LAZIO-VERONA + - =
...A 270 minuti + recupero dalla conclusione della Serie A '13-'14, la prossima gara che attende gli scaligeri all'Olimpico è un classico dentro-fuori diretto per un solo posto in Europa: L'INTER quinta a +5 sulle più vicine inseguitrici (a loro volta 'tampinate' ad un solo punto da PARMA e MILAN) può ormai considerarsi qualificata per il torneo continentale 'di consolazione' che sarebbe invece per l'HELLAS una sorta di miracolo considerate le premesse fornite sulla carta da una neopromossa il cui primo e unico obiettivo doveva essere la salvezza...
Meglio così! E pazienza caso mai gli scaligeri dovessero sorbirsi trasferte in capo al mondo e mettere a rischio le loro prestazioni in campionato: Rivedere le casacche gialloblù sui palcoscenici europei sarebbe per quelli della mia generazione (cresciuti a pane e calcio anni '80) qualcosa di molto vicino ad un commovente amarcord senza considerare cosa rappresenterebbe per le generazioni venute un po' dopo che mai avevano visto il VERONA in A!
Crederci è d'obbligo, tanto più che contro i biancazzurri di Roma basterebbe anche un pari grazie alla classifica avulsa dopo la grande vittoria ottenuta all'andata (4 a 1 al 'Binti' il 22 DIcembre scorso) anche se poi c'è sempre la questione TORINO che invece è davanti ma, come ha ricordato giustamente anche MORAS, non resta che giocarsi ogni partita a mente sgombra per fare poi i calcoli alla fine: Certo... Più facile a dirsi che a farsi (e non solo per noi tifosi).
LAZIO ed HELLAS sono appaiate come detto a quota 51 ed entrambe hanno perso una sola partita delle ultime cinque disputate in campionato (il VERONA contro la sontuosa FIORENTINA di MONTELLA, le aquile contro il super-NAPOLI di HIGUAIN e CALLEJON), segno che le compagini sono in salute e pronte a sprintare a tutta velocità verso la fine.
Favoriti sono senz'altro i padroni di casa sia perchè giocano tra le mura amiche sia perchè le statistiche dicono che i biancazzurri hanno vinto ben 10 delle 19 gare nella massima serie all'Olimpico contro gli scaligeri (6 i pareggi, 3 le scofitte).
L'ultimo match si disputò il 21 Aprile di 12 anni fa e fu un festival di gol con la LAZIO che ne fece 5 (doppietta di STANKOVIC e gol di STAM, CRESPO e Claudio LOPEZ) ma ne subì ben 4 da FRICK, 'SuperMike' COSSATO, Leo COLUCCI ed ADAILTON
Per trovare invece l'ultima vittoria del VERONA bisogna tornare indietro di quasi 30 anni ma era il 16 dicembre 1984 quando poi l'HELLAS di BAGNOLI avrebbe conquistato lo storico tricolore (prima e unica volta per una provinciale nel torneo a girone unico).
QUI ROMA
Buone notizie per l'ex tecnico del VERONA REJA: Tutti i giocatori vittime di infortunio hanno recuperato e svolto l'allenamento insieme al gruppo rientrano quindi KLOSE, MARCHETTI, POSTIGA e i difensori KONKO, DIAS e BIAVA.
Rientro anche per NOVARETTI e RADU dopo il turno di squalifica.
Convocati
Niente da fare per il portiere MARCHETTI che deve attendere almeno un'altra gara...
Portieri - Berisha, Strakosha, Guerrieri.
Difensori - Biava, Dias, Konko, Ciani, Novaretti, Pereirinha, Cana, Radu.
Centrocampisti - Ledesma, Onazi, Mauri, Candreva, Lulic, Gonzalez, Biglia, Felipe Anderson.
Attaccanti -Klose, Perea, Keita, Kakuta.
Probabile formazione
4-3-1-2 con Berisha; Konko-Biava-Cana-Radu; Onazi-Ledesma-Lulic; Mauri; Candreva-Keita.
QUI VERONA
Con DONATI ai box sino a fine stagione sono le 'spine' ROMULO ed ITURBE a tenere in apprensione i tifosi scaligeri; il brasiliano cerca di preservarsi per la probabile chiamata azzurra ai Mondiali ma, tra un sogno e l'altro, potrebbe pure concentrarsi sulla realtà che al momento si chiama VERONA! Sopratutto se il paraguayano naturalizzato argentino non recupererà: Chiaro che 'regalando' due pedine così agli avversari tutto potrebbe farsi maledettamente più difficile per le ambizioni scaligeri...
Convocati
ITURBE c'è anche se difficilmente scenderà in campo... Oltre a DONATI e MARTINHO a casa anche JANKOVIC e capitan MAIETTA!
Portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 98 Borra.
Difensori: 29 Cacciatore, 18 Moras, 25 Marques, 4 Pillud, 33 Agostini, 3 Albertazzi, 23 Gonzalez.
Centrocampisti: 30 Donadel, 7 Marquinho, 14 Cirigliano, 10 Hallfredsson, 17 Donsah, 26 Sala, 2 Romulo.
Attaccanti: 8 Cacia, 9 Toni, 15 Iturbe, 19 Rabusic, 21 Gomez Taleb.
Probabile formazione
4-3-3 con Rafael; Pillud-Marques-Moras-Albertazzi; Romulo-Donadel-Halfredsson; Gomez-Toni-Marquinho.
Meglio così! E pazienza caso mai gli scaligeri dovessero sorbirsi trasferte in capo al mondo e mettere a rischio le loro prestazioni in campionato: Rivedere le casacche gialloblù sui palcoscenici europei sarebbe per quelli della mia generazione (cresciuti a pane e calcio anni '80) qualcosa di molto vicino ad un commovente amarcord senza considerare cosa rappresenterebbe per le generazioni venute un po' dopo che mai avevano visto il VERONA in A!
Crederci è d'obbligo, tanto più che contro i biancazzurri di Roma basterebbe anche un pari grazie alla classifica avulsa dopo la grande vittoria ottenuta all'andata (4 a 1 al 'Binti' il 22 DIcembre scorso) anche se poi c'è sempre la questione TORINO che invece è davanti ma, come ha ricordato giustamente anche MORAS, non resta che giocarsi ogni partita a mente sgombra per fare poi i calcoli alla fine: Certo... Più facile a dirsi che a farsi (e non solo per noi tifosi).
Lazio 5-4 Verona: Lo scoppiettante risultato del 21 Aprile 2002 |
LAZIO ed HELLAS sono appaiate come detto a quota 51 ed entrambe hanno perso una sola partita delle ultime cinque disputate in campionato (il VERONA contro la sontuosa FIORENTINA di MONTELLA, le aquile contro il super-NAPOLI di HIGUAIN e CALLEJON), segno che le compagini sono in salute e pronte a sprintare a tutta velocità verso la fine.
Favoriti sono senz'altro i padroni di casa sia perchè giocano tra le mura amiche sia perchè le statistiche dicono che i biancazzurri hanno vinto ben 10 delle 19 gare nella massima serie all'Olimpico contro gli scaligeri (6 i pareggi, 3 le scofitte).
L'ultimo match si disputò il 21 Aprile di 12 anni fa e fu un festival di gol con la LAZIO che ne fece 5 (doppietta di STANKOVIC e gol di STAM, CRESPO e Claudio LOPEZ) ma ne subì ben 4 da FRICK, 'SuperMike' COSSATO, Leo COLUCCI ed ADAILTON
Per trovare invece l'ultima vittoria del VERONA bisogna tornare indietro di quasi 30 anni ma era il 16 dicembre 1984 quando poi l'HELLAS di BAGNOLI avrebbe conquistato lo storico tricolore (prima e unica volta per una provinciale nel torneo a girone unico).
VERONA 4-1 LAZIO: Gli highlights & le immagini del 22 Dicembre scorso... |
QUI ROMA
Buone notizie per l'ex tecnico del VERONA REJA: Tutti i giocatori vittime di infortunio hanno recuperato e svolto l'allenamento insieme al gruppo rientrano quindi KLOSE, MARCHETTI, POSTIGA e i difensori KONKO, DIAS e BIAVA.
Rientro anche per NOVARETTI e RADU dopo il turno di squalifica.
Convocati
Niente da fare per il portiere MARCHETTI che deve attendere almeno un'altra gara...
Portieri - Berisha, Strakosha, Guerrieri.
Difensori - Biava, Dias, Konko, Ciani, Novaretti, Pereirinha, Cana, Radu.
Centrocampisti - Ledesma, Onazi, Mauri, Candreva, Lulic, Gonzalez, Biglia, Felipe Anderson.
Attaccanti -Klose, Perea, Keita, Kakuta.
Probabile formazione
4-3-1-2 con Berisha; Konko-Biava-Cana-Radu; Onazi-Ledesma-Lulic; Mauri; Candreva-Keita.
3 maggio 2014 - Andrea Mandorlini |
QUI VERONA
Con DONATI ai box sino a fine stagione sono le 'spine' ROMULO ed ITURBE a tenere in apprensione i tifosi scaligeri; il brasiliano cerca di preservarsi per la probabile chiamata azzurra ai Mondiali ma, tra un sogno e l'altro, potrebbe pure concentrarsi sulla realtà che al momento si chiama VERONA! Sopratutto se il paraguayano naturalizzato argentino non recupererà: Chiaro che 'regalando' due pedine così agli avversari tutto potrebbe farsi maledettamente più difficile per le ambizioni scaligeri...
Convocati
ITURBE c'è anche se difficilmente scenderà in campo... Oltre a DONATI e MARTINHO a casa anche JANKOVIC e capitan MAIETTA!
Portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 98 Borra.
Difensori: 29 Cacciatore, 18 Moras, 25 Marques, 4 Pillud, 33 Agostini, 3 Albertazzi, 23 Gonzalez.
Centrocampisti: 30 Donadel, 7 Marquinho, 14 Cirigliano, 10 Hallfredsson, 17 Donsah, 26 Sala, 2 Romulo.
Attaccanti: 8 Cacia, 9 Toni, 15 Iturbe, 19 Rabusic, 21 Gomez Taleb.
Probabile formazione
4-3-3 con Rafael; Pillud-Marques-Moras-Albertazzi; Romulo-Donadel-Halfredsson; Gomez-Toni-Marquinho.
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DICONO + - =
Mister REJA «Non è l’ultima spiaggia, ma è una partita determinante. Siamo in leggero ritardo, ci manca qualche punticino, ma ce la possiamo fare. Siamo in cinque, lottiamo tutti per un posto in Europa, ma ora tocca a noi. Toni? L’ho lanciato io in A a Vicenza. Il rinnovo di Klose? E' un personaggio straordinario, aveva anche altre possibilità estere, ma crede in questo progetto, ha capito che qui si lavora seriamente. Gli scontri per la finale di Coppa Italia? Dispiace, ma ora bisogna agire, qui le leggi non vengono rispettate» CalcioNews24.com
Sandro Solinas autore del libro Stadi d’Italia «Sarà una partita suggestiva quella contro l'Hellas, mancava da troppi anni. Gli scaligeri rappresentano un’oasi felice del calcio, con una Curva sempre piena anche in Serie B. Mi fanno piacere gli ottimi risultati positivi di quest'anno, considerando anche l’amicizia con i tifosi della Lazio. Toni? È sempre più sorprendente, anche se non so che riuscirà ad arrivare al Mondiale. Ha trovato un ambiente ideale, certi numeri non possono essere una casualità» HellasNews24.com
Il doppio ex ODDO «Chi rischia di più? La Lazio. senza dubbio. Perché il Verona è partito per salvarsi e ora si trova a competere per l'Europa League, quindi gioca con tranquillità e spensieratezza, ed è pericoloso. Dalla loro i biancocelesti hanno il maggior tasso tecnico e diverse individualità, ma a volte non bastano per vincere» TuttoMercatoWeb.com
Stefano Borghi telecronista di Fox Sports Italia «Contro il Verona mi aspetto una partita combattuta. La Lazio ha già faticato col Torino, che come ritmi è una formazione simile all’Hellas. Per i biancocelesti c’è la piena consapevolezza di non poter sbagliare, visto che è una gara da dentro o fuori» HellasNews24.com
MANDORLINI2 sulla gara di Lunedì «Gli assenti? Sicuramente Donati. Non ci saranno nemmeno Martinho e Cacia. Romulo invece si è aggregato alla squadra e quindi torna a disposizione. Per Iturbe bisogna avere pazienza, perché mancano ancora due giorni. Finora non si è mai allenato con la squadra e senza allenamenti non verrà con noi a Roma. Nell’ultima seduta è migliorato molto, proveremo ad inserirlo gradualmente con la squadra e nella rifinitura faremo le ultime valutazioni del caso. Purtroppo con le sue qualità sarà sempre destinato a subire diversi colpi, ti ruba sempre il tempo della giocata. Certo questa non deve diventare una scusa per essere sistematicamente massacrato. La cosa che mi rende più felice è la sua crescita, è migliorato tantissimo. Partita fondamentale? Sicuramente è molto importante ma ci sono ancora tanti risultati disponibili, perché l’Europa riguarda anche altre squadre. Giochiamo con un gruppo che sta bene. Però nelle 3 finali che rimangono possiamo giocarci qualcosa di grande. Vincere sarebbe ottimale. La rivale più agguerrita? Non me lo sono mai chiesto. Dobbiamo concentrarci solo sulla nostra corsa, cercando di fare più punti possibili, i conti li faremo alla fine. Parlare di rivali è complicato, tutte abbiamo le stesse possibilità, a parte forse chi ha qualche punto in meno in questa corsa finale. Come sta la squadra? Mancano ancora 2 giorni, ma tutti sanno che il momento è delicato, si percepisce che c’è voglia. Anche gli infortunati stringono i denti per esserci. Iturbe fondamentale? Sicuramente. Però non capisco perché quando si parla, ad esempio, della Roma si sottolinea il gioco e non le individualità, mentre quando si parla del Verona si parla solo di Iturbe. Sta facendo grandi cose perché la squadra lavora bene e lo mette in condizione di esprimersi al massimo. Lazio in forma? Stanno molto meglio dell’andata e adesso hanno recuperato tutta la rosa e poi ha anche rinnovato Klose. Il valore della Lazio è fuori discussione e sappiamo quanto sarà dura, la partita dell’andata è ormai alle spalle. Però anche noi siamo cresciuti e possiamo giocarcela. Siamo la vera sorpresa di questa corsa per l’Europa. Questo probabilmente ci può aiutare a sentire meno la pressione, abbiamo fiducia. Il calo di marzo? Abbiamo perso partite che non dovevamo perdere. Però in Serie A ci sta fare qualche passo falso. L’importante è che siamo tornati a fare punti e stiamo bene, adesso viene il bello. La finale di Coppa Italia? Con il cuore penso a Jorginho, ma tifo per la Fiorentina. Come si affronta la Lazio? Hanno tante scelte e diversi modi di giocare, tecnicamente hanno valori molto alti, anche se la stagione non è stata positiva. Però, nonostante un ambiente avverso e una corsa deficitaria, stanno facendo tanti punti. Riscrivere la storia del Verona? Non pensiamo a quello che sarà. Sarebbe fantastico scrivere altre pagine della storia di questa società. La possibilità c’è ancora e questo è già fantastico. Noi stiamo bene, però lunedì saremo messi a dura prova» HellasVerona.it
MANDORLINI1 «Siamo molto contenti di aver organizzato questa amichevole con il San Zaccaria. I miei figli conoscono i loro dirigenti e sono amici. Gli avevo promesso che se avessero vinto il campionato il premio sarebbe stata questa partita. Hanno vinto e se la sono meritata. Più di mille persone? Siamo felici, è venuta tantissima gente e c’è molto entusiasmo. Credo sia giusto così. La squadra ha fatto grandi cose, adesso speriamo di continuare a inseguire il nostro sogno giocando una grande partita lunedì. Toni? Si è arrabbiato per un fuorigioco, ultimamente gli capita spesso. A parte gli scherzi è stato un buon allenamento, molto positivo. Ci siamo allenati anche stamattina e credo che i ragazzi se la siano presi più per la doppia seduta durante un giorno di festa... Ma va bene così. Per la Lazio sarà come una finale? Per noi sono tutte finali da quando abbiamo giocato con l’Atalanta. Sarà una delle ultime tre. Sappiamo che sarà una sfida complicata, ma non sarà semplice nemmeno per loro» HellasVerona.it
SALA «La Lazio? Sarà una finale sia per noi che per loro, una partita importante per entrambe le squadre. Ci arriviamo con l'entusiamo e con la carica giusta per provare a portare a casa i 3 punti. I tifosi presenti contro il San Zaccaria? Erano in tanti e siamo contenti di questo. Andremo a Roma per fare una grande partita e per fare più punti possibili. La fiducia di Mandorlini? Speriamo che mi faccia giocare lunedì, ma l'importante è che la squadra faccia una grande partita. Io in ballotaggio con Romulo? Ho solo cercato di dare il mio contributo alla squadra, come lo ha fatto lui. Qualunque sia la scelta dell'allenatore, noi la prenderemo bene perché viene prima la squadra. Speravo di mettere in difficoltà Mandorlini, io volevo dimostrare le mie qualità, come tutti. Il gol in amichevole? Speriamo di segnare anche lunedì. Toni al Mondiale? Ha dimostrato tutto sul campo, ha fatto una grande stagione e sarebbe un peccato non vederlo in Brasile. Le scelte le fanno altre persone, lui ci ha aiutato ad essere dove siamo e dobbiamo solo fargli i complimenti» HellasVerona.it
Carlo Pasini responsabile sanitario dell'HELLAS «Nell'ultima partita contro il Catania, Iturbe ha riportato un trauma contusivo che, come conseguenza, ha sviluppato un vasto ematoma sulla coscia sinistra evidenziato da indagini strumentali, grazie ad una risonanza magnetica. In questo momento il calciatore sta già svolgendo la fase rieducativa. E' stato un trauma importante, uno dei tanti subiti da Iturbe in queste ultime partite e in cui si sta assistendo ad una sorta di gioco al massacro. Ora navighiamo a vista, valutiamo le sue condizioni quotidianamente e, di conseguenza, anche la prognosi sarà stabilita di giorno in giorno. Nelle ultime sfide ha subito un trauma anche al ginocchio. Talvolta viene preso di mira e il calciatore deve essere maggiormente tutelato» HellasVerona.it
AGOSTINI «Il nostro momento? Non abbiamo mai lottato per traguardi come l'Europa League. Siamo molto contenti e proveremo a fare il massimo in queste ultime 3 partite, poi vedremo quello che sarà alla fine. Le nostre avversarie per il sesto posto? Sono tutte buonissime squadre, se sono lì significa che hanno dei valori importanti. Ad inizio stagione era impensabile un nostro piazzamento nelle zone alte della classifica, ma abbiamo dimostrato di saperci stare. Cosa posso dare io in questo momento? Sicuramente esperienza. Un calciatore vorrebbe sempre giocare, ma ci sono dei momenti particolari in cui bisogna aiutare tutta la squadra anche dalla panchina. Il nostro segreto? Sicuramente il gruppo, molto unito. C'è un grande mix tra calciatori esperti e ragazzi con grande talento, che avranno un futuro importante. La mia esperienza al Cagliari? Dopo tanti anni fa male cambiare e lasciare una città in cui stavo bene. C'è stata delusione a livello umano, è stato difficile, ma mi sono ripreso tanto. Ho dimostrato a me stesso che potevo ritrovare il mio spazio nella massima serie e di questo ne sono orgoglioso. Quanto c'è di Mandorlini in questo? Arrivato qui mi sono sentito come in una famiglia, mi sono integrato subito ed ho cercato di dare quanto potevo. Per questo ringrazio tutti, dai miei compagni allo staff tecnico. Mandorlini ha tante qualità, che avevano anche miei altri allenatori come Allegri e Ventura. E' un motivatore e preparato a livello tattico. L'immagine simbolo di questa stagione? Non ne ho una in particolare, resta la soddisfazione di aver dimostrato di poter fare qualcosa di grande in questo campionato.Un giudizio su Keita della Lazio? E' gran talento, lo conosco un po' meno di Iturbe ma ha delle qualità straordinarie e sarà un calciatore importante che farà strada. Klose? Per loro è un calciatore importante, ha esperienza e vede la porta. Dovremo stare attenti» HellasVerona.it
Carlo Cavalleri agente di Giorgi CHANTURIA talentuosa mezzala georgiana sulla quale da tempo si è concentrato l'interesse del VERONA «Il Verona è una delle tre/quattro società alla finestra per il calciatore. E' anche una suggestione mediatica derivante dalla possibile cessione di Iturbe da parte degli scaligeri, viste le caratteristiche di Chanturia. Certamente lo seguono, ma ci sono anche il Genoa e l'Udinese. Il ragazzo ha ancora quattro anni di contratto con il Cluj, ma la sua intenzione è quella di approdare in serie A. L'Italia è sempre stata in cima ai suoi pensieri, dunque, se arriverà l'occasione giusta approderà nel nostro campionato» CalcioMercato.it
L'ex diesse scaligero GIBELLINI 'Premierei TONI...' «Verona al sesto posto? Perché no, hanno due giocatori importanti come Toni e Iturbe, con ottimi giocatori come Marquinho, hanno tutte le qualità per ambire a questa posizione. Ci devono provare fino alla fine. Toni al Mondiale? Sta sorprendo tutta Italia, alla sua età fare quello che ha fatto non è semplice né prevedibile. E' uno che si è sempre curato bene, ha una vita normale da atleta. Ci sono atleti che hanno dimostrato come si faccia la professione e come ci si comporta. Balo? Secondo me è finito in un frullatore che va oltre le sue colpe, tutto ciò è enfatizzato, è qualcosa di più grande di lui, chi lo conosce mi dice che non è un bad boy. Purtroppo oggi non è ancora un professionista a tutto tondo come i vari Toni, Del Piero, Pirlo e Buffon. Privarsi di uno come lui ai Mondiali non so se è un bene o uno svantaggio. Io sarei per premiare Toni, ma per me l'Italia deve andare oltre e premiare Destro ed Immobile, giovani forti che hanno dimostrato grandi qualità» TuttoMercatoWeb.com
