VERONA-FIORENTINA + - =
Di sicuro una volta tanto sarà finalmente felice chi, come lo scrivente, odia la tensione che sempre si respira nel pregara allo stadio condita da violenza verbale e qualche volta purtroppo anche fisica dal momento che, con i tifosi fiorentini, quelli gialloblù intrattengono rapporti quasi fraterni da lungo tempo.
Nonostante le premesse di patròn SETTI 'Con la FIORENTINA dobbiamo vincere!', il generale ottimismo che deriva dai due pareggi con squadre sulla carta più forti dei gialloblù come LAZIO e INTER (anche se con i nerazzurri sono sembrati più 2 punti persi più che 1 guadagnato così come al 'Manuzzi' di Cesena del resto) e la classe dimostrata dal Conejos duo a 'San Siro' contro i viola ci si aspetta una gara molto difficile.
Non deve ingannare la (falsa) partenza degli uomini di MONTELLA ad una lunghezza dall'HELLAS in campionato: I Gigliati hanno qualità e quantità per sorprendere chiunque ed una bravura nel palleggio da grande squadra (sono al quarto posto in campionato come per minuti di possesso palla a partita) anche se arrivano da due sconfitte di fila.
Le statistiche in massima serie sono sostanzialmente equilibrate dato che nelle ultime 5 partite disputatesi al 'Bentegodi' le due squadre si sono divise un pareggio (nel campionato 1999-2000 il 2 a 2 fu firmato da BATISTUTA, la doppietta di MORFEO per l'HELLAS ed il gol a chiudere di RUI COSTA) e 2 vittorie a testa col VERONA uscito vittorioso per 2 a 1 nel 1996-1997 (autogol di FALCONE, pari di BATISTUTA, e gol vittoria di MANETTI) e nel 2000-2001 (ai gol di SALVETTI e ITALIANO seguì quello di CHIESA per la Viola) e la FIORENTINA che la spuntò ancora per 2 a 1 nel 2001-2002 e nella passata stagione con uno spettacolare 5 a 3 che divertì molto i tifosi ed un po' meno gli allenatori...
QUI VERONA
Rientrati i nazionali, solo SØRENSEN e SALA rimangono ancora ai box per recuperare dai rispettivi infortuni... Ma nonostante la prova di classe fornita dai Conejos Bros. a 'San Siro' e nella prima mezz'ora nel test match col LUGANO, ben difficilmente rivedremo entrambi in campo dall'inizio coi viola.
Meglio accontentarsi, più prosaicamente, di sperare su LÓPEZ a completare il tridente con TONI e CHRISTODOULOPOULOS anche se, dovendo scommettere, rivedrei in campo GOMEZ TALEB.
Praticamente certo il resto dell'11 con RAFAEL tra i pali, MORAS e MÁRQUEZ al centro della difesa con MARTIĆ ed AGOSTINI ai lati e centrocampo a 3 col recupero di TACHTSIDIS al centro, OBBADI a destra e HALLFREDSSON a sinistra...
Convocati
Oltre agli infortunati di lungo corso SALA-SØRENSEN fuori anche MARTIĆ e JANKOVIĆ
Portieri: 1 Rafael, 22 Benussi, 95 Gollini.
Difensori: 2 Rodriguez, 4 R. Marquez, 16 Luna, 18 Moras, 25 R. Marques, 28 Brivio, 33 Agostini, 40 Gonzalez.
Centrocampisti: 8 Obbadi, 10 Hallfredsson, 23 Ionita, 30 Campanharo, 77 Tachtsidis.
Attaccanti: 7 Saviola, 9 Toni, 17 Lopez, 20 Lazaros, 21 Gomez Taleb, 99 Nenè.
Probabile formazione
Qualche dubbio permane sull'impiego di Lazaros rientrato solo oggi col gruppo dopo gli impegni in Nazionale, ballottaggio GOMEZ-LÓPEZ per un'altra maglia in attacco col primo che al momento sembra avere più chance di scendere in campo dal primo minuto...
Rafael; Agostini-Marques-Marquez-Moras; Hallfredsson-Tachtsidis-Obbadi; Christodoulopoulos-Toni-Gomez.
QUI FIRENZE
Lesione di 2° grado della giunzione mio-tendinea dell’adduttore lungo destro per PASQUAL dopo il match tra ITALIA e CROAZIA, il difensore non sarà disponibile al 'Bentegodi' ma mister MONTELLA recupera GOMEZ (definito 'fragilino' dalla stessa cancelliera Merkel) diventato un caso al centro dell'attacco gigliato: Arrivato nella stagione scorsa tra squilli di tromba come il Messia destinato a fare faville i coppia con ROSSI, tra infortuni e difficili recuperi il tedesco ha giocato poco e segnato meno (come Pepito del resto) diventando, al pari del 'compagno di merende' uno dei simboli della dimessa FIORENTINA attuale...
Anticipato questo non va dimenticato che i viola dispongono di ottimi giocatori in ogni reparto a partire da capitan BORJA VALERO che con l'HELLAS sembra avere un conto aperto dato non ha mai segnato tanto a nessun'altra squadra in carriera (3 gol in 2 partite nell'annata scorsa lasciando perdere l'assist per il primo gol nella sfida di ritorno) e continuando con KURTIC, AQUILANI, e l'iradiddio CUADRADO senza dimenticare i PIZARRO e i VARGAS seconde linee che sarebbero titolari in più di 2/3 della Serie A.
Attenzione anche la crescita di Marko MARIN che è finalmente guarito e da cui ci si aspettano grandi cose a Firenze.
Insieme ai succitati ROSSI e GOMEZ poi, il reparto d'attacco può contare su un BABACAR in grado di spunti da fenomeno.
Convocati
Out Pepito ROSSI e PASQUAL fra i viola...
Alonso, Aquilani, Babacar, Badelj, Basanta, Borja Valero, Cuadrado, Fernandez M., Mario Gomez, Gonzalo Rodriguez, Hegazy, Ilicic, Joaquin, Kurtic, Lezzerini, Marin, Neto, Pizarro, Richards, Savic, Tatarusanu, Tomovic, Vargas.
Probabile formazione
Gli ultimi 'rumors' vedono mister MONTELLA più propenso a tornare al 3-5-2 a Verona, con BABACAR e GOMEZ nel tandem d'attacco; CUADRADO (gran brutto cliente sia a destra che a sinistra) come esterno destro di centrocampo e ballottaggio ALONSO-VARGAS dalla parte opposta...
3-5-2 con Neto; Tomovic-G. Rodriguez-Savic; Cuadrado-Valero-Pizarro-Aquilani-Alonso; Babacar-Gomez.
Nonostante le premesse di patròn SETTI 'Con la FIORENTINA dobbiamo vincere!', il generale ottimismo che deriva dai due pareggi con squadre sulla carta più forti dei gialloblù come LAZIO e INTER (anche se con i nerazzurri sono sembrati più 2 punti persi più che 1 guadagnato così come al 'Manuzzi' di Cesena del resto) e la classe dimostrata dal Conejos duo a 'San Siro' contro i viola ci si aspetta una gara molto difficile.
Non deve ingannare la (falsa) partenza degli uomini di MONTELLA ad una lunghezza dall'HELLAS in campionato: I Gigliati hanno qualità e quantità per sorprendere chiunque ed una bravura nel palleggio da grande squadra (sono al quarto posto in campionato come per minuti di possesso palla a partita) anche se arrivano da due sconfitte di fila.
Le statistiche in massima serie sono sostanzialmente equilibrate dato che nelle ultime 5 partite disputatesi al 'Bentegodi' le due squadre si sono divise un pareggio (nel campionato 1999-2000 il 2 a 2 fu firmato da BATISTUTA, la doppietta di MORFEO per l'HELLAS ed il gol a chiudere di RUI COSTA) e 2 vittorie a testa col VERONA uscito vittorioso per 2 a 1 nel 1996-1997 (autogol di FALCONE, pari di BATISTUTA, e gol vittoria di MANETTI) e nel 2000-2001 (ai gol di SALVETTI e ITALIANO seguì quello di CHIESA per la Viola) e la FIORENTINA che la spuntò ancora per 2 a 1 nel 2001-2002 e nella passata stagione con uno spettacolare 5 a 3 che divertì molto i tifosi ed un po' meno gli allenatori...
VERONA 3-5 FIORENTINA: Gli highlights & le immagini del 13 Aprile scorso |
QUI VERONA
Rientrati i nazionali, solo SØRENSEN e SALA rimangono ancora ai box per recuperare dai rispettivi infortuni... Ma nonostante la prova di classe fornita dai Conejos Bros. a 'San Siro' e nella prima mezz'ora nel test match col LUGANO, ben difficilmente rivedremo entrambi in campo dall'inizio coi viola.
Meglio accontentarsi, più prosaicamente, di sperare su LÓPEZ a completare il tridente con TONI e CHRISTODOULOPOULOS anche se, dovendo scommettere, rivedrei in campo GOMEZ TALEB.
Praticamente certo il resto dell'11 con RAFAEL tra i pali, MORAS e MÁRQUEZ al centro della difesa con MARTIĆ ed AGOSTINI ai lati e centrocampo a 3 col recupero di TACHTSIDIS al centro, OBBADI a destra e HALLFREDSSON a sinistra...
Convocati
Oltre agli infortunati di lungo corso SALA-SØRENSEN fuori anche MARTIĆ e JANKOVIĆ
Portieri: 1 Rafael, 22 Benussi, 95 Gollini.
Difensori: 2 Rodriguez, 4 R. Marquez, 16 Luna, 18 Moras, 25 R. Marques, 28 Brivio, 33 Agostini, 40 Gonzalez.
Centrocampisti: 8 Obbadi, 10 Hallfredsson, 23 Ionita, 30 Campanharo, 77 Tachtsidis.
Attaccanti: 7 Saviola, 9 Toni, 17 Lopez, 20 Lazaros, 21 Gomez Taleb, 99 Nenè.
Probabile formazione
Qualche dubbio permane sull'impiego di Lazaros rientrato solo oggi col gruppo dopo gli impegni in Nazionale, ballottaggio GOMEZ-LÓPEZ per un'altra maglia in attacco col primo che al momento sembra avere più chance di scendere in campo dal primo minuto...
Rafael; Agostini-Marques-Marquez-Moras; Hallfredsson-Tachtsidis-Obbadi; Christodoulopoulos-Toni-Gomez.
Verona-Fiorentina: Mandorlini
QUI FIRENZE
Lesione di 2° grado della giunzione mio-tendinea dell’adduttore lungo destro per PASQUAL dopo il match tra ITALIA e CROAZIA, il difensore non sarà disponibile al 'Bentegodi' ma mister MONTELLA recupera GOMEZ (definito 'fragilino' dalla stessa cancelliera Merkel) diventato un caso al centro dell'attacco gigliato: Arrivato nella stagione scorsa tra squilli di tromba come il Messia destinato a fare faville i coppia con ROSSI, tra infortuni e difficili recuperi il tedesco ha giocato poco e segnato meno (come Pepito del resto) diventando, al pari del 'compagno di merende' uno dei simboli della dimessa FIORENTINA attuale...
Anticipato questo non va dimenticato che i viola dispongono di ottimi giocatori in ogni reparto a partire da capitan BORJA VALERO che con l'HELLAS sembra avere un conto aperto dato non ha mai segnato tanto a nessun'altra squadra in carriera (3 gol in 2 partite nell'annata scorsa lasciando perdere l'assist per il primo gol nella sfida di ritorno) e continuando con KURTIC, AQUILANI, e l'iradiddio CUADRADO senza dimenticare i PIZARRO e i VARGAS seconde linee che sarebbero titolari in più di 2/3 della Serie A.
Attenzione anche la crescita di Marko MARIN che è finalmente guarito e da cui ci si aspettano grandi cose a Firenze.
Insieme ai succitati ROSSI e GOMEZ poi, il reparto d'attacco può contare su un BABACAR in grado di spunti da fenomeno.
Convocati
Out Pepito ROSSI e PASQUAL fra i viola...
Alonso, Aquilani, Babacar, Badelj, Basanta, Borja Valero, Cuadrado, Fernandez M., Mario Gomez, Gonzalo Rodriguez, Hegazy, Ilicic, Joaquin, Kurtic, Lezzerini, Marin, Neto, Pizarro, Richards, Savic, Tatarusanu, Tomovic, Vargas.
Probabile formazione
Gli ultimi 'rumors' vedono mister MONTELLA più propenso a tornare al 3-5-2 a Verona, con BABACAR e GOMEZ nel tandem d'attacco; CUADRADO (gran brutto cliente sia a destra che a sinistra) come esterno destro di centrocampo e ballottaggio ALONSO-VARGAS dalla parte opposta...
3-5-2 con Neto; Tomovic-G. Rodriguez-Savic; Cuadrado-Valero-Pizarro-Aquilani-Alonso; Babacar-Gomez.
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DICONO + - =
Mister MANDORLINI «La partita con la Fiorentina? Non so se siamo più carichi noi oppure loro. Ho visto tante partite dei viola, credo che il problema sia legato ai risultati ma non a quello che sono in grado di fare. La partita, in linea di massima, la fa sempre la Fiorentina, anche nell’incontro con la Lazio. Qualche risultato non è stato favorevole per loro, non credo che questo sia espressione di quello che possono fare. Hanno valori importanti, questo è un campionato strano: se vinci sogni e se perdi soffri. Ho visto che si sono trovati e si sono ricompattati come spesso accade quando si viene da due sconfitte di fila. La classifica? Non è nemmeno da guardare, perché questo è un campionato strano. Bisogna stare sempre sul chi va là, indipendentemente dai punti che si ha in classifica. La Fiorentina ha meno punti di noi, ma da come gioca è in credito di risultati. Al di là di tutto, sono una squadra che può fare male, hanno valori tecnici assoluti come Gomez che pare tornerà in campo dopo tanto tempo. Ma ci sono anche Babacar, Aquilani e Cuadrado. Noi dobbiamo scendere in campo con umiltà e avere massimo rispetto. Sarà difficile per noi ma anche per loro» HellasVerona.it
...Un altro famoso doppio ex è Davide PELLEGRINI che, legatissimo all'ambiente scaligero, allena nelle giovanili «La Fiorentina era partita con altre ambizioni, ma sappiamo benissimo che, anche quest’anno, ha avuto a che fare con infortuni molto gravi che hanno certamente condizionato il suo cammino. Lo stop dei suoi attaccanti ha impedito alla squadra di Montella di fare il salto di qualità che avrebbe dovuto fare. Semmai c’è da dire che quest’anno, rispetto al campionato scorso, i viola stanno facendo un po’ più fatica nel concretizzare la mole di gioco creata. Dall’altra parte c’è un Verona che in questo momento ha una classifica tranquilla, ma che è consapevole di quanto possano arrivare in fretta sgambetti che potrebbero frenare il suo percorso. La squadra gialloblu è in crescita, ha alle spalle una struttura societaria importante, ha Mandorlini che come allenatore ha fatto ottime cose portando il gruppo dalla C alla A, ed ha voglia di vincere. Spero con tutto il cuore che la Fiorentina possa tornare a fare i risultati che merita, ma non da questa domenica ovviamente… Perché domenica non posso che sperare di veder vincere l’Hellas. Del resto, faccio parte di questo ambiente da oltre vent’anni…» Fiorentina.it
Marcos ALONSO difensore viola «La sosta è servita tanto, ci ha permesso di ricaricare le pile e sono sicuro che a Verona offriremo una grande prestazione. Posso giocare anche ala nel 3-5-2, mi adatto a tutte le posizioni che il mister mi chiede di fare» Goal.com
Gustavo CAMPANHARO è stato portato in Serie A per la prima volta dalla FIORENTINA «Quando ero a Firenze mi sono allenato 2-3 settimane con la prima squadra. Mi sento ancora con Babacar e Ryder Matos, che ora è in Spagna. All'epoca in panchina c'era Delio Rossi. Al temine del prestito alla Fiorentina sono tornato in Brasile, alla Juventude. Mi sono operato al ginocchio (menisco e rotula, ndr), e dopo 6 mesi sono andato al Bragantino, in Serie B, per poter ritrovare il ritmo partita. Mi sentivo bene, ho iniziato a giocare sempre di più e la forma è tornata. Le mie sensazioni dopo aver lasciato Firenze? Ero un po' arrabbiato, pensavo di aver fatto una bella stagione e di meritarmi la riconferma, ma non sempre le cose che vogliamo succedono. Sassolini da togliermi dalle scarpe? Non ci sono, ora sono a Verona e devo lottare per i gialloblù, ho tanta voglia di giocare questa partita. La sfida di domenica? Sarà una partita difficile, come tutte. Siamo davanti ai nostri tifosi, ci siamo allenati bene e dobbiamo cercare di fare il massimo per prendere punti. Chi toglierei alla Fiorentina? Cuadrado è forte» HellasVerona.it
BABACAR attaccante senegalese della FIORENTINA «La sosta è servita tanto, ci ha permesso di ricaricare le pile e sono sicuro che a Verona offriremo una grande prestazione. Posso giocare anche ala nel 3-5-2, mi adatto a tutte le posizioni che il mister mi chiede di fare» CalcioNews24.com
Nicolas LÓPEZ alla Gazzetta dello Sport «Per le mie caratteristiche gioco meglio contro le grandi, che lasciano spazio per giocare, a Cesena invece ero marcato stretto e ho faticato. Sono leggerino e dovrò passare più tempo in palestra per mettere su chili. Mandorlini mi chiede di attaccare e di rientrare, vuole che dia una mano dietro ed è un bel sacrificio ma ha ragione e devo giocare di più per la squadra. Non mi pesa il paragone con Iturbe, abbiamo caratteristiche diverse anche se spero di arrivare al top pure io. Il Verona ha gente di qualità, dobbiamo salvarci in fretta e poi punteremo ad altro. Ho fame e questa è un'annata importante» CalcioNews24.com
David PIZARRO cenrocampista dai piedi buoni della Viola «Abbiamo tanta voglia di riscatto e di risultato a Verona. La squadra è presente e dobbiamo dare una risposta anche a noi. Ci stiamo allenando duramente e speriamo di raccogliere i frutti già domenica. Faremo un girone di ritorno importante, dobbiamo crescere ancora. Per me era tutto nuovo, arrivavo in una nuova città ma quell'esperienza è stata importantissima. La mia passione per il calcio nasce da quando avevo 2 anni, quando con un pallone prendevo in faccia mio nonno. I tifosi più vicini? Per un giocatore è il massimo averli vicino, ma avere la curva più vicina è importante anche per i tifosi e se la Fiesole fosse stata più vicina forse avremmo qualche punto in più...» CalcioNews24.com
Sandro MENCUCCI AD della FIORENTINA «Tra Verona e Firenze c'è un forte gemellaggio: le partite tra le due squadre sono una festa. Mi aspetto una partita intensa, perché il campionato non è partito come ci aspettavamo e sappiamo di incontrare un'ottima squadra ed un grande pubblico. Abbiamo un solo risultato nella testa: la vittoria. La sosta per le nazionali ci ha fatto bene, è stata utile per ricompattarci. Non abbiamo mai avuto problemi particolari, e la voglia di fare punti c'è. Lo spogliatoio è tranquillo, ma anche quest'anno siamo stati decimati dagli infortuni: sfido qualunque squadra di alto livello a perdere giocatori importanti come Giuseppe Rossi e Mario Gomez. Poi si è aggiunto anche l'infortunio di Bernardeschi, che è un giovane di grandi prospettive. Oggi vediamo che Mario è tornato in campo determinato e quindi credo che lui sarà fondamentale, senza dimenticare gli altri. È un momento particolare che deve essere di svolta. Dobbiamo giocare con Verona, Cagliari e poi la Juventus: questo trittico ci farà capire se dobbiamo rassegnarci ad obiettivi modesti o meno. Il mister saprà come uscire da questa situazione» TuttoMercatoWeb.com
Il doppio ex DONADEL «Il Verona è partito veramente forte, ora hanno avuto un piccolo calo. L'aspetto da temere maggiormente sarà il campo e l'ambiente: l'Hellas quando gioca in casa ha una marcia in più. Anche se è sotto di uno o due gol la partita non è mai finita, lo abbiamo visto anche quest'anno. Determinazione che viene fuori soprattutto in casa, grazie all'ambiente. Anche l'anno scorso proprio contro la Fiorentina, in inferiorità numerica sull'1-3... alla fine abbiamo rischiato di pareggiarla. Il fattore ambientale sarà un aspetto difficile da affrontare per la Fiorentina. L'Hellas, poi, fa della compattezza la sua forza, non si vedono giocatori fuori dal coro, fanno cose provate e concordate con tutti. Hanno un certo tipo di carattere, anche focoso, e tutto questo deriva dal lavoro del mister... A livello di singoli invece c'è Toni, al quale non puoi lasciare neanche un metro o pensare che non sia dentro la gara, va trattato sempre con i guanti perché può sempre segnare. Mi piace molto Marquez, non credevo si sarebbe adattato così bene al calcio italiano. Poi ci sono i tanti giovani, come Nico Lopez, giocatore di 20 anni che entra e ha sempre grandissimo impatto sulla gara. Avrà senz'altro un grande futuro anche lui. Le cessioni estive? Romulo dava grandissima mano perché era una spina anche a livello offensivo, soprattutto con le squadre piu importanti. Ma anche Iturbe, così come Sala, con le loro accelerazioni facevano la differenza. Iturbe, al di là delle doti e della qualità, gioca ad un ritmo impressionante» Fiorentina.it
Mario GOMEZ rientra al 'Binti' dopo l'ennesimo infortunio «Sono guarito e sono già quattro settimane che mi alleno bene con la squadra, ora ho tanta voglia di segnare. Nelle ultime partite ho avuto tante opportunità per segnare ma l’importante è stare bene ed avere occasioni, poi la fortuna sotto porta arriverà, per ora mi basta esser sicuro quando scendo in campo. Toni? Ho giocato solo un anno con lui ma mi ha insegnato tanto, sopratutto sull’esser sempre sereno e tranquillo in campo» StopAndGoal.net
Parla Giuseppe TROTTA fratello-agente dell'attaccante seguito (anche) dall'HELLAS «Sono cose queste che fanno molto piacere. Sappiamo poi che ci sono anche altri club italiani che si sono interessati a Marcello e questo è la dimostrazione del suo valore. L'idea è quella di tornare in Italia. Dopo tanti anni in Inghilterra, da italiano, Marcello vorrebbe misurarsi con il campionato di casa. Anche con il Fulham abbiamo un accordo che, in caso di offerta, Marcello potrà tornare in Italia. Purtropo il club non ha mai dato a mio fratello l'opportunità di esprimersi. In estate il Wigan lo voleva fortemente ma la trattativa non si concretizzò. A stagione iniziata, poi, Magath lo ha messo fuori rosa assieme ad altri giocatori come anche l'ex Roma Stekelenburg e così abbiamo deciso di accettare il prestito al Barnsley per poter giocare in vista di gennaio» TuttoMercatoWeb.com
Il doppio ex Celeste PIN «Mi aspetto una partita spettacolare, che grazie alla filosofia delle due squadre riuscirà a divertire tutti. Sul campo credo che finirà in parità, mentre sugli spalti sarà una grande festa visto lo storico gemellaggio che unisce le due tifoserie. Il Verona in questo momento sta andando bene, mentre vedo una Fiorentina in calo» TuttoMercatoWeb.com
SETTI «Il nostro momento? Stiamo andando abbastanza bene, non ci lamentiamo. Il campionato che stiamo facendo è in linea con quelli che sono i nostri obiettivi. Va bene se continuiamo così, magari vincendo di più e subendo qualche gol in meno. Siamo una squadra molto quadrata, funzioniamo come un diesel: con il passare delle partite potremo dire la nostra. Prima pensiamo a raggiungere la salvezza, poi vedremo cosa fare. La Fiorentina? Sarà una partita dove incontreremo una squadra che non è in perfetta salute. Sono forti, hanno potenzialità, ma noi giochiamo in casa e vogliamo vincere» HellasVerona.it
Giancarlo ANTOGNONI leggenda del calcio fiorentino e nazionale «Bene ha fatto Pradè a tranquillizzare l’ambiente, anche se i tifosi, fino ad oggi, si sono sempre comportati benissimo. Servirà un ulteriore sforzo per restare uniti fuori, ma la differenza potrà essere fatta solo in campo. Adesso tocca ai calciatori» ViolaNews.com
PRADÈ Direttore Sportivo della FIORENTINA serra le fila in vista dell'impegno al 'Bentegodi' «Voglio fare un invito ai tifosi, ai quali non possiamo dire niente per il loro comportamento, dall'azienda Fiorentina, che è l'azienda di tutti, del presidente, di tutti, restiamo uniti. Questa è stata la nostra forza in questi due anni, questa empatia che ha fatto scattare di nuovo la scintilla. Non possiamo permetterci di perderla. Ci metteremo di tutto per farla rimanere. Non possono essere un paio di sconfitte a far cambiare tutto. Restiamo uniti. In questi giorni ci siamo riuniti, col presidente Cognigni, con Montella, con la squadra e ci siamo parlati. Anche sul discorso aspettative e sensibilità. La sconfitta di domenica è stata pesante. Ecco perchè Montella ha parlato di sensibilità», ha aggiunto Pradè. «Questa squadra nello spogliatoio è sensibile perchè tutti sappiamo che dobbiamo dare di più, e dare gioie alla città. Non siamo sensibili come carattere ma perchè dobbiamo far meglio. È una squadra che sente molto le sconfitte» LArena.it
...Un altro famoso doppio ex è Davide PELLEGRINI che, legatissimo all'ambiente scaligero, allena nelle giovanili «La Fiorentina era partita con altre ambizioni, ma sappiamo benissimo che, anche quest’anno, ha avuto a che fare con infortuni molto gravi che hanno certamente condizionato il suo cammino. Lo stop dei suoi attaccanti ha impedito alla squadra di Montella di fare il salto di qualità che avrebbe dovuto fare. Semmai c’è da dire che quest’anno, rispetto al campionato scorso, i viola stanno facendo un po’ più fatica nel concretizzare la mole di gioco creata. Dall’altra parte c’è un Verona che in questo momento ha una classifica tranquilla, ma che è consapevole di quanto possano arrivare in fretta sgambetti che potrebbero frenare il suo percorso. La squadra gialloblu è in crescita, ha alle spalle una struttura societaria importante, ha Mandorlini che come allenatore ha fatto ottime cose portando il gruppo dalla C alla A, ed ha voglia di vincere. Spero con tutto il cuore che la Fiorentina possa tornare a fare i risultati che merita, ma non da questa domenica ovviamente… Perché domenica non posso che sperare di veder vincere l’Hellas. Del resto, faccio parte di questo ambiente da oltre vent’anni…» Fiorentina.it
