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Dopo HELLAS VERONA-RAVENNA è finita la pazienza! Tutti in ritiro, orecchie basse e lavorare. L'onda lunga di ITALIA-BULGARIA arriva a Verona.


HELLAS VERONA RAVENNA, I COMMENTI DEI BUTÈI: Da più parti (in Curva Sud dai butèi con cui ho seguito e vissuto la partita ma anche sulla chat a fianco e nel forum del Blog B/=\S 'http://bondolasmarsa.easyfreeforum.com'), noto attacchi al lavoro di mister REMONDINA:
- Bisso: Remondina ha responsabilità gravissime, secondo me è da esonerare...
- Ark: Remondina non l'ho capisco proprio...
- Sansfason: Remondina in stato confusionale, no lè ancora riusio a darghe un sugo... A un certo punto lori i gavea el libero noaltri ci ghemo meso dentro? Puccio! Un incontrista... Meteghe uno sula fasa. Par mi no lè bon lesere le partie in corsa chiuso. El fa solo casin... Da Dalt el la fato entrar al 91 minuto. Ma doe semo all'oratorio: dai su va dentro fate 5 minuti anca ti che sughemno tuti. Deso va ben che non se ha sugà col 4 3 3 ma do tre cross bisognava farli nesun che rivava sul fondo par crosar?
- Manaland: Butei... son sensa parole. Io vedo in Remondina l'anello debole... dopo tutti questi mesi la squadra non ha fisionomia, gioco nè modulo! Non è possibile!
- MyHellas: Questi giocatori non credono più nell'allenatore ed oggi lo hanno fatto capire!
- Martino: Sto iniziando ad avere i primi dubbi su Remondina, spero tanto di sbagliarmi.
- Mister Loyal: Remondina, secondo me, ha diverse colpe: 1) cambiare continuamente moduli e giocatori. Scelga uno schema base, scelga anche undici titolari e su queste opzioni lavori, qualunque esse siano. Se, poi, devo dire la mia, non rinuncerei tanto facilmente a Puccio ed ho seri dubbi su Rafael. Inoltre, se opta per il 4-3-3, deve utilizzare una punta centrale e due più "leggere". Tiboni e Girardi sono due punte centrali. Ad esempio, Anaclerio, Girardi e Scapini. 2) inanellare cambi cervellotici e, spesso, sconclusionati. Oggi siamo arrivati all'assurdo di effettuare una sostituzione "tattica" nel tempo di recupero, manco dovessimo pensare a perdere tempo. 3) non avere caricato la squadra nell'intervallo che è entrata in campo, a dire poco, intorpidita.

I sondaggi B/=\S:
Qual'è il miglior attacco dell'HELLAS? [52 votes total]

4-3-3: GOMEZ TALEB-GIRARDI-ANACLERIO (6)
 12%
4-3-3: TIBONI-GIRARDI-ANACLERIO (7)
 13%
4-3-3: GOMEZ TALEB-GIRARDI-DA DALT (1)
 2%
4-3-3: DA DALT-GIRARDI-ANACLERIO (0)
 0%
4-3-1-2: PAROLO-TIBONI-GIRARDI (8)
 15%
4-3-1-2: PAROLO-SCAPINI-GIRARDI (14)
 27%
4-3-1-2: PAROLO-DA DALT-GIRARDI (1)
 2%
4-3-1-2: PAROLO-GOMEZ TALEB-GIRARDI (0)
 0%
4-3-3: Altro (2)
 4%
4-3-1-2: Altro (13)
 25%

Ed in molti, compreso il sottoscritto, hanno visto nel secondo tempo col RAVENNA fare capolino lo 'spirito' della squadra 2007/2008:
- RicchiHellas: Che tristessa butei....nel secondo tempo ho tacà a vedar le ombre dell'anno scorso...
- Sanfason: partia ignobile. molto simile a quele de l'ano pasà.
- Bubu77: Non go parole par commentar il non gioco del secondo tempo di ieri... Smarso ed altri possono confermare il mio stato d'animo a fine partita... ottimismo sotto le scarpe...

RougeHellas ci ricorda, giustamente, ... che quei che i va in campo iè i sugadori i ga da tirare fora i àtributi... ieri el secondo tempo lo ghemo zuga de merda no ghe scusanti, non capisco perchè non ha messo su Da Dalt invece di Puccio...

I Video del TGGIalloblù:
- PRISCIANTELLI: NESSUNA PUNIZIONE
- REMONDINA: SEMPRE SOTTO ESAME
- VERONA-RAVENNA 1-2: IL SERVIZIO

