PARMA-VERONA + - =
...Penultima giornata di campionato contro un PARMA matematicamente retrocesso da tempo con dirigenti e giocatori più con la testa alle vicende societarie e agli stipendi mancati che al campo ma la società ducale è stata in grado di battere la JUVENTUS e far sudare le grandi negli ultimi tempi in cui, paradossalmente, i gialloblù emiliani senza più niente da perdere hanno giocato con più serenità.
Statistiche e curiosità
24 i precedenti totali tra le due squadre: 7 le vittorie scaligere, 11 le sconfitte mentre nelle rimanenti 6 occasioni finì in pari come nel primo confronto assoluto datato 27 Ottobre 1929 quando in Serie B terminò 2 a 2.
Primo match nella massima serie il 3 Novembre 1991 col VERONA avanti per primo grazie allo svedese PRYTZ ma all'89° un autogol di ICARDI rovinò la festa.
Negli ultimi sette precedenti col PARMA, l'HELLAS ha perso una sola volta ma i ducali in casa arrivano da 10 punti in 4 gare (non male anche se hanno il terzultimo rendimento tra le mura amiche).
L'HELLAS non è stato particolarmente brillante lontano dal 'Bentegodi' in questa stagione: Solo 4 le vittorie esterne in questo campionato ma è pur vero che gli scaligeri non perdono in trasferta da 3 gare e hanno vinto la metà delle ultime 4 disputate al 'Tardini'...
Toni | Setti |
QUI PARMA
Mister DONADONI dovrebbe riconfermare il 4-4-1 degli ultimi tempi con MENDES e GOBBI terzini, capitan LUCARELLI con FEDDAL al centro della difesa e GHEZZAL sull'esterna sinistra della mediana.
Out BAJZA, COSTA e SANTACROCE infortunati, l'ex scaligero CASSANI in forte dubbio, al centro dell'attacco PALLADINO...
Convocati
Bertozzi, Broh, Cassani, Coda, Esposito, Feddal, Galloppa, Gobbi, Ghezzal, Haraslin, Jorquera, Iacobucci, Lila, Lodi, Lucarelli, Mariga, Mauri, Mendes, Mirante, Nocerino, Palladino, Prestia, Varela.
Probabile formazione
4-4-1-1 con Mirante; Mendes-Lucarelli-Feddal-Gobbi; Varela-Jorquera-Nocerino-Ghezzal; J. Mauri; Palladino.
QUI VERONA
TACHTSIDIS e JANKOVIĆ rientrano dopo il turno di squalifica ma si ferma Juani GOMEZ TALEB a causa di una lesione muscolare al quadricipite femorale della coscia sinistra che potrebbe fargli saltare anche l'ultima di campionato contro la JUVENTUS...
Convocati
Fuori in 4, a IONITA e GOMEZ si aggiungono GOLLINI e MARTIC...
Probabile formazione
4-3-3 con Rafael; Pisano-Marquez-Moras-Agostini; Obbadi-Tachtsidis-Halfredsson; Sala-Toni-Jankovic.
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
DICONO + - =
Il 'Tardini' saluta la Serie A, così mister DONADONI «Il fatto che ci sia presenza della nostra gente, del nostro pubblico è estremamente edificante. Ancor di più nella misura in cui si è passati attraverso mille peripezie, mille difficoltà. Ci auguriamo di fare una prestazione adeguata all’altezza di un supporto che speriamo ci sia. In tutta sincerità abbiamo anche tanto desiderio di liberarsi definitivamente di questa stagione orribile, che finisca. E’ giusto che, però, questo accada attraverso le due ultime partite, da interpretare alla grande. Dobbiamo fare, per questo, l’ultimo sacrificio. Non deve essere una passerella, ma una vetrina importante. Schiererò per questo motivo la formazione che riterrò migliore, la più adeguata. Credo che la gente, i tifosi, come è nel loro ruolo, è giusto si aspettino sempre qualcosa da noi. A loro dico sempre e comunque grazie perché hanno dimostrato di avere una soglia della sopportazione altissimo. Gli ha riconosciuto. Quando una stagione come questa va come è andata, è altrettanto vero che c’è per tutte le componenti qualcosa che non ha funzionato nella maniera opportuna. Quindi è opportuno che ognuno di noi si assuma le proprie responsabilità e sappia riconoscere i propri errori, pure il sottoscritto. Tutto quello che accadrà domani sarà una sorpresa che voglio gustarmi, perché non ci c’è nulla di scontato. Poi tirerò le conclusioni. Alla gente dico che mi dispiace, perché avrei immaginati tutto, ma non che ci fosse un epilogo di questo tipo. Mi sarebbe piaciuto di più che la gente oggi fosse arrabbiata e delusa dal sottoscritto per quanto non sono riuscito a far esprimere alla squadra in campo e non per quanto è successo fuori, che tra l’altro ci ha tolto energie importanti. Alla fine abbiamo pagato un dazio pesante che ancora non sappiamo bene a cosa ci condurrà. Questi ragazzi e questo gruppo credo, però, abbiamo fatto tutto quello che umanamente è possibile fare per far sì che questa società sopravviva. Dal punto di vista tecnico probabilmente no. Quindi anche il sottoscritto ha le sue responsabilità» FCParma.com
Mister MANDORLINI, col PARMA 200 panche in gialloblù «Duecento panchine in gialloblù? È un bel traguardo, speriamo di festeggiare vincendo fuori casa. Finire bene è importante, il Parma sta giocando alla grande, ha fatto 10 punti nelle ultime 4 partite giocate al Tardini, e domenica sarà un'altra partita difficile. Dobbiamo essere pronti, soprattutto mentalmente. Gomez? È indisponibile, come Ionita. Si è fermato anche Martic, insieme a Fares. Durante la rifinitura non si è allenato Pisano. Vedremo prima della partita, mentre anche Gollini non ha ancora recuperato dalla contusione che ha subito contro la Sampdoria. Come terzo portiere verrà convocato Ferrari. Cento punti in due anni in Serie A? Sarebbe un bel traguardo, in queste stagioni abbiamo fatto tanto. Spazio a Saviola? È un'alternativa, è uno di quei calciatori che forse meriterebbe di più. E' un ragazzo fantastico, un calciatore bravo, è una soluzione a cui penso. Fernandinho? È un'altra alternativa, ha fatto bene quando è entrato contro l'Empoli e può sfruttare la sua velocità. Abbiamo tante soluzioni sugli esterni e decideremo prima della partita, sono tutti in ballo, voglio una squadra che sia pronta e che mantenga la massima attenzione. Novità tattiche? Le caratteristiche dei calciatori cambiano l'atteggiamento in campo, ma non siamo abituati a grandi stravolgimenti. Chi gioca dovrà farlo in favore della squadra e di Luca» HellasVerona.it
23 maggio 2015 - Andrea Mandorlini |
RAFAEL alla 300esima presenza in scaligero col PARMA «Il Parma? Nonostante quello che è successo, i calciatori del Parma si sono messi a disposizione della squadra, sono professionisti veri che vogliono onorare la loro maglia fino alla fine. L’allenatore ci ha caricato fin da subito, non dobbiamo andare al Tardini con la mentalità sbagliata. Dobbiamo prepararci nel migliore dei modi, sappiamo che sarà molto dura» HellasVerona.it
Il presidente SETTI 'Contento dei miei dirigenti...' però continua a nicchiare sul futuro «Sogliano? Con lui ho un rapporto splendido, ci stimiamo reciprocamente e abbiamo creato un legame che va al di là del lavoro, è un rapporto vero, questa è la cosa importante. Penso che lui e io vediamo il calcio abbastanza allo stesso modo, poi sta a me giudicare l’operato di ognuno e su questo aspetto nessuno può criticare nulla a Sogliano, sia ben chiaro. Mandorlini? Mi ha soddisfatto anche lui, è una persona che ho imparato ad apprezzare col tempo. Credo che si sia accorto anche lui che avere una società così alle spalle ha fatto la differenza e che ne abbia capito il valore aggiunto perché la società viene prima dei singoli. Ho rapporti veri e sinceri con tutti, quindi qualsiasi decisione che la società prenderà, sarà una scelta condivisa per migliorare la società stessa. Un commento sulle scadenze dei dirigenti? I miei collaboratori sono dei privilegiati, lo dico molto sinceramente, quindi purtroppo le scadenze fanno parte del gioco. E’ un lavoro più affascinante e più bello ma ha delle problematiche rispetto ad un dipendente normale. Io bravo a fare le trattative? Credo che sia meglio piuttosto che andare a caso» HellasVerona.it
Il diesse SOGLIANO 'È tempo di decidere...' «Il mio rapporto col presidente Setti? Lo ringrazio perché quando mi ha scelto tre anni fa mi ha dato la possibilità di prendere decisioni che, ritengo, l’abbiano ripagato della sua decisione perché i risultati sono arrivati. Penso che siano la cosa più bella, perché quelli non te li toglie nessuno, rimangono sempre scritti. Le parole del presidente mi fanno piacere, lui farà le sue valutazioni ed io farò le mie, sicuramente sono orgoglioso di questi tre anni a Verona. I colloqui con il presidente ci sono già stati, ma le decisioni non sono ancora arrivate, penso che sia giusto prendere ora delle decisioni per il Verona soprattutto. Abbiamo parlato domenica e gli ho detto che in questo momento voglio essere molto sincero e chiaro con la piazza ed i tifosi. E’ il momento di decidere, non è più giusto aspettare. Il mio lavoro mi piace farlo bene, quindi se c’è da mettersi al lavoro bisogna farlo subito perché ci sono tante cose da fare. Se invece ci sarà da girare pagina, sicuramente mi porterò dietro questi risultati bellissimi che abbiamo ottenuto insieme. Le mie sensazioni? Mi sento sereno di aver dato tanto e di aver ricevuto tanto, sono determinato a prendere una decisione il prima possibile, in un senso o nell’altro» HellasVerona.it
Luca TONI «Il mio futuro? Non c'è niente da chiarire, con il presidente ho un bel rpporto. Ora deve pensare alle sue scelte, a cosa fare e non fare, poi con me non ci sarà nessun problema. Sarà un discorso da fare che va oltre il calcio, giocherò fin quand avrò voglia e farò la differenza, non voglio diventare un peso. Devo capire cosa fare da grande e valuterò bene le proposte. Abbiamo un bel rapporto e faremo una bella chiacchierata. Le voci sulla cordata americana? Quando una società è bella e sana, con tanti tifosi, diventa appetibile, non solo dagli americani. E' stato bravo il presidente a creare una società di questo tipo, e penso che ora se la voglia godere lui» HellasVerona.it
Il diggì GARDINI sul futuro dell'HELLAS «Il futuro? Ci deve essere un tempo tecnico per fare delle valutazioni sulle persone, sui risultati e sulla prosecuzione di un programma. Credo sia nelle corde di un presidente che vuole realizzare un proprio progetto e una propria strategia. In questi tre anni abbiamo ottenuto dei risultati, affidandosi a determinate persone, ora vediamo se ci sono le condizioni per tutti i noi di continuare o meno. Verona, per tutti noi, c'è oggi e ci sarà sempre. Siamo contenti di quello che abbiamo fatto, se dovessimo rimanere ci aspetteranno delle sfide ancora più difficili ma questo non ci deve spaventare perché pensiamo di essere degli uomini e delle persone che navigano con la schiena dritta e con la voglia di fare. Il fatto di essere apprezzato da questa società e da questa gente mi rende molto orgoglioso. Non è la visibilità che mi interessa, ma far funzionare le cose dal punto di vista sportivo, per quella che può essere la mia competenza, e sul piano numerico, dove mi sento vicino a ciò che vuole la proprietà. Io all'Inter? Smentisco le cose che non hanno un profilo di interesse. A Verona sto molto bene, spero di poter continuare. Ho parlato con il presidente e spero di poterlo fare ancora. E' l'unità di intenti delle persone che devono insieme raggiungere l'obiettivo che determina tutto. Senza dimenticare i tifosi, anima pensante della squadra. Verona è un patrimonio di tutti, vanno tutti rispettati e tutti considerati. Il presidente è giusto che abbia il tempo di scegliere, con serenità e tranquillità, se si vuole continuare bene. Altrimenti amici come prima e forza Hellas Verona. Bigon? Dopo 26 anni posso dire di essere amico di tante persone. Bigon è mio amico, come lo sono Marotta, Sabatini e Ausilio. Il presidente saprà decidere quali sono le strade migliori per il Verona» HellasVerona.it
Mister MANDORLINI sul campionato e il futuro «La rivelazione del campionato è l'Empoli, ha fatto un campionato importante. Giocatore rivelazione? Rugani è un giocatore di livello, credo che rientrerà alla Juve e dopo diversi anni avremo un grande difensore. E' stato lui la rivelazione. La delusione più grande? L'Inter, pensavo meglio, credevo facessero di più, proprio la mia Inter mi ha deluso. Allenare il Napoli? La vedo difficile, ha un grande allenatore, io non ci mai pensato di allenare il Napoli. Non credo di essere la persona giusta ad allenare una squadra così importante. Allenare il Milan? Non mi ci vi vedo ad allenare con quei colori, è risaputo che sono tifoso interista» TuttoMercatoWeb.com
Serie A 2000-01 Parma 0-1 Verona: Highlights |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
MERCATO: Anche il TORINO è interessato a JORGINHO che secondo i partenopei ha deluso dopo le belle stagioni con l'HELLAS... Sull'ex regista gialloblù, ancora in comproprietà col club di proprietà di DE LAURENTIIS, anche MILAN e FIORENTINA.
Dopo l'ottima stagione con la PISTOIESE Simone CALVANO attira dalla cadetteria gli sguardi di AVELLINO e MODENA, alla finestra anche il TERAMO impegnato nei playoff di Lega Pro...
Secondo SportMediaset Pippo INZAGHI sempre più traballante sulla panchina del MILAN, si sarebbe offerto a CESENA, SASSUOLO e anche al VERONA in caso di addio a MANDORLINI ma per quanto riguarda i gialloblù il mister in scadenza sembra vicinissimo al rinnovo e d'altro canto la mossa di Pippo (che stranamente si propone a 3 team con panchina ancora in gioco) sembra più una sorta di provocazione ai rossoneri per tenere la dirigenza all'erta che una volontà vera e propria...
TOP 10 VECCHIETTI del calcio secondo France Football, Luca TONI è al 3° posto dietro a BUFFON e PIRLO (in finale di Champions con la JUVE)...
#UnoStoricoScudetto - CCCHV celebra il gialloblù |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: DONSAH alla JUVE è quasi fatta! Al VERONA spetterà il 15% circa (e tanto rammarico probabilmente per un giovane che non avrebbe dovuto lasciare i gialloblù). Stagione davvero stregata per ROMULO all'ennesimo infortunio in bianconero...
NBA FINALE EASTERN CONFERENCE: Primo match ai CAVALIERS che sbancano il palazzetto di Atlanta (complice l'infortunio a CARROLL)
DECIMA COPPA ITALIA PER LA JUVE che batte la LAZIO per 2 a 1
CORI RAZZISTI E STRISCIONI DI CATTIVO GUSTO, un tifoso del NAPOLI in primo grado si vedrà riconosciuti circa 3000 Euro dalla JUVENTUS...
CALCIO FEMMINILE: Finale di Coppa Italia sospesa sino a che BELLOLI, presidente della Lega Dilettanti (per ora 'solo' sfiduciato) che la settimana scorsa avrebbe pesantemente apostrofato le calciatrici, rimarrà al suo posto! Gesto forte delle atlete del BRESCIA e del TAVAGNACCO che giustamente esigono rispetto...
CALCIOSCOMMESSE: Torna l'incubo! Alcuni arresti anche in Veneto...
MOTOGP: A LeMans seconda vittoria stagionale per LORENZO ma ROSSI arriva subito dietro...
RASSEGNA STAMPA + - =
Parma - Hellas Verona, le probabili formazioni | Gomez out, dentro Fernandinho?
L'argentino molto probabilmente non sarà della partita e Mandorlini prende in considerazione l'idea di lanciare dal primo minuto l'esterno brasiliano arrivato a campionato in corso, per completare il tridente con Toni e Jankovic
La Redazione 23 maggio 2015
Nella trentasettesima giornata del campionato di serie A, l'Hellas Verona fa visita al Parma allo stadio Tardini nel match che si giocherà domenica 24 maggio alle ore 15.
Già retrocessi in serie B e con una situazione societaria tutta da decifrare, i giocatori guidati da Roberto Donadoni hanno promesso di onorare fino all'ultimo questa stagione: solo domenica si vedrà se l'orgoglio riuscirà effettivamente a prevalere sullo sconforto.
L'Hellas non ha più veri obiettivi da inseguire come squadra, se non il provare a stare davanti al Chievo e ottenere così la supremazia cittadini. Chi invece ha un motivo per cui correre è Luca Toni, che vuole provare a raggiungere Tevez in vetta alla classifica dei cannonieri.
I PRECEDENTI - I 6 precedenti scontri in terra ducale hanno visto i padroni di casa imporsi per 3 volte sui gialloblu, che hanno sbancato il Tardini solo una volta, nella stagione 2000/2001, due invece i pareggi. Nella scorsa stagione gli uomini di Donadoni si imposero con le reti di Biabiany e Schelotto.
QUI PARMA - "Ci auguriamo di fare una prestazione capace di gratificare la gente che verrà allo stadio. Sono sincero quando affermo che i miei ragazzi non vedono l'ora di finire questa stagione orribile. La gara contro il Verona non deve essere una passerella: cercherò di schierare la migliore formazione possibile. Ai tifosi dico "grazie" perché hanno dimostrato di avere una soglia di sopportazione altissima. Tutto quello che accadrà domani sarà solo una sorpresa che vorrò gustarmi. Sono realmente dispiaciuto perché tutto avrei immaginato fuorché un epilogo di questo tipo: il gruppo ha fatto quello che umanamente era possibile affinché questa società sopravvivesse. Dal punto di vista tecnico, invece no. In questo senso anche io ho delle responsabilità". Con Bajza, Costa e Santacroce da valutare, Donandoni pensa ad un 4-5-1 con Palladino o Coda come unica punta. Mentre l'altro ballottaggio riguarda la presenza di Mauri o Lilla come interno destro a centrocampo.
QUI HELLAS VERONA - "Duecento panchine in gialloblù? È un bel traguardo, speriamo di festeggiare vincendo fuori casa. Finire bene è importante, il Parma sta giocando alla grande, ha fatto 10 punti nelle ultime 4 partite giocate al Tardini, e domenica sarà un'altra partita difficile. Dobbiamo essere pronti, soprattutto mentalmente. Gomez? È indisponibile, come Ionita. Si è fermato anche Martic, insieme a Fares. Durante la rifinitura non si è allenato Pisano. Vedremo prima della partita, mentre anche Gollini non ha ancora recuperato dalla contusione che ha subito contro la Sampdoria.Spazio a Saviola? È un'alternativa, è uno di quei calciatori che forse meriterebbe di più. E' un ragazzo fantastico, un calciatore bravo, è una soluzione a cui penso. Fernandinho? È un'altra alternativa, ha fatto bene quando è entrato contro l'Empoli e può sfruttare la sua velocità". Con Ionita e Gomez out, Mandorlini pensa di schierare Fernandinho come esterno d'attacco e completare così il tridente con Toni e Jankovic. Nel ruolo di terzino sinistro ci sarà uno tra Pisano e Agostini, con Sala sulla destra.
ARBITRO - Daniele Minelli di Varese.
FONTE: VeronaSera.it
Parma – Hellas Verona, le probabili formazioni
Autore: Ciro D'Auria - 21 maggio 2015
Donadoni passa al 4-4-1-1, con Varela e Ghezzal esterni; Mandorlini, dopo un turno di squalifica, torna a schierare Tachtsidis e Jankovic
La penultima giornata di Serie A vedrà scendere in campo, al Tardini, Parma ed Hellas Verona, due squadre che non hanno più niente da chiedere al campionato. I ducali cercheranno in tutti i modi di onorare l’ultima partita casalinga del campionato mentre gli scaligeri proveranno a dare continuità all’ultima vittoria, ottenuta in casa contro l’Empoli.
PARMA – Per l’ultima gara casalinga della stagione, Donadoni potrebbe optare per un 4-4-1-1. In difesa, davanti a Mirante, spazio a Mendes e Gobbi sulle fasce, con Lucarelli e Feddal al centro della difesa. A centrocampo torna arruolabile Lila, ma il mister dei ducali dovrebbe preferirgli Jorquera e Nocerino; come esterni del centrocampo a quattro ci saranno Varela e Ghezzal. In attacco, invece, spazio a Palladino, con Josè Mauri a supporto dell’attaccante napoletano.
HELLAS VERONA – Mandorlini ritrova dalla squalifica Tachtsidis e Jankovic, che torneranno in campo dal 1′. In porta dovrebbe essere confermato Rafeal; Pisano, Moras, Marquez, Agostini dovrebbe i quattro papabili per giocare a protezione del portiere brasiliano. In mezzo al campo, spazio al trio Obbadi-Tachtsidis-Hallfredsson, mentre a supporto di Toni ci saranno Sala e Jankovic.
