News gialloblù... + - =
MANDORLINI È IN VETTA NEL RAPPORTO RENDIMENTO-STIPENDIO in Serie A secondo le statistiche della Gazzetta dello Sport e rivela pure che il mister scaligero sarebbe secondo solo a SARRI dell'EMPOLI nel rapporto stipendio/punti conquistati: Ogni punto del tecnico toscano costa 12.500 Euro, 14.000 Euro a punto costa MANDORLINI mentre il più pagato sarebbe MAZZARRI che percepisce 100.000 Euro a punto...
PRIMAVERA SCONFITTA AI SUPPLEMENTARI IN TIM CUP, gara di spessore dei ragazzi di PAVANEL che cedono a casa della SAMP solo su rigore realizzato al 110° minuto...
MERCATO: ...Per MAGGIO in scadenza di contratto col NAPOLI è sfida con l'INTER. Perso ITURBE, mister INZAGHI non ha ancora abbandonato l'potesi di inserire un rinforzo importante nel reparto d'attacco ed è per questo che, insieme ad altri obiettivi dal rapporto qualità/prezzo particolarmente favorevoli, segue anche Hector 'Tito' VILLALBA che il prossimo 5 novembre sarà ospite col SAN LORENZO (fresco vincitore della Copa Libertadores) a 'San Siro' per giocare nel 'Trofeo Berlusconi'... Chissà che in quell'occasione anche SOGLIANO, che prima di tutti aveva visionato il gioiellino classe '94, non si faccia venire la voglia di rivederlo alle prese con un calcio diverso quale quello italiano
HALLFREDSSON regala all'ISLANDA un assist vincente nel 3 a 0 con cui gli uomini dei ghiacci hanno superato la LETTONIA...
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DICONO + - =
NENÊ rivela 'Il MILAN mi voleva...' «Poco prima che andassi a Cagliari, so che il mio nome era anche sul taccuino di Galliani, ma poi Cellino vide che avevamo la stessa data di nascita, cosi decise che mi avrebbe acquistato a tutti i costi. Giocai sei mesi, poi tornò avanti il Milan, che questa volta era venuto a prendermi sul serio, ricordo che giocavamo contro il Siena, Larrivey si fece male e toccò a me giocare la settimana successiva, ovviamente, niente maglia del Milan, evidentemente era destino...» EuropaCalcio.it
Mister MANDORLINI2 sul gruppo, Hallfredsson e... Le gavette facilitate «Abbiamo cambiato molto ma grazie ai cosiddetti vecchi, quelli da più tempo con me, anche i nuovi si stanno ambientando in fretta e senza traumi. Hallfredsson in un momento difficile per la morte del padre? Lo conosco bene, è con me da tanto, ed è un ragazzo di una sensibilità unica. Parla poco ma lo fa con gli occhi. Pippo Inzaghi al Milan come allenatore senza una gavetta precedente? Io dico sempre ai miei figli che alcuni hanno strade piene di curve e altri dei rettilinei, Pippo ha iniziato con un bel rettilineo ma nessuno gli regala nulla e ora si sta guadagnando tutto questo» CalcioNews24.com
RAFAEL «Stiamo lavorando tanto per raggiungere la salvezza il primo possibile. Sono contento, è un lavoro che ho iniziato tanti anni fa in Italia, qui c'è la miglior scuola di portieri al mondo. Sono cresciuto e sono felice. I rigori? Non ne paro tantissimi ma devi essere bravo e preparato per pararli. Ogni tanto però ci riesco (ride, ndr)... Taffarel? Sono cresciuto guardando lui, ha vinto tanto, è un modello di portiere per i brasiliani. A livello europeo, sicuramente Buffon, è uno dei migliori al Mondo. E' impressionante la sua tecnica, la sua esplosività, la sua capacità di anticipare una giocata; è il numero uno in assoluto. Io e Verona? Sono arrivato qui otto anni fa, eravamo in Serie C, dove abbiamo avuto tante difficoltà, tanti step da affrontare. Ogni dirigenza mi ha sempre confermato e con Setti, Gardini e Sogliano, sono stato confermato. E' merito loro se ho avuto fiducia, per me è importante» TuttoMercatoWeb.com
NENÊ «Se posso giocare con Saviola? Durante gli allenamenti sono spesso al suo fianco, credo che abbiamo le caratteristiche per giocare assieme. Mandorlini cambia tanto e prova diverse soluzioni. Però non credo sia importante con chi gioco, ma impegnarsi sempre al massimo con qualsiasi compagno di reparto, per il bene della squadra. Con chi ho legato di più? Non esiste un compagno in particolare. Tutti nello spogliatoio mi hanno trattato bene fin dal primo giorno. L’unica cosa che posso dire è che quando vado a cena mi capita più spesso di andare con i brasiliani. Chi mi ha sorpreso di più? Sicuramente il gruppo. Vedo che c’è la voglia e la forza per fare qualsiasi risultato. Il mio ruolo? Con il 4-3-3 gli esterni fanno un lavoro massacrante. Io non ce la farei. Penso che l’ideale per me sarebbe giocare con Luca e un trequartista. Entrambi siamo forti fisicamente, se facciamo bene tatticamente secondo me si può fare. Obiettivi? Quando arrivo in una nuova squadra voglio sempre vincere. Farlo in Italia è molto difficile, ma spero di arrivare il più lontano possibile. Credo che possiamo fare meglio dello scorso anno... La panchina? Rimanere seduti a guardare i propri compagni non piace a nessuno, però bisogna farsi trovare pronti» HellasVerona.it
Obesity Day, mister MANDORLINI1 in piazza con l'HELLAS contro l'obesità (male pericoloso ma spesso sottovalutato nei giorni nostri) «Sono robusto, un po' come il Verona. Anche noi siamo una squadra solida, va bene così. Devo allenarmi un po' di più, in questo momentolo stanno facendo bene i ragazzi e questo è quello che conta per me. Qualcuno dovrà fare qualche sacrificio, ci stanno pensando i miei calciatori. Io mi sto lasciando andare a tavola e questo si vede (ride, ndr). Se faccio attività fisica? Non tantissimo, qualcosina faccio ma non è mai abbastanza. Io mi sento bene e questo è l'importante. Credo che questa campagna sia basilare, Verona è sempre nell'eccellenza e credo sia di buon auspicio per tanti che hanno difficoltà a curarsi» HellasVerona.it
Radiografia del Gol gialloblù 2014/2015 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
IONITA | 0 | 2 | 2 | |
TACHTSIDIS | 0 | 2 | 2 | |
TONI | 1 | 1 | 2 | |
MORAS | 1 | 0 | 1 | |
CHRISTODOULOPOULOS | 1 | 0 | 1 |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Tempi duri per JORGINHO al NAPOLI; la scelta di BENITEZ di giocare con due mediani dietro tre mezzali non facilita l'impiego di FRELLO che non ha nel fisico una delle sue doti migliori ma il suo agente Jorge Santos rassicura tutti Credo che non solo il mio assistito, ma tutta la squadra si aspettava di fare meglio. Jorginho può giocare in tutti i moduli, il centrocampo a due non è un problema, ma ha bisogno di star bene fisicamente... CACCIATORE si gode il gran momento della 'sua' SAMP Lassù si sta davvero bene. Dobbiamo solo lavorare come abbiamo fatto fino ad oggi per non rovinare tutto. Siamo partiti davvero forte e sinceramente non ce lo aspettavamo, siamo però consapevoli di essere una buona squadra e che possiamo ancora migliorare, quest'anno credo che potremo toglierci delle belle soddisfazioni
VOLLEY FEMMINILE: Le ragazze della pallavolo spaccano! 2 a 1 alla RUSSIA e via in Semifinale al Mondiale, ora tocca alla Cina...
MOTOGP, in Giappone DOVIZIOSO conquista la pole davanti a ROSSI, MARQUEZ quarto ad un passo dalla conquista del Mondiale...
QUALIFICAZIONI EURO 2016: La SPAGNA battuta per 2 a 1 dalla SLOVACCHIA! È crisi...
RASSEGNA STAMPA + - =
FIRST TEAM
11/10/2014
L'ULTIMO DELLA SETTIMANA
Chiusura di settimana per i Rossoneri con una seduta mattutina. Lavoro atletico e con il pallone per i ragazzi di mister Inzaghi in vista della sfida contro l'Hellas Verona. Sugli scudi in partitella El Shaarawy, Torres e Niang.
(NELLA FOTO D'ARCHIVIO: Mexes e Alex abbracciano e scherzano con Niang durante la seduta)
MILANELLO - Dopo il lavoro di scarico di giovedì, i ragazzi di mister Inzaghi sono tornati a lavorare al Centro Sportivo di Milanello, per l'ultimo allenamento della settimana ieri.
I Rossoneri sono usciti sul campo ribassato della struttura di Carnago a partire dalle 11.15 e hanno svolto il riscaldamento con un po' di torello.
Terminato questa fase, la squadra ha svolto corsa, stretching ed esercizi per gli arti inferiori e superiori.
A questo punto è entrato in scena il pallone con una fase tecnico-tattica a campo ridotto, con una porta da un lato e tre porticine piccolo dall'altra parte del perimetro.
In chiusura d'allenamento la consueta partitella, terminata per 5 a 2 in favore delle pettorine arancioni su quelle nere. I gol degli arancioni sono stati siglati da El Shaarawy (2), Torres (2) e Gamarra. Per i neri doppietta di Mbaye Niang.
Per quanto riguarda il lavoro dei singoli, Riccardo Saponara ha svolto scatti a distanza crescente, movimenti laterali e cambi di direzione. Ignazio Abate invece, scatti sui 50 metri.
Week end libero per i ragazzi di mister Inzaghi, che riprenderanno la preparazione a partire da lunedì alle ore 15.00, per proseguire al meglio la preparazione della sfida di domenica 19 Ottobre alle ore 15.00 allo Stadio Bentegodi di Verona, contro l'Hellas Verona.
