HELLAS news... + - =
LE ULTIME SUL CALCIOMERCATO DELL'HELLAS Tutti i 'rumors' del web e la lista continuamente aggiornata dei nomi che 'girano' in entrata ed in uscita attorno al VERONA:
SIRENE INGLESI per HALLFREDSSON che in Premier League è tenuto molto in considerazione; l'islandese ha giocato nel BARNSLEY e, anche se da mister MANDORLINI è considerato un imprescindibile elemento del centrocampo le cose potrebbero cambiare... Sopratutto in caso di allettante offerta.
E in uscita qualcosa si muove attorno a RIVAS che, nonostante lo scarso campionato appena trascorso, è monitorato da TORINO e (sopratutto) CATANIA...
COLPO PETKOV CON LO SPEZIA? L'HELLAS in asse di mercato con lo SPEZIA sarebbe vicinissimo al classe '93 della nazionale bulgara Under 21 che stà mettendo in mostra 'numeri' non indifferenti: Il talentuoso ragazzo è stato scoperto dagli osservatori liguri ma l'ambizione e le capacità tecniche lo potrebbero portare direttamente in Serie A col VERONA...
EBAGUA? SI ATTENDE SOLO IL SI DI MANDORLINI... Secondo Mauro MILANESE, diesse del VARESE che perderà l'italo-nigeriano in scadenza a fine mese, il VERONA è la prima opzione per l'attaccante che in second'ordine valuterebbe lo SPEZIA o il CLUJI in Romania (ma negli ultimi giorni s'era parlato anche di PALERMO e LIVORNO)
THIRD BLACK NIKE 13-14 ecco la nuova terza maglia scaligera che inaugura il quadriennale con la prestigios azienda prouttrice di equipaggiamenti per lo sport. Qui il comunicato stampa: http://www.hellasverona.it/userfiles/nike%20FINALE(1).pdf
BENTEGODI IN CONTROTENDENZA rispetto alle presenze dei tifosi negli stadi della Serie B
SCONTRI SALERNITANA-VERONA 2011: 3 condanne e altri 3 a processo...
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DICONO + - =
Il DG GARDINI sul nuovo sponsor tecnico NIKE «Siamo orgogliosi di intraprendere questo percorso insieme a Nike. La nostra volontà è quella di rafforzare il brand Hellas a livello globale, la partnership con il marchio americano rappresenta il desiderio di raggiungere l’eccellenza sportiva. Per questo, oggi, essere qui a presentare “Third Black Nike”, la nuova terza maglia total black, significa la svolta nella storia dell’Hellas Verona e l’inizio di un matrimonio che vogliamo duri il più a lungo possibile per guardare con professionalità e passione al futuro» HellasVerona.it
Giovanni Gardini | Third Black Nike: Leaderform e Agsm |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: 'SuperPippo' INZAGHI nuovo allenatore della primavera del MILAN! Sandro SALVIONI 'lanciato' da PASTORELLO (e poi schiantatosi) col VERONA sarà il nuovo allenatore del LUGANO in Svizzera...
PROMOZIONE CAMPANA: Bella società tra dirigente che ruba uno striscione e i tifosi che lo bruciano in faccia agli avverasri! 15 daspati...
SERIE B: MARINO nuovo tecnico del PESCARA che regala 1000 abbonamenti ai tifosi disoccupati...
QUALIFICAZIONI BRASILE 2014: Brutta pari degli azzurri a Praga ridotti in 10 nel secondo tempo a causa dell'espulsione di BALOTELLI che chiede scusa ma incappa nelle (giuste) ire del CT PRANDELLI 'Se non impara a controllarsi quando viene provocato sarà sempre peggio, gli avversari lo attenderanno al varco...'
NBA FINALS: SPURS corsari a Miami in Gara 1!
TENNIS: Al 'Roland Garros' la WILLIAMS 'schianta' la ERRANI con un 6-0 6-1 che non lascia repliche e va in finale dove rifila un doppio 6-4 alla SHARAPOVA e diventa la regina del torneo! Tra i maschi NADAL batte DJOKOVIC in 5 set e accede alla finale come la coppia di doppio femminile ERRANI-VINCI (per la seconda volta consecutiva)
ATLETICA LEGGERA: Ai 'Golden Gala' di ROMA GATLIN batte BOLT per un centesimo di secondo! Niente da fare per il recordman giamaicano che si deve 'accontentare' del secondo posto nonostante il 9.95 finale...
Usain Bolt battu par Justin Gatlin Meeting Rome 2013 | Top 5 Plays of the Night: Spurs at Heat Finals Game 1! | Ariano-Cervinara Striscione Rubato e Tafferugli |
RASSEGNA STAMPA + - =
SALERNITANA-VERONA. Incidenti del 2011: tre condanne e altri tre a processo
L'udienza preliminare sui fatti della finale play-off dell'Arechi
Salernitana - 06/06/2013 16:00
Scontri Salernitana-Verona del 19 giugno del 2011: tre tifosi granata condannati, altri tre a processo a luglio. Ieri, presso il Tribunale di Salerno, dinanzi al giudice per l’udienza preliminare Sergio De Luca, in due hanno patteggiato le pene rispettivamente di sei e cinque mesi. Rito abbreviato invece per un altro tifoso, condannato a 8 mesi. Rinviati a giudizio a luglio, dinanzi al giudice monocratico Carlo Cataudella, altri tre supporters.
Nelle scorse settimane già cinque imputati avevano patteggiato lievi pene. I legali impegnati nel collegio difensivo sono Francesco Saverio D’Ambrosio, Mauro Iannone, Danilo Laurino, Ciro Romano, Francesco Fasano, Arnaldo Franco e Michele Tedesco.
Le indagini, condotte dagli agenti della Digos di Salerno, erano scattate l’indomani dei violenti scoppiati al termine della finale play-off del campionato di C1 giocata il 19 giugno del 2011. Furono undici in tutto i sostenitori granata finiti nei guai per i disordini di quel Salernitana-Verona che metteva in palio la promozione in serie B. I responsabili furono riconosciuti grazie alle foto e ai filmati della Questura. Un’attenta analisi di quelle prove permise di individuare i “protagonisti” di una vera e propria guerriglia esplosa con le forze dell’ordine all’esterno del settore Tribuna dello stadio Arechi.