Marcos ALONSO difensore viola «La sosta è servita tanto, ci ha permesso di ricaricare le pile e sono sicuro che a Verona offriremo una grande prestazione. Posso giocare anche ala nel 3-5-2, mi adatto a tutte le posizioni che il mister mi chiede di fare» Goal.com
Gustavo CAMPANHARO è stato portato in Serie A per la prima volta dalla FIORENTINA «Quando ero a Firenze mi sono allenato 2-3 settimane con la prima squadra. Mi sento ancora con Babacar e Ryder Matos, che ora è in Spagna. All'epoca in panchina c'era Delio Rossi. Al temine del prestito alla Fiorentina sono tornato in Brasile, alla Juventude. Mi sono operato al ginocchio (menisco e rotula, ndr), e dopo 6 mesi sono andato al Bragantino, in Serie B, per poter ritrovare il ritmo partita. Mi sentivo bene, ho iniziato a giocare sempre di più e la forma è tornata. Le mie sensazioni dopo aver lasciato Firenze? Ero un po' arrabbiato, pensavo di aver fatto una bella stagione e di meritarmi la riconferma, ma non sempre le cose che vogliamo succedono. Sassolini da togliermi dalle scarpe? Non ci sono, ora sono a Verona e devo lottare per i gialloblù, ho tanta voglia di giocare questa partita. La sfida di domenica? Sarà una partita difficile, come tutte. Siamo davanti ai nostri tifosi, ci siamo allenati bene e dobbiamo cercare di fare il massimo per prendere punti. Chi toglierei alla Fiorentina? Cuadrado è forte» HellasVerona.it
BABACAR attaccante senegalese della FIORENTINA «La sosta è servita tanto, ci ha permesso di ricaricare le pile e sono sicuro che a Verona offriremo una grande prestazione. Posso giocare anche ala nel 3-5-2, mi adatto a tutte le posizioni che il mister mi chiede di fare» CalcioNews24.com
Nicolas LÓPEZ alla Gazzetta dello Sport «Per le mie caratteristiche gioco meglio contro le grandi, che lasciano spazio per giocare, a Cesena invece ero marcato stretto e ho faticato. Sono leggerino e dovrò passare più tempo in palestra per mettere su chili. Mandorlini mi chiede di attaccare e di rientrare, vuole che dia una mano dietro ed è un bel sacrificio ma ha ragione e devo giocare di più per la squadra. Non mi pesa il paragone con Iturbe, abbiamo caratteristiche diverse anche se spero di arrivare al top pure io. Il Verona ha gente di qualità, dobbiamo salvarci in fretta e poi punteremo ad altro. Ho fame e questa è un'annata importante» CalcioNews24.com
David PIZARRO cenrocampista dai piedi buoni della Viola «Abbiamo tanta voglia di riscatto e di risultato a Verona. La squadra è presente e dobbiamo dare una risposta anche a noi. Ci stiamo allenando duramente e speriamo di raccogliere i frutti già domenica. Faremo un girone di ritorno importante, dobbiamo crescere ancora. Per me era tutto nuovo, arrivavo in una nuova città ma quell'esperienza è stata importantissima. La mia passione per il calcio nasce da quando avevo 2 anni, quando con un pallone prendevo in faccia mio nonno. I tifosi più vicini? Per un giocatore è il massimo averli vicino, ma avere la curva più vicina è importante anche per i tifosi e se la Fiesole fosse stata più vicina forse avremmo qualche punto in più...» CalcioNews24.com
Sandro MENCUCCI AD della FIORENTINA «Tra Verona e Firenze c'è un forte gemellaggio: le partite tra le due squadre sono una festa. Mi aspetto una partita intensa, perché il campionato non è partito come ci aspettavamo e sappiamo di incontrare un'ottima squadra ed un grande pubblico. Abbiamo un solo risultato nella testa: la vittoria. La sosta per le nazionali ci ha fatto bene, è stata utile per ricompattarci. Non abbiamo mai avuto problemi particolari, e la voglia di fare punti c'è. Lo spogliatoio è tranquillo, ma anche quest'anno siamo stati decimati dagli infortuni: sfido qualunque squadra di alto livello a perdere giocatori importanti come Giuseppe Rossi e Mario Gomez. Poi si è aggiunto anche l'infortunio di Bernardeschi, che è un giovane di grandi prospettive. Oggi vediamo che Mario è tornato in campo determinato e quindi credo che lui sarà fondamentale, senza dimenticare gli altri. È un momento particolare che deve essere di svolta. Dobbiamo giocare con Verona, Cagliari e poi la Juventus: questo trittico ci farà capire se dobbiamo rassegnarci ad obiettivi modesti o meno. Il mister saprà come uscire da questa situazione» TuttoMercatoWeb.com
Il doppio ex DONADEL «Il Verona è partito veramente forte, ora hanno avuto un piccolo calo. L'aspetto da temere maggiormente sarà il campo e l'ambiente: l'Hellas quando gioca in casa ha una marcia in più. Anche se è sotto di uno o due gol la partita non è mai finita, lo abbiamo visto anche quest'anno. Determinazione che viene fuori soprattutto in casa, grazie all'ambiente. Anche l'anno scorso proprio contro la Fiorentina, in inferiorità numerica sull'1-3... alla fine abbiamo rischiato di pareggiarla. Il fattore ambientale sarà un aspetto difficile da affrontare per la Fiorentina. L'Hellas, poi, fa della compattezza la sua forza, non si vedono giocatori fuori dal coro, fanno cose provate e concordate con tutti. Hanno un certo tipo di carattere, anche focoso, e tutto questo deriva dal lavoro del mister... A livello di singoli invece c'è Toni, al quale non puoi lasciare neanche un metro o pensare che non sia dentro la gara, va trattato sempre con i guanti perché può sempre segnare. Mi piace molto Marquez, non credevo si sarebbe adattato così bene al calcio italiano. Poi ci sono i tanti giovani, come Nico Lopez, giocatore di 20 anni che entra e ha sempre grandissimo impatto sulla gara. Avrà senz'altro un grande futuro anche lui. Le cessioni estive? Romulo dava grandissima mano perché era una spina anche a livello offensivo, soprattutto con le squadre piu importanti. Ma anche Iturbe, così come Sala, con le loro accelerazioni facevano la differenza. Iturbe, al di là delle doti e della qualità, gioca ad un ritmo impressionante» Fiorentina.it
Mario GOMEZ rientra al 'Binti' dopo l'ennesimo infortunio «Sono guarito e sono già quattro settimane che mi alleno bene con la squadra, ora ho tanta voglia di segnare. Nelle ultime partite ho avuto tante opportunità per segnare ma l’importante è stare bene ed avere occasioni, poi la fortuna sotto porta arriverà, per ora mi basta esser sicuro quando scendo in campo. Toni? Ho giocato solo un anno con lui ma mi ha insegnato tanto, sopratutto sull’esser sempre sereno e tranquillo in campo» StopAndGoal.net
Parla Giuseppe TROTTA fratello-agente dell'attaccante seguito (anche) dall'HELLAS «Sono cose queste che fanno molto piacere. Sappiamo poi che ci sono anche altri club italiani che si sono interessati a Marcello e questo è la dimostrazione del suo valore. L'idea è quella di tornare in Italia. Dopo tanti anni in Inghilterra, da italiano, Marcello vorrebbe misurarsi con il campionato di casa. Anche con il Fulham abbiamo un accordo che, in caso di offerta, Marcello potrà tornare in Italia. Purtropo il club non ha mai dato a mio fratello l'opportunità di esprimersi. In estate il Wigan lo voleva fortemente ma la trattativa non si concretizzò. A stagione iniziata, poi, Magath lo ha messo fuori rosa assieme ad altri giocatori come anche l'ex Roma Stekelenburg e così abbiamo deciso di accettare il prestito al Barnsley per poter giocare in vista di gennaio» TuttoMercatoWeb.com
Il doppio ex Celeste PIN «Mi aspetto una partita spettacolare, che grazie alla filosofia delle due squadre riuscirà a divertire tutti. Sul campo credo che finirà in parità, mentre sugli spalti sarà una grande festa visto lo storico gemellaggio che unisce le due tifoserie. Il Verona in questo momento sta andando bene, mentre vedo una Fiorentina in calo» TuttoMercatoWeb.com
SETTI «Il nostro momento? Stiamo andando abbastanza bene, non ci lamentiamo. Il campionato che stiamo facendo è in linea con quelli che sono i nostri obiettivi. Va bene se continuiamo così, magari vincendo di più e subendo qualche gol in meno. Siamo una squadra molto quadrata, funzioniamo come un diesel: con il passare delle partite potremo dire la nostra. Prima pensiamo a raggiungere la salvezza, poi vedremo cosa fare. La Fiorentina? Sarà una partita dove incontreremo una squadra che non è in perfetta salute. Sono forti, hanno potenzialità, ma noi giochiamo in casa e vogliamo vincere» HellasVerona.it
Giancarlo ANTOGNONI leggenda del calcio fiorentino e nazionale «Bene ha fatto Pradè a tranquillizzare l’ambiente, anche se i tifosi, fino ad oggi, si sono sempre comportati benissimo. Servirà un ulteriore sforzo per restare uniti fuori, ma la differenza potrà essere fatta solo in campo. Adesso tocca ai calciatori» ViolaNews.com
PRADÈ Direttore Sportivo della FIORENTINA serra le fila in vista dell'impegno al 'Bentegodi' «Voglio fare un invito ai tifosi, ai quali non possiamo dire niente per il loro comportamento, dall'azienda Fiorentina, che è l'azienda di tutti, del presidente, di tutti, restiamo uniti. Questa è stata la nostra forza in questi due anni, questa empatia che ha fatto scattare di nuovo la scintilla. Non possiamo permetterci di perderla. Ci metteremo di tutto per farla rimanere. Non possono essere un paio di sconfitte a far cambiare tutto. Restiamo uniti. In questi giorni ci siamo riuniti, col presidente Cognigni, con Montella, con la squadra e ci siamo parlati. Anche sul discorso aspettative e sensibilità. La sconfitta di domenica è stata pesante. Ecco perchè Montella ha parlato di sensibilità», ha aggiunto Pradè. «Questa squadra nello spogliatoio è sensibile perchè tutti sappiamo che dobbiamo dare di più, e dare gioie alla città. Non siamo sensibili come carattere ma perchè dobbiamo far meglio. È una squadra che sente molto le sconfitte» LArena.it
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
BRUTTISSIMA FIGURA PER LA GRECIA di MORAS e CHRISTODOULOPOULOS battuta ad ATENE dalle isole FAR OER! Ellenici all'ultimo posto del Girone di qualificazione a Euro 2016 ed esonero quasi inevitabile per mister RANIERI... Anche l'ISLANDA di HALLFREDSSON ha ceduto alla REPUBBLICA CECA
MERCATO: Torna di stretta attualità la pista che porta a Luca SILIGARDI, 26enne esterno d'attacco del LIVORNO che già in estate era stato parecchio corteggiato dal VERONA, l'ex di INTER e BOLOGNA va in scadenza a Giugno coi toscani e non sembra proprio dell'idea di rinnovare ma nonostante questo il vulcanico SPINELLI, patròn degli amaranto, vorrebbe trattenerlo e difficilmente lo 'mollerebbe' a Gennaio col rischio di perderlo a parametro zero.
Dato anche il momento economico il giocatore fa gola a molti ma SOGLIANO, anche stavolta, sembra esser partito per tempo e aver accumulato un vantaggio importante su tutti...
...Emissari scaligeri a Matera per seguire il match Under 21 tra ITALIA e DANIMARCA, in particolare il VERONA starebbe attenzionando Marcello TROTTA attaccante 22enne in prestito al BARNSLEY ma di proprietà FULHAM.
Alcuni rumors danno l'HELLAS interessato anche a tale Ermin LENJANI terzino sinistro classe '89 di origini albanesi che gioca con gli svizzeri del SAN GALLO.
SOGLIANO starebbe vagliando inoltre il non nuovissimo 'pallino' Marco CRIMI, centrocampista classe '90, già visionato un paio d'anni fa e che ora tanto bene stà facendo in cadetteria col LATINA.
Nonostante le smentite del gruppo e le parole di stima di mister MANDORLINI, i 95 minuti di SAVIOLA in 3 gare (a fronte degli 11 turni di serie A giocatisi sino ad ora) non possono non far pensare ad un Conejo piuttosto triste... Un fuoriclasse come Javier era venuto a Verona con tutt'altre speranze ed è normale che, continuando a non giocare, nella prossima sessione di mercato chiederà di essere ceduto così come Tony LUNA addirittura a secco di presenze ufficiali.
MERCATO: Torna di stretta attualità la pista che porta a Luca SILIGARDI, 26enne esterno d'attacco del LIVORNO che già in estate era stato parecchio corteggiato dal VERONA, l'ex di INTER e BOLOGNA va in scadenza a Giugno coi toscani e non sembra proprio dell'idea di rinnovare ma nonostante questo il vulcanico SPINELLI, patròn degli amaranto, vorrebbe trattenerlo e difficilmente lo 'mollerebbe' a Gennaio col rischio di perderlo a parametro zero.
Dato anche il momento economico il giocatore fa gola a molti ma SOGLIANO, anche stavolta, sembra esser partito per tempo e aver accumulato un vantaggio importante su tutti...
...Emissari scaligeri a Matera per seguire il match Under 21 tra ITALIA e DANIMARCA, in particolare il VERONA starebbe attenzionando Marcello TROTTA attaccante 22enne in prestito al BARNSLEY ma di proprietà FULHAM.
Alcuni rumors danno l'HELLAS interessato anche a tale Ermin LENJANI terzino sinistro classe '89 di origini albanesi che gioca con gli svizzeri del SAN GALLO.
SOGLIANO starebbe vagliando inoltre il non nuovissimo 'pallino' Marco CRIMI, centrocampista classe '90, già visionato un paio d'anni fa e che ora tanto bene stà facendo in cadetteria col LATINA.
Nonostante le smentite del gruppo e le parole di stima di mister MANDORLINI, i 95 minuti di SAVIOLA in 3 gare (a fronte degli 11 turni di serie A giocatisi sino ad ora) non possono non far pensare ad un Conejo piuttosto triste... Un fuoriclasse come Javier era venuto a Verona con tutt'altre speranze ed è normale che, continuando a non giocare, nella prossima sessione di mercato chiederà di essere ceduto così come Tony LUNA addirittura a secco di presenze ufficiali.
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Periodo difficile per l'ex capocannoniere della cadettaria Daniele CACIA al BOLOGNA, solo 3 gol finora e tante partite bigie coi felsinei... Riscattato dal MILAN, ALBERTAZZI non ha trovato spazio fra i rossoneri ed è possibile una sua cessione a Gennaio
AMICHEVOLI INTERNAZIONALI: Con l'ALBANIA all'ITALIA basta il gol di OKAKA ma che noia! Il cittì CONTE 'I giocatori devono dare di più'
QUALIFICAZIONI EURO 2016: È durato meno di 4 giorni il ritiro azzurro per Mario BALOTELLI costretto a dare forfait ufficialmente a causa di un infortunio (anche se il cittì rivela 'Non ho tempo di cambiare mario')... La GRECIA perde in casa con le isole FAR OER e per il cittì RANIERI arriva l'esonero! Momento difficile anche per CAPELLO e la sua RUSSIA sconfitta ancora una volta, INGHILTERRA sul velluto doppo il 3 a 1 ad un'orgogliosa SLOVENIA, volano anche SPAGNA e SLOVACCHIA... Buon pari degli azzurri contro un'ottima CROAZIA!
CALCIO SPAGNA, Leo MESSI avverte 'Potrei lasciare il BARÇA'
BASKET NBA: SAN ANTONIO asfalta PHILADELPHIA, bene i GRIZZLIES. Dopo 7 sconfitte consecutive i KNICKERBUCKERS si riprendono e battono i NUGGETS, LAKERS e HEAT in crisi nera...
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La squadra non segna? That's GOLIARDIA! |
RASSEGNA STAMPA + - =
Hellas Verona-Fiorentina, le probabli formazioni
Gara valida per la dodicesima giornata di serie A in programma domenica 23 novembre 2014 alle ore 15:00
Scritto da Milena Delle Grazie il 22 novembre 2014 alle 08:00.
QUI HELLAS VERONA: La squadra di Mandorlini cerca il suo quarto risultato consecutivo senza sconfitte. Fuori Sørensen e Sala, testati in allenamento; Ioniţă partirà dalla panchina, Tachtsidis titolare.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Martic, Marquez, Moras, Agostini; Obbadi, Tachtsidis, Hallfredsson; N. Lopez, Toni, J. Gomez. All.: Mandorlini.
QUI FIORENTINA: Montella punta su Mario Gómez e probabilmente lo farà partire titolare. Possibile un 3-5-2, modulo usato l’ultima volta contro il Napoli durante la ripresa. Ballottaggio sulla fascia tra Vargas e Alonso, Babacar titolare.
FIORENTINA (3-5-2): Neto; Basanta, Gonzalo Rodriguez, Savic; Cuadrado, Aquilani, Pizarro, Borja Valero, Alonso; Babacar, Mario Gómez. All.: Montella.
Hellas Verona-Fiorentina: precedenti, statistiche e curiosità
Scritto da Stefano Tomat il 21 novembre 2014 alle 09:00.
Dopo la batosta contro il Napoli, l’Hellas Verona ha inanellato 3 pareggi consecutivi, di cui l’ultimo a Milano contro l’Inter. La Fiorentina è reduce da due sconfitte e in classifica è a una lunghezza dai gialloblù.
I PRECEDENTI – Quella dell’anno scorso fu la partita più ricca di reti della storia del confronto tra Verona e Fiorentina al Bentegodi: finì 5-3 in favore dei viola (Sala, Cuadrado, Aquilani, Borja Valero, Toni, Matri, Aquilani, Iturbe). L’ultima vittoria dell’Hellas fu firmata da Salvetti e Italiano per il 2-1 della stagione 2000-2001 (di Chiesa il gol viola). L’anno prima ci fu l’ultimo pareggio, 2-2 con gol di Batistuta e Rui Costa a pareggiare la doppietta di Morfeo. I gialloblù hanno sconfitto una volta sola i toscani con due gol di scarto (3-1 nel corso della stagione 1983-1984).
LE STATISTICHE – Sono 25 le gare in archivio al Bentegodi tra Hellas Verona e Fiorentina: la squadra ospite ha un bilancio favorevole con 10 successi, 7 sconfitte e 8 pareggi, con 35 gol fatti e 32 subiti. Il divario tra le due squadre aumenta se si tiene conto delle 50 partite totali disputate in Serie A: la Fiorentina è avanti con 24 vittorie a 11, a fronte di 15 pareggi.
La Fiorentina prova a mantenere la sua tradizione positiva al Bentegodi per tentare il sorpasso in classifica, anche se il Verona deve rischiare per fare risultato pieno dopo 5 partite consecutive senza successi. Primo marcatore consigliato: Luca Toni.
FONTE: MondoPallone.it
venerdì 21 novembre 2014
Serie A, Verona-Fiorentina: le probabili formazioni
Montella ripropone il 3-5-2 con Gomez e Babacar in attacco, Mandorlini insiste sul tridente con l'ex Toni boa centrale. Testa a testa tra Alonso e Vargas
VERONA - Verona-Fiorentina si gioca domenica alle 15.
QUI VERONA - Con Moras e Lazaros, tutti i nazionali sono rientrati. Gioca Tachtsidis, Ionita verso la panchina.
QUI FIORENTINA - Montella è intenzionato a tornare al 3-5-2 proponendo la coppia Gomez-Babacar in attacco. Vargas insidia il posto di Alonso sulla fascia sinistra.
PROBABILI FORMAZIONI
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Martic, Marquez, Moras, Agostini; Obbadi, Tachtsidis, Hallfredsson; N. Lopez, Toni, J. Gomez. All.: Mandorlini.
FIORENTINA (3-5-2): Neto; Basanta, Gonzalo, Savic; Cuadrado, Aquilani, Pizarro, Borja Valero, Alonso; M. Gomez, Babacar. All.: Montella.
FONTE: CorriereDelloSport.it
Hellas-Fiorentina, non ci resta che il gemellaggio…
La sfida tra i gialloblu e i viola l'anno scorso profumava di Europa League
Enrico Quattrin 19/11/2014
Dopo la settimana di pausa per gli impegni delle nazionali, domenica torna la Serie A e il Verona ospita al Bentegodi la Fiorentina. La sfida tra i gialloblu e i viola, che l’anno scorso profumava di Europa League, quest’anno avrà tutto un altro sapore. Entrambe le compagini si trovano infatti al centro della classifica, l’Hellas è decimo con 14 punti, mentre la formazione di Montella è undicesima a quota 13.
L’obiettivo di entrambe le squadre sarà dunque quello di portare a casa i 3 punti. Sì, perché la Fiorentina nelle ultime cinque partite disputate in campionato ha ottenuto solo una vittoria, contro l’Udinese al Franchi per 3-0 e racimolato appena 4 punti grazie all’ulteriore puntincino conquistato a San Siro contro il Milan all’ottava.
Il Verona non se la passa certo meglio. I gialloblu negli ultimi cinque match disputati non sono mai riusciti a vincere e hanno ottenuto solo 3 punti frutto dei pareggi con Lazio, Cesena e Inter. Domenica sarà dunque difficile aspettarsi una partita spumeggiante ed emozionante come le due gare giocate lo scorso anno quando viola e gialloblu regalarono spettacolo mettendo a segno la bellezza di 15 reti, ben distribuite tra il Franchi (4-3) e il Bentegodi (5-3).
La partita dell’andata venne giocata a Firenze il 3 dicembre 2013, nemmeno un anno fa, eppure, da quel giorno sembra davvero essere passata una vita. Infatti, nel tabellino dei marcatori di quel freddo lunedì sera, per la Fiorentina figurava ancora il nome di Pepito Rossi, che nel 2014 ha calcato il terreno di gioco una manciata appena di volte. Non solo, a mettere a segno le tre reti dell’Hellas (che allora si trovava sesto in classifica con 22 punti, mentre la Fiorentina era quinta con 24) furono Romulo, Iturbe e Jorginho, tre giocatori che oltre a non fare più parte della rosa di Mandorlini, lottano ora per diversi e più prestigiosi obiettivi, ovvero la conquista dello Scudetto. Tra l’altro, considerando i valori delle squadre in cui militano attualmente (Juventus, Roma e Napoli), appare alquanto verosimile che uno dei tre riuscirà nell’impresa di conquistare il tricolore.
Anche se non sarà quindi una partita da “quartieri alti”, una cosa comunque è certa, domenica sarà la festa del tifo. Tra le tifoserie di Hellas e Fiorentina esiste, infatti, un fortissimo gemellaggio che dura ormai da decenni (precisamente dal 1973), tanto che spesso in Curva Sud si vedono sciarpe viola così come nella rispettiva Curva Fiesole bandiere gialloblu. A tal proposito appare doveroso ricordare il famoso motto utilizzato dai supporter dell’Hellas in dialetto veronese con riferimento ai tifosi Fiorentini: “Viola e Butei par sempre fradei!“, ovvero: “Viola e Ragazzi (dell’Hellas) per sempre fratelli!”.
FONTE: IlCatenaccio.es
Fiorentina senza paura, riparti da Gomez e Babacar
20 novembre,2014 Stefano Mastini
La Serie A ritorna. La pausa per la nazionali ha da sempre questo effetto, farci amare in maniera incondizionata il ritorno alle partite delle 20 squadre nostrane, ai campi preferiti, alle proprie maglie di competenza, ci incastrano poco o nulla i risultati e le prestazioni altalenanti della formazione azzurra allenata da Antonio Conte, questo tipo di sentimento è infatti largamente diffuso nella mentalità di ogni tifoso del “belpaese” che sa amare all’infinito la squadra del cuore e vedere come specchietto, abbastanza, lontano la maglia della nazionale. Fiorentina e fiorentini non da meno, anzi, forse proprio a Firenze c’è stato, e sempre sarà, una sintonia elevatissima con la propria squadra tanto da definirla “la propria nazionale”; ecco allora che il “circo” si riapre, per i viola c’è l’Hellas Verona di Mandorlini, cliente scomodo, squadra che può vantare addirittura un punto in più in classifica rispetto ai toscani.
FIORENTINA SENZA PAURA 13 punti in 11 gare, il ruolino di marcia della Fiorentina di Vincenzo Montella si può dire tutt’altro che “sperato” e soddisfacente. Soprattutto ad essere sotto accusa sono le prestazioni, se è vero infatti che la viola ha deluso per quanto riguarda i risultati e i punti ottenuti, a fronte magari di sforzi offensivi importanti, non si può dire che ci sia stata una vera e propria svolta dal punto di vista del gioco, molto, troppo, “incastrato” dalla ricerca continua del risultato con pause e amnesie che, alle volte, sono risultate fin troppo gravi, tanto da “gettare alle ortiche” il poco di buono fatto intravedere finora. La parola chiave è “paura”. Paura di prendere gol, paura di dettare il passaggio importante, paura di saltare l’uomo, paura soprattutto di non perdere. Non è un caso che Montella stesso si sia ritrovato più volte nelle conferenze stampa nei postpartita a parlare di “spensieratezza”, “calo psicologico”e quant’altro; la sua Fiorentina per tornare ad essere competitiva, come negli anni passati, deve saper ricongiungersi con quella capacità di donarsi “anima e corpo” alla fase offensiva, senza stare troppo a guardarsi le spalle, pensando che fare un gol in più rispetto all’avversario risulta essere importante quanto prenderne uno in meno, il tutto ai fini del risultato (poi è chiaro che bisogna saper leggere le situazioni e i momenti della partita). Proprio a Verona, contro il Chievo, l’anno scorso ci fu la svolta della stagione gigliata, con quel 3-5-2 varato nella ripresa che diede il giusto input ai viola permettendo agli uomini di Montella di portarsi a casa 3 punti dopo che i gialloblu erano andati in vantaggio sull’unico tiro della loro partita. Da Verona deve ripartire la scalata della Fiorentina alle posizioni che contano, il tutto puntando al bersaglio grosso, non cercando di “non prenderle”, bensì procacciando il risultato pieno, i 3 punti.
