aprile 2012, 15:47 F.C. CROTONE PRIMA SQUADRA
In occasione della gara di campionato Crotone-Verona sugli spalti dello Scida ci saranno otto ospiti d’eccezione: si tratta dei ragazzi dell’Associazione C.A.S.T. Onlus, (Centro Attività sulle Tossicodipendenze) con sede a Cirò Marina località Contrada Alice.
Il Presidente della società pitagorica Giovanni Vrenna ha accolto l’invito del Presidente dell’Associazione Cataldo Golino per far vivere a questi otto ragazzi un momento di serenità e socializzazione, elementi indispensabili per il loro recupero e reinserimento nella società.
Diario rossoblù, allenamento a porte chiuse
19 aprile 2012, 13:05 F.C. CROTONE PRIMA SQUADRA
L’allenamento dei rossoblù previsto per oggi pomeriggio si svolgerà all’Ezio Scida a porte chiuse. Alle ore 17 il tecnico Massimo drago e l’attaccante Caetano Calil incontreranno gli organi di informazione.
Diario rossoblù, tre reti nella partitella in famiglia
18 aprile 2012, 17:44 F.C. CROTONE PRIMA SQUADRA
Partitella in famiglia per i rossoblù allo Scida in vista della sfida di sabato contro il Verona.
Mister Drago ha mischiato le carte dividendo i suoi in due squadre: verdi da una parte e rossi dall’altra. Per la cronaca la sgambata infrasettimanale è terminata 2 ad 1 per i verdi con reti di Colomba (spettacolare gol), Djuric e Calil.
Squadra Verde: Bindi, Natalino, Colomba, Checcucci, Ligi, Essabr, Maiello, Sansone, De Giorgio, Djuric, Caccavallo.
Squadra Rossa: Belec, Correia, Tedeschi, Vinetot, Mazzotta, Galardo, Loviso, Pettinari, Ciano, Florenzi, Calil.
Presente a bordo campo come sempre la dirigenza rossoblù: il Presidente Giovanni Vrenna, l’Amministratore Delegato Martucci, il Diesse Ursino ed il Team manager Roberto. Inoltre era presente anche Francesco Pellegrini titolare della Logos Informatica, Sponsor e Fornitore Ufficiale degli squali.
Lavoro differenziato per Francesco Migliore.
Il prossimo avversario, il Verona: informazioni e precedenti
17 aprile 2012, 14:37 F.C. CROTONE PRIMA SQUADRA
Il Verona è tornato in serie B, categoria più consona al blasone della sua storia, dopo quattro stagioni trascorse nel “purgatorio“ della Lega Pro. A questo punto del campionato, i veneti hanno buone chances di fare il doppio salto e tornare dopo dieci stagioni nella massima serie. Dopo un inizio di stagione un po’ altalenante, gli scaligeri hanno inanellato un’incredibile serie di successi consecutivi, molti dei quali arrivati in zona “Cesarini”. Maietta, Ferrari, Russo e Berrettoni sono gli ex rossoblù.
Precedenti
Sono 7 i precedenti tra Crotone e Verona nella storia delle due formazioni in serie B. Il bilancio è in favore degli scaligeri: 2 vittorie per il Verona, 1 successo per i rossoblù e 4 pareggi. In questa stagione, all’andata la gara del Bentegodi terminò 2-1 per la squadra di Mandorlini che ottenne il successo in extra time con la rete dell’ex Maietta.
Ecco tutti i precedenti tra Crotone e Verona in serie B:
2004/2005 Crotone-Hellas Verona 2-2
2004/2005 Hellas Verona-Crotone 0-0
2005/2006 Hellas Verona-Crotone 1-1
2005/2006 Crotone- Hellas Verona 2-1
2006/2007 Hellas Verona-Crotone 0-0
2006/2007 Crotone- Hellas Verona 0-1
2001/2002 Hellas Verona -Crotone 2-1
Tutti allo Scida contro Verona e Cittadella
16 aprile 2012, 09:24 F.C. CROTONE PRIMA SQUADRA
Il F.C. Crotone chiama a raccolta i suoi tifosi. In occasione delle importantissime partite interne del 21 aprile contro il Verona e del 1 maggio contro il Cittadella, la società rossoblù offre ai suoi tifosi la possibilità di assistere ai due incontri ad un prezzo allettante. L’obiettivo “salvezza” si raggiunge attraverso le vittorie, e le vittorie si realizzano grazie anche all’apporto dei tifosi.
La promozione è valida in fase di prevendita a partire dalle ore 10 di domani, lunedì 16 aprile, presso tutti i punti vendita autorizzati Lottomatica:
Le ricevitorie “Lottomatica” del territorio provinciale abilitate alla vendita sono:
Tabaccheria di Giovanni Casella, Via Vittorio Veneto 128, Crotone (mappa). Telefono: 0962-900530;
Ricevitoria Better di Calvo Alessandro, Via Vittorio Veneto 186, Crotone. Telefono: 0962 -900033;
Ricevitoria Lottomatica di Francesca De Siena, Via Vittoria 16, Crotone (mappa). Telefono: 0962-901094
Tabaccheria di Scamarcia Simona Chiara,Via XXV Aprile 82-84, Crotone (sabato orario continuo, mappa). Telefono: 0962-29267;
Tabaccheria di Antonio Luzzaro, Prima Traversa Marinella 13, Crotone. Telefono: 0962-27222 ;
Tabaccheria Ricevitoria Tommasini, Viale Gramsci 216, Crotone. Telefono: 0962-21961 ;
Ricevitoria Lottomatica di Salvatore Vasapollo, Piazza Leonardo da Vinci 7, Cutro (mappa). Telefono: 0962-773656
Inoltre si può usufruire della promozione recandosi al botteghino dello Stadio Ezio Scida il venerdì, 20 aprile, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, e il sabato,21 aprile, dalle 10 alle 13.
Ecco nel dettaglio la Promozione valida esclusivamente per le gare contro Verona e Cittadella:
Tribuna Coperta Centrale € 50,00
Tribuna Coperta Laterale € 35,00
Tribuna Scoperta € 15,00
Curva Sud e Nord € 15,00
N.B. : La promozione è valida solo in caso di acquisto dei biglietti di entrambe le gare (Verona e Cittadella).
FONTE: FCCrotone.it
LE INTERVISTE
Crotone, Calil: "Battere l'Hellas per la salvezza"
20.04.2012 10:32 di Federico Errante
Fonte: ufficio stampa Crotone/TuttoHellas
Ecco le dichiarazioni che Caetano Calil, bomber dei pitagorici, ha rilasciato alla stampa alla vigilia del match casalingo contro l'Hellas: "Spero che centreremo l’obiettivo salvezza al più presto e per farlo dobbiamo iniziare col battere il Verona. Non mi importa di avanzare nella classifica marcatori, ho in mente solo il traguardo salvezza della mia squadra. Stiamo bene sia a livello fisico che mentale e penso proprio che sabato sarà una bella partita per coloro che saranno sugli spalti a guardare il match, li faremo divertire. Ci mancheranno quattro giocatori squalificati ma abbiamo una rosa ampia e chi scenderà in campo darà il massimo come sempre".
LE INTERVISTE
Hellas Verona, Gomez: "Martinelli è straordinario"
19.04.2012 17:14 di Federico Errante
Fonte: gazzetta dello sport-tuttohellas
"Ringrazio il Gubbio, che ha puntato su un giocatore che nessuno considerava, neppure in Prima Divisione. Tutti dicevano che non sarei arrivato in Serie B, figuriamoci in Serie A". Inizia così la lunga chiaccherata con cui Juanito Gomez si confida a La Gazzetta dello Sport. Da Torrente a Simoni, fino ad arrivare a Martinelli, Gibellini e Mandorlini. Per il presidente scaligero, ci sono parole al miele: "Sono bastate poche chiacchiere con il presidente per trovare un accordo (riguardo al rinnovo contrattuale fino al 2015 ndr). E' una persona straordinaria, ha dato l'anima per rilanciare la società". Infine un confronto fra il tecnico avuto a Gubbio, e quello che oggi a Verona ne sta mettendo in luce tutte le qualità: "Dal punto di vista tattico si assomigliano: 4-3-3, ali, mentalità offensiva, scambi in velocità. Nel gioco di Mandorlini c'è più qualità".
PRIMO PIANO
TOTOB: la Schedina di...
19.04.2012 00:00 di Mattia Vavassori
In occasione della consueta rubrica TOTOB, la redazione di TuttoB.com ha deciso di invitare in qualità di ospite CLAUDIO VERTOVA, ex difensore, tra le altre, di Empoli ed Atalanta a cavallo degli anni '80 e '90. Bergamasco originario di Treviglio, classe '59, dopo aver attaccato le scarpe al chiodo, ha lasciato il mondo del calcio ed attualmente è un agente di commercio.