FONTE: RESport.it
10.06.2013
La maglia nera non conquista i tifosi
PROTESTA IL POPOLO DEL WEB. Divampa la discussione su internet e social network sulla divisa disegnata da Nike: «Semplice, quasi anonima, senza la scala e i mastini. Si poteva fare molto meglio bastava un po' di gialloblù»
Il total black della terza maglia dell'Hellas non conquista i tifosi del Verona. La discussione sulla casacca disegnata dalla Nike e presentata l'altro giorno a Venezia infiamma i social network e i siti internet. Completamente nera con il famoso «baffo» bianco dell'azienda statunitense in alto, sul petto. A sinistra, dalla parte del cuore, il logo dell'Hellas. Nel mezzo il posto per il main sponsor - che non è ancora arrivato - «appaltato» almeno per il momento alla nuova App della società. Niente scale, niente Mastini, niente simboli scaligeri. Elegante questo sì, d'altronde il nero sembra fatto apposto per feste e cerimonie, ma senza fronzoli, fin troppo semplice.
«C'era di meglio di questa maglia da proporre - scrive Zigo sul Tg Gialloblù - spero la prima e seconda siano decisamente migliori, questa va bene solo da metter contro il Livorno, personalmente non la trovo così bella». «Sarebbe bastata una serigrafia - continua ioamol'hellas - una scala, i mastini e la maglia diventava meno anonima. Se avesse il collo e le maniche gialloblù sarebbe bellissima, così è anonima».
«Spero proprio che sia solo un prototipo... - confessa GianMaria su Facebook - e in questo caso perché presentare in pompa magna questa maglietta insipida». «Ah ah ah questo è tutto quello che riesce a fare Nike?? - ironizza Carl - allora tanto valeva tenere uno sponsor qualunque.... dai una maglia così era in grado di farla anche la sartoria dalla Mara... prendi una maglia nera e ci sbatti sopra la toppa e due sponsor. Vedremo le altre, finora assolutamente insufficiente». Ma c'è qualcuno che si cala nei panni di Sherlock Holmes e va a spulciare il catalogo multimediale della Nike.
«Senza lo stemma dell'Hellas - sottolinea Linu - è praticamente identica alla tshirt basic venduta online a 16 euro». «Probabile che siano tutte così - spiega Blues - maglie da catalogo, sarà una sponsorizzazione tipo quella tra Adidas e Cesena! Comunque basta lamentele, siamo in serie A con sponsor Nike, no Givova, Macron, Legea... Quest'anno faremo grandi cose, ci sono tutte le basi per costruire una realtà solida che possa competere in massima serie». In effetti c'è chi non pensa solo alla questione estetica, qualcuno punta l'attenzione sull'importanza economica e strategica per l'accordo con Nike. « Non è vero che conta e decide solo la Nike - scrive Giuseppe su facebook - perché ha detto Gardini che le prossime possono essere personalizzate anche dai tifosi... cerchiamo di non essere sempre pessimisti. È arrivato un colosso nell'abbigliamento sportivo, dobbiamo essere fieri se la Nike ha scelto l'Hellas».
L.M.
08.06.2013
Bentegodi record. Tifosi già da serie A
LA PASSIONE SENZA CONFINI. Mezzo disastro per il torneo cadetto. Più di quindicimila persone nelle partite casalinghe Verona in controtendenza rispetto alla media della B che registra un calo di presente del 22,7 per cento
Per fortuna c'era il Verona. Le presenze allo stadio nell'ultima Serie B sono state un pianto. Un mezzo disastro, con un calo del 22,7 per cento rispetto all'ultima stagione. Il peggior risultato da sei anni a questa parte. Le leve mosse dalla Lega per innalzare l'interesse della gente non hanno reso fino in fondo, il momento complicato per i portafogli italiani evidentemente ha fatto il resto. Verona va in controtendenza, al Bentegodi ci si va molto volentieri e con sempre maggior entusiasmo. Altissimo anche ai tempi bui della Prima Divisione, figurarsi adesso. I numeri parlano chiaro, la crescita del 9,3 per cento rispetto ad un campionato passato comunque di grande livello è un superbo traguardo per l'Hellas, che alla voce-tifosi ha una carta sempre grandiosa da spendere. Il decremento in generale è stato del 7.3 per cento rispetto al 2010-2011, del 10.9 sul 2009-2010, del 15.8 a confronto col 2008-2009, del 19.7 rispetto al 2007/08, fuori concorso perché c'erano Juventus, Genoa e Napoli tutte insieme.
DOMINIO ASSOLUTO. L'Hellas è salito fino a 15.402 spettatori di media a partita, unica squadra in doppia cifra in una Serie B che non è andata oltre le 4.858 presenze, contro le 6.287 di un anno fa, quando navigavano comunque delle squadre-traino non indifferenti. La Sampdoria toccò quota 20.854, l'Olimpico di Torino registrò 15.897 spettatori di media, l'Adriatico di Pescara si fermò a 13.940, il Bentegodi viaggiò a 14.084 con picchi notevoli, anche sopra i diciassettemila. L'aridità dell'ultima Serie B è certificata inoltre dalla proporzione inversa fra presenze allo stadio e risultati sportivi. Dopo il Bentegodi, leader per distacco, si è piazzato il Manuzzi di Cesena con 9.551, davanti al Menti di Vicenza terzo a 6.931 e al San Nicola di Bari, quarto con 6.591. Il Verona ha fatto viaggiare anche molta gente, producendo benefici per le formazioni di casa che di volta in volta ospitavano l'Hellas, capace di richiamare il maggior numero di spettatori e spesso andando oltre come richiesta all'effettiva disponibilità di tagliandi. Il miglior dato stagionale sotto questo profilo si è registrato per le gare di Cesena, Empoli, Castellammare di Stabia, Padova e Vicenza. Proprio vero, al Verona la Serie B stava molto stretta.