Che dire butèi? Anche a me ultimamente sono venuti parecchi dubbi, sopratutto dalla partita persa col PADOVA in poi e mi complimento con tutti per lo spirito critico che dimostrate ma vi invito anche non buttare via il bambino insieme all'acqua sporca! REMONDINA ha certamente delle colpe e, sopratutto con PADOVA e PERGOCREMA, ha fatto delle scelte molto discutibili... Però dire che non ha ancora dato un gioco alla squadra mi sembra perlomeno ingeneroso: in fondo col RAVENNA abbiamo assistito ai primi veri 45 minuti di non gioco ma sono stati i primi! Nelle partite disputate dall'HELLAS fino a CREMONA qualcosa di buono s'era visto! Questo non ci deve bastare per tutto il campionato chiaramente ma ci deve comunque far avere ancora fiducia nel mister e nei butèi che giocano, sopratutto perchè sono coadiuvati, dentro e fuori dal campo, da gente che l'anno scorso ha visto com'è finita e farà quanto e necessario perchè non ricapiti! A tal proposito giunge puntuale il richiamo di PREVIDI che oggi tira le orecchie al VERONA imborghesito degli ultimi tempi e annuncia provvedimenti (ritiro ad Affi e allenamento all'antistadio)... Ad ogni modo, a ulteriore esempio di come il calcio sia materia opinabile ed analizzando le pagelle gialloblù di HELLAS VERONA-RAVENNA consegnate da LEGGO, DNEWS e TGGialloblù, scopriamo che l'accordo pieno c'è soltanto sulla prestazione di RAFAEL e SCAPINI (unici con medie sufficienti e l'attaccante giudicato il migliore dei nostri) con differenze di mezzo punto per gli altri ma giudizi addirittura opposti su MORACCI (si va dal 'sulla fascia crea pericoli' al 'non spinge ed è troppo timido') e CORRENT (da 'impalpabile che naufraga senza lottare' a 'corridore per tutti come Scapini')...



L'ONDA LUNGA DEGLI EPISODI DI STAMPO FASCISTA DURANTE BULGARIA-ITALIA ARRIVA IN VENETO: E a Verona in particolare! Riporto sotto una raccolta di articoli che dimostrano come la frangia ULTRAS-ITALIA, di stampo hooligan e nata proprio a Verona, abbia pianificato a tavolino i disordini di Sofia. La maggioranza delle tifoserie italiane è di destra e che si faccia proselitismo politico anche in Curva Sud (come nel resto delle Curve d'Italia) è cosa nota da tempo... Quello che mi sorprende è come alcuni fra questi pseudo-tifosi siano strumentalizzati senza nemmeno averne coscienza salvo poi lamentarsi se il media o il 'buonista-moralista-perbenista' di turno (così viene bollato chiunque cerchi di separare il tifo per l'HELLAS VERONA dalla politica o semplicemente provi a richiamare l'attenzione su queste tematiche), li ritiene manovrati politicamente e/o economicamente: ma era proprio necessario che fra le bandiere appese Domenica fuori dalle ringhiere del BENTEGODI spuntasse anche uno striscione di commiato a Jorg HAIDER? E cosa c'entra con la vostra protesta verso CORTE PANCALDO? Stai a vedere adesso che anche la morte del capo dell'ultradestra austriaca è da imputare ad ARVEDI e PREVIDI novelli sicari!

ALTRE NEWS: Ieri allenamento, ANACLERIO e GARZON in gruppo, differenziato per CORRENT e MORACCI, riposo precauzionale per BELLAVISTA ma sopratutto guai per SIBILANO appena rientrato: rilevata una lesione al crociato anteriore del ginocchio sinistro, mercoledì l'operazione chirurgica!



GIOCO PRONOSTICI:
Martino brucia tutti oggi e si laurea per la prima volta CAMPIONE DI GIORNATA 8) seguito da un Bruni ritrovato e da RobRoy...

Ale90HVr realizza un solo punto (record negativo anche per lui!!!) e diventa SFIGADON salvando me, mr Boro e MR31032001

In classifica generale assembramento alla piazza d'onore che conta ben 3 presenze oltre alla mia: Boro, Bridget e Gabri ma torna in testa solitario il CAMPIONE della scorsa stagione Bruni :) (tanto te ripijo hi hi), in zona retrocessione RougeHellas, Pose Gialloblu e Ale90HVr...


Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
Bruni30
Boro, Bridget, Gabri e Smarso29
RobRoy28
Martino26
Scaligero25
Bubu77 e MR3103200124
RougeHellas22
Pose Gialloblu18
Ale90HVr17


Puoi commentare questo articolo sul forum BONDOLA/=\SMARSA oppure in coda a questo post per aprire magari uno scambio di opinioni... Con la prima di campionato è ripartito il gioco pronostici B/=\S: l'anno scorso la spuntò BRUNI per un solo, misero punto! (fra l'altro preso alla rubentina) Brucia ancora ma, anche quest'anno ci sarà da giocarsela! Che aspettate dunque? Si potrà giocare fino all'inizio delle partite!





Calcio, Lega Pro 1A: Hellas Verona - Ravenna 1-2
Gli ospiti vincono senza forzare. Poche emozioni, ma 3 punti determinanti
Il Ravenna espugna il Bentegodi dell’Hellas Verona ottenendo il massimo risultato con il minimo sforzo in una partita che, per il gioco espresso dalle due formazioni, sarebbe dovuta finire 0 a 0.