PROBABILI FORMAZIONI PARMA – HELLAS VERONA:
PARMA (4-4-1-1): Mirante; Mendes, Lucarelli, Feddal, Gobbi; Varela, Jorquera, Nocerino, Ghezzal; J. Mauri; Palladino. In panchina: Iacobucci, Bertozzi, Esposito, Cassani, Prestia, Broh, Mariga, Galloppa, Lodi, Haraslin, Coda. Allenatore: Donadoni.
Squalificati: –
Diffidati: Lodi, Varela.
Indisponibili: Bajza, Santacroce, Costa.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Pisano, Moras, Marquez, Agostini; Obbadi, Tachtsidis, Halfredsson; Sala, Toni, Jankovic. A disposizione: Benussi, Sorensen, Rodriguez, Martic, Marques, Brivio, Greco, Valoti, Christodoulopoulos, Fernandinho, Nico Lopez, Saviola. Allenatore: Mandorlini.
Squalificati: –
Diffidati: Christodoulopoulos, Hallfredsson, Lopez, Martic, Pisano, Sorensen, Toni.
Indisponibili: Ionita, J. Gomez.
FONTE: StopAndGoal.net
Venerdì 22 Maggio 2015 16:24
Finalmente siamo alla fine di questo calvario, per parecchi versi grottesco, che ha gettato solo fango in faccia ad una tifoseria a volte distaccata, ma che si è dimostrata coerente ed estremamente legata alla sua squadra proprio nel momento peggiore.
Ad oggi tutte le aste per la vendita sono andate deserte e la speranza è ormai legata alle ultime due, in cui il prezzo si dimezzerà e potrebbe diventare più appetibile. A noi, non resta altro che aspettare, legati alle notizie più o meno clamorose che stanno uscendo sui giornali, come le ultime due, in ordine l'interessamento di Zanetti e l'abbattimento (udite udite) di quel famoso incentivo all'esodo, che fu a suo tempo il motivo per cui con il mancato pagamento ci fu negata la licenza Uefa. Chiaro che qualcuno ha interesse a salvare il Parma, proponendo un pacchetto molto più leggero ed appetibile per un eventuale compratore, a fronte degli iniziali sessanta milioni stimati. In tutto questo marasma e marciume però, gli unici non colpevoli e penalizzati sono i tifosi, che nonostante tutto hanno continuato a tifare e seguire le sorti già scritte del Parma calcio. Un'agonia dalla quale abbiamo cercato di cogliere le cose più positive, cercando di portare più gente possibile dalla nostra parte, a cominciare dai giovani, vero e proprio motore del futuro, dimostrando agli scettici che essere Ultras non è solo violenza e maleducazione, ma teste pensanti e tanta passione. In questi mesi il gruppo ha lavorato sodo e nella festa del 6 giugno cercherà di dimostrare a tutti che indipendentemente dalla categoria, questa curva non retrocede, merito di una mentalità acquistata negli anni, lottando contro ingiustizie e repressioni varie. Siamo fieri di noi, e di quello che abbiamo fatto e cercheremo di lottare ancora, indipendentemente da quello che dovremo affrontare in futuro, oltre ogni categoria. Oggi più che mai vi chiediamo di stare con noi, perché come da anni sosteniamo, PARMA SIAMO NOI! VIVA I BOYS, VIVA IL PARMA!
FONTE: BoysParma1977.it
STATISTICHE
Nel 2001 l'unica vittoria in A dell'Hellas Verona al Tardini
22.05.2015 14:45 di Michele Bugari Twitter: @ParmaMic
Sono 27 le partite giocate finora tra Parma e Verona in casa degli emiliani. Tra queste, solo le ultime 6 sono state disputate in Serie A. Il primo Parma-Verona risale infatti al 27 ottobre del 1929, nella neonata Serie B, e si conclude con un rocambolesco 2-2. La prima vittoria dei crociati in casa sul Verona arriva invece al terzo tentativo nel 1931, sempre in B: è un 3-0, anche se poi i crociati a fine campionato retrocedono in Prima Divisione.
Quando Parma e Verona si incontrano per la prima volta al Tardini in Serie A è invece il 3 novembre 1991 e la squadra di Scala non va oltre l’1-1. La prima vittoria sui veronesi in massima serie arriva così solo il 19 gennaio 1997, al ritorno in A della squadra scaligera: il Parma ora allenato da Ancelotti vince 1-0 con un gol di Stanic. È del 2001 invece la prima (e unica) sconfitta in casa in A, con la squadra di Ulivieri che, dopo aver recuperato con Amoroso (foto) lo svantaggio iniziale siglato da Oddo su rigore, va ko per un gol di Cossato a 5 minuti dalla fine.
L’ultima visita dell’Hellas al Tardini è datata invece 9 marzo 2014, e ha visto il Parma di Donadoni imporsi per 2-0 grazie alle reti di Biabiany e, nel recupero, di Schelotto, portando a 14 il totale delle vittorie in casa sugli scaligeri, a fronte di 6 pareggi e 7 sconfitte.
FONTE: ParmaLive.com
"Al Tardini vestiti a festa": l'appello di "un vecchio della Nord"
22/05/2015 - 18:59
Domenica al Tardini si giocherà Parma-Verona. Pubblichiamo l'appello di "un vecchio della curva Nord", che invita tutti i tifosi ad andare allo stadio. "Tutti vestiti a festa" perché sotto l'aspetto sportivo la partita conta poco ma dal punto di vista dell'emozione conta moltissimo.
Ecco la lettera del tifoso:
Siamo arrivati al capolinea del campionato e, speriamo di no, di un periodo durato parecchi anni in cui il nome di Parma è stato sulla bocca di tutti gli appassionati di calcio del mondo.
Non dimenticheremo e non perdoneremo chi ha causato la situazione attuale, ma verso di loro, domenica, non dobbiamo sprecare nemmeno un briciolo di attenzione.
Le nostre energie ed i nostri sentimenti devono andare verso una unica direzione: abbracciarci ancora una volta nel nostro stadio e con la nostra squadra.
Chi, in tutti questi anni, è stato anche una sola volta allo stadio Tardini, deve essere presente all’ultima partita col Verona, per mille motivi, che ognuno di noi ben conosce.
Incontriamoci alla partita con l’animo di chi vuole bene al Parma, per una partita assolutamente inutile sotto l’aspetto sportivo, ma che sarà indimenticabile sotto l’aspetto emotivo.
E andiamoci vestiti a festa, con la maglia della nostra squadra, con la bandiera della nostra squadra.
Ripetere lo sventolio ininterrotto di bandiere crociate e gialloblu di quando, nel derby con la reggiana, conquistammo la serie A, sarebbe un modo fantastico per dimostrare il nostro essere parmigiani tifosi del Parma.
Questo è il nostro passato, questo il nostro futuro, questo è il nostro privilegio: essere tifosi del Parma, indipendentemente dalla categoria in cui esso giocherà.
Andiamo con i nostri genitori, con i nostri figli, con i nostri nipoti, con chi è stato e con chi sarà tifoso del Parma
Domenica 24 maggio, ore 15.
Tutti al Tardini.
Tutti vestiti a festa.
Tutti ad abbracciarci con il Parma, perché il Parma siamo noi.
Avanti, Crociati!
FONTE: GazzettaDiParma.it
Parma-Hellas Verona, le probabili formazioni
Gara valida per la 37ª giornata di Serie A e in programma domenica 24 maggio 2015 alle ore 15:00
Scritto da Paolo Guaragna il 23 maggio 2015 alle 08:00.
QUI PARMA — I ducali, già retrocessi e con la grande incognita riguardante la categoria nella quale giocheranno il prossimo campionato, si apprestano ad affrontare la loro ultima gara di Serie A al Tardini. Per Donadoni, che sceglierà il 4-4-1-1, capitan Lucarelli e Cassani si contendono un posto in difesa, mentre Ghezzal è in vantaggio su Lila per il ruolo di esterno sinistro di centrocampo; in attacco, infine, Palladino e Coda sono in ballottaggio per giocare davanti a Mauri.
Parma (4-4-1-1): Mirante; Mendes, Lucarelli, Feddal, Gobbi; Varela, Jorquera, Nocerino, Ghezzal; José Mauri; Palladino. All. Donadoni.
QUI HELLAS VERONA – Sarà ancora 4-3-3 per mister Mandorlini nella trasferta parmigiana. Ionita e Juanito Gómez sono infortunati e non saranno della partita. In difesa Agostini non è certo di giocare dal primo minuto; nel caso in cui venisse scelto al suo posto Nico López, cambierebbe anche il modulo degli scaligeri, con un possibile 3-5-2. In avanti, ai lati del cannoniere Toni, dovrebbero esserci Sala e Janković.
Hellas Verona (4-3-3): d. A. Rafael; E. Pisano, Moras, Márquez, Agostini; Obbadi, Tachtsidis, Hallfreðsson; Sala, Toni, Janković. All. Mandorlini.
Parma-Hellas Verona: precedenti, statistiche e curiosità
Scritto da Federico Falvo il 22 maggio 2015 alle 09:00.
Un Parma già retrocesso ed un Hellas Verona salvo si affronteranno per questa partita di serie A.
I ducali, ancora in cerca di un nuovo proprietario che possa pian piano riportare in alto la società, dovranno fare a meno degli infortunati Bajza, Coda e Santacroce. In dubbio Cassani.
Rosa quasi al completo per l’Hellas Verona, con i soli Ionita e Juanito Gomez out per infortunio.
I PRECEDENTI – Sono 6 i precedenti tra Parma ed Hellas Verona, con i padroni di casa vittoriosi in ben 3 occasioni. L’ultimo successo dei ducali risale alla scorsa stagione, con un 2-0 firmato Biabiany e Schelotto. Due i pareggi, che non si verificano dal 2-2 (Di Vaio e Bonazzoli – Frick e Mutu) di stagione 2001/2002. Uno solo il successo esterno dell’Hellas Verona, datato stagione 2000/2001, quando Oddo e Cossato risposero ad Amoroso e regalarono la vittoria ai veneti.
LE STATISTICHE – Ultimo posto in classifica per il Parma, la squadra più battuta della serie A con 24 sconfitte e 71 reti subite. Ma nelle ultime cinque partite in casa i ducali hanno perso solo una volta, collezionando due vittorie e due pareggi. Quarantaquattro punti per l’Hellas Verona, che nelle ultime cinque partite in trasferta ha perso solo una volta, raccogliendo tre pareggi ed una vittoria. Sempre in rete Luca Toni, che ha messo a segno 19 gol e vuole vincere la classifica dei marcatori (-1 gol dal primo) per festeggiare al meglio i suoi 38 anni.
Una brutta stagione per il Parma, retrocesso e con un fallimento societario con cui convivere. Ma onore a Donadoni ed i suoi giocatori, che non hanno mai mollato mettendoci sempre il massimo in campo. Seconda salvezza consecutiva raggiunta dall’Hellas Verona, che vuole regalare a Toni la gioia di miglior bomber del campionato.
FONTE: MondoPallone.it
Probabili Formazioni Parma-Verona, Diretta Tv e Streaming Gratis (24 maggio 2015)
Pubblicato da Marco Stile il 22 maggio 2015
Trentasettesima e penultima giornata di Serie A e all’Ennio Tardini di Parma si giocherà la sfida tra i padroni di casa di Donadoni e l’Hellas Verona di Mandorlini. La gara sarà trasmessa in diretta tv dai canali Sky Calcio e Premium Calcio; sarà inoltre possibile seguire lo streaming online sulla piattaforma Sky Go oltre che su quella Premium Play; vi proponiamo inoltre, a scopo informativo, il sito streaming Rojadirecta.
I padroni di casa, retrocessi da tempo, stanno onorando fino all’ultimo il campionato. Il Parma, fallito da mesi, potrebbe voler salutare il proprio pubblico con una bella prestazione e, magari, una vittoria, visto che lo scenario più roseo (e improbabile) è quello della Serie B, quello peggiore sarebbe figurato nei dilettanti. Il Verona, di contro, è salvo da diverse giornate e non ha molto da chiedere al campionato, se non accumulare più punti.
I ducali dovrebbero adottare il solito 4-5-1 di Donadoni con Mirante in porta; Cassani, Mendes, Feddal e Gobbi in difesa. I centrocampisti centrali sono Nocerino e Jorquera, a supporto di Josè Mauri, con la mediana che a sua volta supporta le ali Varela e Ghezzal; davanti unica punta Palladino.
Hellas con il consueto 4-3-3 che prevede Rafael tra i pali; centrali difensivi Marquez e Moras, terzini Pisano e Agostini. A centrocampo Sala e Tachtsidis giocano accanto ad Halfredsson; in avanti Jankovic e Gomez supportano il bomber Toni, candidato a capocannoniere.
FONTE: CalcioNow.it
MISTER DONADONI E L’ULTIMA AL TARDINI:”AI TIFOSI DOBBIAMO DIRE SOLO GRAZIE. LO STADIO SARÀ UNA SORPRESA CHE VOGLIO GUSTARMI”
Collecchio, 23 maggio 2015 – Alla vigilia di Parma-Hellas Verona, ultimo impegno casalingo in Serie A Tim 2014-2015 della squadra Crociata allo stadio Ennio Tardini, mister Roberto Donadoni si è presentato in sala media, al Centro Sportivo di Collecchio, al termine della seduta di rifinitura svolta dai propri ragazzi, trasmettendo le buone intenzioni che si nutrono e coltivano per l’attesa partita di domani, sebbene i punti che porterà in classifica, in caso di risultato positivo, non siano per nulla determinanti:
“Stamattina, a parte che ieri abbiamo scaricato, ho visto una squadra tonica. Mi auguro che domani, davanti al nostro pubblico, chiudiamo questo campionato con una buona prestazione. E’ il desiderio e l’augurio che abbiamo tutti quanti”
Dal punto di vista degli infortunati, Andrea Costa e Fabiano Santacroce non ce la faranno ?
“No, non ce la faranno, mentre Mattia Cassani ha risolto il suo problema, sta bene, già lunedì contro la Fiorentina dal punto di vista strumentale non aveva niente anche se lamentava qualche fastidio e non era opportuno utilizzarlo. Oggi sta bene e domani ci sarà”.
E’ l’ultima in casa. Ci sono tanti appelli dei tifosi a venire allo stadio a salutare il Parma, a salutare anche un pezzo di storia di questa città, con venticinque anni di Serie A, se si esclude una sola stagione in Serie B…
“E’ tanto, tanto… Il fatto che ci sia presenza della nostra gente, del nostro pubblico è estremamente edificante. Ancor di più nella misura in cui si è passati attraverso mille peripezie, mille difficoltà. Ci auguriamo di fare una prestazione adeguata all’altezza di un supporto che speriamo ci sia. In tutta sincerità abbiamo anche tanto desiderio di liberarsi definitivamente di questa stagione orribile, che finisca. E’ giusto che, però, questo accada attraverso le due ultime partite, da interpretare alla grande. Dobbiamo fare, per questo, l’ultimo sacrificio. Non deve essere una passerella, ma una vetrina importante. Schiererò per questo motivo la formazione che riterrò migliore, la più adeguata. Credo che la gente, i tifosi, come è nel loro ruolo, è giusto si aspettino sempre qualcosa da noi. A loro dico sempre e comunque grazie perché hanno dimostrato di avere una soglia della sopportazione altissimo. Gli ha riconosciuto. Quando una stagione come questa va come è andata, è altrettanto vero che c’è per tutte le componenti qualcosa che non ha funzionato nella maniera opportuna. Quindi è opportuno che ognuno di noi si assuma le proprie responsabilità e sappia riconoscere i propri errori, pure il sottoscritto. Tutto quello che accadrà domani sarà una sorpresa che voglio gustarmi, perché non ci c’è nulla di scontato. Poi tirerò le conclusioni. Alla gente dico che mi dispiace, perché avrei immaginati tutto, ma non che ci fosse un epilogo di questo tipo. Mi sarebbe piaciuto di più che la gente oggi fosse arrabbiata e delusa dal sottoscritto per quanto non sono riuscito a far esprimere alla squadra in campo e non per quanto è successo fuori, che tra l’altro ci ha tolto energie importanti. Alla fine abbiamo pagato un dazio pesante che ancora non sappiamo bene a cosa ci condurrà. Questi ragazzi e questo gruppo credo, però, abbiamo fatto tutto quello che umanamente è possibile fare per far sì che questa società sopravviva. Dal punto di vista tecnico probabilmente no. Quindi anche il sottoscritto ha le sue responsabilità”.
In molti avevano interpretato, la scorsa settimana, alcune sue parole come segnale di ottimismo per la salvezza del club…
“Non so nulla di certo. Non riesco a pensare all’eventualità che questa società sparisca. Questo mi fa essere ottimista. Credo che, per come si sta svolgendo la procedura delle aste, ci sia veramente qualcuno interessato. Non riesco a pensare diversamente, seppur non abbia certezze. Un interesse pare sia stato mostrato, se come ci hanno detto i curatori qualcuno ha chiesto di vedere e analizzare la situazione economica. Per questo motivo siamo abbastanza positivi”.
VIGILIA DI #PARMAHELLASVERONA: RIFINITURA MATTUTINA A PORTE CHIUSE E A MEZZOGIORNO PARLA IL MISTER
Collecchio, 23 maggio 2015 – Giorno di vigilia, oggi, per il Parma Fc, che domani pomeriggio (ore 15) scenderà in campo allo stadio Ennio Tardini contro l'Hellas Verona per il proprio ultimo impegno casalingo della stagione agonistica (37° giornata di Serie A Tim 2014-2015).
La squadra Crociata, dopo aver riposato ieri, tornerà ad allenarsi al Centro Sportivo di Collecchio alle ore 10.30 odierne, con la seduta di rifinitura a porte chiuse.
Dopo la sessione d’allenamento, alle ore 12, in sala media, mister Roberto Donadoni terrà la conferenza stampa pre gara.
VERSO #PARMAHELLASVERONA: 6-1 IN AMICHEVOLE ALLA CORREGGESE. DOMANI RIPOSO, SABATO RIFINITURA E CONFERENZA DEL MISTER
Collecchio, 21 maggio 2015 – Il Parma Fc, oggi pomeriggio al Centro Sportivo di Collecchio, ha disputato una partita amichevole con la Correggese in preparazione al prossimo impegno in Serie A Tim 2014-2015 (domenica 24 maggio alle ore 15 allo stadio Ennio Tardini contro l’Hellas Verona).
Il confronto con la compagine reggiana, che milita in Serie D, è terminato 6-1 (3-0 il primo tempo). Per la squadra Crociata, che ha colpito una traversa con Antonio Nocerino e un palo con Silvestre Varela, hanno segnato nell’ordine Nocerino, Raffaele Palladino, Abdelkader Ghezzal, Massimo Coda (doppietta) e Lukas Haraslin, mentre per gli ospiti è andato in rete Francesco Grandolfo.
Mister Roberto Donadoni nei primi quarantacinque minuti ha schierato Iacobucci, Lila, Mendes, Lucarelli, Gobbi, Jorquera, Mauri, Nocerino, Palladino, Ghezzal, Broh. Nella ripresa il nostro undici è sceso in campo con Bertozzi, Cassani, Prestia, Esposito, Feddal, Galloppa, Mariga, Lodi, Haraslin, Coda e Varela.
La Correggese, allenata da Massimo Bagatti, ha giocato con Pellitteri (1’st Volpe), Paterni (30’st Nazzani), Bouhazi (30’st Fontanesi), Selvatico, Carminucci (11’st Conti), Bigolin (43’pt Arrascue), Davoli (35’st Varini), Zanola, Chiurato (1’st Camarà), Lari (11’st Montin) e Ferrari (1’st Grandolfo).
Ha arbitrato l’incontro Luca Baldelli, coadiuvato dagli assistenti Giuseppe Bisquadro e Michele Pistillo.
Pavol Bajza, Andrea Costa e Fabiano Santacroce hanno proseguito i propri programmi differenziati.
Domani, venerdì 22 maggio, è prevista una giornata di riposo.
La preparazione del Parma Fc riprenderà sabato 23 maggio, vigilia della gara con l’Hellas Verona, sempre al Centro di Collecchio, con la seduta di rifinitura a porte chiuse (ore 10.30), al termine della quale, alle ore 12, mister Roberto Donadoni sarà a disposizione degli operatori dell’informazione in sala media per la consueta conferenza stampa.
FALLIMENTO PARMA FC S.P.A. ANTICIPATA L’UDIENZA PER LA VERIFICA DEL DEBITO SPORTIVO
Parma 21 maggio 2015 - In data odierna il Giudice Delegato dott. Pietro Rogato ha stabilito – su richiesta dei curatori fallimentari del Parma FC, dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto - la data per l’esame delle sole insinuazioni relative a passività concorsuali rilevanti ai fini della determinazione e quantificazione del debito sportivo, così come individuato dall’art. 52 delle norme organizzative interne della FIGC (NOIF). L’udienza è fissata per il giorno 19 giugno 2015 alle ore 10.00.
Il giudice ha altresì assegnato ai creditori e ai terzi che vantino diritti rilevanti ai sensi dell’art. 52 NOIF e che non abbiano già presentato la propria richiesta, il termine perentorio del 31 maggio 2015 per presentare le proprie domande.
Rimane invece fissata per il giorno 20 luglio 2015 alle ore 11.00 l’udienza generale di verifica dello stato passivo del fallimento Parma FC.
