SERIE A, ecco il calendario 2014-15! L'HELLAS esordirà a Bergamo contro l'ATALANTA, primo derby il 21 Dicembre, si chiude contro la JUVE. VERONA 1-1 RUBIN KAZAN: Ottimo test-match per i gialloblù alla seconda amichevole stagionale contro avversari pronti a partire in campionato...
SERIE A: ECCO IL CALENDARIO 2014-15! Il VERONA esordirà a Bergamo contro l'ATALANTA, derby alla 16esima, ultima giornata contro la JUVE...
VERONA 1-1 RUBIN KAZAN: Amichevole dai due volti quella contro i russi avanti almeno un mese nella preparazione, nel primo tempo i gialloblù sono poco reattivi in difesa e poco dinamici in mezzo al campo; il risultato è conseguente con la squadra che soffre, va sotto e nel finale rischia di subire altre reti.
Nella ripresa, con l'ingresso di TACHTSIDIS e di OBBADI le cose cambiano ed è il RUBIN a soffrire: I gialloblù prima di pareggiano quasi subito con TONI bravo a sfruttare un colpo di testa di MARQUES non trattenuto dal portiere avversario e poi sfiorano il gol vittoria cogliendo anche la traversa con RABUSIC...
Interessanti i movimenti di CHANTURIA nel primo tempo, di ZAMPANO entrato nel secondo e di MARTIĆ durante tutta la gara: I terzini sopratutto hanno punto parecchio e rischiato poco in difesa.
Fra gli avversari espulso il difensore NAVAS che dopo un bruttissimo fallo su TONI nella prima metà ha concesso un bis non richiesto nel secondo su VALOTI guadagnando (meritatamente) anzitempo gli spogliatoi.
Juanito Gomez
Test match: Hellas Verona-Rubin Kazan 1-1
Andrea Mandorlini
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Ecco GOLLINI il nuovo portiere gialloblù «Gioco con Rafael e Nicolas, due ragazzi splendidi. Insieme ci troviamo bene ed è tutto fantastico. Per me, a Verona, la cosa più importante è crescere. Sono venuto qui per migliorarmi e voglio farmi trovare pronto se sarò chiamato in causa. Siamo un ottimo gruppo, stiamo lavorando bene e tutto questo si è visto nella sfida contro il Rubin, più avanti di noi nella preparazione. Dobbiamo ancora crescere molto, ma i carichi di lavoro sono elevati, ed è normale in questa parte della stagione. Contro i russi, nel secondo tempo, abbiamo alzato il ritmo, loro sono calati e abbiamo mostrato ottime trame di gioco. Io emozionato per essere sceso in campo? Mandorlini mi aveva detto che avrei giocato, un po' di emozione ci sta, ma pensavo solo a fare bene. Conoscevo Verona già da prima, avevo l'opinione che per me sarebbe stata la piazza giusta per crescere, ho sempre saputo che i tifosi erano caldi ma non mi immaginavo un'accoglienza così speciale durante la serata della presentazione. Luca Toni? Come calciatore non si discute, parla la sua carriera. E' anche una grande persona, aiuta spesso i più giovani ed è sempre il primo a scherzare. Con gli altri calciatori stranieri parliamo inglese, torneremo in Inghilterra e con il Burnley sarà una bella partita» HellasVerona.it
Parla MARQUES «Sono contento di essere qui, ogni giorno mi sento meglio e sto lavorando benissimo. Lo scorso anno sono arrivato a settembre ed ho praticamente saltato la preparazione, ora inizio da capo e voglio fare un grande ritiro per dare tutto a questa squadra. Un anno fa non parlavo una parola di italiano, per me era tutto più difficile ed inoltre non avevo mai giocato in Europa. Ora, tutto questo, non è più una novità. Sto imparando ancora tante cose, qui in Italia le partite sono sempre difficili ma con questo gruppo e con i nuovi acquisti possiamo fare una grande stagione. Sono contento di rimanere qui, in una grande squadra e in una città splendida. Anche i tifosi sono contenti e ho sempre voluto restare. Mi ha raggiunto anche la mia famiglia, ora penso solo a lavorare bene» HellasVerona.it
26 luglio 2014 - Nenè
#Racines2014 - In campo Lazaros e Rodriguez
29 luglio 2014 - Pierluigi Gollini
Mister MANDORLINI sull'amichevole col RUBIN KAZAN «Abbiamo cambiato tanti uomini, e contro il Rubin è stato il primo test importante. Abbiamo affrontato una squadra che esordirà in campionato fra pochi giorni, siamo contenti e abbiamo fatto un piccolo passo avanti. Si è cominciato a fare seriamente, iniziamo a mettere minuti importanti nella gambe dopo tanto lavoro. Proseguiamo con questo atteggiamento, qualche idea c'è e le svilupperemo. Crescono anche le conoscenze dei nuovi arrivati e sono molto felice. Abbiamo provato il 4-3-1-2, ma vedremo se utilizzarlo o meno perché ci vuole sacrificio a coprire il campo giocando in questo modo. Il ritiro è il periodo giusto per provare queste ipotesi tattiche. Conta che la squadra faccia i punti, Gomez lo conosco e lui è una garanzia, mentre i più giovani devono ancora crescere» HellasVerona.it
Juani GOMEZ TALEB dopo l'1 a 1 in amichevole col RUBIN KAZAN 'Buon test, cresce l'intesa...' «Avevamo di fronte una buona squadra che sta per cominciare il proprio campionato, a livello fisico stavano meglio di noi. Nonostante questo siamo riusciti a mettere in pratica quello che ci ha chiesto Mandorlini, siamo stati bravi. Abbiamo cercato di interpretare al meglio le varie soluzioni offensive espresse nel corso della partita, e specialmente nel secondo tempo abbiamo messo in piedi qualche bella azione. L'avversario forse era più stanco, ma è proprio nella ripresa che siamo riusciti a fare qualche giocata in più. E' da poco che stiamo lavorando, quindi era importante mettere minuti nelle gambe, ascoltare Mandorlini e migliorare l'intesa coi nuovi compagni. Giocare accanto a Toni? Mi piace, come anche vicino a Rabusic, ma l'importante è solo fare minuti. Io capitano? Un vero onore, un'emozione particolare, anche se quest'anno il nostro leader sarà Toni e siamo tutti un po' capitani» HellasVerona.it
Mister MANDORLINI a tutto tondo su preparazione, mercato e carriera «La preparazione è una fase in cui bisogna lavorare parecchio e conoscersi in fretta. Il tempo non è buono e quindi il campo è pesante, ma quello che conta in questo momento è la preparazione e mettere benzina nelle gambe. Tachtsidis? Era già con noi due anni fa, siamo contenti di averlo riportato a casa. E' un calciatore importante, si deve rilanciare perché i suoi ultimi anni sono stati così così. Lui sa che non gli posso regalare niente, ma esattamente come Nenè erano un paio d'anni che lo volevamo, quindi siamo contenti. Personalmente vorrei confermarmi ai livelli della scorsa stagione. Si cresce, ho fatto il mio percorso e i miei errori, ho allenato in Serie A anche se non bene come l'annata passata. Io penso sempre a fare meglio, se sarà possibile lo diranno tempo e risultati. Ho vinto tanti campionati in tutte le categorie, qualcosa vorrà dire. Mi appresto a trascorrere il mio quinto campionato col Verona, credo di aver fatto un percorso di livello. Non so se sono all'apice, questo lo scoprirò col passare del tempo, ma sono molto contento di fare questo lavoro in questa città e in questa società. Romulo è in uscita e abbiamo già salutato Jorginho, Marquinho e Iturbe, quindi qualcosa è già cambiato. Però sono arrivati calciatori importanti, lo spirito è rimasto lo stesso e abbiamo alle spalle una tifoseria che ci segue e ci sostiene. Di motivi per fare bene ce ne sono tanti, adesso tocca a noi. Marquez? Mi piace, la sua carriera parla per lui. Non so a che punto sia la trattativa di Sogliano, senza dubbio si tratta di un calciatore di grande esperienza con un passato in squadre di prima fascia come il Barcellona» HellasVerona.it
27 luglio 2014 - Juanito Gomez
#weekendgialloblù: che festa con l'Hellas Verona
27 luglio 2014 - Andrea Mandorlini
RAFAEL «Sono stato fortunato perché da quando sono arrivato in Italia sono migliorato molto, essendo quella italiana tra le migliori scuole per portieri al mondo. Mi sono servite anche la Serie C e la Serie B, spero di poter continuare a lungo questo mio percorso con il Verona. Solo cercando di migliorarsi si può fare bene questo lavoro, che è molto difficile. Questo Verona ha una base importante dall'anno scorso, anche se alcuni dei migliori sono partiti. Ma con questo gruppo, e con i nuovi acquisti come Lazaros ed altri che arriveranno, potremo essere un Verona ancora più forte, siamo carichi» HellasVerona.it
VALOTI «Diciotto anni fa anche mio padre era qui all'Hellas Verona, ha lasciato un buon ricordo, infatti tutti dicono, vedendomi - E' il figlio di Aladino! - sono contento di quello che ha fatto, ma ora voglio dimostrare io il mio valore. Ho scelto il Verona perché è una società che ha creduto in me, Sogliano mi ha voluto fortemente e ora voglio far vedere nel miglior modo possibile quanto valgo all'allenatore. Mi hanno fatto subito sentire parte del gruppo. Riti di iniziazione? Per fortuna non a me, ma al compleanno di Agostini hanno fatto cantare il giovane Fares. Quelli che mi hanno dato più consigli sono Toni, Agostini e Donati essendo i più esperti, ma anche Marques e Rafael sono fantastici. Qui a Verona c'è un'atmosfera stupenda, sono poche le piazze con una tifoseria del genere. Questi tifosi vengono anche di primo mattino a vedere le poche ore di allenamento, credono pazzamente in questa squadra» HellasVerona.it
Le prime parole di NENÈ «Sono felice della scelta che ho fatto, sono arrivato in una grande piazza, e quando ho scoperto l'interesse del Verona ho subito accettato. A gennaio si era già manifestata l'opportunità, ma io volevo stare tranquillo e continuare a giocare bene. Verona è sempre stata la mia prima scelta, mi ha colpito quando ho incontrato l'Hellas da avversario, è stata l'unica società realmente interessata a me. Non ci ho pensato un attimo ad accettare. Sono pronto per questa nuova avventura, siamo fortissimi come squadra e dobbiamo dimostrare quello che sappiamo fare per rendere felici tutti i tifosi. Sono in Italia da cinque anni, spesso e volentieri frenato dagli infortuni. Ora sono al 100% ed in campo non mancherà mai il mio impegno. Mi propongo di fare il massimo in allenamento per dare tutto in partita. Ogni gol che faccio per me è bello, perché aiuta la squadra e mi rende felice. Il mio ruolo lo deciderà l'allenatore, sono a disposizione e posso aiutare tutta la squadra. Posso giocare da prima e da seconda punta, ho fatto anche il trequartista. Se avessi fatto come Paulinho? Io sono contento di essere in Italia, come campionato preferisco questo. Qui sono veramente felice, non lo sarei in una piazza dove puoi prendere il sole. La mia famiglia è tranquilla e sta bene, per prendere i soldi c'è sempre tempo. Vengo dalla povertà, mia nonna non sapeva pronunciare il mio vero nome (Anderson, ndr) e mi chiamava Nenè, come si chiamano i più piccoli della famiglia.» HellasVerona.it
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20:21 | 27/07 Buon pari tra Hellas Verona e Rubin Kazan
In gol per gli scaligeri il solito Luca Toni.