ALBINOLEFFE-JUVE STABIA – I bergamaschi hanno appena cambiato allenatore. Faccio un grosso in bocca al lupo al mio amico Alessio Pala. E' un match non facile. L'AlbinoLeffe si trova in una situazione di classifica non buona e spero possa ottenere un risultato positivo. 1
ASCOLI-BRESCIA – I padroni di casa devono fare punti, anche se i ragazzi di Calori puntano decisamente al playoff. X
BARI-TORINO – I granata sono favoriti e sono allenati da un tecnico con grandi qualità tecniche come Ventura. 2
CROTONE-HELLAS VERONA – La compagine di mister Mandorlini è un'altra grande: ha bisogno di punti ed ha una squadra caratteriale con molto seguito di tifosi. Sarà una sfida “all'ultimo sangue”. Il Crotone sta facendo bene in questa parte della stagione. 2
EMPOLI-MODENA – E' una sfida per me particolare, avendo vestito la casacca dei toscani durante la mia carriera calcistica. Ho una spiccata simpatia per l'Empoli. Il Modena ha un tecnico come Bergodi bravo, modesto e capace. 1
LIVORNO-CITTADELLA – Ho un rapporto di amicizia con Madonna. In questi giorni ho provato a chiamarlo ma non sono riuscito a contattarlo: capisco il motivo. E' stato un duro colpo la scomparsa del giocatore Morosini. Non vorrei che ne risentisse l'ambiente. Credo finirà con un punto per parte. X
NOCERINA-REGGINA – I campani hanno bisogno di punti per salvarsi, mentre la Reggina è lontana dalla zona playoff. X
PADOVA-PESCARA – Probabilmente è l'incontro clou di questa giornata di campionato. Il Padova deve muovere la classifica, anche se il Pescara di Zeman è una squadra piacevole da vedere. I veneti hanno una maggiore esperienza, mentre gli abruzzesi hanno come aspetto di forza la presenza in organico di diversi giovani spettacolari. 1
SASSUOLO-GUBBIO – Pea ha svolto un ottimo lavoro a Sassuolo, un team veramente amabile per il gioco che esprime. 1
VARESE-GROSSETO – I lombardi li seguo da parecchie stagioni: la società varesina sta costruendo un progetto serio, con alcuni calciatori tutti da scoprire che si stanno mettendo in luce, come ad esempio De Luca, giusto per fare un nome. 1
VICENZA-SAMPDORIA – Credo nel carattere dei liguri, supportati ed aiutati dalla società e dalla tifoseria. Il Vicenza ha problemi in questo periodo: auspico il successo esterno della Sampdoria. 2
CROTONE
Crotone, sei punti alla salvezza
17.04.2012 22:20 di Attilio Malena
Due vittorie, sei punti servono ai pitagorici per raggiungere la matematica salvezza. Gli uomini di Drago potrebbero tranquillamente ottenerli all'Ezio Scida, contro Verona e Cittadella. La società ha abbassato i prezzi dei biglietti proprio per poter permettere ai tifosi di spingere la squadra fino alla fine, all'obiettivo pronosticato a inizio stagione. Dopo aver ottenuto i punti utili, si può tranquillamente iniziare a pianificare il prossimo calciomercato.
FONTE: TuttoB.com
giovedì, aprile 19th, 2012 | Posted by ferrantetommy
Verona, Rafael “L’esperienza con l’Hellas la più importante della mia carriera”
“Non posso nascondermi, da quando sono arrivato a Verona questo è il periodo migliore della mia carriera da calciatore”. Il portiere dell’Hellas Rafael riassume in poche parole il consuntivo della sua esperienza gialloblu cominciata nella stagione 2007-2008. “Certo” sottolinea l’estremo difensore brasiliano “Non è stato facile ma il lavoro e i sacrifici pagano alla lunga. Ora è venuto il momento di sfruttare la nostra occasione, senza fare troppi calcoli ma ponderando partita per partita. Il nostro imperativo è quello di concentrarci sulla sfida dell’Ezio Scida che ci vedrà protagonisti contro il Crotone.”
mercoledì, aprile 18th, 2012 | Posted by ferrantetommy
Verona: out il difensore Mareco, a parte Russo
Una trasferta davvero delicata attende il Verona nella tana del Crotone all’Ezio Scida. I gialloblu di Andrea Mandorlini se la vedranno contro i pitagorici i quali hanno timbrato dieci risultati utili e attualmente si candidano a miglior squadra del momento. Nella giornata di oggi allenamento al centro sportivo di Sandrà per gli scaligeri svolto prevalentemente con un lavoro tattico. Per ciò che concerne l’infermeria il difensore Victor Hugo Mareco è stato tenuto a riposo precauzionale essendo stato vittima dell’influenza, mentre ha svolto una gestione dei carichi differenziati Giuseppe Russo. Per ciò che concerne Andrea Doninelli invece si è sottoposto ad un intervento di meniscectomia mediale al ginocchio.
mercoledì, aprile 18th, 2012 | Posted by Orru
Verona, Giampiero Gasperini: ”I gialloblù hanno eguagliato il mio record di vittorie in casa consecutive stabilito col Genoa, vi svelo i segreti”
Giampiero Gasperini ha vissuto il suo momento migliore della sua carriera da allenatore nella stagione 2006/2007 quando col suo Genoa venne promosso in Serie A insieme a Juventus e Napoli. In quella stagione stabilì il record di 12 vittorie consecutive in casa, eguagliato quest’anno dal Verona di Mandorlini. Intervistato dal quotidiano ‘L’Arena’, Gasperini parla delle similitudini tra quello e questo record, svelando i segreti per stabilire un primato simile: ”Non è mai facile stabilire record così, faccio i complimenti al Verona che sta disputando un grande campionato. Per fare un filotto simile servono varie componenti, ma soprattutto ci dev’essere l’alchimia giusta fra giocatori, tecnico e tifosi. Fatto ciò può arrivare qualsiasi risultato. Sia noi che il Verona di quest’anno abbiamo in comune il fatto che si lavora in due grandi piazze e che tutte due provenivamo da una promozione dalla Serie C. E poi il pubblico, fantastico a Marassi, così come al Bentegodi, due grandi stadi che danno una carica incredibile”.
L’ex tecnico dell’inter, passa al giudizio su alcuni dei totem di questo Hellas: ”Il mister Mandorlini ha fatto un lavoro straordinario finora e la sua squadra mi sembra tuttora fra le più in forma di tutto il torneo. Favorito anche dal fatto di avere una base solida costruita lo scorso anno e aggiunta quest’anno con dei giovani giocatori, già pronti per la B. Tachtsidis per esempio, ha avuto un avvio in sordina, ma poi è esploso letteralmente. Oppure Gomez. E Hallfredsson. Senza dimenticare i ‘vecchi’ come Maietta. Grande gol a Torino, io lo conosco bene, lui ha piedi da centrocampista”. Il tecnico piemontese di nascita chiude il suo intervento con un pronostico per la promozione: ”Mancano ancora tante partite, ed è difficile fare pronostici. Tuttavia dico Torino e Verona per la Serie A diretta”.
di Marco Orrù
martedì, aprile 17th, 2012 | Posted by ferrantetommy
Alla ricerca del doppio salto. Un sogno che i tifosi del Verona a cui dovrebbero davvero credere. L’Hellas di Andrea Mandorlini ha superato tutti i record in termine di vittorie consecutive interne ed ora viaggia con dodici successi, primo materializzato il lontano 1 novembre contro il Brescia. Una squadra che ha trovato in Juanito Gomez Taleb il suo terminale offensivo di maggior spicco con dodici centri stagionali. Il talentuoso fantasista scaligero è l’unico che ha marcato la doppia cifra dato che il secondo nella speciale classifica per reti è Hallfredsson con sei centri.
Una caratteristica che dimostra come i 52 siglati dai gialloblu siano ben distribuiti su tutti i reparti, caratteristica che si ritrova in compagini che dell’importanza del collettivo fanno la loro peculiarità di riferimento. Infatti se si trova in questa squadra un vero e proprio bomber (Gomez non è propriamente un attaccante) questo fattore viene sopperito dalla capacità di inserimento che sia i difensori che i centrocampisti hanno dimostrato di avere. Il Verona e i suoi tifosi sognano, ora il doppio salto non è più così distante…
FONTE: SerieBNews.com
Rafael ha chiuso la porta «Io resto qui per sempre»
FACCIA A FACCIA. Obiettivi e speranze, ricordi e aneddoti di uno dei più forti portieri della B
«Mi sento veronese, mi piace anche la pearà... Ma non dimentico il mio Brasile. L'emozione più forte? Le lacrime di Mandorlini a Salerno...»
20/04/2012
Il cuore di Verona come location. Piazza Erbe, Cafè Barbarani. Il sole passa e fugge. Rafael resta seduto ad ascoltare la voce della città. Il portiere brasiliano dell'Hellas era ospite di Gianluca Tavellin per la registrazione della puntata andata in onda ieri sera di “Hellas, il sogno continua”, format interamente dedicato alla squadra gialloblù in onda ogni giovedì. Tante domande. Tanta curiosità. Futuro e sogni. Passato e lacrime. La mezz'ora di botta e risposta regala spunti e certezze. Da mescolare, miscelare e proporre sul tavolo. Rafael, ormai è a Verona da una vita. Sa scegliere il momento più intenso della sua avventura veronese? “A Salerno, a fine partita, ho visto Mandorlini piangere. Le sue lacrime, le nostre lacrime sono state un'emozione fortissima. E ancora più bello è stato tornare a casa, vivere la gioia del ritorno”.
Si sente un po' veronese? “Direi proprio di sì. Mangio la pearà, sento che questa città fa parte ormai del mio mondo. Amo la cucina italiana. Ma non rinuncio naturalmente alle mie tradizioni. E Verona mi offre tutto: ristoranti brasiliani ma anche la possibilità di acquistare nei supermercati la carne che amo, il guaranà, il riso brasiliano. Sono a casa. In questa nuova casa”. Gli affetti? “Sono fidanzato ormai da tempo con una ragazza brasiliana. Quando può viene a trovarmi. Vorrei che potesse stabilirsi qui con me”. Allora ha voglia di restare a lungo a Verona? “Mai pensato il contrario. Mai pensato al mercato o a cambiare squadra. Semmai erano gli altri a dirmelo. Ma io sono sempre stato convinto che era questa la maglia giusta per fare qualcosa di importante. Siamo arrivati in B. E non è ancora finita”. Imparare a parare in Italia non è stato facile, vero? “Cambia tutto qui da voi. Ci sono attaccanti abili di testa, molto bravi nell'attaccare la palla. Ma io ero venuto qui per crescere ed imparare. E penso di esserci riuscito”.
Il calcio si era fermato per onorare la memoria di Morosini. Come ha vissuto quei tragici momenti? “Era un compagno di tutti. Era uno di noi. Ho vissuto una giornata bruttissima e triste. In più. Morosini aveva una storia particolare. Ho pensato molto”. Mandorlini su cosa la consiglia? “Mi chiede massima attenzione quando ci vengono fischiate punizioni contro ma anche nella gestione della palla nella rimessa dal fondo. Magari a volte si è un po' in affanno, e spetta anche a me far rifiatare i compagni abbassando il ritmo. Tutto aiuta”. Martinelli merita senz'altro un pensiero “Martinelli ha messo tutto se stesso per questa squadra dal giorno in cui l'ha acquistata. Il presidente si è impegnato cuore e anima. E oggi penso che sia giusto lottare anche per lui. Anzi, dobbiamo vincere per lui. E regalargli una grande emozione”. È forse proprio quello che sta vivendo l'anno più bello della sua avventura all'Hellas? “Certo. Dopo la straordinaria promozione di Salerno siamo riusciti a fare grandi cose anche in B. Il girone d'andata ci ha visto protagonisti. Tanti punti, vittorie esaltanti. E adesso siamo convinti di poterci ripetere. In più, anche la vetrina è cambiato. Grandi stadi, grandi avversarie. C'è tutto per dare tutto”.
