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VENEZIA 0-0 HELLAS VERONA la rassegna stampa, le pagelle e le interviste sul derby del rammarico gialloblù...


VENEZIA - HELLAS VERONA vista dalla parte arancioneroverde; le pagelle gialloblù: GARZON e BELLAVISTA i migliori! Su SCAPINI e PAROLO pesano i gol sbagliati. L'ottavo risultato utile consecutivo andrebbe festeggiato, non fosse per il netto dominio del VERONA a VENEZIA per 80 minuti su 90 senza concretizzare... REMONDINA felice per la mentalità dimostrata anche se 'nel primo tempo avrei pensato di portarla a casa... Però questo atteggiamento, se conservato, ci farà andare lontano'. MANCINELLI contento per sè e per la squadra 'Ma ora dovremmo pensare a cominciare a vincere anche in trasferta!'. Sul finire del primo tempo TIBONI è caduto nella provocazioni dei difensori avversari, solo CAMPISI, con l'intervento determinante e convincente di capitan BELLAVISTA, a riportato il TIBO alla ragione...

I contributi filmati del TGGialloblù:
- LIVE: IL DIVERBIO TIBONI-CAMPISI
- VENEZIA-VERONA: SERVIZIO VIGHINI
- VENEZIA-VERONA 0-0: LA SINTESI
- REMONDINA: POTEVAMO VINCERE
- GARZON: MERITAVAMO DI PIU'
- MANCINELLI: DUE PUNTI PERSI


ALTRE NEWS:IN TESTA AL GIRONE A: Il PRO PATRIA riconquista la vetta dopo le 4 pappine rifilate al malcapitato PORTOGRUARO e approfittando della contemporanea caduta della SPAL in quel di CESENA (dove l'HELLAS è atteso per l'ultima gara dell'andata). Al secondo posto il PADOVA, vincente a LECCO, sopravanza il NOVARA che non ha saputo andare oltre il pareggio con la 'modesta' PRO SESTO. IL CASMS rischia di trasformare gli stadi in vuoti e freddi contenitori?

[OFFTOPIC]
VITA DA EX: Mutu-Gila, siamo la coppia più bella del mondo!
VOLLEY A1: La MARMI LANZA stende anche la PINETO...
SERIE A: Il TORINO esonera DE BIASI, al suo posto ancora NOVELLINO.
FORMULA 1: Un compratore per la HONDA? BUTTON ottimista! HAMILTON gelosissimo della 'sua' PUSSYCAT DOLL.
NUOTO: La BALMY conquista il primato mondiale dei 200 in vasca corta...

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GIOCO PRONOSTICI:
Englishman in Middlesborough ovvero mr. Boro è Campione di giornata oggi :!: Bravo Boro you're better than us even if you follow english Premier League much more than Lega Pro Girone A :!: ;o) Secondi Pose Gialloblu e RobRoy a pari merito e poi Bruni...

Sfigadoni in 4 e sono: Ale90HVr, Bridget, Gabri e Martino con soli 2 punti realizzati

Espulso Scaligero per doppia ammonizione consecutiva: mi spiace ma hai ancora 2 espulsioni da giocarti se volessi rientrare :wink: ...

In Classifica generale è sempre RobRoy al comando sempre a 3 punti ma Martino ha ceduto il suo secondo posto a Boro...


Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
RobRoy71
Boro66
Martino64
Bruni, MR3103200161
Gabri59
Bubu77, Smarso58
Pose Gialloblu56
Bridget55
RougeHellas53
Mister Loyal52
Ale90HVr50


ALBO D'ORO CAMPIONI
2007/2008 L. Bruni F.C.
2006/2007 Ark (Ex-Alberto)
2005/2006 Ark (Ex-Alberto)
2004/2005 Ark (Ex-Alberto)
2003/2004 Ark (Ex-Alberto)


Puoi commentare questo articolo sul forum BONDOLA/=\SMARSA oppure in coda a questo post per aprire magari uno scambio di opinioni... Con la prima di campionato è ripartito il gioco pronostici B/=\S: l'anno scorso la spuntò BRUNI per un solo, misero punto! (fra l'altro preso alla rubentina) Brucia ancora ma, anche quest'anno ci sarà da giocarsela! Che aspettate dunque? Si potrà giocare fino all'inizio delle partite!