AMICHEVOLE HELLAS VERONA RUBIN KAZAN RISULTATO - Buon pareggio per 1-1 per l'Hellas Verona di Andrea Mandorlini nell'amichevole contro il Rubin Kazan. Gli scaligeri hanno affrontato una formazione più avanti nella preparazione (il campionato russo prenderà il via tra una settimana) disputando una buona partita e sfiorando anche la vittoria nel finale, sfumata per pochi centimetri.
LA GARA - E' il Rubin a portarsi in vantaggio con il gol di Azmoun al 6' di gioco. I veronesi arrivano al pari nella ripresa, al 47' minuto, con il solito gol del bomber Luca Toni. Nel finale espulso Navas per i russi e Verona vicino alla vittoria ma la traversa ha negato la gioia della vittoria ai gialloblù. Da segnalare l'assenza di Romulo: il giocatore, promesso sposo della Juve, ha seguito la gara dalla tribuna.
by Antonio Parrotto
FONTE: CalcioNews24.com
ALTRE NOTIZIE Verona, pareggio positivo contro il Rubin Kazan
28.07.2014 00.28 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Prova positiva del Verona che ha pareggiato per 1-1 in amichevole contro il Rubin Kazan, squadra molto più avanti nella preparazione. Passati in vantaggio con Azmoun, i russi sono stati ripresi ad inizio secondo tempo da una rete del solito Luca Toni e nel finale tante le occasioni non sfruttate dagli uomini di Mandorlini per vincere la sfida.
SERIE A Hellas Verona, Mandorlini: "Romulo? Ormai credo che sia in uscita"
26.07.2014 19.50 di Alessandra Stefanelli
Andrea Mandorlini, tecnico del Verona, ha parlato ai microfoni di Sky Sport dal ritiro di Racines: "È una fase in cui bisogna lavorare parecchio. Il tempo è inclemente e il campo pesante, ma l'aspetto importante è la preparazione e mettere benzina nelle gambe. Tachtsidis? Siamo contenti di aver riportato a casa Tachtsidis, anche lui si deve rilanciare e sa che non gli posso regalare niente. Anche Nené volevo portarlo qui da tempo".
Il Verona può stupire ancora? "Difficile dirlo adesso, l'anno scorso siamo stati bravi, abbiamo cambiato molto ma lo spirito non è cambiato e quello ci deve accompagnare nella prossima stagione che non sarà facile. Al di là dell'atteggiamento, vedo gente che vuole dimostrare e vuole mettermi in difficoltà. Toni? Ho un rapporto molto stretto con Luca, ma anche lui sa che non gli regalo niente. Siamo come fratelli visto che siamo vicini anche come età. Mi auguro sia una stagione importante per lui".
Dove vuole arrivare Mandorlini? "Vorrei migliorare la stagione scorsa, io ho fatto il mio percorso e sono contento. Si pensa sempre di fare meglio, ma solo il tempo potrà dirlo. Ho vinto in tutte le categorie e qualcosa vorrà dire".
Si sente maturo per pensare a qualche squadra più blasonata? "Io penso solo al Verona e a quello che dobbiamo fare nella prossima amichevole. Sarà il tempo e il campo a dire cosa farò in futuro, ho fatto un percorso importante, non so se sono all'apice ma sono contento di dove sono".
Il Verona quest'anno ha cambiato tanto e potrebbe partire anche Romulo: "Se va via? Penso di sì. Ha fatto una grande stagione a Verona, tante squadre lo volevano. Dispiace per il Mondiale, non so cosa dirà il mercato ma penso che ormai sia in uscita. Abbiamo perso tanti giocatori, qualcosa è cambiato ma sono anche arrivati giocatori importanti. Abbiamo un gruppo importante e una tifoseria che ci spinge sempre".
Su Rafa Marquez: "Sicuramente è un giocatore che piace, la sua carriera parla per lui ma non so il direttore sportivo a che punto sia. È stato un cardine del Messico, sarebbe importante per noi e per tante altre squadre".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
29.07.2014 Marques è rimasto solo E Taxi abbraccia Lazaros
Una giornata di (quasi) completo relax. Mentre la pioggia non dà tregua alla Val Ridanna, Mandorlini lascia scaricare i muscoli dei suoi. Mattinata in piscina, pomeriggio libero. E così, con un occhio al sorteggio dei calendari, è tempo di riorganizzare le camere dei gialloblù.
COPPIE VARIABILI... Rafael Marques è rimasto senza compagno: il connazionale Romulo ha salutato il gruppo domenica, lasciandogli la camera tutta per sé. A breve però potrebbe fargli compagnia l'altro sudamericano Rodriguez. Oppure il quasi omonimo Rafael Marquez. «Sai che fatica poi Mandorlini a chiamarli in allenamento...», scherzava Sogliano. Ma l'ipotesi resta più che concreta. Intanto è arrivato Lazaros, subito messo assieme a Tachtsidis, che per tutta la durata del fine settimana si è potuto godere la singola.
...E COPPIE FISSE. Il greco alla sua prima avventura all'Hellas era stato «abbinato» ad Hallfredsson, con il quale era nato un grande feeling, sia in campo che fuori. L'islandese però ora condivide il sonno con Rafael, un altro degli «eroi di Salerno». Fra le accoppiate più strane, quella Gomez-Chanturia. Una vita al Verona il primo, uno degli ultimi arrivati il secondo. Li accumuna solo il ruolo. E a meno che Juanito non impari il russo, Giorgi dovrà per forza prendere dimestichezza con l'italiano.
VITA DA ATLETA. Dopo la giornata di scarico, oggi si ricomincia. Doppia seduta, alle 10 e alle 17. La sveglia suona prima delle otto, poi colazione tutti assieme e trasferimento al campo. Pranzo, riposo, merenda e poi di nuovo sui pulmini per i dieci chilometri che separano Masseria, sede dell'albergo gialloblù, dagli impianti sportivi di Stanghe. Cena attorno alle sette e mezza otto, poi un caffè e due passi nel parco dell'hotel, spesso inframezzati dalle richieste di foto e autografi dei tanti tifosi presenti allo Schneeberg.