FONTE: ACMilan.it
MILAN, NEWS, SERIE A 2014/2015di Alessio Pediglieri 9 ottobre 2014 14:48
Milan, recupero lampo per Menez: in campo già a Verona
Per il francese decisivi i test di lunedì. Se saranno positivi tornerà a disposizione di Inzaghi che però lo potrebbe tenere a riposo rilanciando le ambizioni di El Shaarawy in coppia con Torres.
L’infortunio patito da Jeremy Menez sul quale lo staff medico si era espresso sottolineando il risentimento muscolare alla coscia destra, non dovrebbe però essere nulla di preoccupante. Tanto che per il giocatore francese si prospetta la possibilità di essere chiamato per la partita contro il Verona alla rirpesa del campionato. In casa Milan dopo gli ultimi accertamenti contano di averlo a disposizione per la trasferta veneta e se gli accertamenti cui si sottoporrà il giocatore lunedì dovessero essere positivi, il francese potrebbe infatti essere regolarmente in campo. Ciò permetterebbe a Filippo Inzaghi di non perdere uno degli uomini più in forma del momento e che ha un rendimento tra i più alti.
Al centro dell’attacco. Senza punte di ruolo, SuperPippo ha affidato proprio all’ex PSG le chiavi dell’attacco rossonero permettendogli di agire da ‘finto nueve’ o più semplicemente da trequartista senza punti di riferimento in avanti. Con Torres che ancora stenta ad ingranare e trovare una forma e rendimento accettabili e con Pazzini ai box, per il tecnico del Milan la soluzione è stata immediata: un tridente atipico con Menez al centro e ai lati Honda e El Shaarawy, con quest’ultimo alternato più degli altri due compagni vista la possibilità di utilizzare anche Bonaventura. Il francese può anche giocare con un classico uomo d’area offensivo, bravo a spingere sulla fascia come ai tempi della Roma e del PSG e quindi per lui sembra proprio esserci sempre e comunque un posto da titolare.
La carta El Shaarawy. In ogni caso Inzaghi ha già pronta l’alternativa che si chiama Stepahn El Shaarawy. Il Faraone sembrava in ballottaggio con Torres ma adesso con Menez in dubbio, lo spagnolo scenderà regolarmente in campo insieme ad Honda, altro giocatore rigenerato dalla cura Inzaghi. Ciò non toglie che per l’ex PSG, anche se rientrerà in tempo utile per la trasferta contro gli scaligeri, il tecnico milanista non consideri l’idea di tenerlo in panchina permettendogli un turno di riposo.
FONTE: CalcioFanPage.it
Milan: potrebbe slittare il rientro di Diego Lopez
GIACOMO COLAPRICE 9 OTTOBRE 2014
fonte immagine: teladoiolamerica.net
Continua la tegola Diego Lopez. L’esperto portiere iberico del Milan, potrebbe infatti allungare i suoi tempi di recupero, dopo la lesione al bicipite femorale rimediata nella trasferta di Parma.
Il suo rientro sembrava fissato per l’inizio di questo mese ma, secondo i test fisici, lo spagnolo non sarebbe ancora in grado di difendere la porta del Milan. A Verona potrebbe giocare dunque Christian Abbiati, protagonista di prestazione altalenanti, ma favorito su un improbabile impiego di Agazzi.
Prossimi esami fissati per la prossima settimana, dove sapremo se Diego Lopez riuscirà a partire titolare nella delicata sfida contro l’Hellas Verona.
FONTE: VociDiSport.it
GAZZETTA – MILAN-VERONA, L’HELLAS E I SUOI NUOVI EROI
Angelo Taglieri 9 ott 2014
fonte foto: sportcafe24.com
L’Hellas Verona di Mandorlini cambia i pezzi, ma non i risultati. Nonostante le importanti cessioni di Iturbe, Romulo, Cacciatore, Albertazzi e Donadel, tutti giocatori che lo scorso anno avevano un alto minutaggio, i nuovi giocatori hanno già conquistato il cuore dei tifosi e quello di Mandorlini. Su tutti, Tachtsidis e Ionita sono le vere sorprese. Il primo, in prestito dal Genoa, doveva rilanciarsi dopo due stagioni tremende, il secondo si è inserito alla perfezione nel 4-3-3 mandorliniano. Entrambi hanno segnato due gol. Altri due giocatori gialloblù stanno vivendo un’ottima stagione, nonostante siano più avanti con l’età: uno è Obbadi, l’altro Rafa Marquez. Il primo è arrivato dal Monaco di Ranieri, il secondo, dopo una grande carriera, ha deciso di chiudere in Italia con il calcio. E proprio la difesa è il punto forte del Verona: solo 5 i gol subiti. Il Milan è avvisato. A riportare la notizia è “la Gazzetta dello Sport”.
VERSO HELLAS-MILAN, RESOCONTO DELL’ALLENAMENTO ODIERNO DEI VERONESI
Donato Bulfon 9 ott 2014 1 Commento
Allenamento dell’Hellas Verona – fonte www.laroma24.it
L’Hellas Verona, prossimo avversario del Milan in campionato, si è allenato oggi pomeriggio allo Sporting Center ‘Il Paradiso’ di Peschiera del Garda, come scrive il sito ufficiale della squadra veneta.
I ragazzi di Mandorlini, hanno svolto una partitella undici contro undici, contro la Primavera, sfida durata un’ora e mezza.
Si sono allenati a parte Jacopo Sala e Nicolas Lopez, solo palestra per Mounir Obbadi. Christodoulopoulos continua la riabilitazione, mentre erano assenti i nazionali.
FONTE: PianetaMilan.it
Milan, Di Stefano: “Contro il Verona Inzaghi punterà ancora su Torres dal primo minuto”
Fernando Torres
Intervenuto in diretta a Sky Sport 24, Peppe Di Stefano ha parlato di Fernando Torres: “Deve ritrovare il gol, è un uomo che vive per il gol.”.
Lo spagnolo finora ha siglato solo un gol in rossonero, contro l’Empoli, rete che purtroppo non ha portato i tre punti. Le ultime due uscite, in trasferta contro il Cesena, e a San Siro contro il Chievo, non sono state esaltanti, ma mister Inzaghi gli ha comunque dato fiducia. La concorrenza c’è, Pazzini scalpita, ma le gerarchie in casa Milan sono chiare. Domenica prossima, contro il Verona, probabilmente ci sarà ancora ‘El Niño‘ al centro dell’attacco: “Contro l’Hellas Verona – ha proseguito Di Stefano – ci sarà ancora Torres in avanti, vista anche la probabile assenza di Jeremy Menez, che se recupererà, lo farà proprio in extremis.”
Redazione MilanLive.it
FONTE: MilanLive.it
Milan: gioiello in vetrina al Berlusconi
09 ottobre alle 20:30
Non solo mercato: la missione in Sudamerica di Rocco Maiorino serve anche per gettare le basi su un accordo di collaborazione con il Boca Unidos, squadra della seconda divisione argentina. Lo stesso direttore sportivo del Milan ha spiegato alla stampa locale: "Ho già visitato le infrastrutture del club, stiamo studiando una collaborazione o un progetto più ampio. L'Argentina è un paese che produce tanti giovani talenti, qui si lavora bene e non sarà difficile trovare un accordo. Speriamo che in futuro alcuni ragazzi possano venire a giocare in Italia nel Milan". Il responsabile delle giovanili del Boca Unidos, Roberto Marioni ha confermato: "Siamo pronti a iniziare una collaborazione durevole nel tempo, un'alleanza forte con aiuti reciproci".
VILLALBA - Tra i calciatori seguiti con interesse dagli osservatori rossoneri c'è Hector 'Tito' Villalba, un attaccante esterno classe 1994 in forza al San Lorenzo. Proprio la squadra argentina per cui fa il tifo Papa Francesco, vincitrice dell'ultima Coppa Libertadores, giocherà a San Siro contro il Milan nel Trofeo Berlusconi del prossimo 5 novembre. Sarà l'occasione per vederlo all'opera da vicino, dopo che pure l'ex difensore rossonero Mario Yepes, suo compagno di squadra da quest'anno, ne ha consigliato l'acquisto.
INZAGHI SENZA CERCI E ITURBE - Il Milan ha bisogno di un giocatore delle sue caratteristiche, che abbini tecnica e velocità. Non a caso nello scorso mercato estivo Inzaghi aveva chiesto invano Iturbe e Cerci, poi passati a Roma e Atletico Madrid. Il ds dell'Hellas Verona, Sogliano aveva individuato proprio in Villalba l'erede naturale di Iturbe, ma i costi dell'operazione hanno fatto saltare la trattativa. Ora il San Lorenzo si è messo al lavoro per cercare di blindarlo, offrendogli un rinnovo del contratto dal 2016 (quando scadrà l'accordo attuale) al 2018 con tanto di aumento d'ingaggio.
MODELLO CRISTIANO RONALDO - Nello scorso mese di aprile, lo stesso Villalba ha dichiarato in un'intervista esclusiva a Calciomercato.com: "Sono un giocatore di potenza e velocità. Iturbe è bravissimo, lo stimo molto e in qualcosa siamo simili. Il mio idolo è Cristiano Ronaldo, lo osservo parecchio ammirandolo per potenza, classe ed esplosività. Ho intenzione di impegnarmi sempre al massimo per raggiungere tutti i miei sogni, in futuro mi piacerebbe giocare in Italia. Seguo il calcio della Serie A, è molto tattico e competitivo, poi ci sono tanti argentini. Sicuramente sarebbe bellissimo potermi confrontare a quei livelli. Sono legatissimo al San Lorenzo, a cui devo tutto perché sono qui da quando ero bambino, sono nato tifoso del Ciclon e lo sarò per sempre".