FIORENTINA ANTI HELLAS La formazione migliore sembra essere il 3-5-2, o un 4-3-3 mascherato (modulo che però obbligherebbe i giocatori a fare una partita “sopra ritmo”). Difesa con lo zoccolo duro composta da Gonzalo Rodriguez, che deve farsi perdonare le ultime uscite decisamente incerte, Savic, il miglior difensore viola di questa stagione, e uno tra Basanta, Richards e Tomovic, con il primo che potrebbe dare quella sicurezza ed esperienza giusta per completare il reparto difensivo, anche se l’ex Manchester City avrebbe le carte (fisiche e altetiche) giuste per incidere. A centrocampo spazio alla “nube viola” con Pizarro, Borja Valero e Aquilani a riformare il trio delle meraviglie che fatto le fortuna della Fiorentina di Montella, con Cuadrado a destra e uno tra Marcos Alonso (più difensivo) o Vargas (più propulsivo). In avanti l’artiglieria pesante: Gomez e Babacar. Due punte di peso che però sanno abbinare corsa e forza fisica, e che si sono dimostrati presenti anche nel pressing a centrocampo e nel recupero di palla. Senza dimenticare dei possibili ricambi in panchina, sia Marin che Ilicic potrebbero essere delle validissima soluzioni a partita in corso, sebbene lo sloveno non abbia incantato nelle ultime partite in cui è stato schierato dal primo minuto, mentre si è reso pericoloso a partita avviata; per il tedesco ex Chelsea invece sembra essere una questione di forma, non appena avrà i 90 minuti nelle gambe Montella lo potrebbe rischiare anche dall’inizio. Insomma la Fiorentina ha tutte le armi per battere la non impeccabile retroguardia veronese, resta da vedere se la voglia di raggiungere il risultato e l’offensività riuscirà a scacciar via i “fantasmi del risultato”.
Stefano Mastini
FONTE: MaiDireCalcio.com
La sfida col Verona è alle porte, Alonso fiducioso: "Faremo una grande gara"
Marcos Alonso, difensore della Fiorentina
Redazione Goal Italia
20/nov/2014 20.56.00
Fiorentina a Verona, Marcos Alonso pensa positivo: "Siamo pronti per fare una grande partita, la sosta ci è servita".
Dopo la sosta obbligata che ha dato spazio alle Nazionali, la Fiorentina cerca di riconquistare la fiducia e i tanti punti persi all'inizio del campionato, soprattutto a causa dei tanti infortuni che hanno falcidiato la società viola soprattutto nel reparto avanzato.
La sosta è dunque giunta come un vero e proprio toccasana per i toscani, che hanno potuto ricaricare le pile in tutta tranquillità in vista dell'imminente impegno in programma domenica pomeriggio al 'Bentegodi' di Verona, contro l'ostica formazione di Mandorlini, capace di fermare l'Inter a San Siro un paio di settimane fa.
Intervenuto ad un incontro organizzato dalla società con un gruppo di tifosi, Marcos Alonso ha analizzato in chiave più che positiva il momento della squadra. Ecco le sue parole rilasciate a 'Firenzeviola.it': "La sosta è servita tanto, ci ha permesso di ricaricare le pile e sono sicuro che a Verona offriremo una grande prestazione. Posso giocare anche ala nel 3-5-2, mi adatto a tutte le posizioni che il mister mi chiede di fare".
Riflessione finale anche per i compagni di squadra Gomez e Pasqual: "Mario è stato sfortunato dal punto di vista degli infortuni, ora però si sta allenando bene e sono certo che migliorerà. Siamo tutti dispiaciuti per l'infortunio di Manuel, tutta la squadra è con lui e spera che possa tornare al più presto".
FONTE: Goal.com
Gomez: "Io fragile per la Merkel? E' un'esperta di calcio"
18 novembre 2014
L'attaccante della Fiorentina replica a chi ha dubitato della sua condizione fisica. Tra questi anche la Cancelliera tedesca: " Lei è tifosa davvero. Io per 6-7 anni non ho avuto infortuni gravi. L'ultimo periodo è stato il più brutto della mia carriera"
Per cercare di rilanciarsi in campionato la Fiorentina ha bisogno anche dei gol di Mario Gomez che, per gli infortuni patiti fra la scorsa stagione e l'attuale, è stato fermo 8 mesi complessivi. "Ora finalmente sto bene, mi alleno regolarmente con la squadra da quattro settimane, più che le parole servono i fatti - ha detto l'ex Bayern - Dopo quasi un anno di inattività non è facile fare subito le cose come prima. Devo ritrovare il ritmo. Ho tanta voglia di segnare, come sempre". Sta lavorando per essere al 100%: "E' importante ritrovare la sicurezza nei movimenti e davanti alla porta e questo arriva allenandosi e vincendo le partite".
Mario fragile? - A chi gli ha ricordato che in Germania alcuni lo hanno sempre considerato bravo ma fragile, fra questi pure la Cancelliera Angela Merkel Gomez ha risposto sorridendo e con un pizzico di ironia: "La signora Merkel è un'esperta di calcio... Lei è tifosa davvero. Io per 6-7 anni non ho avuto infortuni gravi. Purtroppo nell'ultimo ho vissuto il periodo più brutto della carriera, ma non ne voglio più parlare anche perché non posso cambiare nulla. Ora guardo avanti cercando di essere positivo e dare il massimo, sicuro che le cose cambieranno".
Momento viola - Vale anche per la Fiorentina che vive un periodo di crisi: "Resto convinto che al completo siamo da 3 posto. Ma ora non è il momento di parlarne. I giocatori forti li abbiamo, vero che possiamo fare di più ma non tutto è da buttare". Un elogio al giovane collega Babacar, 4 gol finora: "Ha tutto per diventare un grande attaccante, meno male è rimasto, non fosse stato così non so a quest'ora dove avremmo potuto essere".
E ora il Verona - Montella sta lavorando per farli coesistere già dalla prossima trasferta con il Verona: "Credo sia una cosa possibile - ha risposto Gomez - E' successo già nell'amichevole col Real e lo possiamo fare ancora". Domenica sarà anche sfida fra bomber ed ex compagni di squadra nel Bayern: "Ho giocato con Toni solo un anno, ma è un esempio per me, lui è uno sempre positivo, mi ha insegnato a esserlo e a restare sereno anche nei momenti duri". Ancora a secco nell'attuale stagione, Gomez vuole far gol anche per ripagare la fiducia del club e dei tifosi: "Se ho pensato in estate di lasciare Firenze? Sono venuto qui con tanta voglia, altrimenti sarei rimasto a Monaco. Per me non avrebbe avuto senso andarmene dopo aver giocato solo cinque partite".
FONTE: Sport.Sky.it
HELLAS VERONA – FIORENTINA, LE PROBABILI FORMAZIONI
La Serie A riparte dopo la pausa-nazionali ed in programma, oltre al derby di Milano e Lazio - Juve, c'è anche l'interessantissimo incontro del "Bentegodi"
Posted on 21 novembre 2014 by Antonio Balbi
Riparte dopo due settimane il campionato di Serie A con la 12esima giornata. Ricco il menù di questo weekend, partendo dal derby milanese, passando per Lazio-Juventus, ma non da sottovalutare è la partita che si giocherà alle ora 15 allo stadio Bentegodi, dove i padroni di casa dell’Hellas Verona affronteranno la Fiorentina. Le due squadre, appaiate rispettivamente a 14 e 13 punti, sono chiamate ad una vittoria che rilancerebbe le ambizioni della tifoserie, in particolare quella viola, delusa, fino ad ora, dalle prestazioni dei ragazzi di Montella. Vediamo come i due allenatori hanno intenzione di schierare i rispettivi undici per il match di Verona:
HELLAS VERONA- In porta giocherà il titolarissimo Rafael, mentre in difesa trovano posto i terzini Martic ed Agostini con Marquez e Moras al centro. Halfredsson, sempre più leader del centrocampo, guiderà il reparto con Obbadi e Panagiotis Tachtsidis. In attacco la freschezza e la velocità di Juanito Gomez e Lazaros Christodoulopoulos a sostenere il centravanti Luca Toni, con Saviola, Jankovic e Nico Lopez pronti a subentrare a partita in corso.
FIORENTINA- Nel 3-5-2 di Montella, Neto sarà il portiere, mentre in difesa ci saranno Tomovic, Gonzalo Rodriguez e Savic. Linea di centrocampo di assoluta qualità, che potrà contare sulle geometrie di Aquilani, Pizarro e Borja Valero, con Cuadrado e Marcos Alonso (posizione inedita per lui) a dare spinta sulle due fasce. Nell’attacco a due riprende posto il tedesco Mario Gomez in coppia con il giovane Babacar.
LE PROBABILI FORMAZIONI:
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Martic, Marquez, Moras, Agostini; Obbadi, Tachtsidis, Halfredsson; Juan Gomez, Toni, Christodoulopoulos. A disposizione: Benussi, Gollini, Marques, Campanharo, Bravo, Ionita, Rodriguez, Valota, Jankovic, Nico Lopez, Saviola, Nenê. Allenatore: Mandorlini.
Squalificati: nessuno
Diffidati: Marquez, Halfredsson, Ionita
Indisponibili: Sala, Sorensen
FIORENTINA (3-5-2): Neto; Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Savic; Cuadrado, Aquilani, Pizarro, Borja Valero, Marcos Alonso; Babacar, Mario Gomez. A disposizione: Tatarusanu, Richards, Hegazi, Basanta, Lazzari, Badelj, M.Fernandez, Kurtic, Vargas, Joaquin, Marin, Ilicic. Allenatore: Montella.
Squalificati: nessuno
Diffidati: Cuadrado, Savic
Indisponibili: Rossi, Bernardeschi, Pasqual
FIORENTINA, GOMEZ SCALPITA: “STO BENE ED HO VOGLIA DI SEGNARE”
Il tedesco ha smaltito completamente l'infortunio e adesso vuole segnare e salire in classifica: "Siamo da terzo posto"
Posted on 18 novembre 2014 by Antonio Menna
L’infortunio, l’ennesimo, è ormai alle spalle è adesso Mario Gomez è pronto a rimettersi in discussione in maglia viola. L’avventura a Firenze ancora stenta a decollare, così come quella di Pepito Rossi, ma l’ex bomber del Bayern Monaco è fiducioso e affila i coltelli già per la prossima partita dei viola, in trasferta contro l’Hellas Verona.
In conferenza stampa Gomez ha voluto parlare alla stampa della sua voglia di rimettersi in gioco e di trovare di nuovo la via del gol: “Sono guarito e sono già quattro settimane che mi alleno bene con la squadra, ora ho tanta voglia di segnare. Nelle ultime partite ho avuto tante opportunità per segnare ma l’importante è stare bene ed avere occasioni, poi la fortuna sotto porta arriverà, per ora mi basta esser sicuro quando scendo in campo.”
Il tedesco poi descrive la difficile situazione dei viola che nelle ultime uscite hanno faticato a far punti: “Nelle ultime partite non abbiamo giocato male, nemmeno contro il Napoli. Il nervosismo c’è, quando si perde è naturale, ma è successo anche al Bayern e succederà sicuramente anche alla Juventus. Noi abbiamo giocatori forti ed è importante dare il 100%, poi la fortuna arriverà. Al completo siamo sicuramente da terzo posto.”
Terzo posto che potrà esser raggiunto anche grazie al sostegno dei propri tifosi: “Dopo il Napoli erano delusi, ma vedono che diamo il massimo e per questo ci sostengono sempre. Spero che sarà sempre così, in questi momenti è davvero importante stare tutti uniti.”
Infine, il bomber teutonico lancia elogi per l’ex compagno di squadra, Luca Toni, che affronterà domenica e l’attuale compagno di squadra, Khouma el Babacar: “Ho giocato solo un anno con Toni ma mi ha insegnato tanto, sopratutto sull’esser sempre sereno e tranquillo in campo. Babacar ha un futuro roseo davanti a se, ha la stoffa del campione. Fortuna che è rimasto con noi altrimenti sarebbero stati davvero guai.“
FONTE: StopAndGoal.net
Fantacalcio Verona: Saviola pronto per una maglia da titolare
Dopo un inizio poco confortante, la partita con l'Inter potrebbe rappresentare un punto di svolta per Javier Saviola. Ma deve guardarsi da una folta concorrenza.
Finora è rimasto un oggetto misterioso del calciomercato del Verona, ma qualcosa potrebbe essere cambiato proprio in occasione dell’ultima gara contro l’Inter. Il suo tacco smarcante per il gol del 2-2 di Nico Lopez – un altro che sta conquistandosi l’attenzione e la fiducia del tecnico Mandorlini – potrebbe aver cambiato il trend sinora in forte ribasso della sua esperienza italiana. Stiamo parlando di Javier Saviola, attaccante classe ’81, ex enfant prodige argentino prelevato in estate dalla premiata ditta Setti-Sogliano. Un arrivo di grande fascino, ma accolto non senza diffidenza, vista la parabola discendente che lo ha visto approdare nel campionato greco – in maglia Olympiakos – dopo un peregrinare anche per il torneo francese, portoghese e spagnolo (con le maglie di Siviglia, Real Madrid e Malaga, oltre che Barcellona).
E l’inizio, in effetti, non è stato dei migliori: tanta panchina, un po’ di tribuna e solo qualche scampolo a fine match. Una manciata di minuti che, mettendoli insieme, non gli permettono di arrivare neanche a una partita completa. Si mormora che Mandorlini non lo consideri un giocatore idoneo per il suo 4-3-3, modulo dispendioso e che richiede grande sacrificio in ripiegamento soprattutto da parte degli esterni. Ora però i mesi di rodaggio potrebbero aver prodotto frutti molto interessanti. Saviola sembra essere entrato in sintonia non solo con i compagni, ma anche con i ritmi del campionato italiano. La concorrenza non manca: Gomez (6.32 di fantamedia) è un fedelissimo del tecnico, non ha saltato neanche una partita e sinora sta mostrando una freschezza fisica anche superiore al precedente campionato; Jankovic viene spesso impiegato sulla linea degli attaccanti ma non è un intoccabile; può diventarlo, invece, Nico Lopez, specie se continua a segnare con questa frequenza: già tre gol per lui in 8 presenze e 7 di fantamedia. Ciononostante, però, l’argentino – sinora fermo a 5.83 – può continuare a dire la sua. Tenetelo sotto osservazione, a maggior ragione se il suo maggior impiego dovesse coincidere con una migliore resa di bomber Toni (6.59, 3 gol, 1 assist).
FONTE: Calcio.FanPage.it
Torino calcio ultimissime: Mandorlini in panchina nel 2015?
Il Torino potrebbe cambiare allenatore nel 2015 e il DS Petrachi starebbe pensando ad Andrea Mandorlini per sostituire l’attuale tecnico Giampiero Ventura.
Potrebbe esserci un avvicendamento alla guida tecnica del Torino a partire dalla prossima stagione; secondo le indiscrezioni raccolte dai colleghi di TuttoMercatoWeb.Com infatti, l’attuale tecnico Giampiero Ventura considererebbe chiuso il suo ciclo sulla panchina dei granata e quindi starebbe pensando di cambiare aria in vista della stagione 2015/2016.
La dirigenza del Torino non può farsi trovare impreparata di fronte a questa eventualità e per questo starebbe già sondando alcuni tecnici che potrebbero essere perfetti per guidare i granata; il nome trapelato nelle ultime ore sarebbe quello di Andrea Mandorlini, tecnico stimato sia dal DS Gianluca Petrarchi che dal presidente Urbano Cairo.
L’attuale tecnico dell’Hellas Verona però sarebbe molto legato alla città e ai tifosi scaligeri, visto che siede in panchina dai tempi della Lega Pro e quindi potrebbe essere più difficile del previsto strappare un si all’allenatore; ad ogni modo si parla di discorsi prematuri che verranno meglio approfonditi nel corso dei prossimi mesi. A partire da gennaio la situazione potrebbe essere più chiara e si capirà quali sono le possibilità reali circa l’avvicendamento sulla panchina dei granata.
FONTE: UrbanPost.it
Verona-Fiorentina: le probabili formazioni della sfida tra gialloblu e viola
21-11-2014 - Mauro Leone
Sala e Sorensen out nei gialloblu, tre assenze pesanti nei viola nella sfida del 12^ turno della serie A 2014/2015.
Verona-Fiorentina è una partita delicata per entrambe le squadre con i padroni di casa che non ottengono un successo da cinque turni e gli ospiti che stanno disputando un campionato decisamente al di sotto delle aspettative. Per entrambe sarà dunque molto importante ottenere un risultato positivo perché nel caso di un altro passo falso la situazione comincerebbe a farsi decisamente preoccupante. Le probabili formazioni di Verona-Fiorentina, in programma domenica 23 novembre alle ore 15.00 e valida come gara della 12^ giornata della serie A 2014/2015, costringono Andrea Mandorlini a rinunciare a Sala e Sorensen mentre Vincenzo Montella registra le pesanti defezioni di Pasqual, Bernardeschi e Rossi.
Il Verona dovrebbe adottare il 4-3-3 completato dal sempre positivo Rafael a difesa dei pali della propria porta. La difesa, priva dell'acciaccato Sorensen, concede comunque a Mandorlini ampia scelta che dovrebbe portare in campo dal primo minuto gli esterni Martic ed Agostini e i centrali Marquez e Moras con Luna, Marques, Brivio e Rodriguez destinati alla panchina. In mediana non ci sarà Sala e dovrebbero essere schierati Obbadi, Tachtsidis ed Halfredsson mentre in attacco ci sono i dubbi principali per il tecnico scaligero. I favoriti per una maglia da titolare sono Gomez, Toni e Christodoulopoulos ma Jankovic, Nico Lopez, Saviola e Nenè possono sperare fino all'ultimo di scendere in campo dal primo minuto.
La Fiorentina dovrebbe scegliere un modulo molto simile a quello degli avversari vale a dire il 4-3-1-2 con Neto confermato come estremo difensore titolare. Nel reparto arretrato il solito ballottaggio tra Alonso e Pasqual viene questa volta risolto dall'infortunio di quest'ultimo che lascia via libera allo spagnolo come esterno sinistro. A destra dovrebbe esserci Tomovic con Rodriguez e Savic al centro. A centrocampo si va verso l'esclusione di Pizarro a vantaggio di Mati Fernandez con Aquilani ad agire come regista e Borja Valero alla sua sinistra. Nel reparto avanzato sono sempre fuori causa Rossi e Bernardeschi per cui la fase offensiva dovrebbe essere affidata al tandem formato da Babacar e Gomez con Cuadrado di supporto alle loro spalle.
Verona - Fiorentina probabili formazioni:
Verona (4-3-3): Rafael; Martic, Marquez, Moras, Agostini; Ionita, Tachtsidis, Halfredsson; Gomez, Toni, Christodoulopoulos. A disposizione: Benussi, Gollini, Marques, Campanharo, Brivio, Ionita, Rodriguez, Valoti, Jankovic, Nico Lopez, Saviola, Nenè. Allenatore: Mandorlini.
Fiorentina (4-3-1-2): Neto; Tomovic, Rodriguez, Savic, Alonso; Mati Fernandez, Aquilani, Borja Valero; Cuadrado; Babacar, Gomez. A disposizione: Tatarusanu, Richards, Basanta, Lazzari, Badelj, Pizarro, Kurtic, Vargas, Marin, Joaquin, Ilicic. Allenatore: Montella.
Pronostico Verona-Fiorentina: i viola giocano bene, è ora di risollevarsi
20-11-2014 - Mario Siciliano
Classifica che non fa per nulla onore al buon calcio dei Viola. Verona buono in attacco, ma deficitario in difesa.
Parlare di un ciclo concluso per Montella non è ancora opportuno. Partiamo da questa sintetica ma importante premessa. Il tecnico napoletano gode ancora dell'appoggio della dirigenza toscana e questo è molto importante. Difficile pensare ad un campanello di allarme per Montella dal momento che la sua squadra non sta per nulla esprimendo un pessimo calcio, anzi, a dire il vero la situazione di classifica che la vede all'undicesimo posto non le fa per nulla onore. I viola sono senz'altro la squadra meno fortunata del campionato.
Domenica scorsa è arrivata l'ennesima sconfitta contro il Napoli, ma ad onor del vero i toscani avrebbero meritato il pareggio visto l'ottimo primo tempo disputato e l'assedio alla metà campo napoletana negli ultimi venti minuti. La domenica ancor prima avevano perso per tre a uno contro la Sampdoria, ma anche in quella circostanza la Fiorentina aveva preso il goal del definitivo ko nel loro momento di maggiore sforzo e produzione di gioco. Risultati spietati, in sostanza.
Il Verona viene dal pareggio per due a due contro l'inter, ma su questo risultato c'è ben poco da dire, visto che l'Inter era boicottata e lo stesso Mazzarri aveva già il destino segnato. L'attacco degli scaligeri è comunque di alto livello, ma la difesa a volte è veramente imbarazzante e se ne è avuta l'ennesima prova sul goal del l'uno a uno di Icardi domenica scorsa.
Verona (4-3-3): Rafael, Martic, Moras, Marquez, Agostini; Ionita, Tachtsidis, Hallfredsson; Nico Lopez, Toni, Christodoulopoulos. All. Mandorlini
Fiorentina (3-5-2): Neto; Tomovic, G. Rodriguez, Savic; Cuadrado, Borja Valero, Pizarro, Aquilani, Alonso; Babacar, Gomez. All. Montella
Pronostico. Sulla carta, la Fiorentina è senza dubbio superiore. Cuadrado, Babacar e Gomez possono mettere in difficoltà in qualsiasi istante la difesa del Verona, guidata dall'esperto ma stanco Marquez. La chiave della partita è nella spinta sulle fasce laterali da parte della Fiorentina, visto che il 4-3-3 di Mandorlini concede alle ali avversarie di portarsi fino al ridosso della sua difesa. Se Cuadrado è in giornata, allora per il Verona potrebbe mettersi male visto che il colombiano ha i piedi buoni e la corsa per risolvere la partita in qualsiasi momento. Il Verona finora in casa ha sempre segnato e probabilmente con il furetto Nico Lopez, vero e proprio talento, dal primo minuto in campo potrebbe andare a segno di nuovo, in una partita che però dovrebbe essere molto combattuta, ma comunque a favore dei toscani e della loro voglia di riscattarsi da una classifica che non gli fa assolutamente onore. Pronostico X2, oppure Goal.
FONTE: It.BlastingNews.com
IL TECNICO PERÒ NON HA ANCORA SCELTO IL MODULO PER IL BENTEGODI
FIORENTINA PER VERONA: MONTELLA PENSA ALLA COPPIA GOMEZ-BABACAR
DI MASSIMILIANO MUGNAINI - MERCOLEDÌ, 19 NOVEMBRE 2014 19:40 - SPORT
Babacar oggi incontrerà i tifosi viola, domenica a Verona sarà titolare
FIRENZE. Con il ritorno di tutti i nazionale (manca solo Vargas che si aggregherà nelle prossime ore), per la Fiorentina è ufficialmente iniziata l’operazione Verona. Quella di domenica in Veneto è una partita da vincere a ogni costo, per scongiurare la crisi e provare a rilanciarsi.
SISTEMA. Il grande dubbio, per Vincenzo Montella, è legato al modulo da adottare. Nelle ultime ore il tecnico sembra comunque orientato sulla scelta del 3-5-2, con il varo della coppia offensiva Mario Gomez-Babacar, benedetta ieri dallo stesso tedesco in conferenza stampa.
TRIDENTE. Se sarà 4-3-1-2 come nelle ultime gare prima della sosta, invece, con il senegalese potrebbe far coppia Cuadrado ed esserci Mati Fernandez o Borja Valero nelle vesti di trequartista. Più difficile l’utilizzo dall’inizio di un 4-3-3 in cui troverebbe posto anche Ilicic, soprattutto dopo i fatti di Fiorentina-Napoli.
MARIN. Scalpita comunque anche Marko Marin, che ha rilasciato un’intervista a un portale slavo. «All’inizio ero infortunato ma ora sto bene. Adesso ho solo bisogno di ritrovare la forma migliore. La Fiorentina è una squadra forte, non stiamo andando molto bene in campionato ma abbiamo tante risorse. Adesso poi che è guarito Mario Gomez, credo che potremo lottare per raggiungere l’Europa. L’Europa League, poi, l’ho vinta due volte di fila: mi piacerebbe davvero fare tris».
BABACAR. A Verona, c’è però grande attesa principalmente per Babacar, proprio ieri eletto da Mario Gomez un po’ come il salvatore della patria in questo difficilissimo inizio di stagione. E il senegalese, domani pomeriggio alle 17, incontrerà i tifosi viola, assieme allo spagnolo Alonso, al Fiorentina Store del Mercato Centrale, dove in estate era avvenuta la presentazione delle nuove maglie.
ROSSI. Infine, c’è da segnare sul calendario il ritorno di Giuseppe Rossi davanti a taccuini e microfoni. In attesa che il giocatore rientri a Firenze – è atteso nei prossimi giorni – è ufficiale che «Pepito» il 2 dicembre terrà una conferenza stampa in occasione della presentazione del suo libro «A modo mio – My Way» – una raccolta di racconti personali del giocatori assemblati da Alessandra Bocci della Gazzetto dello Sport – che si svolgerà alla Syracuse University di Firenze, in Piazza Savonarola. Dopo la conferenza stampa, Rossi sarà a disposizione dei tifosi per autografi e foto di rito. L’incontro è organizzato dal Fan Club Giuseppe Rossi New York.
FONTE: FirenzePost.it
Esclusiva: Crimi nella lista del Verona. E il Parma...
17-11-2014, 23.18
Marco Crimi sta facendo bene a Latina, un centrocampista che già in passato avevo sfiorato l'approdo in serie A. Era stato vicinissimo al Genoa che poi ha rinunciato, ma la sua giovane età (classe 1990) gli consente di poter sperare ancora in un salto di qualità. Al Parma piace molto, ma la situazione del club emiliano non consente di fare troppi voli pindarici. Crimi è anche nulla lista del Verona, un profilo che sarà seguito con attenzione nel corso della stagione di serie B.
FONTE: AlfredoPedulla.com
FIRENZE, 19:28
CALCIO, FIORENTINA: GOMEZ E MARIN IN CRESCITA
Sabato di lavoro per la Fiorentina di Vincenzo Montella che con l'allenamento di oggi ha chiuso il programma della settimana. Il tecnico viola ha concesso due giorni di riposo ai suoi ragazzi che martedi' riprenderanno la preparazione in vista del match di domenica 23, al Bentegodi, contro il Verona. Priva dei 10 nazionali, la squadra viola e' stata impegnata in una seduta tecnico-tattica, conclusa con una partitella in famiglia. Buone indicazioni da Gomez e Marin, alla ricerca della migliore condizione dopo i rispettivi infortuni.