SORPRESA. Decisiva invece la seconda parte di un primo tempo iniziato in sordina dalle due squadre, in cui il risultato si sblocca a sorpresa con la fiammata ospite al 17’: Sabato pesca Zecchin sulla sinistra, il numero 11 giallorosso controlla di petto e serve al centro per l’incornata vincente di Gerbino.
PALO. Il Verona cerca di reagire e costruisce 5 minuti dopo la più grande occasione per riequilibrare la sua partita: Moracci scende sulla sinistra e centra all’indietro per Scapini, che spalle alla porta si gira e batte di mancino. Rossi si tuffa e devia sul palo, la palla gli torna tra le braccia.
BELLAVISTA, BRUTTA IDEA. Alla mezzora l’episodio che dà il colpo di grazia al Verona: Bellavista viene ammonito per un’entrata al limite della propria area, lo stesso giocatore esce per farsi medicare e rientra senza il permesso dell’arbitro. O meglio, con quello di un guardalinee, cosa che però non va giù a Zonno, inflessibile: doppio giallo e l’Hellas perde uno dei suoi uomini fondamentali.
BARAONDA. Nei minuti finali del primo tempo succede di tutto. Il Verona spinge e sfiora il pari prima con una rovesciata sporca di Corrent e poi con un’altra bella girata di Scapini, ma nessuno dei due inquadra la porta. Ci pensa poi Giampieretti a ristabilire la parità numerica, rimediando un paio di gialli nel giro di 8 minuti e rinvigorendo le speranze dei padroni di casa. Che recriminano per una trattenuta in area di Anzalone su Girardi, ma inutilmente.
SBADIGLI. La ripresa scivola via lentamente senza emozioni, i ritmi bassissimi favoriscono l’esperta formazione ospite che controlla senza alcun affanno e al 40’ chiude la partita al terzo tiro in porta (il secondo era stato un bel destro al volo di Rossetti da fuori, parato): Anzalone appoggia in rete facilmente un pallone vagante in area con la difesa gialloblù fossilizzata.
FISCHI. Inutile il gol di Gomez al 95’, sottolineato dal grande silenzio di un Bentegodi avvilito. L’Hellas esce tra gli improperi del suo numeroso pubblico dopo un resa inaccettabile e scivola nel centroclassifica rimanendo squadra né carne né pesce. Il Ravenna si porta a casa tre punti costruiti su un gol, il primo, che ha permesso ai romagnoli di controllare e risparmiare gli sforzi.

FONTE: SportEVai.it


- Al Bentegodi Ultrà Hellas, uno striscione per Haider.
>>Uno striscione appeso fuori dalla Curva Sud del Bentegodi, con un “Ciao Jorg” a caratteri cubitali, e davanti una bandiera del Verona. I tifosi dell’Hellas hanno voluto ricordare ieri il leader dell’ultradestra austriaca Jorg Haider, morto nella notte tra venerdì e sabato in un incidente stradale. Lo striscione è stato appeso in occasione della partita Verona-Ravenna. Ieri le analisi condotte sull’auto del leader politico dalla procura di Klagenfurt hanno confermato che Joerg Haider guidava al doppio della velocità consentita, a 142 chilometri all'ora, quando nella notte tra venerdì e sabato ha improvvisamente perso il controllo della sua auto, è uscito di strada e si è ribaltato, morendo sul colpo. Il limite di velocità sul tratto di strada percorso da Haider è di 70 chilometri orari, e in alcuni punti scende a 50 chilometri all’ora. Per la morte di Haider erano arrivati i messaggi di cordoglio del sindaco Flavio Tosi e del presidente della Regione, Giancarlo Galan.

FONTE: Dnews.eu


- Tifo azzurro, anima nera
... Così, sempre all’inizio del decennio, mentre l’esperienza dei Viking non riesce a decollare, c’è chi pensa a un nuovo progetto, ancor più politicamente connotato. All’inizio sono soltanto un centinaio. Uniti dalla stessa aspirazione: creare un gruppo organizzato al seguito della nazionale di calcio. La fede politica è chiarissima. Il modello è quello degli hooligans inglesi.


L’embrione del progetto è dei “duri” della curva del Verona durante gli Europei del 2000 e viene subito raccolto dagli ultrà della Triestina, dell’Udinese, del Treviso, ai quali si aggiungono gli Irriducibili della Lazio, i più “neri” tra i supporter della Roma e altre frange minoritarie. Al ritorno in Italia si svolge un summit segreto a Verona, dove si decide la linea: sostenere la nazionale come una squadra di club, con coreografie, trasferte organizzate e una mappa di tifosi amici e nemici. In quell’occasione nasce il nome: Ultras Italia. Il loro numero aumenta anno dopo anno. Fino a raggiungere, stima la polizia, le settecento-ottocento unità...

FONTE: IlSecoloXIX.IlSole24ore.com


- Il portiere Rafael non cerca scuse dopo il ko interno col Ravenna: «Una ripresa indecente»
«Hellas, troppo brutto per essere vero»
Tutti con il mister. Rafael è sicuro, il giorno dopo la triste partita con il Ravenna, finita 1-2, con l’Hellas surclassato dai fischi del Bentegodi. Gian Marco Remondina non è responsabile della debacle interna. E anche se adesso l’allenatore finirà inevitabilmente sul banco degli imputati, la squadra è con lui. «Parto col dire - spiega il portiere del Verona il giorno dopo il ko con i romagnoli - che la partita è stata veramente molto brutta. Quel secondo tempo addirittura indecente: insomma, un Hellas troppo brutto per essere vero. Se questa squadra smarrisce la voglia di giocare, la voglia di “mangiare l’erba” del Bentegodi, allora non andiamo da nessuna parte».
L’analisi di Rafael è durissima e spietata e lascia pochi spazi alle obiezioni. «La classifica piange - aggiunge il numero uno -. Ed è inutile guardare davanti a noi. E’ meglio pensare che la coda è appena a tre punti, è meglio parlare meno ed essere più concreti».

Tutto giusto, tutto corretto. Ma perché il Verona ha giocato così male, soprattutto nella ripresa? «Quello che è successo è davvero incredibile - spiega Rafael. - Se riguardo il film della partita, vedo un ottimo Hellas anche dopo aver preso lo 0-1 e ancora migliore dopo l’espulsione di Bellavista. Ci siamo buttati in avanti, abbiamo avuto un paio di occasioni per pareggiare, Scapini ha colpito un palo. Anch’io non mi so spiegare quella ripresa così abulica. So solo che per noi questa gara era molto importante e che pensavamo veramente di poter fare un grande salto di qualità. Non vi nascondo che avremo voluto vincere la partita per scalare posizioni in classifica. Forse quel gol ci ha tagliato le gambe, ma la verità, nuda e cruda, è che dobbiamo crescere ancora tantissimo».