DOMENICA TUTTI I CROCIATI AL TARDINI: ESSERCI PERCHÉ SIA UNA FESTA #ATESTAALTA
Esserci !!! Domenica 24 maggio. Allo stadio Ennio Tardini, la storica casa del Parma Fc. Alle ore 15.
Si gioca control’Hellas Verona l’ultima partita sul nostro campo della corrente stagione calcistica. Poi, ci sarà l’epilogo in trasferta a Genova, contro la Sampdoria.
Esserci, perché sarà l’ultima in Serie A Tim al tardini per chissà quanto tempo ancora. Uno o più anni, chi lo sa.
Esserci, affinché sia una festa, di quelle che il popolo Crociato, tifosi e giocatori, da sempre sanno celebrare e consumare.
Con semplicità. Stupendo.
Esserci, con orgoglio.
Dopo esser stati applauditi, in questi mesi, in altre città e in altri stadi per aver saputo onorare fino in fondo il nostro impegno #AtestAAltA, cercando di dare un futuro al patrimonio di questo club secolare, stringiamoci fra di noi in un grande abbraccio finale.
FALLIMENTO PARMA FC S.P.A. COMUNICATA LA NON RICONOSCIBILITÀ DEI CREDITI AI CALCIATORI CHE NON HANNO MAI DISPUTATO UNA GARA...
Collecchio 20 maggio 2015 - I curatori fallimentari del PARMA FC S.p.A., dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto - hanno formalmente comunicato ai calciatori che risultino beneficiari di incentivi all’esodo e premi - pur non avendo mai disputato alcuna gara ufficiale con il Parma FC - l’intenzione della procedura di non riconoscere tali crediti perché considerati non dovuti.
Analogamente, al fine di ripristinare la par condicio creditorum, i curatori hanno chiesto la restituzione dei principali pagamenti effettuati dalla società nel semestre anteriore alla dichiarazione di fallimento, perché revocabili ai sensi dell’art. 67 della legge fallimentare. Tale richiesta ha riguardato anche pagamenti, diversi dagli stipendi, effettuati a favore di tesserati FIGC con i quali non siano intervenuti accordi transattivi.
Le azioni poste in essere dai curatori mirano a tutelare gli interessi dei creditori della società sportiva PARMA FC S.p.A., perseguendo l’obiettivo di ricercare una soluzione positiva alla vicenda fallimentare in corso, che possa concludersi con l’iscrizione della squadra parmigiana in serie B.
FONTE: FCParma.com
Dal 1929 Parma Calcio-Hellas Verona: sfida nata e consolidata in Serie B, con pochi precedenti in Serie A
Inserito il: marzo 09, 2014 In: Apriamo Le Porte Del Parma Calcio Al Suo Centenario !!!
La storia delle sfide tra Parma Football Club e Hellas Verona è antica quasi quanto le due squadre, entrambe secolari, la nostra concepita nel 1913 quella veneta dieci anni prima, nel 1903.
Il primo dei 24 complessivi confronti di campionato disputati allo stadio ‘Ennio Tardini’ (11 vittorie Crociate, 6 pareggi e 7 sconfitte), il 27 Ottobre 1929, in Serie B, fu un 2 a 2 con una doppietta del talento di Tito Mistrali (30’ e 51’), che segnò l’1 a 1 e il momentaneo vantaggio 2 a 1.
Nella stagione successiva, il 10 Maggio 1931, sempre nel torneo cadetto, seguì una sonora debacle per 2 a 5, nonostante l’1 a 0 siglato da Giuseppe Stocchi in apertura, al 7’. L’altro gol fu di Aroldo Vaccari, al 30’, che alimentò qualche speranza, accorciando sul 2 a 3.
Al terzo tentativo, nella medesima categoria, si perpetrò finalmente l’affermazione sugli scaligeri, che fu anche secca e perentoria, un 3 a 0 consumato il 20 Settembre 1931, ma raccolta nell’ultima mezz’ora, quando marcarono nell’ordine Antonio Nino Quaglietti (60’), Italo Maccanelli (80’) e Riccardo Poli (88’).
Trascorsero, poi, quattordici anni per ritrovarsi di nuovo contro, in quel campionato misto B/C 1945/1946 della ripresa dell’attività agonistica dopo la Seconda Guerra Mondiale. Era il 4 Dicembre 1945 e ci imponemmo per 4 a 1 con doppietta di Bruno Dazzi (all’8’ e all’61’) e reti di Enzo Bellini (al 5’) e di Josè Vittorio Pozzo (al 23’).
Dall’annata seguente Parma-Verona tornò a essere un classico da Serie B per quindici volte in quattro diversi periodi (dal 1946/1947 al 1948/1949, dal 1954/1955 al 1964/1965, nel 1974/1975 e nel 1979/1980), mentre diventò contesa da Serie A nella stagione 1991/1992 con l’1 a 1 del 3 Novembre 1991 (un’autorete di Andrea Icardi all’89’ pareggiò il rigore subito da Robert Prytz al 54’).
Nella massima competizione, in cinque occasioni di incontro sul campo di piazzale Risorgimento, la squadra Crociata si è imposta in due circostanze: il 19 Gennaio 1997, 1 a 0 (al 68’ Mario Stanic) e il 3 Ottobre 1999, 3 a 0 (successe tutto nel primo tempo: al 3’ Marcio Amoroso, al 7’ Ariel Ortega e al 35’ Hernan Crespo).
L’ultima volta, il 28 Ottobre 2001, venne fuori un pari con gol, 2 a 2 (Marco Di Vaio al 58’ ed Emiliano Bonazzoli all’88’ raddrizzarono lo 0 a 2 patito in partenza).
Parma, 9 Marzo 2014
FONTE: SettoreCrociatoParma.com
Napoli: Jorginho non sarà riscattato
21 maggio alle 16:35
Secondo Sportmediaset, il Napoli non riscatterà la seconda metà del cartellino di Jorginho dal Verona. L'italo-brasiliano non ha convinto nella sua avventura in azzurro e potrebbe trasferirsi al Torino.
FONTE: CalcioMercato.com
pubblicato da Redazione il 20-05-2015 | 09:40
Goal.com - Colloquio Sogliano-De Laurentiis, due aspetti hanno colpito il patron. Bigon e Zunino verso Verona
Colloquio romano fra i due
Goal.com scrive sul futuro di Riccardo Bigon: "L'approdo di Riccardo Bigon all'Hellas Verona è sempre più vicino. Dopo un primo contatto avviato con il dg Giovanni Gardini (suo grande amico), Bigon ha anche parlato con il patron Maurizio Setti: dovesse, come appare quasi certo, rompersi il suo legame con il Napoli l'opzione Hellas si struttura con percentuali sempre più alte. Bigon porterà con se anche Marco Zunino, suo attuale capo-scouting, mentre ci sono meno chance che continui l'avventura con il duo Micheli-Mantovani: i due osservatori sono tentati da altre esperienze. Riccardo Bigon, inoltre, è spinto anche dalla possibilità di riavvicinarsi notevolmente a Padova, città della sua famiglia, dopo anni passati a centinaia di chilometri da casa. Il successore di Bigon a Napoli dovrebbe percorrere il cammino opposto, dalla città scaligera arrivare alle pendici del Vesuvio: qualche giorno fa, in piena notte, Sean Sogliano ha avuto un lungo dialogo romano con Aurelio De Laurentiis. L'attuale ds dell'Hellas è in scadenza e non rinnoverà con la società gialloblù.
Sogliano ha colpito De Laurentiis per il profilo internazionale ed un progetto incentrato anche sulla ricerca dei migliori giovani a livello globale. Ad oggi, per distacco, Sogliano è la figura di dirigente più quotato per la sostituzione di Bigon. Percentuali residue restano per Giorgio Perinetti, mentre non ci sarebbero mai stati contatti con Dario Baccin, attuale direttore sportivo del Palermo"
FONTE: CalcioNapoli24.com
Maggio 20 2015 13:01
BIGON VERSO VERONA, SOGLIANO VERSO NAPOLI
Riccardo Bigon sempre più vicino all’Hellas Verona perché il ds ha prima incontrato Giovanni Gardini, suo grande amico e direttore sportivo degli orobici, poi ha incontrato Maurizio Setti, patron del club veneto. Se dovesse rompersi il legame col Napoli è sicuramente l’Hellas la prima opzione di Bigon che porterà con sé anche Marco Zunino, l’attuale Capo-Scout degli azzurri.
Bigon avrebbe maturato questa scelta anche per riavvicinarsi a casa, visto che prima Reggio Calabria, poi Napoli, lo ha portato a lavorare per tantissimi anni molto lontano dalla sua città e da quella della sua famiglia.
A sostituirlo dovrebbe arrivare Sean Sogliano, attuale direttore sportivo del Verona, ma non troverebbe gli altri due Scout del club azzurro, Micheli e Mantovani. Gli ex dirigenti del Brescia non hanno ottenuto grandi risultati in Campania e non sono neanche felici della situazione visto che in Lombardia avevano molta più autonomia, che ripagavano con i risultati, basti pensare che Pato e Kakà arrivarono prima a Brescia e poi al Milan, e quindi vorrebbero provare nuove esperienze in squadre importanti.
In alternativa a Sogliano ci sarebbero Baccin e Perinetti.
FONTE: TeleClubItalia.it
Calciomercato Napoli, il Torino vuole Jorginho
Nell'affare con i granata per il regista italo-brasiliano potrebbe rientrare El Kaddouri
Jorginho (Getty Images)
21/05/2015 09:10
CALCIOMERCATO NAPOLI BENITEZ JORGINHO / TORINO - Alla fine della stagione il Napoli dovrà decidere se riscattare o meno Jorginho, attualmente in comproprietà con l'Hellas Verona. La stagione del regista italo-brasiliano non è stata entusiasmante e per questo, nonostante l'agente di Jorginho, Joao Santos, sia convinto che resterà al Napoli, il futuro del ragazzo di Imbituba resta in bilico: secondo 'Tuttosport', sulle sue tracce si è mosso allora il Torino, in cerca di un giocatore di qualità da collocare in mediana. Per portarlo alla corte di Ventura i granata sono pronti anche ad usare la carta El Kaddouri.
M.D.F.
FONTE: CalcioMercato.it
TOP 10
Le top 10 des meilleurs vieux
Ce 19 mai, Andrea Pirlo a 36 balais. L'occasion pour francefootball.fr de sélectionner ses dix meilleurs vieux de la vieille. Ici, pas de Papy Mougeot, de Papy Brossard, ni de Papy Djilobodji, mais des images qui prouvent que c'est bien dans les vieux pots qu'on fait les meilleures soupes.
Gianluigi Buffon (37 ans, Juventus Turin)
[...]
Andrea Pirlo (36 ans, Juventus Turin)
[...]
Luca Toni (38 anni il 26 maggio, Hellas Verona)
Antonio Di Natale (37 ans, Udinese)
[...]
FONTE: FranceFootball.fr
Luca Toni e le sue donne
Il calciatore allo stadio con la compagna Marta Cecchetto e la figlia Bianca. Tra coccole e qualche capriccio, dopo il dramma della morte del primo figlio sono finalmente felici
di Antonella Rossi
Insieme hanno vissutto il dramma più grande, quello della morte di un figlio, ma oggi Luca Toni e la compagna Marta Cecchetto sono una famiglia felice, merito (anche) dei due bambini che sono arrivati dopo la tragedia, Bianca, quasi 2 anni, e Leonardo, 1.
Il calciatore è stato fotografato con le "sue donne" prima dell'incontro Hellas Verona-Empoli. Assente, invece, il piccolo di casa, che per i campi di calcio dovrà ancora aspettare un po'.
Bianca, in braccio al suo papà con maglietta d'ordinanza e nome stampato ha fatto qualche capriccio ed è scoppiata in lacrime, forse spaventata dalla troppa confusione. Marta l'ha subito consolata e presto le è tornato il sorriso.
Per la coppia, insieme da sempre, i figli sono stati la gioia più grande e fortemente desiderati.
«Se io e lei non fossimo così uguali nel detestare il piangersi addosso, se ci fossimo buttati giù, forse Bianca e Leonardo non sarebbero mai arrivati: questo sì che possiamo insegnarlo», ha raccontato il calciatore in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport.
Adesso mancano solo le nozze. Lui la proposta a Marta l'aveva fatta nel 2011. «Ma da allora è stata quasi sempre incinta...», avevo detto lui alla Gazzetta. Chissà che, prima o poi, non glielo chieda di nuovo....
FONTE: VanityFair.it
Luca Toni, tenerezze in campo alla figlia Bianca, che piange. Allo stadio per vedere il Verona pure Marta Cecchetto
Luca Toni per lei, la sua piccola Bianca, 2 anni il 21 giugno, avrebbe voluto segnare ancora un gol. Da papà super ieri allo stadio il calciatore si è coccolato la figlia, arrivata a tifare per il bomber 37enne insieme alla magnifica mamma, Marta Cecchetto, che con Luca Toni ha avuto pure Leonardo, un anno il prossimo luglio.
Tante tenerezze in campo per Luca Toni, che si è abbracciato la sua Bianca e ha accolto a braccia aperte pure Marta Cecchetto. L'attaccante non si è perso d'animo neppure quando la bimba è scoppiata a piangere, forse troppo emozionata e impaurita dal clamore dei tifosi allo stadio. L'Hellas Verona, la squafdra in cui milita il padre, ha vinto contro l'Empoli di Sarri per 2-1 in casa. L'obiettivo dei compagni e pure dell'allenatore, Andrea Mandorlini, era non solo conquistare i tre punti, ma "aiutare Toni a conquistare la classifica marcatori. Lo meritano lui e tutta la squadra". Il bomber è attualmente a quota 19 centri in campionato e può provare ad agganciare, se non addirittura a superare, il capocannoniere Carlos Tevez (20 gol). Non c'è riuscito, almeno durante questo match, ha ancora due gare per provarci, intanto ha voluto essere tutto tenerezze con Bianca, portata in campo da Marta Cecchetto.
"Abbiamo provato in tutti i modi a farlo segnare. Pazienza, abbiamo comunque disputato una bella partita e abbiamo vinto - ha detto Mandorlini a fine gara - Siamo andati sotto come altre volte, ma non abbiamo mai mollato e l'abbiamo vinta. Non era facile perché abbiamo ormai raggiunto l'obiettivo principale. Abbiamo comunque altri obiettivi, come far vincere a Luca la classifica cannonieri e superare i 100 punti in due anni, siamo già a 98. Quest'anno abbiamo cambiato molto ma il giocattolo è sempre bello, anche se ci abbiamo messo un po' a capirlo".
Luca Toni, stimato dai colleghi di team e adorato dai tifosi, sta vivendo un momento di grande serenità, sia da giocatore che da compagno e genitore.
Superato il dramma del figlio Mattia, nato morto nel 2012, l’arrivo di Bianca e poi di Leonardo gli ha riempito il cuore di gioia. Ora si gode ogni istante della sua esistenza. Tenerezze a Bianca e coccole a Marta Checchetto in campo , ma pure fuori. A casa ad aspettarlo, poi, c'è Leo: pure per lui tanti baci e abbracci senza risparmiarsi mai.
scritto da Annamaria Capozzi il 18/5/2015
FONTE: Gossip.it
18 Maggio 2015
Giornata contro l’omofobia, #Allacciamoli
VeronaPride celebra il 17 maggio, giornata in cui dal 2007 si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Una «malattia d’odio che affligge l’Italia e che ci spinge a mobilitarci attraverso il Verona Pride», spiegano gli organizzatori della manifestazione. Non possono essere tralasciate in questa giornata la recenti polemiche sulle dichiarazioni omofobe di Felice Belloli, presidente del calcio dilettante, nei confronti delle giocatrici femminili di calcio.
E proprio al mondo del calcio, che in questa giornata internazionale, VeronaPride decide di invitare le «squadre di calcio italiane, e in particolare i giocatori dell’Hellas Verona e Chievo Verona, di appoggiare l’iniziativa “Cambiamo gli schemi – #allacciamoli” che consiste nell’indossare un paio di lacci color arcobaleno per sostenere il diritto alla felicità delle persone omosessuali, bisessuali, transessuale. Jacopo Sala (Hellas Verona) ha già risposto mostrando in un tweet i lacci colorati delle scarpe con cui domenica è sceso in campo.
FONTE: VVox.it
Napoli: Bigon verso il Verona, promosso Grava?
17 maggio alle 23:46
Con Benitez destinato a lasciare il Napoli, anche il direttore sportivo Riccardo Bigon potrebbe lasciare il club partenopeo. Il dirigente è infatti corteggiato dal Verona che sta per perdere Sean Sogliano. In prima squadra secondo gianlucadimarzio.com potrebbe essere promosso Gianluca Grava attualmente responsabile del settore giovanile.
FONTE: CalcioMercato.com
Napoli, Benitez deciso all’addio mentre Bigon vede Verona: la situazione
Rafa Benitez - SSC Napoli
Gianluca Di Marzio17-05-2015 23:30
Rivoluzione in casa Napoli, via-vai destinato a movimentare assai il mercato estivo nei prossimi mesi. Benitez lontano lontano, ormai deciso a lasciare il club azzurro. Ma lui non sarà il solo a dire addio: come vi abbiamo raccontato ieri, anche il ds Bigon è già pronto sull'uscio, con le valigie in mano destinazione Verona (Hellas). Quest'ultima, operazione ancora da definire bene nel dettaglio perché Bigon legato ancora da un anno di contratto con il Napoli e in caso di divorzio anticipato è prevista una penale.
Benitez-Bigon ai saluti, Napoli sullo sfondo: il futuro del club Azzurro ora nelle mani di De Laurentiis.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
PRIMO PIANO
Settimana calda: Setti pronto a svelare il futuro del Verona
19.05.2015 21:41 di Stefano Bentivogli
In mezzo ai festeggiamenti per il trentennale dello scudetto, c'è anche un Verona da costruire per la prossima stagione. Le incognite sono tante e lo diciamo da tempo. Setti ha più volte ripetuto di prendere di petto la situazione a salvezza conquistata. L'obiettivo è stato raggiunto e adesso è il momento di pianificare la prossima stagione.
Si prevede una settimana calda con investitori esteri (probabilmente nordamericani) pronti ad entrare nel club. Il presidente svelerà i piani societari a dirigenti, Sogliano, Mandorlini e alla squadra e poi tutti decideranno se farne parte o no del nuovo progetto gialloblu. In primis Sogliano, desideroso di restare nonostante le sirene delle big. Il direttore sportivo è pronto ad ascoltare Setti per poi fare le sue valutazioni. Stesso discorso per Mandorlini, anche lui seguito da altri club ma con la precedenza data sempre al Verona. Infine si parlerà alla squadra ed in particolare di Luca Toni decisivo per la squadra ma che dovrà fare le sue valutazioni in base al nuovo percorso dell'Hellas.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
01:26 | mercoledì 20 maggio 2015
Parma - Verona, probabili formazioni
Donadoni con Palladino in avanti; Mandorlini ritrova Tachtsidis e Jankovic
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
PARMA VERONA PROBABILI FORMAZIONI SERIE A - Domenica 24 maggio 2015, alle ore 15, Parma e Verona si sfideranno allo stadio "Tardini" nel match valevole per la 37esima giornata. I ducali, dopo la sconfitta per 3 a 0 nel Monday night contro la Fiorentina vogliono salutare i tifosi con una vittoria mentre gli scaligeri vogliono chiudere il campionato in crescendo, dopo gli ottimi risultati maturati in questo finale di stagione.
INFO UTILI -Donadoni potrebbe schierare i suoi con il 4-5-1. Spazio a Cassani e Gobbi sulle fasce con capitan Lucarelli in panchina a lasciare il posto a Mendes e a Feddal; Ghezzal potrebbe agire sulla corsia mancina di centrocampo con Palladino unica punta. Mandorlini invece conferma il 4-3-3. Ritornano Tachtsidis e Jankovic, titolari al Tardini ma attenzione a Obbadi, il migliore in campo contro l'Empoli.
PROBABILI FORMAZIONI
Parma (4-5-1): Mirante; Cassani, Mendes, Feddal, Gobbi; Varela, Mauri, Jorquera, Nocerino, Ghezzal; Palladino.
A disp.: Iacobucci, Bertozzi, Costa, Lila, Lucarelli, Lodi, Broh, Haraslin, Galloppa, Mariga, Coda. All.: Donadoni
Verona (4-3-3): Rafael; Pisano, Marquez, Moras, Agostini; Sala, Tachtsidis, Halfredsson; Jankovic, Gomez, Toni.
A disp.: Benussi, Sorensen, Rodriguez, Martic, Marques, Obbadi, Brivio, Greco, Christodoulopoulos, Fernandinho, Saviola, Lopez. All.: Mandorlini
INFO TV/DIRETTA STREAMING - La partita sarà trasmessa a partire dalle ore 15 in diretta tv sulle frequenze di Sky Sport (satellite) e Mediaset Premium (digitale terrestre), ma anche in streaming sulle piattaforme per pc, tablet e smartphone SkyGo.
PRONOSTICO - I favori del pronostico sono tutti per il Verona ma il Parma potrebbe chiudere il campionato in casa regalando una gioia ai tifosi. Possibile il segno X con Gol.