FONTE: Sport.Repubblica.it
Hellas, Saviola pronto a lasciare Verona
scritto il 17 Novembre 2014, ore 14:57
Saviola con il dg gialloblù Gardini
Ha fatto parlare. Tanto. Al suo arrivo a Verona, per quel poco che si è visto in campionato, ed ora in ambito mercato. Ma come riportano i colleghi di TMW Javier Saviola sarebbe pronto a far bagagli e salutare l'Hellas. Fino ad oggi il giocatore argentino è stato impiegato troppo poco. Forse perchè non rientra nei pieni dell'allenatore, forse perchè non è adatto al gioco dell'Hellas. Tanti sono i motivi, ma non sapremo mai la verità. Saviola sembra dunque essere molto vicino a chiedere la cessione a gennaio. Il suo futuro sembra dunque allontanarsi da Verona...Lorenzo Morandini
FONTE: IAmCalcio.it
Verona-Fiorentina, le squadre ai raggi X: l’Hellas non fa paura per il gioco
Pubblicato il: 21 Nov 2014 13:44 Autore: Gianluca Bigiotti - Redazione Fiorentina.it
Sosta alle spalle, domenica per la Fiorentina è tempo di ripartire contro l’Hellas di Mandorlini. I gialloblu arrivano alla gara del Bentegodi con 14 punti in 11 giornate, frutto di 3 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte. Un punto in meno ha fatto la Fiorentina, con 13, per 3 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. Per gli scaligeri ko con Napoli, Milan e Roma, poi solo risultati utili. 13 i gol fatti dai gialloblu, 18 quelle subite. Peggio hanno fatto solo Parma ed Empoli. I viola di gol ne hanno fatti solo 10, subendone lo stesso numero.
In casa sono 8 i punti raccolti dalla banda di Luca Toni, con 2 vittorie, 2 pareggi, ed un ko 1-3 contro il Milan. Vittorie contro Cagliari e Palermo, pareggi contro Lazio e Genoa. 7 le reti messe a segno tra le mura amiche, almeno una in ogni partita, mentre solo contro il Cagliari la difesa di Mandorlini non ha incassato reti.
In trasferta la Fiorentina ha ottenuto 5 punti in 5 gare con la vittoria di Bergamo, ed i ko di Roma contro i giallorossi, quello con la Samp ed i pareggi con Milan e Torino. Solo 4 i gol fatti, con tabellino bianco solo con la squadra di Garcia anche se ha subito sempre almeno un gol, se non a Bergamo contro l’Atalanta.
Segna di media 1,2 gol a partita l’Hellas, 12° dato del torneo, contro gli 0,9 della Fiorentina, 15° della Serie A. Non è più la macchina offensiva della passata stagione la squadra di Mandorlini che tira in totale 11,7 volte di media a partita, 12° dato del campionato che diventa il 7° del torneo per tiri nello specchio, 5,1 di media a gara. La Fiorentina crea molto di più con i suoi 16,2 tiri a giornata di media, terzo rendimento del campionato, che diventa però il quinto dato per tiri nello specchio con 5,5 tiri di media.
Quanto al possesso palla la Fiorentina è quarta con 28’39’’, giocando 631,8 palloni di media a partita, quinto dato della Serie A per una % di passaggi riusciti del 70,9%, quarto dato del campionato. Il Verona è solo 10° per quanto riguarda il possesso palla con 24’24’’, mentre gioca 525,6 palloni a partita, 12° dato del campionato per una % di riuscita nei passaggi del 63,8, 12° dato assoluto.
Con 13’39’’ la Fiorentina ha il 5° dato per quanto riguarda la supremazia territoriale, ovvero la capacità di schiacciare gli avversari nella propria metà campo, con una pericolosità molto più bassa, 50,8%, solo 7°. Il Verona è solo 13° quanto a supremazia territoriale, con 9’26’’ per una pericolosità del 46,1%, 9° dato.
Vincere contro questo Verona, insomma, non è certo impossibile.
Verso Verona: esodo di tifosi viola. A ieri già 1500
Pubblicato il: 21 Nov 2014 09:10 Autore: Redazione Fiorentina.it
Tifosi Curva Fiesole Fiorentina-NapoliSe non sarà esodo poco ci manca, scrive La Nazione. Per la gara di domenica al Bentegodi tra Verona e Fiorentina, da Firenze partiranno in oltre 1500 per stare al fianco della squadra di Vincenzo Montella. Il gemellaggio con il pubblico veronese dell’Hellas è forte, ma uno dei motivi di questa partenza in massa è anche legato al momento difficile che sta vivendo questa Fiorentina: il pubblico viola lo ha capito, e vuol dare il suo sostegno. Anche ieri si sono registrate numerose code alle prevendite autorizzate. E per favorire un numero sempre maggiore di tifosi viola al Bentegodi la rivendita dell'Accvc a Firenze sarà aperta anche sabato pomeriggio.
DAVIDE PELLEGRINI A FI.IT: “AGROPPI, ERIKSSON E… QUANTO MI MANCA BORGONOVO! MONTELLA…”
Pubblicato il: 20 Nov 2014 22:00 Autore: Michela Lanza - Redazione Fiorentina.it
Davide Pellegrini in viola ha militato per tre anni (nel 1985-86 e poi nel biennio di Eriksson 1987-1989). E in questi tre anni (intervallati da una stagione passata in prestito al Pisa) ha collezionato 72 presenze in serie A, giocando al fianco di alcuni dei giocatori più rappresentativi della storia viola degli anni Ottanta e non solo... Da Baggio e Borgonovo, da Gentile a Oriali, da Passarella a Pasquale Iachini, da Dunga a Berti, fino a Diaz – solo per fare alcuni esempi –. Nella stagione 1985-86 ha fatto parte di quella rosa, guidata da Aldo Agroppi, che stupì il calcio italiano piazzandosi al quarto posto (a pari punti del Torino). Nel biennio successivo (1987-1989), invece, ha conosciuto l’eleganza nordica dei metodi di Sven Goran Eriksson (e soprattutto ‘la zona’). Conclusa l’esperienza (positiva) in viola, passò proprio al Verona, dove ha militato per ben 5 stagioni. Queste sono state le esperienze che l’ex viola si porta nel cuore, oggi che di mestiere fa l’allenatore degli Allievi Regionali proprio dell’Hellas Verona. Fiorentina.it, dunque, lo ha raggiunto per chiedergli in esclusiva i suoi ricordi del passato ma anche ciò che si aspetta dal match di domenica. Ed è stato un tourbillon di emozioni incontrollate…
Davide, parto col chiederti dell’attualità, del presente… cosa ti aspetti dalla partita che si giocherà al Bentegodi domenica? Soprattutto in virtù del fatto che, da una parte c’è una squadra serena, dall’altra una compagine che ha bisogno di punti e di riprendersi la scena.
“La Fiorentina era partita con altre ambizioni, ma sappiamo benissimo che, anche quest’anno, ha avuto a che fare con infortuni molto gravi che hanno certamente condizionato il suo cammino. Lo stop dei suoi attaccanti ha impedito alla squadra di Montella di fare il salto di qualità che avrebbe dovuto fare. Semmai c’è da dire che quest’anno, rispetto al campionato scorso, i viola stanno facendo un po’ più fatica nel concretizzare la mole di gioco creata. Dall’altra parte c’è un Verona che in questo momento ha una classifica tranquilla, ma che è consapevole di quanto possano arrivare in fretta sgambetti che potrebbero frenare il suo percorso. La squadra gialloblu è in crescita, ha alle spalle una struttura societaria importante, ha un allenatore (Mandorlini) che ha fatto ottime cose portando il gruppo dalla C alla A, ed ha voglia di vincere. Spero con tutto il cuore che la Fiorentina possa tornare a fare i risultati che merita, ma non da questa domenica ovviamente… Perché domenica non posso che sperare di veder vincere l’Hellas. Del resto, faccio parte di questo ambiente da oltre vent’anni…”.
Babacar-Gomez: come la vedi come coppia di attaccanti?
“Forse al fianco di Gomez ci sta meglio un giocatore come Pepito, ma Babacar è un giovane che – come si dice in questi casi – se non si monta la testa, può diventare importante, perché ha grosse potenzialità. Tra l’altro viene da una stagione, quella giocata a Modena, in cui ha fatto molto bene e credo che abbia delle caratteristiche che possono diventare importanti anche giocando al fianco di Gomez”.
Faccio un passo indietro, al passato, ai tuoi ricordi con la maglia della Fiorentina. Parto con il primo anno, quello di Agroppi. Una squadra che fece un campionato straordinario. Qual è il momento di quell’annata che ricordi con più piacere? O la partita?
“Ricordo che arrivai a Firenze nel mese di settembre, all’inizio del mercato invernale (perché all’epoca era tutto diverso da oggi, anche le finestre di mercato). Arrivai di mercoledì e la domenica andammo a giocare a Torino contro il Toro. Ovviamente io andai in panchina. Ma la partita si mise male: stavamo perdendo per 2-0 quando il mister (Agroppi) decise di gettarmi nella mischia a dieci minuti dalla fine. All’86’ ci venne fischiata una punizione, che s’incaricò di battere il solito Passarella. Botta fortissima che il portiere del Toro, Martina, parò ma non trattenne… e io sulla sua respinta ribadii in rete per il gol che riaprì la partita. Il risultato non cambiò, perdemmo 2-1. Ma prova ad immaginare la mia gioia: fino a pochi giorni prima militavo nel Varese, arrivai a Firenze, debuttai subito in serie A a 19 anni e, all’esordio, feci pure gol. Toccai il cielo con un dito. In generale, però, quella non fu una stagione facile per me, perché facevo il militare (obbligatorio) e mi era difficile allenarmi con continuità. Era tutto un andare e tornare e, anche se con la Nazionale militare ci allenavamo, non era come farlo con la squadra di club… Quindi non fu facile, anche se alla fine scesi in campo diciotto volte e segnai un altro gol, nel derby contro il Pisa. Poi, però, mi mandarono a giocare in prestito (proprio a Pisa). Perché nella stagione 1986-87 arrivò Bersellini e voleva un attaccante più prestante dal punto di vista fisico”.
Agroppi in tre parole…
“Era uno che ci teneva a fare le cose nel modo giusto. A noi giovani, poi, ci rompeva le scatole in maniera particolare per quel che concerneva la nostra vita extra-calcistica. Voleva facessimo una vita giusta, sana, senza stravizi. Stava molto attento a queste cose. Io ho avuto un buon rapporto con lui, mi ci sono trovato molto bene. Certo, era ed è una persona particolare, di quelle che se hanno da dirti quello che pensano, lo fanno in maniera diretta. E non ci dimentichiamo che l’anno di Agroppi fu un anno fantastico in cui arrivammo quarti (e quindi in Coppa Uefa). Era una bella squadra, quella Fiorentina, formata da giocatori esperti e importanti misti ad altri più giovani. Un facsimile della Sampdoria di allora, quella – tra gli altri – di Pellegrini (mio fratello) Mancini e Vialli…”.
Poi, dopo l’anno in prestito al Pisa, il biennio di Eriksson, un ottavo e un settimo posto, e una Fiorentina che ha visto all’opera da Diaz a Baggio-Borgonovo… Mi racconti un paio di aneddoti di quel biennio?
“Il primo anno ci classificammo all’8° posto. Ricordo che giocavamo bene, avevamo idee di lavoro e tattica diverse. Eriksson fu per noi un grande maestro. Ci insegnò a giocare a zona. Certo, impegnammo un po’ di tempo per assimilare la sua filosofia di gioco, ma col tempo arrivarono i frutti di tanto lavoro. E si materializzarono in particolar modo l’anno successivo, quando arrivammo a giocarci (e vincere) lo spareggio contro la Roma per andare in Coppa Uefa. Fu un grosso risultato. Del biennio con Eriksson, poi, ricordo con particolare piacere e orgoglio la vittoria per 4-3 che ottenemmo il 12 febbraio del 1989 contro l’Inter. Fu una gran bella soddisfazione. Insomma, inutile girarci intorno: di Firenze ho ottimi ricordi. Mi trovai bene sia con i compagni che con la tifoseria. E non nascondo che ebbi un po’ di rammarico quando decisero di vendermi. Anche se poi approdai in una piazza alla quale sono rimasto molto legato che, guarda caso, è proprio Verona. Comunque, non mi dispiacerebbe, un giorno, tornare a lavorare a Firenze”.
Che dire di Baggio e Borgonovo?
“Erano un mix perfetto. L’uno completava le caratteristiche tecnico-tattiche dell’altro. E poi si capivano al volo. Era uno spasso vederli giocare insieme. E poi c’è da non sottovalutare quello che erano fuori dal campo… Prendo per esempio Baggio: tutti sapevano quanto fosse bravo in campo, ma anche nello spogliatoio era un numero uno. Non è assolutamente vero quello che è sempre stato detto sul suo conto, non era uno spacca-spogliatoio. Anzi, il contrario: rideva, scherzava, raccontava barzellette. Lui e Borgonovo erano campioni in campo e anche fuori, perché erano due ragazzi umili, coi quali tutti andavamo d’accordo. E per concludere il discorso su Stefano… gli voglio un bene dell’anima anche adesso che lui non c’è più. Mi manca davvero molto…”.
Eriksson in tre parole…
“Uno che non parlava tantissimo. Aveva una sua filosofia di gioco e voleva che la attuassimo. In quegli anni non erano in tanti a giocare a zona. Dunque, lui è stato per noi un ottimo professore, perché è riuscito a farci capire determinati concetti, come per esempio che si poteva correre di più facendo meno fatica. E poi era una persona che non urlava tanto ma che, avendo una grande responsabilità, otteneva sempre il massimo dai suoi giocatori. Lo considero ancora oggi uno dei più bravi allenatori che ho avuto nella mia carriera”.
A proposito di allenatori… la Fiorentina ha Montella, uno che ha cercato di imparare molto dal tecnico svedese. In cosa c’è riuscito? Cosa vedi di Eriksson in Montella?
“La pacatezza. Montella in panchina ha l’atteggiamento che aveva Eriksson. Non si agita, ma con una semplice occhiata fa capire ai giocatori quello che devono fare. Proprio come faceva il tecnico svedese che addirittura, talvolta, seguiva le partite seduto in panchina. Poi, non aveva voce… semmai faceva urlare Santarini, il suo secondo… A parte gli scherzi, davvero, in Montella rivedo molto l’atteggiamento di Eriksson”.
Montella ed il dilemma modulo, tutti vogliono il 3-5-2. A Verona tocca ancora ad Ilicic?
Pubblicato il: 20 Nov 2014 00:00 Autore: Alessandro Latini (@LatoAle) - Fiorentina.it
Se la pausa del campionato sarà servita alla Fiorentina per riordinare le idee dopo la sconfitta contro il Napoli lo scopriremo domenica prossima a Verona. Ormai i giorni si contano davvero sulle dita di una mano ed anche in una stagione così altalenante (dal punto di vista dei risultati) i tifosi non vedono l’ora che la Viola torni in campo. Basta pause, basta Nazionale. La voglia di Fiorentina supera qualsiasi delusione. E allora a Verona saranno in tanti. Trasferta comoda, amicizia con i tifosi dell’Hellas e la consueta ottima accoglienza.
In campo vedremo se la Fiorentina avrà una nuova pelle oppure no. L’idea di Montella era quella di presentare la squadra in campo con l’acclamato a fuor di popolo 3-5-2. Lo ha chiesto, pare, anche la società. Ma lo avrebbe chiesto, il condizionale è ancora d’obbligo, persino il gruppo. Un modulo, questo, che regala più certezze ed equilibrio in campo, che mette i giocatori nella giusta posizione e che, fin qui, ha regalato diverse soddisfazioni. L’infortunio di Pasqual, però, potrebbe aver rimescolato le cose e guastato i piani di Montella. Se è vero che la piazza spinge per Vargas titolare, con Cuadrado sul versante opposto a centrocampo, è altrettanto vero che l’Aeroplanino morde il freno. Un po’ per la tenuta del peruviano nel fare tutta la fascia (è reduce anche dagli impegni con la nazionale) ed un po’ per le caratteristiche super offensive dell’altro esterno (Cuadrado, appunto). Pasqual è l’ideale per questo sistema di gioco, Alonso un po’ meno. Da qui i dubbi, con Montella che potrebbe riproporre anche la difesa a quattro con il trequartista in supporto delle punte.
Nonostante la continua emergenza nel reparto offensivo, adesso Montella qualche scelta la può fare davvero. Marin e Gomez stanno bene e potranno giocare almeno uno spezzone di gara. Difficile vederli dal primo minuto, qualcuno ipotizza una staffetta tra i due per affiancare Babacar. Il senegalese ci sarà sicuramente, in questo momento il punto fermo è lui. Al suo fianco l’incognita maggiore, ma alla fine a spuntarla potrebbe essere ancora una volta Josip Ilicic. Montella crede ancora nel trequartista sloveno, che a differenza di quanto si possa pensare non è stato scaricato da società, allenatore e compagni. Anzi, in diversi continuano ad avere fiducia nelle sue qualità. E l’habitat sembra quello giusto per affidarsi ancora a lui. Lontano dal ‘Franchi’, dove mugugni e fischi (seppur giusti) ne condizionano (dicono) le prestazioni.
Negli ultimi 20 anni, solo 5 confronti in Serie A tra Hellas e Fiorentina a Verona
Pubblicato il: 18 Nov 2014 20:55 Autore: Michela Lanza - Redazione Fiorentina.it
E tocca aver ‘paura’ anche dell’Hellas Verona! Per carità, il Verona è un club rispettabilissimo, oltre che un gruppo che ha un bel collettivo e che esprime un buon gioco grazie al suo allenatore, l’ottimo Mandorlini. Ed è anche una squadra ‘sorella’ della Viola. Il gemellaggio tra le due tifoserie, tanto per fare un esempio, è storico. E molto stretto. Però, diciamolo chiaramente: che la Fiorentina debba andare al Bentegodi con il timore di non vincere, di non fare punti, di fallire un’opportunità per avanzare in classifica… beh, è un controsenso. Un paradosso. Stando agli obiettivi della squadra di Montella, dovrebbero essere Toni & Co. a temere la Viola. E non il contrario. E invece, il momento storico che stanno vivendo le due squadre, pone entrambe davanti ad una situazione paradossale: gli scaligeri affronteranno il match con la tranquillità di chi sta facendo un campionato che va oltre le aspettative, i gigliati scenderanno in campo col pensiero di fare punti per rimettersi in carreggiata dopo le ultime due sconfitte consecutive…
E pensare che il Verona è tornato nella massima serie proprio nella stagione scorsa (2013-14) dopo ben 11 anni di assenza (tra 7 anni passati in serie B e 4 tra C1 e Lega Pro)... Era retrocesso nella stagione 2001-02 ed è tornato nel calcio che conta un anno fa. Ma con il progetto giusto, un tecnico all’altezza della situazione, e dei giocatori importanti, tutto è possibile. E da neopromossa ha disputato un ottimo campionato, piazzandosi al 10° posto, e confermandosi anche quest’anno (attualmente è 10° con 14 punti, davanti alla Fiorentina che di punti ne ha 13). Che significa questo? Semplicemente che in questo calcio, non sempre vince il più forte. Non sempre chi ha la rosa migliore ha la meglio su chi non eccelle dal punto di vista tecnico. Più facile che siano le motivazioni a fare la differenza. O ancor di più, la serenità psicologica…
Altrimenti non si potrebbe spiegare perché Fiorentina e Verona, negli ultimi 20 anni, si sono letteralmente divise la posta quando si sono affrontate al Bentegodi in serie A. Proprio così, perché viola e scaligeri si sono affrontanti negli ultimi 20 anni a Verona solamente 5 volte nella massima serie (nel 1996-97, nel 1999-00, nel 2000-01, nel 2001-02 e nella passata stagione) e per due volte ha avuto la meglio la Fiorentina, per due volte ha avuto la meglio l’Hellas e una volta il match è finito in parità. Questo nonostante la squadra viola sia sempre partita come ‘favorita’ nei pronostici. Così come è la favorita dei bookmaker domenica… Speriamo sia la volta buona che possa tornare a vincere in questo campionato… Anche se non sarà facile. Perché al di là del gemellaggio sugli spalti, in campo sarà battaglia.
1996-97 Hellas-Fiorentina 2-1 (autogol di Falcone, Batistuta, Manetti)
1999-00 Hellas-Fiorentina 2-2 (Batistuta su punizione, Morfeo, Morfeo, Rui Costa)
2000-01 Hellas-Fiorentina 2-1 (Salvetti, Italiano, Chiesa)
2001-02 Hellas-Fiorentina 1-2 (Morfeo, Adriano, Mutu)
2013-14 Hellas-Fiorentina 3-5 (Sala, Cuadrado, Aquilani, Borja Valero, Toni su rigore, Matri su rigore, Aquilani, Iturbe)
2014-15 Hella-Fiorentina ?
DONADEL A FI.IT: "Baba il top player viola. Non è fine ciclo: anche con Prandelli..."
Pubblicato il: 18 Nov 2014 20:15 Autore: Marco Pecorini - Fiorentina.it
Sei stagioni e mezzo alla Fiorentina, esempio di grinta e attaccamento alla maglia. Ha vissuto in pieno il ciclo Prandelli, più il primo anno Mihajlovic in riva all'Arno. Fiorentina.it ha contattato Marco Donadel, ex centrocampista viola, per fare il punto sul momento delicato della squadra di Montella, anche in ottica Hellas Verona, ambiente che conosce bene essendo stato alla corte di Mandorlini nella scorsa stagione.
Donadel, momento difficile per la squadra viola dopo le due sconfitte consecutive in campionato. Secondo lei quali sono i motivi di fondo?
"Sicuramente quando giochi le coppe europee, partite ogni tre giorni, con molti infortuni durante il cammino, ci può stare un periodo di calo. Ciò che preoccupa di più è che non si riesce a trovare continuità, ciò che invece aveva contraddistinto la Fiorentina negli ultimi due anni. Per esempio dopo la vittoria sull'Inter, non si è riusciti a dare continuità. Magari in campionato gli avversari iniziano anche a conoscere la squadra viola, il suo modo di giocare...".
Possibile che la squadra abbia accusato le pressioni e le aspettative che si era prefissata la stessa società ad inizio stagione?
"Pressioni e aspettative di vertice per una squadra come la Fiorentina era giusto che ci fossero in estate. Squadra di grande caratura, con giocatori così importanti, che hanno dimostrato in palcoscenici mondiali o europei la loro qualità; con la proprietà che in estate ha fatto sforzi importanti per mantenere l'ossatura, parlo di Cuadrado e dei rinnovi importanti di giocatori cardine, il fatto di tenere Gomez... era giusto avere alte aspettative, perché obiettivamente la Fiorentina con questa squadra al completo è tra le più forti. In una partita secca se la può giocare con tutte. Poi però è iniziata la stagione senza Rossi, l'uomo che quando era al top spaccava le partite. Anche l'anno scorso, dopo gennaio, la Fiorentina non era più la stessa: senza Rossi manca quel giocatore che serve per trovare il guizzo giusto, ma anche per esaltare le caratteristiche di Gomez e liberare di pressioni Cuadrado, visto che ora tutti gli avversari vedono nel colombiano l'uomo più pericoloso e riescono a bloccarlo. Se invece davanti hai Rossi, Gomez, più Cuadrado... è ovvio che anche gli avversari devono lavorare su più fronti per difendere bene. Poi c'è da considerare anche la difficoltà del calcio italiano: nel primo anno la Fiorentina di Montella, pur giocando bene, sbloccava spesso le partite su calcio piazzato: magari con un pizzico di fortuna o di determinazione in più si può portare a casa un risultato".
Come si esce da un momento complicato come questo?
"Le potenzialità per uscirne ci sono assolutamente, la squadra ha dimostrato anche in passato di saper sopperire ad assenze importanti mantenendo comunque un'identità precisa e risultati importanti. Non sono dentro lo spogliatoio, ma in passato nei momenti difficili che ho vissuto l'unica via di uscita era il lavoro, in allenamento... il lavoro porta fuori da queste situazioni".
La Fiorentina può ancora lottare per la Champions o il campionato ormai è compromesso?
"Purtroppo in Italia vanno solo tre squadre in Champions - anzi, anche due, se si guarda a quanto fatto dal Napoli - quindi è ancora più difficile di qualche anno fa. Però questo è un campionato difficile anche per chi sta in alto, e non è detto che anche quelle squadre che sono più avanti, come Sampdoria, Napoli, Lazio o Inter, non possano vivere anche momenti negativi: in Italia le sconfitte sono dietro l'angolo. La Fiorentina ora deve pensare solo a se stessa, a lavorare, ripartire anche dalla prestazione con l'Inter. Gli indizi per far bene ci sono tutti. Certo, quando la classifica non è bella bene non guardarla... ma in generale tutti devono dare un qualcosa in più per uscire da questo momento".
Si è parlato anche di aria da fine ciclo, paragonando questo momento al periodo finale dell'Era Prandelli...
"Io ho vissuto 5 anni con Prandelli, e già dopo il terzo e quarto anno si parlava di fine ciclo, perché si diceva di giocatori scontenti, qualcuno voleva il rinnnovo, altre squadre richiedevano e apprezzavano il mister... è normale, quando fai bene tutti apprezzano il tuo lavoro, dei giocatori e del mister. Io credo che queste voci di fine ciclo o poca determinazione di giocatori siano messe in giro anche da altre squadre che magari temono la Fiorentina o vogliono andare a prendere giocatori forti o l'allenatore. Poi, anche con Prandelli, si parlava spesso a fine anno di fine ciclo, di addio del mister... e invece siamo andati due volte in Champions League, fino agli ottavi, ed il mister rimase. Il discorso di fine ciclo arriva quando le cose non vanno bene e si porta ancora più negatività. Montella finché sarà allenatore della Fiorentina darà il massimo per vincere, così come i giocatori... poi chi arriverà darà il massimo, questo è il mondo professionistico. Credo che parlare di fine ciclo a novembre sia anche offensivo nei confronti di giocatori e allenatore. Mi sembra in generale una situazione rimediabile".
La porto su Babacar, una delle (poche) note liete di questo avvio di stagione della Fiorentina: lei lo ha conosciuto proprio a Firenze, vi allenavate insieme quando il senegalese aveva solo 17 anni. Ma già allora si intravedevano le sue qualità...
"Tutti avevano capito che Babacar avrebbe fatto strada, non a caso si allenava con noi a 17 anni. Sia Prandelli che Mihajlovic lo consideravano tantissimo, era valutato a tutti gli effetti un giocatore alla pari, non tirava mai indietro la gamba. È normale che a quell'età manca un po' di convinzione, un po' di carattere. In cosa è migliorato in questi anni? Ha capito che per fare la differenza non basta solo il talento ma ci vuole lavoro, dedizione... trovare giocatori di talento a 17 anni è facile, io lo vedo allenandomi con la Primavera... ma ci vuole anche tanta testa e tanto lavoro".
Si diceva di un Babacar che da ragazzino avesse un carattere non facile, soprattutto fuori dal campo...
"È normale, ogni tanto bisogna mettersi anche nella testa di un ragazzo che si allena con la prima squadra alla pari con i grandi: scattano dei meccanismi psicologici per i quali uno pensa di essere già arrivato o che magari può anche non allenarsi bene... Però non è vero, se uno vuole diventare campione deve dare il massimo, per giocare a questi livelli. Lui l'ha capito in fretta, già con noi la domenica faceva molto bene. Gli anni di Modena lo hanno sicuramente completato, e ha trovato l'allenatore giusto come Novellino che tira fuori il carattere. L'ho rivisto ora, è molto motivato".