Il pensiero va inevitabilmente a Remondina, alla dura contestazione che l’allenatore ha subìto a fine gara, a quello che potrà succedere da adesso in poi. «Con il mister non c’è nessun problema, anzi. Siamo con lui e sono sicuro che ci tireremo fuori da questa situazione», chiude il portiere. Oggi intanto ci sarà sicuramente un faccia a faccia tra Previdi (che anche ieri non stava bene), il diesse Prisciantelli, i giocatori e il tecnico. Escluso (per ora) un ritiro. Probabile un’altra rivoluzione per la gara di domenica prossima a Reggio Emilia, trasmessa in pay per view via satellite da Conto Tv2.

FONTE: Leggo.it


- LA VERGOGNA DEGLI HOOLIGAN TRICOLORI
Sono veneti gli ultras neofascisti di Sofia. Un giovane di Castelfranco fra i tre fermati dalla polizia bulgara dopo gli incidenti. I tre giovani italiani già rilasciati dal giudice bulgaro.
... Fanno parte del gruppo «Ultras Italia» che segue da anni la Nazionale azzurra e che sinora, per la verità, non aveva mai creato eccessivi problemi. Né mai si era scontrato coi tifosi avversari. L’estrazione del gruppo è di destra. I promotori vengono dal Triveneto. Da Verona, Padova, Treviso, Trieste e Udine. A questi a Sofia si sono aggiunti gruppuscoli (poche unità, in realtà) dalla Campania e dalla Puglia. Hanno bandiere tricolori dove compaiono le città d’origine dei militanti: sabato sera sono state tolte per non essere identificate. Si ispirano alla tifoseria inglese. In Bulgaria hanno trovato una tifoseria di nazisti veri, quella del Levski.


La Figc aveva messo a disposizione dei tifosi italiani 144 biglietti per la partita: tutti nominativi, quindi facilmente controllabili. E il Viminale infatti li aveva controllati tutti: fra quelli partiti per Sofia non c’era nessuno con un Daspo in corso, nessuno che era stato inibito dal frequentare uno stadio...

Adesso il Viminale aspetta di leggere gli atti che arriveranno dalla polizia bulgara poi prenderà dei provvedimenti: in questo caso, è possibile dare il Daspo per cinque anni almeno ai tifosi che sono stati arrestati o a chi è stato identificato nei disordini. Un Daspo internazionale che impedisce di frequentare non solo gli stadi italiani ma di tutta l’Europa. I nostri hooligans, insomma, non metteranno più piede in uno stadio. Per fortuna...

FONTE: Espresso.Repubblica.it


- Presidente autoritario, ministri neofascisti, tifosi razzisti
Il Presidente del Consiglio Berlusconi è sempre più preda di un delirio da autoritarismo: cerca in modo premeditato di svuotare il ruolo del Parlamento, togliendogli la possibilità di esercitare il controllo di bilancio ed impedendogli di intervenire sui provvedimenti, governando solo per decreti legge (che la Costituzione ammette solo in casi di urgenza); mette sempre più il bavaglio all’informazione, come vuol fare con la nuova legge sulle intercettazioni; cerca di sottomettere i Pubblici Ministeri al potere politico, come vuol fare con la riforma del sistema giudiziario. Sempre più risponde con il “me ne frego” di mussoliniana memoria.

Ministri neofascisti come La Russa, che insieme al sindaco di Roma Alemanno elogiano la Repubblica di Salò. Farei un torto alla mia coscienza - dice La Russa - se non ricordassi che altri militari in divisa, come quelli della Nembo dell'esercito della Rsi, …………combatterono credendo nella difesa della patria, opponendosi nei mesi successivi allo sbarco degli anglo-americani e meritando quindi il rispetto……. di tutti coloro che guardano con obiettività alla storia d'Italia". E Alemanno parla di italiani civili e militari che "per primi eroicamente cominciarono la lotta di liberazione della nostra patria", dopo l'armistizio di Cassibile.

Un partito di governo, la Lega Nord, che sempre più mostra la faccia del razzismo, in ogni occasione ed in ogni legge, dove trova sempre il modo di accanirsi contro gli stranieri per motivazioni spesso di chiaro contenuto xenofobo. L’ultima conferma viene dagli elogi alla scomparso Heider, leader della destra razzista in Austria, definito “patriota” dal sindaco di Verona Flavio Tosi. In questo clima da dittatura dolce, realizzata senza apparenti strappi, ma con provvedimenti continui, uno dopo l’altro, è fin troppo evidente dove tragga alimento l’odio razzista sempre più espresso negli stadi italiani, ma dall’altra sera, anche in uno stadio straniero, a Sofia, durante l’incontro di calcio Bulgaria-Italia...