Mister CAMOLESE sulla 'volata Europa' «Sarà una bella volata, anche perchè ci sono squadre che sono rientrate in corsa sovvertendo la classifica. Adesso si parla più di Lazio, Torino e Verona, rispetto a Parma e Milan, forse perchè sono più determinate. Il Torino avrebbe meritato anche di più, c'è tanta passione come a Roma per la Lazio ed è una squadra da prendere con le pinze perché difficile da affrontare tatticamente» HellasNews24.com
Pierino FANNA ala tornante dello scudetto scaligero «I record sono fatti per essere battuti e migliorati e fa piacere che questo Hellas ci sia riuscito perché vuol dire che ha ritrovato lo spirito che aveva perso ultimamente. Però c'è da dire che oggi è più semplice di una volta visto che si giocano molte più partite. Quando noi facemmo il record si giocavano meno partite e il campionato era a 16 squadre, mentre ora è a 20. Se l'Hellas può centrare l'obiettivo Europa? Secondo me la squadra deve vivere alla giornata senza fare grandi tabelle o programmi e cercare di dare ulteriore senso al suo campionato. Le prossime tre gare saranno tutte molti difficili per l'Hellas che deve inoltre vedersela con squadre che mi sembrano più attrezzate, che ci credono da più tempo e con altre deluse dalla stagione che non vogliono e possono fallire l'obiettivo europeo. Sarà una sfida fra tre o quattro squadre che si deciderà solo all'ultimo. Il gol tolto a Toni? Non capisco la decisione e non riesco a trovare una spiegazione. Negli ultimi anni si sono assegnati dei gol a chi ha tirato con deviazioni molto più nette di quella di Frison e che una volta erano considerate autoreti. Il portiere è un giocatore come gli altri e le sue eventuali deviazioni dovrebbero essere considerate come quelle di un compagno. Se c'è una regola a riguardo non è chiara o andrebbe rivista perché non riesco a trovare una spiegazione alla decisione della Lega su Toni. Quel gol è assolutamente suo» TuttoMercatoWeb.com
Francesco FLACHI, ex attaccante di SAMP e FIORENTINA 'bacchetta' BALOTELLI e lancia TONI «Mario rischia, perché ci sono altri attaccanti che stanno facendo bene, poi le scelte del mister non sono state fatte in un anno, Gilardino non dovrebbe mai esser chiamato visto il paragone a livello di gol con Cerci, Immobile e Toni. Io penso che siano valutazioni fatte nel corso degli anni. Io uno come Toni difficilmente lo lascerei a casa, è un giocatore che sta bene mentalmente e fisicamente. L'ha dimostrato, perché fare 20 gol a Verona è come averne fatti 30. Gilardino è un giocatore che predilige il calcio di Prandelli e si adatta bene, Rossi dipende dalla condizione fisica, c'è Cerci e Immobile dipende da come vorrà far giocare la squadra. Se Balo non andrà al Mondiale sarà solo per colpa sua» TuttoMercatoWeb.com
Sandro Solinas autore del libro Stadi d’Italia «Sarà una partita suggestiva quella contro l'Hellas, mancava da troppi anni. Gli scaligeri rappresentano un’oasi felice del calcio, con una Curva sempre piena anche in Serie B. Mi fanno piacere gli ottimi risultati positivi di quest'anno, considerando anche l’amicizia con i tifosi della Lazio. Toni? È sempre più sorprendente, anche se non so che riuscirà ad arrivare al Mondiale. Ha trovato un ambiente ideale, certi numeri non possono essere una casualità» HellasNews24.com
Il doppio ex ODDO «Chi rischia di più? La Lazio. senza dubbio. Perché il Verona è partito per salvarsi e ora si trova a competere per l'Europa League, quindi gioca con tranquillità e spensieratezza, ed è pericoloso. Dalla loro i biancocelesti hanno il maggior tasso tecnico e diverse individualità, ma a volte non bastano per vincere» TuttoMercatoWeb.com
Stefano Borghi telecronista di Fox Sports Italia «Contro il Verona mi aspetto una partita combattuta. La Lazio ha già faticato col Torino, che come ritmi è una formazione simile all’Hellas. Per i biancocelesti c’è la piena consapevolezza di non poter sbagliare, visto che è una gara da dentro o fuori» HellasNews24.com
MANDORLINI2 sulla gara di Lunedì «Gli assenti? Sicuramente Donati. Non ci saranno nemmeno Martinho e Cacia. Romulo invece si è aggregato alla squadra e quindi torna a disposizione. Per Iturbe bisogna avere pazienza, perché mancano ancora due giorni. Finora non si è mai allenato con la squadra e senza allenamenti non verrà con noi a Roma. Nell’ultima seduta è migliorato molto, proveremo ad inserirlo gradualmente con la squadra e nella rifinitura faremo le ultime valutazioni del caso. Purtroppo con le sue qualità sarà sempre destinato a subire diversi colpi, ti ruba sempre il tempo della giocata. Certo questa non deve diventare una scusa per essere sistematicamente massacrato. La cosa che mi rende più felice è la sua crescita, è migliorato tantissimo. Partita fondamentale? Sicuramente è molto importante ma ci sono ancora tanti risultati disponibili, perché l’Europa riguarda anche altre squadre. Giochiamo con un gruppo che sta bene. Però nelle 3 finali che rimangono possiamo giocarci qualcosa di grande. Vincere sarebbe ottimale. La rivale più agguerrita? Non me lo sono mai chiesto. Dobbiamo concentrarci solo sulla nostra corsa, cercando di fare più punti possibili, i conti li faremo alla fine. Parlare di rivali è complicato, tutte abbiamo le stesse possibilità, a parte forse chi ha qualche punto in meno in questa corsa finale. Come sta la squadra? Mancano ancora 2 giorni, ma tutti sanno che il momento è delicato, si percepisce che c’è voglia. Anche gli infortunati stringono i denti per esserci. Iturbe fondamentale? Sicuramente. Però non capisco perché quando si parla, ad esempio, della Roma si sottolinea il gioco e non le individualità, mentre quando si parla del Verona si parla solo di Iturbe. Sta facendo grandi cose perché la squadra lavora bene e lo mette in condizione di esprimersi al massimo. Lazio in forma? Stanno molto meglio dell’andata e adesso hanno recuperato tutta la rosa e poi ha anche rinnovato Klose. Il valore della Lazio è fuori discussione e sappiamo quanto sarà dura, la partita dell’andata è ormai alle spalle. Però anche noi siamo cresciuti e possiamo giocarcela. Siamo la vera sorpresa di questa corsa per l’Europa. Questo probabilmente ci può aiutare a sentire meno la pressione, abbiamo fiducia. Il calo di marzo? Abbiamo perso partite che non dovevamo perdere. Però in Serie A ci sta fare qualche passo falso. L’importante è che siamo tornati a fare punti e stiamo bene, adesso viene il bello. La finale di Coppa Italia? Con il cuore penso a Jorginho, ma tifo per la Fiorentina. Come si affronta la Lazio? Hanno tante scelte e diversi modi di giocare, tecnicamente hanno valori molto alti, anche se la stagione non è stata positiva. Però, nonostante un ambiente avverso e una corsa deficitaria, stanno facendo tanti punti. Riscrivere la storia del Verona? Non pensiamo a quello che sarà. Sarebbe fantastico scrivere altre pagine della storia di questa società. La possibilità c’è ancora e questo è già fantastico. Noi stiamo bene, però lunedì saremo messi a dura prova» HellasVerona.it
MANDORLINI1 «Siamo molto contenti di aver organizzato questa amichevole con il San Zaccaria. I miei figli conoscono i loro dirigenti e sono amici. Gli avevo promesso che se avessero vinto il campionato il premio sarebbe stata questa partita. Hanno vinto e se la sono meritata. Più di mille persone? Siamo felici, è venuta tantissima gente e c’è molto entusiasmo. Credo sia giusto così. La squadra ha fatto grandi cose, adesso speriamo di continuare a inseguire il nostro sogno giocando una grande partita lunedì. Toni? Si è arrabbiato per un fuorigioco, ultimamente gli capita spesso. A parte gli scherzi è stato un buon allenamento, molto positivo. Ci siamo allenati anche stamattina e credo che i ragazzi se la siano presi più per la doppia seduta durante un giorno di festa... Ma va bene così. Per la Lazio sarà come una finale? Per noi sono tutte finali da quando abbiamo giocato con l’Atalanta. Sarà una delle ultime tre. Sappiamo che sarà una sfida complicata, ma non sarà semplice nemmeno per loro» HellasVerona.it
#RoadToLazio: Itu e #ToniMundial si scaldano... |
SALA «La Lazio? Sarà una finale sia per noi che per loro, una partita importante per entrambe le squadre. Ci arriviamo con l'entusiamo e con la carica giusta per provare a portare a casa i 3 punti. I tifosi presenti contro il San Zaccaria? Erano in tanti e siamo contenti di questo. Andremo a Roma per fare una grande partita e per fare più punti possibili. La fiducia di Mandorlini? Speriamo che mi faccia giocare lunedì, ma l'importante è che la squadra faccia una grande partita. Io in ballotaggio con Romulo? Ho solo cercato di dare il mio contributo alla squadra, come lo ha fatto lui. Qualunque sia la scelta dell'allenatore, noi la prenderemo bene perché viene prima la squadra. Speravo di mettere in difficoltà Mandorlini, io volevo dimostrare le mie qualità, come tutti. Il gol in amichevole? Speriamo di segnare anche lunedì. Toni al Mondiale? Ha dimostrato tutto sul campo, ha fatto una grande stagione e sarebbe un peccato non vederlo in Brasile. Le scelte le fanno altre persone, lui ci ha aiutato ad essere dove siamo e dobbiamo solo fargli i complimenti» HellasVerona.it
Carlo Pasini responsabile sanitario dell'HELLAS «Nell'ultima partita contro il Catania, Iturbe ha riportato un trauma contusivo che, come conseguenza, ha sviluppato un vasto ematoma sulla coscia sinistra evidenziato da indagini strumentali, grazie ad una risonanza magnetica. In questo momento il calciatore sta già svolgendo la fase rieducativa. E' stato un trauma importante, uno dei tanti subiti da Iturbe in queste ultime partite e in cui si sta assistendo ad una sorta di gioco al massacro. Ora navighiamo a vista, valutiamo le sue condizioni quotidianamente e, di conseguenza, anche la prognosi sarà stabilita di giorno in giorno. Nelle ultime sfide ha subito un trauma anche al ginocchio. Talvolta viene preso di mira e il calciatore deve essere maggiormente tutelato» HellasVerona.it
AGOSTINI «Il nostro momento? Non abbiamo mai lottato per traguardi come l'Europa League. Siamo molto contenti e proveremo a fare il massimo in queste ultime 3 partite, poi vedremo quello che sarà alla fine. Le nostre avversarie per il sesto posto? Sono tutte buonissime squadre, se sono lì significa che hanno dei valori importanti. Ad inizio stagione era impensabile un nostro piazzamento nelle zone alte della classifica, ma abbiamo dimostrato di saperci stare. Cosa posso dare io in questo momento? Sicuramente esperienza. Un calciatore vorrebbe sempre giocare, ma ci sono dei momenti particolari in cui bisogna aiutare tutta la squadra anche dalla panchina. Il nostro segreto? Sicuramente il gruppo, molto unito. C'è un grande mix tra calciatori esperti e ragazzi con grande talento, che avranno un futuro importante. La mia esperienza al Cagliari? Dopo tanti anni fa male cambiare e lasciare una città in cui stavo bene. C'è stata delusione a livello umano, è stato difficile, ma mi sono ripreso tanto. Ho dimostrato a me stesso che potevo ritrovare il mio spazio nella massima serie e di questo ne sono orgoglioso. Quanto c'è di Mandorlini in questo? Arrivato qui mi sono sentito come in una famiglia, mi sono integrato subito ed ho cercato di dare quanto potevo. Per questo ringrazio tutti, dai miei compagni allo staff tecnico. Mandorlini ha tante qualità, che avevano anche miei altri allenatori come Allegri e Ventura. E' un motivatore e preparato a livello tattico. L'immagine simbolo di questa stagione? Non ne ho una in particolare, resta la soddisfazione di aver dimostrato di poter fare qualcosa di grande in questo campionato.Un giudizio su Keita della Lazio? E' gran talento, lo conosco un po' meno di Iturbe ma ha delle qualità straordinarie e sarà un calciatore importante che farà strada. Klose? Per loro è un calciatore importante, ha esperienza e vede la porta. Dovremo stare attenti» HellasVerona.it
Carlo Cavalleri agente di Giorgi CHANTURIA talentuosa mezzala georgiana sulla quale da tempo si è concentrato l'interesse del VERONA «Il Verona è una delle tre/quattro società alla finestra per il calciatore. E' anche una suggestione mediatica derivante dalla possibile cessione di Iturbe da parte degli scaligeri, viste le caratteristiche di Chanturia. Certamente lo seguono, ma ci sono anche il Genoa e l'Udinese. Il ragazzo ha ancora quattro anni di contratto con il Cluj, ma la sua intenzione è quella di approdare in serie A. L'Italia è sempre stata in cima ai suoi pensieri, dunque, se arriverà l'occasione giusta approderà nel nostro campionato» CalcioMercato.it
L'ex diesse scaligero GIBELLINI 'Premierei TONI...' «Verona al sesto posto? Perché no, hanno due giocatori importanti come Toni e Iturbe, con ottimi giocatori come Marquinho, hanno tutte le qualità per ambire a questa posizione. Ci devono provare fino alla fine. Toni al Mondiale? Sta sorprendo tutta Italia, alla sua età fare quello che ha fatto non è semplice né prevedibile. E' uno che si è sempre curato bene, ha una vita normale da atleta. Ci sono atleti che hanno dimostrato come si faccia la professione e come ci si comporta. Balo? Secondo me è finito in un frullatore che va oltre le sue colpe, tutto ciò è enfatizzato, è qualcosa di più grande di lui, chi lo conosce mi dice che non è un bad boy. Purtroppo oggi non è ancora un professionista a tutto tondo come i vari Toni, Del Piero, Pirlo e Buffon. Privarsi di uno come lui ai Mondiali non so se è un bene o uno svantaggio. Io sarei per premiare Toni, ma per me l'Italia deve andare oltre e premiare Destro ed Immobile, giovani forti che hanno dimostrato grandi qualità» TuttoMercatoWeb.com
1 maggio 2014 - Andrea Mandorlini | Amichevole: Hellas Verona-San Zaccaria 16-1 | 1 maggio 2014 - Jacopo Sala |
Mister CAMOLESE sulla 'volata Europa' «Sarà una bella volata, anche perchè ci sono squadre che sono rientrate in corsa sovvertendo la classifica. Adesso si parla più di Lazio, Torino e Verona, rispetto a Parma e Milan, forse perchè sono più determinate. Il Torino avrebbe meritato anche di più, c'è tanta passione come a Roma per la Lazio ed è una squadra da prendere con le pinze perché difficile da affrontare tatticamente» HellasNews24.com
Pierino FANNA ala tornante dello scudetto scaligero «I record sono fatti per essere battuti e migliorati e fa piacere che questo Hellas ci sia riuscito perché vuol dire che ha ritrovato lo spirito che aveva perso ultimamente. Però c'è da dire che oggi è più semplice di una volta visto che si giocano molte più partite. Quando noi facemmo il record si giocavano meno partite e il campionato era a 16 squadre, mentre ora è a 20. Se l'Hellas può centrare l'obiettivo Europa? Secondo me la squadra deve vivere alla giornata senza fare grandi tabelle o programmi e cercare di dare ulteriore senso al suo campionato. Le prossime tre gare saranno tutte molti difficili per l'Hellas che deve inoltre vedersela con squadre che mi sembrano più attrezzate, che ci credono da più tempo e con altre deluse dalla stagione che non vogliono e possono fallire l'obiettivo europeo. Sarà una sfida fra tre o quattro squadre che si deciderà solo all'ultimo. Il gol tolto a Toni? Non capisco la decisione e non riesco a trovare una spiegazione. Negli ultimi anni si sono assegnati dei gol a chi ha tirato con deviazioni molto più nette di quella di Frison e che una volta erano considerate autoreti. Il portiere è un giocatore come gli altri e le sue eventuali deviazioni dovrebbero essere considerate come quelle di un compagno. Se c'è una regola a riguardo non è chiara o andrebbe rivista perché non riesco a trovare una spiegazione alla decisione della Lega su Toni. Quel gol è assolutamente suo» TuttoMercatoWeb.com
Francesco FLACHI, ex attaccante di SAMP e FIORENTINA 'bacchetta' BALOTELLI e lancia TONI «Mario rischia, perché ci sono altri attaccanti che stanno facendo bene, poi le scelte del mister non sono state fatte in un anno, Gilardino non dovrebbe mai esser chiamato visto il paragone a livello di gol con Cerci, Immobile e Toni. Io penso che siano valutazioni fatte nel corso degli anni. Io uno come Toni difficilmente lo lascerei a casa, è un giocatore che sta bene mentalmente e fisicamente. L'ha dimostrato, perché fare 20 gol a Verona è come averne fatti 30. Gilardino è un giocatore che predilige il calcio di Prandelli e si adatta bene, Rossi dipende dalla condizione fisica, c'è Cerci e Immobile dipende da come vorrà far giocare la squadra. Se Balo non andrà al Mondiale sarà solo per colpa sua» TuttoMercatoWeb.com
30 aprile 2014 - Alessandro Agostini | 30 aprile 2014 - Carlo Pasini |
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RASSEGNA STAMPA + - =
04.05.2014 21:20
LAZIO-HELLAS VERONA DALLA A ALLA… Z
LA PARTITA DALLA A ALLA Z – Lunedì 5 maggio alle ore 19.00 ritorna la Serie A. In occasione della sfida tra LAZIO e HELLAS VERONA, partita valida per la 36esima giornata del campionato italiano, ritorna la rubrica di LAZIONEWS.EU LA PARTITA DALLA A ALLA… Z. ‘Dalla A alla… Z’, l’alfabeto della partita per raccontare tutte le curiosità legate al match dei biancocelesti, decisivo per l’accesso all’Europa League.
A come ABBONDANZA, contro l’HELLAS il tecnico biancoceleste potrà contare su quasi tutti gli effettivi della rosa. Una condizione che non si vedeva da un po’ di tempo a Formello, oltre un mese praticamente. In campo si vedrà la miglior formazione possibile, al netto della condizione, e di certo non dovrà fare i conti con le assenze come nelle ultime settimane. L’allenatore potrà compiere le sue scelte in piena autonomia anche se ancora una volta, all’ultima ora, non sono rientrati nella lista convocati Marchetti, Postiga e Cavanda.
B come BERIHA, ancora out Marchetti, toccherà a Berisha scendere in campo dal primo minuti e dovrà stringere i denti. La speranza per Reja è che l’albanese non sia costretto a dare forfait all’ultimo momento, altrimenti a soppressa ci sarebbe l’esordio di Strakosha. Il rischio, però, c’è. “Berisha non è al 100%, ma è nelle condizioni di scendere in campo. Per ora è Berisha il candidato a scendere in campo titolare. Ho detto a Grigioni di stare attento e di non forzare al massimo. Poi abbiamo ancora domani mattina”: queste le preoccupate parole di Reja in conferenza stampa.
C come CANNONIERI, in vetta alla classifica dei cannonieri di Lazio e Verona si trovano due nomi sorprendenti, seppur per motivi diversi: Toni e Candreva. Sulle loro spalle l’onere e l’onore di guidare le rispettive squadre verso il traguardo europeo.
D come DECISIVA, mancano 270 minuti al termine del campionato, ogni partita assume i caratteri della decisività e spesso anche quelli dell’ultima spiaggia. Non la vede così Reja che in conferenza stampa ha sottolineato: “Siamo cinque squadre in lotta, abbiamo il destino nelle nostre mani, ci siamo preparati bene. È “solo” decisiva non da ultima spiaggia”.
E come EUROPA LEAGUE, la volata si fa sempre più affascinante e allo stesso tempo pericolosa per la Lazio: il Toro, che ha battuto il Chievo, è a più tre, il Parma vincitore a Genova contro la Sampdoria ha scavalcato la compagine biancoceleste portandosi a più due. In attesa di Lazio-Hellas, sarà da guardare con attenzione anche il “derby della Madonnina”. Se vince il Milan anche l’Inter può essere risucchiato in questa spirale e il prossimo turno ci sarà Inter-Lazio.
F come FISCHIETTO, è il sig. Mazzoleni l’arbitro designato per dirigere il match. Con i biancocelesti il bilancio è positivo: in 16 incontri, tutti in campionato (ben 11 in casa, il primo il 18 agosto 2005), 9 vittorie, 3 sconfitte e 4 pareggi. L‘ultimo precedente (l’unico in questa stagione) risale al 16 febbraio scorso e corrisponde al tonfo di Catania per 3-1, prima sconfitta del Reja-bis.