La sua parata migliore? “All'andata contro il Crotone. Un tiro ravvicinato respinto con la mano sinistra”. L'allenatore che le ha dato di più? “Colomba. Fiducia immediata. Ero appena arrivato. Dovevo conoscere tutto di Verona, del calcio, dell'Italia. E lui mi ha fatto sentire importante. Non dimentico comunque nemmeno Remondina, Pellegrini, Galli, Sarri”. Tra i preparatori? “Beh, Marigo è stato il primo. E mi ha dato molto. Ma mi sono trovato bene anche con Marini e Caraffa. E adesso il rapporto con Morini è molto buono. Io magari sono un tipo particolare, molto chiuso. Ma lavoro per dare tutto”. Il Verona è gruppo unito? “Venite a fine allenamento. I compagni scommettono con me sui tiri piazzati. Se gliene paro un certo numero, poi loro devono pagare pegno”. In cosa consiste? “Mi lavano i guanti. E a Jorginho e Ceccarelli è capitato ancora. Credete, le partite si vincono se crei anche una grande intesa. E la tieni viva tutti i giorni ”.
Simone Antolini
Cangi sale in cattedra «Bimbi, seguite i sogni...»
20/04/2012
Diviso tra passato e futuro, tra ricordi dei suoi inizi da calciatore e tra sogni e speranze di serie A. Con un presente tutto da vivere, che sta regalando mille emozioni a lui e a tutto il Verona. E' stata una mattina particolare quella di Francesco Cangi, nuovo protagonista del progetto scuola promosso dal settore giovanile dell'Hellas, che ha incontrato tanti piccoli studenti della elementare Oliveti di Buttapietra: una festa per i bambini che hanno potuto conoscere da vicino uno dei protagonisti della cavalcata gialloblu, con un Cangi emozionato e sicuramente colpito da tanto entusiasmo. Gli inizi da calciatore vero all'Arezzo, i ricordi delle varie squadre incontrare prima di arrivare a Verona tre anni fa, poi la promozione e adesso un campionato che in pochi si aspettavano.
«Stare a Verona è bellissimo, città, società e compagni sono super, adesso però non dobbiamo mollare perchè abbiamo un obiettivo troppo importante. Io sono riuscito a fare quello che sognavo da bambino, non rinunciate mai ai vostri sogni – sorride ai giovanissimi che lo guardano e lo riempiono di domande, poi torna a parlare dell'Hellas e della trasferta di domani a Crotone. «Sarà dura, a loro mancano quattro titolari ma non ci regaleranno niente, anzi. Adesso i punti iniziano a pesare tantissimo per tutti».
Per continuare a restare in altissimo, con i pensieri che scappano già lontani. «Non ho mai giocato in serie A, è normale che ci si possa pensare – ammette Cangi – e arrivarci con questa maglia sarebbe bellissimo, però la nostra forza è stata sempre quella di pensare ad una partita alla volta e così dobbiamo continuare a fare». Poi un bambino un po' preoccupato gli chiede chi è la squadra più forte del campionato. «Secondo me il Torino, ma solo dopo di noi – si corregge subito facendo ritrovare a quel bimbo il sorriso – è una buona squadra, potrebbe arrivare al secondo posto dietro di noi. Ma questo è meglio dirlo sottovoce che poi porta sfortuna. Anzi meglio non dirlo proprio e pensare solo al Crotone».
L.M.
«Scala disse di no E così all'Hellas arrivò Malesani»
LA RIVELAZIONE. L'ex presidente racconta episodi del passato
«Sono ancora convinto che con Nevio avremmo potuto aprire un ciclo, com'era stato col "Parma dei miracoli". E magari, non saremmo retrocessi...»
19/04/2012
La rivelazione arriva tra un goccio di vino rosso e un risotto cucinato sapientemente. "Nevio, saresti stato l'uomo giusto per quel Verona...". Pastorello non ha dubbi. Non ne ha neppure Nevio Scala. "Lo so, ma dovevi farmi un'altra proposta... Un po' più convincente" sorride Scala. Disse di no. "E allora, assieme a Rino Foschi, prendemmo Malesani..." spiega Pastorello, l'altra sera ospite a "Palla lunga e pedalare". Con lui, Nevio Scala, Giussy Farina e il dottor Filippini. "Ci costò quasi il doppio, ma poteva essere una buona scelta...". Il discorso rimane in sospeso. "Lo fu fino a febbraio, quando eravamo in zona Uefa...". L'argomento è di quelli che scottano. Sempre. Chiama un telespettatore. Chiede notizie di quella retrocessione mai dimenticata. "Vede, sono ancora qua in attesa di capire", sospira Pastorello.
"Qualcuno ha detto, "parlerò tra dieci anni". I dieci anni son passati, sono molto curioso di capire che cosa successe e che cosa ci portò in serie B. Visto quello che sta succedendo in questi giorni - dice alludendo al calcioscommesse - non mi sorprende più niente...". Il discorso resta sospeso a mezz'aria. C'è Giussy Farina che "taglia l'aria", come si dice in questi casi. "E la mia col Vicenza di Rossi, allora? L'anno prima quasi vincevamo lo scudetto, l'anno dopo andammo in B... Qualcuno ce la fece pagare per via dello sgarbo alla Juve su Rossi? Ma no, non credo. E comunque, lo rifarei... E poi, c'eri anche tu, no?" dice guardando Pastorello. "C'ero sì, ti ricordi la trattativa con Boniperti e quel pranzo che ci servirono in guanti bianchi?..." Dal no alla Juve per Pablito, al no alla Juve per Mutu. Sempre in quell'anno maledetto. "Ho detto di no a 25 miliardi, dieci anni fa..." sospira Pastorello. "Perchè con Mutu si va in Europa, mi dicevano...". Storie di un altro calcio, che sembra tremendamente diverso "...e invece è sempre uguale" sostiene sicuro Nevio Scala. Che ammette un po' di nostalgia e la voglia di "scendere dal trattore" per tornare in panchina.
"Il calcio è sempre quello, credo che non avrei problemi a ritrovare certe cose e certi valori. A una squadra devi dire poche cose, io mi ricordo una frase che dicevo ogni volta all'inizio della stagione e che ripeteri anche oggi. "Ragazzi, dicevo, se siamo consapevoli dei nostri limiti e lottiamo per superarli, tutti assieme", saremo una squadra vincente. Lo dicevo al Parma, l'ho ripetuto in Germania e anche in Turchia, vale ancora oggi. Il calcio non è cambiato, non si è complicato, siamo noi a renderlo più difficile... Ma cosa volete che siano il 4-4-2 o il 3-5-2, sono fumo e basta. Tu puoi giocare con lo schema che vuoi ma se non hai uomini veri, non vai da nessuna parte...". Dice così, "uomini veri", prima ancora che calciatori. "E' vero - riprende Pastorello - al Parma non mi ha mai chiesto un giocatore. Mi diceva solo, "mi serve uno con queste caratteristiche, ma prima di tutto guarda l'uomo". Non c'è nessun segreto. "Guardate il Verona dello scudetto, erano grandi giocatori, certo. Ma prima di tutto erano uomini seri, persone per bene" fa notare Scala. "E lo stesso il Real Vicenza, il mio Parma, il Chievo della favola. Il calcio non inganna mai, se tu non lo inganni...". Giussy Farina pesca dal suo repertorio, aneddoti bellissimi.
"Rocco era come Nevio, prima l'omo dopo el balòn, diceva...El gavèa reson". C'è spazio anche per due momenti struggenti. Il ptimo dedicato a Piermario Morosini. "Purtroppo, l'imponderabile è sempre in agguato" spiega il dottor Filippini, per vent'anni medico del Verona. "Non credo sia riconducibile al numero elevato di partite, nè si può dire che in Italia non ci siano controlli seri e approfonditi". Tiene banco il discorso di Di Natale. "Si gioca troppo" ha detto. E Scala. "E' chiaro che più giochi e più aumenta la pressione, l'ansia, lo stress, il vero rischio è questo. Questo ci deve far riflettere su uno sport che forse non è più a misura di uomo". Un altro spettatore chiede un ricordo di Carlo Petrini. "E' stato un mio compagno di squadra al Milan" ricorda Scala. "Aveva buone qualità, di lui ho il ricordo di quegli anni, delle sue speranze, quando arrivò era all'inizio della carriera. Poi, quello che è successo, non posso giudicarlo, nè sarebbe giusto. Ha sofferto molto, ha pagato anche un prezzo molto alto. Ma di errori ne commettiamo tutti, non è giusto giudicare, non tocca a noi. Io preferisco tenermi il suo ricordo di ragazzo spensierato, come lo sono sempre i tuoi compagni di squadra".
Gomez apre le ali. E i grandi bomber lo «incoronano»
ALL'INSEGUIMENTO DI ADAILTON. Ora l'obiettivo è fissato a quota 15. Cammarata e De Vitis «rivedono» Nicola Zanini, Pellegrini e Penzo prevedono per lui un futuro in A: «Un attaccante moderno che ha margini di crescita»
19/04/2012
Insieme ai più grandi. La doppia cifra è stata privilegio di pochi nella storia recente dell'Hellas. Di Inzaghi e Galderisi, di Penzo e Mutu, di De Vitis e Iorio, di Pellegrini e Cammarata. Giganti autentici. Juanito Gomez è in buona compagnia, salito al dodicesimo gradino e con sette partite davanti per arrivare a 15, il tetto che quest'estate fissò per lui Mauro Gibellini, un altro dal gol facile nella storia del Verona. Tutt'altro che scontato superare la fatidica soglia di quota dieci. L'ultimo fu Adailton con 15 centri nel 2006, l'anno prima Bogdani ne fece 17 con Ficcadenti. Nella ristretta cerchia anche Fermanelli, Maniero, Prytz, Lunini e Myrtaj. Juanito per certi versi è unico. Difficile trovare similitudini rispetto a campioni e leggende dell'Hellas di una volta.