07:46 | mercoledì 20 maggio 2015
GdS: Napoli, addio Benitez e riassetto
Il tecnico spagnolo verso il Real Madrid, si avvicina allora Mihajlovic
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo © www.imagephotoagency.it
NAPOLI BENITEZ BIGON - [...]
RIASSETTO – Potrebbe esserci il divorzio anche con il direttore sportivo Riccardo Bigon: ai membri dello scouting Mantovani, Micheli e Zunino non è stato rinnovato il contratto e il dirigente sta allora riflettendo sul da farsi. Possibile “incrocio” con Sean Sogliano: Bigon, infatti, è accostato all’Hellas Verona, da cui arriverebbe il direttore sportivo per il Napoli. De Laurentiis, però, sta meditando la promozione di Gianluca Grava a team manager.
16:59 | lunedì 18 maggio 2015
Serie A: giro di d. s. da Napoli a Cesena
Scambio di d. s. tra Napoli, Verona, Fiorentina, Palermo e Cesena?
di Michele Ruotolo - twitter:@michelenews24 © www.imagephotoagency.it
BIGON SOGLIANO PRADE' BACCIN FOSCHI - Il calciomercato è ormai quasi nel pieno della sua stagione ed anche un altro mercato, quello dei direttori sportivi, scalda i motori (anzi, se possibile, è già nel pieno, visto che saranno i d. s. a decidere poi il mercato estivo). Tra i nomi di stretta attualità quello di Riccardo Bigon, d. s. del Napoli, ma nel calderone noi metteremmo qualche altro nominativo: Sean Sogliano dell'Hellas Verona, Daniele Pradè della Fiorentina, Dario Baccin del Palermo e Rino Foschi del Cesena. Cosa c'entrano? Con calma, perchè la vicenda va ricostruita un passo alla volta. L'anello di partenza, quello noto, è appunto Bigon del Napoli.
L'INIZIO DELLA CATENA - Bigon infatti a fine stagione lascerà gli azzurri per volere del presidente Aurelio De Laurentiis, un po' deluso dal mercato dell'ultima stagione e alla ricerca di nuove risorse. De Laurentiis prenderà un nuovo dirigente, mentre Bigon probabilmente tornerà nel suo Veneto, all'Hellas Verona, regno attualmente di Sean Sogliano che, a differenza di quanto si è scritto ultimamente, non andrà al Napoli, no. Secondo le indiscrezioni raccolte infatti dalla redazione di calcionews24.com, l'attuale d. s. scaligero potrebbe prendersi un anno di pausa dal calcio, mentre il Napoli penserà ad altri.
LA FINE DELLA CATENA - Sì, perchè De Laurentiis, sempre più coinvolto nelle vicende azzurre, specie quelle di mercato, vorrebbe un profilo più aziendalista di Sogliano, abituato a lavorare invece solitamente in maniera più individualistica. I nomi buoni per il Napoli sarebbero quelli di Daniele Pradè, che potrebbe dire addio alla Fiorentina in nome della rivoluzione che la famiglia Della Valle ha in mente, e di Dario Baccin, attuale direttore dell'area tecnica del Palermo con il contratto in scadenza a fine stagione. Proprio al Palermo potrebbe tornare, come ai cari vecchi bei tempi, Rino Foschi, che non ha mai perso confidenza con il presidente rosanero Maurizio Zamparini. Il cerchio sarebbe chiuso, forse.
A cura di: Daniele Longo | @86_longo
FONTE: CalcioNews24.com
ALTRE NOTIZIE
Parma, i convocati per il Verona: ci sono tanti baby
23.05.2015 18.04 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Mister Roberto Donadoni per la partita Parma Fc-Hellas Verona in programma domani pomeriggio alle ore 15 allo stadio Ennio Tardini (37° giornata di Serie A Tim 2014-2015), ultimo impegno casalingo stagionale, ha convocato ventitre giocatori Crociati. Questa la lista: Bertozzi, Broh, Cassani, Coda, Esposito, Feddal, Galloppa, Gobbi, Ghezzal, Haraslin, Jorquera, Iacobucci, Lila, Lodi, Lucarelli, Mariga, Mauri, Mendes, Mirante, Nocerino, Palladino, Prestia, Varela.
PROBABILI FORMAZIONI
Le probabili formazioni di Parma-Verona - Ultima casalinga in A per i ducali
Fischio d'inizio domenica ore 15. Diretta testuale, pagelle e voci dei protagonisti su TMW!
23.05.2015 06.20 di Vito Aulenti Twitter: @vitoaul
Ultima sfida casalinga nella massima serie per il Parma, che, nonostante l'ormai acclarata retrocessione in B, desidera con tutte le proprie forze ottenere la vittoria con l'Hellas Verona, in modo da congedarsi nella miglior maniera possibile dal proprio pubblico, quest'anno particolarmente encomiabile per vicinanza alla squadra e attaccamento ai colori gialloblù. Al Tardini giungerà però una formazione ancora viva (i quattro punti ottenuti nelle ultime due gare parlano chiaro), che, seppur già salva, vorrà in ogni modo rovinare la domenica agli emiliani. L'unico successo degli scaligeri in terra ducale risale alla stagione 2000-2001, mentre negli altri 5 precedenti i padroni di casa sono sempre andati a punti (conquistando 3 vittorie e 2 pareggi). A dirigere l'incontro sarà Daniele Minelli della sezione di Varese, coadiuvato dagli assistenti Bindoni e Villa, e dal quarto ufficiale Schenone.
COME ARRIVA IL PARMA - Soliti problemi in difesa per Roberto Donadoni, che - oltre al portiere slovacco Bajza - per la gara col Verona dovrà con ogni probabilità rinunciare agli infortunati Costa e Santacroce. Tornerà invece a disposizione l'albanese Lila (che ha scontato la sua giornata di squalifica), il quale dovrebbe tuttavia partire dalla panchina per lasciare spazio al talentino italo-argentino Mauri, le cui sorprendenti prestazioni hanno attirato l'attenzione di diversi club europei di prima fascia, tra cui Milan, Bayern Monaco e Manchester City.
COME ARRIVA IL VERONA - Recuperi importanti per Andrea Mandorlini, che contro il Parma potrà contare sia su Tachtsidis che su Jankovic, quest'ultimo destinato a giocare titolare nel terzetto offensivo assieme a Toni e alla sorpresa Fernandinho. In compenso, il tecnico degli scaligeri non avrà con sé in Emilia gli infortunati Ionita e Juanito Gomez, rispettivamente alle prese con un problema al tendine dell'adduttore destro e con una lieve lesione muscolare al quadricipite femorale della coscia destra.
ALTRE NOTIZIE
Parma, sei reti in amichevole alla Correggese
21.05.2015 18.44 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Giovedì dedicato alla partitella per il Parma, che in preparazione della sfida contro il Verona, l'ultima al Tardini in Serie A, ha incrociato la Correggese. 6-1 il risultato finale con doppietta di Coda, reti di Nocerino, Palladino, Ghezzal e Haraslin.
SERIE A
Verona, due su tre. Gardini e Madorlini verso la permanenza. Sogliano no
21.05.2015 12.49 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
E' un Verona in cerca di risposte quello che in questi giorni è chiamato a definire i propri quadri in vista della prossima stagione. Nel club scaligero, infatti, sono in scadenza Giovanni Gardini, attuale dg, il ds Sean Sogliano e il tecnico Andrea Mandorlini. Per il primo e l'ultimo, come riporta il Corriere del Veneto, l'accordo è praticamente definito, con l'allenatore che potrebbe siglare un biennale. Discorso diverso per l'uomo mercato del club che, a causa anche di una nuova politica economica più restrittiva, potrebbe chiudere a giugno la sua collaborazione con il presidente Maurizio Setti. Per Sogliano, dunque, si parla di Napoli (con Bigon pronto a fare il viaggio in senso opposto).
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - Frosinone, ag. Gucher: "Dovrebbe restare, ma mai dire mai"
20.05.2015 13.33 di Tommaso Maschio
Robert Gucher è stato uno dei protagonisti della promozione del Frosinone in Serie A vestendo anche la fascia da capitano nell'ultima gara contro il Crotone. Forte di un contratto fino al 2017 con il club ciociaro l'austriaco si appresta a giocare la prossima Serie A con la maglia dei ciociari nonostante sia da tempo seguito da Hellas Verona, Chievo Verona e Sampdoria. Lo rivela ai microfoni di Tuttomercatoweb.com il suo agente Max Hagmayr: "Noi pensiamo che sia un ottimo posto dove continuare a giocare e confermare le sue ottime prestazioni anche in Serie A. Però nel calcio mai dire mai. Siamo aperti ad ascoltare le proposte interessanti che arriveranno e poi vedremo".
RASSEGNA STAMPA
Hellas, Corriere di Verona: "Imminente il rinnovo per Mandorlini"
20.05.2015 09.53 di Marco Frattino
Andrea Mandorlini attende novità sul suo futuro. In scadenza il prossimo 30 giugno, così come il suo staff, Il Corriere di Verona scrive che il nuovo contratto tra l'Hellas e l'allenatore appare ormai prossimo. Il confronto tra le parti continua, con la possibilità che venga chiuso un biennale.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Di Gennaro: "Toni come Elkjaer, grande lavoro di Mandorlini"
19.05.2015 22.28 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
"E' sempre bello ritrovarsi, 30 anni fa festeggiammo. Io arrivai in B e ricordo sette anni fantastici. Fu una cavalcata fantastica, nessuno ci sperava, noi partivamo col premio salvezza e lo scudetto fu l'apoteosi". Così ha parlato a Tuttomercatoweb.com l'ex centrocampista del Verona Antonio Di Gennaro alla celebrazione dei trent'anni dallo Scudetto dei gialloblù: "Col tempo ci siamo resi conto di quanto fatto, lì per lì non capivamo cosa stavamo facendo. Ripetibile? Ci sono delle realtà che sono salite, ma è difficile per lo scudetto, ci sono problematiche per gli investimenti. Verona attuale? Deve restare in A, ha fatto oltre 10mila abbonati anche in C. Ora Mandorlini sta facendo un grande lavoro. Toni fa tante gol, come Elkjaer, e deve essere un esempio per i giovani".
ALTRE NOTIZIE
Hellas Verona, Moras: "A Parma sarà molto difficile"
19.05.2015 21.19 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Vangelis Moras, difensore goleador dell'Hellas Verona di Mandorlini, ha parlato ai microfoni di tuttohellasverona.it della prossima sfida che attende gli scaligeri contro il Parma al Tardini domenica pomeriggio: "A Parma sarà molto difficile perché anche se ultima ha dimostrato che vuole chiudere bene la stagione e noi proveremo a vincere".
SERIE A
Verona, settimana chiave per il futuro del club. Poi si penserà ai rinnovi
19.05.2015 16.02 di Simone Bernabei
Sono giorni caldi quelli dell'Hellas Verona. Il presidente Setti deve ancora sciogliere i nodi relativi al futuro della società, con possibili investitori nordamericani pronti ad acquisire una parte del club. Il numero uno dell'Hellas deciderà nei prossimi giorni, poi la palla passerà a giocatori, allenatore e dirigente. Sogliano, riporta il Corriere di Verona, non vorrebbe lasciare ma vuole ascoltare i piani di Setti, così come Mandorlini il cui rinnovo è comunque vicino. Poi si penserà anche a Luca Toni, un altro col contratto in scadenza nonostante la grandissima stagione.
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona: "Bivio Hellas, sale la tensione"
19.05.2015 08.33 di Pietro Lazzerini
Il Corriere di Verona di questa mattina lancia un allarme preciso con l'apertura delle pagine sportive: "Bivio Hellas, sale la tensione". In questo finale di stagione sono tanti i motivi di preoccupazione per i tifosi e per il comparto tecnico della squadra veneta, dall'ipotesi cessione al contratto del ds Sogliano e degli uomini in scadenza. Setti ha rassicurato lo spogliatoio ma Moras ha dichiarato: "Ci fidiamo di lui, ma vogliamo chiarezza". Una situazione dunque che andrà chiarita quanto prima per capire quale sarà il destino della squadra di Mandorlini.
SERIE A
Hellas, Mandorlini: "Allenare Napoli o Milan? Non sono la persona giusta"
18.05.2015 23.55 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Il tecnico dell'Hellas Verona, Andrea Mandorlini, ha parlato negli studi di RaiSport: "La rivelazione del campionato è l'Empoli, ha fatto un campionato importante. Giocatore rivelazione? Rugani è un giocatore di livello, credo che rientrerà alla Juve e dopo diversi anni avremo un grande difensore. E' stato lui la rivelazione. La delusione più grande? L'Inter, pensavo meglio, credevo facessero di più, proprio la mia Inter mi ha deluso. Allenare il Napoli? La vedo difficile, ha un grande allenatore, io non ci mai pensato di allenare il Napoli. Non credo di essere la persona giusta ad allenare una squadra così importante. Allenare il Milan? Non mi ci vi vedo ad allenare con quei colori, è risaputo che sono tifoso interista".
SERIE A
Sassuolo, Verona o Cesena, le tre strada per il futuro di Inzaghi
18.05.2015 15.03 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Per continuare la sua carriera da allenatore Filippo Inzaghi è costretto a guardare lontano dal Milan. Secondo quanto riportato da SportMediaset l'ex attaccante si sarebbe proposto a Sassuolo e Verona, dove il rinnovo di Andrea Mandorlini non è certo. Inoltre vi sarebbe stato un contatto diretto fra Inzaghi e Rino Foschi, ds del Cesena.
LEGA PRO
Pistoiese, forti richiami dalla Serie B per Calvano
18.05.2015 10.20 di Gianluca Losco Twitter: @MrLosco
Dopo l'ottima stagione disputata quest'anno con la maglia della Pistoiese, Simone Calvano potrebbe trovare spazio il prossimo anno in Serie B. Secondo quanto raccolto da tuttob.com, infatti, sulle tracce del centrocampista, che è di proprietà del Verona, ci sarebbero Avellino, Modena e anche Teramo, squadra impegnata nei playoff di Lega Pro.
SERIE A
Napoli, capitolo ds: si valuta anche la promozione di Grava
18.05.2015 00.10 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Giorni di grandi decisioni in casa Napoli. Il direttore sportivo Riccardo Bigon potrebbe accettare la corte dell'Hellas Verona e il club partenopeo sta vagliando in questi giorni la sua sostituzione. Possibile l'arrivo proprio dalla società scaligera di Sean Sogliano, ma non è da escludere una soluzione interna. Secondo Sky, il presidente Aurelio De Laurentiis sta valutando la promozione di Gianluca Grava, attuale responsabile tecnico del settore giovanile.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Con Bigon al Verona Sogliano verso Napoli: la situazione
17.05.2015 09.45 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
Sean Sogliano, futuro lontano da Verona, dove sarà sostituito da Riccardo Bigon attualmente al Napoli. E il Napoli? Piace molto proprio il profilo di Sogliano, che aveva già avuto dei contatti indiretti nei mesi scorsi. Sogliano verso Napoli, Bigon al Verona. La strada sembra tracciata. Apprezzato dagli azzurri anche il ds del Palermo, Dario Baccin che piace pure al Chievo Verona.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
23.05.2015
Mandorlini: «Sul mio rinnovo vedremo a fine campionato»
Andrea Mandorlini, allenatore dell'Hellas
VERONA. Il Parma prima di tutto. Il suo contratto viene dopo. Andrea Mandorlini rispetta scrupolosamente l'agenda. «Per il mio rinnovo non c'è nulla di pronto o definito, bisogna aspettare. Vedremo a fine campionato», la puntualizzazione del tecnico del Verona oggi pomeriggio a Peschiera sull'ipotesi di prolungamento fino al 2017 per cui l'Hellas sta continuando a lavorare. Mandorlini proprio domani a Parma taglierà il traguardo delle 200 panchine col Verona.
«È un risultato che mi riempie di orgoglio, speriamo di festeggiarlo con una bella vittoria anche se non sarà facile visto che il Parma viene da tre pareggi ed una vittorie nelle ultime quattro giornate. Nonostante la retrocessione ed i problemi societari vorranno concludere bene la stagione. Per noi sarà una partita davvero complicata».
In caso di vittoria Mandorlini, ora a quota 98, sfonderebbe anche il tetto dei cento punti nelle sue due annate di Serie A col Verona. L'altra molla si chiama Luca Toni, ad un gol da Tevez e dal titolo di capocannoniere. «Ce la metteremo davvero tutta per farlo segnare, se lo merita. Sarebbe un vanto sia per Luca che per la società. Come vincere uno scudetto», ha concluso Mandorlini, domani senza Gomez e Ionita ma con Jankovic e Tachtsidis di nuovo a disposizione dopo aver scontato con l'Empoli un turno di squalifica.
Alessandro De Pietro
21.05.2015
LO STOP. Allenamento mattutino ieri per i gialloblù sul campo dello Sporting Center «Il Paradiso» di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, possesso palla, lavoro atletico e partita. Juanito Gomez è stato sottoposto ad accertamenti diagnostici che hanno evidenziato «una piccola lesione muscolare al quadricipite femorale della coscia destra». I tempi di recupero saranno valutati successivamente ed il calciatore ha già iniziato le cure fisioterapiche. Artur Ionita continua il lavoro fisioterapico.
LA DIFFIDA. In vista della penutlima sfida di campionato al Tardini di Parma, Andrea Mandorlini deve fare i conti con una lunga lista di diffidati. Contro i Crociati non ci saranno squalificati. Sono sette, però, i giocatori che in caso di ammonizione saranno costretti a saltare l'ultima di campionato al Bentegodi contro la Juve:
Martic, Nico Lopez, Christodoulopoulos, Hallfredsson, Pisano, Sorensen, Toni.
20.05.2015
Hellas Verona, fuori Gomez tornano Jankovic e Tachtsidis
Juanito Gomez resterà fuori con il Parma
VERONA. Potrebbe essere finita la stagione di Juanito Gomez, uscito per infortunio domenica con l'Empoli per una «piccola lesione muscolare al quadricipite femorale della coscia sinistra» evidenziata dagli esami a cui l'attaccante argentino si è sottoposto nelle ultime ore. Gomez non giocherà domenica a Parma, ma potrebbe non essere a disposizione di Mandorlini nemmeno all'ultima di campionato, quando il Verona ospiterà la Juventus il prossimo 31 maggio. Gomez ha già iniziato la fisioterapia. A Pechiera, stamattina nella seduta di ripresa, tutti disponibili a parte Ionita. Col Parma rientreranno Jankovic e Tachtsidis, squalificati con l'Empoli.
Alessandro De Pietro
20.05.2015
Grigolini, trent'anni da Hellas «Totò, Cossato e le Brigate...»
«Ricordo la 'prima' di Maradona al Bentegodi Lucci è stato il mio testimone, Vanoli il più fotogenico La foto del cuore? Mandorlini che esulta a Salerno»
La splendida foto scattata al Bentegodi domenica 10 maggio durante il derby, Grigolini immortala la «sciarpata» della Curva al 6' della ripresa per ricordare il gol di Elkjaer a Bergamo il 12 maggio '85 FOTO EXPRESS
Trent'anni di scatti, uno scatto in trent'anni. É la storia di Francesco Grigolini, storico fotografo dell'Hellas e del nostro giornale. Pure lui ha vinto il suo scudetto. Meritato in campo, sempre in mezzo ai gialloblù. Tra mille trasferte, urla di avversari, viaggi nel pericolo e il saluto dalla Curva veronese. «Impagabile» dice lui. Il suo è un viaggio parallelo con la storia moderna del Verona. Dagli Eroi di Bagnoli fino all'era Setti. Passando anche dal buco nero del fallimento e dagli anni difficili della C. Sempre in prima linea. Perchè Grigolini non ama immortalare divi e divine sulla Croisette. Lui preferisce essere al centro dell'azione. Samba gialloblù, mille volti che passano per la storia, ma restano appiccicati ai suoi scatti. Per ora, per sempre.
Grigolini, festeggia anche lei il suo personalissimo scudetto?
«Ho iniziato a fotografare l'Hellas giusto trent'anni fa. Mi sembra ieri. Tutto è cambiato. Ma sono rimasti i colori e i tifosi. Sempre giallo e blù».
Quindi, da dove parte?
«Verona-Napoli tre a uno. Tutti cercavano Maradona. Ma io mi sono innamorato subito di Briegel. Una fota di Diego, però, la conservo ancora. Lui a centrocampo. Dall'altra parte il Verona ad aspettarlo».
La foto che non metterrebbe mai all'asta?
«Mandorlini immortalato a Salerno, il giorno della promozione dalla Serie C in alla Serie B. Ma anche una spaccata spettacolare di Federico Giampaolo. Pensando agli avversari: Ravanelli che è venuto ad esultare proprio davanti a me in un Reggiana-Verona finito quattro a zero».
L'emozione che va giù e torna su?
«La foto del gol di Fedeico Cossato a Reggio Calabria. Lì per lì parla l'adrenalina. Quando la rivedo e penso a quello che è successo, non ci credo ancora».
Il soggetto più fotografato di sempre?
«Facile, le Brigate Gialloblù, i ragazzi della Curva. Succede sempre, soprattutto quando siamo in trasferta. Li vedo, li fotografo. E mi sento fiero di essere il fotografo del Verona».
