#VeronaTorino + - =
Gialloblù che tornano al Binti dopo la brutta scoppola di Genova: Pessima gara al Ferraris e non solo, purtroppo, sul piano del risultato ma anche e sopratutto sul piano del gioco inesistente e della mentalità mai propositiva dell'HELLAS rintanatosi fin da subito nella propria metacampo all'evidente ricerca del punto che dopo il primo tempo era parso pure all'orizzonte ma è chiaro (e sportivamente sacrosanto) che con un atteggiamento così non si fa molta strada e che prima o poi, in 10 dietro la linea della palla, prima o poi si buschi aldilà di una difesa tutt'altro che impenetrabile come quella scaligera...
E per il lunch-match di Domenica ecco il brillantissimo TORINO che d'estate ha tenuto i pezzi migliori e s'è pure rinforzato con gli arrivi sulle esterne di AVELAR e ZAPPACOSTA a spingere come dannati, del gioiellino BASELLI a centrocampo tutto fosforo e concretezza (2 gol in 2 gare) e dell'ex Under 21 BELOTTI (con 7,5 milioni dal PALERMO l'acquisto più oneroso) che potrebbe esordire al centro dell'attacco.
E il VERONA? Sulla carta la squadra merita assoluta fiducia ma che gialloblù vedremo in campo? Quelli tutta grinta e aggressività ammirati contro una ROMA lenta da par suo? O quelli timidi e paurosi che hanno giustamente perso contro il GENOA? Molto dipenderà da questo secondo me: Chi non scende in campo per giocarsela ha già perso! Speriamo che la lezione sia servita agli scaligeri...
Formazione tradizionalmente ostica quella granata per i gialloblù che al Bentegodi subiscono da 5 gare consecutive col doppio 3 a 1 della stagione 2013-14 e 2014-15; in totale sono 26 i precedenti sullo stadio veronese tra i due club col TORINO che ne è uscito vincitore per ben 11 volte! 9 i pareggi con l'ultimo che risale allo 0 a 0 del 1988-89 mentre per ritrovare il più recente successo del VERONA bisogna risalire all'annata 1986-87 quando ELKJAER e Pablito ROSSI conquistarono la sesta e per ora appunto ultima vittoria scaligera.
Le quote SNAI vedono favoriti gli ospiti con la vittoria pagata a 2,40 contro i 3,00 riconosciuti in caso di vittoria dell'HELLAS; pareggio a 3,25.
L'ultimo successo gialloblù firmato Elkjaer-Rossi risale all'86-'87 |
QUI VERONA
Il tempo di PAZZINI titolare dal primo minuto potrebbe essere arrivato anche se molto dipenderà dalle condizioni di forma dei singoli anche nell'eventuale impiego del 5-3-2 o 4-3-1-2 al posto del consueto 4-3-3 must mandorliniano verso il quale sembra peraltro voler andare ancora una volta il tecnico scaligero che ha parlato della necessità di essere lungimiranti a causa delle 3 gare in 8 giorni.
Fuori dai giochi l'infortunato HALLFREDSSON, tutto da verificare l'impiego di MÁRQUEZ uscito anzitempo dalla gara in nazionale contro l'ARGENTINA a causa dei crampi.
In mediana dovrebbe essere riconfermato VIVIANI davanti alla difesa con GRECO alla sua sinistra e SALA alla sua destra ma occhio a IONITA (che appare pronto a tornare fattivamente sul rettangolo verde) e allo stesso RÔMULO che migliora giorno dopo giorno.
Probabile formazione
4-3-3 con Rafael; Pisano, Marquez, Moras, Souprayen; Sala, Viviani, Greco; Jankovic, Toni, Gomez
Convocati
Portieri: 37. Coppola, 95. Gollini, 1. Rafael
Difensori: 6. Albertazzi, 22. Bianchetti, 5. Helander, 4. Marquez, 18. Moras, 3. Pisano, 41. Winck, 69. Souprayen
Centrocampisti: 19. Greco, 23. Ionita, 2. Romulo, 26. Sala, 24. Viviani, 13. Wszolek, 20. Zaccagni
Attaccanti: 21. Gomez, 7. Jankovic, 11. Pazzini, 16. Siligardi, 9. Toni.
QUI TORINO
MAKSIMOVIC fuori un paio di mesi e anche FARNERUD salterà qualche partita, GAZZI a rischio a causa di una brutta distorsione alla caviglia, da valutare il difensore MORETTI ed il centrocampista BENASSI uscito uscito in barella dall'impegno con l'Under 21 azzurra: Sembra si tratti solo di una forte contusione e che sia in recupero ma nel caso è pronto ACQUAH e dalle scelte in mediana potrebbe dipendere anche l'esordio dal primo minuto del nuovo attaccante BELOTTI che, dopo i 7,5 milioni dati al PALERMO per il giovane azzurro Under 21, il popolo granata muore dalla voglia di vedere in campo ed è stato provato in settimana in coppia con MAXI LOPEZ.
Difficile che VENTURA d'altra parte rinunci a QUAGLIARELLA la davanti quindi si prospetta una piccola sorpresa nel tandem offensivo o un ingresso del talentino a partita in corso...
Probabile formazione
3-5-2 con Padelli; Bovo, Jansson, Glik; Peres, Benassi, Vives, Baselli, Avelar; Quagliarella, Maxi Lopez
Convocati
Portieri: Luca CASTELLAZZI, Salvador ICHAZO, Daniele PADELLI
Difensori: Danilo AVELAR, Cesare BOVO, Kamil GLIK, Pontus JANSSON, Valerio MANTOVANI, Cristian MOLINARO, Bruno PERES
Centrocampisti: Afriyie ACQUAH, Daniele BASELLI, Marco BENASSI, Joel OBI, Sanjin PRCIC, Giuseppe VIVES, Davide ZAPPACOSTA
Attaccanti: AMAURI, Andrea BELOTTI, Maximiliano LOPEZ, Josef MARTINEZ, Fabio QUAGLIARELLA.
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DICONO + - =
Mister MANDORLINI2 «Sarà una partita difficile, loro vengono da due vittorie e stanno bene, da parte nostra c’è la voglia di tornare a vincere. La tattica del Toro? Ventura terrà la squadra larga, noi dovremo essere bravi a coprire bene il campo. Il loro obiettivo è l’Europa League, troveremo una bella squadra da provare a battere. Le mie sfide con Ventura? Ci siamo affrontati tante volte, per ora è in vantaggio lui perché ci ha sempre battuti in casa (ride, ndr). Giampiero è uno dei migliori, sa dare certezze importanti alla squadra, ma qualche conoscenza ce l’abbiamo anche noi. Cercheremo di fare di tutto e di più per cercare di vincere, affrontando le difficoltà che troveremo. Col Genoa non abbiamo fatto la gara che avevamo preparato. Il primo gol, preso in maniera rocambolesca, ha cambiato l’inerzia della partita. Forse avremmo potuto portare a casa qualcosa, avevamo ancora negli occhi la gara con la Roma. Tutti quelli che hanno giocato in casa hanno dato qualcosa in più, adesso torniamo in campo dopo due settimane per un incontro importante» HellasVerona.it
Il doppio ex Mino IUNCO «Siamo all'inizio del campionato e non bisogna dimenticarlo, il Torino sta spingendo e il Verona è una grande squadra come il Toro. Entrambi in estate hanno fatto diversi acquisti e nella gara di oggi entrerà il fattore che sarà disputata a mezzogiorno, orario non consueto, però sia il Torino sia il Verona vogliono dire la propria in questo campionato, quindi daranno il massimo. I reparti offensivi? Sono tutti attaccanti che fanno veramente paura. Il Toro ha Quagliarella e Maxi Lopez e anche Belotti più Amauri e Martinez, il Verona ha Luca Toni che l'anno scorso ha vinto la classifica cannonieri alla pari con Icardi e c'è Pazzini e a completare il reparto Gomez, Jankovic e Siligardi. Sono due attacchi che possono fare male in qualsiasi momento e ovviamente tutte e due le difese devono stare attente a non concedere spazi a questi attaccanti che negli ultimi anni stanno facendo la storia del calcio italiano. Sicuramente sarà una partita tosta perché si affrontano due squadre che giocano un buon calcio... Ne vedremo delle belle in campo» TuttoMercatoWeb.com
VIVIANI all'esordio da titolare al Bentegodi «Ci sono grandi aspettative su di me, il presidente ha speso tanto e la società mi ha voluto a tutti i costi. Io sono onorato di questo ma ho tutto da dimostrare sul campo, partita dopo partita, dando tutto per questa maglia. Ora sto lavorando coi miei compagni e mi sto mettendo a disposizione e sto capendo quello che mi chiede il mister, sto facendo di tutto per farmi trovare pronto. Quella col Torino è una partita fondamentale, innanzitutto spero di vincere poi se arrivasse un gol sarebbe veramente un sogno» CalcioNews24.com
Paolino PULICI fra gli storici ex del Toro «Toni e Quagliarella due oltre i 30 anni che probabilmente valgono più di tutti gli altri attaccanti presenti in campo. Mi auguro per loro e per il calcio italiano che anche quest'anno possano giocare su alti livelli come hanno fatto la scorsa stagione. Io fossi in conte m'incazzerei perché per trovare attaccanti italiani è quasi costretto a scendere in Serie B. Ci sono tanti stranieri di livello medio basso che tolgono il posto ai nostri ragazzi. A parità di livello, infatti, mi auguro che possano far giocare un italiano. Che in Italia non fosse più possibile trovare giovani attaccanti di valore non me lo sarei mai aspettato» TuttoMercatoWeb.com
Il doppio ex Elvis ABBRUSCATO ora al FIORENZUOLA in Serie D «E' una partita tra due squadre che hanno idee di gioco consolidate e stanno perseguendo una medesima strada, sulla base di entusiasmo e risultati. Mi attendo una gara tattica, vista la preparazione dei due allenatori. Sono squadre veloci, che puntano sulle ripartenze, anche se con modi e stili di gioco differenti. Toni-Pazzini, coesistenza possibile? Certo, gli attaccanti possono coesistere tra di loro sempre e comunque, non importa la definizione di prima e seconda» TuttoMercatoWeb.com
Il nuovo acquisto granata BELOTTI in rampa di lancio «Mi sento bene sin dal primo giorno, tutti mi hanno accolto bene. Sono pronto per esordire a Verona, so quello che devo fare con i miei compagni. Mi impegno al massimo, se il Mister mi sceglierà mi devo far trovare pronto. Doppia cifra? È un obiettivo, posso dare tanto per questa maglia, voglio regalare grandi cose al Toro. Il nove? È il numero per eccellenza per l'attaccante, non me lo sono lasciato sfuggire» TuttoMercatoWeb.com
Mister MANDORLINI1 «Da un po' di anni tra la Serie B e la Serie A col Torino ci scontriamo a suon di gol, loro a Verona vincono sempre. Speriamo che il fattore campo cambi... Toni e Pazzini possono giocare assieme anche contro il Torino ma entrambi soffrono per alcuni acciacchi. Di Ventura apprezzo l'idea che dà alla squadra, esprime un calcio moderno. A loro toglierei Glik e anche Baselli che mi fa impazzire» CalcioNews24.com
Il doppio ex Stefano FATTORI «Secondo me sarà una partita aperta e tutte e due le squadre vorranno portare a casa il massimo. Il Toro ha iniziato molto bene la stagione e il Verona sicuramente vorrà riscattare il brutto risultato con il Genoa, dopo la buona gara che aveva fatto con la Roma.Entrambe le squadre hanno giocatori di qualità e di categoria, dipenderà un po' da come giocherà il Verona e con quale modulo perché c'è sempre la diatriba se cambiare il modulo oppure continuare a utilizzare il 4-3-3. Conoscendo le due squadre soprattutto all'inizio e nel primo tempo potrebbe esserci una fase di studio e per sbloccare il risultato magari ci vorrà un episodio, mentre nella ripresa la gara potrebbe essere giocata più a viso aperto. Come finirà? Ci sarà una grande voglia di fare bene da parte del Verona, però il Torino in questo momento sta bene mentalmente. Speriamo che sia una partita con tanti gol e che finisca con un pareggio, così io sono contento perché sono due squadre che mi stanno a cuore: il Verona è quella della mia città e al Torino ho passato dei bellissimi anni. Un due a due avvincente sarebbe un bello spot per il calcio. La convivenza Toni-Pazzini? Hanno già giocato insieme nella Fiorentina e possono convivere se viene trovata la soluzione tattica ideale. Il Verona sta facendo un percorso di crescita e piano piano durante il campionato ci sarà qualche cambiamento, ma per adesso, credo, che si voglia ancora mantenere il modulo che ha dato buoni risultati negli ultimi due campionati. Magari è ancora un po' presto per far giocare insieme Toni e Pazzini, ma si arriverà a questo» TuttoMercatoWeb.com
Il presidente SETTI «Contro il Genoa abbiamo sofferto molto, ci sta, loro sono una squadra molto forte adesso ci aspetta il Torino, credo che giocare in casa ci aiuterà parecchio. Bisogna riconoscere i meriti della società di Cairo, hanno saputo creare il giusto mix tra giovani e vecchi, hanno un grande allenatore come Ventura e meritano di essere primi. Noi però siamo consapevoli dei nostri mezzi e speriamo di dimostrarlo domenica. Il mercato? Il nostro colpo migliore è stato trattenere Romulo e Sala. Su Jacopo non c’era solo il Napoli, abbiamo rifiutato tante altre offerte. Abbiamo deciso di tenere tutti i giocatori con qualche sacrificio, tutto questo perché pensiamo possano far davvero bene. Il progetto Football Cares? Siamo favorevoli alle iniziative che vanno oltre il prato verde da sempre. Riteniamo che il calcio debba avere degli aspetti diversi, è doveroso per tutti i club fare qualcosa per il sociale e che aiuti a far crescere lo sport nel mondo» GianlucaDiMarzio.com
Emil HALLFREDSSON felice per la prima, storica qualificazione alla fase finale dell'Europe della sua ISLANDA «Abbiamo fatto qualcosa di incredibile, abbiamo raggiunto un traguardo che desideravamo da tantissimi anni. Ora in Francia ci sarà da divertirsi, non avremo nulla da perdere. Questo risultato è stato raccolto grazie ad una lavoro certosino fatto dalla Federazione, di cui ora si stanno raccogliendo i frutti. Il nostro segreto è sicuramente il grande gruppo che si è creato, siamo tutti amici e lavoriamo bene insieme...» HellasVerona.it
Romulo: 'Voglio dare sempre di più...' |
RÔMULO alla riscossa «A dicembre dell'anno scorso ho deciso per l'intervento chirurgico perchè non riuscivo più a correre. Terapie su terapie e poi la domenica ero costretto a guardare tutti dalla tribuna. Ero molto triste. Questo periodo duro però mi ha fatto crescere come uomo ed ora, facendo gli scongiuri sono tornato più forte di prima. I tifosi dell'HELLAS in ritiro? Sono stati gentili. Anche nei primi giorni di ritiro mi hanno fatto sentire la loro vicinanza. È una piazza speciale questa. Ritrovo tanti compagni e un gruppo super affiatato. Faremo bene anche quest'anno, ne sono convinto. Non vediamo l'ora di affrontare il Toro, perché Genova è stato un episodio». Una catena importante quella di destra del Verona che può contare su Pisano, Sala, Jankovic e lo stesso Romulo, «siamo tutti bravi giocatori e meglio allenarsi con compagni forti. Si cresce, poi deciderà il mister chi mandare in campo. Sono pronto e voglio lasciarmi al più presto le spalle l'anno terribile» LArena.it
Mister BAGNOLI tecnico dello scudetto 'La Serie A? Non è più il campionato più bello...' «Faccio una premessa: ho ottant’anni e un po’ mi perdo nel pallone d’oggi. Però è bello vedere squadre come il Chievo, che sta facendo più del normale, e il Torino comandare la classifica. E poi leggo di un mare di nuovi acquisti, li leggo e rileggo, ma non mi lasciano nulla dentro. Vedo la Juventus che ha cambiato molto, l’Inter che ha optato per la rivoluzione con dieci arrivi eccetera eccetera. Prima, li conoscevo bene tutti, i giocatori. Ma qui in Italia piombavano Maradona, Zico, Platini, Gullit, Van Basten, Junior, Krol e via discorrendo. Non avevi bisogno di informarti. Adesso, invece, devo chiedere, perché ci sono squadre con 11 stranieri e rose infinite. Ma chi è quello lì? Chi è quello là? Questo per dire che non siamo più il campionato più bello del mondo e che l’invasione non è proprio di qualità. E per me stare al passo con i tempi è difficile» TuttoSport.com
BASELLI attaccante del TORINO, due gare due gol «La Juve a 0 punti? Fa un po' impressione ma e' una partenza falsa un po' per tutti, noi guardiamo avanti, partita per partita. Il Verona? Arriva da una sconfitta, saranno carichissimi e in casa loro non sara' facile ma ce la metteremo tutta come abbiamo fatto in queste prime partite. Maksimovic? Dispiace perdere un giocatore come lui, fa male, ma ci sono altri giocatori che hanno voglia di mostrare il proprio valore e siamo coperti» Sport.Repubblica.it
ROMULO alla ricerca della forma perduta «Abbiamo appena iniziato il campionato, abbiamo fatto una grandissima partita contro la Roma, a Genova così così però è appena iniziato il campionato, sono sicuro che faremo grandi prestazioni e un bellissimo campionato. Sono contento di ritrovare la condizione fisica, ho passato un anno diverso in cui ho avuto il primo infortunio, arrivato proprio quando avevo la possibilità di giocare un Mondiale. Però ho imparato tante cose, sono più maturo e voglio tornare a quel livello. La stima di Bigon? Se il ds ha detto così sono contento, però comunque la rosa è forte, ci sono Toni e Pazzini oltre a chi c'era già, sono convinto che faremo molto bene. Anche io, sto ritrovando la mia condizione, non è facile però mi sento già bene, pronto per giocare» CalcioNews24.com
Radiografia del Gol gialloblù 2015/2016 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
JANKOVIĆ | 1 | 1 | 2 | |
HALLFREDSSON | 1 | 0 | 1 | |
TONI | 1 | 0 | 1 |
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IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
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PANTANI SI SUICIDÒ, caso chiuso per il PM Giovagnoli di Rimini...
MONDIALI CANOTTAGGIO: ITALIA d'oro nel 4 senza!
QUALIFICAZIONI EUROPEI 2016: ISLANDA sorpresa d'Europa dopo aver battuto gli Orange in Olanda con 6 vittorie ed una sola sconfitta la prima qualificazione al torneo continentale per nazioni è ora vicinissima... La GERMANIA batte la POLONIA e torna in testa, qualificazione vicina anche per l'IRLANDA DEL NORD, l'ALBANIA pareggia in DANIMARCA e rimane seconda con i nordici dietro al PORTOGALLO
RASSEGNA STAMPA + - =
I convocati per Verona
Sabato, 12 settembre 2015
Il tecnico Giampiero Ventura ha selezionato 22 calciatori per la partita di domani a Verona contro l’Hellas (stadio Bentegodi, calcio di inizio ore 12.30), seconda giornata del campionato di serie A
PORTIERI: Luca CASTELLAZZI, Salvador ICHAZO, Daniele PADELLI
DIFENSORI: Danilo AVELAR, Cesare BOVO, Kamil GLIK, Pontus JANSSON, Valerio MANTOVANI (numero di maglia 96), Cristian MOLINARO, Bruno PERES
CENTROCAMPISTI: Afriyie ACQUAH, Daniele BASELLI, Marco BENASSI, Joel OBI, Sanjin PRCIC (numero di maglia 23) Giuseppe VIVES, Davide ZAPPACOSTA
ATTACCANTI: AMAURI, Andrea BELOTTI, Maximiliano LOPEZ, Josef MARTINEZ, Fabio QUAGLIARELLA
FONTE: TorinoFC.it
Pubblicato il 11 settembre 2015 da Michele Iacovone
Serie A 2015/2016 Hellas Verona – Torino: probabili formazioni terza giornata
Domenica 13 settembre verrà disputata la partita di andata Hellas Verona – Torino allo stadio Bentegodi, ecco quali saranno i moduli di gioco e le probabili formazioni
Il Torino, reduce da un grave infortunio occorso a Maksimovic durante la partita d’allenamento con la nazionale serba e da un altro incidente in cui la vittima questa volta era Benassi, è pronta per rimettersi in carreggiata. Benassi sta bene e Gianpiero Ventura è già organizzato.
Hellas Verona – Torino sarà giocata domenica 13 settembre allo stadio Bentegodi, il club granata dovrà fare a meno di uno dei suoi pupilli, appunto Maksimovic, fermo per i prossimi due mesi. Gianpiero Ventura però non ha perso tempo e ha subito cercato un rimedio per riconfigurare l’assetto di gioco del Torino: Gazzi non ci sarà per colpa di una distorsione che non gli ha fatto terminare nemmeno l’allenamento, anche Silva se ne starà a casa con la febbre. per Benassi invece, ancora in forse, ci sarà un tipo di allenamento su misura. Per quanto riguarda l’Hellas Verona, ritroveremo Viviani a sostituire il posto di Hallfredsson, Greco a sinistra e Toni confermato in campo. Ecco le probabili formazioni delle due squadre:
L’Hellas Verona giocherà un modulo 4-3-3: Rafael – Pisano, Marquez, Moras – Souprayen, Sala, Viviani – Greco, J. Gomez, Toni, Jankovic.
Il Torino invece entrerà in campo con un modulo 3-5-2: Padelli – Bovo, Glik, Moretti – Bruno Peres, Benassi, Vives, Baselli, Avelar – Maxi Lopez, Quagliarella.
FONTE: UrbanPost.it
Serie A, 3a giornata, Hellas Verona-Torino: granata in campo per il primato e per sfatare un tabù!
By Daniele Delbene Updated: settembre 11, 2015
Alle 12,30 di Domenica si disputerà l’incontro tra Hellas Verona e Torino allo stadio Bentegodi.
Questo incontro in serie A è stato disputato 23 volte, l’Hellas si trova in vantaggio avendo vinto 10 volte, pareggiato 7 e perso 6, con 20 gol segnati e 16 subiti ma negli ultimi anni il Torino ha avuto vita facile in Veneto, dato che arriva da due 3a1 di fila, nel 2013-14 i marcatori furono Immobile, Cerci ed El Kaddouri per i granata mentre Toni segnò il gol della bandiera per gli scaligeri, mentre l’anno scorso i gol furono di Martinez, Quagliarella, El Kaddouri e ancora Toni per il Verona; l’ultima sfida vinta dai padroni di casa risale alla stagione 1986-87 quando si imposero per 2a1, le reti furono di Elkjaer, Pileggi e Rossi, mentre l’ultimo pareggio risale alla stagione 1988-89.
COME ARRIVANO A QUESTA SFIDA LE DUE SQUADRE?
VERONA: Dopo il bel pareggio casalingo strappato alla Roma è stato sconfitto dal Genoa per 2a0 quindi punta a riscattarsi contro i granata, ma dovrà fare a meno di un uomo chiave come Halfredsson e con Marquez che sarà in dubbio fino all’ultimo. Mandorlini dovrebbe schierare il solito 4-3-3 con il bomber Luca Toni che dovrebbe giocare come punta centrale e Pazzini pronto a subentrare nella ripresa.
TORINO: I granata vanno a Verona trovandosi in un ottimo stato di forma, nelle prime tre partite stagionali ha sconfitto in rimonta Pescara (Coppa Italia) , Frosinone e Fiorentina; con una vittoria il Toro rimarrebbe in cima alla classifica e sfaterebbe il tabù del “lunch match”, orario in cui gli uomini di Ventura hanno sempre faticato. Per questa sfida il Torino dovrà fare a meno dei lungodegenti Maksimovic e Farnerud con Gaston Silva, Gazzi e Benassi che saranno incerti fino all’ultimo. La squadra dovrebbe scendere in campo con il solito 3-5-2 con Bovo favorito nel ruolo di vice Maksimovic, Peres in vantaggio su Zappacosta per la corsia di destra e Belotti favorito su Maxi Lopez come spalla di Quagliarella.
PROBABILI FORMAZIONI:
VERONA (4-3-3): 1 Rafael; 3 Pisano, 5 Helander, 18 Moras, 69 Souprayen; 26 Sala, 24 Viviani, 19 Greco; 7 Jankovic, 9 Toni, 21 Gomez. All. Mandorlini.
TORINO (3-5-2): 1 Padelli; 5 Bovo, 25 Glik, 24 Moretti; 33 Peres, 6 Acquah, 20 Vives, 16 Baselli, 26 Avelar; 27 Quagliarella, 9 Belotti. All. Ventura.
FONTE: CalcioGazzetta.it
Verona-Torino: probabili formazioni e statistiche
Ultimo aggiornamento 8 ore fa - Pubblicato on 11/09/2015 at 10:34
Il Verona ha vinto solo una delle ultime sei sfide di Serie A contro il Torino, quattro vittorie granata e un pareggio in questo parziale recente
PROBABILI FORMAZIONI
Verona (4-3-3): Rafael; Pisano, Marquez, Moras, Souprayen; Sala, Viviani, Greco; Jankovic, Toni, Gomez. All. Mandorlini Squalificati: nessuno Indisponibili: Fares, Hallfredsson
Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Peres, Acquah, Vives, Baselli, Avelar; Quagliarella, Maxi Lopez. All.: Ventura Squalificati: nessuno Indisponibili: Farnerud, Maksimovic
STATISTICHE OPTA
Il Verona ha vinto solo una delle ultime sei sfide di Serie A contro il Torino, quattro vittorie granata e un pareggio in questo parziale recente. I granata si sono imposti nelle ultime cinque trasferte in casa del Verona nel massimo campionato. Gli scaligeri subiscono reti da nove partite di campionato consecutive: hanno vinto due sole volte in questo parziale (cinque pareggi , due sconfitte). Torino in una serie di tre vittorie di fila, la migliore per i granata in campionato da febbraio. Era dal 1993/94 che il Torino non vinceva le prime due giornate di Serie A – in quella stagione si classificò ottavo. Il Torino ha vinto rimontando da una situazione di svantaggio tutte le tre partite stagionali fin qui disputate (contro Frosinone e Fiorentina in campionato, con il Pescara in Coppa Italia). Il Verona è stata la squadra a fare meno passaggi in quest’inizio di campionato: solo 543 dopo le prime due giornate. Il Torino ha già effettuato otto conclusioni di testa dopo le prime due giornate, nessuna squadra è stata più attiva sul gioco aereo offensivo finora. Infatti la squadra di Ventura è stata quella che ha effettuato il maggior numero di cross positivi su azione finora (14). Quattro gol in otto precedenti personali per Luca Toni contro il Torino in Serie A, due dei quali realizzati nelle ultime due sconfitte del Verona contro i granata al Bentegodi. Fabio Quagliarella è stato l’unico giocatore capace di fare sei tiri nello specchio dall’inizio di questo campionato.
FONTE: It.EuroSport.com
Hellas Verona - Torino, le probabili formazioni | Fuori Hallfredsson, guai per Ventura
In campo all'ora di pranzo domenica 13 settembre al Bentegodi per il match tra la capolista Torino e il Verona reduce dalla trasferta ingloriosa di Genoa. Mandorlini sembra intenziona a far giocare Greco sul centro sinistra con Viviani dal primo minuto
La Redazione 11 settembre 2015
Si gioca domenica 13 settembre all'ora di pranzo la sfida del Bentegodi tra Hellas Verona e Torino con le due squadre che scenderanno in campo alle 12.30. Il Torino arriva a Verona da capolista dopo due vittorie nelle prime due gare di campionato, mentre per la squadra di Mandorlini si tratterà di provare a ripartire dopo il brutto stop in trasferta contro il Genoa. Con il solo punto in classifica guadagnato contro la Roma, l'Hellas dovrà affrontare i granata senza il supporto di Hallfredsson ancora infortunato. Il tecnico gialloblu sembrerebbe intenzionato a far partire dal primo minuto il giovane Viviani posizionado Greco sul centrosinistra. Per il Toro dopo la convincente partenza, si tratterà di provare a dare continuità alla scia positiva, dovendo però fare fronte a una situazione difficile dal punto di vista degli infortuni.
I PRECEDENTI - Cinque sconfittte nelle ultime cinque gare per il Verona contro il Torino. L'occasione per interropere questa tendenza negativa si presenta domenica, dopo che nella passata stagione i Granata vinsero al Bentegodi per 3 a 1 con le reti di Martinez, Quagliarella ed El Kaddouri.
QUI HELLAS VERONA - Rientrato in mattinata dalla Nazionale, si è allenato a parte il difensore Rafa Marquez che resta al momento ancora in dubbio, ma dovrebbe comunque essere della gara. Out sicuramente l'islandese Hallfredsson dopo il brutto infortunio rimediato a Genoa. Al suo posto Mandorlini sta studiando di spostare Greco, con l'inserimento a ccentrocampo del 23enne Viviani sin dal primo minuto. In attacco non dovrebbero esserci novità, con Luca Toni punta centrale e sugli esterni confermati Gomez e Jankovic, anche se in panchina il "Pazzo" scalpita.
QUI TORINO - Grossi guai per Ventura in vista della sfida di domenica: fuori dai giochi con ogni probabilità il centrocampista Alessandro Gazzi che ha rimediato una botta alla caviglia in allenamento e concluso in anticipo la seduta. Resterà in panchina quasi sicuramente anche l'ex giocatore dell'Inter Benassi, con a centrocampo la presenza da titolare di Acquah a fianco di Vives centrale e Baselli. In difesa out anche l'uriguagio Silva, colpito da attacco febbrile. domani mattina previsto allenamento alle 12.00 in vista della sfida all'insolito orario mattutino.
ARBITRO - Irrati
FONTE: VeronaSera.it
Hellas Verona-Torino: precedenti, statistiche e curiosità
Scritto da Stefano Tomat il 11 settembre 2015 alle 09:00.
Il Torino si presenta al Bentegodi da primo in classifica, avendo vinto le prime due gare di campionato grazie a un gruppo già in condizioni smaglianti. L’Hellas, dopo l’ottimo punto strappato alla Roma, è incappato in una brutta sconfitta a Genova.
I PRECEDENTI – Il Torino ha vinto gli ultimi 5 scontri diretti contro l’Hellas a Verona: l’anno scorso i granata sbancarono il Bentegodi, vincendo per 3-1 con gol di Martínez, Quagliarella ed El Kaddouri (di Toni la rete dei gialloblù). Stesso risultato nella stagione precedente, con marcatori Immobile, Cerci ed El Kaddouri (anche in questo caso, fu Luca Toni a segnare il gol della bandiera). L’ultimo pareggio risale al 1988-1989, quando la gara terminò 0-0. L’ultimo successo dei padroni di casa avvenne due anni prima, 2-1 firmato da Elkjær, Pileggi e Rossi. Non è mai successo che al Bentegodi la partita terminasse con più di 4 gol.
LE STATISTICHE – Nei 23 precedenti in Serie A a Verona è il Torino a essere in vantaggio, avendo collezionato 10 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte, segnando 20 reti e subendone 16. Calcolando anche i 23 precedenti giocati in Piemonte, i granata vantano un bottino di 20 successi, 17 pareggi e 9 sconfitte (55 a 39 il computo delle reti).
Lo score del Toro a Verona è dunque favorevole, specialmente se si guardano i risultati degli ultimi 5 lustri: l’Hellas Verona però ha bisogno di muovere la classifica per tentare di evitare fin da subito le zone calde della classifica. Il nostro pronostico è x+gol.
FONTE: MondoPallone.it
SERIE A
Hellas Verona-Torino, le probabili formazioni. Le ultimissime
Per Mandorlini la novità di questa settimana è Viviani. Si ferma Moretti, emergenza difesa per Ventura
© ANSA
SABATO 12 SETTEMBRE 2015 02:40
VERONA - Verona-Torino si gioca domenica ore 12.30 allo stadio Bentegodi.
QUI VERONA - Lavoro tattico per i gialloblu, che hanno in Viviani l'unica novità rispetto all'ultimo turno a Genova. Coppola ha terminato la squalifica e va in panchina.
QUI TORINO - Emergenza difesa: si ferma anche Moretti per un affaticamento muscolare. Oggi il responso sulle sue condizioni. Possibile esordio di Belotti.
PROBABILI FORMAZIONI
VERONA (4-3-3): Rafael; Pisano, Marquez, Moras, Souprayen; Sala, Viviani, Greco; J. Gomez, Toni, Jankovic. All.: Mandolin
TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Jansson; Bruno Peres, Acquah, Vives, Baselli, Avelar; Belotti, Quagliarella. All.: Ventura.
SERIE A
Hellas Verona-Torino, le probabili formazioni
Buone notizie per Mandorlini, torna Toni
VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015 09:11
VERONA - Verona-Torino si gioca domenica ore 12.30 allo stadio Bentegodi.
