#HellasNews + - =
NAZIONALI GIALLOBLÙ: Oltre a GOLLINI anche IONITA, SEPEMORAS ed i giovani STEFANEC e TUPTA sono stati chiamati dalle rispettive nazionali...
PRIMA CONVOCAZIONE IN UNDER 21 AZZURRA PER GOLLINI! Il cittì DI BIAGIO ha convocato il portiere scaligero per la gara amichevole internazionale tra ITALIA e FFRANCIA in programma a Venezia il 2 giugno alle ore 21...
4.002 EURO PER L'ULTIMA MAGLIA INDOSSATA DA TONI nella gara vinta con la JUVE al Binti anche grazie al suo cucchiaio su rigore! Ad aggiudicarselo un tifoso polacco, i soldi raccolti andranno in beneficienza alla fondazione #SaveMoras.
CALCIOSCOMMESSE ANCHE IN SERIE A?, il nuovo scandalo calcistico italiano, oltre a Serie B e Lega Pro, potrebbe coinvolgere anche la Serie A! Sotto i riflettori degli inquirenti cinque gare del FROSINONE tra cui proprio quella giocata (e vinta) al Bentegodi contro il VERONA nella quale le scommesse su un gol finale dei ciociari sarebbero state insolitamente numerose...
TRA PASSATO E FUTURO... Al termine della disgraziatissima stagione 2015-16 culminata con la giusta retrocessione dell'HELLAS, il presidente ha risposto a molte domande nella conferenza stampa organizzata per dissipare dubbi sul futuro più prossimo nella gestione della squadra scaligera nonchè qualche situazione in divenire.
Di seguito i punti cruciali chiariti dal patròn:
- TONI rimarrà come consulente/stagista a diretto contatto con la proprietà, non avrà potere decisionale diretto ma consiglierà SETTI da molto vicino
- Nuovi soci e/o compratori? Nonostante alcune voci non c'è assolutamente nulla di concreto (ma le porte rimangono spalancate se qualcuno volesse dare una mano)
- BIGON con ogni probabilità si accorderà col BOLOGNA ma per dirla col presidente, considerata anche la fallimentare stagione, non è necessariamente detto che sia un fatto negativo nonostante il diesse abbia fatto risparmiare un sacco di soldi negli ingaggi all'HELLAS in quest'annata...
- La partenza del diggì GARDINI per l'INTER? Il dirigente non avrebbe nemmeno voluto rinnovare il contratto ed in ogni caso l'accordo era di 'liberarlo' in caso di offerta da parte di una grossa squadra
- L'anticipo sul paracadute è stato chiesto ma non per problemi di liquidità, solo perchè era previsto dalle attuali norme in Lega: Le finanze del VERONA sono a posto e gli stipendi ai giocatori sono stati pagati col massimo ritardo consentito solo per ripicca del presidente verso una squadra che, dilaniata anche da conflitti interni, non si sarebbe impegnata alla morte...
- Il centro sportivo rimane una priorità ma non è vero che mancano i soldi! Mancano le autorizzazioni necessarie essendo il Forte di Pastrengo proprietà demaniale
- Questione ingaggi e nuova squadra: Sarà allestita una rosa all'altezza con un budget di circa tre volte quello di una media squadra della cadetteria (circa 15/18 milioni) ma non sarà 'scialaquato' tutto il paracadute! Prima si guarda alla regolarità dei conti e poi al resto... Perchè una squadra faccia bene del resto non sono per forza necessari nomi ma l'unità di inetnti!In quest'ottica dovranno essere per forza rivisti gli ingaggi di PAZZINI e ROMULO che, se vorranno rimanere e saranno compresi nel nuovo progetto tecnico, dovranno fare dei sacrifici
PRIMAVERA: 1° POSTO A NOVARELLO Si conclude in trionfo il torneo 'Intesa Novarello - Villaggio Azzurro' giocato dalla Primavera allenata da Massimo Pavanel, che già dalla prima partita dimostra di voler fare sul serio: Novara battuto 3-0, decisiva una doppietta di Kumbulla (classe 2000) prima del gol di Stefanec. Nella finale, giocata contro il Vicenza, altra affermazione del Verona, grazie alla rete segnata da Danzi. HellasVerona.it
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DICONO + - =
L'ex tecnico scaligero DELNERI rivela 'Avevamo deciso di lasciarci già dopo la partita col CARPI...' «Toni e Pazzini? Sono giocatori statici per il calcio moderno... A Gennaio avevamo in mano Falcinelli e D'Alessandro. De Zerbi o Stellone? Entrambi sanno lavorare con i giovani» CalcioNews24.com
GOLLINI felice per la prima chiamata in Under 21 azzurra «Sono davvero molto contento. E’ un obiettivo che mi ero prefissato ad inizio stagione e che ho raggiunto lavorando duramente. La mia dedica è per Verona e l'Hellas che ha creduto in me e mi ha sostenuto. In particolar modo il mio pensiero e grazie va al gruppo dei portieri e al preparatore Gaetano Petrelli» HellasVerona.it
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: il 33enne DI BARI, che nel primo VERONA in C fu più croce che delizia, ricomincia dal CATANZARO. Mister BORDIN trascina la TRIESTINA alla salvezza! Adrian MUTU classe '79 57 presenze 16 gol dal 2000 al 2002 nell'HELLAS si ritira...
LONDRA 2012 12 atleti trovati positivi ai test antidoping nel riesame.
PLAYOFF NBA: CAVS avanti 3 a 2 sui RAPTORS mentre i WARRIORS di Steph CURRY recuperano una gara ai THUNDER ma domani OKlahoma CIty potrebbe chiudere i conti...
MOTOGP: Al Mugello la YAMAHA tradisce Valentino che pure era partito in pole! Vittoria a LORENZO autore di un ultimo giro esaltante con MARQUEZ, terza la DUCATI di IANNONE...
NAZIONALE AZZURRA, torna l'ex cittì LIPPI, farà il Direttore Tecnico...
PREMIER LEAGUE: Con MAZZARRI che allenerà il WATFORD dei POZZO sono quattro i tecnici italiani nella Serie A inglese!
BOXE: I gemelli CHARLO sul tetto del mondo nella categoria Welter nello stesso momento! Mai successo prima...
SERIE B: Le mani della camorra sulla cadetteria! I boss avrebbero controllato alcune gare, le indagini dei carabinieri sulle intercettazioni...
COPPA ITALIA alla JUVE che però con un ostico MILAN fatica molto più di quanto era pensabile sulla carta e la spunta solo ai supplementari grazie al neoentrato MORATA.
FA CUP Nella coppa di lega inglese il CRYSTAL PALACE sorprende inizialmente il favorito MANCHESTER UNITED che poi si riprende e vince ai supplememtari: Addio vincente di mister VAN GAAL ai Red Devils...
DFB-POKAL che si conclude ai rigori tra BAYERN MONACO e BORUSSIA DORTMUND, mister GUARDIOLA da l'addio ai bavaresi tra le lacrime
EUROPEI NUOTO: Infinita PELLEGRINI alla conquista del quarto oro consecutivo nei 200 sl! Doppietta azzurra con PALTRINIERI e DETTI oro e argenti negli 800 stile libero...
SERIE B: Negli spareggi dell'ultima giornata MODENA e LIVORNO retrocedono in Lega Pro! Rocambolesca soprattutto la gara tra gli amaranto ed il LANCIANO (che potrebbe essere penalizzato in classifica e vedere ribaltato il risultato sul campo): Il LIVORNO sul 2 a 0 vede la gara cambiare dopo l'espulsione del proprio portiere ed il conseguente rigore, li la partita cambia e l'erroraccio in uscita del secondo PINSOGLIO, poi aggredito da un ultà, è decisivo! Finisce 2 a 2 e non basta per i toscani di SPINELLI...
RASSEGNA STAMPA + - =
Verona, grandi cambiamenti: dal tecnico ai dirigenti
Il Verona si prepara ad affrontare una grande stagione per ritrovare la Serie A. Grandi cambiamenti nella dirigenza e in panchina
24 maggio 2016 19:52 - Consuelo Motta
L’Hellas Verona si prepara ad affrontare la Serie B. Dopo una retrocessione che ha anticipato qi qualche giornata la fine del campionato il morale rimane alto e la società è determinata a riconquistare la massima serie al più presto. Per farlo c’è in atto una piccola rivoluzione e qualche cambiamento sia dirigenziale che nello staff tecnico.
Secondo quanto riportato da ‘Gianlucadimarzio.com’ i cambiamenti sarebbero netti e sostanziali, a cominciare dal ruolo fondamentale del direttore sportivo. A sostituire Bigon dovrebbe arrivare Filippo Fusco che porterebbe con sé Fabio Pecchia che in questi anni ha fatto il secondo di Benitez, dal Napoli al Newcastle passando per il Real Madrid.
Sempre secondo quanto riporta Di Marzio gli scaligeri non abbandonano, per la panchina, l’idea Roberto De Zerbi che con il Foggia, nelle ultime due stagioni, ha fatto grandi cose e che si sta giocando la promozione in Serie B. La cosa certa è che il Verona ripartirà da nomi di tutto rispetto con l’obiettivo di tornare in Serie A quanto prima possibile.
FONTE: CalcioWeb.eu
Hellas Verona, per Toni pronto un posto da consulente al fianco di Setti
Futuro nella dirigenza per Luca Toni?
Redazione Goal Italia
24/mag/2016 15.38.00
Dopo aver annunciato l'addio al calcio giocato, per Luca Toni sembra pronto un posto da consulente al fianco di Setti, sempre nel Verona.
Luca Toni ha ufficialmente appeso gli scarpini al chiodo al termine di questa stagione. Purtroppo per lui, la sua carriera si è chiusa con la retrocessione dell'Hellas Verona. Ma l'ex attaccante italiano non molla mai e vuole terminare in qualche modo il compito che ha lasciato incompleto sul campo.
Per questo, secondo quanto riportato da 'Sky Sport', l'Hellas Verona ha già conservato un posto tra la dirigenza per lui. Luca Toni sarà infatti un consulente del presidente Setti, anche se ancora non è chiaro il ruolo preciso. Metterà la sua esperienza al servizio della società per riportare fin da subito i veneti in Serie A,
Intanto la squadra si interroga su chi sarà il nuovo allenatore dopo l'addio di Gigi Del Neri. In pole position c'è Roberto De Zerbi, se deciderà di liberarsi dal Foggia. Altri nomi interessati al ruolo sono Boscaglia e Stellone.