Lo stadio che l'ha emozionata di più?
«San Siro. Lì ho fatto anche i miei primi viaggi da fotografo. Mi accreditavano anche per i derby d'Italia. In campo solo campioni. Avevi l'imbarazzo della scelta».
La foto che le è rimasta stampata in testa?
«Coppa Campioni, la sfida tra Juve e Verona: 2-0 a porte chiuse. La foto ritrae l'arbitro Wurtz e i suoi assistenti. Per chi tifa Verona non servono ulteriori commenti».
Uno scatto rubato?
«Questa è recente: l'arrivo in ritiro di Rafa Marquez e il primo saluto con Luca Toni. Una sorta d'incontro tra due capi di Stato. E c'ero solo io a documentarlo. Dopo che ho postato la foto, sul profilo di Rafa i 'like' hanno raggiunto quota 160mila».
Il più fotogenico?
«Paolo Vanoli. Con lui anche una sincera amicizia».
I giocatori con i quali ha legato di più?
«Totò De Vitis ma anche Mino Lucci, che è stato pure mio testimone di nozze. Ah, mi sono sposato di lunedì. Come i calciatori. Perchè la domenica è sacra. E quel giorno a festeggiarmi c'era quasi tutto il Verona».
Lo scatto da groppo in gola?
«Zeytulaev a Busto. Ci ha tolto dal baratro. Lì non sai se scattare o lasciarti andare alla gioia. Le foto ci sono, e sono là».
Ansia da gara?
«Sorrento e Salerno. Erano troppo importanti per il Verona che voleva tornare in B».
Lo scatto non fatto che vorrebbe fare suo?
«Il gol di Elkjaer senza scarpa».
Pericoli?
«Una sassaiola ad Andria in Serie B. Da paura».
Il più restio a farsi fotografare?
«Il nostro capitano, Luca Toni fuori dal campo».
Una rete speciale?
«Romulo contro la Lazio. Prima della gara mi dice: se segno vengo a fare festa da te...eccolo. Ha preso la mia macchina e ha fotografato i suoi familiari in tribuna».
Il reperto?
«Maradona alla sua prima in Italia al Bentegodi».
Il prototipo del calciatore dell'Hellas?
«Totò De Vitis, un grande»
Il presidente?
«Alberto Mazzi».
La foto mai fatta?
«Vorrei fosse un gol al '93 che toglie lo scudetto alla Juve».
Lacrime?
«Emozioni forti quando ho visto Jacopo Sala infortunarsi. E non una sola volta».
Tecnica pura?
«Saviola, è incredibile»
Uno scatto fuori dal Bentegodi?
«L'ho fatto a Melbourne a Point Lonsdale. Il mare, due lingue di terra che si toccano e il senso di libertà».
Simone Antolini
19.05.2015
Benussi sale in cattedra davanti a 250 studenti
Francesco Benussi agli Angeli (Foto Express)
A scuola con Francesco Benussi. Il portiere dell'Hellas si è raccontato stamattina a 250 ragazzi delle medie dell'Educandato “Agli Angeli” di Verona, spaziando su più fronti. «Siamo molto contenti della stagione che abbiamo disputato: abbiamo fatto tanti punti e siamo stati molto uniti. La nostra forza – ha sottolineato Benussi - è il gruppo, infatti siamo riusciti ad uscire dai momenti difficili tutti insieme, archiviando la salvezza con diversi turni d’anticipo.
Il calciatore più forte del Verona? Ovviamente Luca Toni, oltre ai gol è un campione anche nello spogliatoio, è ammirevole il modo in cui si approccia ad ogni partita con la stessa voglia di un ragazzino. Non dimentichiamoci però che i risultati sono arrivati grazie al lavoro di tutta la squadra che ha lavorato per il suo attaccante. Molte partite della stagione le ho vissute dalla panchina, ma essere parte di un gruppo vuol dire anche questo, anzi, deve essere uno stimolo a fare sempre meglio negli allenamenti in settimana. Ero sicuro che prima o poi mi si sarebbe presentata un’occasione e così è stato. Il ricordo più bello di questa stagione è stato sicuramente la partita di ritorno con il Sassuolo, perché eravamo in grande difficoltà e siamo riusciti a portare a casa la vittoria nonostante fosse tutto in salita. Al di là dei meriti tecnici, Mandorlini sa anche trasmettere la giusta carica allo spogliatoio. È stato un calciatore di alto livello per molti anni e sa bene come si preparano le partite, sa sempre darci le giuste motivazioni».
Benussi ha detto la sua anche sulla questione del razzismo nel calcio, sollevata da un alunno: «È un argomento molto importante, ho conosciuto molti calciatori di colore e non ho mai avuto problemi a legare con nessuno. Penso che il razzismo debba stare fuori dalla vita, dai campi di calcio e dalla società».
Alessandro De Pietro
19.05.2015
Tosi dentro la fontana Fiumi di birra per Jerry con Preben e Briegel
La Simeoni era a Formia: «Brindisi tra atleti, calici al cielo per il Verona» Il comandante Altamura: «Giocavo a basket, la festa Hellas alla radio»
Ferruccio Carnevale
Veronesi «tuti mati» per l'Hellas. Giusto trent'anni fa, il 19 maggio 1985, la città si trasformava in un Bentegodi open space. Impossibile contenere dentro al catino del calcio veronese l'infinita gioia per la conquista dello scudetto. Ricordi consegnati alla storia. Caroselli senza fine di tifosi in festa. La città dipinta di giallo e di blu. Piazza Bra teatro di una sagra di popolo. Il rito non si è mai interrotto. E la cifra tonda dei 30 anni rende oggi ancora più magica quella data.
Per chi c'era, per chi era lontano. Per chi è stato tra i fortunati a trovare spazio sugli spalti dello stadio. Per chi ricorda ancora dov'era esattamente quel giorno, in quelle ore di delirio Hellas.
FIRME D'AUTORE. Il sindaco di Verona Flavio Tosi era un ragazzino tifoso di 15 anni. «Ricordo tutto. Il bagno in piazza Bra, il giro della città, la notte che non finiva mai a fare festa. Ma ricordo anche le magie di quella stagione. Ero riuscito ad andare a vedere tutte le partite in casa del Verona. E quando potevo, pure in trasferta. Naturalmenmte, io a Bergamo c'ero. A casa conservo ancora un quadernone dove ho raccolto gli autografi dei calciatori dello scudetto. Mi appostavo all'Antistadio, penna in mano. Rivedere oggi le firme di Briegel, Tricella ed Elkjaer sul mio quaderno, mi emoziona ancora. Frequentavo il Bentegodi già dalla stagione '81-'82. Non avrei mai pensato di vivere un'emozione così forte. E conservo anche i biglietti dello stadio. Ogni cosa è ricordo e certi ricordi sono destinati ad accompagnarti per sempre».
BRAVA SARA. La campionessa delle campionesse Sara Simeoni purtroppo non era a Verona quel giorno. Il 19 maggio 1985 di Sara è stata giornata di lavoro e fatica. Una domenica speciale per i suoi concittadini. «Un po'» racconta la Divina del salto in alto «anche per me. Ero al centro federale di Formia, in piena sessione di allenamento. Lo scudetto l'ho festeggiato a distanza, trovando grande complicità tra i miei compagni di squadra. Alla sera abbiamo brindato al Verona, ed io ero l'unica veronese. Ricordo che mi sono resa conto della grandezza dell'impresa dell'Hellas, quando la gente proprio lì a Formia mi fermava per strada e si complimentava per la vittoria dei nostri gialloblù». I ricordi di Sara legati a quel Verona, però, non si fermano lì. «Ho condiviso con loro anche il Bentegodi. Ricordo che mi è successo di trovarmeli in campo e io ero in pista a saltare. Il mio mito? Naturalmente Bagnoli, l'uomo della vittoria. E poi ho un ricordo più antico che non riguarda quella stagione. Un giorno capitò Vriz in pedana. Mi chiese di saltare. Era abbigliato da calciatore e si presentò al salto con le scarpe con i tacchetti». Il risultato? «Ottimo stile, ottimo salto, poteva avere un futuro». Ma questa è un'altra storia
IN VIAGGIO PER GIOCO. Luigi Altamura, comandante della polizia locale, era in viaggio con la sua squadra di basket l'Us Piani Bolzano. «Di fatto» racconta «ho vissuto la festa dell'Hellas ascoltando la radio. Eravamo in pullmino, di rientro da una trasferta in Veneto. Non ricordo se a Treviso o Padova. Il basket? Poteva essere un'altra storia. Giocavo guardia, che detto dal comandante dei vigili urbani, magari fa pure sorridere. Ho ottenuto anche il patentino per allenare fino alla serie C femminile». Poi, però, lo sport ha lasciato spazio a tutt'altra carriera.
BIRRA CON PREBEN. Jerry Calà si è ritrovato, invece, a due pazzi da piazza Bra a festeggiare insieme a Elkjaer e Briegel. «Abbiamo fatto festa all'Excalibur - uno dei club storici per la movida veronese - di Ferruccio Carnevale. Una notte tutta per l'Hellas, insieme a Preben e Briegel. Ricordo che abbiamo trasformato un portaombrelli in un insolito contenitore di birra. Prima lo abbiamo sanato, naturalmente, e poi i giocatori dell'Hellas hanno dato sfogo alla loto sete. E' stata una notte magica. La festa sembrava non finire mai».
Simone Antolini
19.05.2015
Stagione finita per Romulo «Lesione miotendinea»
Romulo in panchina con Setti
VERONA.Stagione finita per Romulo, centrocampista che la Juventus molto probabilmente restituirà al Verona a fine stagione. Il brasiliano al termine della gara con l'Inter ha avvertito un dolore alla coscia sinistra e la risonanza magnetica dopo poche ore ha evidenziato una «lesione miotendinea del retto femorale tale da non consentirgli il recupero prima della fine del campionato», come comunicato dalla stessa Juventus. Romulo, ceduto l'estate scorsa dall'Hellas con la formula del prestito con diritto di riscatto, è stato frenato alla Juve da guai fisici in serie che ne hanno compromesso la stagione. Scontato a fine campionato il rientro al Verona, che ha speso quattro milioni per riscattare Romulo dalla Fiorentina e ne ha incassato dalla Juve solo uno per il prestito sottintendendo scontato un riscatto che invece la Juve difficilmente eserciterà.
Alessandro De Pietro
18.05.2015
Bigon il nuovo diesse? Napoli punta Sogliano
Una va e l'altro viene, Ecco fatto il clamoroso scambio di direttore sportivi. Lo racconta radiomercato. Al momento, per forza di cose, non c'è ancora nulla di fatto. Le voci, però, si rincorrono e lasciano spazio a tante supposizioni. Dunque, ecco la notizia: Riccardo Bigon a fine stagione potrebbe lasciare Napoli per raggiungere Verona e occupare il ruolo di direttore sportivo.
Lo stesso viaggio, però, all'incontrario, lo andrebbe a fare Sean Sogliano. Da tempo si parla di un possibil futuro del Direttore gialloblù lontano da Verona. Le voci di un suo approdo a Milano meritano di essere smentite. Il Napoli potrebbe essere il nuovo club dal quale ripartire.
Sogliano, come Mandorlini del resto, va in scadenza tra poco più di un mese. Ieri il direttore era regolarmente allo stadio e ha lasciato il Bentegodi poco dopo la fine della partita. Setti e il direttore generale Gardini si sono, invece, intrattenuti a lungo a parlare nel cortile di ingresso della sala stampa. Succede spesso nel dopo partita, non c'è nulla di nuovo.
Sean destinato al Napoli? Molto dipenderà adesso anche dalla società di via Belgio. Setti ha in mano le chiavi del futuro del Verona. Si attendono i rinnovi. A partire, proprio, dagli «uomini del controllo»: Sogliano stesso e pure Mandorlini. Per i meriti acquisiti sul campo non possono esserci dubbi. Ma è sempre meglio non dare mai nulla per scontato.
Il Verona già salvo deve partire da nuove certezze. E questa fase, magari naturale, di riflessione di Setti, induce comunque ad alimentare i pensieri di chi pensa che i protagonisti del domani dell'Hellas potrebbero avere volti diverse da quelli di oggi. In questo senso vanno inserite le dichiarazioni di Moras che intervistato a fine gara ha chiesto indirettamente lumi sul futuro del Verona. E Sogliano? Verona è stato il suo capolavoro. Napoli potrebbe diventare la prova del nove. Un esame nuovo, impegnativo ma allo stesso tempo molto stimolante. Sempre che non siano solo strimpellate di inizio mercato. S.ANT.
FONTE: LArena.it
Parma-Hellas Verona: 24 convocati
Postata il 23/05/2015 alle ore 17:20
Peschiera - Dopo la rifinitura mattutina sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda, l'allenatore Andrea Mandorlini ha convocato 24 gialloblù per la sfida contro il Parma, 37a giornata del campionato Serie A TIM in programma domenica 24 maggio (ore 15) allo stadio Tardini. Non sarano disponibili gli infortunati Juanito Gomez, Ivan Martic, Pierluigi Gollini e Artur Ionita. Convocato il Primavera Lorenzo Ferrari.
I CONVOCATI
Portieri: 1 Rafael, 22 Benussi, 32 Ferrari.
Difensori: 2 Rodriguez, 3 Pisano, 4 R. Marquez, 5 Sorensen, 18 Moras, 25 R. Marques, 28 Brivio, 33 Agostini.
Centrocampisti: 8 Obbadi, 10 Hallfredsson, 19 Greco, 26 Sala, 27 Valoti, 30 Campanharo, 77 Tachtsidis.
Attaccanti: 7 Saviola, 9 Toni, 11 Jankovic, 17 Lopez, 20 Lazaros, 70 Fernandinho.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Miglioriamo la nostra classifica"
Postata il 23/05/2015 alle ore 16:10
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia di Parma-Hellas Verona, 37a giornata del campionato Serie A TIM.
CON IL PARMA LE MIE 200 PANCHINE GIALLOBLU'
"Duecento panchine in gialloblù? È un bel traguardo, speriamo di festeggiare vincendo fuori casa. Finire bene è importante, il Parma sta giocando alla grande, ha fatto 10 punti nelle ultime 4 partite giocate al Tardini, e domenica sarà un'altra partita difficile. Dobbiamo essere pronti, soprattutto mentalmente. Gomez? È indisponibile, come Ionita. Si è fermato anche Martic, insieme a Fares. Durante la rifinitura non si è allenato Pisano. Vedremo prima della partita, mentre anche Gollini non ha ancora recuperato dalla contusione che ha subito contro la Sampdoria. Come terzo portiere verrà convocato Ferrari. Cento punti in due anni in Serie A? Sarebbe un bel traguardo, in queste stagioni abbiamo fatto tanto. Spazio a Saviola? È un'alternativa, è uno di quei calciatori che forse meriterebbe di più. E' un ragazzo fantastico, un calciatore bravo, è una soluzione a cui penso. Fernandinho? È un'altra alternativa, ha fatto bene quando è entrato contro l'Empoli e può sfruttare la sua velocità. Abbiamo tante soluzioni sugli esterni e decideremo prima della partita, sono tutti in ballo, voglio una squadra che sia pronta e che mantenga la massima attenzione. Novità tattiche? Le caratteristiche dei calciatori cambiano l'atteggiamento in campo, ma non siamo abituati a grandi stravolgimenti. Chi gioca dovrà farlo in favore della squadra e di Luca".
23 maggio 2015 - Andrea Mandorlini |
FUTURO? VEDREMO ALLA FINE DEL CAMPIONATO
"Futuro? La mia attenzione è alle partite che restano da giocare e poi vediamo. Ora l'importante è la sfida con il Parma, vorranno chiudere bene davano al loro pubblico e non giocheranno per perdere. Cercheranno di battere il Verona. La partenza di Sogliano? Io non so niente, al momento per me non c'è nulla. Per tutti noi si aspetterà la fine del campionato. Anche nelle altre piazze stanno decidendo e valutando, poi si prenderà una decisione definitiva".
OBIETTIVI: MIGLIORARE LA CLASSIFICA E TONI GOLEADOR
"Gli obiettivo che restano da qui alla fine del campionato? Prima c'è quello di squadra, che è migliorare la nostra classifica. Poi c'è quello di provare a far diventare Toni capocannoniere, che forse è il più importante. Luca re dei bomber in Serie A sarebbe un orgoglio incredibile per squadra e città, sarebbe come vincere un altro scudetto. Tutti dovremo dare molto di più per far vincere Luca. Un campionato diverso senza infortuni? Nessuno può dirlo, era inutile piangersi addosso, ma ci sono mancati dei calciatori importanti. Non ci siamo mai lamentati, abbiamo superato quei momenti con le nostre qualità e con i nostri difetti. Com'è lavorare con Setti? È normale che il presidente voglia il massimo, vuole vincere le stesse partite che vogliamo vincere noi. Dobbiamo fare di più per riuscire a fare punti, è importante migliorare la classifica, anche per la società. Per tutti ci sono obiettivi nelle gare che restano da giocare".
LA SERIE A 2015-16
"Serie A 2015-16? Sarebbe bello trovare il Vicenza, forse questo è il vero derby. È presto, pensiamo a noi stessi per chiudere bene il campionato, ma complimenti a Carpi e Frosinone che si sono meritate tutto. Hanno vinto loro, sono state brave, ora vediamo chi salirà come terza squadra".
Ufficio Stampa
Parma-Hellas Verona: numeri e curiosità
Postata il 23/05/2015 alle ore 12:50
Statistiche, numeri e curiosità della partita Parma-Hellas Verona, 37a giornata di Serie A TIM in programma domenica 24 maggio (ore 15) allo stadio "Tardini".
I NUMERI
I precedenti ufficiali a Parma sono 26: il bilancio è di 12 successi per il Parma (ultimo 2-0, nel campionato di Serie A 2013/14), 6 pareggi (ultimo 2-2, nel campionato di Serie A 2001/02) e 8 vittorie gialloblù (ultima 2-0, nella Coppa Italia 2011/12).
Sfide tecniche in favore di Andrea Mandorlini. Nei 7 incontri tecnici ufficiali, Mandorlini è uscito vincitore 4 volte. Un solo successo per Roberto Donadoni, 2 i pareggi.
Il fischietto della sfida, Daniele Minelli di Varese, è al secondo gettone assoluto in Serie A, dopo Atalanta-Hellas Verona 1-2 del 19 aprile 2014.
LE CURIOSITA'
Sono 9 i calciatori diffidati: Lazaros, Hallfredsson, Martic, Nico Lopez, Pisano, Sorensen, Toni (Hellas Verona). Lodi e Varela per il Parma.
Panchina numero 200 in gialloblù per Andrea Mandorlini: il bilancio dell'allenatore del Verona è di 91 vittorie, 53 pareggi e 55 sconfitte.
Toni insegue se stesso: se dovesse segnare nella sfida con il Parma, arriverebbe a 20 gol, eguagliando il primato da lui ottenuto nel campionato 2013-14 come miglior marcatore pin una stagione in Serie A dell’Hellas Verona.
Statistiche a cura di Football Data
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 22/05/2015 alle ore 17:20
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, cross e tiri in porta.
Cure fisioterapiche per Juanito Gomez e Artur Ionita.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Sabato 23 maggio: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 24 maggio: Parma-Hellas Verona (ore 15)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Fernandinho: "Sto molto bene a Verona"
Postata il 21/05/2015 alle ore 21:30
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Fernandinho, rilasciate durante lo sponsor meeting con l'official supplier sponsor Sec Ponteggi.
IL MIO "ESORDIO"
"Un commento sulla partita con l'Empoli? Sono stato felice, è stata la prima partita in cui ho giocato. Devo aspettare e giocherò un po’ di più. Il mio rapporto con la squadra? Mi trovo molto bene, è un gruppo di ragazzi tranquilli".
21 maggio 2015 - Fernandinho |
A VERONA MI SONO FATTO MOLTI AMICI
"Verona? Mi trovo molto bene qui, è una bella città, anche se conosco poco la lingua. Ho molti amici in squadra, con loro parlo sempre in brasiliano quindi è difficile per me, però sto sto imparando. Il churrasco? Mi piace tanto, vediamo se anche qui a Verona lo fate bene (ride, ndr)".
Ufficio Stampa
Rafael: "300 presenze a Parma? Che orgoglio"
Postata il 21/05/2015 alle ore 21:20
Verona - Le dichiarazioni del portiere gialloblù, Rafael, rilasciate durante lo sponsor meeting con l'official supplier sponsor Sec Ponteggi.
IL PARMA? SONO PROFESSIONISTI VERI, MA NOI...
"Il Parma? Nonostante quello che è successo, i calciatori del Parma si sono messi a disposizione della squadra, sono professionisti veri che vogliono onorare la loro maglia fino alla fine. L’allenatore ci ha caricato fin da subito, non dobbiamo andare al Tardini con la mentalità sbagliata. Dobbiamo prepararci nel migliore dei modi, sappiamo che sarà molto dura".