QUI VERONA - Toni regolarmente in campo contro il Torino, Viviani al posto di Hallfredsson con Greco a sinistra.
QUI TORINO - Gazzi ha interrotto l'allenamento per una distorsione alla caviglia destra. Assente Silva, febbricitante. Allenamento differenziato per Benassi.
PROBABILI FORMAZIONI
VERONA (4-3-3): Rafael; Pisano, Marquez, Moras, Souprayen; Sala, Viviani, Greco; J. Gomez, Toni, Jankovic. All.: Mandorlini.
TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Bruno Peres, Benassi, Vives, Baselli, Avelar; Maxi Lopez, Quagliarella. All.: Ventura.
FONTE: CorriereDelloSport.it
Torino, recuperato Benassi. Ventura ha deciso: il vice-Maksimovic sarà Bovo
Buone notizie in casa Torino. Nei giorni scorsi si era parlato a lungo dell'infortunio subito da Marco Benassi durante tra Italia Under21 e Slovenia Under21, ma alla fine il problema si è rivelato meno grave del previsto. Il centrocampista italiano, infatti, ha riportato soltanto una forte contusione e dovrebbe essere a disposizione del tecnico Ventura in vista del prossimo match di campionato contro l'Hellas Verona. Chiaramente l'allenatore del Torino dovrà valutare se sarà il caso di schierarlo dal primo minuto, ma in ogni caso Benassi dovrebbe figurare nell'elenco dei convocati. Una buona notizia per la squadra granata, che nei giorni scorsi ha già perso un elemento importante come Nikola Maksimovic per infortunio.
Proprio in virtù dell'assenza di Nikola Maksimovic, che dovrebbe rimanere fermo ai box per circa 2-3 mesi, Ventura ha valutato con attenzione gli altri difensori presenti in rosa al fine di scegliere il sostituto migliore. E secondo quanto riportato dalla redazione de La Stampa nell'edizione odierna, l'allenatore italiano avrebbe già fatto una scelta. Si tratta di Cesare Bovo, difensore valido ma che nel corso della sua carriera non è mai riuscito a trovare grande continuità poiché falcidiato dagli infortuni. Adesso però avrà l'occasione di riscattarsi, prendendo il posto di Maksimovic come titolare fisso nella difesa a tre ideata da Ventura. Bovo avrebbe vinto il ballottaggio con Pontus Jansson, altro difensore centrale che finora, nel club granata, ha trovato pochissimo spazio. Esclusa, a priori, anche l'ipotesi Gaston Silva: il ragazzo è mancino, quindi farlo giocare sul centro-destra sarebbe stato controproducente. In pratica il difensore uruguaiano è considerato il sostituto naturale di Moretti.
FONTE: StopAndGoal.net
NEL 1987 L'ULTIMA VITTORIA COL TORINO
Quella volta che Elkjaer e Rossi...
10/09/2015 08:50
In un Bentegodi mezzo ghiacciato, il 18 gennaio 1987, l’Hellas riuscì a superare il Torino per 2-1. Questa è l’ultima vittoria del Verona in Serie A contro i granata. I gialloblù di Bagnoli, tra i quali figuravano Galia, Volpati, Tricella, Verza, Rossi ed Elkjaer, ebbero la meglio sugli ospiti allenati da Gigi Radice. Dopo un primo tempo terminato a reti bianche, le due squadre diedero fuoco alle polveri nella ripresa. Aprì le marcature Elkjaer per gli scaligeri al 53’, a cui rispose il neo entrato Pileggi al 76’ per i piemontesi. Ma Junior e compagni si dovettero arrendere a 3’ dalla fine grazie alla rete risolutiva firmata da “Pablito” Rossi che consegnò il match, al Verona.
Al termine della stagione, gli scaligeri si piazzarono quarti in classifica e si qualificarono in Coppa Uefa. Il miglior marcatore della squadra quell’anno fu Preben Larsen-Elkjaer con 8 reti (2 su rigore).
ANDREA FAEDDA
FONTE: TGGialloBlu.it
Toro, rientra l'emergenza in difesa: per il Verona Ventura ritrova Bovo
Nelle ultime due partite al "Bentegodi" contro la squadra di Mandorlini, il tecnico granata ha sempre schierato il numero 5 al fianco di Glik e Moretti
(di Andrea Piva)
09/09/2015
La settimana che porta alla trasferta in casa dell'Hellas Verona per il Torino iniziata nel migliore dei modi. L'emergenza in difesa che aveva caratterizzato la preparazione dall'indomani della vittoria contro la Fiorentina è infatti rientrata: Bovo, Avelar e Zappacosta sono infatti tutti tornati ad essere a completa disposizione di Ventura.
Fondamentale è soprattutto il recupero del numero 5, considerato che nel ruolo di centrale di destra della difesa vi è già un altro giocatore indisponibile: Nikola Maksimovic. Bovo si candida ora fortemente per un posto da titolare al “Bentegodi”, al fianco di Glik, rientrato dal doppio impegno con la propria nazionale, e Moretti. Lo stesso terzetto sceso in campo nella prima partita ufficiale di questa stagione, quella di Coppa Italia contro il Pescara.
Il terzetto di centrali Bovo-Glik-Moretti sarebbe lo stesso trio schierato da Ventura negli ultimi due campionati al “Bentegodi” contro l'Hellas Verona. Sia in occasione della partita dello scorso anno, che in quella della stagione precedente, il tecnico granata, pur avendo regolarmente a disposizione Maksimovic, optò per schierare davanti a Padelli proprio Bovo e Moretti al fianco di Glik, lasciando il difensore serbo sempre in panchina. I risultati, in entrambe le occasioni, diedero ragione a Ventura, considerato che il Torino è sempre rientrato dal Veneto con un 3-1 a proprio favore.
Ora che la concorrenza di Maksimovic non c'è, l'unico giocatore che può insidiare il posto da titolare a Bovo è Pontus Jansson. Lo svedese, negli scorsi giorni, era più volte stato provato da Ventura come centrale di destra e proprio in quella posizione aveva anche giocato nell'amichevole di venerdì contro la Pro Settimo Eureka. Ma, se i guai fisici non torneranno a infastidire Bovo, Jansson sembrerebbe costretto a rimandare il proprio esordio in questo campionato.
Toro, ecco l'Hellas Verona
La presentazione dell'avversaria / Pazzini ha ritrovato Toni, Mandorlini insegue una salvezza alla portata dei gialloblù
(di Emanuele Pastorella)
08/09/2015
Un punto in casa con la Roma, zero a Marassi contro il Genoa: è questo lo score dell’Hellas Verona di Mandorlini dopo le prime due giornate di campionato. Un inizio sufficiente se si considera la sfida ai giallorossi, ma contro i rossoblù il calo è stato evidente. In queste due settimane, il tecnico Mandorlini ha cercato di plasmare il suo Verona, che in estate ha avuto numerosi innesti. Su tutti, Giampaolo Pazzini, in esubero dal Milan, che con i gialloblù è in cerca di riscatto. Lui e Toni hanno fatto le fortune di Firenze qualche stagione fa, a Verona si ritrovano con qualche anno in più ma con la stessa voglia di sempre: Glik e compagni dovranno fare molta attenzione, in particolar modo sui palloni alti.
Dalla Juventus, poi, è tornato Romulo, che è ancora alla ricerca della forma migliore. E in estate, uno dei casi di mercato più controversi, Federico Viviani, ha accettato il trasferimento in gialloblù rifiutando all’ultimo il Palermo di Zamparini. Era stato sondato anche dal Toro, ma poi il centrocampista non è approdato sotto la Mole: le sue qualità, e la sua giovane età, lo candidano ad essere una delle possibili sorprese del campionato. Sulla fascia sinistra, Souprayen ha portato freschezza e spinta: anche dalla parte di Bruno Peres, quindi, il Toro dovrà difendersi con ordine, senza commettere distrazioni.
L’Hellas Verona, come nelle passate stagioni, ha l’obiettivo della salvezza. Il primo anno, da neopromossa, ha lottato fino a poche giornate dalla fine per l’Europa League, mentre la stagione scorsa ha avuto qualche difficoltà in più a conquistarsi la permanenza in serie A. Ora, ha tutte le carte in regola per centrare nuovamente questo obiettivo, anche perché, sulla carta, ci sono almeno tre squadra meno attrezzate dell’Hellas.
FONTE: Toro.it
NEWS
Da verificare le condizioni di Marquez
10.09.2015 10:00 di Stefano Bentivogli
Dopo l'amichevole contro l'Argentina di Messi, farà oggi ritorno a Peschiera arava Marquez. Con il suo Messico ha disputato una partita straordinaria e il centrale gialloblù si è arreso solo di fronte ai crampi. Al suo rientro oggi lo staff medico dell'Hellas dovrà verificare le sue condizioni per capire se sará disponibile o no per il Torino.
NEWS
Col Torino aria di derby per Romulo
09.09.2015 16:00 di Stefano Bentivogli Twitter: @sbentivogli10
Per Romulo la gara con il Torino avrà un sapore ancora più speciale. Probabilmente sarà la prima da titolare per lui dopo il ritorno all'Hellas. Ma incontrare i granata gli riporterà alla mente la sua avventura alla Juventus il che darà un sapore ancora più speciale al match, un sapore di derby.
FOCUS
Tre i precedenti dell'Hellas al Bentegodi alle 12.30
09.09.2015 11:00 di Stefano Bentivogli Twitter: @sbentivogli10
Sono tre i precedenti che hanno visto il Verona scendere in campo a ora di pranzo al Bentegodi. Il bilancio non è positivo visto che l'Hellas ha vinto una volta sola e perso nella altre due gare. Il primo contro il Catania risale alla stagione 2013/14 e l'Hellas si impose con un netto 4-0. Quello è stato l'unico acuto. Poi due sconfitte contro la Roma per 3-1 e nel derby col Chievo per 1-0 entrambi nella passata stagione.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Benassi si allena, pronto per la gara di domenica a Verona
Il centrocampista granata ieri era uscito in barella durante l’incontro tra l’Under 21 e la Slovenia
Marco Benassi, 21 anni, centrocampista del Torino
FRANCESCO MANASSERO
TORINO
Marco Benassi sta bene. E’ stata solo una botta quella subita dal granata ieri sera e che per qualche istante ha tenuto in ansia il Torino. Il centrocampista, uscito in barella nell’impegno dell’Under 21 contro la Slovenia, è rientrato alla Sisport e si sta già allenando con la squadra di Giampiero Ventura, impegnata oggi in una doppia sessione di lavoro.
I medici del Toro gli hanno dato il via libera dopo aver confermato le prime impressioni a caldo provenienti dallo staff degli Azzurrini: cioè che per il ragazzo, abbattuto da un avversario nei minuti finali di partita, si è trattato solo di un grande spavento. Logicamente la coscia, dove si è formato un ematoma, gli fa ancora male: ma Benassi non è in dubbio per la trasferta di domenica a Verona contro l’Hellas. Molto probabilmente giocherà ancora una volta titolare sul centro-destra, con Afriyie Acquah pronto a dargli il cambio nel secondo tempo.
Ventura blinda gli allenamenti e studia il Verona
Domenica all’ora di pranzo l’insidiosa trasferta contro gli scaligeri
Posted on set 6 2015 - 2:45pm by Patrick Iannarelli
Il tecnico granata Giampiero Ventura
FRANCESCO MANASSERO
TORINO
Testa al Verona. Stavolta Giampiero Ventura non fa sconti e blinda i suoi fin dal primo allenamento della settimana. Domani, a porte chiuse - contrariamente alle ultime volte - riprende la preparazione del Toro in vista dell’impegno di domenica prossima all’ora di pranzo. Il tecnico deve cominciare a studiare un avversario che alla prima giornata ha bloccato la Roma, ma anche un orario, quello delle 12,30, che non ha mai portato troppa fortuna. Ventura avrà diverse situazioni da valutare e verificare, a cominciare da quelle che riguardano i tre giocatori che da qualche tempo si allenano a parte, cioè Cesare Bovo, Danilo Avelar e Davide Zappacosta. I tre sono reduci da piccoli guai fisici ma domani dovrebbero tornare a disposizione, almeno questa è la speranza del Torino che ha appena perso per oltre due mesi un giocatore importante come Nikola Maksimovic.
C’è poi il capitolo del rientro dei vari Nazionali da tenere in considerazione: i granata avranno subito a disposizione Daniele Padelli e Afriyie Acquah, forse anche Kamil Glik. Il capitano stasera è impegnato a Varsavia con la sua Polonia contro Gibilterra, gara valevole per le qualificazioni ad Euro 2016. Domattina tornerà ad allenarsi con il Toro, ma potrebbe svolgere un programma più leggero rispetto ai suoi compagni di club rimasti a faticare in città, e reduci da 48 ore di libertà. Tra mercoledì e giovedì si aggregheranno al gruppo anche Marco Benassi, che domani con l’Under 21 sfida la Slovenia, e Josef Martinez, che con il Venezuela affronta Panama.
FONTE: LaStampa.it
Pubblicato il: 9 settembre 2015 AL REY
HELLAS VERONA-TORINO 13 SETTEMBRE 2015, TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI
Terza giornata di serie A 2015/16, Hellas Verona-Torino: probabili formazioni, precedenti, statistiche e molto altro per una sfida piena di fascino...
Domenica 13 settembre alle ore 12:30 la partita Hellas Verona-Torino inaugurerà la domenica della terza giornata del campionato di calcio di serie A 2015-2016. Nelle precedenti due giornate di campionato, il Verona ha pareggiato 1-1 con la Roma e perso 2-0 a Genova, mentre il Torino ha vinto entrambe le partite: a Frosinone 2-1 e allo stadio Olimpico contro la Fiorentina 3-1. Al Bentegodi i padroni di casa hanno perso tre delle ultime 10 partite disputate, ne hanno pareggiate quattro e vinte tre. Il Torino fuori casa ha perso cinque, vinto tre e pareggiato due volte. La squadra di Ventura in questo momento è più in forma di quella di Mandorlini e si trova al secondo posto in classifica con sei punti, cinque reti segnate e due subite. Gli scaligeri hanno un punto e si trovano in 15ª posizione con una rete segnata e tre subite. Nelle due partite giocate insieme durante il campionato dell'anno scorso, Hellas Verona-Torino hanno vinto una volta a testa e nei numerosi scontri diretti tra serie A e serie B sono di più i risultati a favore dei granata. La prevendita dei biglietti per la partita è iniziata già da venerdì scorso e per tutti i residenti in Piemonte sarà obbligatoria la tessera del tifoso.
Probabili formazioni Hellas Verona-Torino
Hallfredsson e Faver saranno assenti per infortunio e sono in dubbio anche le condizioni fisiche di Marquez. Helander è tornato disponibile e giocherà in difesa. Nel Torino Maksimovic si è fratturato il piede sinistro e dovrà stare fermo per più di due mesi. Problemi fisici per Benassi che forse non potrà giocare, recuperati sia Obi che Zappacosta. In attacco mister Ventura manderà in campo Quagliarella affiancato da uno tra Belotti, Martinez o Lopez.
Verona-Torino in diretta TV e streaming
La partita sarà trasmessa in diretta TV sui circuiti Sky ma non su quelli Mediaset e si potrà vedere in streaming live con l’applicazione SkyGo. I canali che trasmetteranno la gara in diretta sono Sky Supercalcio HD e Sky Calcio 1 HD. A partire dalle 12:00 ci sarà il prepartita e la partita sul canale 251, Sky Calcio 1 HD, e alle 12:30 sul canale 206 corrispondente a Sky Supercalcio HD.
Pubblicato il: 9 settembre 2015 SIMO94
I PROBABILI SCHIERAMENTI E LE QUOTE DI VERONA - TORINO
Il lunch match della terza giornata di campionato vedrà affrontarsi due belle squadre che hanno la possibilità di disputare un'ottima stagione.
Domenica 13 settembre, alle ore 12:30, andrà in scena la partita tra l'Hellas Verona e il Torino.
I veronesi erano partiti bene, ottenendo un buon punto contro la Roma; poi però sono incappati in una sconfitta nel precedente turno contro il Genoa, e ora vogliono rialzare la testa, poiché è una squadra che potrebbe dare molte soddisfazioni ai propri tifosi, ed è guidata da un ottimo allenatore come Mandorlini.
I granata hanno iniziato molto bene e sono a punteggio pieno dopo le vittorie contro Frosinone e Fiorentina. La trasferta al Bentegodi sarà un importante test per il Toro, che dovrà capire se può essere in grado di recitare un ruolo importante in questa stagione.
Vediamo ora i probabili schieramenti delle due squadre.
Probabile formazione Verona.
Tegola per Mandorlini, che dovrà fare a meno di Halfredsson, il quale deve vedersela con una lesione muscolare al bicipite femorale.
Il Verona dovrebbe schierare il 4-3-3, con Rafael in porta, e Pisano, Moras, Marquez e Souprayen a comporre la linea difensiva.
A centrocampo, Viviani prenderà il posto di Halfredsson, e a completare il reparto ci saranno Greco e Sala.
In attacco, Toni sarà la punta centrale, e ai suoi lati agiranno Juanito Gomez e Jancovic, quest'ultimo in ballottaggio con Pazzini. Se dovesse giocare l'attaccante italiano, il modulo passerebbe al 4-3-1-2 con Gomez dietro le due punte.
Probabile formazione Torino.
Anche Ventura deve fare i conti con qualche infortunio: sono out infatti Farnerud, Zappacosta e Maksimovic.
Il modulo sarà il 3-5-2, con Padelli confermato tra i pali, e Bovo, Glik e Moretti in difesa.
Sulle fasce laterali agiranno Bruno Peres e Avelar, mentre a centrocampo ci saranno Baselli, Benassi e Vives, in ballottaggio con Gazzi.
In attacco, ad affiancare Quagliarella, ci sarà uno tra Maxi Lopez, Martinez e Belotti, con il primo leggermente favorito sugli altri due.
Quote.
Partita molto equilibrata anche secondo i bookmakers, che non si sbilanciano troppo. Da notare però che danno leggermente favorito il Torino, con una quota, per il segno 2, che si aggira intorno al 2,50. Il pareggio è fissato a 3,30, mentre la vittoria dei padroni di casa è data a 3,20.
Pubblicato il: 8 settembre 2015 ALESSANDRO CARIOCA - Esperto di Calcio
I PRONOSTICI DI VERONA-TORINO, EMPOLI-NAPOLI E PALERMO-CARPI
Ecco il pronostico di tre partite valide per la terza giornata del campionato di serie A.
I PRONOSTICI DI VERONA-TORINO, EMPOLI-NAPOLI E PALERMO-CARPI Ecco il pronostico di tre partite valide per la terza giornata del campionato di serie A.
Verona-Torino, Empoli-Napoli e Palermo-Carpi sono tre partite in calendario domenica 13 settembre e valide per la terza giornata di serie A. Anche se siamo soltanto all'inizio del torneo, i tre punti sono sempre l'obiettivo primario di ogni squadra. La partita da tenere d'occhio con particolare attenzione è senz'altro Empoli-Napoli, con gli ospiti obbligati a vincere per cullare sogni d'alta classifica. Ecco comunque i pronostici relativi a questi tre match.
Verona-Torino: nella prima gara casalinga di questo campionato di serie A il Verona ha fatto molto bene, riuscendo a fermare sul pareggio la Roma. Adesso i gialloblù di Mandorlini tornano a giocare davanti ai propri tifosi per ospitare il Torino che invece è a punteggio pieno avendo vinto le prime due partite del torneo. Quella di Ventura è sembrata essere una squadra davvero in forma, rinforzata dall'ultimo calciomercato e capace di imporsi su tutti i campi. Toni e Quagliarella potrebbero essere i protagonisti di questo incontro, che si preannuncia molto equilibrato. Pronostico: gol
[...]
FONTE: It.BlastingNews.com
settembre 08 2015 01:03
VERONA – TORINO: SFIDA APERTISSIMA!
AL BENTEGODI SFIDA TRA BOMBER ITALIANI, TONI CONTRO QUAGLIARELLA; CHI AVRÀ LA MEGLIO?
Verona – Torino sarà una sfida appassionante ed aperta ad ogni risultato, che sicuramente sarà un ottimo antipasto prima del pranzo domenicale ed in attesa dei match delle ore 15:00. Due formazioni che cercheranno di prevalersi puntando sul gioco corale e sulla vena realizzativa di bomber nostrani come Luca Toni e Fabio Quagliarella, che con i loro colpi cercheranno di deliziare i tifosi.
Il Verona è alla ricerca della prima vittoria stagionale e farlo davanti al proprio pubblico sarebbe il modo migliore per rompere il ghiaccio. Mandorlini con la sua grinta spronerà certamente i suoi ragazzi soprattutto per dimenticare in fretta la brutta gara di Genova persa meritatamente, sperando che la squadra metta in campo lo stesso piglio visto alla prima giornata proprio al Bentegodi contro la Roma. Toni ancora a secco di goal sarà affamato come non mai e questa sarà un’arma in più per i veneti, senza dimenticare che in panchina ci sarà un certo Pazzini, pronto a guadagnarsi a suon di goal un posto da titolare accanto al suo già compagno di squadra ai tempi d’oro della Fiorentina.
Il Torino arriverà a Verona con i panni della prima della prima della classe, dopo essere riuscito a portare a casa 6 punti nelle prime due gare di campionato. Ventura sta oliando al meglio il mix a sua disposizione composto da giovani di spiccata qualità e calciatori esperti ma mai domi, proprio come il trascinatore della formazione granata Fabio Quagliarella. Cinque goal realizzati in due gare sono un ottimo bottino per la formazione granata, che dopo aver steso Frosinone e Fiorentina cercherà il tris nella città di Giulietta.
Viste le qualità delle rose a disposizione dei due allenatori e la mentalità propositiva degli stessi, il nostro Pronostico per gli scommettitori è il Goal, che Eurobet quota a 1,68.
FONTE: Notizie.it
Toro, occhi puntati su Obi . Il nigeriano "vede" Verona
Il nigeriano sta migliorando, ha giocato in amichevole a Settimo Torinese per tutti i novanta minuti, palesando una buona condizione dopo i problemi fisici che gli hanno condizionato l’intera preparazione
lunedì 7 settembre 2015
TORINO - Ancora alcune ore di riposo per la squadra di Giampiero Ventura. Domani, infatti, è prevista la ripresa degli allenamenti. Bisogna preparare la trasferta di domenica a Verona. Si gioca alle 12.30 e quindi lo staff tecnico simulerà quell’orario anche alla Sisport. Occhi puntati su Joel Obi: il nigeriano sta migliorando, ha giocato in amichevole a Settimo Torinese per tutti i novanta minuti, palesando una buona condizione dopo i problemi fisici che gli hanno condizionato l’intera preparazione. L’ex Inter punta dritto alla convocazione. Lo svedese Pontus Jansson invece è stato provato da Ventura come vice Maksimovic. Non ha ancora una grandissima condizione, anche per via dell’intervento di fine stagione. Il ruolo preferito è quello al centro della difesa, ma bisogna tappare la falla a destra dove Nikola mancherà per due mesi e Cesare Bovo deve ancora smaltire i guai. C’è poi sempre Peppe Vives pronto a ogni soluzione, volendo. Intanto, sui social network si trova Maxi Lopez intento a godersi la fidanzata Daniela Christiansson a Montecarlo. E Andrea Belotti va in treno con Giorgia Duro. Sono i bomber che fanno sognare i tifosi e che lotteranno per un posto al Bentegodi dove il passato campionato furono protagonisti Josef Martinez e Fabio Quagliarella. Proprio Martinez, dopo la sconfitta del suo Venezuela per 3-0 con l’Honduras, ha postato un manifesto pesante contro i critici anti Vinotinto. Queste la parole stampate: «Un paese che pretende più da un calciatore che da un politico è condannato alla mediocrità». D’accordo! Invece, Afriyie Acquah è stato uno dei migliori nel match vinto 1-0 dal sul Ruanda.
Bagnoli: «Che bello il Toro primo come quel mio Verona»
«Il segreto è l’armonia del gruppo. Noi vincemmo lo scudetto cambiandone solo due»
TORINO - La favola del suo Verona? Una parentesi calcistica da far studiare sui libri di scuola. Davide che batte Golia? La rivincita del povero sul ricco? Stereotipi che lasciano il tempo che trovano. Fu il trionfo della volontà, dell’entusiasmo, del “se vuoi puoi” e anche della classe più meno operaia che allora certo non mancava e che andò in paradiso. Basta dare uno sguardo ai nomi dei protagonisti di quell’incredibile impresa di trent’anni fa per rendersene conto: Garella, Fontolan, Ferroni, Marangon, Tricella, Briegel, Bruni, Di Genaro, Volpati, Donà, Elkjaer, Galderisi, Fanna, Turchetta. Adesso, la Serie A degli “intrusi” vorrebbe continuare a sognare. Una parte, appunto: Torino, Chievo, Sassuolo, Palermo che stanno in vetta dopo le prime due giornate, con la più blasonata Inter. Ecco il pensiero e l’opinione di uno dei principali interpreti di quello storico titolo, in panchina, sul campo, negli spogliatoi.
Osvaldo Bagnoli, buongiorno. Parliamo un po’ del nostro bistrattato calcio? «Perché no. Faccio una premessa: ho ottant’anni e un po’ mi perdo nel pallone d’oggi. Però è bello vedere squadre come il Chievo, che sta facendo più del normale, e il Torino comandare la classifica. E poi leggo di un mare di nuovi acquisti, li leggo e rileggo, ma non mi lasciano nulla dentro. Vedo la Juventus che ha cambiato molto, l’Inter che ha optato per la rivoluzione con dieci arrivi eccetera eccetera. Prima, li conoscevo bene tutti, i giocatori. Ma qui in Italia piombavano Maradona, Zico, Platini, Gullit, Van Basten, Junior, Krol e via discorrendo. Non avevi bisogno di informarti. Adesso, invece, devo chiedere, perché ci sono squadre con 11 stranieri e rose infinite. Ma chi è quello lì? Chi è quello là? Questo per dire che non siamo più il campionato più bello del mondo e che l’invasione non è proprio di qualità. E per me stare al passo con i tempi è difficile».
Non si preoccupi, lo è anche per i più giovani: non trovano spazio. «Spesso chi vince lo scudetto Primavera non ha sbocchi in prima squadra. E’ dura».
Quando allenava lei c’era il tetto per chi proveniva da fuori. «Una regola precisa: potevi tesserare due stranieri. E basta. Non c’erano problemi di inserimento, di dialogo».
Il segreto del suo successo? «L’armonia del gruppo, non certo il sottoscritto. Noi cambiammo solo due giocatori, gli stranieri Briegel ed Elkjaer appunto, confermando tutti gli italiani».
Sul tedesco ha un aneddoto da raccontare, vero? «Ciccio Mascetti fu bravissimo, lo scelse lui. Dovevamo sostituire il terzino sinistro Marangon che aveva deciso di lasciarci. Invece, alla fine rimase. Così ci fu l’intuizione. Secondo le mie abitudini, andai a parlare a Briegel che in Germania aveva sempre giocato in difesa sulla fascia mancina. Dovevamo affrontare il Napoli e gli chiesi: ti piacerebbe agire come mediano marcatore, andare su Maradona? Li rispose: è il mio sogno, giocare in mezzo. Bene, così ci fu la svolta».
Kamil Glik sembra ricordare, per atteggiamento, proprio Briegel. «Gente che dà tutto in campo,un simbolo, anche per la serietà e il comportamento, anche se non posso dare un giudizio preciso sul granata. Vedendo però come porta i gradi da capitano, il fatto che indossa quella gloriosa maglia dal 2011 mi fa tornare indietro al mio Verona. Oltre allo scudetto, arrivammo due volte quarti, perdendo due finali di Coppa Italia. Erano i calciatori italiani a formare lo zoccolo duro, il tecnico entrava poco nelle dinamiche. I ragazzi erano affiatati, un tutt’uno con l’ambiente. Visto da fuori, il Toro ha delle similitudini. Io, ripeto, a 80 anni frequento ancora Fanna, Sacchetti, i tifosi legati da quel titolo. E lo ribadirò all’infinito: l’armonia tra i protagonisti fece la differenza. Allora come oggi».
FONTE: TuttoSport.com
Verona-Torino, Ventura alle prese con i primi problemi di formazione
Posted on set 6 2015 - 2:45pm by Patrick Iannarelli
Verona-Torino, meno sette giorni. Ma Ventura già deve fare i conti con i primi infortunati. Il tecnico granata dovrà modificare la formazione titolare prima del lunch match al Bentegodi. Nell’allenamento mattutino di sabato, Avelar, Bovo e Zappacosta hanno svolto un lavoro differenziato per cercare di recuperare il prima possibile. Ancora non ci sono certezze per quanto riguarda i tre calciatori, ma non sarà facile recuperali prima della gara contro i gialloblu.
Verso Verona – Torino
I granata sono scesi in campo venerdì contro l’ Eureka, formazione locale con sede a Settimo. La squadra guidata da Ventura si è imposta per 9-0, grazie alle reti di Belotti (4), Quagliarella (2), Maxi Lopez, Amauri e Obi. Buone indicazioni dunque per quanto riguarda la ripresa del campionato: l’ottima prestazione degli attaccanti fa ben sperare il tecnico ligure. Nel frattempo dai canali ufficiali della società arrivano novità sul Maksmovic: il difensore serbo è stato dimesso dalla clinica Fornaca, dove è stato operato al quinto metatarso del piede destro. Domani ulteriore riposo per la squadra, che tornerà a lavoro nella giornata di martedì.
FONTE: News.SuperScommesse.it
Torino, a Verona con gli uomini contati: dopo Maksimovic si ferma anche Moretti
11 settembre 2015 17:25 - Alessandro De Padova
LaPresse
Voglia di confermarsi in testa alla classifica e voglia di debutto. Il Torino prepara la trasferta di Verona, contro l’Hellas, con l’obiettivo di confermarsi a punteggio pieno in testa alla classifica, dopo aver ottenuto due vittorie di fila prima della sosta. E per farlo lancia Andrea Belotti, il colpo principale del mercato (8 milioni al Palermo) “che è anche l’acquisto più costoso dei miei dieci anni di presidenza ma – scherza il presidente, Urbano Cairo – non per colpa sua, ma del presidente Zamparini…”. C’è serenità in casa granata dopo il positivo inizio di stagione e c’è la carica del giovane attaccante bergamasco che punta all’esordio. “Mi sento bene, sono pronto per giocare – spiega l’ex centravanti del Palermo – ma non sento la pressione di essere in una grande squadra. Ho voluto fortemente venire al Toro perché sapevo che qui tanti giovani hanno fatto bene e che con Ventura si poteva migliorare tanto. E’ stata non la prima ma l’unica scelta. Io come Graziani? Graziani ha fatto grandissime cose, io ancora nulla e devo dimostrare il mio valore”.
Belotti ringrazia “Palermo e tutti quelli che hanno creduto” in lui, ma punge l’ex presidente Zamparini. “Ha cambiato spesso idea, prima non voleva cedermi, ora dice che valgo meno di Djurdjevic…”. Ora la testa, però, è soltanto al Toro e agli obiettivi del club per la stagione appena iniziata. “Uno è certamente arrivare in doppia cifra con i gol, l’altro è l’Europa League: faremo di tutto per raggiungerla anche se dobbiamo rimanere con i piedi per terra”. La fiducia di Belotti fa il paio con quella del presidente Cairo: “Ora abbiamo una rosa davvero forte. Avevamo l’obiettivo di rafforzare il Toro, di fare una squadra più forte, il che voleva dire non solo aggiungere nuovi acquisti ma anche confermare chi c’era già. Abbiamo confermato quasi tutto l’organico, tranne Darmian, e inserito giovani, italiani e non, creando un mix con i più esperti. Ciò che potremo dare in questo campionato dipenderà anche da come questi giovani potranno inserirsi e che spazio potranno ritagliarsi”. Poi l’annuncio: “Ci incontreremo nei prossimi giorni con Ventura, il ds Petrachi, Glik e altri giocatori, come Moretti, per parlare dei rinnovi dei contratti, mi sembra una cosa giusta”. Nonostante l’entusiasmo alle stesse dell’ambiente, qualche grattacapo Ventura ce l’ha. Oltre al lungodegente Maksimovic, il tecnico granata rischia di dover rinunciare anche a Gazzi (problemi alla caviglia) e a Moretti, che oggi ha interrotto anzitempo l’allenamento per un affaticamento al polpaccio. Le sue condizioni saranno valutate domani.
Valore rosa Verona, il confronto: prima e dopo il mercato estivo
Ecco il valore attuale della rosa del Verona: la situazione dopo i movimenti della sessione estiva di calciomercato
9 settembre 2015 12:24 - Luigi Trapani Lombardo
Il mercato si è chiuso da poco ed è il momento, per le squadre di Serie A, di fare il punto sui movimenti della sessione estiva. Il punto generale: il valore delle rose delle venti squadre di Serie A è di 100,1 milioni di euro in più rispetto all’inizio della sessione estiva di calciomercato. I tre club neo promossi nel massimo campionato italiano (Bologna, Frosinone e Carpi), ad esempio, hanno raddoppiato il proprio valore in tre mesi. Ecco la situazione del Verona: il confronto tra prima e dopo il mercato estivo.