G come GOL, gli ultimi cinque precedenti tra le due formazioni hanno sempre regalato gol ed emozioni agli spettatori dell’impianto capitolino…
H come HELLAS, squadra rivelazione del campionato, il Verona giustamente cova sogni europei. Nessuno a inizio stagione avrebbe mai pensato che a 270 minuti dal termine sarebbe stata in piena corsa per questo obiettivo.
I come ITURBE, il gioiellino veronese non si è praticamente mai allenato con la squadra ma il tecnico Mandorlini ha deciso comunque di convocarlo per la delicata trasferta romana.
L come LULIC, provate a domandare a Lulic quale sia stato il giorno più bello della sua carriera professionistica: la risposta sarebbe il 26 maggio 2013. La stessa che darebbe Marquinho se la domanda fosse: quale è stato il giorno peggiore della tua carriera. L’attuale esterno scaligero vestiva la maglia della Roma quel giorno e dalla sua fascia di competenza nacque l’assist di Candreva per il gol del bosniaco. Ora cerca vendetta, questa volta vorrebbe essere lui l’uomo decisivo non Lulic. (CLICCA QUI PER IL FACCIA A FACCIA).
M come MANDORLINI, l’allenatore scaligero, passato dai record negativi con l’Atalanta a quelli positivi con l’Hellas, ha incontrato tre volte la Lazio in passato e il suo score è in perfetta parità. Con Reja solo un precedente: una sconfitta in Coppa Italia…
N come NOVE, c’è poco da dire e poco da ragionare: servono tre vittorie nelle prossime tre gare. Servono nove punti e sperare che il Torino non faccia lo stesso per accedere all’Europa League.
O come OTTO, sono le reti che Luca Toni ha segnato in carriera alla Lazio. Se lunedì dovesse trovare la via del gol la Lazio diverrebbe la sua preda favorita accodandosi a Livorno, Parma e al Cagliari. Nelle precedenti partite in cui le ha segnato contro la sua squadra non ha mai perso.
P come PANZER, fresco di rinnovo, messo da parte dall’infortunio, Miro Klose torna nella lista dei convocati e si candida a partire dal primo minuto e mette nel mirino un altro tabù con la maglia biancoceleste: nelle precedenti due stagioni il tedesco non è mai riuscito ad andare a segno negli ultimi 270 minuti di gioco del campionato.
Q come QUARANTASEIESIMO, da questo minuto la Lazio si trasforma in un team che va in difficoltà: la compagine biancoceleste è, con la Sampdoria, una delle due squadre più fragili della Serie A in avvio di ripresa: 12 i gol subiti dal 46’ al 60’.
R come RECORD, a 3 giornate dal termine del campionato i gialloblù hanno già stabilito vari record: 16 vittorie assolute, 10 successi interni, 56 gol segnati, 23 gol in trasferta e Toni, con 19 reti, miglior marcatore in un singolo campionato gialloblù di Serie A. Inoltre, contro la Lazio, può centrare anche il maggior numero di vittorie esterne in assoluto, al momento condivide il primato a quota 6.
S come SOFFERENZA, squadra rivelazione della Serie A, l’Hellas Verona costituisce un difficile scoglio da superare per la Lazio. Ma la squadra scaligera fuori casa va spesso in sofferenza soprattuto nel reparto arretrato: è la terza peggiore difesa della Serie A fuori dalle mura amiche.
T come TRECENTO, traguardo di prestigio per Ledesma che contro l’Hellas raggiungerà le trecento presenze con la casacca biancoceleste. Settimo nella graduatoria dei recordmen biancocelesti, l’argentino mette nel mirino Vincenzo D’AMICO, fermo a quota 336. Un traguardo non impossibile per chi, come lui, non è mai sceso sotto le trenta presenze stagionali, eccezion fatta per la stagione 2009/2010 dove scese in campo solamente in 13 occasioni,. E anche MARCHEGIANI (339) e PUCCINELLI (342) iniziano a tremare.
U come UNO, uno solo il risultato accettabile: la vittoria. Per nessuna della due squadre può essere utile un altro punteggio finale, il pareggio servirebbe solo ad allontanare le due squadre dall’Europa.
V come VUOTO, sono quasi tremila i tagliandi venduti per la sfida di domenica, nonostante le agevolazioni promosse della società. Tra Lazio e Hellas c’è già una vincitrice: la contestazione.
Z come ZERO come l’influenza che avrà la qualificazione della Lazio all’Europa League sul prossimo mercato. Lo ha detto il diesse Tare a più riprese sottolineando che il programma di costruzione della rosa biancoceleste andrà avanti a prescindere. La dimostrazione è il rinnovo di Klose e Keita. La rifondazione Lazio è già partita, i progetti sono sul taccuino del diesse.
Carmine Errico
Twitter: @carmineerrico
FONTE: LazioNews.eu
03/05/2014
Lazio-H.Verona, l’ultimo successo all’Olimpico è dell’Hellas
Nel 1984/1985 finì 0-1: dopo una splendida triangolazione Galderisi-Bruni-Galderisi, l’ultimo tocco fu del laziale Podavini.
Era il 16 dicembre 1984. All’Olimpico di Roma, davanti a 55.000 spettatori Lazio e Verona si scontravano per la 12^ giornata di quel Campionato che issò il Verona sul tetto d’Italia. Ancora era presto per dirlo ma le avvisaglie c’erano tutte. Quell’Hellas guidato da Osvaldo Bagnoli, anche senza “cavallo pazzo” Elkjaer, riuscì lo stesso con Tricella, Fanna, Bruni, Galderisi e Di Gennaro a piegare i biancocelesti di D’Amico, Giordano e Laudrup. Il gol del definitivo 0-1 arrivò al 60’ grazie ad un’autorete. Al limite dell’area partì la triangolazione Galderisi-Bruni-Galderisi, uscita disperata del portiere laziale Orsi su “Nanu”, tiro e la palla, toccata per ultimo dal difensore di casa Podavini rotolò in porta.
Questa è stata l’ultima vittoria dei gialloblù in casa della Lazio, campo in cui l’Hellas storicamente ha quasi sempre trovato terreno arido. In 18 incontri disputati in Serie A, sono 10 le vittorie biancocelesti, 6 i pareggi e soltanto 2 le vittorie scaligere. L’ultima l’abbiamo raccontata, mentre la prima è datata 14 dicembre 1969. Finì sempre 0-1 e l’autore del gol fu D’Amato al 69’. Nei precedenti 5 incontri disputati a Roma nella massima serie, il Verona ha sempre perso. L’ultima sfida si concluse 5-4 nel campionato 2001/02.
Lunedì prossimo, 5 maggio 2014, alle ore 19, Lazio e Verona saranno nuovamente di fronte. Entrambe al 6° posto, sono in lizza per un posto in Europa League. Lo scontro diretto, a sole 3 giornate dalla fine del torneo, è considerato come una finale. La vincente infatti metterebbe fine alle speranze dell’altra pretendente.
Andrea Faedda
PRECEDENTI LAZIO-H.VERONA IN SERIE A:
Partite giocate: 18
Vittorie Lazio: 10
Pareggi: 6
Vittorie H.Verona: 2
Gol fatti Lazio: 39
Gol fatti H.Verona: 19
FONTE: Verona-In.it
Lazio-Hellas Verona, le probabili formazioni
Gara valida per la 36ª giornata di Serie A e in programma lunedì 5 maggio 2014 alle ore 19:00
Scritto da Francesco Cucinotta il 3 maggio 2014 alle 08:00.
QUI LAZIO - Buone notizie per Edy Reja: si svuota l’infermeria biancoceleste e l’unico indisponibile per la gara contro l’Hellas Verona sarà il lungodegente Ederson. Rientra dunque la difesa titolare con Konko e Radu sugli esterni e Biava e Dias centrali. Davanti, recupera anche il tedesco Klose, che è fresco di rinnovo contrattuale ed è pronto a riprendersi sulle spalle il peso dell’attacco laziale. Unico dubbio in porta, dove Berisha è in leggero vantaggio rispetto al ristabilito Marchetti.
Lazio (4-3-3): Berisha; Konko, Biava, Dias, Radu; González, Ledesma, Lulić; Candreva, Klose, Keita. All. Reja.
QUI HELLAS VERONA - Scaligeri in apprensione per le condizioni di Iturbe: l’argentino ha riportato una forte botta alla coscia sinistra nell’ultima gara contro il Catania che gli ha provocato un vasto ematoma. Lo staff medico gialloblù ha fatto sapere che le sue condizioni verranno valutate di giorno in giorno, ma trapela un certo ottimismo, anche perché si giocherà di lunedì e, di fatto, ci sarà un giorno in più per recuperare. Rientra a disposizione Rômulo dopo i fastidi muscolari accusati negli ultimi tempi.
Hellas Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore; Maietta, Moras, Albertazzi; Sala, Donadel, Hallfredsson; Janković, Toni, Marquinho. All. Mandorlini.
FONTE: MondoPallone.it
Lazio-Hellas Verona, venduti poco più di 1500 biglietti
Non è bastato abbassare i prezzi di diversi settori: i biglietti di Curva Nord, Distinti Nord Est, Nord Ovest e Sud Est (10 euro al posto dei canonici 16 euro): come riporta Il Corriere dello Sport, attualmente per Lazio-Hellas Verona sono stati venduti circa 1.500 tagliandi, e l'Olimpico, in vista di un match cruciale per i biancocelesti si profila ancora una volta semi-deserto. Di certo il fatto che si giochi di lunedì alle 19 non incide positivamente sulla vendita, ma la ragione principale della scarsissima affluenza é sempre da ricercarsi nella contestazione contro il presidente Lotito.
FONTE: DajeLazio.it
01.05.2014 16:15
MANDORLINI, dai numeri da incubo con l’Atalanta ai record con l’Hellas Verona
L’ALTRA PANCHINA – La rubrica di Lazionews.eu torna in occasione della sfida tra Lazio e Hellas Verona, ennesima tappa fondamentale e decisiva per l’accesso all’Europa League. L’altra panchina analizza l’allenatore avversario, raccontando carriera, peculiarità tattiche, curiosità e precedenti con la Lazio. Oggi è il turno di Andrea Mandorlini, tecnico dell’Hellas Verona, pronto a guidare i suoi contro Reja lunedì pomeriggio alle ore 19.00 allo stadio ‘Olimpico’ di Roma.
LA CARRIERA – Nato a Ravenna il 17 luglio 1960 inizia la sua carriera da allenatore a 33 anni con il Manzanese, squadra militante nel campionato nazionale dilettanti. Dopo quattro anni da allenatore in seconda del Ravenna, guida la Triestina, lo Spezia e il Vicenza. Nel 2003-04 riporta l’Atalanta in Serie A. Debutto amaro nella massima serie: il 6 dicembre 2004, dopo aver ottenuto sette punti in quattordici giornate, senza alcuna vittoria e con la squadra ultima in classifica a sei punti di distanza dalla zona salvezza, viene sollevato dall’incarico e sostituito da Delio Rossi. La sua è stata la peggiore gestione nella massima serie della storia della società orobica. Breve e negativa la sua parentesi a Bologna, insufficiente quella successiva in C1 al Padova, da dimenticare quella con il Siena in A. Dopo un anno con il Sassuolo riparte dalla Romania: allena il Cluj vincendo il campionato, la coppa nazionale e la Supercoppa rumena. Il 9 novembre 2010 inizia la sua avventura sulla panchina dell’Hellas e scrive la storia del club infrangendo molti record: sei vittorie in altrettante partite casalinghe, come non era mai successo nella storia del club in Serie A, uguagliato il numero di vittorie casalinghe consecutive assolute nella massima serie, precedentemente detenuto dalla squadra nella stagione 2001-02 allenato da Alberto Malesani e Toni miglior marcatore stagionale della storia del Verona.
LA TATTICA – Il marchio di fabbrica delle squadre di Mandorlini è il centrocampo a tre e la difesa a quattro, in attacco si può sperimentare. L’Hellas Verona, in questi tre anni sotto la sua gestione, è scesa in campo praticamente sempre con queste caratteristiche precise. Il tecnico di Ravenna predilige il 4-3-3 perché ama sfruttare le qualità tecniche e la velocità degli esterni che hanno il compito di servire la palla al centro per la classica prima punta alla Toni o per un uomo da aria di rigore come lo sono stati Bjelanovic, Ferrari e Cacia negli anni passati. Saltuariamente ha provato il rombo a centrocampo con un trequartista che aveva il compito di imbeccare i suoi compagni del reparto offensivo, ma lo fatto più per esigenza che per libera scelta . In mezzo al campo ha sempre puntato su un regista di qualità come Jorginho, ora passato al Napoli, un corridore e un giocatore bravo nelle geometrie, deciso nel tackle e abile negli inserimenti in area di rigore. Con l’addio del talento italo-brasiliano, la manovra della sua squadra ne ha risentito e il terribile mese di marzo è anche figlio di questa partenza. Ma poi ha ricompattato la squadra, ha puntato su una mediana più operaia che ha potuto sostenere due esterni d’attacco molto offensivi come Iturbe e Marquinho o Jankovic.E l’Hellas è tornata a volare.
I PRECEDENTI - L’allenatore scaligero ha incontrato tre volte la Lazio in passato e il suo score è in perfetta parità: la vittoria della gara d’andata per 4-1 che è costata la panchina a Petkovic, un pareggio raccolto alla guida dell’Atalanta nel 2004 e la sconfitta del 10 gennaio 2012 in Coppa Italia. Partita che segna anche l’unico precedente di Mandorlini con Reja. Il tecnico goriziano, invece, vanta cinque vittorie, due pareggi e una sola sconfitta contro l’Hellas: era il 18 marzo 2001 e allenava il Vicenza.
Carmine Errico
Twitter: @carmineerrico
FONTE: LazioNews.eu
L’Hellas Verona ha scelto il dopo Iturbe: Hector Villalba
di: Salvatore Suriano
La dirigenza dell’Hellas Verona ha individuato nell’attaccante del San Lorenzo, Hector Villalba, l’uomo giusto per raccogliere la pesante eredità di Iturbe.La prima scintillante stagione di Juan Iturbe in Serie A con la maglia dell’Hellas Verona rischia seriamente di essere anche l’ultima visto che sono veramente numerose le richieste che giungono in sede per il folletto argentino da parte dei maggiori club di mezza Europa.
La società scaligera tuttavia, sapendo di avere per le mani un tesoro da valorizzare e non sprecare e per non rimanere spiazzata dal vuoto creato da una sempre più possibile cessione del Messi Guaranì, si è già guardata intorno per individuare il miglior sostituto possibile. La scelta del ds Sogliano sembra sia ricaduta su Hector Villalba, funambolico attaccante classe attaccante del San Lorenzo (già cercato in passato anche da Roma e Napoli), che sembra avere tutte le caratteristiche per prendere il posto di Iturbe nello scacchiere di Mandorlini; il giocatore, fra l’altro, avrebbe mostrato il proprio apprezamento verso la società scaligera.
Sempre in ambito calciomercato gialloblu, da segnalare l’interessamente del Borussia Dortmund per una giovane stella della Primavera veronese ovvero Godfred Donsah, centrocampista ghanese classe 1996, che ha avuto modo di esordire in questa stagione di Serie A contro l’Atalanta.
FONTE: IlTalentoCheVerra.it
Toni, un ragazzino di 37 anni che si candida per il Brasile
di Matteo Sorio
«Noi vogliamo Toni in nazional...». Senza vocale finale, alla veronese. Come ai tempi dello scudetto di Bagnoli, quando quel coro salutava gli anticipi secchi del libero Tricella, era il 1985, Luca Toni aveva otto anni, papà Giancarlo (imbianchino) e mamma Valeria (bidella) gli spiegavano che sì, il calcio è la cosa più bella del mondo, ma prima i libri di scuola. Oggi il pubblico dell'Hellas s'illumina del suo numero 9, della sua doppietta che stende il Catania (Marquinho e Gomez completeranno l'opera), della sua ira funesta per quel cambio al minuto 75 che ne stoppa la rincorsa alla tripletta e al premio-partita («Bianca, mia figlia, mi chiede sempre il pallone...»). I 20mila del Bentegodi s'illuminano di un Toni vice-capocannoniere e provano a far fischiare le orecchie a Prandelli, vecchio idolo qui in riva all'Adige e ct di un'Italia che cerca piedi caldi per sfidare il mondo: ave Cesare, ti sei mica accorto che c'è un ragazzino di quasi 37 anni che ne ha già segnati 20 e ci fa intravedere l'Europa?
AZZURRO (CON GIALLO)
Come quella canzone di Paolo Conte, il pomeriggio di Toni è un sogno azzurro da cui Verona non si vuol svegliare. Ma è anche un giallo, quello del gol (il secondo) che un'ora dopo la Lega Serie A gli leva dalla calcolatrice, perché «non ci sono dubbi sul fatto che si tratti di autorete del portiere del Catania Frison». Ufficialmente, dunque, 19. Anyway, the show must go on: in ogni caso, lo spettacolo deve andare avanti e avanti vuol dire Brasile. Mandorlini, tecnico dal gran fiuto per gli umori di piazza, batte il ferro bollente: «Prandelli può sempre cambiare idea...». Sicuri? Lui, totem-Toni, sembra aver già aperto gli occhi: «A Prandelli non devo mandare alcun videomessaggio. Nei suoi 40 non figuriamo né io né Totti. Mettiamoci l'anima in pace». Toni si fa bastare la pace dei sensi trovata nella città di Romeo e Giuletta, dov'è tornato a bazzicare una quota-gol (20 a Palermo, torneo 2004-05) che non superava da sei anni, quando migrò in Germania e alla prima col Bayern ne infilò 24. «Quanti avrebbero scommesso sulla mia rinascita? Io e mia moglie Marta». E' la testardaggine dei giusti, o dei forti, come ricorda Gianni Bui, precedente recordman per reti in serie A con la maglia scaligera e soprattutto conterraneo di Toni: «Siamo gente dell'Appennino modenese, veniamo su a castagne, veniamo su tosti...».
VECCHIO A CHI?
Il repertorio del Toni odierno è una beffa al tempo che passa, è l'elisir di giovinezza di un centravanti che vince un contrasto aereo su due e prova ancora a occupare l'area come Orson Welles occupava il grande schermo. Passano le stagioni, non passa l'appetito. La fotografia della domenica è lui che torna anzitempo in panchina con la rabbia del bimbo cui hanno soffiato il giocattolo. «Mi ha fatto quasi paura - dirà Mandorlini - e a posteriori ammetto che avrei dovuto lasciarlo in campo fino alla fine». I 20 sigilli con cui Toni tallona Immobile sembrano un monumento all'equilibrio: 6 di destro, 6 di sinistro, 6 di testa (diabolico, eh?). Rigori trasformati, due. E sui sette totali dell'Hellas c'è quasi sempre il suo zampino. Una bussola di 193 centimetri per 88 chili. Con la lancetta perfettamente tarata, vedi ieri, quando un tap-in e un'incornata hanno indicato la strada più breve per piegare il triste e solitario Catania. In pratica: Toni crea dipendenza. E l'Italia, oltre ad accorgersi del Verona, s'è nuovamente accorta di lui.
Palla a Prandelli e margherita a portata di mano: lo chiama, non lo chiama, lo chiama, non lo chiama...
FONTE: Sport.IlMessaggero.it
20:50 | 02/05
Borghi (Fox Sports) avvisa la Lazio: «Contro il Verona sarà dura»
Categoria: News
Stefano Borghi, telecronista di Fox Sports Italia, intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio, ha parlato della prossima partita dei biancocelesti che se la dovranno vedere con l'Hellas Verona: «Contro il Verona mi aspetto una partita combattuta. La Lazio ha già faticato col Torino, che come ritmi è una formazione simile all’Hellas. Per i biancocelesti c’è la piena consapevolezza di non poter sbagliare, visto che è una gara da dentro o fuori».
di Lorenzo Buconi @LBuconi
17:40 | 02/05
Lo scrittore Solinas: «Tifosi del Verona straordinari»
Categoria: News
Autore del libro Stadi d’Italia, lo scrittore Sandro Solinas ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7 dello scontro diretto per l'Europa League tra Lazio e Verona, in programma lunedì all'Olimpico di Roma. Ecco le sue dichiarazioni:
«Sarà una partita suggestiva quella contro l'Hellas, mancava da troppi anni. Gli scaligeri rappresentano un’oasi felice del calcio, con una Curva sempre piena anche in Serie B. Mi fanno piacere gli ottimi risultati positivi di quest'anno, considerando anche l’amicizia con i tifosi della Lazio».
Un Verona sospinto dal bomber Toni, autore di una stagione fantastica: «Toni è sempre più sorprendente, anche se non so che riuscirà ad arrivare al Mondiale. Ha trovato un ambiente ideale, certi numeri non possono essere una casualità».
di Marco Grillo@marcogrillo10
10:05 | 03/05
Verona, un attacco forza "tre": la Lazio è avvisata
Categoria: Focus
L'Hellas Verona arriva a Roma con una dote importante. 13 gol in cinque partite, quasi la media di tre gol a partita. La squadra di Andrea Mandorlini, dopo un periodo nero sotto porta, ha ritrovato lo smalto in avanti grazie anche ai gol di Toni e alle folate offensive di Juan Manuel Iturbe. Tre reti contro il Genoa, tre gol contro la Fiorentina(però inutili), due all'Atalanta in trasferta e addirittura quattro contro il Catania. Solo nel derby la media si è abbassata, per colpa dell'1-0 finale siglato dal nostro bomber. Numeri importanti, come dimostrano quelli complessivi di un attacco atomico: 56 gol in 35 partite, meglio di loro solo le prime cinque in classifica. E' anche per questo che i gialloblù meritano di andare in Europa League.
di Marco Grillo@marcogrillo10
09:30 | 02/05
Lazio-Verona, Iturbe più no che si
Categoria: News
Molto probabilmente sarà un Lazio-Verona senza uno dei protagonisti più attesi. Juan Manuel Iturbe anche ieri non si è visto in campo, continuando a lavorare a parte per recuperare dal suo infortunio. L'attaccante argentino non è ancora al meglio, e giustamente Mandorlini non vuole forzare il suo rientro, anche in vista dei prossimi due impegni in casa contro l'Udinese ed in trasferta a Napoli.