IL PICCO PIU' ALTO. Manco a dirlo, la sfida tra Verona ed Empoli è stato il match più visto dell'anno con la bellezza di 24.779 spettatori. Un'enormità per i parametri della cadetteria. Sassuolo-Livorno, spareggio per la Serie A, ha toccato quota 15.157 presenze, un dato comunque inferiore alle gare dell'Hellas con Brescia (15.540), Livorno (18.932), Modena (15.423), Novara (15.348), Padova (15.500), Pro Vercelli (17.300), Vicenza (16.149), Sassuolo (18.478) e Spezia (15.767). Sul gradino più basso del podio Modena-Sassuolo con 12.607, al quarto e quinto posto le partite del Verona a Cesena e Padova. Deprimenti i numeri di alcune società, alcune anche storiche del calcio italiano. Sassuolo, Pro Vercelli, Lanciano, Ascoli, Cittadella, Empoli, Grosseto e Juve Stabia hanno chiuso mediamente sotto le duemila presenze.
ALTRO MONDO. I numeri dell'Osservatorio Calcio Italiano parlano chiaro, dicono anche che fra l'umile cadetteria (2.239.384 spettatori totali) e la Serie A (8.432.075) c'è davvero un abisso. Nonostante la stratosferica differenza fra le due categorie la media-spettatori del Verona di quest'anno sarebbe, anche col solo relativo appeal della Serie B, superiore ai livelli del Siena (9.582), del Pescara (12.233), del Parma (12.740), del Catania (13.862) e dell'Atalanta (15.396), vicinissima ai 15.506 spettatori della grande e ai 15.615 di una calda piazza come Torino. Verona è pronta per l'ulteriore scatto in avanti, come la Serie A suggerisce.
Alessandro De Pietro
08.06.2013
Ma c'è chi preferisce la poltrona alla gradinata
Il sondaggio «Italiani: tifosi da divano!», condotto dall'istituto di ricerca Duepuntozero Doxa, mette sotto la lente di ingrandimento gli aspetti più salienti e le tante sfaccettature della nostra irrefrenabile, genetica, viscerale e spesso parzialissima passione per il calcio. L'Osservatorio Birra Moretti torna a indagare sui fenomeni che più entusiasmano il Bel Paese, sui grandi temi che animano e caratterizzano il nostro vivere sociale. «Birra Moretti ha sempre creduto che la maggioranza degli italiani creda proprio nel fair play del calcio - dichiara Alfredo Pratalongo, direttore di comunicazione di Heineken Italia -. Il fair play non solo del calcio giocato, dei giocatori, ma del calcio vissuto dagli spettatori. Ed è stato quindi proprio questo il focus della ricerca».
Mille le persone tra i 18 e i 64 anni (rappresentative di 37 milioni di italiani) coinvolte nel mese di aprile dal sondaggio, secondo quote rappresentative della popolazione di riferimento per area geografica, età e sesso. Il risultato è una cartina al tornasole su come, quanto, quando e dove in Italia si vive (e si tifa) il calcio. È un microfono aperto sui riti scaramantici e sugli sfottò del pre-e del post partita. È un termometro del tifo che traccia l'identikit del fan più accanito o del disinteressato assoluto. È una nitida istantanea su coloro che in Italia, soprattutto la domenica, corrono col cuore, con gli occhi e con la mente dietro a un pallone ma anche su coloro che (pochi, pochissimi, a onor del vero) quel pallone, magari di nascosto, lo vorrebbero bucare.
Questi i dati più significativi emersi dalla ricerca: dal supertifoso al Desperate partner ecco i 6 volti del tifoso italiano. Meglio il divano che gli spalti. Ben il 48 per cento dei tifosi ritiene ideale vedere la partita da casa e solo il 33 per cento va allo stadio. La Partita è un momento sociale: con amici o parenti, l'importante è vederla in compagnia. Senza dimenticare quadrifoglio e cornetti... quando la ritualità conta più di tutto. A proposito non manca la domanda: con chi vorresti vedere la partita? Qualcuno ha detto Ale Del Piero, qualche altro Francesco Totti, tantissimi Belen...
07.06.2013
Protesta su Facebook, giù le mani da Rafael
PASSIONE SENZA CONFINI. Una pagina sul social network per raccontare le imprese del giocatore gialloblù sul quale hanno messo gli occhi due o tre squadre di A. «Il nostro portiere non si tocca, dovrà giocare ancora con l'Hellas Frison? Perin? Vogliamo salvarci o fare la fine del povero Pescara?»
Tutti con Rafael. Affetto e stima per il portiere gialloblù. Oggi più che mai. La serie A ritrovata ha risvegliato le voglie di mercato di tanti club. E il portiere brasiliano è finito nel mirino di diverse società di serie A. Non solo, per l'Hellas del domani sono già usciti nomi pesanti per il ruolo di guardiano della porta veronese. Dunque, Rafael lontano da Verona? L'idea sembra non piacere a tutti. Anzi, sono molti i tifosi che vorrebbero vedere il brasiliano difendere la porta dell'Hellas anche la prossima stagione. E giusto per essere chiari e concreti, ecco l'iniziativa. Su Facebook è nata da tempo una pagina dedicata alle imprese del portiere sudamericano.
L'indirizzo è: www.facebook/com/SaracinescaRafael. Creata nell'agosto 2012 è gestita da Matteo con due amministratori: Benedetta e Stefano. All'interno si possono trovare album con le foto del portiere immortalato insieme ai suoi fans. L'immagine di copertina lancia un messaggio inequovocabile: Noi vogliamo Rafael! E girando per il web si possono trovare molto commenti legati proprio a questo argomento. I tifosi vogliono Rafael ancora a Verona. E le testimonianze d'affetto non mancano di certo. Soprattutto sul sito gestito proprio da Matteo che conta già 2250 fans e il cui numero di aderenti è in costante aumento. Bastano pochi click per rendersi conto di quello che è l'umore della rete. I tifosi gialloblù hanno speso parole importanti per il portiere che passo dopo passo ha conquisato la serie A con la maglia del Verona. Raccontava, tempo fa, proprio Rafael. «Da quando sono arrivato a Verona ho in testa una sola cosa: giocare, un giorno, in serie A, con questa maglia».
