Abbonamenti stagione 2014-15: Superata quota 12.000! Primavera in ritiro dal 23 Luglio, una settimana a Verona poi a Racines con la prima squadra... Novità nello staff dirigenziale: Francesco BARRESI assume la carica di Assistente alla Direzione Generale
LA PRIMAVERA SI RITROVERÀ IL 23 LUGLIO, una settimana di allenamenti a Verona e poi si unirà alla prima squadra nel ritiro di Racines...
NOVITÀ NELLO STAFF DIRIGENZIALE: Francesco Barresi, ormai ex responsabile del settore giovanile del Napoli, lascia il club partenopeo e approda all’Hellas Verona dove assume la carica di Assistente alla Direzione Generale condotta peraltro egregiamente da Giovanni GARDINI...
MERCATO: PESCARA in pressing sul VERONA: Vuole 'Pippo' DE COL che tanto bene ha fatto al LANCIANO nella passata stagione.
Sfuma definitivamente l'ecuadoregno Jefferson MONTERO che giocherà in Premier League con lo SWANSEA, molto vicini invece COMPPER e LAZZARI dalla FIORENTINA che stà cercando di sfoltire la rosa...
Per la fascia destra della difesa spunta il nome del 32enne ZACCARDO di proprietà MILAN che ha già detto di no ai turchi del BALIKESIRSPOR e al CESENA ma il nodo potrebbe essere, al solito, l'ingaggio del giocatore... Per CIRIGLIANO non è detta l'ultima: Il RIVER PLATE aveva fatto 'orecchie da mercante' alla richiesta di sconto promulgata dal VERONA ma, dopo l'inizio di preparazione con la squadra, el Jefecito non è partito per la tournèe negli USA e la ragione, secondo TGGialloBlu.it, potrebbe essere nel ripensamento del team argentino su quanto proposto dalla società di via Belgio.
Secondo quanto riporta l'esperto di mercato Di Marzio sul proprio sito VERONA, UDINESE e VARESE sarebbero molto interessate al 19enne danese DESLER tra i più cristallini giovani talenti del calcio scandinavo in uscita dall'ODENSE BOLDKLUB.
PALERMO e HELLAS, MARRONE nel mirino: Il 24enne centrocampista reduce da una buona stagione col SASSUOLO è stato riscattato completamente dalla JUVE ma non rimarrà in bianconero, siciliani e scaligeri sembrano contendersi un altro giocatore dopo il costaricano RUIZ.
Proposto anche all'HELLAS il centrocampista classe '93 Robin QUAISON dell'AIK SOLNA, su di lui anche PALERMO e AJAX...
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VITA DA EX: PARMA e CAGLIARI sul 33enne terzino sinistro Andrea DOSSENA appena svincolatosi dal SUNDERLAND...
MONDO DEL CALCIO IN LUTTO per la scomparsa di Alfredo DI STEFANO ex stella del REAL MADRID anni '50 e '60 considerato da alcuni più forte anche di PELÈ!
SERIE A: Clamoroso al CEO l'addio del diesse SARTORI in carica dal 1992! Lo sostituirà Luca NEMBER da un anno vice dell'ex Direttore Sportivo... Restyling del logo per l'INTER: Via la stella!
TENNIS: La coppia femminile ERRANI-VINCI sbanca Wimledon! È la prima volta che, a livello pofessionistico, delle italiane vincono al prestigiosissimo torneo inglese... DJOKOVIC trionfa su FEDERER nel singolare maschile
FORMULA 1: FERRARI disastrose a Silverstone! Partiranno dalla 19^ e 20^ posizione dopo essere uscite in Q1; pole alla MERCEDES di ROSBERG...
MONDIALI: Alla GERMANIA basta un gol di HUMMELS per spennare i 'Galletti'! FRANCIA mai in partita... Il BRASILE supera la COLOMBIA ma in semifinale non avrà lo squalificato THIAGO SILVA in difesa ma sopratutto l'infortunato NEYMAR: Il fuoriclasse verdeoro ne avrà almeno per un mese, per lui torneo finito. L'altra semifinale vedrà opporsi l'ARGENTINA, che ha battuto il BELGIO in una gara noiosa in cui l'unico sprazzo degno di nota è stato il fulmineo gol di HIGUAIN nei primi minuti di gara, all'OLANDA che ha battuto il COSTARICA solo ai rigori grazie alla mossa di VAN GAAL che ha inserito lo specialista pararigori KRUL...