FONTE: PoliticamenteCorretto.com


- DOMENICA SI VA A REGGIO EMILIA: UN ALTRO KO PUÒ ESSERE FATALE A REMONDINA
Il Verona è già all’ultima spiaggia. Dopo un inizio brillante la sconfitta di Cremona ha incrinato la fiducia del gruppo, e da lì in poi si è vista una squadra troppo
timorosa e remissiva. Sotto accusa il tecnico. I continui cambiamenti di modulo e di ruoli disorientano i giocatori

Il Verona si è perso, non solo ha perduto contro il Ravenna. Come Pollicino ora deve ritrovare i sassolini lasciati nel bosco per tornare ad essere la squadra di inizio stagione. Partiamo da un concetto molto chiaro. La società disse di voler costruire una squadra giovane ma competitiva e l’ha fatto. Il Verona sinora non è stato triturato da nessuno. La cortissima classifica (con 8 punti si è a 2 dai play off e ad uno dai play out!) testimonia l’equilibrio attuale del campionato. L’alibi che in campo ci vanno tanti giovani dunque non regge ed è sbagliato cercarlo, altrimenti si doveva dire di voler costruire una gruppo giovane e basta. La nuova squadra ha fatto un precampionato dignitoso, non sfigurando mai, con una lenta ma progressiva crescita, e l’avvio di stagione confermò il tutto. A Lumezzane si doveva vincere e si è pareggiato, si è vinto con la Spal, si è vinto con la Sambenedettese. I sette punti in tre gare non sono arrivati per caso. L’Hellas giocava bene, era spavaldo, metteva sotto l’avversario per lunghi tratti, indipendentemente dagli schemi utilizzati da Remondina.


La “fatal Cremona” La chiave di volta in negativo è arrivata con la trasferta di Cremona. Arbitro penalizzante, risultato bugiardo: un 3-1 che ha fatto, evidentemente, molto male. Perché col Padova, nella partita casalinga successiva, è entrato in campo un altro Verona: timoroso, remissivo e nuovamente perdente. A Pergocrema il brodino del pari, arrivato dopo una partita nel complesso equilibrata, sembrò rincuorare gli animi.

Si può parlare di crisi Domenica il Verona ha confermato la sua crisi, prima latente, ora manifesta. Il solo Scapini non ha potuto reggere le sorti dell’incontro, ben salde nelle mani emiliane. Alibi? Nessuno. Il palo è come tirare fuori, spietatamente parlando. Le espulsioni, una a testa. L’assente Tiboni è stato ottimamente sostituito dall’attaccante di Bovolone. Invece, come dopo l’1-0 a Cremona e dopo lo svantaggio col Padova, al gol di Gerbino Polo ilVerona si è sciolto, abbozzando solo timidi tentativi di riscossa. Non come con la Spal quando il carattere e la spregiudicatezza fecero ribaltare il risultato. L’impressione è che la squadra dopo Cremona sia più insicura, affronti le gare col “primo non prenderle” in testa. Poi c’è anche la confusione tattica e di ruoli assegnati ai giocatori. Remondina le sta tentando tutte, evidentemente cercando alla domenica delle risposte che durante la settimana arrivano in allenamento. La miglior medicina, si sa, sono i risultati. Ma la malattia del Verona ora preoccupa e Reggio Emilia pare rappresentare già una sorta di ultima spiaggia per convincere che il Verona, così com’è stato pensato, funziona sul serio.

- Al “Giglio” ci saranno diverse novità
Parolo prenderà il posto di Bellavista e Girardi rischia di finire in panchina

FONTE: DNews.eu


- Una regia politica dietro i "fatti" di Sofia?
"Guardate bene come evolverà questa storia, come verrà affrontata e le analisi che ne verranno fatte, perché verrà tutto ridotto a una manifestazione di teppismo e di cronaca. Mentre la vera chiave di lettura degli scontri di Sofia è esclusivamente politica, come politica è la connivenza e la protezione di cui questi gruppi ultras godono". Gianfranco Bettin è forse il sociologo che gode della visione capace di offrire il panorama più comopleto del tifo calcistico organizzato...
E non a caso proprio dal NordEst arrivano i neofascisti di Sofia.
"Sì, erano equamente divisi tra Nordest e l'intero Sud. Ma indubbiamente i più attivi e quelli che sono sembrati i registi degli scontri erano di Verona, Padova, Treviso e Trieste".
Una regìa politica quindi?
"Sì, perché quello che non viene riportato da molte delle cronache che ho letto - non so se volutamente o meno - è che si è trattato di un'aggressione combinata a tavolino da una parte degli ultras italiani assieme agli ultras di destra bulgari contro i tifosi del Cska di Sofia, una curva tradizionalmente di sinistra. Un'esportazione quindi di un modello molto ben collaudato in Italia".
Quale?
"Lo stesso modello che ha permesso alla destra di infiltrarsi e infine di egemonizzare buona parte del tifo organizzato in Italia. Basta pensare ai casi della Roma o del Milan per rendersene contro. Una strategia pensata a tavolino, che ha beneficiato della protezione e della copertura di buona parte del centrodestra italiano".
Quasi la coltivazione di un terreno di espansione.
"Sì, coltivazione è proprio il termine. E queste frange estreme sono state coltivate metodicamente dalla destra italiana. Una parte poi ne è rimasta scottata. Ma il mandato per continuare in questa politica di copertura se non di connivenza è esplicito. Basta pensare all'urlo di guerra di La Russa per riportare una nota squadra siciliana in serie A cavalcando i moti di piazza. Poi, quando si raggiungono le inevitabili conseguenza come la morte di un poliziotto o l'attacco organizzato alla questura di Roma, si mostra il "volto duro della legge", ma questo fa comodo, perché è una dimostrazione di forza da parte dello Stato che dura molto poco e che non risolve nulla. La stessa aggressione organizzaza di Sofia non è altro che un altro debordare, cioè passare i confini dello Stato: come si fa a restare stupiti di quanto avviene a Sofia, quando è la replica fotografica di ciò che avviene ogni domenica nei quattro quinti degli stati italiani? O forse da noi c'è qualcuno che non si accorge dei saluti nazisti, del rogo delle bandiere avversarie, delle svastiche e dei cori razzisti, dei "buh" contro i giocatori di colore?"