GOMEZ PRONTO - Una defezione importante, che se sarà confermata nei prossimi giorni, darà l'occasione a Juanito Gomez di rivedere la maglia da titolare dopo più di un mese. L'argentino è pronto, come dimostrato contro il Catania dove anche allora aveva sostituito Iturbe. Il tecnico ravennate sa che può contare sua una rosa ampia e di sicuro affidamento, ed è proprio per questo che l'assenza del numero 15 non condizionerà la prestazione dell'Hellas.
di Marco Grillo@marcogrillo10
12:08 | 01/05
Lazio-Verona si disputerà in un Olimpico semi-deserto
Categoria: News
L'Olimpico rischia di rimanere semi-vuoto, anche in quella che dovrebbe essere la gara dell'anno, quella che potrebbe aprire le porte all'Europa League. E non sono bastati i prezzi popolari, con Curva Nord, Distinti Nord Est, Nord Ovest e Sud Est tutte al modico prezzo di 10 euro: la contestazione non si ferma. A riportarlo è il Corriere dello Sport.
Un'indagine del sito SportSommesse.it sottolinea anche come la Lazio risulti essere "poco" seguita anche da casa, dagli abbonati alle pay-tv: è infatti l'ultima delle big del calcio italiano. Con 24 milioni e 483 mila spettatori, il club biancoceleste si piazza ultimo tra le "7 sorelle": al primo posto la Juventus, seguita da Inter, Napoli, Roma, Milan e Fiorentina. Numeri non certo lusinghieri per la squadra detentrice uscente della Coppa Italia, che sta pagando a caro prezzo un mercato condotto, secondo i tifosi, in modo traballante. Chissà che il vuoto dell'Olimpico non favorisca la fame europea dell'Hellas Verona di Toni & c.
di Attilio Frazzetta
FONTE: HellasNews24.com
20:15 | 28/04
Fallita holding di calciatori: Toni e Jankovic coinvolti
Categoria: News
A volte i calciatori, che guadagnano molti soldi, non sono oculati negli investimenti. Lo testimonia la vicenda della "Proprestige srl", che ha tra i vari soci può vantare Luca Toni, Riccardo Montolivo, Cristian Zaccardo, Bosko Jankovic, Sebastian Frey a Igor Budan. Una società fallita nello scorso ottobre e che nel corso dei tre anni è finita anche in un fascicolo in procura per un contenzioso tra i soci.
Stando alla visura camerale l'oggetto sociale della srl riguardava l'acquisto, la costruzione, la vendita, locazione e ristrutturazione di beni immobili a destinazione alberghiera, civile e industriale, commerciale, turistico-ricreativa, sportiva, oltre che lo sfruttamento, negli impianti, delle energie rinnovabili, a riportarlo è Gazzetta.it.
di Lorenzo Buconi @LBuconi
09:00 | 29/04
Camolese: «Europa? Lazio, Torino e Verona più determinate»
Categoria: News
Ai microfoni di Lazio Style Channel, Giancarlo Camolese ha commentato la lotta per l'Europa League che coinvolge cinque squadre.
Ecco le sue parole:
«Sarà una bella volata, anche perchè ci sono squadre che sono rientrate in corsa sovvertendo la classifica. Adesso si parla più di Lazio, Torino e Verona, rispetto a Parma e Milan, forse perchè sono più determinate. Il Torino avrebbe meritato anche di più, c'è tanta passione come a Roma per la Lazio ed è una squadra da prendere con le pinze perché difficile da affrontare tatticamente».
di Marco Grillo@marcogrillo10
08:30 | 28/04
Nuovo record per il Verona: 16 successi in campionato
Categoria: Focus
Questo Verona non smette di abbattare record. L'ultimo in questa sequenza sono le 16 vittorie in un solo campionato, record che appartenenva al grande Hellas di Bagnoli campione d'Italia nella stagione 1984-85. Allora il campionato presentava solo 30 partite totali, ma questo non smimuisce l'incredibile marcia trionfale della banda Mandorlini, capace da neopromossa in Serie A, di giocarsi a tre giornate dal termine l'accesso in Europa League. Sarebbe un risultato storico, affascinante e significativo: i gialloblù non vedono il palcoscenico europeo dal 1988: a distanza di 26 anni, Toni e compagni proveranno a regalare questa ulteriore soddisfazione al pubblico veronese.
di Marco Grillo@marcogrillo10
FONTE: HellasNews24.com
Verona alla finestra per Chanturia
"Ma non c'è solamente l'Hellas", suggerisce l'agente del trequartista georgiano del Cluj.
29 aprile 2014
Giorgi Chanturia, 21enne trequartista georgiano, è stato vicino all'approdo al Bologna nel mercato di gennaio, poi la trattativa non si è concretizzata ed è stato ingaggiato dal Cluj.
"Il Verona è una delle tre/quattro società alla finestra per il calciatore. E' anche una suggestione mediatica derivante dalla possibile cessione di Iturbe da parte degli scaligeri, viste le caratteristiche di Chanturia. Certamente lo seguono, ma ci sono anche il Genoa e l'Udinese. Il ragazzo ha ancora quattro anni di contratto con il Cluj, ma la sua intenzione è quella di approdare in serie A. L'Italia è sempre stata in cima ai suoi pensieri, dunque, se arriverà l'occasione giusta approderà nel nostro campionato", ha detto Carlo Cavalleri, agente di Chanturia, a Calciomercato.it.
FONTE: Sportal.it
Corsa all’Europa League: 5 squadre in un punto, ecco la situazione
Nelle ultime di campionato si deciderà anche chi oltre a Fiorentina e Inter (salvo terremoti in classifica) parteciperà all’Europa League 2014-2015
La corsa all’Europa League entra nel vivo: a tre giornate dalla fine del campionato, con i verdetti ormai decisi per Scudetto e qualificazione alla prossima Champions League ormai in cassaforte per Juventus, Roma e Napoli, resta da decidere chi, dopo Fiorentina ed Inter, dovrà affrontare i preliminari di Europa League per la stagione 2014-2015, oltre alla corsa salvezza.
Il sesto posto attualmente è occupato dal Torino delle meraviglie di Giampiero Ventura, a quota 52 punti, a parimerito con la Lazio del post Petkovic, con il Reja Bis ed il Verona dell’eterno Luca Toni: ad un solo punto di distacco però ci sono altre due squadre, il Parma di Donadoni ed il Milan di Clarence Seedorf, che dopo un avvio sfavillante, ed una seconda parte di stagione in cui l’olandese ha rischiato più volte l’esonero, sembra aver ritrovato la giusta direzione, con quattro vittorie consecutive prima dello stop nell’ultima giornata contro la Roma di Garcia. Cerchiamo di analizzare la corsa all’ultimo posto squadra per squadra.
Torino:
La squadra granata è quella che rischia di più nelle ultime giornate, infatti per Ventura ci sarà prima la sfida contro il Chievo Verona, in cerca di punti per la lotta salvezza, poi ci sarà lo scontro diretto contro il Parma, all’Olimpico ed infine la sfida molto dura a Firenze contro la Viola di Vincenzo Montella, con Mario Gomez e forse Pepito Rossi che si giocheranno le ultime chance per essere convocati per i Mondiali in Brasile. Percentuale di qualificazione: 10%
Lazio:
Col ritorno di Reja e l’aggiustamento della fase difensiva disastrosa con Petkovic, la Lazio è rientrata prepotentemente in corsa per il sesto posto: dopo il mezzo passo falso nello scontro diretto contro il Torino, con il salvataggio di Antonio Candreva, ormai autentico trascinatore (e ad un passo dal diventare totalmente di biancoceleste), la squadra del patron Lotito affronterà tre partite che ci diranno se questo 2013-2014 sarà un anno fallimentare o meno. Prima il Verona all’Olimpico, poi la sfida contro l’Inter dell’ex Hernanes ed infine ancora tra le mura amiche contro il Bologna, che si giocherà le sue ultime carte per raggiungere la salvezza. Percentuale di qualificazione: 35%
Verona:
La squadra di Mandorlini è quella messa peggio sulla carta: nonostante i 52 punti lascino ancora molte possibilità alla squadra del sempre verde Luca Toni, il calendario dice che non sarà affatto facile raggiungere il sesto posto. Prima ci sarà la sfida contro la Lazio all’Olimpico, poi la difficile sfida casalinga contro l’Udinese di Guidolin (avversario sempre ostico) ed infine la trasferta al San Paolo contro il Napoli, che sarà caricato dai tifosi azzurri, non proprio gemellati con quelli dell’Hellas. Percentuale di qualificazione: 5%
Parma:
Donadoni è riuscito nell’impresa di tenere a bada il talento cristallino di Cassano, a volte un po fuori di testa, ed attorno a lui, ma anche a Paletta, in odore di Nazionale e Parolo, ha costruito le fortune della squadra emiliana. Il sesto posto dista solamente un punto ma la vittoria manca ai crociati da tre giornate: Bologna, Inter e Cagliari gli hanno messo i bastoni fra le ruote ma il calendario continua a far sperare i tifosi del Parma, elettrizzati dal possibile ritorno in Europa. Due sfide in casa, contro Sampdoria, ormai salva e senza motivazioni, e Livorno, in lotta ancora per la salvezza e di mezzo lo scontro diretto all’Olimpico di Torino contro i granata, che ci dirà quanto realmente gli emiliani potranno realizzare il sogno dei propri supporter. Percentuali di qualificazione: 20%
Milan:
I rossoneri insieme alla Lazio sono i favoriti per raggiungere ancora una volta l’Europa: molto dipenderà però dal derby contro l’Inter, ed in caso di vittoria contro i rivali nerazzurri, il Milan sarebbe in pole position per la qualificazione, visto che le altre due sfide sono sulla carta molto abbordabili. Prima a Bergamo contro un Atalanta salva ormai da un pezzo, poi la sfida finale a San Siro contro il Sassuolo di Di Francesco. Percentuali di qualificazione: 30%
FONTE: SoccerMagazine.it
Hellas Verona close in on sixth place
DENIED: In the evening match, Paolo de Ceglie’s first goal in more than two years appeared to be enough to secure victory for Genoa, but Atalanta hit a late equalizer
AP, MILAN, Italy
Luca Toni scored again to help Hellas Verona thrash Catania 4-0 in Serie A on Sunday to boost their European chances as Parma lost 1-0 at Cagliari.
Verona remained level on points with Torino and SS Lazio in the race for sixth place and the final UEFA Europa League spot.
“We have nothing to lose in the race for Europe,” Toni said. “We’ll be fired up, we know we can go down in history.”
Torino beat Udinese 2-0, while Lazio won by the same scoreline at relegation-threatened AS Livorno. The results saw Torino, Lazio and Verona move a point above AC Milan and Parma.
“We weren’t as strong and determined as usual, that’s the main thing about this match,” Parma coach Roberto Donadoni said. “We weren’t ourselves in the first half, but even so we didn’t give much to Cagliari. Then two incidents determined the final result — the penalty and the sending off of one our players meant we were chasing the game.”
In other matches on Sunday, 10-man UC Sampdoria fought back to beat AC Chievo Verona 2-1 and Genoa drew 1-1 at Atalanta BC.
Verona got off to the perfect start when Catania goalkeeper Alberto Frison palmed away Juan Iturbe’s shot and Toni fired in the rebound in the sixth minute.
Toni thought he had doubled his tally in the 28th minute when he headed home for what would have been his 20th goal of the season, but the league later awarded it as an own-goal by Frison after watching video evidence which showed the effort had rebounded off the post and in off the goalkeeper.
“Before I didn’t believe I could win the top goalscorers award this season,” Toni said. “It would be something extraordinary at 36 years of age.”
Marquinho extended Verona’s lead on the stroke of halftime with a low drive following Juanito’s pass.
Juanito saw a shot turned onto the post by Frison moments later, but the Argentine did get on the score sheet in the 75th minute with a curled effort into the far corner.
Ciro Immobile remained on course for the top goalscorer award as he scored his 21st goal of the season for Torino.
Omar El Kaddouri had given Torino the lead in the 15th minute when he weaved his way into the left of the penalty area, before firing into the near side of goal.
Parma were looking to get back on track after just one win in their past seven matches, but it was Cagliari who broke the deadlock in the 35th minute after Alessandro Lucarelli took down Daniele Dessena, right in front of the referee who pointed straight to the penalty spot.
Mauricio Pinilla converted, sending Parma goalkeeper Antonio Mirante the wrong way.
Parma’s hopes of getting back into the game evaporated early in the second half following a moment of madness from Felipe, who was sent off for pushing Luca Rossettini in the face.
Both teams needed points in Livorno, with the home side desperate to avoid relegation and Lazio chasing a Europa League spot.
Livorno gifted Lazio the lead in the 15th minute when goalkeeper Francesco Bardi allowed Stefano Mauri’s angled volley to squirm between him and the near post.
Lazio doubled their lead six minutes after the break when Antonio Candreva scored a penalty after Leandro Rinaudo was harshly adjudged to have handled.
Livorno remained in penultimate position in the standings, three points off safety and five behind Chievo.
In the evening match, Paolo de Ceglie’s first goal in more than two years appeared to be enough to secure victory for Genoa.
Genoa managed to last most of the second half with 10 men after Daniele Portanova was sent off five minutes after the break for a foul on German Denis. Mattia Perin saved the resulting penalty.
However, Atalanta’s pressure finally paid off eight minutes from time. Perin pulled off a stunning save to deny Guglielmo Stendardo, but Giuseppe de Luca — who was clearly offside — put the rebound into the net with an overhead-kick.
FONTE: TaipeiTimes.com
Davide Rota29 aprile, 2014
Torino e Verona in Europa League? Mancano rispettivamente dal 1994 e dal 1988
Profumo di novità in Europa? Può darsi. Torino e Hellas Verona sono in piena corsa per un posto in Europa League.
I granata mancano dalle coppe dal 15 marzo di 20 anni fa (1994), quando persero 1-0 a Highbury, in casa dell’Arsenal, rete di Tony Adams. Era la gara di ritorno dei Quarti di Coppa delle Coppe, dopo che al Delle Alpi la sfida era finita a reti inviolate.
I granata, oltre a 4 partecipazioni alla Coppa delle Coppe, vantano una partecipazione alla Coppa dei Campioni e 11 stagioni in Coppa Uefa. Il miglior risultato rimane la doppia finale (due pareggi, 2-2 in casa e 0-0 fuori) contro l’Ajax di Van Gaal, nel maggio del 1992.
Assai più lontana l’ultima volta del Verona in Europa: i veneti mancano infatti dal 1988, quando uscirono nei Quarti di Coppa Uefa ad opera del Werder Brema, perdendo 0-1 al Bentegodi e pareggiando 1-1 in Germania.
Da segnalare anche una partecipazione alla Coppa Campioni 1985-86 (fuori al secondo turno nel derby fratricida con la Juventus) e un’altra stagione in Uefa nel 1983-84.
Più recenti, invece, le partecipazioni di Lazio, Parma e Milan, le altre tre squadre in lotta per un posto al sole.
FONTE: Sport.Leonardo.it
Lazio, Reja concede due giorni di riposo alla squadra
C'è ottimismo, in vista del match col Verona, circa il recupero di alcuni infortunati
Gaetano Pantaleo
Dopo la convincente vittoria di ieri della sua Lazio contro il Livorno, che è valsa il sorpasso in classifica al Parma ed al Milan, Reja ha concesso alla squadra ben due giorni di riposo per ricaricare un po’ le batterie e smaltire un po’ di tensione in vista delle ultime tre giornate di campionato, decisive per la qualificazione in Europa League.
Tra esattamente una settimana i capitolini dovranno affrontare all’Olimpico l’Hellas Verona di Mandorlini, autentica rivelazione del campionato ed appaiata in classifica con i biancocelesti, in un match che sa tanto di scontro diretto.
Lo stato di emergenza, fino a lunedì prossimo, dovrebbe rientrare, con Novaretti e Radu che hanno scontato la loro giornata di squalifica e saranno normalmente a disposizione, Gonzalez che, dopo più di un mese, ieri è tornato in campo, mentre saranno da valutare quotidianamente le condizioni di Klose, Dias, Konko e Biava, con quest’ultimo che ha qualche possibilità in più di farcela rispetto ai compagni.
FONTE: EuropaCalcio.it
LAZIO, NIENTE CALCOLI: PER CENTRARE
L'EUROPA OBBLIGATORIO BATTERE IL VERONA
Lunedì 5 Maggio 2014
di Enrico Sarzanini
ROMA – Niente più calcoli, nessuna tabella: con le vittorie di Parma e Torino la Lazio deve solo battere il Verona (stadio Olimpico, ore 19) per sperare ancora nell'Europa League.
Reja è fiducioso, anche se sperava di arrivare a questo appuntamento con qualche punto in più: «Avevo compilato una tabella e mi mancano due punti, avremmo dovuto essere a quota 54, ma possiamo ancora centrare l'Europa, è alla nostra portata anche se sarà fondamentale battere il Verona».
Avversario in grande forma anche lui a ricerca di una vittoria per l'Europa: «E' senza dubbio la squadra rivelazione del campionato. E davanti ha Toni, un giocatore che ho lanciato io a Vicenza credendo in lui quando ancora non era nessuno. Si tratta di una formazione con ottimi giocatori ed allenatore che ha dimostrato di saperci fare. Poi c'è Iturbe che è un giocatore formidabile».
Il pareggio non servirebbe a nessuno, per questo Reja ha chiesto alla squadra di scendere in campo senza fare troppi calcoli: «Solo vincendo possiamo ancora sperare di centrare l'Europa e spero che i ragazzi entrino in campo con la consapevolezza di poter battere l'avversario. Dobbiamo dare il 102% sia a livello fisico che mentale. Questa squadra è abituata a lottare per un obiettivo e ha dimostrato in passato che quando si mette in testa di fare la partita può mettere in difficoltà chiunque».
Tra i convocati, tornerà anche Klose, fresco di rinnovo con la Lazio: «Dal punto di vista qualitativo direi è un giocatore che non si può assolutamente discutere. Nonostante le offerte che ha ricevuto da diverse società, ha deciso di restare, di scegliere la Lazio perché ha un progetto a lunga scadenza. Posso tranquillamente dire che il prossimo anno sarà l'inizio di una nuova era. Ha capito che qua le cose si fanno seriamente e ha rinnovato».
A completare l'attacco ci sarà Djordjevic, acquistato a parametro zero dal Nantes. Anche se l'ingresso in Europa potrebbe portare altre sorprese dal mercato, spiega il tecnico: «Con il presidente e il diesse stiamo facendo diverse valutazioni ma per completarle bisognerà vedere se giocheremo in Europa, un'eventualità che potrebbe cambiare le cose. In ogni caso stiamo valutando anche gli altri reparti, dove c'è assoluto bisogno di rinforzare».
TONI E IMMOBILE, IL GOL SENZA ETÀ PER DUE FACCE DA NAZIONALE
Domenica 27 Aprile 2014
di Luca Pasquaretta
Topni un gol e mezzo (la Lega ha detto che il secondo segnato ieri non è suo), Immobile un'altra perla. Sono loro i re del gol della serie A, con 19 e 21 reti segnate. Facce da gol. C’è quella di Ciro Immobile, sorridente, felice, giovane, sempre più capocannoniere della serie A con 21 reti nel Torino dei record (ha battuto il record di punti in un campionato a 20 squadre). E poi c’è quella attapirata, vissuta, di Luca Toni, rimesso a lucido dal Verona, tornato “Numero Uno” come cantavano in Germania ai tempi del Bayern Monaco. Johann Wolfgang Goethe diceva che “Gli anni sono come i libri sibillini: più se ne consuma, più diventano preziosi”. Come i gol.
LA RABBIA DI LUCA
Nel brunch del Bentegodi, il ragazzone di Pavullo sul Frignano pensava di averne fatti un paio. Era arrabbiato quando Mandorlini lo aveva tolto dal campo, perché si sentiva di poter realizzare la tripletta e portare a casa il pallone. Al danno a fine partita si è aggiunta la beffa, perché la Lega sul sito ufficiale con un comunicato gliene ha tolto uno: “Dispiace, ma dopo il colpo di testa del centravanti il pallone rimbalza sulla traversa e carambola sul corpo di Frison che lo spinge involontariamente nella propria porta”. Ma il Verona ribatte: “Il gol è da attribuire a Luca”. Insomma non sono 20, ma 19. Anche se ne avesse fatti di più quasi sicuramente non basteranno per salire sull’aereo che porterà gli azzurri in Brasile. "Ci tenevo a fare ancora gol. Quest'anno non avevo mai fatto una tripletta, la mia bambina mi chiede sempre il pallone e lì per lì mi è dispiaciuto. E poi sono lì davanti con Immobile, all'inizio non ci credevo, ma ora sono a 20 gol e sarebbe speciale, a quasi 37 anni, vincere la classifica cannonieri. Il mondiale? Non devo mandare nessun videomessaggio, i 40 Prandelli li ha già convocati e non ci rientriamo né io né Totti, entrambi dobbiamo metterci l'anima in pace, il c.t. ha fatto altre scelte”.