VALORE ROSA VERONA
Ecco come è cambiata la valutazione del Verona: dai 38,4 milioni di euro del primo giugno 2015 ai 41,8 milioni del primo settembre 2015. Il valore della rosa del Verona: è cresciuto di 3,4 milioni di euro.
Stipendi Verona, Pazzini in pole: la classifica completa
Serie A, il dettaglio il costo degli stipendi del Verona: Pazzini e Toni in testa
6 settembre 2015 11:51 - Francesco Gregorace
Grazie al consueto focus de ‘La Gazzetta dello Sport’ vediamo come il calciomercato delle squadre italiane sia stato forte e deciso: 600 milioni di euro spesi per i cartellini dei nuovi acquisti. E’ logica, più costano i campioni da portare in squadra più l’ingaggio sarà alto, un rapporto direttamente proporzionale che porta gli ingaggi dagli 849 milioni di euro della stagione 2014/2015 agli 882 milioni di questa stagione. Vediamo adesso nel dettaglio il costo degli stipendi del Verona.
Stipendi Verona: la classifica completa
Pazzini (1), Toni (1), Romulo (0,8), Jankovic (0,55), Siligardi (0,45), Halfredsson (0,4), Greco (0,4), Wszolek (0,4), Gomez (0,38), Sorensen (0,32), Moras (0,32), Luna (0,3), Viviani (0,3), Sala (0,3), Albertazzi (0,3), Gu. Rodriguez (0,3), Winck (0,3), Helander (0,3), D.A. Rafael (0,25), Souprayen (0,25), Marques (0,25), Ionita (0,2), Agostini (0,18), Martic (0,17), Benussi (0,12), Valoti (0,1), Campanharo (0,1), Gollini (0,08)
FONTE: CalcioWeb.eu
Torino, Maksimovic si infortuna al piede: per il difensore all'orizzonte un lungo stop
Il difensore del Torino, Nikola Maksimovic, si è infortunato al piede sinistro, in un allenamento della nazionale serba in preparazione alla sfida contro l'Armenia, in calendario il 4 settembre a Novi Sad. Lo staff medico granata si è già confrontato con i responsabili sanitari della Serbia, tuttavia le valutazioni sulla diagnosi e sulla prognosi saranno comunicate dopo il rientro in Italia del difensore, post visita con i consulenti ortopedici del Torino.
Questo il comunicato del club granata: «Nikola Maksimovic si è infortunato al piede sinistro, in un allenamento della Nazionale serba in preparazione alla sfida contro l’Armenia, in calendario venerdì 4 settembre a Novi Sad. Lo staff medico granata si è già confrontato con i responsabili sanitari della Serbia, tuttavia le valutazioni sulla diagnosi e sulla prognosi saranno comunicate dopo il rientro in Italia del difensore, post visita con i consulenti ortopedici del Torino».
FONTE: Leggo.it
Verona-Torino, i doppi ex: quando Ventura retrocesse in C1 con gli scaligeri
Verona-Torino, i doppi ex / Da Benussi, eroe della promozione nel 2012, ad Antimo Iunco e Mario Salgado, meteora cilena utilizzato pochissime volte da Lerda nel 2011
di Federico Lanza, @LanzaFederico 11/09/2015, 19:05
É molto folta la rappresentativa dei doppi ex di Verona e Torino: nessuno, però, sarà in campo domenica all’ora di pranzo. Sono, infatti, tutti giocatori che hanno militato con entrambe le maglie nel recente passato. Gli ex più illustri, inoltre, sono proprio i due allenatori: sia Ventura che Mandorlini hanno seduto sulle panchine avversarie prima di stabilirsi definitivamente, rispettivamente, a Torino e Verona.
Partiamo dai più recenti Tachtsidis e Rodriguez: il centrocampista greco ha militato nel Verona dal luglio 201 al luglio 2012, prima di essere acquistato dalla Roma su precisa richiesta di Zdenek Zeman. L’8 gennaio 2014 arriva in prestito secco dal Catania (con diritto di riscatto) rimanendo in granata fino al luglio successivo, quando viene riscattato dal Genoa. Dal 2014 al 2015, sempre con la formula del prestito, torna a Verona; con Mandorlini gioca 34 partite e segna 3 gol.
Guillermo Rodriguez (soprannominato “El pelado“) è ancora ricordato dai tifosi del Torino per la grinta e la determinazione che dimostrava in campo: al Torino dal 2012 al 2014, viene ceduto al Verona che lo acquista a parametro zero. Alla fine della stagione la società di Setti non eserciterà l’opzione per il rinnovo del contratto.
Tra i doppi ex del recente passato citiamo, inoltre, anche Agostini e Benussi, portiere del Torino per sei mesi durante il girone di ritorno che portò alla promozione dei granata in Serie A al termine della stagione 2011/2012. Prima di difendere la porta del Carpi in questa stagione, Benussi ha giocato la passata stagione proprio a Verona, difendendo i pali del Bentegodi in 16 occasioni subendo 25 gol.
Antimo Iunco (ora all’Alessandria), Alessandro Sgrigna (al Cittadella), la meteora Mario Salgado (al Deportes Naval, società cilena) e il più noto Matteo Rubin – al Torino dal 2007 al 2010 e al Verona due stagioni fa – sono gli altri doppi ex della sfida di domenica.
Sono proprio i due allenatori, come accennato in apertura, i rappresentanti più illustri di questa sfida: Andrea Mandorlini – che non ha mai negato la propria passato per i colori granata – giocò nel Torino dal 1978 al 1980. Giampiero Ventura, dopo una lunghissima gavetta in giro per l’Italia, arrivò sulla panchina veneta a dicembre 2006 sostituendo Massimo Ficcadenti. L’attuale allenatore granata, però, non riuscì a salvare il Verona che arrivo quint’ultimo e perse i playout contro lo Spezia retrocedendo nella vecchia Serie C1.
Verona-Torino, i precedenti: Bentegodi terra di conquista per i granata
Verso Verona / Ultimamente, Bentegodi per i granata ha sempre significato 3 punti. Domenica Toro in campo per rimanere all’altezza dei precedenti.
di Redazione ToroNews, 12/09/2015, 08:00
Ogni squadra ha la sua bestia nera. Quella società contro il quale, nel corso degli anni, raramente si è riusciti a prevalere. Questa chimera, per l’Hellas Verona, sembra essere proprio il Torino: i granata sono infatti riusciti a imporsi negli ultimi quattro incontri consecutivi giocati in casa dei gialloblù.
Dopo lo 0-1 del 2006 il Toro dell’era Ventura ha sempre sbancato il Bentegodi con dei perentori 1-3: dapprima in Serie B, in quello che fu uno dei successi più convincenti di quell’anno, la prima partita in cui i granata mostrarono davvero il potenziale che avrebbero poi espresso durante tutta la stagione. Gli altri successi sono giunti in Serie A, nelle ultime due annate, con le reti di Immobile, Cerci ed El Kaddouri nel 2014 e Martinez, Quagliarella e di nuovo El Kaddouri nel 2015.
Insomma, un Torino che ha fatto del Bentegodi una seconda casa, visto che, nei precedenti tra A e B, sono ben 12 i successi esterni conquistati dai granata, con 10 pareggi e solo 7 vittorie per i padroni di casa. Un vero e proprio terreno di conquista, da sempre favorevole alla società della Mole. Nemmeno nel 1984-85, il mitico anno dello scudetto gialloblù, il fortino scaligero riuscì a reggere l’assedio dei granata, che passarono 2-1 con le reti di Serena e Schachner.
Un buon auspicio? Certo, ma finisce tutto lì. I numeri – soprattutto quelli del passato – non devono distrarre Glik e compagni. Il risultato andrà sudato, come sempre, sul campo. C’è una gloriosa tradizione da mantenere.
Nikhil Jha
Verona-Torino: Souprayen-Peres, alta velocità sulla corsia!
Testa a testa / il francese e il brasiliano pronti a darsi battaglia sulla fascia
di Redazione Toro News, 10/09/2015, 18:30
C’è una sfida nella sfida, in questo Verona-Torino, che merita di essere seguita con attenzione: si tratta del duello che andrà in scena su una delle due fasce, tra due talenti delle rispettive formazioni. I protagonisti sono Samuel Souprayen, terzino sinistro che l’Hellas ha prelevato in estate dalla serie B francese, dove militava tra le fila del Digione, e Bruno Peres, l’esterno al secondo campionato in Italia con il Torino, che finora sembra essere il titolare inamovibile della fascia destra.
Caratteristiche diverse per i due giocatori che si sfideranno dunque sulla stessa corsia; mentre il granata è più votato alla fase offensiva ed a proiettarsi in avanti ad ogni occasione buona, lo scaligero predilige quella difensiva, i numeri lo testimoniano a sufficienza: sono infatti soltanto due le reti messe a segno dal terzino (entrambe nel secondo campionato francese) in ben 171 presenze tra Rennes, Digione ed appunto Hellas. Nessun gol nelle partite disputate con le under della nazionale d’oltrealpe.
Mentre Bruno Peres sta migliorando nettamente rispetto alla passata stagione dal punto di vista del contenimento, recependo gli insegnamenti di mister Ventura riguardo la fase difensiva, alla prima esperienza nel massimo campionato italiano, Souprayen sembra essersi ambientato senza troppe difficoltà: ottimo il suo esordio nella partita interna contro la Roma, non malissimo la settimana successiva a Marassi contro il Genoa.
Si prospetta un duello frizzante, tra avanzate offensive e ripiegamenti difensivi: Souprayen e Bruno Peres sono pronti a muovere le danze e far divertire il pubblico, a colpi di classe.
Federico Bosio
Torino e Verona: ingaggi simili, potenzialità diverse
Approfondimento / Scaligeri e granata si aggirano sulle stesse cifre. Comandano Quagliarella e Toni
di Redazione Toro News, 10/09/2015, 17:04
Seppur la classifica degli ultimi tre anni dimostri obiettivi diversi, e gli stipendi della Serie A siano molto differenti da squadra a squadra, per quanto riguarda il monte ingaggi Torino ed Hellas Verona sono sulla stessa lunghezza d’onda. In rare occasioni lo stipendio dei giocatori supera il milione, per entrambe le formazioni lo stipendio medio si aggira sui 500-600 mila euro.
Partiamo dai padroni di casa: la società di Maurizio Setti ha un monte ingaggi totale di 10 milioni di euro netti, spalmati tra i 28 tesserati tra le fila degli scaligeri. Raggiungono il milione soltanto i due top player dei gialloblu: Luca Toni ed il neoacquisto Giampaolo Pazzini. Dopo i due bomber si traccia un solco profondo, e segue il rientrato Romulo, con 600 mila euro, di poco superiore a quelli di Jankovic, Halfredsson, Siligardi, Greco e l’ultimo arrivato Wszolek, tutti compresi tra i 400 ed i 550 mila. Il giovane Gollini è il meno pagato della formazione allenata da Mandorlini: 80 mila euro il suo ingaggio.
Il Torino di Cairo risponde con un monte ingaggi totale di 11 milioni netti, con un massimo di 750 mila euro a testa (escludi i bonus): è questo il caso di Quagliarella e Amauri. A breve distanza troviamo Maxi Lopez, Bovo e Moretti (6000 mila euro per loro) ed un massiccio gruppo fermo a 500 mila euro: si tratta di Belotti, Baselli, Zappacosta, Gazzi, Acquah, Obi e Molinaro. Seguono gli altri granata fino ad arrivare a Benassi, Castellazzi, Gaston Silva e Jansson, i quali percepiscono 250 mila euro, il minimo della formazione di Giampiero Ventura.
Federico Bosio
L’Hellas si avvicina, il Toro si affida a Quagliarella per continuare a sognare
Focus on / Grande inizio di stagione per il bomber che non vuole fermarsi
di Redazione Toro News, 10/09/2015, 15:45
Trasferta delicata per il Toro, in quel di Verona. Ventura studia le carte migliori da giocarsi per cogliere impreparata la difesa scaligera e centrare nuovamente i tre punti, che avrebbero il sapore di storia. Specialmente nel reparto avanzato, sarà fondamentale azzeccare gli interpreti, tanto i titolari quanto chi subentrerà loro dalla panchina. E allora, su chi farà affidamento la squadra granata come terminale offensivo?
Finora, l’unico che in questo inizio di stagione è sembrato essere sicuro del posto là davanti è Fabio Quagliarella: il centravanti di Castellammare di Stabia non ha disatteso le speranze di Ventura, ed ha ricambiato la fiducia del mister con tre partite giocate con altissima qualità e trovando la via del gol per ben due volte.
Che Quagliarella dovesse essere il riferimento, il “top player” offensivo del Toro, lo si era capito fin dall’estate scorsa quando Cairo decise di prelevarlo dall’altra sponda del Po’, niente di nuovo. E allora qual è la novità?
L’elemento in più, è semplicemente la costanza: oltre all’indubbia e “scontata” qualità, Fabio in questo primo mese di stagione ha mostrato una continuità invidiabile, giocando per la squadra e facendosi trovare sempre al posto giusto nel momento giusto, per 90 munti. Ancora meno parole del solito, più fatti, più dimostrazioni. Questo è ciò che contraddistingue un leader in campo, ed è esattamente quanto sta facendo la Quaglia: fungere da esempio per tutta la squadra nei momenti positivi, da boa a cui aggrapparsi in quelli negativi.
Senza dimenticare le motivazioni personali: oltre a giocare per la speranza, come tutti d’altronde, di conquistare un posto in nazionale, Fabio potrebbe raggiungere in granata un importante obiettivo personale. L’anno scorso sono stati 13 i centri del bomber in campionato, serie interrotta dall’infortunio patito a Marassi che l’ha costretto a chiudere la stagione con tre partite d’anticipo: non è quindi riuscito a superare il record personale di reti segnate in un singolo campionato di Serie A (appunto 13) datato Sampdoria 2006-2007, ma soltanto ad eguagliarlo.
Quagliarella contro il Verona era già stato decisivo l’anno passato, segnando al Bentegodi il rigore del momentaneo 0-2 in una partita poi conclusasi sull’1-3 in favore dei granata: ripetersi, ed insaccare per la terza partita consecutiva trovandosi così a tre reti in altrettante giornate di campionato, avvicinerebbe sicuramente lo stabiese al proprio obiettivo, oltreché motivarlo ulteriormente.
L’Hellas si avvicina, il Toro si affida alla Quaglia per continuare a sognare.
Federico Bosio
Verona-Torino: Ventura cerca conferme, Mandorlini invece attende delle risposte
Verso Verona-Torino / Ventura cerca la terza vittoria consecutiva in casa del Verona, Mandorlini ancora a secco di vittorie cerca risposte contro i granata
di Federico Lanza, @LanzaFederico 10/09/2015, 08:20
Dopo il brillante avvio di campionato contro Frosinone e Fiorentina, il Torino vuole dare seguito e cercare il terzo successo consecutivo in casa del Verona. La partita si giocherà alle 12:20, un orario spesso indigesto per il Torino che ha raccolto pochi successi quando è dovuto scendere in campo all’ora di pranzo. Per questo motivo Giampiero Ventura, a partire da oggi, simulerà in Sisport le condizioni che i granata dovranno affrontare al Bentegodi: pranzo a metà mattinata e sforzo fisico in tarda mattinata. Il Verona, a differenza del Torino, non ha vissuto un buon avvio di stagione: un pareggio casalingo contro la Roma e una sconfitta per 2-0 contro il Genoa.
OBI E BENASSI RECUPERATI - Le condizioni di Marco Benassi, tornato acciaccato dal ritiro dell’Under 21, non preoccupano lo staff medico granata: il trauma contusivo alla coscia destra è meno grave del previsto. Il capitano degli Azzurrini ha svolto ieri una sessione di scarico in palestra; in tarda mattinata potrebbe anche essere aggregato al resto del gruppo. Al resto del gruppo, invece, c’è già Joel Obi che dopo l’infortunio alla coscia sinistra che ne aveva minato la presenza nelle prime due giornate di campionato è tornato a lavorare con i compagni. Il nigeriano punta dritto alla lista dei convocati di Ventura.
IL VERONA SENZA HALLFREDSSON - Il Verona ma anche l’Islanda, che ha festeggiato la storica qualificazione all’Europeo in Francia senza uno dei suoi giocatori più rappresentativi. Si dispera anche Andrea Mandorlini, tecnico dell’Hellas, che contro il Torino dovrà rinunciare al leader del centrocampo. Migliore in campo contro la Roma, l’islandese ha dovuto abbandonare il terreno di gioco contro il Genoa. Al suo posto è già pronto Viviani. Mandorlini si affiderà ad una mediana a tre composta da Sala e Greco.
Verona e Torino: squadre storiche che hanno seminato tanto, ma raccolto poco
Verso Verona-Torino / Dallo storico scudetto granata del ’75/76, al primo ed unico tricolore scaligero: l’epopea di due squadre diverse, ma anche un po’ simili…
di Redazione Toro News, 09/09/2015, 15:44
Rivali sul campo, rivali sugli spalti: Verona e Torino non possono certo dirsi realtà legate da rapporti amichevoli, ma certamente condividono entrambe lo status di “squadra gloriosa”, dalla storia e dall’importanza diversa, ma con il punto in comune dato dal fatto di – alla fine dei giochi – aver raccolto molto meno di ciò che si aveva seminato. E questo vale sia per gli scaligeri, e tanto più per i granata.
Entrambe le parabole calcistiche, infatti, hanno avuto momenti di altissima gloria, e altri di buio assoluto; attimi di pura estasi, e lunghi anni di sofferenze: un calvario continuo, per due squadre che sono da considerarsi grandi, ma che in questo calcio moderno non hanno la possibilità economica per esserlo veramente e al massimo.
Se il Grande Torino ha segnato la storia di un’intera Nazione, che dire, allora, degli eroici ragazzi del ’75/76, che vinsero uno scudetto incredibile, giocandoselo fino all’ultimo contro la rivale Juventus per poi trionfare su tutto e tutti, portando a livelli altissimi i colori granata. Storia diversa per il Verona: dopo lunghi, lunghissimi anni vissuti da provinciale, ecco che nell’84/85 arriva il primo storico scudetto: una squadra “di nicchia” fino a quel momento annienta il Napoli di Maradona, le potenze Inter e Milan, staccando di 4 punti un formidabile Torino, che chiuderà quindi quell’annata al secondo posto. Quel Verona entrò nella leggenda, ma era tutto incredibilmente reale.
Due formazioni, dunque, dalla fortuna alterna e dal grande fascino, che questa domenica si sfideranno per l’ennesima volta in massima serie, in uno di quelli che si può considerare un classico del calcio italiano. Nell’84/85 il gialloblù Elkjaer sfidava il Torino di Leo Junior per lo scudetto, oggi Luca Toni spalanca le porte del Bentegodi a Quagliarella e compagni per la gloria e la vittoria: magari non per il tricolore, ma per un posto ancora più profondo nei cuori dei rispettivi tifosi.
Redazione Toro News
Retroscena-Belotti: dall’esordio a Verona, a quell’investimento ammortizzato nel tempo
Calciomercato / Otto milioni non sono pochi, ma il rischio vale la candela. La stoffa c’è e con lei l’opportunità di mettersi in mostra. Servirà la giusta pazienza
di Redazione ToroNews, 09/09/2015, 07:26
Dal giorno in cui Andrea Belotti è approdato per la prima volta in Sisport, il 18 agosto, nei 2500 tifosi presenti sugli spalti ad attenderlo c’era un solo, grande desiderio: vederlo il prima possibile in campo, con quel nove sulle spalle che tanta fortuna ha spesso portato in sorte a chi lo indossava.
Tuttavia, si sa, con Ventura in panchina bisogna farne molta di strada prima di poter ambire a calcare il campo: gli schemi del tecnico genovese vanno prima assimilati alla perfezione. Non bastano le prime reti in Serie A e le sponsorizzazioni importanti – la più importante fra tutte è quella di Emiliano Mondonico, che lo crebbe ai tempi dll’Albinoleffe – per ottenere facilmente una chance da titolare, soprattutto nell’abbondante rosa del Torino di quest’anno. Era quindi facilmente pronosticabile che il Gallo avrebbe dovuto aspettare qualche settimana prima di fare il suo ingresso in campo, e la pausa per le nazionali potrebbe aver velocizzato ulteriormente il processo di inserimento, permettendo, chissà, di gettare le basi per un esordio già questa domenica, nel lunch match esterno contro l’Hellas Verona.
E, perché no, la prima gioia potrebbe venir regalata proprio contro la squadra di Mandorlini, una delle cinque già bersagliate durante la scorsa stagione (le altre furono Sassuolo, Fiorentina, Roma e Napoli, contro cui ha realizzato la sua prima doppietta in Serie A). Era la 21esima giornata e il Gallo, subentrato al 25′ della ripresa, dopo solo nove giri d’orologio, permetteva al Palermo di chiudere la rimonta sui gialloblù e si portava a quota 5 reti in stagione.
I tifosi, tuttavia, non devono avere fretta: che Belotti sia una pedina fondamentale per la crescita futura del Torino è già stato messo in chiaro dalla società, la quale, con i 500mila euro per i prossimi 5 anni già assicurati al centravanti lombardo, ha dimostrato di investire con fiducia in un giovane che, alla sua prima stagione in Serie A, ha già realizzato 6 gol. Un futuro tutto da scrivere, dunque, ma anche delle potenzialità alle spalle che non possono che ispirare fiducia al popolo granata: starà al giocatore, ora, dimostrare che 7,5 milioni (più bonus) che Cairo ha investito su di lui – e che l’hanno reso l’acquisto più costoso nei 10 anni di direzione del presidente alessandrino – non sono andati buttati. Il tempo, abbiamo visto, c’è. La voglia, sicuramente, non manca da nessuna delle parti.
Nikhil Jha
Il Torino si prepara per il lunch match e attende di riabbracciare tutti i nazionali
I granata sono tornati al lavoro oggi in vista del Verona. Momenti di preoccupazione per l’uscita in barella di Benassi durante il match dell’Under 21. Ha subito un duro colpo alla coscia, ma per fortuna filtra ottimismo: le sue condizioni saranno valutate domani al suo rientro
di Redazione Toro News, 08/09/2015, 20:43
Oggi al centro Sisport è ricominciata la preparazione del Torino in vista della partita di domenica contro l’Hellas Verona. La sfida sarà un ‘lunch match’, cioè si disputerà alle 12.30, ed è per questo che i granata hanno svolto una sessione di allenamento aperta al pubblico in mattinata, con l’obiettivo di iniziare ad abituarsi a questo orario insolito per una partita. L’allenamento si è tenuto sul campo secondario poichè quello principale era indisponibile a causa del completamento dei lavori di rizollatura del terreno.
Avelar, Bovo e Zappacosta sono stati riaggregati al gruppo, così come Padelli e Acquah, reduci dagli impegni con le rispettive selezioni nazionali. Ha fatto la sua comparsa anche Maksimovic (in stampelle) che ha voluto salutare i compagni. Proprio le nazionali però continuano a fare fibrillare il cuore dei tifosi: dopo la pesante tegola del grave infortunio patito dal centrale granata in allenamento con la Serbia, questo pomeriggio è stato Marco Benassi a lasciare in barella il terreno di gioco a pochi minuti dal termine della sfida tra Italia e Slovenia Under 21.
Il centrocampista granata, capitano degli azzurrini e che proprio oggi compie 21 anni, è rimasto a terra dolorante dopo un contrasto ed il suo posto è stato preso da Barreca. Per stabilire quali sono le condizioni del ragazzo si dovrà attendere domani, quando il giocatore rientrerà a Torino. Filtra comunque ottimismo: la sensazione è che si tratti ‘solo’ di una botta molto dolorosa.
Questa sera alle 23 toccherà anche a Martinez vestire la maglia della sua nazionale, dopodichè tutti i giocatori potranno finalmente fare ritorno alla base e concentrarsi solo sulla partita di Verona.
Redazione Toro News
Molinaro, per lui contro il Verona potrebbe esserci un’occasione importante
Il 32enne esterno potrebbe giocare domenica, viste le non perfette condizioni fisiche di Avelar. Una chance importante per un giocatore che al Toro ha dimostrato di sapersi fare trovare pronto in caso di necessità
di Matteo Senatore, 08/09/2015, 18:12
Si sente spesso parlare di uomini spogliatoio, di giocatori che hanno poco spazio in campo ma che sono importanti all’interno nel gruppo e che sono chiamati a farsi trovare pronti nelle occasioni in cui l’allenatore deve fronteggiare delle emergenze e ha bisogno di loro. Nel Torino queste caratteristiche si possono ritrovare senza alcun dubbio in Cristian Molinaro.
GIOCATORE ‘EUROPEO’ - L’esterno sinistro classe 1983 è approdato in granata nell’estate 2014 e si è subito calato nella parte del giocatore pienamente al servizio delle esigenze della squadra. Dopo una carriera di buon livello che lo ha visto protagonista non solo nella nostra Serie A, ma anche in Bundesliga con la maglia dello Stoccarda, Cristian si è adatto ad un ruolo da ‘gregario’ in granata. Lo scorso anno Ventura ha puntato su di lui quando doveva fare a meno del talento di Bruno Peres, ad esempio nelle partite di Europa League che il brasiliano non poteva giocare non essendo nella lista Uefa.
IN CAMPO A VERONA? - Quest’anno con l’arrivo di ulteriori talenti sulle corsie esterne come Avelar e Zappacosta lo spazio si è ulteriormente ridotto, ma da parte sua non c’è mai stata nessuna polemica. Testa bassa, tanto lavoro durante gli allenamenti e il desiderio di farsi trovare pronto se chiamato in causa. Adesso la sua occasione potrebbe essere arrivata: con le condizioni di Avelar che non sono ancora al 100% Molinaro potrebbe trovare spazio in campo nella partita di domenica all’ora di pranzo contro l’Hellas Verona. Sarebbe per lui l’esordio stagionale, dopo essere rimasto seduto in panchina nei primi tre impegni stagionali del Toro.
ALTERNATIVA IMPORTANTE - Il suo impiego non è ancora sicuro e potrebbe anche non avvenire dal 1’, ma di certo Cristian sta lavorando sodo per garantire a Ventura una soluzione all’altezza nel caso il mister decidesse davvero di puntare su di lui. Sarebbe una bella ricompensa per la dedizione di Molinaro alla causa granata e anche la conferma che il Toro quest’anno può davvero contare su una panchina ‘profonda’ che permette al tecnico di avere sempre alternative all’altezza quando qualcuno dei titolari non è al 100%.
Verona, a centrocampo Viviani è pronto per sostituire Hallfredsson
Il prodotto del vivaio romanista dovrebbe prendere il posto dell’islandese infortunato nella linea a tre di Mandorlini. Lui agirà da regista, al suo fianco sono confermati Sala e Greco.
di Matteo Senatore, 08/09/2015, 17:12
Un pareggio e una sconfitta: è questo il non esaltante bilancio dell’Hellas Verona nelle prime due uscite di questo campionato. Dopo l’incoraggiante 1-1 della prima giornata quando gli uomini di Mandorlini in casa avevano fermato la Roma, rischiando anche di trovare una clamorosa vittoria, è arrivata infatti la sconfitta di Marassi contro il Genoa che ha raffreddato gli entusiasmi e che ha creato pure qualche problema (neanche tanto piccolo) di formazione al tecnico degli scaligeri a centrocampo.
INFORTUNIO HALLFREDSSON - Nel corso della partita infatti si è infatti infortunato Emil Hallfredsson, uno dei pilastri del centrocampo dei veneti. L’islandese, che in questi giorni ha festeggiato a distanza la storica qualificazione dei suoi compagni di Nazionale agli Europei del 2016, ha infatti accusato un problema ai tendini del ginocchio sinistro e salvo miracoli salterà la partita contro il Torino.
Hallfredsson in azione nella prima giornata di questo campionato, Verona-Roma. Sette giorni dopo, contro il Genoa, l’infortunio (foto: Getty Images)
MANDORLINI PUNTA SU VIVIANI - Il centrocampo veronese perde così uno dei suoi protagonisti; Mandorlini infatti nelle tre uscite ufficiali della sua squadra in questa stagione (una di Coppa Italia e due di campionato) ha sempre schierato la linea mediana a tre, affidandosi sempre agli stessi interpreti: Sala, Greco e Hallfredsson. L’unica differenza è stata l’aggiunta, nella sfida di coppa contro il Foggia, di un trequartista, Siligardi in quel caso, a sostegno delle due punte. L’esperimento però è stato per il momento accantonato e in campionato i gialloblù si sono sempre schierati con il 4-3-3, modulo che dovrebbe essere adottato anche domenica. Sala e Greco saranno presumibilmente confermati, ma la presenza di Viviani modificherà le posizioni dei giocatori: l’ex Latina agirà come regista mentre i suoi due compagni saranno schierati come mezze ali, Greco a sinistra e Sala a destra.
Il tecnico dell’Hellas Verona, Mandorlini
Il centrocampista, cresciuto nelle giovanili della Roma insieme proprio a Greco, sembra aver ormai messo alle spalle i problemi fisici che gli hanno impedito di svolgere al meglio la preparazione e proprio a Marassi ha preso il posto di Hallfredsson quando l’islandese si è fatto male. Facile immaginare che possa toccare quindi a lui sostituirlo contro il Toro. Una sfida importante e da non sbagliare per gli scaligeri che inseguono la prima vittoria in campionato.
Matteo Senatore
Wszolek-Glik: amici e rivali in un Verona-Torino che parla polacco
I due polacchi sono amici e hanno disputato insieme anche alcune partite con la maglia della Nazionale . “E’ un esempio per me” ha detto nei giorni scorsi il neoacquisto del Verona riferendosi al capitano granata
di Matteo Senatore, 08/09/2015, 16:00
La partita di domenica tra Verona e Torino sarà anche l’occasione di una sfida nella sfida tra due amici che per un giorno saranno rivali sul campo: si tratta del duello tutto polacco tra Pawel Wszolek e Kamil Glik. Il primo ala destra dei padroni di casa (ma per necessità può agire anche da ala sinistra e addirittura da terzino destro), il secondo difensore centrale e capitano del Toro, simbolo di una squadra, quella granata, che sta tornando a sognare dopo le due vittorie in due partite con cui ha iniziato il campionato.
Il neo acquisto dell’Hellas, arrivato a Verona nell’ultimo giorno di mercato in prestito con diritto di riscatto e contro-riscatto da parte della Sampdoria, non è in realtà sicuro di vestire la maglia da titolare ma se dovesse fare il suo ingresso a partita in corso si troverebbe faccia a faccia con il connazionale e amico Kamil, ormai riconosciuto come uno dei migliori difensori della Serie A. Glik, di 4 anni più grande di Wszolek (1988 l’anno di nascita del granata, 1992 quello dell’ex sampdoriano) è stato sempre un modello a cui ispirarsi per il più giovane connazionale. E’ stato lo stesso Pawel a ricordarlo il giorno della sua presentazione a Verona: “Penso già alla sfida contro il Torino del mio amico Glik: lui è un esempio per tutti noi giocatori polacchi per il modo in cui si è affermato in un campionato importante e difficile come la Serie A, nel quale conta soprattutto la tattica”.
I due si conoscono bene, come detto sono amici e hanno condiviso anche alcune esperienze con la Nazionale maggiore: nella rappresentativa polacca Kamil è ormai da qualche anno un punto fermo (33 le sue presenze), mentre Wszolek si è affacciato per l’ultima volta in Nazionale maggiore nel maggio 2014, accumulando in totale 7 presenze. L’ultima volta che si trovarono in campo insieme a rappresentare il loro paese fu il 6 settembre 2013 contro il Montenegro; da allora Kamil è diventato uno dei difensori più corteggiati d’Europa, mentre l’ascesa di Pawel si è fermata, complice anche il poco spazio trovato nella Sampdoria sotto la guida Mihajlovic.
Adesso a Verona anche Pawel ha la sua nuova chance per provare a seguire le orme dell’amico Kamil. L’obiettivo è quello di riuscire a tornare un giorno a giocare insieme a lui in una nazionale polacca sempre più forte. La speranza però di Glik e di tutti i tifosi granata è che Wszolek possa tornare a fare bene a partire da dopo la sfida contro il Torino: va bene l’amicizia, ma in campo contano solo i tre punti e il capitano del Toro non ha intenzione di farseli sfuggire.
Verona-Toro di nuovo alla terza giornata: ma un anno dopo è cambiato tutto
I granata 12 mesi fa avevano un solo punto e zero gol fatti; quest’anno guidano la classifica e arrivano alla sfida contro l’Hellas da favoriti
di Matteo Senatore, 08/09/2015, 14:30
Sempre Toro-Verona: è diverso il campo, l’anno scorso la partita di andata si giocò in Piemonte mentre quest’anno il primo incontro tra le due squadre andrà in scena nella città dell’Arena, ma non cambia il turno della sfida, oggi come 12 mesi fa la terza giornata; cambia, però, tutto il resto.