FONTE: CalcioMercato.com
17:00 | sabato 11 ottobre 2014
Vagabondo Tachtsidis: 7 club italiani prima di prendersi la scena
Lo diceva Galliani citando Venditti: “Certi amori non finiscono mai, fanno dei giri immensi e poi ritornano”
di Massimiliano Bruno - twitter: @massi_bruno
SERIE A HELLAS VERONA TACHTSIDIS – Classe 1991 e giunto in Italia nell’estate del 2010, PanagiotisTachtsidis ha già messo piede in sette diverse squadre italiane: lo compra il Genoa dall’AekAtene e lo manda subito in prestito al Cesena, poi Grosseto e le prime presenze, Verona, Roma, Catania e Torino prima di ritrovarsi ancora in Veneto.
GIRO D’ITALIA – Come in una tappa continua. In quattro anni il centrocampista greco ha messo piede in ben sette club italiani viaggiando di fatto alla media di due squadre l’anno: sempre in prestito o in comproprietà, con il cartellino posseduto dal Genoa per intero o per metà, ha dimostrato di sapersi esprimere al massimo soltanto con la maglia del Verona. E’ proprio nella stagione 2011-12 che nella serie cadetta si è segnalato come uno dei principali protagonisti della promozione veneta – e tra i migliori calciatori dell’intero torneo – ha poi toppato le chance avute in massima serie con le maglie di Roma (su precisa richiesta di Zeman), Catania e Torino salvo ritrovarsi oggi agli ordini di Mandorlini.
PARTENZA COL BOTTO – L’avvio di campionato è di quelli da stropicciarsi gli occhi: presenza fissa nello scacchiere tattico di un Verona ambizioso e confermato nei piani altissimi della classifica di Serie A, due gol ed un assist, su tutti l’exploit di una settimana fa proprio al cospetto dell’allenatore che più di tutti gli altri ha creduto in lui. Zdenek Zeman lo ha voluto alla Roma per affidargli le redini del centrocampo, Tachtsidis ha finito per essere fischiato sonoramente dalla platea giallorossa: il riscatto, gioco del destino, proprio in un Verona-Cagliari – con i sardi guidati dal tecnico boemo – in cui si è messo in mostra per lucidità nella regia e per il bolide che ha deciso un match stregato. Una partita in cui ha inscenato tutto il suo repertorio: visione di gioco ma allo stesso tempo fisicità, atletismo e sostegno ad entrambe le fasi di gioco, potente e preciso calcio dalla distanza che – qualora confermato – lo rende uno dei prospetti più solidi ed interessanti nel ruolo.
L’INTERPRETAZIONE DEL RUOLO – Nel corso della carriera Tachtsidis ha dovuto dimostrare una certa malleabilità per trasformarsi e plasmarsi in quello che è a tutti gli effetti oggi: un regista atipico. Nasce centrocampista offensivo ma l’imponente fisicità (193 centimetri per oltre 85 chili) e – va detto – una certa lentezza ne hanno ricalibrato il tiro: può rendere meglio da regista che invece in una zona di campo dove nel calcio moderno il passo la fa da padrone. Il centrocampista greco è l’emblema del buon materiale su cui lavorare: risulta tuttora incompleto ma le prospettive di crescita rendono il lavoro di chi è chiamato a guidarlo decisamente affascinante. Tra le mani un centrocampista dal futuro importante e – considerando l’indiscutibile personalità mostrata ad esempio a Roma contestato da una piazza calda come poche altre – potenziale leader: la stagione della verità può già essere quella in corso. Intanto a sperare è il Verona.
10:07 | venerdì 10 ottobre 2014
Nenè: «Ho iniziato a giocare a 18 anni»
L'attaccante dell'Hellas intervistato a Telenuovo: «La forza di questa squadra è il gruppo»
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartolone
HELLAS VERONA NENE MANDORLINI - L’attaccante brasiliano Nenè non ha trovato molto spazio in questo inizio stagione, ma quando è sceso in campo a Roma ha dimostrato di essere un giocatore molto utile alla causa Hellas. Intervenuto a Telenuovo durante la trasmissione “Vighini Show”, Nenè ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo passato e sul suo presente: «Non giocavo a calcio da piccolo. Ho iniziato a giocare a 18 anni, prima lavoravo perché mio padre era andato via di casa quando avevo due anni e dovevo aiutare mia madre. Vendevo i biglietti per l’autobus in Brasile. Il mio idolo da bambino era Ronaldo, il fenomeno. Diventato maggiorenne ho avuto la fortuna di essere stato preso dal Santos».
IN ITALIA - E poi l'avventura in Italia: «A Cagliari mi sono trovato bene, poi quest’anno era finito un ciclo. Potevo fare più gol, soprattutto l’anno scorso, dove però ho realizzato un gol proprio al Verona a marzo scorso. Sono qui al Verona per dare il massimo. Mandorlini? Urla tantissimo ma è un grande allenatore. A Verona città mi trovo benissimo, anche la mia famiglia si è ambientata bene. La città è molto bella e non rimpiango le spiagge sarde. Ho legato con tutti nello spogliatoio. In futuro mi piacerebbe rimanere nel mondo del calcio. Il ruolo di secondo allenatore sarebbe l’ideale per me. Un giocatore che mi ha impressionato di più qui a Verona? Non c’è un giocatore in particolare. In questo Verona la forza è il gruppo »
19:32 | venerdì 10 ottobre 2014
Mandorlini a Sky: «Andiamo bene grazie ai più vecchi»
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini
HELLAS VERONA MANDORLINI - Andrea Mandorlini, tecnico dell'Hellas Verona, ha parlato ai microfoni di Sky Sport del momento dei gialloblu sottolineando l'importanza degli elementi che da più tempo seguono il tecnico gialloblu: «Abbiamo cambiato molto ma grazie ai cosiddetti vecchi, quelli da più tempo con me, anche i nuovi si stanno ambientando in fretta e senza traumi».
IL RETTILINEO DI PIPPO - In particolare Mandorlini ha posto l'accento sulle qualità di Hallfredsson, in un momento particolarmente difficile per la morte del padre: «Lo conosco bene, è con me da tanto, ed è un ragazzo di una sensibilità unica. Parla poco ma lo fa con gli occhi». Ultime parole su Pippo Inzaghi e sulla sua esperienza al Milan come allenatore, senza una gavetta precedente: «Io dico sempre ai miei figli che alcuni hanno strade piene di curve e altri dei rettilinei, Pippo ha iniziato con un bel rettilineo ma nessuno gli regala nulla e ora si sta guadagnando tutto questo».
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Verona, Rafael: "Ispirato da Taffarel. Grato alla società per la fiducia"
10.10.2014 15.38 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Queste le parole del portiere dell'Hellas Verona, Rafael, in esclusiva a Sky Sport 24. "Stiamo lavorando tanto per raggiungere la salvezza il primo possibile. Sono contento, è un lavoro che ho iniziato tanti anni fa in Italia, qui c'è la miglior scuola di portieri al mondo. Sono cresciuto e sono felice. I rigori? Non ne paro tantissimi ma devi essere bravo e preparato per pararli. Ogni tanto però ci riesco (ride, ndr)... Taffarel? Sono cresciuto guardando lui, ha vinto tanto, è un modello di portiere per i brasiliani. A livello europeo, sicuramente Buffon, è uno dei migliori al Mondo. E' impressionante la sua tecnica, la sua esplosività, la sua capacità di anticipare una giocata; è il numero uno in assoluto. Io e Verona? Sono arrivato qui otto anni fa, eravamo in Serie C, dove abbiamo avuto tante difficoltà, tanti step da affrontare. Ogni dirigenza mi ha sempre confermato e con Setti, Gardini e Sogliano, sono stato confermato. E' merito loro se ho avuto fiducia, per me è importante".
SERIE A
Verona, si allontana Villalba. Il San Lorenzo sicuro: "Rinnova martedì"
10.10.2014 15.19 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Hector Villalba si allontana dall'Italia. Crack del calcio argentino, esterno del San Lorenzo seguito e sognato anche dall'Hellas Verona, è sempre più vicino al rinnovo con il club argentino. A confermarlo è il presidente del club, Matias Lammens, al Clarin. "Firmeremo il rinnovo con Villalba martedì". Il nuovo contratto sarà fino a dicembre 2016, cosa che aumenterà di fatto il prezzo del forte esterno e che aumenterà pure la clausola rescissioria con il club di Papa Francesco...
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Hellas Verona, sfida all'Inter per Maggio
L'esterno destro degli azzurri è in scadenza di contratto
10/10/2014 10:50
Christian Maggio (Getty Images)
CALCIOMERCATO MAGGIO HELLAS VERONA INTER / NAPOLI - A fine stagione si concluderà con ogni probabilità l'avventura di Maggio al Napoli. L'esterno è in scadenza di contratto e ad oggi pare molto difficile un rinnovo: come scrive 'goal.com', il suo manager Massimo Briaschi vorrebbe concludere il passaggio a parametro zero all'Inter, ma solo se Mazzarri resterà sulla panchina nerazzurra. In prima fila c'è anche l'Hellas Verona, che ha già provato a prendere Maggio la scorsa estate.
M.D.F.
FONTE: Calciomercato.it
Verona, Nenè: "Il Milan era venuto a prendermi, ma poi..."
Giulio Belloni
Nenè, ora in forza al Verona, racconta la sua storia ai microfoni di Telenuovo, toccando anche la possibilità di andare a giocare per il Milan.
Queste le sue parole: "Poco prima che andassi a Cagliari, so che il mio nome era anche sul taccuino di Galliani, ma poi Cellino vide che avevamo la stessa data di nascita, cosi decise che mi avrebbe acquistato a tutti i costi.
Giocai sei mesi, poi tornò avanti il Milan, che questa volta era venuto a prendermi sul serio, ricordo che giocavamo contro il Siena, Larrivey si fece male e toccò a me giocare la settimana successiva, ovviamente, niente maglia del Milan, evidentemente era destino.
Mandorlini? Ancora non ho i mezzi per poterne dire un pregio e un difetto, però urla molto.
Toni? Sicuramente è un grande campioni, se il mister volesse provare due punte e un trequartista, io e lui in coppia saremmo perfetti".