Ben diverso quindi dall'espressione di un disagio sociale o le radici sono le stesse?
"In molte realtà urbane, come Milano, Torino, Genova, Roma o il Meridione, sono espressione di un disagio sociale, di una ricerca esasperata di aggregazione e di condivisione so ciale in assenza di una progettualità. Ma nel caso del NordEst siamo di fronta a qualcos'altro: queste frange sono di ceti abbienti, li stessi che hanno generato Ludwig (la cellola neonazista veronese capeggiata da Marco Furlan e Wolfgang Abel, rampolli dell'alta borghesia scaligera ndr) e che nel tifo organizato cercano un motivo di sopraffazione e scontro belluino come espressione politica primaria.

FONTE: Articolo21.Info


- L’ANALISI DEL PRESIDENTE.
UN PUNTO IN QUATTRO PARTITE, UN MOMENTO DELICATO PER I GIALLOBLÙ CHE POTREBBERO ANDARE IN RITIRO
«Il Verona? Si è imborghesito». La delusione di Previdi dopo il ko contro il Ravenna «Chiediamo scusa a tutti, prenderò dei provvedimenti»
Sono passate ventiquattrore ma non ha ancora smaltito la delusione. Il presidente del Verona, Nardino Previdi, è arrabbiato, inutile nasconderlo. La squadra ha raccolto un punto in quattro partite, un momento difficile per Corrent e compagni, in poco meno di un mese l’Hellas è scivolato dal secondo posto al fondo della classifica. Non è ancora arrivato al livello di guardia, per carità, ma nelle prossime gare con Reggiana, Lecco e Portosummaga dovrà guardarsi alle spalle, senza alzare gli occhi verso il cielo.
«Non ho mai detto che dobbiamo fare un campionato da prima della classe - ammette Previdi - ma non mi piace vivacchiare senza combattere. Pretendo la stessa cosa dalla mia squadra. Siamo partiti bene ma quello che è successo nelle ultime partite mi ha deluso tantissimo. Il secondo tempo di domenica pomeriggio è la classica goccia che fa traboccare il vaso. La squadra non ha combattuto, non ha cercato il pareggio, ha lasciato il pallino in mano agli avversari. Non va bene così».

Staff tecnico e giocatori, tutti sul banco degli imputati. Oggi il presidente parlerà al gruppo, non si escludono provvedimenti, il Verona potrebbe andare in ritiro per preparare meglio la sfida di Reggio Emilia. «Qualcosa farò perchè questa situazione non mi piace e voglio dare una scossa a tutto l’ambiente - continua Previdi - parlerò con Remondina e i giocatori alla ripresa degli allenamenti, voglio capire cos’è successo nelle ultime gare, soprattutto nel secondo tempo. Se ripensate alle partite con il Padova, con la Cremonese, con il Ravenna il Verona ha perso la tramontana nella ripresa. Anche a Crema, a dire il vero, ma poi c’è stata la reazione e si poteva anche vincere». Non è successo lo stesso contro i romagnoli. Una sola occasione da gol con Moracci, su palla inattiva, poi tanta confusione, un po’ di accademia e niente più. «Ci siamo meritati i fischi dei tifosi - ammette - alla fine ci sta la protesta dopo una partita così. Dobbiamo chiedere scusa alla nostra gente, a quelli che si sono abbonati, ai tifosi che ci hanno dato fiducia. Siamo tutti responsabili, la società non si tira indietro. Noi abbiamo scelto questi giocatori perchè ci fidiamo di loro, sappiamo quello che possono dare e vogliamo il massimo. Se la squadra non raggiunge il risultato, noi ci facciamo un esame di coscienza, mi sembra normale».

Una questione di testa, l’inesperienza, qualche problema fisico? Remondina ha già alzato il bunker e difeso la squadra. «L’impegno di questi ragazzi non si può mettere in discussione», ha detto il tecnico gialloblù dopo la sconfitta con il Ravenna. «Nessuno mette in dubbio l’impegno della squadra - spiega Previdi - ma l’Hellas mi sembra imborghesito, ha perso l’adrenalina che aveva mostrato nelle prime partite del campionato. Noi abbiamo investito sui giovani perchè volevamo dare un taglio con il recente passato, sapevamo che potevano peccare d’inesperienza ma questi ragazzi possono gettare in campo voglia, determinazione, grinta, entusiasmo. Questo è quello che vuole la gente di Verona, quello che vogliamo noi». Anche l’arbitraggio, però, non ha regalato nulla all’Hellas. «Probabilmente nell’espulsione di Bellavista si è dimenticato un po’ di buon senso - conclude Previdi - ma quell’episodio conferma una volta di più che una squadra che vuole portare a casa risultati importanti deve tenere alta l’attenzione per novanta minuti».


- La Curva fischia ma i gialloblù non scappano
Finisce tra i fischi la partita tra il Verona e il Ravenna ma i gialloblù che incassano la seconda sconfitta consecutiva al Bentegodi vanno lo stesso sotto la Curva. Una prova di personalità, anche nei momenti difficili bisogna affrontare la realtà, anche questo può essere un segnale di crescita umana e professionale.