Lassù qualcuno lo ha ascoltato. È arrivata la promozione. Manca solo un passo adesso. E per far sì che il sogno di 'Rafa' si realizzi si sono mobilitati anche i suoi fan. Anche se, nelle ultime ore, crescono le quotazioni di Rafael portiere titolare con Neto, ora alla Fiorentina, riserva. Ecco alcune testimonianze pescate da Facebook in questi giorni. Lo staff della pagina dedicata a Rafael lancia un urlo di allarme: «Noi vogliamo Rafael in Serie A con la maglia del nostro Verona, perché se c'è qualcuno che se la merita sia per le doti di calciatore e per l'amore verso la piazza, beh, è proprio lui». Mattia scrive: «Verona ti ama. Resta». Altro messaggio inequivocabile da parte dello staff del sito: «Frison? Perin? Ma vogliamo fare la fine del Pescara o restare dove meritiamo? Rafael contro Palermo, Lazio, Parma e Inter ha dimostrato di essere da serie A. Assolutamente!».
Elisabetta vuole essere tranquilizzata: «Beh, non ricominceremo un'altra volta? Prima Mandorlini, ora Rafael. Dai Rafael non fare scherzi. C, B, ora sarebbe giusto trionfare in A con la tua squadra». Maria sembra non avere dubbi: «Figurarsi se lui se ne va. Con tutta la fatica che ha fatto per arrivare in A con l'Hellas». Sara, Moreno e Giuseppe hanno lo stesso pensiero: «Rafael non si tocca». Continua così il tam tam su Facebook. Il brasiliano è entrato nei cuori del popolo gialloblù. E la passione batte forte. Anche in rete. Oggi più che mai. Rafael, quindi, incassa l'affetto dei tanti tifosi che hanno voluto testimoniare tutto il loro amore per il portiere brasiliano. Protagonista, a modo suo, nell'esaltante cavalcata dell'Hellas, tornato in serie A dopo 11 anni d'attesa.
FONTE: LArena.it
Third Black Nike: vista dagli sponsor / VIDEO
Postata il 08/06/2013 alle ore 15:50
VENEZIA - Third Black Nike 13-14: presentata a Venezia la terza maglia dell'Hellas Verona FC. Sulla splendida e accogliente nave Splendour of the Seas è stata svelata la nuova maglia total black. Scoprila insieme agli sponsor gialloblù: Paolo Paternoster, presidente di Agsm, e Federico Cozza, presidente di Leaderform.
Ufficio Stampa
Third Black Nike: ecco la terza maglia 2013-14
Postata il 08/06/2013 alle ore 13:00
VENEZIA - Ecco la nuova “Third Black Nike 13-14”. La terza maglia della prossima stagione è stata presentata a Venezia a bordo della Splendour of the Seas (Royal Caribbean), nella panoramica e splendida Viking Crown Lounge. Nasce ufficialmente la partnership fra Hellas Verona FC e Nike, un deal quadriennale che porterà benefici tecnico-commerciali a entrambi i partner.
La “Third Black Nike ” offre dettagli tecnici unici e inimitabili. I prodotti che il brand fornisce ad Hellas Verona FC sono infatti “designed to the exact specifications of championship athletes”: una maglia fatta a misura di atleta, studiata nei minimi termini per essere altamente performante. Le nuove divise “Third Black Nike” sono composte al 100% da Dri-FIT pique polyster, materiale leggerissimo (130 g/m2) che grazie all’esclusiva tecnologia Nike Dri-FIT permette al sudore di fuoriuscire attraverso il tessuto mantenendo il corpo del calciatore costantemente fresco e asciutto. Maggiore traspirazione data anche da due pannelli in mesh laterali alla divisa, per un prodotto che riporterà inoltre un patch con un numero identificativo diverso per ogni capo.
Soddisfatto Giovanni Gardini, Direttore Generale Hellas Verona FC: “Siamo orgogliosi di intraprendere questo percorso insieme a Nike. La nostra volontà è quella di rafforzare il brand Hellas a livello globale, la partnership con il marchio americano rappresenta il desiderio di raggiungere l’eccellenza sportiva. Per questo, oggi, essere qui a presentare “Third Black Nike”, la nuova terza maglia total black, significa la svolta nella storia dell’Hellas Verona e l’inizio di un matrimonio che vogliamo duri il più a lungo possibile per guardare con professionalità e passione al futuro”.
THIRD BLACK NIKE - COMUNICATO STAMPA http://www.hellasverona.it/userfiles/nike%20FINALE(1).pdf
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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VITA DA EX: 'SuperPippo' INZAGHI nuovo allenatore della primavera del MILAN! Sandro SALVIONI, 'lanciato' da PASTORELLO (e poi schiantatosi) col VERONA, sarà il nuovo allenatore del LUGANO in Svizzera...
PROMOZIONE CAMPANA: Bella società tra dirigente che ruba uno striscione e i tifosi che lo bruciano in faccia agli avverasri! 15 daspati...
SERIE B: MARINO nuovo tecnico del PESCARA che regala 1000 abbonamenti ai tifosi disoccupati...
QUALIFICAZIONI BRASILE 2014: Brutta pari degli azzurri a Praga ridotti in 10 nel secondo tempo a causa dell'espulsione di BALOTELLI che chiede scusa ma incappa nelle (giuste) ire del CT PRANDELLI 'Se non impara a controllarsi quando viene provocato sarà sempre peggio, gli avversari lo attenderanno al varco...'
NBA FINALS: SPURS corsari a Miami in Gara 1!
TENNIS: Al 'Roland Garros' la WILLIAMS 'schianta' la ERRANI con un 6-0 6-1 che non lascia repliche e va in finale dove rifila un doppio 6-4 alla SHARAPOVA e diventa la regina del torneo! Tra i maschi NADAL batte DJOKOVIC in 5 set e accede alla finale come la coppia di doppio femminile ERRANI-VINCI (per la seconda volta consecutiva)
ATLETICA LEGGERA: Ai 'Golden Gala' di ROMA GATLIN batte BOLT per un centesimo di secondo! Niente da fare per il recordman giamaicano che si deve 'accontentare' del secondo posto nonostante il 9.95 finale...