RASSEGNA STAMPA +   -   =
- Prima divisione, girone A: Pro Patria, aggancio alla vetta
Al Manuzzi la Spal cade contro i padroni di casa del Cesena, lasciando via libera all'aggancio in vetta da parte della Pro Patria, vittoriosa per quattro reti a zero contro il Portogruaro. Sale anche il Padova, che espugna il Rigamonti-Ceppi di Lecco.

FONTE: TuttoMercatoWeb.com


- Venezia e Verona, il nulla fatto partita
Potremmo chiudere molto rapidamente questo commento. Una partita perfettamente da 0-0, niente gol, niente azioni, niente mozioni, niente gioco. Uguale: nulla di nulla. Non ci fosse stato l’impacciatissimo arbitro a scaldare un po’ le tribune con decisioni cervellottiche, non si sarebbe sentito nemmeno un sibilo partire dalle gradinate (vuote di tifosi ospiti). Nullità disarmante da una parte e dall’altra, palloni buttati solo via senza curarsi di creare un’azione degna di tal nome, difese e centrocampi a dettare legge nell’unico obiettivo di distruggere il gioco altrui.

Il Venezia si fa ricordare per un’unico tiro pericoloso scagliato da Bono da 30 metri e finito alto di appena 5 centimetri al 12° pt. Il Verona, invece, si avvicina di più al gol (si fa per dire) al 7?pt quando Lotti salva di piede. Al 45?pt quando sempre Lotti salva a mani aperte su un’incursione viziata da fallo non rilevato. Al 44’st sempre con Lotti che alza sopra la traversa un cross. Ma non si creda che si sia trattato di occasionissime, sono citate tanto per dire che il pallone, nonostante tutto, andava anche un po’ avanti.

Parlare di altro vorrebbe dire cercare i scrivere qualcosa per riempire i bianchi del foglio. Mentre il finale ha visto il Venezia in qualche difficoltà solo perchè Ibekwe, appena entrato, è stato travolto e si è infortunato dovendo uscire e lasciare il Venezia in 10 (tutti i cambi erano stati fatti) per una dozzina di minuti. Tutto qui.

FONTE: Venezia.Blogolandia.it


- Lega Pro, Happy-Go-Lucky
Il Casms sta rapidamente trasformando il calcio moderno in una triste e penosa replica di spettacoli privi di vita. E, dunque, poco coinvolgenti. I tifosi si allontanano. Gli stadi si svuotano. Specie in Lega Pro, vero anello debole di tutta la catena. Una sola strada porta fuori dal tunnel. Tornare a dipingere a colori un mondo divenuto penosamente grigio.
... la partita tra il Venezia e l’Hellas Verona, che si gioca nella città lagunare, è stata interdetta ai sostenitori scaligeri. I tifosi del Venezia protesteranno con un prolungato silenzio all’inizio della gara. Perché sono proprio loro i primi a considerare il calcio uno spettacolo che ha bisogno di colore e di passione per poter continuare a essere considerato tale...

FONTE: CalcioPress.net


- Bene l'Hellas ma in laguna lascia 2 punti
È l' ottavo risultato positivo consecutivo anche se al Penzo i gialloblù dominano per 80 minuti e falliscono diverse occasioni
Ripensi al primo tempo e ti arrabbi. Poi guardi la classifica e vedi che le prime della classe sono ancora lì, che il Venezia ha subìto per ottanta minuti il gioco dei gialloblù, che l'Hellas ha messo in fila l'ottavo risultato utile consecutivo. E, allora, anche il pareggio del Penzo assume un significato diverso. Ma l'Hellas ha lasciato in Laguna due punti importanti, su questo non ci sono dubbi. Basta rivedere le occasioni sprecate da Parolo e Scapini nel primo tempo per capire che ci poteva stare la prima vittoria in trasferta della stagione, un successo che avrebbe portato Bellavista e compagni in zona play off. Non è andata così, pazienza. Resta negli occhi un bel Verona, una squadra che gioca a testa alta, senza subire niente. Remondina dà ancora continuità alla formazione titolare, tornano in campo dieci degli undici che avevano iniziato la partita con il Legnano, esce solo Campagna per ridare posto il posto a Mancinelli che ha smaltito l'infortunio di Portogruaro.