Hellas Verona, curiosità: Mandorlini il migliore della Serie A
Andrea Paderno
Andrea Mandorlini, allenatore dell'Hellas Verona, detiene un invidiabile record secondo quanto riportato dalla Gazzetta Dello Sport: sarebbe ad oggi il miglior allenatore con il rapporto rendimento in campionato-stipendio del massimo campionato italiano. Questa statistica è l'ennesimo riconoscimento per un Verona che è partito davvero bene in questa stagione.
La classifica invece che si interessa del rapporto matematico tra punti in classifica e stipendio dell'allenatore vede Sarri, coach dell'Empoli, al primo posto con 12.500 euro percepiti ogni punto della sua squadra. Mandorlini è poco al di sopra con 14.000 circa. L'allenatore più pagato secondo questo rapporto è Mazzarri che percepirebbe 100.000 euro ogni punto conquistato dalla sua Inter.
FONTE: EuropaCalcio.it
11.10.2014
Emil spinge l’Islanda e la Lettonia si arrende
Halfredsson in azione nella partita contro il Grosseto (archivio)
VERONA. Ottima prestazione di Emil Hallfredsson con la nazionale dell’Islanda ieri sera contro la Lettonia, battuta 3-0 in una gara del gruppo A valida per le qualificazioni agli Europei di Francia del 2016. Il centrocampista del Verona è rimasto in campo per 87 minuti, prima di essere sostituito da Gislason, propiziando con un liftato traversone su calcio piazzato la rete di Gunnarson che ha chiuso la gara dopo quella iniziale di Sigurdsson. Il terzo gol all'ultimo minuto di Gislason. L'Islanda, prima nel girone a punteggio pieno con 6 punti come la Repubblica Ceca, lunedì affronterà a Reykjavik la favorita Olanda, ferma a quota tre dopo due gare.
Alessandro De Pietro
10.10.2014
«Il Milan? L'abbiamo già battuto...»
Bosko Jankovic evoca il 2-1 del campionato passato per esorcizzare il Diavolo: «Rispetto sì, paura mai»
Jankovic in azione sabato scorso contro il Cagliari FOTOEXPRESS
«Contro il Cagliari l'importante era fare tre punti, loro sono avversari molto forti, come abbiamo potuto vedere nel primo tempo. Avrebbero potuto vincere ma poi abbiamo segnato: sono molto contento»: lo ha detto l'attaccante del Verona Bosko Jankovic. «Adesso il Milan? Sarà senza dubbio un match molto importante, perchè noi siamo in un ottimo momento ma giochiamo contro un Milan che non è più quello degli ultimi anni. Dobbiamo rispettare tutti senza avere paura di nessuno: li abbiamo già battuti una volta, perchè non provarci di nuovo? Io sono pronto, l'hanno scorso ho fatto anche l'assist! A me piace giocare di esterno, mi piace usare anche quella parte del piede...». Jankovic a Verona ormai si sente a casa:«Qui sto molto bene», racconta. «Mi sono integrato velocemente con i nuovi compagni. Non ho mai avuto una squadra così: questo gruppo ha qualcosa che gli altri non hanno, siamo sempre uniti. Non abbiamo mai litigato tra di noi, neanche lo scorso anno. È un segnale molto importante. Scherziamo molto in squadra, specialmente i... vecchi come me, Agostini e Toni. In particolare Luca è uno splendido ragazzo che ti aiuta sempre nei momenti di difficoltà, questa atmosfera è anche merito suo. Dobbiamo continuare su questa strada. Marquez e Saviola? Sono davvero grandi campioni».
Marquez in particolare «ha moltissima esperienza e aiuta i compagni, stiamo subendo molti meno gol dello scorso anno. È presto per parlare, ma per ora va bene: abbiamo preso solo cinque gol in sei partite, non è male».
Jankovic racconta il suo rapporto con Mandorlini:«Ho un buon feeling con lui, è un ottimo allenatore, questo gruppo e questi risultati sono merito suo. Non voglio passare da Verona come un calciatore... normale, voglio lasciare un segno qui. Non posso promettere cinque, dieci o quindici gol, ma voglio aiutare la squadra a fare più punti possibili. Non abbiamo nomi roboanti ma tanti buoni elementi. Io mi sacrifico molto anche in fase difensiva, non è facile fare su e giù svariate volte per tutti i 110 metri del campo. Il mio idolo? Rimane Dragan Stojkovic, lui per la Serbia ha fatto molto, e anche qui a Verona ha mostrato le sue qualità nonostante gli infortuni. Ha giocato anche nella Stella Rossa, la mia squadra del cuore, e l'ho sempre seguito anche quando era all'Olympique Marsiglia. Poi ho ripercorso i suoi passi al Verona, che è uno dei club più importanti in Italia, con tifosi che mi ricordano quelli della Stella Rossa. Mi piacciono moltissime cose di Verona. Il giocatore italiano più forte? Direi Totti. Mi piace molto e penso sia il più forte».
10.10.2014
Addio ai ricami Piace l'Hellas anima e acciaio
Mandorlini, perduti i colpi e la velocità targati Iturbe, punta più sul fisico e sull'irruenza dei suoi mediani E sulle certezze di alcuni fuoriclasse di lungo corso
La faccia cattiva meglio della forma o dei colpi ad effetto. Basta vincere, raccogliere punti, stare il più lontano possibile dal fondo e magari il più a lungo possibile nella parte sinistra della classifica.
Piace la nuova pelle del Verona. Senza le vampate di Iturbe ma anche senza quelle esitazioni che un anno fa costarono care, sotto forma di 68 gol presi. Undici punti in sei partite sono tanti, addirittura uno in più del primo Hellas di Mandorlini in Serie A.
Studiata la metamorfosi, una strada obbligata considerato che uno come Iturbe lo trovi una volta ogni dieci anni se va bene e che il campionato dopo quello vissuto da matricola storicamente è per tutti il più complicato in assoluto.
I colpi di classe sono diventate poderose spallate.
Dalle incursioni di Ionita all'irruenza di Tachtsidis, il migliore in casa come conferma il primo posto al Mastino del Bentegodi, concorso dove la gente vota il numero uno.
Due gol lui, due Ionita. Simboli di un Hellas diverso. Senza troppi ricami ma terribilmente efficace, capace di subire quattro gol in meno rispetto allo stesso arco di tempo della passata stagione quando l'entusiasmo per la promozione coprì solo in parte, ma soprattutto all'inizio, certi limiti che strada facendo sono diventati difficili da nascondere.
FATTORE-MARQUEZ. Lo scheletro del Verona è forte come il marmo. Parte da Rafael e finisce a Toni, passando dalle ultime addizioni Marquez e Tachtsidis. Dura trovare un asse così prestigioso in giro per la Serie A, un mix di carattere ed esperienza che ha costruito fondamenta ancora più granitiche. Marquez, magari non inappuntabile specie col Genoa, ha dispensato la sua sapienza in giro per il campo, dando ragione al suo vecchio allenatore Pep Guardiola che ai tempi di Barcellona diceva di non vedere «nessuno meglio di lui al mondo capace di migliorare i compagni che gli stanno attorno».
La classe di Marquez, unita anche alla crescita di Marques, ha permesso al Verona di poter cominciare l'azione in maniera educata, con piedi morbidi che all'occorrenza possono togliere pressioni a Tachtsidis, che con Zeman alla Roma ha imparato anche a rischiare e a provare la giocata lunga, spesso quella risolutrice, senza perdere nulla in potenza e vigore. La staffilata della vittoria al Cagliari ne è l'immagine più fedele.
I NUOVI VECCHI. Mandorlini sta avendo valori aggiunti anche da chi già conosceva bene. Jankovic è salito di livello, arrivando in ritiro carico come pochi. Gomez è sempre più consapevole della sua crescita, Moras sta giocando a livelli mai visti, Hallfredsson è la solita grande sicurezza, Rafael ormai pare di casa in Serie A.
Gente cresciuta a pane e Mandorlini, ancora una volta bravissimo non solo a far maturare i più giovani, vedi Jorginho ed Iturbe, ma anche ad estrarre il meglio dai suoi trent'enni curando particolari a livello individuale che hanno sempre fatto parte del suo bagaglio di tecnico.
ASSI NELLA MANICA. Il Verona guarda molte concorrenti dall'alto senza aver giocato fino in fondo i suoi veri assi offensivi. Mandorlini sta dosando Nico Lopez, non ancora padrone dei codici dell'Hellas.
Compresi quelli difensivi, fondamentali per avere una squadra equilibrata e fedele al calcio che vuole il suo tecnico.
Arriverà anche il suo momento, il talento d'altronde non si discute. Lopez può andare nel tridente e agire da seconda punta, unica opzione possibile invece per Saviola a cui serve costruire attorno una squadra diversa. Magari con la difesa a cinque, da parecchio nelle corde del Verona e già rispolverata col Genoa. «La rivedrete ancora», ha anticipato Mandorlini, soprattutto quando oltre a Martic la fascia destra potrà essere percorsa da cima a fondo anche da Jacopo Sala, il vero grande assente di questa prima parte di campionato proprio in quella che doveva essere la stagione della sua definitiva consacrazione.
C'è tempo per tutto. Anche per migliorare. Sempre. Le basi però non potevano essere migliori di queste.
Alessandro De Pietro
10.10.2014
Mandorlini: «Il Milan? Ci teniamo tutti a fare bene»
Andrea Mandorlini incita i suoi nel momento più difficile. Tre punti d'oro, firmati da Ionita&Rafael
Un pensiero sul Milan ed un assist a Nené. Presente in Piazza Bra ad Obesity Day, Andrea Mandorlini ha fatto il punto della situazione sul lavoro dell'Hellas in vista della partitissima col Milan di domenica 19 ottobre. «Durante questa settimana – ha sottolineato Mandorlini - abbiamo pensato a recuperare le energie. Nei prossimi giorni ci prepareremo per una partita importante, ci teniamo tutti e speriamo di essere all'altezza di questa grande squadra. Nenè? A Roma ha fatto una partita buonissima, a Roma ha fatto bene, come contro il Cagliari. È un ragazzo fantastico, apprezzato da tutti. So che mi può dare tanto, deve solo farsi trovare pronto».