PROMOZIONE CAMPANA, DIRIGENTE RUBA STRISCIONE E GLI ULTRAS LO BRUCIANO: 15 DASPO -VIDEO
Venerdì 7 Giugno 2013
AVELLINO - La Questura di Avellino ha decretato il Daspo per 14 tifosi e per un dirigente accompagnatore del Cervinara, club di Promozione campana, dopo alcuni tafferugli scoppiati nella sentita sfida contro la Vis Ariano.
I fatti risalgono allo scorso 10 maggio: durante la gara (persa) di playoff allo stadio comunale 'Renzulli' di Ariano Irpino, un dirigente del Cervinara, regolarmente presente in campo, si avvicina al settore occupato dai padroni di casa e ruba uno striscione. Subito dopo, la fuga verso il settore occupato dai cervinaresi e il lancio dello striscione in curva prima che qualcuno potesse riuscire a fermarlo. Da quel momento, la situazione degenera e la forza pubblica a fatica riesce a mantenere l'ordine: il tutto, mentre i tifosi del Cervinara appiccano il fuoco allo striscione appena 'ricevuto'. Dopo un fitto lancio di oggetti da un settore all'altro, la situazione è tornata alla normalità.
Nei giorni scorsi sono arrivati i provvedimenti della Questura, a cui è seguito un comunicato del Direttivo Ultras Audax Cervinara che non accetta le accuse a monte dei Daspo decretati: «Siamo al centro di un attacco mediatico, e non solo, del tutto ingiustificato. Non siamo santi, ma nemmeno criminali come vogliono dipingerci. L'unico calcio autentico è quello dilettantistico, ed è qui che vogliamo esprimerci, con o senza diffide».
PESCARA, MARINO IL NUOVO TECNICO. 1000 ABBONAMENTI GRATIS AI DISOCCUPATI
Venerdì 7 Giugno 2013
PESCARA - Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, ha ufficializzato l'ingaggio di Pasquale Marino come nuovo allenatore: «Sarà presentato sabato prossimo».
Marino, già tecnico di Genoa, Parma, Udinese e Catania, è stato scelto dopo il 'no' di Zdenek Zeman ad un ritorno all'Adriatico.
Intanto, l'amministratore delegato Danilo Iannascoli, nel corso della presentazione della campagna abbonamenti, ha annunciato l'intenzione di regalare 1000 abbonamenti di curva ad altrettanti disoccupati: «Avranno diritto alla tessera omaggio i primi mille che riusciranno a prenotarsi presso i tre sportelli provinciali del Centro per l'Impiego di Pescara. Sarà obbligatorio dimostrare lo status di disoccupato ad oggi. Riteniamo questa una iniziativa importante per dare a tutti, anche a chi non può comprare l'abbonamento, la possibilità di seguire il Pescara».
BALOTELLI, SFOGO SU TWITTER: "TIFATE QUALCUN ALTRO". POI CHIEDE SCUSA: "HO ESAGERATO"
Sabato 8 Giugno 2013
PRAGA - «Scrivete pure quello che volete ma alla Confederation cup tifate un' altra nazione. Ve lo dico con il cuore. E rivedete la partita bene, tutta».
Mario Balotelli, ieri sera ha sfogato con un tweet la sua rabbia per una serata poco felice culminata con l'espulsione (per doppia ammonizione) durante il match con la Repubblica Ceca. Il tweet è stato postato poco prima della mezzanotte, prima che la nazionale ripartisse da Praga alla volta dell'Italia.
"CHIEDO SCUSA" «Buon giorno. Ieri la mia reazione non è stata giusta, chiedo scusa.. SCUSA.. Alla mia squadra. Devo imparare... Ancora..»: le scuse alla Nazionale di Mario Balotelli arrivano via Twitter. L'attaccante, ieri espulso a Praga per doppia ammonizione, ha fatto ammenda, scusandosi per la sua reazione.
REPUBBLICA CECA-ITALIA 0-0: AZZURRI SPENTI. ESPULSO BALOTELLI, ROSSO DI RABBIA -FOTO
Venerdì 7 Giugno 2013
PRAGA - Piccola Italia a Praga. Finisce 0-0 contro la Repubblica Ceca, ma gli azzurri deludono. Buffon salva il risultato, Balotelli si fa espellere per doppia ammonizione, esce a prende a calci e pugni la pareti del tunnel.
PASS PER I MONDIALI Ci voleva un praghese di adozione, Gigi Buffon, per tirar fuori l'Italia dai guai in casa della Repubblica ceca ed evitarle una sconfitta che avrebbe riaperto i balli della qualificazione mondiale. Due parate del capitano, azzurro che a questa città è legato da moglie e affetti, sono l'unica nota positiva di una serata azzurra di gran sofferenza. Macchiata per altro dalla prima espulsione in nazionale di Mario Balotelli: severa sì, per il secondo giallo, ma figlia del nervosismo dell'attaccante che aveva già rischiato in precedenza prendendosela con l'arbitro.
AZZURRI SPENTI Alla fine comunque è uno 0-0 con tanta sofferenza ma che peraltro spezza una sequenza di quattro sconfitte consecutive della storia azzurra a Praga. Nessun tiro in porta degno del nome e un punto prezioso, e comunque più generoso dei meriti azzurri. L'Italia mantiene il primato, con 4 punti sulla Bulgaria e 5 sui cechi, e rimanda a settembre il discorso qualificazione, dopo la Confederations oramai alle porte. L'appuntamento determinante della stagione era però questo, e Prandelli vi si presenta con la formula più consolidata: difesa titolare più Chiellini terzino, centrocampo di palleggiatori dove Pirlo ha il comando, e la coppia d'attacco Balotelli-El Shaarawy. Sono dieci undicesimi dell'Italia di Euro 2012, è il caso di andare sul sicuro.