IL TALENTO DI NICK. «Gomez racchiude tutte le doti essenziali di un attaccante moderno, sa fare tutto. Questa è la sua forza», evidenzia Nico Penzo, 14 gol nel 1982 e 15 l'anno successivo in serie A col Verona. «Di sicuro Gomez non è Galderisi, gli manca la potenza di Elkjaer, non è Zigoni, Luppi o Bui. Punta totale, perchè va a difendere, si mette sull'esterno, va al centro, si adatta bene ad ogni modulo. Bravo davvero». Una copia di Gomez, anche se non proprio fedelissima, la trova Fabrizio Cammarata, 11 reti nel '95 dietro ai 12 di Pato Fermanelli e di 15 nell'anno della promozione in A con Cesare Prandelli. «Per me assomiglia a Nicola Zanini, anche se Gomez segna di più e forse è più attaccante puro. Certe movenze però mi ricordano Nick. Ha grandi qualità Gomez, soprattutto nell'ultimo periodo è stato impressionante. Diventerà l'uomo in più nel finale di stagione». Approva in pieno Totò De Vitis, anche lui due volte superbomber dell'Hellas fra i 13 sigilli del 1996 e i 12 del 1998. «Fisicamente non sono identici, Gomez segna con maggior facilità ma possiede anche caratteristiche importanti nella rifinitura e nell'arrivare da dietro, pregi tipici anche di Zanini. Al di là dei paragoni però è chiaro che uno come Gomez merita di avere una possibilità in serie A, già dal prossimo campionato». Il terzo indizio che diventa prova arriva da Davide Pellegrini, primo con 11 gol nel 1991 davanti a Robert Prytz. «La somiglianza c'è, anche se il miglior Zanini è stato più forte di questo Gomez. Ma il ragazzo è giovane, ha grandi margini di miglioramento. Giocare con continuità a Gubbio gli ha fatto bene, è maturato. Deve solo continuare così, lavorando molto e rimanendo col profilo basso. Presto raccoglierà risultati ancora migliori».
DA DESTRO A BORINI. L'allenamento del Siena è appena finito, ad Erjon Bogdani l'accostamento viene naturale. E non solo perché è a due passi da lui. «Assomiglia a Destro, per la velocità e la capacità di saltarti in dribbling. Chiaro, la serie A è un'altra dimensione. Adesso il Verona gioca sempre per vincere e con avversarie del suo livello, la massima serie è una realtà del tutto diversa. Ma come Destro merita una grande squadra così Gomez merita di fare il salto. Uno come lui segnerebbe ovunque, ne sono sicuro. Ho visto in televisione la partita col Bari, non c'è stata storia. L'Hellas sta giocando un campionato eccezionale. In bocca al lupo, aspetto Gomez e il Verona in serie A». Prende un'altra strada invece Maurizio Iorio, 14 reti nell'Hellas l'anno prima dello scudetto. «Gomez è un'ottima seconda punta, non lo vedo molto bene da centrale ma per il resto puoi metterlo dappertutto. Per me ha qualcosa di Fabio Borini della Roma, vede bene la porta e si muove sempre con intelligenza. Mi piaceva già a Gubbio, ma a Verona è esploso. Un talento purissimo».
Luca Mantovani
Gasperini applaude: «Hellas grandioso, bravo Mandorlini»
UNA SPINTA IN PIÙ. Con il «Grifone» 12 vittorie consecutive in casa. «Il record del Verona non è arrivato per fortuna Poi il Bentegodi è come Marassi, ti dà la spinta in più Come va Maietta? Mi ricordo il suo provino alla Juve»
18/04/2012
Applaude a lungo anche lui, l'altro uomo dei record. Giampiero Gasperini è un fiume di complimenti. Per il Verona, per Mandorlini, per i suoi pupilli. Firma di prestigio, grande allenatore. Solo per un attimo all'Inter, ma per un ciclo intero a Genova. Dodici vittorie consecutive, nel catino di Marassi, nella cavalcata trionfale del 2007 a braccetto con Juventus e Napoli. Imbattibile a casa sua quel Genoa, come questo Hellas.
Gasperini, ha visto? Il Verona ha eguagliato il suo Genoa... «Complimenti davvero, la squadra sta giocando un campionato grandioso. I record sono sempre dei grandi risultati, al di là di quel che possono valere in sè. Non è facile vincere 12 partite di fila, capita solo in certe occasioni e in determinati contesti che tu devi essere bravo a saper creare».
Cioè?
«Penso soprattutto all'alchimia giusta fra ambiente, squadra, tifosi. Tutti tasselli che, messi insieme, producono una combinazione che ti porta inevitabilmente a dare qualcosa in più. Raggiungerla non è scontato. Anzi, capita poche volte. Quel che è successo a noi cinque anni fa, quello che sta accadendo al Verona adesso».
C'è un comun denominatore fra quel Genoa e il Verona? Voi eravate fra le favorite, l'Hellas no...
«In comune c'è tanto, non guardiamo solo alle etichette di inizio stagione. Genoa e Verona rappresentano piazze importanti, venivano entrambe dalla serie C ma piene di tradizione e sempre cariche di entusiasmo. I giocatori percepiscono queste sensazioni che si traducono via via in una fiducia sempre maggiore. Conosco naturalmente di più_ Genova, ma a Verona sta accadendo lo stesso. Sono i piccoli dettagli e l'insieme di tanti fattori a determinare i grandi risultati».
Quanto l'ha aiutata Marassi in quelle 12 vittorie?
«Marassi è uno stadio unico in Italia, fra i pochissimi ad avere la gente vicina al campo. Ma anche Verona ha un pubblico importante che sa agire molto bene sui giocatori»
Ad un certo punto il Genoa si è sentito invincibile in casa?
«Man mano che vinci con questa regolarità ti senti addosso maggior consapevolezza, questo è sicuro. E le partite le vedi in un altro modo, sempre pi_ convinto dei tuoi mezzi».
Come giudica il lavoro di Mandorlini?
«Fantastico. Lo dicono i numeri e il rendimento della squadra. In più il Verona mi sembra sia in questo momento la squadra che sta meglio».
Altri meriti?
«Ci sono tante strade per arrivare a destinazione, alla fine la classifica ti dirà quanto sei stato bravo e se lo sei stato abbastanza. Di sicuro il Verona di oggi nasce da quello di ieri, da una paziente ricostruzione avviata l'anno scorso. Una base solida, che ha permesso a tanti giocatori di crescere ancora. A proposito, sta facendo bene Maietta, vero?».
Benissimo, ha visto il gol di Torino quasi da metà campo?
«Non mi sono meravigliato pi_ di tanto, lui il piede educato ce l'ha. Ha cominciato come centrocampista. Ricordo il primo provino di Mimmo con gli Esordienti della Juve. Avevo appena iniziato ad allenare e lui era ancora un bimbo. Lo riprendemmo qualche anno dopo, giocò con me negli Allievi e nella Primavera e quindi al Crotone. Aveva queste caratteristiche fin da ragazzino, le ha mantenute e migliorate. Bravo ragazzo, bel giocatore. Così come Gomez o Hallfredsson».
E Tachtsidis?
«Al Genoa è arrivato giovanissimo e non è partito benissimo. Ha avuto un inizio in sordina, ma piano piano si è ripreso e ha dimostrato quanto vale. Verona lo sta aiutando molto, sta acquisendo quella continuità importantissima per un ragazzo della sua età».
Gasperini, come finirà questa serie B. Lei di promozioni qualcosa ne sa...
«Mancano tante partite, i punti a disposizione sono ancora parecchi, ogni giornata nasconde una storia diversa. Le variabili sono molte, difficile fare pronostici. Il Toro francamente mi sembra avvantaggiato, ma sicuramente ora come ora il Verona ha qualche possibilità in più di arrivare secondo rispetto. E non solo per una questione di classifica...».
Alessandro De Pietro
Un «Veterano» con i gialloblù «Pronto il brindisi alla serie A»
IL DEBUTTO. Presentato il nuovo vino alla cantina Terre di Pietra
18/04/2012
Ecco il vino per brindare al Verona in serie A. Si chiama «Il Veterano», è un vino rosso di grande intensità che riporta sulle etichette due foto storiche dell'Hellas. È stato presentato alla cantina Terre di Pietra di Marcellise e al debutto hanno partecipato ex gialloblù che sono rimasti nel cuore dei tifosi del Verona ed ex gialloblù che sono rimasti nel cuore dei tifosi scaligeri. L'iniziativa partita dai titolari dell'azienda - Laura Albertini e Cristiano Saletti - ha coinvolto l'Associazione Culturale Hellas Verona e gli Ex Calciatori Hellas Verona con il presidente Franco Nanni in prima fila.
«Un vino creato ad hoc per celebrare la storia ultracentenaria dell'Hellas - ha detto Laura Albertini - ci siamo confrontati con gli ex gialloblù e i responsabili dell'associazione culturale Hellas Verona e abbiamo messo in piedi il progetto. La produzione del «Veterano», nella prima annata, è di 1800 bottiglie, sono tutte numerate e parte del ricavato andrà alle due associazioni che lo devolveranno in beneficenza». Un'iniziativa che vede la luce in un anno importante per l'Hellas. Dopo la promozione dalla C alla B, ora si pensa alla A.
«Finalmente direi - sorride Luciano Marangon -. Noi vecchi tifosi dal cuore gialloblù siamo contenti del campionato che sta facendo il Verona. Il Veterano vuole essere proprio un augurio per questa squadra che da due anni sta facendo grandi cose. I ragazzi di Mandorlini sono usciti dalla palude della Lega Pro e ora stanno regalando un grande sogno a tutti i tifosi. E questo sogno, secondo me, si può realizzare». «La squadra c'è l'ho capito da tempo, fin dalla prima partita che ho visto di questo campionato - conclude Marangon - in casa ha sempre fatto veramente molto bene ma per centrare la promozione dovrà trovare quel pizzico di cattiveria in più per strappare anche qualche punto lontano dal Bentegodi».
