#VeronaFoggia + - =
VERONA-FOGGIA: In settimana hanno continuato il lavoro personalizzato FARES, HELANDER e IONITA ma 'i gialloblù come squadra sono nel complesso ancora al 70% delle loro potenzialità' - secondo il mister che in conferenza stampa rivela anche che - 'il difensore svedese e VIVIANI non saranno sicuramente della gara mentre SOUPRAYEN partirà dall'inizio'.
L'ultimo precedente tra VERONA e FOGGIA risale al 23 Agosto 2009 quando i pugliesi guidati da PORTA pareggiarono al Binti per 0 a 0: Sembrano passate ere geologiche ma sono 'solo' 6 anni, era la prima giornata di Lega Pro, in panchina sedeva REMONDINA e l'HELLAS dopo un avvio stentato prese saldamente la testa del torneo arrivando fino a +6 dalla seconda poi la frenata brusca, la crisi, la beffa interna col PORTOGRUARO e la missione definitivamente fallita in finale playoff col PESCARA!
Giusto per ricordare chi siamo e da dove veniamo... Non fa mai male prima dell'inizio ufficiale della stagione 2015-16: Buon campionato a tutti!
QUI VERONA
Difficile (come sempre) entrare nella testa del mister per questo primo incontro ufficiale in Coppa Italia contro una squadra che ha sorpreso contro il BARI ma pur sempre di categoria inferiore: Che VERONA sarà? Continueranno gli esperimenti o sarà in campo la formazione migliore per vincere senza lasciare spazio ad altro? Partendo da quanto ha detto MANDORLINI in conferenza stampa e per quanto visto in queste prime amichevoli, il verona dovrebbe schierarsi con un 4-3-3 modificato in maniera da mantenere GOMEZ più basso in fase di non possesso e SALA un po' meno intraprendente per coprire gl inserimenti di PAZZINI che più che da esterno giocherà da seconda punta al fianco di TONI.
A disposizione anche ROMULO che però difficilmente verrà schierato dal'inizio essendo ancora in fase di recupero.
Convocati
Portieri: Gollini, Rafael, Vencato
Difensori: Albertazzi, Bianchetti, Marquez, Moras, Pisano, Winck, Souprayen
Centrocampisti: Checchin, Greco, Hallfredsson, Laner, Romulo, Sala
Attaccanti: Gomez, Jankovic, Pazzini, Siligardi, Toni
Probabile formazione
4-3-3 con Rafael; Souprayen-Moras-Marquez-Pisano; Hallfredsson-Greco-Sala; Gomez-Toni-Pazzini.
QUI FOGGIA
Dopo aver battuto LUCCHESE e BARI la 'Cenerentola' FOGGIA verrà al Bentegodi in cerca di ulteriore gloria contro una squadra di categoria superiore ma sarà partita vera come si è affrettato a chiarire mister DE ZERBI degno allievo dI MANDORLINI al CLUJI: I due condividono il carattere passionale e deciso oltre che una visione del calcio in cui per prima cosa è meglio non prenderle... Sarà una gara ostica per i gialloblù.
Fuori per squalifica i difensori GIGLIOTTI ed AGOSTIONE, l'ex di turno è AGNELLI (avendo giocato al VERONA in Serie B tra il 2003 e il 2005 con 30 presenze ed 1 gol) che però potrebbe non sarà nemmeno in panchina a causa di noie muscolari.
In mediana in dubbio anche QUINTO debilitato da un virus intestinale.
Pesante forfait in attacco dove il bomber rossonero di Coppa Italia FLORIANO con 3 centri in 2 turni dovrebbe essere sostituito da LODESANI o RIVEROLA.
Convocati
Portieri: Narciso, Micale
Difensori: Bencivenga, D´Angelo, Loiacono, Coletti, Di Chiara, De Giosa, Mariano Angelo
Centrocampisti: Riverola, Quinto, Sicurella, Gerbo, D´Allocco
Attaccanti: Lodesani, Sainz Maza, Sarno, Bruno
Probabile formazione
4-3-3 con Narciso; Angelo–Coletti–Loiacono–Bencivenga; Gerbo–Quinto–Riverola; Sarno–Sainz-Maza.
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DICONO + - =
Mister MANDORLINI «Finalmente inizia la stagione, ora iniziano le partite contano. Sono veramente contento di ritrovare De Zerbi, sarà una sfida dura. Come ci arriviamo? Stiamo crescendo, questa è una partita ufficiale che ci prepara ancora di più all'esordio in campionato di sabato prossimo contro la Roma. Siamo al 70% ma sarà importante il recupero dei calciatori ancora indietro come condizione ed il loro inserimento in squadra. Non vedremo Helander e Viviani, poi gli altri ci sono. Souprayen, invece, sarà della gara e partirà dall'inizio. Posso dire che ci sarà anche Toni, ma sarà ancora più importante cominciare ad acquisire una mentalità vincente. Toni e Pazzini insieme? Prepariamo le partite di volta in volta, ora dobbiamo essere pronti per il Foggia. Sono due calciatori di esperienza, sono dentro il gruppo e proprio per questo sono a disposizione della squadra, indipendentemente dal fatto che giochino insieme o meno. Viviani? Sta lavorando, ha voglia di tornare e sta recuperando bene. Ha un grande carattere, non ha voluto restare fuori con il Latina ed ha giocato nonostante il dolore. Questo gli ha provocato i problemi attuali. Noi lo aspettiamo, quando tornerà sarà importante. Rafa Marquez? È Un calciatore forte, è qui da un anno ed ha un passato importante. Sta meglio fisicamente, ha lavorato da solo prima di arrivare qua, per noi è un calciatore importante e lo dimostrerà» HellasVerona.it
L'agente di ROMULO «La cosa più importante al momento è che lui sta bene e si sta allenando bene. Per il suo futuro credo ci sia da aspettare ancora, sarà necessario incontrare la società. Ci vedremo la prossima settimana, faremo le nostre valutazioni. So che Mandorlini lo stima, vuole che resti in squadra per aiutare. Detto questo ogni scenario al momento è aperto» TuttoMercatoWeb.com
Mister DE ZERBI tecnico del FOGGIA (e giocatore di MANDORLINI al CLUJI) sulla prossima gara di Coppa Italia al bentegodi «Fa piacere giocare contro gente che milita in una categoria superiore e contro una squadra che ha grande storia. Non la prenderemo però come una gita di Ferragosto, ma in maniera giusta con la volontà di non guardare i nomi che ci troveremo di fronte. Dobbiamo pensare al nostro gioco e a far girare il pallone. Serve grande personalità e spensieratezza e questo chiedo ai miei giocatori» TuttoMercatoWeb.com
Michelangelo ALBERTAZZI si (ri)presenta «Cosa mi ha riportato qui? Sono molto contento di essere tornato, con questa maglia ho trascorso due stagioni indimenticabili. Sono felice di continuare la mia storia con l'Hellas Verona, con cui in passato mi sono lasciato benissimo. A Milano ho trascorso un anno particolare, che mi ha comunque fatto crescere sia come calciatore che come uomo, anche se ho giocato poco. Ora sono a Verona, mi sono messo a completa disposizione della squadra e del mister per crescere. Dal momento in cui ho saputo dell'interesse dell'Hellas ho sempre voluto tornare in questa squadra, non ho avuto alcun dubbio. Un passo indietro nella mia carriera? Non lo è assolutamente. Penso che ognuno abbia il suo percorso e debba compiere la sua crescita personale. Io non ho rimpianti e nei due anni che ho trascorso a Verona sono stato alla grande. Sono tornato con tanta voglia di fare bene, magari lo scorso anno pensavo di giocare di più ma a 24 anni ho voglia di scendere in campo e di dimostrare al mister che sono a sua completa disposizione, più maturo e più sicuro» HellasVerona.it
Cláudio WINCK «Il mio arrivo a Verona? C’era già stato un contatto lo scorso anno, poi per vari motivi le trattative non sono andate a buon fine. Quello che conta è che adesso sono qui e spero di fare bene. Quando ero in Brasile ho chiesto a Juan (ex Roma, ndr) e a Dida (ex Milan, ndr) informazioni sul calcio italiano: mi hanno spiegato che è un campionato difficile, impegnativo, e che questa può essere una grande esperienza per me. Cosa mi ha convinto a scegliere l’Hellas? Voglio disputare la Serie A, è un campionato importante, tenuto in molta considerazione. Voglio sfruttare questa esperienza per mettermi in mostra come calciatore. Il mio arrivo in squadra? Ho trovato un bel gruppo, c’è molta armonia tra di noi. La mia prima impressiona è quella di un gruppo ben organizzato e con obiettivi precisi. Rafael e Romulo mi hanno aiutato molto ad inserirmi. Un commento sui grandi campioni della squadra? Toni, Pazzini e Rafa Marquez sono punti di riferimento, voglio cercare di seguire le loro orme e di migliorarmi sempre. Un commento su Mandorlini? Fin da subito il mister chiede molto, soprattutto nella parte tattica. Il mio momento? Ho avuto qualche problema in passato, ma adesso sto bene e spero di andare avanti così. Perché ho scelto il 41? L’ho scelto per scaramanzia, è lo stesso numero che avevo all’Internacional e mi ha portato fortuna» HellasVerona.it
Samuel SOUPRAYEN si presenta «Le mie caratteristiche? Nasco come centrale difensivo ma mi sono adattato a giocare a sinistra, è stata un’evoluzione naturale. Ritengo di essere un buon difensore, rapido. Difesa a tre o quattro? Non ho preferenze, mi adatto molto bene ad entrambe. Mi piace anche partecipare alla fase offensiva, ma sono venuto qui a fare il difensore. Starà a Mandorlini decidere di volta in volta come sfruttare le mie qualità, fermo restando che ogni partita è a sè e dipenderà dagli avversari che dovremo affrontare di volta in volta» HellasVerona.it
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Sasha BJELANOVIC inizia da Spalato la carriera post calciatore, sarà responsabile dell'area scouting dell'HAJDUK. Mister PAVANEL, tecnico della Primavera scaligera, racconta di DONSAH '...Ha sempre avuto potenzialità enormi', Simon SLUGA presentato allo SPEZIA con MARTIC... L'OTRANTO ha ingaggiato Andrea CAROPPO secondo portiere all'HELLAS nel 2010-11 senza mai scendere in campo. TACHTSIDIS di nuovo in campo a soli 20 giorni dall'intervento al ginocchio! Mattia VALOTI il migliore in campo in Coppa Italia col PESCARA! Il GENOA chiede ITURBE alla ROMA; il TRAPANI punta molto su TORREGROSSA...
BALZARETTI SI RITIRA, dopo lo svincolo dalla ROMA l'ormai ex difensore della Nazionale entrerà nello staff giallorosso...
FINALE SUPERCOPPA EUROPEA: PEDRO risolve nel secondo tempo supplementare una gara scoppiettante terminata addirittura sul 4 a 4 nei 90 minuti regolamentari! Colpa del BARÇA che dopo essere stato sul 4 a 1 si è specchiato in sè stesso permettendo il recupero dell'orgoglioso SEVILLA... Ma alla fine i blaugrana la portano a casa ancora
CALCIOSCOMMESSE, il procuratore FIGC chiede per il CATANIA la retrocessione in Lega Pro, 5 punti di penalità e 5 anni di squalifica per il patròn PULVIRENTI...
CALCIO TURCHIA, spari a due giocatori del FENERBAHCE!
COPPA DI GERMANIA: Gara tra LIPSIA e OSNABRUCK sospesa a causa di un accendino che ha colpito il direttore di gara...
CALCIOMERCATO: Quinquennale per ROMAGNOLI al MILAN, GALLIANI 'Diventerà la nostra bandiera!'. PEPE al CHIEVO, SHAQUIRI allo STOKE CITY. DOUMBIA ritorna al CSKA MOSCA in prestito
MOTOGP: MARQUEZ e LORENZO imprendibili per tutti ma il terzo posto di Valentino vale ancora la vetta anche se il vantaggio sia ssotiglia sempre più per il 'Doc'
IL FOGGIA BATTE IL BARI e sarà l'avversaria al terzo turno preliminare di Coppa Italia al Binti contro l'HELLAS...
MONDIALI NUOTO: L'ITALIA chiude in bellezza con l'oro ed il record europeo di PALTRINIERI sui 1500 sl
Winck e Souprayen si presentano... |
RASSEGNA STAMPA + - =
De Zerbi: "A Verona sciolti e sereni"
13-08-2015 | Ufficio Stampa Foggia Calcio
A due giorni dal big match che vedrà i rossoneri impegnati al Bentegodi di Verona, torna a parlare il tecnico De Zerbi, a pochi battiti dalla partenza per il Veneto: "Che sia chiaro, non sarà una gita, sulla carta risulta un confronto impari ma noi proveremo a fare ciò che abbiamo sempre fatto, in campo servirà autostima, convinzione e forza interiore, senza guardare la carta ma solo il pallone".
E, a proposito di chi guiderà la formazione di casa, vecchia conoscenza di De Zerbi: "Sono molto legato a Mandorlini, persona che mi ha dato tanto e che mi ha aiutato in un momento difficile, sono affezionato a lui come a Marino, sono i due allenatori con cui ho un buon legame".
In occasione della gara di sabato sera, fischio d'inizio alle ore 20.30, il Foggia dovrà fare a meno degli squalificati Gigliotti e Agostinone: "A dire il vero abbiamo una formazione incerottta più dell'altra volta, due squalificati e Agnelli e Quinto acciaccati, il primo è alle prese con noie muscolari, il secondo, invece, si è bloccato stamattina per un virus intestinale".
Il cuore, oltre ogni ostacolo, il tutto condito dalla consapevolezza di affrontare una grande squadra, che, contro i satanelli, giocherà una settimana prima dell'esordio in campionato: "Mi aspetto che loro prendano la partita al cento per cento, è una formazione di Serie A, con giocatori forti, e Mandorlini, che conosco bene, è un martello pneumatico; non so come giocheranno ma, per noi, cambia poco, dobbiamo giocare sciolti e sereni, non andremo per pareggiare, male che vada perderemo".
Un ricordo particolare, legato al Bentegodi per De Zerbi c'è: "Ho fatto gol con l'Arezzo all'esordio al Bentegodi, quella gara finì 5-3 a favore loro, la rete che misi a segno fu la prima in serie B".
Lavoro incessante, intanto, in casa Foggia, anche in fase di mercato. Ufficializzato, ieri, il difensore centrale De Giosa, l'ottavo colpo messo a segno dal ds Di Bari, un'operazione che ha soddisfatto il condottiero rossonero: "De Giosa arriva come alternativa iniziale, sono felice, ha tante qualità e, poi, è un positivo, sono davvero contento".
Cosa manca ancora a questo a questo Foggia? De Zerbi non ha dubbi: "Serve un attaccante, poi vedremo per un centrocampista a patto che abbia determinate caratteristiche, che sia un bravo palleggiatore e che possa fare anche da play".