Francesco Barresi lascia il Napoli e passa all’Hellas Verona
lug 4, 2014 20:15
Francesco Barresi, fino ad ora responsabile del settore giovanile del Napoli, lascia gli azzurri e approda all’ Hellas Verona. L’ormai ex dirigente azzurro sarà, come testimonia anche la foto apparsa sul sito ufficiale del Verona, assistente alla Direzione Generale del club scaligero.
FONTE: SerieBNews.com
Abbonamenti 2014-15: siamo in 12.060!
Postata il 05/07/2014 alle ore 14:00
Verona - Siamo in 12.060. Si è chiusa con questo dato da record la fase riservata ai vecchi abbonati della Campagna Abbonamenti 2014-15 "Dedicato alle persone che l'hanno fatto". Da lunedì 7 luglio al via la vendita libera. I tifosi che vorranno acquistare la propria tessera, potranno farlo presso il Box 1 dello stadio Bentegodi.
Primavera: 23 luglio c'è il raduno
Postata il 04/07/2014 alle ore 18:00
Verona - Il 23 luglio si ritroverà a Verona la Primaverà gialloblù, guidata dal confermato allenatore Massimo Pavanel. Una settimana di allenamenti in città, prima della partenza del 30 luglio per il ritiro di 11 giorni a Racines, dove la squadra alloggerà presso il Pulvererhof Hotel.
IL PROGRAMMA
23 luglio: raduno a Verona
Dal 23 al 30 luglio: allenamenti a Verona
Dal 30 luglio al 9 agosto: ritiro a Racines presso il Pulvererhof Hotel
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX: PARMA e CAGLIARI sul 33enne terzino sinistro Andrea DOSSENA appena svincolatosi dal SUNDERLAND...
MONDO DEL CALCIO IN LUTTO per la scomparsa di Alfredo DI STEFANO ex stella del REAL MADRID anni '50 e '60 considerato da alcuni più forte anche di PELÈ!
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DEL GRANDE REAL AVEVA 88 ANNI
Lunedì 7 Luglio 2014
MADRID - Alfredo Di Stefano, considerato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, è morto nel pomeriggio all'età di 88 anni. La stella del Grande Real degli anni '50 e '60 era ricoverato in ospedale dopo un arresto cardiaco da sabato scorso.
La «saeta rubia» ha smesso di correre, Alfredo Di Stefano è morto oggi due giorni dopo essere stato colto da infarto. Al di là dei numeri (1 Coppa America appena ventenne, 8 volte campione di Spagna col Real, 5 Coppe dei Campioni consecutive sempre con le «merengues» e segnando in tutte le finali, 2 Palloni d'oro), la Storia lo ricorderà come una leggenda e comunque tra i più grandi di sempre. Molti di quelli che lo hanno visto giocare, infatti, sono pronti a giurare che la sua grandezza fosse addirittura superiore a quella di Pelè e Maradona. La classifica rimane arbitraria e comunque impossibile da stilare, certo è che la 'saeta rubià è stato il primo giocatore universale.
Di Stefano, scomparso all'età di 88 anni, era nato a Buenos Aires: ma fu in Spagna, nel Real Madrid, che ha scritto pagine indelebili del calcio mondiale. Per uno scherzo del destino, Di Stefano era destinato a vestire la maglia del Barcellona, ma fu dirottato nella capitale spagnola da un intervento diretto del Caudillo Franco. Da più di un addetto ai lavori era considerato il più forte di tutti i tempi con buona pace di Pelè e Maradona. Fu soprannominato la «saetta bionda» perchè spaziando in ogni parte del campo era capace di salvare la sua porta dal gol per infilare poi subito la palla nella porta avversaria, raggiunta con una delle sue discese travolgenti che gli portarono appunto il soprannome di «saeta rubia». In più, aveva una caratteristica unica per quei tempi: un attaccante di pura classe che aiutava la difesa, impostava l'azione e andava in gol. Il tutto ad una velocità sconosciuta per quei tempi, quando il calcio si muoveva ancora al rallentatore. Insomma, un leader per classe, carisma e per quell'innato senso di superiorità, proprio di un altro argentino che trent'anni dopo gli avrebbe rubato la scena. Dopo un inizio di carriera nell'argentino River Plate e nei Millionarios di Bogotà, contribuì poi in maniera determinante ai successi del Real Madrid dal 1953 al 1964. Eletto Pallone d'oro due volte (1957 e 1959), Di Stefano aveva realizzato 49 gol in 58 partite di Coppa Campioni (l'attuale Champions League) che aveva vinto cinque volte consecutive con il Real (1956-60), mentre era stato otto volte campione di Spagna.