FONTE: Goal.com
Verona, grande novità : il nuovo ruolo di Luca Toni
Luca Toni sarà il nuovo consulente del presidente Setti al Verona: l’attaccante ha appena lasciato il calcio giocato
24 maggio 2016 12:38 - Luigi Trapani Lombardo
Foto LaPresse - Spada
Il finale di stagione è stato caratterizzato anche dall’addio al calcio Luca Toni. Il campione del Mondo nel 2006 ha deciso di lasciare e appendere le scarpette al chiodo, salutando i tifosi del Verona e tutti gli appassionati di calcio con la rete realizzata contro la Juve al Bentegodi nella penultima giornata della Serie A 2015-16: cucchiaio su rigore a Neto. L’ex bomber, subito dopo l’addio, ha già definito il proprio futuro ed è pronto per una nuova avventura, sempre nel mondo del pallone ma in un ruolo completamente diverso. Come riporta gianlucadimarzio.com, Toni sarà il nuovo consulente del presidente Setti. Un ruolo dirigenziale nell’Hellas, ultima società di una lunga carriera da calciatore, per l’ex Fiorentina. Toni ha giocato in tantissime squadre, regalando soddisfazioni a vari tifosi, e proverà ad aiutare, con la sua esperienza, il Verona per ritrovare il riscatto, con l’obiettivo dell’immediato ritorno in Serie A dopo la retrocessione nell’ultimo campionato.
FONTE: CalcioWeb.eu
25 MAG 2016
PREOCCUPAZIONE DOPO LE PAROLE DI SETTI
Dopo più di quattro mesi dall’ultima conferenza stampa ho ritrovato un Setti diverso, meno altezzoso, meno sicuro di vincere, più docile e non del tutto convincente, soprattutto quando ha spiegato perché ha deciso di non pagare gli stipendi ai giocatori. Bloccare i bonifici per dare una scossa alla squadra? Non ci credo. Contratti troppo onerosi per affrontare la serie B? Può essere, anche se ormai tutti i club inseriscono nei contratti clausole di ingaggi ribassati in caso di retrocessione.
Non mi ha convinto la risposta su Toni. Se credi nelle capacità di una persona, non lo confini in un ruolo di consulente-stagista, soprattutto se quella persona è un campione del mondo con la testa sulle spalle e tanta voglia di incidere e fare bene dietro a una scrivania. Ma non è questo il problema principale. Al di là delle risposte e delle sue verità, ho visto un presidente preoccupato di mettere le mani avanti per cautelarsi in caso di secondo fallimento sportivo consecutivo. Un presidente quasi in disarmo che ha ammesso di non avere soldi, nonostante il paracadute di 25 milioni di euro. Un presidente pronto ad accogliere nuovi soci, ma tutt’altro che felice di avere le spalle coperte dal paracadute che, a suo dire, non servirà per assorbire le perdite legate alla retrocessione.
Prevedo mesi di sofferenze per i tifosi, in attesa di conoscere il nuovo direttore sportivo e il nuovo allenatore.
Luca Fioravanti
24 MAG 2016
DOVE NON POSSONO I SOLDI PUÒ L’INTELLIGENZA
Profonda inquietudine: “La delibera che anticipa il 40 per cento del ‘paracadute’ deve essere interpretata come salvataggio delle aziende-calcio, perché a Verona, me lo insegnate voi, in passato avete rischiato tracolli non indifferenti a causa di gestioni un po’ ballerine”, ha detto Setti oggi in conferenza stampa. Il Verona era a un passo dal crac? Forse la gestione Setti dell’ultimo anno è stata a sua volta un po’ “ballerina”? Nessuna crisi finanziaria “ma i conti sono sempre tiratissimi nel calcio”, ha poi specificato il presidente. Anche la solita e immancabile invettiva ranzanesca (“Gli stipendi li ho bloccati a gennaio perché ero incazzato; ‘non vi pago più!’ ho detto; purtroppo li ho pagati l’altro giorno perché ero obbligato sennò l’avrei tirata in lungo”), peraltro l’unica in un mare di minimalismo, oggi non fa ridere e assume contorni più cupi: regge questa motivazione?
Che si profilino tempi di austerity è però un fatto: “Con i 25 milioni di euro sistemerò il bilancio”, ha sentenziato Setti, che poi ha inserito la retromarcia rispetto alla promessa del gennaio scorso, quando s’impegnò, in caso di retrocessione poi avvenuta, a riportare immediatamente il Verona in A: “L’unico mio obbligo è dare continuità all’azienda, l’ambizione di risalire c’è e mi impegno a dare il meglio per rispetto dei tifosi, ma obblighi non me ne assumo e certezze non ne do”, ha rettificato.
Eppure un dato positivo emerge anche in questi tempi di finanze inopinatamente (date le plusvalenze milionarie e i tre anni di ricchi introiti tv) grame: Setti perlomeno ha fatto chiarezza. Non credo al suo filantropismo (“con il Verona ci rimetto”), anzi sono convinto, a logica, che per lui sinora l’Hellas rappresenti un (legittimo) business e che con 25 milioni di paracadute, se saprà ridurre i costi come da intento (il probabile arrivo di un ds come Fusco rientra in questa logica), lo continuerà a essere. Non sono poi tante le aziende, fuori dal mondo del calcio, nelle quali entrano ricavi di tale portata da fonti terze.
Forse fra uno o due anni Setti venderà, chissà, ma ora il paracadute “sistema-bilancio” gli dà la forza per continuare pur senza grandi investimenti e se dovesse tornare in A potrà farlo ancora a lungo. E rientrare nel calcio che conta è un obiettivo possibile anche senza grandi spese, premesse due condizioni inderogabili: che venga ingaggiato un allenatore in linea con il nuovo corso low cost e vengano scovati i giocatori più adatti al suo modo di intendere il calcio. Credo che il profilo giusto sia De Zerbi, emergente, bravo, tattico e innovativo, più ancora di Stellone, più esperto e quotato ma forse maggiormente adatto a spogliatoi ingombranti e ricchi.
L’obiezione è: ma De Zerbi è vicino a Tullio Tinti, quello del quinquennale a Pazzini e condizionante anche nel biennale a Mandorlini. Obiezione lecita, ma premesso che la prima cosa che conta è che un allenatore sia bravo (e De Zerbi lo è) e assodato che, a prescindere da De Zerbi e Toni (a sua volta legato a Tinti), il procuratore bresciano continuerà a essere influente, a quel punto meglio scegliere un allenatore da lui (e dal futuro vicepresidente Toni) “protetto”.
Veniamo da due anni turbolenti: prima Gardini che fa la guerra a Sogliano con Mandorlini osservatore interessato; poi Bigon e Gardini subito amici e alleati, poi divisi dall’affaire Mandorlini, poi di nuovo amici, poco più in là Delneri e Toni in perenne conflitto e lo spogliatoio frantumato. Ora invece, Tinti o meno, serve unità d’intenti e un allenatore legittimato dal club e potente nello spogliatoio, secondo il principio che da sempre ispira chi vi scrive: il Verona prima di tutto. Dove non arrivano i soldi, arrivi finalmente l’intelligenza.
Francesco Barana
24 MAG 2016
LA MONTAGNA E IL TOPOLINO
Non sappiamo chi sarà l’allenatore, non sappiamo chi sarà il nuovo direttore sportivo (alla faccia di chi aveva certezze sulla permanenza di Bigon…), sappiamo che Toni avrà un ruolo fumoso di “consulente-stagista”.
La conferenza stampa di Setti ha partorito un topolino. La botta della serie B non è stata ancora assorbita e Setti ora appare come un leone ferito e abbandonato dai suoi stessi dirigenti. La cadenza dell’eloquio settiano è stato mellifluo, solo qualche graffiata qui e là, ma nessun proclama “alla Ranzani”. C’è stato un richiamo ai “fatti” che purtroppo sono fin troppo evidenti. Il Verona sotto la gestione di Gardini e Bigon è crollato in serie B e questo ha causato uno scempio finanziario che nemmeno il paracadute è in grado di assorbire.
Ci sono giocatori che costano un’eresia, operazioni folli e senza senso come i cinque anni di contratto a Pazzini. E quindi non si potrà costruire uno squadrone. Sembra di essere tornati indietro negli anni, a quando Pastorello annunciava una cura di “lacrime, sudore e sangue” per l’Hellas caduto in B. La misura punitiva, secondo la versione presidenziale, di non pagare gli stipendi non è servita a nulla, visto l’ultimo posto in classifica.
Setti ha voluto salvare capra e cavoli annunciando che farà una squadra “competitiva” che vuol dire tutto e niente. Alla prossima conferenza stampa ne sapremo di più. Speriamo bene.
Gianluca Vighini
21 MAG 2016
L’OBBLIGO DEL PROSSIMO VERONA
Cosa ci aspettiamo dal prossimo campionato del Verona? Una cosa sola: bisogna vincere, anzi, l’Hellas dovrà stravincere. Nessuno si azzardi ad abbassare l’asticella che per forza di cose, deve restare altissima.
L’abnorme massa di denaro che Setti intascherà porrà il Verona in una situazione di assoluto vantaggio rispetto a tutte le altre squadre. Non ci sono né se né ma. Il Verona dovrà costruire uno squadrone capace di ammazzare letteralmente il campionato. Senza voler parafrasare affermazioni nefaste del passato, ma stavolta, davvero, l’Hellas sarà la “Juventus della serie B” (Cannella dixit, in Lega Pro). Il paragone non è campato in aria. Tra Verona e le altre della B ci sarà esattamente la stessa distanza che esiste tra la Juventus e le altre della A relativamente ai soldi incassati.
L’obbligo è anche morale, ovviamente. Dopo una stagione tra le più sciagurate di sempre, il Verona e Setti, hanno solo questa via per riscattarsi davanti alla città. Un progetto diverso da questo non può essere contemplato.
Già la scelta dell’allenatore la dirà lunga sulle volontà della società. E’ ovvio che se il tecnico fosse stato una garanzia come Iachini, ad esempio, questo avrebbe sottinteso la costruzione di una squadra molto competitiva proprio perché l’allenatore stesso l’avrebbe richiesto.