LA STAGIONE E LA NOSTRA MAGLIA
"Un bilancio della stagione? Quest’anno abbiamo sofferto tutti, nei momenti di difficoltà ci siamo aiutati l’un l’altro, l’allenatore ci ha dato una grossa mano, siamo riusciti a creare un gruppo forte che è cresciuto nei momenti più difficili e adesso cercheremo di finire bene. Tutti quanti, dai calciatori ai tifosi, meritiamo un ultimo sforzo per finire bene. L'amore per il gialloblù? Sì, lo avvertiamo. Per la società è importante avere degli sponsor e quest’anno i nostri partner ci hanno aiutato a raggiungere questo obiettivo. Noi calciatori sappiamo di essere fortunati a far parte di questo gruppo, dobbiamo cercare sempre di onorare la maglia, abbiamo ancora due partite e cercheremo di finire il campionato nel migliore dei modi. Sono due gare molto difficili, per la classifica è importante fare punti, siamo carichi e cercheremo di fare di tutto per vincere".
21 maggio 2015 - Rafael |
CON QUESTA MAGLIA HO RICORDI BELLISSIMI
"Il mio percorso nel Verona? Se scenderò in campo a Parma sarà la mia 300esima presenza con la maglia del Verona, ho dei bellissimi ricordi che vanno da Salerno al debutto in Serie A dell’anno scorso. Devo ringraziare tutti, i miei compagni di ieri e di oggi, la società e l’allenatore, perché da quando sono arrivato qui mi ha sempre dato fiducia. Per me indossare questa maglia è motivo d’orgoglio, cercherò di fare di tutto per difendere la porta del Verona, sempre. Il mio futuro? Ho un contratto col Verona, mi trovo bene. C’è sempre qualcosa da imparare e cercherò di migliorare ancora, la scuola dei portieri italiana è la migliore al mondo. Non è facile giocare in Serie A, ma credo che tutti noi faremo di tutto per essere qua anche l’anno prossimo e condividere ancora insieme molti momenti belli".
FERNANDINHO? ECCO COME ACCOGLIAMO UN NUOVO ARRIVATO
"Fernandinho? E’ un bravo ragazzo, qui è contento. Ha iniziato a fare lezioni di italiano, sta imparando e si sta integrando molto bene. Il nostro gruppo è fantastico, accogliamo sempre tutti i nuovi arrivati nel migliore dei modi. Ci diamo sempre una mano, magari per dare un consiglio sui ristoranti migliori per andare a mangiare con la famiglia, tutti si mettono a disposizione della squadra".
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 21/05/2015 alle ore 19:23
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento e una partitella in famiglia 11 contro 11.
Cure fisioterapiche per Juanito Gomez e Artur Ionita.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Venerdì 22 maggio: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Sabato 23 maggio: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 24 maggio: Parma-Hellas Verona (ore 15)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta mattino
Postata il 20/05/2015 alle ore 13:26
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, possesso palla, lavoro atletico e partita.
Juanito Gomez è stato sottoposto ad accertamenti diagnostici che hanno evidenziato "una piccola lesione muscolare al quadricipite femorale della coscia destra". I tempi di recupero saranno valutati successivamente ed il calciatore ha già iniziato le cure fisioterapiche.
Artur Ionita continua il lavoro fisioterapico.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Giovedì 21 maggio: seduta pomeridiana (ore 16.30)
Venerdì 22 maggio: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Sabato 23 maggio: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 24 maggio: Parma-Hellas Verona (ore 15)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Setti: "Ora miglioriamo questo Verona"
Postata il 20/05/2015 alle ore 13:15
Verona - Le dichiarazioni del presidente gialloblù, Maurizio Setti, rilasciate durante il Charity Party in Gran Guardia, serata di gala inserita nell'ambito delle celebrazioni #UnoStoricoScudetto.
DECISIONI E BILANCI
"Se è arrivato il momento delle decisioni? Pensate che sia tardi, ma nessuna società a fatti – e non a parole –si è ancora mossa. Ho già parlato con tutti i miei dirigenti: Sogliano, Mandorlini e Gardini. Mi sono preso del tempo di riflettere su ciò che ci siamo detti e ho riferito che risponderò al più presto su quelli che sono i miei piani. Credo che sia un atteggiamento coerente e che faccia parte del fatto di non volersi accontentare, che faccia parte del mio modo di fare calcio. Mi sono preso del tempo per riflettere perché voglio capire che ognuno di loro intenda fare calcio, questo è il mio modo di pensare. Se sono qua è perché sono convinto che si possa fare bene. Un bilancio di questi 3 anni? Mi è piaciuto tanto, ma non tutto. E’ chiaro che il tifoso e lo sportivo in generale guarda solo al risultato sportivo e questo senso mi permetto di dire che tutti i miei uomini hanno lavorato in un modo encomiabile, credetemi quando dico che ottenere i risultati che abbiamo ottenuto non è per niente facile. Credo anche che si possa migliorare e la mia intenzione è quella. Non vuol dire avere qualche punto in più, ma avere una società che cresce di livello e che possa ambire a qualcosa nelle parti importanti della classifica, come presidente voglio un miglioramento sia dal punti di vista sportivo che societario".
LA SOCIETA' NON E' IN VENDITA
"Il Verona in vendita? Abbiamo fatto una smentita con un comunicato ufficiale due ore dopo l’uscita di queste voci, ma se i giornalisti dicono che è una prassi normale (dare adito a queste voci, ndr) allora dico che si sono sbagliati, non ci sono né americani né cinesi e dobbiamo ancora capirci bene sui valori. Le voci su Bigon? Sono usciti tanti nomi, io non ho preso le mie decisioni. Mi sembra che il comportamento più coerente sia quello dell’allenatore quando dice che mancano due partite, dobbiamo ancora finire il campionato, dopodiché, come ho già detto, ci saranno un direttore sportivo, un direttore generale e un allenatore. Se mi conoscete un minimo, sarà gente con un curriculum di un certo tipo. Se permettete, questo fa parte di un modo di fare calcio che va al di là di quello che il tifoso può vedere. Questo non vuol dire che ho in mente di cambiare, ho intenzione di valutare, come già fatto l’anno scorso, tutte le persone che lavorano con me".
19 maggio 2015 - Maurizio Setti |
SODDISFATTO DEI MIEI DIRIGENTI
"Sogliano? Con lui ho un rapporto splendido, ci stimiamo reciprocamente e abbiamo creato un legame che va al di là del lavoro, è un rapporto vero, questa è la cosa importante. Penso che lui e io vediamo il calcio abbastanza allo stesso modo, poi sta a me giudicare l’operato di ognuno e su questo aspetto nessuno può criticare nulla a Sogliano, sia ben chiaro. Mandorlini? Mi ha soddisfatto anche lui, è una persona che ho imparato ad apprezzare col tempo. Credo che si sia accorto anche lui che avere una società così alle spalle ha fatto la differenza e che ne abbia capito il valore aggiunto perché la società viene prima dei singoli. Ho rapporti veri e sinceri con tutti, quindi qualsiasi decisione che la società prenderà, sarà una scelta condivisa per migliorare la società stessa. Un commento sulle scadenze dei dirigenti? I miei collaboratori sono dei privilegiati, lo dico molto sinceramente, quindi purtroppo le scadenze fanno parte del gioco. E’ un lavoro più affascinante e più bello ma ha delle problematiche rispetto ad un dipendente normale. Io bravo a fare le trattative? Credo che sia meglio piuttosto che andare a caso".
IO E IL VERONA
"Se ho il gialloblù nel cuore? Certo, sono molto orgoglioso del Verona e ammiro i nostri tifosi, anche se qualcuno pensa il contrario. Al costume e allo show preferisco il lavoro. Se volessi potrei esibirmi in un modo diverso, ma ho rispetto di tutto quello che è la cultura, questo lo devo alla mia famiglia e alla città di Verona. Potrei camminare per la città e sentire gli applausi, ma preferisco lavorare".
Ufficio Stampa
Sogliano: "Futuro? Ora è il momento delle decisioni"
Postata il 20/05/2015 alle ore 11:40
Verona - Le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, Sean Sogliano, rilasciate durante il Charity Party in Gran Guardia, serata di gala inserita nell'ambito delle celebrazioni #UnoStoricoScudetto.
IL PRESIDENTE E LE DECISIONI
"Il mio rapporto col presidente Setti? Lo ringrazio perché quando mi ha scelto tre anni fa mi ha dato la possibilità di prendere decisioni che, ritengo, l’abbiano ripagato della sua decisione perché i risultati sono arrivati. Penso che siano la cosa più bella, perché quelli non te li toglie nessuno, rimangono sempre scritti. Le parole del presidente mi fanno piacere, lui farà le sue valutazioni ed io farò le mie, sicuramente sono orgoglioso di questi tre anni a Verona. I colloqui con il presidente ci sono già stati, ma le decisioni non sono ancora arrivate, penso che sia giusto prendere ora delle decisioni per il Verona soprattutto. Abbiamo parlato domenica e gli ho detto che in questo momento voglio essere molto sincero e chiaro con la piazza ed i tifosi. E’ il momento di decidere, non è più giusto aspettare. Il mio lavoro mi piace farlo bene, quindi se c’è da mettersi al lavoro bisogna farlo subito perché ci sono tante cose da fare. Se invece ci sarà da girare pagina, sicuramente mi porterò dietro questi risultati bellissimi che abbiamo ottenuto insieme. Le mie sensazioni? Mi sento sereno di aver dato tanto e di aver ricevuto tanto, sono determinato a prendere una decisione il prima possibile, in un senso o nell’altro".
ORGOGLIOSO DI CIO' CHE E' STATO FATTO FINO AD OGGI
"Il mio lavoro al Verona? Quando sono arrivato a Verona 3 anni fa ed eravamo in Serie B ho sempre detto chiaramente che il mio modo di lavorare è quello di cercare di fare sempre il massimo e di ottenere i risultati migliori. Sono felicissimo del lavoro che è stato fatto, partendo dalla vittoria del campionato di Serie B fino a queste due stagioni nella massima serie. Abbiamo avuto emozioni forti, sono molto orgoglioso e sereno del lavoro svolto da tutti. Mi conoscete, preferisco fare piuttosto che parlare. Ho preso la mia decisione, la scorsa estate sarei potuto andare in un’altra squadra ma sono rimasto, innanzitutto perché avevo un altro anno di contratto e non mi sembrava giusto interromperlo e poi è stata una mia scelta di continuare qua. Io legato a Verona? Io vivo il mio lavoro con passione, ritengo che i risultati si ottengano quando i rapporti tra le persone che si vedono tutti i giorni siano buoni, sinceri e veri. Per questo motivo sono rimasto qui durante questi 3 anni, è normale che mi senta legato, penso sia giusto continuare se i rapporti si mantengono come lo sono stati fino ad adesso, altrimenti non sarebbe giusto".
SUL MERCATO DI GENNAIO...
"Il mio silenzio dopo il mercato di gennaio? Ognuno ha il proprio carattere, credo che nella vita sia giusto essere sé stessi, a gennaio c’erano momenti di tensione. Penso di interpretare il mio lavoro con la massima preoccupazione perché ci tengo che il Verona faccia il massimo. Molte volte si può avere uno stato d’animo meno rilassato esclusivamente perché è giusto guardare le cose per cercare di migliorarle sempre. Il mercato di gennaio è una fase del lavoro annuale che soprattutto serve per finire bene il campionato in una fase delicata della stagione, quindi mi sono preoccupato di fare bene il mio lavoro e di stare concentrato insieme alla squadra e all’allenatore".
Ufficio Stampa
Toni: "Ancora gialloblù? Deciderò con tranquillità"
Postata il 20/05/2015 alle ore 11:35
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Luca Toni, rilasciate durante il Charity Party in Gran Guardia, serata di gala inserita nell'ambito delle celebrazioni #UnoStoricoScudetto.
UNO STORICO SCUDETTO
"Lo Scudetto del Verona? Penso sia stata una grandissima soddisfazione. Vincere uno scudetto qui, da provinciale, è una cosa unica e credo irripetibile. Se ho qualche ricordo? Ero piccolo, ma amavo già il calcio e seguivo il Verona. Mi ricordo di Elkjaer, Galderisi e Fanna. Uno storia ripetibile? La vedo dura se non cambieranno certe regole. Una società che investe 10 milioni non può competere con una che ne investe 100. Negli ultimi anni hanno vinto sempre le squadre più quotate".
19 maggio 2015 - Luca Toni |
FUTURO, CON IL PRESIDENTE SARA' UNA BELLA CHIACCHIERATA
"Il mio futuro? Non c'è niente da chiarire, con il presidente ho un bel rpporto. Ora deve pensare alle sue scelte, a cosa fare e non fare, poi con me non ci sarà nessun problema. Sarà un discorso da fare che va oltre il calcio, giocherò fin quand avrò voglia e farò la differenza, non voglio diventare un peso. Devo capire cosa fare da grande e valuterò bene le proposte. Abbiamo un bel rapporto e faremo una bella chiacchierata. Le voci sulla cordata americana? Quando una società è bella e sana, con tanti tifosi, diventa appetibile, non solo dagli americani. E' stato bravo il presidente a creare una società di questo tipo, e penso che ora se la voglia godere lui".
IO CAPOCANNONIERE? CI SPERO
"Io capocannoniere? Vediamo, mancano due partite e ci provo. Ci spero e mi piacerebbe, vedremo quello che succederà con Parma e Juve".
Ufficio Stampa
Gardini: "Il Verona è patrimonio di tutti"
Postata il 20/05/2015 alle ore 11:30
Verona - Le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, Giovanni Gardini, rilasciate durante il Charity Party in Gran Guardia, serata di gala inserita nell'ambito delle celebrazioni #UnoStoricoScudetto.
CHARITY PARTY
"Charity Party? Siamo molto fieri di aver fatto questa serata in onore del 30° anniversario dello scudetto. Le 200 persone che hanno lavorato per l'organizzazione meritano un grande applauso, perché dimostrano che se si crede in quello che si fa, si possono ottenere buoni risultati. Verona merita questo e molto di più, e lo dimostra tutti i giorni con il calore della gente. Voglio però ringraziare tutti i miei collaboratori che hanno permesso la realizzazione di questo evento. Sono stati bravi e meritano un grandissimo applauso".
FUTURO? SERVE TEMPO PER LE SCELTE
"Il futuro? Ci deve essere un tempo tecnico per fare delle valutazioni sulle persone, sui risultati e sulla prosecuzione di un programma. Credo sia nelle corde di un presidente che vuole realizzare un proprio progetto e una propria strategia. In questi tre anni abbiamo ottenuto dei risultati, affidandosi a determinate persone, ora vediamo se ci sono le condizioni per tutti i noi di continuare o meno. Verona, per tutti noi, c'è oggi e ci sarà sempre. Siamo contenti di quello che abbiamo fatto, se dovessimo rimanere ci aspetteranno delle sfide ancora più difficili ma questo non ci deve spaventare perché pensiamo di essere degli uomini e delle persone che navigano con la schiena dritta e con la voglia di fare. Il fatto di essere apprezzato da questa società e da questa gente mi rende molto orgoglioso. Non è la visibilità che mi interessa, ma far funzionare le cose dal punto di vista sportivo, per quella che può essere la mia competenza, e sul piano numerico, dove mi sento vicino a ciò che vuole la proprietà. Io all'Inter? Smentisco le cose che non hanno un profilo di interesse. A Verona sto molto bene, spero di poter continuare. Ho parlato con il presidente e spero di poterlo fare ancora. E' l'unità di intenti delle persone che devono insieme raggiungere l'obiettivo che determina tutto. Senza dimenticare i tifosi, anima pensante della squadra. Verona è un patrimonio di tutti, vanno tutti rispettati e tutti considerati. Il presidente è giusto che abbia il tempo di scegliere, con serenità e tranquillità, se si vuole continuare bene. Altrimenti amici come prima e forza Hellas Verona. Bigon? Dopo 26 anni posso dire di essere amico di tante persone. Bigon è mio amico, come lo sono Marotta, Sabatini e Ausilio. Il presidente saprà decidere quali sono le strade migliori per il Verona".
VI RACCONTO QUESTI 3 ANNI
"Il capolavoro di questi tre anni? Non è stato mio, ma venuto da tutti. Si tratta della gestione del post Morosini, per l'enfaticità mediatica che è stata data al momento. Tutte le componenti hanno capito da subito che noi volevamo fare le cose in un certo modo e ci hanno supportato. Per me è stato anche un momento di grande tristezza, visto quello che era successo, però tutti insieme abbiamo condiviso una strategia per far vedere chi eravamo, cosa volevamo fare e dove volevamo andare. La revoca della multa? Lì c'era un principio di fondo, non c'è stato alcun coro. Anche il Milan ci ha supportati, per ottenere un risultato storico che ci ha dato molto. Un momento negativo? Forse, nonostante i risultati siano stati in linea con le nostre previsione, anche aver aumentato di 10, 20 o 100 euro gli abbonamenti poteva essere evitato. Potrebbe essere però una valutazione più politica che economica. C'è tanto lavoro da fare, staremo molto più attenti anche a questi fattori".
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Bella salvezza, Toni bomber e il futuro"
Postata il 18/05/2015 alle ore 23:50
Ravenna - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, intervenuto alla trasmissione televisiva "Il processo del lunedì" su RaiSport 1 condotta dal giornalista Enrico Varriale.
IL VERONA C'E' SEMPRE STATO
"Il nostro campionato? Le stagioni partono in una maniera, noi abbiamo fatto 10 punti in 5 partite, andando oltre ogni aspettativa. Nelle due sessioni di calciomercato abbiamo cambiato 18 calciatori, poi ci sono stati gli infortuni e un rendimento non all'altezza. Abbiamo passato i nostri momenti negativi, ci siamo ripresi e possiamo fare più di 50 punti in Serie A per due anni consecutivi. Il Verona è ancora lì e lo è stato sempre, anche nei momenti negativi in cui non ci sono mai stati meno di 7-8 punti dagli ultimi posti. L'allenatore ha sempre la responsabilità, la società mi ha appoggiato e da tre anni siamo qui. Lo scorso anno, da neopromossa, abbiamo sfiorato l'Europa League dopo aver giocato un campionato da neopromossi".
TONI CAPOCANNONIERE? SAREBBE COME VINCERE UN CAMPIONATO
"Toni capocannoniere? Signicherebbe tantissimo, sarebbe come vincere un campionato. Farlo diventare capocannoniere, alla sua età, sarebbe grande. Questo concetto l'ho inculcato sempre alla squadra. E' un fenomeno, un professionista, è un ragazzo fantastico. Ora restano due partite, domenica ha fatto una grande gara ma lui è stato sfortunato, ha preso una traversa e l'Empoli ha salvato un gol sulla linea. Dobbiamo fare di tutto, Toni capocannoniere sarebbe un'orgoglio incredibile che resterebbe nella storia. Come si allena Luca Toni? E' facile gestire uno come lui. Lo diciamo adesso, dopo che ha fatto due anni con noi, in cui mi auguro riesca a fare più di 40 gol. Prima di venire da noi lo davano per finito, gli avevano dato l'opportunità di allenare una squadra del Settore Giovanile, ma credo che a Verona tutti gli abbiamo dato l'opportunità di mettersi in gioco e a lui giocare piace ancora tanto".
IL FUTURO
"Il futuro? Il presidente, prima dell'Empoli, è venuto e ha parlato davanti alla squadra. Setti rimane al comando. Il fatto che siamo tutti in scadenza non è una novità, la società parlerà e abbiamo fatto qualche colloquio. Il presidente deciderà e dirà quello che dovrà dire con massima sincerità e tranquillità. Il mio sogno nel cassetto? Da bambino ero interista, ho avuto la fortuna di giocare nell'Inter e di vincere. Bagnoli ha fatto cose incredibili qui a Verona, dove è rimasto per 9 anni. Spero di fare la stessa carriera di Osvaldo qui a Verona e di raggiungere l'Inter, sarebbe un sogno".
UNO STORICO SCUDETTO
"Lo Scudetto del Verona? Io ero all'Inter, parlavo di quella stagione con Pierino Fanna. Sono passati tanti anni, ma la differenza l'ha sempre fatta il gruppo allenato da Osvaldo Bagnoli, insieme all'ambiente, che conosco e frequento. E' stato un successo meritato e incredibile, che difficilmente potremo rivedere in Serie A, anche se ci sono delle belle realtà in Serie B come Carpi e Frosinone che hanno raggiunto la promozione. I budget non fanno sempre la differenza, ma ai livelli più alti sì, ecco perché credo sia irripetibile un'altra stagione come quella 1984-85".
EMPOLI E RUGANI, CHE RIVELAZIONI! E L'INTER...
"La rivelazione del campionato? Come squadra credo sia l'Empoli. Ha fatto un campionato importantissimo. Sempre nei toscani gioca Rugani, un grandissimo difensore, un calciatore di livello. Credo rientrerà alla Juventus, ma per 15 anni avremo un grandissimo difensore centrale. La delusione? Dico Inter da interista. Pensavo facesse meglio, era giusto attendersi di più. Ha fatto degli acquisti importanti e ha speso molto".