Ufficio Stampa Foggia Calcio
H.Verona-Foggia: i convocati
13-08-2015 | Ufficio Stampa Foggia Calcio
Sono 20 i convocati a disposizione del tecnico De Zerbi, per la trasferta di Verona, valevole come Terzo Turno della Tim Cup:
Narciso
Micale
Bencivenga
D'Angelo
Loiacono
Coletti
Di Chiara
De Giosa
Mariano Angelo
Agnelli
Riverola
Quinto
Sicurella
Gerbo
D'Allocco
Lodesani
Sainz Maza
Sarno
Bruno
Floriano
Ufficio Stampa Foggia Calcio
FONTE: FoggiaCalcio1920.it
Hellas-Foggia, Mandorlini&De Zerbi: “Toh! Chi si rivede!”, incrocio di destini dal Cluj alla Coppa Italia, passando per Legnago…
Foggia
Luca Mignani 14-08-2015 22:30
27 Aprile 2014, il Comunale di Darfo Boario è tutto un borbottio. Ci si gioca la permanenza in Serie D, c’è lo spauracchio Eccellenza. In panchina “quello che giocava al Trento”, “ma va, è quello del Cluj, una squadra giapponese han detto…”, “rumena babbeo! E comunque questo è quello che giocava a Brescia e a Napoli”. Uno, nessuno, centomila. Sempre lui, Roberto De Zerbi. Un’annata rognata: arrivato in corsa, tanti sistemi di gioco per rincorrere, tantissimi giovani per dare sfrontatezza e tantissimissimi arrivi nel mercato invernale, gioco sì ma… Il Legnago vince e ciao, retrocessione matematica. Però quel De Zerbi lì…
Bravo. Dall’Oratorio di Mompiano fino al rossonero del Milan del resto, scarpini ai piedi incantava anche su a Como fin giù a Catania. Valigia sempre pronta e sprazzi di magia da tirar fuori ovunque da quel pallone. E su qualsiasi campo. Anche a Trento, sì, chiamato dall’amico Rudy De Paola, altro ex Brescia. E poi la prima panchina a Darfo, dove proprio De Paola era stato. La prima, pure l’ultima? Pronti via e una retrocessione sul curriculum di un giovane allenatore…
Macchè. Tant’è. C’è Foggia. Sotto allora, 4-3-3 ma da parte i facili paragoni con Zeman. A modo suo, come sempre del resto. Manovra veloce, si parte dalla difesa, pochi fronzoli, testa alta, attaccare. Tanti giovani, ancora, stile Darfo: ahia… Ma di nuovo macchè. Lo Zaccheria ha di che applaudire, la teoria diventa pratica, il campionato d’impatto a conti fatti. Roby è cresciuto, non ragiona più da calciatore anche se per i calciatori è riferimento vero, schietto, senza filtri e senza bisogno di chi si metta in mezzo. Lo spogliatoio, l’amalgama, il gruppo insomma c’è, rema, corre, lotta, incanta di fatto. Dunque? Bene, bravi, bis? Sì, ed è subito botto: Gigliotti, Floriano e il San Nicola è preso. Boom, per le strade roba quasi da Mundial.
E ora? Verona, quella Verona che poteva essere casa per De Zerbi, per un ruolo nel settore giovanile che alla fine com’è e come non è e non se ne fece nulla. Quella Verona di Mandorlini, proprio lui che lo portò al Cluj. Proprio lui che dal Cluj fu cacciato alla vigilia di Champions e che De Zerbi voleva seguire infuriato per la scelta. Allievo e maestro dunque? Forse, certo in campo uno difendeva e giocava a soffocare, l’altro creava e puntava ad aggirare per esempio. Da allenatori però... i due si sentono e se la intendono. Ruvidi fuori, sguardo che si infiamma, dentro tutt’altro. Roby che si ispira ad Andrea, Andrea che scommette sul Roby calciatore e allenatore. Telefonate, anche ai tempi di Darfo. Magari anche prima di quella partita col Legnago, una quarantina di chilometri da Verona peraltro. Quella Verona che li aspetta, domani sera: Bentegodi e loro due lì di fianco, ognuno sulla sua panca. Quando si dice il destino… che torna e ritorna con vesti sempre nuove. Sotto l’abito, però, la sostanza è sempre quella in fondo: stoffa da campioni, fame da scalata, talento che prima o poi vien fuori. Perché chi ha stupito, e stupisce, stupirà.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Verona-Foggia, ultimo precedente il 23 Agosto 2009
13 ago 2015 Simone Clara
Risale a poco meno di sei anni fa l’ultimo precedente in terra scaligera tra Hellas e Foggia, che sabato si affronteranno per il terzo turno della Tim Cup. 23 Agosto 2009, prima giornata del campionato di Lega Pro 2009/2010. Il Foggia di Porta (che a Gennaio fu esonerato in luogo di Ugolotti) fece visita ai gialloblù allenati da Remondina sfoderando una prestazione generosa, soffrendo e portando a casa un punto prezioso. Terminò zero a zero con i padroni di casa incapaci di finalizzare la mole di gioco prodotta. Fu solo il primo atto di una stagione che si sarebbe rivelata soffertissima per i colori rossoneri, che chiuderanno il campionato al 15esimo posto dopo i play-out vinti col Pescina, con i satanelli ad un passo dal baratro. Il Verona dal canto suo fallì l’aggancio alla serie cadetta, perdendo la finale play-off contro il Pescara. Ecco il tabellino del match:
HELLAS VERONA F.C.
Rafael; Cangi, Ceccarelli, Comazzi, Pugliese; Russo, Esposito, Pensalfini; Ciotola (70′ Farias), Selva, Berrettoni (81′ Scapini). (Ingrassia, Massoni, Campagna, Campisi, Bertolucci). All. Remondina
U.S. FOGGIA
Milan; Sgambato, Burzigotti, Cuomo, D’Agostino; D’Amico, Velardi; Di Roberto (65′ Ferrari), Salgado (33′ Mancino), Trezzi; Germinale (80′ Compierchio). (Bindi, Torta, Posillipo, Colomba). All. Porta
Arbitro: Liotta di Lucca
Assistenti: Perrone, Sotgiu
Ammoniti: Trezzi, Burzigotti, Cuomo, Cangi, Mancino
Espulsi: -
Recupero: 2′ – 5′
Spettatori: 14.026
FONTE: FoggiaSport24.com
Agnelli e Floriano saltano Verona
Brutte notizie per i satanelli alla vigilia della gara di TIM CUP contro l'Hellas Verona al "Bentegodi": come annunciato dalla società tramite il profilo Facebook ufficiale, oltre agli squalificati Agostinone e Gigliotti, mister De Zerbi dovrà fare a meno anche di Agnelli e Floriano. Il capitano, come già annunciato dal tecnico in conferenza stampa, è alle prese con dei guai muscolari, mentre l'esterno ex Pisa ha accusato un problema al ginocchio. Due pesanti assenze per una trasferta insidiosissima.
Questa la lista convocati: Portieri: Narciso, Micale Difensori: Bencivenga, D´Angelo, Loiacono, Coletti, Di Chiara, De Giosa, Mariano Angelo Centrocampisti: Riverola, Quinto, Sicurella, Gerbo, D´Allocco Attaccanti: Lodesani, Sainz Maza, Sarno, Bruno
Francesco Beccia
FONTE: IAmCalcio.it
Diretta / Live Hellas Verona – Foggia Coppa Italia TIM
Scritto da: webcalcionet agosto 15, 2015
Si gioca questa sera alle ore 20.30 il terzo turno di Coppa Italia TIM tra Verona e Foggia in programma allo stadio Bentegodi di Verona.
La gara non sarà in diretta TV. La partita al momento non è disponibile nemmeno in streaming video gratuito.
La nostra diretta ti offrirà aggiornamenti minuto per minuto e dettagli sui momenti più importanti dallo stadio Veneto, non mancare, a partire dalle 20.30 su questa pagina!
Ecco le probabili formazioni:
Verona (4-3-3): Rafael; Pisano, Mora, Marquez, Souprayen; Hallfredsson, Greco, Sala; Gomez, Toni, Pazzini. A disp.: Gollini, Vencato, Winck, Albertazzi, Bianchetti, Checchin, Laner, Romulo, Jankovic, Siligardi. Allenatore: Andrea Mandorlini
Foggia (4-3-3): Narciso; Angelo, Loiacono, Coletti, Bencivenga; Gerbo, Quinto, Riverola; Sarno, Sainz-Maza, Lodesani. A disp.: Micale, D’Angelo, De Giosa, Di Chiara, Sicurella, D’Allocco, Bruno. Allenatore: Roberto De Zerbi
Come vedete sarà una partita scintillante, il Foggia nonostante le due categorie di differenza non rinuncerà al 433 che gli ha permesso di dare spettacolo lo scorso anno in lega pro (senza raggiungere la promozione però) e di vincere la scorsa settimana a Bari nel derby di Coppa Italia
FONTE: WebCalcio.net
FOGGIA, IL FERRAGOSTO A VERONA NON SARÀ UNA GITA
sabato 15 agosto 2015in Foggia Calcio
Nel 3° turno della Tim Cup, l’Hellas Verona ospiterà, tra le mura amiche dello stadio “Marcantonio Bentegodi”, il Foggia.
L’Hellas Verona ha iniziato la sua preparazione alla stagione agonistica 2015/16 in quel di Racines, rimanendo nella piccola cittadina in provincia di Bolzano dall’11 al 26 luglio.
Durante questa prima parte di ritiro gli uomini di Mandorlini hanno sostenuto 4 amichevoli: dopo la vittoria con un netto 12-0 sulla Rappresentativa del Valle D’Isarco, è arrivata la vittoria per 3-0 contro il Südtirol, compagine militante in Lega Pro, grazie alla doppietta di Gomez nella prima frazione ed il sigillo di Jankovic nella ripresa; pochi giorni più tardi è invece arrivata la sconfitta per 2-1 contro il Latina, formazione di Serie B, con Montalto (ex Martina Franca) e Coronado a rimontare il momentaneo vantaggio dell’Hellas firmato su rigore dal nuovo arrivato Pazzini; nell’altra amichevole invece i gialloblù non sono riusciti ad andare oltre l’1-1 contro la squadra della Super Lig turca (l’equivalente della Serie A TIM) del Caykur Riezspor, con il campione del Mondo del 2006 Luca Toni a pareggiare dagli 11 metri il vantaggio firmato da Kadah.
Dal 28 luglio gli scaligeri si sono spostati a Peschiera del Garda, prima di raggiungere, il 1° agosto, il Volksparkstadion di Amburgo, dove è arrivato una sconfitta per 2-1 contro i padroni di casa dell’Amburgo, capaci di rimontare il vantaggio di Jankovic grazie alle reti di Olic e Holtby.
L’ultima amichevole è stata disputata contro la formazione qatariota dell’Al Jaish nella città austriaca di Bad Kleinkirchheim, al termine di un ritiro durato dal 2 all’8 agosto, con i veronesi che si sono fatti rimontare 2 gol di vantaggio firmati da Toni, il primo gol su rigore, dalle reti di Ilyas Bakr e Mansour Abdulrahman.
Il tecnico Andrea Mandorlini potrebbe schierare in campo un 4-3-3 con Rafael in porta; difesa con Pisano ed il nuovo acquisto Souprayen sulle corsie laterali, Moras e l’ex Barcellona Marquez al centro; il centrocampo a 3 vedrà Greco in posizione centrale tra Sala e Hallfredsson; in attacco Toni agirà da prima punta con Pazzini alla sua sinistra e Gomez a destra, questi ultimi preferiti a Jankovic e Siligardi.
Il Foggia arriva a questo match dopo aver battuto Lucchese e, nel “Derby d’Apulia”, il Bari per 2-1 nei turni precedenti.
Il tecnico Roberto De Zerbi, durante la conferenza stampa pre-partita, ha affermato di non prendere questa partita come una gita di Ferragosto e, pur sapendo che il confronto è impari, di voler vedere dai propri giocatori grande personalità, attenzione ed umiltà, per poter provare a sovvertire i pronostici, guardando il pallone e non il nome degli avversari.
Per quanto riguarda il capitolo formazione, De Zerbi ha non pochi grattacapi ma dovrebbe schierare il suo consueto 4-3-3 con Narciso tra i pali; la difesa sarà probabilmente composta da Angelo e Coletti nella zona destra, mentre a sinistra dovrebbero agire, al posto degli squalificati Gigliotti ed Agostione, Loiacono, con il nuovo arrivato De Giosa che partirà quindi dalla panchina, e Bencivenga, che dovrebbe essere preferito all’altro nuovo arrivato Di Chiara; a centrocampo Agnelli, ex di questa partita avendo militato nella formazione scaligera tra il 2003 ed il 2005 raccogliendo 30 presenze ed 1 gol, potrebbe addirittura non essere nemmeno in pannchina a causa di un problema muscolare che lo ha costretto a fermarsi nel corso della settimana, sembrano invece esserci speranze per Quinto, fermatosi giovedì mattina a causa di un virus intestinale; assieme al play foggiano dovrebbero agire Gerbo e Riverola in posizione di mezzali; la situazione non cambia nemmeno in attacco dove il forfait di Floriano, capocannoniere rossonero di questa Tim Cup con 3 reti in 2 partite, dovrebbe portare l’inserimento di Lodesani sulla fascia sinistra, con Sarno sulla corsia opposta a supporto del “falso nueve” Sainz-Maza.
Tuttavia potrebbero esserci sorprese, come l’avanzamento di Riverola sulla linea degli attaccanti al posto di Lodesani ed il conseguente ingresso sulla linea mediana di Sicurella.
Dirigeranno il match il Sig. Fabrizio Pasqua della sezione AIA di Nocera Inferiore, in CAN B dalla stagione 2012/13 e con 4 direzioni in Serie A, coadiuvato dai Sigg. Alberto Tengoni e Mauro Tonolini, entrambi della sezione AIA di Milano. Quarto ufficiale sarà invece il Sig. Leonardo Baracani di Firenze, che aveva arbitrato i satanelli 6 giorni fa nella vittoria a Bari.
Probabili formazioni:
Hellas Verona (4-3-3): Rafael; Pisano – Moras – Marquez – Souprayen; Sala – Greco – Hallfredsson; Gomez – Toni – Pazzini
All.: Sig. Andrea Mandorlini
Foggia (4-3-3): Narciso; Angelo – Coletti – Loiacono – Bencivenga (Di Chiara); Gerbo – Quinto – Riverola (Sicurella); Sarno – Sainz-Maza – Lodesani (Riverola)
All.: Sig. Roberto De Zerbi
Armando Borrelli
Tim Store
FONTE: CalcioFoggia.it
PRIMO BILANCIO
Verona, il pagellone del ritiro
10/08/2015 15:30
Finito il ritiro in Carinzia e alla vigilia della stagione ufficiale è tempo di fare un primo bilancio per l'Hellas Verona. Ecco il pagellone di tggialloblu.it.