Bilek si affida a due uomini mediani davanti alla difesa e tre mezzepunte dietro Kozak. Il laziale è la sorpresa di formazione, centravanti boa per gli inserimenti altrui. La formula manda subito in difficoltà gli azzurri. Prandelli aveva auspicato 90' nella metà campo avversaria, è più di parola il suo collega Bilek che aveva annunciato la voglia di prendere l'Italia di infilata. De Rossi a sinistra si schiaccia troppo su Pirlo, Marchisio non è in serata e Montolivo non trova la posizione; davanti Balotelli è solo contro tutti, perchè El Shaarawy non ha i metri giusti di campo davanti: dalla sua parte c'è Chiellini, troppo spinto in avanti per dar spazio al compagno d'attacco e per non farsi prendere lui stesso in controtempo dalla fase offensiva ceca. Dopo una bella combinazione Balotelli-El Shaarawy in area, al 4', presto i contropiedi cechi mettono in soggezione l'Italia, e minuto dopo minuto le tolgono iniziativa e fiducia. Colpa del brivido iniziale su colpo di testa sotto porta di Sivok, parato da Buffon e fermato comunque da un fischio di fuorigioco. Ma anche della crescita continua della Repubblica Ceca, che con Plasil e Rosicky palleggia sulla trequarti, guadagna metri e lancia dentro. L'alternativa è il tiro da fuori: ci arrivano Darida al 10', Plasil al 24' e ancora al 27', un minuto più tardi perfino Kozak. Buffon è attento, oppure lo salva l'imprecisione di Rosicky, lasciato solo al tiro su angolo (18'). Altro brivido azzurro al 25', quando in area il contatto Abate-Kozak provoca le proteste dei padroni di casa. Inascoltate.
E l'Italia? Balotelli litiga con i difensori avversari e con i compagni che non l'assistono, e prova a prendersi la squadra sulle spalle. Ma sul cross dal fondo di El Shaarawy al 18' è troppo avanti, e nel finale la sua azione di prepotenza in area è murata da tre difensori. L'impotenza offensiva è certificata dal cambio di inizio ripresa: dentro Giovinco per El Shaarawy, che nel frattempo si è perso definitivamente. La trama iniziale è la stessa: possesso palla azzurro, accelerazioni ceche. Si ripete anche il brivido con fuorigioco, all'8' il gol di Jracek arriva quando già la bandierina del fuorigioco si è alzata sulla sponda di Kozak. Giovinco appare per la prima volta al 12', gran slalom da centrocampo verso sinistra e cross sprecato sulla fascia opposta. È una prima vola anche il tentativo da fuori di Montolivo (14'), ma è largo sul palo. Subito dopo Buffon è provvidenziale: Kozak è pescato solo in area, lui di piede in uscita respinge. E mentre Balotelli comincia a mandare a quel paese anche l'arbitro, rischiando, il centravanti della Lazio rimette alla prova Buffon: destro da limite dopo buco di Barzagli, respinta di pugno. Il minuto 27' è quello del pasticcio Balotelli: la severità che non ha usato al momento del 'vaffà, l'arbitro Moen la sfodera con Balotelli su un contrasto in area con Gebre Sellasie. A suo avviso il braccio alto è da secondo giallo, il centravanti è costretto a uscire per la sua prima espulsione azzurra. Prandelli corre ai ripari con Aquilani al posto di Pirlo stanco, Giovinco arretra a dare una mano. L'Italia gestisce e rischia di capitolare al 39': punizione tagliata di Rosick da destra, dalla parte opposta Jracek fa tremare il palo a Buffon battuto. Poi ancora Kolar da fuori sfiora il gol. Ma davvero non è aria di vittoria per i padroni di casa. Prandelli ringrazia e incassa il punto.
MILAN, INZAGHI NUOVO ALLENATORE DELLA PRIMAVERA: SUCCEDE A DOLCETTI
Venerdì 7 Giugno 2013
MILANO - Filippo Inzaghi fa progressi nella sua avventura da allenatore delle giovanili del Milan. 'Superpippo', infatti, dopo il ritiro dello scorso anno era stato nominato allenatore degli Allievi ma dal prossimo anno sarà il tecnico della Primavera.
Inzaghi succederà ad Aldo Dolcetti, ormai ex tecnico che però è stato nominato coordinatore dell'area metodologica, un ruolo a metà tra il responsabile del settore giovanile e l'assistente di Massimiliano Allegri. La Primavera del Milan, quest'anno, si è fermata alla semifinale scudetto. Gli Allievi di Inzaghi, invece, saranno impegnati da martedì prossimo nelle final eight a Chianciano Terme: nel girone dei ragazzi di Inzaghi ci sono Inter, Juventus e Genoa.
DOPPIO FEMMINILE, SARA ERRANI E ROBERTA VINCI IN FINALE PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO
Venerdì 7 Giugno 2013
PARIGI - Sara Errani dimentica la sconfitta in semifinale contro Serena Williams e nel doppio femminile, ancora una volta in coppia con Roberta Vinci, vola in finale per il secondo anno consecutivo.
Le azzurre hanno sconfitto in tre set la coppia composta dalla russa Nadia Petrova e dalla slovena Katarina Srebotnik con il punteggio di 6-3, 5-7, 6-3. In finale incontreranno le russe Ekaterina Makarova e Elena Vesnina che hanno battuto le ceche Andrea Hlavackova e Lucie Hradecka per 7-5, 6-4.
ROLAND GARROS, NADAL IN FINALE: BATTUTO DJOKOVIC IN CINQUE SET -FOTO
Venerdì 7 Giugno 2013
PARIGI - Rafael Nadal vola in finale al Roland Garros. La semifinale tra il tennista di Maiorca e Novak Djokovic prometteva spettacolo puro e non ha deluso le aspettative, regalando cinque set pieni di emozione in cui alla fine è stato Nadal ad avere la meglio.
Nadal vola così in finale per l'ottava volta nelle ultime nove edizioni degli internazionali di Francia.
6-4, 3-6, 6-1, 6-7 (3-7) 9-7 il punteggio a suo favore in 4 ore e 38'. Domenica avrà la possibilità di centrare l'ottava coppa dei moschettieri, contro il vincente della sfida tra il connazionale David Ferrer e l'idolo di casa Jo-Wilfried Tsonga.