UN ANNO FA: INIZIO DA INCUBO - Lo scorso anno i granata di Ventura si presentarono alla sfida casalinga contro Toni e compagni con appena un punto conquistato nelle prime due partite e senza ancora aver segnato un gol. La rete del moldavo Artur Ionita a metà secondo tempo gelava il sangue nelle vene ai tifosi del Toro e completava un avvio di torneo da incubo per i granata. La cessione all’ultimo momento di Cerci, l’arrivo tutt’altro che riparatore di Amauri e quei primi deludenti risultati in campionato sembravano aver riportato il mondo granata ai tempi bui dell’epoca precedente a Giampiero Ventura. Dodici mesi dopo tutto questo appare solo come uno di quei brutti sogni, dai contorni neanche troppo ben definiti, che è facile dimenticare.
12 MESI DOPO E’ TUTTO RIBALTATO - A distanza di un anno, alla stessa giornata, il Torino si presenta a punteggio pieno con 5 gol fatti in due partite (e altri 4 realizzati in Coppa Italia), a +6 sui rivali cittadini della Juventus e reduce dal campionato dell’anno passato che lo ha visto mancare di un soffio la nuova qualificazione europea ma centrare risultati storici come la vittoria a San Siro contro l’Inter, la vittoria contro il Napoli e il trionfo nel derby. Non solo: quello che sarà il primo turno di questo campionato ad essere disputato con il calciomercato (finalmente) chiuso permette di mettere in mostra, da parte del Toro, una rosa di tutto rispetto fatta di innesti giovani che hanno già stregato il pubblico (Baselli e Avelar) e di altri che tutti i tifosi sono curiosi di vedere all’opera (due su tutti, Zappacosta e Belotti); i pezzi pregiati sono rimasti, escluso Darmian, ed è opinione comune che la squadra si sia nettamente rinforzata. Per contro questa volta è il Verona a presentarsi alla sfida con un solo punto conquistato in due partite.
TORO LANCIATO - Questa curiosa coincidenza della sfida contro gli scaligeri programmata per lo stesso turno dell’anno passato è una lente d’ingrandimento perfetta per osservare come in un anno sia cambiato il mondo del Toro. Domenica all’ora di pranzo i granata scenderanno in campo con i favori del pronostico, pronti a continuare quella striscia di vittorie che in campionato, contando anche l’ultima giornata dello scorso anno, dura da tre partite consecutive; pronti a conservare il primato in classifica e a restare ancora la prima squadra della città in graduatoria. Un Torino lanciato, che ha ormai dimenticato quei brutti sogni di 12 mesi fa.
É un super-Belotti: in attacco adesso è guerra per un posto da titolare
Andrea Belotti, autore di un poker contro la Pro Settimo, si candida per un posto da titolare in vista del Verona assime a Quagliarella ma per Ventura sarà sempre più difficile scegliere
di Federico Lanza, @LanzaFederico 05/09/2015, 06:10
Uno. Due. Tre. Quattro. Se Ventura non l’avesse sostituito, probabilmente sarebbe andato ancora avanti. C’era tanta curiosità intorno ad Andrea Belotti. E lui, attraverso quattro gol contro la Pro Settimo in amichevole, ha ripagato l’attesa e saziato la curiosità di circa mille tifosi granata venuti a vedere il debutto dell’ex attaccante del Palermo.
Il tasso tecnico dei giocatori avversari – decisamente non eccelso – ha facilitato il compitino a tutti, ma Belotti ha mostrato sin da subito un ottima intesa con Maxi Lopez, partner di attacco nel primo tempo durante il quale ha dato il meglio di sè. Un poker che non solo ha impressionato i tifosi – pregevole il gol del 2-0 in rovesciata – ma soprattutto Giampiero Ventura che, in vista della partita di Verona, dovrà compiere delle scelti importanti.
Chi schierare in attacco? Nella prima partita di Frosinone abbiamo visto un reparto offensivo formato da Maxi Lopez e Quagliarella, contro la Fiorentina, invece, è stato Josef Martinez la spalla del numero 27 dal primo minuto. É probabile, dunque, che in ottica Hellas il tecnico granata decida di operare un nuovo cambio: Belotti con Quagliarella.
Il “Quaglia” è andato a segno in entrambe le partite, mostrando anche ieri un grande affiatamento con i compagni di reparto. Non è fantascienza, dunque, ipotizzare l’esordio dal primo minuti di Belotti, ansioso di “mangiarsi l’erba” anche nelle partite che contano. E non solo in amichevole. Al fianco di Quagliarella, ovviamente, insostituibile e imprescindibile in questo inizio di stagione.
Non sarà facile, dunque, per Ventura scegliere di volta in volta chi far giocare. Adesso è lotta a quattro per un posto da titolare. E dopo i quattro gol di ieri il numero nove granata è più vicino alla prima maglia da titolare con il Torino.
Torino-Pro Settimo: Ventura inizia a provare la difesa anti-Verona
Pro Settimo-Torino / Ventura cerca soluzione in difesa, Belotti vuole impressionare per giocarsi un posto da titolare
di Federico Lanza, @LanzaFederico 04/09/2015, 14:07
Alle 15:00 il Torino scenderà in campo a Settimo Torinese contro la squadra locale, la Pro Settimo Eureka, per novanti minuti di amichevole nei quali Giampiero Ventura potrà trarre numorose indicazioni importanti in vista della prossima sfida di campionato contro il Verona.
Innanzitutto il problema della difesa: data l’assenza di Glik (in Nazionale) e lo stop (che si preavvisa lungo) per l’infortunio di Maksimovic, il tecnico granata potrà sperimentare sin da oggi soluzioni alternative per ovviare all’assenza del serbo. Tutti avranno, comunque, una grande occasione per farsi vedere agli occhi del tecnico e dei numerosi tifosi.
Grande risposta, a questo proposito, del nutrito nucleo di tifosi granata sparsi nel territorio torinese: più di 700 i biglietti venduti finora, per quella che si prospetta una grande giornata di sport e gioia. Come succedeva nel secolo scorso, quando puntualmente, ogni settimana, la squadra granata andava “in provincia” per salutare chi, per un motivo o per l’altro, non poteva essere presente allo stadio.
Alle 15:00, dunque, calcio d’inizio a Settimo Torinese. Potrete seguire, come sempre, la cronaca in diretta della gara su TN!
FONTE: ToroNews.net
ULTIM’ORA
TORINO, 18:56
CALCIO, TORINO; BASELLI: TROVEREMO VERONA MOLTO CARICO
Testa bassa e pedalare. Il Torino e' partito forte e Daniele Baselli anche meglio: due gol nelle prime due gare e sei punti per i granata. E i cugini bianconeri invece ancora a zero. "Fa un po' impressione - confessa il centrocampista granata a Sky Sport - ma e' una partenza falsa un po' per tutti, noi guardiamo avanti, partita per partita". E la prossima e' col Verona. "Arrivano da una sconfitta (col Genoa, ndr), saranno carichissimi e in casa loro non sara' facile ma ce la metteremo tutta come abbiamo fatto in queste prime partite", aggiunge Baselli, che fa il suo in bocca al lupo a Maksimovic, costretto a un lungo stop dopo l'infortunio al piede rimediato con la Serbia. "Dispiace perdere un giocatore come lui, fa male, ma ci sono altri giocatori che hanno voglia di mostrare il proprio valore e siamo coperti".
FONTE: Stadio24.com
Hellas Verona, doppia seduta: presente anche Wszolek
Ripresa dei lavori in casa Verona. con una doppia seduta di allenamento. Doppia seduta agli ordini di mister Mandorlini, che ha potuto conoscere da vicino il nuovo arrivato, Pawel Wszolek, al suo primo allenamento con i nuovi compagni.
Come riportato dalla nota ufficiale la mattinata è stata caratterizzata da una riunione tecnica seguita poi dal riscaldamento in palestra e lavoro atletico sul campo. Nel pomeriggio allenamento costituito principalmente dal lavoro con pallone, con possesso palla e partita finale. Ionita si è allenato regolarmente con il gruppo, insieme ad Helander, mentre Hallfredsson ha iniziato il suo percorso di riabilitazione con terapie fisiche.
FONTE: Stadio24.com
Calciomercato Verona, Setti: "Su Sala non c'era solo il Napoli"
Il presidente del club ha parlato anche di Romulo
08/09/2015 23:31
VERONA SETTI / VERONA – Setti, presidente del Verona, ha parlato dell'inizio di stagione della squadra di Mandorlini e non solo: "Contro il Genoa abbiamo meritato la sconfitta – le parole di Setti a 'Sky' – Il mercato? E' stato un risultato importante quello di trattenere giocatori del calibro di Romulo e Sala. Su quest'ultimo non c'era solo il Napoli ma anche altre squadre".
M.F.
Calciomercato Inter, fuori Montoya dentro Sala
Se lo spagnolo non dovesse integrarsi a gennaio potrebbe essere già tagliato. L'esterno del Verona nel mirino
Jacopo Sala (Getty Images)
06/09/2015 10:03
MERCATO INTER MONTOYA SALA MANCINI / MILANO - Martin Montoya è arrivato in estate a Milano sponda nerazzurra via Barcellona e sembrava destinato a prendersi fin da subito la titolarità della corsia destra dell'Inter, con Santon che pareva ormai prossimo alla partenza. Invece il terzino spagnolo non ha convinto Roberto Mancini. Troppe carenze difensive ed errori gravi, messi in luce anche nell'amichevole contro il Lecco a metà settimana, che stanno facendo fare al tecnico nerazzurro valutazioni importanti per la sua permanenza alla Pinetina. Se Montoya dovesse continuare così, non riuscendo ad integrarsi nel calcio italiano e a conquistare quanto meno la fiducia del tecnico, ecco che potrebbe essere tagliato fuori già a gennaio. Dalla Spagna intanto non ci stanno e ritengono eccessive le critiche mosse al giocatore. C'è da dire che ha giocato poco negli ultimi anni in 'blaugrana' e sta pagando anche una condizione fisica non ottimale.
Il sostituto nel mercato Inter è già pronto, almeno nelle idee di Ausilio e soci. Jacopo Sala piace e molto ai dirigenti nerazzurri che, come riporta questa mattina 'TuttoSport', sono in costante contatto con l'entourage del giocatore e con il Verona, proprietario del suo cartellino. A gennaio potrebbe essere formulata l'offerta giusta, studiata già durante questa estate. Un affondo decisivo non c'è ancora stato; i nerazzurri per adesso hanno scelto altro ma Sala è sempre in cima alle nuove alternative se quelle vecchie dovessero fallire. Rientra nel target di giocatori del nuovo progetto: giovane e di qualità. Basta solo attendere cinque mesi e vedere quale sarà la situazione sulle corsie esterne. Molto dipenderà dalla situazione Montoya certo ma non è da escludere che Sala possa arrivare ugualmente in nerazzurro visto che in uscita c'è sempre D'Ambrosio, rimasto dopo un tira e molla con il Marsiglia ma con voglie di addio sempre costanti.
FONTE: CalcioMercato.it
Mancini il più pagato fra gli allenatori
Inter, Mancini
06 settembre alle 15:10
Re del Mercato e "Paperone" degli allenatori. E' il tecnico dell'Inter, Roberto Mancini, a piazzarsi al primo posto della classifica stilata dalla Gazzetta dello Sport dei tecnici più pagati della Serie A. Il tecnico jesino si mette alle spalle Max Allegri e Rudi Garcia, mentre deve "accontentarsi" del quarto posto il tecnico del Milan Sinisa Mihajlovic. Nella classifica non sono stati inseriti Walter Mazzarri (ancora a libro paga dell'Inter per 3,5 milioni netti fino al giugno 2016) e la coppia di esonerati rossoneri Clarence Seedorf e Filippo Inzaghi (rispettivamente 2,4 e 1,5 milioni). Di seguito la classifica completa:
Reja (Atalanta): 0,6 milioni fino al 2016
Rossi (Bologna): 0,9 milioni fino al 2016
Castori (Carpi): 0,25 milioni fino al 2016
Maran (Chievo): 0,4 milioni fino al 2018
Giampaolo (Empoli): 0,2 milioni fino al 2016
Sousa (Fiorentina): 1 milione fino al 2017
Stellone (Frosinone): 0,35 milioni fino al 2016
Gasperini (Genoa): 1 milione fino al 2018
Mancini (Inter): 4 milioni fino al 2017
Allegri (Juve): 3,5 milioni fino al 2017
Pioli (Lazio): 1 milione fino al 2017
Mihajlovic (Milan): 2 milioni fino al 2017
Sarri (Napoli): 0,8 milioni fino al 2016
Iachini (Palermo): 0,85 milioni fino al 2016
Garcia (Roma): 2,8 milioni fino al 2018
Zenga (Sampdoria): 0,7 milioni fino al 2016
Di Francesco (Sassuolo): 0,9 milioni fino al 2017
Ventura (Torino): 0,8 milioni fino al 2017
Colantuono (Udinese): 0,8 milioni fino al 2017
Mandorilini (Verona): 0,6 milioni fino al 2017
Stipendi Verona: supremazia Toni
06 settembre alle 16:16
Come ogni anno, a inizio stagione, La Gazzetta dello Sport pubblica la tabella degli ingaggi dei calciatori di Serie A.
E' Luca Toni il giocatore più pagato dell'Hellas Verona: il capocannoniere dello scorso campionato guadagna 1 milione e 150mila euro a stagione. Al secondo posto si colloca Romulo (1,1 milioni), appena rientrato dal prestito alla Juventus. Rafa Marquez è terzo con 800mila euro a stagione, solo settimo invece Giampaolo Pazzini (580mila euro).
FONTE: CalcioMercato.com
Hellas Verona, Setti: “Sconfitta col Genoa meritata. Mercato? Importante trattenere i big”
Setti e Bigon - Hellas Verona (Grigolini)
Redazione 08-09-2015 23:18
Ospiti di lusso nella serata celebrativa della Pro Recco, la società di pallanuoto più titolata al mondo. Tanti i personaggi del mondo dello sport che stasera, a Genova, hanno voluto partecipare all’evento dedicato alla squadra di proprietà di Gabriele Volpi. Tra questi Maurizio Setti, il presidente dell’Hellas Verona che, ai microfoni di Sky Sport, ha parlato dell’inizio di stagione dei gialloblù: “Contro il Genoa abbiamo sofferto molto, ci sta, loro sono una squadra molto forte – ha detto Setti – adesso ci aspetta il Torino, credo che giocare in casa ci aiuterà parecchio. Bisogna riconoscere i meriti della società di Cairo, hanno saputo creare il giusto mix tra giovani e vecchi, hanno un grande allenatore come Ventura e meritano di essere primi. Noi però siamo consapevoli dei nostri mezzi e speriamo di dimostrarlo domenica".
Poi il mercato: "Il nostro colpo migliore è stato trattenere Romulo e Sala. Su Jacopo non c’era solo il Napoli, abbiamo rifiutato tante altre offerte. Abbiamo deciso di tenere tutti i giocatori con qualche sacrificio, tutto questo perché pensiamo possano far davvero bene”.
Setti ha poi affrontato l’argomento Football Cares, dicendosi totalmente d’accordo con il progetto avviato dal presidente della Roma James Pallotta: “Siamo favorevoli alle iniziative che vanno oltre il prato verde da sempre. Riteniamo che il calcio debba avere degli aspetti diversi, è doveroso per tutti i club fare qualcosa per il sociale e che aiuti a far crescere lo sport nel mondo”.
Due talenti dalla Colombia: Bocanegra e Becerra, provini con Roma e Verona
Dalla Colombia all’Italia, per sognare. È la storia di due ragazzi accomunati dal talento. Sono arrivati in Italia oggi, faranno un provino due squadre italiane: Bocanegra con la Roma, Becerra con il Verona. Entrambi sono nati nel 1998 e sono stati due dei migliori dieci giocatori al torneo nazionale Sub 20, insieme ai ’95 nonostante avessero tre anni di meno. Becerra è stato capocannoniere con 15 gol in 13 partite. Sono arrivati alle 18.30 a Fiumicino, insieme: poi le loro strade si divideranno, tra Roma e Verona. Sabatini e Bigon sono sempre attenti ai talenti sudamericani anche stavolta provano ad anticipare la concorrenze prendendo due talenti molto giovani e interessanti.
Entrambi provengono dalla Parma Football School Colombia, creata un anno fa, nel luglio 2014. Becerra, che è in prova con il Verona, è una prima punta. È soprannominato “El Tanque Vallenato” perché è nato nella città (Valledupar) di origine del Vallenato, la musica più nota in Colombia. Era titolare nella Selección Cesar, una delle migliori della Colombia. È un attaccante centrale, una punta di peso con fiuto del gol.
Johan Bocanegra fa il provino con la Roma ed è un esterno d’attacco, il suo soprannome è “El Chili”. Nasce come trequartista, ma ormai fa stabilmente l’ala offensiva in un 4-3-3 o nel 4-2-3-1. È mancino e parte da destra, come caratteristiche ricorda un po’ Iturbe. Ha giocato nell’Alianza Petrolera, squadra della Serie A colombiana.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
17:40 | venerdì 11 settembre 2015
Verona, Viviani: «Grandi aspettative su di me»
Il centrocampista aspetta l'esordio al Bentegodi
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini
VERONA VIVIANI - Federico Viviani, centrocampista arrivato all'Hellas Verona nella sessione estiva, è pronto a scendere in campo contro il Torino e spera di essersi lasciato alle spalle definitivamente i problemi fisici che ne hanno in qualche modo condizionato la preparazione. Viviani ha parlato ai microfoni di Tg Gialloblu soffermandosi sulle aspettative per la stagione del Verona e sulle speranze per la sfida contro il Torino.
VOGLIA DI DARE TUTTO - Queste le parole di Viviani: «Ci sono grandi aspettative su di me, il presidente ha speso tanto e la società mi ha voluto a tutti i costi. Io sono onorato di questo ma ho tutto da dimostrare sul campo, partita dopo partita, dando tutto per questa maglia. Ora sto lavorando coi miei compagni e mi sto mettendo a disposizione e sto capendo quello che mi chiede il mister, sto facendo di tutto per farmi trovare pronto. Quella col Torino è una partita fondamentale, innanzitutto spero di vincere poi se arrivasse un gol sarebbe veramente un sogno».
08:40 | venerdì 11 settembre 2015
Verona, duello Viviani-Ionita | Ts
Dubbi a centrocampo in vista del match contro il Torino
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo
HELLAS VERONA VIVIANI IONITA - Contro il Torino non ci sarà Pazzini al fianco di Toni: mister Mandorlini ha, infatti, deciso di schierare l’Hellas Verona con il tridente, quindi con il bomber ci saranno Jankovic e Gomez. Non sarà della partita Hallfredsson: al suo posto potrebbe giocare Viviani con lo spostamento a sinistra di Greco, ma non è da escludere l’utilizzo di Ionita, completamente ristabilito e con caratteristiche più simili a quelle del centrocampista islandese.
OPZIONI – Senza dimenticare, però, Romulo, che richiederebbe lo spostamento a sinistra di Sala. Romulo scalpita, ma ha precisato: «Non ho ancora il ritmo partita. Sto spingendo, come mi ha chiesto Mandorlini, e sono a disposizione». E’ stato scongiurato intanto il rischio di forfait di Rafa Marquez: uscito anzitempo nella sfida tra il suo Messico e l’Argentina, il difensore aveva fatto un po’ preoccupare lo staff sanitario veneto. Solo crampi, in realtà, ma stamattina, come riportato da Tuttosport, svolgerà una seduta personalizzata per non correre ulteriori rischi.
15:50 | giovedì 10 settembre 2015
Torino, Gazzi ko: Verona a rischio
Distorsione alla caviglia per il centrocampista di Ventura
di Giovanni Maffeis - twitter:@giomaff092 ©imagephotoagency.it
TORINO GAZZI SERIE A - Nuova giornata d'allenamento per il Torino, che domenica sarà di scena al Bentegodi, ospite dell'Hellas Verona. Proseguono le prove tattiche per Gianpiero Ventura, che, a meno di clamorosi colpi di scena, dovrebbe far debuttare dal primo minuto Andrea Belotti, ultimo arrivo in casa granata. Un acquisto mirato, quello del Gallo, voluto fortemente dal tecnico ligure: dopo essere rimasto a guardare per le prime due partite, Belotti è pronto a scendere in campo dal primo minuto.
LA SEDUTA - La seduta mattutina non ha portato buone notizie a Ventura: Gazzi ha terminato l'allenamento anzitempo per un trauma distorsivo alla caviglia destra e difficilmente sarà a disposizione per la sfida con gli scaligeri. Assente Gaston Silva, colpito dalla febbre; programma personalizzato per Benassi.
08:51 | giovedì 10 settembre 2015
Mandorlini: «Ventura anomalia, fa un calcio moderno»
Elogi del tecnico del Verona alla controparte del Torino
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti © www.imagephotoagency.it
VERONA TORINO MANDORLINI VENTURA - Andrea Mandorlini ha esordito con il Torino nel calcio che conta e adesso se lo ritrova contro in Verona - Torino coi granata capolista in Serie A. Mandorlini ricorda ancora i tempi al Filadelfia e elogia il Toro dicendo che i sei punti sono diretta conseguenza delle scorse stagioni. «Da un po' di anni tra la Serie B e la Serie A col Torino ci scontriamo a suon di gol, loro a Verona vincono sempre. Speriamo che il fattore campo cambi» commenta proprio il mister del Verona.
VERONA VS TORINO - Il match non sarà facile, dice Mandorlini che sul suo attacco afferma: «Toni e Pazzini possono giocare assieme anche contro il Torino ma entrambi soffrono per alcuni acciacchi». Il tempo per Toni non passa mai, secondo Mandorlini quest'anno il bomber emiliano è anche messo meglio fisicamente e ha detto che serve pazienza per avere ragione su Toni. Mandorlini e Ventura sono due anomalie del calcio italiano essendo da molto tempo sulle solite panchine: «È l'ambiente giusto per entrambi, mi piacerebbe continuare qua per un po'».
FIGLIO DEL FILA - La parola magica potrebbe essere progetto ma Mandorlini è realista e sa che tutto va bene finché ci sono i risultati, poi bastano due gare così così e cambia tutto. Tornando sulla gara col Torino, ecco cosa dice il mister del Verona: «Di Ventura apprezzo l'idea che dà alla squadra, esprime un calcio moderno. A loro toglierei Glik e anche Baselli che mi fa impazzire». Dopo aver parlato della conferma di Sala come una sorpresa, Mandorlini a Tuttosport ha rivelato: «A chi non piacerebbe allenare il Torino? A Verona sto bene e voglio togliermi soddisfazioni anche se non potrei dire di no al Torino».
23:20 | martedì 08 settembre 2015
Probabili formazioni: Verona - Torino
3^ giornata di Serie A: ecco le possibili scelte di Mandorlini e Ventura
di Massimo Balsamo - twitter:@Massimo_Bals ©imagephotoagency.it
VERONA TORINO PROBABILI FORMAZIONI - Dopo la sosta legata agli impegni delle Nazionali, la Serie A torna in campo con il 3^ turno. Una delle sfide più interessanti è quella che vedrà di fronte, domenica 13 settembre 2015, ore 12:30, allo stadio Bentegodi, il Verona di Andrea Mandorlini ed il Torino guidato da Giampiero Ventura. I padroni di casa hanno raccolto un punto nei primi due turni, Roma e Genoa le avversarie, mentre i granata sono a punteggio pieno dopo i successi contro Frosinone e Fiorentina.
VERONA - TORINO, INFORMAZIONI UTILI - Gruppo quasi al completo per Mandorlini, che non potrà contare soltanto sul giovane Fares. Previsto l'utilizzo dal 1' di Viviani, arrivato dalla Roma in estate, che è in vantaggio su Greco nel ballotaggio a centrocampo. In attacco si va verso la conferma del trio Jankovic - Toni - J. Gomez, ma attenzione anche alla sorpresa Pazzini. In casa Torino invece Ventura deve valutare le condizioni di Benassi, uscito infortunato dal match in Under 21 contro la Slovenia: pronto Acquah. Out gli infortunati Farnerud e Maksimovic, quest'ultimo verrà sostituito da Bovo.
Verona (4-3-3): Rafael; Pisano, Moras, Marquez, SOUPRAYEN; Sala, VIVIANI, Hallfredsson; Jankovic, Toni, J. Gomez. In panchina: Gollini, Bianchetti, HELANDER, ALBERTAZZI, WINCK, ROMULO, Greco, Ionita, WSZOLEK, Zaccagni, SILIGARDI, PAZZINI. Allenatore: Mandorlini
Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Peres, ACQUAH, Vives, BASELLI, AVELAR; Quagliarella, Maxi Lopez. In panchina: Castellazzi, ICHAZO, Gaston Silva, Jansson, Molinaro, Benassi, Gazzi, ZAPPACOSTA, OBI, BELOTTI, Amauri, Martinez. Allenatore: Ventura
*in maiuscolo i nuovi acquisti
DIRETTA/STREAMING - Partita che sarà trasmessa in diretta tv a partire dalle ore 12:30 sul satellite (Sky Sport) ed in streaming sulla piattaforma SkyGo.
QUOTE E PRONOSTICO - Partono favoriti gli ospiti: l'1-X-2 è quotato da SNAI 3,00-3,25-2,40, granata che sono dunque visti corsari al Bentegodi. Attenzione anche alle quote Under 2,5/Over 2,5, rispettivamente a 1,85 e 1,90: sembrerebbe una sfida molto tattica, ma c'è equilibrio da questo punto di vista e non è da escludere un risultato pirotecnico. La quota dell'ics sembra essere la più golosa, parola al rettangolo verde.
PRECEDENTI E STATISTICHE - Sono 46 i precedenti tra Verona e Torino, e sorridono ai granata: 9 vittorie per l'Hellas, 20 per il Toro e 17 i pareggi. L'ultima sfida al Bentegodi ha visto la formazione di Ventura vincitrice per 1-3 (stesso risultato della stagione 2013/2014), mentre all'Olimpico è terminata 0-1 per Luca Toni e compagni. Il pareggio manca al Bentegodi dal 1989: in quell'occasione terminò 0-0.
15:29 | martedì 08 settembre 2015
Torino, in gruppo Bovo, Avelar e Zappacosta
L'infermeria granata inizia a svuotarsi
di Redazione - twitter:@CalcioNews24© Calcionews24
TORINO INFORTUNATI - Ritorni in gruppo in casa Torino, con l’infermeria che inizia a svuotarsi piano piano. Giampiero Ventura ritrova, finalmente, Avelar, Bovo e Zappacosta. Oltre agli infortunati si riaffacciano sul campo granata anche Padelli e Acquah rientrati dagli impegni con le rispettive nazionali. Nella giornata di oggi alla Sisport l’allenamento è stato effettauto, come si legge su Repubblica, sul campo secondario, visto che il terreno di gioco principale era inagibile a causa di alcuni lavori di perfezionamento e rizollatura.
CAMPIONATO - Si torna in campo a Verona, contro l’Hellas, dove però mancheranno, quasi sicuramente, ancora per il momento, i tre infortunati tornati in gruppo. La speranza è quella di vedere Bovo al posto di Maksimovic nella partita di domenica. Il difensore serbo è fermo ai box per una frattura al piede sinistro rimediata durante un allenamento con la propria nazionale. Una tegola non indifferente per Ventura, che dovrà fare a meno di lui per quasi due mesi.
10:20 | martedì 08 settembre 2015
Verona: Fares, intervento riuscito
Il giocatore, attaccante del '96, sarà dimesso oggi
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini
VERONA FARES - Dopo il brutto infortunio rimediato da Mohamed Fares, una fruttura della porzione distale del perone destro, l'Hellas Verona ha diffuso un comunicato in merito alle condizioni del giovane attaccante sottolineando come l'intervento chirurgico di ieri sia riuscito: presso l'Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar i dottori Zorzi e Iacono, sotto la supervisione del responsabile sanitario dell'Hellas Carlo Pasini, hanno provveduto alla riduzione della frattura della porzione distale del perone destro. Il sito ufficiale gialloblu sottolinea come l'operazione sia stata condotta nell'ottica di favorire al massimo i tempi di recupero del tesserato, che sarà dimesso quest'oggi.
12:59 | sabato 05 settembre 2015
Torino, lavoro specifico per Avelar, Bovo e Zappacosta
Maksimovic intanto è stato dimesso dalla clinica Fornaca
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © Foto: www.imagephotoagency.it
TORINO ALLENAMENTO ULTIMISSIME - Sabato mattina di corsa e sudore per il Torino di Ventura, impegnato al centro Sisport in una seduta mattutina d'allenamento. Il campionato è fermo ma i granata lavorano per continuare a stupire. Dopo i 6 punti conquistati nelle prime due giornate, il Torino non ha alcuna intenzione di fermarsi e mira a confermarsi. Alla ripresa delle ostilità i granata affronteranno al Bentegodi l'Hellas Verona di Mandorlini, sfida impegnativa e ostica e mister Ventura, per l'occasione ma non solo, dovrà fare a meno di Nikola Maksimovic. Il difensore sarà out per i prossimi 2 mesi ma intanto è stato dimesso dalla clinica Fornaca, nella quale è stato operato a causa della frattura del quinto metatarso del piede sinistro.
L'ALLENAMENTO - Allenamento mattutino senza i nazionali per il Torino di Ventura. Parte atletica in palestra e poi sul campo per i calciatori rimasti a Torino. Lavoro specifico per i terzini Avelar e Zappacosta e per il difensore centrale Bovo. Dopo la seduta il rompete le righe con i granata che potranno godere dei due giorni di riposo concessi dal tecnico.
14:17 | venerdì 04 settembre 2015
Hellas Verona, Romulo: «Pronto a ripartire da zero»
Il jolly di Mandorlini: «Faremo un grande campionato»
di Giovanni Maffeis - twitter:@giomaff092 ©imagephotoagency.it
ROMULO HELLAS VERONA SERIE A - «Abbiamo appena iniziato il campionato, abbiamo fatto una grandissima partita contro la Roma, a Genova così così però è appena iniziato il campionato, sono sicuro che faremo grandi prestazioni e un bellissimo campionato». Uno dei volti nuovi dell'Hellas Verona - un ritorno, in realtà - commenta l'avvio di stagione della squadra di Mandorlini: dopo un anno travagliato alla Juventus, Romulo è pronto a tornare grande con la maglia gialloblu.
SE DICE COSI'... - «Sono contento - prosegue l'italo-brasiliano ai microfoni di Premium Sport - di ritrovare la condizione fisica, ho passato un anno diverso in cui ho avuto il primo infortunio, arrivato proprio quando avevo la possibilità di giocare un Mondiale. Però ho imparato tante cose, sono più maturo e voglio tornare a quel livello. La stima di Bigon? Se il ds ha detto così sono contento, però comunque la rosa è forte, ci sono Toni e Pazzini oltre a chi c'era già, sono convinto che faremo molto bene. Anche io, sto ritrovando la mia condizione, non è facile però mi sento già bene, pronto per giocare».
FONTE: CalcioNews24.com
ALTRE NOTIZIE
Iunco: "Tra Hellas Verona e Torino ne vedremo delle belle in campo"
13.09.2015 06.45 di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
Antimo Iunco è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Iunco è stato attaccante dell'Hellas Verona dal 2004 al 2007 e del Torino nella stagione 2010-2011, attualmente è un giocatore dell'Alessandria. Con lui abbiamo parlato della sfida che ci sarà oggi all'ora di pranzo fra le sue ex squadre e delle prospettive dell'Alessandria.
Il Torino è alla ricerca della terza vittoria consecutiva e l'Hellas Verona vuole riscattare la sconfitta con il Genoa, che tipo di partita si potrà vedere?
"Siamo all'inizio del campionato e non bisogna dimenticarlo, il Torino sta spingendo e il Verona è una grande squadra come il Toro. Entrambi in estate hanno fatto diversi acquisti e nella gara di oggi entrerà il fattore che sarà disputata a mezzogiorno, orario non consueto, però sia il Torino sia il Verona vogliono dire la propria in questo campionato, quindi daranno il massimo".
Da attaccante come giudica i due reparti offensivi?
"Sono tutti attaccanti che fanno veramente paura. Il Toro ha Quagliarella e Maxi Lopez e anche Belotti più Amauri e Martinez, il Verona ha Luca Toni che l'anno scorso ha vinto la classifica cannonieri alla pari con Icardi e c'è Pazzini e a completare il reparto Gomez, Jankovic e Siligardi. Sono due attacchi che possono fare male in qualsiasi momento e ovviamente tutte e due le difese devono stare attente a non concedere spazi a questi attaccanti che negli ultimi anni stanno facendo la storia del calcio italiano".