IL SOGNO DI CIRO
[...]
FONTE: Leggo.it
PROBABILI FORMAZIONI
Le probabili formazioni di Lazio-Verona: Klose in panchina, c'è Iturbe
05.05.2014 07.35 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Partita spareggio per l'Europa League tra Lazio e Verona. Due squadre che non si affrontano in Serie A dal 2002: allora fu un pirotecnico 5-4 per i biancocelesti e anche allora come oggi si giocava per il terzultimo turno. All'epoca per gli scaligeri fu un ko pesantissimo ai fini della retrocessione in Serie B, mentre alla fine dei conti il successo per l'allora squadra allenata da Alberto Zaccheroni si rivelò importantissima per la qualificazione in Coppa Uefa.
COME ARRIVA LA LAZIO: Reja dispone della rosa al completo, eccezion fatta del lungodegente Ederson, la cui stagione è finita- Spazio al 4-3-3 con Berisha tra i pali. Non convocato, invece, Marchetti. In difesa torna Radu, che si prende il suo posto a sinistra, mentre in mezzo al fianco di Biava è favorito Cana. A destra prende posto Konko, che recupera dai problemi all'adduttore. In mezzo al campo confermato il trio Biglia-Ledesma-Lulic. In attacco si ripresenta Klose, anche se il tedesco inizierà dalla panchina. Avanti col "falso nove" Mauri con Candreva e Keita a completare il reparto.
COME ARRIVA IL VERONA: buone notizie per Mandorlini: Iturbe e Romulo recuperano ed è molto probabile che almeno l'argentino giochi dal primo minuto. Spazio al classico 4-3-3: Rafael in porta, con Pillud confermato sulla corsia destra dopo l'ottima prestazione contro il Catania. Sull'out opposto Albertazzi mentre in mezzo ci si affiderà alla coppia Moras-Marques. Confermata in blocco la mediana vista domenica scorsa, mentre il tridente offensivo vedrà Luca Toni supportato da Iturbe e Marquinho.
ALTRE NOTIZIE
Lazio, Reja convoca 23 calciatori per la gara di domani contro l'Hellas
04.05.2014 22.10 di Marco Frattino
Tutto pronto in casa Lazio per la gara di domani contro l'Hellas Verona, in programma domani alle ore 19 allo stadio Olimpico. Questi i convocati di mister Edy Reja, come si legge sul sito ufficiale del club biancoceleste:
Portieri - Berisha, Strakosha, Guerrieri.
Difensori - Biava, Dias, Konko, Ciani, Novaretti, Pereirinha, Cana, Radu.
Centrocampisti - Ledesma, Onazi, Mauri, Candreva, Lulic, Gonzalez, Biglia, Felipe Anderson.
Attaccanti -Klose, Perea, Keita, Kakuta.
ALTRE NOTIZIE
Oddo su Lazio-Verona: "La squadra di Reja rischia di più"
04.05.2014 09.14 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Massimo Oddo, ex di Hellas Verona e Lazio, ha rilasciato un'intervista al quotidiano Il Messaggero alla vigilia del confronto tra le due squadre che all'Olimpico si giocheranno buona parte delle possibilità di qualificazione alla prossima Europa League: "Chi rischia di più? La Lazio. senza dubbio. Perché il Verona è partito per salvarsi e ora si trova a competere per l'Europa League, quindi gioca con tranquillità e spensieratezza, ed è pericoloso. Dalla loro i biancocelesti hanno il maggior tasso tecnico e diverse individualità, ma a volte non bastano per vincere".
LE STATISTICHE
Che emozioni fra Reja e Mandorlini
03.05.2014 17.25 di Redazione Footstats Twitter: @FootStatsCalcio
In Serie A si sfideranno per la prima volta lunedì pomeriggio. Stiamo parlando di Edy Reja e Andrea Mandorlini. Fino ad oggi non c'è difatti traccia di testa a testa fra i tecnici di Lazio ed Hellas Verona.
Se però allarghiamo il nostro campo di ricerca alla cadetteria ecco che nella stagione 2003-2004 troviamo un Cagliari-Atalanta con i due seduti nelle panchine. Reja guidava i sardi e Mandorlini gli orobici. Partita ricca di emozioni leggendo il tabellino: due rigori (uno fallito), 2 espulsi (uno per parte) e 6 gol. Ad imporsi furono Reja e i rossoblù per 5-1.
TUTTI I PRECEDENTI FRA I DUE ALLENATORI (SERIE B)
1 vittoria Reja
0 pareggi
0 vittorie Mandorlini
5 gol fatti squadra Reja
1 gol fatto squadra Mandorlini
LE STATISTICHE
Lazio-Verona il festival del gol. L'ultima volta dei veneti nell'anno dello scudetto
03.05.2014 15.21 di Redazione Footstats Twitter: @FootStatsCalcio
Lazio-Verona: benvenuti al festival del gol. Le ultime quattro sfide all'Olimpico sono state una vera e propria grandinata di reti, che sono state 26 per l'esattezza. Particolarmente spettacolare l'ultima partita, giocata nel 2002 e terminata 5-4 per i biancolesti.
Sono solo tre le affermazioni del Verona in casa della Lazio e l'ultima risale al 1984 nel corso della stagione trionfale che ha condotto i gialloblu al loro unico, storico, scudetto.
TUTTI I PRECEDENTI A ROMA (SERIE A E B)
13 vittorie Lazio
7 pareggi
3 vittorie Verona
44 gol Lazio
22 gol Verona
LA PRIMA SFIDA
1957/1958 Serie A Lazio vs Verona 4-0
L'ULTIMA SFIDA
2001/2002 Serie A Lazio vs Verona 5-4
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Fiorentina-Verona, il futuro di Romulo dopo la Tim Cup
30.04.2014 14.12 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Il futuro dopo la finale di Tim Cup. Secondo quanto raccolto da Tuttomercatoweb.com, nella settimana che seguirà la sfida tra Fiorentina e Napoli di sabato sera, ci saranno nuovi contatti per stabilire il futuro di Romulo. In prestito all'Hellas Verona con diritto di riscatto sulla metà da parte degli scaligeri che il ds Sean Sogliano sta per esercitare, la prossima settimana società ed entourage si sentiranno per discutere delle tante proposte che stanno arrivando al jolly brasiliano. Che ha pure un'autostrada aperta verso il Mondiale in Brasile, dove il ct Cesare Prandelli sembra essersi convinto a portarlo. Juventus e Paris Saint-Germain sono club seriamente interessati al ragazzo, sul cui domani si inizierà a parlare dalla prossima settimana.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Verona, occhi su un centrocampista argentino
29.04.2014 17.59 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Alla ricerca di un centrocampista difensivo, il Verona mette gli occhi su un altro argentino, dopo Ezequiel Cirigliano. Secondo quanto raccolto da Tuttomercatoweb gli scaligeri hanno messo gli occhi su Cristian Erbes. Classe 1990, ha già alle spalle oltre 90 presenze con la maglia del Boca Juniors. Il giocatore potrebbe arrivare per un costo contenuto.
ALTRE NOTIZIE
ESCLUSIVA TMW - Corsa ai Mondiali, Gibellini: "Premierei Toni"
29.04.2014 16.24 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Fonte: intervista realizzata da Raffaella Bon
Sul campionato eccellente che sta disputando la neo promossa Hellas Verona, la redazione di TMW ha contattato l'ex direttore sportivo Mauro Gibellini: "Verona al sesto posto? Perché no, hanno due giocatori importanti come Toni e Iturbe, con ottimi giocatori come Marquinho, hanno tutte le qualità per ambire a questa posizione. Ci devono provare fino alla fine. Toni al Mondiale? Sta sorprendo tutta Italia, alla sua età fare quello che ha fatto non è semplice né prevedibile. E' uno che si è sempre curato bene, ha una vita normale da atleta. Ci sono atleti che hanno dimostrato come si faccia la professione e come ci si comporta. Balo? Secondo me è finito in un frullatore che va oltre le sue colpe, tutto ciò è enfatizzato, è qualcosa di più grande di lui, chi lo conosce mi dice che non è un bad boy. Purtroppo oggi non è ancora un professionista a tutto tondo come i vari Toni, Del Piero, Pirlo e Buffon. Privarsi di uno come lui ai Mondiali non so se è un bene o uno svantaggio. Io sarei per premiare Toni, ma per me l'Italia deve andare oltre e premiare Destro ed Immobile, giovani forti che hanno dimostrato grandi qualità".
SERIE A
I cerchi di Pjanic, l'Hellas e Balotelli: top e flop del campionato
29.04.2014 15.15 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
Campionato ai limiti del noiosissimo. Chi deve vincere vince, chi si deve salvare perde, Juventus e Roma fanno gara fra loro a chi infrange più record - Scudetto oramai già assegnato - mentre il sesto posto è l'unico che può concedere qualche piccola emozione, con la sesta in classifica che perde con regolarità, fra Milan e Parma. Ora toccherà al Verona di Luca Toni, chissà che non riesca in un ennesimo miracolo.
I top
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Il Verona - Quattro gol per fare capire che Mandorlini, all'Europa League, crede ancora. Iturbe è il solito motorino - e deve uscire malconcio - Toni ne fa due (o uno, dipende dal volere della Lega), mentre il Catania esce a pezzi. E questo nonostante a gennaio sia stato ceduto Jorginho. Basi solide pure per la prossima stagione.
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SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Verona, rinnovo Toni: incontro al termine della stagione
29.04.2014 14.25 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Fonte: a cura di @RaffaellaBon
Il matrimonio fra Luca Toni e l'Hellas Verona è destinato a continuare. Le voci delle ultime ore parlano di una precisa volontà del club scaligero di confermare l'attaccante per le prossime due stagioni. Secondo quanto appreso dalla nostra redazione l'incontro decisivo per la conclusione dell'accordo si terrà solo al termine della stagione. La volontà di entrambe le parti è quella di continuare insieme e dunque non esiste alcun tipo di premura. Il Verona vuole chiudere al meglio il campionato e il giocatore puntare alla classifica cannonieri. Toni e l'Hellas, cielo sereno all'orizzonte.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Hellas Verona, Iturbe: oggi l'agente in Italia, la situazione
29.04.2014 15.53 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
Juan Manuel Iturbe e il mercato, sono giorni importanti. L'attaccante del Verona ha subìto un infortunio, l'Hellas chiede rispetto per il suo giocatore, che in questa stagione è stato spesso preso di mira dai difensori avversari. Ma c'è anche tempo per pensare a quello che succederà nella prossima stagione. La società veneta da un po' di tempo ha inviato al Porto un documento nel quale ha fatto sapere che riscatterà Iturbe, c'è tempo fino al 30 maggio per pagare il riscatto. Poi scadrà l'opzione. Il suo agente intanto è in arrivo in Italia, prima farà tappa a Milano, poi proprio a Verona per sincerarsi delle condizioni del giocatore dopo la partita di domenica contro il Catania. E intanto chi sta vicino ad Iturbe prende le distanze da Gustavo Mascardi, impresario ma non agente del giocatore. La Roma resta vigile, il Real Madrid pure. Ma il primo passo deve essere il riscatto del Verona, poi il resto sarà una conseguenza. E tra qualche giorno sarà tempo per pensare al mercato.
SERIE A
Verona, Toni verso il rinnovo. Pronto accordo biennale
29.04.2014 12.13 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Con diciannove reti in campionato e un ritrovato ruolo da protagonista nel calcio italiano, Luca Toni è pronto a decidere il suo futuro. L'idea è quella di continuare con l'Hellas Verona, società che ha creduto in lui dopo l'addio alla Fiorentina, e che, secondo quanto riferito da SportMediaset, avrebbe già presentato un'offerta biennale a bomber di Pavullo. Toni (36) in carriera ha vestito anche le maglie di Palermo, Bayern Monaco, Roma, Genoa e Juventus.
ALTRE NOTIZIE
Serie A, 35a giornata, Top Ten TMW
29.04.2014 09.12 di Alessio De Silvestro
Con la vittoria di ieri sera della Juventus contro il Sassuolo la squadra di Conte è ad un passo dal terzo scudetto consecutivo. Neanche la Roma nulla ha potuto in questa stagione contro i bianconeri più forti della storia. Nel frattempo pareggio tra Inter e Napoli e Atalanta e Genoa. Successi per Lazio, Verona, Fiorentina, Torino, Sampdoria e Cagliari. Grande traffico per aggiudicarsi l'ultimo posto in Europa League con cinque squadre in corsa. Stessa bagarre per non retrocedere dove rischia ancora il Chievo Verona a 30 punti. Questa settimana nella Top Ten TMW troviamo:
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Toni: Sale a diciannove reti in campionato con una prestazione da bomber vero sfruttando il proprio fiuto del gol e la propria abilità sui palloni alti, sfiorando anche la doppietta in un paio di occasioni. Ma non solo: difende palla come pochi in Italia scaricandola sempre con intelligenza per i compagni che si inseriscono. Brasil 2014
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SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Fanna sull'Hellas: "Ora è più semplice fare certi record"
28.04.2014 19.00 di Tommaso Maschio
Con la vittoria di ieri sul Catania l'Hellas Verona ha infranto il record storico della squadra di Bagnoli che si laureo campione d'Italia nell'84-85 cogliendo il 16° successo in Serie A. Per commentare Questo sorpasso la redazione di Tuttomercatoweb.com ha sentito l'ex centrocampista gialloblu Pietro Fanna: "I record sono fatti per essere battuti e migliorati e fa piacere che questo Hellas ci sia riuscito perché vuol dire che ha ritrovato lo spirito che aveva perso ultimamente. Però c'è da dire che oggi è più semplice di una volta visto che si giocano molte più partite. Quando noi facemmo il record si giocavano meno partite e il campionato era a 16 squadre, mentre ora è a 20".
L'Hellas è ancora in piena lotta per l'Europa League. Può centrare questo obiettivo inaspettato?
"Secondo me la squadra deve vivere alla giornata senza fare grandi tabelle o programmi e cercare di dare ulteriore senso al suo campionato. Le prossime tre gare saranno tutte molti difficili per l'Hellas che deve inoltre vedersela con squadre che mi sembrano più attrezzate, che ci credono da più tempo e con altre deluse dalla stagione che non vogliono e possono fallire l'obiettivo europeo. Sarà una sfida fra tre o quattro squadre che si deciderà solo all'ultimo".
Cosa pensa invece del gol tolto a Toni che ha scatenato le proteste della società?
"Non capisco la decisione e non riesco a trovare una spiegazione. Negli ultimi anni si sono assegnati dei gol a chi ha tirato con deviazioni molto più nette di quella di Frison e che una volta erano considerate autoreti. Il portiere è un giocatore come gli altri e le sue eventuali deviazioni dovrebbero essere considerate come quelle di un compagno. Se c'è una regola a riguardo non è chiara o andrebbe rivista perché non riesco a trovare una spiegazione alla decisione della Lega su Toni. Quel gol è assolutamente suo".
ALTRE NOTIZIE
ESCLUSIVA TMW - Flachi: "Balo, così perdi il 40%. Mondiale a rischio"
28.04.2014 15.59 di Chiara Biondini
Fonte: Lorenzo Marucci
L'ex attaccante di Sampdoria e Fiorentina, Francesco Flachi ha parlato ai microfoni di tuttomercatoweb.com della situazione del centravanti del Milan, Mario Balotelli.
Cosa pensi di Balotelli che riesce sempre a essere sopra le righe?
"Penso che io possa essere l'ultima persona a giudicare Balotelli. Per quello che vedo in campo non penso che gli manchino le qualità forse il suo maggior difetto è il suo carattere, che gli porta via il 30-40% delle sue possibilità. Potrebbe essere ancora più forte di quello che è. Spero che prima o poi possa cercare di limitare i suoi errori però non è facile, anche io ha fatto i miei, come ne ha fatti Cassano, siamo giocatori un po' estrosi. Per me è un grande giocatore , ma a mio giudizio il suo modo di essere e fare gli toglie delle possibilità e le cose che potrebbe fare ancora in più. Mi dispiace perché si potrebbe vedere altre cose".
Come è possibile che lui turni sulla strada giusta o che possa limitare alcuni suoi atteggiamenti?
"Questo dipende solo da lui, il giorno che si renderà conto di quello che ha fa, a parte qualche bravata comunque non mi sembra che abbia avuto degli eccessi, è il suo modo di esssere così".
La sua avventura al Milan e in Italia è finita?
"Questo non saprei, forse più si che no, perché prima c'era Allegri e ci andava daccordo, poi c'è stato qualcosa, poi è arrivato Seedorf e c'è stato grande amore e poi piano piano sta finendo anche questo. Deve cercare di migliorare in queste difficoltà di carattere, a livello di proporsi, in campo dovrebbe avere un atteggiamento diverso. Sembra menefreghista in campo, ma non lo è".
Ai Mondiali rischia di essere un problema?
"Rischia, perché ci sono altri attaccanti che stanno facendo bene, poi le scelte del mister non sono state fatte in un anno, Gilardino non dovrebbe mai esser chiamato visto il paragone a livello di gol con Cerci, Immobile e Toni. Io penso che siano valutazioni fatte nel corso degli anni. Io uno come Toni difficilmente lo lascerei a casa, è un giocatore che sta bene mentalmente e fisicamente. L'ha dimostrato, perché fare 20 gol a Verona è come averne fatti 30. Gilardino è un giocatore che predilige il calcio di Prandelli e si adatta bene, Rossi dipende dalla condizione fisica, c'è Cerci e Immobile dipende da come vorrà far giocare la squadra. Se Balo non andrà al Mondiale sarà solo per colpa sua".
SERIE A
Verona, la seconda giovinezza di Toni: la scrivania può (ancora) attendere
28.04.2014 08.30 di Simone Bernabei
19 gol, o 20, scegliete voi, forse neanche Mandorlini se li aspettava ad inizio stagione. Luca Toni, 37 anni a maggio, ha stupito tutti nella stagione attuale che si avvia alla conclusione. Una continuità dal punto di vista fisico e realizzativo che il bomber scaligero non trovava da anni, frutto di una condizione fisica quasi sempre al top e di una tranquillità mentale che il Bentegodi ha saputo regalargli dopo stagioni buone ma non certo paragonabili a questa.
Il merito di aver rilanciato il centravanti di Pavullo va senza dubbio alla Fiorentina, che la passata stagione lo pescò un po' a sorprese nelle ultime battute del mercato estivo. Poi, a fine anno, l'addio con qualche polemica: "vogliono offrirmi un posto da dirigente, ma io penso ancora da giocatore", ha sempre sostenuto Toni. E dati alla mano, mai valutazione fu più corretta. 19 (o 20) gol in campionato, secondo posto nella classifica marcatori e un Verona trascinato a 5 punti dall'Europa League con ancora 3 gare da giocare. Non un miracolo, ma certamente una risposta forte a chi, forse troppo velocemente, gli aveva suggerito una carriera dietro la scrivania. Toni ha risposto no con coraggio ed il campo, ancora una volta, gli ha dato pienamente ragione.
SERIE A
Doppia arrabbiatura per Toni nel giorno del record dell'Hellas
28.04.2014 07.10 di Tommaso Maschio
Nonostante le speranze di essere in Brasile per la Coppa del Mondo siano ormai ridotte al lumicino, come ha candidamente ammesso il diretto interessato, Luca Toni non accenna a rallentare e trascinare la sua squadra sempre più in alto verso una qualificazione in Europa League che farebbe gridare al miracolo tutta Verona. Il centravanti segna e fa segnare e - a dimostrazione della grande fame che ancora ha - si arrabbia al momento della sostituzione con il tecnico Mandorlini. Dopo la doppietta con cui aveva contribuito a stendere un Catania molle e senza aggressività il centravanti infatti avrebbe voluto trovare il terzo gol che gli avrebbe garantiti di scavalcare Ciro Immobile in vetta alla classifica dei cannonieri di A e regalarsi, a 37 anni, il sogno di poter essere ancora l'attaccante più prolifico in Italia. Dissidio poi chiarito negli spogliatoi con l'abbraccio fra due grandi protagonisti della stagione dell'Hellas. La doccia fredda per il centravanti modenese arrivava però abbondantemente dopo la fine della gara - vinta per la cronaca per 4-0 dai veronesi - quando la Lega Calcio decideva di togliere a Toni la seconda rete assegnando il gol, o meglio l'autogol, al portiere etneo Frison provocando la reazione della società scaligera che con un comunicato ufficiale ribadiva che il gol era ed è da considerarsi di Luca Toni e augurandosi che questa decisione non precluda al centravanti di vincere la classifica dei marcatori che ora lo vede a due reti di distanza dal granata Immobile.
Al di là di Toni e della sua caccia al trono dei gol, l'Hellas continua la sua marcia verso l'Europa mettendo a segno contro il Catania la sedicesima vittoria in campionato e fissando così un nuovo record nella storia del club. Il precedente era quello di 15 vittoria, ma in 30 partite, dell'Hellas Verona campione d'Italia nell'84-85, un record che sembrava dovesse resistere ancora a lungo nel tempo. La squadra di Mandorlini l'ha invece infranto e ha tre gare per migliorarsi ulteriormente e andare alla caccia di quello che è l'obiettivo massimo per il club ovvero il ritorno in una Coppa europea che manca da troppo tempo (stagione '87-88).