ANDREA VS. OLIVER. Il cuoco del ritiro del Verona si chiama Oliver, e la cura che mette nel preparare i piatti tipici sudtirolesi si scontra gioco forza con il regime alimentare di una squadra di Serie A. «Il mister è molto attento a quello che mangiano i giocatori, e viene a controllarmi!», ride sotto il cappello Oliver. Pochissimi strappi alla regola: l'allenatore gialloblù si è piegato soltanto alla richiesta di un dolce per il compleanno di Agostini. Senza esagerare però: al tavolo gialloblù è arrivato un castissimo strudel di mele.
Riccardo Verzè
29.07.2014 Buon anniversario! L'Hellas riparte da Bergamo
Il mister e Setti restano con i piedi per terra e puntano alla salvezza «Prima facciamo 40 punti poi si vedrà. L'obiettivo? Battere una big»
Si riparte da Bergamo. Una partita «speciale» per l'Hellas, un ritorno da brividi per mister Mandorlini. Proprio nel trentesimo anniversario dello scudetto il Verona debutta nello stadio dove Elkjaer e compagni festeggiarono lo scudetto, il tecnico gialloblù ritrova la squadra che ha allenato qualche anno fa e condotto alla promozione a suon di record. «Sarà una bella emozione - ammette l'allenatore gialloblù - tra le due tifoserie c'è grande rivalità ma sono rimasto legato all'ambiente bergamasco e anche l'anno scorso mi hanno accolto benissimo. Alla fine, tra l'altro, abbiamo portato a casa una vittoria importantissima, giocando un bel calcio. Lo scudetto di Bagnoli?
28.07.2014 Serie A, Chievo e Hellas: primo derby il 21 dicembre
VERONA. Sorteggi per il Campionato di serie A. Non comincia bene per le veronesi: per il Chievo, in casa, c’è subito la Juve; l’Hellas Verona dovrà affrontare in trasferta l’Atalanta.
Il campionato di Serie A prenderà il via domenica 31 agosto 2014 e si concluderà domenica 31 maggio 2015. Sono quattro i turni infrasettimanali previsti (24 settembre, 29 ottobre, 6 gennaio, 29 aprile). Quattro le soste previste per gli impegni delle nazionali (7 settembre, 12 ottobre, 16 novembre, 29 marzo), durerà poco più di due settimane la pausa per le festività natalizie (dal 21 dicembre al 5 gennaio).
Il derby? Il primo sarà il 21 dicembre (Verona hella - Chievo, il ritorno il 5 maqggio con Chievo - Verona. CFuriosità? Il Verona Hellas incrocerà la Juventus (in trasferta) il 18 gennaio 2015 alla fine del girone di andata; e la ritroverà, in casa, il 31 maggio 2015: potrebbe essere una partita decisiva, per l’Hellas, ma di mezzo c’è tutto un campionato. Da vedere e raccontare.
LA PRIMA GIORNATA:
(Andata 31/8, ritorno 25/01):
Atalanta-Verona
Cesena-Parma
Chievo-Juventus
Genoa-Napoli
Milan-Lazio
Palermo-Sampdoria
Roma-Fiorentina
Sassuolo-Cagliari
Torino-Inter
Udinese-Napoli
28.07.2014 L'Hellas è un diesel
E Toni non manca mai
Il bomber sfrutta un «regalo» del portiere e pareggia il vantaggio Rubin I russi finiscono in dieci, i gialloblù sfiorano più volte il gol del successo
Luca Mantovani
BOLZANO
Segna ancora Luca Toni e l'Hellas strappa un buon pari contro il Rubin Kazan. Meglio i russi nel primo tempo, cresce il Verona nella ripresa che trova l'uno a uno e va vicino in più di un'occasione al gol della vittoria. Si alza il livello rispetto alla sfida con i dilettanti del St. Georgen ma per l'amichevole di Bolzano con il Rubin Kazan mister Mandorlini non cambia praticamente nulla rispetto alla prima uscita ufficiale. Quattro in difesa – Martic, Marques, Gonzalez e Agostini – Donati in cabina di regia, Sala e Hallfredsson a sostegno, tridente offensivo con Toni, Chanturia e Jankovic. In porta Nicolas prende il posto di Rafael. Nenè e Romulo vanno in tribuna.
26.07.2014 Gerhard, il tifoso tedesco si targa l'auto VR 1903
Non è stato facile avere quella targa. Ma Gerhard Herzer voleva proprio VR 1903. Non è stato facile, ma alla fine il favore gliel'hanno fatto. Gerhard ha dovuto bussare alle porte di più uffici, in Germania, per marchiare la sua Peugeot con l'anno di fondazione dell'Hellas e la sigla della città però ce l'ha fatta e stamattina, di buon'ora era già a Racines con l'amico Detlef Schadosky, altro sfegatato fan del Verona, per sfoggiare il suo trofeo.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
#Racines2014 #Day11: seduta pomeriggio
Postata il 29/07/2014 alle ore 20:25
#Racines2014
Racines (Bolzano) - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo del centro sportivo di Stanghe di Racines. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita. Seduta differenziata per Lazaros Christodoulopoulos e Guillermo Rodriguez, che hanno effettuato lavoro atletico.
Rafael e Jacopo Sala hanno svolto una seduta fisioterapica. Assente Luca Toni, in regolare permesso concesso dalla società per motivi familiari.
RACINES 2014 - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Mercoledì 30 luglio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 17)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Gollini: "Che tifo a Verona, ora voglio crescere" / VIDEO
Postata il 29/07/2014 alle ore 14:45
Racines (Bolzano) - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Pierluigi Gollini. Le dichiarazioni del nuovo acquisto gialloblù, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione.
BENVENUTO A VERONA
"Gioco con Rafael e Nicolas, due ragazzi splendidi. Insieme ci troviamo bene ed è tutto fantastico. Per me, a Verona, la cosa più importante è crescere. Sono venuto qui per migliorarmi e voglio farmi trovare pronto se sarò chiamato in causa. Siamo un ottimo gruppo, stiamo lavorando bene e tutto questo si è visto nella sfida contro il Rubin, più avanti di noi nella preparazione. Dobbiamo ancora crescere molto, ma i carichi di lavoro sono elevati, ed è normale in questa parte della stagione. Contro i russi, nel secondo tempo, abbiamo alzato il ritmo, loro sono calati e abbiamo mostrato ottime trame di gioco. Io emozionato per essere sceso in campo? Mandorlini mi aveva detto che avrei giocato, un po' di emozione ci sta, ma pensavo solo a fare bene. Conoscevo Verona già da prima, avevo l'opinione che per me sarebbe stata la piazza giusta per crescere, ho sempre saputo che i tifosi erano caldi ma non mi immaginavo un'accoglienza così speciale durante la serata della presentazione. Luca Toni? Come calciatore non si discute, parla la sua carriera. E' anche una grande persona, aiuta spesso i più giovani ed è sempre il primo a scherzare. Con gli altri calciatori stranieri parliamo inglese, torneremo in Inghilterra e con il Burnley sarà una bella partita".
L'ESPERIENZA A MANCHESTER
"E' stata splendida. Il tifo inglese è unico in tutti i suoi aspetti, ma lo stesso spirito lo vedo qui a Verona. Sono arrivato in Inghilterra a 16 anni, ed è un'esperienza che rifarei, molto utile dal punto di vista calcistico e umano. Andare via di casa così giovane non è certo facile, ho lasciato tanti punti di riferimento in Italia, ma sono sempre stato determinato nel volercela fare. Mi sono allenato con dei campioni, uno fra tutti è Wayne Rooney, un vero fenomeno e un grande professionista. Lì fanno integrare i giovani più facilmente nel gruppo e tutti i senatori ti parlano tranquillamente".
IL DIALOGO CON ERMES MORINI
"Il mio preparatore mi fa molte domande sui metodi con cui mi allenavo in Inghilterra. A Manchester e qui a Verona sto imparando cose che saranno fondamentali per la mia carriera, e con Ermes Morini c'è un dialogo continuo sull'esperienza che ho vissuto e su quella attuale. Ad esempio, gioco spesso con i piedi perché in Inghilterra lo considerano un fattore importante per tutti i portieri. A me viene facile, perché ho iniziato a giocare tardi fra i pali".
ITALIA, UNA SCUOLA DI PORTIERI
"In Italia c'è un'ottima scuola di portieri, per questo ho accettato di tornare. E' stata una scelta anche legata al ruolo. Qui i portieri giovani hanno l'opportunità di crescere molto e di farlo bene".
Ufficio Stampa
#Racines2014 #Day11: seduta mattino
Postata il 29/07/2014 alle ore 13:00
#Racines2014
Racines (Bolzano) - Allenamento mattutino per i gialloblù sul campo del centro sportivo di Stanghe di Racines. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento in palestra e ripetute nel bosco.
Primo allenamento in gialloblù per Lazaros Christodoulopoulos e Guillermo Rodriguez, che hanno effettuato lavoro atletico sul campo.
Terapie fisiche, a scopo precauzionale, per Rafael e Jacopo Sala.