Da un attaccante all'altro, domenica la Fiorentina si ritroverà di fronte Luca Toni: lei conosce molto bene sia l'ex attaccante viola, che l'ambiente gialloblu. Quali saranno i principali ostacoli al Bentegodi per la Fiorentina?
"Il Verona è partito veramente forte, ora hanno avuto un piccolo calo. L'aspetto da temere maggiormente sarà il campo e l'ambiente: l'Hellas quando gioca in casa ha una marcia in più. Anche se è sotto di uno o due gol la partita non è mai finita, lo abbiamo visto anche quest'anno. Determinazione che viene fuori soprattutto in casa, grazie all'ambiente. Anche l'anno scorso proprio contro la Fiorentina, in inferiorità numerica sull'1-3... alla fine abbiamo rischiato di pareggiarla. Il fattore ambientale sarà un aspetto difficile da affrontare per la Fiorentina. L'Hellas, poi, fa della compattezza la sua forza, non si vedono giocatori fuori dal coro, fanno cose provate e concordate con tutti. Hanno un certo tipo di carattere, anche focoso, e tutto questo deriva dal lavoro del mister".
A livello di singoli invece, quali i pericoli maggiori?
"C'è Toni, al quale non puoi lasciare neanche un metro o pensare che non sia dentro la gara, va trattato sempre con i guanti perché può sempre segnare. Mi piace molto Marquez, non credevo si sarebbe adattato così bene al calcio italiano. Poi ci sono i tanti giovani, come Nico Lopez, giocatore di 20 anni che entra e ha sempre grandissimo impatto sulla gara. Avrà senz'altro un grande futuro anche lui. Le cessioni estive? Romulo dava grandissima mano perché era una spina anche a livello offensivo, soprattutto con le squadre piu importanti. Ma anche Iturbe, così come Sala, con le loro accelerazioni facevano la differenza. Iturbe, al di là delle doti e della qualità, gioca ad un ritmo impressionante".
Sulla sponda viola invece, da chi si aspetta la svolta al Bentegodi?
"Mi aspetto una svolta un po' da tutti, dalla Fiorentina in generale: manca davvero poco, ci sono tanti giocatori che tornano dalle nazionali, ma non è come giocare in coppa il giovedì, quando le gambe a volte non ti reggono... Mi aspetto qualcosa in più da Borja Valero, Pizarro, Aquilani, questi giocatori di grandissimo carisma e qualità: la Fiorentina deve affidarsi a loro per uscire da questo momento. Con un pizzico di esuberanza: abbiamo visto Babacar in questo periodo, magari potrà essere lui il top player della Fiorentina, il trascinatore. Anche Cuadrado, del resto, quando è arrivato non era certo il Cuadrado di oggi...".
Lei si sta allenando nelle ultime settimane con la Primavera della Fiorentina: che ambiente ha trovato?
"Sono grato di poter fare questa esperienza con loro, potermi allenare con questi ragazzi: loro vanno sempre al massimo, ad un ritmo davvero impressionante. In Primavera vivono il calcio con passione: è la cosa bella dello sport. Giocano la partitella in allenamento come quella più importante della loro vita... a volte anche noi giocatori più esperti dovremmo fare un bagno di umiltà e tornare a capire queste cose. Questi ragazzi li sento come i miei fratellini, sono pronto a scommettere che almeno 7-8 di loro, se continuano ad avere la testa che hanno, possono arrivare a grandi livelli. La Fiorentina, del resto, ha sempre lavorato in maniera eccezionale, non lasciando nulla al caso: sono sempre dietro a questi ragazzi, mister Guidi è eccezionale. Ci sono ragazzi di talento, protetti dalla società: hanno creato un ambiente veramente bello, e già si iniziano a vedere i frutti con Babacar, Bernardeschi e tutti i ragazzi che sono ora in B".
Chiusura sul suo futuro: torneremo a vederla presto sui campi di gioco?
"I prossimi giorni saranno decisivi, voglio fare un'esperienza all'estero: in Italia se non sei al top ci sono spesso diversi problemi. Credo di avere l'età giusta per fare un'esperienza importante di qualche anno all'estero".
L'Hellas la sua 'vittima' preferita: Borja e quella voglia matta di riscatto
Pubblicato il: 18 Nov 2014 00:00 Autore: Marco Pecorini - Fiorentina.it
Borja Valero esultanza gol UdineseVoglia di riscatto nell'ambiente viola dopo settimane difficili sul piano di gioco e di risultati. “Tutti uniti”, il messaggio lanciato dalla società per uscire dal momento complicato. Ci si aggrappa soprattutto ai leader del gruppo, ai veterani, quando si devono ritrovare vecchie certezze. Non a caso, i vari Gonzalo Rodriguez, Borja Valero, Pizarro, Cuadrado ma anche Mario Gomez, finora non hanno reso (chi per un motivo, chi per un altro) al loro massimo, ed anzi sono stati i giocatori più in discussione nel periodo buio che sta attraversando la Fiorentina. Proprio da loro si attende il cambio di marcia, l'input a dare qualcosa in più per la maglia, al di là dei discorsi in chiave mercato. Ed allora la gara di Verona arriva giusto come opportunità per mettere sul campo la rabbia e la determinazione che in queste due settimane di sosta sono emerse – e devono emergere – per gettare il cuore oltre l'ostacolo. Questo il sentimento – assicurano società e staff tecnico – all'interno del gruppo viola, dopo i due ko consecutivi in campionato. Trasferta ostica, quella gialloblu, ma che dovrà rappresentare una svolta soprattutto sul piano dell'atteggiamento e dell'approccio alla partita. Ma anche la prova dei fatti che due settimane di lavoro – seppur a ranghi ridotti – siano servite per far tornare in condizione i giocatori migliori e riacquisire vecchie certezze di gioco.
Serie A TIM: Hellas Verona-Fiorentina 3-5 (33a giornata) |
Occhi puntati soprattutto su Borja Valero, luce del gioco viola per due anni di fila e ancora alle ricerca del miglior sé stesso in questo 2014/2015. Qualche exploit tra Udinese ed Europa League, ma manca ancora nell'economia del gioco viola quel todocampista in grado di prendere per mano la squadra con le sue giocate. Proprio nell'Hellas Borja Valero ha la sua vittima preferita, in termini realizzativi ma non solo: due gare giocate lo scorso anno contro i gialloblu (al loro ritorno in Serie A), e ben tre reti messe a segno dallo spagnolo. Contro nessun'altra squadra ha mai segnato così tanto, in carriera, l'ex Villareal, che siglò una doppietta all'andata al Franchi (i primi due gol viola nel 4-3 finale) ed una rete (il momentaneo tris gigliato nel 5-3 finale) al Bentegodi ad aprile. Due prestazioni esaltanti, contro l'Hellas, non solo per i gol ma anche per le giocate fatte vedere a tutto campo (vedi anche l'assist geniale per il primo gol di Cuadrado nella sfida di ritorno). Nella gara d'andata, a dicembre 2013, tra l'altro Borja scese per la prima volta in campo con la fascia di capitano al braccio. Ed anche domenica, al Bentegodi, senza Pasqual potrebbe essere proprio lo spagnolo il primo candidato alla fascia. Soprattutto, a Verona, ci sarà bisogno della sua classe, della sua personalità, della sua capacità di creare superiorità numerica in mezzo al campo.
Borja Valero Vs Hellas Verona |
Squadra che certo non fa del proprio stile il catenaccio, il Verona di Mandorlini, che anzi per caratteristiche gioca in velocità ma concede spesso spazi importanti agli avversari. Lo dimostrano i 15 gol totali nelle due gare della scorsa stagione tra viola e gialloblu, così come le 18 reti subite in questo campionato (13 nelle ultime 5 partite) dalla squadra di Mandorlini. Ma al di là del passato e dei numeri, proprio l'impostazione di gioco dell'Hellas potrà agevolare il ritorno del palleggio viola in mezzo al campo, con il ruolo dello stesso Borja Valero che potrebbe essere fondamentale per la partita. Al di là dei precedenti, al di là della cabala, la Fiorentina ha bisogno di ritrovare il suo numero 20. Già domenica la prova sul campo... per capire se davvero la sosta è servita a smuovere qualcosa all'interno del gruppo viola.
In gol 2 volte su 6 in casa. Solo l'Atalanta ha fatto peggio
Pubblicato il: 14 Nov 2014 11:53 Autore: Gianluca Bigiotti - Redazione Fiorentina.it
Fiorentina Inter esultanza gol BabacarPeriodo di nazionali, periodo di sosta, periodo di bilanci ed analisi. Se la gara col Napoli ha lasciato in eredità a casa Fiorentina tanti nodi da sciogliere, tanti dubbi tattici e tecnici, ha lasciato in eredità l’ennesima gara senza andare a segno per la squadra gigliata. Mettici pure la sfortuna, sulla traversa di Gomez, i centimetri sul tiro di Babacar uscito di un soffio, ed il salvataggio di Koulibaly sulla linea sul tiro di Pasqual, ma la Fiorentina continua a non segnare.
Sono 10 i gol fatti dalla squadra di Vincenzo Montella. Peggio hanno fatto solo Torino, Atalanta, Chievo e Cesena. Solo in 6 gare su 11 è arrivata la segnatura per la Fiorentina, che ha chiuso a reti bianche all’attivo contro Sassuolo, Genoa, Lazio e Napoli in casa, e Roma fuori casa. Il Cesena ha segnato però in 7 partite su 11, il Chievo 6 su 11 così come il Torino, l’Atalanta solo 3 volte ed è l’unica ad aver segnato in meno partite del campionato rispetto ai viola. In casa la squadra viola ha segnato solo in due gare su sei. Come l’Atalanta, nessuno ha fatto peggio.
E se in vista della ripresa del campionato dopo la sosta scalda i motori Marko Marin, pronto ad esordire in Serie A, così come Mario Gomez, è assolutamente necessario un cambio di rotta. Soprattutto tra le mura amiche dove tra l’altro la squadra di Montella al prossimo impegno troverà la Juventus. Da ritrovare anche il miglior Cuadrado, quello che nel finale della scorsa stagione andò a segno 6 volte nelle ultime 7 gare di campionato.
Il 23 Hellas Verona-Fiorentina, seguito da Guingamp-Fiorentina al giovedì con poi la trasferta sarda per Cagliari-Fiorentina. Il 5 dicembre Fiorentina-Juventus, con poi l’ultima gara di E.L. al Franchi Fiorentina-Dinamo Minsk. Quindi Cesena-Fiorentina e Fiorentina-Empoli, di qui alla sosta natalizia. Tutti impegni sulla carta non certo impossibili, a parte la gara contro la Juventus che però fa storia a se. Gare in cui ritrovare una via del gol con costanza sarà fondamentale visto che Hellas, Cagliari ed anche l’Empoli sono tutte squadre che bene o male il gol lo fanno sempre.
Alla fine c’è anche chi ci scherza su. Come i tifosi del Magdeburgo, squadra delle serie minori tedesche, che per aiutare la loro squadra a superare il periodo di astinenza da gol hanno ideato una coreografia per aiutare i loro giocatori a trovare la via della rete. Quando si dice il 12° uomo in campo...
Chissà che non possa diventare un suggerimento per le curve del Franchi, visto che quest’anno di gol non se ne vedono quasi mai. Tendenza, questa, da invertire a tutti i costi. Ed anche in fretta. |
Verso l’Hellas,idea 3-5-2 con Gomez-Baba. Alonso bocciato
Pubblicato il: 14 Nov 2014 09:06 Autore: Redazione Fiorentina.it
squadra paokIn vista della gara di Verona, Vincenzo Montella sta lavorando soprattutto sui movimenti dell'attacco, scrive La Nazione. Si tornerà al 3-5-2, e davanti già a Verona ci saranno Babacar e Gomez a fare coppia fissa (con Marin valida alternativa a gara in corso), e Cuadrado a destra. A sinistra uno tra Pasqual e Vargas. Bocciato per il momento Alonso, dopo la prestazione davvero negativa contro il Napoli. Montella ci aveva puntato sempre e comunque, da adesso in poi probabilmente qualche gerarchia cambierà. Anche a causa del modulo ma soprattutto dei risultati non soddisfacenti e di una classifica che per la prima volta comincia davvero a preoccupare.
FONTE: Fiorentina.it
Vip e tifosi: “Firenze c’è, adesso tocca alla squadra”
16 novembre 2014 12:18
Il Corriere dello Sport ha intervistato una serie di tifosi illustri della Fiorentina per commentare le parole di Daniele Pradé, che aveva chiamato a raccolta tutti intorno alla squadra. Chi concorda con il ds viola è Giancarlo Antognoni: “Bene ha fatto Pradè a tranquillizzare l’ambiente, anche se i tifosi, fino ad oggi, si sono sempre comportati benissimo. Servirà un ulteriore sforzo per restare uniti fuori, ma la differenza potrà essere fatta solo in campo. Adesso tocca ai calciatori”.
Gli fanno eco due personalità politiche, Dario Nardella e Eugenio Giani. Il sindaco di Firenze ha detto che “L’avvio della stagione non è stato brillante come ci aspettavamo alla luce delle precedenti stagioni, ma io sono fiducioso. Non è il tempo delle polemiche, adesso pensiamo a tornare a vincere”, mentre il presidente del Coni provinciale di Firenze, ha aggiunto: “La città ha sempre dimostrato vicinanza alla squadra e alla proprietà, andando al di là delle prestazioni e pure dell’amarezza per risultati che a volte stentano ad arrivare. Pradè ha preso in mano la situazione in un momento delicato, ma sono certo che Firenze risponderà al meglio”.
Infine, concordi anche i rappresentanti dei tifosi. Così Filippo Pucci, presidente del Centro Coordinamento Viola Club: “Il pubblico si sforzi di togliere quella patina di malinconia subentrata rispetto al passato. Dobbiamo toglierci quel pizzico di negatività che è subentrata, non solo al Franchi ma sempre. Questo aiuterà la squadra e anche noi stessi”. Stessa linea per Federico De Sinopoli, presidente dell’Associazione Tifosi Fiorentini: “Le sue parole sono state precise e chiarificatrici. Non piace pensare alla Fiorentina come un’azienda, ma è comprensibile che alle soglie del 2015 si debba immaginare un club di calcio anche in questi termini. Al di là dei concetti espressi, sicuramente confortanti, adesso servono i risultati, a cominciare dalla gara di Verona alla ripresa del campionato”.
REDAZIONE
Leonardo Capezzi, sulle orme di Babacar e Bernardeschi
15 novembre 2014 15:00
Se il campionato di Serie A è in pausa, causa nazionale, quello di Serie B non riposa. Nella lista delle pianticelle viola che militano in cadetteria, c’è anche Leonardo Capezzi. Il centrocampista, maturato nel vivaio della società gigliata, oggi si trova in prestito al Varese con ottimi risultati, tanto da iniziare ad attrarre l’attenzione di alcuni club di Serie A. Secondo quanto riportato da Alfredo Pedullà, la prima tre tutte le società ad essersi invaghita delle qualità del giovane viola è l’Hellas Verona, i cui dirigenti lo considerano già ferrato per la Serie A.
Difficile trovare persona che non lo consideri un talento purissimo. Ma i piedi per fare carriera non bastano: è necessaria anche (e soprattutto) la testa. Il centrocampista classe 1995 riesce a combinare ottimamente questi due fattori. Senza contare personalità e cattiveria, qualità che certamente al giovane viola non mancano. Non è un caso che sia riuscito a ritagliarsi fin da subito una maglia da titolare, guadagnandosi la fiducia dei compagni e soprattutto del Mister Bettinelli.
Per Capezzi è questo l’anno fondamentale: esprimere le sue doti a tra i professionisti, cercando così di convincere chi di dovere all’interno della società gigliata. Non sarebbe una novità negli ultimi tempi, considerando che la Fiorentina ha recentemente puntato molto sui giovani Babacar e Bernardeschi. Leonardo Capezzi è pronto a seguire le loro orme.
BIANCA BERNINI
Stadio: Borja Valero prova a dare la scossa giusta contro l’Hellas
15 novembre 2014 09:48
Un solo allenamento nella giornata di ieri, più uno in programma questa mattina – scrive Stadio -. La Fiorentina continua a concentrarsi sulla sfida contro il Verona, alla ripresa del campionato. Serve una vittoria, in linea con quanto accaduto nelle ultime tre sfide contro i veneti, per cancellare l’amarezza della sconfitta subìta prima della sosta col Napoli e soprattutto per strofinare via le polemiche che ne sono seguite nel braccio di ferro tra pressioni e fragilità. Borja Valero, che nel Verona ha la sua vittima preferita, per altro l’unica squadra ad aver realizzato una doppietta in questa parentesi italiana, vuole provare a dare la scossa alla stagione: è l’anima della squadra, il giocatore tra i più attaccati alla maglia e alla città – non a caso ha firmato un prolungamento di contratto che lo lega a Firenze fino al 2019, praticamente fino a fine carriera – e non intende arrendersi così, senza aver combattuto di fronte alle difficoltà.
REDAZIONE
FONTE: ViolaNews.com
10:03 | sabato 22 novembre 2014
GdS: Verona-Fiorentina, sfida per il futuro di Toni
I due club vorrebbero Toni in dirigenza nel prossimo futuro
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini
HELLAS VERONA FIORENTINA TONI - La Fiorentina si prepara a ritrovare Luca Toni da ex, dopo l'addio consumato due estati fa ed il trasferimento a Verona dell'esperto attaccante. La sfida tra Toni e la sua ex squadra avrà significati che esuleranno anche dal campo, proiettandosi verso il futuro: secondo quanto sottolinea oggi La Gazzetta dello Sport, infatti, una volta conclusa la propria carriera da calciatore Toni potrebbe vestire i panni di dirigente in una delle due società che domani si sfideranno.
FUORI DAL CAMPO - Si prospetta dunque una sfida ulteriore: quella per convincere Toni a entrare in società, da un lato la Fiorentina (con l'idea di un futuro come allenatore all'interno del settore giovanile) dall'altro lato l'Hellas e un possibile ruolo di ambasciatore dello stesso club gialloblu.
10:10 | venerdì 21 novembre 2014
Hellas Verona, Hallfredsson: «Non mi muovo da qui»
Il centrocampista intervistato in vista della sfida con la Fiorentina
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartolone
HELLAS VERONA HALLFREDSSON - Ritorno in campo dopo la pausa anche per le formazioni di Mandorlini e Montella, reduci rispettivamente dall’incoraggiante pareggio a San Siro contro l’Inter e da due sconfitte consecutive contro Sampdoria e Napoli. L’Hellas Verona vorrà sfruttare il fattore campo, al Bentegodi, al di là del noto gemellaggio tra le due tifoserie: appuntamento alle ore 15.00 di domenica 23 novembre. Tra i veronesi agirà Hallfredsson a centrocampo insieme a Tachsidis ed Obbadi.
LE DICHIARAZIONI - Intanto, intervistato da HV Magazine, ecco alcune dichiarazioni del centrocampista islandese, ormai sempre più un veronese acquisito: «Verona è sempre stata la mia prima scelta. Qui, io e la mia famiglia, ci sentiamo a casa. Da qui non ci muoviamo. Dobbiamo conquistare il prima possibile i 40 punti e poi sognare. Il gruppo è forte e non è assolutamente inferiore a quello dell'anno passato, anzi secondo me è meglio».
19:19 | giovedì 20 novembre 2014
Fiorentina, Babacar: «A Verona dobbiamo vincere»
L'attaccante: «Abbiamo lavorato bene in settimana»
di Alessandro Naimo - twitter:@AleNai13
SERIE A FIORENTINA BABACAR VERONA - Domenica la Fiorentina sarà impegnata a Verona, contro l'Hellas. Oggi Marcos Alonso e Khouma Babacar hanno incontrato i tifosi al Fiorentina Store del Mercato Centrale. Alonso ha parlato dei gol di Mario Gomez, mentre Babacar ha parlato della prossima partita contro gli uomini di Mandorlini: «Dobbiamo vincere a Verona. La squadra ha lavorato bene in settimana, abbiamo ritrovato l'energia, dobbiamo far bene».
ALTRI ASPETTI - Babacar ha poi continuato, parlando di altri temi: «Della Valle oggi presente? Lui c'è sempre, c'è sempre stato. Io in coppia con Gomez? Sono sempre pronto, gioco dove vuole Montella. Vogliamo solo far punti. Il calio di procuratore? Non ho cambiato, sono sempre con Bastianelli, e sul rinnovo posso dire che manca poco. Penso solo a giocare bene in campo, poi il rinnovo arriva. Coppa d'Africa? Sarebbe bello per me, e anche importante. Ma adesso devo fare bene alla Fiorentina, poi penserò ad una eventuale chiamata del Senegal».
07:01 | giovedì 20 novembre 2014
Lopez: «Verona, è un anno importante»
Parla Nico Lopez, attaccante dell'Hellas Verona
di Gianmarco Lotti
NICO LOPEZ HELLAS VERONA - Tra i giocatori che hanno impressionato di più in questo primo terzo di campionato c'è Nico Lopez dell'Hellas Verona, il quale sta segnando sempre quando Andrea Mandorlini decide di mandarlo in campo a partita in corso. Sono già 3 le rete in Serie A e tutte e tre sono arrivate da subentrato. Ne ha parlato proprio Lopez, di seguito un estratto delle sue parole.
PARLA LOPEZ - «Per le mie caratteristiche gioco meglio contro le grandi, che lasciano spazio per giocare, a Cesena invece ero marcato stretto e ho faticato. Sono leggerino e dovrò passare più tempo in palestra per mettere su chili. Mandorlini mi chiede di attaccare e di rientrare, vuole che dia una mano dietro ed è un bel sacrificio ma ha ragione e devo giocare di più per la squadra. Non mi pesa il paragone con Iturbe, abbiamo caratteristiche diverse anche se spero di arrivare al top pure io. Il Verona ha gente di qualità, dobbiamo salvarci in fretta e poi punteremo ad altro. Ho fame e questa è un'annata importante».
LA STORIA - Nico Lopez ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport a cui ha raccontato la storia del suo arrivo in Italia nel 2011 tra molte peripezie perché il Nacional stava per far partire denunce di rapimento visto che il giocatore stava arrivando in Italia con in genitori. Lopez dice di aver vissuto un'esperienza incredibile e di esser rimasto chiuso in albergo per un mese aspettando la chiamata per il contratto.
22:22 | mercoledì 19 novembre 2014
Fiorentina, Pizarro: «Non ho voglia di smettere. A Verona con voglia di rivalsa»
Il centrocampista si racconta tra passato, presente e futuro
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8© www.imagephotoagency.it
FIORENTINA PIZARRO - David Pizarro, centrocampista della Fiorentina, si racconta ai microfoni del sito ufficiale della Fiorentina partendo dal prossimo impegno di campionato contro il Verona: «Abbiamo tanta voglia di riscatto e di risultato. La squadra è presente e dobbiamo dare una risposta anche a noi. Ci stiamo allenando duramente e speriamo di raccogliere i frutti già domenica. Faremo un girone di ritorno importante, dobbiamo crescere ancora».
IL PASSATO E I TIFOSI - «Per me era tutto nuovo, arrivavo in una nuova città ma quell'esperienza è stata importantissima. La mia passione per il calcio nasce da quando avevo 2 anni, quando con un pallone prendevo in faccia mio nonno. I tifosi più vicini? Per un giocatore è il massimo averli vicino, ma avere la curva più vicina è importante anche per i tifosi e se la Fiesole fosse stata più vicina forse avremmo qualche punto in più.
LA NAZIONALE, IL SUO RUOLO E IL SUO FUTURO - Nazionale? Sono a disposizione della Nazionale e non ho problemi con compagni e CT. Il mio ruolo? Ho passato due anni difficili, in Italia il trequartista non esisteva e Roy Hodgson mi ha trovato un nuovo ruolo. La Roma? Spalletti è riuscito a tirare fuori il meglio di me. Il ritorno di Mancini? Fa bene al nostro calcio, le figure carismatiche servono. Futuro? Ho ancora tanta voglia di giocare e non ce la facessi lascerei, ma sento di avere la forza e dare il meglio».
08:26 | mercoledì 19 novembre 2014
TS: Verona, Toni tornerà alla Fiorentina?
L'attaccante potrebbe avere spazio in futuro nel club viola
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo
HELLAS VERONA FIORENTINA TONI – E’ uno spauracchio per la Fiorentina, il grande ex, Luca Toni, che vuole fare lo sgambetto ad una delle sue ex squadre, quella a cui è rimasto più legato e che potrebbe rappresentare il suo futuro. L’attaccante dell’Hellas Verona potrebbe, infatti, tornare a Firenze, ma una volta aver appeso le scarpe al chiodo.
GLI SCENARI - Secondo Tuttosport, a Toni la società viola propose di allenare una squadra del settore giovanile e questo progetto potrebbe tornare d’attualità nel momento in cui l’attaccante deciderà di ritirarsi dal calcio giocato. Del resto Toni è legato a Firenze, dove ha casa, che al momento affitta ai giocatori viola, come accaduto nella scorsa stagione con Alessandro Matri e in questa con Micah Richards.
15:01 | martedì 18 novembre 2014
Hellas Verona - Fiorentina, probabili formazioni
Le scelte di Mandorlini e Montella, che torna al 3-5-2
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini
VERONA FIORENTINA PROBABILI FORMAZIONI - Ritorno in campo dopo la pausa anche per le formazioni di Mandorlini e Montella, reduci rispettivamente dall’incoraggiante pareggio a San Siro contro l’Inter e da due sconfitte consecutive contro Sampdoria e Napoli. L’Hellas Verona vorrà sfruttare il fattore campo, al Bentegodi, al di là del noto gemellaggio tra le due tifoserie: appuntamento alle ore 15.00 di domenica 23 novembre.
INFO UTILI - Mandorlini non cambia il suo Verona, Montella mette invece mano sull’assetto della Fiorentina. In casa gialloblu, fermo restando il classico 4-3-3. si prospetta un centrocampo composto da Obbadi, Tachtsidis ed Hallfredsson, sulla carta il centrocampo titolare, ma non è da escludere la presenza di Ionita al posto di Obbadi. In avanti, invece, l’unico sicuro del posto è Toni, ai suoi lati dovrebbero agire Christodoulopoulos e Nico Lopez, in ballottaggio con Juanito. Nella Fiorentina si prevede un ritorno al 3-5-2, modulo apparso più affidabile rispetto agli altri, con la coppia “pesante” composta da Gomez e Babacar e Cuadrado con Alonso, in ballottaggio con Vargas, sulle fasce. Centrocampo ideale anche per i viola, così come per il Verona, con Aquilani, Pizarro e Borja Valero.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael, Martic, Moras, Marquez, Agostini; Obbadi, Tacthsidis, Hallfredsson; Nico Lopez, Toni, Christodoulopoulos. A disposizione: Benussi, Gonzalez, Marques, Rodriguez, Brivio, Valoti, Campanharo, Ionita, Jankovic, Juanito Gomez, Nenè, Saviola. Allenatore: Mandorlini.