Pensare o solo ipotizzare che il Verona possa la prossima stagione fare un campionato di transizione o al ribasso farà a pugni con le attese dell’ambiente e soprattutto con il più grande paracadute che una squadra retrocessa abbia mai ricevuto. Bisogna vincere, in sostanza. O meglio: stra-vincere.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.TeleNuovo.it
CALCIOMERCATO
Bigon vola da Saputo a Montreal
26/05/2016 00:13
L'addio di Bigon al Verona si avvicina. Il ds scaligero ha in agenda un incontro con il proprietario del Bologna Saputo a Montreal in Canada, dove il ricco italo-canadese ha la residenza. Tra gli incarichi di Bigon anche quello della sinergia tra Montreal Impact, la squadra canadese di Saputo e il Bologna. (g.vig.)
L'ITER
Centro sportivo, Hellas deve presentare progetto
26/05/2016 09:16
Per ora ci sono idee, qualche foto, un rendering. Ma per dare sostanza e concretezza al "sogno" di costruire un nuovo centro sportivo serve un progetto che il Verona non ha ancora presentato a Palazzo Barbieri. Senza questo passaggio "formale" non è possibile avere autorizzazioni ed iniziare quindi i lavori.
GRANDE PROFESSIONISTA. Per lavorare sul progetto del centro sportivo, il Verona ha "ingaggiato" un grande professionista come l'architetto Gino Zavanella che ha "ideato" lo Juventus Stadium e che ha altri progetti ambiziosi in cantiere. La figlia di Zavanella, tra l'altro, lavora al commerciale del Verona, ed è testimonianza di un rapporto stretto con la società scaligera. Sarà lui, quindi a produrre il progetto da presentare a Palazzo Barbieri. Ovviamente il tutto sarà da formalizzare, pagamento delle parcelle compreso.
IL SINDACO TOSI. Tosi ha messo un po' di pepe a Setti con le ultime dichiarazioni ("Capiremo meglio cosa vorrà fare quando vedremo concretamente gli investimenti"), anche perchè su questo progetto Tosi si gioca lui stesso una parte di credibilità con l'elettorato. Ovviamente, fosse lui il sindaco che regala al Verona un centro sportivo di proprietà, ci sarebbero ripercussioni "positive" anche in termini di voti. Ma al contempo, Tosi non vuole farsi strumento di vuote promesse. Ed ecco perchè ha detto chiaro e tondo a Setti che da parte sua è già stato fatto tutto quello che si poteva per agevolare il cammino verso la costruzione del centro sportivo.
L'AREA E LA SOPRINTENDENZA. Come si sa l'area individuata dal Comune è quella del Forte di Lugagnano. Come spesso Tosi ha cercato di fare in questi anni, l'idea è quella di legare degli investimenti privati al risanamento dell'area che abbia una ricaduta sui cittadini e un vantaggio per chi investe. Il Verona in questo caso è il privato che andrebbe a sistemare l'area del Forte e lo stesso edificio austriaco. In cambio, il Verona avrà a disposizione un'area in esclusiva dove potrà costruire campi e strutture di foresteria. E' ipotizzabile una convenzione d'uso esclusivo per un tempo molto lungo (99 anni). Palazzo Barbieri, oltre che il risanamento del Forte chiede poi la permuta di un campo sportivo che sarà a disposizione dei cittadini di Lugagnano.
L'INVESTIMENTO. Per il comune è un investimento di 7 milioni di euro. Per Setti si può arrivare a 10. Il Verona prenderebbe questi soldi dal credito sportivo, in modo da avere tassi agevolati e un lungo periodo per resistituire la cifra. Setti calcola che la "rata" del mutuo sia sostenibile per il Verona, se si pensa a quanto la società spende oggi per mantenere l'attività dei giovani oltre naturalmente all'affitto di Peschiera che è molto oneroso. Insomma è un'operazione che s'ha da fare e s'ha da fare in fretta. Così come vuole Tosi, così come dice di volere anche Setti.
GIANLUCA VIGHINI
DOSSIER SU 16 PARTITE
Verona-Frosinone: "Scommesse anomale"
25/05/2016 10:31
"Verona-Frosinone dello scorso 17 aprile ha avuto un esito molto strano delle giocate live con puntate fortissime negli ultimi minuti sulla vittoria dei ciociari". Sono ben cinque gare di Serie A (tutte che riguardano il Frosinone) e undici di Lega Pro protagoniste di un dossier preparato dalle agenzie di scommesse sportive e che nei prossimi giorni verrà inviato alle autorità giudiziarie competenti. Un dossier nel quale si racchiudono i movimenti anomali di scommesse della stagione calcistica. Verona-Frosinone finì 1-2, i ciociari vinsero all'ultimo minuto grazie ad un gol di Frara. Il giorno dopo ci fu un duro botta e risposta tra Zamparini e Setti. Il presidente del Palermo aveva accusato la difesa del Verona di essere ferma sull'azione del gol del centrocampista frusinate e di "girarsi dall'altra parte" in occasione del cross.
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
Verona, Gollini pronto al grande salto in una big
Il 21enne talento è uno dei portieri più ricercati sul mercato
Pierluigi Gollini ©Getty Images
26/05/2016 16:36
CALCIOMERCATO VERONA GOLLINI FUTURO / ROMA - Pierluigi Gollini si appresta ad essere uno dei portieri più ricercati sul calciomercato, non solo in Italia. Non mancano infatti le offerte per il 21enne talento del Verona, accostato a diversi e prestigiosi club italiani e stranieri dopo l'ottima stagione a livello personale disputata con la maglia degli scaligeri. Gollini - analizzando i dati raccolti da 'Opta Sport' - è secondo solo al connazionale del Milan Donnaruma tra i portieri che hanno collezionato almeno 25 presente nei cinque maggiori campionati europei. Ventisei gettoni e 2319 minuti totalizzati nell'ultima Serie A dall'ex Manchester United, numeri che gli sono valsi anche la prima convocazione con la Nazionale Under 21. Gollini - come filtra dal suo entourage - prenderà la decisione giusta al momento giusto riguardo al proprio futuro: ha tanta voglia di dimostrare di essere all'altezza anche in una squadra di livello e che lotti per traguardi ambiziosi.
G.M.
FONTE: CalcioMercato.it
E' il giorno di Toni, un 'Numero Uno', della Vespa Cuadrado e di Orlando, l'erede sfortunato di Roby Baggio
del 26 maggio 2016 alle 11:30
CAMPIO-NATI il 26 MAGGIO
Auguri di buon compleanno a:
LUCA TONI, 1977, ha appena annunciato il suo ritiro allo scoccare dei 39 anni. Altro esempio di giocatore assai longevo e arrivato tardi sui grandi palcoscenici. Modena, Empoli, Fiorenzuola, Lodigiani, Treviso, Vicenza, Brescia, Palermo, Fiorentina (2 volte), Bayern Monaco, Roma, Genoa, Juventus, Al-Nasr (Emirati Arabi), Verona. Capocannoniere di Serie B nel 2003-04 col Palermo, (30 gol) e 2 volte capocannoniere di Serie A: nel 2005-06 (31 gol) con la Fiorentina e 2014-15 (22 gol a pari merito con Icardi) col Verona, diventando il calciatore più anziano ad aver vinto tale classifica. Fu capocannoniere anche in Bundesliga (24 gol) nel 2007-08 col Bayern Monaco. Scarpa d'oro nel 2006, primo italiano a vincerla. E' stato il più costoso acquisto nella storia del Brescia: 30 miliardi di lire nel 2001. Lì trovà, come compagno di squadta, Roberto Baggio: "All’epoca ero giovane e a volte capitava che mi alzavo dal letto con zero voglia di allenarmi. Capitò un periodo in cui fallivo molte occasioni da gol. La porta non la vedevo proprio. Un giorno Roby, in allenamento, mi vide giù di morale, si avvicinò a me e disse: "Luca, nel calcio capitano quei momenti, non ti abbattere. Se posso darti un consiglio, quando sei davanti alla porta, prima di tirare, con l’occhio guarda per un secondo il portiere per capire le sue intenzioni. Ricordati che la porta è di sette metri, ed il portiere occupa solo un settimo dello specchio. Da lì imparai ad essere più calmo e da quel giorno anche grazie a Roberto, non mi sono più fermato".
E' il classico bravo ragazzo, anche se ha rivelato che a Monaco stava per venire alle mani con van Gaal. Circa il suo futuro ha già le idee piuttosto chiare: "Non farò l’allenatore: si invecchia troppo in fretta. Forse farò il manager: ne parlerò presto col presidente del Verona. Sono in debito con questa città”. In Germania gli dedicarono la canzone “Numero 1” che diventò un vero e proprio tormentone.
[...]
FONTE: CalcioMercato.com
Hellas Verona, Toni sarà consulente di Setti. De Zerbi prima scelta per la panchina
Luca Toni - Ph Grigolini
Gianluca Di Marzio 24-05-2016 12:04
Scarpette appese al chiodo, pronta una nuova avventura. Luca Toni ha già deciso cosa fare da grande. Ancora l'Hellas Verona nel futuro dell'ex attaccante, dopo l'addio al calcio giocato annunciato nelle ultime settimane, con una scrivania da occupare e un ruolo in dirigenza da ricoprire. Esperienza al servizio del club gialloblu, in veste di consulente del presidente Setti, per ritrovare al più presto la Serie A persa quest'anno.
Rimane da decidere intanto il futuro della panchina, con Roberto De Zerbi in pole se decidesse di lasciare il Foggia a fine campionato. Ancora in piedi le piste Stellone e Boscaglia, sul quale è vigile anche il Carpi per il dopo Castori. Hellas Verona al lavoro, per una Serie B da protagonista e una promozione da ritrovare prima possibile.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Hellas e Delneri, l'addio è ufficiale: Toni vicepresidente e Stellone allenatore?
Il club di via Belgio ha reso nota la separazione "consensuale" dal tecnico di Aquileia e parte alla ricerca del sostituto. Intanto sembra oramai certo il ruolo dell'ex capitano nella dirigenza gialloblu
La Redazione 23 maggio 2016 15:40
L’Hellas Verona FC e tutte le sue componenti desiderano ringraziare sinceramente e con profonda stima, umana e professionale, mister Luigi Delneri e il suo staff per il lavoro svolto nel corso di questa stagione, con puntigliosità e tenacia. Di comune accordo il Club e lo staff tecnico hanno deciso di non proseguire il rapporto professionale. Il Presidente Setti e la Società augurano pertanto all’allenatore e ai suoi collaboratori le migliori fortune per il prosieguo della carriera.