L.M.
FONTE: LArena.it
Rafael: "Sfrutteremo fino in fondo questa occasione"
Postata il 19/04/2012 alle ore 19:00
"Avevo un debito con la città: riportarla in serie B. Ora giochiamoci questa grande opportunità"
VERONA - Arrivato cinque anni fa in riva all’Adige, Rafael si sta rivelando uno dei migliori portieri della Serie bwin. Un cammino che inizia nel 2007 tra alti e bassi, situazioni delicate e difficili, ma che è proseguito poi con la promozione in cadetteria ed una stagione, quella attuale, che ha attirato l’attenzione di non pochi addetti ai lavori. “Sono molto contento di come stanno andando le cose, non nascondo che da quando sono arrivato all’Hellas questo è il periodo migliore della mia carriera. Non è stato facile, ma quando dai tutto, attraverso il lavoro e il sacrificio, spesso vieni ripagato. Qualche tempo fa, quando le cose non giravano al meglio, i miei amici mi dicevano di provare un’esperienza in una categoria superiore. Però non potevo proprio andarmene, avevo un debito con me stesso e con il Verona. Volevo andare in B con i gialloblù, a tutti i costi”. Nonostante il momento positivo della squadra di Mandorlini, il numero uno brasiliano tiene subito i piedi per terra. “Stiamo facendo molto bene, questo è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo una grande occasione e cercheremo di sfruttarla fino in fondo. Però dobbiamo sempre affrontare una partita alla volta, non voglio fare troppi calcoli, pensare a quanti punti fare o a statistiche varie. Intanto concentriamoci sulla prossima col Crotone”.
Migliorato tanto in queste ultime stagioni, non esita a fare un plauso a tutti quelli che lo hanno aiutato in questa sua esperienza veronese. “Ho sempre avuto un buon rapporto con tutti i tecnici. Colomba fu il primo ad avere fiducia in me, mi fece giocare da subito sebbene fossi appena arrivato. Mandorlini è un grande motivatore, trova puntualmente le parole giuste per caricarti durante la settimana. L’immagine del mister in lacrime dopo Salerno è una di quelle più belle che ricordo, la porterò con me per sempre. Impossibile non citare, poi, il presidente: ha sempre fatto tutto il possibile per il Verona. Quando scendiamo in campo lo facciamo sempre anche per lui”. Una menzione particolare, però, va a Ermes Morini, attuale preparatore degli estremi difensori. “Devo ringraziarlo molto. Arrivato in un momento per me non facile, mi ha davvero aiutato. Ho lavorato duramente su come impostare certi tipi di movimenti: in Europa si gioca un calcio un po’ diverso rispetto al Brasile. Ci sono più cross dal fondo, più attaccanti forti fisicamente, bomber da area di rigore. Dalle mie parti invece si privilegia maggiormente la rapidità e la tecnica, l’uno contro uno. Da questo punto di vista il calcetto mi ha dato una grossa mano, quando avevo 6-7 anni. Restare in piedi fino all’ultimo e scegliere il momento giusto è una caratteristica fondamentale per un portiere”.
Difficile non soffermarsi sul rapporto con gli altri atleti, un affiatamento evidente sia dentro che fuori dal campo. “Tra di noi c’è una intesa fortissima. Spesso ci sfidiamo in allenamento a chi segna o a chi para di più. Poi magari a chi perde tocca portare la porta… o lavarmi i guanti! A parte gli scherzi, devo fare veramente i complimenti anche ai miei compagni di reparto. Se in difesa le cose vanno bene il merito è di tutti quanti”.
Con il contratto in scadenza tra due anni, Rafael non ha intenzione di lasciare Verona tanto facilmente. “La città è bellissima, mi trovo davvero bene. Ogni tanto andiamo a fare un giro in centro coi ragazzi. Ormai sto iniziando ad abituarmi alla cucina italiana. Se dovessi scegliere un piatto che mi piace in particolare, direi la pearà”. Fidanzato? “Sì, anche se in Brasile. Però ci sentiamo spesso per telefono o via Skype, poi quando c’è la possibilità mi raggiunge in Italia o vado io a trovarla”.
Ufficio Stampa
Maietta scalpita: a Crotone in palio punti pesanti
Postata il 19/04/2012 alle ore 18:20
Il difensore parla della gara che lo vedrà in campo da ex. “Abbiamo la possibilità di ottenere qualcosa di importante anche lontani dalle mura amiche”
SANDRA’ – “Per me sarà un ritorno a casa. Vorrei però rientrare a Verona non solo con qualche provvista tipica della mia terra, ma anche con qualche punto per l'Hellas, magari tre”.
Il sorriso di Domenico Maietta è contagioso. E' possibile toccare con mano l’attesa del calciatore di affrontare la propria ex squadra. Il difensore gialloblù scalpita, dopo aver scontato la squalifica, per giunta in un crocevia fondamentale per la stagione. “Sarà una partita difficile, perché andremo a far visita a una formazione in salute, che nelle ultime settimane ha fatto vedere ottime cose. Il Crotone è una bella realtà, che cercherà di ottenere il massimo pur con qualche assenza. Noi? Penseremo a imporre il nostro gioco, facendo la gara ideale, per continuare sulla strada che ci porterà a lottare per qualcosa di importante”.
Non c’è dubbio che l’Hellas sia cresciuto nel corso di questo campionato, a maggior ragione ripensando alla sfida contro i calabresi nel girone d’andata, risolta nel finale proprio da Maietta. “E' stata una giornata particolare: non solo ho siglato il primo gol da professionista della mia carriera, ma soprattutto questa rete in extremis ci ha permesso di conquistare tre punti fondamentali per la classifica. Goleador da lì in poi? Non direi, penso piuttosto di aver fatto sempre del mio meglio per ottenere il massimo”.
Lontano dal “Bentegodi”, però, ultimamente sono state incontrate le maggiori difficoltà. “Non siamo stati impeccabili, questo ce lo dicono i risultati, anche se sul campo abbiamo sempre dato tutto. Ora ci si presenta l’occasione di tornare a fare la voce grossa anche in trasferta. Ad ogni modo dobbiamo concentrarci su un match per volta perché il cammino è ancora lungo e tortuoso. Sabato sarò al rientro dopo una giornata di stop. Ho un po’ sofferto in tribuna: si sa, l’appetito vien mangiando e vittorie come quella ottenuta contro il Bari sono un incentivo a dare il cento percento. E anche qualcosa in più, se possibile”.
Ufficio Stampa
Mandorlini: “Crotone tappa molto importante”
Postata il 19/04/2012 alle ore 18:07
L’allenatore ravennate non scopre le carte dell'Hellas prima della prossima trasferta. Quello di sabato allo “Scida” sarà un nuovo banco di prova per i suoi
SANDRA’ – È un Andrea Mandorlini già concentrato sulla prossima sfida della sua squadra, quello presentatosi al cospetto dei giornalisti prima dell’ultima seduta di allenamento settimanale.
Il cielo grigio su Sandrà, con la pioggia pronta a scendere da un momento all’altro, ha contribuito a velare di ulteriore malinconia la giornata dell’ultimo saluto a Piermario Morosini. “Mio padre diceva sempre che alle persone bisogna volere bene quando sono vicine a noi”, racconta il mister, “io ho avuto la fortuna di conoscere un ragazzo che posso definire straordinario. Quella di oggi è una giornata triste, ma bisogna andare avanti”.
Guardare al futuro significa per i gialloblù pensare alla partita che sabato opporrà Ceccarelli e compagni al Crotone di Massimo Drago. “Pensiamo con determinazione alla prossima gara, mettendo da parte i record di cui si è parlato in questi giorni. Per quanto belli, vanno lasciati dove sono ed è opportuno concentrarci solo sui nostri prossimi avversari. Avremo di fronte una squadra solida, reduce da un filotto di dieci gare senza sconfitte, che venderà cara la propria pelle a dispetto delle assenze. Desideriamo fare bene, guardando soltanto a noi stessi, perché ho la sensazione che la prossima sia una tappa molto importante per il nostro finale di campionato”.
La stagione del Verona entra dunque nel vivo. Quanto conterà un approccio di nuovo vincente lontani dal “Bentegodi”? “Faremo di tutto per centrare risultati positivi anche in trasferta, dove recentemente abbiamo raccolto poco rispetto a quanto dimostrato. Vedo questa squadra crescere giorno dopo giorno, con la fiducia che da parte mia non è mai venuta meno. Il gruppo sa rispondere a dovere, tanto più che abbiamo recuperato anche calciatori importanti quali ad esempio Bjelanovic, autore di una doppietta sabato scorso. È il segnale che le cose vanno per il verso giusto e non dobbiamo far altro che continuare a lavorare, senza indugi”.
Le marcature degli attaccanti, del resto, sono il sale nel rendimento di una squadra di vertice. “Al di là dei gol fatti, credo sia giunto il momento di ritrovare anche una certa quadratura mantenendo inviolata la nostra porta. Sarebbe importante non subire reti, a maggior ragione in gare delicate come quella che andremo a disputare allo "Scida"”.
Ufficio Stampa
20 convocati per il match di Crotone
Postata il 19/04/2012 alle ore 20:07
Due portieri, sei difensori, cinque centrocampisti e sette attaccanti per la 36a giornata di Serie bwin
SANDRA' - L'allenatore dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini ha convocato 20 giocatori in vista della gara col Crotone, valida per la 36a giornata di Serie bwin, in programma sabato alle 15 allo stadio "Scida".
Portieri: 26 Frattali, 1 Rafael;
Difensori: 13 Abbate, 23 Cangi, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 33 Pugliese, 25 Scaglia;
Centrocampisti: 16 Galli, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 7 Mancini, 77 Tachtsidis;
Attaccanti: 27 Berrettoni, 32 Bjelanovic, 14 D'Alessandro, 9 Ferrari, 21 Gomez Taleb, 6 Lepiller, 11 Pichlmann.