RAFAEL: voglioso e determinato ha patito un piccolo stiramento. Per ora il titolare è lui. E Benussi non c'è più... VOTO 6
GOLLINI: sarà la sua stagione più difficile. Dovrà sfruttare tutte le occasioni che gli capiteranno per rubare il posto a Rafael. Deve completare la maturazione, ma dal punto di vista della personalità non ha paragoni. VOTO 6
COPPOLA: compito del terzo portiere? Mettersi al servizio della squadra, fare gruppo e sopportare la panchina in cambio di un buon contratto. NG
ALBERTAZZI: Ha ancora i muscoli e la testa con un po' di ruggine. Ma è una garanzia dal punto di vista del rendimento. Può e deve crescere. VOTO 6
BIANCHETTI: sarà la sua stagione? Una cosa è certa: dovrà essere più forte delle critiche (a volte eccessive per un ragazzo della sua età) e dimostrare più personalità. VOTO 5,5
HELANDER: è ancora ingiudicabile. Ha giocato un pezzetto di gara ad Amburgo non impressionando. Ma come Bianchetti, va aspettato e soprattutto costruito. Non appare in grado di essere per ora titolare. NG
MARQUEZ: avrà capito il Gran Capitan il calcio italiano? Si spera di sì. In quanto a classe, professionalità ed esperienza Rafa non è secondo a nessuno. Dovrà essere meno istintivo e più preciso. VOTO 6
MORAS: ha passato quel che ha passato e la tragedia che ha vissuto sarà la sua forza in campionato. Lo conosciamo benissimo: ha molti pregi e tanti difetti. Non gli fa difetto sicuramente il coraggio e l'abnegazione. VOTO 6
PISANO: per ora è il più indietro. Avevamo negli occhi il Pisano-monstre di fine campionato, ora fatica e sbaglia molto. Ma saprà riscattarsi non appena la condizione lo sosterrà. VOTO 5
SOUPRAYEN: difficile dire se sarà utile a Mandorlini. Ha un fisico longilineo e una bella corsa. Appare uno che spinge tanto e difende poco. Conoscendo il mister... VOTO 6
WINK: anche lui bersagliato dagli infortuni. Ha giocato troppo poco. NG
GRECO: Mandorlini lo ha impostato come play davanti alla difesa con il compito di fare legna. Lui rispetta le consegne e cerca anche di dare i ritmi. Meglio nella prima fase che nella seconda. VOTO 5,5
HALLFREDSSON: un totem. Ha iniziato benissimo la stagione e quando è mancato si è sentito tantissimo. VOTO 6,5
IONITA: sa benissimo che non potrà sbagliare. Ha una chance fondamentale per la sua carriera. E' un tipo tosto. Sarà utile. VOTO 6
LANER: Se gli dovessimo dare un voto per la capacità di creare spogliatoio sarebbe un 10. Purtroppo l'errore con l'Al Jaish pesa come un macigno. E non ha nemmeno l'alibi della stanchezza. VOTO 5
SALA: ormai è maturo e sempre più consapevole del suo ruolo. Sarà una delle rivelazioni del campionato. Venderlo, vorrebbe dire indebolire pesantemente il Verona. VOTO 6,5
ROMULO: è partito benissimo poi è stato di nuovo inghiottito dentro il tunnel dei suoi infortuni. Per ora è inutile. NG
VIVIANI: dopo Pazzini è il grande acquisto della stagione, uno dei più costosi della storia del Verona. Ci si aspetta tanto da lui, ma per ora Mandorlini non lo ha mai avuto a disposizione. Si spera che l'infiammazione addominale non lo tormenti fino a condizionarne la stagione. NG
ZACCAGNI: ha talento da vendere. Deve solo farsi trovare pronto e sfruttare ogni piccola occasione. VOTO 6.
FARES: non è un terzino ma gli fa bene giocare lì così impara ad essere ordinato e a rispettare le consegne. Deve restare con i piedi per terra perchè gli dei del pallone lo hanno baciato in fronte e può anche essere un crack. A patto di non montarsi la testa e restare umile. Anzi umilissimo. VOTO 6
GOMEZ: in forma strepitosa prima dell'infortunio. E' partito in quarta, come se volesse stupire tutti. Prezioso e bravo è ormai un "senatore" a tutti gli effetti. VOTO 7
JANKOVIC: è il momento di far vedere tutta la sua potenza e la sua classe. Fino ad oggi Jankovic non si è mai ammirato pienamente, vuoi per il carattere, vuoi per la sfiga che lo ha attanagliato. Ora gode della fiducia di tutti e se lo sorregge il potente fisico sarà una delle rivelazioni. VOTO 6,5
PAZZINI: qualche lampo, (girata di testa, tiro improvviso) ne hanno fatto capire l'abilità sotto porta. Pur di venire a Verona e giocare con Toni sta accettando di fare un lavoro sporco che lo penalizza dal punto di vista realizzativo. Ma stupisce per umiltà e abnegazione. Ottimo acquisto. VOTO 6,5
SILIGARDI: è eclettico, forte, sa superare l'uomo e concludere. E' piaciuto anche come trequartista. Mandorlini lo potrà usare a piacere, sfruttandone anche la capacità di entrare e incidere a partita in corsa. Un jolly offensivo prezioso. VOTO 6
TONI: abbiamo sprecato ormai tutti gli aggettivi. La cosa importante è che ancora ci sia qualcuno che dubita di lui anche alla vigilia di questo campionato. Meglio così: Luca si carica come una molla e intanto continua a segnare. VOTO 7
MANDORLINI: ha la squadra che sognava, però ha un paio di crucci che non lo fanno dormire la notte: come fare a non prendere 68 gol a stagione e come far coesistere Toni-Pazzini salvando il 4-3-3. Si è messo di buzzo buono a lavorare sul campo e chi segue gli allenamenti ha parlato di un Mandorlini molto carico. Vuol dire che a breve si vedranno i risultati. VOTO 6.
GIANLUCA VIGHINI
FONTE: TGGialloBlu.it
Tachtsidis (Getty Images)
FONTE: CalcioMercato.it
FONTE: CalcioMercato.com
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
FONTE: VeronaSera.it
20:32 | martedì 11 agosto 2015
Hellas Verona, Romulo e Gomez in gruppo
In vista del Foggia, Mandorlini ritrova due pedine importanti
HELLAS VERONA COPPA ITALIA ROMULO - Buonissime notizie per Andrea Mandorlini, a pochi giorni dall'esordio in gare ufficiali. Nel prossimo week-end, infatti, il Verona sarà già in campo, nel terzo turno preliminare di Coppa Italia: di fronte ci sarà il Foggia, che ha battuto 2-1 il Bari al San Nicola, aggiudicandosi, un po' a sorpresa, il derby tutto pugliese.
LA SEDUTA - Gomez e Romulo sono tornati oggi ad allenarsi con il gruppo. Belle notizie dallo Sporting Center, dove l'Hellas Verona ha ripreso gli allenamenti in vista della sfida con il Foggia. Doppia seduta a Peschiera, al mattino lavoro atletico mentre il menù del pomeriggio ha previsto riscaldamento, possesso palla, lavoro atletico e tattica. Continuano il lavoro personalizzato Fares, Helander e Ionita. Domani prevista una seduta, al pomeriggio, in programma alle 18 (porte aperte). Una notizia importante per il laterale brasiliano, dopo una stagione difficilissima in bianconero: dovrebbe restare a Verona, anche perché Bielsa, che avrebbe voluto portarlo a Marsiglia, si è dimesso.
FONTE: CalcioNews24.com
RASSEGNA STAMPA
Hellas, Corriere di Verona: "Vernissage Hellas con dubbio Toni-Pazzo"
15.08.2015 09.18 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Il Verona debutta in Coppa Italia, nella serata di Ferragosto, e gioca con il Foggia allo stadio Bentegodi. L'edizione odierna del Corriere di Verona scrive che non è più tempo di esperimenti, titolando "Vernissage Hellas con dubbio Toni-Pazzo". Il tecnico Andrea Mandorlini ieri ha annunciato che i titolari certi saranno "Souprayen, Toni e Rafael". Lo stesso allenatore non ha voluto parlare di modulo: il 4-3-3 resta una bussola, ma c'è anche il 4-3-1-2 atipico (Gomez e Jankovic a fare da trequartista largo) e quello tradizionale (Siligardi fantasista dietro a Toni e Pazzini).
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Ag. Romulo: "Futuro da decifrare. Incontreremo il Verona"
14.08.2015 15.00 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Finita la breve e sfortunata parentesi alla Juventus, Romulo ricomincia da Verona. Per ora. Ai microfoni di Tuttomercatoweb l'agente del giocatore, Alex Firmino, fa il punto della situazione: "La cosa più importante al momento è che lui sta bene e si sta allenando bene. Per il suo futuro credo ci sia da aspettare ancora, sarà necessario incontrare la società. Ci vedremo la prossima settimana, faremo le nostre valutazioni. So che Mandorlini lo stima, vuole che resti in squadra per aiutare. Detto questo ogni scenario al momento è aperto".
SERIE B
Foggia, De Zerbi: "Personalità e spensieratezza contro l'Hellas"
13.08.2015 18.02 di Tommaso Maschio
Il tecnico del Foggia Roberto De Zerbi ha parlato in conferenza stampa della sfida di Coppa Italia contro l'Hellas Verona: "Fa piacere giocare contro gente che milita in una categoria superiore e contro una squadra che ha grande storia. Non la prenderemo però come una gita di Ferragosto, ma in maniera giusta con la volontà di non guardare i nomi che ci troveremo di fronte. Dobbiamo pensare al nostro gioco e a far girare il pallone. Serve grande personalità e spensieratezza e questo chiedo ai miei giocatori".
SERIE A
Cosa manca sul mercato: Verona, rebus centrocampo. Colpo possibile
13.08.2015 16.42 di Gianluca Losco Twitter: @MrLosco
Mercato discretamente di anticipo quello svolto dall'Hellas Verona. Molti arrivi in tutti i reparti, con Giampaolo Pazzini che torna a comporre il tandem d'attacco con Luca Toni e può far impazzire i tifosi. I nodi principali per i gialloblu di Mandorlini riguardano il centrocampo. Mentre per Lazaros l'intenzione è di trattenerlo e il club ha già risposto di no varie volte all'Atalanta, per Jacopo Sala la situazione può essere differente. Se il pressing del Napoli dovesse farsi asfissiante e l'offerta soddisfacente, il giocatore può ripercorrere la strada fatta qualche tempo fa da Jorginho. Non è finita, perché al momento sembra esserci anche un vero e proprio caso riguardante Federico Viviani, reduce dall'ottima stagione al Latina ma rimasto fuori in questo precampionato per la pubalgia. Naturalmente restano giocatori importanti come Hallfredsson, Ionita, Greco e Romulo, ma l'eventuale cessione di Sala potrebbe aprire le porte a un nuovo arrivo.
SERIE A
Da cardine del futuro a mistero. Viviani a Verona non si è ancora visto
12.08.2015 17.17 di Tommaso Maschio
Doveva essere uno dei punti cardine dell'Hellas Verona, ma finora in pre campionato non si è mai visto frenato da diversi problemi fisici. I primi mesi di Federico Viviani in gialloblu sono stati un calvario che non gli ha mai permesso di mostrare quelle qualità che lo hanno consacrato in Serie B nelle passate stagioni facendone uno dei punti fermi della nazionale azzurra Under 21. Un'infiammazione addominale, o più probabilmente una fastidiosa pubalgia che lo perseguita da tempo, lo hanno tolto a Mandorlini che ha deciso - d'accordo con la società - di non rischiarlo e recuperarlo per averlo al massimo per l'inizio della stagione. Un giallo che complica i piani del tecnico veronese visto che tuttora non sono certe le date del suo rientro a pieno ritmo in prima squadra.
RASSEGNA STAMPA
Hellas, Corriere di Verona: "Mandorlini e il cantiere difesa"
12.08.2015 08.33 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
"Mandorlini e il cantiere difesa". E' il titolo col quale il Corriere di Verona oggi in edicola apre l'articolo riguardante le ultime vicende di casa Hellas Verona. Il riferimento è al lavoro che Mandorlini sta effettuando questa estate col suo nuovo staff per sistemare il reparto arretrato, vero e proprio tallone d'Achille della squadra scaligera nell'ultimo biennio. Negli ultimi due campionati di Serie A la squadra di patron Setti ha incassato 133 reti: 68 nel 2013/14, 65 nel 2014/15.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
15.08.2015
Hellas Verona-Foggia: attenti ai «diavoletti»
Mandorlini punta alla qualificazione ma tiene sempre alta la guardia «C'è grande rispetto degli avversari ma dobbiamo pensare solo a noi La formazione di partenza? Souprayen, Toni e Rafael tra i titolari...»
Andrea Mandorlini alla prima presentazione della stagione
Qualcuno sarà già in viaggio per il mare, qualche altro avrà scelto la montagna, molti saranno alle prese con la tradizionale grigliata di Ferragosto in famiglia... per tutti gli altri tifosi gialloblù appuntamento al Bentegodi, questa sera inizia la nuova stagione agonististica dell'Hellas e la squadra di Mandorlini dovrà vedersela contro il Foggia.
Impegno non proibitivo, almeno sulla carta, ma nell'ultimo turno i «diavoletti» rossoneri che militano in Lega Pro hanno fatto lo sgambetto al Bari nel derby pugliese e si giocheranno la gara senza troppi patemi d'animo visto che non hanno nulla da perdere.
Una partita nella partita anche tra i due allenatori, Roberto De Zerbi che guida il Foggia da più di un anno è stato uno dei «pupilli» di Mandorlini nella sua avventura al Cluj e l'allievo non vede l'ora di stupire il maestro.
«Sta facendo bene ma deve farne di strada per superare il mercato - butta lì con un sorriso il tecnico dell'Hellas. Scherzi a parte, De Zerbi è giovane, è bravo, è intelligente. Ho visto il suo Foggia giocare contro il Bari, ha fatto molto bene e ha vinto meritatamente. Sono sicuro che avranno preparato molto bene anche questa partita, arriveranno al Bentegodi per farci uno scherzo. Non esistono partite facili, anche in Coppa. Però, anche se ho grande rispetto per gli avversari, io penso solo alla mia squadra, voglio vedere a che punto siamo arrivati ma questa volta conta anche il risultato e ci tengo alla Coppa».Dopo l'ultima amichevole estiva, quella contro l'Al Jaish, Mandorlini aveva detto che il Verona era al sessanta per cento. E adesso? Al debutto in Coppa? «Diciamo che siamo al settanta per cento - ammette - perchè c'è una settimana di lavoro in più ma non siamo ancora pronti per il campionato. Comunque è meglio non spostare troppo in avanti l'obiettivo, adesso pensiamo a questa sfida con il Foggia». In linea di massima la difesa ha già una propria fisionomia con Moras e Marquez al centro, Pisano a destra e Souprayen a sinistra, Greco in cabina di regia, Sala e Hallfredsson come mezzali. Tutto da decifrare il pacchetto offensivo dell'Hellas.
Si potrebbe rivedere un tridente «atipico» come quello delle prime amichevoli con Toni e Pazzini più vicini e Jankovic largo sulla fascia, oppure Toni con Jankovic da una parte e Gomez dall'altra - anche se Juanito rientra da un infortunio muscolare - senza dimenticare la possibilità di avere Pazzini e Toni più vicini all'area di rigore con Siligardi alle spalle dei due attaccanti.
«Abbiamo provato diversi moduli - conclude Mandorlini - siamo pronti a tutto. Il nome di un titolare? Souprayen, lui giocherà di sicuro. Toni? Sì, gioca anche lui. I portieri? Rafael è il titolare, andrà in campo dal primo minuto».
Luca Mantovani
15.08.2015
De Zerbi a testa alta contro il suo maestro
«Ci sono due categorie di differenza tra noi e loro Ma non partiamo battuti Mal che vada... si perde»
A testa alta. Il Foggia non si nasconde, dopo aver chiuso una stagione di Lega Pro a 66 punti, quattro in meno della Juve Stabia, l'ultima qualificata per i playoff. Roberto De Zerbi, allievo di Mandorlini con cui ha condiviso momenti d'oro al Cluj, ha un anno di gavetta in più sulle spalle e idee ancora più chiare. «Vogliamo essere noi stessi, al di là del fatto che davanti avremo una squadra di due categorie sopra la nostra», la convinzione di De Zerbi, che dal mercato aspetta ancora una prima punta da doppia cifra sicura e che al Bentegodi dovrà fare a meno del difensore francese Guillaume Gigliotti, passato dalla Serie B fra Empoli e Novara, e del centrocampista Giuseppe Agostinone, che col Foggia ha vinto l'Interregionale e la C2.
L'assenza più pesante De Zerbi l'avvertirà proprio in mediana perché non avrà Christian Agnelli, 30 presenze in un campionato e mezzo di Hellas fra il 2003 e il 2005, prima del trasferimento a gennaio al Catanzaro. Agnelli ha alzato bandiera bianca dopo aver tentato di superare problemi muscolari accusati proprio domenica, nella vittoria in casa del Bari dopo aver superato il primo turno battendo la Lucchese. Forse partirà dalla panchina. Il Foggia s'è mosso molto sul mercato, vuole tornare in una B da cui manca dal 1998, quando retrocesse in C1 con Mimmo Caso in panchina e i vari Roma, Di Michele, Brienza, Daniele Franceschini, Chianese e Beppe Colucci in campo. Fra i colpi da novanta spicca Angelo, brasiliano l'ultima stagione compagno di squadra di Federico Viviani al Latina, in passato in A con Lecce, Parma e Siena. Il nuovo Foggia ha anche Tommaso Coletti, mediano due anni fa al Brescia e preso dal Matera che De Zerbi sta utilizzando però da difensore centrale anche per cominciare l'azione con più qualità possibile.