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Marques: "Gruppo e impegno, qui c'è tutto per fare bene"
Postata il 29/07/2014 alle ore 10:00
Racines (Bolzano) - Le dichiarazioni del difensore gialloblù, Rafael Marques, rilasciate dal ritiro di #Racines2014 ai microfoni di Telenuovo.
IO, RAFA MARQUES
"Sono contento di essere qui, ogni giorno mi sento meglio e sto lavorando benissimo. Lo scorso anno sono arrivato a settembre ed ho praticamente saltato la preparazione, ora inizio da capo e voglio fare un grande ritiro per dare tutto a questa squadra. Un anno fa non parlavo una parola di italiano, per me era tutto più difficile ed inoltre non avevo mai giocato in Europa. Ora, tutto questo, non è più una novità. Sto imparando ancora tante cose, qui in Italia le partite sono sempre difficili ma con questo gruppo e con i nuovi acquisti possiamo fare una grande stagione. Sono contento di rimanere qui, in una grande squadra e in una città splendida. Anche i tifosi sono contenti e ho sempre voluto restare. Mi ha raggiunto anche la mia famiglia, ora penso solo a lavorare bene".
MARQUES&MARQUEZ
"Ho letto che il Verona è interessato ad un altro Rafa Marquez. Ora non so se arriva o non arriva, ma sono certo che se ci raggiungerà troverà una grande accoglienza. Io sono tranquillo, so che devo fare sempre bene e lavorare al massimo. La stagione è lunga, il campionato italiano è difficilissimo e dobbiamo essere in tanti nella retroguardia. Spero arrivino ancora difensori, io sono tranquillo e penso solo a conquistare la fiducia dell'allenatore".
ADDIO ROMULO
"Siamo amici, ma il nostro gruppo deve pensare a ripartire da chi è presente qui a Racines. Lui è un grande uomo ed un grande calciatore, fa bene ad andare e a cogliere questa occasione di grande crescita professionale. Sono felice per lui".
LE PRIME INDICAZIONI
"Contro il Rubin la partita è stata vera e difficile, sono una squadra che sta lavorando da molto più tempo di noi. Noi abbiamo giocato bene, nel primo tempo siamo andati sotto ma poi abbiamo disputato un'ottima seconda parte di gara. Le gambe erano pesanti, ma stiamo crescendo".
LA STAGIONE CHE VERRA'
"I nostri tifosi, durante la scorsa stagione, hanno dimostrato di essere i migliori d'Italia. Loro vedono il lavoro che stiamo facendo qui a Racines, sono a contatto con il nostro grande gruppo e se noi continuiamo ad impegnarci la nostra tifoseria potrà rimanere tranquilla. Dietro ad una grande squadra c'è sempre una grande tifoseria".
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Ci aspettano, ma lotteremo contro tutti"
Postata il 28/07/2014 alle ore 20:50
Racines (Bolzano) - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate all'Official Radio Bellla&Monella e a Telenuovo subito dopo il sorteggio del calendario della Serie A 2014-15.
L'ESORDIO A BERGAMO
"Al di là dei ricorsi storici riguardo il campo in cui è stato vinto lo Scudetto, incontriamo subito l'Atalanta, una buona squadra. Sarà una partita importante e difficile, di sfide facili non ne esistono e prima o poi dobbiamo incontrare tutte le squadre. Esordiamo in uno stadio in cui io ho giocato ed ho ottenuto una promozione. A Bergamo sono stato orgoglioso dell'accoglienza ricevuta lo scorso anno, come felice della vittoria che abbiamo colto sul loro campo. Ho tanti ricordi belli della mia esperienza con l'Atalanta"
SFIDA AL CHIEVO
"Il derby non è mai una partita come le altre, l'ultimo match l'abbiamo vinto noi e loro vorranno sicuramente prendersi la rivincita. Spero sia una sfida bellissima".
UN CAMPIONATO DIFFICILE
"Tutte le partite saranno dure, nel ritorno avremo due sfide in casa e l'ultima partita dell'andata andremo allo Juventus Stadium. Speriamo di fare un campionato all'altezza come è stato l'ultimo. Alla terza giornata incontriamo il Torino, che ha iniziato la preparazione prima di noi. Pensiamo ad una partita per volta, il campionato italiano è durissimo e difficile. Dovremo prepararci molto bene. Juanito titolare all'ultima di campionato? Assolutamente (ride, ndr)".
LE FAVORITE
"Dico Juventus e Roma. I giallorossi si sono avvicinati tantissimo ai bianconeri, che hanno appena disputato un campionato pieno di record e restano la squadra da battere. Sarà un duello avvincente che credo durerà fino all'ultima giornata".
IL NOSTRO OBIETTIVO
"Resta la salvezza, che speriamo di raggiungere il più presto possibile. Se firmo per fare 54 punti? Lo farei anche per 40. Sarà un campionato lungo e difficile, sicuramente tutti ci aspetteranno. Sono state dette tante parole, noi siamo pronti e venderemo cara la pelle contro tutti".
Ufficio Stampa
#Racines2014 #Day10: programma allenamenti
Postata il 28/07/2014 alle ore 09:45
#Racines2014
Racines (Bolzano) - Dopo il test match contro il Rubin Kazan, i gialloblù torneranno ad allenarsi nella mattinata di lunedì 28 luglio. Seduta di scarico in piscina per tutta la squadra, ad eccezione di Nenè e Tachtsidis (insieme a Fares e Cappelluzzo) che svolgeranno circuiti di forza in palestra.
La seduta pomeridiana, inizialmente in programma alle ore 17, è stata annullata. La squadra tornerà in campo martedì 29 luglio (ore 10) per la seduta mattutina.
RACINES 2014 - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Martedì 29 luglio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 17)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Avanti così, la strada è giusta" / VIDEO
Postata il 27/07/2014 alle ore 21:55
Bolzano - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate a Sky Sport 24 e Telenuovo al termine della sfida Hellas Verona-Rubin Kazan, secondo test match del ritiro estivo #Racines2014.
IL TEST CONTRO IL RUBIN
"Abbiamo cambiato tanti uomini, e contro il Rubin è stato il primo test importante. Abbiamo affrontato una squadra che esordirà in campionato fra pochi giorni, siamo contenti e abbiamo fatto un piccolo passo avanti. Si è cominciato a fare seriamente, iniziamo a mettere minuti importanti nella gambe dopo tanto lavoro. Proseguiamo con questo atteggiamento, qualche idea c'è e le svilupperemo. Crescono anche le conoscenze dei nuovi arrivati e sono molto felice".
TANTI ESPERIMENTI
"Abbiamo provato il 4-3-1-2, ma vedremo se utilizzarlo o meno perché ci vuole sacrificio a coprire il campo giocando in questo modo. Il ritiro è il periodo giusto per provare queste ipotesi tattiche. Conta che la squadra faccia i punti, Gomez lo conosco e lui è una garanzia, mentre i più giovani devono ancora crescere".
ESORDIO TACHTSIDIS
"E' tornato a casa dopo alcuni anni, e vedo che non si è dimenticato alcuni concetti tattici. Aveva voglia di giocare, lo si è visto dall'ultimo allenamento e sta crescendo come condizione. Lui ha struttura fisica, deve migliorare l'aspetto difensivo, ci dà fisicità e verticalità nel gioco".
TONI-GOL
"Anche lo scorso anno abbiamo cominciato con un suo gol, va bene così. Al di là di Toni sono molto contento anche di come si sono espressi i nuovi acquisti. Siamo fiduciosi di aver fatto le scelte giuste, anche se sarà sempre il campo a parlare".
ADDIO ROMULO
"Romulo è un giocatore fantastico, ha fatto una stagione incredibile. L'ho salutato perché credo che questa sia stata l'ultima sera per lui qui con noi, ormai siamo ai dettagli e c'è sempre rammarico nel lasciar partire un calciatore così. Arriva comunque in una grande squadra, gli faccio i miei migliori auguri ma noi guardiamo avanti, e sono molto contento di quanto visto contro il Rubin Kazan".
IL NOSTRO OBIETTIVO
"Resta la salvezza. L'anno scorso abbiamo raggiunto questo traguardo con anticipo, speriamo di avere la stessa opportunità anche questa volta, anche se sognare non costa niente".
MERCATO E NUOVI ACQUISTI
"Stiamo lavorando. Arriverà Rodriguez e qualcosa faremo, il mercato è ancora lungo. Siamo una squadra che è cambiata, ci stiamo ritrovando e sono molto fiducioso. Vedo lo stesso spirito dello scorso anno. Chanturia fa ottime cose, viene da un periodo di inattività e per questo è un po' indietro con la condizione. Obbadi ha dimostrato di saper giocare a calcio, l'anno scorso militava nel Monaco, squadra di campioni. Ha qualità tecnica e recupero".