FIORENTINA (3-5-2): Neto; Tomovic, G. Rodriguez, Savic; Cuadrado, Valero, Pizarro, Aquilani, Alonso; Babacar, Gomez. A disposizione: Tatarusanu, Basanta, Richards, Brillante, Vargas, Badelj, Kurtic, Lazzari, Mati Fernandez, Joaquin, Marin, Ilicic. Allenatore: Montella.
DIRETTA/STREAMING - La partita sarà trasmessa in tv a partire dalle ore 15.00 e sarà visibile sulle frequenze di Sky Sport, su satellite, e Mediaset Premium, in digitale terrestre. In streaming su internet anche su Sky Go e Premium Play.
PRONOSTICO - Le sfide dello scorso anno potrebbero prospettare una sfida ricca di gol, i viola sperano di riscattarsi dopo le ultime due sconfitte ma il campo di Verona non è semplice da espugnare. Prevediamo dunque un pareggio.
10:19 | martedì 18 novembre 2014
La Nazione: Fiorentina, Montella torna al 3-5-2. Cuadrado in panchina?
Doppio centravanti per la Fiorentina: il colombiano rischia
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8
HELLAS VERONA FIORENTINA PROBABILI FORMAZIONI - Vincenzo Montella cambia. La sosta è servita ai viola per ricaricare le pile in vista delle prossime partite che diranno molto sulle ambizioni della Fiorentina. Secondo quanto riferito da "La Nazione" Montella avrebbe parlato con la squadra e dopo il confronto avrebbe deciso di cambiare modulo passando dal 4-3-3 al 3-5-2.
VERSO VERONA - Domenica prossima la Fiorentina sfiderà l'Hellas Verona al Bentegodi e per l'occasione i viola si presenteranno con un nuovo vestito. Juan Cuadrado non sta vivendo un momento particolarmente esaltante e potrebbe ache partire dalla panchina per lasciare spazio all'attacco pesante con i due attaccanti Mario Gomez e Babacar. Grandi novità dunque per la Fiorentina che dovrà rinunciare anche a Manuel Pasqual per i prossimi 50 giorni. A sinistra il ballottaggio è tra Alonso e Vargas.
17:06 | lunedì 17 novembre 2014
Hellas Verona, Sogliano sulle tracce di Lenjani
L'esterno sinistro verrà osservato nella gara di domani tra Italia ed Albania
di Massimo Balsamo - twitter:@Massimo_Bals
CALCIOMERCATO HELLAS VERON LENJANI - Da due stagioni una delle squadre migliori in ottica campagna acquisti è l'Hellas Verona di Andrea Mandorlini. La formazione veneta ha infatti portato nel calcio italiano elementi sconosciuti, esplosi con la casacca gialloblu: Juan Manuel Iturbe, Martic e Ionita sono tre esempi del lavoro svolto dal direttore sportivo Sean Sogliano. Ed il prossimo a seguire questa scia potrebbe essere Ermin Lenjani.
OCCHI SUL CLASSE 1989 - Terzino sinistro del San Gallo, Lenjani sta raccogliendo prestazioni positive in questo avvio di stagione attirando l'interesse di Sogliano. Domani, come riporta Gianluca Di Marzio, il classe 1989 verrà osservato con attenzione dagli scout dell'Hellas nella sfida tra Italia ed Albania, lui cardine dell'undici di Gianni De Biasi.
19:24 | lunedì 17 novembre 2014
Fiorentina, tegola Pasqual: l'esito degli accertamenti
Il responso: lesione di 2° grado della giunzione mio-tendinea dell’adduttore lungo destro
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartolone
FIORENTINA MONTELLA PASQUAL HELLAS VERONA - La Fiorentina ha ripreso quest’oggi la preparazione al prossimo impegno di campionato contro l’Hellas Verona di Andrea Mandorlini. Dopo la giornata di riposo, i viola si sono ritrovati nel primo pomeriggio al centro sportivo per svolgere una seduta di allenamento tra campo e palestra, con ampio spazio alla fase tattica. Domani seduta pomeridiana, alle 13:45 la conferenza di Mario Gomez.
PASQUAL SI FERMA - In serata, il sito web dei viola ha diramato un comunicato sulle condizioni fisiche di Manuel Pasqual, ieri uscito malconcio dal match con l’Italia: «Il calciatore Manuel Pasqual, rientrato dal ritiro della Nazionale , a seguito dell’infortunio subito ieri sera in occasione dell’incontro disputato a Milano contro la Croazia, è stato sottoposto ad accertamenti diagnostici in data odierna. Gli stessi hanno evidenziato una lesione di 2° grado della giunzione mio-tendinea dell’adduttore lungo destro. Tra una settimana verrà eseguito nuovo controllo diagnostico per valutare ulteriormente l’entità dell’interessamento tendineo».
20:10 | sabato 15 novembre 2014
Montella concede due giorni di riposo alla Fiorentina
La squadra si è ritrovata questa mattina al centro sportivo
di Giuseppe Carotenuto - twitter:@GiuCarotenuto
FIORENTINA REPORT ALLENAMENTO - La Fiorentina già pensa alla prossima sfida contro l'Hellas Verona. La squadra viola sarà impegnata domenica prossima in casa degli scaligeri per provare a risollevarsi dopo l'inizio di stagione poco positivo, e anche oggi la compagine guidata da Montella si è ritrovata al centro sportivo per preparare al meglio la prossima gara.
DUE GIORNI DI RIPOSO - Orfana dei nazionali e dei diversi infortunati, la Fiorentina ha svolto lavoro atletico per poi chiudere la sessione odierna con partitella a ranghi misti. Montella, vista anche la consueta pausa dovuta alle qualificazioni ad Euro 2016, ha poi deciso di concedere ai suoi due giorni di riposo. La squadra viola si ritroverà ora martedì per tornare a lavorare in vista della sfida contro il Verona di Mandorlini.
FONTE: CalcioNews24.com
ALTRE NOTIZIE
Fiorentina, i convocati di Montella: out solo Rossi e Pasqual
22.11.2014 16.39 di Pietro Lazzerini
I convocati di Vincenzo Montella in vista della partita Hellas Verona-Fiorentina: Alonso, Aquilani, Babacar, Badelj, Basanta, Borja Valero, Cuadrado, Fernandez M., Mario Gomez, Gonzalo Rodriguez, Hegazy, Ilicic, Joaquin, Kurtic, Lezzerini, Marin, Neto, Pizarro, Richards, Savic, Tatarusanu, Tomovic, Vargas.
RASSEGNA STAMPA
Corriere di Verona su Hellas-Fiorentina: "Toni e l'alter ego Mario Gomez"
22.11.2014 09.23 di Marco Frattino
"Toni e l'alter ego Mario Gomez. Hellas-Viola, sfida nella sfida". L'edizione odierna de Il Corriere di Verona titola così in merito al match di domani tra Verona e Fiorentina, nel quale il 37enne Luca Toni sfiderà la 29enne punta tedesca dopo aver condiviso per qualche mese l'esperienza al Bayern Monaco. L'attaccante teutonico cerca continuità dopo i tanti infortuni patiti negli ultimi mesi, l'ex campione del mondo cerca invece un'altra rete con la maglia dell'Hellas contro la sua ex squadra.
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere Fiorentino su Hellas-Fiorentina: "Il derby dei gamberi"
21.11.2014 08.43 di Pietro Lazzerini
Il Corriere Fiorentino apre le proprie pagine sportive con la sfida di domenica pomeriggio tra Hellas Verona e Fiorentina, titolando: "Il derby dei gamberi". Il riferimento è ovviamente all'andamento delle due squadre ben al di sotto di quanto visto nella stagione passata e più o meno sulla stessa barca per quanto riguarda la classifica.
PROBABILI FORMAZIONI
Le probabili formazioni di Verona-Fiorentina - Gomez e Babacar dal 1'
22.11.2014 06.51 di Daniel Uccellieri
Spettacolo in campo e sugli spalti per la sfida fra Hellas Verona e Fiorentina, due squadre amiche con le tifoserie legate da uno storico gemellaggio. Dopo la sosta riparte il campionato degli scaligeri e dei viola, con i ragazzi di Montella che hanno un solo obiettivo: vincere per sperare in una difficile rimonta verso il terzo posto.
COME ARRIVA L'HELLAS VERONA - Torna a disposizione Tachtsidis che ha scontato il turno di squalifica. Con il greco a centrocampo ci saranno Obbadi e Hallfredsson, con l'islandese in cabina di regia. Davanti alla porta difesa da Rafael spazio alla collaudata coppia composta da Moras e Maquez, con il giovane Martic e Agostini sulle fasce. In attacco l'unico sicuro di una maglia da titolare è l'ex bomber viola Luca Toni, che al Verona sta vivendo una seconda giovinezza. Janito Gomez e Christodoulopoulos, con Jankovic e Nico Lopez che scaldano in motori.
COME ARRIVA LA FIORENTINA - Mister Montella ha lavorato in queste due settimane sul 3-5-2. In attacco torna Gomez dal primo, con Babacar favorito su Marin per il ruolo di seconda punta. A centrocampo Pizarro in cabina di regia con Aquilani e Borja Valero a completare la linea mediana. Cuadrado torna nel suo ruolo naturale, esterno destro nel centrocampo a cinque. Sul versante opposto, visto l'infortunio di Pasqual, Vargas sembra favorito su Alonso. Davanti alla porta difesa da Neto spazio a Gonzalo Rodriguez, Savic e Basanta, con quest'ultimo decisamente favorito su Tomovic.
RASSEGNA STAMPA
La Nazione: "Verona-Fiorentina, è la sfida tra Toni e Gomez"
20.11.2014 09.48 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
In vista della gara della Fiorentina sul campo del Verona, l'edizione odierna del quotidiano La Nazione analizza la sfida tra Luca Toni e Mario Gomez che in carriera, compresi club e nazionali, hanno segnato rispettivamente 254 e 207 gol in totale. Due bomber - si legge - i cui destini si sono già incrociati al Bayern Monaco ma che vivono una situazione opposta: Gomez sta cercando di tornare l'attaccante ammirato in tutta Europa mentre Toni è protagonista in maglia gialloblù dopo che sembrava avviato ad una pensione dorata a Dubai.
ALTRE NOTIZIE
Fiorentina, Mencucci: "Col Verona per i tre punti, Toni ha sorpreso tutti"
20.11.2014 07.33 di Marco Frattino
In vista del match di campionato tra Verona e Fiorentina, l'amministratore delegato viola Sandro Mencucci è intervenuto sulle frequenze di Radio Bella e Monella. Queste le parole del dirigente gigliato all'emittente ufficiale dell'Hellas, riportate da gianlucadimarzio.com: "Tra Verona e Firenze c'è un forte gemellaggio: le partite tra le due squadre sono una festa. Mi aspetto una partita intensa, perché il campionato non è partito come ci aspettavamo e sappiamo di incontrare un'ottima squadra ed un grande pubblico. Abbiamo un solo risultato nella testa: la vittoria. La sosta per le nazionali ci ha fatto bene, è stata utile per ricompattarci. Non abbiamo mai avuto problemi particolari, e la voglia di fare punti c'è. Lo spogliatoio è tranquillo, ma anche quest'anno siamo stati decimati dagli infortuni: sfido qualunque squadra di alto livello a perdere giocatori importanti come Giuseppe Rossi e Mario Gomez. Poi si è aggiunto anche l'infortunio di Bernardeschi, che è un giovane di grandi prospettive. Oggi vediamo che Mario è tornato in campo determinato e quindi credo che lui sarà fondamentale, senza dimenticare gli altri. È un momento particolare che deve essere di svolta. Dobbiamo giocare con Verona, Cagliari e poi la Juventus: questo trittico ci farà capire se dobbiamo rassegnarci ad obiettivi modesti o meno. Il mister saprà come uscire da questa situazione".
Sfida tra Mario Gomez e Luca Toni? "Toni è un giocatore che ha dimostrato di essere sempre utile: Palermo, Fiorentina, Bayern, e poi ancora Juventus e una parentesi nei paesi arabi. Nel ritorno a Firenze e a Verona ha sorpreso tutti: con Luca abbiamo un bellissimo rapporto, ci siamo aiutati a vicenda e questa reciproco scambio lo ha reso grande al Bayern Monaco, una delle realtà migliori d'Europa. Con Mario Gomez so che il rapporto è ottimo, solo sana competizione sportiva. Speriamo che stavolta non la butti dentro".
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Ag. Trotta: "A gennaio vuole l'Italia. Il Verona? Fa piacere"
18.11.2014 14.24 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Ieri sugli spalti dello stadio di Matera per Italia-Danimarca Under21 era presente un emissario del Verona. Oggetto delle attenzioni del club scaligero Marcello Trotta, attaccante azzurro oggi in prestito al Barnsley ma di proprietà del Fulham. Ai microfoni di Tuttomercatoweb.com parla il fratello-agente dell'attaccante Giuseppe Trotta: "Sono cose queste che fanno molto piacere - afferma -. Sappiamo poi che ci sono anche altri club italiani che si sono interessati a Marcello e questo è la dimostrazione del suo valore".
Il prestito al Barnsley scade agli inizi di gennaio e il contratto in estate con il Fulham si chiuderà. Quali sono le vostre intenzioni per la finestra di gennaio?
"L'idea è quella di tornare in Italia. Dopo tanti anni in Inghilterra, da italiano, Marcello vorrebbe misurarsi con il campionato di casa. Anche con il Fulham abbiamo un accordo che, in caso di offerta, Marcello potrà tornare in Italia".
A proposito dei Cottagers. Con la retrocessione in Championship molti si attendevano un Trotta titolare e così invece non è stato. Cos'è successo?
"Purtropo il club non ha mai dato a mio fratello l'opportunità di esprimersi. In estate il Wigan lo voleva fortemente ma la trattativa non si concretizzò. A stagione iniziata, poi, Magath lo ha messo fuori rosa assieme ad altri giocatori come anche l'ex Roma Stekelenburg e così abbiamo deciso di accettare il prestito al Barnsley per poter giocare in vista di gennaio".
SERIE A
Livorno, Siligardi in scadenza: Verona in pole per l'ex Bologna
18.11.2014 09.23 di Marco Frattino
Protagonista nella prima parte di stagione con la maglia del Livorno nel campionato di Serie B, Luca Siligardi (26) fa parlare di sé per quanto riguarda il mercato di Serie A. A fare il punto sull'ex Inter e Bologna ci ha pensato l'esperto di mercato Alfredo Pedullà attraverso il suo blog: "Luca Siligardi è uno dei protagonisti del grande momento del Livorno. Le sue qualità sono fuori discussione, tecnica individuale di spessore, con Gautieri le sue doti stanno venendo fuori con una certa continuità. Il suo contratto è in scadenza, non ci sono margini per il rinnovo. Il Verona aveva provato a prenderlo già negli ultimi giorni della sessione estiva, farà un tentativo anche a gennaio, ma l'idea di Spinelli è quella di trattenerlo a costo di perderlo a zero. Anche perché non sarebbe semplice trovare un sostituto all'altezza. I regolamenti oggi non permettono di fare trattative per la prossima estate, ma il Verona resta in pole anche per luglio. Siligardi era stato seguito e apprezzato anche dall'Atalanta, ma il vantaggio accumulato da Sogliano è incolmabile. La situazione potrebbe cambiare soltanto se il Verona decidesse di frenare, oggi gli scenari sono molto chiari: Siligardi nel mirino".
RASSEGNA STAMPA
Celeste Pin al Corriere di Verona: "Hellas-Fiorentina finirà in parità"
18.11.2014 08.08 di Pietro Lazzerini
Il Corriere di Verona in vista della sfida tra Hellas e Fiorentina, ha intervistato il doppio ex del match Celeste Pin: "Mi aspetto una partita spettacolare, che grazie alla filosofia delle due squadre riuscirà a divertire tutti. Sul campo credo che finirà in parità, mentre sugli spalti sarà una grande festa visto lo storico gemellaggio che unisce le due tifoserie. Il Verona in questo momento sta andando bene, mentre vedo una Fiorentina in calo".
SERIE A
Hellas Verona, osservatori a Matera per seguire Trotta
17.11.2014 18.32 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
L'Hellas Verona studia Marcello Trotta, sfruttando l'amichevole dell'Under 21 italiana in corso a Matera contro la Danimarca: il club scaligero ha infatti mandato osservatori al XXI Settembre-Franco Salerno per avere un resoconto dettagliato sul centravanti di proprietà del Fulham, attualmente in prestito al Barnsley, secondo quanto riferisce Rai Sport.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Verona, valigie pronte per Saviola
15.11.2014 15.54 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Valigia pronta per Javier Saviola. I soli 95 minuti col Verona, divisi in 3 gettoni di presenza, sono decisamente troppo pochi per l'ex Barcellona e Real Madrid, considerato da Andrea Mandorlini come alternativa a Luca Toni. L'attaccante chiederà la cessione a gennaio e un futuro lontano dall'Italia diventa a questo punto molto probabile.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
19.11.2014
Si scalda il «Trio Meraviglia» Setti manda un segnale ai Viola
«Incontriamo una squadra forte ma ha qualche problema. Giochiamo in casa, vogliamo ritrovare la vittoria» Mandorlini ritrova tutti i «nazionali» e può studiare un centrocampo diverso con Obbadi, Taxi e Lazaros
Il Verona che ha affrontato il Lugano in amichevole, Mandorlini ha provato il «tridente delle meraviglie» con Toni, Saviola e Nico Lopez FOTOSERVIZIO EXPRESS
Dieci minuti più recupero a San Siro, un tempo con il Lugano venerdì. A vedere il Verona degli ultimi giorni quello Toni con Saviola e Nico Lopez parrebbe proprio il tridente titolare, oltre ad essere da sempre il più accattivante e il più desiderato. Anche quello più sfruttato da Mandorlini in ordine di tempo, seppur in un finale come quello di San Siro in cui eri in svantaggio e un'amichevole senza troppi pensieri contro volenterosi ragazzi svizzeri. Solo una coincidenza, niente di predefinito anche se l'immagine di quei tre tutti insieme a dialogare su livelli a molti sconosciuti continua ad intrigare parecchio. Quelli del trio «SaLoTo» si sono solo sfiorati. Col Genoa, nella prima da titolare di Saviola, è rimasto tutta la partita in panchina Nico Lopez. A Napoli, in una serata sciagurata, il 5-3-2 di Mandorlini venne rimodellato dopo l'ora di gioco con Nené dentro per Toni che fece solo in tempo a dare la mano a Nico Lopez mentre prendeva il posto di Sorensen. Saviola sarebbe entrato dieci minuti dopo per Marques, mossa estrema per provare a riprendere una partita ormai sfuggita di mano.
TEORIA E PRATICA. Peschiera racconta di meraviglie in allenamento, del tocco felpato di Saviola e del passo e tiro di Nico Lopez, uno che la porta sta dimostrando di saperla centrare anche in campionato. Nella settimana che conduce allo stuzzicante confronto con la Fiorentina il dilemma tridente è pronto ad accendere fantasie e ad animare dibattiti. «Incontriamo una squadra che ha qualche difficoltà - ha detto il presidente Maurizio Setti a Gazzetta Tv - noi giochiamo in casa e vogliamo vincere». La verità però è quella dei dati di fatto, di una squadra ormai ferma su certi canoni ed un allenatore che ha sempre anteposto gli equilibri collettivi alle impennate di sommo talento come quelle che può garantire uno come Saviola, 33 anni e non esattamente la primissima scelta nella seconda parte dell'ultima stagione all'Olympiakos ma pur sempre capace di sconvolgere un match com'è successo a San Siro.
COERENZA E FANTASIA. Dal canto suo però Mandorlini continua a preservare i concetti a lui tanto cari, che in quattro anni hanno portato l'Hellas dalle ultime posizioni della C al decimo posto in Serie A, là dove il Verona è anche adesso. Per il momento Saviola rimane un lusso, un panchinaro d'eccezione in una squadra di tanti ottimi giocatori, un paio di campioni e tanti elementi funzionali alla causa. In uno scenario così cementificato Saviola continua ad essere l'uomo degli ultimi minuti, più o meno come Nico Lopez che però con la Fiorentina, così com'è stato a Cesena, un posto fra i primi undici domenica con la Viola dovrebbe guadagnarlo. Facile parlare di Saviola sempre in campo, più laborioso immaginarlo incastrarsi nel Verona che difende e vederlo immedesimarsi in un esterno capace di fare anche il terzino perché nel calcio moderno nessuno può permettersi un solo anello della catena fuori posto. Così vengono in mente le parole di Mandorlini, che il lunedì dopo la sconfitta a casa con la Roma alla platea degli allenatori veronesi disse chiaro e tondo che «se mettessi Saviola nel 4-3-3 farei il male del Verona ed anche il suo». Chiaro come sempre. D'accordo le mezze fantasie, ma i punti vengono molto prima.
Alessandro De Pietro
19.11.2014
Archiviata l'amichevole
Rientrano i due gialloblù
Vangelis Moras
Torneranno in Italia in queste ore Lazaros Christodoulopoulos ed Evangelos Moras, ieri sera impegnati nell'amichevole che la Grecia ha perso in casa (2-0) contro la Serbia. A segno Petrovic al quarto d'ora del secondo tempo, Gudelj all'ultimo minuto. Titolare ed in campo per tutto l'incontro Christodoulopoulos, soltanto 17 minuti per Moras partito dalla panchina. I due giocatori del Verona in queste ore rientreranno in Italia per mettersi a disposizione di Mandorlini per la difficile gara di domenica al Bentegodi con la Fiorentina.
Alessandro De Pietro
18.11.2014
Hellas, tornano i «nazionali» e riprendono gli allenamenti
Andrea Mandorlini sorride durante una conferenza stampa FOTO EXPRESS
VERONA. Com'era nei programmi il Verona ha ritrovato i nazionali Ionita, Obbadi ed Hallfredsson oggi pomeriggio a Peschiera alla ripresa degli allenamenti. Domani al gruppo si aggregheranno anche Moras e Christodoulopoulos, oggi impegnati con la Grecia in amichevole con la Serbia. Al centro sportivo «Il Paradiso» cure fisioterapiche per Sorensen, seduta fra palestra e campo per Sala. Domani seduta dalle 15 a porte chiuse.
18.11.2014
Hellas, tornano i «nazionali» e riprendono gli allenamenti
Andrea Mandorlini sorride durante una conferenza stampa FOTO EXPRESS
VERONA. Com'era nei programmi il Verona ha ritrovato i nazionali Ionita, Obbadi ed Hallfredsson oggi pomeriggio a Peschiera alla ripresa degli allenamenti. Domani al gruppo si aggregheranno anche Moras e Christodoulopoulos, oggi impegnati con la Grecia in amichevole con la Serbia. Al centro sportivo «Il Paradiso» cure fisioterapiche per Sorensen, seduta fra palestra e campo per Sala. Domani seduta dalle 15 a porte chiuse.
18.11.2014
Che festa al Bar Garden Fanna ricorda il tricolore
Foto di gruppo al Calcio Club Bar Garden di San Michele
Una serata insieme con la passione per i colori dell'Hellas nel cuore. Momenti di festa in compagnia di Pierino Fanna, un grande campione di un passato non troppo lontano, ora commentatore radio e opinionista tv. Scampoli di gioia e di ricordi immersi in un mondo a tinte gialloblù per raccontarsi e raccontare di un passato ricco di emozioni. Si è vestito a festa il Calcio Club Garden Bar di San Michele per accogliere uno degli artefici dello scudetto. Una ricorrenza speciale per il trentesimo anniversario di quella magica stagione 1984 - 1985 quando l'Hellas Verona conquistò uno strabiliante tricolore con Osvaldo Bagnoli in panchina. Proprio Fanna ne fu sicuramente uno degli interpreti principali, anche se rimane difficile non accomunare tutta la squadra e lo staff tecnico, come i protagonisti di una impresa memorabile. E così il Club di San Michele, che vanta una cinquantina di iscritti, guidati dal presidente Maurizio Zambonin, con la preziosa collaborazione di Roberta Bonetti, Andrea Toboni, Claudio Caloi, Mattia Zampieri, Tiziano Zenaro e Loris Apostoli, ha voluto regalare ai propri associati, tra le tante altre iniziative, tra cui molte a scopo benefico. Questo evento particolarmente apprezzato dalle decine di tifosi che hanno anche sottoscritto la tessera all'associazione Ex Calciatori Hellas Verona Onlus nata dall'iniziativa dell'ex difensore Franco Nanni, Osvaldo Bagnoli, Ciccio Mascetti e Sergio Maddè e altri protagonisti della storia gialloblù come Nico Penzo e appunto Pierino Fanna presente alla serata, il cui ricavato andrà in beneficenza ad altrettante associazioni ed enti di volontariato del territorio veronese.L.P.
17.11.2014
Hallfredsson, la sua Islanda cede alla Repuublica Ceca
Halfredsson in azione nella partita contro il Grosseto (archivio)
VERONA. Emil Hallfredsson ha giocato 62 minuti nell'Islanda sconfitta ieri sera 2-1 in Repubblica Ceca in una gara valida per il girone A di qualificazione ai prossimi Europei.
Titolare per oltre un'ora, il centrocampista dell'Hellas è stato poi sostituito da Saevarsson, giocatore della formazione norvegese del Brann. In vantaggio con Sigurdsson, l'Islanda ha subito la rimonta della Repubblica Ceca in rete alla fine del primo tempo con Kaderabek e al quarto d'ora del secondo per un autogol di Boedvarsson, portiere islandese.
Hallfredsson sarà a disposizione di Mandorlini già domani, alla ripresa degli allenamenti a Peschiera per la partita di domenica pomeriggio al Bentegodi con la Fiorentina.
Alessandro De Pietro
17.11.2014
Rafael, autunno d'oro Resta il numero uno persino sulla pagella
Il portiere è il migliore dell'Hellas dopo le prime undici gare 2014-'15 Precede Nico Lopez. Bene Gollini e Saviola: due presenze e media alta
Numero uno, in tutti i sensi. Rafael non si smentisce.
Il migliore, per adesso, secondo i voti de L'Arena nelle prime undici giornate. Più bravo di Nico Lopez, meglio di tanti centrocampisti regolari anche nei giudizi del lunedì con medie oltre il sei politico fra Hallfredsson, Tachtsidis, Obbadi e Campanharo, sette volte in campo come non poteva aspettarsi chi a Verona è atterrato solo per una coincidenza e l'intuizione di una sera, quando il suo Bragantino incrociò in Coppa del Brasile i giganti del San Paolo dove giocava Lucas Evangelista, vero obiettivo della missione in Sud America di Sean Sogliano.