Quanto al Catania la retrocessione è ormai a un passo nonostante le rivali non corrano. 5 punti da recuperare nelle ultime tre gare sembrano però troppo per una squadra che in trasferta non sa vincere e ha raccolto appena cinque successi in tutta la stagione. A Verona è mancato anche l'atteggiamento combattivo che i tifosi e anche la società si aspettavano dai giocatori sopratutto dopo la vittoria casalinga con la Sampdoria che aveva riacceso qualche speranza. Una squadre molle a livello fisico e mentale e senza un briciolo di grinta che sembra rassegnata al peggio.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
10:21 | 05/05
Lazio, Reja: «Qui c'è gente seria»
Il tecnico biancoceleste in conferenza: «Col Verona è importante, la lotta è serrata»
CONFERENZA LAZIO REJA - La partita di oggi contro il Verona è per la Lazio di Edy Reja un crocevia fondamentale: i biancocelesti o vanno in Europa, o in Europa rischiano di andarci proprio gli scaligeri, tornani in A dopo anni di abisso. La notizia del rinnovo di Klose potrebbe sollevare la squadra, alla ricerca di un risultato abbastanza difficile fino a qualche mese fa. Poi con l'arrivo di Reja dopo Petkovic tutto è cambiato...
ORA O MAI PIU' - Così l'allenatore biancoceleste in conferenza: «Non è l’ultima spiaggia, ma è una partita determinante. Siamo in leggero ritardo, ci manca qualche punticino, ma ce la possiamo fare. Siamo in cinque, lottiamo tutti per un posto in Europa, ma ora tocca a noi. Toni? L’ho lanciato io in A a Vicenza. Il rinnovo di Klose? E' un personaggio straordinario, aveva anche altre possibilità estere, ma crede in questo progetto, ha capito che qui si lavora seriamente. Gli scontri per la finale di Coppa Italia? Dispiace, ma ora bisogna agire, qui le leggi non vengono rispettate». Oggi c'è il matchpoint.
by Michele Ruotolo
09:38 | 02/05
Hellas Verona, Iturbe salta la Lazio?
ITURBE HELLAS VERONA MANDORLINI - Juan Manuel iturbe rischia di saltare la partita di lunedì tra Lazio e Hellas Verona. L'attaccante argentino non è ancora al meglio, e mister Andrea Mandorlini non vuole forzare il suo rientro, anche in vista dei prossimi due impegni in casa contro l'Udinese ed in trasferta a Napoli. Il verona è impegnato nel rush finale per l'Europa e Iturbe può essere un giocatore prezioso.
JUANITO GOMEZ - Una defezione importante che, se sarà confermata nei prossimi giorni, darà l'occasione a Juanito Gomez di rivedere la maglia da titolare dopo più di un mese. L'argentino è pronto, come dimostrato contro il Catania dove anche allora aveva sostituito Iturbe e ha pure segnato. Come riporta HellasNews24.com la rosa del verona è ampia e Mandorlini sta già valutando le alternative.
by Gianmarco Lotti
15:43 | 30/04
Hellas Verona, Sogliano pesca ancora in Argentina
In arrivo Erbes dal Boca Juniors
ERBES HELLAS VERONA BOCA JUNIORS -Cristian Damiàn Erbes è centrocampista argentino del Boca Juniors ed è salito agli onori delle cronache calcistiche perché è finito sul taccuino del direttore sportivo dell'Hellas Verona Sean Sogliano. Il calciatore milita dal 2009 negli xeneises coi quali ha già disputato parecchie partite nonostante non abbia ancora compiuto 24 anni.
ERBES MAGICHE - A rivelare questo interessamento è goalcity.com. Continua quindi la ricerca di talenti in Argentina da parte di Sogliano, che in Sudamerica ha pescato giocatori preziosi da quando è arrivato in riva all'Adige. Erbes è un regista di centrocampo che potrebbe sostituire Jorginho come afferma Hellasnews24.com e si parla pure di un prezzo contenuto per il suo trasferimento.
by Gianmarco Lotti
14:00 | 30/04
Lazio, emergenza finita: Reja ha tutti disponibili
Klose, Postiga, Dias, Biava e Konko si allenano in gruppo
LAZIO ALLENAMENTO REJA - La Lazio si è allenata in mattinata a Formello e sono arrivate molte buone notizie per Reja e lo staff tecnico poiché sembra conclusa l'emergenza infortuni che aveva attanagliato i laziali nelle ultime giornate. Sia Postiga che Klose e i difensori Biava, Dias e Konko si sono allenati al Fersini con la squadra al completo molto fiduciosa in vista della prossima partita con il Verona che vale l'Europa League.
EMERGENZA FINITA - Come riporta Lazionews24.com all'inizio della seduta la Lazio ha svolto una sessione di preparazione atletica facendo allunghi di cento metri sulle diagonali del terreno di gioco insieme al preparatore Fonte. Poi la Lazio si è dilettata con esercitazioni di possesso palla e una partitella in famiglia tra i giocatori della prima squadra (più Minala aggregato alla squadra B assieme a Crecco). Nei prossimi giorni Reja farà esercitazioni tattiche.
by Gianmarco Lotti
18:10 | 29/04
Lazio, parte del gruppo torna ad allenarsi
Allenamento biancoceleste verso lo sprint finale
LAZIO - Nel momento più decisivo della stagione, e dopo l'importante vittoria ottenuta sul campo del Livorno, la Lazio si prepara ad affrontare un finale di campionato con la motivazione di poter agguantare in extremis un posto in Europa League, obiettivo apparso spesso inimmaginabile nei momenti più complessi del campionato in corso. La formazione biancoceleste tornerà ad allenarsi domani in tarda mattinata, per preparare lo scontro diretto contro l'Hellas Verona, e Reja punta a recuperare elementi importanti della rosa.
SPERANZE DI RIENTRO - Proprio i giocatori in cerca della forma ideale per il rientro in campo, in particolare Klose, Dias e Konko, sono tornati ad allenarsi in anticipo insieme al gruppo dei giocatori non impiegati nella sfida vinta 2-0 a Livorno. Il lavoro del gruppo si è alternato tra riscaldamento ed esercizi in palestra.
by Matteo Baldini
15:15 | 29/04
Serie A, 36^ giornata: Lazio - Hellas Verona, probabili formazioni
Scontro diretto per il sesto posto
SERIE A LAZIO HELLAS VERONA PROBABILI FORMAZIONI DIRETTA/STREAMING- Tra i motivi di maggiore interesse di questo finale di campionato si distingue una lotta serrata per il sesto posto, posizione che vede al momento tre squadre affiancate a quota 52 punti. Tra queste figurano anche Lazio ed Hellas Verona, pronte a sfidarsi all'Olimpico lunedì prossimo alle 19.
COSI' IN CAMPO - Entrambe le squadre cercano conferme dopo le ultime convincenti vittorie, a Livorno per i biancocelesti e in casa col Catania per quanto riguarda la formazione di Mandorlini. Quest'ultimo spera di poter recuperare Romulo e Iturbe ma Sala e uno tra Jankovic e Gomez sono già in preallarme per sostituirli. Ballottaggio anche in difesa, sulla destra, con Pillud favorito. Reja confida invece di recuperare diversi elementi, e di inserirli almeno tra i convocati, Klose e Marchetti su tutti. Possibile l'impiego dal primo minuto per Konko e Biava, a completare la difesa composta da Cana e Radu, al rientro dopo la squalifica.
LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Konko, Biava, Cana, Radu; Onazi, Ledesma, Lulic; Mauri; Candreva, Keita. A disposizione: Berisha, Dias, Ciani, Novaretti, Cavanda, Pereirinha, Biglia, Gonzalez, Felipe Anderson, Perea, Klose. Allenatore: Reja.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Pillud, Marques, Moras, Albertazzi; Romulo, Donadel, Halfredsson; Gomez, Toni, Marquinho. A disposizione: Nicolas, Gonzalez, Cacciatore, Maietta, Agostini, Cirigliano, Sala, Jankovic, Rabusic, Cacia. Allenatore: Mandorlini.
IN TV - La partita sarà trasmessa in diretta a partire dalle 19:00 sul digitale terrestre ("Mediaset Premium") e satellite ("Sky Sport"). Diretta streaming su "Sky Go" e "Premium Play". Rimanete connessi su calcionews24.com, potrete trovare sia la sintesi che le pagelle e le altre informazioni riguardo al match.
by Matteo Baldini
10:22 | 29/04
Lazio, classifica avulsa: chi va in Europa League?
La situazione sesto posto a poche giornate dal termine
LAZIO AVULSA EUROPA LEAGUE - E se fosse proprio quel gol siglato da Antonio Candreva, tra la delusione generale, al minuto 93 della recente sfida col Torino a valere il pass europeo per la Lazio nell'ultimo sabato di Pasqua? Quando mancano solamente tre giornate alla fine del campionato, Edy Reja, che ha sostituito a stagione in corso Vladimir Petkovic e innestato una marcia trionfale verso il sesto posto, all'epoca lontano 9 punti, adesso se la può giocare per un posto in Europa League.
UN POSTO IN EUROPA - L'edizione odierna del Corriere dello Sport fa il punto in zona sesto posto, iniziando a fare i conti con la classifica avulsa che potrebbe regalare un posto in Europa League. In questo momento, la Lazio sarebbe ottava, avendo perso 4-1 a Verona, in svantaggio con Milan e Torino, ma in vantaggio su Inter Parma: quando mancano 270 minuti tutto è ancora da decidere.
by Andrea Bartolone
19:15 | 28/04
Lazio - Hellas Verona, focus sui precedenti all'Olimpico (VIDEO)
La vittoria degli ospiti manca dalla stagione 1984-1985: nel 2001-2002 l'ultimo precedente in Serie A
LAZIO HELLAS VERONA PRECEDENTI SERIE A FOCUS VIDEO - Lunedì 5 maggio 2014, alle ore 19, andrà in scena allo Stadio Olimpico di Roma la sfida di campionato tra Lazio ed Hellas Verona, valevole per la giornata numero 35 del campionato italiano di Serie A 2013-2014. Entrambe le formazioni sono appaiate a quota 52 punti in classifica, anche se la differenza reti in questo momento premia il Torino al sesto posto, utile per la qualificazione in Europa League. Sarà dunque una sfida-spareggio per alimentare i sogni di un possibile pass europeo, considerando poi le altre due gare di campionato da disputare che potrebbero permettere alle due formazioni di centrare la qualificazione. Entrambe le squadre, inoltre, stanno vivendo un ottimo momento di forma, avendo perso solamente una delle ultime cinque partite disputate in campionato.
QUI LAZIO - I biancocelesti di Edy Reja sono reduci dall'importante vittoria esterna centrata all'Armando Picchi di Livorno per 0-2, contro una squadra in lotta per la permanenza in Serie A. Un risultato che ha alimentato speranza e fiducia nel gruppo capitolino a 270 minuti dal termine del campionato e la prossima partita contro l'Hellas Verona si presenta come un vero e proprio spareggio europeo da non fallire, visto che una vittoria permetterebbe ai biancocelesti di escludere dalla corsa una seria contendente e avvicinare le posizioni che la precedono in classifica, anche in virtù dello scontro diretto tra Inter e Milan. Fin qui, 14 vittorie, 10 pareggi e 11 sconfitte il bottino stagionale della Lazio di Edy Reja, limitata dal rendimento offensivo e difensivo, con soli 49 gol messi a segno a fronte di 47 palloni raccolti nella propria porta. Ottimo, però, il rendimento e lo stato di forma biancoceleste nel mese di aprile, ove son arrivate le vittorie interne contro Parma (3-2) e Sampdoria (2-0), la sconfitta al San Paolo di Napoli per 4-2, il pareggio interno contro il Torino (3-3) grazie alla rete finale di Candreva e, per ultima, la vittoria di ieri pomeriggio contro il Livorno di Davide Nicola. Ancora da chiarire, dal punto di vista dell'infermeria, il possibile impiego di Miroslav Klose: il dubbio sulla presenza del tedesco all'Olimpico lunedì prossimo, da titolare o a partita in corso, verrà sciolto solamente dopo gli allenamenti previsti in settimana.
QUI VERONA - Sta benissimo anche l'Hellas Verona di Andrea Mandorlini: la neo-promossa sta vivendo una stagione sul filo dell'entusiasmo, senza dimenticare i 32 punti raccolti nel girone d'andata che avevano praticamente ipotecato la permanenza in Serie A della formazione veneta. Una squadra, quella gialloblù, che ha dimostrato di non avere mezze misure, come confermano i dati sulle partite disputate fin qui in campionato: ben 48 punti sono arrivati dalle 16 vittorie stagionali, a fronte di 15 sconfitte e di soli 4 pareggi in Serie A. Ottimo il rendimento del reparto offensivo con 56 gol, molti dei quali realizzati dal bomber Luca Toni, a quota 19 in questa stagione, che ha beneficiato per larga parte della stagione degli assist al bacio di Juan Manuel Iturbe, probabilmente il calciatore più interessante in chiave futura della formazione di Mandorlini. Non male anche il rendimento in trasferta dei veronesi con 6 vittorie e 2 pareggi in 17 partite di campionato, vincendo le ultime due partite in trasferta consecutive. 12 su 15, invece, i punti conquistati nel mese di Aprile, che hanno permesso ai butei di rilanciare i sogni Europa League: vittoria 3-0 col Genoa tra le mura amiche, colpo in trasferta nel derby stracittadino contro il Chievo Verona (0-1), sconfitta a suon di gol contro la Fiorentina (3-5) per poi inanellare due vittorie consecutive con Atalanta (1-2 in trasferta) e Catania (4-0 in casa).
1984/85 Lazio - Verona 0-1 |
I PRECEDENTI - Per quanto concerne le sfide tra Lazio ed Hellas Verona all'Olimpico di Roma, sono 21 in totale i precedenti tra le due formazioni, di cui ben 19 disputate nel massimo campionato italiano di Serie A. Di queste 19 partite, il 50% di vittorie spetta alla Lazio, riuscita ad avere la meglio degli avversari in ben 10 occasioni, a fronte di 6 pareggi e 3 sole sconfitte. La gara non viene disputata in Serie A da ben più di 12 anni, considerando l'ultimo precedente in Serie A del 21 aprile 2002: in quell'occasione fu la Lazio ad avere la meglio con uno scoppiettante 5-4 (doppietta di Stankovic e reti di Stam, Crespo e Claudio Lopez, mentre per gli ospiti andarono in gol Frick, Cossato, Colucci ed Adailton. L'ultimo pareggio in Serie A, invece, è datato alla stagione 1989-1990, con lo 0-0 del 4 febbraio 1990. L'ultima storica vittoria dell'Hellas Verona, invece, risale alla stagione della clamorosa conquista dello scudetto del Verona di Bagnoli, campionato 1984-1985, lo 0-1 della 12^ giornata disputato il 16 dicembre 1984, con l'autorete di Podavini.
by Andrea Bartolone
17:15 | 28/04
Hellas Verona, due giorni di riposo prima della ripresa
Da valutare Iturbe: per l'argentino forte contusione
SERIE A HELLAS VERONA - Dopo il roboante successo sul Catania, che ha mantenuto vivissimi i giochi del Verona in chiave Europa League, Andrea Mandorlini ha concesso due giorni di riposo alla squadra. Ripresa, dunque, fissata per mercoledì alle ore 17,30 a Peschiera: solo allora gli scaligeri inizieranno a preparare la gara di lunedì con la Lazio, un vero e proprio scontro diretto per il sesto posto.
INFERMERIA - Le notizie più brutte arrivano da Juan Iturbe, uscito nella prima frazione della gara con gli etnei dopo un brutto colpo subito nei primi istanti da Rolin. Forte contusione per l'ex gioiello del Porto, le cui condizioni, però, andranno nuovamente valutate nelle prossime ore. Ad oggi è difficilmente prevedibile un suo impiego contro i biancocelesti.
by Giovanni Maffeis
16:28 | 28/04
Hellas Verona, club infuriato: «Rispetto per Iturbe»
Duro comunicato del club scaligero
SERIE A HELLAS VERONA - Poche parole, ma significative. L'Hellas Verona, dopo la gara con il Catania, ha deciso di scendere in campo in difesa del proprio gioiellino, Juan Iturbe, il sesto giocatore che ha subito più falli in tutta la Serie A. Contro gli etnei, però, il numero è cresciuto ancora, a partire dal 43esimo secondo, quando Rolin, con una brutta entrata, ha steso l'ex giocatore del Porto.
KO - Una botta che Iturbe ha sentito subito, ma è riuscito a sopportare per più di mezz'ora. «Un'altra botta, un altro infortunio, l'ennesimo. Le parole non servono più... #RESPECT FOR ITU» recita la nota apparsa sul sito ufficiale. Adesso bisognerà capire l'entità dell'infortunio. La certezza, però, è che il Verona ha perso la pazienza.
by Giovanni Maffeis
13:54 | 28/04
Hellas Verona, stop Iturbe: c'è preoccupazione
ITURBE HELLAS VERONA ULTIMISSIME - Juan Manuel Iturbe è il motore di questo Hellas Verona, specialmente adesso che sta finendo la stagione serivrà la sua spinta per portare il Verona dritto in Europa. Ieri col Catania si è infortunato e ne comunicato del verona si parla di infortunio alla coscia per un colpo subito al primo minuto dal difensore catanese Rolin.
ACCERTAMENTI - Come riporta Hellasnews24.com lo staff tecnico è molto preoccupato, perchè già in settimana Iturbe aveva avuto dei problemi alla caviglia, ma Mandorlini aveva deciso comunque di non privarsi del suo talento in una sfida così importante. Tutti in attesa degli accertamenti: il Verona non vuole perdere uno dei suoi campioni per il rush finale europeo proprio ora che c'è il big match con la Lazio.
by Gianmarco Lotti
FONTE: CalcioNews24.com
05.05.2014
La storia bussa alla porta gialloblù, Verona sogna
Il Torino difende il sesto posto, Parma e Milan all'inseguimento: «Hellas e Lazio devono vincere. Chi sbaglia partita è fuori dalla corsa»
Il Milan vince il derby, Torino e Parma non scherzano. Hellas e Lazio non hanno troppe alternative, solo con una vittoria potranno rincorrere fino all'ultima giornata l'Europa League. I granata di Ventura passano al Bentegodi contro il Chievo e difendono il sesto posto con 55 punti all'attivo, i ragazzi di Donadoni battono la Samp e salgono a quota 54 insieme ai rossoneri che mandano ko l'Inter. Peggio di così non poteva andare per Toni e compagni che non potranno perdere questa sera all'Olimpico, sanno che non possono arrivare in ritardo all'appuntamento con la storia.
04.05.2014
Hellas, Juan Manuel Iturbe è fra i 22 convocati
Juan Manuel Iturbe è fra i 22 convocati del Verona, partito alle 14.50 in treno verso Roma dove domani giocherà all'Olimpico (inizio alle 19) il posticipo della terz'ultima giornata di Serie A. L'argentino soffre ancora per l'ematoma alla coscia sinistra generata da una forte contusione che lo ha costretto ad una settimana soprattutto di terapie. A casa è rimasto invece Maietta, che nella rifinitura di stamattina si è bloccato per un risentimento muscolare all'adduttore destro. Out anche Jankovic, fermato stamattina da un affaticamento muscolare al quadricipite femorale destro. Assenti anche gli altri infortunati Martinho e Donati. Fra i 22 convocati c'è anche Romulo, insieme a Rafael, Nicolas, Borra, Cacciatore, Moras, Marques, Pillud, Agostini, Albertazzi, Gonzalez, Donadel, Marquinho, Cirigliano, Hallfredsson, Donsah, Sala, Cacia, Toni, Rabusic e Gomez.
Alessandro De Pietro
03.05.2014
Hellas, Romulo ce la fa ma Iturbe resta fuori
VERONA. Allenamento pomeridiano per il Verona sul campo dello Sporting Center «Il Paradiso» di Peschiera. La squadra ha svolto riscaldamento, torelli e lavoro atletico.
Romulo ha svolto l’intera seduta con il gruppo. Il recupero di Iturbe continua ad essere invece un punto di domanda, a due giorni dalla partita di Roma con la Lazio. «Proveremo a recuperarlo, ma bisogna anche tener conto che non si è mai allenato con noi questa settimana», ha evidenziato Andrea Mandorlini oggi pomeriggio in conferenza stampa a Peschiera. Sicuri indisponibili Martinho e Donati, che domani pomeriggio (in treno) non partiranno con la squadra per Roma. Chiaro il pensiero sulla Lazio: «Stanno molto bene ed hanno recuperato anche un grande giocatore come Klose. Sarà molto dura per noi, ma vogliamo giocarci la partita fino in fondo». Domani mattina la rifinitura. Probabile (4-3-3): Rafael, Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini, Romulo, Donadel, Hallfredsson, Gomez, Toni, Marquinho.
Alessandro De Pietro
03.05.2014
Matricole d'oro L'Hellas in lotta per la... laurea
Dal Duemila a oggi non sono state molte le squadre neopromosse capaci di far meglio del Verona di Mandorlini. Ecco, uno per uno, tutti i precedenti...
Matricole d'oro. Non ce ne sono state molte in giro per la Serie A dal Duemila ad oggi. La prima fu il Verona di Cesare Prandelli, l'ultima l'Hellas di Andrea Mandorlini. La storia recente parla di poche vere sorprese, orgogliose ultime arrivate capaci di cambiare le carte in tavola e disturbare il gioco dei potenti nei quartieri alti. Chi ci riuscì più di tutti fu il Chievo di Delneri, vero miracolo di provincia, quinto nel 2002 dopo aver lottato persino per il primato, almeno fino alla fine del girone d'andata. La matematica almeno dice così, quando la Serie A era ancora limitata a 18 squadre e non alle 20 di oggi.