PRONOSTICI PER LO SCUDETTO
"La favorita resta sempre la Juventus, ma Roma e Napoli si sono avvicinate molto. I bianconeri si sono rinforzati, anche con l'inserimento di Romulo, però la distanza è diminuita tantissimo e quest'anno sarà più difficile. Abbiamo venduto Jorginho al Napoli, quest'anno abbiamo dato Iturbe alla Roma e Romulo alla Juventus, e per questo dobbiamo andare orgogliosi di quanto fatto dal Verona. Io mi prendo una piccola parte di merito per quanto dimostrato in campo da dei ragazzi fantastici, ma poi è stata brava la società nel farsi trovar pronta, nello scovarli e nel portare avanti le trattative".
Ufficio Stampa
Gomez: "Buon test, l'intesa cresce" / VIDEO
Postata il 27/07/2014 alle ore 21:40
Bolzano - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Juanito Gomez, rilasciate a Sky Sport 24 e Telenuovo al termine della sfida Hellas Verona-Rubin Kazan, secondo test match del ritiro estivo #Racines2014.
LA PARTITA
"Avevamo di fronte una buona squadra che sta per cominciare il proprio campionato, a livello fisico stavano meglio di noi. Nonostante questo siamo riusciti a mettere in pratica quello che ci ha chiesto Mandorlini, siamo stati bravi. Abbiamo cercato di interpretare al meglio le varie soluzioni offensive espresse nel corso della partita, e specialmente nel secondo tempo abbiamo messo in piedi qualche bella azione. L'avversario forse era più stanco, ma è proprio nella ripresa che siamo riusciti a fare qualche giocata in più. E' da poco che stiamo lavorando, quindi era importante mettere minuti nelle gambe, ascoltare Mandorlini e migliorare l'intesa coi nuovi compagni. Giocare accanto a Toni? Mi piace, come anche vicino a Rabusic, ma l'importante è solo fare minuti. Io capitano? Un vero onore, un'emozione particolare, anche se quest'anno il nostro leader sarà Toni e siamo tutti un po' capitani".
IL NOSTRO MOMENTO
"Era tanto tempo che eravamo fermi, dal Brasile, quindi abbiamo tanta voglia di ricominciare in questo campionato bellissimo che è la Serie A. Sono arrivati tanti nuovi elementi che ci daranno una mano dal punto di vista dell'esperienza e del gioco, e allo stesso tempo ne sono partiti altri di importanti che sarà difficile rimpiazzare, ma ce la metteremo tutta. Romulo? Non so nulla, devo ancora salutarlo. Se dovesse andare in una grande squadra per lottare per i vertici noi, come compagni, saremmo solo contenti per lui. I nuovi arrivati? Facciamo del nostro meglio per farli inserire bene. Credo si stia formando un bel gruppo: anche se è poco che stiamo insieme si vedono già buone cose. Ripartiamo dal gruppo dello scorso anno, più Tachtsidis che è tornato, e da Mandorlini, sempre per far bene. Obbadi? Giocava nel Monaco con Falcao e James Rodriguez, adesso gli tocca giocare con Gomez (ride, ndr). Sta imparando in fretta, sarà utile".
Ufficio Stampa
Test match: Hellas Verona-Rubin Kazan 1-1 / VIDEO
Postata il 27/07/2014 alle ore 18:30
Bolzano - Altra prova convincente per i gialloblù di Andrea Mandorlini, che pareggiano in rimonta contro un Rubin Kazan molto più avanti nella preparazione atletica. Nel primo tempo sono infatti i russi a condurre il gioco, specialmente a centrocampo, e a portarsi in vantaggio con Azmoun. Ma nella ripresa, anche grazie ai nuovi entrati, il Verona cresce e trova subito il pareggio, ancora con Toni. Tutto il finale di gara è di marca veronese, con numerose occasioni purtroppo non sfruttate. Ma la prestazione resta convincente, e soprattutto ottenuta contro un avversario di alto livello.
Primo tempo
1' Partiti
6' GOL Lancio dalle retrovie per lo scatto di Azmoun, che brucia tutti e batte Nicolas
19' Palla in mezzo di Martic per Toni, che colpisce al volo ma non riesce a impensierire il portiere
21' Miracolo di Nicolas sul tiro a botta sicura di Livaja
22' Ancora Nicolas impegnato dal potente tiro dalla distanza di Kislyak
30' Altra grande parata di Nicolas sul tiro dal limite di Dyadyun
34' Punizione di Hallfredsson, sulla ribattuta si avventa Chanturia che manda alto
36' Toni riceve palla e la difende al limite dell'area, si libera per il tiro e impegna Ryzhikov
45' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
2' GOL Angolo di Martic su cui arriva Marques di testa, il portiere para e sulla respinta si avventa Toni che mette in rete
15' Altra respinta di Flitsov, stavolta sui piedi di Tachtsidis che manda alto di poco
27' Valoti entra in area e, a botta sicura, impegna seriamente Filtsov che blocca a terra
34' Tachtsidis tira una bella punizione che si spegne di poco a lato
38' Bella azione corale dei gialloblù che porta alla conclusione, purtroppo sballata, di Rabusic
41' Rabusic raccoglie di testa una punizione dalla sinistra e manda la palla sulla traversa, sulla respinta va Obbadi ma è sfortunato nel trovare Bianchetti in fuorigioco sulla linea di porta
45' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas (dal 1' st Gollini); Martic, Marques (dal 20' st Bianchetti), Gonzalez, Agostini (dal 1' st Zampano); Sala (dal 1' st Obbadi), Donati (dal 1' st Tachtsidis), Hallfredsson (dal 20' st Ionita); Chanturia (dal 1' st Gomez Taleb), Toni (dal 20' st Rabusic), Jankovic (dal 20' st Valoti).
A disposizione: Rafael.
All.: Mandorlini.
RUBIN KAZAN (4-4-1-1): Ryzhikov (dal 1' st Filtsov); Kverkvelia, Navas, Nabiullin, Sobolev; Dyadyun (dal 1' st Kambolov), Kislyak (dal 30' st Evseev), Mogilevets (dal 33' st Kalinskiy), Wakaso (dal 20' st Bibilov); Livaja (dal 33' st Mullin); Azmoun (dal 1' st Devic).
A disposizione: Nesterenko, Burlak.
All.: Bilyaletdniov.
Arbitro: Orsato di Schio.
Assistenti: Gava e Ranghetti.
NOTE. Espulso: Navas al 32' st per gioco scorretto. Ammoniti: Martic, Kislyak.
Ufficio Stampa
Sogliano: "Ecco il mercato del Verona..."
Postata il 27/07/2014 alle ore 12:20
Racines (Bolzano) - Le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, Sean Sogliano, rilasciate a Sky Sport 24 durante il #Day9 del ritiro #Racines2014.
LA NOSTRA POLITICA
"La nostra politica è quella di fare sempre risultato, portare in avanti la società e gratificare i tifosi, che per noi sono importanti. Quello che conta più di tutto è fare punti. Poi è normale che, per le nostre dimensioni, noi siamo un club che per strategia ed esigenza deve cercare calciatori adatti per fare future plusvalenze. Iturbe, ad esempio, prima ancora che essere un'operazione di mercato, è servito molto a raggiungere la salvezza e fare un grande campionato. Certo, davanti a certe offerte di società con possibilità economiche diverse dalla nostra è impossibile non cedere".
ROMULO E LA JUVENTUS
"Romulo? Ci saranno degli incontri a inizio settimana che penso possano essere decisivi, è una trattativa ben avviata anche se ci sono alcune cose da mettere a posto, come è normale che sia non è semplice mettersi d'accordo su tutto. Ci siamo visti con la Juve, c'è la volontà di chiudere questa operazione anche se nella vita non si può mai sapere. Certo siamo in buoni rapporti, se riusciamo a sistemare tutti gli aspetti penso sia possibile il completamento di questa operazione. Prestito a un milione con un riscatto fissato? No, le condizioni non sono queste, prima di parlarne apertamente meglio aspettare un attimo".
LE ALTRE TRATTATIVE
"Marquez? Un Marques lo abbiamo già, sarebbe un problema averne due per il nome, durante gli allenamenti (ride, ndr). Nei prossimi giorni, penso lunedì, avremo un incontro col Torino per definire Rodriguez, poi vedremo. Sorensen? E' un calciatore di cui abbiamo parlato con la Juventus, ma non come contropartita. E' un elemento molto interessante che potrebbe trovare il suo spazio col Verona, ma non c'entra con la trattativa per Romulo. Il mercato è lungo, non è assolutamente chiuso: ci saranno altre operazioni sia in entrata che in uscita".
Ufficio Stampa
#Racines2014 #Day9: seduta mattino
Postata il 27/07/2014 alle ore 12:19
#Racines2014
Racines (Bolzano) - Allenamento mattutino per i gialloblù presso il centro sportivo di Stanghe di Racines. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento ed esercitazioni. Hanno assistito all'allenamento anche il presidente, Maurizio Setti, il direttore generale, Giovanni Gardini, ed il direttore sportivo, Sean Sogliano.
Seduta differenziata per Nenè, che ha effettuato lavoro atletico.
Mandorlini: "Vedo nei ragazzi lo spirito giusto"
Postata il 26/07/2014 alle ore 19:50
Racines (Bolzano) - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate a Sky Sport 24 durante il #Day8 del ritiro #Racines2014.