Hellas promosso, in generale. Come dice la classifica.
PORTA SEMICHIUSA. Una certezza assoluta, tanto che ormai le sue prestazioni passano quasi inosservate. Non ci si meraviglia più del rendimento di Rafael, determinante soprattutto nella vittoria di Torino, col Cagliari, a Cesena e non solo.
Uno dei migliori portieri della Serie A si sta rivelando anche uno dei più regolari, senza mai una disattenzione e con picchi da grande interprete del ruolo.
Rafael è stato da 8 col Cagliari, da 7 in altre due occasioni, quasi sempre oltre la sufficienza. Garanzia pura.
NICO SALE. Sette col Milan e l'Inter, leggermente sotto il sei solo col Cesena. Gollini e Saviola a parte, quella di Nico Lopez è la seconda miglior media-voti fra tutti i giocatori della rosa dell'Hellas, alle spalle del solo Rafael. Non male per chi aspettava la stagione di Verona per rianimarsi dopo le ultime due trascorse fra Roma e Udinese più in panchina e tribuna che in campo. In attesa di capire se nel Verona ci sarà spazio costantemente per Saviola, le accelerazioni e i gol di Lopez sono per adesso uno dei pochissimi immediati apriscatole della manovra del Verona.
Lopez ha già segnato tre gol, all'undicesima di un anno fa Iturbe era fermo a due.
Altro bel segnale, soprattutto per chi a luglio vedeva il confronto diretto già perso in partenza da Nico.
IL NUOVO E IL VECCHIO. Gollini non credeva di giocare così tanto, per Saviola è il contrario. Tutti e due sono da 6,5 anche se due sole presenze non bastano per fornire un quadro esatto. Gollini a 19 anni si è trovato da dodicesimo della squadra riserve del Manchester United alla maglia di numero uno a sorpresa col Genoa, dopo gli infortuni di Rafael e, nel riscaldamento, di Benussi.
Il ferrarese non se l'è cavata male neanche a casa della Roma, nonostante la beffa del tiro quasi da metà campo di Destro. Saviola invece è sempre un capitolo a parte.
Titolare col Genoa, buttato nella mischia nel finale a San Siro con l'Inter dove solo il colpo di tacco che ha liberato Nico Lopez per il punto del pareggio valeva da solo il 7 in pagella. Media presto fatta, ma qualche elemento in più non guasterebbe.
TAXI IN RISERVA. Parallelo il trend di due giocatori-chiave come Tachtsidis e Moras, bravissimi in avvio prima di sporcarsi la media dopo le ultime uscite così così. Fino alla partita col Cagliari, decisa proprio da una sua staffilata nel finale, Taxi aveva reso da 6.75 compreso l'unico 8 assegnato finora fra le pagelle di tutti i giocatori di movimento. Anche Moras è stato quasi da sette nelle prime sei partite, ma ha macchiato la sua media con le insufficienze con Milan, Napoli e Lazio, quando la difesa è entrata in grande difficoltà fra errori collettivi ed individuali, compresi i suoi. Era partito molto bene pure Toni, rallentato però dalla prova incolore col Milan e dalla disastrosa serata di Napoli, dove sufficienti sono stati però solo Rafael, Nico Lopez ed Hallfredsson.
RAFA E LA DIFESA. L'autorità mostrata a Bergamo, alla prima con l'Atalanta, ha abbagliato tutti. Da lì in avanti Rafa Marquez ha offerto squarci da leggenda ed errori che poco hanno a che fare col suo straordinario curriculum. Pesano i 5 dopo Genoa e Milan, il resto è un percorso solo onesto. Certamente migliorabile.
Emblematico come sei degli ultimi otto in classifica siano difensori, là dove il Verona soffre ancora ansie che credeva di non dover vivere anche quest'anno. Dalle esitazioni di Marques al calo progressivo di Martic, dalle risposte fornite solo in parte da Brivio al compitino di Agostini e ai punti di domanda su Sorensen soprattutto a destra. Il salto di qualità dell'Hellas parte da dietro, sentenziano i numeri.
Alessandro De Pietro
15.11.2014
Pradè scuote la Viola: «Stiamo uniti»
Richiamo alla compattezza del diesse della Fiorentina «Pagati cari gli infortuni Però giudicateci a giugno»
Moras e Lazaros battuti dalle Faroe, esonerato Ranieri
Montella e Pradè, il feeling resta eccellente
«Voglio fare un invito ai tifosi, ai quali non possiamo dire niente per il loro comportamento, dall'azienda Fiorentina, che è l'azienda di tutti, del presidente, di tutti, restiamo uniti. Questa è stata la nostra forza in questi due anni, questa empatia che ha fatto scattare di nuovo la scintilla. Non possiamo permetterci di perderla. Ci metteremo di tutto per farla rimanere. Non possono essere un paio di sconfitte a far cambiare tutto. Restiamo uniti»: così il ds della Fiorentina all'inizio della conferenza stampa per parlare del momento negativo della Fiorentina, prossima avversaria del Verona in campionato.
Pradè ha poi parlato del problema della «sensibilità» in alcuni giocatori, come fatto emergere dal tecnico Vincenzo Montella subito dopo la sconfitta casalinga contro il Napoli: «In questi giorni ci siamo riuniti, col presidente Cognigni, con Montella, con la squadra e ci siamo parlati. Anche sul discorso aspettative e sensibilità. La sconfitta di domenica è stata pesante. Ecco perchè Montella ha parlato di sensibilità», ha aggiunto Pradè. «Questa squadra nello spogliatoio è sensibile perchè tutti sappiamo che dobbiamo dare di più, e dare gioie alla città. Non siamo sensibili come carattere ma perchè dobbiamo far meglio. È una squadra che sente molto le sconfitte».
A proposito di Montella, ultimamente alcune scelte di formazione hanno fatto discutere critica e tifosi: «Alonso? Pasqual? Decide Montella, non io. Per due anni però tutti abbiamo fatto elogi a Montella. Nessuno si è mai permesso di mettere in discussione una sua scelta, anche se magari qualche volta può aver sbagliato. Noi non mettiamo bocca sulle sue scelte. Crediamo moltissimo in Montella». E poi: «Quale fine ciclo? Non c'è nessuna aria da fine ciclo. Anzi. Lui ha un contratto fino al 2017, e verrà coinvolto ancor di più nelle nostre dinamiche. Non c'è nessuna confusione interna. Abbiamo tenuto Cuadrado. E abbiamo fatto una grande operazione. Abbiamo preso giocatori importanti, come Richards, Badelj, Kurtic nei quali crediamo molto. Poi ci sono altri che abbiamo preso come comprimari. A fine anno giudicheremo e giudicherete. Io al 20 agosto non avrei mai potuto immaginare che Rossi-Gomez-Bernardeschi si sarebbero fatti male di nuovo. In estate abbiamo fatto una grande serie di vittorie, non potevamo immaginare che andasse così poi».
Infine, sui rinnovi di contratto e il mercato: «Per Neto stiamo lavorando per farlo restare, come con tutti. Mercato a gennaio? Noi adesso siamo 32, dobbiamo prima sfoltire. Non sarà facile, il mercato sembra essere molto saturo».
15.11.2014
Moras e Lazaros battuti dalle Faroe, esonerato Ranieri
Moras: «Più che giocare bene, servono punti» FOTOSERVIZIO FOTO EXPRESS
Lazaros Christodoulopoulos, Vangelis Moras e Panagiotis Tachtsidis non avranno più Claudio Ranieri come allenatore in nazionale. L'ex tecnico di Juve e Roma è stato esonerato dopo la clamorosa sconfitta della Grecia, battuta ieri sera dalle Isole Faroe in una gara valida per le qualificazioni ai prossimi Europei del 2016 in Francia. Nella figuraccia greca in campo per tutto l'incontro sia Moras che Christodoulopoulos. Non convocato invece Tachtsidis.
A.D.P.
FONTE: LArena.it
Hellas Verona-Fiorentina: 22 convocati
Postata il 22/11/2014 alle ore 17:34
Peschiera - Dopo la rifinitura mattutina allo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda, l'allenatore Andrea Mandorlini ha convocato 22 gialloblù per la sfida contro la Fiorentina, in programma domenica 23 novembre (ore 15) allo stadio "Bentegodi" di Verona. Non saranno disponibili gli infortunati Ivan Martic (a causa di una tendinopatia), Mattia Valoti (trauma contusivo-distorsivo alla caviglia destra), Bosko Jankovic, Frederik Sorensen e Jacopo Sala.
I CONVOCATI
Portieri: 1 Rafael, 22 Benussi, 95 Gollini.
Difensori: 2 Rodriguez, 4 R. Marquez, 16 Luna, 18 Moras, 25 R. Marques, 28 Brivio, 33 Agostini, 40 Gonzalez.
Centrocampisti: 8 Obbadi, 10 Hallfredsson, 23 Ionita, 30 Campanharo, 77 Tachtsidis.
Attaccanti: 7 Saviola, 9 Toni, 17 Lopez, 20 Lazaros, 21 Gomez Taleb, 99 Nenè.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Noi concentrati, ma attenti ai viola" / VIDEO
Postata il 22/11/2014 alle ore 17:01
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia della partita Hellas Verona-Fiorentina.
ARRIVA LA FIORENTINA, DOBBIAMO STARE ATTENTI
"La partita con la Fiorentina? Non so se siamo più carichi noi oppure loro. Ho visto tante partite dei viola, credo che il problema sia legato ai risultati ma non a quello che sono in grado di fare. La partita, in linea di massima, la fa sempre la Fiorentina, anche nell’incontro con la Lazio. Qualche risultato non è stato favorevole per loro, non credo che questo sia espressione di quello che possono fare. Hanno valori importanti, questo è un campionato strano: se vinci sogni e se perdi soffri. Ho visto che si sono trovati e si sono ricompattati come spesso accade quando si viene da due sconfitte di fila. La classifica? Non è nemmeno da guardare, perché questo è un campionato strano. Bisogna stare sempre sul chi va là, indipendentemente dai punti che si ha in classifica. La Fiorentina ha meno punti di noi, ma da come gioca è in credito di risultati. Al di là di tutto, sono una squadra che può fare male, hanno valori tecnici assoluti come Gomez che pare tornerà in campo dopo tanto tempo. Ma ci sono anche Babacar, Aquilani e Cuadrado. Noi dobbiamo scendere in campo con umiltà e avere massimo rispetto. Sarà difficile per noi ma anche per loro".
QUANTI CONIGLI IN CAMPO? VEDREMO…
"Quanti "conigli" (Saviola e Nico Lopez, ndr) in campo? Ogni anno c’è un tormentone, l’anno scorso era il modulo, quest’anno i conigli (ride). Non so, vediamo. Dubbi in attacco? Non ho mai dubbi quando faccio la squadra. I risultati stanno dicendo che tutti sono dentro il progetto. Anche i grandi calciatori, come quelli utilizzati meno, hanno dato prova di continuità. Noi siamo contenti per la bella partita fatta (l'ultima con l'Inter, ndr), c’è rammarico ma dopo tanti anni abbiamo fatto punti al Meazza. Dispiace per Mazzarri, ma noi dobbiamo guardare a casa nostra. È andata bene così. A Milano, al di là del gol di Nico Lopez, c’è stato l’estro di Saviola. Chiaro, si fanno delle scelte, il compito più difficile dell’allenatore. Quel colpo di tacco? Non ho bisogno di vedere quella giocata per sapere come fare, se non credo in una cosa faccio fatica a farla e Saviola è un calciatore con colpi incredibili, ma so bene quali sono i suoi punti di forza e ciò in cui è carente, come ad esempio i colpi di testa. Potrebbe andare via a gennaio? Non importa, non guardo queste cose. L’importante è pensare a come fare bene partita dopo partita. Sono tutti sul pezzo, ogni giorno vedo come si allenano, il gruppo è compatto e c’è molto spirito di squadra. Mi fa pensare positivo e vado avanti per la mia strada. Tocca all’allenatore dare continuità al gioco, ci sono ancora tante partite, avremo tempo per sbizzarrirci. Nico Lopez? La sua crescita è arrivata ad un punto in cui deve impegnarsi sempre di più. Qui ha molta più continuità che altrove, noi diamo fiducia a chi la merita, mi auguro che trovi anche la realizzazione fin dall’inizio. Nico deve diventare giocatore importante e i veri campioni devono capire quando tornare a dare una mano. L’attaccante non deve solo saper fare gol. È un sacrificio, ma per lui sarà importante essere utile alla squadra. Con lui stiamo lavorando dal punto di vista fisico, un po’ di massa la deve mettere su ma seguendo il programma. Qui lo vedo molto sereno, a Verona si sta bene".
SITUAZIONE INFERMERIA
"Abbiamo avuto qualche problemino prima dell’ultimo allenamento. Jankovic si è operato per un problema alla caviglia, Martic si è infortunato ad inizio settimana e Valoti ha riportato un trauma distorsivo alla caviglia. Sorensen continua la riabilitazione, Sala ha quasi finito e la settimana prossima tornerà. Le soluzioni? Riproporre Moras ma c’è anche Gonzalez, la scelta ricadrà su di loro".
I NOSTRI NAZIONALI
"Lo sfogo di Conte? Forse le lamentele del ct azzurro sono dovute al pareggio con la Croazia, ma potrei sbagliarmi. A noi purtroppo questo coinvolge poco, abbiamo tanti stranieri ma penso che dare un calciatore in nazionale sia motivo di vanto. Non lo avverto come un fastidio, anzi è motivo di orgoglio dare un calciatore alla Nazionale. Sarei stato contento se la Grecia avesse chiamato anche Tachtsidis, ma sono anche felice che è rimasto qui a lavorare con noi. Lazaros e Moras? Lazaros ha giocato due partite piene, ne aveva bisogno: perdere con le Far Oer è stato un colpo duro, ma credo che la delusione ormai sia passata. Ora sono tornati a Verona e li ho visti molto concentrati".
IL FUTURO DI TONI
"Per noi Toni è fondamentale, al Meazza è tornato al gol su azione. Lo vedo pronto, sta preparando le energie per domenica. Lui allenatore in futuro? Non so, credo che Luca debba vivere alla giornata, io faccio fatica a vederlo lontano dal campo. Ma solo Luca può dare una risposta a questo. Gliel’hanno già offerto la scorsa stagione un ruolo da allenatore del Settore Giovanile, ma è tornato qui ed è stato meglio per tutti: quando arriverà il momento saprà decidere".
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 21/11/2014 alle ore 17:25
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita.
Palestra e corsa sul campo per Jacopo Sala, cure fisioterapiche e palestra per Frederik Sorensen.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Sabato 22 novembre: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 23 novembre: Hellas Verona-Fiorentina (ore 15)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico. Il programma completo verrà ufficializzato successivamente.
Ufficio Stampa
Campanharo: "Felice di essere qui. E la Fiorentina..."
Postata il 20/11/2014 alle ore 22:30
Verona - Le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, Gustavo Campanharo, rilasciate durante la trasmissione "Vighini Show", in onda su Telenuovo e condotta dal giornalista Gianluca Vighini.
FIORENTINA, TRA PASSATO E PRESENTE
"Quando ero a Firenze mi sono allenato 2-3 settimane con la prima squadra. Mi sento ancora con Babacar e Ryder Matos, che ora è in Spagna. All'epoca in panchina c'era Delio Rossi. Al temine del prestito alla Fiorentina sono tornato in Brasile, alla Juventude. Mi sono operato al ginocchio (menisco e rotula, ndr), e dopo 6 mesi sono andato al Bragantino, in Serie B, per poter ritrovare il ritmo partita. Mi sentivo bene, ho iniziato a giocare sempre di più e la forma è tornata. Le mie sensazioni dopo aver lasciato Firenze? Ero un po' arrabbiato, pensavo di aver fatto una bella stagione e di meritarmi la riconferma, ma non sempre le cose che vogliamo succedono. Sassolini da togliermi dalle scarpe? Non ci sono, ora sono a Verona e devo lottare per i gialloblù, ho tanta voglia di giocare questa partita. La sfida di domenica? Sarà una partita difficile, come tutte. Siamo davanti ai nostri tifosi, ci siamo allenati bene e dobbiamo cercare di fare il massimo per prendere punti. Chi toglierei alla Fiorentina? Cuadrado è forte".
FELICE DI ESSERE QUI
"Il mio arrivo a Verona? Il direttore sportivo, Sean Sogliano, era venuto a vedere la partita Bragantino-San Paolo. Non sapevo fosse lì, era nel pubblico per visionare Lucas Evangelista e io ho avuto la fortuna di fare una bella partita. Ho saputo della sua presenza solo al termine del match, voleva prendermi. Dopo l'esperienza alla Fiorentina ho lavorato tanto una volta tornato in Brasile. Mi sono rimesso in sesto il ginocchio e alla fine sono tornato. I calciatori che lavorano e vogliono arrivare possono farlo, per me è stato così. Sono giovane, ho una carriera davanti, devo tenere i piedi per terra e lavorare tanto per fare il meglio possibile".
MANDORLINI, CARICA E FIDUCIA
"Come ho conquistato Mandorlini? Mi alleno sempre nella stessa maniera, cercando di fare bene e aiutando il gruppo. Lui valuta e decide chi va in campo. Mi dà fiducia, non so cosa mi manca per essere titolare, ma partita dopo partita sto trovando la forma migliore e in futuro potrò partire titolare. Il nostro allenatore ci fa lavorare tanto, ma dà fiducia a tutti per cercare di migliorare. Si concentra di più sull'attacco, ma cura anche i vari aspetti difensivi. Il mio ruolo? Mi piace fare la mezzala destra, ma Mandorlini mi prova anche nella posizione di trequartista e mediano davanti alla difesa. MI fa impegnare molto, in tutte le fasi, perché devo imparare ad aiutare i difensori e i centrocampisti. Io come Jorginho? Abbiamo caratteristiche simili, l'ho visto giocare alcune volte".
SAVIOLA E TONI, CHE CAMPIONI
"Il mio rapporto con Saviola? E' un campione, un professionista. Si allena al massimo senza dire nulla, tutti i giorni. E' difficile rubargli la palla, pensa velocemente, e in area può fare di tutto. Con chi ho legato di più? Martic, che è seduto vicino a me nello spogliatoio, ma parlo spesso anche con Toni. Luca mi sprona sempre a fare meglio, dando di più. E' una figura molto importante nello spogliatoio".
ABBIAMO UNA TIFOSERIA SPLENDIDA
"L'importanza dei tifosi? A Firenze sono stato tanto volte allo stadio, ma i tifosi del Verona sono più carichi, non smettono mai di cantare. Non mi hanno sorpreso, prima di arrivare mi hanno detto che c'era un tifoseria molto calorosa. Questo è un fattore molto importante per un calciatore, sono uno stimolo perché li ascoltiamo sempre e ci aiutano a vincere le partite. Ci sono state alcune sfide in cui noi stavamo perdendo o pareggiando, loro hanno continuato a cantare e noi abbiamo ribaltato il risultato. Sono il dodicesimo uomo in campo".
IO, CAMPANHARO
"Le mie origini? Vengo dal sud del Brasile, precisamente da Caixas do Sul. La mia famiglia abita lì, ci sono tante industrie, molto produttive, ed è situato nella parte ricca dello stato, dove c'è più freddo rispetto ad altre zone. Ci sono tanti veneti, compresi i miei parenti, a cui devo la doppia nazionalità".
GIOCARE IN ITALIA? UN SOGNO
"Il campionato italiano? Per me è un torneo dove tutti vogliano giocare. Per noi brasiliani è un sogno giocare in Europa. Il mio rapporto con la stampa? Leggo i giornali, compresi i voti che mi danno (ride, ndr)".
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 20/11/2014 alle ore 17:50
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, esercitazioni e partita.
Palestra e corsa sul campo per Jacopo Sala, cure fisioterapiche e palestra per Frederik Sorensen. Sono rientrati in gruppo i nazionali Lazaros Christodoulopoulos e Evangelos Moras.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Venerdì 21 novembre: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Sabato 22 novembre: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 23 novembre: Hellas Verona-Fiorentina (ore 15)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico. Il programma completo verrà ufficializzato successivamente.
Ufficio Stampa
Nico Lopez: "Fiorentina d'attacco, noi vogliamo i punti"
Postata il 20/11/2014 alle ore 13:15
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Nico Lopez, rilasciate all'official radio Radio Bellla&Monella.
FIORENTINA? VOGLIAMO RITROVARE LA VITTORIA
"La partita con la Fiorentina? Mi aspetto certamente un match molto bello. Loro giocano tanto in attacco, noi siamo in casa e abbiamo bisogno di punti. Speriamo di trovare la vittoria che ci manca da tempo. Chi mi piace di più della Fiorentina? Cuadrado, è un fenomeno. Lo ha dimostrato, gioca in nazionale, credo che dobbiamo lavorare su di lui. Una sfida importante? Sì, lo ripeto. Abbiamo bisogno di punti, dobbiamo ritrovare la vittoria. Noi stiamo lavorando bene per prepararla al meglio e credo che possiamo vincerla".
GRAZIE MANDORLINI
"Mandorlini? Mi ha dato fiducia, sono tre anni che sono qui in Italia e non avevo mai ricevuto tanta fiducia come qui a Verona".
SAVIOLA E' UN FENOMENO
"Saviola? È un fenomeno, è uguale a Toni. Mi dà consigli, e io tento di osservare tutto quello che fa lui. Quando parla gli sto sempre vicino per imparare".
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 19/11/2014 alle ore 17:04
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, possesso palla, circuiti di forza, esercitazioni tattiche e partita. Palestra e corsa sul campo per Jacopo Sala, cure fisioterapiche e palestra per Frederik Sorensen. Ancora assenti i nazionali Lazaros Christodoulopoulos e Evangelos Moras.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Giovedì 20 novembre: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Venerdì 21 novembre: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Sabato 22 novembre: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 23 novembre: Hellas Verona-Fiorentina (ore 15)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Il programma completo verrà ufficializzato successivamente.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 18/11/2014 alle ore 17:40
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, lavoro atletico e partita.
Sono rientrati in gruppo i nazionali Artur Ionita, Mounir Obbadi e Emil Hallfredsson. Evangelos Moras e Lazaros Christodoulopoulos sono invece ancora impegnati con la Grecia. Palestra e cure fisioterapiche per Frederik Sorensen, mentre Jacopo Sala ha svolto palestra e corsa sul campo.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Mercoledì 19 novembre: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Giovedì 20 novembre: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Venerdì 21 novembre: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Sabato 22 novembre: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 23 novembre: Hellas Verona-Fiorentina (ore 15)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Il programma completo verrà ufficializzato successivamente.
Ufficio Stampa
Setti: "Ora vogliamo ritrovare la vittoria"
Postata il 17/11/2014 alle ore 17:40
Milano - Le dichiarazioni del presidente gialloblù, Maurizio Setti, rilasciate a Gazzetta TV durante la nona edizione del premio “Il bello del calcio”, intitolato alla memoria di Giacinto Facchetti.
VINCERE DI PIU', SUBIRE DI MENO "Il nostro momento? Stiamo andando abbastanza bene, non ci lamentiamo. Il campionato che stiamo facendo è in linea con quelli che sono i nostri obiettivi. Va bene se continuiamo così, magari vincendo di più e subendo qualche gol in meno. Siamo una squadra molto quadrata, funzioniamo come un diesel: con il passare delle partite potremo dire la nostra. Prima pensiamo a raggiungere la salvezza, poi vedremo cosa fare".
FIORENTINA? SQUADRA FORTE E CON POTENZIALITA' "La Fiorentina? Sarà una partita dove incontreremo una squadra che non è in perfetta salute. Sono forti, hanno potenzialità, ma noi giochiamo in casa e vogliamo vincere".
TOTTI, UNO DEI PIU' FORTI DI SEMPRE "A Totti il premio Facchetti? Lo colloco fra i primi 5 italiani di tutti i tempi. Se primo o quinto è difficile dirlo, visto che c'è talmente tanta qualità che cambia poco. Dipende da come ognuno di noi interpreta il gioco del calcio".
Ufficio Stampa
Nazionali: tutti i gialloblù in campo
Postata il 17/11/2014 alle ore 11:17
Verona - Ecco il rendimento di tutti i gialloblù impegnati nelle loro rispettive Nazionali.
EVANGELOS MORAS E LAZAROS CHRISTODOULOPOULOS: hanno giocato 90 minuti nella sfida Grecia-Isole Fær Øer (0-1). La partita era valida per le qualificazioni a Euro 2016. Prossimo impegno: Grecia-Serbia (amichevole, martedì 18 novembre, ore 18, Perivolia Stadium, Perivolia).
EMIL HALLFREDSSON: non ha giocato nell'amichevole Belgio-Islanda (3-1), mentre ha disputato 62 minuti nella sfida Repubblica Ceca-Islanda (2-1). La partita era valida per le qualificazioni a Euro 2016.
ARTUR IONITA: ha giocato 90 minuti nella sfida Moldavia-Liechtenstein (0-1). La partita era valida per le qualificazioni a Euro 2016.
MOUNIR OBBADI: ha giocato 75 minuti nell'amichevole Marocco-Benin (6-1) e non ha preso parte all'amichevole Marocco-Zimbabwe (2-1).
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta mattino
Postata il 15/11/2014 alle ore 12:30
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto palestra e lavoro atletico sul campo. Cure fisioterapiche, palestra e corsa sul campo per Jacopo Sala, seduta fisioterapica per Frederik Sorensen.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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VITA DA EX: Periodo difficile per l'ex capocannoniere della cadettaria Daniele CACIA al BOLOGNA, solo 3 gol finora e tante partite bigie coi felsinei... Riscattato dal MILAN, ALBERTAZZI non ha trovato spazio fra i rossoneri ed è possibile una sua cessione a Gennaio
AMICHEVOLI INTERNAZIONALI: Con l'ALBANIA all'ITALIA basta il gol di OKAKA ma che noia! Il cittì CONTE 'I giocatori devono dare di più'
QUALIFICAZIONI EURO 2016: È durato meno di 4 giorni il ritiro azzurro per Mario BALOTELLI costretto a dare forfait ufficialmente a causa di un infortunio (anche se il cittì rivela 'Non ho tempo di cambiare mario')... La GRECIA perde in casa con le isole FAR OER e per il cittì RANIERI arriva l'esonero! Momento difficile anche per CAPELLO e la sua RUSSIA sconfitta ancora una volta, INGHILTERRA sul velluto doppo il 3 a 1 ad un'orgogliosa SLOVENIA, volano anche SPAGNA e SLOVACCHIA... Buon pari degli azzurri contro un'ottima CROAZIA!