L'arrivo più roboante è stato però quello di Martì Riverola, acquisito tre anni fa a parametro zero dal Bologna dopo gli inizi di carriera alle giovanili del Barcellona con cui ha debuttato anche in Champions in una partita contro il Bate Borisov e successivamente in A con il Milan. Fra le facce nuove anche Roberto Floriano, sei gol nel passato campionato fra Pisa e Barletta. Al Foggia mancano i 16 centri di Pietro Iemmello, che lo Spezia ha girato stavolta al Lanciano anche se De Zerbi non ha perso le speranze di riaverlo di nuovo. «Sarà bello ritrovare Mandorlini - ha evidenziato De Zerbi - la persona che ha creduto più di tutti in me quando tutti mi avevano girato le spalle dopo l'infortunio col Napoli. Toni è un campione ed i campioni non si possono marcare. In più c'è Pazzini e non solo lui. Il Verona è una squadra di valore, ma ho preparato la partita concentrandomi soprattutto su quel che dovremo fare noi. Lo dico sempre, male che vada nel calcio si perde. E non sarebbe certo la fine del mondo».
A.D.P.
13.08.2015
Continua la preparazione dell'Hellas in vista della sfida di Coppa con il Foggia.
AL LAVORO. . Seduta pomeridiana agli ordini di mister Mandorlini di fronte a oltre un centinaio di supporter, che ha aperto l'allenamento con una serie di circuiti di forza sul campo prima di passare alle esercitazioni tattiche. Continuano il lavoro di recupero Helander, Ionita e Fares, ancora assente Gollini impegnato con la Nazionale Under 20.
I BIGLIETTI. Sono in vendita i biglietti per la partita con la Roma. Inizia oggi la prevendita esclusiva riservata ai possessori della tessera «Non vi lasceremo mai» che potranno acquistare online i biglietti direttamente dal sito ufficiale. Il titolo digitale verrà caricato direttamente sulla Tessera del Tifoso, sarà quindi necessario stampare il voucher con le indicazioni del posto assegnato, che verrà emesso al termine della procedura.
LA COPPA. Si avvicina l'esordio stagionale per il Verona che sabato 15 agosto giocherà in Coppa Italia contro il Foggia di Roberto De Zerbi che ha eliminato il Bari. Il calcio d'inizio alle 20 e 20.
13.08.2015
Albertazzi: «Orgoglioso di essere di nuovo gialloblù»
Un altro Michelangelo Albertazzi. «Sono cambiato, l'anno al Milan mi ha maturato, fatto crescere in determinazione e cattiveria», le parole del difensore di nuovo al Verona dopo la stagione grigia al Milan, durante la presentazione nel pomeriggio nella sede di via Belgio. «Non ho mai capito perché sono andato via dal Verona l'estate scorsa, non è vero che è stata una questione economica. Non ho mai messo i soldi davanti a tutto io», racconta Albertazzi, che da probabilissimo riconfermato si ritrovò tutto del Milan, che risolse a suo favore la comproprietà.
«Mi aspettavo di giocare di più a Milano – ha proseguito Albertazzi - ma anche capire le dinamiche di un grande club come il Milan è un'esperienza da mettere nel proprio bagaglio. Tornare al Verona è stato facile, qualche giocatore è cambiato ma il mister è lo stesso e la società serissima. Sono orgoglioso di essere di nuovo all'Hellas e dei messaggi di benvenuto che ho ricevuto dalla gente. Insieme alla squadra voglio giocare una bellissima stagione».
Alessandro De Pietro
13.08.2015
Due argenti alle Olimpiadi per papà Luis
Luis Carlos Winck, padre di Claudio, in Brasile è una leggenda autentica. Anche lui terzino destro, nazionale 17 volte, mito dell'Internacional di Porto Alegre dov'è rimasto per otto anni e punto di forza anche di Vasco, Gremio, Corinthians, Atletico Mineiro, Botafogo e Flamengo fra l'81 e il '95. Winck ha in bacheca due medaglie d'argento olimpiche. La prima, a 21 anni, nell'edizione di Los Angeles 84, compagno di squadra fra gli altri di Carlos Dunga, che 18 anni più tardi avrebbe fatto debuttare giovanissimo suo figlio Claudio nell'Internacional.
Quattro anni dopo il Brasile di Winck, ma anche di Romario e Bebeto, fu invece battuto dalla Russia di Mikhailichenko, poi campione d'Italia con la Samp di Vialli e Mancini. In quella selezione verdeoro c'erano tanti giocatori successivamente protagonisti anche in A fra Taffarel che andò al Parma e poi alla Reggiana, Mazinho che giocò con Lecce e Fiorentina, André Cuz libero del Napoli, Andrade regista della Roma e Milton, numero dieci del Como.
Winck, uno dei pochissimi calciatori ad aver partecipato a due Olimpiadi, ha vinto un titolo nazionale col Vasco da Gama e cinque volte il campionato Gaucho, quattro volte con l'Internacional e una col Gremio. Ha giocato anche la Copa America 93 in Ecuador con i vari Cafu, Edmundo e Roberto Carlos, persa ai rigori ai quarti di finale con l'Argentina di Simeone e Batistuta.
A.D.P.
13.08.2015
Sono Winck, mi manda Dunga «Felice di giocare con Toni e Rafa»
«Questi campioni sono punti di riferimento per tutti: voglio che l'Hellas diventi un trampolino di lancio, e lavoro ogni giorno per crescere ancora»
Claudio Winck con la maglia 41 dell'Hellas FOTOSERVIZIO EXPRESS
Ci pensò Carlos Dunga a gettarlo per la prima volta nella mischia. Quasi un tempo intero, il secondo, contro l'Atletico Paranaense. Undici agosto di due anni fa, Claudio Winck stava muovendo all'Internacional di Porto Alegre i primi passi verso il calcio vero. Dunga lo prese per mano ma il ragazzino, allora diciannovenne, dimostrò ben presto non solo di poter camminare con le proprie gambe ma anche di saper correre parecchio veloce su quella fascia destra che fu terreno fertile anche per suo papà Luis Carlos, un grande anche con la maglia verdeoro della nazionale. Le qualità di Winck le ammirò da vicino pure Luiz Felipe Scolari, altro commissario tecnico del Brasile, come Dunga, folgorato un anno fa dal gol del due a zero che stese il suo Gremio e fece impazzire Porto Alegre. Due reti nelle prime otto giornate, Winck si presentò alzando la voce e attirando le attenzioni di molte società d'Europa. Bayer Leverkusen in primis.
MARGINI SCONFINATI. La razza è quella purissima del giocatore di talento, magari con una tempra non proprio resistentissima ma con tanto materiale più o meno grezzo da affinare giorno per giorno. Come per ogni ventunenne di valore. Parla poco Winck, giusto l'essenziale. Nella sala stampa della sede di via Belgio c'è anche Riccardo Bigon, che ha portato a termine un'idea già da tempo nella testa dell'Hellas. «Vero, l'Hellas mi aveva già cercato in passato ma poi non se ne fece nulla - racconta il nuovo arrivato in maglia gialloblù -. Importante adesso è essere qui, per un calciatore brasiliano giocare in Europa è sempre il più grande dei desideri. Gli infortuni? Succede, quel che conta è superarli ed io ora mi sento bene», il biglietto da visita di Winck, maglia numero 41 già scelta a Porto Alegre, con il nome scritto per esteso e solo l'iniziale del cognome.
NON SOLO TERZINO. Una vita da predestinato la sua, da bambino al Gremio e poi, quindicenne, all'Internacional dove l'aspettavano Dunga, le prime verifiche da grande, Dida e Juan. Proprio da loro due, pilastri della storia recente di Milan e Roma, Winck s'è diretto prima di prendere il volo per l'Italia, ancora con una coscia malandata per un problema muscolare dello scorso 10 maggio nella partita proprio contro l'Atletico Paranaense, l'avversario del suo esordio. «Dida e Juan mi hanno parlato del calcio italiano, mi hanno detto di quanto difficile sia il campionato e quanto quest'esperienza mi potrà essere utile. Voglio che il Verona diventi un trampolino di lancio per arrivare ad altri club ma anche restare dove sono», il pensiero di Winck, che a destra può occupare parecchie posizioni, anche quella di centrocampista, senza escludere l'esterno del tridente d'attacco. Le doti offensive certo non gli mancano.
QUESTIONE DIFESA. A Winck è bastato entrare nello spogliatoio per capire di essere nel posto giusto. «Gente come Toni, Marquez e Pazzini sono punti di riferimento importantissimi, per la squadra e per un giovane come me che deve ancora imparare tanto. Proverò a seguirli, soprattutto a migliorarmi di continuo anche grazie a Mandorlini, molto esigente soprattutto nella parte tattica». Winck, che fra i big del suo ruolo guarda soprattutto verso Dani Alves, dovrà concentrarsi in particolare su una fase difensiva certamente da migliorare rispetto agli ultimi due anni. «Stiamo facendo parecchio lavoro sulla difesa - le rassicurazioni di Winck - per cercare di rimediare ai problemi che la squadra ha avuto in passato. Anche io posso e voglio crescere da questo punto di vista, essere utile dove c'è più bisogno. Tutto per il bene dell'Hellas».o
Alessandro De Pietro
12.08.2015
Souprayen va di corsa «So già tutto dell'Hellas»
«Quando mi hanno detto che interessavo al Verona ho cominciato a seguire in tv le gare di Toni e compagni Una grande occasione per me, non posso sbagliare»
La presentazione di Samuel Souprayen nella sede dell'Hellas. Avrà la maglia numero 69 FOTO EXPRESS
Con l'under 21 di Francia non era proprio in cattiva compagnia. In quella difesa, con Samuel Souprayen, c'erano Mangala, Sakho e Yanga Mbiwa. Uno al Manchester City ora, uno al Liverpool, uno alla Roma. E adesso uno all'Hellas. Era giovane Souprayen, tutti lo scrutavano con interesse perché sapersi districare in più ruoli è sempre un valore aggiunto. E lui ci riusciva bene. È cresciuto nel mito di Abidal, il terzino che ha vinto tutto col Barcellona e sconfitto anche un tumore nella vita. Corsa e lavoro, la ricetta di Souprayen è semplice. Pronto ad azzerare in fretta il gap fra la seconda lega francese e la Serie A. «Sono nato centrale, ma adesso mi sento più un terzino sinistro. È stata un'evoluzione naturale del mio ruolo. Non solo un difensore, mi piace partecipare al gioco e spingermi in avanti. Mandorlini mi sta chiedendo per ora soprattutto di tenere la posizione, ma tutto poi cambierà di partita in partita», il pensiero chiaro di Souprayen, traduttrice francese alla sua destra nella sede dell'Hellas e il direttore sportivo Riccardo Bigon ad ascoltare appena fuori dalla porta della sala stampa. Un giocatore si valuta anche davanti a un microfono.
SUDORE E TATTICA. Sulla carta il Verona ha fatto un affare. Souprayen era a fine contratto col Digione, ha alle spalle convocazioni con tutte le nazionali giovanili francesi dall'under 18 alla 21 più cinquanta presenze di Ligue 1 col Rennes ma soprattutto col Digione con cui nel 2012 è retrocesso in seconda divisione, dimostrando di avere una certa padronanza di palleggio e belle argomentazioni anche oltre la metà campo, requisito confortante per qualsiasi tipo di modulo. Souprayen ha già avuto modo di scontrarsi con la complicata realtà italiana, fatta di codici e movimenti rigidi. «È la più grande differenza che ho notato rispetto al campionato francese, in Italia c'è grande attenzione per la tattica ma si lavora molto anche dal punto di vista fisico», la fotografia di Souprayen, costretto da una tendinite a vedere il campo più tardi di molti altri ma altrettanto sicuro nel dire che tutto è ormai alle spalle. «Ho avuto qualche problema fisico all'inizio della preparazione ma adesso sto bene. Voglio essere utile il più possibile a questa squadra. Non vedo l'ora arrivino le partite con Roma, Juve e Milan. Sarà bello confrontarsi con squadre di questo livello. Era quel che volevo».
DEBUTTO ALLE PORTE. Con la Roma, fra dieci giorni, varcherà i confini di una A che finora Souprayen ha visto in tv ma anche studiato, perché l'idea di giocare in Italia non è nata di punto in bianco. L'Hellas ci crede parecchio, Bigon l'operazione l'ha chiusa prima di tante altre tanto che il ragazzo era al suo posto, a Peschiera, già il giorno del raduno. Anche per avere il tempo di comprendere il più possibile quel che l'aspetta e quel che Mandorlini pretende da lui. «Il Verona è una grande opportunità per confrontarmi con grandi calciatori. Come Toni e Pazzini, anche per questo sono molto contento di essere qui. Sono due campioni, da loro non puoi che imparare. Ed è quel che sta succedendo anche a me. Sono rimasto molto colpito da come sono stato accolto, è chiaro che al Verona c'è bel progetto ed io sono contento di farne parte. Voglio che quella con l'Hellas sia un'esperienza valida e formativa per la mia carriera».
Alessandro De Pietro
12.08.2015
Avrà la maglia numero 69 Una «targa» sulle spalle
Maglia numero 69, coerente con l'orientamento di altri calciatori francesi. Il numero scelto da Samuel Souprayen è la sigla del dipartimento di cui è originario. Saint Benoit, dove il nuovo mancino dell'Hellas è nato il 18 febbraio di 26 anni fa, si trova infatti nella microregione di Reunion, proprio la numero 69 delle 101 province francesi fra le 96 metropolitani e le cinque d'oltremare. Souprayen, che al Digione aveva la maglia numero 19, ha seguito l'esempio di altri suoi connazionali che giocano in Italia e che, una volta varcato il confine, hanno voluto sulle spalle l'etichetta della zona natia. Come un segno identificativo.
È stato così anche per Thomas Mangani, centrocampista al Chievo la scorsa stagione fino a gennaio prima di trasferirsi all'Angers con cui è stato promosso in Ligue 1, che a Veronello si prese la numero 84 corrispondente al dipartimento di Carpentras di cui è originario. Anche una stella come Jérémy Menez, attaccante del Milan e prima ancora della Roma ma anche del Paris Saint Germain, ha confermato la tradizione prendendosi dal 2009 la numero 94, esattamente il dipartimento di Valle della Marna, nella banlieu di Parigi, presente pure sulle targhe automobilistiche, in basso a destra, come da preciso ordinamento. Al posto delle due lettere com'era in Italia ci sono i due numeri del relativo dipartimento.
In Francia è così. Fedele alla tradizione dei giocatori transalpini emigrati in Italia pure M'Baye Niang del Milan, che nel 2013 s'è diretto verso la maglia numero 78 perché nato a Meulan-en-Yvelines, catalogato con la stessa sigla. Nel Cesena il francese Gregoire Defrel, passato al Sassuolo, al Cesena indossava il 92, il numero dell'arrondissement di Boulogne-Billancourt dove è nato. «È come giocare con una targa sulle spalle per far capire a tutti da dove veniamo», rispose un giorno Defrel a precisa domanda. Non è un numero deciso a caso, il 69 di Souprayen. È semplicemente casa sua.
A.D.P.