SERENA WILLIAMS VINCE IL ROLAND GARROS. KO LA SHARAPOVA, CAMPIONESSA USCENTE
Sabato 8 Giugno 2013
PARIGI - Serena Williams vince il Roland Garros battendo 6-4, 6-4 Maria Sharapova dopo 1 ora e 47 minuti di gioco. Per la numero uno del mondo si tratta del secondo successo sulla terra di Parigi dopo quello ottenuto nel 2002, il 16 titolo in una prova del Grande Slam. La tennista americana ha sofferto solo all'inizio del match quando è andata sotto 2-0 e 15-40. Recuperato il break di svantaggio la Williams ha infilato 4 game di seguito portandosi sul 4-2 salvo poi subire il ritorno della siberiana fino al 4-4 e chiudendo poi 6-4 dopo 51' di gioco. Nel secondo set decisivo il terzo game con la Williams che riesce a ottenere il break portandosi sul 2-1. Nei giochi successivi, nonostante gli assalti della Sharapova, la Williams tiene senza grandi problemi il servizio chiudendo il match 6-4. Delusione dunque per la campionessa uscente di Parigi, Maria Sharapova, che si è dovuta arrendere di fronte allo strapotere della Williams che nei precedenti incontri vantava 13 vittorie e due sole sconfitte. Per la Williams la riconferma sulla terra rossa del Roland Garros dopo 11 anni dal successo strappato alla sorella Venus.
FINALE NBA, GARA 1 A SAN ANTONIO: MIAMI BATTUTA IN CASA 92-88 -FOTO/VIDEO
Venerdì 7 Giugno 2013
MIAMI - Sono i San Antonio Spurs ad aggiudicarsi gara 1 della finale NBA, in casa dei Miami Heat. I texani, molto più solidi in difesa, si sono imposti per 92-88, trascinati da un grande Tony Parker.
Tra gli Heat ha un po' deluso LeBron James, che comunque ha giocato molto per la squadra, cercando più gli assist che le soluzioni solitarie. Alla fine il suo tabellino è di tutto riguardo: 18 punti, 18 rimbalzi e 10 assist. Tuttavia troppo impreciso al tiro, solo 7 su 16, non è riuscito a trascinare i suoi alla vittoria. Buona prestazione di Dwyane Wade, con 17 punti. Male invece il lungo Chris Bosh, con solo 3 punti. Insomma, alla fine per i campioni di Miami non c'è stato nulla da fare contro gli 'anzianì di San Antonio, che con loro quinta vittoria di fila hanno dimostrato quanto tengano alla conquista del loro quinto titolo. Tim Duncan, con 20 punti, 14 rimbalzi e 3 stoppate ha dominato sotto canestro. Manu Ginobili, non esaltante, ha comunque fatto la sua parte con molti passaggi e 13 punti. Ma a provocare il break decisivo è stato l'ex marito di Eva Longoria. Con un paio di entrate sottomano e soprattutto con un tiro spettacolare a 5 secondi dal termine, allo scadere dei 24 secondi, Parker ha mostrato ancora una volta la sua personalità di match winner. Sino a quel momento la partita sembrava viaggiare sui binari del punto a punto. Questi i parziali: primo quarto Miami avanti 24-23; al riposo 52-49, sempre per i padroni di casa; terzo quarto sempre con Miami avanti di appena 3 punti, 69-66. A metà del quarto tempo il break degli Spurs. Al settimo passavano in vantaggio con uno scarto minimo di appena un punto. Da quel momento però hanno tenuto testa a Miami sino alla fine. Più 3 a 5 minuti dalla fine, poi più 7 a due minuti. Ultimi tentativi di reazione degli Heat che arrivano a meno due. Ma nell'ultimo possesso decisivo Parker regala la sua ennesima magia: dopo essere scivolato per terra, si rialza, evita il marcamento di James LeBron e insacca dalla media distanza sul suono della sirena. Spurs più 4 a 5 secondi dalla fine. È l'azione che chiude la partita. Per il riscatto degli Heats tutto rinviato a gara-2 in programma domenica sera ancora a Miami.
TENNIS, ROLAND GARROS: SARA ERRANI CEDE, FINALE SHARAPOVA-WILLIAMS -FOTO
Giovedì 6 Giugno 2013
PARIGI - La finale femminile del Roland Garros, in programma sabato prossimo, sarà tra Maria Sharapova e Serena Williams. Nulla da fare per Sara Errani, che ha dovuto cedere alla statunitense (6-0, 6-1).
La Williams raggiunge in finale Maria Sharapova, che ha battuto la bielorussa Victoria Azarenka in tre set (6-1, 2-6, 6-4).
La russa, numero 2 del tennis mondiale e campionessa in carica, ha avuto la meglio in un match che è stato interrotto per circa mezz'ora a causa della pioggia, alla fine del secondo set.
GOLDEN GALA, BOLT BATTUTO NEI 100 METRI DA GATLIN. PRIMA SCONFITTA ALL'OLIMPICO
Giovedì 6 Giugno 2013
ROMA - Risultato inaspettato all'Olimpico. Usain Bolt è stato battuto dall'americano Justin Gatlin nella gara dei 100 metri del Golden Gala-Pietro Mennea.