Cuoghi risponde con un Venezia ordinato ma troppo rinunciatario, tre «granatieri» come Lebran, Tricoli e Galuppo in mezzo all'area, Bono fa il metodista con Drascek e Collauto a sostegno, sugli esterni Anderson e Semenzato che giocano in linea con i difensori senza spingersi troppo avanti. Il pressing dei gialloblù manda in tilt il dispositivo tattico lagunare, Momentè e Poggi vengono stritolati nella morsa di Ceccarelli e Conti. Passano pochi minuti, sei per la precisione, e il Verona può passare in vantaggio. Funzione il pressing gialloblù, Parolo conquista palla sulla trequarti, serve Scapini che si libera al limite e fa filtrare una palla in area, Parolo è solo davanti al portiere, può fare quello che vuole ma cerca la conclusione di forza. Lotti respinge, la palla si alza a campanile, Lebran salva sulla linea. Un'occasione incredibile. Il Venezia è scosso, non reagisce, l'Hellas è padrone del campo. Solo un tiro dalla distanza di Bono per i lagunari, altissimo sopra la traversa. Verona ancora avanti con Garzon sulla fascia, bello il cross, Campisi gira in rovesciata, fuori di un soffio. Non ci sono i tifosi gialloblù ma l'Hellas spinge ancora, capisce che può farcela, che la vittoria è lì, a portata di mano.


Al 26' Tiboni si traveste da Superman, grandissima giocata la limite dell'area, slalom tra due uomini e assist perfetto per Scapini, a pochi passi da Lotti. Pronta la girata di sinistro, palla fuori. Si gioca sempre nella metà campo del Venezia ma il Verona non trova il colpo del ko, manca un po' di concretezza in area ma non è facile. Sembra fatta al 35' quando Tiboni vince un contrasto al limite della regolarità con Lebran, Scapini è solo davanti a Lotti, botta di destro, il portiere del Venezia si supera e mette in angolo. Alla fine del primo tempo, i pochi tifosi del Venezia - solo 325 i paganti per il derby del Penzo - non sono certo soddisfatti per la prestazione dei loro beniamini. Inizia la ripresa e gli allenatori mandano in campo gli stessi giocatori che avevano concluso il primo tempo ma si capisce subito che l'inerzia della partita è cambiata. Il Verona cerca di respirare e di far uscire allo scoperto i padroni di casa, i veneziani si limitano a qualche ripartenza sulla fascia, Anderson e Semenzato hanno più libertà, ci provano con qualche cross ma l'unico pericolo arriva su calcio da fermo.
Punizione di Semenzato dalla destra, sinistro tagliato, colpo di testa di Poggi, palla fuori. Il Venezia è tutto qui.

Passano i minuti e il Verona riprende in mano la situazione. Remondina manda in campo Girardi al posto di Scapini e pochi minuti dopo l'attaccante serve a Parolo un'altra occasione incredibile. Il fantasista entra in area e si presenta davanti a Lotti, il sinistro finisce fuori. La porta lagunare è stregata, l'Hellas capisce che è meglio gestire la gara per non regalare qualche occasione in più agli avversari. Solo in pieno recupero un cross sbagliato di Mancinelli si strasforma in un tiro insidioso ma Lotti mette ancora in angolo. Finisce così, l'Hellas deve accontentarsi di un punto.