Il Torino in difesa ha qualche problema, mancheranno Maksimovic, Moretti e Silva e a centrocampo Gazzi, un vantaggio per il Verona?
"Indubbiamente qualche problema c'è, ma mister Ventura è molto bravo a trovare degni sostituti ai titolari o agli pseudo titolari. Non conosco mister Mandolini, però su queste approfitterà di queste assenze. Ne vedremo delle belle in campo".
Quindi lei prevede una gara spumeggiante?
"Sicuramente sarà una partita tosta perché si affrontano due squadre che giocano un buon calcio".
Faccia un pronostico.
"Mah, è una gara strana perché la si giocherà a mezzogiorno e vincerà chi ha più voglia e gamba".
Cambiando argomento e parlando di lei, come si trova nell'Alessandria di mister Scienza?
"Quest'anno cercheremo di fare qualche cosa in più rispetto allo scorso, il mister è una grande persona e ha voglia di fare bene come tutti quanti noi. Dobbiamo impegnarci per ottenere il maggior numero di prestazioni positive possibili e poi vedremo il da farsi quando la stagione entrerà nel vivo".
Nel girone siete indicati fra quelli da battere, uno stimolo o una pressione che mette ansia?
"Nessuna ansia, quando una squadra è stata costruita per vincere o comunque ottenere dei risultati importanti è normale che tutti la temano, ma non dimentichiamo che ci sono altre cinque-sei squadre che sono al nostro stesso livello. Il Cittadella arriva dalla B, non ha mantenuto tutti i giocatori che aveva, però ha una buona struttura. La Cremonese e il Pavia vogliono dire la loro. Noi siamo fra le cinque-sei squadre che puntano in alto e giustamente cercheremo di fare un'annata importante o almeno fare qualche cosa in più rispetto all'anno scorso".
PROBABILI FORMAZIONI
Le probabili formazioni di Verona-Torino - Out Hallfredsson, c'è Belotti
Fischio d'inizio oggi alle ore 12.30. Diretta testuale, pagelle e voci dei protagonisti su TMW!
13.09.2015 07.06 di Alessandro Cavasinni Twitter: @Alex_Cavasinni
Match che si preannuncia scoppiettante tra Hellas Verona e Torino, due squadre che giocano sempre a viso aperto senza tatticismi esasperati. Dopo il pareggio casalingo all'esordio, i gialloblu hanno rimediato un ko a Genova, mentre il Toro si è confermato anche con la Fiorentina dopo i tre punti di Frosinone. Qualche assenza, ma in generale la sensazione che quella del Bentegodi sarà una sfida che non deluderà.
COME ARRIVA IL VERONA - Con Hallfredsson ancora ai box, la regia sarà affidata a Viviani. Ai suoi lati, Mandorlini conferma Sala e Greco nella mediana del consueto 4-3-3. Due ballottaggi in difesa: Romulo ed Helander contendono una maglia a Pisano e Marquez. In attacco, ovviamente, Toni terminale offensivo con Jankovic e Juanito Gomez cursori esterni. Sono 23 i giocatori da Mandorlini: prima chiamata per l'esperto portiere Coppola, out Fares.
COME ARRIVA IL TORINO - Ventura può lanciare Belotti dal 1'. Maxi Lopez è recuperato, ma l'intenzione del tecnico granata sembra quella di puntare sull'ex Palermo al fianco di Quagliarella. Qualche grattacapo in difesa: out Maksimovic e anche Moretti (affaticamento al polpaccio), quindi spazio a Jansson. Per il resto, tutto confermato.
Le probabili formazioni:
VERONA (4-3-3): Rafael; Pisano, Marquez, Moras, Souprayen; Sala, Viviani, Greco; Jankovic, Toni, Juanito Gomez. Allenatore: Mandorlini.
TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Jansson, Glik; Bruno Peres, Acquah, Vives, Baselli, Avelar; Quagliarella, Belotti. Allenatore: Ventura.
RASSEGNA STAMPA
Hellas, Corriere di Verona: "La panchina lunga è l'arma in più contro il Toro"
12.09.2015 08.38 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
"Hellas con la panchina lunga, è l'arma in più contro il Torino". Così il Corriere di Verona fa il punto sulla squadra di Andrea Mandorlini, che domani ospita al Bentegodi il Toro di Giampiero Ventura nel match delle 12.30. Il Verona, dopo la sosta, si ritrova senza Emil Hallfredsson, finito ko a Genova, ma fa il pieno di rientri. Filip Helander e Artur Ionita, che per ora non c'erano stati, e poi Romulo e Federico Viviani, che hanno appena cominciato a raccogliere minutaggio.
ALTRE NOTIZIE
Torino, serve una partita di personalità con l'Hellas Verona
Il Torino può portare a tre le vittorie consecutive. Il Verona non è superiore ai granata. Moretti e Gazzi potrebbero non recuperare per domani. Silva è sfebbrato e Benassi sta meglio.
12.09.2015 06.58 di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
Due vittorie nelle prime due partite di campionato sono un bell'inizio e spingono a continuare sulla strada intrapresa e, infatti, molti si aspettano che il Torino torni dalla trasferta in casa dell'Hellas Verona con una vittoria, tanto più che l'avversario non è assolutamente superiore ai granata. Conquistare i tre punti per il Torino vorrebbe dire mantenere la testa della classifica e continuare ad accumulare punti preziosi, come corollario, neppure tanto marginale, tenere la Juventus sotto di sei lunghezze o anche aumentare il vantaggio, nel caso in cui i bianconeri non vincessero con il Chievo, per ironia del calendario l'altra squadra di Verona.
Domenica all'ora di pranzo al Bentegodi il Torino potrebbe tornare a vincere le prime tre partite del campionato, obiettivo che manca dal 1976, la stagione successiva all'ultimo scudetto, ma quell'annata fu straordinaria perché furono vinte le prime cinque gare e poi il filotto di risultati positivi continuò fino alla seconda giornata del girone di ritorno, la prima sconfitta fu con la Roma nel match successivo. Senza eccedere nei paragoni al momento assolutamente prematuri e decisamente fuori luogo, al Torino con l'Hellas Verona si chiede di disputare una partita di personalità, se sarà anche condita dalla vittoria tanto meglio. Non che la vittoria non sia da perseguire con totale determinazione, ma in campo c'è anche l'avversario che potrebbe fare una gara perfetta oppure potrebbero accadere episodi che indirizzano il risultato. L'importante è che il Torino, come già accaduto più volte in passato, non sbagli l'approccio alla partita e sfoderi una prestazione sotto le possibilità. Un conto è stare con i piedi per terra, un altro è credere di essere già arrivati dopo due vittorie, tre con quella in Coppa Italia.
Il Torino ha una discreta rosa, tenendosi cauti nei giudizi, equilibrata, con giocatori esperti e giovani di prospettiva, che può sopperire agli infortuni di Moretti, affaticamento al polpaccio sinistro evidenziatosi ieri, e Gazzi, trauma distorsivo alla caviglia destra accadutogli giovedì in allenamento, che si sommano a quelli di Maksimovic e Farnerud, qualche problema c'è indubbiamente, però è anche l'occasione per valutare appieno chi li sostituirà. Stanno meglio invece Silva che ha superato l'attacco febbrile e anche Benassi che si sta riprendendo dalla botta alla coscia destra presa quando era impegnato con al Nazionale Under 21. Non solo l'organico numericamente e qualitativamente è adeguato, c'è anche il giusto mix fra calciatori dotati di personalità e quelli che hanno grinta. La personalità e la grinta non sono la stessa cosa, anche se talvolta si tende a considerarle coincidenti soprattutto in ambito sportivo. Stando alla definizione del vocabolario Treccani la personalità è "l'insieme di quelle disposizioni e funzioni affettive, volitive e cognitive che si sono progressivamente combinate nel tempo ad opera di fattori genetici, di dinamiche formative e di influenze sociali, fino a costituire una struttura relativamente stabile e integrata riconosciuta dall'individuo come propria, ed espressa di volta in volta nel proprio particolare modo di interagire con l'ambiente, di determinare i propri scopi, di regolare il proprio comportamento", mentre la grinta è "aggressività, volontà e decisione d'un atleta a cercare coraggiosamente il contatto o la lotta con l'avversario". Tanto per fare un esempio, Moretti è un giocatore di personalità, Glik di grinta. Entrambi sono bravi e danno tutto per la causa, ma hanno caratteristiche diverse e nell'insieme della squadra finiscono per essere complementari.
Con il Verona, ma più in generale in tutte le partite, ogni singolo giocatore del Torino dovrà attingere alle sue migliori qualità e puntare a fare in campo la cosa giusta, senza strafare per dimostrare chissà che cosa. La squadra dovrà giocare con personalità, conoscendo quindi i propri pregi e tenendo conto degli inevitabili difetti, preoccupandosi di fare ciò di cui è capace con semplicità e costringendo l'avversario ad adeguarsi e non adattandosi o aspettando che faccia la prima mossa. Concentrazione, determinazione e soprattutto personalità permetteranno al Torino di, come si suole dire, "fare la sua partita" e molto probabilmente, meglio quasi sicuramente, di tornare a casa con i tre punti, con tutto il rispetto e senza nulla togliere all'Hellas Verona.
RASSEGNA STAMPA
Torino, Tuttosport: "Si ferma anche Moretti, ora è allarme rosso"
12.09.2015 08.33 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Sosta tutt'altro che fortunata per il Torino. L'edizione odierna del quotidiano Tuttosport mette in evidenza gli infortuni di Maksimovic e Gazzi, poi la febbre per Silva, la contusione con l'Under 21 di Benassi e ieri Giampiero Ventura ha dovuto fare i conti anche con un problema al polpaccio per Moretti che rischia di saltare la trasferta di Verona.
PROBABILI FORMAZIONI
Le probabili formazioni di Verona-Torino - Out Hallfredsson, c'è Belotti
Fischio d'inizio stasera alle ore 12.30. Diretta testuale, pagelle e voci dei protagonisti su TMW!
12.09.2015 06.36 di Alessandro Cavasinni Twitter: @Alex_Cavasinni
Match che si preannuncia scoppiettante tra Hellas Verona e Torino, due squadre che giocano sempre a viso aperto senza tatticismi esasperati. Dopo il pareggio casalingo all'esordio, i gialloblu hanno rimediato un ko a Genova, mentre il Toro si è confermato anche con la Fiorentina dopo i tre punti di Frosinone. Qualche assenza, ma in generale la sensazione che quella del Bentegodi sarà una sfida che non deluderà.
COME ARRIVA IL VERONA - Con Hallfredsson ancora ai box, la regia sarà affidata a Viviani. Ai suoi lati, Mandorlini conferma Sala e Greco nella mediana del consueto 4-3-3. Due ballottaggi in difesa: Romulo ed Helander contendono una maglia a Pisano e Marquez. In attacco, ovviamente, Toni terminale offensivo con Jankovic e Gomez cursori esterni.
COME ARRIVA IL TORINO - Ventura lancia Belotti dal 1'? Possibile. Maxi Lopez è recuperato, ma l'intenzione del tecnico granata sembra quella di puntare sull'ex Palermo al fianco di Quagliarella. Qualche grattacapo in difesa: out Maksimovic e anche Moretti (affaticamento al polpaccio), quindi spazio a Jansson. Per il resto, tutto confermato.
Le probabili formazioni:
VERONA (4-3-3): Rafael; Pisano, Marquez, Moras, Souprayen; Sala, Viviani, Greco; Jankovic, Toni, Juanito Gomez.
Allenatore: Mandorlini.
TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Jansson, Glik; Bruno Peres, Acquah, Vives, Baselli, Avelar; Quagliarella, Belotti.
Allenatore: Ventura.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Abbruscato: "Hellas-Toro, gara tattica. Toni-Pazzini? Si può"
11.09.2015 20.17 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Doppio ex della gara di domenica tra Hellas Verona e Torino, nessuno meglio di Elvis Abbruscato può spiegarci pregi e difetti delle fasi offensive delle due squadre: "E' una partita tra due squadre che hanno idee di gioco consolidate e stanno perseguendo una medesima strada, sulla base di entusiasmo e risultati. Mi attendo una gara tattica, vista la preparazione dei due allenatori. Sono squadre veloci, che puntano sulle ripartenze, anche se con modi e stili di gioco differenti".
Toni-Pazzini, coesistenza possibile?
"Certo, gli attaccanti possono coesistere tra di loro sempre e comunque, non importa la definizione di prima e seconda".
Belotti invece è la scommessa del Toro e già lo paragonano a Graziani:
"I paragoni pesano, è un giovane che entra in gruppo collaudato e mister Ventura lo formerà al meglio. E' un ragazzo che va lasciato crescere per arrivare al Graziani di domani, arriverà in una squadra con tante certezze, deve dimostrare di valere quanto gli attribuiscono".
Per te invece un capitolo completamente nuovo, il Fiorenzuola e la Serie D:
"Sicuramente una esperienza nuova, si torna bambini, si riparte cancellando quello che si è fatto. Qui ci sono ragazzi giovani che corrono e hanno voglia, sono io che mi devo adeguare".
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Pulici: "Toni-Quaglia ancora top. Fossi in Conte m'incazzerei"
11.09.2015 18.22 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Verona-Torino sarà anche la sfida fra due bomber "over" del nostro calcio come Luca Toni e Fabio Quagliarella. "Loro oltre i 30 anni probabilmente valgono più di tutti gli altri attaccanti presenti in campo - spiega a TuttoMercatoWeb.com un grande ex dei granata come Paolo Pulici -. Mi auguro per loro e per il calcio italiano che anche quest'anno possano giocare su alti livelli come hanno fatto la scorsa stagione".
A suo avviso cos'è successo al nostro movimento per quanto riguarda gli attaccanti. Dopo la generazione dei Toni, Totti, Di Natale e Quagliarella sembra essersi creato un vuoto e solo oggi con Zaza, Immobile, Bernardeschi e Berardi pare esserci qualche nuova scintilla.
"Io fossi in conte m'incazzerei perché per trovare attaccanti italiani è quasi costretto a scendere in Serie B. Ci sono tanti stranieri di livello medio basso che tolgono il posto ai nostri ragazzi. A parità di livello, infatti, mi auguro che possano far giocare un italiano. Che in Italia non fosse più possibile trovare giovani attaccanti di valore non me lo sarei mai aspettato".
Fra i giovani c'è anche il neo granata Belotti. Che ne pensa dell'ex Palermo?
"Finora ha dimostrato di essere un giovane interessante, un ragazzo che ha dalla sua la possibilità di realizzarsi e crescere. Piano piano, passo dopo passo".
Le piace per Belotti il confronto con Bobo BVieri?
"Non ho mai sopportato i paragoni e mai li sopporterò. Un ragazzo deve pensare solo a giocare ed essere se stesso".
ALTRE NOTIZIE
Verso Verona-Torino: ballottaggio Belotti-Maxi per affiancare Quagliarella
11.09.2015 12.10 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
La certezza per in attacco per il Torino si chiama Fabio Quagliarella. L'attaccante ex Juventus sarà il punto di riferimento del reparto avanzato di Giampiero Ventura per l'intera stagione e settimana dopo settimana, per il posto al suo fianco, si aprirà il consueto ballottaggio tra i vari Maxi Lopez, Martinez, Belotti e Amauri. In vista della gara contro il Verona i due attaccanti a giocarsi la maglia da titolare saranno proprio l'argentino ex Samp e il giovane italiano, con quest'ultimo che alla fine potrebbe spuntarla per fare il suo personale esordio in granata in gare ufficiali.
SERIE A
Torino, Belotti: "Volevo fortemente venire qui. Obiettivo Europa"
11.09.2015 11.53 di Pietro Lazzerini
Il nuovo attaccante del Torino Andrea Belotti è stato presentato quest'oggi in sala stampa accompagnato dal presidente Urbano Cairo. Ecco quanto raccolto da TorinoGranata.it: "Mi sento bene sin dal primo giorno, tutti mi hanno accolto bene. Sono pronto per esordire a Verona, so quello che devo fare con i miei compagni. Mi impegno al massimo, se il Mister mi sceglierà mi devo far trovare pronto. Doppia cifra? È un obiettivo, posso dare tanto per questa maglia, voglio regalare grandi cose al Toro. Il nove? È il numero per eccellenza per l'attaccante, non me lo sono lasciato sfuggire. Graziani? Non ci sono giocatori uguali. Per il Toro è stato un grande, ma io non ho ancora fatto nulla, ma dimostrerò tutto sul campo. La crescita che mi può garantire il Toro è grande, tutti mi hanno voluto e volevo fortemente venire al Torino. È stata la mia unica scelta. La trattativa? Il direttore Petrachi mi ha chiamato e mi ha passato Ventura, che ha espresso il fatto che io ero la loro prima scelta. Zamparini continuava a tirare, anche se mi sono messo sul mercato dal primo minuto. Per fortuna alla fine si è risolto tutto per il meglio. Il rapporto con Zamparini? Mi ricordo che fece un intervista in cui disse che il mio valore era di 25 milioni, ma poi ha rilasciato le interviste che conosciamo. Tuttavia, la favola con il Palermo è finita, ora è iniziata quella con il Toro. Inoltre, Maresca mi ha parlato bene di questo ambiente, ma ero già convinto da me. Pressione? So che sono arrivato in una grande, ma sono ancora giovane e posso ancora migliorare e dare tanto. Dove possiamo arrivare? Questo Toro può arrivare in alto, ma solo passo per passo, ascoltando i consigli del Mister e agendo con grande concentrazione arriveranno risultati. L'Europa? È un obiettivo, faremo tutto quello che serve per raggiungerlo. Quagliarella? So che con lui al mio fianco posso migliorare tanto, prenderò tanto spunto da lui. Il Palermo? Ringrazio i compagni e i tifosi, ho dato dato per quella maglia e spero che i tifosi ne siano grati".
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Verso Verona-Torino: ancora panchina per Pazzini. Avanti con il 4-3-3
11.09.2015 11.40 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Ancora una volta rimandato l'esordio dal primo minuto di Gianpaolo Pazzini in coppia con Luca Toni al centro dell'attacco del Verona. Il tecnico degli scaligeri Andrea Mandorlini sembra infatti essere orientato a confermare il 4-3-3 e proprio per questo ci sarà spazio soltanto per una prima punta di ruolo, con il bomber di Pavullo che sarà il titolare. Ai suo lati agiranno Jankovic e Juanito Gomez, con l'ex attaccante del Milan pronto a entrare a gara in corso.
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11.09.2015 11.40 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Ancora una volta rimandato l'esordio dal primo minuto di Gianpaolo Pazzini in coppia con Luca Toni al centro dell'attacco del Verona. Il tecnico degli scaligeri Andrea Mandorlini sembra infatti essere orientato a confermare il 4-3-3 e proprio per questo ci sarà spazio soltanto per una prima punta di ruolo, con il bomber di Pavullo che sarà il titolare. Ai suo lati agiranno Jankovic e Juanito Gomez, con l'ex attaccante del Milan pronto a entrare a gara in corso.
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Torino, l'attacco anti Verona con il dubbio Belotti e Quagliarella o Lopez
Belotti e Maxi Lopez sono stati provati insieme in amichevole la scorsa settimana. Quagliarella ha sempre segnato nelle prime due gare di campionato. Da valutare le condizioni fisiche di Gazzi, Benassi e Silva.
11.09.2015 06.45 di Elena Rossin
Nella mattinata sarà presentato ufficialmente Andrea Belotti e questo potrebbe voler dire che domenica Ventura è intenzionato a faro giocare al Bentegodi. C'è da capire se l'ex giocatore del Palermo sarà in campo fin dal primo minuto oppure se entrerà a partita in corso. Oltre a questo c'è il dubbio su chi sarà il suo compagno di reparto. Nell'amichevole disputata venerdì scorso con la Pro Settimo Eureka Belotti è partito titolare e al suo fianco c'era Maxi Lopez e poi nella ripresa per sedici minuti ha cambiato compagno passando dall'argentino ad Amauri prima di lasciare il posto a Quagliarella. Quanto possa essere indicativa un'amichevole con una squadra che milita in serie D è tutto da vedere, però potrebbe essere stata una spia, diretta o indiretta, per comprendere meglio le intenzioni di Ventura.
Posto che ben difficilmente il mister granata manderà in campo Belotti e Martinez come coppia titolare così come si potrebbe accantonare l'idea del duo formato da Belotti e Amauri, quindi l'interrogativo è, se Andrea sarà schierato fin dal primo minuto, chi sarà fra Quagliarella e Maxi Lopez a formare con lui il tandem d'attacco? L'anno scorso contro il Verona in trasferta, il sette febbraio, Ventura schierò Quagliarella, sostituito al ventisettesimo del secondo tempo da Amauri, e Martinez e la partita terminò con la vittoria granata per tre a uno e i gol di Martinez, Quagiarella su rigore ed El Kaddouri più quello di Toni per il Verona. Nella gara d'andata, il ventuno settembre all'Olimpico, invece, Ventura si affidò sempre a Quagliarella, al quale poi subentrò Larrondo al ventiseiesimo della ripresa, e ad Amauri e la gara fu vinta dai veneti per uno a zero con rete di Ionita. Quagliarella è sempre stato schierato l'anno scorso contro il Verona di conseguenza poiché sta bene e nelle prime due gare di questo campionato ha sempre segnato verrebbe da dire che lasciarlo fuori sarebbe un azzardo e allora dovrebbe essere Fabio a fare coppia con Belotti. Ma c'è pur sempre il precedente dell'amichevole della scorsa settimana e Andrea ha fatto coppia per un tempo con Maxi Lopez. Qualche dubbio resta, l'importante che non ne abbia troppi Ventura.
Le decisioni dell'allenatore del Torino però potrebbero essere anche influenzate da altri fattori. Ieri Gazzi ha dovuto interrompere l'allenamento per un trauma distorsivo alla caviglia destra e le sue condizioni sono da valutare e Benassi ha ancora svolto un programma personalizzato a causa della contusione alla coscia destra, accaduta durante il match dell'Under 21 contro la Slovenia martedì. Anche Gaston Silva non si è allenato ieri, però, lui è stato fermato da un attacco febbrile. E' evidente che soprattutto la composizione del centrocampo possa influire sulle scelte degli attaccanti, quindi quanto e con chi giocherà Belotti dipenderà non solo dall'avversario, ma anche da come stanno i suoi compagni di squadra oltre che da quanto lui stesso ha già appreso del sistema di gioco del Torino e dall'altro attaccante con il quale si trova, per caratteristiche tecniche, in maggiore sintonia.
RASSEGNA STAMPA
Torino, La Stampa: "Bovo-Maksimovic, Ventura va sull'usato sicuro"
10.09.2015 09.43 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
L'edizione odierna de La Stampa riserva spazio al Torino di Giampiero Ventura, tecnico che lavora in vista del match di domenica alle 12.30 contro il Verona. L'infortunio di Nikola Maksimovic (23) ha obbligato il mister a modificare, suo malgrado, un impianto solido come quello difensivo. Sarà Cesare Bovo (32) a sostituire lo sfortunato serbo, costretto ai box fino almeno a metà novembre. Ventura, domenica all'ora di pranzo, ripartirà dunque dall'usato sicuro.
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Torino, niente di grave per Benassi: con il Verona ci sarà
09.09.2015 22.38 di Daniel Uccellieri
Sospiro di sollievo per il Torino. Rientra l'allarme per Marco Benassi, che era uscito in barella in occasione della sfida fra Italia Under 21 ed i pari età della Slovenia. Come riporta alfredopedulla.com il giovane centrocampista ha subito solo una forte contusione e contro il Verona dovrebbe essere regolarmente al suo posto.
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Fattori: "Verona-Torino? Gara aperta le squadre che punteranno a vincere"
10.09.2015 06.41 di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
Stefano Fattori è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Fattori da calciatore ha fatto la trafila nelle giovanili del Verona e in seguito ha giocato in prima squadra dal 1993 al '97, ha proseguito la carriera di difensore militando anche in due distinti periodi nel Torino dal 1997 al '99 e in seguito dal 2000 al 2003. Attualmente è un direttore sportivo. Con lui abbiamo parlato della prossima partita fra Hellas Verona e Torino e delle due squadre.
Dopo i cambiamenti effettuati in estate il Verona ha iniziato non benissimo il campionato pareggiando con la Roma e perdendo con il Genoa, mentre il Torino ha vinto con Frosinone e Fiorentina, che partita sarà fra le sue ex squadre?
"Secondo me sarà una partita aperta e tutte e due le squadre vorranno portare a casa il massimo. Il Toro ha iniziato molto bene la stagione e il Verona sicuramente vorrà riscattare il brutto risultato con il Genoa, dopo la buona gara che aveva fatto con la Roma".
Tatticamente che partita ci si può aspettare?
"Entrambe le squadre hanno giocatori di qualità e di categoria, dipenderà un po' da come giocherà il Verona e con quale modulo perché c'è sempre la diatriba se cambiare il modulo oppure continuare a utilizzare il 4-3-3. Conoscendo le due squadre soprattutto all'inizio e nel primo tempo potrebbe esserci una fase di studio e per sbloccare il risultato magari ci vorrà un episodio, mentre nella ripresa la gara potrebbe essere giocata più a viso aperto".
Nel complesso del campionato come si collocano Torino e Verona?
"Hanno obiettivi diversi. Il Torino in questi anni ha lavorato molto bene e ha ringiovanito la rosa prendendo però giocatori di qualità, valore e parecchi sono italiani, sta quindi facendo un ottimo percorso e credo che questo gli dia frutti come si è visto. Il Verona deve consolidarsi e puntare a mantenere la categoria sperando di ottenere anche qualche cosa di più come avvenne il primo anno dopo il ritorno in serie A".
Le aspirazioni dei tifosi granata e gialloblù, quindi ritorno in Europa League e qualche cosa di più della salvezza, sono in linea con le possibilità delle due squadre?
"Soprattutto i tifosi del Toro è giusto che sognino e incitino la squadra a raggiungere obiettivi importanti, anche se siamo solo all'inizio. Il Verona dopo la sconfitta con il Genoa sta pensando a che tipo di campionato potrà fare. Le due tifoserie sono le più belle d'Italia e credo che domenica ci sarà una bella cornice di pubblico e il sostegno alla propria squadra non verrà mai meno".
Nel Torino quest'anno potrebbero sorgere parecchi dualismi: Zappacosta e Peres, Acquah e Benassi, Baselli e Obi e Prcic, Avelar e Molinaro e poi ci sono Jansson, Silva, Martinez e Belotti che puntano a ricavarsi spazi importanti. Una risorsa per l'allenatore o potenziali problemi di gestione?
"La concorrenza è uno stimolo e penso che i giocatori la prendano sempre nel migliore di modi. Per l'allenatore invece sono scelte in più. Credo che Torino e Verona fino al turno infrasettimanale del 22-23 daranno un po' di continuità e di conseguenza ci sarà meno turnover, a parte chi starà fuori a causa d'infortuni lasciando spazio ai compagni di ruolo. Il turnover invece inevitabilmente sarà fatto quando gli impegni saranno più ravvicinati. Chi troverà meno spazio adesso avrà modo poi di farsi trovare pronto e dare il contributo in modo da proporsi come soluzione differente e valida per l'allenatore. E' sempre meglio avere una panchina di qualità e ragazzi di valore durante gli allenamenti in settimana, è un valore aggiunto".
In tanti si chiedono se Toni e Pazzini possono convivere oppure se è meglio che siano abbinati ad altri attaccanti? Lei che opinione ha?
"Hanno già giocato insieme nella Fiorentina e possono convivere se viene trovata la soluzione tattica ideale. Il Verona sta facendo un percorso di crescita e piano piano durante il campionato ci sarà qualche cambiamento, ma per adesso, credo, che si voglia ancora mantenere il modulo che ha dato buoni risultati negli ultimi due campionati. Magari è ancora un po' presto per far giocare insieme Toni e Pazzini, ma si arriverà a questo".
Non c'è il rischio che il Verona sia poi troppo sbilanciato in avanti?
"Dipende sempre dagli interpreti e dall'approccio alla gara. Credo che i due attaccanti si possano mettere insieme in campo senza pregiudicare l'aspetto tattico, bisognerà cambiare un po' il modulo e magari avere interpreti diversi negli altri ruoli".
Come andrà a finire la partita tra Hellas Verona e Torino?
"Ci sarà una grande voglia di fare bene da parte del Verona, però il Torino in questo momento sta bene mentalmente. Speriamo che sia una partita con tanti gol e che finisca con un pareggio, così io sono contento perché sono due squadre che mi stanno a cuore: il Verona è quella della mia città e al Torino ho passato dei bellissimi anni. Un due a due avvincente sarebbe un bello spot per il calcio".
Cambiando argomento e parlando di lei, fino alla scorsa stagione era il responsabile del settore giovanile del Sassuolo adesso che cosa farà?
"Sono in attesa d'iniziare una nuova avventura e aspetto una chiamata, anche se adesso il periodo non è dei migliori. Mi sto aggiornando e domenica ci sarò anch'io allo stadio Bentegodi. In questo periodo ho la possibilità di vedere più partite rispetto a quando si lavora per una realtà professionistica e si ha meno tempo per farlo. Mi aggiorno per essere pronto alla prossima avventura da cinque anni faccio scouting, sono stato responsabile del settore giovanile e ho fatto il corso a Coverciano per direttore sportivo e questa è la strada tracciata per il mio futuro nel calcio".
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Verona, solo crampi per Marquez ma sfida contro il Torino a rischio
09.09.2015 12.57 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Il difensore del Verona Rafa Marquez è stato sostituito anzitempo nella sfida del suo Messico contro l'Argentina della notte scorsa e le sue condizioni facevano preoccupare il club gialloblu. Lo stesso capitano della Nazionale messicana, ai microfoni di Espn Deportes ha però specificato che la sua sostituzione è stata dovuta soltanto a un problema di crampi. Sarà comunque difficile vederlo in campo contro il Torino domenica prossima, visto il tour de force al quale è stato sottoposto nell'ultima settimana. A riportarlo è TgGialloblu.it.
SERIE A
Serie A, i volti nuovi: Souprayen, dalla B francese a Gervinho
08.09.2015 18.42 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
Samuel Souprayen è la rivelazione di questo primo scorcio di campionato per l'Hellas Verona. Scelto come titolare - pure un po' a sorpresa - da Mandorlini nella prima gara contro la Roma, marcando, e anche bene, Gervinho. Ed è stato un ottimo exploit per questo ventiseienne difensore arrivato dal Digione, società di Ligue 2, dopo avere rischiato la promozione nella massima serie francese. Rimane però una discreta scommessa per l'Hellas Verona, finora vinta. Nella seconda gara ha dimostrato meno rispetto alla gara con i giallorossi, mettendo in difficoltà - nelle sue discese - pure Issa Cissokho.
Uno degli ultimi difensori a essere passati dalla Ligue 2 francese alla Serie A italiana è stato Mehdi Benatia, prima di essere lanciato verso palcoscenici ancora migliori. Per Souprayen è ancora molto, troppo presto. Bigon però avrebbe voluto portarlo anche al Napoli e lo aveva segnalato prima ancora di firmare con il Verona. Qualcosa vorrà pur dire.
SERIE A
Serie A, i volti nuovi: Winck, figlio d'arte scelto da Dunga
07.09.2015 17.01 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
Avrà bisogno di un bel periodo di ambientamento, soprattutto considerando che il suo avversario per una maglia da titolare è Eros Pisano. Ma Claudio Winck, brasiliano ventunenne dell'Hellas Verona, in patria è considerato come uno dei migliori giovani della sua generazione. Nasce però come mediano offensivo, tanto che nel 2010 è entrato in mezzo a una disputa fra il Gremio - dove è nato come calciatore - e l'Internacional, società che poi lo ha lanciato nel grande calcio. Scelto da Carlos Dunga, tecnico della società di Porto Alegre nella stagione 2012-13, nonché ex selezionatore (ora attuale) della nazionale verdeoro.
Chissà che il buon ex centrocampista non lo possa seguire pure nella sua esperienza in Italia. Winck è figlio d'arte di Sergio Winck. E nipote d'arte di Luiz Carlos, stella brasiliana tra la fine degli anni ottanta e l'inizio dei novanta, argento alle Olimpiadi di Los Angeles e Seul. Era già stato trattato a gennaio scorso e la sua duttilità (potendo giocare anche da esterno destro offensivo) potrebbe presto fargli ritagliare un posto nell'undici base.
ALTRE NOTIZIE
Torino, Belotti convince Ventura: possibile titolare contro il Verona
06.09.2015 19.14 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Andrea Belotti scala gerarchie in casa Torino: secondo quanto riferito da Tuttosport, l'attaccante, arrivato dal Palermo nel mercato estivo, starebbe convincendo Giampiero Ventura attraverso l'impegno in allenamento e i gol in amichevole, ad esempio il poker messo a segno due giorni fa contro l'Eureka. Il tecnico granata starebbe infatti pensando ad affidargli una pettorina da titolare nel prossimo match di campionato al Bentegodi contro il Verona.