Altro che Usain Bolt, nella notte del ricordo di Pietro Mennea spunta Justin Gatlin. Il Golden Gala di Roma dedicato alla memoria della 'Freccia del Sud' riserva la sorpresa d'inizio stagione, in una gara dei 100 metri dai buoni contenuti tecnici, visto che lo sprinter Usa oro olimpico ad Atene, e poi fermato per doping prima di tornare un auge con il bronzo a Londra 2012, corre in 9«94 precedendo d'un soffio Bolt, secondo in 9»95. La speranza azzurra Michael Tumi, qui in gara con i colori della Polizia, finisce 8/o in 10«29. Così per la leggenda dello sprint la cui presenza ha sicuramente contribuito a riempire l'Olimpico (fra i 52.305 spettatori c'era anche, in Monte Mario, un entusiasta Giorgio Armani) arriva la sconfitta a quasi un anno di distanza da quella patita contro la 'Bestià Yohan Blake ai Trials giamaicani che dovevano designare la squadra che poi si sarebbe coperta di gloria in Gran Bretagna, tra una corsa e un reggae in onore di Bob Marley, il cui volto era finito perfino su alcuni capi delle divise di questi atleti. E a proposito di casacche: stavolta a Bolt non ha portato fortuna indossare quella dell'Italia del calcio quando ha fatto un giro dello stadio prima dell'inizio del meeting. Non tanto per voler mettere fine alla presunta polemica con l'azzurro Balotelli, quanto per testimoniare amore genuino per il calcio e per lo sponsor suo personale e della squadra di Prandelli. Il ct nel frattempo avrà fatto gli scongiuri per non essere battuto anche lui domani a Praga.
BOLT: "NON SENTIVO ENERGIA NELLE GAMBE" «Ho fatto la mia partenza migliore - spiega Bolt dopo la gara -, eppure ho perso: è ridicolo. Qualcosa poi non ha funzionato, ho rallentato e nelle mie gambe non sentivo la solita energia. Ci lavorerò sopra, devo mettere a punto alcune cose, e pensare che il mio obiettivo stagionale non è adesso ma ad agosto quando ci saranno i Mondiali. Perlomeno sono sceso sotto i dieci secondi (qui ride amaro ndr). La stagione è agli inizio, vedrete che migliorerò e, in ogni caso, è sempre fantastico gareggiare qui a Roma».
GATLIN: "UNA GARA FRA BELVE" Ovviamente felice Gatlin: «non è stato il mio miglior tempo - dice - ma quella dei 100 è una gara fra belve, dove tutti vogliono vincere, fare la miglior partenza e arrivare primi al traguardo. Se posso battere Bolt anche ai Mondiali di Mosca? Prima ci sono i Trials Usa, e devo qualificarmi: ci sono tanti atleti che possono fare bene, speriamo di farcela».
I GRANDI BATTUTI Fra i grandi battuti del Golden Gala non c'è solo Bolt ma anche l'olimpionica americana Allyson Felix, seconda anche lei ma nei 200. Si fa notare più per i vistosi calzettoni rosa shocking indossati che per l'efficacia della sua falcata, e alla fine l'ivoriana Murielle Ahoure la precede in 22»36 (record nazionale), contro i 22«64 della rivale. Per il resto il meeting romano della Diamond League riserva due bei momenti di atletica in pista con la gara dei 400 donne vinta dalla rappresentante del Botswana Amanthle Montsho in 49»87 (mondiale stagionale), e con la volata dell'etiope Yenew Alamirew sui 5000 metri vinti anche lui a ritmo di record assoluto stagionale, in 12'54«95. Menzione d'onore per il poliziotto Daniele Greco, che nel triplo ha sfiorato il podio olimpico di Londra (fu quarto) e qui è 2/o dietro soltanto al vincitore degli ultimi Giochi, il fuoriclasse della specialità Christian Taylor: è stata una questione di centimetri, i 4 in più dell'americano (17.08) rispetto al miglior salto di Greco.
FONTE: Leggo.it
08.06.2013
Italia col fiatone, a Praga il pari è buono
CALCIO. Punto prezioso per Prandelli nel cammino verso Brasile 2014. Nell'altra gara del girone storico successo di Malta in casa dell'Armenia
Serata faticosa contro l'agguerrita Repubblica ceca: Buffon e il palo salvano gli azzurri, ridotti in dieci nel secondo tempo dall'ennesimo rosso a Balotelli
PRAGA Gigi Buffon e il palo salvano l'Italia. Finisce 0-0 a Praga la sfida con la Repubblica Ceca e se gli azzurri fanno un altro passo verso il Brasile il merito è del capitano che dice no a Jiracek (anche un legno per lui) e a Kozak. Dall'altra parte, invece, serata tranquilla per Cech, mai chiamato in causa. Prova deludente, punto soddisfacente, soprattutto perchè al 72' l'Italia è rimasta in 10 per l'espulsione di Balotelli, non in giornata così come gran parte dei suoi compagni. Si comincia e gli azzurri in campo con la formazione annunciata: 4-3-1-2 con Chiellini terzino sinistro e Montolivo alle spalle della coppia El Shaarawy-Balotelli. Una sorpresa invece tra i cechi con Bilek che schiera come unica punta Kozak e non Lafata. Alle spalle del laziale capitan Rosicky. Posta in palio importante, soprattutto per i cechi, terzi e costretti a far punto per continuare a sperare di staccare il biglietto per il Brasile.
Meno pressioni per gli azzurri che guidano il girone (+5 su Kozak e compagni) e potrebbero accontentarsi del pari. Parte bene la formazione di casa, solida e pericolosa con le giocate dei tre trequartisti, Plasil, Rosicky e Jiracek. Bene anche i due mediani Darida e Hubschman e l'Italia capisce subito che non è una partita semplice. Molte conclusioni distanza ma anche qualche palla-gol sventata da Buffon (bravissimo su Jiracek al 12') mentre gli azzurri stentano a creare gioco. Pirlo è controllato, Balotelli lotta ma nè lui nè El Shaarawy riescono a incidere. Nella ripresa Prandelli lascia fuori il «Faraone» e inserisce Giovinco ma l'Italia non si sveglia e continua a sbandare in difesa. Al 16' Buffon salva su Kozak, liberato da un grande assist di Rosicky. Al 22' si ripete il duello Kozak-Buffon, l'esito è ancora a favore del portiere azzurro. Cinque minuti dopo gli azzurri restano in 10 per il doppio giallo a Balotelli. Prandelli inserisce Aquilani per Pirlo. Al 39' arriva il palo di Jiracek, poi al 47' Gebre Selassie termina a terra in area, l'arbitro lascia correre e il sinistro di Kolar sfiora il palo. L'Italia dimostra di saper soffrire ma da salvare c'è solo il punto.
FONTE: LArena.it