FONTE: LArena.it


- Verona in ritiro da stasera. Prisciantelli: "Non è una punizione". Remondina: "Sono d'accordo". Una giornata a Bellavista
La decisione è stata presa stamattina dalla società. La squadra dormirà ad Affi ma si allenerà regolarmente all'antistadio. Remondina: "Scelta che condivido". Prisciantelli: "Non è una punizione".
Il Verona da stasera andrà in ritiro. Lo ha deciso la società di Corta Pancaldo dopo la brutissima prova con il Ravenna. "Non è una punizione" ha spiegato iggi all'inizio degli allenamenti il ds Priscainetlli "ma solo un modo per ritrovare la concentrazione". "Condivido la scelta e mi rimetto alle decisioni della società" ha aggiunto il tecnico Remondina.

All'allenamento non c'era il presidente Previdi che è a casa febbricitante e che appare il più arrabbiato per la situazione che si è creata. I giocatori dormiranno ad Affi ma continueranno ad allenarsi regolarmente all'antistadio. "Non vogliamo che la squadra si nasconda ai nostri tifosi" ha detto il ds Prisciantelli. "Alla società non è affatto piaciuto l'atteggiamento della squadra nel secondo tempo. Così non ci sta bene". Intanto, come era prevedibile, Bellavista è stato squalificato per una giornata dal giudice sportivo.

- PRISCIANTELLI: NESSUNA PUNIZIONE
- REMONDINA: SEMPRE SOTTO ESAME
- VERONA-RAVENNA 1-2: IL SERVIZIO

FONTE: TGGialloblu.it


- Prima seduta settimanale di allenamento all'antistadio
Lavoro tecnico-tattico e potenziamento aerobico martedì pomeriggio per la squadra di Gian Marco Remondina
Primo allenamento della squadra scaligera in preparazione alla sfida con la Reggiana, in programma domenica 19 ottobre allo stadio "Giglio". Sul campo dell’antistadio gli uomini di Gian Marco Remondina hanno affrontato lavoro tecnico-tattico con possesso palla e partitelle a campo ridotto, oltre ad esercizi di potenziamento aerobico guidati dal preparatore atletico Cristiano Mazzurana. Aggregati al gruppo Anaclerio e Garzon, differenziato per Corrent e Moracci. A riposo precauzionale Antonio Bellavista, a causa della contusione subìta nella gara col Ravenna. La risonanza magnetica effettuata da Lorenzo Sibilano ha evidenziato la lesione del legamento crociato anteriore sinistro: mercoledì il difensore si sottoporrà ad un’operazione a Pavia, dal Prof. Benazzo. Mercoledì doppia seduta di allenamento, sempre all’antistadio.

- Remondina: "Cerchiamo di essere caparbi"
"A Reggio la gara del riscatto, ci aspettiamo un cambio di passo già visto altre volte"
Martedì pomeriggio la squadra gialloblù ha ripreso ad allenarsi sul campo dell’antistadio. Presso la sala stampa dello stadio "Bentegodi", il tecnico Gian Marco Remondina ha incontrato gli organi d’informazione. Messa alle spalle la sconfitta subita ad opera del Ravenna, domenica 19 ottobre ci sarà l’opportunità per rifarsi: "La gara di Reggio Emilia ha una doppia valenza, dobbiamo vedere il riscatto mentale ed un cambio di passo già evidenziato in altre partite. Il risultato si vedrà dopo il fischio finale, per noi è importante l’atteggiamento. Le difficoltà sono all’ordine del giorno, soprattutto quando cambi parecchio. Solo mantenendo sette-otto undicesimi puoi incontrare meno ostacoli. Dobbiamo avere la pazienza di inserire i ragazzi, indipendentemente dalla vittoria o dalla sconfitta."


Al termine della 7a giornata di campionato la tifoseria ha manifestato qualche malumore: "E’ normale che la gente esprima il proprio disappunto. Come siamo stati emozionato dopo le vittorie, allo stesso modo bisogna essere bravi a mettere la faccia quando si perde. Noi allenatori siamo sempre in discussione, sin dalla prima giornata. Non rinnego assolutamente la scelta fatta, vado avanti con questa squadra, col gruppo che abbiamo scelto."

I prossimi avversari sono stati sconfitti nell’ultimo turno dal Novara, ma la priorità è assegnata alla crescita del collettivo gialloblù: "Tatticamente e tecnicamente c’è sempre da lavorare, i giocatori possono migliorare anche a trent’anni, figuriamoci nel nostro gruppo. Cerchiamo di essere caparbi. La Reggiana l’ho vista giocare con la Pro Sesto, si tratta di una formazione espertissima, non veloce, ma capace di giocare molto bene."

- Gomez: "Pecchiamo di concretezza"
"Parlare di crisi è fuori luogo, vedo delle difficoltà risolvibili con la compattezza del gruppo"
Contro il Ravenna l’argentino Juan Ignacio Gomez Taleb ha centrato la prima rete con la maglia gialloblù, riducendo lo svantaggio a pochi istanti dal termine. Nel pomeriggio di martedì, l’ex Bellaria ha commentato la propria prestazione e quella della squadra di fronte agli organi di stampa. La segnatura di domenica scorsa non ha avuto grande influenza sul risultato finale: "Purtroppo non è servita a nulla, avrei senz’altro preferito realizzare il gol del pareggio. Mettiamo alle spalle quanto accaduto finora e continuiamo a lavorare cercando di fare punti con la Reggiana. Parlare di crisi è fuori luogo, vedo delle difficoltà risolvibili con la compattezza del gruppo. Concediamo troppo, e puntualmente veniamo puniti."