RASSEGNA STAMPA
Hellas, Corriere di Verona: "L'inedito inizio a secco di Toni"
05.09.2015 08.53 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Fa specie, vederlo ancora a quota zero gol fatti. Certo, sono state giocate soltanto due giornate di Serie A, ma il discorso è che Luca Toni, a Verona, aveva abituato tutti bene fin dall'inizio del campionato. Nel 2013 segnò, al Bentegodi, la doppietta che ribaltò il Milan. Nel 2014, alla seconda, rimise in equilibrio, su rigore, la partita che l'Hellas stava perdendo, e che poi vinse, col Palermo. Per adesso, invece, Toni, capocannoniere uscente del torneo, è a secco, riporta il Corriere di Verona. Ma il (micro) digiuno di Re Luca già suona come un avvertimento per il Torino, prossimo avversario dell'Hellas. Difficile che uno come lui resti senza segnare per più di qualche settimana.
ALTRE NOTIZIE
Torino, l'infortunio di Maksimovic cambia gli scenari
Il difensore serbo è stato sottoposto a intervento chirurgico al piede sinistro. Bovo ha qualche fastidio muscolare.
04.09.2015 07.26 di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
Nikola Maksimovic è stato operato ieri sera. L'intervento è consistito nella riduzione e nella stabilizzazione della frattura del quinto metatarso del piede sinistro e il giocatore dovrebbe, il condizionale è d'obbligo, poter tornare ad allenarsi con i compagni fra due mesi, quindi a novembre. Per quel che riguarda il tornare a giocare ci potrebbe volere un po' più di tempo, dipenderà da quanto gli occorrerà per ritrovare la piena forma.
In teoria Bovo dovrebbe sostituire Maksimovic, ma Cesare ha sempre la spada di Damocle dei fastidi muscolari che anche mercoledì l'hanno costretto a svolgere un allenamento personalizzato per superare le noie muscolari che lo affliggono da un certo periodo e sperare di essere a disposizione per la trasferta di Verona con l'Hellas dopo la sosta per gli impegni della Nazionale. Oggi Bovo non giocherà l'amichevole a Settimo Torinese contro la Pro Settimo Eureka con calcio d'inizio alle ore 15 e neppure Zappacosta e Avelar, anche loro alle prese con qualche problema fisico.
Nel caso Bovo non dovesse farcela a recuperare per la ripresa del campionato Ventura dovrà apportare qualche modifica al reparto difensivo. La più semplice è spostare Glik sulla destra e mettere al centro Jansson. Altra possibilità è l'utilizzo di Silva, ma il ragazzo è abituato a giocare a sinistra. Vives potrebbe essere arretrato in difesa, giocherebbe fuori ruolo, ma si tratta di sopperire a un'emergenza. Mantovani, che è in forza alla Primavera come fuori quota e ha svolto la preparazione estiva con la prima squadra, rappresenta un'ulteriore soluzione. Poi ci sono Zappacosta e Peres che ipoteticamente possono ricoprire il ruolo di centrali difensivi, ma hanno caratteristiche più offensive che difensive e questo potrebbe non dare sufficienti garanzie di copertura a protezione di Padelli. Oltretutto anche Zappacosta deve guarire dalla mioentesite al muscolo semimembranoso della coscia sinistra che gli era stata diagnosticata il 31 agosto e aveva una prognosi di cinque-sette giorni. Da escludere che il Torino possa prendere uno svincolato, le rose da quest'anno sono bloccate a 25 giocatori e per affidarsi a un under 21 che non conosce il gioco di Ventura, tanto varrebbe ed anche meglio utilizzare Mantovani.
Soluzioni per sostituire Maksimovic ce ne sono, quanto il Torino possa patire l'assenza del serbo dipenderà da come riuscirà a giocare chi lo sostituirà e dalla reazione di tutta la squadra. Non ci voleva l'infortunio durante gli impegni con la Nazionale di Maksimovic, ma non bisogna fasciarsi la testa perché un gruppo rodato come quello granata può sopperire al problema senza subirne conseguenze negative, guai fosse il contrario e bastasse l'assenza, seppur prolungata, di un elemento per vedere traballare l'intera squadra. In bocca al lupo a Nikola per una pronta guarigione e un ritorno sugli stessi livelli di prima.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
12.09.2015
Mandorlini: «Hellas volitivo
Pronti a battere il Toro»
Mandorlini: l'obiettivo è battere il Toro
Tempo di tornare alla vittoria. Andrea Mandorlini vuole battere il suo Torino, società che lo accolse giovanissimo agli inizi della sua carriera. Il passato è lontano, il presente richiede una bella prestazione e possibilmente tre punti. «Abbiamo voglia di raccogliere il massimo, la squadra durante la sosta ha lavorato molto bene. Ci sono tutte le premesse per fare bene», le parole di Mandorlini oggi pomeriggio a Peschiera dopo la rifinitura a porte chiuse di stamattina.
Il Verona ha recuperato Marquez, titolare domani. Sicuro l'impiego dl primo minuto di Viviani, mentre Romulo partirà dalla panchina. Pesa l'assenza di Hallfredsson per infortunio, ma Mandorlini non è preoccupato «perché abbiamo una rosa ampia e con buone soluzioni». La più gettonata è Greco, in alternativa Ionita. «Pazzini e Toni? Si sono allenati a singhiozzo, solo domani comunque deciderò la formazione», ha tagliato corto Mandorlini, che completerà la catena di destra con Pisano e Sala, in attesa del miglior Romulo destinato comunque a giocare uno spezzone consistente di gara. «Il Torino è forte – ha concluso Mandorlini – non a caso la squadra è stata costruita per qualificarsi per l'Europa League. E Ventura è uno dei migliori allenatori in circolazione. Il Toro ha valori importanti, ma noi daremo tutto per vincere. Dobbiamo cominciare di nuovo a fare punti».
Alessandro De Pietro
12.09.2015
La sosta per gli impegni della Nazionale restituisce al campionato un Torino a punteggio pieno dopo due giornate, con sei punti di vantaggio sui «cugini» bianconeri. A Torino c'è fiducia tra i tifosi verso la squadra di Ventura, anche se preoccupa un pò la tradizione negativa dei granata nelle partite disputate all'ora di pranzo, come sarà la sfida in programma domani al Bentegodi contro l'Hellas. Contro gli scaligeri il Toro rischia di affrontare l'impegno con una situazione di emergenza in difesa: oltre all'infortunio di Maksimovic, destano preoccupazione le condizioni di Moretti, che nell'allenamento odierno ha accusato i sintomi di un affaticamento muscolare. Le condizioni dell'ex genoano verranno valutate durante la seduta di rifinitura in programma domattina. (...)
11.09.2015
Emil non c'è Viviani parte da titolare
Federico Viviani
Greco sul centrosinistra e Viviani davanti alla difesa. Il Verona molto probabilmente assorbirà secondo logica l'assenza di Emil Hallfredsson, domenica col Torino per la prima volta costretto alla tribuna dopo l'infortunio nella partita col Genoa. Per Viviani sarà la prima da titolare, Greco invece è in vantaggio su Ionita comunque in deciso recupero e carta che Mandorlini appena ha potuto s'è sempre giocato piuttosto volentieri. Un punto di domanda c'è anche in difesa, perché Rafa Marquez solo ieri mattina è rientrato dagli Stati Uniti dopo le amichevoli giocate con Trinidad e Argentina svolgendo nel pomeriggio un allenamento a Peschiera senza i compagni che in campo c'erano andati in tarda mattinata.
11.09.2015
Colucci e quel «cucchiaio» per la storia
«Quella sfida resta ancora oggi uno dei momenti più bella della mia carriera Toni? Giocatore unico»
Beppe Colucci in maglia Hellas al Bentegodi
L'uomo del cucchiaio verso Michele Cossato non ha squadra. Beppe Colucci vaga fra una panchina, una poltrona di direttore sportivo ed un percorso da calciatore finito un anno fa proprio con la Reggina che ferì a morte il 24 giugno del 2001, quando l'Hellas fu ad un passò dalla Serie B. «È ancora oggi uno dei ricordi più belli della mia vita calcistica, come la rifinitura ad Old Trafford prima di una gara di Coppa dei Campioni contro il Manchester United quando giocavo nel Bordeaux», ricorda Colucci, uno dei primi giovani italiani ad andare all'estero. Come è successo a Jacopo Sala.
10.09.2015
Dai social network al Toro Romulo ritrova il sorriso
Bosko all'ora di pranzo, Jankovic esulta dopo il gol al Cagliari
Rinnova il suo profilo twitter e punta l'obiettivo sulla sfida con il Torino per cancellare una stagione difficile. Romulo ritrova il sorriso alla vigilia della sfida con i granata. «Mi trovate su @romulocaldeira2 - ammette il centrocampista brasiliano - e fra poco ci sarà anche una fanpage su Facebook e aprirò un sito internet personale». Dall'attività sui social network alla prossima gara di campionato. «Il Torino è partito molto bene, anche l'anno scorso ha fatto un bel campionato - ammette -. Noi abbiamo fatto solo due partite, ma il pareggio con la Roma per noi vale come una vittoria. Ci stiamo preparando bene, il mister ci sta allenando per affrontare il Toro lavorando molto sulla tattica. Sono sicuro che domenica faremo una grande prestazione».
Romulo è tornato all'Hellas dopo una stagione tormentata ma ha tanta voglia di rilanciarsi. «Ho ritrovato il Verona di sempre, quello che ha tanta voglia di vincere - aggiunge -. Il mister è sempre carico, pronto a tirare fuori il massimo per affrontare gli impegni del campionato. Sono arrivati molti calciatori forti, tra questi Pazzini, che ci aiuterà tantissimo. Speriamo che il Verona possa fare un campionato migliore rispetto agli anni passati. La mia condizione fisica? Sono stato fermo un anno, devo ancora lavorare, sto già trovando il ritmo. Il mister mi sta chiedendo di spingere e così sto facendo, la settimana scorsa ho lavorato abbastanza forte. Non so se ci sarà dal primo minuto, non ho ancora il ritmo partita, in cui di solito macino parecchi chilometri durante i 90 minuti, sono comunque a disposizione del mister. Non ho nessun problema a giocare come terzino, a centrocampo oppure come esterno alto. Prandelli voleva portarmi ai Mondiali proprio perché facevo tre ruoli».
Il lungo periodo di inattività non ha minato l'ottimismo di Romulo, la pubalgia è diventata anche una lezione di vita. «Durante questo anno difficile ho imparato molte cose, anche a dare più valore alla vita - conclude il centrocampista dell'Hellas -. In un momento difficile, in cui ti viene da piangere perché non riesci a lavorare come verresti devi imparare a tirare fuori le cose belle. Come sapete la mia vita non è stata facile, sono abituato ai momenti difficili e so come superarli. Ora mi sento più forte mentalmente, spero di poter aiutare i ragazzini che possono avere questo problema».
09.09.2015
Mezzogiorno e mezzo di fuoco Una digestione difficile per l'Hellas
Nove precedenti all'ora di pranzo, i gialloblù hanno perso quattro volte Solo due i pareggi. Tre le vittorie contro Sampdoria, Cagliari e Livorno
Bosko all'ora di pranzo, Jankovic esulta dopo il gol al Cagliari
I bioritmi sono diversi. Le abitudini anche. Dalla pasta alle nove alla sveglia che suona prima. Giocare a mezzogiorno e mezza piace a pochi, anche se così la giornata finisce prima del solito e a metà pomeriggio puoi essere già a casa o in viaggio per chissà dove. Parecchi giocatori ragionano in questo modo. Il Verona la partita piazzata al posto del pranzo spesso non l'ha digerita affatto, perdendo quattro volte in nove occasioni ma anche vincendone tre. Il cammino è stato comunque sempre abbastanza faticoso, a parte qualche eccezione.
LA PRIMA VOLTA. Il primo antipasto alle 12.30 conserva la data del 18 gennaio di quattro anni fa, quando il Varese nel frattempo passato dalle mani di Benny Carbone a quelle di Rolando Maran impose a casa sua lo 0-0 all'Hellas, primo di quattro incroci compresi i due amarissimi delle semifinali per andare in Serie A. Nella stagione della promozione, quella successiva, a rovinare la giornata al Verona ci pensò il Novara dell'ex Alfredo Aglietti, aiutato da un gol di Pesce assistito da Seferovic, adesso all'Eintracht Francoforte, l'estate dopo inseguito a lungo dal Verona ma che alla fine firmò per la Real Sociedad. I passi falsi delle 12.30 erano però solo agli inizi. E le gioie vere ancora lontane.
BOCCONI AMARI. L'aperitivo, il primissimo, di Serie A è del 10 novembre del 2013. Il Verona, a Marassi col Genoa, pagò molto caro un avvio morbido e suicida che permise al Grifone di andarsene in fuga con il gol di Portanova, che adesso gioca in Serie D nel Siena, ed una perla di Kucka. Prima di quello scivolone l'Hellas aveva vinto al Bentegodi con Sampdoria e Cagliari, subito dopo inciampò nel derby col Chievo e perdendo 4-3 a casa della Fiorentina. Il 26 gennaio non bastò un siluro di Emil Hallfredsson per raddrizzare la contesa con la Roma, che aveva provato a scappare con la rete di Ljajic e prese definitivamente il largo con il guizzo di Gervinho e il rigore di Totti fischiato per un fallo molto dubbio di Gonzalez ai danni di Torosidis. Meno di un mese dopo a Livorno, il 23 febbraio, quasi a vanificare lo splendido primo tempo del Verona contribuì l'amico Leo Greco, che s'inventò il punto del 2-3 dopo il gol di Paulinho ma soprattutto dopo che l'Hellas aveva timbrato tre volte il cartellino in avvio con Bosko Jankovic, Romulo e Luca Toni in una delle tante giornate da fenomeno di Juancito Iturbe. Senza storia anche l'anticipo del 27 aprile, quando al Bentegodi salì un Catania ormai già in Serie B. Toni fece il primo e quasi tutto il secondo, anche se la Lega calcio assegnò l'autogol a Frison. Marquinho e Gomez chiusero i conti una volta per tutte.
FRA DERBY E CAGLIARI. Gli ultimi precedenti delle 12.30 sono stati soprattutto intrecci con il Chievo, che per Verona è stato fin troppo facile definire i «derby della pearà». Passi per quello del 21 dicembre, in pieno inverno, quando un piatto bello sostanzioso aiuta anche a riscaldarsi. Molto più dura da sopportare invece il 10 maggio, a primavera avanzata. Di sicuro all'Hellas i due confronti sono piaciuti poco. Il primo, in bianco e nero per lunghi tratti, lo ravvivò nel finale solo il colpo di testa di Paloschi sul traversone di Zukanovic. Il secondo, più piatto, fu concentrato nel primo tempo e racchiuso negli acuti di Paloschi, Gomez, Toni e Pellissier. Pari e patta, senza i veleni del girone di andata quando il Verona protestò durante e dopo il match per la posizione, effettivamente irregolare, di Paloschi nello stacco vincente fra Moras e Rodriguez. Poco male, perché il pranzo più succulento il Verona l'aveva già consumato a Cagliari il primo giorno di marzo. L'Hellas aveva solo cinque punti di vantaggio sulla terz'ultima, proprio il Cagliari, dominato in lungo e in largo per parecchio tempo, sufficiente per buttarla dentro con Toni e Gomez prima dell'ora di gioco. Daniele Conti segnò alla fine, all'ora del caffè. Troppo tardi.o
Alessandro De Pietro
09.09.2015
Moras è già tornato in gruppo
Vangelis Moras
Vangelis Moras è già tornato a Peschiera, rientrato dopo aver visto tutta la partita dalla panchina con la Grecia lunedì sera a Bucarest contro la Romania in un incontro valido per il gruppo F delle qualificazioni ai prossimi Europei di Francia. La Grecia di Moras, ultima nel girone, è ormai da tempo fuori dai giochi. A Peschiera, ieri pomeriggio alla ripresa, Moras ha lavorato soprattutto con Andrea Zanchetta, collaboratore tecnico di Mandorlini, in una seduta articolata fra tecnica, esercitazioni ad alto ritmo e la solita parte tattica.
LA PARTITELLA. Alla fine dell'allenamento una partitella a campo ridotto di un quarto d'ora. Fisioterapia per Hallfredsson, che continua il suo recupero dopo l'infortunio nel primo tempo nella gara col Genoa. Oggi alle 11 l'ultima seduta della settimana aperta al pubblico. Da domani e fino a sabato la squadra lavorerà alla stessa ora ma a porte chiuse. Verona-Torino, domenica, avrà inizio alle 12.30.
LE ULTIME TESSERE. Lunedì prossimo, 14 settembre, sarà l'ultima data utile per la sottoscrizione della campagna abbonamenti del Verona. La biglietteria 1 del Bentegodi, lunedì, aprirà alle 14 e chiuderà alle 18.30, quando anche la vendita sugli altri canali verrà definitivamente interrotta.A.D.P.
08.09.2015
Conte applaude Toni «Le porte sono aperte»
Luca Toni
Porte sempre aperte. Anche per quelli della vecchia guardia. Anche per Luca Toni. Il ritornello è sempre lo stesso, ma stavolta il sasso l'ha lanciato proprio Antonio Conte, commissario tecnico della Nazionale azzurra che sabato sera a Palermo dopo la vittoria di misura sulla Bulgaria ha raccontato non solo la storia della partita ma anche le condizioni di punte lontane dalle qualità e dalla vena realizzativa del centravanti del Verona. «Se gli Europei fossero stati lo scorso giugno e non a giugno del prossimo anno certamente avrei convocato Toni.
La Nazionale non è preclusa a nessuno. Se uno segna 22 gol in un campionato non puoi non chiamarlo», le parole di Conte, che sta avendo poco dai suoi bomber di nuova generazione e che non può naturalmente accontentarsi solo di attaccanti soprattutto di manovra. «El Shaarawy e Candreva sono esterni, Eder e Gabbiadini attaccanti esterni. Le loro prestazioni non sono paragonabili anche perché gli avversari erano diversi», ha spiegaro Conte, che ha scelto la prima coppia per la partita con la Bulgaria e l'altra per la gara vinta a fatica con Malta.
I centravanti azzurri non attraversano un grande momento. Immobile, passato dal Borussia Dortmund al Siviglia in estate, è lontano dal rendimento espresso due stagioni fa al Torino quando si laureò capocannoniere. Zaza sta facendo fatica a trovare spazio alla Juventus, chiuso da Morata, Dybala e Mandzukic dopo mesi vissuti in sospeso fra un mercato che ad un certo punto l'ha visto vicinissimo al passaggio al West Ham, a testimonianza del fatto che per Allegri non si tratta di una primissima scelta. Resta Pellé, ariete del Southampton, la cui esperienza internazionale a certi livelli è ancora lontana dagli standard di una competizione come l'Europeo. A meno che Conte non decida, magari dopo altri 22 gol, davvero di fare un colpo di telefono a Luca Toni. Che di anni, due settimane prima dell'inizio degli Europei, ne avrà compiuti trentanove.
A.D.P.
08.09.2015
Orgoglio vikingo Emil agli Europei con la sua Islanda
Hallfredsson condivide la sua felicità con Verona «Una gioia unica, abbiamo fatto qualcosa di incredibile Siamo molto compatti, in Francia ci sarà da divertirsi»
La grinta di Emil Hallfredsson, andrà agli Europei con la sua Islanda FOTOSERVIZIO EXPRESS
Saltare buona parte delle prossime vacanze estive non sarà un grosso sacrificio per Emil Hallfredsson. Il popolo d'Islanda aspettava dal 1946 il fischio finale, domenica, di Yevhen Aranovskiy, arbitro ucraino dello zero a zero di Reykjavik col Kazakistan che subito dopo ha scatenato la festa di una nazione che lontano dall'Europa è abituata a vivere da sempre, anche nel calcio, dove ha cominciato ad affacciarsi per davvero 69 anni fa, ma ora pronta a guardare tutti negli occhi alla prossima passerella continentale francese.
CHE MATRICOLA. Da perfetta e splendida matricola. In Islanda non credono ai miracoli, anche se in tre anni la Nazionale vikinga è passata dalla posizione numero 131 del ranking Fifa, il peggior piazzamento di sempre ora occupato dalla microscopica Santa Lucia nelle Piccole Antille, alla numero 23 coi 894 punti di luglio, davanti per un soffio proprio alla Francia e distanziando Russia, Polonia così come i lontani cugini svedesi. L'Italia è sedicesima, leggermente davanti all'Islanda ci sono Danimarca, Costa d'Avorio e Repubblica Ceca, un'altra che ha fatto saltare il banco nel girone dell'Islanda facendo quasi fuori la grande Olanda, terza agli ultimi mondiali del Brasile e appena travolta in Turchia. Hallfredsson l'ultima tappa l'ha vissuta da Verona. Anche se i suoi compagni non si sono dimenticati di lui a partita finita, quando tutta l'Islanda ha capito che era tutto vero. «Dopo la partita contro il Kazakistan - racconta Hallfredsson - sono stato chiamato con l'applicazione FaceTime e ho visto i miei compagni festeggiare. Una gioia immensa. Abbiamo fatto qualcosa di incredibile, raggiunto un traguardo che desideravamo da tantissimi anni». Hallfredsson è uno dei senatori d'Islanda, con 49 presenze e sei gettoni nelle partite di qualificazione. Sempre in prima fila, sempre più bravo. In Nazionale come all'Hellas. Un orgoglio anche per il Verona, che ha visto un sicuro protagonista dei prossimi Europei partire dalla lontana Prima Divisione fino al confronto coi più grandi. Ed un solido contratto di altri due anni col Verona. Nella sua seconda casa.
È SOLO L'INIZIO. Lo sguardo di Hallfredsson corre in Francia, da Parigi a Tolosa. Tutte città da sogno, almeno per un mese: «Adesso in Francia ci sarà da divertirsi, non avremo nulla da perdere. Questo risultato è stato raccolto grazie ad una lavoro certosino fatto dalla Federazione, di cui ora si stanno raccogliendo i frutti. Il nostro segreto è sicuramente il grande gruppo che si è creato, siamo tutti amici e lavoriamo bene insieme. Tra i miei compagni sono uno fra quelli con maggior esperienza, ma io questo bagaglio voglio metterlo sprattutto al servizio del gruppo guidato dal bravissimo Lars Lagerback, l'allenatore svedese che ci ha dato davvero molto». Dura digerire l'eliminazione per mano della Croazia agli spareggi per gli ultimi Mondiali. Era però solo questione di tempo. L'Islanda si sentiva matura, Hallfredsson ancora di più. Talmente forte da battere due volte l'Olanda, da qualificarsi con la personalità della squadra di rango. Solo Inghilterra e Repubblica Ceca, oltre alla Francia padrona di casa, hanno tagliato il traguardo prima dell'Islanda. Adesso tutti guardano con rispetto all'estremo nord d'Europa. Merito anche di un irriducibile vichingo diventato grande con l'Hellas.
Alessandro De Pietro
08.09.2015
Un pezzo «pregiato» del fantacalcio
Il migliore di tutti negli assist. Al livello di Hamsik e Candreva. Emil Hallfredsson è uno dei più cercati di Fantagazzetta, uomo mercato anche per direttori sportivi da salotto e pc. L'anno scorso nessuno ha centrato più passaggi gol di lui. Segreti? Nessuno in particolare. Il solito Hallfredsson. «Non ho segreti particolari, forse un buon piede sinistro. Ovviamente - ha evidenziato Hallfredsson a Fantagazzetta - il merito è da condividere con i miei compagni e soprattutto con chi finalizza i miei passaggi. Sono felice di essere stato il miglior assist man dello scorso campionato, anche se mi piacerebbe segnare qualche gol in più. In questi anni ho scoperto che l'Italia è molto attenta al fantacalcio, spero di aver aiutato a vincere un buon numero di allenatori. Io non c'ho mai giocato, però qualcosa di simile esiste anche in Islanda, lì si che ci giocavo, da piccolo».
Hallfredsson ha provato anche a costruirsi la sua squadra dei sogni, pescando soprattutto nel campionato italiano, senza dimenticare chi sta cercando gloria anche negli Stati Uniti. «Se posso scegliere a livello mondiale - ammette -, in un centrocampo a tre, metterei Pirlo vertice basso e Nainggolan a destra, un vero combattente». Indimenticabile il suo primo gol in Italia, segnato alla Juve e a Buffon quando Hallfredsson era ancora alla Reggina. «Non potrò mai dimenticarlo - racconta il centrocampista islandese -. Era un tiro che ho sempre sognato di realizzare. Poi considerando che in porta c'era Buffon è stato davvero emozionante e inaspettato». Il presente però viene prima del passato. E il presente si chiama ancora Hellas. «Il mio obiettivo è riuscire a dare sempre il massimo del mio potenziale per aiutare i miei compagni - conclude Hallfredsson -. Per quanto riguarda la squadra, invece, credo che la salvezza sia fondamentale e vorrei arrivasse il prima possibile».
07.09.2015
La missione di Romulo? «Riconquistare l'Hellas»
«La pubalgia ha condizionato il mio campionato Un periodo duro ma sono cresciuto anche come uomo Ritrovo una squadra affiatata, possiamo fare bene»
«Io faccio quello che dice miu mister...». Era questo, con quel simpatico "miu", l'allegro intercalare di Romulo Souza Orestes Caldeira, conosciuto soltanto come Romulo, quando era tra i giocatori più gettonati del campionato italiano, in uno degli anni di grazia dell'Hellas in A, due stagioni orsono, quando da «matricola» lottò fino alla fine per arrivare in Europa.Una forma di grande rispetto per chi - come il diesse Sogliano prima e il tecnico Mandorlini poi - l'aveva «ripescato» dalla Fiorentina e rilanciato nel paradiso del pallone. Già, anche perché mister Montella nel pendolino brasiliano ormai vedeva soltanto un terzino e neanche titolare inamovibile. Sogliano dopo aver prolungato la carriera a Toni, ha provato pure a rivitalizzare il carioca una stagione straordinaria per lui, a volte nelle valutazioni superava perfino il «fenomeno» Iturbe o il goleador Toni. Correva, correva e faceva segnare i compagni e qualche volta ci pensava pure lui.
Il decimo posto, l'ultima rete con la Lazio nello spareggio di Euro League rovinato dal signor Mazzoleni e poi la Juventus e la nazionale. Lui un altro oriundo pronto per il mondiale brasiliano. Tre milioni e mezzo di euro di riscatto del proprio cartellino alla Fiorentina. Con i bianconeri pronti subito a sborsare un milione di euro di valorizzazione se avesse giocato il 60 per cento delle gare e con riscatto obbligatorio con base i milioni di euro che sarebbero finiti nelle casse gialloblù. Non c'è che dire una grande operazione non solo tecnica ma anche economica, quest'ultima è rimasta soltanto sulla carta. Gli adduttori che fanno male, la Nazionale che sfuma alla vigilia del mondiale, Prandelli che deve rinunciare al centrocampista gialloblù in Brasile e il Verona che alla fine ci perde, ci perde molto. «A dicembre dell'anno scorso ho deciso per l'intervento chirurgico - ha confessato Romulo a Mediaset - perchè non riuscivo più a correre. Terapie su terapie e poi la domenica ero costretto a guardare tutti dalla tribuna. Ero molto triste. Questo periodo duro però mi ha fatto crescere come uomo ed ora, facendo gli scongiuri sono tornato più forte di prima».
Quattro presenze in campionato più una presenza in Champions League, troppo poco per uno come lui e, così, il «pendolino» ha fatto ritorno alla stazione di Porta Nuova. «Vorrei fermarmi qui», aveva detto all'inizio del nuovo ritiro con l'Hellas. Lui voleva restare ma il club si era detto pronto a valutare qualche offerta interessante per Romulo. Non è arrivata. D'altronde come ha dichiarato anche il diesse Bigon nella conferenza di fine mercato, perfino per Sala tutto era già scemato dopo Ferragosto. Meglio così, soprattutto per i tifosi del Verona, che già sognano un ritorno alla grande di Romulo. «Loro sono stati gentili. Anche nei primi giorni di ritiro mi hanno fatto sentire la loro vicinanza. È una piazza speciale questa. Ritrovo tanti compagni e un gruppo super affiatato. Faremo bene anche quest'anno, ne sono convinto. Non vediamo l'ora di affrontare il Toro, perché Genova è stato un episodio». Una catena importante quella di destra del Verona che può contare su Pisano, Sala, Jankovic e lo stesso Romulo, «siamo tutti bravi giocatori e meglio allenarsi con compagni forti. Si cresce, poi deciderà il mister chi mandare in campo. Sono pronto e voglio lasciarmi al più presto le spalle l'anno terribile».
07.09.2015
Torregrossa da applausi Villa dei Cedri in gialloblù
L'Hellas Verona, foto di gruppo, nel Parco Termale Villa dei Cedri
Una grande partenza nel campionato di B per Ernesto Torregrossa. L'attaccante ceduto in prestito dal Verona al Trapani nell'ultimo mercato estivo ha realizzato una doppietta nella partita vinta dai siciliani tre a zero contro la Ternana. Può sorridere anche il portiere Nicolas, altro ex della gara che non ha incassato gol.
BIS DI IONITA. Archiviata la partitella in famiglia - finita quattro a due con due gol di Ionita - Mandorlini ha concesso due giorni di riposo ai gialloblù. Toni e compagni torneranno al lavoro domani pomeriggio.
AVANTI INSIEME. Continua la collaborazione tra l'Hellas e Villa dei Cedri, il parco termale specializzato nel recupero fisico post gara. L'accordo è stato rinnovato per il terzo anno consecutivo. Il «Parco Termale del Garda» è una spa naturale di 13 ettari immersa tra piante rare e alberi secolari e dove si trovano laghi termali, piscine, idromassaggi e fontane. «Tante le novità - spiegano i responsabili del Parco - che quest'anno si contraddistingue per la creazione di programmi ancora più specifici per i calciatori, sviluppati avvalendosi della competenza scientifica del Centro Bernstein, partner di Villa dei Cedri. Anche quest'anno le sedute dei calciatori avverranno nella piscina termale che, all'interno del parco, è la sede del polo sportivo e dei programmi motori tra cui anche l'Acqua Medical Fitness sviluppato appositamente per l'Hellas. Il Parco è divenuto anche location ideale per il pre ritiro di inizio stagione in quanto adatta per abbinare attività tecnico e sportive dei calciatori al ritrovo della squadra, dopo la pausa estiva, in un luogo rigenerante immerso nella natura».
06.09.2015
«Giampaolo è un grande Ma chiedete al mister...»
In attesa di ricevere materialmente il prezioso premio Carriera Esemplare «Gaetano Scirea» - riservato ai calciatori over 30 e andato a gente del calibro di Roby Baggio, Paolo Maldini e Javier Zanetti - Luca Toni si è sottoposto di buon grado ai test atletici di giovedì a Peschiera. «Dài, prima iniziamo, prima finiamo», il commento del capitano del Verona che anche con l'esempio vuole trascinare la squadra ad un pronto riscatto. «Col Toro», ha spiegato a Mediaset premium, «sarà molto dura ma dobbiamo riscattare il secondo tempo di Genova. Sarà importante giocare all'altezza della gara con la Roma». È presto per ipotizzare qualsiasi formazione ma l'idea che Mandorlini - com'è capitato negli ultimi minuti col Genoa - possa partire anche con Pazzini non è proprio buttata li. « Giampaolo si sta allenando molto bene. Sta ritrovando la condizione dei giorni migliori e sono contento. Non so se giocheremo insieme, queste cose toccano al mister. Posso soltanto dire che è un grande attaccante e come tutti gli altri miei compagni ha in mente una cosa sola: la salvezza del Verona». Chissà se per far posto a Pazzini Mandorlini adotterà un più plausibile 5-3-2 visto ormai anche il recupero completo di Ionita. Lo scopriremo soltanto a mezzogiorno del prossimo 14 settembre, intanto meglio non fasciarsi la testa. "È vero», chiude Toni, «personalmente dovrei essere preoccupato perché l'anno scorso avevo già segnato e due anni fa ero già a quota due reti. Ed invece no, non sono in ansia. Abbiamo tutto il tempo. I conti torneranno.Ne sono sicuro».
05.09.2015
Hellas vichingo Se manca Emil il Verona soffre
Toni riconosce: «Era il più in forma di tutti, peccato» E Mandorlini: «Per noi è giocatore molto importante Adesso speriamo possa rimettersi in fretta»
Minuto diciannove e qualche manciata di secondi di Genoa-Verona. Emil Hallfredsson va alla conclusione di sinistro, fuori. Avverte una fitta dietro il ginocchio sinistro. Nell'azione successiva prova a rincorrere la palla, niente da fare. Troppo forte il dolore e si lascia andare a terra. Esce al suo posto entra Viviani con lo spostamento di Greco nel ruolo di mezzo sinistro. Il giorno successivo la diagnosi non lascia spazio all'ottimismo: «lesione miotendinea all'inserzione distale del bicipite femorale sinistro», in parole povere niente Verona e niente Islanda. La favola dell'isola lanciata verso la fase finale degli Europei è proseguita anche senza Hallfredsson, rigore di Sigurdsson e Olanda ko, mentre quella del Verona si è arenata a Marassi. Senza Emil, migliore in campo con la Roma, questo inizio è davvero più duro per l'Hellas.