Questo il comunicato ufficiale con il quale la società gialloblu annuncia la separazione consensuale dal tecnico, che aveva sostituito Andrea Mandorlini dopo la sconfitta con il Frosinone subita nel girone di andata. L'arrivo di Delneri sulla panchina gialloblu non è bastato al club ad evitare la retrocessione dopo un pessimo avvio di stagione e la società ora si guarda intorno, alla ricerca di un nuovo condottiero a cui affidare il nuovo progetto tecnico.
In pole position per la prossima stagione sembra esserci l'attuale tecnico del Frosinone, Roberto Stellone. I contatti tra le parti ci sarebbero già stati, come affermato dallo stesso allenatore, ma per la fumata bianca bisognerà attendere.
L'altro favorito per succedere a Gigi Delneri è Roberto De Zerbi, attualmente impegnato nei play off di Lega Pro alla guida del Foggia: in caso di promozione dei rossoneri però, difficilmente l'allenatore abbandonerà la piazza pugliese.
Sembra invece tramontata all'orizzonte l'ipotesi che portava a Filippo Inzaghi.
Ma la ricostruzione prevederà quasi certamente anche una nuova figura a livello dirigenziale: si tratta di Luca Toni, che dopo il suo addio al calcio giocato dovrebbe diventare il vicepresidente della società di via Belgio.
FONTE: VeronaSera.it
19:03 | giovedì 26 maggio 2016
Verona, Delneri: «D'accordo su De Zerbi o Stellone»
«A Gennaio avevamo Falcinelli e D'Alessandro in mano»
di Francesco Toscano - twitter:@FrancescoTosky© Foto: www.imagephotoagency.it
DELNERI HELLAS VERONA - Luigi Delneri lascia l'Hellas Verona dopo la retrocessione in Serie B. Il Presidente Setti, intanto, si prepara a rilanciare il club gialloblù che vivrà una vera e propria rivoluzione. Il tecnico, intanto, ha rilasciato un'intervista a l'Arena, dove parla della propria avventura con l'Hellas. La decisione della separazione sarebbe arrivata nell'incontro con il Presidente dopo la partita con il Carpi: «Avevamo già deciso di lasciarci» queste le parole del tecnico che va a sottolineare come quella del Verona sia stata un'annata davvero complicata in cui è accaduto davvero di tutto: sfortuna, infortuni, decisioni arbitrali dubbi, poco carattere. E forse anche qualche errore personale, anche se Delneri, tiene a precisare essere arrivato quando la situazione era ormai compromessa, ma di aver comunque svolto un ottimo lavoro portando calciatori come Gollini, Wszolek ed Helander a maturare molto. Il motivo della Serie B, secondo quanto detto dal tecnico, vanno ricercati nel fatto che in Italia club piccoli non hanno le possibilità economiche di spendere e quindi cercano di costruire qualcosa con i pochi mezzi a disposizione.
LA STAGIONE - Delneri continua parlando del rapporto tra Toni e Pazzini e di come la squadra abbia avuto difficoltà a supportarli entrambi: «Sono giocatori statici per il calcio moderno». La squadra secondo il tecnico, andava rinforzata, soprattuto in attacco ed infatti arriva la rivelazione:«A Gennaio avevamo in mano Falcinelli e D'Alessandro». Due calciatori che non sono arrivati dati i pochi punti fatti dal Verona nelle giornate successive e la quasi sicura retrocessione. Una situazione compromessa, che secondo quanto riferito da Delneri, avrebbe poi spinto il Presidente Setti a decidere di non spendere a Gennaio. Ora si pensa al futuro, l'Hellas Verona potrebbe scegliere per la panchina De Zerbi o Stellone: «Entrambi sanno lavorare con i giovani» dice il tecnico, che condivide la scelta della società. L'allenatore poi saluta i propri tifosi, ringraziandoli per l'affetto e la pazienza, e rilascia un pensiero su Ventura, che probabilmente prenderà il post di Conte sulla panchina azzurra: «Contento per Giampiero».
10:57 | mercoledì 25 maggio 2016
Calcioscommesse anche in Serie A!
Il Frosinone trema per 5 gare sospette. 11 invece in Lega Pro!
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti© www.imagephotoagency.it
CALCIOSCOMMESSE SERIE A FROSINONE LEGA PRO - Flussi anomali e calcioscommesse ormai sono parole tristemente note nel calcio italiano e adesso, oltree a quelle sulla Serie B, escono anche news sulle gare truccate in Serie A. Frosinone - Milan 2-4 dello scorso 20 dicembre, Frosinone - Napoli 1-5 del 10 gennaio, Genoa - Frosinone 4-0 del 3 aprile, Verona - Frosinone 1-2 del 17 aprile e Napoli - Frosinone 4-0 del 14 maggio sono le partite finite nel mirino anche se la FIGC per adesso non ha aperto alcuna indagine. Le autorità competenti però sono già state avvertite con un dossier in cui sono registrate puntate davvero anomale: handicap, over e partite come Verona - Frosinone in cui le scommesse su un gol nel finale del Frosinone sono state insolite, in quanto a numeri di giocate.
CI RISIAMO - Il Frosinone per ora respinge ogni illazione ma, secondo l'edizione odierna de La Repubblica, i prossimi giorni potrebbero esserci novità rilevanti. Rimane però sospetto il fatto che il Frosinone sia coinvolto in tutte queste gare e che ad esempio nel doppio confronto con il Napoli sia salito agli onori delle cronache sia perché l'1-5 di gennaio è stata una delle gare più giocate della Serie A in questa stagione, sia perché l'espulsione di Mirko Gori nel primo tempo dell'ultima di campionato ha lasciato il dubbio a molti. Secondo il quotidiano sarebbero nel mirino anche undici match di Lega Pro, con il Messina e il Catania coinvolte.
00:01 | mercoledì 25 maggio 2016
Hellas Verona: il progetto di Setti
Toni sarà consulente. Saluta Bigon
di Francesco Toscano - twitter:@FrancescoTosky© Foto: www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA SERIE B SETTI - L'Hellas Verona è pronto a ricominciare. Luigi Delneri non sarà più il tecnico dei gialloblù e a suo posto potrebbe arrivare Roberto Stellone. Tra i candidati ci sono: Mandorlini, che è ancora sotto contratto, e De Zerbi, attuale allenatore del Foggia. Intanto il l'Hellas pensa anche al mercato: se dovesse arrivare Stellone, probabile che arrivi dal Frosinone anche Paganini. Per l'attacco il nome è quello di Stefano Antenucci, di ritorno in Italia dal Leeds. Piace Faletti della Ternana, mentre è difficile che torni Cacia, fuori dal progetto del club gialloblù.
IL FUTURO DELL'HELLAS - Il presidente Setti, secondo quanto riferito da l'Arena, ha intenzione di rilanciare da subito l'Hellas. La squadra è sana, ma alcuni stipendi sono troppo alti per la serie B, quindi si cercherà di vendere e non svendere alcuni calciatori per fare cassa. Bigon dovrebbe lasciare e al suo posto potrebbe arrivare Fusco. Il futuro di Luca Toni, invece, sarà ancora legato al Verona. L'oramai ex calciatore sarà consulente.
20:05 | venerdì 20 maggio 2016
Allenatore cercasi: Toni e Bigon danno il via al casting
Delneri andrà via: due nomi su tutti per la successione, smentita ipotesi Mandorlini
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartoloneFoto: ©Imagephotoagency.it
HELLAS VERONA ALLENATORE TONI BIGON - L'Hellas si fa bella e inizia a programmare la prossima stagione, con un elemento in più nei ranghi societari. Non è ancora ufficiale ma Luca Toni rimarrà nella famiglia Hellas: si parla da tempo di un possibile ruolo da vice-presidente, tuttavia, a prescindere dalla carica che gli verrà data, Toni aiuterà la società dal punto di vista dell'immagine e anche delle sponsorizzazioni, facendo anche da trait de union fra la squadra e i vertici del club, dicendo la sua anche dal punto di vista tecnico.
TONI NELLA STANZA DEI BOTTONI - Insieme a Riccardo Bigon, responsabile dell'area tecnica, si lavora al nome del prossimo allenatore. Secondo quanto riportato da L'Arena, in questo momento sono in due i papabili per la panchina: si è chiusa, infatti, l'avventura di Gigi Delneri sulla panchina scaligera. Roberto Stellone è in pole position dopo l'esperienza con il Frosinone ma attenzione anche a Roberto De Zerbi, tecnico bresciano 37enne che ha già vinto una Coppa Italia di Serie C col Foggia. Mandorlini è ancora sotto contratto ma Setti ha escluso un suo ritorno: riflettori accesi, per quanto riguarda il versante allenatore, anche su Boscaglia, Camplone e Malesani.
WSZOLEK SALTA L'EUROPEO - Piccola curiosità: il calciatore polacco Pawel Wszolek, arrivato quest'anno dalla Sampdoria, ha riportato una frattura all'avambraccio sinistro nel corso del ritiro della Nazionale polacca: verrà sottoposto a intervento chirurgico nelle prossime ore e dovrebbe saltare gli Europei che scatteranno dal prossimo 10 giugno in Francia.
FONTE: CalcioNews24.com
Nazionali: in campo Ionita. Tupta e Stefanec con l'U.18 slovacca
27/MAGGIO/2016 - 15:00
Verona - Tocca ad Artur Ionita inaugurare gli impegni dei nazionali gialloblù. Il centrocampista moldavo scenderà questa sera (ore 20.30) contro la Croazia a Koprivnica, prima dell'ultima amichevole fissata per venerdì 3 giugno, quando la Moldavia sfiderà la Svizzera a Lugano (ore 18). Evangelos Moras, invece, difenderà i colori della Grecia in una doppia amichevole contro l'Australia: la prima sfida si giocherà sabato 4 giugno all'Aussie Stadium di Sydney (ore 20 italiane), seconda partita in programma martedì 7 giugno al 'Telstra Dome' di Melbourne (ore 18 italiane). Soddisfazione per Pierluigi Gollini alla prima chiamata in Under 21: raduno e primo allenamento fissati per sabato 28 maggio, inizierà così l'avvicinamento alla sfida amichevole contro la Francia, calcio d'inizio alle ore 21 di giovedì 2 giugno (stadio 'Penzo', Venezia). Impegno con la Slovacchi Under 18 per Simon Stefanec e Lubomir Tupta. I due calciatori della formazione Primavera allenata da Massimo Pavanel, entrambi classe 1998, sono stati convocati dal Commissario Tecnico, Milan Malatinský, per i test match contro l'Armenia, entrambi in programma a Trnava nelle giornate di domenica 29 maggio e giovedì 2 giugno.