11.08.2015
De Zerbi sfida il Maestro Andrea «Bellissimo lo scudetto con il Cluj»
«Caratterialmente siamo simili Sembriamo scorbutici, siamo veri Impossibile marcare uno come Toni L'Hellas? È un miracolo del calcio»
Roberto De Zerbi fu il primo pensiero di Mandorlini appena mise piede a Verona. Al Cluj, nella vecchia capitale della Transilvania, avevano vinto tutto. Campionato, Coppa di Romania e Supercoppa. «Arrivasse uno come lui sarebbe un bel colpo», disse Mandorlini un giorno a Sandrà, ricordandosi di uno che sapeva interpretare alla perfezione il suo tridente. De Zerbi al Bentegodi arriverà però solo sabato, in ritardo di oltre cinque anni e per di più da avversario, sulla panchina del Foggia. Con un chiodo fisso: il suo vecchio maestro. Un riferimento assoluto, non solo in campo.
«Caratterialmente siamo simili, lo dico con orgoglio - ammette il tecnico del Foggia -. Due persone vere, magari un po' scorbutiche e litigiose. Dietro il carattere del mister, che può sembrare apparentemente introverso e duro, ci sono però una sensibilità ed una bontà d'animo straordinarie. Per questo sono molto legato a lui».Cosa non dimenticherà mai di Mandorlini?«Il periodo in cui mi ha aspettato dopo l'infortunio ai tempi del Napoli, quando tutti mi avevano scaricato, pensavo di non poter rientrare nel grande giro. Mandorlini mi ha dato l'opportunità di riprendermi e di tornare ad essere un giocatore di calcio».
È il suo numero uno? «Mandorlini e Marino dal punto di vista tecnico e umano sono quelli che mi hanno dato di più, due allenatori che hanno lasciato il segno. Ancora adesso ci sentiamo spesso, ci vediamo a cena. Mi rivedo molto in lui».
Il calcio di De Zerbi quanto s'ispira a quello di Mandorlini?«Come idee siamo un po' diversi, ma è giusto che ogni allenatore abbia la propria identità. A me piace partire da dietro, lui è più pratico ma comunque propositivo. Un filo conduttore fra me e lui comunque c'è».La sua fotografia del ciclo di Mandorlini a Verona?«Se negli ultimi anni in Italia c'è stato un miracolo nel calcio allora quello è stato il Verona. Non so quanti allenatori italiani avrebbero ottenuto i risultati che ha raggiunto Mandorlini, passando dalla zona retrocessione della C1 ad una Serie A di metà classifica. Mi spiace solo che qualche volta sia stato persino messo in discussione».
Giudizio sul Verona? «Buona squadra, ma mi chiedo come Mandorlini, da amante del 4-3-3, farà stare insieme Luca Toni e Giampaolo Pazzini. So che lui stima tantissimo Pazzini ed è innamorato di Toni. Ho già cominciato a preparare la partita, ma sono curioso di capire come giocherà il Verona visto che né Toni né Pazzini possono adattarsi a fare la punta esterna».
Come si marcano Toni e Pazzini? «Toni non riescono a marcarlo neanche i campioni, figurarsi noi che siamo due categorie dietro il Verona. Un campione non lo puoi imbavagliare, puoi provare a limitarlo ma non è detto che ci riesci. Al di là di Toni mi piace però pensare a quel che dovrà fare la mia squadra. A calcio, lo dico sempre, male che vada si perde. Ma non sarebbe nulla di irrimediabile».
Chiamerà Mandorlini in settimana?«Non so se ci sentiremo, adesso il mio pensiero è un altro. De Zerbi, che ha cominciato a far l'allenatore ieri, si troverà presto di fronte ad una delle sue grandi guide. E questa è davvero una bella sensazione».
Il successo più bello al Cluj? «La vittoria del campionato. Perdevamo due a zero la partita decisiva, io ero in panchina. Ad un certo punto il mister mise dentro me e Piccolo, vincemmo tre a due e quindi conquistammo lo scudetto. Ma io ricordo bene anche quando Mandorlini venne esonerato in maniera vigliacca alla vigilia della Champions League. Ero talmente legato a lui che volevo andarmene e rompere subito il contratto. Per regolamento non si poteva, ma dentro mi resta ancora un forte senso di ingiustizia».
Mandorlini, appena arrivato a Verona, fece il suo nome... «Il Cluj si oppose, ma neanche io volevo forzare troppo la mano. In Romania sono stato trattato bene. E nella vita è giusto anche essere riconoscenti».
C'era anche Nicolini in quel Cluj... «Sì, eravamo un bel gruppo di italiani. Non solo lo staff tecnico ma anche tanti giocatori. Per me è stata un'esperienza importante. Lingua diversa, cultura diversa. Gli anni al Cluj mi hanno aperto anche la visione del calcio, soprattutto a livello metodologico».
Fra i grandi allenatori a chi assomiglia di più Mandorlini? «A Mazzone. Uno genuino, spontaneo e che in campo ha saputo produrre tanti risultati. Mandorlini coi giocatori ha un rapporto bello, sincero, trasparente. Lui è come lo vedi. La gente, che non è stupida, capisce al volo le persone come lui. E non può non apprezzarle».
Alessandro De Pietro
10.08.2015
Viviani non vede l'ora di tornare in campo
Il giovane centrocampista lavora anche nei giorni liberi «Respiro un po' d'aria fresca Piano, piano. Sempre meglio»
Federico Viviani non vede l'ora di tornare in campo FOTO EXPRESS
«Finalmente si torna a respirare un po' di aria fresca sul campo. Piano piano sempre meglio. Si lavora per recuperare anche nei giorni liberi». Il messaggio di Federico Viviani sulla sua pagina Facebook è anche la speranza di Andrea Mandorlini, che non ha comunque bisogno dei social per pensare di continuo al suo regista, finora lontano dai giochi di squadra e dalle amichevoli, ancora alle prese con un recupero faticoso dopo i sovraccarichi dell'ultima Serie B col Latina a cui si sono addizionati i surplus dell'Europeo con l'Under 21. Viviani sgobba lontano dal Verona e da Verona, negli ultimi giorni concentrato nel seguire la sua tabella al centro sportivo di Grotte di Castro, in provincia di Viterbo, tornato a casa mentre l'Hellas chiudeva il suo ritiro in Austria.
VERSO LA COPPA. Due giorni di riposo per giocatori e staff del Verona, rientrati in Italia dopo l'amichevole di Seeboden con l'Al Jaish e pronti alla prima settimana di allenamenti prima di una gara ufficiale, quella di sabato sera al Bentegodi per il terzo turno di Tim Cup. La ripresa a Peschiera è fissata per domani mattina. Prevista anche una seduta pomeridiana. Al gruppo dovrebbe aggregarsi Gomez, sulla via di un veloce recupero anche Helander alle prese in questi giorni con una lieve distorsione ad un ginocchio e Ionita per un trauma ad un ginocchio subito nella partitella in famiglia di giovedì. Da valutare le condizioni di Romulo. Ne avrà per un mese invece Fares, bloccato da una distorsione ad una caviglia.
ALLIEVI A CASA. Non solo la prima squadra, anche gli Allievi Nazionali dell'Hellas nel fine settimana sono tornati a Verona dopo il ritiro modenese di Fanano, a pochi chilometri dai luoghi natii di Luca Toni. Il Verona ha concluso il primo ciclo di allenamenti giocando proprio a Fanano venerdì sera il "Memorial Francesco Seghedoni" con Sampdoria e Cagliari, due sfide da 45 minuti pareggiate rispettivamente 1-1 e 0-0. Nella gara con la Samp vantaggio dell'Hellas al 12' con Cherubin, il pari doriano al 35' con Tomic. In tutte e due le partite il Verona è stato sconfitto ai rigori. Il torneo è andato al Carpi, che ha battuto sempre ai rigori la Sampdoria dopo l'1-1 firmato durante il match dai gol di Cacasanta per il Carpi prima del pari di Nardini. Mister Andrea Vitali ha ruotato tutti i suoi giocatori fra Bianchi, Cinti, Polato, Prandini, Cottini, Dall'Agnola, Cherubin, Forgia, Morselli, Dentale, Gecchele, Quartarolo, Guerrini, Franchetto, Kumbulla, Peretti, Cabroni e Gardini. Alla cerimonia di premiazione presente anche Jonatan Binotto, giocatore dell'Hellas fra il 1996 ed il 1998, già allenatore delle giovanili di Spal e Bologna che ha premiato Yassin Ejjaki della Samp, miglior giocatore del torneo.
A.D.P.
10.08.2015
Toni tra i «top player» Attenzione al «Pazzo» la variabile impazzita...
Molto apprezzato Siligardi che vale meno di Gomez ma più di Jankovic A centrocampo domina Hallfredsson, quotazione alta anche per Greco Fra i difensori esterni Magic Cup dà fiducia a Winck e Souprayen
Il Verona vale 172 milioni, Toni meno solo di Icardi e Higuain. Un sesto di tutto l'Hellas. Questione di gol, quelli che pesano di più in Serie A e nel mondo Magic della Gazzetta dello Sport, dove tutti possono trasformarsi in presidenti, direttori sportivi e allenatori. Per 29 milioni, a 38 anni, sarebbe un affare vendere uno come Toni, ma il mercato vero in un gioco a tavolino c'entra poco o nulla. Conta soprattutto comprare bene, perché battere l'amico o il collega di lavoro al fantacalcio non ha prezzo. Icardi con 34 è il più caro, Higuain con 32 il suo vice. Magic, a bocce ferme, aiuta anche a capire valori più o meno definiti, non solo sulla carta, parametro anche attendibile per quantificare il peso specifico di giocatori che si conoscono poco rispetto ad altri. Helander ad esempio fra i difensori coi suoi cinque milioni è più considerato di Bianchetti, quotato tre. Helander viene appena dietro Marquez, che per Magic costa sei fantamilioni, penalizzato da una passata A in cui in 26 partite ha preso sei gialli e tre rossi. Per Magic meglio Moras, anche di un punto solo, uno da 35 gare da titolare e due gol che compensano alla grande a cinque cartellini gialli, fisiologici per un centrale.
PAZZA VARIABILE. Il più vicino a Toni è Giampaolo Pazzini, profilo da 15 milioni ma non tanti di più ad esempio di Gomez, l'«uomo ovunque» di Mandorlini che vale 13 contro i 10 di Siligardi, che la Serie A non l'ha vista tantissimo ma che col suo sinistro può far male in ogni momento e quindi decidere anche un magic-campionato. Siligardi può incidere secondo i parametri Magic più di Jankovic, valutato sette milioni. Pazzini, quinto miglior marcatore di A fra i giocatori ancora in corsa, conta meno di Pavoletti del Genoa e quanto Niang di nuovo al Milan, cinque soli milioni più di Lasagna ora a Carpi e che tre anni fa faceva fatica a giocare nel Cerea. Poca fiducia nel Pazzo titolare sempre e comunque o perché i rigori saranno tutti indiscutibilmente di Toni? Il campo dirà, anche se Mandorlini pare avere già idee ben chiare. Pazzini una maglia fra i primi undici l'avrà spesso e volentieri.
GRANDE EMIL. Il re del centrocampo è Emil Hallfredsson, uomo da 11 milioni, esattamente quanto Greco più Viviani, cinque più sei. Sala, avesse giocato di più la passata stagione, probabilmente sarebbe partito con una valutazione superiore ad otto. Magic non s'è dimenticata del potenziale di Ionita, nonostante la sua ultima partita di Serie A sia stata quella del 22 marzo con la Lazio. Giusto però ricordarsi dei suoi gol al Torino e al Genoa, così come un rendimento spesso oltre il sei quando Mandorlini l'ha chiamato in causa. Nella mediana conta due Laner, così come Fares, catalogato fra gli attaccanti così come da origini ma che in A ha debuttato da terzino sinistro. Una versatilità che Magic ha voluto premiare. Giocatore da uno, il minimo sindacale, Mattia Zaccagni che fino a qualche mese fa era però in Lega Pro al Venezia.
RAFAEL E GLI ALTRI. Dodici portieri vengono prima di Rafael, valutato dieci secondo Magic. Prima di lui nell'ordine Buffon con 17 e poi, fra 14 e 11, i vari Handanovic, Karnezis, Bizzarri, Perin, Lopez, Marchetti, Reina, Sportiello, Padelli, Viviano e Szczesny. Fermi ad uno Gollini e Coppola. Fra i difensori esterni fiducia a Winck, sul mercato a cinque milioni, uno che può giocare a destra non solo da terzino e che all'Internacional di Porto Alegre è stato impiegato pure a centrocampo. Allo stesso livello Souprayen, che vale un milione più di Pisano e tre più di Albertazzi che però l'anno scorso al Milan in campionato non ha mai gioca. Il suo prezzo non è aumentato nonostante il cambio di maglia. Il regolamento Magic parla chiaro, anche se al Verona di spazio ne avrà certamente di più. Albertazzi a due soli milioni può essere una bella occasione. I fantacampionati si vincono anche così.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Hellas Verona-Foggia: 21 convocati
Postata il 14/08/2015 alle ore 20:03
Verona - Sono 21 i convocati per la sfida contro il Foggia, III° Turno Eliminatorio di TIM Cup in programma sabato 15 agosto (ore 20.30) allo stadio 'Bentegodi'. Non saranno disponibili gli infortunati Fares, Helander, Ionita e Viviani, oltre agli squalificati Coppola e Zaccagni.
HELLAS VERONA-FOGGIA
Portieri
Gollini
Rafael
Vencato
Difensori
Albertazzi
Bianchetti
Marquez
Moras
Pisano
Winck
Souprayen
Centrocampisti
Checchin
Greco
Hallfredsson
Laner
Romulo
Sala
Attaccanti
Gomez
Jankovic
Pazzini
Siligardi
Toni
Mandorlini: «Iniziamo con la giusta mentalità»
Postata il 14/08/2015 alle ore 18:50
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore Andrea Mandorlini, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia di Hellas Verona-Foggia.
NON VEDO L'ORA DI INIZIARE
«Finalmente inizia la stagione, ora iniziano le partite contano. Sono veramente contento di ritrovare De Zerbi, sarà una sfida dura. Come ci arriviamo? Stiamo crescendo, questa è una partita ufficiale che ci prepara ancora di più all'esordio in campionato di sabato prossimo contro la Roma. Siamo al 70% ma sarà importante il recupero dei calciatori ancora indietro come condizione ed il loro inserimento in squadra. Non vedremo Helander e Viviani, poi gli altri ci sono. Souprayen, invece, sarà della gara e partirà dall'inizio. Posso dire che ci sarà anche Toni, ma sarà ancora più importante cominciare ad acquisire una mentalità vincente».
TONI, IL PAZZO, VIVIANI E RAFA
«Toni e Pazzini insieme? Prepariamo le partite di volta in volta, ora dobbiamo essere pronti per il Foggia. Sono due calciatori di esperienza, sono dentro il gruppo e proprio per questo sono a disposizione della squadra, indipendentemente dal fatto che giochino insieme o meno. Viviani? Sta lavorando, ha voglia di tornare e sta recuperando bene. Ha un grande carattere, non ha voluto restare fuori con il Latina ed ha giocato nonostante il dolore. Questo gli ha provocato i problemi attuali. Noi lo aspettiamo, quando tornerà sarà importante. Rafa Marquez? È Un calciatore forte, è qui da un anno ed ha un passato importante. Sta meglio fisicamente, ha lavorato da solo prima di arrivare qua, per noi è un calciatore importante e lo dimostrerà».
CHE BELLO RIVEDERE DE ZERBI
«De Zerbi? Ha iniziato la sua carriera da allenatore, lo volevamo qui prima nel nostro Settore Giovanile e poi nello staff, sono contento di riabbracciarlo perché è un ragazzo fantastico. Cosa ha preso da me? Lui ha il suo modo di fare, io il mio, Quando si è calciatori si cerca di prendere da diversi maestri. Credo di essere stato importante per lui, come lui lo è stato lui per me, visto che ci siamo confrontati spesso. È un ragazzo propositivo, proprio come le sue squadre».