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Primavera / TIM Cup: Sampdoria-Hellas Verona 1-0
Postata il 11/10/2014 alle ore 15:00
Sestri Levante (Genova) - Il grande cuore del Verona non basta. La Primavera gialloblù viene sconfitta solo ai supplementari dalla Sampdoria, dopo aver giocato un'ottima partita sia in fase difensiva, attenta alla velocità dei due attaccanti sampdoriani, e sia in fase offensiva, abile nel creare (ma non sfruttare) tante occasioni da rete. E' forse questa l'unica pecca in una partita che i gialloblù avrebbero potuto vincere, decisa da un calcio di rigore (molto dubbio) realizzato da Calò al 5' del secondo tempo supplementare.
SAMPDORIA-HELLAS VERONA 1-0
Marcatore: 5' sts Calò (rig.)
Primo tempo
1' Partiti
9' Checchin recupera palla a centrocampo, serve Bearzotti ma il suo colpo di testa termina alto
17' Corner battuto da Lulic, sulla palla si avventa Luciani che di testa mette a lato di poco
29' Tiro dal limite di Fares. La palla rimbalza davanti a Nava ma il portiere blucerchiato riesce a salvarsi
31' Doppia occasione per la Sampdoria. Prima Nervo sventa su un tiro di Oneto a botta sicura, poi Boni salva sulla linea la conclusione di Lulic
35' Ivan sfugge in area a Tentardini e Boateng, bravo Nervo a parare la conclusione
36' Lulic, appena entrato in area di rigore, conclude di poco a lato
39' Bacigalupo ci prova dal limite, blocca Nervo in dute tempi
45' Cross di Fares per Checchin che si coordina bene, calcia in porta al volo ma il suo tiro è respinto sulla linea da Defilippi
46' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
2' Ancora Ivan dal limite, blocca Nervo in due tempi
7' Fares ci prova dai 20 metri con il destro, ma la palla termina alta sopra la traversa
10' Ivan pericoloso con il destro, bravo Nervo a deviare la conclusione del centrocampista
23' Corsini stoppa e si gira in area di rigore, ma la palla termina sopra la traversa
28' Cross tagliato di Ivan, la palla arriva a Corsini che da due passi conclude alto
40' Petdji mette in mezzo un bel pallone, ma Corsini non arriva alla conclusione
43' Conclusione di Oliboni, Nava blocca centralmente
48' Terminano i tempi regolamentari. Si va ai supplementari
Primo tempo supplementare
1' Partiti
3' Cross di Oliboni, colpo di testa di Bearzotti. Para Nava
7' Sinistro di Checchin dai 25 metri, palla alta
16' Fine primo tempo supplementare
Secondo tempo supplementare
1' Partiti
2' Bearzotti pericoloso sugli sviluppi di un corner, ma il suo tiro è bloccato da Nava
5' GOL Calcio di rigore molto dubbio concesso alla Sampdoria. Dal dischetto Calò spiazza Nervo
15' Termina qui la partita
SAMPDORIA (3-5-2): Nava; Defilippi, Luciani, Blanco; Petdji, Ivan, Bacigalupo (dal 16' st Calò), Lulic (dal 10' pts Serinelli), Massa; Oneto (dal 29' st Morais), Corsini.
A disposizione: Massolo, Caracciolo, Cilia, Cataldo, Dotto, Merkaj, Bondi.
All.: Chiesa.
HELLAS VERONA (4-3-3): Nervo; Perini, Boateng, Boni, Tentardini; Checchin, Salifù (dal 33' st Sall), Guglielmelli (dal 23' st Oliboni); Gilli (dal 39' pt Ocelka), Fares, Bearzotti.
A disposizione: Ferrari, Miron, Piccinini, Rossi, Kaxviropoulos, Dagnoni, Speri.
All.: Pavanel.
Arbitro: Andreini di Forlì
Assistenti: Li Volsi e Trovatelli.
NOTE. Ammonito: Sall.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Noi in alto? Sempre lo stesso spirito"
Postata il 10/10/2014 alle ore 20:55
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate a Sky Sport 24 al termine dell'allenamento pomeridiano.
CAMBIATO TANTO, MA IL VERONA E' SEMPRE LO STESSO
"Abbiamo cambiato molto, ma credo che i principi di gioco siano rimasti uguali. Voglio pubblicamente dire grazie ai calciatori, soprattutto a quelli che sono con me da tanti anni. Sono stati loro ad aiutarmi ad inserire i nuovi senza subire grossi traumi nel modo di giocare e nell'ambientamento. Bisogna partire bene ed essere fortunati, noi un po' di questa fortuna l'abbiamo avuta ma bisogna anche meritarsela. Serve molto anche lavorare tranquillamente e valutare i calciatori nuovi".
CICLO DIFFICILE? PENSIAMO A UNA PARTITA ALLA VOLTA
"Il Milan? Ci pensiamo tutti, manca un po' di tempo. Come altre squadre, durante la settimana di sosta, abbiamo pensato a lavorare, anche perché quando si riprenderà avremo 5 partite dure e difficili. Incontreremo il Milan, poi andremo a Napoli e successivamente la Lazio nel turno infrasettimanale. Chiuderemo con Cesena e Inter un ciclo di gare molto dure. Anche dal punto di vista psicologico era importante staccare un po' la testa e mi auguro, da martedì, di pensare alla prima di queste 5 sfide molto importanti. La mia carriera confrontata con quella di Inzaghi? Penso che ognuno abbia la sua strada. C'è chi ce l'ha dritta e chi piena di curve. La strada di Inzaghi è partita con un bel rettilineo, adesso deve meritarsi tutto. Sta facendo bene e gli faccio i miei complimenti, non è detto che la gavetta debba essere obbligatoria, ora Inzaghi si sta guadagnando tutto perché nessuno, soprattutto allenando il Milan, ti regala qualcosa".
EMIL, RAGAZZO FANTASTICO
"Il dramma di Emil? Lo conosco bene, abitiamo uno sopra l'altro. E' da tanto con me, è un ragazzo di una sensibilità e di un'umanità incredibili. Ha gli occhi che sorridono sempre, è positivo. Ha scritto una lettera che ha lasciato tutti senza parole, non mi ha stupito e ha una fragilità importante. Per questo tutti gli vogliono ancora più bene, e sta facendo tanto in questo momento difficile per lui e per tutta la sua famiglia".
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 10/10/2014 alle ore 19:00
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, lavoro lavoro atletico e partita.
Lavoro differenziato sul campo per Jacopo Sala, mentre Mounir Obbadi ha svolto una seduta in palestra. Continua la fase riabilitativa Lazaros Christodoulopoulos, assenti i nazionali.
Questa settimana le sedute saranno aperte al pubblico.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Sabato 11 ottobre: seduta mattutina (ore 10.30)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico. Il programma completo verrà ufficializzato successivamente.
Ufficio Stampa
Nenè: "Milan? Sono forti. Ma con la testa giusta..."
Postata il 10/10/2014 alle ore 18:37
Peschiera - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Nenè, rilasciate a Sky Sport 24 prima dell'allenamento pomeridiano.
VI RACCONTO LA MIA STORIA
"Non so perché Mandorlini mi chiama Nene. Ci sono tanti modi per chiamarmi, a Cagliari ero Neno. Basta capirsi e per me va bene (ride, ndr). Il mio soprannome viene dalla nonna, non è andata a scuola e pronunciava facilmente il mio nome chiamandomi Nenè. Il mio passato? Per aiutare la mia famiglia, che era povera, ho fatto il controllore sugli autobus. Io avevo bisogno di soldi per vivere, così andavo a lavorare per non pesare economicamente sui miei genitori. Ho cominciato a 12 anni e ho continuato fino ai 17, a 18 anni ho iniziato a giocare a calcio".
CHE BELLO ESSERE A VERONA
"Quando sono arrivato tutti i compagni mi hanno accolto benissimo e mi hanno fatto un grande saluto. Ho trovato un gruppo eccezionale, che vuole dare tutto dentro il campo. Questo si vede soprattutto nei momenti di difficoltà, solo così possiamo andare più lontano. Dove mi vedo in campo? Ho giocato in tanti modi, posso stare in coppia con Toni o con altri calciatori. L'importante è fare bene in allenamento, soprattutto la parte tattica. Io devo farmi trovare pronto per quando la squadra avrà bisogno di me. La mia prestazione a Roma? Non giocavo da un mese e mezzo, non era facile scendere in campo contro una squadra così forte. Mandorlini mi ha dato la tranquillità giusta per giocare, mi ha chiesto qualche movimento e l'ho eseguito. Quando vengo schierato mi sacrifico al 100% per la squadra. Mio figlio qui a Verona? Si chiama Gustavo, giocava nel Cagliari, ha 14 anni. Sto facendo tutti i documenti per farlo arrivare a Verona, vedremo se potrà rappresentare il futuro di questa società".
MILAN, PASSATO E FUTURO
"La sfida contro il Milan? Sappiamo quanto forti sono, ma giochiamo in casa. Pensiamo a fare la nostra gara, se avremo la testa giusta potremmo anche vincere contro i rossoneri. Facciamo il nostro lavoro quotidianamente e giochiamo tranquilli. Dopo sei mesi che ero a Cagliari, c'è stato un contatto con il Milan. Loro erano interessati, Galliani ha parlato con Cellino ma il presidente ha voluto tenermi in Sardegna. Arrivavo dal Portogallo, un campionato diverso da quello italiano. L'opportunità di andare al Milan è quella che ti capita una sola volta nella vita, tutti vogliono giocare in una grande squadra, ma Cellino voleva tenermi a Cagliari e avevo un contratto da rispettare. Sono andato avanti".