LA PREPARAZIONE
"E' una fase in cui bisogna lavorare parecchio e conoscersi in fretta. Il tempo non è buono e quindi il campo è pesante, ma quello che conta in questo momento è la preparazione e mettere benzina nelle gambe. Tachtsidis? Era già con noi due anni fa, siamo contenti di averlo riportato a casa. E' un calciatore importante, si deve rilanciare perché i suoi ultimi anni sono stati così così. Lui sa che non gli posso regalare niente, ma esattamente come Nenè erano un paio d'anni che lo volevamo, quindi siamo contenti. Se possiamo ripeterci? Sarà il campo a dirlo, lo scorso anno siamo stati bravi per tutta la stagione. Abbiamo cambiato molto, ma da questi allenamenti vedo che lo spirito è sempre lo stesso ed è questo che ci deve accompagnare per l'intera annata, la nostra mentalità ci ha fatto fare grandi cose nelle ultime stagioni. Vedo che l'atteggiamento è quello di gente che vuole dimostrare e mettermi in difficoltà e io ne sono ben felice. Toni? Con lui ho un rapporto molto stretto, siamo quasi fratelli in quanto vicini di età. Lo vedo in ottima forma, addirittura migliore dell'anno scorso".
LA MIA CARRIERA
"Personalmente vorrei confermarmi ai livelli della scorsa stagione. Si cresce, ho fatto il mio percorso e i miei errori, ho allenato in Serie A anche se non bene come l'annata passata. Io penso sempre a fare meglio, se sarà possibile lo diranno tempo e risultati. Ho vinto tanti campionati in tutte le categorie, qualcosa vorrà dire. Il mio futuro? Io penso solo al Verona e all'amichevole di domenica sera. Saranno il tempo, il campo e tante altre cose a dire quello che adesso nessuno può sapere. Mi appresto a trascorrere il mio quinto campionato col Verona, credo di aver fatto un percorso di livello. Non so se sono all'apice, questo lo scoprirò col passare del tempo, ma sono molto contento di fare questo lavoro in questa città e in questa società".
IL MERCATO
"Romulo? Ha fatto una grandissima stagione qui a Verona dopo alcuni anni altalenanti. Molte squadre lo vogliono, mi dispiace solo non abbia disputato il Mondiale perché poteva essere utile a Prandelli. Non so cosa sarà di lui, ma comunque è in uscita. Abbiamo già salutato Jorginho, Marquinho e Iturbe, quindi qualcosa è già cambiato. Però sono arrivati calciatori importanti, lo spirito è rimasto lo stesso e abbiamo alle spalle una tifoseria che ci segue e ci sostiene. Di motivi per fare bene ce ne sono tanti, adesso tocca a noi. Marquez? Mi piace, la sua carriera parla per lui. Non so a che punto sia la trattativa di Sogliano, senza dubbio si tratta di un calciatore di grande esperienza con un passato in squadre di prima fascia come il Barcellona".
Ufficio Stampa
Rafael: "Umili e carichi, vogliamo far bene"
Postata il 26/07/2014 alle ore 17:20
Racines (Bolzano) - Le dichiarazioni del portiere gialloblù, Rafael, rilasciate a Sky Sport 24 durante il #Day8 del ritiro #Racines2014.
LA NUOVA STAGIONE
"Siamo al secondo anno di Serie A, e questo ci rende contentissimi. In ritiro vogliamo preparare al meglio la nuova stagione, che sarà molto difficile, abbiamo la consapevolezza che dovremo fare bene quest'anno. L'obiettivo principale a livello personale è quello di migliorare. Sono stato fortunato perché da quando sono arrivato in Italia sono migliorato molto, essendo quella italiana tra le migliori scuole per portieri al mondo. Mi sono servite anche la Serie C e la Serie B, spero di poter continuare a lungo questo mio percorso con il Verona. Solo cercando di migliorarsi si può fare bene questo lavoro, che è molto difficile. Questo Verona ha una base importante dall'anno scorso, anche se alcuni dei migliori sono partiti. Ma con questo gruppo, e con i nuovi acquisti come Lazaros ed altri che arriveranno, potremo essere un Verona ancora più forte, siamo carichi".
IL RITIRO DI RACINES
"E' stata una settimana molto impegnativa, ma ci sta. Domenica abbiamo un'altra amichevole, poi cominceremo la seconda settimana di ritiro. Dobbiamo fare bene perché questa è una piazza importante. I tifosi ci sono vicini, sono più di 3.000 qui. Romulo? E' con noi, si sta allenando, anche se è in attesa di cosa può succedere nei prossimi giorni. Il mercato è ancora lungo, ma finché è qui darà il massimo per questa maglia, poi vedremo. Se dovesse andare alla Juve o in qualche altra squadra sarebbe una nuova tappa della sua carriera e tutti gli augureremmo il meglio, ma finché è qui speriamo che rimanga. Toni? E' un grande uomo oltre che un grande calciatore, ha vinto tanto. Aiuta a migliorare anche noi portieri vista la sua facilità a segnare, noi cerchiamo di anticiparlo, è un attaccante completo. Ha un tale fiuto per il gol che a volte segna anche senza guardare la porta. Anche lo scorso anno è stato formante allenarsi con un campione come lui, sui rigori e gli schemi. Nenè? E' arrivato ieri, abbiamo parlato un po' e ho visto che è carico e voglioso di fare bene. Sa che noi siamo un gruppo umile e una squadra solida che cercherà di rendere al meglio. Ha una voglia incredibile, ieri nonostante tre ore di viaggio era già sul campo ad allenarsi: spero riesca a fare bene perché è un grande calciatore e può aiutare noi e i tifosi. Mandorlini? Fin dal primo giorno ci ha chiesto come stavamo, dal primo allenamento si è visto che è molto carico. Lui vuole sempre vincere e mi ha aiutato tanto in questi anni, ma sono in molti a dovergli tanto. Verona è una piazza difficile da allenare, riuscire ad avere successo qui è molto importante. Quest'anno sarà ancora più voglioso di fare una grande stagione".
Successivamente anche il centrocampista gialloblù Mattia Valoti è intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24.
IL MIO ARRIVO
"Diciotto anni fa anche mio padre era qui all'Hellas Verona, ha lasciato un buon ricordo, infatti tutti dicono, vedendomi, «E' il figlio di Aladino!». Sono contento di quello che ha fatto, ma ora voglio dimostrare io il mio valore. Ho scelto il Verona perché è una società che ha creduto in me, Sogliano mi ha voluto fortemente e ora voglio far vedere nel miglior modo possibile quanto valgo all'allenatore. Inzaghi? L'ho avuto come compagno di squadra, è una persona che ama il calcio, conosce tutti i calciatori dalla Serie A alla Lega Pro. Ha un approccio molto positivo, non mi stupisce vederlo alla guida della Prima squadra. La partita che, credo, mi entusiasmerà di mi più sarà appunto quella col Milan perché è la società che mi ha lanciato".
IL PRIMO IMPATTO
"L'impatto è stato completamente positivo. La squadra è giovane, con tanta voglia di crescere, qualche elemento di esperienza e tanti stranieri. Mi hanno fatto subito sentire parte del gruppo. Riti di iniziazione? Per fortuna non a me, ma al compleanno di Agostini hanno fatto cantare il giovane Fares. Quelli che mi hanno dato più consigli sono Toni, Agostini e Donati essendo i più esperti, ma anche Marques e Rafael sono fantastici. Qui a Verona c'è un'atmosfera stupenda, sono poche le piazze con una tifoseria del genere. Questi tifosi vengono anche di primo mattino a vedere le poche ore di allenamento, credono pazzamente in questa squadra".
Ufficio Stampa
Nenè: "Pronto a dare tutto per questa maglia" / VIDEO
Postata il 26/07/2014 alle ore 15:20
Racines (Bolzano) - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Nenè. Le dichiarazioni del nuovo acquisto gialloblù, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione.
VERONA, LA MIA PRIMA SCELTA
"Sono felice della scelta che ho fatto, sono arrivato in una grande piazza, e quando ho scoperto l'interesse del Verona ho subito accettato. A gennaio si era già manifestata l'opportunità, ma io volevo stare tranquillo e continuare a giocare bene. Anche la mia famiglia è contenta di essere qui, in una bella società e in una grande squadra, che l'anno scorso ha fatto un grande campionato arrivando decima. Verona è sempre stata la mia prima scelta, mi ha colpito quando ho incontrato l'Hellas da avversario, è stata l'unica società realmente interessata a me. Non ci ho pensato un attimo ad accettare. Sono pronto per questa nuova avventura, siamo fortissimi come squadra e dobbiamo dimostrare quello che sappiamo fare per rendere felici tutti i tifosi".