ARTUR IONITA - Croazia-Moldavia (amichevole, venerdì 27 maggio, ore 20.30, Koprivnica) e Svizzera-Moldavia (amichevole, venerdì 3 giugno, ore 18, Lugano)
EVANGELOS MORAS - Australia-Grecia (doppia amichevole, rispettivamente sabato 4 e martedì 7 giugno, ore 20 e ore 18 italiane, Sydney e Melbourne)
PIERLUIGI GOLLINI - Italia Under 21-Francia Under 21 (amichevole, giovedì 2 giugno, ore 21, stadio 'Penzo', Venezia)
SIMON STEFANEC E LUBOMIR TUPTA - Slovacchia Under 18-Armenia Under 18 (doppia amichevole, rispettivamente domenica 29 maggio e giovedì 2 giungo, Trnava)
Gollini: «Felice per la convocazione, grazie Hellas»
26/MAGGIO/2016 - 15:10
Verona - Ecco le dichiarazioni di Pierluigi Gollini, rilasciate a caldo e in esclusiva a hellasverona.it dopo aver appreso della sua prima convocazione in Under21: «Sono davvero molto contento. E’ un obiettivo che mi ero prefissato ad inizio stagione e che ho raggiunto lavorando duramente. La mia dedica è per Verona e l'Hellas che ha creduto in me e mi ha sostenuto. In particolar modo il mio pensiero e grazie va al gruppo dei portieri e al preparatore Gaetano Petrelli».
Prima convocazione in Under 21 per Gollini
26/MAGGIO/2016 - 15:00
Verona – La mail, marchiata Figc, è arrivata alle 14.52: ‘In occasione della gara amichevole internazionale Italia-Francia in programma a Venezia il 2 giugno alle ore 21, il Tecnico Federale sig. Luigi Di Biagio ha convocato il vostro tesserato Pierluigi Gollini’. Che dunque dopo domani dovrà farsi trovare a Mestre per il raduno previsto per l’ora di pranzo. Sarà la prima in assoluto per il ‘Gollo’ con gli “azzurrini”. Premiati i suoi sforzi, mister Delneri e lo staff tecnico che hanno subito investito su di lui e la Società, dove è maturato e che su di lui ha investito. In bocca al lupo al nostro numero 95!
#buoncompleannoLuca, gli auguri del Sindaco Elkjaer
26/MAGGIO/2016 - 10:00
Dal Sindaco al Vicesindaco: #buoncompleannoLuca, da Preben Larsen Elkjaer!
Tanti auguri Luca!
26/MAGGIO/2016 - 09:20
La Società, lo staff tecnico e tutti i compagni di squadra
augurano buon compleanno a Luca Toni.
L'attaccante compie oggi 39 anni.
Racines 2016: Verona in ritiro dal 9 al 24 luglio
26/MAGGIO/2016 - 08:30
Verona - L'Hellas Verona FC informa che il ritiro estivo si terrà dal 9 al 24 luglio a Racines, località della Val Ridanna, che per la quarta stagione consecutiva ospiterà il Club. Squadra, staff e dirigenti risiederanno ancora una volta presso l’Hotel Schneeberg Family Resort & Spa, ormai a tutti gli effetti roccaforte gialloblù.
L'ultima maglia di Toni a 4.002 € per #SaveMoras!
25/MAGGIO/2016 - 11:00
Verona - In tutto 171 offerte, provenienti anche da Cuba, Giappone, Regno Unito e Polonia. Alla fine l'ha spuntata proprio un tifoso polacco, che si è aggiudicato l'ultima maglia della carriera di Luca Toni per 4.002 €. Un'offerta da capogiro, a testimoniare la grandezza di un campione non solo sul campo da calcio ma anche in quello della solidarietà: proprio Toni, infatti, ha deciso di porgere un assist al compagno Moras e di donare l'intero ricavato della vendita delle maglie del #ToniDay, utilizzate in occasione in occasione di Hellas Verona-Juventus, alla fondazione #SaveMoras. Motore dell'iniziativa è la piattaforma CharityStars e già da oggi sarà possibile effettuare offerte per il secondo lotto di maglie, che comprende le divise di Viviani, Pisano, Checchin, Coppola e Gollini. Le aste termineranno martedì 21 giugno.
Tutto il Verona del Presidente - Parte 1
24/MAGGIO/2016 - 15:00
Verona - Di seguito il contenuto della conferenza di questa mattina, tenuta dal Presidente Maurizio Setti:
«Il futuro di Toni? Abbiamo già parlato con lui, vuole passare dall’altra parte per capire che cosa significhi lavorare in un Club. E’ molto incuriosito ma chiaramente non ha le competenze. Ha chiesto di far parte della Società, ma un conto è fare il calciatore, fare il dirigente è tutt’altra cosa. L’ho osservato negli anni e ho potuto valutarlo come persona; in lui ho visto diverse caratteristiche che apprezzo, come l’equilibrio e la serietà. Speriamo che possa infondere la sua esuberanza anche all’interno del Club, con altre vesti rispetto al passato. Sarà un consulente molto vicino a me, lavorerà a tutto tondo dal punto di vista tecnico, gestionale, marketing e altro. Bigon a Bologna e i contatti con Fusco? Sono due notizie che hanno una base di verità importante. Il Direttore Sportivo potrebbe essere ai titoli di coda e il nome di Filippo (Fusco), come quello di altri, lo stiamo valutando. Tutte queste situazioni verranno sistemate la prossima settimana. Stellone vicino alla panchina? E’ un nome, come ce ne sono altri… direi 3 in lizza. De Zerbi? Piace anche lui, ma come dico sempre i contratti hanno una logica, qui ci sono situazioni da chiarire, tra una settimana tireremo righe più nettamente. Anche per l’allenatore decideremo la prossima settimana. L’obiettivo per il futuro? Fare una squadra competitiva. Se l’anno scorso mi avessero detto di puntare sul Leicester non l’avrei fatto e avrei dato al Verona in B la stessa quota. Noi abbiamo un dovere verso i tifosi. Quando sono arrivato non c’era una Società strutturata e un settore giovanile. Abbiamo fatto capire all’Italia che qua c’è un pubblico particolare e che non ha pregiudizi razziali, non come tante altre cose che sono state dette negli anni. Il mio impegno è riportare il Verona dove merita, questa piazza ha tanto entusiasmo. Da fine settimana prossima avremo tutto per riprogrammare e ripartire. Che Verona sarà? In rosa ci sono calciatori importanti, i nomi li sapete, sul fatto che possano rimanere è una questione di testa. Se uno resta a Verona e pensa di non essere in grado di reggere sul profilo mentale un campionato di Serie B allora non diventano propedeutici, mentre è normale che ci siano alcuni stipendi non sostenibili per la cadetteria. La settimana prossima ci sarà un mister che valuterà se i calciatori saranno adatti al suo gioco o meno. Chi non vuole rimanere, ha il diritto e il dovere di andarsene. Le maglie? Abbiamo un contratto con Nike che verrà ridiscusso alla fine della stagione 2017/18. Dopo lunghe battaglie abbiamo ottenuto maglie con caratteristiche esclusive, saranno sempre una chiara e una scura, con i colori gialloblù. Abbonamenti? Vogliamo dare un aiuto ai tifosi, abbasseremo i prezzi rispetto alla stagione in Serie B del 2012/13. Stipendi non pagati? E’ stata una mia scelta, per un’arrabbiatura nei confronti della squadra e non per una crisi finanziaria. I conti sono tiratissimi e fa parte del gioco del calcio. L’anticipo del paracadute è frutto di una delibera prodotta in Lega e i soldi sono arrivati anche a Carpi e Frosinone. Noi obbligati a vincere? L’unico obbligo che ho io personalmente è di dare continuità all’attività dell’Hellas Verona; questi anni hanno dimostrato che non va per forza in Serie A chi ha più forza economica. I soldi del paracadute servono per ammortizzare la caduta in Serie B. Sono sicuro che faremo una squadra competitiva, la certezza di andare in Serie A non ce l’avevo nemmeno 4 anni fa. C’è l’ambizione di tornare nella massima serie, ma senza andare in deficit economico. Attualmente il nostro monte ingaggi è pari a 22 milioni di euro, la prossima stagione la squadra potrebbe valere 3 volte una squadra di Serie B ma l’importante sarà avere un gran gruppo. Sono i gruppi che hanno voglia di arrivare, non i nomi. Sarà un campionato difficile, tutti i nomi della rosa corrispondono a situazioni che vanno aggiustate. Un mese fa avrei mandato a casa tutti, ora a mente fredda ragiono diversamente. Chi rimarrà qui dovrà capire che questa è l’occasione della vita, dovrà avere cultura del lavoro, fame e cattiveria. Tra Serie A e Serie B ci sono circa il 40/50% di introiti in meno, il paracadute ci permette di ammortizzare parte delle perdite del Club. Noi in Serie B volutamente? Sarebbe stato da kamikaze. Il Verona non è una società come Genoa, Sampdoria, Torino o Bologna, lasciando stare le grandi. A livello di introiti siamo come Atalanta, Chievo, Empoli e Udinese. Possibile ritorno di Sogliano? Assolutamente no. Mandorlini ancora qui? Direi, anche in questo caso, assolutamente no. Gardini longa manus sul Verona? Non l’ha mai avuta. Gardini ha avuto solo un difetto, di essere troppo rispettoso, come Bigon, di certe situazioni precedenti. Ho imparato però che nel calcio a volte bisogna entrare anche un po’ a gamba tesa. Il settore giovanile? Vogliamo potenziare e portare avanti questa struttura. Abbiamo portato qualche ragazzo a giocare da noi, qualcuno è andato in Serie B e Zaccagni ha vinto la Lega Pro. Cerchiamo di individuare ragazzi che abbiano qualità per poter giocare nel Verona. Fares ha una prospettiva importante, rimarrà con noi, le sue qualità fisiche sono da top club. Se avesse avuto meno infortuni avrebbe anche giocato di più, Delneri l’ha valorizzato subito e chiunque arriverà qui deve sapere che avrà a che fare con i giovani. Checchin? Sicuramente rimarrà e sarà fisso nella rosa della prima squadra. Qualcuno di utile ci sarà già per l’anno prossimo, altri magari andranno ancora in giro a farsi le ossa, poi ci sono dei calciatori in giro che paghiamo e che non rientrano nel progetto tecnico. Ci costeranno dei soldi, perché sono errori che devi ripianare. Pavanel confermato? Ha fatto bene, è stimato e ben voluto da noi. La situazione non è definita ma è ancora il candidato numero uno per continuare un percorso».