CALCIO SPAGNA, Leo MESSI avverte 'Potrei lasciare il BARÇA' BASKET NBA: SAN ANTONIO asfalta PHILADELPHIA, bene i GRIZZLIES. Dopo 7 sconfitte consecutive i KNICKERBUCKERS si riprendono e battono i NUGGETS, LAKERS e HEAT in crisi nera...
Italia-Albania 1-0, decide un gol di Okaka. Conte: "I giocatori devono dare di più"
di Marco Lobasso
ROMA - Un grido d'allarme, prima di andare in letargo per 4 mesi. Antonio Conte, ct dell'Italia, lo dice chiaro e tondo: «Da noi non c'è più la voglia di faticare. E invece dobbiamo tornare ad apprezzare fatica e lavoro, oppure questo che viviamo sarà solo l'inizio della discesa per il calcio italiano». La sua nazionale tornerà in scena tra 4 mesi, pausa troppo lunga per qualsiasi programma che si rispetti. «Se si tiene all'Italia, un vuoto di 4 mesi non è ammissibile», dice amaro; poi rincara la dose. «Dobbiamo prendere atto che il calcio italiano non sta andando nel verso giusto. Sapevo che sarebbe stata dura come ct azzurro. Qui si vuole tutto e subito e non è possibile. Teniamoci stretti i 10 punti conquistati nel girone, sono già tanti, grazie all'orgoglio dei giocatori. Ma dobbiamo migliorare, e tanto. Viviamo un momento di cambio generazionale difficilissimo, dobbiamo tornare umili. Si fa fatica a sfornare talenti e quelli che che ci sono non hanno la giusta mentalità». Inevitabile il riferimento a Balotelli. «Non sono presuntuoso, se non l'hanno cambiato grandi tecnici come Mourinho, Mancini e Allegri, non penso di riuscirci io - spiega Conte e sono parole che suonano come una bocciatura per Balo -. Sta a lui cambiare, io non ho tempo per farlo crescere». Duro anche con il milanista El Shaarawy: «Ha fatto bene per 10' con la Croazia, poco. Deve trovare continuità». Diventa dolce, invece, quando si parla di Acerbi, l'azzuro tornato a giocare dopo un tumore: «Lui è il simbolo della vita, un esempio. Se non hai la forza di rialzarti è finita». La sfida con l’Albania è divertente e in un bel clima. Okaka risolve nel finale con quella spizzata (con colpo anche di Salihi) che sorprende Berisha, Fino a quel momento l’Italia B tante occasioni azzurre (Cerci, Bertolacci, Destro e lo stesso Okaka), mentre la difesa commette errori incredibili e gli ospiti ci graziano almeno 2 volte. Alla fine vittoria meritata e festa a Marassi, con invasioni pacifiche degli albanesi, durante e dopo il match.
Messi choc: "Potrei lasciare il Barcellona". Ennesimo scossone per Luis Enrique
Un colpo magistrale, tra l'arte delle pubbliche relazioni e quella della guerra, con nel mirino Luis Enrique. Leo Messi sceglie di concedere una intervista al quotidiano argentino Olé e si esibisce nel colpo di mestiere del migliore numero 10, il dribbling. Svincolandosi niente meno che dal club azulgrana. «Ho sempre detto che mi piacerebbe restare per sempre al Barcellona. A volte però non tutto va come si vorrebbe», questa la frase che per la prima volta fa balenare anche soltanto l'idea della trasferibilità di quella che in molti considerano la bandiera indelebile del club catalano. Da antologia l'ennesimo scontro a fuoco tra Leo e il tecnico del Barca, Luis Enrique, neanche lontanamente riconosciuto dal Messi come leader e colpevole di chiedere la sua sostituzione al 76′ minuto della partita di Liga che vede in campo il Barcellona sfidare l’Eibar. Messi, dal campo, semplicemente lo ignora e costringe la panchina a far uscire Neymar. «In questo momento penso al presente, penso a fare una grande stagione e a finire bene l'annata con il Barcellona per conquistare i titoli a cui puntiamo, nient'altro», ptrosegue Messi nella sua intervista, con quella punta di ironia che ne viene dal ruolo indispensabile per un club che , del rivale Luis Enrique , può invece tranquillamente fare a meno. «Nel calcio cambiano tante cose», aggiunge la 'Pulcè, che indossa la casacca azulgrana dall'età di 13 anni. Oggi ne ha 27 e un valore sul mercato di 120 milioni di euro. Può andare via o restare, mai a prezzo di saldo.
Gallinari a secco, ma Denver batte Lebron. San Antonio asfalta Phila, bene i Grizzlies
CLEVELAND - Sorprendente successo esterno di Denver (3-7) su Cleveland (5-4) per 106-97. I Nuggets, reduci da sette ko nelle ultime otto partite, sono trascinati alla vittoria da un eccellente Ty Lawson (24 punti e 12 assist), ben supportato da Arron Afflalo (23 punti e con 4/8 da tre punti). Buon contributo sotto i tabelloni anche da parte di Timofey Mozgov a referto con 14 punti e 11 rimbalzi. Coach Brian Shaw concede solo otto minuti in campo a Danilo Gallinari, che non realizza nemmeno un punto sbagliando le due conclusioni tentate. Il 26enne azzurro cattura un rimbalzo e serve un assist. Ai Cavaliers non bastano le buone prove dei 'big threè: LeBron James (22 punti e 9 rimbalzi), Kevin Love (20 punti e 11 rimbalzi) e Kyrie Irving (20 punti e 8 assist). Comoda vittoria per San Antonio (6-4) che asfalta 100-75 sul parquet amico dell'AT&T Center la derelitta Philadelphia (0-10) ancora a caccia della prima affermazione stagionale. I campioni del mondo in carica, ancora privi di Marco Belinelli fuori per un infortunio, fanno leva sull'insolito contributo offensivo di Matt Bonner, che con 18 punti è il top-scorer della partita. La squadra texana piazza in doppia cifra altri 4 giocatori: Corey Joseph (14), Aron Baynes (12), Danny Green (11) e Tim Duncan (10). Tra i Sixers il migliore è Michael Carter-Williams con 16 punti. Continua a vincere e convincere Memphis (10-1) che in casa domina Houston (9-2) con il punteggio di 119-93 nella sfida tra le due franchigie con i miglior record della Nba. I Grizzlies giocano una grande prova di squadra mettendo sette uomini in doppia cifra, con Mike Conley miglior realizzatore a quota 19. I Rockets non sono mai in partita e già dopo il primo quarto sono sotto di 16 punti sul 34-18. Emblematica della serataccia dei texani è la prova del loro leader James Harden (solo 6 punti con 1/8 al tiro).
"Balotelli corri!": e Mario fuggì da Coverciano. Il ct Conte: "Io non ho tempo per cambiarlo"
di Ugo Trani
Le luci di San Siro non hanno illuminato i talenti del nostro calcio. Solo quelli della nazionale di Kovac: da Modric a Rakitic, campioni del Real e del Barça, passando per Perisic, gioiello del Wolfsburg. Ne avrebbe dovuto schierare uno anche Conte. «Non sono così presuntuoso da ritenermi diverso da grandi allenatori: il passato insegna che loro non sono riusciti a cambiare Balotelli. Starà al giocatore, ma io non ho tanto tempo, e per certe cose ne serve». Giusto questa mattina l'ultima parola di Antonio Conte sui problemi di crescita dell'attaccante del Liverpool, in una intervista esclusiva a Raisport che chiude idealmente il cerchio sull''ex leader azzurro Balotelli. Solo che il ct lo ha chiamato «uno qualsiasi» fin dal primo giorno in cui, lunedì scorso a metà mattinata, il centravanti dei Reds ha rimesso piede a Coverciano. Non era più stato con l'Italia dal 24 giugno scorso, dal pomeriggio dell'eliminazione dal mondiale brasiliano. SuperMario sanno tutti come è fatto. All'Inter, al City, al Milan e ormai anche al Liverpool. Dunque Mourinho, Mancini, Allegri, ovviamente Prandelli e perfino Rodgers. Dall'Uno all'uno qualsiasi. Ecco che si è risentito. Ha sopportato per quattro giorni (nemmeno interi) e se n'è andato. Si è toccato l'inguine. I muscoli non tengono. Meglio abbandonare. URLA NEL SILENZIO Balotelli è, insomma, il campione scomparso. Convocato a Coverciano, a quasi 5 mesi dal mondiale e uscito di scena in meno di una settimana. Per l'infiammazione agli adduttori. E per la solita pubalgia. SuperMario, giovedì pomeriggio durante il test contro l'Under 18 (tra l'altro a porte chiuse proprio per evitare che il centravanti finisse nel mirino dei media), si è però arreso anche all'evidenza. Ultimo degli attaccanti, riserva di Pellè nel tandem di scorta alle spalle dei titolari Immobile e Zaza, quando è entrato per giocare gli ultimi 25 minuti non ha certo dato l'impressione di essere svogliato. Si è messo a correre, cercando l'attenzione di Conte. Improvvisamente si è però fermato. E ha cominciato a camminare. A quel punto il ct ha più volte invaso, urlando, il campo. Per stimolarlo. Niente da fare. Da quel momento il centravanti ha preparato la nuova fuga. Come quella sul pullman, dopo il primo tempo contro l'Uruguay a Natal. Quei 45 minuti sono gli ultimi che ha giocato in azzurro. Chissà se per sempre. LENTO E FIACCO Anche perché Conte ha verificato il suo potenziale durante le esercitazioni. Balotelli non lo ha convinto. Fisicamente non ha tenuto: ritmo troppo alto in allenamento. Anarchico nella tattica: al video ha studiato i movimenti. Pochi, ma da fare. E, invece, si è messo in mostra solo con la palla tra i piedi. E statico nella tecnica: ha faticato a calciare velocemente in porta. Come fa Giovinco. Il più piccolo e il più veloce del gruppo.
Gallinari non brilla, Denver perde a NY. Vola Houston, crollano Miami e i Lakers
NEW YORK - Danilo Gallinari non brilla e Denver finisce al tappeto contro New York. I Knicks (3-8) si impongono al Madison Square Garden per 109-93, interrompendo così una striscia negativa di 7 gare. Carmelo Anthony e JR Smith, i due ex dei Nuggets, trascinano il team della 'Grande Mela' con 28 punti ciascuno. Denver paga soprattutto il black out nel secondo quarto, chiuso con un pessimo 1/16 dal campo, e arrivano all'intervallo sotto di 62-39. Gli ospiti tornano in corsa nel terzo quarto grazie a un parziale di 12-0, ma non basta per evitare il k.o. Gallinari entra nel momento peggiore dei suoi e chiude con un modesto bottino di 5 punti (1/5 da tre e 2/2 ai tiri liberi) e un rimbalzo in 14 minuti. I Nuggets (2-7) non capitalizzano i 18 punti di Arron Afflalo e i 17 punti di Ty Lawson, che mette a referto anche 9 assist. Serata amara anche per i Los Angeles Lakers (1-9), sconfitti in casa per 136-115 da Golden State (8-2) nonostante la prestazione super di Kobe Bryant. La star dei gialloviola predica nel deserto e chiude con 44 punti all'attivo. I Warriors portano ben 7 giocatori in doppia cifra, il migliore dei quali è Stephen Curry con 30 punti e 15 assist. Sugli scudi anche Marreese Speights, che fa registrare un season-high da 24 punti partendo dalla panchina. Nella notte Nba sorride anche Houston (9-1), che aggancia Memphis in cima alla Western Conference grazie alla vittoria per 69-65 sul campo di Oklahoma (3-8). Un successo firmato da James Harden con una prestazione da 19 punti impreziosita dalla tripla del definitivo sorpasso a 1'19'' dalla fine. Nei Thunder pesano ancora le assenze Kevin Durant e Russell Westbrook in un'altra serata da dimenticare al tiro. La doppia doppia di Reggie Jackson da 15 punti e 11 rimbalzi è una magra consolazione per Oklahoma. Continua, infine, il momento negativo di Miami che contro Milwaukee incassa la terza sconfitta consecutiva. I Bucks (4-5) si impongono in trasferta per 91-84 e si godono la bella performance di Brandon Knight, che fa segnare 20 punti esaltandosi nel finale con tre triple. Nelle fila degli Heat (5-5) il miglior realizzatore è Mario Chalmers con 18 punti, mentre non brilla Chris Bosh che chiude con soli 10 punti.
Miami, è già crisi senza Lebron James: terza sconfitta consecutiva per gli Heat
MIAMI - Terza sconfitta consecutiva per Miami, “tradita” da Bosh e Deng contro Milwaukee. Per gli Heat senza Lebron James è già la prima crisetta di stagione e per loro si preannuncia un campionato in salita. Contro Milwaukee, Miami ha giocato anche senza Dwyane Wade ancora una volta fuori causa per problemi fisici. I padroni di casa toccano anche il +12 nel secondo quarto, il problema, però, è che Chris Bosh e Luol Deng non segnano mai con un 5/28 totale e senza il contributo di due dei suoi principali realizzatori gli Heat crollano nella seconda parte. Finale 84-91. Partita a bassissimo punteggio tra Oklahoma City e Houston (65-69): decide James Harden nel finale. Kobe Bryant ne segna 44 contro Golden State: ma i Lakers vengono sommersi: 136-115.
Euro 2016, Germania facile, Portogallo ok con CR7. Ranieri, flop con le Far Oer
MILANO - La Grecia perde in casa con le Far Oer. Poker dei tedeschi che travolgono 4-0 Gibilterra. Un gol di Cristiano Ronaldo stende l'Armenia e regala la vittoria ai portoghesi. Continua la crisi della Grecia. Dopo la sconfitta contro l'Irlanda del Nord nell'ultimo tunro di qualificazioni agli Europei del 2016 la selezione di Ranieri perde in casa con le Isole Far Oer. Decide il match un gol di Edmundsson al 61'. Per la Grecia (in campo per 90' i giallorossi Torosidis e Manolas) è la terza sconfitta nelle prime 4 partite di qualificazione. La Nazionale di Ranieri è ultima nel Girone F a quota 1 punto (scavalcata anche dalle Far Oer che salgono a 3). Nello stesso gruppo importanti vittorie dell'Ungheria sulla Finlandia (gol di Gera all'84') e della Romania sull'Irlanda del Nord (doppietta di Papp).
Nel Girone D tutto semplice per la Germania che travolge 4-0 Gibilterra grazie ai gol di Goetze, Mueller (doppietta) e l'autorete di Santos. La selezione di Loew sale a 7 punti in classifica e aggancia l'Irlanda, sconfitta dalla Scozia (gol di Maloney al 74'). Consolida il primato del girone la Polonia che batte 4-0 la Georgia grazie ai gol di Glik, Krychowiak, Mila e Milik. Un gol di Ronaldo regala la vittoria al Portogallo che supera 1-0 l'Armenia e sale a 6 punti in classifica. Primato solitario per la Danimarca che grazie alla vittoria in trasferta 3-1 sulla Serbia (doppietta di Bendtner e gol di Kjaer) sale a 7 punti, sola in vetta alla classifica. Ecco tutti i risultati dei match di qualificazione: Georgia-Polonia 0-4 (51' Glik, 70' Krychowiak, 73' e 92' Mila) Germania-Gilbilterra 4-0 (12' e 29' Mueller, 38' Goetze, 67' aut. Santos) Scozia-Irlanda 1-0 (74' Maloney) Grecia-Far Oer 0-1 (61' Edmundsson) Ungheria-Finlandia 1-0 (84' Gera) Romania-Irlanda del Nord 2-0 (74' e 79' Papp) Portogallo-Armenia 1-0 (71' Ronaldo) Serbia-Danimarca 1-3 (4' Tosic, 60' e 85' Bendtner, 62' Kjaer) La Francia pareggia 1-1 in amichevole contro l'Albania. Per la selezione di Deschamps a segno Griezmann al 73' che risponde all'iniziale vantaggio albanese di Mavraj al 40'.
Euro 2016, la Russia di Capello cade in Austria volano la Spagna, l’Inghilterra e la Slovacchia
di Benedetto Saccà
La Russia di Fabio Capello è scivolata all’Ernst Happel Stadion di Vienna e ha subìto la prima sconfitta lungo il cammino verso gli Europei francesi del 2016. Una batosta piuttosto pesante, piovuta dopo due pareggi raccolti in sequenza. La crisi della Russia e del ct, peraltro attualmente non stipendiato dalla federazione, è insomma una certezza montante. Abile all’opposto l’Austria, che deciso la sfida grazie a un gol di Okotie (1-0) viziato da un leggero fuorigioco, e ha conservato così il primato del girone G con 10 punti. E pensare che la stella della squadra del tecnico Koller, Alaba, si era accomodato perfino in tribuna. Da rilevare, poi, un gol fantasma siglato (forse) dall’Austria poco prima della rete convalidata: neppure la moviola ha però saputo chiarire. Nelle altre sfide del raggruppamento la Svezia, seconda, e il Montenegro hanno pareggiato (1-1) grazie agli ex «italiani» Ibrahimovic e Jovetic, mentre il Liechtenstein a sorpresa ha vinto (1-0) in Moldavia, indovinando lo spiraglio con Burgmeier. Quanto al gruppo E, la grigia ma efficace Inghilterra di Roy Hodgson ha liquidato (3-1) la Slovenia a Wembley e si è confermata capolista della classe a punteggio pieno dopo quattro turni. La serata è cominciata però con il brivido provocato dall’autorete di Henderson, un beffardo colpo di testa a tradire l’istinto del portiere Hart. Poi ecco Rooney procurarsi e trasformare il rigore del pareggio, e celebrare così la 100esima presenza con la maglia dei Tre leoni. Una doppietta di Welbeck ha timbrato la sentenza sotto il famigerato arco dello stadio di Londra. Pareggio (0-0) impensato fra San Marino ed Estonia: al fischio finale i giocatori della piccola repubblica hanno scatenato una festa neppure avessero vinto un Mondiale. Del resto non centravano un risultato positivo addirittura da 61 gare in serie, vale a dire dal 28 aprile del 2004, amichevole San Marino-Liechtenstein 1-0. Viceversa Arlauskis, Schar e Shaqiri con una doppietta hanno regalato alla Svizzera di Petkovic il trionfo (4-0) contro la Lituania: ora gli elvetici, gli sloveni e i lituani sono tutti secondi con un ritardo di sei punti rispetto agli inglesi.
Nel girone C, a chiudere, la Slovacchia di Hamsik ha piegato (2-0) la Macedonia con Kucka e Nemec, e ha mantenuto la supremazia a 12 punti; la Spagna, seconda a tre lunghezze, ha calato il tris (3-0) al cospetto della Bielorussia grazie a Isco, Busquets e Pedro; e l’Ucraina, secondo con la Roja, si è imposta (3-0) sul Lussemburgo: a bersaglio l’implacabile Yarmolenko per tre volte. I risultati di sabato Girone C – Lussemburgo-Ucraina 0-3, Macedonia-Slovacchia 0-2, Spagna-Bielorussia 3-0 Girone E – Inghilterra-Slovenia 3-1, San Marino-Estonia 0-0, Svizzera-Lituania 4-0 Girone G – Austria-Russia 1-0, Moldavia-Liechtenstein 0-1, Montenegro-Svezia 1-1 Le partite di domenica Girone A – Olanda-Lettonia, Repubblica Ceca-Islanda, Turchia-Kazakistan Girone B – Belgio-Galles, Cipro-Andorra, Israele-Bosnia Girone H – ITALIA-Croazia, Azerbaigian-Norvegia, Bulgaria-Malta Qualificazioni Euro 2016: Inghilterra super, la Russia perde e Capello rischia MILANO - Vince l'Inghilterra di Rooney, cade malamente la Russia di Capello. E' questo l'esito dei primi incontri dei match di qualificazione a Euro 2016. Benissimo la Nazionale di Hodgson che supera 3-1 la Slovenia grazie ad una doppietta di Welbeck e al gol su rigore di capitan Rooney che festeggia nel modo migliore il suo centesimo gettone con la maglia inglese. Male la Russia di Capello che perde 1-0 in Austria. Adesso la posizione del tecnico italiano è sempre più in bilico. Da segnalare l'ottimo pareggio di San Marino, che ferma sullo 0-0 in casa l'Estonia.
Balotelli torna a casa, niente Croazia: Conte: «Non può allenarsi, inutile tenerlo»
di Ugo Trani
«Balotelli non ha un risentimento muscolare ma un'infiammazione alla zona pubica, non poteva allenarsi ed è inutile tenere giocatori che non si allenano». Così Antonio Conte ha motivato in serata il ritorno a casa dell'attaccante. Ufficialmente il centravanti del Liverpool si arrende per motivi fisici che non gli hanno permesso di continuare il lavoro a Coverciano con i compagni. E' durato, dunque, quattro giorni (scarsi) di sedute tattiche e di lezioni video il suo ritorno in azzurro dopo il flop al mondiale brasiliano. Alla prima convocazione del nuovo ct, SuperMario non è riuscito nemmeno a essere a dispozione per le due partite in programma, quella per le qualificazione europee di domani sera a San Siro contro la Croazia e l'amichevole di martedì a Genova contro l'Albania.
SUBITO BOCCIATO Chissà se ora Conte lo richiamerà nel nuovo anno. Di sicuro negli allenamenti di questa settimana Balotelli è sempre stato considerato solo l'alternativa della riserva Pellè. Mai titolare negli addestramenti, come del resto aveva chiarito lunedì scorso, al momento di motivare il suo rientro nel gruppo azzurro, proprio il ct. «Uno qualsiasi». A quanto pare SuperMario ha gradito poco il ruolo di quinto attaccante. Al massimo avrebbe giocato a Marassi contro l'Albania e quindi restare in attesa fino a martedì: contro la Croazia toccherà alla coppia formata da Immobile e Zaza. I leggeri guai fisici hanno poi determinato l'inattesa separazione che Conte spiegherà stasera nella conferenza stampa al Meazza. Balotelli, per tornare in Nazionale nel 2015, dovrà rendere al meglio nel Liverpool che però sembra averlo quasi scaricato: Rodgers sta cercando il sostituto da prendere nel mercato di gennaio.
JUVE ACCONTENTATA Anche Ogbonna, dopo l'ennesima valutazione da parte di medici e preparatori con test atletici in campo, ha lasciato Coverciano. Il muscolo della coscia sinistra non gli dà tregua e, pur non avendo lesioni al bicipite femorale, sarebbe stato pericolo utilizzare il difensore contro la Croazia. Il ct ha deciso di non rischiarlo e soprattutto di non andare allo scontro con Allegri e la Juve. Al suo posto giocherà Ranocchia, con Darmian che slitterà in difesa, da centrale di destra della linea a tre, come ha già fatto a ottobre nella partita di Tà Qali contro Malta. Dopo Verratti, dunque, out altri due giocatori. I convocati, in attesa dei 14 chiamati solo per l'Albania, da 26 sono diventati 23.
DOMANI SERA ITALIA-CROAZIA, LE FORMAZIONI Probabili formazioni di talia-Croazia, partita di qualificazione a Euro 2016 in programma domani allo stadio G. Meazza (ore 20.45). ITALIA (3-5-2): 1 Buffon, 20 Darmian, 13 Ranocchia, 3 Chiellini, 2 De Sciglio, 6 Candreva, 16 De Rossi, 8 Marchisio, 23 Pasqual, 7 Zaza, 9 Immobile (12 Sirigu, 22 Perin, 4 Moretti, 5 Rugani, 18 Parolo, 15 Bonaventura, 19 Bertolacci, 21 Soriano, 14 El Shaarawy, 11 Cerci, 11 Pellè, 10 Giovinco). All. Conte. CROAZIA (4-2-3-1): 23 Subasic, 11 Srna, 5 Corluka, 21 Vida, 3 Pranjic, 14 Brozovic, 10 Modric, 7 Rakitic, 18 Olic, 4 Perisic, 17 Mandzukic. (12 Kalinic, 1 Vargic, 2 Vrsaljko, 15 Jedvaj, 6 Lovren, 22 Leovac, 8 Halilovic, 19 Badelj, 20 Kovacic, 16 Sharbini, 13 Cop, 9 Kramaric). All.: Kovac. Arbitro: Kuipers (Ola). Quote Snai: vittoria Italia 2.20; pareggio 3.15; vittoria Croazia 3.40.
FONTE: Leggo.it
ALBERTAZZI PUÒ LASCIARE IL MILAN A GENNAIO
Riscattato alle buste quest’estate dal Milan ai danni dell’Hellas Verona, Michelangelo Albertazzi non ha mai trovato spazio in questo primo spezzone di campionato. Complice un infortunio e l’affollamento del reparto centrale della difesa, il giovane non ha saputo ritagliarsi il suo spazio. Le opzioni per l’ex Primavera del Milan ora sono due: adattarsi a terzino sinistro, ruolo in cui ha già giocato lo scorso anno agli ordini di Mandorlini, e sperare che i rossoneri non acquistino nessuno per coprire quella posizione così che possa candidarsi a vice-De Sciglio; oppure cercare miglior fortuna altrove, magari in una squadra che possa dargli l’occasione di conquistare un posto da titolare. Al momento è più probabile la seconda ipotesi, visto che Albertazzi non sarebbe contentissimo di non avere ancora avuto un’occasione e che in via Aldo Rossi vedrebbero di buon occhio una – seppur minima – plusvalenza.
FONTE: CanaleMilan.it
RASSEGNA STAMPA
Corriere di Bologna: "Tutti gli occhi su Cacia, se c'è batta un colpo"
15.11.2014 08.13 di Marco Frattino
"Tutti gli occhi su Cacia: se c'è batta un colpo". Il Corriere di Bologna titola così nelle proprie pagine sportive, facendo il punto sul bomber classe '83 che ha finora realizzato soltanto tre gol nel campionato di Serie B con la maglia del Bologna. I felsinei saranno impegnati questa sera al Dall'Ara contro il Brescia in occasione del 14° turno del torneo cadetto, per l'ex Verona può essere l'occasione giusta per tornare alla rete che manca dallo scorso 18 ottobre.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
16.11.2014
Italia-Croazia termina 1-1 Lancio di petardi e fumogeni
Il frame della diretta della partita tratto da RaiSport mostra ilfitto lancio di petardi da parte degli ultras croati La partita Italia-Croazia per la qualificazione ai Campionati Europei 2016 si è conclusa con il risultato di 1-1. Per l’Italia ha segnato Candreva all’11" del primo tempo. Per la Croazia il gol è stato di Perisic, quattro minuti dopo. C’è stata un’interruzione nel secondo tempo dovuta al lancio di petardi e fumogeni. L’arbitro Kuipers, che aveva provato a far riprendere il gioco, ha mandato Italia e Croazia negli spogliatoi dopo che è continuato un fitto lancio di petardi e fumogeni da parte dei supporter croati, nei confronti dei quali la polizia ha effettuato delle cariche. La partita è stata sospesa per 15 minuti, poi è ripresa.
FONTE: LArena.it