MASSIMO IMPEGNO
"Sono in Italia da cinque anni, spesso e volentieri frenato dagli infortuni. Ora sono al 100% ed in campo non mancherà mai il mio impegno. Mi propongo di fare il massimo in allenamento per dare tutto in partita. Ogni gol che faccio per me è bello, perché aiuta la squadra e mi rende felice".
A COMPLETA DISPOSIZIONE
"Luca Toni è un bravo calciatore, io sono venuto qui per dare una mano e in questa squadra ci sono tanti calciatori importanti. Il mio ruolo lo deciderà l'allenatore, sono a disposizione e posso aiutare tutta la squadra. Posso giocare da prima e da seconda punta, ho fatto anche il trequartista. Non conta il ruolo, l'importante è che la squadra vinca ed io sono qui per questo".
LE PRIME IMPRESSIONI
"La città non l'ho ancora vista bene, ma ci sono stati mia moglie ed i miei due figli. che me ne hanno parlato molto bene. Non ho avuto tanto tempo per parlare con gli altri calciatori, conosco Agostini che ha giocato con me e mi ha parlato benissimo di questa piazza. L'impressione è stata stupenda, mi sono sentito accolto da squadra e società, ora ci sarà tutto il tempo di conoscerci".
SCELTE DI VITA
"Se facessi come Paulinho? Io sono contento di essere in Italia, come campionato preferisco questo. Qui sono veramente felice, non lo sarei in una piazza dove puoi prendere il sole. La mia famiglia è tranquilla e sta bene, per prendere i soldi c'è sempre tempo. Vengo dalla povertà, mia nonna non sapeva pronunciare il mio vero nome (Anderson, ndr) e mi chiamava Nenè, come si chiamano i più piccoli della famiglia. Ho iniziato a giocare a calcio all'età di 18 anni, dai 12 ai 17 anni ho lavorato per essere indipendente e facevo il controllore sugli autobus. Mi allenavo con gli amici, ho fatto una grande prestazione durante un'amichevole ed una squadra mi ha notato. Così eccomi qui, è la vittoria più grande della mia vita. Il mio numero di maglia, se andrà bene alla società, sarà il 99. Prima avevo il 18, ora facciamo 9 più 9".
Ufficio Stampa
#Racines2014 #Day8: seduta mattino
Postata il 26/07/2014 alle ore 12:57
#Racines2014
Racines (Bolzano) - Allenamento mattutino per i gialloblù presso il centro sportivo di Stanghe di Racines. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto circuiti di forza in palestra e trasformazione sul campo. La seduta, seguita da quasi 500 persone, è durata circa un'ora e 40 minuti.
Panagiotis Tachtsidis e Nenè hanno lavorato con il gruppo.
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = CICLISMO: Impresa di NIBALI che trionfa al 'Tour de France' 16 anni dopo il mitico PANTANI! Il corridore siciliano si accomoda così tra i grandissimi che hanno vinto Giro, Vuelta e Tour come solo MERCKX, GIMONDI, HINAULT, ANQUETIL e CONTADOR hanno saputo fare...
FORMULA 1: GP d'Ungheria ricco di colpi di scena con la pioggia a dare imprevedibilità, numerosi i testacoda e gli incidenti ma la vera sorpresa è il secondo posto di ALONSO che riporta la rossa sul podio! Vince RICCIARDO su RED BULL, fantastica la rimonta della MERCEDES di HAMILTON partita all'ultimo posto...
CALCIO & RAZZISMO: Polemiche per una frase di Tavecchio (tra i papabili presidenti FIGC) sui giocatori extracomunitari 'Mangiavano banane fino a ieri e adesso vengono qui a fare i fenomeni!' ma secondo lui non è una frase razzista... TAVECCHIO E LE BANANE, OKAKA: "SCANDALOSO".
LA FIORENTINA RITIRA IL SOSTEGNO ALLA CANDIDATURA
Domenica 27 Luglio 2014
GENOVA - «Scandaloso e inaccettabile. Tutto il popolo dovrebbe averlo già convinto a fare un passo indietro. Dispiace nel 2014 sentire ancora certe cose». Sono le parole di Stefano Okaka, attaccante della Sampdoria,che si dice amareggiato per le frasi di Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza della Figc, su extracomunitari e banane. Secondo Okaka, poi, «il problema è anche di chi fa stare lì» Tavecchio. «Se chi deve dare l'esempio appena parla dice cose del genere è la fine, si va sempre nella stessa direzione - conclude l'attaccante della Samp, nato in provincia di Perugia da genitori nigeriani -. Dispiace che nel 2014 si parli ancora di queste cose o del colore della pelle, adesso basta».
LA FIORENTINA RITIRA IL SOSTEGNO La Fiorentina ritira il proprio sostegno alla candidatura di Carlo Tavecchio alla presidenza Figc. Ad annunciarlo all'Ansa il presidente viola, Mario Cognini, che dichiara: «La Fiorentina, fedele ai propri valori etici e civili, alla luce della recente affermazione del signor Tavecchio, ritiene non più sostenibile la sua candidatura».
FERRERO INCREDULO «Sono rimasto profondamente stupito, quasi incredulo, davanti alle prime parole di Carlo Tavecchio». Massimo Ferrero, presidente della Samp, ha commentato così nel sito del club la «gaffe» del candidato alla presidenza Figc. «Ho votato la sua candidatura per attuare un rinnovamento del movimento basato su una piattaforma programmatica condivisa. Lavoro per un calcio nuovo e per questo non posso condividere ciò che è stato detto venerdì da Tavecchio. Mi auguro si stata solo di una leggerezza».
FIGC, BUFERA SU TAVECCHIO. LA GAFFE: "C'È CHI
MANGIAVA BANANE E ORA GIOCA TITOLARE"
Sabato 26 Luglio 2014
ROMA - «Noi dirigenti abbiamo molti, ma molti più doveri dei Tifosi. Dobbiamo prestare molta, ma molta più attenzione a comportamenti e linguaggi».
Andrea Abodi, presidente della Lega di Serie B, dal proprio profilo Twitter si esprime così sulla gaffe compiuta ieri da Carlo Tavecchio.
l presidente della Lega Dilettanti, candidato alla presidenza Figc, durante l'assemblea della sua organizzazione ha dichiarato che, tra i calciatori extracomunitari, c'è anche chi nel paese d'origine «mangiava banane». Tavecchio ha successivamente precisato il senso delle sue parole: «Mi dispiace se ho offeso qualcuno ma io mi riferivo al curriculum dei giocatori».
Le considerazioni affidate da Abodi al social network alimentano un dibattito animato dalle domande di tifosi e appassionati.
«Attenzione. Una frase inaccettabile non fa di una persona un razzista. La demagogia non è una buona medicina», dice il presidente della Lega di Serie B che, come Serie A e Lega Pro, appoggia la candidatura di Tavecchio.
«La verità è che siamo tutti responsabili di questo clima nel quale c'è bisogno di un nemico da giudicare, da giustiziare. Siamo tutti maestri, educatori e giudici, soprattutto quando ci riferiamo agli altri. Mi auguro tanta intransigenza anche nell'autocritica», aggiunge Abodi in altri messaggi.
LE REAZIONI
ULIVIERI, PRESIDENTE ASSOALLENATORI
«La gaffe del presidente Tavecchio non riguarda me ma chi lo ha candidato. Noi candidiamo Albertini, se l'avesse detta lui una cosa del genere gli avrei tolto il mio appoggio». Lo ha detto il presidente dell'Assoallenatori, Renzo Ulivieri.
PESCANTE, MEMBRO CIO
«Che il presidente Tavecchio abbia avuto una scivolata è fuori di dubbio ma mi pare che abbia subito chiesto scusa». Lo ha dettoil membro del Cio (il Comitato olimpico internazionale), Mario Pescante.
CECILE KYENGE
«Tavecchio farebbe bene a tener presente che le parole, soprattutto se pronunciate da persone che ricoprono ruoli di responsabilità all'interno delle istituzioni, hanno un peso e comportano delle conseguenze. Le parole sono pietre, possono eventualmente dar luogo anche ad episodi di violenza verbale e fisica», così Cecile Kyenge, europarlamentare Pd ed ex ministro per l'Integrazione. «Atteggiamento paternalistico nei confronti di chi si pensa inferiore e da civilizzare», ha poi scritto Kyenge su Twitter.
TOMMASI, PRESIDENTE ASSOCALCIATORI
«Sono sconcertato dalla frase di Carlo Tavecchio su Optì Pobà e le banane. Ma non so se essere ancora più allibito dal silenzio che le ha circondate», dichiara il presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi, che in queste ore ha ricevuto numerose telefonate di protesta di giocatori sia stranieri che italiani. «Sono
letteralmente esterrefatti», ha fatto sapere.
«Penso che non ci sia nulla da commentare. Mi sento solo di fare un invito a tutti i livelli
per abbassare i toni». Lo dice la senatrice del Partito Democratico, Josefa Idem, all'Adnkronos, sulla gaffe compiuta ieri da Carlo Tavecchio. Il presidente della Lega Dilettanti, candidato alla
presidenza Figc, durante l'assemblea della sua organizzazione ha affermato che, tra i calciatori extracomunitari, c'è anche chi nel paese d'origine «mangiava banane».