La squadra è tornata al 'Bentegodi'
Postata il 13/08/2015 alle ore 19:35
Verona - Primi passi per Toni e compagni sul manto erboso appena sistemato del 'Bentegodi' in occasione dell'allenamento voluto da mister Mandorlini per prendere confidenza con campo e struttura prima della Tim Cup. Tattica e schemi nel menu' di giornata, anticipati da torelli di riscaldamento. Domani rifinitura, salvo contrordini, alle 18 (porte chiuse).
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Venerdì 14 agosto: seduta pomeridiana (ore 18) a porte chiuse
Sabato 15 agosto: Hellas Verona-Foggia (ore 20.30)
*N.B. L'orario delle sedute può subire variazioni in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Assegnato a Moras il Cangrande della Scala
Postata il 13/08/2015 alle ore 16:15
Verona - Per i valori umani e la forza palesati in un momento di grande difficoltà personale, l’attaccamento alla realtà veronese e l’impegno nel sociale derivante da quanto tristemente accadutogli. Queste le principali motivazioni che hanno spinto la presidenza della Provincia di Verona ad assegnare al nostro Evangelos Moras il prestigioso Cangrande della Scala, premio solitamente e storicamente consegnato a cittadini veronesi illustri , a personaggi che si sono contraddistinti per meriti, impegni a favore di persone e realità in difficoltà e per attività in campo sociale e culturale.
Moras ha accolto con stupore e grande piacere la notizia, confermando la sua presenza all’evento ufficiale che si terrà presso la Sala Rossa della Provincia di Verona (via S. Maria Antica 1) giovedì 27 agosto alle ore 11: «Sono orgoglioso di poter ricevere un tale riconoscimento, ringrazio la Provincia, il Presidente Antonio Pastorello e i veronesi, a cui sono sempre più legato».
Albertazzi: «Felice di essere tornato a Verona»
Postata il 13/08/2015 alle ore 15:50
Verona - Le dichiarazioni del difensore Michelangelo Albertazzi, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione.
FELICE DI CONTINUARE LA MIA STORIA QUI
«Cosa mi ha riportato qui? Sono molto contento di essere tornato, con questa maglia ho trascorso due stagioni indimenticabili. Sono felice di continuare la mia storia con l'Hellas Verona, con cui in passato mi sono lasciato benissimo. A Milano ho trascorso un anno particolare, che mi ha comunque fatto crescere sia come calciatore che come uomo, anche se ho giocato poco. Ora sono a Verona, mi sono messo a completa disposizione della squadra e del mister per crescere. Dal momento in cui ho saputo dell'interesse dell'Hellas ho sempre voluto tornare in questa squadra, non ho avuto alcun dubbio. Un passo indietro nella mia carriera? Non lo è assolutamente. Penso che ognuno abbia il suo percorso e debba compiere la sua crescita personale. Io non ho rimpianti e nei due anni che ho trascorso a Verona sono stato alla grande. Sono tornato con tanta voglia di fare bene, magari lo scorso anno pensavo di giocare di più ma a 24 anni ho voglia di scendere in campo e di dimostrare al mister che sono a sua completa disposizione, più maturo e più sicuro».
MANDORLINI E IL PAZZO
«Mandorlini? E' sempre lo stesso, attentissimo all'aspetto tattico per far rendere al meglio tutta la squadra. Qualche calciatore rispetto alla mia precedente avventura è cambiato, inoltre ho ritrovato una società molto seria e sono tornato anche per questo motivo. Lo spirito è sempre uguale, soprattutto quello dell'allenatore, legato alla città e molto stimolato per fare un grandissimo campionato. Pazzini? A me fa molto piacere ritrovarlo, con Toni forma una coppia di campioni e sono sicuro che Mandorlini troverà il modo migliore per farli stare insieme. Il Pazzo ha dei numeri importanti e voglia di riscattarsi, le sue qualità verranno fuori sicuramente».
TRA COPPA ITALIA E CAMPIONATO
«La sfida con il Foggia? Arriviamo carichi e pronti, è la prima partita ufficiale e non sarà facile, abbiamo visto come hanno giocato a Bari. Non si potrà improvvisare nulla, vogliamo dimostrare di essere pronti per l'inizio del campionato. Oggi ci alleneremo al Bentegodi per tastare il terreno e per preparare la sfida nel migliore dei modi. La Roma? E' una delle squadre più forti del campionato, se noi ci mettiamo cattiveria e facciamo quello che sappiamo ce la possiamo giocare con tutti».
VERONA, CHE ACCOGLIENZA
«Sono stato accolto alla grande, con i tifosi c'è grande affiatamento e unità d'intenti. A Verona ho trascorso momenti fantastici, ho ritrovato persone e affetti importanti. L'abbraccio dei tifosi? Ho ricevuto tanti bei messaggi di affetto e stima, che mi hanno reso orologio e felice. Questa per me è una cosa bellissima».
Le parole del neo acquisto Claudio Winck
Postata il 12/08/2015 alle ore 15:40
Verona - Le dichiarazioni del difensore gialloblù, Claudio Winck, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione.
LE PRIME IMPRESSIONI
«Il mio arrivo a Verona? C’era già stato un contatto lo scorso anno, poi per vari motivi le trattative non sono andate a buon fine. Quello che conta è che adesso sono qui e spero di fare bene. Quando ero in Brasile ho chiesto a Juan (ex Roma, ndr) e a Dida (ex Milan, ndr) informazioni sul calcio italiano: mi hanno spiegato che è un campionato difficile, impegnativo, e che questa può essere una grande esperienza per me. Cosa mi ha convinto a scegliere l’Hellas? Voglio disputare la Serie A, è un campionato importante, tenuto in molta considerazione. Voglio sfruttare questa esperienza per mettermi in mostra come calciatore. Il mio arrivo in squadra? Ho trovato un bel gruppo, c’è molta armonia tra di noi. La mia prima impressiona è quella di un gruppo ben organizzato e con obiettivi precisi. Rafael e Romulo mi hanno aiutato molto ad inserirmi. Un commento sui grandi campioni della squadra? Toni, Pazzini e Rafa Marquez sono punti di riferimento, voglio cercare di seguire le loro orme e di migliorarmi sempre. Un commento su Mandorlini? Fin da subito il mister chiede molto, soprattutto nella parte tattica. Il mio momento? Ho avuto qualche problema in passato, ma adesso sto bene e spero di andare avanti così. Perché ho scelto il 41? L’ho scelto per scaramanzia, è lo stesso numero che avevo all’Internacional e mi ha portato fortuna».
LAVORIAMO PER MIGLIORARE LA DIFESA
«L’impatto con il calcio italiano? La mia prima impressione è che ci sono molte differenza sul piano della tattica, ma per me è ancora tutto da scoprire nei prossimi giorni. Il mio ruolo principale è il difensore ma ho avuto esperienza anche come centrocampista. Stiamo facendo parecchio lavoro sulla difesa per cercare di rimediare al problema dell’anno scorso. Dove posso migliorare? Sicuramente voglio migliorare in difesa, voglio aiutare l’Hellas dove c’è bisogno, sono un calciatore giovane e posso migliorare ancora tanto. Il mio riferimento? Dani Alves».
LA MIA STORIA
«I primi calci al pallone? Come tutti ho iniziato da piccolo con gli amici, giocando dove capitava. Poi a 10 anni ho iniziato le giovanili nel Gremio e a 15 anni sono passato all’Internacional. Da lì sono entrato professionisti. Il sogno di tanti calciatori brasiliani è giocare in una squadra europea, credo che la mia permanenza nel Verona possa servirmi come trampolino di partenza per arrivare in altri club, oppure per restare qua».
Peschiera: Gomez e Romulo con il gruppo
Postata il 11/08/2015 alle ore 19:20
Peschiera - Gomez e Romulo tornano ad allenarsi con il gruppo. Belle notizie dallo Sporting Center, dove l'Hellas Verona ha ripreso gli allenamenti in vista della sfida con il Foggia. Doppia seduta a Peschiera, al mattino lavoro atletico mentre il menù del pomeriggio ha previsto riscaldamento, possesso palla, lavoro atletico e tattica. Continuano il lavoro personalizzato Fares, Helander e Ionita. Domani prevista una seduta, al pomeriggio, in programma alle 18 (porte aperte).
PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Mercoledì 12 agosto: seduta pomeridiana (ore 18)
Giovedì 13 agosto: seduta pomeridiana (ore 18) a porte chiuse
Venerdì 14 agosto: seduta pomeridiana (ore 18) a porte chiuse
Sabato 15 agosto: Hellas Verona-Foggia (ore 20.30)
*N.B. L'orario delle sedute può subire variazioni in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Souprayen: «Verona la mia grande opportunità»
Postata il 11/08/2015 alle ore 15:40
Verona - Le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, Samuel Souprayen, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione.
HELLAS VERONA, CHE GRANDE OPPORTUNITA'
«Il mio arrivo a Verona? Sono arrivato qui dopo aver terminato il contratto con il Digione, squadra delle Serie B francese. L’Hellas Verona per me rappresenta una grande opportunità per confrontarmi con grandi calciatori come Toni e Pazzini, sono molto contento di essere qui. Un commento su di loro? E’ sempre interessante conoscere campioni dai quali si impara sempre molto quotidianamente in ogni allenamento. La mia condizione? Ho avuto dei problemi ma mi sto riprendendo, sarà pronto per sabato. So bene di aver fatto un salto importante salto dalla Serie B francese alla Serie A italiana, l’unico modo è lavorare e mi farò trovare pronto. Che Verona sta nascendo? Sono molto colpito di come sono stato accolto, vedo che c’è buon progetto e sono contento di farne parte. Il mio calciatore di riferimento? Abidal. Quali saranno gli avversari più duri? Voglio confrontarmi con Juve, Roma e Milan, ma non temo nessun avversario in particolare. Cosa conosco della città? L’anno scorso ho seguito un po’ della Serie A, so che a Verona ci sono due squadre. Ho visto alcune partite del Verona e l’anno scorso la squadra ha terminato il campionato con un buon piazzamento».
ECCO COSA SO FARE
«Le mie caratteristiche? Nasco come centrale difensivo ma mi sono adattato a giocare a sinistra, è stata un’evoluzione naturale. Ritengo di essere un buon difensore, rapido. Difesa a tre o quattro? Non ho preferenze, mi adatto molto bene ad entrambe. Mi piace anche partecipare alla fase offensiva, ma sono venuto qui a fare il difensore. Starà a Mandorlini decidere di volta in volta come sfruttare le mie qualità, fermo restando che ogni partita è a sè e dipenderà dagli avversari che dovremo affrontare di volta in volta».
IL VERONA CHE STA NASCENDO
«Un commento sullo staff? Ho trovato una squadra molto competente, gli allenamenti sono molto intesi ma li apprezzo perché penso siano un’esperienza valida e altamente formativa. La preparazione è coerente con gli obiettivi, incentrata su fisico e tattica. La prima cosa che ho imparato? Riguarda soprattutto la tattica, questo aspetto mi ha colpito molto. Il Verona è da tre anni nella massima serie e c’è un ottimo progetto alla base».
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: Sasha BJELANOVIC inizia da Spalato la carriera post calciatore, sarà responsabile dell'area scouting dell'HAJDUK. Mister PAVANEL, tecnico della Primavera scaligera, racconta di DONSAH '...Ha sempre avuto potenzialità enormi', Simon SLUGA presentato allo SPEZIA con MARTIC... L'OTRANTO ha ingaggiato Andrea CAROPPO secondo portiere all'HELLAS nel 2010-11 senza mai scendere in campo. TACHTSIDIS di nuovo in campo a soli 20 giorni dall'intervento al ginocchio! Mattia VALOTI il migliore in campo in Coppa Italia col PESCARA! Il GENOA chiede ITURBE alla ROMA; il TRAPANI punta molto su TORREGROSSA...
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FINALE SUPERCOPPA EUROPEA: PEDRO risolve nel secondo tempo supplementare una gara scoppiettante terminata addirittura sul 4 a 4 nei 90 minuti regolamentari! Colpa del BARÇA che dopo essere stato sul 4 a 1 si è specchiato in sè stesso permettendo il recupero dell'orgoglioso SEVILLA... Ma alla fine i blaugrana la portano a casa ancora
CALCIOSCOMMESSE, il procuratore FIGC chiede per il CATANIA la retrocessione in Lega Pro, 5 punti di penalità e 5 anni di squalifica per il patròn PULVIRENTI...
CALCIO TURCHIA, spari a due giocatori del FENERBAHCE!
COPPA DI GERMANIA: Gara tra LIPSIA e OSNABRUCK sospesa a causa di un accendino che ha colpito il direttore di gara...
CALCIOMERCATO: Quinquennale per ROMAGNOLI al MILAN, GALLIANI 'Diventerà la nostra bandiera!'. PEPE al CHIEVO, SHAQUIRI allo STOKE CITY. DOUMBIA ritorna al CSKA MOSCA in prestito
MOTOGP: MARQUEZ e LORENZO imprendibili per tutti ma il terzo posto di Valentino vale ancora la vetta anche se il vantaggio sia ssotiglia sempre più per il 'Doc'
IL FOGGIA BATTE IL BARI e sarà l'avversaria al terzo turno preliminare di Coppa Italia al Binti contro l'HELLAS...
MONDIALI NUOTO: L'ITALIA chiude in bellezza con l'oro ed il record europeo di PALTRINIERI sui 1500 sl
Scommesse, pugno duro con il Catania: chiesta la retrocessione in LegaPro
Retrocessione in Lega Pro con una penalizzazione di 5 punti nella stagione 2015/2016 e cinque anni di inibizione per il patron Antonino Pulvirenti. È la richiesta del procuratore Figc, Stefano Palazzi, al Tribunale nazionale federale per il Catania nel processo al calcioscommesse. Al club etneo viene riconosciuta l'attenuante per la collaborazione. «La collaborazione è empre rarissima e merita una valutazione premiale, l'omertà è spezzata con questi elementi collaborativi», ha detto il procuratore Figc, Stefano Palazzi, chiedendo al Tribunale Federale Nazionale la sanzione ridotta per il Catania e il patron Pulvirenti in base all'articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva applicabile «in caso di ammissione di responsabilità e di collaborazione fattiva». La Procura Figc ha chiesto, inoltre, cinque anni di inibizione più preclusione, più altri tre anni di inibizione e un'ammenda di 60mila euro, per l'ex ad Pablo Cosentino e il dirigente Piero Di Luzio. Stralciata la posizione dell'agente dei calciatori Michele Arbotti, attualmente agli arresti domiciliari.
DASPO A PULVIRENTI E COSENTINO
Stadi e manifestazioni calcistiche vietate per 5 anni per l'ex presidente del Catania Antonino Pulvirenti e l'ex ad Pablo Cosentino. Questa invece la disposizione del questore di Catania Marcello Cardona che ha firmato il Daspo, per ordine pubblico, a carico dei due ex dirigenti indagati nell'ambito dell'inchiesta «I treni del gol» su alcune partite comprate dal Catania per evitare la retrocessione dalla Serie B. Accertamenti sono stati eseguiti da Divisione anticrimine e Digos.