IO E ANDREA MANDORLINI
"Il mio rapporto con l'allenatore? Urla tanto (ride, ndr), ma lo fa nel modo giusto. Siamo qua da 3 mesi e non possiamo sbagliare. Ci sono momenti in cui deve svegliare la squadra mentre ci alleniamo".
UN PRONOSTICO SULLA SERIE A
"Come calciatore vorrei vincere io lo Scudetto con il Verona, ma ci sono squadre forti come la Juventus e la Roma. Queste sono le favorite in Italia".
Ufficio Stampa
Jankovic: "Voglio lasciare il segno a Verona"
Postata il 10/10/2014 alle ore 18:20
Peschiera - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Bosko Jankovic, rilasciate a Sky Sport 24 prima dell'allenamento pomeridiano.
MILAN, UNA PARTITA MOLTO DIFFICILE
"Il Milan? Soprattutto in questi giorni, prima della sosta, abbiamo lavorato veramente tanto. Siamo pronti per una partita che sarà molto difficile, giochiamo contro una squadra fortissima però noi non dobbiamo avere paura di nessuno e rispettare tutti. Continuiamo su questa strada, che secondo me è quella giusta. La sfida della scorsa stagione? Avevamo vinto, vogliamo provarci anche quest'anno. Giochiamo in casa, con i nostri tifosi che ci danno sempre una mano. Sono molto bravi, ci aspettiamo uno stadio pieno, questo sarà il nostro punto di forza per fare una grande gara. Se scelgo il gol o la vittoria? Penso alla squadra. Non voglio parlare di singoli ma dobbiamo fare la nostra partita. Non prometto 3 punti, ma se giochiamo come al solito possiamo fare bene contro una squadra così forte".
VOGLIO LASCIARE IL SEGNO A VERONA
"Voglio lasciare il segno qui a Verona, perché non mi piacerebbe passare come un calciatore normale. Dipende tutto da me, mi sento bene e sono pronto a giocare con questa squadra. Abbiamo un ottimo gruppo e voglio dimostrare cosa valgo. Non ho cambiato molte squadre in carriera, il Verona è la mia quarta squadra e non ho mai avuto un gruppo come questo. Non abbiamo mai litigato, non c'è mai stata alcuna polemica. La squadra c'è, il gruppo anche, abbiamo un allenatore molto bravo e noi dobbiamo solo continuare così e affrontare una partita per volta, senza pensare a obiettivi come l'Europa League".
IO E LA SERBIA
"Io in Nazionale? Per me è difficile affrontare questa domanda, ci sono tante questioni a cui io non riesco a rispondere. Sono sempre pronto per la Nazionale, sarebbe un onore giocare con la maglia della Serbia e aspetto una chiamata".
Ufficio Stampa
Rafael: "Lavoriamo al massimo per la salvezza"
Postata il 10/10/2014 alle ore 18:10
Peschiera - Le dichiarazioni del portiere gialloblù, Rafael, rilasciate a Sky Sport 24 prima dell'allenamento pomeridiano.
LAVORIAMO AL MASSIMO PER RAGGIUNGERE LA SALVEZZA
"Stiamo lavorando tanto. Dal ritiro di Racines non solo io, ma anche tutti gli altri compagni di reparto, stiamo dando tantissimo per raggiungere la salvezza il prima possibile. Sono felice perché faccio questo ruolo da tanti anni, quando sono arrivato in Italia ho imparato molti segreti sulla mia posizione in campo grazie alla vostra famosa scuola di portieri, la più forte al mondo. Sono veramente molto felice. I rigori parati? Non sono tanti, alla fine è molto difficile. Ci sono attaccanti bravi e tu devi essere preparato in quel momento decisivo della partita".
LA MIA STORIA CON IL VERONA
"Quando sono arrivato qua 8 anni fa la squadra era in Serie C, ci sono state diverse difficoltà e vari step da affrontare. Per fortuna ogni nuova dirigenza mi ha confermato, e da quando è arrivato il presidente, Maurizio Setti, insieme a Giovanni Gardini e a Sean Sogliano, tutti mi hanno dato fiducia. Se sono qua è anche merito loro, che mi hanno confermato, e con l'aiuto dell'allenatore Mandorlini del preparatore Morini, posso crescere e mantenere il Verona in Serie A. L'azione contro la Ternana? Eravamo in Serie C, in quel momento non so cosa mi sia saltato in testa. Ho visto che davanti a me non c'era più nessuno della squadra avversaria e il portiere era a centrocampo. Ho voluto scattare e fare gol, mi hanno corso dietro ma ho permesso a Farias di segnare. Non sappiamo nemmeno noi spiegare cosa succede in quei momenti. Per fortuna è andata bene altrimenti non sarei nemmeno qui (ride, ndr)".
MARQUEZ E IL GRUPPO GIALLOBLU'
"Da quando è arrivato ci parliamo spesso, facciamo parte del medesimo reparto. Ci sono tanti Rafael qui a Verona (ride, ndr) ma Marquez, con il suo modo di parlare, ci porta sempre a migliorare. Sono convinto che quest'anno il nostro reparto difensivo e tutto il gruppo siano fortissimi. Insieme all'allenatore lavoreremo per raggiungere la salvezza il prima possibile. Saviola? Si sta allenando benissimo. E' arrivato alla fine del mercato e può fare molto. Avrà la sua occasione e si è messo a disposizione dell'allenatore come ha sempre fatto. Si allena a mille, è pronto e può aiutare tutto il gruppo. Le punizioni a fine allenamento? A volte facciamo queste scommesse su di noi, riguardo ai tiri fuori. Purtroppo ci sono calciatori, come gli argentini, che se perdono non pagano le cene (ride, ndr). Non è facile battere Toni, che quando è stato sconfitto ha sempre pagato".
VERSO IL MILAN, CONTRO IL MIO AMICO ALEX
"Alex? E' un amico, siamo cresciuti insieme da quando avevamo 14 anni. Lui è andato al Santos, con la possibilità di fare una bellissima carriera. Io non sono riuscito a giocare molto in Brasile, ho fatto una strada diversa ed è un immenso piacere giocare contro di lui. E' un grandissimo calciatore, ha fatto parte della Nazionale e sono certo che potrà giocarci ancora. E' un bravissimo ragazzo, ma contro il Milan sarà molto difficile. Sappiamo che sono una squadra importante e cercheremo di fare il massimo".
TRA TAFFAREL, BUFFON E RAFAEL
"Il mio idolo? Taffarel. Sono cresciuto guardando lui, è stato in Nazionale e ha vinto tanto anche lì. A livello europeo Buffon si sta dimostrando ancora ai giorni nostro come uni dei migliori al mondo. Arrivare al suo livello è molto difficile, è un grande uomo e un'ottima persona, in porta è il migliore in assoluto. E' impressionante la sua tecnica, la sua esplosività e la sua capacità di anticipare la giocata. Rafael del Napoli? Non l'ho conosciuto nel Santos, quando lui è arrivato io ero già andato via. E' un grandissimo portiere, un ragazzo giovane che in Brasile ha vinto tanto. Ha conquistato una Libertadores e diversi campionati. Può fare molto bene, è giovane e nel giro della Nazionale. In Italia può dare tanto e riuscire a fare quanto ha fatto in Brasile".
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 10/10/2014 alle ore 19:00
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, lavoro lavoro atletico e partita.
Lavoro differenziato sul campo per Jacopo Sala, mentre Mounir Obbadi ha svolto una seduta in palestra. Continua la fase riabilitativa Lazaros Christodoulopoulos, assenti i nazionali.
Questa settimana le sedute saranno aperte al pubblico.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Sabato 11 ottobre: seduta mattutina (ore 10.30)
Domenica: riposo
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico. Il programma completo verrà ufficializzato successivamente.
Ufficio Stampa
Obesity Day / Mandorlini: "Sono robusto come il Verona"
Postata il 10/10/2014 alle ore 12:13
Verona - Tutti in piazza, contro l'obesità. Anche l'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, ha partecipato alla campagna "Obesity Day", promossa a livello nazionale dall'Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione clinica ADI Onlus e, a livello cittadino, da Federfarma Verona in collaborazione con Agifar e D.M.S.A., con il patrocinio dell'Ordine dei Farmacisti e del Senato della Rupubblica. Una giornata di attenzione sulla corretta alimentazione, sulla prevenzione dell'obesità e su uno stile di vita sano.
Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate durante l'"Obesity Day" alla farmacia mobile allestita in piazza Bra, a Verona.
ROBUSTO, COME IL MIO VERONA
"Sono robusto, un po' come il Verona. Anche noi siamo una squadra solida, va bene così. Devo allenarmi un po' di più, in questo momentolo stanno facendo bene i ragazzi e questo è quello che conta per me. Qualcuno dovrà fare qualche sacrificio, ci stanno pensando i miei calciatori. Io mi sto lasciando andare a tavola e questo si vede (ride, ndr). Se faccio attività fisica? Non tantissimo, qualcosina faccio ma non è mai abbastanza. Io mi sento bene e questo è l'importante. Credo che questa campagna sia basilare, Verona è sempre nell'eccellenza e credo sia di buon auspicio per tanti che hanno difficoltà a curarsi".
VERSO IL MILAN, CON UN NENE' IN PIU'
"Durante questa settimana abbiamo pensato a recuperare le energie. Nei prossimi giorni ci prepareremo per una partita importante, ci teniamo tutti e speriamo di essere all'altezza di questa grande squadra. Nenè? A Roma ha fatto una partita buonissima, a Roma ha fatto bene, come contro il Cagliari. E' un ragazzo fantastico, apprezzato da tutti. So che mi può dare tanto, deve solo farsi trovare pronto".
Ufficio Stampa
Nenè: "Verona, possiamo fare grandi cose"
Postata il 09/10/2014 alle ore 23:45
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Nenè, rilasciate durante la trasmissione "Vighini Show", in onda su Telenuovo direttamente dall'Hellas Kitchen e condotta dal giornalista Gianluca Vighini.