- Tiboni troppo nervoso, Remondina: pensi a giocare
L'attaccante perde le staffe a fine primo tempo e cade nella trappola che gli hanno teso i difensori del Venezia. Il suo nervosimo "colpisce" anche Campisi e Bellavista i due compagni di squadra che hanno tentato di calmarlo. Secco il giudizio di Remondina: "Dopo quello che ha fatto con il Legnano per lui le cose sono cambiate. I difensori avversari adesso hanno un "occhio" di riguardo per lui e lui non deve farsi prendere dal nervosismo e pensare di più a quello che deve fare in campo"
Un piccolo scatto di nervi sul finire del primo tempo. Dopo una serie di pedate, mani in faccia, tackle al limite del regolamento, Christian Tiboni ha perso la pazienza e ha iniziato a "sbroccare". Legittimo, se non fosse che quella costruita dai difensori del Venezia era palesamente una trappola ad hoc, fatta su misura per il giovane attaccante veronese la cui fama, dopo i tre gol segnati al Legnano, è corsa veloce. A capire tutto con sufficiente freddezza è stato Luisto Campisi che Tiboni lo conosce da quando ha otto anni, visto che i due sono cresciuti assieme nella Primavera dell'Atalanta. "Lascia stare Tibo, ti vogliono solo provocare, devi stare zitto" ha detto Campisi al suo compagno.

Tiboni però, con i nervi a fior di pelle non ha voluto sentire ragioni. E dopo aver polemizzato con i difensori del Venezia ha mandato a quel paese anche il giovane amico. Solo l'arrivo del piccolo ma "feroce" Bellavista ha riportato per il momento la calma in campo. Ma tutto si è riacceso non appena l'arbitro ha fischiato la fine del primo tempo. Tiboni ha ricominciato a litigare con il mondo e soprattutto con Campisi sempre preoccupato che il "Tibo" non si facesse espellere.

A fine gara tutto è sembrato rientrare nei normali "canoni" di una polemica di campo, con Remondina nelle vesti di "pompiere". "Per Tiboni" ha spiegato il mister "le cose non saranno più uguale a prima dopo i tre gol che ha segnato al Legnano e il rigore con lo "scavino". Deve essere bravo e furbo di non cadere in queste provocazioni. Nessun problema con Campisi che voleva solo calmarlo".


- LIVE: IL DIVERBIO TIBONI-CAMPISI
- VENEZIA-VERONA: SERVIZIO VIGHINI

- Centrocampo sugli scudi, Scapini: ma il gol? E "Parolinho" diventa "Parolaccio"
Bellavista e Garzon sono da 7, bene centrocampo e difesa con Ceccarelli sempre più leader di un pacchetto arretrato che non concede niente al Venezia. Troppi errori, invece, dalla tre quarti in su, con Parolo e Scapini che sbagliano quattro limpide occasioni. Tiboni penalizzato dal nervosismo e dalla reazione su Campisi. Remondina presenta un gran Verona ma nella ripresa legge male la partita.


RAFAEL 6. Anche in un pomeriggio di assoluta tranquillità (il Venezia non conclude una, dicasi una, volta nello specchio della porta) fa correre un brivido nell’unica palla gol avversaria per quel suo “viziaccio” di restare incollato alla linea di porta senza venire fuori sui palloni che gli spiovono anche a un metro. Succede al 15’ della ripresa quando Poggi manda fuori di testa colpendo dentro l’area piccola una punizione dalla destra di Collauto. Attento nel finale, quando (finalmente) si “schioda” su un paio di cross di Anderson.

MANCINELLI 6,5. Parte male, perché si addormenta al 3’ su un pallone che sfila in area per Momentè sul quale Conti fa un mezzo miracolo, ma poi è assoluto padrone della sua fascia lasciando al pericolo pubblico Anderson soltanto un paio di spunti nel finale. Molto bene in fase difensiva, non spinge molto. Ma quando passa il centrocampo si fa sentire: nel primo tempo con un cross sul quale Campisi prova il numero con una rovesciata in area di rigore e al minuto 44 della ripresa quando, con l’aiuto della dea bendata e di un piede così così, trasforma un cross in una conclusione che Lotti disinnesca a un pelo dalla traversa.