DOPO VENTURA. La verità è che una matricola d'alto profilo mancava dalla Serie A da quattro anni, anche se con contorni meno accesi del Verona di oggi, una squadra che ricorda molto bene Massimo Donati quand'era perno del Bari di Gianpiero Ventura però solo decimo con 50 punti dopo un'andata a ritmo di Champions League ed un ritorno da zona-retrocessione. Quel Bari aveva il veronese Meggiorini, aveva Rivas poi passato dall'Hellas, aveva soprattutto la coppia Bonucci-Ranocchia in difesa ed un entusiasmo di fondo molto simile a quello che ha animato finora il Verona. Altra categoria rispetto però all'Hellas, che a tre giornate dalla fine del campionato viaggia ad una media (provvisoria) che in 14 anni hanno superato solo il Chievo e soprattutto la Juventus di Ranieri, difficile anche da considerare matricola dopo la promozione successiva alle colpe sentenziate da Calciopoli. Quella Juve finì terza a 13 punti dall'Inter e a 10 dalla Roma, naturalmente fuori concorso per tanti comuni mortali.
IL MIRACOLO DI CESARE. Verona, prima della creatura di Maurizio Setti e Sean Sogliano, applaudì a scena aperta nel Duemila il travolgente girone di ritorno dell'Hellas di Cesare Prandelli, alla fine nono dopo una rincorsa furiosa ed un Bentegodi in cui caddero anche due grandissime come Lazio e Juve, affossate dall'intensità di una squadra perfetta e dai colpi sottoporta soprattutto di Fabrizio Cammarata quando il Verona divenne per tutte un avversario durissimo. I numeri dicono però che il Verona di oggi viaggia ad un'andatura completamente diversa, salita ad 1.48 punti di media rispetto ad 1.26 di Prandelli, bravissimo nel rianimare un gruppo che dopo pochi mesi pareva spacciato.
DOPPIO GUIDOLIN. Sulla scia del Verona c'è solo Francesco Guidolin nella doppia versione Palermo più Parma. Ne sa qualcosa ad esempio Luca Toni, grande protagonista fra il 2004 ed il 2005 in Sicilia di una squadra in grado di finire la stagione al sesto posto con 1.39 punti di media coi vari Santana, Barzagli, Brienza, Zauli e compagnia. Guidolin ne raccolse solo uno in meno cinque anni più tardi a Parma, finendo ottavo a 52 punti.
PROVINCIA LOMBARDA. Brescia e Atalanta viaggiarono a braccetto nel 2001, neopromosse traghettate da due saggi come Carletto Mazzone e Giovanni Vavassori, settimi con 44 punti in una Serie A che consegnò lo scudetto nelle mani della Roma di Fabio Capello. Mazzone ebbe 17 gol da Hubner più le invenzioni di Baggio e di un giovanissimo Pirlo. L'Atalanta era soprattutto quella di Nicola Ventola, sorella solida della Bergamasca che nel 2007 con Stefano Colantuono chiuse all'ottavo posto. Sorprese autentiche, come la marcia del Verona che ha ancora Lazio, Udinese e Napoli per provare a migliorare ed aggiungere un altro record rispetto ai gol di Toni ed alle 16 vittorie in campionato.
Alessandro De Pietro
30.04.2014
Hellas, resta il dubbio su Iturbe infortunato
Il dubbio-Iturbe rimane. Tutta da verificare la sua presenza in campo lunedì all’Olimpico contro la Lazio. A confermarlo Carlo Pasini, responsabile sanitario del Verona che oggi pomeriggio a Peschiera ha fatto il punto della situazione sulle condizioni dell'argentino: «Iturbe ha una contusione alla coscia sinistra che come conseguenza ha prodotto un ematoma importante, ben evidenziato dalla risonanza magnetica. Iturbe si sottoporrà a sedute di fisioterapia. Il trauma è importante, uno dei tanti subiti in queste ultime partite. Se ci sarà con la Lazio? Navighiamo a vista, vedremo di giorno in giorno».
29.04.2014
Iturbe, ora Ancelotti lo vuole al Real Madrid
VERONA. Juan Manuel Iturbe è una delle priorità del Real Madrid per la prossima stagione. Stando al sito spagnolo «fichajes.Net», Carlo Ancelotti avrebbe espressamente richiesto il talentuoso argentino in forza al Verona vista la brillante stagione che sta disputando. L’Hellas ha deciso di riscattare Iturbe versando al Porto i 15 milioni di euro concordati per il prestito e successivamente lo girerà al Real per 25-30 milioni. I blancos avrebbero già avuto un incontro con l’agente del giocatore.
29.04.2014
Primo maggio con l’Hellas allo Sporting «Il Paradiso»
Primo maggio con l’Hellas. Giovedì il Verona giocherà un’amichevole allo Sporting Center “Il Paradiso” di Peschiera contro il San Lazzaro, formazione ravennate appena promossa in Prima categoria. La gara, aperta al pubblico, inizierà alle 18. Una tappa importante nella marcia di avvicinamento alla partita di lunedì in casa della Lazio, vero e proprio spareggio per un posto in Europa.
(A.D.P.)
29.04.2014
Trofeo Ferroli, tris dell’Hellas
Pareggio con gol per il Chievo
SAN BONIFACIO. Il meglio del calcio giovanili del Bel Paese e un paio di squadre straniere di grosso calibro per l'edizione numero 25 del trofeo Ferroli. Una manifestazione battezzata come una delle più importanti del calcio giovanile, sia a livello nazionale che internazionale, per le categorie Allievi, ha preso il via l'altro giorno sui campi di San Bonifacio e d'intorni.
Oltre a Chievo ed HellasVerona sono in campo: Inter, Juventus, Milan, Atalanta,Vicenza, Padova, Cittadella e la Sambonifacese padrona di casa. A queste si aggiungono due squadre straniere di prima grandezza come il Real Madrid e l'Arsenal che vanno a completare il quadro delle dodici formazioni che intendono portarsi a casa il trofeo del quarto secolo. Nessuna sorpresa nelle prime due giornate del torneo con l'Hellas Verona di mister Orfei che ha battuto la Sambonifacese per 3 a 0. Pronostico rispettato nel match d'apertura in una partita condotta con autorevolezza dai gialloblù che hanno saputo sfruttare al meglio le occasioni create. Giusto il tre a zero legittimato dalla superiorità dell'undici scaligero. Una doppietta di Sergiu e una bella rete di Morra le firme dei gol del Verona.
Pareggio con gol e emozioni per il Chievo nella gara col Cittadella. Finisce due a due al termine di una partita, bella e divertente con le due squadre che hanno messo in mostra alcune individualità davvero notevoli. Passa in vantaggio il Cittadella con Zonta, poi il Chievo pareggia con Vincenzi, mentre il vantaggio dei gialloblù è firmato da Danieli. Sembra fatta, ma nel finale Boscolo indovina il pari con un bel diagonale. Finisce 2-2. Zero a zero invece tra Padova e Arsenal. Si è giocato regolarmente, nonostante il maltempo, nella seconda serata con l'Inter che sotto un autentico diluvio ha battuto un coriaceo Vicenza. A risolvere il match Taufer su rigore.
Bene anche l'Atalanta che piega la Juventus sotto una pioggia torrenziale al «Tizian». Giusto il due a uno finale che proietta l'Atalanta tra le favorite per il passaggio del turno. Finisce in parità la sfida tra il Milan e il Real Madrid (1 - 1). Questo il programma di oggi: Girone A: Chievo-Vicenza ore 18.30 al Tizian di San Bonifacio a Seguire Inter-Cittadella. Girone B: Sambonifacese-Milan ore 19.30 campo di Monteforte d'Alpone. Hellas Verona- Real Madrid ore 20.00 campo di Montecchia di Crosara. Girone C: Atalanta-Padova ore 18.00 campo di San Gregorio di Veronella. Juventus-Arsenal ore 21.00 campo Tizian di San Bonifacio.
28.04.2014
Iturbe, l’Hellas lancia la «campagna rispetto»
VERONA. Nell’era degli hashtag, il Verona lancia il suo: #RESPECT FOR ITU. Oggetto della presa di posizione dell’Hellas è Juan Manuel Iturbe, tra i protagonisti della vittoria di ieri sul Catania e a detta del club poco tutelato dagli arbitri. La società scaligera ha postato sul sito una foto dell’argentino con tutore e bende ad avvolgere la gamba sinistra. Un’altra forte contusione per il gioiello argentino, dopo quella subita con l’Atalanta. Le sue condizioni verranno valutate con attenzione nei prossimi giorni per stabilire l’entità dell’infortunio.
«Un’altra botta, un altro infortunio, l’ennesimo - scrive il Verona - Le parole non servono più...#RESPECT FOR ITU».
Alessandro De Pietro
24.04.2014
La scelta di Setti per il futuro L'Hellas va avanti con i triumviri
Il gruppo che vince «blindato» per un'altra stagione Confermati Sogliano e Gardini, resta il «nodo mister» E Mandorlini chiede al patron un «contratto a vita...»
Maurizio Setti ha fatto la sua scelta: avanti con i triumviri. Verona «blindato» per un altro anno. Il presidente non vuole cambiare di una virgola la «macchina perfetta» che gli ha regalato grandi, e per certi versi inaspettate, soddisfazioni nel corso di questo straordinario campionato. Avviso ai naviganti e ai demolitori di dubbi: Sean Sogliano, Giovanni Gardini e Andrea Mandorlini sono già stati confermati anche per la prossima stagione (per i primi due parlava già il contratto). Quindi, da qui in avanti non ci sarà più spazio per nessuna speculazione. Almeno per quanto compete al patron carpigiano.
AVANTI TUTTO. Va chiarito, invece, lo scenario. Legato soprattutto alla figura di Andrea Mandorlini, sempre di più leader carismatico del suo Hellas «no limits». Si parte comunque da una certezza: dalla stanza presidenziale di via Belgio è partito l'ordine: fino al 30 giugno 2015 nessuno si muove. Setti lavora sul medio periodo. Contratti a breve scadenza per la macchina dirigenziale. Valore aggiunto (non si sta parlando di giocatori sui quali si lavora in prospettiva a medio lungo termine per il consolidamento della componente tecnica) nello sviluppo di un concetto prettamente aziendale: lavori su te stesso, sei messo in costante discussione, non campi di gloria. Chi non accetta, è fuori.
DENTRO O FUORI. Giovanni Gardini è figura fondamentale. Per spessore, dialettica, competenza. Resterà. Stesso discorso vale per Sean Sogliano. E qui va spiegato un altro passaggio. Al direttore non è mai stato proposto un prolungamento sino al giugno 2017. Non fa parte dell'etica societaria. Setti ha stretto, invece, un patto tra gentiluomini creando delle «finestre» di mercato anche per il suo direttore all'interno delle quali il patron avrebbe dovuto ricevere comunicazione di eventuali «desideri» di Sogliano. In assenza di novità, il rapporto va avanti. E visto che non sono arrivate offerte reali e concrete, Sogliano resta l'uomo mercato del Verona. Fino al 30 giugno 2015. Il passo successivo? Valutare in corso d'opera prospettive e obbiettivi dei singoli dirigenti. L'Hellas di Maurizio Setti è «work in progress» e da ottobre in poi il presidente andrà a delineare insieme ai suoi triumviri il futuro prossimo del Verona.
NODO MANDORLINI. Pare tutto già fatto. Setti ha proposto un rinnovo annuale. Non per mancanza di fiducia ma sempre per tenere fede al target aziendale. Il tecnico, con una battuta, si è messo a nudo: «Fossi Setti mi rinnoverei il contratto a vita». Pare che il matrimonio possa continuare ancora. Il Verona non cerca altri tecnici. Mandorlini avrà invece la possibilità di valutare eventuali opzioni in arrivo. Va detto che il suo contratto di natura annuale verrà rivisto con congruo aumento dell'ingaggio a riconoscere la bontà del lavoro svolto in questi quattro anni. E soprattutto nell'ultima stagione di A. L'obbiettivo è arrivare alla firma in tempi relativamente brevi. A questo punto l'unica tentazione, per Mandorlini, potrebbe arrivare dall'esterno. Si era parlato, senza trovare particolare riscontro, di un possibile interessamento da parte dell'Udinese. Ma la società friulana, oggi, è orientata a volgere altrove il suo sguardo. Francesco Guidolin svolgerà altro ruolo. Non più allenatore, ma direttore tecnico. In panchina potrebbe arrivare Gigi Delneri. Ma questo poco importa ai tifosi veronesi, attenti soprattutto al «borsino» di mercato di Mandorlini. Solo una «grande» potrebbe indurre in tentazione il tecnico. Che comunque ha detto: «Qui sto bene, Verona è casa mia. In quattro anni ci siamo divertiti».
A poche giornate dalla fine Setti ha già tutto chiaro. Direttori e orchestrali. Perchè anche il mercato ha già regalato indicazioni molto interessanti per il futuro prossimo. Ma questa è tutta un'altra storia.
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
#RoadToLazio: corsa al sogno in "total black"
Postata il 04/05/2014 alle ore 18:30
#RoadToLazio
In campo per rincorrere un sogno: all'Olimpico i nostri campioni sfideranno la Lazio con la "third black Nike"
Forza Hellas Verona!
Lazio-Hellas Verona: 22 convocati
Postata il 04/05/2014 alle ore 17:25
PESCHIERA DEL GARDA - Dopo la rifinitura mattutina allo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda, l'allenatore gialloblù Andrea Mandorlini ha convocato 22 calciatori per la sfida contro la Lazio, in programma lunedì 5 maggio (ore 19) allo stadio "Olimpico" di Roma.
Juan Manuel Iturbe, nonostante l'infortunio, è stato convocato ed è partito con la squadra. Non sono disponibili gli infortunati Domenico Maietta (risentimento muscolare all'adduttore destro, riportato nella rifinitura), Bosko Jankovic (affaticamento muscolare al quadricipite femorale destro, riportato nella rifinitura), Massimo Donati e Martinho, che continuano la fase riabilitativa.
Ecco, di seguito, l'elenco completo dei convocati.
Portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 98 Borra.
Difensori: 29 Cacciatore, 18 Moras, 25 Marques, 4 Pillud, 33 Agostini, 3 Albertazzi, 23 Gonzalez.
Centrocampisti: 30 Donadel, 7 Marquinho, 14 Cirigliano, 10 Hallfredsson, 17 Donsah, 26 Sala, 2 Romulo.
Attaccanti: 8 Cacia, 9 Toni, 15 Iturbe, 19 Rabusic, 21 Gomez Taleb.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 03/05/2014 alle ore 19:30
PESCHIERA DEL GARDA - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche per reparti e partita.
Juan Manuel Iturbe, Massimo Donati e Martinho hanno proseguito nella fase riabilitativa.
IL PROGRAMMA
Domenica: seduta mattutina (ore 10.30) a porte chiuse
Lunedì: Lazio-Hellas Verona (ore 19)
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Obiettivo? Fare più punti possibili" / VIDEO
Postata il 03/05/2014 alle ore 17:30
PESCHIERA DEL GARDA - Ecco le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia di Lazio-Hellas Verona, 36a giornata di campionato in programma lunedì 5 maggio (ore 19) allo stadio Olimpico di Roma: "Gli assenti? Sicuramente Donati. Non ci saranno nemmeno Martinho e Cacia. Romulo invece si è aggregato alla squadra e quindi torna a disposizione. Per Iturbe bisogna avere pazienza, perché mancano ancora due giorni. Finora non si è mai allenato con la squadra e senza allenamenti non verrà con noi a Roma. Nell’ultima seduta è migliorato molto, proveremo ad inserirlo gradualmente con la squadra e nella rifinitura faremo le ultime valutazioni del caso. Purtroppo con le sue qualità sarà sempre destinato a subire diversi colpi, ti ruba sempre il tempo della giocata. Certo questa non deve diventare una scusa per essere sistematicamente massacrato. La cosa che mi rende più felice è la sua crescita, è migliorato tantissimo. Partita fondamentale? Sicuramente è molto importante ma ci sono ancora tanti risultati disponibili, perché l’Europa riguarda anche altre squadre. Giochiamo con un gruppo che sta bene. Però nelle 3 finali che rimangono possiamo giocarci qualcosa di grande. Vincere sarebbe ottimale. La rivale più agguerrita? Non me lo sono mai chiesto. Dobbiamo concentrarci solo sulla nostra corsa, cercando di fare più punti possibili, i conti li faremo alla fine. Parlare di rivali è complicato, tutte abbiamo le stesse possibilità, a parte forse chi ha qualche punto in meno in questa corsa finale. Come sta la squadra? Mancano ancora 2 giorni, ma tutti sanno che il momento è delicato, si percepisce che c’è voglia. Anche gli infortunati stringono i denti per esserci. Iturbe fondamentale? Sicuramente. Però non capisco perché quando si parla, ad esempio, della Roma si sottolinea il gioco e non le individualità, mentre quando si parla del Verona si parla solo di Iturbe. Sta facendo grandi cose perché la squadra lavora bene e lo mette in condizione di esprimersi al massimo. Lazio in forma? Stanno molto meglio dell’andata e adesso hanno recuperato tutta la rosa e poi ha anche rinnovato Klose. Il valore della Lazio è fuori discussione e sappiamo quanto sarà dura, la partita dell’andata è ormai alle spalle. Però anche noi siamo cresciuti e possiamo giocarcela. Siamo la vera sorpresa di questa corsa per l’Europa. Questo probabilmente ci può aiutare a sentire meno la pressione, abbiamo fiducia. Il calo di marzo? Abbiamo perso partite che non dovevamo perdere. Però in Serie A ci sta fare qualche passo falso. L’importante è che siamo tornati a fare punti e stiamo bene, adesso viene il bello. La finale di Coppa Italia? Con il cuore penso a Jorginho, ma tifo per la Fiorentina. Come si affronta la Lazio? Hanno tante scelte e diversi modi di giocare, tecnicamente hanno valori molto alti, anche se la stagione non è stata positiva. Però, nonostante un ambiente avverso e una corsa deficitaria, stanno facendo tanti punti. Riscrivere la storia del Verona? Non pensiamo a quello che sarà. Sarebbe fantastico scrivere altre pagine della storia di questa società. La possibilità c’è ancora e questo è già fantastico. Noi stiamo bene, però lunedì saremo messi a dura prova".
Ufficio Stampa
Lazio-Hellas Verona: numeri e curiosità
Postata il 03/05/2014 alle ore 16:00
Statistiche, numeri e curiosità della partita Lazio-Hellas Verona, 36a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14 ed in programma lunedì 5 maggio (ore 19) allo stadio Olimpico di Roma.
I NUMERI
Hellas Verona senza fine. A 3 giornate dal termine del campionato i gialloblù hanno già stabilito vari record: 16 vittorie assolute, 10 successi interni, 56 gol segnati, 23 gol in trasferta e Toni, con 19 reti, miglior marcatore in un singolo campionato gialloblù di Serie A. Inoltre, contro la Lazio, può centrare anche il maggior numero di vittorie esterne in assoluto, al momento condivide il primato a quota 6
I precedenti ufficiali a Roma sono 25: in bilancio 15 vittorie laziali, 7 pareggi e 3 successi gialloblù (ultimo 1-0, nella serie A 1984/85)
L’Hellas Verona è la formazione di Serie A che ha subito meno ammoniti dopo 35 giornate: sono solo 59 i cartellini gialli nei confronti dei gialloblù
LE CURIOSITA’
Non ci sono squalificati. Sono 7 però i diffidati della Lazio: Cana, Candreva, Cavanda, Ledesma, Onazi, Perea, Pereirinha. Solo Iturbe per i gialloblù
La Lazio è, con la Sampdoria, una delle due squadre più fragili della Serie A in avvio di ripresa: 12 i gol subiti dal 46’ al 60’
Edy Reja è un ex gialloblù. L'attuale allenatore della Lazio ha infatti allenato l'Hellas Verona in Serie B nella stagione 1992/93
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 02/05/2014 alle ore 19:25
PESCHIERA DEL GARDA - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli e lavoro atletico.
Romulo ha svolto l'intera seduta con il gruppo, mentre Juan Manuel Iturbe e Massimo Donati continuano la fase riabilitativa.
IL PROGRAMMA
Sabato: seduta pomeridiana (ore 17.30) a porte chiuse
Domenica: seduta mattutina (ore 10.30) a porte chiuse
Lunedì: Lazio-Hellas Verona (ore 19)
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Lazio? Una delle ultime tre finali" / VIDEO
Postata il 01/05/2014 alle ore 21:07
PESCHIERA DEL GARDA - Ecco le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate al termine dell'amichevole giocata contro i dilettanti del San Zaccaria e in vista della sfida contro la Lazio, in programma lunedì 5 maggio (ore 19) allo stadio Olimpico: "Siamo molto contenti di aver organizzato questa amichevole con il San Zaccaria. I miei figli conoscono i loro dirigenti e sono amici. Gli avevo promesso che se avessero vinto il campionato il premio sarebbe stata questa partita. Hanno vinto e se la sono meritata. Più di mille persone? Siamo felici, è venuta tantissima gente e c’è molto entusiasmo. Credo sia giusto così. La squadra ha fatto grandi cose, adesso speriamo di continuare a inseguire il nostro sogno giocando una grande partita lunedì. Toni? Si è arrabbiato per un fuorigioco, ultimamente gli capita spesso. A parte gli scherzi è stato un buon allenamento, molto positivo. Ci siamo allenati anche stamattina e credo che i ragazzi se la siano presi più per la doppia seduta durante un giorno di festa... Ma va bene così. Per la Lazio sarà come una finale? Per noi sono tutte finali da quando abbiamo giocato con l’Atalanta. Sarà una delle ultime tre. Sappiamo che sarà una sfida complicata, ma non sarà semplice nemmeno per loro".