INTER, MILAN E NAPOLI
"La stagione dell'Inter? Difficilmente andranno in Europa, si fa sempre fatica a parlare quando si conosce poco la situazione. Non hanno iniziato bene la stagione, poi c'è stato il cambio allenatore e le pressioni sono aumentate. Il mercato di gennaio forse non ha reso secondo le aspettative, quando si parte male l'aria diventa pesante. Anche il Milan fa fatica, c'è poca stabilità, ma il prossimo anno io punterei sulle milanesi. Io al Milan? Sentivo prima dire che Inzaghi ha fallito. Pippo ha avuto un'occasione importante, ci ha provato, siamo amici e lo conosco. E' stata un'occasione da prendere, l'avrebbero presa tutti, però credo che fosse più grande di lui, spero mi permetta di dire queste cose. Non parlerei di fallimento, è stata una grande esperienza che lo aiuterà nella crescita. Sogliano al Milan? E' giovane e un grande direttore sportivo, ma non so come andrà al futuro. Io al Napoli? Sarà difficile, il Napoli ha un grandissimo allenatore e non ha bisogno di Mandorlini. Conte al Milan? per tornare a vincere c'è bisogno di un allenatore abituato a vincere. Antonio è abituato a vincere, come Mancini all'Inter. Sono allenatori abituati a certe pressioni e a certe piazze, Conte ha già dimostrato tutto e sarebbe la persona giusta. L'Inter di Mancini? Ha avuto partite da poter vincere e le ha sbagliate, ora si trova a dover programmare il futuro. E' difficile entrare in corsa, con dei giocatori presi per il 3-5-2, ma resta fondamentale lo spogliatoio. Sacchi al Milan ha vinto perché aveva dei grandi stranieri come Gullit, Rijkaard e Van Basten, ma aveva un gruppo che era l'anima della squadra. E' difficile dire che in questi anni l'Inter ha costruito uno zoccolo, e ora si trovano rincorrere. Alla Juve Brazagli e Chiellini trasmettono i principi ai nuovi, e questo è importante. Forse è questo che manca alle milanesi".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: DONSAH alla JUVE è quasi fatta! Al VERONA spetterà il 15% circa (e tanto rammarico probabilmente per un giovane che non avrebbe dovuto lasciare i gialloblù). Stagione davvero stregata per ROMULO all'ennesimo infortunio in bianconero...
NBA FINALE EASTERN CONFERENCE: Primo match ai CAVALIERS che sbancano il palazzetto di Atlanta (complice l'infortunio a CARROLL)
DECIMA COPPA ITALIA PER LA JUVE che batte la LAZIO per 2 a 1
CORI RAZZISTI E STRISCIONI DI CATTIVO GUSTO, un tifoso del NAPOLI in primo grado si vedrà riconosciuti circa 3000 Euro dalla JUVENTUS...
CALCIO FEMMINILE: Finale di Coppa Italia sospesa sino a che BELLOLI, presidente della Lega Dilettanti (per ora 'solo' sfiduciato) che la settimana scorsa avrebbe pesantemente apostrofato le calciatrici, rimarrà al suo posto! Gesto forte delle atlete del BRESCIA e del TAVAGNACCO che giustamente esigono rispetto...
CALCIOSCOMMESSE: Torna l'incubo! Alcuni arresti anche in Veneto...
MOTOGP: A LeMans seconda vittoria stagionale per LORENZO ma ROSSI arriva subito dietro...
La favola di Donsah, da Lampedusa alla Juve: il papà sbarcò dal Ghana in Italia col barcone
Ci sono storie che sembrano vere e proprie favole, una di queste è quella di Godfred Donsah. Nel 2007 il papà - Tachi - partì dal Ghana su un barcone, poi arrivò lui. Donsah ha una grande passione, il calcio, e proprio in Itaia inzia a muovere i primi passi. Inizia facendo un provino col Como, poi c'è il Palermo (ma alla scadenza del permesso di soggiorno viene rimandato in Ghana), poi il Verona (Primavera e poi il debutto in prima squadra) finchè non arriva l'occasione di una vita grazie ad un mentore d'eccezione: Zeman. Il Boemo gli dà subito fiducia facendogli indossare a 18 anni la maglia da titolare del Cagliari. Fiducia ampiamente ripagata tanto che inizano ad accorgersi di lui squadre come Arsenal, Manchester City e Tottenham. Anche i grandi club italiani non si sono lasciati sfuggire le notevoli prestazioni del giocatore ganese, prima di tutte la Roma, ma è la Juventus che in queste ore sta avendo la meglio. Bisogna definire ancora alcuni passaggi dell'operazione, ma per Donsah dovrebbe essere pronto un contratto di 4 anni a circa 500 mila euro a stagione, i bianconeri decideranno in seguito se tenerlo o girarlo in prestito permettendogli di giocare di più, a squadre come Atalanta o Sassuolo.
Belloli sfiduciato dalla Lega dilettanti dopo le frasi sulle “calciatrici lesbiche”
Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Felice Belloli, non si è dimesso ma ha rimesso il mandato al consiglio direttivo che dovrà ora sfiduciarlo per le presunte frasi sessiste. Belloli ha quindi lasciato l'albergo di di Fiumicino da un'uscita secondaria senza rilasciare dichiarazioni. Il consiglio procede ora alla votazione.
Il collegio delle Lega Nazionale Dilettanti ha sfiduciato il presidente Felice Belloli, che non si era dimesso, per le presunte frasi sessiste contro le calciatrici. Da quanto si apprende il voto è stato all'unanimità.
Cleveland vince ad Atlanta e si porta sull'1-0. Carroll, ginocchio fa crac: tegola sugli Hawks
Cleveland si impone in gara 1 della finale di Eastern Conference battendo Atlanta 97-89. A trascinare i Cavs i 31 punti di LeBron James e i 28 di JR Smith. Per la guardia statunitense si tratta del record di carriera nella fase a playoff e del record di franchigia per triple realizzate con otto tiri da tre messi a segno. Migliori marcatori per gli Hawks sono stati Jeff Teague (27 punti) e Al Horford (16).
Atlanta, che aveva il vantaggio di ospitare gara 1 essendo la prima testa di serie, non è riuscita a sfruttare il fattore campo anche a causa dell'uscita per infortunio del proprio miglior marcatore stagionale, DeMarre Carroll, nel momento più caldo della partita. A cinque minuti dalla fine l'ala degli Hawks si è infortunata al ginocchio mentre andava a canestro. Carroll è stato poi accompagnato negli spogliatori con l'articolazione fasciata dopo la distorsione. Un durissimo colpo per Atlanta visto che Carroll rappresentava anche il loro miglior difensore.
Va detto, per altro, che gli Hawks hanno fatto una grande fatica ad arginare Smith e James anche con lui in campo: a inizio del quarto quarto i Cavs erano avanti 85-67 dopo un parziale di 22-4 messo a segno alla fine del terzo. Atlanta ha poi tentanto di ricucire lo strappo, portandosi fino al -4 a 57 secondi dalla fine, nonostante l'uscita di Carroll. Una schiacciata e due tiri liberi di LeBron, però, hanno spento ogni speranza dei padroni di casa che ospiteranno, venerdì, anche gara 2.
Cori razzisti e striscioni contro Napoli, la Juve dovrà pagare 3000 euro a un tifoso
La Juventus dovrà risarcire un tifoso del Napoli per inadempimento contrattuale e «danni patrimoniali e disagi morali».
Lo ha stabilito il Giudice di Pace di Torre Annunziata Francesco Buonocore in merito alla gara Juventus-Napoli del 10 novembre 2013. Il club bianconero dovrà risarcire l' avvocato Giovanni De Angelis, di Castellammare di Stabia (Napoli) con 305 euro di danno patrimoniale (costo del biglietto della partita, viaggio in treno e pernottamento a Torino), più mille euro di danno esistenziale, oltre alle spese legali di giudizio in primo e secondo grado. In totale, oltre 3 mila euro.
La sentenza del giudice di Pace aveva dato ragione al tifoso azzurro, ma la Juventus aveva fatto ricorso in appello al Tribunale di Torre Annunziata, che ha confermato la sentenza di primo grado. L' avvocato De Angelis, che ha curato personalmente la causa, aveva lamentato i cori offensivi contro Napoli ed i napoletani provenienti dai settori dei tifosi bianconeri, che comportarono anche sanzioni da parte della giustizia sportiva. Il tifoso del Napoli venne costretto ad abbandonare in anticipo lo stadio, prima della conclusione della gara «in conseguenza di una situazione ambientale avvertita come insopportabile».
Ciò ha indotto il giudice di Pace a ravvisare da parte della società juventina una «inadempienza contrattuale per il mancato adempimento dell' obbligo contrattualmente assunto con la vendita del biglietto di accesso allo stadio di contrastare le turbative al godimento dello spettacolo». I fatti menzionati nella sentenza del Giudice di Pace sono striscioni, cori ed insulti rivolti nello Juventus Stadium all'indirizzo dei tifosi del Napoli con frasi come:«Vesuvio, Lavali» e «uccidete questi bastardi».
Il Giudice di Pace scrive nella sentenza che «è stata inoltre provata la circostanza che durante il primo tempo della gara, i tifosi della Juventus esponevano uno striscione che inneggiava alla 'eruzione del Vesuvio e alla morte del Popolo Napoletano' e che tale striscione rimaneva esposto inizialmente al centro della curva e successivamente esposto sul lato inferiore della detta curva, senza che lo stesso venisse rimosso» dagli steward«.
Il giudice ha considerato colpevole la società torinese in quanto »alcuno dei funzionari e dipendenti della «Juventus Fs Spa» addetti alla vigilanza dello stadio si adoperò in qualche modo per evitare o far cessare tali vergognosi comportamenti posti in essere da nutrite frange della tifoseria juventina, omettendo persino di invitare tali tifosi tramite megafono a desistere da tali comportamenti«. Questi omessi interventi - scrive il giudice - avrebbero »dato chiaro segno di dissenso e di condanna verso tali comportamenti e soprattutto avrebbe dimostrato la diligenza prescritta dall'art 1176 c.c.«.
Calcioscommesse, bufera su Lega Pro e Serie D: 50 arresti. "La 'ndrangheta dietro le combine"
Nuovi arresti e perquisizioni in tutta Italia per il calcioscommesse. La Polizia di Stato sta eseguendo decine di fermi in tutta Italia nei confronti di calciatori, dirigenti e presidenti di club. L'inchiesta è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.
L'accusa è associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. I poliziotti del Servizio centrale operativo e della squadra mobile di Catanzaro stanno operando nelle province di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Milano, Salerno, Avellino, Benevento, L'Aquila, Ascoli, Monza, Vicenza, Rimini, Forlì, Ravenna, Cesena, Livorno, Pisa, Genova e Savona.
Fra i personaggi coinvolti nell'indagine, oltre a calciatori ed ex, presidenti e dirigenti di club, figurano anche soggetti stranieri, un presunto appartenente alla cosca Iannazzo, potente clan della 'Ndrangheta operante nella provincia di Lamezia Terme, e un poliziotto.
PALAZZI HA CHIESTO INFORMAZIONI Il procuratore federale Stefano Palazzi ha preso contatto con la Dda di Catanzaro per avere informazioni sull'inchiesta sul calcioscommesse. Un'inchiesta - ha riferito il procuratore di Catanzaro Vincenzo Lombardo - che Palazzi ha definito: «un'operazione per disinquinare il mondo del calcio». «Palazzi - ha detto ancora Lombardo - ci ha chiesto un contributo di conoscenze per dare modo a loro di procedere. Ha anche sottolineato che operazioni del genere provocano sfiducia negli appassionati di calcio, ma al tempo stesso creano anche fiducia perché sono la dimostrazione che c'è chi lavora per ripulire questo mondo».
TRAMAVANO COMBINE IN SERIE B I componenti dell'organizzazione collegata con l'estero e dedita al calcio scommesse sgominata stamane dalla polizia «tramavano per estendere le combine al campionato di serie B e a gare più importanti». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo incontrando i giornalisti per illustrare i dettagli dell'operazione. Lombardo ha aggiunto che la Dda «non ha elementi per dire se la combine sia andata a buon fine».
LA NUOVA INDAGINE La nuova indagine della Polizia di Stato sul calcioscommesse, condotta dagli uomini del Servizio centrale operativo e della Squadra mobile di Catanzaro, avrebbe accertato l'esistenza di due diverse associazioni criminali in grado di alterare i risultati degli incontri di Lega Pro e di Serie D. Decine le partite che sarebbero oggetto di combine.
Sono una cinquantina i fermi emessi dalla Dda di Catanzaro nell'ambito dell'indagine della Polizia nei confronti di due distinte associazioni che avrebbero truccato decine di incontri di Lega Pro e serie D. Centinaia di uomini dello Sco e della squadra mobile di Catanzaro stanno operando in oltre 20 province in Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria, Veneto e Lombardia. Complessivamente sono oltre 70 gli indagati nell'indagine.
Sarebbero più di 30 le squadre coinvolte nella nuova indagine della Polizia che ha portato alla scoperta di due distinte organizzazioni criminali - che coinvolgono calciatori, allenatori, presidenti e dirigenti sportivi - in grado di truccare decine di partite dei campionati di Lega Pro e serie D. Tra queste vi sarebbero Pro Patria, Barletta, Brindisi, L'Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor Lamezia, Sant'Arcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas, San Severo.
Perquisizioni sono in corso da parte della Polizia nelle sedi di diverse squadre di Lega Pro e sedie D che sarebbero coinvolte a vario titolo nell'indagine sul calcioscommesse. Le perquisizioni riguardano anche i domicili di dirigenti, allenatori e calciatori che, secondo l'indagine, si sarebbero associati per truccare le partite. Le due distinte organizzazioni scoperte, una operante in Lega Pro e una in serie D, erano in grado di alterare i risultati e investire denaro nel giro delle scommesse, sia in Italia sia all'estero.
Calcioscommesse, bufera su Lega Pro e D: ecco le 28 partite "truccate" nel mirino
ROMA - Diciassette incontri dei gironi A, B e C di Lega Pro e 11 partite della lega Dilettanti, serie D, gironi H e I: sono le partite sulle quali gli investigatori e gli inquirenti hanno accertato le combine che sarebbero state realizzate nel corso della stagione 2014-2015 dalle due distinte associazioni scoperte con l'operazione di oggi.
Ecco nel dettaglio gli incontri:
LEGA PRO
Pisa - Torres
Juve Stabia - Lupa Roma
Sant'Arcangelo - Aquila
Grosseto - Sant'Arcangelo
Aquila - Savona
Prato - Sant'Arcangelo
Cremonese - Pro Patria
Monza - Torres
Bassano - Monza
Torres - Pro Patria
Pro Patria - Pavia
Aquila - Tuttocuoio
Aquila - Sant'Arcangelo
Barletta - Catanzaro
Aversa - Barletta
Vigor Lamezia - Paganese
Barletta - Vigor Lamezia
SERIE D Hinterreggio - Neapolis
Sorrento - Montalto
Neapolis - Montalto
Monopoli - Puteolana
Montalto - Frattese
Due Torri - Neapolis
Neapolis - Akragas
Neapolis - Sorrento
Brindisi - San Severo
Andria - Puteolana
Pomigliano - Brindisi.
Calcioscommesse, ecco tutti i presidenti e calciatori coinvolti nell'inchiesta
CATANZARO - Fuori i nomi. Quattro presidenti di società di calcio, undici dirigenti a vario titolo, 12 tra calciatori in attività ed ex, un magazzinieri e finanziatori italiani ed esteri: sono le persone sottoposte a fermo stamani dalla polizia nell'ambito dell'inchiesta Dirty Soccer.
Questi i nomi:
PRESIDENTI: Mario Moxedano, Neapolis; Antonio Flora, Brindisi; Giorgio Flora, vice presidente Brindisi; Maurizio Antonio Pagniello, ex presidente Trento;
DIRIGENTI SPORTIVI: Antonio Ciccarone, ds Neapolis; Francesco Molino, ds Montalto Uffugo; Antonio Palermo, Montalto Uffugo; Vito Morisco, dg Brindisi; Ercole Di Nicola, ds Aquila; Vincenzo Nucifora, ex ds Torres; Mauro Ulizio, dg Monza e dg di fatto del Pro Patria; Massimiliano Carluccio, socio occulto e dirigente di fatto del Pro Patria; Gianni Califano, ds Monza; Fabrizio Maglia, Vigor Lamezia; Felice Bellini, dirigente marketing Vigor Lamezia.
CALCIATORI: Raffaele Moxedano, Neapolis; Emanuele Marzocchi Puteolana; Salvatore Astarita, ex Akragas; Savino Daleno, ex calciatore e consulente del Brindisi; Fabio Di Lauro, ex calciatore e imprenditore; Marco Guidone, Santarcangelo; Francis Obeng, Santarcangelo; Mohamed Lamine Traorè Santarcangelo; Giacomo Ridolfi, Santarcangelo; Andrea Ulizio, San Marino ex Pro Patria; Adolfo Gerolino ex Pro Patria; Vincenzo Melillo Pro Patria.
ALLENATORI: Marco Tosi, ex Pro Patria; Ninni Corda, Barletta.
ALTRI PERSONAGGI: Daniele Ciardi, magazziniere Santarcangelo; Enrico Malvisi, imprenditore e scommettitore; Marcello Solazzo, uomo fiducia Carluccio; Stefano Benini, uomo fiducia Carluccio; Alberto Scarnà, sovrintendente polizia e uomo fiducia Di Lauro; Raffaele Pietanza, uomo fiducia Carluccio e Solazzo; Diego De Palma, imprenditore e finanziatore; Raffaele Poggi, finanziatore; Bruno Califano, padre di Gianni; Massimo Cenni; Sebastiano La Ferla, uomo fiducia Bellini.
FINANZIATORI ESTERI: Aleksander Brdanin; Uros Milosavljevic; Milan Jovicic; Ala Timosenco, interprete; Erikson Araci, collaboratore Di Lauro; Ioana Delia Dan, interprete; Edmond Nerjaku imprenditore e finanziatore; Robert Farrugia e Adian Farrugia.
Calcioscommesse, il pm nel decreto di fermo: "Mondo malato, un nuovo romanzo criminale"
Un «nuovo romanzo criminale» i cui attori arrecano «danno economico, si fanno beffa delle passioni di quanti seguono la propria squadra del cuore e ledono gli investimenti di denaro e speranze che impegnano le famiglie dei ragazzi che si affacciano al mondo del calcio». Lo scrive il pm Elio Romano nel decreto di fermo Dirty soccer.. «Un mondo malato, quello del calcio - prosegue il magistrato - gestito dagli indagati, dove la fragilità di giocatori, sedotti dal mito del guadagno rapido e facile, ovvero dalla prospettiva di ingaggi con altre squadre, si intreccia con la spietatezza di scaltri dirigenti sportivi e con la criminalità organizzata, passando attraverso l'indifferenza delle società calcistiche. Il dato più raccapricciante che emerge è quello consistente nell'amara quanto palese constatazione di cosa sia diventato lo sport calcistico gestito dagli indagati, in cui emergono palesemente le condotte di tali direttori sportivi, presidenti e manager calcistici che ormai concepiscono la gestione delle proprie società o di quelle da acquisire di volta in volta, esclusivamente come una 'fonte di redditò derivante dalle scommesse che essi stessi piazzano e fanno piazzare sulle partite che sono stati in grado di truccare».
Il calcioscommesse «è la patologica conseguenza del tramonto della vecchia innocente schedina. Urge evidentemente una riforma radicale della normativa che regolamenta tali tipologie di scommesse che hanno finito per inquinare il mondo sportivo ad esse collegato». La schedina, prosegue il pm Elio Romano, è stata «soppiantata ormai da scommesse sulle singole partite e addirittura sugli eventi all'interno delle singole partite. Sicchè diventa molto forte la tentazione per i protagonisti di quel singolo evento, magari scevro da particolari tensioni sportive per mancanza di obiettivi da raggiungere, di lucrare ingenti somme da un risultato sportivo che essi stessi sono in grado di determinare e condizionare».
I signori delle scommesse. Un'organizzazione, prosegue il pm, «alimentata anche dal denaro che proviene dai 'signori' delle scommesse e cioè personaggi, di cui alcuni ancora non identificati, che vivono in Asia (Kazakistan), nell'est d'Europa (Serbia e Slovenia) ed in Russia e che, comunque, in Italia hanno la loro longa manus nel gruppo criminale. Attraverso la mediazione di dirigenti sportivi disonesti e avventurieri in cerca di facili profitti, i finanziatori stranieri irrorano le casse delle organizzazioni criminali oggetto d'indagine fornendo denaro ai criminali 'nostrani', che lo usano in primis per 'corrompere' i calciatori in modo da avere partite combinate su cui scommettere e realizzare ingenti guadagni, sempre senza l'alea propria della scommessa (fatti salvi i casi in cui - per una sorta di perfida nemesi del Dio del Calcio - la combine 'salta', con tutte le conseguenze del caso, generando poi ulteriore attività criminale - a base violenta stavolta - come emerge dai capi di imputazione dedicati alle estorsioni e al sequestro di persona a scopo di estorsione)». L'inchiesta, scrive ancora il pm, ha permesso di far emergere «la parte marcia del mondo del 'pallone' della LND e della Lega PRO, che è poi quello più visceralmente legato alla 'provincia' italiana».
Calcioscommesse, le intercettazioni: "Lotito ricatta Tavecchio"
BARI - "Si sono mangiati due gol a porta vuota". Lo dice, in una intercettazione telefonica, uno degli indagati, il calciatore della Puteolana Emanuele Marzocchi, che aggiorna in tempo reale Antonio Ciccarone, uno dei presunti vertici dell'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di frodi sportive che gli inquirenti hanno sgominato con l'esecuzione di 50 provvedimenti di fermo della Dda di Catanzaro.