È quello che ha detto ieri a Mediaset Premium capitan Toni: «Emil era il più forma di tutti noi, abbiamo pagato un po' la sua mancanza è vero, ma è tutta la squadra che si è espressa su altri livelli a Genova rispetto alla gara con la Roma». Gamba, corsa e cattiveria agonistica per Emil Hallfredsson forse tra i più forti in Italia nell'interpretare l'esterno sinistro di metacampo nel 4-3-3. A Genova era partito alla grande con Toni un po' in difficoltà in mezzo a De Maio e Burdisso e lui pronto ad accorciare lo spazio fra il capitano ed il resto della squadra. Già sul finire del primo tempo il Genoa bucando a sinistra costringeva Luca Toni ad un isolato corpo a corpo con i difensori rossoblù senza assistenza da parte della linea mediana gialloblù. «Per noi Emil» ricordava Mandorlini «è molto importante. Speriamo si rimetta presto».
In goal al termine di un'azione spettacolare col Foggia e già uomo assist in campionato con il cross per Jankovic nel vantaggio sulla Roma, Hallfredsson è troppo importante per il gioco del Verona. «È innegabile» aveva detto Gasperini, tecnico del Genoa «che l'uscita di Hallfredsson ci abbia agevolato». Insomma se l'Hellas grazie al mercato ha ritrovato Sala ed anche Romulo, purtroppo ha perso per qualche settimana il suo uomo migliore. L'islandese ha quella capacità fisica e quell'agonismo che si vede spesso in molti interpreti della Premier League. Il suo modo di pressare alto e le sue scorribande in fascia hanno portato al Verona parecchi punti. «Speriamo torni presto» chiude Toni «ma sono sicuro che in rosa ci sono altri giocatori capaci di dare molto alla causa gialloblù fin dalla gara con il Torino».L'elogio ad Emil non porta con se nessuna esagerazione. Il conto alla rovescia è iniziato. E intanto, lassù in Islanda festeggiano la vittoria contro l'Olanda ed una (quasi) qualificazione all'Europeo che ha un valore storico. Ed Emil è dentro al sogno.
05.09.2015
Tornano i baby di Pavanel Il derby il 28 novembre
Presentato il calendario del campionato Primavera. La stagione inizierà il 12 settembre e terminerà, dopo tredici giornate, il 7 maggio 2016. Il Verona, assieme al Chievo e alle solite formazioni, è stato inserito nel girone B dove sono state incluse il Como, la Salernitana e il Vicenza in sostituzione di Cittadella, Pescara e Sassuolo. La squadra gialloblù debutterà in trasferta contro il Perugia il 12 settembre, poi giocherà in casa contro il Cesena il 19. Una settimana dopo sarà ospite dell'Inter e il 3 ottobre tornerà a cimentarsi tra le mura amiche con la Salernitana e il giorno 17 andrà a far visita all'Atalanta. Dopo aver ospitato l'Udinese il 24 ottobre, la squadra gialloblù volerà in Sardegna il giorno 31 per contendere al Cagliari i tre punti in palio. Quindi la sfida contro il Vicenza il 7 novembre che anticiperà la difficile trasferta contro il Milan in programma il giorno 21. Il derby stracittadino con il Chievo è previsto per il 28 novembre e saranno i «cugini della diga» ad ospitare la formazione di Pavanel. Sarà poi la volta di giocarsi i tre punti tra le mura amiche contro il Brescia il 6 dicembre; quindi la trasferta a Como il 12 dello stesso mese. L'ultima partita di andata, prima della sosta natalizia, è in programma il 19 dicembre e il Verona la disputerà in casa contro il Bologna.L'Hellas avanza all'insegna della continuità e ancora una volta si affida a mister Pavanel, che in passato ha ottenito sul campo risultati più che lusinghieri.
Franco Lerin
09:09 | sabato 05 settembre 2015
Bagnoli: «Serie A non è la più bella al mondo»
Il maestro del Verona ripercorre gli anni del "campionato più bello del mondo"
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartolone
BAGNOLI HELLAS VERONA TORINO SERIE A - E' cambiato molto nel calcio dalla vittoria del campionato di Serie A nella stagione '84-85 dell'Hellas Verona di Osvaldo Bagnoli. Innanzitutto, l'invasione dei tanti calciatori stranieri che ne hanno di fatto impedito lo sbocco dei ragazzi delle Primavere, ma anche tanti e tanti campioni che adesso fanno a gara per accaparrarsi un posto in Liga, Premier League o Bundesliga. Bagnoli, intervistato da Tuttosport, ha così commentato il calciomercato d'oggi e la stagione di Serie A per il 2015-2016: «Faccio una premessa: ho ottant’anni e un po’ mi perdo nel pallone d’oggi. Però è bello vedere squadre come il Chievo, che sta facendo più del normale, e il Torino comandare la classifica. E poi leggo di un mare di nuovi acquisti, li leggo e rileggo, ma non mi lasciano nulla dentro. Vedo la Juventus che ha cambiato molto, l’Inter che ha optato per la rivoluzione con dieci arrivi eccetera eccetera».
MA CHI SONO? - Prosegue Bagnoli, parlando delle stelle mondiali che si radunavano in Serie A in quello che veniva definito per eccellenza il campionato più bello del mondo negli anni '80: «Prima, li conoscevo bene tutti, i giocatori. Ma qui in Italia piombavano Maradona, Zico, Platini, Gullit, Van Basten, Junior, Krol e via discorrendo. Non avevi bisogno di informarti. Adesso, invece, devo chiedere, perché ci sono squadre con 11 stranieri e rose infinite. Ma chi è quello lì? Chi è quello là? Questo per dire che non siamo più il campionato più bello del mondo e che l’invasione non è proprio di qualità. E per me stare al passo con i tempi è difficile».
LE DICHIARAZIONI - Tempo di amarcord: «Il segreto del successo del mio Verona? L’armonia del gruppo, non certo il sottoscritto. Noi cambiammo solo due giocatori, gli stranieri Briegel ed Elkjaer appunto, confermando tutti gli italiani. Ventura? Un maestro. Lo conosco, l’ho visto lavorare bene in tante squadre. Dà quel senso di continuità che è fondamentale, essendo su quella panchina dal 2011. Mi piacerebbe una sorpresa. La Juve ha perso le prime due e non era mai successo. Ma i bianconeri restano favoriti. E poi la Roma, anche se vista al Bentegodi non mi ha impressionato più di tanto. Le milanesi sono una babele: difficile capire adesso».
04.09.2015
C'è Wszolek, jolly tuttofare Per lui garantisce Zmuda
L'ex difensore del Verona di Bagnoli lo aveva convocato in nazionale «Ho girato tanti ruoli, sono pronto a tutto. L'Hellas? Una scelta facile»
Wszolek in allenamento
Le 20.31 di lunedì. «Pronto, Pawel, il Verona ti vorrebbe. Andresti?». Tre ore e mezza alla fine del mercato, ma Wszolek a decidere ci ha messo molto meno. «In un quarto d'ora ero in sede», giusto il tempo di rispondere alla chiamata di Carlo Osti, direttore sportivo della Sampdoria, e cambiare pagina dopo un'annata da comparsa ed un avvio di nuova stagione racchiuso solo in ritagli di partita nel doppio preliminare di Europa League col Vojvodina e i pochi minuti di Serie A con Napoli e Carpi. Wszolek voleva di più, non solo perché domani sarà costretto a vedersi sul divano di casa la sfida dell'anno della sua Polonia che già una volta ha battuto la Germania e che domani a Francoforte potrebbe staccare il visto per i prossimi Europei, facendo il tifo per un gruppo di talenti di cui ha fatto parte fino ad un paio d'anni fa. Con la Polonia di Lewandowski, Blaszczykowski, Glik e Szczesny, di una generazione che non sarà quella dei Lato, Boniek e Smolarek terza ai Mondiali di Spagna del 1982 ma abbastanza forte da alimentare i rimpianti di un ragazzo che a 23 anni non vede l'ora di recuperare il terreno perso perché coi migliori si stava proprio bene. Vuole fare in fretta Wszolek, magari sfruttando quella velocità che da bambino gli suggerì di cominciare da una pista di atletica più che su un campo da calcio. Sui cento metri non se la cavava male, ma Wszolek desiderava andare oltre.
UOMO OVUNQUE. Alla Sampdoria ultimamente non tirava una bella aria. Capita, paradossalmente, soprattutto a chi sa fare tutto. «Nella mia carriera ho giocato esterno, trequartista, a destra e a sinistra. Ho fatto anche la punta. Mi manca solo il portiere», la colpa di Wszolek, talmente versatile e generoso da non avere più alcuna etichetta specifica. «Alla Sampdoria l'anno scorso ho fatto il terzino, ma il mio ruolo preferito è quello di esterno alto. A destra ma anche a sinistra», diceva ieri Wszolek, impiegato proprio sul lato mancino nella sua prima partita ufficiale con la Polonia nell'1-1 di Varsavia contro l'Inghilterra di Rooney e Gerrard. «Ho cuore e carattere», il manifesto di Wszolek, quasi sempre col sorriso ieri pomeriggio durante la presentazione nella sede dell'Hellas, bravo non solo coi piedi ma anche con l'italiano. Delio Rossi l'ha incastrato pure nel 3-5-2 nel suo peregrinare da un angolo all'altro del campo, Mihajlovic l'ha messo ovunque ma soprattutto in difesa. Per questo Wszolek lunedì sera ci ha messo un attimo a dire alla Samp che lasciarsi era la soluzione migliore. Almeno per lui.
CORSI E RICORSI. Wszolek ha incrociato i colori gialloblù già parecchio tempo fa. Nella sua ultima partita con l'Under 20, quella contro la Repubblica Ceca a Ferragosto del 2012. Il selezionatore era guarda caso Wladyslaw Zmuda, leggenda in Polonia e al Verona nei due anni prima dello scudetto. Wszolek sapeva tutto dei trascorsi all'Hellas del suo vecchio mister, preparato anche nei dettagli e sempre pronto alla battuta. «Tutti mi dicono che sono veloce, che corro tanto. Va bene, ma so anche giocare a pallone. Non so solo far andare le gambe. E non ho problemi a ginocchia e caviglie», le doverose puntualizzazioni di Wszolek, convinto di essere sceso alla stazione giusta. «Sono in una buona squadra, con grandi tifosi e giocatori di qualità. L'Italia mi ha migliorato soprattutto tatticamente, in Polonia i metodi di lavoro sono molto diversi», ha proseguito Wszolek, a giugno dello scorso anno operato a Milano per guarire più velocemente dalla pubalgia ed ora pronto a tornare scattante com'era da bambino sulle piste di atletica di Tczew, là dove è nato, e nella Polonia a fianco di Lewandowski, fenomeno del Bayern Monaco. «La Polonia è tornata grande, questo è molto importante per noi. Così come la qualificazione, vicinissima, agli Europei. Non so decidere chi è più forte fra Lewandowski e Toni. Due grandissimi giocatori, questo è sicuro», la sua risposta a metà, con un occhio al prossimo incrocio col Toro del suo connazionale Glik ed uno verso Germania-Polonia con vista sugli Europei di Francia. Non è un caso che Wszolek abbia scelto all'Hellas proprio la maglia numero 13, quella che di solito gli davano in Nazionale. Quando giocava con i migliori, quando le proiezioni sul suo futuro erano ancora più luminose prima di rimanere imbrigliato alla Sampdoria in quella posizione anomala di terzino destro che non era esattamente la sua. Il messaggio a Mandorlini è chiaro, quello al suo ct anche.
A.D.P.
FONTE: LArena.it
Hellas Verona-Torino: 23 convocati
Postata il 12/09/2015 alle ore 17:50
Verona - Dopo la rifinitura mattutina, mister Mandorlini ha convocato 23 calciatori per la sfida contro il Torino, 3a giornata del campionato Serie A TIM 2015/16 in programma domenica 13 settembre (ore 12.30) allo stadio 'Bentegodi'. Non saranno disponibili gli infortunati Fares e Hallfredsson. Prima convocazione in campionato per Ferdinando Coppola con la maglia dell'Hellas.
CONVOCATI
Portieri
37. Coppola
95. Gollini
1. Rafael
Difensori
6. Albertazzi
22. Bianchetti
5. Helander
4. Marquez
18. Moras
3. Pisano
41. Winck
69. Souprayen
Centrocampisti
19. Greco
23. Ionita
2. Romulo
26. Sala
24. Viviani
13. Wszolek
20. Zaccagni
Attaccanti
21. Gomez
7. Jankovic
11. Pazzini
16. Siligardi
9. Toni
Si conclude la preparazione a Peschiera
Postata il 12/09/2015 alle ore 17:30
Peschiera - Si è conclusa la settimana di preparazione a Peschiera in previsione della gara di domani con il Toro. Squadra in ritiro nel complesso del Parc Hotels (match sponsor della sfida con i granata), tra riunioni tecniche e una scorpacciata di sport da seguire in diretta nel corso della giornata (in bocca al lupo da tutto l'Hellas Verona a due orgogli azzurri quali Pennetta e Vinci!). Certificato il recupero di Ionita, Pazzini e Toni hanno sostenuto l'intera seduta con i compagni dopo una settimana caratterizzata da diversi allenamenti personalizzati differenziati a causa di affaticamenti. Hallfredsson avanti nell'attività di recupero assieme al rieducatore Bellini.
Mandorlini: «Toro? Gran bella squadra, è ostica»
Postata il 12/09/2015 alle ore 16:00
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia di Hellas Verona-Torino.
COL TORINO UNA PARTITA DIFFICILE
«Sarà una partita difficile, loro vengono da due vittorie e stanno bene, da parte nostra c’è la voglia di tornare a vincere. La tattica del Toro? Ventura terrà la squadra larga, noi dovremo essere bravi a coprire bene il campo. Il loro obiettivo è l’Europa League, troveremo una bella squadra da provare a battere. Le mie sfide con Ventura? Ci siamo affrontati tante volte, per ora è in vantaggio lui perché ci ha sempre battuti in casa (ride, ndr). Giampiero è uno dei migliori, sa dare certezze importanti alla squadra, ma qualche conoscenza ce l’abbiamo anche noi. Cercheremo di fare di tutto e di più per cercare di vincere, affrontando le difficoltà che troveremo. Col Genoa non abbiamo fatto la gara che avevamo preparato. Il primo gol, preso in maniera rocambolesca, ha cambiato l’inerzia della partita. Forse avremmo potuto portare a casa qualcosa, avevamo ancora negli occhi la gara con la Roma. Tutti quelli che hanno giocato in casa hanno dato qualcosa in più, adesso torniamo in campo dopo due settimane per un incontro importante».
UNO SGUARDO ALLA ROSA
«Rafa Marquez? Ha avuto tempo per recuperare dagli impegni con la nazionale, questa per noi è stata una settimana un po’ particolare. Viviani? Siamo consapevoli di aver individuato in lui un calciatore importante, ha tutte le qualità per affrontare un esordio, tutti puntano su di lui, è il nostro fulcro da lui ripartiremo. Un commento su Baselli e Viviani? Sono due ragazzi interessanti e di grande prospettiva. Federico sta crescendo giorno dopo giorno, ora si allena regolarmente dopo qualche contrattempo, ora sta a lui. Se non sarà della partita allora ci sarà spazio per Bianchetti o per Helander, abbiamo molte alternative. Anche Pisano è un’alternativa, ma preferisco dare continuità. Ionita o Greco? Credo che la cosa fondamentale sia stata di recuperare Artur, ha fatto sacrifici per rientrare, è nel gruppo ma qualche acciacchino se lo porta dietro. Sala? Credo che possa capitare di non essere sempre determinanti, ci possono stare momenti in cui non si è al massimo. Da parte mia e della società c’è sempre stato il massimo della fiducia, ogni partita serve per crescere e tutti quanti dobbiamo e possiamo migliorare, prima la facciamo e meglio sarà. Romulo? Anche lui sta crescendo molto, scalpita per giocare e domani dovrò trovare il momento giusto per buttarlo nella mischia. Abbiamo valide alternative, sta a loro farsi trovare pronti».
SETTIMANA POSITIVA
«Un commento sul lunch match? Ci siamo allenati spesso alla mattina e ci siamo trovati bene, è stata una settimana positiva anche se manca un tassello, quello della partita. Speriamo di chiudere la settimana con la domenica perfetta».
Toni infinito, a lui il premio 'Carriera Esemplare'
Postata il 12/09/2015 alle ore 15:00
Verona - E' Luca Toni il vincitore del 'Premio Nazionale Carriera Esemplare Gaetano Scirea'. Il riconoscimento, inserito nell'ambito del prestigioso torneo giovanile 'Memorial Gaetano Scirea' di Cinisello Balsamo (arrivato alla 26a edizione e riservato alla categoria Giovanissimi), ha visto il trionfo dell'attaccante grazie ad una carriera fatta di vittorie e successi tra Italia, Germania e soprattutto Hellas Verona, squadra con cui nella stagione 2014/15 ha vinto la classifica cannonieri della Serie A realizzando 22 reti. Il capitano dell'Hellas Verona sarà premiato domani allo stadio Bentegodi, al termine del riscaldamento prima di Hellas Verona-Torino, lunch match della terza giornata di Serie A 2015/16.
Nuovo allenamento al 'Bentegodi'
Postata il 10/09/2015 alle ore 13:40
Peschiera - Continua la preparazione in vista della sfida contro il Torino. Nella seduta in programma questa mattina la squadra, agli ordini di mister Mandorlini, ha svolto tanto lavoro tattico, preceduto dal riscaldamento iniziale e concluso con una partitella. Domani si torna in campo, per un altro allenamento mattutino in programma alle ore 11 allo stadio 'Bentegodi' (porte chiuse).
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Venerdì 11 settembre: seduta mattutina allo stadio 'Bentegodi' (ore 11) a porte chiuse
Sabato 12 settembre: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 13 settembre: Hellas Verona-Torino (ore 12.30)
*N.B. L'orario delle sedute può subire variazioni in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Romulo: «Voglio dare sempre di più»
Postata il 09/09/2015 alle ore 17:00
Verona - Le dichiarazioni del centrocampista Romulo, rilasciate durante la conferenza stampa in vista di Hellas Verona-Torino. Contestualmente, il calciatore ha rilanciato il suo profilo Twitter rinnovato, @romulocaldeira2, in previsione dell'imminente apertura di una fanpage su Facebook e di un sito internet personale.
TORINO AVVERSARIO DIFFICILE, MA...
«E' partito molto bene, anche l’anno scorso ha fatto un bel campionato. Abbiamo fatto solo due partite, ma il pareggio con la Roma per noi vale come una vittoria. Ci stiamo preparando bene, il mister ci sta allenando per affrontare il Toro lavorando molto sulla tattica. Sono sicuro che domenica faremo una grande prestazione».
IL RITORNO A VERONA
«Che Verona ho ritrovato? Quello di sempre, che ha tanta voglia di vincere. Il mister è sempre carico, pronto a tirare fuori il massimo per affrontare gli impegni del campionato. Sono arrivati molti calciatori forti, tra cui Pazzini, che ci aiuterà tantissimo. Speriamo che il Verona possa fare un campionato migliore rispetto agli anni passati. Un commento sulla difesa? In Italia è sempre difficile, anche le squadre più importanti si stanno rafforzando sempre più. Il mister e lo staff stanno lavorando per prendere meno gol possibile. L’obiettivo è di vincere anche 1-0 ma di conquistare la salvezza in maniera tranquilla».
IL MIO MOMENTO
«Sono stato fermo un anno, devo ancora lavorare, sto già trovando il ritmo. Il mister mi sta chiedendo di spingere e così sto facendo, la settimana scorsa ho lavorato abbastanza forte. Non so se ci sarà dal primo minuto, non ho ancora il ritmo partita, in cui di solito macino parecchi chilometri durante i 90 minuti, sono comunque a disposizione del mister. Il mio ruolo? Non ho nessun problema a giocare come terzino, a centrocampo oppure come esterno alto. Prandelli voleva portarmi ai Mondiali proprio perché facevo tre ruoli. Il mio obiettivo? Nella vita bisogna sempre fare di più, da mia parte sono sicuro di poter dare di più a livello fisico per aiutare la squadra. Lavorando nel modo giusto i risultati arrivano, quello che seminiamo oggi lo raccoglieremo domani. La mentalità del Verona? E’ vincente, anche se non è mai facile vincere. Tutto il gruppo lavora in settimana con un ritmo forte per arrivare alla domenica preparati. Ci sono fattori che ci ostacolano, ma tra di noi parliamo sempre di vincere di più e prendere meno gol, questo è l’atteggiamento giusto. Io uno dei migliori acquisti? Se lo ha detto il Presidente sono contento, cercherò di dare il massimo di me per onorare queste parole».
AFFRONTARE LE DIFFICOLTA'
«Un commento sulla mia lotta alla pubalgia? Durante questo anno difficile ho imparato molte cose, anche a dare più valore alla vita. In un momento difficile, in cui ti viene da piangere perché non riesci a lavorare come verresti devi imparare a tirare fuori le cose belle. Come sapete la mia vita non è stata facile, sono abituato ai momenti difficili e so come superarli. Ora mi sento più forte mentalmente, spero di poter aiutare i ragazzini che possono avere questo problema».
Peschiera: rientro in gruppo per Moras
Postata il 09/09/2015 alle ore 12:50
Peschiera - Allenamento mattutino in vista del lunch match di domenica contro il Torino. Dopo il riscaldamento, tanta palla per la squadra che agli ordini di mister Mandorlini ha svolto una serie di partite a tema. Poi sotto con i circuiti di forza, prima di tornare sul campo e concludere la seduta con una partitella. Moras ha svolto l'intero allenamento con il gruppo, lavoro differenziato programmato per Luca Toni.
PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Giovedì 10 settembre: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Venerdì 11 settembre: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Sabato 12 settembre: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 13 settembre: Hellas Verona-Torino (ore 12.30)
*N.B. L'orario delle sedute può subire variazioni in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Il Ds Bigon sale in cattedra a Coverciano
Postata il 09/09/2015 alle ore 11:59
Coverciano - Stamani Riccardo Bigon è salito in cattedra nell’aula magna del Centro Tecnico di Coverciano, per tenere una lezione alle classi unificate dei corsi per diventare ‘Direttore Sportivo’ e ‘Osservatore Calcistico di Società Professionale’. Il Ds gialloblù ha raccontato la sua storia professionale entrando nei dettagli delle esperienze a Reggio Calabria, Napoli e Verona. Al suo fianco Marco Zunino, responsabile dello scouting scaligero, docente del corso per ‘Osservatore Calcistico’.
Ricomincia la preparazione in vista del Torino
Postata il 08/09/2015 alle ore 18:20
Peschiera - E' iniziata con la sesta innestata la settimana di lavoro a Peschiera in vista della gara con il Toro. La palla è stata la protagonista di giornata: prima tecnica, poi esercitazioni assortite ad alto ritmo quindi tattica, di fronte al solito buon numero di sostenitori. A chiudere la seduta una partitella a campo ridotto di 15 minuti. Nel frattempo è già rientrato dagli impegni con la nazionale Moras, che ha lavorato a parte con il collaboratore tecnico Zanchetta. Fisioterapia per Hallfredsson, ancora sotto i riflettori dei media nazionali e internazionali, dopo la storica qualificazione della sua Islanda all'Europeo. Domani seduta mattutina alle 11 a porte aperte.
PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Mercoledì 9 settembre: seduta mattutina (ore 11)
Giovedì 10 settembre: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Venerdì 11 settembre: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Sabato 12 settembre: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 13 settembre: Hellas Verona-Torino (ore 12.30)
*N.B. L'orario delle sedute può subire variazioni in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Emil racconta la sua Islanda: «Una gioia incredibile»
Postata il 07/09/2015 alle ore 16:55
Verona - Una gioia condivisa da una chiamata con FaceTime. Emil Hallfredsson non ha potuto giocare, causa infortunio, le ultime due (e decisive) partite che hanno condotto l’Islanda alla storica qualificazione a Euro 2016, ma i suoi compagni di squadra hanno voluto portarlo dentro lo spogliatoio, vicino a loro: «Dopo la partita contro il Kazakistan, pareggiata 0-0, sono stato chiamato con l’applicazione FaceTime e ho visto i miei compagni festeggiare. Una gioia immensa». Non è stato facile per Emil guardare le partite dal divano da casa sua, ha sofferto e gioito insieme a dei calciatori che hanno scritto la storia di un paese di 300.000 abitanti: «Abbiamo fatto qualcosa di incredibile, abbiamo raggiunto un traguardo che desideravamo da tantissimi anni. Ora in Francia ci sarà da divertirsi, non avremo nulla da perdere». Una qualificazione costruita tanti anni fa, con un principio di base solido e fondamentale: «Questo risultato è stato raccolto grazie ad una lavoro certosino fatto dalla Federazione, di cui ora si stanno raccogliendo i frutti. Il nostro segreto è sicuramente il grande gruppo che si è creato, siamo tutti amici e lavoriamo bene insieme». Lui che di questo gruppo è sicuramente un punto di riferimento, con le 6 presenze (e un assist) raccolte durante le qualificazioni a Euro 2016 e le 49 caps complessive in Nazionale, che ne fanno uno dei leader della squadra: «È vero, tra i miei compagni sono uno fra quelli con maggior esperienza, ma io voglio metterla al servizio del gruppo guidato dal bravissimo Lars Lagerback, allenatore svedese». Una qualificazione arrivata dopo un Mondiale sfiorato agli spareggi contro la Croazia, che ha dato ancora più convinzione all’Islanda: «Inutile negare che, dopo i playoff per Brasile 2014, volevamo fare di tutto per andare all’Europeo. Il gruppo con Turchia, Olanda e Repubblica Ceca era durissimo, ma le prime vittoria ci hanno dato la fiducia per continuare a fare bene». E ora, l’entusiasmo di 23 calciatori che hanno realizzato il sogno di 300.000 abitanti, è pronto a sbarcare anche in Francia.
Partitella in famiglia a Peschiera
Postata il 05/09/2015 alle ore 17:15
Peschiera - Si conclude con una partitella in famiglia la settimana di lavoro a Peschiera. Due tempi da 35 minuti, per non perdere il rimo partita in vista della sfida con il Torino. Davanti ad un buon numero di tifosi, la sfida in famiglia è terminata 4-2 con i gol di Ionita (doppietta), Siligardi, Gomez, Viviani e Gardini (Allievi Nazionali). Non hanno preso parte alla partitella Toni e Rafael, che hanno svolto un lavoro differenziato programmato, mentre Hallfredsson continua le terapie fisiche.
Intervento chirurgico per Fares
Postata il 05/09/2015 alle ore 14:35
Verona - L’Hellas Verona FC comunica che il calciatore Mohamed Fares sarà sottoposto lunedì mattina a un intervento chirurgico mirato alla riduzione della frattura della porzione distale del perone destro. L’operazione si svolgerà presso l’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar e verrà eseguita dai dottori Claudio Zorzi e Venanzio Iacono.
Peschiera: la palla torna protagonista
Postata il 04/09/2015 alle ore 19:30
Verona - Dopo due giorni dedicati alla corsa, il pallone e' tornato ad essere il protagonista di giornata allo Sporting Center 'Il Paradiso'. Agli ordini di mister Mandorlini la squadra nel pomeriggio si e' dedicata lungamente ad esercitazioni tecnico-tattiche sul campo numero 2, di fronte a un buon numero di supporter. Spazio poi alla tattica tutto campo. Nel frattempo e' rientrato Gollini dall'impegno con la nazionale Under 20. Domani in calendario una partitella in famiglia a porte aperte alle 15, prima di due giorni di riposo.
PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Sabato 5 settembre: seduta pomeridiana (ore 15) a porte aperte
*N.B. L'orario delle sedute può subire variazioni in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Juanito: «Torino? Vogliamo tornare a vincere»
Postata il 04/09/2015 alle ore 13:16
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante Juanito Gomez Taleb, rilasciate durante l'intervista esclusiva alla trasmissione 'Questo è il Verona' in onda sulla official radio RadioBellla&Monella.
IL RINNOVO, LA SERIE A E…
« Il rinnovo? L'Hellas ha deciso di puntare ancora su di me ed io volevo rimanere, sono stato felicissimo di continuare questa avventura. Un commento su questa Serie A? Penso che le squadre che raggiungono questa categoria la meritano davvero, non bisogna sottovalutare nessuno. Parlando del Torino, è una grande squadra che gioca un buon calcio da tanti anni con lo stesso allenatore. Sarà difficile, ma proveremo a fare nostra la gara e puntare a fare i tre punti. Abbiamo lavorato molto questa settimana, approfittando della sosta per caricarci e per cercare di stare al meglio per la prossima partita, siamo tutti concentrati al massimo. Un commento sul mercato? Sono arrivati rinforzi importanti, abbiamo cambiato un po’, ma lo spirito è sempre quello giusto, vogliamo cercare di fare bene tutti insieme. Pazzini e Siligardi? Li ho conosciuti come avversari, soprattutto Siligardi. Il Pazzo, invece, non ha bisogno di presentazioni. Sono molto importanti per la squadra, loro portano tanta esperienza. Per quanto riguarda il reparto offensivo sono molto ottimista. Abbiamo anche tanti altri calciatori importanti che hanno voglia di dare una mano. L’affinità sta crescendo con gli allenamenti, passiamo molto tempo insieme, avremo modo di giocare tutti i quanti, starà al mister decidere di volta in volta chi scenderà in campo. Hallfredsson? Emil sta lavorando, speriamo possa recuperare subito, è importante per la squadra, ma la rosa è ampia e chi dovrà ricoprire quel ruolo sarà in grado di farlo bene».
L’EMOZIONE DEL GOL
«Quel gol al Vicenza nel 2012? Me lo ricordo bene, è stato uno dei più belli che ho fatto. Lepiller è stato bravo a mettermi una palla invitante. La mia prima rete in Serie A? L’ho segnata contro il Torino, è stato molto importante, da tanto tempo sognavo un gol nella massima serie. Toni mi ha fatto un assist bellissimo e l’ho messa dentro di testa, ma credo che in realtà Luca volesse tirare in porta (ride, ndr). Il segreto dei miei gol di testa? Quando arriva la palla provo sempre a prenderla, oltre alla bravura ci vuole anche un pizzico di fortuna».
LA MIA AVVENTURA
«Come è iniziata la mia avventura? Ho deciso con la mia famiglia, volevo provare a fare il calciatore. In Italia ho avuto la fortuna di salire di categoria e di provare varie esperienze, mi sono adattato a tutto, alla lingua e al calcio italiano. Quando si è ragazzini si gioca per sé stessi, cercando sempre l’azione personale, si gioca senza tattica. Arrivato in Italia ho trovato un calcio ordinato, con molta tattica, ho imparato a dare retta a chi mi dava consigli. E’ stata un’avventura difficile ma ce l’ho fatta. Nella mia carriera ho trovato persone che hanno creduto in me, altre un po’ di meno. La mia prima esperienza a Verona? Era la stagione 2007-08, ho ricordi bellissimi, arrivavo in una grandissima squadra per la Lega Pro. Abbiamo fatto una discreta stagione, l’obiettivo non era quello di conquistare la Serie B fin da subito, sono molto contento di quella stagione, è stata una bella esperienza. Poi ho trovato la mia opportunità a Gubbio e finalmente il ritorno al Bentegodi».
#AskJuanito, ecco le risposte di Gomez!
Postata il 04/09/2015 alle ore 14:50
Verona – Di seguito le risposte di Juanito Gomez Taleb al terzo #ask proposto sulla nostra pagina ufficiale di Facebook. Grazie a tutti per le domande, pubblichiamo le 3 che ci sono piaciute di più, quelle di Maria Angela, Andrea e Alice. Il video pubblicato in questa pagina è online anche su Facebook.
Maria Angela Burato: Juanito,ho ancora nella mente tuo gol pareggio con Juventus, pensi che quest'anno sarà più difficile segnare o la squadra avrà più possibilità di andare a rete?
«Con Siligardi e Pazzini abbiamo una potenzialità offensiva maggiore, però ogni partita ha una storia a parte, ogni volta dovremo scendere in campo per cercare di vincere».
Andrea Marinella: Cosa ti fatto innamorare di Verona e della sua tifoseria?
«Verona è una piazza particolare, quando sono arrivato mi sono accorto che qui non conta la categoria, perché anche se sei in Lega Pro la tifoseria ti fa sentire come se giocassi in Serie A».
Alice Brandalesi: Cosa provi prima di andare in campo e quando esci?