CONTI 6,5. Gioca nonostante una contrattura l’abbia fatto smoccolare e allenare poco per tutta la settimana, e al 3’, a freddo, fa subito il colpo della partita annullando con un recupero strepitoso su Momentè in area l’unico pericolo costruito palla a terra dal Venezia nei 99 minuti di gioco. Con Ceccarelli forma una diga centrale invalicabile con unica sbavatura nella ripresa, quando un “mia-tua” al limite dell’area stile gol regalato al Novara per un pelo non manda in porta un avversario. Quando serve, come sul velocissimo Ibekwe nella ripresa, sa usare anche le maniere forti che gli costano però il cartellino giallo.

CECCARELLI 6,5. E’ il leader assoluto e indiscusso della difesa del Verona. Comanda il reparto con personalità e con il piglio di quello che ha fatto categorie superiori. Nel primo tempo tiene alta la linea come vuole Remondina, mettendo spesso in fuorigioco (sei volte) gli attaccanti avversari. Nella ripresa, nonostante il centrocampo faccia meno filtro, non va praticamente mai in difficoltà e se il Venezia non calcia nemmeno una volta nello specchio della porta c’è un perché. Giocatore importante anche per la crescita di chi gli sta vicino: Conti o Bergamelli che sia.

MORACCI 6. All’inizio svirgola due o tre palloni che fanno pensare che non sia giornata. Alla lunga, invece, esce bene, lasciando a Semenzato soltanto le briciole. Poco in chiave offensiva, è però uno dei perni della difesa che concede praticamente niente ad una delle squadre annunciate più in salute di questa fase finale del girone di andata.

GARZON 7. Quando in settimana non sta benissimo a livello fisico di solito non regala una domenica da protagonista. E invece si sobbarca un lavoro enorme assicurando al reparto migliore del Verona visto al Penzo (il centrocampo) quantità a livelli industriali in un primo tempo notevole anche per intensità e aggressività. Perfetto nella “lettura” della partita, alterna inserimenti a chiusure sull’esterno. In assoluto uno dei più in forma dell’Hellas che da otto partite non perde ma che (purtroppo) vince ben poco rispetto alla mole di gioco e alle occasioni create.

BELLAVISTA 7. E’ uno dei pochi che da continuità atletica e mentale nei novanta minuti senza cali di tensione. Rispetto al passato è sempre prezioso e determinante in fase di copertura, ma sbaglia molto meno ed è diventato più preciso e geometrico in fase di costruzione, dimostrando che l’adattamento al nuovo ruolo e al compito di play basso è a buon punto. Da capitano (vero) e anche da fratello maggiore (inca..ato) va a dire faccia a faccia a Tiboni di stare zitto e di mettersi in riga nel diverbio al 45' prima con un avversario e poi con Campisi.

CAMPISI 6,5. Rispetto al collega di ruolo Garzon si inserisce meno ma garantisce grande copertura svolgendo un lavoro tanto oscuro quanto prezioso (con Bellavista) quando la palla ce l’hanno gli altri e a provare a ripartire è il Venezia. Tenta il numero in area di rigore al 18’ del primo tempo, ma la rovesciata non fa parte del suo repertorio. Titolare da un mese, dimostra di essere in crescita sul piano della continuità e della personalità.