La partita in questione è Pomigliano-Brindisi del 14 dicembre del 2014, oggetto di "combine" e finita 0-4. A quanto rilevato, Ciccarone si trovava presso lo stadio in cui giocava il Neapolis, il secondo a Pomigliano: «Si sono mangiati due gol a porta vuota, ha scartato il portiere e tirato fuori». Una volta assicuratisi il risultato, così come prestabilito, Ciccarone commentava: «Io e te abbiamo fatto il capolavoro». Per la gara il presidente del Brindisi, Antonio Flora, avrebbe versato - secondo quanto emerge dalle indagini - 15.000 euro.
ANCHE IL FLOP DEL SAN SEVERO Uno dei vertici dell'associazione per delinquere dedita alle frodi sportive e alle truffe scoperta dalla magistratura di Catanzaro, Antonio Ciccarone, punta anche sulla vittoria del Brindisi in casa contro il San Severo, gara che effettivamente il 30 novembre del 2014 finisce 2 a 1 per il Brindisi. È quanto emerge da una intercettazione telefonica riportato nel provvedimento di fermo della Dda di Catanzaro eseguita nei confronti di 50 persone in tutta Italia.
«L'Andria c'è?» chiede Ciccarone a un responsabile di un centro scommesse. E sempre Ciccarone dice: «Si over 3,5», questa la puntata. Poi ancora chiede: «L'hai messo? Poi giochi Brindisi 1». E si parla appunto di Brindisi-San Severo.
"LOTITO RICATTA TAVECCHIO " Nelle intercettazioni precedenti a questa sono documentati contatti tra Ciccarone e il portiere del San Severo, William Carotenuto, che è indagato a piede libero: i due decidono di incontrarsi di persona, secondo l'accusa, per combinare la partita. Il giocatore, in una intercettazione, chiede che intenzioni hanno i brindisini: «Ma di là che testa ha più o meno?», dice. Il tutto in vista di un incontro con Savino Daleno, che all'epoca, nel 2014, rivestiva ruolo di consulente di mercato del Brindisi e che si era sentito telefonicamente con il presidente del Brindisi Antonio Flora. Stando all'impostazione della Dda di Catanzaro vi sarebbe stata «palese responsabilità» sportiva del portiere Carotenuto «sia sul primo sia sul secondo gol dei padroni di casa».
«Macalli e Tavecchio sono due rincoglioniti...in mano a Lotito, che li ricatta». Lo dice al telefono con il direttore sportivo de L'Aquila Ercole Di Nicola, Vittorio Galigani, ex ds di diverse squadre dalla serie A alla C e oggi editorialista della rivista on line TuttoLegaPro.com. La telefonata è negli atti dell'inchiesta di Catanzaro.
La telefonata è del 15 gennaio scorso, lo stesso giorno in cui Galigani (che non risulta indagato) aveva pubblicato sul sito TuttoLegaPro.com un editoriale in cui, scrivono gli inquirenti, «lamentava una diffusa quanto generale atmosfera di prevaricazione e malaffare imperane in seno agli organi di potere della Lega Pro». Concetti che l'uomo ribadisce nella telefonata con il Ds de L'Aquila Ercole Di Nicola (arrestato), lo stesso che, dicono sempre gli investigatori «si atteggiava a uomo di calcio ligio alle regole» quando in realtà era «capace di combinare incontri di calcio senza remore e senza scrupoli». «I due conversano a lungo e il Galigani - si legge negli atti dell'inchiesta - dava prova di quanto radicato fosse il malcostume nelle stanze del calcio professionistico italiano». Ecco il passaggio della telefonata riguardante il presidente della Figc, Lotito e Macalli (nessuno è indagato): Di Nicola: «ho visto il tuo editoriale su tutto Lega Pro...hai attaccato Lotito a tutto andare!» Galigani: «no no ma deve andare a casa deve andare...racconto storie vere, non è che racconto favole...Lotito ha rotto i coglioni...il motivo del dissidio è Lotito, non è Ma...Macalli e Tavecchio sono due rincoglioniti in mano alle...come si dice...si in mano a Lotito, che li ricatta, c'è pure che lui pensa che aveva diritto di fare il vicepresidente». Di Nicola: «eh» Galigani: «in Federcalcio, se lui lascia la sua poltrona a Macalli, c'è un motivo, se lui perde...una cosa che molti non hanno compreso..questa maggioranza della Lega, della Federcalcio, esiste in funzione del 17% della Lega Pro, se lui perde il 17% della Lega Pro salta tutta la Federcalcio...la sua stanzetta che ha lassù al quinto piano di via Allegri, lo cacciano».
FONTE: Leggo.it
Infortunio Romulo, stagione finita per il difensore della Juventus
Pubblicato da Maurizio Saladino il 18 maggio 2015
Stagione finita per il laterale bianconero Romulo. Lo ha comunicato la Juventus attraverso il suo sito ufficiale. Annata da dimenticare per il centrocampista in prestito dall’Hellas Verona. L’infortunio è maturato durante la gara contro l’Inter dello scorso sabato. Come riporta il sito ufficiale della Juventus: “Il laterale bianconero Romulo, sceso in campo per la partita contro l’Inter a San Siro, al termine della gara con l’Inter ha riferito dolore alla coscia sinistra ed é stato quindi sottoposto a risonanza magnetica dallo staff medico della Juventus. L’esame ha evidenziato una lesione miotendinea del retto femorale tale da non consentirgli il recupero prima della fine del campionato”.
Dopo i continui problemi agli adduttori che hanno costretto l’italo-brasiliano a saltare gran parte della prima stagione, quest’ulteriore infortunio corona una stagione nera. L’accordo stabilito con l’Hellas Verona durante la sessione di mercato estiva prevedeva che la Juventus potesse avvalersi dell’obbligo di riscatto, se il centrocampista avesse disputato il 60% delle gare ufficiali. Così non è stato,e dunque difficilmente resterà in bianconero anche nella prossima stagione.
FONTE: CalcioNow.it
Coppa Italia alla Juventus, battuta 2-1 la Lazio in finale
Chiellini e Matri rispondono a Radu, per i bianconeri è la decima volta
di MAX CRISTINA 20 Maggio 2015
La Juventus ha vinto la Coppa Italia per la decima volta nella sua storia. I bianconeri, che ora potranno cucire sul petto una stella d'argento, hanno battuto in rimonta la Lazio vincendo 2-1 all'Olimpico dopo i tempi supplementari. Botta e risposta Radu e Chiellini tra il 4' e l'11' su calcio piazzato con il pari che dura fino al 90'. All'extra-time clamoroso doppio palo di Djordjevic, poi il piattone destro vincente di Matri al 97'.
LA PARTITA
Missione compiuta per la Juventus: il Triplete è ancora possibile. Dopo la conquista dello scudetto è arrivata la decima Coppa Italia con tanto di stelletta argento in omaggio per la prossima stagione e inseguita da ben vent'anni. E' l'anno dei bianconeri, affamati e arsi di successo, con quel pizzico di fortuna - leggasi doppio palo di Djordjevic prima del 2-1 decisivo di Matri - tipico della grande squadra. Per Allegri, intanto, un'altra soddisfazione: lui come Lippi nel 1995 ha conquistato il Doblete. Per la Lazio, invece, tanti applausi e tantissimo amaro in bocca.
Una partita giocata fin dall'inizio con il piede appoggiato all'acceleratore. Intensità massima da una parte e dall'altra che ha regalato un bello spettacolo a un Olimpico strapieno, pur limitando al minimo sindacale le vere occasioni da gol. L'apoteosi della tattica nella sfida Pioli-Allegri, con in laziale bravo a sorprendere il collega con un inedito 3-4-3 che ha ridotto al minimo la pericolosità e le incursioni del centrocampo bianconero. Tra una pedina e l'altra spostata nello scacchiere, non è un caso che i due gol - a distanza di sette minuti - siano arrivati sugli sviluppi di palle inattive dai due capitani, questo sì è un caso vista l'assenza contemporanea di Mauri e Buffon. Al 4' la parte nord dell'Olimpico esplode per l'incornata vincente di Radu, lasciando spazio alla festa della sud all'11' per l'acrobazia di Chiellini che ristabilisce la parità. Poco cambia, quasi fosse un episodio già scritto nella storia del match. La Lazio in pressione costante a metà campo torna a correre in lungo e in largo con Candreva a uomo su Pirlo in fase difensiva e se le occasioni più ghiotte capitano a Cataldi e Parolo con un destro al volo che strozza in gola ai tifosi l'urlo di gioia, la frittata è rischiata da Berisha al 42' quando per poco regala a Tevez il rimpallo vincente.
Nella ripresa cala il ritmo, non l'intensità e la concentrazione con due atteggiamenti però visibilmente opposti. La Juventus aspetta, sorniona ed esperta, ma la ripartenza perfetta, come quelle che hanno fatto malissimo alla Lazio in campionato, non arriva. I biancocelesti invece abbassano il giro dei motori ma senza perdere un centimetro sul campo, anzi. Djordjevic calcia debolmente davanti a Storari un bel suggerimento di Parolo e i contropiedi fuggenti di Felipe Anderson si schiantano sul miglior muro italiano. Anche Allegri cambia qualcosa, ma senza ottenere la vittoria nei tempi regolamentari con il gol di Matri annullato per offside.
Questione di dettagli. Quello buono, e decisivo, il fedelissimo del tecnico lo segna nel primo tempo supplementare, al 97'. Un gol che scrive il nome di Matri nella storia del club e cuce la stelletta d'argento sul petto della Juventus. Una beffa atroce per la Lazio che appena tre minuti prima era stata illusa da Djordjevic con un clamoroso doppio palo. Questione di dettagli, appunto, o di centimetri che fanno la differenza. Il secondo tassello del Triplete bianconero è ufficiale, ora piccola festa e testa diretta a Berlino. Per Pioli pensiero al derby: anche per la Lazio, a suo modo, c'è una Champions da conquistare.
LE PAGELLE
Chiellini 7 - Il leone ha ruggito ancora, questa volta con gol. Non avrà finito insanguinato come contro il Real Madrid, ma non ha mollato un centimetro sul campo per tutti e 120 i minuti. La zampata in acrobazia è una perla.
De Vrij 6,5 - Partita di spessore nella difesa a tre. Sempre in pressione su Tevez, non sbaglia un intervento nonostante fosse al rientro.
Pogba 5,5 - Forse paga il normale periodo di flessione post infortunio, ma non ha brillato. Annullato in mezzo al campo da Parolo (6,5) e ben limitato dal modulo disegnato da Pioli.
Lulic 5,5 - L'eroe del 2013 non si ripete. Impreciso in diverse giocate importanti, non trova mai lo spunto giusto e l'ultimo passaggio.
Matri 7 - Entra e decide il match. La migliore risposta sul campo a chi, anche tra i tifosi bianconeri, al suo ritorno avevano storto il naso. Tra Firenze e Olimpico questa Coppa Italia è molto merito suo.
Djordjevic 6,5 - L'urlo strozzato in gol dal doppio palo è un macigno incredibile per la punta. Poteva essere l'eroe di serata, resta il più sfortunato
IL TABELLINO
JUVENTUS-LAZIO 2-1 dts
Juventus (3-5-2): Storari 6; Barzagli 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 7; Lichtsteiner 6 (9' sts Padoin sv), Vidal 6, Pirlo 6,5, Pogba 5,5 (32' st Pereyra 6,5), Evra 6,5; Llorente 5,5 (39' st Matri 7), Tevez 6,5. A disp.: Buffon, Rubinho, Ogbonna, De Ceglie, Marrone, Asamoah, Pepe, Sturaro, Coman. All. Allegri 7
Lazio (4-3-3): Berisha 5,5; Basta 6, De Vrij 6,5 (1' sts Keita sv), Gentiletti 6,5, Radu 7 (15' st Mauricio 6); Cataldi 6, Parolo 6,5, Lulic 5,5; Candreva 6,5, Klose 6 (37' st Djordjevic 6,5), F. Anderson 6. A disp.: Marchetti, Strakosha, Braafheid, Cavanda, Ciani, Novaretti, Ledesma, Mauri, Onazi. All. Pioli 6,5
Arbitro: Orsato
Marcatori: 4' Radu (L), 11' Chiellini (J), 7' pts Matri (J)
Ammoniti: Evra, Bonucci, Matri (J); Parolo, Candreva (L)
Espulsi: nessuno
FONTE: VeronaSera.it
21.05.2015
Le gialloblù alzano la voce: uomini, ci siete?
Dopo la frase sulle «quattro lesbiche» di Belloli Panico e Gabbiadini chiedono solidarietà ai colleghi maschi: «Per il momento non hanno fatto nulla»
Cos'è che rende una donna tale? Tacchi a spillo e minigonne? Servizi fotografici provocanti? Capelli lunghi e mascara? No. Essere uomo o donna va al di là di certi stereotipi che la società continua a sputare addosso a maschi e femmine. Un bambino è maschio anche vestito di rosa, una bambina è femmina anche vestita d'azzurro. E cosa ancor più importante lo sport è sport, punto e basta. Non esistono attività maschili o femminili. Il basket è anche femminile, l'hockey è anche femminile, il rugby è anche femminile e il calcio è anche femminile.
È femmina la forza con cui le giocatrici, come leonesse, scendono in campo. È femmina la costanza con cui da sempre le atlete combattono per il loro sport.
19.05.2015
Calcioscommesse, 50 arresti
Alcuni anche in Veneto
Calcioscommesse in Lega Pro, 50 fermi
CATANZARO. Vasta operazione della polizia di Stato contro il calcio-scommesse. Sono oltre 70 gli indagati e 50 i fermi emessi dai magistrati di Catanzaro. Gli agenti della polizia stanno eseguendo arresti e perquisizioni in Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria, Veneto e Lombardia. Le indagini della Squadra mobile di Catanzaro avrebbero accertato decine di combine di partite di calcio dei campionati in corso di Lega Pro e Lega D. L’inchiesta della Procura antimafia di Catanzaro ha scoperto una rete di associati, fra calciatori, allenatori, presidenti e dirigenti sportivi, che coinvolgerebbe oltre 30 squadre. Il provvedimento di fermo, di oltre 1000 pagine, delinea una rete di personaggi, appartenenti a due distinte organizzazioni criminali, rispettivamente attive nella combine di incontri dei campionati di Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti, capaci di alterare risultati e investire danaro nel connesso «giro di scommesse» in Italia e all’estero.
17.05.2015
MotoGp, bis di Lorenzo
Ma il «dottor» Rossi rimonta
Lorenzo esulta, Valentino Rossi applaude a Le Mans
LE MANS. Jorge Lorenzo ha piantato la sua seconda bandiera della stagione a Le Mans, dopo quella di Jerez de la Frontera di due settimane fa. Lo spagnolo non ha avuto rivali, tranne uno: Valentino Rossi, che però non è riuscito ad agguantare il compagno di squadra.
«In questo sport conta molto la moto, ma anche il pilota - ha spiegato Lorenzo - e solo quando tutti i pezzi vanno al loro posto le cose possono andare bene. Nella mia stagione i pezzi hanno iniziato ad andare a posto a Jerez e a Le Mans, anche se questa volta sembrava più difficile con Marquez, ma lui oggi ha fatto qualche errore. All’inizio ho spinto molto, ma anche Dovizioso fin quando ha avuto le gomme nuove andava molto veloce. Poi anche io ho iniziato a perdere un po' di trazione. Però con meno benzina nel serbatoio ho aumentato ancora una volta il mio ritmo per rimanere in testa».
IL SECONDO POSTO DI VALENTINO.
Alle spalle di Lorenzo sul podio di Le Mans, sale la Yamaha di Valentino Rossi. Il pilota italiano con quello del GP di Francia arriva a collezionare 201 podi in carriera.
«Se me lo avessero detto ieri - ha detto Rossi - che sarei arrivato secondo avrei firmato con il sangue. Soprattutto questa mattina l’ho vista scura, anche perchè pensavamo di aver fatto una modifica giusta nel warm up e invece non andavo ed ho chiuso settimo. Allora abbiamo deciso di rischiare e sono contento di com’è andata». Rossi, dunque dopo il turno di prova pre-gara ha inventato la sua magia per la Yamaha numero 46.
«Con il team - puntualizza Valentino - abbiamo fatto una modifica che non avevamo mai provato prima, stravolgendo la moto. Si è trattato di qualcosa che poteva andare bene, provata a scatola chiusa e decidendo di rischiare abbiamo fatto la cosa giusta. Ero molto efficace, ho fatto il giro veloce, guidavo bene e mi sono divertito». Valentino ha ripreso tutti i piloti che aveva davanti, sbarazzandosi anche delle sempre più ingombranti Ducati, ma contro Lorenzo non ha potuto fare molto. «Ho provato ad andare a prendere Jorge - ha detto Rossi - ma nel week end lui è stato più bravo e anche negli ultimi giri andava un pelino più veloce. Per me si tratta di un gran secondo posto per il campionato».
Rossi e Lorenzo, oltre ad essere stati i protagonisti del Gp di Francia, sono anche i piloti in vetta alla classifica generale, l’italiano con 102 punti e lo spagnolo con 87. Vanno sempre meglio le Ducati, oggi protagoniste con Andrea Dovizioso terzo e con Andrea Iannone quinto dopo una bellissima battaglia contro Marquez.
«Ho faticato nei primi giri - ha detto Dovizioso - e non avevo molto margine. Non avendo il passo di Lorenzo è stato molto difficile per me tenere anche Valentino quando mi ha superato. Comunque il terzo posto è ottimo per il campionato. Abbiamo una buona moto e sono poche le cose che ci serve da mettere a posto per essere in grado di vincere. La prossima gara sarà al Mugello, che è il nostro tracciato di casa, vogliamo essere competitivi anche li». La prossima gara del mondiale sarà in Italia. La gara del Mugello si preannuncia come una delle più seguite della stagione con le tribune dell’autodromo toscano che sono già praticamente tutte esaurite.
FONTE: LArena.it
Coppa Italia femminile, salta la finale: “Fino a quando c’è Belloli non giochiamo”
Sabato non si giocherà la partita tra Brescia e Tavagnacco. La decisione è stata presa Assocalciatori e dall’Assoallenatori durante una riunione a Milano dopo le parole del presidente Lnd, che disse: "Basta dare soldi a queste quattro lesbiche". Ora il numero uno dei dilettanti valuta le dimissioni
di Andrea Tundo | 19 maggio 2015
Più informazioni su: Calcio, Carlo Tavecchio, FIGC, Giovanni Malagò, Milano
Non si giocherà la finale di Coppa Italia femminile tra Brescia e Tavagnacco. Almeno fino a quando Felice Belloli rimarrà presidente dei Dilettanti, lega che gestisce anche il settore rosa del calcio italiano. La decisione è stata presa martedì mattina dall’Assocalciatori e dall’Assoallenatori durante una riunione a Milano ed è la diretta conseguenza dell’espressione usata da Belloli per dipingere le calciatrici italiane. “Basta dare soldi a queste quattro lesbiche”, aveva detto il presidente della Lnd durante la riunione del dipartimento femminile del 5 marzo. Una frase messa a verbale, poi pubblicato dal sito soccerlife.it negli scorsi giorni.
Scrivono in una nota Aic e Aiac che durante il faccia a faccia “le rappresentanze delle squadre di Serie A e B hanno manifestato la volontà di non giocare la finale di Coppa Italia in programma sabato prossimo”. La prima richiesta perché si possa scendere in campo è legata al passo indietro di Belloli, ma ora il calcio femminile mette sul tavolo altre richieste: “E’ giunto il momento, dopo 30 anni di inefficienza e immobilismo di dare autonomia al calcio femminile uscendo dalla Lega Nazionale Dilettanti – si legge nella nota diffusa – Ciò permetterebbe di gestire tutto il movimento dal vertice alla base attraverso una filiera unica”. E aggiungono anche un appunto alla Figc perché le coinvolga “in maniera attiva in questo processo di cambiamento”.
Pubblicità
Brescia e Tavagnacco quindi incrociano le braccia e attendono una mossa di Belloli, che proprio in queste ore – secondo quanto appreso da ilfattoquotidiano.it – starebbe pensando a un passo indietro dopo la bufera sollevata dalla sua espressione. Negli scorsi giorni sia il presidente federale Carlo Tavecchio che il numero uno del Coni Giovanni Malagò fino alla star del tennis Martina Navratilova e ad alcuni giocatori come Manolo Gabbiadini (fratello della calciatrice Melania) gli avevano chiesto – più o meno duramente – di fare chiarezza o dimettersi. E domenica durante Verona-Empoli sono scese in campo anche le ragazze del Verona femminile, neo-campionesse d’Italia, per festeggiare lo scudetto. Alle loro spalle lo striscione che accompagnato tutte le partite del week end del calcio rosa – iniziate con 15 minuti di ritardo – per chiedere rispetto e parità di trattamento con il calcio maschile. Un terremoto che continua a correre anche sul web, dove una petizione per chiedere le dimissioni di Belloli, lanciata da pochi giorni, ha raccolto già più di 6mila firme.
FONTE: IlFattoQuotidiano.it