Il divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive per Pulvirenti e Cosentino è stato emesso anche perchè, è stato sottolineato, «si è registrato a livello mediatico un imponente e preoccupante coinvolgimento di persone sfociato il 20 giugno scorso in una manifestazione di protesta alla quale hanno partecipato 2.500 persone che scandivano cori e slogan contro Pulvirenti e altri dirigenti del Calcio Catania». Proprio alla luce del diffuso malcontento registrato nella tifoseria locale, sottolineano dalla questura di Catania, si ritiene che la semplice presenza di Pulvirenti negli impianti sportivi dove gioca la squadra etnea «possa rappresentare un concreto pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica». Il Daspo, si ribadisce quindi, «è emesso per preservare Pulvirenti, Cosentino e tutti gli altri soggetti coinvolti nella vicenda giudiziaria da concreti rischi per la propria incolumità».
Spari contro due giocatori del Fenerbahce: in Turchia il calcio è sempre più violento
Oltre i limiti della violenza nel calcio. I giocatori del Fenerbahce Mehmet Topal e Uygar Mert Zeybek sono rimasti illesi dopo che l'auto sulla quale stavano tornando dall'allenamento è stata colpita da alcuni colpi di arma da fuoco. Topal, 29 anni, e Zeybek, 20 anni, ne sono usciti illesi visto che i cristalli del veicolo erano a prova di proiettile, ha spiegato il Fenerbahce in un comunicato. Il club ha parlato di un «atto terroristico» ed ha esortato le autorità ad arrestare il colpevole o i colpevoli dell'attentato. Il Fenerbahce ha postato una foto sul suo sito web in cui si vede l'impatto di un proiettile sul vetro anteriore del Suv. Entrambi i centrocampisti che viaggiano sull'auto di Topal di ritorno a casa dopo l'allenamento del mattino.
L'incidente è avvenuto quattro mesi dopo che alcuni spari hanno colpito l'autobus del Fenerbahce, con tutta la squadra all'interno, dopo una partita di campionato in cui la squadra di Istanbul ha vinto 5-1 in casa contro il Caukur Rizespor. In quella occasione, l'autista del veicolo è stato ferito e ha dovuto essere operato.
Coppa di Germania, arbitro colpito alla testa da accendino: partita sospesa
LIPSIA - L'incontro tra Osnabruck e Lipsia nel primo turno della Coppa di Germania di calcio è stato sospeso dopo che l'arbitro partita, Martin Petersen, è stato colpito da un oggetto alla testa. Durante la sfida, al 71' minuto, verso Petersen è stato lanciato dagli spalti un accendino.
L'arbitro è quindi rientrato negli spogliatoi per le necessarie cure e poi è stata decisa la sospensione della gara. Solo dopo che i giocatori del Lipsia erano già saliti a bordo del bus per tornare a casa, dagli altoparlanti è stata annunciata la sospensione dell'incontro per evitare ulteriore caos.
Al momento dell'incidente, l'Osnabrück, squadra di terza divisione, stava conducendo per 1-0 sul Lipsia, squadra di seconda divisione, grazie ad un gol di Halil Savran. «Questo è ovviamente un disastro per noi», ha detto il manager dell'Osnabruck, Lothar Gans. «È stata solo una delle 13.000 persone che erano allo stadio, ma non ci sono scuse. Mi dispiace», ha detto Gans.
«Quello che è successo ad Osnabrück è stata una aggressione all'arbitro. La conseguenza logica e necessaria era di sospendere la partita», ha detto Herbert Fandel, presidente della Commissione Arbitrale, in un comunicato diffuso dalla Federcalcio tedesca. È ora probabile che l'Osnabruck perda la partita a tavolino e riceva duna dura sanzione, una doppia punizione per un club in difficoltà finanziarie.
Roma, ufficiale Doumbia al Cska Mosca: torna alla sua ex squadra in prestito
L'attaccante Seydou Doumbia lascia la Roma per trasferirsi in prestito alla sua ex squadra, il Cska Mosca. A renderlo noto è stato lo stesso club russo che aveva ceduto l'ivoriano ai giallorossi lo scorso gennaio. «Il Cska e l'As Roma hanno raggiunto l'accordo per l'arrivo in prestito di Seydou Doumbia fino alla fine del 2015 con possibilità di prolungamento fino alla fine della stagione 2015/2016 - si legge sul sito del club -. L'attaccante ivoriano vestirà la maglia numero 88, quella che aveva prima di lasciare il CSKA. Seydou è stato incluso nella lista per l'iscrizione al campionato e nella lista Uefa per i preliminari di Champions League».
L'affare è stato ufficializzato anche dalla Roma con una nota ufficiale: «L’A.S. Roma S.p.A. rende noto di aver sottoscritto con il PFK CSKA Mosca il contratto per la cessione a titolo temporaneo, fino al 4 gennaio 2016, dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Seydou Doumbia».
Nuoto, Paltrinieri regala all'Italia l'oro mondiale nei 1500 stile libero
Continuano le soddisfazioni italiane ai mondiali di nuoto di Kazan. L'azzurro Gregorio Paltrinieri ha vinto la medaglia d'oro nella gara dei 1500 stile libero, precedendo l'americano Jaeger.
Il campione delle Fiamme Oro ha chiuso con il record europeo, in 14:39.67 davanti allo statunitense Connor Jaeger e al canadese Ryan Cochrane. Èla prima volta che un atleta italiano vince l'oro nei 1500 stile libero in un mondiale.
FONTE: Leggo.it
Bari-Foggia 1-2: galletti ko nel derby ed eliminati dalla Coppa Italia
La squadra di Nicola dopo un buon primo tempo nella ripresa crolla e subisce i gol di Gigliotti e Floriano. Nel finale di gara accorcia le distanze Defendi ma è troppo tardi
M. G. 9 Agosto 2015
Inizia male la stagione del Bari: i biancorossi vanno al tappeto nel derby di Coppa Italia contro il Foggia e vengono subito eliminati dal torneo. Ospiti avanti di due gol nella ripresa con le reti di Gigliotti e Floriano, nel finale di gara accorcia le distanze Defendi.
Cocente eliminazione in un derby accompagnato da mille polemiche per l'assenza dei tifosi ospiti e per il rifiuto a prender parte alla gara di Galano e Caputo: con Caturano squalificato e Puscas ancora non al meglio, Nicola si è affidato dall'inizio al giovane Partipilo, perdendo sicuramente qualcosa a livello di peso offensivo.
Meglio il Bari nel primo tempo ma nella ripresa la squadra di Nicola è letteralmente sparita dal campo risucchiata dalle iniziative foggiane. Passaggio del turno meritato per i Satanelli che nel prossimo turno andranno a scontrarsi al Bentegodi con l'Hellas Verona.
LA PARTITA - La gara incomincia subito su buoni ritmi con il Bari che dopo appena due minuti di gioco va ad un passo dal gol con Sansone: l'ex Bologna è abile a intercettare un pallone vagante fuori area ma Narciso gli chiude lo specchio in uscita. Prova a rispondere qualche minuto più tardi il Foggia con Riverola Martì il cui destro insidioso viene deviato in angolo. Altro brivido per la retroguardia foggiana al minuto numero 8': punizione di Sansone dal lato destro, Contini trova l'impatto col pallone ma il suo colpo di testa finisce sul palo! Qualche minuto più tardi i biancorossi colgono un'altra traversa con un colpo di testa di Defendi. Nel finale di primo tempo Sarno spaventa la retroguardia barese con un grande spunto personale che però termina fuori di pochissimo. E' l'ultimo brivido del primo tempo che va in archivio sul risultato di 0-0.
Nella ripresa il Foggia rientra in campo trasfigurato rispetto al primo tempo: la squadra di De Zerbi che nella prima frazione si era affacciata nella metà campo barese principalmente in contropiede, prende totalmente il controllo della partita. Il Bari in grandissima difficoltà prova a resistere come può alle incursioni di Sarno e compagni, ma a non può far nulla sul colpo di testa di Gigliotti, che sugli sviluppi di un corner fulmina Guarna. Passano pochi minuti, e il Bari, completamente in bambola incassa anche il gol del 2-0: Angelo scappa sulla corsia destra e mette in mezzo un pallone velenoso sul quale si avventa Floriano per il 2-0. Il San Nicola fischia e il Bari prova a darsi una svegliata ma la manovra, dalla quale è sparito Sansone, è troppo imprecisa. I galletti, pericolosi soprattutto con le accelerazioni improvvise di Boateng, riescono ad accorciare le distanze soltanto a 12' dalla fine con Defendi abile ad addomesticare un lancio dalle retrovie e a battere Narciso con un destro morbido. Il tempo a disposizione per recuperare è poco e nonostante i tentativi disperati il Foggia resiste fino al fischio finale guadagnando l'accesso al turno successivo. Un successo speciale che vale molto per i tifosi, assenti forzati. Per il Bari inizio tutto in salita e ancora tanto da lavorare in attesa che la rosa venga completata con ulteriori innesti.
Il tabellino di Bari-Foggia 1-2
Bari (4-3-3): Guarna; Sabelli, Tonucci, Contini, Gemiti; Romizi (Gomelt), Donati, Defendi; Sansone, Partipilo (Puscas), Boateng. A. disp.: Micai, Ventrella, Salviato, Di Noia, Rada, Scalera, Gomelt, Castrovilli, Galano, Caputo All.: Nicola
Foggia (4-3-3): Narciso; Angelo, Coletti, Gigliotti, Agostinone; Agnelli, Quinto, Riverola; Sarno, Sainz-Maza, Floriano. A disp.: Micale, Bencivenga, Di Chiara, D'Angelo, Loiacono, Sicurella, Gerbo, Lodesani, Bruno All.: De Zerbi
Arbitro: Baracani di Firenze
Marcatori: 56' Gigliotti (F), 65' Floriano (F), 78’ Defendi (B)
Ammoniti: Agostinone (F), Tonucci (B), Guarna (B), Sainz Maza (F), Gigliotti (F), Bencivenga (F)
Espulsi: Gigliotti (F) per doppia ammonizione
FONTE: BariToday.it
Pubblicato il: 9 agosto 2015 MICHELE DIGIUGNO
TRAPANI CALCIO, TORREGROSSA SULLE ORME DI MANCOSU
La squadra di Cosmi punta tutto sul bomber nisseno, ex Crotone e di proprietà dell'Hellas Verona. Trapani calcio 1905, si punta tutto su Torregrossa Trapani calcio 1905, si punta tutto su Torregrossa
Sarà la punta di diamante del nuovo Trapani calcio di mister Cosmi. Il suo profilo è quello dell'attaccante moderno che riesce a coniugare la fase offensiva con quella difensiva. Punta centrale, forte fisicamente, dotato di scatto nell'elevazione ed abile di testa. Possiede una buona tecnica ed è capace di prendersi sulle spalle tutto il peso dell'attacco dimostrandosi, anche, un eccellente goleador, essendo riuscito a realizzare, nelle ultime due stagioni, 21 reti fra campionati di Lega Pro e Serie B. Stiamo parlando del calciatore Ernesto Torregrossa, classe 1992, originario di San Cataldo (Caltanissetta), professione "bomber". Due anni, fa con i suoi 13 gol, è stato il protagonista indiscusso della stagione del Lumezzane piazzandosi fra i primi posti della classifica marcatori generale, mentre, l'anno scorso in B è stato insieme al compagno di reparto Ciano, uno dei giocatori fondamentali della salvezza del Crotone, regalando tanti gol decisivi. L'ultimo di questi, proprio al Trapani calcio che causò, dapprima, una cocente sconfitta e poi il contestuale esonero di Boscaglia con l'arrivo in corsa di Serse Cosmi che salvò la compagine granata dalla retrocessione in terza divisione.
Il Trapani di Cosmi crede molto in Torregrossa
Ora, l'allenatore perugino (sarà un caso) l'ha voluto fortemente nella sua nuova squadra perché crede nelle sue qualità, ed acquistarlo in questa sessione di mercato, come raccontano i fatti, non è stata cosa semplice. Prima che firmasse per la società cara al presidente Morace, sul giocatore c'erano gli occhi sbarrati di mezza Serie B e l'Hellas Verona, proprietaria del cartellino, che ancora stravede per questo giocatore, prima di mandarlo altrove, a scanso di equivoci, ha piazzato un colpo ad effetto, facendogli rinnovare il contratto fino al 2019. Insomma, un grande privilegio quello del Trapani e dei suoi tifosi, poter annoverare in rosa uno dei giocatori più promettenti del calcio italiano, in grado di realizzare il gol più bello della scorsa Serie B contro il Cittadella, una rete "impossibile" da posizione defilata, alla Bobo Vieri.
In Sicilia, è arrivato solo con la formula del prestito secco, ma nel calcio conta poco perché il bomber Torregrossa vuole fare bene in maglia granata e provare tutto il suo valore, ringraziando a suon di prestazioni condite con gol, chi ad oggi ha creduto pienamente nelle sue doti calcistiche. A partire dalla gara di stasera (ore 20.30), al "Provinciale" di Trapani, contro il Como in Coppa Italia Tim, che sancirà il debutto ufficiale del centravanti nisseno, autore di un buon precampionato con 6 reti all'attivo. A Trapani, molti sperano e si augurano possa sostituire degnamente il vuoto lasciato dalla "provvidenza" Mancosu finito al Bologna, che in maglia granata fece sfracelli siglando 36 reti in due anni e laureandosi, a sorpresa, capocannoniere della stagione 2013-14 con ben 26 gol. Nel calcio tutto è possibile e Trapani sogna...
FONTE: It.BlastingNews.com
09.08.2015
MotoGp, Marquez trionfa Rossi 3° ma resta in vetta
Valentino Rossi a Indianapolis
INDIANAPOLIS. Lo spagnolo Marc Marquez è tornato sul gradino più alto del podio, trionfando lungo il circuito di Indianapolis, nella decima prova del Motomondiale di MotoGp, dopo aver duellato a colpi di giri veloci con il connazionale Jorge Lorenzo. Il pilota della Honda ha saputo sfruttato al meglio la maggiore velocità della sua moto rispetto a quella del rivale e ha chiuso davanti a tutti in 41’55''371.
Staccati di poco più di cinque secondi, hanno animato la lotta per il terzo posto Valentino Rossi e Dani Pedrosa, con l’italiano che l’ha spuntata di misura, nonostante in questo caso le moto fossero invertite (più rapida la Honda dello spagnolo, rispetto alla Yamaha del più abile ed esperto italiano).
Per il Dottore, partito dall’ottavo posto, un buon risultato.
Adesso nella graduatoria del Mondiale Rossi comanda con 195 punti, seguito da Lorenzo a quota 186 e da Marquez, che risale a 139.
FONTE: LArena.it
EX GIALLOBLÙ
Un super Valoti fa volare il Pescara
10.08.2015 15:00 di Stefano Bentivogli
Ottimo esordio di Mattia Valoti con la maglia del Pescara. L'ex gialloblù ha firmato la rete che ha sbloccato la gara contro il Sudtirol terminata 2-0 per gli abruzzesi che accedono al turno successivo di Coppa Italia. Valoti ha sfiorato la doppietta con un tacco favoloso che si è stampato sulla traversa ed è stato senza dubbio il migliore in campo.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Donsah tra passato, presente e futuro
Era il 17 luglio 2014 e il Verona cedeva a titolo definitivo al Cagliari il 18enne Godfred Donsah. Una mossa forse avventata, essendo il ragazzo ancora molto giovane, ma una scelta quella della società scaligera più che comprensibile. Donsah era arrivato nel calcio importante nel 2012 grazie al Palermo. I collaboratori di Zamparini, che probabilmente non lavoreranno già più per lui, non videro nel centrocampista africano nulla di interessante e lo lasciarono partire a parametro zero a fine stagione. Si avventarono su di lui i responsabili del settore giovanile del Verona: il ghanese non aveva dimostrato ancora nulla, ma era giusto dargli un’altra chance. Donsah nel corso dell’anno si fa notare con la Primavera di Pavanel e ci mette un attimo ad entrare anche nel gruppo di Mandorlini. Ha una forza fisica impressionante, piedi discreti e la giovane età dalla sua parte. Debutta addirittura in Serie A nella felice trasferta di Bergamo.