Ufficio Stampa
Al "Bentegodi" un ritmo da primato
Postata il 18/04/2012 alle ore 15:22
Il successo ottenuto sabato al “Bentegodi” è coinciso con la 12a vittoria casalinga di fila, nuovo record assoluto in Serie bwin
VERONA – Quello di Serie bwin si è rivelato un campionato che, anno dopo anno, dispensa record e curiosità statistiche. In casa gialloblù la stagione 2011/12 rimarrà negli annali non solo per essere coincisa con il ritorno in categoria dopo un lungo quadriennio nell’inferno della Lega Pro. Il torneo che si appresta a vivere un finale davvero combattuto, infatti, ha regalato alla squadra di mister Mandorlini una serie di importanti traguardi.
La stagione numero 50 tra i cadetti (al primo posto nella storia del campionato c’è il Brescia, con 54 partecipazioni compresa quella in corso) ricorderà Ceccarelli e compagni per aver polverizzato il record di vittorie casalinghe consecutive. Sono 12 i successi inanellati di fila al “Bentegodi”, dove l'intera posta viene centrata dal 1° novembre 2011 (1-0 al Brescia). Il 4-1 rifilato lo scorso sabato al Bari ha segnato il nuovo primato di successi interni, già nelle mani del Genoa, fermatosi a quota 11 nella stagione 2006/07.
Non è tutto. I gol di Gomez Taleb e soci, tra la 12a e la 19a giornata del girone di andata, hanno fruttato ben otto vittorie consecutive. Fu proprio l’Hellas ad infrangere i precedenti primati nel campionato 1998/99: negli anni seguenti, invece, prima il Torino (2000/01) e quindi la Juventus (2006/07) eguagliarono la squadra scaligera.
Ufficio Stampa
Sandrà: differenziato per Russo, assenti Mareco e Doninelli
Postata il 18/04/2012 alle ore 18:05
La 3a seduta in vista della gara di Crotone ha visto gli scaligeri affrontare riscaldamento, torelli, tattica e partita
SANDRA' - Prosegue il lavoro dei gialloblù presso il centro sportivo di Sandrà. La squadra di Mandorlini ha svolto mercoledì pomeriggio una seduta basata su riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita finale.
Lavoro differenziato, a scopo precauzionale, per Giuseppe Russo. Riposo per Victor Hugo Mareco, vittima di un attacco influenzale, assente anche Andrea Doninelli, sottoposto a Genova ad un intervento di meniscectomia mediale al ginocchio.
Ufficio Stampa
Giudice Sportivo, 4 squalificati in casa Crotone
Postata il 17/04/2012 alle ore 15:33
Costa caro ai rossoblù il derby di sabato scorso contro la Reggina. Tra gli scaligeri ammonizione con diffida per Victor Hugo Mareco
VERONA - Costa caro al Crotone il derby di sabato scorso contro la Reggina. Giuseppe Abruzzese, Pietro De Giorgio e Mirko Eramo, già diffidati, hanno rimediato un'ulteriore ammonizione, che costa la squalifica in vista della sfida coi gialloblù. Assente inoltre Denilson Gabionetta, espulso nel sottopassaggio insieme all'amaranto Cosenza alla fine della prima frazione e fermato per due turni.
Ammonizione con diffida per Victor Hugo Mareco (7a sanzione).
Ufficio Stampa
Crotone-Hellas Verona: bilancio in parità allo "Scida"
Postata il 17/04/2012 alle ore 14:22
3 in confronti in terra calabrese: l'ultimo, risalente a marzo 2007, vide Turati regalare l'intera posta ai gialloblù
VERONA - Sette precedenti caratterizzano la storia dei confronti diretti tra Crotone ed Hellas Verona, tutti in Serie B, 3 dei quali disputati in terra calabrese.
Il bilancio delle sfide giocate in casa rossoblù è in parità, con l’unico pareggio allo “Scida” datato 2004. Terminò 2-2, il 28 novembre di quell’anno, con gli scaligeri avanti grazie alle reti di Italiano e Bogdani già nel primo tempo. Nella ripresa Gastaldello e Guzman regalarono un punto ai locali.
Fu il Crotone ad avere la meglio nel campionato 2005/06: 2-1 il finale, ancora una volta in rimonta (reti di Jeda e Sedivec) dopo il vantaggio firmato Antimo Iunco. L’unico blitz esterno dei gialloblù risale invece al marzo 2007, quando fu un gol di Turati nel finale a regalare i tre punti all’Hellas
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
L'EUROPA 'PERDE' RAÙL: L'ex stella del REAL MADRID a 34 anni cerca nuove sfide, lascia il club tedesco SCHALKE 04 per trasferirsi in un club fuori dal vecchio continente...
CICLISMO: Squalifica causa doping esemplare per RICCÒ, 12 anni!
CALCIOSCOMMESSE: Lo scandalo continua ad allargarsi a macchia d'olio, sentito il portiere veronese Matteo GIANELLO (attualmente al VILLAFRANCA in Serie D) ed i fratelli COSSATO...
CHAMPIONS LEAGUE: A Monaco il BAYERN vince 2 a 1 col REAL MADRID, ora si attende il ritorno per capire se i tedeschi riusciranno a raggiungere la finale all'Allianz Arena... Nell'altra gara il CHELSEA si impone di misura sul BARÇA grazie ad una rete di DROGBA
L'OMAGGIO DEL 'PICCHI' A MOROSINI: Lo stadio della squadra di "Moro" celebra il giocatore morto sabato per malore. Il sindaco: "Gli dedicheremo un settore"... Nel frattempo salta fuori che su PierMario non sono stati usati defibrillatori, ce n'erano tre a bordocampo ma sembra che il medico del LIVORNO ne abbia impedito l'uso al personale paramedico presente a bordocampo...
NBA: I PISTONS distruggono i CAVALIERS, i CELTICS affondano a New York grazie anche alla superba prestazione di MELO, brutta scoppola interna per i LAKERS che si fanno superare di più di 20 ounti dagli SPURS...
CICLISMO, SCANDALO DOPING: RICCARDO RICCÒ SQUALIFICATO 12 ANNI
Giovedì 19 Aprile 2012 - 14:52
ROMA - Dodici anni di squalifica a Riccardo Riccò. È la dura sanzione che il tribunale nazionale antidoping ha inflitto al ciclista italiano, accogliendo la richiesta della Procura antidoping del Coni; Riccò era accusato di autoemotrasfusione.
CHAMPIONS, CHELSEA DI MISURA SUL BARÇA: SEGNA DROGBA -FOTO
Mercoledì 18 Aprile 2012 - 22:35
LONDRA - Chelsea vince in casa contro il Barcellona nell'andata di semifinale di Champions League. Segna Drogba al secondo minuto di recupero del primo tempo.
MOROSINI, APERTA LA CAMERA ARDENTE. DOMANI I FUNERALI IN DIRETTA TV -FOTO
Mercoledì 18 Aprile 2012 - 12:15
BERGAMO - La gente di Monterosso è stata la prima a rendere omaggio a Piermario Morosini, il centrocampista del Livorno morto sabato scorso a Pescara durante la partita. La camera ardente, allestita nella cappelletta della chiesa parrocchiale, è stata aperta già alle sette del mattino, in anticipo di due ore: giovani ed anziani sono passati a portare il loro saluto a «Mario», come lo chiamavano tutti.
Tra gli amici e la gente comune si sono visti il direttore generale atalantino Roberto Spagnolo, l'allenatore della primavera atalantina Fabio Gallo e l'ex presidente Alessandro Ruggeri. Alle dieci il flusso dei visitatori è aumentato. La camera ardente resterà aperta fino alle 22, alle 21 i giovani dell'oratorio si riuniranno in una veglia di preghiera.
Domani alle 11 i funerali, che saranno trasmessi in diretta televisiva da Bergamo Tv. Ci saranno i giocatori di Livorno, Udinese, Atalanta e Pescara, oltre a numerosi ex compagni di Morosini. Annunciata anche la presenza del presidente Figc Giancarlo Abete e del suo vice Demetrio Albertini, che saranno accompagnati dal ct Cesare Prandelli.
A Monterosso si attendono circa 20 mila persone: la chiesa ne contiene solo 600, il resto seguirà la cerimonia da tre maxischermi. Il funerale sarà celebrato da don Luciano Manenti, ex curato di Monterosso e grande amico di Morosini.
DIGOS ASCOLTA I PRIMI TESTIMONI La Digos di Pescara ha iniziato ad ascoltare i primi testimoni della vicenda sulla morte, allo stadio Adriatico, del centrocampista del Livorno Piermario Morosini. Gli investigatori in questi giorni hanno compilato la lista di tutti coloro che avevano responsabilità o che erano presenti sul campo e fuori e che sono entrati a vario titolo nell' indagine preliminare. L'audizione dei testimoni va di pari passo con l'acquisizione di documenti e cartelle cliniche dello sfortunato giocatore, ed è solo ai primi passi.
RAÙL: "LASCIO L'EUROPA". LO SCHALKE RITIRA IL NUMERO 7, PRONTA GARA D'ADDIO
Giovedì 19 Aprile 2012 - 14:23
GELSENKIRCHEN - Raul dirà addio allo Schalke a fine stagione ma continuerà a giocare in un club fuori dall'Europa. L'attaccante spagnolo ha confermato in conferenza stampa che alla fine dell'anno lascerà il club tedesco nel quale ha giocato per due anni ma ha specificato che non è ancora arrivato per lui il momento di appendere gli scarpini al chiodo. «È stata una decisione molto complicata e difficile da prendere, ci ho dovuto riflettere a lungo ma credo che sia la cosa migliore», ha affermato il 34enne Raul tradendo un pò di emozione. «Continuerò a giocare, ma non in Europa», ha sottolineato. «Insieme al mio agente valuteremo due buone offerte che ci sono pervenute», ha aggiunto senza fornire ulteriori dettagli. «Nelle prossime settimane deciderò il mio futuro, che comunque sarà in un campionato meno competitivo e esigente della Bundesliga o di altri campionati europei». Raul ha più volte ringraziato il club di Gelsenkirchen per avere puntato su di lui nel 2010, dopo l'addio al Real Madrid. «Sono stati due anni meravigliosi e li porterò per sempre nel mio cuore». L'attaccante ha poi dedicato «una menzione speciale ai tifosi» dello Schalke «per lo straordinario affetto e per il rispetto che mi hanno riservato. È stato qualcosa di speciale e di unico. Non troverò mai le parole adatte per ringraziare tutti per come mi hanno fatto sentire in questi due anni. Vielen, vielen dank», ha concluso in tedesco. Tradotto: grazie mille. «Vi porterò sempre nel cuore».