IL MIO VERONA
"Se posso giocare con Saviola? Durante gli allenamenti sono spesso al suo fianco, credo che abbiamo le caratteristiche per giocare assieme. Mandorlini cambia tanto e prova diverse soluzioni. Però non credo sia importante con chi gioco, ma impegnarsi sempre al massimo con qualsiasi compagno di reparto, per il bene della squadra. Con chi ho legato di più? Non esiste un compagno in particolare. Tutti nello spogliatoio mi hanno trattato bene fin dal primo giorno. L’unica cosa che posso dire è che quando vado a cena mi capita più spesso di andare con i brasiliani. Chi mi ha sorpreso di più? Sicuramente il gruppo. Vedo che c’è la voglia e la forza per fare qualsiasi risultato. Marquez? È veramente forte. Non è un tipo di tante parole ma ha carisma. Lui parla in campo, ha tantissima esperienza. Difetti e pregi di Mandorlini? Lo conosco da poco tempo, forse un difetto è che urla troppo (ride n.d.r.). A parte gli scherzi è un allenatore molto preparato. Toni? E’ un calciatore fortissimo e importante, ha giocato in grandissime squadre. Sono sicuro che farà bene, almeno me lo auguro, così il Verona andrà più avanti. Il mio ruolo? Con il 4-3-3 gli esterni fanno un lavoro massacrante. Io non ce la farei. Penso che l’ideale per me sarebbe giocare con Luca e un trequartista. Entrambi siamo forti fisicamente, se facciamo bene tatticamente secondo me si può fare. Obiettivi? Quando arrivo in una nuova squadra voglio sempre vincere. Farlo in Italia è molto difficile, ma spero di arrivare il più lontano possibile. Credo che possiamo fare meglio dello scorso anno. A Roma da titolare? Ho avuto anche l’occasione di segnare. Era da tanto che non giocavo ed entrare senza ritmo, con la Roma poi, non è facile. Mandorlini mi ha parlato prima della gara e mi ha detto cosa fare. Dovevo aiutare la squadra e lottare su ogni pallone, ed è quello che ho cercato di fare. Contro il Cagliari penso di essere entrato bene. Non perché giocavamo contro la mia ex squadra, ma perché voglio vincere sempre. Il mio carattere è questo, se mi viene lasciato uno spazio farò di tutto per dimostrare il mio valore. La panchina? Rimanere seduti a guardare i propri compagni non piace a nessuno, però bisogna farsi trovare pronti".
ANDERSON MIGUEL DA SILVA DETTO “NENE’”
"Perché Nenè? È il soprannome che mi ha dato mia nonna. Lei non è andata a scuola e faceva fatica a scrivere. E così, essendo il più piccolo di tre fratelli, ha trovato il modo di distinguermi chiamandomi Nenè. Il mio passato? La mia famiglia era povera e se volevo comprarmi qualcosa dovevo lavorare. Mio padre invece è andato via di casa quando avevo 2 anni. Ho lavorato dai 12 fino a 17 anni, dal lunedì al sabato. Mi svegliavo alle 5, lavoravo fino alle 18 e poi andavo a scuola, è stata dura. Facevo il controllore, guadagnavo 15 euro al giorno. Però ero contento perché potevo anche aiutare la mia famiglia. Adesso grazie al calcio faccio una vita migliore, anche se non dimentico le mie origini, quindi prima di spendere ci penso bene. L’unico vizio per cui spendo qualcosa in più sono le macchine, adesso ho una Camarro, l’ho sempre voluta. Per il resto faccio fare tutto a mia moglie Marisa, che è molto più brava di me. Mio papà? Da quando è andato via di casa l’ho visto pochissimo, praticamente mai. Però sono molto legato a mia mamma e per me l’importante è avere lei vicino. Il futuro? Ho comprato casa in Brasile, ma facendo il mio lavoro non si può sapere, non voglio pormi limiti. Sicuramente mi piacerebbe rimanere nel mondo di calcio. Allenare? Non so se sarei in grado, è molto stressante. Però ci penserò più avanti, voglio giocare ancora per 4-5 anni. Mio figlio calciatore? Spero possa iniziare il prima possibile con il Verona. Devono arrivare dei documenti da Cagliari. È un terzino sinistro, speriamo faccia carriera, perché a me non manca molto per smettere (ride n.d.r.)".
CARRIERA DA GIROVAGO, MA A VERONA STO DAVVERO BENE
"La mia storia è particolare perché prima di andare al Sao Bento giocavo solo la domenica con gli amici. A 17 anni un mio amico mi ha portato a giocare nella sua “scuola di calcio”. Spesso organizzavano amichevoli con squadre professionistiche brasiliane. In una di queste partite abbiamo giocato contro il Santos e abbiamo pareggiato 3 a 3, io ho fatto una tripletta. L’allenatore del Sao Bento mi ha visto e mi ha voluto a tutti i costi. Da lì è iniziato tutto. Poi ho giocato in tante squadre. Quella nella quale mi sono fermato per più tempo è stato il Cagliari. Ho cambiato tanto perché me lo sono meritato, ho fatto bene in ogni squadra nella quale sono stato. Sono partito dal Sao Bento e da lì sono arrivato fino al Verona e al campionato italiano. Da piccolo mai avrei pensato di giocare in Italia, ma grazie ai miei sforzi e alla mia famiglia ce l’ho fatta e ho realizzato il mio sogno. Verona? Mi piace tantissimo. Prima di venire mi sono consultato con la mia famiglia, per me è molto importante che loro si trovino bene. Mia moglie era stata a Gardaland con nostro figlio e la città le era piaciuta tantissimo, quindi scegliere è stato più facile. Il momento più bello? Credo che il gol alla Juventus sia stato un momento davvero bellissimo. Al tempo giocavo poco, ma stavo imparando tanto da Allegri. In quella partita mi ha schierato titolare. Un gol così, da sconosciuto, ti cambia la vita. Non dimenticherò mai nemmeno la tripletta che ho segnato al Catania, mi ha fatto un assist anche Agostini. Dopo quella partita tanti amici calciatori mi chiamavano per dirmi che i loro allenatori, quando parlavano del Cagliari, gli facevano vedere le cassette con i miei movimenti. Trattativa con il Milan? Quando ero ancora in Portogallo, ero stato proposto a Galliani. Quella sera, però, con il l’amministratore delegato del Milan c’era anche Cellino. Quando il presidente del Cagliari ha visto che le nostre date di nascita coincidevano ha deciso che sarei diventato un calciatore rossoblu. Però la storia non fini lì. Dopo 6 mesi che ero al Cagliari si è presentato il Milan per portarmi a Milano. Cellino mi disse che era tutto fatto, però la domenica successiva fu espulso Larrivey e, considerando l’imminente chiusura del mercato, Cellino fece saltare tutto. Per me sarebbe stato importantissimo andare al Milan in quel momento della mia carriera".
CAGLIARI, UN’ESPERIENZA IMPORTANTE
"Quando sono arrivato in Italia ho cominciato ad allenarmi molto di più che in Brasile e in Portogallo. Il primo anno non giocavo, mentre il secondo mi sono infortunato spesso. Non so se erano gli allenamento o cosa, però ogni volta che giocavo mi infortunavo. Pochi gol? Avrei potuto segnare di più. Con i rossoblu ho ne ho sbagliati tanti. Ne ricordo uno in particolare: su cross di Agostini dovevo solo spingere la palla in gol, ma l’ho presa di tacco e l’ho rimandata verso il centrocampo, era un momento particolarmente sfortunato. Per un attaccante non segnare è difficile, poi vedere la tua squadra perdere quando magari sbagli un gol è dura. Però non ho mai dubitato delle mie qualità. A Cagliari sono stato bene ma a Verona sto meglio, soprattutto perché sta meglio la mia famiglia. Verona ci ricorda un po’di più la nostra San Paolo".
JARDEL CHE BRAVO, MA IL FENOMENO…
"Ricordo Mario Jardel? Sì un po’ ci assomigliamo calcisticamente, più di qualcuno rivede in me certe sue movenze. L’ho sempre seguito, sia in Brasile che in Portogallo. Lui di testa è davvero fortissimo, è un attaccante completo. Sicuramente mi piacerebbe fare quello che ha fato lui nel calcio. Il mio idolo? Ronaldo il fenomeno. Lui è stato grandissimo".
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 09/10/2014 alle ore 19:00
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto una partitella undici contro undici, durante la quale ha preso parte anche la Primavera gialloblù allenata da Massimo Pavanel. La sfida in famiglia è durata circa un'ora e mezza.
Nicolas Lopez è rientrato dal permesso e ha svolto lavoro differenziato sul campo assieme a Jacopo Sala. Seduta in palestra per Mounir Obbadi, mentre continua la fase riabilitativa Lazaros Christodoulopoulos. Assenti i nazionali.
Questa settimana le sedute saranno aperte al pubblico.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Venerdì 10 ottobre: seduta pomeridiana (ore 17)
Sabato 11 ottobre: seduta mattutina (ore 10.30)
Domenica: riposo
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico. Il programma completo verrà ufficializzato successivamente.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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VITA DA EX: Tempi duri per JORGINHO al NAPOLI; la scelta di BENITEZ di giocare con due mediani dietro tre mezzali non facilita l'impiego di FRELLO che non ha nel fisico una delle sue doti migliori ma il suo agente Jorge Santos rassicura tutti Credo che non solo il mio assistito, ma tutta la squadra si aspettava di fare meglio. Jorginho può giocare in tutti i moduli, il centrocampo a due non è un problema, ma ha bisogno di star bene fisicamente... CACCIATORE si gode il gran momento della 'sua' SAMP Lassù si sta davvero bene. Dobbiamo solo lavorare come abbiamo fatto fino ad oggi per non rovinare tutto. Siamo partiti davvero forte e sinceramente non ce lo aspettavamo, siamo però consapevoli di essere una buona squadra e che possiamo ancora migliorare, quest'anno credo che potremo toglierci delle belle soddisfazioni
VOLLEY FEMMINILE: Le ragazze della pallavolo spaccano! 2 a 1 alla RUSSIA e via in Semifinale al Mondiale, ora tocca alla Cina...