INTER CAMBIA LOGO ED ELIMINA LA STELLA:
"PIÙ MODERNO E CON DIMENSIONI EQUILIBRATE"
Lunedì 7 Luglio 2014
MILANO - Restyling per l'Inter che oltre a pensare a cambiamenti nella squadra cambia il logo della società.
L'Inter rinnova il proprio logo e fa sparire la stella. La società nerazzurra presenta il «nuovo look» che sarà presente ovunque: dal sito web, alla prima squadra. Dal settore giovanile fino ai pullman. Il logo è stato ridisegnato mantenendo evidente la sua origine dal logo del 1908 tornato in uso negli ultimi anni. Il crest è stato modernizzato lavorando su tutti i dettagli: le linee del monogramma semplificate, il numero dei cerchi che lo circondano ridotto e le dimensioni equilibrate per una migliore diffusione e riconoscibilità.
Non c'è più la stella che attestava la conquista di almeno 10 scudetti: «La stella è stata riportata al suo significato di segnalazione di scudetti vinti e riamane obbligatoria solo sulla maglia», si legge sul sito del club. Eliminate anche le scritte cancelleresche che accompagnavano la società.
DJOKOVIC TRIONFA A WIMBLEDON:
FEDERER BATTUTO AL QUINTO SET
Domenica 6 Luglio 2014
di Marco Lobasso
ROMA - Re Federer che abdica dopo una partita quasi perfetta, toglie la scena anche a un vincitore come Novak Djokovic. Succede così a Wimbledon, al termine di una delle più belle finali di sempre: 5 set, 4 ore di lotta: Djokovic, 27 anni, che batte Federer, 33 anni, 6-7 (7) 6-4 7-6 (4) 5-7 6-4. Nell'era Pro, dal '68 a oggi, in 186 tornei del Grande Slam solo 6 volte ha vinto un tennista con più di 32 anni.
Erano tutti con Federer sul centrale londinese: re King è troppo amato. Lotta, rimonta, porta al quinto Djokovic che al momento giusto dimostra di essere campione vero. Il serbo trionfa: 2° Wimbledon e 7° Grande Slam, come McEnroe; uno in più di Edberg e Becker, storici rivali e ieri in tribuna ancora contro: lo svedese coach di Federer e il tedesco di Djoko.
La finale di Wimbledon dura 4 ore e 5 set, grazie alla classe di Federer che non vuole cedere, annulla un match-point al serbo nel 4° e sembra quasi poter vincere l'8° Wimbledon, come nessuno mai. Invece, trionfa la freschezza atletica di un maratoneta del tennis, oggi più che mai tornato imbattibile e nuovo numero 1 del mondo (superato Nadal nel ranking Atp).
«Non so come ho fatto a non perdere la testa dopo il match-point mancato nel quarto set - le parole di Nole al termine della finale -. È una giornata speciale perchè ho sempre sognato di vincere questo torneo, il più prestigioso al mondo. Ci sono riuscito per la seconda volta».
La gioia di Djokovic si specchia con la delusione di Federer, che sognava di staccare Pete Sampras con l'ottavo sigillo all'All England Club. Dovrà attendere almeno altri 12 mesi per provarci: nonostante le 33 primavere ha già detto che ci sarà. Sarà ancora più difficile, ma il Federer visto ieri è ancora fortissimo, con i suoi 29 ace e con le sue accelerazioni folli. Quando non ci sarà più a Wimbledon, e non solo a Wimbledon, lo rimpiangeranno più di qualunque altro campione.