PAROLO 6. Sarà per la nebbia che c’è in laguna ma di “Parolinho” al Penzo non si vede traccia. C’è, invece, “Parolaccio”. Che è la versione maschile dei moccoli (tanti) tirati dai pochissimi (ma nei 325 paganti del match ce n’erano) tifosi del Verona presenti in una grigia Venezia. Accidenti che gli piovono addosso già al 6', quando da il via e va a concludere una percussione centrale di Scapini scegliendo davanti a Lotti però non il colpo di classe a piazzare (colpo nel suo repertorio) ma la bordata di potenza a occhi chiusi che s’infrange sul portiere del Venezia. "Raddoppio" degli accidenti al 32’ del secondo tempo quando “ciabatta” lontano dalla porta come l’ultimo dei fabbriferrai un assist di testa di Girardi che era un gioiellino da spedire in porta. Peccato; perché il Verona non vince e lui prende solo sei in una partita dove ha fatto faville specie nel primo tempo, garantendo (finalizzazioni a parte) qualità nella fase offensiva e grande sacrificio in copertura.


SCAPINI 6. Sarebbe da otto per impegno, volontà, generosità, voglia di lottare su ogni pallone, capacità di movimento senza palla e nel tenere impegnata la difesa avversaria creando anche, se serve, confusione e scompliglio. Ma poi si scontra con l’anno “terribilis” della sua carriera in zona gol, e allora al 26’ sciupa chiudendo freneticamente e calciando scoordinato di sinistro un invito al bacio in area di Tiboni. E quando al 45’ Collauto di testa gli regala il pallone davanti a Lotti dopo un controllo malandrino più di braccio che di petto fa fare un figurone al quasi quarantenne portiere del Venezia che si esibisce nella parata-partita. Situazioni che dicono che è bravo nei movimenti, fa ottimi tagli ed è prezioso per la squadra. Ma anche che gli errori sotto porta abbassano la media e cominciano a pesare nella stagione sua e del Verona. Al 28’ ci prova anche dalla distanza, ma non becca la porta.

TIBONI 6. Lotta senza risparmio nel bel primo tempo del Verona con il torto però di essere poco "egoista" e di non cercare mai la conclusione, rinunciando anche in assenza di raddoppi avversari all’uno contro uno. Imbecca alla grande Scapini al 26’. Talmente bene che ha già le braccia quasi alzate al momento del tiro, pronto per esultare. Ma che due istanti dopo diventano mani tra i capelli quando si rende conto di quale ciofeca annulli la sua prodezza. Brutto, ed è da rimarcare, il gesto alla fine del primo tempo che di fatto chiude la sua partita: primo perché ancora una volta si fa irretire e cade nella provocazione di un avversario, secondo perché battibecca (a lungo) con Campisi che era andato ad allontanarlo ed evitargli guai peggiori, terzo perché prima di rientrare negli spogliatoi allontana Campisi (i due si conoscono dai tempi dell’Atalanta Primavera) che si voleva spiegare mettendogli le mani in faccia. E’ un campioncino, non c’è dubbio. Diventerà un grande giocatore, non c’è dubbio. Ma per “arrivare” deve smussare alcuni lati del suo carattere che rischiano di penalizzarlo. E non poco.

GIRARDI 6. Entra (questa volta per Scapini) in un momento in cui il Verona un po’ soffre e da una mano per “riequilibrare” una partita che si stava facendo complicata. Sforna l’assist di testa nell’occasione al 32’ della ripresa di Parolo. Prova a segnare al 52’ girando di testa verso Lotti l’ultimo pallone della partita dando segnali di risveglio.

GOMEZ 6. Gli ultimi 16 minuti per dare un po’ di vivacità alla manovra offensiva del Verona. Attacca il primo palo al 44’ su un bel cross dalla sinistra di Parolo ma sbatte contro Lotti.

CORRENT 6. Remondina ormai lo chiama in causa con il contagocce, ed entra solo nei 7 minuti di recupero. Si fa notare per una conclusione rasoterra dai venti metri che va fuori e per il cross a Girardi. E per essere il primo ad imboccare, comprensibilmente contrariato, il tunnel degli spogliatoi a fine partita.