MOTOGP, in Giappone DOVIZIOSO conquista la pole davanti a ROSSI, MARQUEZ quarto ad un passo dalla conquista del Mondiale...
QUALIFICAZIONI EURO 2016: La SPAGNA battuta per 2 a 1 dalla SLOVACCHIA! È crisi...
Volley, Italia show al Mondiale:
Russia ko. Ora la Cina in semifinale
MILANO - L'Italvolley femminile non si ferma, supera la Russia per 3-1 e si aggiudica il primato nel Girone G della Final Six dei Mondiali 2014. Le azzurre di Bonitta erano già certe del primato dopo aver vinto il primo set per 25-12. Aggiudicatosi il secondo a 17, hanno poi ceduto a 12 il terzo alle russe, chiudendo sul 25-23 il quarto e decisico set. Le azzurre affronteranno in semifinale, sabato a Milano, la Cina. Evitato il fortissimo Brasile, che ha proseguito la sua marcia trionfale battendo la Repubblica Dominicana per 3-0 (25-19, 25-21, 25-17). Migliori marcatrici di oggi per il Brasile sono state Sheila con 13 punti e Fabiana con 12
Euro 2016: Spagna in crisi nerissima,
la Slovacchia di Hamsik la batte per 2-1
ZILINA - La Spagna non c'è piu. La squadra che ha dominato in Europa e nel mondo per sei anni vincendo due edizioni degli Europei e una dei Mondiali, è in crisi nerissima. Gli ex imbattibili hanno perso contro la Slovacchia per 2-1 a Zilina dopo aver patito per l’intera sfida. Braccia slovacche alzate al cielo a fine gara, spagnoli increduli. La squadra del napoletano Hamsik ora ha accumulato un vantaggio di tre lunghezze proprio rispetto alla nazionale di del Bosque e, ora, comanda il girone C con sei punti. Il risultato l’ha sbloccato Kucka nel primo tempo, quindi Paco ha riequilibrato il punteggio nella seconda parte della ripresa, Ma Stoch ha poi chiuso il match nel finale. La Spagna è apparsa svagata, evanescente e precipitosa e il portiere Casillas ha commesso un pessimo errore in occasione del primo gol avversario.
Gp Giappone, pole per Dovizioso su Ducati
Valentino Rossi secondo, Marquez quarto
Andrea Dovizioso in pole position davanti a Valentino Rossi nella classe MotoGp del Gp del Giappone. Il pilota della Ducati è stato il più veloce nelle qualifiche sul tracciato di Motegi con un giro in 1'44"502.
Dovizioso ha preceduto la Yamaha di Valentino Rossi (1'44"557) e la Honda Repsol di Dani Pedrosa (1'44"725), che ha ottenuto il terzo crono nella sessione chiusa con una spettacolare caduta. Lo spagnolo Marc Marquez, campione del mondo e leader iridato, con l'altra Honda Repsol aprirà la seconda fila dopo fatto segnare il quarto tempo (1'44"775).
Il capoclassifica, che in Giappone può confermarsi campione con 3 gare d'anticipo rispetto alla fine della stagione, sarà affiancato dalla Yamaha del connazionale Jorge Lorenzo (1'44"784) e dalla Pramac di Andrea Iannone (1'44"854).
«Qui è difficile fare un giro impeccabile e infatti ho commesso un errore. Il risultato di oggi è il frutto di un lavoro cominciato all'inizio della stagione. Probabilmente, questo è il primo weekend in cui possiamo partire pensando davvero al podio. In passato abbiamo dovuto sperare di essere competitivi, stavolta sappiamo che ce la possiamo giocare», spiega Dovizioso, che ha riportato una Ducati al top della griglia a 4 anni di distanza dalla pole conquistata da Casey Stoner a Valencia nel 2010. «Sappiamo altrettanto bene che qui a Motegi la gara può essere sempre strana: siamo consapevoli che all'inizio, con le gomme nuove, siamo in grado di tenere il passo degli altri. Poi, dopo qualche giro, vedremo cosa riusciremo a fare».
«Sono soddisfatto, anche se non ho centrato l'obiettivo della prima fila. Sono pronto a lottare per la vittoria». Marc Marquez vede il bicchiere mezzo pieno dopo il quarto posto ottenuto nelle qualifiche del Gp del Giappone. Il pilota della Honda Repsol può confermarsi campione del mondo MotoGp con 3 gare d'anticipo rispetto alla fine del campionato. Per riuscirci, dovrà chiudere davanti al suo compagno di team, Dani Pedrosa, che parte dalla terza posizione. E dovrà tenere d'occhio anche Valentino Rossi, secondo in griglia con la Yamaha alle spalle della Ducati di Andrea Dovizioso. «Sono soddisfatto perché siamo migliorati in vista della gara, abbiamo un buon passo», dice il leader iridato. «Purtroppo non sono riuscito a mettere insieme un giro perfetto nelle qualifiche, ma sono ottimista e sono pronto a lottare per la vittoria. Il mio ritmo è simile a quello di Rossi, Pedrosa e Lorenzo. E questo è importante», dice senza trascurare le chance di Dovizioso: «Con le gomme da gara può tenere un buon passo».
FONTE: Leggo.it
20:46 | giovedì 09 ottobre 2014
Cacciatore: «Lassù si sta davvero bene. Su Ferrero...»
Sul Cagliari: «Sarà una partita dura perchè giocare in Sardegna non è mai semplice»
di Massimo Balsamo - twitter:@Massimo_Bals
SAMPDORIA CACCIATORE - Avvio di stagione di grandissima caratura per la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic, posizionata al terzo posto grazie ai quattordici punti conquistati nelle prime tre gare. Uno dei migliori elementi dell'undici blucerchiato è Fabrizio Cacciatore, giunto al Ferraris in estate dall'Hellas Verona. Ecco le sue parole ai microfoni del sito di Gianluca Di Marzio: «Lassù si sta davvero bene. Dobbiamo solo lavorare come abbiamo fatto fino ad oggi per non rovinare tutto. Siamo partiti davvero forte e sinceramente non ce lo aspettavamo, siamo però consapevoli di essere una buona squadra e che possiamo ancora migliorare, quest'anno credo che potremo toglierci delle belle soddisfazioni».
MERITI CHE VANNO AL GRUPPO - «Ora dobbiamo continuare a seguire le indicazioni dell'allenatore per fare ancora meglio. I meriti di una partenza da favola vanno al gruppo, è quello che sta facendo la differenza. Dall'allenatore ai giocatori, passando per lo staff tecnico siamo tutti molto uniti e non è facile trovare un ambiente così. A contribuire a questo momento c'è anche una tifoseria splendida, che ti sostiene sempre. Per noi è fondamentale giocare davanti al nostro pubblico, i sampdoriani sono un valore aggiunto e daremo il massimo per continuare a farli sorridere, anche lontano dal nostro stadio».
SFIDA AL CAGLIARI - «Sulla carta è un impegno alla nostra portata ma sappiamo che sarà una partita dura perchè giocare in Sardegna non è mai semplice. Se dovessimo scendere in campo con lo stesso atteggiamento avuto in questo inizio di stagione potremo portare a casa il risultato».
FERRERO E MIHAJLOVIC - «L'entusiasmo di Ferrero che traspare fa parte del suo modo di essere. È bello vederlo festeggiare con noi in campo, speriamo continui a farlo perchè vorrà dire che continueremo a vincere. Per noi è una figura importante, ci incita sempre dicendoci che per lui siamo i migliori e questo per noi è un grande stimolo. Con Mihajlovic mi sono trovato bene fin dall'inizio, è un ottimo allenatore, cura i minimi dettagli e penso che questa sia la sua vera forza, poi è un grande motivatore e in certi momenti questo aspetto può risultare decisivo».
FONTE: CalcioNews24.com
AG. JORGINHO: “CENTROCAMPO A DUE NON È UN PROBLEMA. JORGE A DISPOSIZIONE PER LA GARA CONTRO L’INTER”
Jorge Santos, procuratore di Jorginho, è intervenuto nel corso della trasmissione di Radio Crc, “Si gonfia la rete”.
Santos ha analizzato il momento del suo assistito in particolare, non tralasciando l’andamento della squadra. Rassicurati i tifosi per il recupero del centrocampista ex Hellas Verona per la gara contro l’Inter, ha sostenuto di essere molto disponibile per rinnovare il contratto che lo lega al Napoli
RECUPERO EFFETTUATO - “Jorginho sta bene, ora è a disposizione di Rafa Benitez. Credo che non solo il mio assistito, ma tutta la squadra si aspettava di fare meglio. Contro l’Athletic Bilbao non è andata benissimo, l’inizio di stagione è stato complicato, ma dopo le tre vittorie consecutive, il gruppo vuole vincere anche contro l’Inter”.
CAPACITA’ DI ADATTAMENTO - “Questo inizio di stagione è stato condizionato dal Mondiale, credo che di più non si potesse fare e ogni squadra avrebbe fatto fatica contro l’Athletic Bilbao. Al San Mames l’aspetto ambientale, tra l’altro, è determinante. I tifosi dopo aver subito l’1-0 hanno dato una carica in più alla propria squadra mentre al San Paolo questo spesso non accade. Jorginho può giocare in tutti i moduli, il centrocampo a due non è un problema, ma ha bisogno di star bene fisicamente”.
PRONTI AL RINNOVO - “Jorginho vuole restare a Napoli per altri 10 anni. Attualmente ha tre anni e mezzo di contratto e se il Napoli ci chiedesse di rinnovare, prenderei un aereo immediatamente per firmare”.
FONTE: CanaleNapoli.it