«Prima di entrare in campo cerco di ripassare tutto quello che vorrei fare, ricordando le indicazioni del mister. Cerco dentro di me le motivazioni per cercare di dare qualcosa in più in campo, penso alla famiglia e alle persone che tengono a me. Nel dopopartita ci sono tante emozioni: rabbia e tristezza quando si perde, gioia se vinciamo oppure se otteniamo un pareggio importante».
FONTE: HellasVerona.it
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Italbasket, un'altra impresa: Germania ko.
Gli azzurri qualificati agli ottavi di finale
di Domenico Zurlo
BERLINO - Altra impresa dell'Italbasket che sconfigge alla Mercedes-Benz Arena i padroni di casa della Germania e passa matematicamente alla fase finale, in programma a Lille da sabato 12 settembre.
Una vittoria di cuore, che conferma quanto di buono visto già contro la Spagna: l'Italia c'è, è viva e crede in se stessa più che mai. A partire da Danilo Gallinari, solito trascinatore con 25 punti, ben coadiuvato ancora da Bargnani (17), Belinelli (17) e Gentile (15).
Inutile, per i tedeschi, la grandissima prova di Schroder (29 punti): a mancare è stato il contorno, in particolare Dirk Nowitzki. Per WunderDirk, solo 14 punti con 4/13 dal campo (e 0/4 nelle triple): un po' pochino, per uno dei maggiori realizzatori della NBA, che però inizia a sentire anche lui il peso della carta d'identità.
LA PARTITA Alla Germania la sconfitta con la Turchia di martedì brucia ancora, e si vede. Sono proprio i più giovani a prenderla per mano in avvio di partita, ovvero Schroder e Zipser: il play degli Hawks (9 punti nel primo quarto, 16 all’intervallo) mette in difficoltà prima Cinciarini e poi Hackett, l’ala del Bayern si danna l’anima in difesa su Gentile e segna due volte in entrata. Gli azzurri però non si scompongono e si affidano prima a Bargnani, ancora bene come contro la Spagna, poi al figlio di Nando (17-22 alla prima sirena).
È sempre Gentile, nel secondo quarto, a prendersi la scena, prima con un canestro in post basso a sfruttare il mismatch su Schaffartzik, poi con una tripla. Rientra Nowitzki e segna dalla media, poi commette antisportivo su Gallinari che fa 2/2 (24-29). Ancora Gentile porta a scuola Zipser in post per il -3, poi rientra Schroder e sono dolori: la Germania allunga fino al +8 (32-40), prima che Gallinari (due triple) e Melli dalla lunetta non ci riportino a -2, con Hackett che a fil di sirena firma il pareggio (42-42 all’intervallo).
IN EQUILIBRIO Dopo la sirena lunga la Germania prova a dare lo strappo, complice qualche tiro aperto sbagliato dagli azzurri: un parziale di 13-3 dà ai tedeschi il massimo vantaggio sul +10 (45-55 a metà terzo quarto). Gallinari con 7 punti in fila ci riavvicina, il quarto fallo di Hackett complica: alla penultima sirena è 54-60.
È una battaglia, ma l’Italbasket a perdere non ci sta. Dopo 3 minuti dell’ultimo quarto è già parità (63-63), poi dopo un miniparziale della Germania con Schroder e Nowitzki, si sveglia Belinelli: due triple di fila e sorpasso (69-68). Il go-to-guy tedesco è Schroder, che diventa immarcabile per la difesa azzurra: il play di Brauncshweig va sempre dentro e ci fa malissimo. È proprio lui a trovarsi in lunetta sul +1 tedesco a 20”, e il suo errore è pesantissimo: Gallinari lo punisce a 4’6” col canestro del pareggio (76-76), che porta la gara all’overtime.
Il supplementare è un duello rusticano: Nowitzki prova a tirare i suoi fuori dal pantano, ma l’Italia ha i suoi campioni su cui puntare: prima Gallinari, che segna in faccia a Zipser, poi Belinelli, che mette prima la tripla più importante della partita, poi i tiri liberi del +7 e la schiacciata che mette il punto esclamativo alla partita. A festeggiare, anche stasera, sono gli azzurri. Anche i tifosi sugli spalti, che intonano il "po-po-po-po" in stile 2006, e l'ovvio "non vincete mai" ai rivali teutonici. 9 anni dopo, lo sport cambia: il risultato no.
L'Italbasket surclassa la Spagna (105-98): Gallinari 29 punti, Belinelli show
BERLINO - E alla fine l'Italia si ritrovò. Contro l'avversario più esperto e difficile, e senza capitan Datome indisponibile, gli azzurri sfoggiano finalmente l'argenteria buona: i big smettono per una sera i panni di Clark Kent e indossano quelli di Superman.
Il solito Danilo Gallinari, che ripete la grande prova con la Turchia, ma anche e soprattutto colui che finora più era mancato, ovvero Marco Belinelli, in versione 3 point shootout (27 punti) e autentico dominatore del terzo quarto.
Ed è proprio nel terzo quarto che gli azzurri hanno dato lo strappo decisivo, che gli spagnoli non sono più riusciti a ricucire: 31-18 il parziale degli azzurri, con Beli infuocatissimo (17 con 5/6 dall'arco) ad annichilire una Spagna al solito efficace in attacco (super Gasol con 34 punti), ma con spaventose voragini nella sua metà campo., al di là dei meriti (certamente notevoli) dell'Italbasket.
Ma più che i canestri, anche spettacolari, di Belinelli e Gallinari, a rimettere ottimismo intorno a questa Nazionale rigenerata è l'atteggiamento di tutti i ragazzi in campo: quella voglia di lottare, di cercarsi, di metterci il cuore, e gli attributi, in ogni possesso. Una prova di squadra, al di là delle eccellenti prove anche di Bargnani (16) e Gentile (13), quello che serviva a questo gruppo per tornare a credere in se stesso.
Oggi contro la Germania padrone di casa (ore 17.45, diretta Sky Sport), la gara che può già regalare un pezzo di qualificazione agli azzurri: per i tedeschi, sconfitti ieri dalla Turchia e mai davvero convincenti in questo Eurobasket, una gara da dentro o fuori. Come sarebbe stato anche per l'Italia, senza la maestosa prova di ieri sera. «La cosa più bella di questa vittoria è che non se l'aspettava nessuno», sorride a fine gara Marco Belinelli. «È stata una grande prova di squadra, con un grande contributo anche dalla panchina - chiosa Gallinari - siamo un grande gruppo e lo dimostreremo anche nelle prossime partite».
L'Italbasket soffre ma doma l'ostica Islanda.
Ansia per l'infortunio a Datome
di Domenico Zurlo
BERLINO - Non esistono partite scontate: lo ha capito la Germania nel debutto di sabato, lo hanno sperimentato anche gli azzurri. L’Islanda di coach Pedersen, l’Islanda degli undersized (a parte il 2,18 Nathanaelsson, panchinaro cronico, il più alto è il play/guardia Ermolinskij, 2,02), che era riuscita a imbrigliare anche i tedeschi, ha messo in difficoltà anche gli azzurri di coach Pianigiani: trascinata stavolta non tanto da Stefansson (11 punti con 4/16) ma da Haukur Palsson, ala piccola con un passato italiano nella Stella Azzurra Roma (17 punti, 4/8 da tre).
Con l’Italia che per avere la meglio, in un match non fortunatissimo (Datome out per infortunio dopo un quarto e mezzo, Gallinari gravato dai falli e in campo per soli 17’), ha dovuto chiedere gli straordinari a Gentile: per il figlio di Nando, 21 punti con 7/16 dal campo.
Italia-Bulgaria finisce 1-0: segna De Rossi su rigore, poi viene espluso. Azzurri primi nel girone
di Ernesto De Franceschi
MILANO - Un altro balzo verso Parigi. Due partite e due vittorie (senza gol subiti) in quattro giorni, controsorpasso in vetta sulla Norvegia che nel pomeriggio aveva battuto la Croazia ed Europeo di Francia quasi in cassaforte.
Gli azzurri battono la Bulgaria a Palermo, tornano primi e allontanano la Croazia, ora distante 4 punti: per Euro 2016 adesso di punti ne bastano tre in ottobre tra Azerbaigian e Norvegia.Guardando i numeri il bilancio settembrino di Antonio Conte volge il bello spinto, ma la sua Italia deve (e può) crescere ancora molto.
«Abbiamo centrato i 6 punti in due partite, dispiace che per quanto creiamo il risultato resti in bilico. Dobbiamo essere più cattivi là davanti. Creiamo tanto ma realizziamo poco». Parla chiaro a fine match il ct Antonio Conte. «La squadra ha messo grande impegno - ha aggiunto - sono contento. Verratti? Marco deve crescere tanto ma è un giocatore forte su cui puntare. Buffon? Ha fatto grande parata su un regalo nostro, è una garanzia. L’espulsione di De Rossi? Non lo deve fare».
Azzurri con l’insolito tridente offensivo Candreva-Pellè-El Shaarawy, più convincenti dell’Italia lenta e svogliata vista contro Malta, ma sempre col problema del gol (11 in 8 partite del girone). Il rigore vincente in avvio battuto due volte da De Rossi (tornato in campo al posto di Pirlo), prima di macchiare la sua 101ª azzurra con un ingenuo fallo di reazione da rosso, sembrava aver spianato la strada verso una serata tranquilla. Invece, no. E’ stata sofferenza fino al 94’ e con la vecchia guardia (leggi Buffon) ancora protagonista. Il numero 1 ci mette un paio di volte i guantoni sulle conclusioni bulgare evitando l’atroce beffa. «Siamo stati bravi a chiudere tutti gli spazi dietro - spiega Bonucci -. Ora l’Europeo è più vicino, ma non dobbiamo mollare ancora nulla».
Ora restano due partite in Azerbaigian e, soprattutto, l’ultima contro la Norvegia col vantaggio di giocare in casa la sfida diretta. Poi sarà Europeo. Ma lì, per pensare di fare strada, servirà ben altra Italia. E forse quella qualità che la serie A di oggi non offre.
LE PAGELLE (di Marco Zorzo) Queste le pagelle degli azzurri:
BUFFON 7
Festeggia alla grande la presenza numero 150 in azzurro. La para(tona) su Micanski vale un gol. E quella su Milanov quasi.
DARMIAN 6,5
L’aria di Manchester fa bene all’ex granata.
BONUCCI 6
Seratina (quasi) tranquilla anche per Leo.
CHIELLINI 6
Il solito guerriero: cerca gloria pure lì davanti, ma rimedia solo una capocciata in testa nei primi 45’.
DE SCIGLIO 6,5
L’annata orribile sembra alle spalle. Pare ritrovato.
DE ROSSI 6
La carica delle 101 presenze in Nazionale. Sblocca il risultato su rigore: freddo anche nella ripetizione ordinata dallo zar Karasev. Ma ingenuo per quel rosso rimediato con Micanski. Una reazione puerile per per il giocatore più pagato della serie A.
CANDREVA 6,5
Partenza lancia in resta per il bianoceleste: assist e rigore procurato (41’ st Eder 6: un paio di serpentine niente male).
VERRATTI 7
Dopo la prestazione opaca con Malta, il parigino si riscatta. Quantità e qualità al servizio dell’Italia.
PAROLO 6,5
Prova ok del laziale, che conferma le doti battagliere nella zona nevralgica.
EL SHAARAWY 6,5
Pure al Faraone l’aria straniera del Principato fa bene: magari servirebbe un po’ più di precisione (28’ st Florenzi 6: positivo l’impatto del romanista).
PELLE’ 6
Tanto movimento ma poco arrosto per l’altro baronetto azzurro (27’ st Zaza 6: prezioso pure in copertura).
CONTE 6,5
Stavolta la prestazione dell’Italia è migliore rispetto a quella con Malta.
Fognini mostruoso contro Nadal: sotto 2-0 vince in 5 set dopo 4 ore
Pazzesca maratona di 3 ore e 46 minuti all'Us Open: Fabio Fognini stende il campione maiorchino in 5 set: 3-6 4-6 6-4 6-3 6-4 giocando a livelli pazzeschi, il match della vita dopo essere stato sotto 2 set a 0.
In precedenza il serbo Diockovic aveva regolato il n° 1 azzurro Seppi in tre set: 6-3 7-5 7-5. Il campione uscente Cilic ci mette 5 set per domare Kukushkin. Ottavo tutto francese Tsonga-Paire.
Il miglior Fabio Fognini di sempre ha battuto dunque Rafael Nadal con una strepitosa rimonta al terzo turno dell’Open degli Stati Uniti (3-6 4-6 6-4 6-3 6-4). E’ una delle più grandi affermazioni della storia del tennis italiano che fa il paio con la vittoria di Seppi su Federer all’Open d’Australia di quest’anno.
L’impresa del ligure è ancora più grande per il fatto che solo una volta in passato Nadal era stato battuto dopo essere stato avanti di 2 set: a Miami 2005 contro Roger Federer. Davanti a uno stadio stracolmo di pubblico (oltre 23 mila spettatori), "Fogna" ha davvero giocato il match della vita. Come era accaduto anche contro Johnson e Cuevas nei primi due turni è partito male, subendo break e perdendo i primi 2 set.
Nel terzo set Nadal allungava subito 2-1 e pareva chiudere i giochi della partita; ma il ligure era bravo a recuperare il break e a salire fino al 5-4. Qui lo spagnolo dava due set point e sul secondo era Nadal a mettere largo in corridoio. Poi la cavalcata nel 4. e 5. set con il pubblico tutto in piedi per Fabio.
Cancellata così la polemica con rissa per la sconfitta sul rosso.
"Nessun omicidio, Pantani si suicidò": così il pm chiude il caso del Pirata
Non ci sono misteri dietro la morte di Marco Pantani, avvenuta il giorno di San Valentino del 2004: «non sono emersi elementi a sostegno dell'omicidio» e l'esposto presentato lo scorso anno dalla famiglia del Pirata è «privo di un possibile sospetto o un plausibile movente».
Questioni sollevate quindi per «accreditare l'immagine di una persona vittima incolpevole di violenze e complotti»; «tantomeno emergono elementi che facciano ipotizzare condotte dolose della polizia giudiziaria per alterare i risultati delle indagini».
Sono alcune delle conclusioni (20 pagine) della nuova inchiesta sulla fine del campione che hanno portato il Procuratore capo di Rimini, Paolo Giovagnoli, a chiederne al gip l'archiviazione.
Pantani morì in una stanza del residence riminese 'Le Rosè, chiusa dall'interno, per l'azione prevalente di psicofarmaci, soprattutto trimipramina, rispetto alla cocaina, così da far pensare più al suicidio che all'overdose, cioè al sovradosaggio accidentale. Comunque «viene esclusa l'ipotesi di un'assunzione sotto costrizione».
«Nè la notizia di reato nè gli esiti delle indagini - scrive Giovagnoli - hanno fatto emergere neppure il nome di un possibile sospettato, diverso dalle persone già processate, o di un ipotetico movente. Nessun elemento concreto è emerso neppure a carico delle persone già processate».
Anche il consulente della Procura, professor Franco Tagliaro, ha concordato con il consulente del Pm all'epoca delle indagini del 2004, Giuseppe Fortuni, sull'assenza di ogni elemento che potesse ricondurre a terze persone: «la morte sarebbe avvenuta anche in assenza di cocaina, questa però ha avuto un ruolo devastante nel manifestarsi e svilupparsi della sindrome depressiva che ha portato all'assunzione del farmaco».
Per l'esperto della Procura «le lesioni sono compatibili con quelle riscontrate in casi di crisi convulsive, mentre si può escludere la possibilità che siano state inflitte da terzi». Ed ancora, la porta della stanza del residence fu forzata perchè ostruita dall'interno con mobili: nessuno poteva collocare degli ostacoli e poi uscire, quindi il Pirata era solo al momento della morte.
Secondo Giovagnoli, le questioni sollevate con l'esposto presentato lo scorso anno dal legale della famiglia Pantani, Antonio De Rensis, «più che a indicare indagini suppletive utili a scoprire elementi di un delitto non indagato, tendevano essenzialmente a far dubitare della correttezza e adeguatezza delle indagini del 2004 e a far ritenere falsi i suoi risultati, verosimilmente per cercare di cancellare l'immagine del campione depresso vittima della tossicodipendenza e dell'utilizzo di psicofarmaci».
Qualificazioni Euro 2016, la Germania batte la Polonia e torna in vetta. Pari per l’Albania
di Benedetto Saccà
Liquidando la Polonia a Francoforte, i campioni del mondo della Germania hanno sorpassato proprio i polacchi di Nawalka e sono volati così al comando del girone D delle qualificazioni agli Europei francesi del 2016. La sfida l’hanno decisa Muller e Gotze, autore di una doppietta. Inutile il gol di Lewandowski, a dimezzare momentaneamente il margine (3-1). Come detto, i tedeschi ora comandano la classifica con due punti di vantaggio sui biancorossi. Nota romanista: Szczesny si è accomodato in panchina per tutti i 90’. Terza è rimasta l’Irlanda, che ha calato il poker davanti al volto di Gibilterra: a risolvere sono stati Christie, Keane con una doppietta e Long (4-0). Alla Georgia, adesso quinta, è bastato invece un gol di Kazaishvili per stendere la Scozia in casa (1-0).
Nel gruppo I, pareggio senza reti tra la Danimarca e l’Albania di De Biasi, entrambe seconde con un punto di svantaggio rispetto al Portogallo, capolista. Ultima della classe, la Serbia è riuscita viceversa a piegare l’Armenia grazie a un’autorete di Hayrapetyan e a un sigillo dell’ex romanista Ljajic (2-0). Del Portogallo va registrata, poi, la sconfitta raccolta in amichevole contro la Francia (1-0): a segno Valbuena, bravo a disegnare una punizione meravigliosa.
Quanto al raggruppamento F, infine, bisogna sottolineare che l’Irlanda del Nord ha steso le Isole Far Oer e si è ormai avviata verso la promozione diretta agli Europei. A Torshavn, hanno risolto la doppietta di McAuley, il gol di Lafferty e il (vano) centro di Edmundsson. Seconda a un punticino è ora la Romania, che stasera non ha saputo andare al di là dello 0-0 a Budapest contro l’Ungheria. A concludere, ecco la Grecia, che ha perso in casa contro la Finlandia (0-1) e ha collezionato la quarta sconfitta interna in sequenza. A bersaglio Pohjanpalo; Manolas in panchina.
FONTE: Leggo.it
Ufficiale, Ternana: arriva Grossi
08 Settembre 2015, 07:35 | Agostino Fabbiani
Grossi arriva a costo zero essendo svincolato e ha firmato un contratto annuale con opzione per il secondo anno. Di seguito il comunicato della società apparso sul sito ufficiale che conferma la felice conclusione dell'operazione: "La Ternana Calcio comunica di aver acquisito le prestazioni del calciatore Paolo Grossi". L'arrivo del centrocampista mancino classe 1985 è stato ufficializzato poco fa attraverso il comunicato pubblicato sul sito ufficiale.
Grossi, centrocampista e/o esterno offensivo, nel corso della sua carriera ha militato nel Varese in C2 e C1 con 91 presenze e 18 gol realizzati, nell'Albinoleffe dove in due stagioni in serie B ha collezionato 38 presenze con 9 reti realizzate, per poi esordire in serie A con la maglia del Siena con cui ha disputato 17 incontri e con 1 gol realizzato. Manca adesso un elemento di qualità in mezzo al campo e la campagna acquisti rossoverde può ritenersi pressoché conclusa. Quattro giorni più tardi gioca da titolare allo Stadio Olimpico nella sfida con la Roma finita 1-1. Il 19 giugno 2013 il Siena e l'Hellas Verona rinnovano la comproprietà e il giocatore resta a Verona. Il 2 settembre 2013 viene ceduto in prestito al Brescia e con la stessa formula, approda alla Virtus Lanciano, un anno dopo.
FONTE: BlogNotizie.info
Si scioglie il ghiaccio e di sotto spunta la favola Islanda
Lunedì 07 Settembre 2015 16:40 Jacopo
La nazionale di calcio dell’Islanda si è qualificata con due giornate di anticipo per gli Europei del 2016, prendendo la copertina della settimana a squadre ben più blasonate. E’ il primo raggiungimento di una fase finale per la nazionale allenata dallo svedese Lagerback.
E’ bastato un pareggio casalingo contro il Kazakistan, per una nazionale che ha battuto recentemente due volte l’Olanda. Ma è in buona compagnia, infatti altre squadre come Irlanda del Nord, Galles e Albania potrebbero arrivare a prestigiosi traguardi.
I prossimi Europei di Francia non saranno certamente privi di novità. A partire dal fatto che le squadre partecipanti saranno 24 e non più 16. Questo è stato pensato dal presidente Uefa, Michel Platini, per far giocare nazionali storiche, che per motivi di quantità non sempre riuscivano a raggiungere la fase finale: esempi sono Serbia, Danimarca, Grecia ecc.
Ma la realtà delle cose è andata oltre queste aspettative e squadre, una volta considerate materasso, hanno saputo approfittare della situazione, anzi, hanno fatto meglio. Già perché l’Islanda si sarebbe qualificata comunque. Una vera e propria favola per un paese che conta poco più di 300 mila abitanti. Per fare un confronto basti pensare che sono un terzo della popolazione di Torino!
Il miracolo calcistico è opera del ct svedese Lars Lagerback, già selezionatore del suo paese e della Nigeria. Ma tanti giocatori hanno saputo fare la differenza in momenti decisivi. Uno su tutti è sicuramente l’attaccante del Nantes, Kolbeinn Sigursson, decisivo nelle due sfide contro l’Olanda. Nomi molto difficile da pronunciare e talvolta anche da scrivere, tanti giocano in altre nazioni, dove le formazioni sono più competitive. Il centrocampista Emil Halfredsson ad esempio è arrivato nel 2010 all’Hellas Verona e da allora è rimasto un punto fermo dello scacchiere di Andrea Mandorlini e della squadra scaligera che ha saputo risalire dalla Lega Pro alla Serie A.
Recente conoscenza del nostro calcio è anche un altro centrocampista, Birkir Bjarnasson, passato quest’estate al Basilea, ma che nelle ultime stagioni ha vestito le maglie di Pescara e Sampdoria. Menzioni particolari anche per il capitano Aron Eiran Gunnarsson, giocatore del Cardiff City e per l’uomo simbolo degli ultimi 15 anni della nazionale islandese: Eidur Gudjohnsen, miglior marcatore della storia degli isolani, già attaccante di Chelsea e Barcellona e tornato quest’anno a giocare per il proprio paese.
Non una squadra di prime donne dunque, ma un collettivo vincente, a differenza di tante nazionali che, fregiandosi di un passato glorioso, non hanno messo in campo quella cattiveria agonistica che permette di vincere. L’Islanda non è da sola, ma in buona compagnia. Tutto vero, tutto ufficiale dopo il pareggio interno contro il Kazakistan, una partita no bellissima, dove ai ragazzi islandesi tremavano le gambe, ma l’importante è che alla fine il risultato storico è stato portato a casa. Infatti presto potrebbero assicurarsi un posto a Euro 2016 anche l’Irlanda del Nord, il Galles di Bale e Ramsey e l’Albania del tecnico Gianni De Biasi. Che qualcosa stia definitivamente cambiando?
FONTE: Sport24Ore.com
06.09.2015
Gp Monza, Vettel secondo «Ma è come una vittoria»
Vettel a Monza, quasi una vittoria
MONZA. «È chiaro che dal punto di vista emotivo questo risultato vale quasi più di una vittoria, avevo già fatto qualche gara a Monza ma il primo podio con la Ferrari è speciale. È un’emozione simile a quella che avevo provato nel 2008. Ringrazio i tifosi per il sostegno durante tutto il weekend».
È un Sebastian Vettel raggiante, quasi commosso dall’entusiasmo dei tifosi della Rossa prima, durante e dopo un Gp di Monza che lo ha visto arrivare secondo, superato soltanto dalla superlativa Mercedes di Lewis Hamilton.
L’auto del pilota inglese, però, è finita sotto investigazione per una possibile pressione irregolare degli pneumatici.
Con la sua eventuale squalifica Vettel sarebbe dichiarato vincitore: «Ad essere onesti - ha detto ai microfoni di Rai Sport - è solo una questione di punti, la gara non si può ripetere e non posso vivere quello che avrei vissuto con il primo posto. Hamilton ha disputato un grande gara e ha meritato di vincere, tutto il resto non dipende da me, non è nelle miei mani».
«Ciò che ho provato oggi - ha continuato Vettel - lo porterò sempre nel mio cuore, sono qui da poco ma è come se fossi da più tempo. Le vittorie arriveranno in futuro. Oggi dopo i primi giri ho pensato che potevo tentare qualcosa ma le Mercedes erano più veloci, e nonostante ciò mi sono messo in mezzo fra i due. È stata una giornata incredibile, con un grande sforzo da parte del team. Non so cosa sia accaduto a Kimi, è stato un peccato».
«Arrivabene? Mi ha fatto i complimenti e l’ho ringraziato - ha aggiunto il pilota tedesco -. Sono molto grato per la vettura di quest’anno, per il lavoro che è stato fatto. L’anno scorso la Mercedes dominò a
Monza ma quest’anno il nostro lavoro è stato incredibile. Dobbiamo ancora migliorare, passo dopo passo. Quando sono arrivato - ha concluso - era impossibile immaginare che sarei salito sul podio di
Monza. La sensazione è che questo sia il lavoro più bello del mondo».
05.09.2015
Mondiali di canottaggio, Italia torna d'oro nel 4 senza
Mondiale canottaggio: Italia oro 4 senza
L'Italia (con Giuseppe Vicino, Matteo Lodo, Matteo Castaldo e Marco di Costanzo) ha vinto l'oro nel 4 senza ai Mondiali di canottaggio in corso di svolgimento ad Aiguebelette, in Francia.
Il team ha chiuso in 5'46"780, precedendo Australia (5'48"740) e Gran Bretagna (5'49"000). Un equipaggio azzurro non vinceva questa prova in una rassegna iridata da vent'anni.
FONTE: LArena.it
E la torta a… Mario Frick: dall’attacco alla difesa in quarta divisione, ancora “fantastique” per amore del suo Liechtenstein
Redazione 07-09-2015 22:15
Testa pelata, maglia numero dieci del Liechtenstein e fascia da capitano al braccio. "Aspetta, ma io quello lo conosco...". Un volto noto, ricordi che però faticano a riemergere. "Guardalo bene, sembra Mario Frick". "Ma chi, quello che segnava con Verona, Ternana e Siena? Ma dai, non vedi che si sta piazzando in difesa?". "Oh, fidati. E' lui!".
Dimenticate il ragazzo venuto dal campionato svizzero per regalare gioie ai tifosi italiani. Adesso Mario Frick non ha più la riga in mezzo ai capelli e va molto meno ad esultare sotto le curve. Proprio così: ecco la metamorfosi di un attaccante diventato difensore centrale, di un uomo che per non rinunciare alla sua passione e per non indebolire la sua Nazionale ha deciso di mettersi a disposizione con ogni mezzo, in ogni ruolo. Un'avventura incredibile quella dell'attaccante/difensore del Liechtenstein, una carriera lunga venticinque anni e che ancora non accenna a terminare. Da quel 1990, quando ancora sedicenne debuttò con il Balzers, al giorno d'oggi. E indovinate con chi? Sempre con la stessa squadra, che adesso gioca in quarta divisione svizzera. Perchè la prima storia non si scorda mai.
La parentesi più bella è quella italiana: dall'allora Serie C1 salto immediato in Serie A. Ad Arezzo "Supermario" si dimostra attaccante di razza, segna 16 gol e si guadagna la chiamata dell'Hellas Verona. Poi il tormentone: "La vie c'est fantastique quando segna Mario Frick!". La curva intona questo coro, lui, dopo i gol, mostra la maglia con la celebre frase. Va alla Ternana, in Serie B, e diventa il calciatore straniero in grado di segnare il maggior numero di gol con la maglia rossoverde. Quattro anni in Umbria, ma in Serie A c'è ancora chi ha bisogno di lui. Ecco allora il Siena, squadra con la quale colleziona altre tre importanti stagioni. Nel 2009 il ritorno in Svizzera: prima il San Gallo, poi il Grassophers, sempre in Super League, fino al ritorno al Balzers, dove ancora oggi è il fulcro del gioco e da terminale offensivo si è trasformato nel giocatore che difende e fa ripartire l'azione. Tutto per una smisurata passione nei confronti del calcio e della sua Nazionale.
Sì, la Nazionale del Liechtenstein, il vero grande amore di Mario Frick. Recordman di presenze e di gol, ancora oggi continua a girare i campi di tutta Europa alla ricerca di soddisfazioni per sè e per la sua gente. Non ne sono arrivate moltissime, è vero, ma alcune sono davvero indimenticabili, come la firma sulla prima vittoria del Liechtenstein nelle qualificazioni europee nel lontano 1998 o il gol a una big, la Germania, in un'amichevole del 2000. Per portare ancora in alto la bandiera del suo Paese, adesso l'ex attaccante è arretrato in difesa, dove ha ancora voglia di lottare e dare il suo contributo. Ancora oggi, giorno in cui compie 41 anni. Sicuri che continuerà ancora a lungo, tanti auguri a Mario Frick, giocatore dalla storia davvero "fantastique".
Matteo D'Aquila
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Hellasmania: attacco da rivedere, Pazzini arma in più
Di: Alessandro Righelli
11 settembre alle 10:28
La sosta è finita, ora si torna in campo e a Verona è già clima da sfide importanti. Domenica ci sarà il Toro, reduce da un'ottima gara contro la Fiorentina e sicuramente un avversario da non sottovalutare. In casa Hellas lo sanno e mister Mandorlini ha colto l'occasione della pausa per lavorare a fondo dopo lo scivolone a Genova. Problemi da risolvere ce ne sono. Innazitutto la perdita di Hallfredsson ha lasciato un vuoto a centrocampo non da poco e per questo l'allenatore gialloblù è già corso ai ripari provando Greco a sinistra e facendo quasi sicuramente deputtare Viviani dal primo minuto.
E' in attacco però che si sono evidenziate le lacune maggiori: due partite e nessun attaccante in gol è qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato, soprattutto con l'innesto in rosa di una nuova punta come Pazzini. Seppur l'ex milanista sia stato l'unico a proporre vere occasioni da rete nella gara contro il Genoa, risulta ancora insufficiente il lavoro dei suoi compagni di reparto. Jankovic e Gomez non sono ancora entrati in condizione fisica e Toni, nonostante le difese ricevute dal tecnico in settimana riguardo la sua ottima condizione fisica, sembra non essere del tutto al pari dell'anno scorso nello stesso periodo. E' proprio in un momento simile che il Pazzo potrebbe risultare decisivo per rimettere in carreggiata un attacco che forse ha solo bisogno di sbloccarsi: questo Mandorlini lo sa e potrebbe schierarlo con la maglia da titolare proprio contro il Torino.
Serve una scossa quindi ed è bene arrivi giusto alla terza di campionato contro una squadra diretta concorrente per un posto in classifica che non sia solamente la salvezza ma, si spera, qualcosa di più. L'ambiente comunque è carico, visti anche i più di tredicimila abbonamenti sottoscritti finora, e tutti si aspettano proprio in casa la prima vittoria stagionale.
Anche la Serie A in aiuto dei migranti
07 settembre alle 09:55
"Il calcio può fare molto" ha dichiarato Antonio Conte a margine della vittoria dell'Italia sulla Bulgaria. Il riferimento era alla tragedia che milioni di migranti sta vivendo in tutta Europa.
BUNDESLIGA PRESENTE - Come riportato da Repubblica, pochi giorni fa in Bundesliga l'hashtag #RefugeesWelcome si era trasformato in fenomeno sociale con Bayern Monaco e Borussia Dortmund che avevano annunciato il proprio supporto tramite alcune iniziative volte a fronteggiare l'emergenza dei migranti. Un'iniziativa sposata subito dal Real Madrid che aveva replicato il giorno successivo con una donazione da 1 milione di euro.
FOOTBALL CARES - Un'inizativa che anche la Roma ha scelto di riproporre. I giallorossi, tramite la creazione di "Football Cares", daranno vita da martedì al progetto che ha l'ambizione di "riunire la comunità calcistica internazionale per la raccolta di fondi utili a fronteggiare l'escalation della crisi dei rifugiati".
COME FUNZIONA? - James Pallotta apre gli orizzonti all'intero panorama calcistico internazionale. Il numero uno di Boston, nella giornata di martedì, provvederà alla prima donazione e all'illustrazione del programma che si baserà sul lancio di un sito di aste che permetterà a molti club (e rispettivi tifosi) di effettuare donazioni economiche - secondo la logica del crowdfunding - in favore di organizzazioni quali Unhcr, Save the Children, International Rescue Committee e Croce rossa. Da registrare anche l'adesione della Fiorentina, che lo annuncia sul proprio sito, e della Lega Serie B.
FONTE: CalcioMercato.com