JOSEFA IDEM, PD
«Penso che non ci sia nulla da commentare. Mi sento solo di fare un invito a tutti i livelli per abbassare i toni», spiega la senatrice del Pd ed ex campionessa olimpica di canoa Josefa Idem.
FONTE: Leggo.it
28.07.2014 Trionfo Nibali
Lo squalo è un Monsieur
Il ciclista dello Stretto stravince il Tour de France a sedici anni da Pantani ed entra nella storia a fianco di Merckx, Gimondi, Hinault, Anquetil e Contador
Da Messina a Parigi per conquistare la Francia a colpi di pedali. Dopo aver trionfato nella 101esima edizione del Tour de France, Vincenzo Nibali entra nella storia del ciclismo mondiale, prima ancora che nello sport italiano.
Il corridore siciliano si mette infatti alla ruota di Bottecchia, Bartali, Coppi, Nencini, Gimondi e Pantani, l'ultimo capace 16 anni fa a salire sul gradino più alto del podio degli Champs Elysees e a far risuonare l'inno di Mameli.
Note che alla fine hanno commosso lo «squalo dello Stretto», in lacrime al momento della premiazione. Gli occhi lucidi e l'emozione, però, non offuscano la lucidità di un ragazzo che alla soglia dei 30 anni, nel momento della gloria, non dimentica di ringraziare chi ha permesso di realizzare il sogno di una vita. «In primis mia moglie Rachele e la piccola Emma (la figlia, che è subito andato a baciare dopo il traguardo, ndr). Senza di loro e senza il sostegno dei miei genitori, che mi hanno seguito sin da bambino, oggi non sarei qui».
Il ragazzo partito a 15 anni dal Sud per diventare atleta in Toscana, ha convinto dall'inizio alla fine della Grande Boucle. In questo Tour si è preso subito la leadership in classifica generale col successo nella seconda tappa (a Sheffield, In Inghilterra), per poi vincere altre tre frazioni, sui Vosgi, sulle Alpi e sui Pireni (con l'arrivo sull'Hautacam). Il dominio di Nibali - interrotto per 24 ore solo dal francese Gallopin - non è stato contraddistino solamente dalle azioni in salita. Anzi, il momento chiave della sua galoppata in maglia gialla è stato probabilmente ad Arenberg (alla quinta tappa), sui settori di pavè della Roubaix che hanno stroncato il campione uscente Chris Froome (ritirato dopo due cadute) e ridimensionato le aspirazioni di Alberto Contador (anche lui costretto al ritiro alla decima tappa).
Inutile dire che col britannico e lo spagnolo in gara fino alla fine, Nibali avrebbe avuto sicuramente maggior filo da torcere. Ma nei 3664 chilometri del Tour, Nibali ha dimostrato una forma fisica e un equilibrio nervoso da numero uno assoluto. Un dominio che alla fine gli ha permesso di brindare a champagne, tra pacche sulle spalle e l'affetto di famigliari e amici. «L'emozione è forte, magari non riesco ad esternarla però dentro di me ho dovuto prendere tante volte il respiro», confessa dopo la premiazione. «È qualcosa di speciale, irripetibile. Ho vinto il Tour de France, finalmente è finito e anche io posso recuperare le energie perchè sono veramente stanco. Perché è stata una gran fatica: non è facile arrivare fino alla fine con la maglia presa al secondo giorno. Ora mi riposerò per poi ripartire da zero con nuovi obiettivi. Il Mondiale? Perchè no?».
Lo «squalo», dopo aver raggiunto Merckx, Gimondi, Hinault, Anquetil e Contador nel ristretto club di corridori capaci di vincere in carriera Vuelta di Spagna, Giro d'Italia e Tour de France, non vede l'ora di andare a caccia di nuovi traguardi. Anche se la testa è ancora a quello raggiunto sedici anni dopo l'impresa di Marco Pantani, quando la celebre avenue parigina degli Champs-Elysèes si tinse d'azzurro per l'ultima volta.
«Un'emozione così forte credo di averla provata poche volte nella vita», ha confessato Nibali sul podio. «Qui, dal gradino più alto, è ancora più bello di quanto potessi immaginare. Non c'è niente di paragonabile». Ha le lacrime agli occhi, lo «squalo» più gentile di Sicilia mentre si rivolge alle migliaia di persone, tra cui tantissimi italiani, venuti ad acclamarlo in questo giorno «appiccicoso di caucciù», come recita l'immortale canzone «Bartali» di Paolo Conte. Parole commosse, pronunciate in modo semplice ed elegante davanti ai fasti dell'Arco di Trionfo, il monumento che forse più di tutti incarna la grandeur dei cugini d'oltralpe. Solo che questa volta il trionfo è tutto italiano. E per una volta, anche i «francesi che s'incazzano» (sempre Conte) sono costretti a fare chapeau.
27.07.2014 Tour de France, Nibali vince
Primo italiano dopo 16 anni
Il siciliano Vincenzo Nibali chiude in maglia gialla vincendo il Tour de France, primo italiano dopo 16 anni dall’ultima volta quando ad imporsi (era il 1998) fu Marco Pantani. È il decimo trionfo italiano. Sul podio anche i francesi Jean-Christophe Peraud e Thibaut Pinot. Lo slovacco Peter Sagan della Cannondale vince la maglia verde, il polacco della Tinkoff Saxo Rafal Maljka la maglia a pois, il francese della FDJ.FR Thibaut Pinot la maglia bianca, l’italiano Alessandro De Marchi il premio combattività e infine l’AG2R La Mondiale miglior squadra. «Non ci sono parole. È uno dei giorni più belli della mia vita. Una grande vittoria»: il team manager di Astana, Alexandre Vinokourov, non è riuscito a contenere l’emozione in attesa della passerella finale di Nibali sulla linea d’arrivo del Tour. Il tedesco della Giant Shimano Marcel Kittel ha vinto la 21esima e ultima tappa dell’edizione numero 201 del Tour de France con arrivo sui Campi Elisi come da tradizione. È la quarta vittoria di tappa per kittel «Dopo il Giro d’Italia, Vincenzo era pronto mentalmente per conquistare il Tour - ha detto all’Ansa il team manager, sottolineando che in Francia «siamo venuti per vincere». E «penso che oggi lui abbia molta fiducia nella squadra. Da noi ha trovato il supporto che cercava». L’ex corridore ha anche ricordato la vecchia amicizia che lo lega al siciliano. «Tra noi - ha detto - ci sono anzitutto amicizia e profondo rispetto tra corridori».
27.07.2014 GP Ungheria: Ricciardo vince, Alonso secondo
L’urlo di gioia di Daniel Ricciardo risuona all’Hungaroring per una vittoria inaspettata. Il grande deluso del weekend è Nico Rosberg. Partito dalla pole position e con Hamilton ultimo dalla pit lane, doveva essere una gara facile, invece, il leader del Mondiale è arrivato solo quarto, preceduto dal compagno di team Hamilton, che non ha rispettato i «consigli» del team di lasciare passare il compagno prima dell’ultimo pit stop, aumentando la «confusione» all’interno dell’argenteo team tedesco. Sui primi due gradini del podio, quindi, sono saliti meritatamente due grandi protagonisti della gara dell’Hungaroring.
Il vincitore Daniel Ricciardo, sempre freddo e perfetto in gara, al suo secondo gran premio in carriera, superando a tre giri dalla fine un immenso Fernando Alonso. Peccato che in F.1 non esista l’ex-aequo, perchè, oggi, lo spagnolo avrebbe meritato di vincere anche lui. Fernando ha accettato la strategia della squadra di montare le soft al secondo cambio, portandole dopo 31 giri al secondo posto finale, tenendo dietro anche le due Mercedes. Un risultato che, insieme al sesto posto di Kimi Raikkonen, risalito dalla sedicesima piazza, permette alla Ferrari di riprendersi il terzo posto tra i Costruttori, ripassando la Williams che oggi ha visto Massa quinto e Bottas, partito terzo, chiudere al settimo posto.
FONTE: LArena.it
FIGC, Tavecchio: ''Vanno bene le critiche, ma non sono razzista''
Francesco Gala
Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza della Federcalcio, ha rilasciato alcune dichiarazioni, tramite una nota, dopo le polemiche che si stanno sollevando in queste ore in seguito ad una gaffe sugli extracomunitari. Ecco le sue parole: ''Accetto le critiche, ma non sono razzista. Nel discorso fatto ieri, in maniera impropria e per questo mi scuso ancora una volta, mi riferivo al fatto che sono a favore dell'integrazione, ma al contempo rinnovo la necessità di scoraggiare l'utilizzo di calciatori che non migliorano la qualità del nostro campionato. Come scritto nel mio programma elettorale, se sarò eletto Presidente della FIGC, la Federazione condurrà una politica fattiva contro ogni discriminazione".
FONTE: EuropaCalcio.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
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8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.