REMONDINA 6. Prepara bene la partita e presenta nel primo tempo un Verona che è una mezza meraviglia: corto, aggressivo, veloce, pungente nelle ripartenze, capace di muoversi (tanto e bene) senza palla e di aiutarsi tra i reparti. Un Verona capace di attaccare in massa e creare occasioni da gol senza però scoprirsi e concedere qualcosa all’avversario. Merito, quest'ultimo, di una linea difensiva alta ed elastica, capace di mettere spesso in fuorigioco gli avanti lagunari. Perde però qualcosa in corso d'opera, nella lettura della partita nella ripresa. Quando non gioca prima la carta Corrent in un centrocampo a corto di fiato dopo aver speso tantissimo nel primo tempo e quando non cambia Tiboni, "rimasto" con la testa sul brutto episodio del finale del primo tempo. Crede ai playoff e fa bene. Ma a gennaio avrà bisogno di un po' più di qualità.

ARBITRO BARBENO 6. Fischia tanto pro-Verona nel primo tempo, ma sbaglia in almeno tre occasioni: quando non fischia una punizione clamorosa su un inserimento di Tiboni al 10’ del primo tempo (fermato con un blocco tipo basket e tanto di sbracciata vicino al limite dell’area), quando non punisce con il rosso un’entrata dura, da dietro, dritta sulle gambe di Lebran sempre su Tiboni (28’ secondo tempo). E quando non vede il calcio sulla schiena che Malatesta rifila a Bellavista a terra dopo un contrasto di gioco (37’ della ripresa).

FONTE: TGGialloblu.it


- Remondina: "Questa mentalità porta lontano"
"Mi gratifica il fatto di aver dato vita ad una prestazione importante"
Dopo il triplice fischio del direttore di gara, il tecnico dell’Hellas Verona Gian Marco Remondina ha analizzato la prestazione dei suoi nel derby di campionato col Venezia. Considerando la mole di gioco creata, i gialloblù potevano centrare il risultato pieno: "Mi gratifica il fatto di aver dato vita ad una prestazione importante, avremmo potuto essere in vantaggio nella prima frazione. Nel secondo tempo non abbiamo comunque concesso nulla, in questo campionato tutti fanno la loro parte. Sono contento di quello che abbiamo visto oggi al "Penzo"."


"Nella partita col Legnano abbiamo pagato l’eccessiva sicurezza, di conseguenza si poteva dubitare sulla solidità mentale dei giovani. La prestazione odierna non lascia niente di intentato sotto il punto di vista dell’approccio. Avere questa mentalità e proseguire su questa squadra ha grande valore, sono certo che questi fattori ci porteranno lontano. Al mercato invernale non mi permetto di pensare. Bisogna vivere domenica dopo domenica, ed ora mi concentro sul Monza."

- Mancinelli: "C'erano i presupposti per vincere"
"Per fare il salto di qualità è necessario centrare il successo in trasferta"
Al termine della 15a giornata di campionato, terminata con un pareggio a reti inviolate sul campo del Venezia, il difensore Marco Mancinelli ha rilasciato alcune dichiarazioni davanti a microfoni, taccuini e telecamere. "Per fare il salto di qualità è necessario vincere in trasferta, purtroppo non ci siamo ancora riusciti. Nella gara odierna c’erano tutti i presupposti per centrare i tre punti, avremmo potuto presentarci col Monza a ridosso dei play-off. La prossima gara acquisisce di conseguenza ancora più valore."

"Nei primi quarantacinque minuti la squadra ha creato tre palle gol, nel secondo tempo siamo stati un pò meno spregiudicati. Quando vedi che non riesci a metterla dentro può subentrare la paura di subire. Anche nell’ultimo quarto d’ora abbiamo provato in tutte le maniere a superare il portiere lagunare, ma quando gli avversari si chiudono non è facile. Prendiamo questo punto ed andiamo avanti."