Tutto il Verona del Presidente - Parte 2
24/MAGGIO/2016 - 14:30
Verona - Di seguito il contenuto della conferenza di questa mattina, tenuta dal Presidente Maurizio Setti:
«Il Verona sta bene. Ne sono state dette tante sul paracadute, chiariamo che questo è il frutto di una delibera prodotta dalle tredici Società che hanno fatto riunioni e pre convocazioni in Lega, dove è stato stabilito che i costi della caduta in Serie B non possono essere ammortizzati in un anno solo, quindi abbiamo sentito la necessità di avvicinarci ai paracaduti dei campionati stranieri. La solidità del Club passa anche da qua. Lo scopo iniziale era quello di avere un paracadute di 3 anni ma non ci siamo ancora arrivati, magari sul discorso se ne continuerà a discutere in Lega. Per assurdo il paracadute delle squadre retrocesse dopo un anno è raddoppiato rispetto al nostro, il nostro paracadute di 25 milioni ci permetterà di ammortizzare le perdite esagerate dal passaggio della Serie A alla B e gli ingaggi onerosi. Possibili compratori per il Verona? Non so chi siano, li aspetto volentieri, compreso qualche imprenditore veronese. Sto facendo il possibile per dare continuità e solidità al Club e in questi anni l’ho sempre dimostrato, non ho mai chiuso la porta ma ho fatto cene con gli industriali, siamo disponibili a collaborare. L’anticipo del paracadute? È stata fatta una delibera in cui è stato discusso il modo in cui utilizzare il paracadute stesso, la legge prevede di riceverlo a stagione iniziata e questo crea una disparità verso la Serie A, nella quale si versano in anticipo una percentuale dei diritti TV. È stato stabilito che una percentuale possa essere anticipata. Questo vale per tutte le Società, non è stata una delibera ad hoc per il Verona e in quanto tale deve essere interpretata come un salvataggio dell’azienda calcio. Se ben ricordo la piazza di Verona è andata tante volte ad un passo da tracolli non indifferenti. Il centro sportivo? Il progetto è una cosa reale ed esistente, abbiamo iniziato un percorso tempo fa, come ho detto al momento del mio insediamento, è e rimane la priorità, penso che faccia per patrimonio di un’azienda che fa calcio perché è il luogo dove si producono i calciatori. Giusto avere il controllo di quello che succede attorno alla patrimonialità di un’azienda. L’area scelta è ancora quella di Lugagnano, c’è l’assenso del Comune e siamo arrivati al dunque. Abbiamo fatto un piano di massima con l’architetto Zavanella, la fattibilità è legata a due situazioni: una economica, che va gestita sul lungo periodo e deve essere sviluppata a prescindere. Poi c’è il parere di massima della Sovrintendenza ma manca l’ok. Le burocrazie comunali hanno tempi piuttosto lunghi e una volto avuto l’ok inizieremo i lavori. Il fallimento di quest’anno? È normale che se dicessi che è stato fatto tutto bene sarei un matto, abbiamo ammesso di aver commesso errori tempo fa, altrimenti non saremmo andati in B. Si è lavorato bene dal punto di vista aziendale, la squadra che ha fallito all’inizio del campionato per nove undicesimi era la stessa dell’anno scorso e avevano valori di un certo tipo, evidentemente era stata acquisita una serenità che in Serie A non ti puoi permettere. Io non sono un Presidente che alla fine del primo tempo chiama il mister per imporre dei cambi, lascio molta autonomia. Però quando entravo negli spogliatoi prima della partita vedevo una luce diversa negli occhi dei ragazzi, anche in quelli di Luca Toni. La sfortuna e gli infortuni hanno fatto la loro, si è scatenato qualcosa a cui il mister per amore e per non so quale tipo di enfasi non è riuscito a porre rimedio. Luca si è fatto male, se non si fosse infortunato… anche Pazzini, magari Giampaolo sarebbe riuscito a fare 15 gol e non 6. Siamo la squadra che ha fatto più cross… Ma non abbiamo fatto gol con gli attaccanti. Abbiamo cambiato mister, che ha dato un entusiasmo diverso ma abbiamo sbagliato i match point e ne abbiamo avuti tanti. Gardini? Chiariamo una cosa, ho cambiato Direttore Sportivo perché avevo avvertito che fosse finito un ciclo. E non per suggerimento di Giovanni Gardini. Lui non voleva rinnovare, forse era in odore di ciò che poi è davvero successo. C’è chi pensa che Gardini fosse il deus ex machina di tutto ma sono state scelte mie, io ho messo 15 milioni in questa Società, devo pensare ai costi. Quest’anno ho risparmiato 9 milioni di ingaggio e ritenevo che la rosa fosse più forte, invece siamo in Serie B. Al momento del rinnovo Gardini non voleva firmare, ha chiesto di essere liberato qualora fosse arrivata l’offerta di una grande. Per onestà ha lasciato i soldi qui, non come altra gente che se n’è andata via prendendo i soldi fino al 30 giugno. Mai trovato gente che non discuta alla fine di un rapporto. I contratti hanno un peso specifico, moralmente parlando, trovare l’onestà è qualcosa di raro. Bigon? Ora se ne dovrebbe andare, l’opportunità che gli è arrivata è dettata da mille motivi, c’è stato un fallimento sportivo, purtroppo è stata sbagliata l’annata calcistica, ma mi sembra di ricordare che dallo Scudetto in avanti il Verona non sia mai riuscito a stare più di 3 anni in Serie A e che in questi anni si siano alternati diversi presidenti. Mi pare che gli anni che abbiamo fatto fino a questo siano stati positivi, devono essere considerati prima di tutto i fatti. Ho maturato un certo credito qua a Verona, ma se quel credito vale 5/7 milioni all'anno di perdite allora non ce lo possiamo permettere. Antistadio? Anche quest’anno c’era l’intenzione di fare qualche allenamento. I lavori che andremo a fare saranno indirizzati anche per ospitare qualche seduta. Questo è nel mio interesse, per portare la squadra vicino alla città. Le dimensioni del campo non sono più a norma per le amichevoli, mentre vorremmo portare la Primavera a Peschiera perché i ragazzi devono respirare il profumo del grande calcio».
Tanti auguri Romulo
22/MAGGIO/2016 - 10:05
La Società, lo staff tecnico e tutti i compagni di squadra
augurano buon compleanno a Romulo.
Il centrocampista compie oggi 29 anni.
Primavera: 1° posto a Novarello
21/MAGGIO/2016 - 20:41
Granozzo con Monticello (Novara) - Quattro gol fatti e zero subiti, primo posto assicurato. Si conclude in trionfo il torneo 'Intesa Novarello - Villaggio Azzurro' giocato dalla Primavera allenata da Massimo Pavanel, che già dalla prima partita dimostra di voler fare sul serio: Novara battuto 3-0, decisiva una doppietta di Kumbulla (classe 2000) prima del gol di Stefanec. Nella finale, giocata contro il Vicenza, altra affermazione del Verona, grazie alla rete segnata da Danzi.
Torneo 'Intesa Novarello - Villaggio Azzurro'
Semifinale
NOVARA-HELLAS VERONA 0-3
Marcatori: Kumbulla (2), Stefanec.
HELLAS VERONA: Vencato, Cinti, Badan, Danzi, Casale, Kumbulla, Buxton, Cherubin, Tupta, Hoxha, Pinton.
A disposizione: Carletti, Contri, Dall'Agnola, Dentale, Stefanec, Tronco, Forgia, Alosi.
All.: Pavanel.
Finale
HELLAS VERONA-VICENZA 1-0
Marcatore: Danzi.
HELLAS VERONA: Vencato, Contri, Casale, Kumbulla, Badan, Stefanec, Danzi, Hoxha, Buxton, Tupta, Tronco.
A disposizione: Carletti, Cinti, Cherubin, Pinton, Dall'Agnola, Dentale, Forgia, Aloisi.
All.: Pavanel.
FONTE: HellasVerona.it
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Doping, 23 atleti di Londra 2012 trovati positivi dopo il riesame dei test
Il Comitato internazionale olimpico ha annunicato che le nuove analisi effettuate sui campioni A di 23 atleti di cinque sport di sei nazioni presentano delle anomalie. In totale, sono stati 265 i campioni rianalizzati delle Olimpiadi del 2012. Nei giorni scorsi, lo stesso Cio aveva inforntato che 31 atleti sono risultati positivi ai nuovi controlli effettuati su 454 campioni conservati da Pechino 2008. Tali atleti non potranno gareggiare, se qualificati, a Rio 2016.
Il Cio non ha ancora svelato i nomi dei nuovi positivi.
Golden State resiste, vince e si riporta sul 2-3.
Domani gara 6, i Thunder possono chiudere
I campioni in carica dei Golden State Warriors evitano una precoce eliminazione nella finale di Western Conference con Oklahoma City, vincendo gara 5 contro i Thunder 120-111, salvano il primo match point e accorciano restando sotto 3-2. Oklahoma nonostante i 40 punti di Durant e i 31 di Westbrook non riesce a chiudere la serie, grazie soprattutto alla stella di Golden State, Steph Curry che al termina della gara gridava: «Non ce ne andiamo a casa!».