LO SCHALKE: "RITIRIAMO IL NUMERO 7 E FAREMO PARTITA D'ADDIO" - Lo Schalke ritirerà la maglia n.7 di Raul e organizzerà una partita d'addio per l'attaccante, che a fine stagione lascerà il club tedesco per finire la carriera in un club fuori dall'Europa. Le iniziative per Raul sono state annunciate dai dirigenti del club di Gelsenkirchen. «Ritireremo la maglia n.7 a tempo indeterminato e nel 2013 organizzeremo una partita d'addio», ha spiegato Horst Heldt, general manager dello Schalke. «Sono stati due anni perfetti per Raul e non è facile accettare questa decisione», ha ammesso il dirigente. Il club ha cercato invano di trattare con il giocatore per il possibile rinnovo del suo contratto biennale che scadrà al termine di questa stagione.
SUPER-MELO, BOSTON AFFONDA A NY. SAN ANTONIO UMILIA I LAKERS -VIDEO
Mercoledì 18 Aprile 2012 - 09:36
LOS ANGELES - San Antonio stende i Lakers, New York affonda Boston con una pioggia di 'bombe' e con la tripla doppia di Carmelo Anthony. Tony Parker, con 29 punti e 13 assist, trascina i San Antonio Spurs (44-16) al netto successo per 112-91 sul parquet dei Los Angeles Lakers (39-23) che, ancora privi dell'acciaccato Kobe Bryant, incassano la peggior sconfitta dell'anno.
Gli speroni texani, in vetta alla Western Conference, prendono il largo nel secondo periodo (36-19) e non offrono ai gialloviola la chance di rientrare. San Antonio si gode l'ispirato Tim Duncan (19 punti e 8 rimbalzi) e può contare sul contributo di Manu Ginobili (15 punti in 26'). I Lakers alzano bandiera bianca nonostante i 21 punti di Andrew Bynum e i 16 a testa di Pau Gasol e Matt Barnes.
C'è la firma di Anthony (35 punti, 12 rimbalzi e 10 assist) sul successo casalingo che i New York Knicks (32-29) ottengono per 118-110 contro i Boston Celtics (36-26). Il numero 7 è la star del Madison Square Garden, ma il pubblico impazzisce anche per i cecchini che martellano il canestro dei Celtics.
I Knicks chiudono con un impressionante 19/32 da 3 punti, grazie soprattutto alla precisione di Steve Novak (25 punti con 8/10 dalla lunga distanza), miglior tiratore dall'arco dell'intera lega, e di J.R Smith (25 punti con 8/16 al tiro e 7/10 da lontano). La formazione di casa decolla nel secondo periodo: 40 punti e 11 triple a bersaglio. Boston, che non brilla per la difesa sul perimetro, perde la prima chance di conquistare il titolo dell'Atlantic Division: alla formazione di coach Doc Rivers non servono i 43 punti di uno strepitoso Paul Pierce e il notevole 11/21 complessivo da 3.
New York, ora settima nella Eastern Conference, approfitta del ko interno dei Philadelphia 76ers (31-30), battuti 102-97 dagli Indiana Pacers (40-22). Completano la serate le vittorie dei Memphis Grizzlies (36-25) per 91-84 sui Minnesota Timberwolves (25-38) e dei Detroit Pistons (23-38) per 116-77 sui Cleveland Cavaliers (20-40).
I RISULTATI I risultati delle partite della regular season Nba: Philadelphia 76ers-Indiana Pacers 97-102; Detroit Pistons-Cleveland Cavaliers 116-77; New York Knicks-Boston Celtics 118-110; Minnesota Timberwolves-Memphis Grizzlies 84-91; Los Angeles Lakers-San Antonio Spurs 91-112.
IL REAL NON PASSA, 2-1 BAYERN -FOTO/VIDEO. MOURINHO: "A MADRID POSSIAMO FARCELA"
Martedì 17 Aprile 2012 - 23:41
MONACO - Prove generali di finale all'Allianz Arena di Monaco di Baviera. La prima semifinale di Champions League oppone Bayern Monaco e Real Madrid, che si affrontano a viso aperto dando vita ad una partita ricca di emozioni. Finisce 2-1 per i bavaresi e Monaco è ancora una volta indigesta per i madridisti. Ribery e Gomez firmano la vittoria dei tedeschi, di Ozil il momentaneo pari.
Vince la squadra che ci ha messo più cuore. L'accesso alla finale è comunque una partita ancora aperta e si gioca tra 8 giorni al Santiago Bernabeu. Heynckes sceglie Kroos e lascia Muller in panchina. Dall'altra parte Mourinho punta su Ozil mentre Marcelo e Kakà vanno in panchina. I primi minuti sono di alta tensione, con le due squadre che provano a prendere le redini del gioco con grande aggressività a centrocampo.
Il primo vero sussulto arriva al 7' quando Ozil lancia Benzema che prova il tiro dal vertice dell'area ma trova attento Neur che devia in angolo. Il Real sembra più padrone del campo, il Bayern reclama un rigore al 14' per un contatto tra Sergio Ramos e Ribery ma l'arbitro Webb lascia correre.
Al 17' i bavaresi vanno in vantaggio con Ribery: sugli sviluppi di un calcio d'angolo il francese sfrutta nel modo migliore uno sfortunato 'assist' di Sergio Ramos e lascia partire un destro forte e teso sul quale Casillas nulla può. Il vantaggio galvanizza i bavaresi trascinati proprio dal francese.
Il Real accusa il colpo e fa fatica ad imporre il proprio gioco mentre i padroni di casa (che hanno in Schweinsteiger un altro elemento di fondamentale importanza) controllano la partita. Cristiano Ronaldo prova la conclusione personale dalla distanza (al 22' e poi al 29'), ma è il Bayern a fare la partita e a mettere in seria difficoltà gli uomini di Mourinho, che non trovano gli spazi. I tedeschi dominano e sfiorano il gol del 2-0 al 40' con Mario Gomez, il cui diagonale è deviato in angolo da Casillas. Il Real prova a reagire e a metter paura ai tedeschi.
La partita è avvincente, fatta di continui capovolgimenti di fronte. La ripresa si apre nel segno del Real Madrid: dopo un paio di incursioni per parte (al 6' azione personale di Robben che si porta la palla da destra verso il centro ma il suo tiro finisce alto sulla traversa), le 'merengues' trovano il pareggio all'8' con Ozil che finalizza un'azione targata Cristiano Ronaldo: il portoghese prima si fa parare un tiro da Neuer, poi sul recupero di Benzema serve Ozil che da due passi segna il gol dell'1-1. Al 17' il Bayern si rende pericoloso con Mario Gomez ma Casillas neutralizza con una uscita provvidenziale impedendogli la conclusione.
La partita è emozionante e spigolosa, fioccano le ammonizioni (alla fine se ne conteranno otto, tre nel Bayern, cinque tra gli spagnoli), con l'inglese Webb che lascia correre qualche fallo di troppo. Il Real prova a ripartire, Benzema è prezioso a tener palla e a far respirare i suoi ma sono i padroni di casa ad andare più volte vicini al vantaggio.
Al 25' è ancora Gomez ad avere l'occasione del 2-1 ma colpisce male. Al 37' Ribery davanti a Casillas cerca l'assist per Robben invece di tirare consentendo il recupero dei difensori spagnoli. Al 44' il gol della vittoria porta la firma di Gomez (12/o gol in Champions), che sfrutta nel migliore dei modi un cross di Lahm.
MOURINHO: NON E' RISULTATO NEGATIVO «Non è un risultato super negativo»: così, ai microfoni di Sky Sport, l'allenatore del Real Madrid, Jose Mourinho. «Abbiamo le condizioni per ribaltare il risultato al Santiago Bernabeu. Sull'1-1 la partita era chiusa. Gli ultimi 15-20 minuti non abbiamo avuto il possesso palla - ha aggiunto il tecnico portoghese - e quando ti difendi per tanto tempo può succedere quello che è successo».
FONTE: Leggo.it
Sport
Morosini, il saluto di Livorno tra cori, sciarpe e Ligabue
Lo stadio della squadra di "Moro" celebra il giocatore morto sabato per malore. Il sindaco: "Gli dedicheremo un settore"
Coro e battimani, come quando correva in mezzo al campo. Piermario Morosini è stato salutato così dai tifosi del Livorno, e non solo, accorsi allo stadio della città toscana per rendere omaggio al centrocampista amaranto scomparso sabato per un malore sul campo del Pescara, ad appena 26 anni. "Ciao Piermario, lo stadio Picchi ti saluta", si legge sul grande striscione affisso al bordo della pista d'atletica, sulle note delle canzoni di Jovanotti e Ligabue, i preferiti dallo sfortunato calciatore. In attesa dei funerali nella sua Bergamo, il mondo del calcio e non solo si stringe intorno a Morosini.
Ci sono le leggende del Livorno (Ennio Bonaldi e Igor Protti), il presidente Aldo Spinelli, il sindaco Alessandro Cosimi che ha sottolineato: "Siamo qui perchè il ragazzo se lo merita, non per altro. Faremo quello che abbiamo detto appena la società e i tifosi ce lo comunicheranno e cioè intitolare un settore dello stadio alla memoria di Piermario". Molti dei tifosi arrivati allo stadio hanno lasciato la loro sciarpa legata ai cancelli. Tanti i lumini accesi, i biglietti, i fiori deposti e bandiere amaranto abbrunate. A lutto e a mezz'asta anche la grande bandiera del Livorno issata davanti allo stadio. Centinaia i gagliardetti, bigliettini, disegni, maglie, mazzi e cuscini di fiori.