DISASTRO FERRARI A SILVERSTONE FUORI IN Q1
POLE POSITIONE PER LA MERCEDES DI ROSBERG
Sabato 5 Luglio 2014
Nico Rosberg in pole position nel Gp di Gran Bretagna mentre la Ferrari affonda. Il pilota tedesco della Mercedes, alla quarta pole stagionale e all'ottava della carriera, azzecca il giro giusto in extremis. La pioggia concede una tregua, Rosberg scende in pista e ottiene un sorprendente 1'35«766.
Accanto a lui, nella prima fila tutta tedesca, la Red Bull di Sebastian Vettel (1'37»386). Le mutevoli condizioni del tracciato regalano la terza posizione alla McLaren dell'inglese Jenson Button (1'38«200), che sarà affiancato dalla Force India del tedesco Nico Hulkenberg (1'38»329). In terza fila la McLaren del danese Kevin Magnussen (1'38«417) e la Mercedes di Lewis Hamilton (1'39»232).
L'inglese rientra ai box convinto di aver conquistato la pole position e non si accorge che il terzo settore della pista consente recuperi prodigiosi. Alla fine, si ritrova confinato in sesta posizione, davanti alla Force India del messicano Sergio Perez e alla Red Bull dell'australiano Daniel Ricciardo. A completare la top ten sono le Toro Rosso del russo Daniil Kvyat e del francese Jean-Eric Vergne.
Le bizze del meteo spiegano solo in parte l'ennesimo flop della Ferrari. La giornata di Fernando Alonso e di Kimi Raikkonen si chiude con la mesta eliminazione nel Q1, che costringe le rosse zoppicanti a scattare dalla 19a e dalla 20a piazza, in penultima fila. I driver del Cavallino scendono in pista in ritardo rispetto alla concorrenza, ottenendo tempi mediocri. Quando bisognerebbe accelerare per approdare al Q2, le
condizioni del tracciato peggiorano ulteriormente e con gli pneumatici slick diventa impossibile recuperare. Alonso si congeda mestamente con un testa-coda, Raikkonen si accoda: domani bisognerà rimontare per conquistare qualche punticino iridato.
Argentina-Belgio 1-0, decide Higuain: l'Albiceleste vola in semifinale
BRASILIA - Soffrendo fino alla fine, ma col cinismo tipico delle grandi squadre, l'Argentina rispedisce all'inferno i 'diavoli rossì del Belgio e taglia il traguardo delle semifinali mondiali dove aspetta la vincente di Olanda-Costarica. Lo fa nel giorno in cui il suo solista più atteso, Leo Messi, resta a secco: con la 'Pulcè per una volta a digiuno, ci pensa il Pipita Higuain a togliere le castagne dal fuoco ai sudamericani con una giocata che è un mix di abilità e opportunismo. La migliore risposta a chi negli ultimi giorni ha montato il caso di una squadra Messi-dipendente.
Il Belgio delle giovani promesse, al dunque, si mostra immaturo non demeritando ma confermandosi poco concreto in fase realizzativa. Argentina con la novità Biglia al centro del campo e con Basanta al posto dello squalificato Rojo sulla sinistra mentre sul fronte belga Wilmots spiazza tutti lasciando fuori Mertens per dare spazio a Mirallas e riproponendo Origi al centro dell'attacco e non Lukaku grande protagonista negli ottavi. È l'Argentina a dare subito l'impressione di voler fare la partita e Di Maria ci prova dalla distanza: è il prologo al gol che arriva un minuto dopo, all'8', tanto bello quanto viziato dal caso. Lo sigla il 'Pipità Higuain, fin qui uno degli oggetti misteriosi del Mondiale, fortunato nell'approfittare di un rimpallo sul passaggio di Zabaleta. Una deviazione benedetta che aggiusta la palla sul destro del puntero argentino, che è un fulmine a coordinarsi e a colpire in mezza girata indirizzando la palla a mezza altezza nell'angolino più lontano grazie a un beffardo effetto a uscire.
Il Belgio si mette a ruminare il suo gioco fatto di trame e di passaggi ma senza rendersi mai effettivamente pericoloso, mentre i sudamericani affidano al Pocho Lavezzi il compito di colpire in contropiede, specie dopo aver perso Di Maria per un problema al polpaccio. Con Hazard che cerca spazi che non trova, per i 'diavoli rossì è De Bruyne a provarci dalla distanza con Romero che respinge a pugni uniti. Ma la prima e unica vera occasione del primo tempo il Belgio la confeziona sul finire della frazione quando Mirallas gira di testa dal centro dell'area sul cross di Vertonghen lambendo il palo. Senza squilli il primo tempo di Messi: la Pulce ha la palla buona su calcio da fermo, ma tira alto sulla traversa.