Il Verona ha in mano un potenziale campione. A luglio però arriva l’offerta del Cagliari: 2,5 milioni di euro cash più il 15% di guadagno sulla prossima cessione. Come dire di no? Soldi in contanti e per un giocatore che non aveva ancora dimostrato nulla. Inoltre stiamo parlando di un centrocampista di sostanza e di scuola africana, quindi sicuramente con qualche problema nella continuità di rendimento. Il Verona lo cede ed è difficile dire oggi se ha fatto bene oppure no. Nell’ultima stagione a Cagliari, Donsah ha fatto molto bene e ha giocato da titolare in Serie A. Il valore si è più che raddoppiato e l’interesse di qualche big non è tardato ad arrivare. Due mesi fa sembrava ad un passo dalla Juve per una cifra intorno a 6 milioni di euro, poi è saltato tutto e non se n’è più parlato.
Il ghanese oggi è ancora a Cagliari, in Serie B. Nella sfida di due sere fa in Coppa Italia si è fatto 90 minuti di panchina e il suo allenatore Rastelli ha dichiarato: “Donsah non è sereno e di allena male. Finché non si allena come dico io, non gioca”. Il ragazzo ha chiesto un aumento di stipendio: d’altronde se il valore di mercato tocca i 6 milioni di euro, guadagnare solo 120mila euro annui può dargli il permesso di alzare la voce. Il Cagliari ha risposto picche. In questo momento nessuna trattativa per lui e se nessuno lo vuole, forse a rimetterci un po’ c’è anche il Verona, che sta aspettando e sperando di incassare quel fatidico 15%. Cosa accadrà ora? Non si sa, ma il Verona deve certamente tifare perché il ghanese venga ceduto. E solo allora si potrà capire se per il Verona la cessione di Donsah sia stata un vero affare.
Damiano Conati
Vita da ex – Iturbe richiesto dal Genoa
Juan Manuel Iturbe è stato richiesto dal Genoa. Come riportato da Gazzetta.it il Grifone ha sondato la possibilità che l’ex talento scaligero approdi in Liguria, sponda Genoa. Nella capitale Juancito è chiuso da Iago Falque e Salah e Preziosi tenta il colpo gobbo cercando il prestito di un anno.
FONTE: HellasNews.it
Supercoppa Europea: pazzo Barcellona, trionfa 5-4 ai supplementari
Partita pazzesca a Tbilisi: il Siviglia rimonta da 4-1 a 4-4 nella ripresa grazie ad un super Immobile (assist), ma Pedro rompe il sogno al 115'
Luis Enrique, nonostante l'assenza di Neymar per gli orecchioni, tiene in panchina a sorpresa l’attesissimo Pedro, destinato allo United, e schiera Rafinha al fianco di Suarez e Messi. A partire bene però è il Siviglia: al 3' infatti Banega trova un destro a giro su punizione che non lascia scampo a Ter Stegen. La risposta al minuto 7 è una fotocopia: dall'altra parte Messi, anche lui argentino ma mancino, scavalca la barriera con una perfetta punizione morbida e insacca all'incrocio. La Pulce è in serata di grazia, lo si vede da come si muove e tocca il pallone: e al quarto d'ora gli basta un'altra punizione da oltre 25 metri per trovare ancora l'angolino e firmare il sorpasso. Il Siviglia è stordito, i catalani continuano nel possesso palla e vanno ancora in gol al 27', ma Suarez è in dubbia posizione di offside.
La reazione andalusa arriva al 41' quando Gameiro prova da buona posizione, la palla vagante è respinta sulla linea da Dani Alves prima dell'arrivo di Iborra. Passato lo spavento, il Barcellona mette in ghiaccio la partita: minuto 44, Suarez si fa ipnotizzare a tu per tu con Beto ma poi recupera la sfera e serve Rafinha che da due passi non può sbagliare. A fine primo tempo è 3-1. Nel secondo tempo il valzer delle emozioni prosegue senza tregua e il protagonista, almeno inizialmente, resta il Barcellona: al 52' erroraccio della difesa del Siviglia che regala palla a Busquets, assist semplice per Suarez che da centro area non può sbagliare. Partita finita? Certo che no, visto che cinque minuti più tardi Vitolo da sinistra pesca Reyes che sul secondo palo insacca in solitaria. A quel punto gli andalusi devono segnare 2 gol in 33 minuti per andare ai supplementari, così i blaugrana tornano avanti alla ricerca di un margine più rassicurante, ma il colpo di testa di Rafinha centra la traversa. Gol sbagliato-gol subito: al 72' Mathieu trattiene Vitolo in area, l'arbitro assegna il rigore e Gamiero dal dischetto fa 3-4. A 11 minuti dal termine entra in campo Immobile che alla prima palla che tocca, all'81', salta Bartra e serve un perfetto assist per Konoplyanka che deve solo spingere in rete: 4-4 pazzesco, blackout Barcellona.
L'inerzia della partita cambia clamorosamente, seppur ad un minuto dal termine una punizione di Messi - sparito nella ripresa - scheggia l'incrocio dei pali. Il Siviglia non trova più spazio per creare occasioni da gol, così la gara scivola ai supplementari. Si abbassa il ritmo e prende piede la comprensibile paura: le due squadre si guardano, si aspettano, fino alla fiammata di Immobile al 104' che trova Mariano, sterzata e tiro secco ma blocca Ter Stegen. Ancora Ciro ad inizio del secondo tempo supplementare prova a seminare il panico, mentre Messi tenta un gol in acrobazia al 109': palla altissima. E quando tutto sembrava ormai destinato a risolversi dagli undici metri, al 115' il neoentrato Pedro - forse alla sua ultima partita col Barcellona - si fionda sulla miracolosa respinta di Beto su Messi e fa esplodere la festa blaugrana. Una vera beffa per il Siviglia, che nel finale ha addirittura due colossali palle per il pari ma prima Coke di testa tutto solo manda fuori di un niente, poi Rami non riesce a deviare in rete il cross teso di Immobile: per Emery non arriva la prima vittoria sul Barcellona nemmeno nel ventesimo scontro, una vera maledizione.
IL TABELLINO
Barcellona-Siviglia 5-4
Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Dani Alves, Piqué, Mascherano (4' pts Pedro), Mathieu; Rakitic, Busquets, Iniesta (18' st Sergi Roberto); Messi, Suarez, Rafinha (38' st Bartra). A disposizione: Bravo, Adriano, Sandro Ramirez, Munir. All.: Luis Enrique
Siviglia (4-2-3-1): Beto; Coke, Rami, Krychowiak, Tremoulinas; Kronh-Dheli, Banega; Reyes (23' st Konoplyanka), Iborra (40' st Mariano), Vitolo; Gameiro (40' st Immobile). A disposizione: Rico, Kakuta, Luismi, Suarez. All.: Emery
Arbitro: Collum (Scozia)
Marcatori: 3' pt Banega, 7' pt Messi, 16' pt Messi, 44' pt Rafinha; 7' st Suarez, 12' st Reyes, 27' st Gameiro su rig., 36' st Konoplyanka, 10' sts Pedro
Espulsi:
Ammoniti: Krychowiak, Mathieu, Coke, Banega, Immobile, Pedro, Busquets, Kronh-Dheli, Dani Alves
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
PRIMO PIANO
IL SECOLO XIX - Tachtsidis sprint, è già in campo. Assalto a Boilesen
11.08.2015 11:11 di Redazione Pianetagenoa Twitter: @pianetagenoa
Buone notizie per Gian Piero Gasperini. Tachtsidis e Munoz sono rientrati in gruppo e si sono allenati con i compagni: il greco è ritornato dopo soli 20 giorni dall'intervento al ginocchio. In infermeria restano [...]
FONTE: PianetaGenoa1893.net
OTRANTO – Ufficiale l’arrivo di un portiere ex Verona, Brescia e Nardò
Otranto ancora attivo sul mercato. La compagine del presidente Giovanni Mazzeo ha raggiunto un accordo con l’estremo difensore Andrea Caroppo; il quasi 25enne portiere, con esperienze importanti nel calcio professionistico con le maglie di Verona, Brescia e Bellaria Igea Marina, è reduce da una stagione positiva con il Nardò, avendo contribuito alla promozione in Serie D dei granata attraverso la vittoria dei playoff nazionali.
Cambio tra i pali, dunque, ad Otranto: con l’ufficialità di Caroppo, che ha firmato dopo alcuni giorni di allenamento con la squadra, la compagine di Salvadore lascerà libero Canio Potenza di accasarsi altrove. L’ultimo arrivato rappresenta una garanzia di affidabilità ed esperienza per una matricola, il team idruntino, intenzionata a fare bene all’esordio in Premier League pugliese.
FONTE: SalentoSport.net
ALTRE NEWS
All. Hellas Primavera: “Donsah ha sempre avuto potenzialità enormi”
“La Fiorentina ha giovani di grande prospettiva, su tutti Bagu e Diakhaté”
di Alessio Crociani, @AlessioCrociani 12/08/2015, 19:41
Massimo Pavanel, allenatore della Primavera dell’Hellas Verona, ha raccontato ai microfoni di Radio Blu la sua esperienza con Godfred Donsah, che prima di passare al Cagliari è esploso proprio sotto la guida del tecnico gialloblù: “Aveva delle potenzialità enormi, il mio lavoro è stato solo quello di instradarlo un po’. Aveva già fatto la preparazione con la prima squadra, inizialmente palesò alcune difficoltà di inserimento. Il periodo migliore lo ha avuto al torneo di Viareggio: contro la Juventus, ai quarti di finale, c’è stata l’esplosione del giocatore; Zeman lo vide alla partita e lo ha voluto a tutti i costi. Con me giocava davanti alla difesa, però a grandi livelli il ruolo di mezzala destra è il più congeniale e può garantire 3-4 gol a partita: il centrocampo a 3 è ideale per lui, ma con me ha ben reso come interno nel 4-2-3-1. Le sue difficoltà erano legate al fatto che per 2 anni non ha potuto giocato, in virtù della lentezza di far arrivare il tesseramento per gli extracomunitari. E’ un prospetto molto importante, per quello che ha fatto vedere a Cagliari e sopratutto per i margini di miglioramento. La Fiorentina? Ha davvero tanti prospetti e giovani di grande prospettiva, su tutti Diakhatè e Bangu”.
Alessio Crociani
FONTE: ViolaNews.com
EUROPA
TMW - Hajduk Spalato, Bjelanovic responsabile dell'area scouting
13.08.2015 10.23 di Raffaella Bon
Sasa Bjelanovic appende le scarpe al chiodo. Dopo l'ultima esperienza con il Pordenone, l'ex attaccante, fra le altre, di Genoa, Torino e Verona, inizia una nuova avventura con il ruolo di responsabile dell'area scouting dell'Hajduk Spalato.
SERIE B
Spezia, Martic: "Atmosfera ideale per fare bene, qui c'è un grande gruppo"
12.08.2015 19.18 di Tommaso Bonan
L'esterno difensivo Ivan Martic è stato presentato oggi ufficialmente dallo Spezia. Queste le parole riportate dal sito ufficiale del club: "Quella appena passata (all'Hellas Verona, ndr) è stata per me una stagione importante - ha evidenziato - sono arrivato in uno dei maggiori campionati europei ed ora sono a disposizione del tecnico che apprezza molto le mie caratteristiche. Ho accettato questa avventura con grande entusiasmo. Siamo una piccola famiglia, tutti ci aiutiamo a vicenda e si respira un'atmosfera ideale per fare bene, in più Bjelica è una persona serena e determinata che riesce a tirare fuori il meglio da ognuno di noi. Cercherò di ritagliarmi il mio spazio - ha concluso - mettendo impegno e lavoro a disposizione del gruppo".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Sluga: "Impossibile dire di no allo Spezia, è un grande onore essere qui"
12 ago 2015 - 14:55
Maglia nera per Simon Sluga, rossa per Mirjam Coric, i due giovani portieri aquilotti si sono presentati nel primo pomeriggio di oggi agli organi di informazione, dimostrando idee chiare e personalità, proprio quello che serve per far parte del gruppo agli ordini di mister Bjelica. Ad introdurli, insieme al terzino Martic, ecco [...]
Sluga: "Dopo esser cresciuto nelle giovanili del Rijeka e della Dinamo Zagabria, approdai in Italia, dove indossai le maglie di Hellas Verona e Juventus, prima del mio ritorno in patria a difendere i pali del Pomorac prima e di Lokomotiva Zagabria in seguito.
Nella prima parte di questa stagione ho esordito con la maglia del Rijeka, ma la chiamata dello Spezia non poteva essere rifiutata, tornare in Italia è un sogno che si avvera e questa è una piazza importante, dove tutti vogliono lottare per ottenere risultati mai raggiunti prima.
Spero di poter offrire il mio contributo, di certo lavorerò con grande abnegazione in modo da migliorare sempre più, facendomi trovare pronto ogni volta che il mister deciderà di chiamarmi in causa; qui ho trovato un gruppo affamato ed ambizioso, non potevo chiedere di meglio.
Nel calcio come nella vita si può sempre migliorare, l'importante è mettere l'atteggiamento giusto in tutto quello che si fa. Cosa mi aspetto? Di imparare molto e di migliorare, ma senza mai perdere l'umiltà che deve caratterizzare non solo un calciatore, bensì tutta una squadra che vuole vincere sempre: la forza del gruppo farà la differenza".
[...]
FONTE: ACSpezia.com
Balzaretti si ritira: "Mai più al 100%". Ora un incarico nella dirigenza
L'ex terzino della Roma, svincolato dopo la scadenza del suo contratto, annuncia l'addio al calcio giocato. Entrerà nello staff di Sabatini e si occuperà dei giovani in prestito.
Ecco tutte le notizie in argomento, aggiornate in tempo reale:
» Balzaretti, anche Benatia saluta l'ex compagno: "Sei stato un grande giocatore, hai ancora tanto da dare a Roma". Anche Medhi Benatia si è unito ai tanti messaggi per l'addio al calcio di Federico Balzaretti . Il centrale marocchino lo ha salutato così attraverso il suo profilo twitter: "Caro amico mio Balzaretti ti ringrazio per questa stagione straordinaria che abbiamo fatto insieme. Ti ricorderò per se...
» Balzaretti, il saluto della Juventus: "Hai dato il massimo per ogni maglia che hai indossato". Anche la Juventus saluta Federico Balzaretti. Nel giorno del suo addio al calcio anche il club bianconero sceglie di celebrare l'ormai ex difensore della Roma, che ha vestito la maglia juventina per due stagioni, dal 2005 al 2007, gli anni del secondo scudetto revocato per Calciopoli e della ser...
» Balzaretti, i saluti sui social degli ex compagni: da Castan a Nainggolan passando per Strootman e Gervinho, Pjanic e Destro. Federico Balzaretti ha salutato poco fa il calcio giocato in conferenza stampa. Per l'ex terzino giallorosso ora è pronto un nuovo incarico nella dirigenza giallorossa, ma intanto incassa il saluto degli ex compagni di squadra, che omaggiano Balzaretti attraverso i social. "Ho imparato molto da...
» Conferenza stampa, BALZARETTI annuncia il ritiro: "Smetto con il calcio giocato, mi occuperò dei giovani in prestito" (AUDIO, FOTO E VIDEO). DA TRIGORIA MATTEO MONTI - E' il giorno dell'addio al calcio di Federico Balzaretti . L'ex difensore giallorosso, svincolato dopo la scadenza del suo contratto lo scorso 30 giugno, saluta il calcio giocato ma resterà nella Roma. Per lui pronto un incarico dirigenziale nell'area sportiva del club ...
FONTE: LaRoma24.it