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Domani sfida della vita al MIRAMARE di MANFREDONIA: l'HELLAS VERONA gioca anche contro il campo, un sintetico pieno di insidie.


Domani gli scaligeri al Miramare di MANFREDONIA per la sfida salvezza contro i sipontini. L'HELLAS VERONA, oltre allo svantaggio di giocarsi tutto in trasferta, troverà un clima forse più ostile di quello di PAGANI ed inoltre un incognita terreno di gioco: il campo dei pugliesi è infatti sintetico e, per chi non è abituato a giocarci, potrebbero esserci dei problemi di adattamento per quanto riguarda equilibrio, velocità, rimbalzi della palla ed affaticamento fisico. Davide PELLEGRINI minimizza e avverte: NIENTE CALCOLI, si gioca per vincere!
Serie C1. Domani gialloblù in trasferta in Puglia nel primo spareggio salvezza
L'HELLAS A MANFREDONIA PER I PLAYOUT E LA DIGNITA'
Il Verona può anche pareggiare o perdere di un gol: «Però guai a fare calcoli», avvertePellegrini
L'ultimo sforzo verso la meta. Il primo passo verso la conferma nella 3^ serie italiana.
«LA SQUADRA ha lavorato bene durante la settimana - ha dichiarato l'allenatore Davide Pellegrini - Li ho visti carichi e motivati al punto giusto. Calcoli? Non possiamo permetterci di farli, se li facciamo siamo spacciati. Dobbiamo solo pensare a fare la nostra partita per raccogliere il massimo».

Qualche parola sul sintetico: «La squadra ha risposto bene a quel tipo di campo - sottolinea il tecnico - Abbiamo lavorato un paio di giorni a Grezzana e ho ricevuto risposte positive. La squadra è esaltata dagli ultimi risultati ed è consapevole di giocarsi una gara molto importante. Problemi per il terreno di gioco? Non ce ne sono. Basta poco per adattarsi. Si gioca con le scarpe a tredici, ma non è escluso che qualcuno opti anche per quelle a sei». Non saranno soli, a Manfredonia, Bellavista e compagni. «Sono molto contento che i nostri tifosi potranno prendere parte a questa trasferta. È una grande soddisfazione e l'augurio è che loro possano offrire una grande prova di maturità, correttezza e intelligenza. Per noi è troppo importante la loro presenza e spero che vada tutto bene, anche in ottica playout».

Pellegrini ha provato, giovedì a Grezzana, Mancinelli nel ruolo di terzino destro, con Di Bari sulla corsia opposta e Sibilano Comazzi al centro, col barese che nel secondo tempo ha lasciato il posto al capitano Orfei. «Sto valutando più soluzioni - taglia corto il tecnico - Certi giocatori mi possono dare garanzie in taluni ruoli, ma i dubbi che ho li scioglierò solo domenica. Come sta Greco? Ha ripreso oggi (ieri, ndr) a lavorare con il gruppo ma di vederlo almeno in panchina non c'è possibilità. Comazzi centrale? Alberto ha dimostrato sia nelle gestioni precedenti che nella mia di poter giocare come esterno destro - ricorda - Di soluzioni, adesso, ne abbiamo. Cissè ha pienamente recuperato dalla botta al naso e sarà a disposizione. Non ci sarà invece Gonnella». A centrocampo ballottaggio Piocelle-Garzon, mentre in attacco si giocano il posto Zeytulaev e Minetti. «In mezzo al campo ne ho quattro e ne devo scegliere due o tre, mentre per quel che riguarda Zeytulaev, quando è stato impiegato ha sempre fatto bene, come Minetti domenica scorsa».

- L'ultima di campionato

- L'incognita
L'ultilizzo del campo sintetico nel calcio femminile è molto più diffuso che non in quello maschile. Per questo abbiamo chiesto alla giovane stella del Bardolino campione d'Italia Valentina Boni il suo parere sull'insolito fondo che sarà teatro del match odierno dell'Hellas. «C'è sintetico e sintetico - afferma la Boni - però mediamente le caratteristiche sono comuni. Sia a Senigallia che a Sassari abbiamo trovato il sintetico e devo dire che bisogna abituarcisi un po' prima di trovarcisi a proprio agio. I rimbalzo del pallone sono diversi, talvolta più veloci e profondi, talvolta meno. Il portiere soprattutto sarà chiamato a fare valutazioni in tempi rapidi. Poi - continua la Boni - sul campo se è una giornata di sole fa molto molto caldo, ci si stanca prima e anche la risposta del fisico è diversa. Occhio poi quando si cade strisciando sul manto. Si rischiano facilmente abrasioni e scottature. La palla nei passaggi a terra è infine più veloce».

FONTE: IlVerona.it




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FONTE: IlVerona.it