La ripresa comincia con l'Argentina che prova a chiudere in contropiede: è ancora Higuain, con un'azione personale, ad involarsi verso la porta. Il suo tiro, a Courtois battuto, scheggia la traversa. Sabella, che segue la scena dalla panchina, segue la traiettoria lasciandosi cadere all'indietro tra le braccia dei suoi assistenti. Wilmots capisce che deve rischiare e rivede le scelte iniziali: dentro Mertens e Lukaku per Origi e Mirallas. Il Belgio ne beneficia e si rende pericoloso in più circostanze con Fellaini (colpo di testa alto ancora su un cross di Vertonhghen) e con De Bruyne sul cui cross per poco Garay non fa la frittata.
Messi si fa ipnotizzare da Courtois fallendo il 2-0, ma è Lukaku, a un minuto dallo scadere dei cinque di recupero concessi da Rizzoli, ad avere sul sinistro la palla del pareggio: ma il suo tiro-cross strozzato libera l'urlo represso in gola dei tanti argentini presenti allo stadio. In semifinale ci va l'Argentina, che non è più solo l'Argentina di Messi.
FONTE: Leggo.it
06.07.2014 L'Olanda va in semifinale contro l'Argentina
L'Olanda guadagna la semifinale dei Mondiali contro l'Argentina grazie al suo allenatore. E' la fine dei tempi supplementari.
L'allenatore olandese fa entrare il secondo portiere Tim Krul all'ultimo minuto dei tempi supplementari. Cillessen esce, Krul entra appena in tempo per mettersi all'opera in occasione dei tiri dal dischetto: para i penalty di Ruiz e Umana e regala ai suoi la semifinale contro Messi.
05.07.2014 Doppio, Errani-Vinci sul trono di Wimbledon
Sara Errani e Roberta Vinci sul trono di Wimbledon. La coppia azzurra, finalista per la prima volta al Championships ha vinto la finale di doppio contro la coppia Babos-Mladenovic 6-1 6-3. Sono le prime italiane a livello professionistico a vincere nel tempio del tennis.
05.07.2014 Il Brasile in semifinale
Mondiale finito per Neymar
Battendo la Colombia 2-1 a Fortaleza, il Brasile si è qualificato per le semifinali dei Mondiali dove affronterà, martedì 8 luglio a Belo Horizonte, la Germania. Per il Brasile sono andati a segno Thiago Silva al 7’ del primo tempo e David Luiz al 24’ del secondo tempo. Di Rodriguez su rigore, al 35’ della ripresa, il gol del definitivo 2-1.
Ma il Mondiale è finito per Neymar. L’asso del Brasile, trasportato in un ospedale di Fortaleza dopo l’infortunio contro la Colombia, è stato sottoposto a esami che hanno evidenziato la frattura della terza vertebra lombare. Per lui la prognosi è di almeno un mese di stop e ora dovrà portare un busto, secondo Rodrigo Lasmar, uno dei medici della Cbf.
04.07.2014 Mondiali, la Germania vola in semifinale
La Germania vola in semifinale. Si chiude 0-1 la sfida con la Francia grazie al decisivo gol di Hummels che scivola in area in anticipo su Benzema, dopo un assist dal fondo di Griezmann, e mette in rete.
FONTE: LArena.it
A.C. ChievoVerona: Luca Nember direttore sportivo
Lun, 07/07/2014 - 13:16
L’A.C. ChievoVerona comunica che il presidente Luca Campedelli d’accordo con il direttore Giovanni Sartori ha nominato Luca Nember direttore sportivo della società.
Al ChievoVerona dall’1 luglio 2013, Nember è stato uno stretto collaboratore di Sartori durante tutti gli ultimi dodici mesi.
A Nember va un grande in bocca al lupo da parte di tutta la società per il lavoro da svolgere.
Grazie Giovanni
Lun, 07/07/2014 - 09:22
Le parole non sono sufficienti per spiegare quanto tu sia stato importante e fondamentale per me. Non è un addio ma un arrivederci. A presto.