I Warriors dopo due sconfitte consecutive con un ampio margine, cosa che non era accaduta in tutta la stagione, riescono a reagire grazie a Curry, autore di 31 punti, e Thompson 27 ma tutta la squadra ha aiutato a raggiungere l'obbiettivo. La serie quindi si allunga almeno fino a sabato: gara 6 è in programma a Oklahoma City.
Cleveland travolge Toronto e vola sul 3-2.
Lebron super, deludono Lowry e Derozan
Cleveland riprende quota e porta la finale di Eastern Conference sul 3-2 in suo favore grazie al successo nella notte alla Quicken Loans Arena 116-78 contro i Raptors. Protagonisti di gara 5 LeBron James autore di 23 punti in 32 minuti, 25 punti per Kevin Love.
Sospiro di sollievo per i Cavs che dopo i due ko di Toronto riescono a riportarsi avanti 3-2 facendo pesare il fattore campo e avvicinandosi al successo che potrebbe arrivare già in gara 6. Partono subito bene i padroni di casa che realizzano 37 punti nel primo quarto per tagliare il traguardo dell'intervallo lungo avanti 65-34.
Il gap aumenta ancora nel terzo parziale, 100-59, ma nell'ultimo spezzone di partita non c'è più nulla da fare, il match si chiude con un gap di 38 punti. Partita da dimenticare invece per i Raptors, polveri bagnate per DeMar DeRozan e Kyle Lowry autori rispettivamente di 14 e 13 punti. Venerdì a Toronto appuntamento con gara 6.
Marcello Lippi torna in nazionale: ha accettato il ruolo di direttore tecnico
di Ernesto De Franceschi
Marcello Lippi ha detto sì a Carlo Tavecchio. L'ex ct campione del mondo nel 2006 in Germania assumerà l'incarico di direttore tecnico da subito dopo l'Europeo e lavorerà con Ventura, ct del post Conte.
Intanto oggi proprio Conte annuncerà la lista dei 28 che da domani si ritroveranno a Coverciano per preparare l'amichevole di domenica prossimo a Malta contro la Scozia. Ci saranno gli juventini e i milanisti reduci dalla finale di Coppa Italia, più Sirigu e Darmian, pure loro nel weekend impegnati con Psg e United. Allarme per Thiago Motta che ha saltato la finale di Coppa di Francia con il club parigino per un problema al polpaccio che sarà valutato dallo staff azzurro. Anche Montolivo è uscito acciacciato dall'Olimpico.
Il 31 maggio sarà diffusa la lista definitiva per l'Europeo composta da 23 giocatori. In porta Marchetti sarà il terzo (non Mirante), in difesa Ogbonna è in vantaggio su Acerbi e Astori. In mediano Jorginho ha convinto.
Quattro italiani sulle panchine della Premier, gli inglesi ora sono devoti a San Coverciano
di Romolo Buffoni
Con Mazzarri sulla panchina del Watford sono quattro i tecnici italiani al via della prossima Premier League inglese. L'ex tecnico di Napoli e Inter raggiunge King Ranieri, neo campione col Leicester, Conte, chiamato a ricostruire il Chelsea e Guidolin, convocato al capezzale dello Swansea salvato senza ansie.
Gli inglesi, fieri inventori del football, sanno che siamo stati noi italiani ad aver dato un senso a questo gioco. Lo sapevano quando Winston Churchill biasimava la nostra attitudine a considerare «le guerre come partite di calcio e le partite di calcio come guerre». Lo sapevano quando chiamarono Capello a guidare una nazionale all'asciutto dal Mondiale vinto in casa nel 66. Lo sapevano quando Di Matteo pilotò il Chelsea al trionfo in Champions. Se ne sono convinti con l'impresa di Ranieri a Leicester, che li ha resi devoti a San Coverciano. Scuola federale per allenatori riscoperta anche dalla serie A: se Lazio e Milan resisteranno a tentazioni esotiche, il prossimo torneo scatterà con 18 panchine su 20 made in Italy. Eccezioni la Fiorentina di Sousa e il Crotone di Juric. Stranieri, ma figli del nostro calcio.
GP d'Italia, vince Lorenzo in volata su Marquez. Rossi rompe il motore
Dal nostro inviato SCARPERIA - Il colpo non è riuscito, il bello che doveva venire, sulla valle in giallo del Mugello non è mai arrivato. Il Gran Premio d'Italia dei record, con oltre 100 mila spettatori per la gara e un totale di 153.000 in tutto il week end, è stato vinto da Jorge Lorenzo e in volata, ovvero per soli 19 centesimi di vantaggio in pieno rettilineo sul conterraneo Marc Marquez, ma per quel che conta in questa terra a cavallo degli appennini e a dorso di motore, Valentino Rossi non c'era, tradito da un motore rotto il giorno dopo aver entusiasmato con una pole position che sembrava aver riaggiustato tutto. La combine di Valencia sembrava lontana ed in fondo è vero. Negli ultimi giri Lorenzo e Marquez hanno lottato veramente, a patto di ricordare che l'unico italiano sul podio oggi è Andrea Iannone, e poi che Valentino Rossi, oggi, poteva vincere.
Allaprima curva dei 23 giri in testa c'è Lorenzo, abilissimo a sgattaiolare avanti dalla quinta posizione in griglia e mettendosi davanti a Rossi, mentre Vinales decolla in modo disastroso, dalla seconda piazza in griglia dalla 11.ma alla prima tornata. Il duello è subito targato Yamaha , perché Rossi ha tutto quello che serve per mantenere il passo, perfino sbagliare e poi recuperare un secondo di ritardo su Jorge in meno di un giro. Dietro avanza Marquez, la sua Honda e supera la Suzuki di Espargaro, messa nel mirino e poi liquidata abbastanza agilmente al quarto giro anche dalla Ducati di Dovizioso. La temperatura dell'asfalto sale come la tensione in un autodromo ammutolito dal duello delle due moto blu in testa. Se poi le premesse c'erano, sono rimaste pietrificate al nono giro. Valentino Rossi prima rallenta e poi si ferma a bordo pista avvolto in una nuvola di fumo bianco. Il suo motore in configurazione Mugello, dunque con più potenza per contrastare quella Ducati, va in frantumi alla curva arrabbiata due. Fine delle trasmissioni e via alle polemiche sul perchè la moto del dottore abbia subito il medesimo guasto patito da quella di Lorenzo nel Warm Up, ma senza che sotto la carena numero 46 nessuno fosse intervento.
Il resto della gara, come era lecito aspettarsi, va in scena mentre l'autodromo si svuota. Lorenzo in testa e Marquez progressivamente sempre più vicino, incollato al maiorchino negli ultimi undici giri , mentre Dovizioso in terza posizione viene raggiunto e superato da Iannone e poi lascia perfino strada a Pedrosa, ritrovatosi in quarta piazza con l'idea meravigliosa di completare il podio tutto spagnolo.
Marquez colpisce come un maglio, duella con Lorenzo e a colpi di giri veloci e segna il giro più veloce della gara in intanto si fa sotto e all'ultimo giro innesca il duello finale. I due spagnoli si scambiano quattro sorpassi tra le curve Biondetti e bucine, tutto sul filo del contatto fisico e della scorrettezza dietro l'angolo. Sotto la bandiera a scacchi piomba per primo Lorenzo per pochi centimetri. Uno scontro onesto, a cui però non faceva più caso nessuno.
Boxe, la favola di Jermell e Jermall: i gemelli Charlo campioni del mondo insieme
Per la prima volta nella storia del pugilato due gemelli omozigoti, quindi assolutamente identici, sono campioni del mondo della stessa categoria di peso e nel medesimo momento. I protagonisti di questa 'favolà andata in scena ieri notte sul ring del Cosmopolitan di Las Vegas sono i fratelli americani Jermall e Jermell Charlo.
Jermall, il maggiore dei due perchè è venuto al mondo un minuto prima di Jermell, ha mantenuto il titolo iridato Ibf dei superwelter battendo ai punti con verdetto unanime (115-113, 116-112, 116-112) lo sfidante Austine Trout. Jermell ha invece conquistato la versione Wbc della stessa corona (vacante dopo il ritiro di Floyd Mayweather), battendo il figlio d'arte John Jackson (suo padre è Julian 'The Hawk' Jackson) per KO a 0'52« dell'ottava ripresa.
»Abbiamo sempre saputo che insieme avremmo fatto grandi cose«, è stato il commento dei due gemelli a fine riunione, nel corso della quale è stato disputato anche un terzo Mondiale dei superwelter, quello targato Wba: il campione in carica Erislandy »The American Dream« Lara ha battuto lo sfidante Vanes »The Nightmare« Martirosyan ai punti in 12 riprese (115-112, 116-111, 116-111). Finora, nella storia della boxe, c'era stato il caso di due fratelli, ma non gemelli, campioni del mondo nello stesso momento come gli ucraini Vitaly e Wladimir Klitschko, re dei pesi massimi in contemporanea tra il 2006 e il 2012.
Camorra e frodi sportive, sotto inchiesta le gare Modena-Avellino e Avellino-Reggina
Sono due partite dell'Avellino quelle sotto la lente d'ingrandimento della Direzione Distrettuale Antimafia che sta indagando sulla presunta frode sportiva.
Una sconfitta in trasferta che allontanava il traguardo degli spareggi per salire in serie A, una vittoria in casa che lo riavvicinava: è la sintesi del film delle due partite dell'Avellino ora sotto inchiesta da parte della Dda di Napoli, per sospetti di frode sportiva. Modena-Avellino del 17 maggio 2014 si chiude con la vittoria degli emiliani per 1-0: il gol arriva a inizio secondo tempo, con Bianchi che a porta vuota colpisce di testa sul rimbalzo dalla traversa, da un precedente colpo di testa. Nel primo tempo, il Modena aveva protestato per un mani in area dell'avellinese D'Angelo. Finale con due occasioni per il pari dell'Avellino, ma i tiri escono di poco.
Una settimana dopo, la squadra campana batte la Reggina già retrocessa 3-0: primo gol al 32' del primo tempo (Fabbro), poi nel secondo al 28' e al 32' il vantaggio cresce (Galabinov e Ciano). Le cronache segnalano che la Reggina mando in campo molti giovani, lasciando fuori i veterani. A fine stagione, l'Avellino non raggiungerà comunque i play off per la promozione in serie A, il Modena sì.