A livello tattico Gomez può rappresentare una variante importante per lo scacchiere di Remondina: "Nella scorsa stagione facevo l’esterno nel 4-3-3, resto a disposizione del mister come tutti gli altri compagni. In questo periodo sono stato provato anche come trequartista, e devo dire che è una posizione in cui mi trovo bene. Le ultime gare hanno evidenziato una carenza di concretezza, l’imperativo è essere più cinici. A livello d’esperienza non ci manca nulla, i giovani sono aiutati da compagni che hanno alle spalle molti campionati di Serie B."

- Moracci: "Quanto fatto finora non basta"
"Bisogna eliminare i venti minuti concessi all’avversario che ci sono sempre fatali"
A due giorni dalla sconfitta subita col Ravenna, il difensore Leonardo Moracci ha incontrato gli organi d’informazione presso la sala stampa dello stadio "Bentegodi". L’unico punto raccolto in quattro partite testimonia una netta inversione di tendenza nell’ultimo periodo: "Siamo tutti amareggiati, contro la formazione di Atzori volevamo fare molto di più. Nel primo tempo abbiamo creato parecchio, mentre nel secondo non c’è stata verve giusta per centrare il pareggio. Ricominciamo da oggi a lavorare con maggiore impegno ed intensità, perchè quanto fatto finora non è bastato."

Domenica, dopo l’intervallo, la squadra non ha avuto l’approccio arrembante che tutti si aspettavano: "Non siamo riusciti a dare la scossa necessaria per incanalare la gara sui binari giusti. All’inizio abbiamo visto il solito Hellas, costantemente alla ricerca del gol. Nella seconda frazione non è stato invece fatto ciò che volevamo. Bisogna eliminare i venti minuti concessi all’avversario che ci sono sempre fatali. Certamente l’espulsione di Bellavista ha privato la manovra di un punto di riferimento importante, ma una volta ristabilita la parità numerica dovevamo fare molto di più."


- Giudice Sportivo, una giornata a Bellavista
Il centrocampista barese era stato espulso al 32' della gara col Ravenna

- Reggiana-Hellas Verona, info biglietti
La vendita terminerà alle 19:00 di sabato 18 ottobre, un solo tagliando a testa per il settore ospiti

- Terzo successo consecutivo per la Berretti di Zarattoni
Tris degli Allievi Nazionali al Venezia, pareggio a reti bianche per gli Esordienti '96 contro il Vicenza

FONTE: HellasVerona.it




[OFFTOPIC]
Nel frattempo i nostri prossimi avversari ingaggiano NARDINI, 25enne centrocampista. Difficile vederlo già in campo contro l'HELLAS comunque.. Il PALERMO 'rivelazione' di BALLARDINI un'idea di Osvaldo BAGNOLI? Razzismo: succede anche in altri stadi ma perchè devono essere sempre tutti a pagare invece di beccare i 'soliti' noti?
Razzismo: succede anche in altri stadi ma perchè devono essere sempre tutti a pagare invece di beccare i 'soliti' noti?
- Padova, 5 mila euro di multa per razzismo
Il giudice sportivo ha punito i tifosi della società per aver intonato cori contro un giocatore di colore del Venezia

FONTE: CorriereDelloSport.it


... Nel frattempo i nostri prossimi avversari ingaggiano NARDINI, 25enne centrocampista. Difficile vederlo già in campo contro l'HELLAS comunque.
- Lega Pro: Nardini firma per la Reggiana
Reduce dalle sconfitte con Spal e Novara, la Reggiana si 'consola' con una notizia di mercato. La società militante nel girone A della Prima Divisione in Lega Pro ha infatti annunciato l'ingaggio del centrocampista Riccardo Nardini, 25 anni ex Catania, Modena, Reggina ed Avellino.

FONTE: CalcioMercato.com


Il PALERMO 'rivelazione' di BALLARDINI un'idea di Osvaldo BAGNOLI?
Palermo: Ballardini `Allenare qui e` il massimo`
... Alla domanda se il Palermo di Ballardini possa essere avvicinato al Verona di Osvaldo Bagnoli, ribatte: Lui mi ha allenato a Cesena. Era il Cesena di Sebastiano Rossi e Agostini. Bagnoli e` una persona splendida, e` stato sempre una guida morale. Da lui ho imparato la sensibilita` e le doti umane. Io come lui? Non ci voglio pensare. Pero` penso che allenandosi bene tutti i giorni, affrontando con serieta` e meticolosita` tutti i problemi, anche i piu` piccoli, e avendo a disposizione buoni giocatori e una societa` solida tutto e` possibile`.

FONTE: Datasport.it


HOCKEY SU GHIACCIO: Assurda tragedia, nel 2008 si muore ancora 'per sport'. FORMULA 1: HAMILTON risponde alle accuse che gli sono piovute addosso dopo gli ultimi GP. MONDIALI CALCIO A 5: L'ITALIA agguanta la semifinale! Troverà la SPAGNA.
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Sta per essere aperta un'inchiesta sul decesso in partita del 19enne talento russo. Diversi gli aspetti controversi: l'idoneità agonistica del giocatore, la mancanza di un'ambulanza e il fatto che i paramedici siano intervenuti senza defibrillatore

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FONTE: Gazzetta.it