Luca Campedelli
FONTE: ChievoVerona.it
ESCLUSIVA TMW - Addio Sartori-Chievo: i motivi della separazione
07.07.2014 10.44 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Fonte: a cura di @RaffaellaBon
Hanno colto un po' tutti di sorpresa le dimissioni di Giovanni Sartori da direttore sportivo del Chievo Verona. Secondo quanto appreso in questi minuti dalla redazione di Tuttomercatoweb.com tale decisione è maturata dalla necessità del dirigente di un periodo di riposo dopo oltre trent'anni di lavoro in ambito clivense. Nessuna altra motivazione, dunque, alla base dell'addio al Chievo da parte di Sartori: una separazione che in molti sperano possa finire al più presto.
SERIE A UFFICIALE: Chievo Verona, Sartori si è dimesso
07.07.2014 10.10 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Giovanni Sartori non è più il direttore sportivo del Chievo Verona. Sul sito del club clivense le parole del patron Luca Campedelli a salutare lo storico dirigente: "Le parole non sono sufficienti per spiegare quanto tu sia stato importante e fondamentale per me. Non è un addio ma un arrivederci. A presto". Sartori lascia l'incarico dopo oltre dodici anni.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
18:33 | 07/07 Indiscrezione - Parma e Cagliari: piace lo svincolato Dossena, ma nessuna trattativa in corso
CALCIOMERCATO SUNDERLAND DOSSENA - Dopo la bellissima esperienza trascorsa con la casacca del Napoli, formazione con la quale ha sollevato la Coppa Italia nella stagione 2011/2012, il laterale sinistro Andrea Dossena si è trasferito la scorsa estate al Sunderland, club di Premier League. Voluto fortemente da Paolo Di Canio, Dossena non è riuscito a trovare continuità con i Black Cats, anche a causa dell'avvicendamento in panchina tra l'ex Lazio e Gus Poyet, tecnico che gli ha preferito lo spagnolo Marcos Alonso. Il suo contratto con i biancorossi è scaduto lo scorso 30 giugno, ed attualmente il classe 1981 di Lodi è svincolato.
LA SITUAZIONE - Negli ultimi giorni il suo nome è stato accostato a diversi club di Serie A. Secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, Parma e Cagliari sono sulle tracce dell'esterno cresciuto nell'Hellas Verona ma al momento non è in corso alcuna trattativa: i due club della massima serie infatti stanno monitorando la situazione, viste le caratteristiche tecnico-tattiche di Dossena, che potrebbero tornare comodo ad entrambi i club. Si attendono aggiornamenti dunque, Dossena potrebbe tornare protagonista in Serie A.
by Massimo Balsamo
FONTE: CalcioNews24.com
07.07.2014 Morto Alfredo di Stefano, leggenda del calcio
È morto Alfredo di Stefano, 88 anni, la leggenda del calcio. Lo annunciano i siti spagnoli. Di Stefano, presidente onorario del Real Madrid, era stato ricoverato in condizioni critiche sabato scorso all’ospedale Maranon di Madrid, dopo un arresto cardiaco nei pressi dello stadio Santiago Bernabeu. Aveva appena finito di cenare con la famiglia. Una unità di soccorso accorsa sul posto aveva praticato immediatamente la rianimazione cardiopolmonare, e dopo circa 18 minuti il cuore di Di Stefano era ripartito. L’ex stella delle merengue soffriva di problemi cardiaci dal 2005(anno in cui gli è stato applicato un pacemaker), e anche lo scorso anno aveva avuto un infarto.
FONTE: LArena.it
#VeronaMilan Noslin
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8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
Prossima partita
Lunedì 1 Aprile ore 15:00 (Sky Sport/DAZN)
VS
Serie A 30ª Giornata
Classifica
Serie A 2023-2024
Inter
76
Milan
62
Juventus
59
Bologna
54
Roma
51
Atalanta
47*
Napoli
45
Fiorentina
43*
Lazio
43
Monza
42
Torino
41
Genoa
34
Lecce
28
Udinese
27
Hellas Verona
26
Cagliari
26
Empoli
25
Frosinone
24
Sassuolo
23
Salernitana
14
* Atalanta e Fiorentina una partita in meno
Ultima partita
Domenica 17 Marzo ore 15:00 (DAZN)
1-3
Serie A 29ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.