Pellegrini nella storia: oro nei 200 agli Europei, il quarto di fila. "La ciliegina sulla torta"
Infinita Federica Pellegrini: la campionessa italiana vince la medaglia d'oro nella finale europea dei 200 stile libero a Londra. Per la prima volta un nuotatore italiano vince 4 volte di fila un campionato d'Europa. La campionessa veneziana di Spinea a fine gara ha espresso tutta al propria soddisfazione.
«Sono contenta. questa medaglia è il mio quarto titolo europeo, ma soprattutto è la ciliegina sulla torta di un percorso»: così ai microfoni di Raisport, Federca Pellegrini commenta la vittoria nei 200 stile agli Europei di Londra. «Sono contenta - ha ribadito la veneta - E dire che pensavo di non farli i 200. Ma sono contenta del mio percorso in questa settimana in cui ho dato sempre il massimo. Ma sarei stata contenta anche se non avessi vinto».
Livorno, agguato ultrà dopo la retrocessione: il portiere Pinsoglio preso a pugni
LIVORNO - Vergognoso finale di stagione a Livorno. Dopo il rocambolesco pareggio con il Lanciano (2-2), che è costato alla squadra amaranto la retrocessione in Lega Pro (la vecchia serie C), gli ultrà di casa hanno sfogato la rabbia contro la squadra e i giocatori. A farne le spese, dopo un lungo assedio negli spogliatoi, il portiere del Livorno
Carlo Pinsoglio, classe 1990, colpito da un tifoso con un pugno a un occhio.
Il numero 12 del Livorno, già criticato per le sue prestazioni ma anche per un post su Instagram che aveva provocato la rabbia dei tifosi, è stato autore di una "papera" nel finale che ha permesso al Lanciano di segnare il gol del 2-2, fatale alla disfatta della squadra toscana.
Europei, altra doppietta azzura: oro e argento a Paltrinieri e Detti negli 800 stile libero
di Redazione Sport
Un'altra doppietta azzurra all'Aquatic Centre, firmata ancora Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, rispettivamente oro e argento negli 800 stile libero. Identico risultato dei 1500 sl, con i due fenomeni dell'Italnuoto padroni assoluti della gara. Per Paltrinieri si tratta della seconda medaglia d'oro in questi Europei; per Detti secondo argento dopo l'oro conquistato nei 400sl.
FONTE: Leggo.it
LEGA PRO
UFFICIALE: Catanzaro, arriva l'esperto difensore Di Bari
24.05.2016 22.30 di Tommaso Maschio
La società Catanzaro calcio rende noto di essersi assicurata il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Vito Di Bari.
L'esperto difensore, nativo di Trani, classe 1983, nel proprio curriculum vanta esperienze con Sambenedettese, Fermana, Frosinone, Cremonese, Taranto, Hellas Verona, Cosenza, Andria, Reggina e Venezia. Nel corso della sua lunga carriera, in campo s'è sempre fatto apprezzare oltreché per le proprie qualità tecniche, anche per il carattere ed il carisma nel guidare il pacchetto arretrato. Nella passata stagione ha militato nella Pistoiese, società con la quale nei mesi scorsi ha rescisso il contratto. Il giocatore s'è legato al club giallorosso per un anno.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
20:36 | venerdì 20 maggio 2016
Ufficiale, Mutu si ritira dal calcio giocato
L'ex Fiorentina e Juventus appende gli scarpini al chiodo a 37 anni
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartoloneFoto: ©Imagephotoagency.it
UFFICIALE RITIRO MUTU ADDIO CALCIO - Adrian Mutu si ritira dal mondo del calcio giocato. L'ormai ex attaccante rumeno classe 1979 in questa stagione ha giocato per l'ASA Targu Mures, squadra in passato allenata da Cristiano Bergodi.
LE ULTIMISSIME - Mutu quest'oggi ha comunicato l'intenzione e la volontà di chiudere con il calcio giocato: in passato ha rivestito le maglie di Inter, Verona, Juventus, Fiorentina, Chelsea, Parma e Cesena.
FONTE: CalcioNews24.com
Il Manchester United vince l'FA Cup, piegato il Crystal Palace
I Red Devils si impongono 2-1 ai supplementari: sotto 0-1 la squadra di Van Gaal impatta con Mata, poi decide Lingard al 111'
Il Manchester United batte 2-1 in rimonta ai supplementari il Crystal Palace a Wembley e conquista la Coppa d'Inghilterra, il primo trofeo della gestione Louis Van Gaal. Si tratta della 12esima FA Cup per i Red Devils, la prima dal 2003-04. Lo United trova con Mata il pareggio dopo lo 0-1 di Puncheon, poi al 111', in dieci per l'espulsione di Smalling, è Lingard a firmare la rete decisiva con un gran destro da dentro l'area.
Nell'incredibile scenario di Wembley a Londra il Manchester United va a caccia della 12esima FA Cup della sua storia, la prima dal 2004. I Red Devils fanno la partita e collezionano diverse occasioni nel primo tempo: la prima al 22' con Hennessey che para con un grande intervento il tiro ravvicinato di Mata. Poco dopo sfiora il gol Fellaini di testa mentre al 33' è il baby Rashford a sfondare a destra, entra in area e poi mette sul secondo palo dove Martial calcia a botta sicura ma trova la deviazione provvidenziale di Wade. La ripresa si apre con due clamorose palle gol per il Manchester United. Al 53' Fellaini penetra in area sfruttando un clamoroso assist di tacco di Rashford ma il suo tiro si stampa sul palo. Poco dopo, al 62', il legno salva ancora il Crystal Palace sull'incornata di Martial.
Nel momento migliore dei Red Devils, ecco il gol del Crystal Palace, una beffa: al 78' la squadra di Van Gaal esce male dopo un corner per gli avversari, Ward pesca Puncheon in area con uno splendido lancio e l'attaccante in maglia rossoblu non sbaglia davanti a De Gea. La replica dello United è veemente e all'82' arriva subito l'1-1: azione pazzesca di Rooney che prende palla a metà campo e la porta fino a dentro l'area, poi crossa sul secondo palo dove Fellaini di petto la aggiusta per Mata che conclude e trova la sfortunata deviazione di Ward. Sul finire dei regolamentari è l'ex di turno Zaha a mettere i brividi a De Gea con un gran destro che termina di poco a lato.
Nel supplementare la prima chance è per il Crystal Palace con Bolasie, il cui tiro è respinto da De Gea. Poco dopo, al 105', lo United resta in dieci per il rosso a Smalling, costretto al fallo e al secondo giallo per bloccare la ripartenza di Bolasie. Nonostante l'inferiorità numerica Van Gaal lancia Lingard e il ragazzo lo ripaga al meglio: prima pennella un cross per l'inserimento di Carrick che di testa mette a lato di poco, poi al 111' lo stesso Lingard raccoglie la respinta della difesa su un traversone basso di Valencia e di prima intenzione spedisce la sfera sotto la traversa. E' il gol partita, quello del trofeo per il Manchester United, il primo dopo 3 anni di digiuno, dal Community Shield dell'agosto 2013 con Moyes in panchina.
Il successo dello United qualifica il West Ham (7° in Premier League) alla prossima edizione dell'Europa League.
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
CALCIO ESTERO
Bayern vince la Coppa di Germania. Ai rigori cade il Borussia
Finale con lacrime di Guardiola che lascia la panchina del Bayern
di Redazione ITASportPress, 21 maggio 2016, 23:01
during the DFB Cup Final between Bayern Muenchen and Borussia Dortmund at Olympiastadion on May 21, 2016 in Berlin, Germany.
Il Bayern Monaco conquista la Coppa di Germania avendo battuto il Borussia Dortmund 4-3 ai calci di rigore a Berlino. Per Guardiola è il settimo trofeo vinto a Monaco festeggiato con un pianto a dirotto al termine della partita. Il Bayern è stato più pericoloso durante l’arco della gara mancando il bersaglio con Lewandowski e Ribery. Anche il Borussia ha sprecato con Aubameyang una facile occasione nella ripresa. Il Bayern come al solito ha tenuto più il possesso palla sfiancando gli avversari che sono arrivati privi di energia e in preda ai crampi ancora prima dei 120′. Ai rigori gol del Bayern con Vidal, Muller, Lewandowski e Douglas Costa, parato quello di Kimmich. Fatali gli errori di Bender e Papastathopoulos per il Dortmund.
Tabellino
Bayern Monaco-Borussia Dortmund 0-0 (4-3 dopo i calci di rigore)
BAYERN MONACO (4-1-4-1) Neuer; Lahm, Kimmich, Boateng, Alaba; Thiago Alcantara; Douglas Costa, Muller, Vidal, Ribery (108′ Coman); Lewandowski. (A disp. Ulreich, Benatia, Rafinha, Xabi Alonso, Bernat, Rode). All. Guardiola.
BORUSSIA DORTMUND (4-3-3): Burki; Piszczek, Papastathopoulos, Hummels (78′ Ginter), Schmelze
FONTE: ItaSportPress.it
L'EX VICE DI MANDORLINI
Impresa di Bordin
Triestina salva
23/05/2016 11:53
Missione compiuta. Roberto Bordin, ex viceallenatore del Verona, è riuscito nell'impresa di salvare la Triestina.
Grazie all'1-1 al cardiopalma nello spareggio con la Liventina, la Triestina ha mantenuto la serie D.
Bordin, che nella scorsa estate era rimasto senza squadra dopo che il Verona non gli aveva rinnovato il contratto nonostante 14 anni anni al fianco di Mandorlini, aveva preso in mano una situazione disperata.
La Triestina navigava in acque difficili, alle prese con una situazione societaria in divenire (la società è stata recentemente acquisita all'asta da un triestino emigrato in Australia e condotta da Mauro Milanese).
Bordin ha portato tanta concretezza in una squadra di qualità non eccelsa ma molto orgogliosa.
E ieri l'ultimo capitolo. Nello spareggio per la salvezza, la gara è terminata 0-0 alla fine dei tempi regolamentari.
La Triestina è andata in vantaggio per prima con Dalla Riva, poi la Liventina ha anche sbagliato un rigore. Inutile la rete di Gardin a tre minuti dalla fine per il pareggio della Liventina. Si salva dunque la Triestina che ora può iniziare a pianificare il futuro. Per Bordin un'enorme soddisfazione e l'inizio di una carriera. Per lui già molte squadre di Lega Pro si sono fatte avanti. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it