Non mancano testimonianze dall'estero: Auxerre, Barcellona (due le sciarpe dei blaugrana), Sankt Pauli, Olympique Marsiglia, Liverpool. Quest'ultima, accompagnata da un’altra con la celebre frase-slogan del club inglese "Yoùll never walk alone". Tante le testimonianze di affetto da tutta Italia. Dai tifosi di Roma, Inter, Fiorentina, Verona, Crotone, Pisa, Napoli, Benevento, Perugia, Prato, i gagliardetti dell'Associazione Allenatori, dell'Empoli, del Calcio Femminile Livorno.
17/04/2012
FONTE: LiberoQuotidiano.it
Nessuno ha usato il defibrillatore per salvare Morosini
LA TRAGEDIA DI PESCARA. La Procura indaga per omicidio colposo
Ce n'erano tre a disposizione ma sono stati ignorati
Un paramedico presente in campo: «È stato il medico del Livorno a impedirmi di utilizzare la macchina»
18/04/2012
PESCARA Non è stato usato nessun defibrillatore per tentare di salvare la vita di Piermario Morosini. Nonostante - come ha stabilito l'esame del medico legale Cristian D'Ovidio - il giocatore sia rimasto in vita almeno una decina di minuti dopo essersi accasciato al suolo alla mezzora del primo tempo di Pescara-Livorno. È da questa constatazione che la procura della Repubblica di Pescara ha deciso di aprire il fascicolo d'indagine con l'ipotesi di omicidio colposo. Ed in proposito sta facendo delle verifiche che stanno già dando delle risposte certe. Come, appunto, il fatto che nessuno dei tre defibrillatori a portata di mano - i due che pure erano disponibili in campo e quello presente all'interno dell'autoambulanza - siano stati utilizzati. Una circostanza confermata da due medici presenti al momento dei soccorsi. «Si muoveva, aveva le convulsioni», racconta Marco, uno dei soccorritori del 118. Morosini - ha stabilito l'autopsia - anche se aveva il «cuore fermo» era vivo. Nessun aneurisma. Nessun infarto. Niente di fulminante. Il giovane calciatore è stato vittima di un arresto cardiaco ed è morto tra le braccia dei suoi soccorritori che cercavano di rianimarlo. Ma ora si dovrà far luce sulla qualità di quell'intervento in emergenza.
«Quando sono arrivato sul terreno di gioco per soccorrerlo c'era già in azione lo staff medico del Livorno insieme al nostro massaggiatore», racconta il medico del Pescara calcio Ernesto Sabatini. «Io mi sono occupato solo del massaggio cardiaco. Il defibrillatore? Non è stato usato: non sapevo nemmeno che ci fosse». Non solo. La Procura di Pescara ha acquisito anche l'audio di una telefonata fatta durante una trasmissione nell'emittente abruzzese «Rete8» nel corso della quale un paramedico della Misericordia, Marco Di Francesco, intervenuto in campo, ha raccontato la sua versione sui soccorsi. E cioè che il defibrillatore in suo possesso era acceso e pronto all'uso, ma che è stato il medico del Livorno Porcellini, il quale stava assistendo il calciatore, a impedirgli di usarlo. Secondo il paramedico, «durante il massaggio cardiaco il ragazzo presentava un polso carotideo e sputava la cannula dell'ambu: quindi era vivo». Durante la telefonata il paramedico ha spiegato che secondo lui Morosini mostrava segni di vitalità anche quando è stato messo dentro la ambulanza. I magistrati hanno acquisito anche le immagini di quanto accaduto in campo. Dalle quali si evince che da quando Piermario Morosini inizia a barcollare a quando l'ambulanza con il giocatore dentro è uscita dallo stadio sono passati in totale 6'242.
Le riprese integrali mostrano il giocatore che comincia a barcollare al 29'41" del primo tempo: l'ambulanza che parte dal terreno di gioco al 36'052. Fonti interne al palazzo di Giustizia hanno giudicato «molto interessante» il dato temporale intercorso tra il malore e la partenza dell'ambulanza. Morosini barcolla al 29'41" per 7 secondi e dal momento in cui cade per terra a quando arriva il massaggiatore del Pescara passano altri 8 secondi e solo 6 da quando è girato a pancia all'aria per i primi soccorsi. Al 30'11" i paramedici hanno già infilato la cannula per la ventilazioni in bocca e si vedono segni di vitalità del giocatore. Le immagini scorrono ma non inquadrano sempre il soggetto soffermandosi sui compagni e su scene di disperazione. Al 31'30", quindi dopo 1'49" dal malore, si vede un medico effettuare il massaggio cardiaco e per terra vicino al giocatore si intravede una barella. L'ambulanza fa il suo ingresso sul terreno di gioco al 33'23", esattamente 3'42" dopo il malore di Morosini, e dopo 10 secondi inizia il trasporto del giocatore del Livorno verso il mezzo di soccorso. Nel frattempo probabilmente l'arbitro ha sospeso la partita e quindi il timing sul video sparisce: ma il computer della regia Sky che ha permesso all'Ansa di visionare il filmato, segna la partenza di Morosini dal terreno di gioco dentro l'ambulanza dopo 2'14" dallo stop. In totale dal malore alla partenza nel mezzo di soccorso sono quindi circa sei minuti e mezzo.
Gianello interrogato dai giudici «Senta, questa è la sua voce...»
LE RIVELAZIONI. Il portiere, oggi al Villafranca, in serie D, chiamato in causa per alcune partite di due stagioni fa
Il portiere veronese ha ammesso un tentativo di combine per la gara tra Samp e Napoli. Si parla di Giusti e dei fratelli Cossato
18/04/2012
Rivelazioni choc. Nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse, il portiere veronese Matteo Gianello ha rilasciato dichiarazioni molto scottanti. Si tratta, però, di dichiarazioni datate. Che rispuntano fuori all'improvviso. L'ex guardiano del Napoli incalzato dai pm ha confessato una “tentata combine per Samp-Napoli”, gara giocata il 16 maggio 2010. Nella confessione del giocatore finiscono inguaiati alcuni suoi ex compagni. Nel mirino della Procura pure le partite Brescia-Catania e Bologna-Parma. Il racconto di Gianello indagato dalla Procura di Napoli insieme ai fratelli Michele e Federico Cossato e all'ex calciatore Silvio Giusti, è molto dettagliato. Va fatta una precisazione: il prezioso documento è un verbale di otto pagine venuto alla luce con quasi un anno di ritardo.
NAPOLI KO. Si parte dalla sfida del torneo scorso tra Lecce e Napoli, terminata con la vittoria dei salentini per due a uno. Gianello viene interrogato in merito alle richieste di informazioni fattegli da Giusti e Michele Cossato. Il portiere riferisce di aver sempre affermato che la condotta della sua squadra sarebbe stata mirata ad ottenere il massimo. Ma al giocatore vengono fatte ascoltare le prime telefonate nelle quali viene chiamato in causa e nella sua confessione si trova costretto a fare un'ammissione: “Prendo atto che il significato delle conversazioni intercettate appare del tutto contrario a quello da me riferito”. Come già riferito, quella fu giornata turbolenta per il Napoli che perse scatenando i malumori di De laurentiis.
SPUNTA 'DENTINO'. E i pm interrogano Gianello pure su un'altra partita: quella tra Brescia e Catania. Al portiere viene fatta richiesta di chiarire la richiesta di informazioni sulla gara avanzata da Silvio Giusti che chiede notizie attraverso 'dentino', l'ex compagno di squadra di Gianello, Giuseppe Mascara. Ma si parla pure di Bologna-Parma. Queste le dichiarazioni di Gianello in merito: “Per mia personale valutazione ritenevo che a nove giocatori su undici delle due squadre potesse andare bene il pareggio”. Va precisato che fino a questo punto dell'interrogatorio non emergono ammissioni legate a nessun tipo di scommessa.
TENTATA COMBINE. Ma si arriva a parlare di Sampdoria- Napoli, e qui le cose cambiano: le intercettazioni aiutano Gianello a fare luce sugli aspetti rimasti oscuri di quella gara: “Ricordo che Giusti mi prospettò la possibilità di ricompensare i compagni che avessero aderito alla richiesta (di rendere maggiormente sicuro il risultato della partita a favore della Sampdoria) con somme di denaro". Gianello parla anche di quattro o cinque compagni presenti nello spogliatoio, ma inizialmente non ricorda i nomi. Salvo, poi, fare un passo in avanti. “Mi rivolsi a Paolo Cannavaro e a Grava e a nessun altro”. Attenzione, però, alla sottolineatura arrivata immediatamente dopo: “Cannavaro e Grava diedero immediatamente e con estrema decisione una risposta negativa”. Dalle parole del portiere veronese emerge pure una chiara contrarietà da parte dei suoi due compagni. Ma il fatto di non aver avvisato subito la Procura federale può far scattare per entrambi il rischio dell'omessa denuncia. E qui può rischiare anche il Napoli. Perché entra in gioco sempre la responsabilità oggettiva. Anche se va detto che solo per la sfida tra azzurri e Samp sarebbe provata la tentata combine.
SCOMMESSE. Ulteriori ammissioni arrivano proprio al termine della stesura del verbale. Gianello spiega: “Preciso che quei discorsi su scommesse, quote, puntate on line in Inghilterra o Austria cominciarono ad essermi fatti con l'inizio dello scorso campionato di calcio (il riferimento è alla stagione 2009-2010). I riferimenti alla camera a 5 stelle e a 10 stelle erano relative a somme di denaro di 5.000 e 10.000 euro da scommettere”. In queste ore continuano il loro lavoro il pm Di Martino e il procuratore Palazzi. Le indagini, dunque, dopo le ultime rivelazioni 'pesanti' di Gervasoni, non conoscono sosta tra le Procure di Cremona e Roma. Tra i calcitori chiamati a comparire ci saranno De Falco del Bari, Micolucci (ex Ascoli), Marco Rossi del Genoa, Vives del Toro, Corvia del Lecce, e l'ex Bellavista.
FONTE: LArena.it