- Martedì pomeriggio spazio interviste
Saranno a disposizione di carta stampata il tecnico Gian Marco Remondina, Luca Ceccarelli e Christian Conti

- Hellas Verona-Monza, accrediti stampa
Le richieste dovranno pervenire via fax o mail entro le ore 19:00 di giovedì 11/12/2008

- Hellas Verona-Monza, info biglietti
I tagliandi per la 16a giornata di campionato sono disponibili presso i punti vendita del circuito Ticket One

- Ripresa degli allenamenti fissata per martedì pomeriggio
I gialloblù si ritroveranno all'antistadio per iniziare la preparazione del match col Monza

FONTE: HellasVerona.it



[OFFTOPIC]

VITA DA EX: Mutu-Gila, siamo la coppia più bella del mondo!
- Fiorentina: Mutu-Gila, siamo la coppia più bella del mondo!
Il dubbio amletico è su chi faccia la parte di Claudia Mori e chi quella di Celentano. La cosa certa è che Mutu-Gilardino sono "La coppia (di attaccanti) più bella del mondo", quantomeno per i tifosi viola. Subito un pò di numeri per introdurre degnamente l'argomento: Adrian Mutu, in arte "Il fenomeno" e Alberto Gilardino, per tutti il "Gila", si sono incontrati calcisticamente, per la prima volta, nel 2000 a Verona ed hanno proseguito parallelamente le loro strade per i tre anni seguenti, due con gli scaligeri e l'ultimo a Parma, con Cesare Prandelli.

FONTE: TuttoMercatoWeb.com


VOLLEY A1: La MARMI LANZA stende anche la PINETO...
- La Framasil Pineto perde a Verona
MARMI LANZA VERONA – FRAMASIL CUCINE PINETO 3 - 1 (25-21, 32-30, 21-25, 25-22)
In un match combattuto la Framasil esce sconfitta dal PalaOlimpia per 3 set a 1. MVP della gara Michal Lasko.
Niente da fare per la Framasil, che gioca una buona gara ma è costretta a lasciare i tre punti a Verona. La Marmi Lanza senza Maric, indisponibile a causa di un problema muscolare, ottiene una vittoria importante ai fini della classifica. Verona in campo con Lasko opposto, Sottile al palleggio, Parodi e Popp a schiacciare, Semenzato e Bontje centrali, Latelli libero. Pineto risponde con Rivaldo opposto, Rodriguinho in regia, Cleber e Dentinho schiacciatori, Buti e Ravellino al centro, libero Vicini...

FONTE: TuttoAbruzzo.it


SERIE A: Il TORINO esonera DE BIASI, al suo posto ancora NOVELLINO. FORMULA 1: Un compratore per la HONDA? BUTTON ottimista! HAMILTON gelosissimo della 'sua' PUSSYCAT DOLL. NUOTO: La BALMY conquista il primato mondiale dei 200 in vasca corta...
- Torino, torna Novellino. Cairo: "Merita di riprovare"
Il club granata ha confermato il ritorno di "Monzon", peraltro già stipendiato dalla società, al posto di De Biasi, che paga la sconfitta interna con la Fiorentina e il terz'ultimo posto in classifica. Domani alle 14 la conferenza stampa di presentazione

- Honda, Button fa l'ottimista "Troveremo un compratore"
Dopo l'annuncio del ritiro del team giapponese il pilota inglese resta fiducioso: "La squadra sta lavorando alla vettura 2009, chi acquista farà un affare". Ma da domani a giovedì potrebbe provare sulla Toro Rosso nei test di Jerez. Parr (Williams): "Rischiano altri team"

- Hamilton pazzo di gelosia. Nicole: "Lui è fantastico"
Pare che il più giovane iridato della storia non sopporti altri sguardi maschili sulla fidanzata, cantante delle Pussycat Dolls. Lei replica: "Lewis mi dice sempre che preferirebbe che certi vestiti fossero solo per i suoi occhi"

- Record, fascino, amori. Balmy la nuova Manaudou
La 21enne originaria della Martinica ha fissato il nuovo primato del mondo sui 200 metri in vasca corta, ritagliandosi un ruolo da protagonista nel nuoto francese monopolizzato dalla ex fidanzata di Marin. Come lei, è affascinante e impegnata in una love story con un collega: "Ma non chiamatemi Laure"

FONTE: Gazzetta.it