Ufficio Stampa
Sala: "A Roma con carica ed entusiasmo" / VIDEO
Postata il 01/05/2014 alle ore 21:06
PESCHIERA DEL GARDA - Ecco le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, Jacopo Sala, rilasciate al termine dell'amichevole giocata contro i dilettanti del San Zaccaria e in vista della sfida contro la Lazio, in programma lunedì 5 maggio (ore 19) allo stadio Olimpico: "La Lazio? Sarà una finale sia per noi che per loro, una partita importante per entrambe le squadre. Ci arriviamo con l'entusiamo e con la carica giusta per provare a portare a casa i 3 punti. I tifosi presenti contro il San Zaccaria? Erano in tanti e siamo contenti di questo. Andremo a Roma per fare una grande partita e per fare più punti possibili. La fiducia di Mandorlini? Speriamo che mi faccia giocare lunedì, ma l'importante è che la squadra faccia una grande partita. Io in ballotaggio con Romulo? Ho solo cercato di dare il mio contributo alla squadra, come lo ha fatto lui. Qualunque sia la scelta dell'allenatore, noi la prenderemo bene perché viene prima la squadra. Speravo di mettere in difficoltà Mandorlini, io volevo dimostrare le mie qualità, come tutti. Il gol in amichevole? Speriamo di segnare anche lunedì. Toni al Mondiale? Ha dimostrato tutto sul campo, ha fatto una grande stagione e sarebbe un peccato non vederlo in Brasile. Le scelte le fanno altre persone, lui ci ha aiutato ad essere dove siamo e dobbiamo solo fargli i complimenti".
Ufficio Stampa
Amichevole: Hellas Verona-San Zaccaria 16-1 / VIDEO
Postata il 01/05/2014 alle ore 16:53
PESCHIERA DEL GARDA - Più di mille persone e tanto entusiasmo per l'Hellas Verona che in amichevole, a Peschiera del Garda, ha battuto 16-1 i dilettanti del San Zaccaria di Ravenna (Seconda Categoria). Per i gialloblù quattro le doppiette (Toni, Marquinho, Rabusic e Gomez), a segno anche Hallfredsson, Maietta, Marques, Sala e i Primavera Alba, Fares e Tentardini.
In mattinata i gialloblù al completo hanno sostenuto una seduta in palestra di circa un'ora.
L'allenamento di venerdì 2 maggio è in programma alle ore 17.30 presso lo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera a porte chiuse.
HELLAS VERONA-SAN ZACCARIA 16-1
Marcatori: 14' e 33' pt Toni, 16' pt Hallfredsson, 19' pt Gatta, 22' e 43' pt Marquinho, 45' pt Maietta, 7' st Sanzani (aut.), 9' e 12' st Rabusic, 14' st Alba, 15' e 39' st Gomez Taleb, 18' st Marques, 33' st Sala, 35' st Fares, 36' st Tentardini.
Primo tempo
1' Partiti
5' Tiro da fuori di Hallfredsson, la palla finisce sopra la traversa
9' Altro tiro di Donsah dal limite, palla alta
10' Toni serve Jankovic, cross del serbo per la testa di Marquinho che mette a lato di pochissimo
12' Marquinho d 20 metri con il destro, Bartolini si salva in due tempi
14' GOL Gran tiro di Jankovic, Bartolini respinge ed il rimapallo premia Toni, he insacca a porta vuota
16' GOL Gran palla filtrante di Toni per Hallfredsson che, davanti a Bartolini, non sbaglia
18' Diagonale mancino di Marquinho a lato di poco
19' GOL Palla vagante in area gialloblù Gatta è il più lesto di tutti ed insacca con un forte tiro
22' GOL Cacciatore entra in area, serve Marquinho che batte il portiere ospite
28' Ancora Verona, con Hallfredsson che entra bene in area di rigore ma calcia a lato con il destro
29' Sponda aerea di Toni, che mette Cacciatore davanti al portiere. Tiro alto
33' GOL Lancio di Agostini per Toni, che stoppa bene il pallone e di destro batte Bartolini
34' Tiro di Hallfredsson, ben parato in corner dal portiere ospite
39' Ancora Marquinho pericoloso di testa, palla alta sopra la traversa
41' Ennesimo tentativo di Jankovic. Il suo esterno destro termina alto
43' GOL Altruista Toni, che in area serve Marquinho. Il brasiliano non sbaglia
45' GOL Mimmo parte dalla trequarti difensiva, arriva in area avversaria e batte Bartolini
45' Fine primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
7' GOL Cross al centro, teso, di Juanito Gomez. Nel tentativo di anticipare Rabusic, Sanzani insacca nella propria porta
9' GOL Diagonale vincente di Rabusic, che batte Medri
12' GOL Cross di Pillud, Rabusic di testa sigla la doppietta personale
14' GOL Sala serve Alba che batte Medri in uscita
15' GOL Sinistro vincente di Gomez, Medri non può nulla
18' GOL Gomez entra bene in area di rigore e serve Marques che, a porta vuota, non può sbagliare
26' Traversa di Rabusic, che non riesce a ribadire in rete la respinta di Medri su tiro di Gatto
28' Pericoloso Alba, Medri si oppone di piede
33' Combinazione Fares-Alba, con quest'ultimo che conclude a lato
33' GOL Lancio di Donadel per Gatto, il quale serve Sala che batte Medri
35' GOL Rasoiata mancina di Fares che fulmina Medri
36' GOL C'è gloria anche per Tentardini, che batte Medri in uscita
39' GOL Scambio veloce, che mette Gomez davanti a Medri. Doppietta per il gialloblù
45' Termina qui la partita
HELLAS VERONA 1° tempo (4-3-3): Nicolas; Cacciatore, Gonzalez, Maietta, Agostini; Donsah, Cirigliano, Hallfredsson; Jankovic, Toni, Marquinho.
HELLAS VERONA 2° tempo (4-3-3): Rafael; Pillud, Moras, Marques (dal 30' st Fares), Cacciatore (dal 12' st Tentardini); Sala, Donadel, Zaccagni (dal 18' st Gatto); Alba, Rabusic, Gomez Taleb.
All.: Mandorlini.
SAN ZACCARIA 1° tempo (4-3-1-2): Bartolini; Sternini, Zattini, Sanzani, MInguzzi; Lubrano, Bagnolini, Prati; Benini; Gatta, Molducci.
SAN ZACCARIA 2° tempo (4-3-1-2): Medri; Turroni, Iliev, Minguzzi, Sanzani; Gatta, Giuliani, Biondini; Montanari; Covino, Padovani.
All.: Biondini.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 30/04/2014 alle ore 19:37
PESCHIERA DEL GARDA - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, lavoro atletico e partitella a campo ridotto.
Romulo ha svolto l'intera seduta con il gruppo ad eccezione della partitella conclusiva, mentre era assente Massimo Donati che continua la fase riabilitativa.
IL PROGRAMMA
Giovedì: seduta mattutina (ore 10.30) e amichevole Hellas Verona-San Zaccaria (ore 18, ingresso libero e gratuito)
Venerdì: seduta pomeridiana (ore 17.30) a porte chiuse
Sabato: seduta pomeridiana (ore 17.30) a porte chuse
Domenica: seduta mattutina (ore 10.30) a porte chiuse
Lunedì: Lazio-Hellas Verona (ore 19)
Ufficio Stampa
Comunicato medico - Juan Manuel Iturbe
Postata il 30/04/2014 alle ore 18:30
PESCHIERA DEL GARDA - Juan Manuel Iturbe ha riportato un "forte trauma contusivo alla coscia sinistra". L'attaccante gialloblù ha cominciato a svolgere la fase rieducativa: nella seduta odierna ha svolto terapie e piscina.
Sulle condizioni di Iturbe il responsabile sanitario dell'Hellas Verona FC, Carlo Pasini, ha inoltre specificato in conferenza stampa: "Nell'ultima partita contro il Catania, Iturbe ha riportato un trauma contusivo che, come conseguenza, ha sviluppato un vasto ematoma sulla coscia sinistra evidenziato da indagini strumentali, grazie ad una risonanza magnetica. In questo momento il calciatore sta già svolgendo la fase rieducativa. E' stato un trauma importante, uno dei tanti subiti da Iturbe in queste ultime partite e in cui si sta assistendo ad una sorta di gioco al massacro. Ora navighiamo a vista, valutiamo le sue condizioni quotidianamente e, di conseguenza, anche la prognosi sarà stabilita di giorno in giorno. Nelle ultime sfide ha subito un trauma anche al ginocchio. Talvolta viene preso di mira e il calciatore deve essere maggiormente tutelato".
Ufficio Stampa
Agostini: "La mia esperienza per il gruppo" / VIDEO
Postata il 30/04/2014 alle ore 17:15
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Alessandro Agostini. Ecco le dichiarazioni del difensore gialloblù, rilasciate durante la conferenza stampa alla ripresa degli allenamenti ed in vista della sfida contro la Lazio, in programma lunedì 5 maggio (ore 19) allo stadio Olimpico di Roma: "Il nostro momento? Non abbiamo mai lottato per traguardi come l'Europa League. Siamo molto contenti e proveremo a fare il massimo in queste ultime 3 partite, poi vedremo quello che sarà alla fine. Le nostre avversarie per il sesto posto? Sono tutte buonissime squadre, se sono lì significa che hanno dei valori importanti. Ad inizio stagione era impensabile un nostro piazzamento nelle zone alte della classifica, ma abbiamo dimostrato di saperci stare. Cosa posso dare io in questo momento? Sicuramente esperienza. Un calciatore vorrebbe sempre giocare, ma ci sono dei momenti particolari in cui bisogna aiutare tutta la squadra anche dalla panchina. Il nostro segreto? Sicuramente il gruppo, molto unito. C'è un grande mix tra calciatori esperti e ragazzi con grande talento, che avranno un futuro importante. La mia esperienza al Cagliari? Dopo tanti anni fa male cambiare e lasciare una città in cui stavo bene. C'è stata delusione a livello umano, è stato difficile, ma mi sono ripreso tanto. Ho dimostrato a me stesso che potevo ritrovare il mio spazio nella massima serie e di questo ne sono orgoglioso. Quanto c'è di Mandorlini in questo? Arrivato qui mi sono sentito come in una famiglia, mi sono integrato subito ed ho cercato di dare quanto potevo. Per questo ringrazio tutti, dai miei compagni allo staff tecnico. Mandorlini ha tante qualità, che avevano anche miei altri allenatori come Allegri e Ventura. E' un motivatore e preparato a livello tattico. L'immagine simbolo di questa stagione? Non ne ho una in particolare, resta la soddisfazione di aver dimostrato di poter fare qualcosa di grande in questo campionato. Iturbe? Se è in giornata diventa immarcabile, ha doti e qualità straordinarie. Se dovessi trovarmelo contro, dovrei chiedere aiuto e farmi il segno della croce (ride, ndr). Come lo abbiamo aiutato? Ha qualità innate, poi ha trovato un ambiente favorevole che somiglia ad una grande famiglia e questo aiuta molto un calciatore ad esprimersi. Iturbe massacrato? Questa tipologia di calciatori è sottoposta a certi interventi, che subiscono più di altri. Dove arriverà? Dipende da lui, se sarà bravo a mantenere la serietà con cui si allena, ma nei prossimi anni sono certo che giocherà in un grande club. Luca Toni ai Mondiali? Se Prandelli ha detto determinate cose un motivo ci sarà. Toni ha dimostrato di poter stare nel gruppo che andrà in Brasile, ma sarà Prandelli a fare le sue scelte. Cosa mi ha insegnato Bayern-Real? Era impensabile un risultato del genere ad inizio partita. Noi dobbiamo pensare a fare più punti possibili nelle ultime tre partite per provare a compiere la nostra impresa personale. Un giudizio su Keita della Lazio? E' gran talento, lo conosco un po' meno di Iturbe ma ha delle qualità straordinarie e sarà un calciatore importante che farà strada. Klose? Per loro è un calciatore importante, ha esperienza e vede la porta. Dovremo stare attenti".
Ufficio Stampa
Allievi B / Trofeo Ferroli: gialloblù fuori a testa alta
Postata il 30/04/2014 alle ore 12:35
VERONELLA (Verona) - Niente da fare per gli Allievi gialloblù, allenati da Giovanni Orfei, che cadono sotto i colpi del Milan nonostante la grande voglia e determinazione dimostrate in campo. Qualità che hanno permesso al Verona di recuperare per ben due volte il vantaggio rossonero, prima rispondendo ad Agnero e poi al El Hilali, in entrambe i casi con Hoxha. Poi però il Milan, che nel secondo tempo ha anche preso due pali, a pochi minuti dalla fine va in gol con Llamas, marcatura cui purtroppo i gialloblù non riescono più a rimediare.
Trofeo Ferroli
HELLAS VERONA-MILAN 2-3
Marcatori: 12’ pt Agnero, 23’ pt e 18’ st Hoxha, 14’ st El Hilali, 19’ st Llamas.
HELLAS VERONA (4-3-1-2): Ravetta; Fiorio (dal 20’ st Cerda), Casale, Ghiotto (dal 1’ st Pavan), Crema; Forlin, Pellacani, Chimenti (dal 15’ st Benedusi); Hoxha (dal 20’ st Neri); Buxton (dal 20’ st Morra), Sergiu.
A disposizione: Favari, Verlicchi, Danzi, Righetti.
All.: Orfei.
MILAN (4-3-3): Donnarumma, Malberti (dal 23’ st Barbaglia), De Piano, Zucchetti, Llamas; Modic (dal 15’ st Trentino), Spinelli, El Hilali; Hadziomanovic (dal 1’ st Zanellato), Agnero, La Ferrara (dal 15’ st Hamadi).
A disposizione: Crosta, Zennaro, Careccia, Jones.
All.: Brocchi.
TROFEO FERROLI - CLASSIFICA GRUPPO B
Milan e Real Madrid 7, Hellas Verona 3; Sambonifacese 0.
Ufficio Stampa
Allievi B / Trofeo Ferroli: gialloblù ko, ora il Milan
Postata il 29/04/2014 alle ore 22:00
MONTECCHIA DI CROSARA (Verona) - Troppo Real per l'Hellas Verona. O forse troppo importante il suo blasone. La differenza si avverte soprattutto nei primi 8 minuti, quando i blancos sono già avanti per 2-0. Ma gli Allievi B, allenati da Orfei, reagiscono dimostrando ottime trame e rientrando in partita con un gran gol di Sergiu, servito da un lancio millimetrico in profondità di Pavan. Partita bella e intensa, i gialloblù le provano tutte per pareggiare creando un paio di occasioni prima del finale del primo tempo ma il risultato resta sul 2-1. Nella ripresa il copione non cambia. Il Verona spinge e mette in crisi i blancos di Madrid ma col passare dei minuti esce la maggior qualità degli spagnoli che chiudono il match con la rete di Esteban Martin, mentre il 4-1 è una perla di Sierra Mateos che calcia da 20 metri sotto l'incroio dei pali. Risultato bugiardo, troppo severo, il cuore gialloblù meritava qualcosa in più per la volontà dimostrata durate tutta la gara. Difficile ma non impossibile la qualificazione alle semifinali: i gialloblù dovranno battere il Milan nella sfida in programma mercoledì 30 aprile, facendo attenzione al risultato di Sambonifacese-Real Madrid.
Trofeo Ferroli
Gara di qualificazione
HELLAS VERONA-REAL MADRID 1-4
Marcatori: 6' pt Gomez Alcon, 8' pt Hernando Riol, 28' pt Sergiu, 15' st Esteban Martin, 17' st Sierra Mateos.
HELLAS VERONA (4-3-3): Ravetta; Pavan (dal 24' st Fiorio), Ghiotto, Casale (dal 24' st Verlicchi), Crema; Danzi (dal 1 st Chimenti), Pellacani, Forlin (dal 8' st Cerda); Neri (dal 1' st Morra), Sergiu, Buxton (dal 20' st Hoxha)
A disposizione: Favari, Righetti, Benedusi.
All.: Orfei.
REAL MADRID (4-1-4-1): Jaen Marino; Cebrian Lopez (dal 1' st Sotillos Miarnau), Hernandez Carrera (dal 1' st Mendoza Leon), Hernando Riol; Sierra Mateos (dal 17' Carmona Morales); Cedenilla Moreno (dal 17' Bravo Jimenez), Rodriguez Arnaiz, Maldonado Nogueras (dal 15' Exposito Verdejo), Martin Alcantara (dal 7' st Esteban Martin); Gomez Alcon (dal 15' st Sanchez Gonzalez).
A disposizione: Zidane, Barea Flores.
All.: De La Res Gutierrez.
Arbitro: Tirapelle di Verona
NOTE. Ammoniti: Pellacani, Hernando Riol.
HELLAS VERONA-REAL MADRID 1-4: FOTOGALLERY
TROFEO FERROLI - PROGRAMMA
Mercoledì 30 aprile
Ore 10.30: HELLAS VERONA-MILAN (stadio di via Lavagnoli, San Gregorio di Veronella, Verona)
CLASSIFICA
Milan e Real Madrid 4; Hellas Verona 3; Sambonifacese 0.
Ufficio Stampa
Gardini: "Itu patrimonio del calcio, va tutelato"
Postata il 28/04/2014 alle ore 22:40
VERONA - Ecco le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, Giovanni Gardini, intervenuto telefonicamente alla trasmissione "Vighini Show", in onda su TeleNuovo e condotta dal giornalista Gianluca Vighini: "I falli su Iturbe? Ho visto la statistica, Itu ha subito 74 falli. Un intervento duro su calciatori come questi ha un impatto molto meno invasivo, vedere un ragazzo di 20 anni sdraiato sul lettino per 3 giorni fa male. Gli arbitri lo stanno tutelando, ammonendo correttamente i difensori che compiono i falli, ma occorre cambiare un sistema calcio che penalizza qualità che un paio di anni fa non c'erano. Questo è un dato di fatto oggettivo e riteniamo sia giusto sensibilizzarlo, in modo tale da tutelare dei patrimoni del calcio.
Iturbe ancora a Verona? E' un fenomeno, pensare di averlo ammirato qui è grasso che cola. Non credo che i grandi club europei siano ciechi, noi lo riscatteremo e vedremo quale sarà la cosa migliore per tutti.
L'Europa? A questa squadra andrebbe fatto un monumento. Abbiamo raggiunto la salvezza a marzo, ora abbiamo 52 punti, che sono frutto di partite giocate alla grande e di momenti negativi passati a testa alta. Questa stagione è una gemma che va incastonata nel migliore dei modi, non ci togliamo la possibilità di sognare, abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Siamo andati a vincere a Bergamo, contro una squadra in grado di raccogliere 6 vittorie consecutive, giocando forse la miglior partita della stagione. Alle cose belle non possiamo tarpare le ali, coltiviamole e facciamo il massimo. Alla squadra non andranno rivolte critiche se non dovessimo raggiungere un sogno impensabile ad inizio campionato.
I nostri tifosi? Contro il Catania, nell'anticipo delle 12.30, erano in 20.000. L'ho segnalato all'assemblea di Lega ed è stato un dato molto apprezzato.
Il rinnovo di Mandorlini? Le parti stanno parlando, vogliono stare insieme e continuare il cammino il più a lungo possibile. Non credo ci saranno problemi, si vuole portare la struttura portante della società fino al 2015 per raggiungere certi obiettivi e per non fare il passo più lungo della gamba, visto che già siamo a conoscenza delle risorse che potremo utilizzare la prossima stagione. Verona e Mandorlini vogliono stare insieme reciprocamente, vanno studiate bene alcune situazioni per ridurre al minimo il margine di errore, ma la firma potrebbe arrivare anche prima della fine della stagione.
Il gol non assegnato a Toni? Siamo molto rammaricati per quello che è successo. Ci sarà tempo per segnare ancora, se Toni avesse realizzato anche gli altri sette rigori, oltre ai due già segnati, staremmo parlando di numeri da fantacalcio. Ora ci aspettano 3 partite, che saranno 3 finali per raggiungere un traguardo storico e questa squadra ha tutti i valori per riuscirci.
Romulo? Ha dimostrato di avere tante qualità, ma non sono io quello che deve parlare di mercato.
La maglia della prossima stagione? Posso assicurare che non è quella che avete già visto. La prima maglia non è assolutamente presa dal catalogo, ma sarà una divisa speciale fatta solo per il Verona. La seconda maglia sarà ancora più bella e personalizzata".
Ufficio Stampa
Comunicato ufficiale - #RESPECT FOR ITU
Postata il 28/04/2014 alle ore 15:55
Un'altra botta, un altro infortunio, l'ennesimo
Le parole non servono più...
#RESPECT FOR ITU
Peschiera: ripresa allenamenti
Postata il 28/04/2014 alle ore 13:45
PESCHIERA DEL GARDA - La ripresa degli allenamenti per i gialloblù è fissata per mercoledì 30 aprile (ore 17.30) presso lo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, dopo le due giornate di riposo concesse, si ritroverà agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini in vista della sfida contro la Lazio, in programma lunedì 5 maggio (ore 19).
La seduta di allenamento si svolgerà a porte aperte.
Ufficio Stampa
Allievi B / Trofeo Ferroli: Hellas ok, Sambo sconfitta 3-0
Postata il 27/04/2014 alle ore 20:30
SAN BONIFACIO - Splendido inizio per i nostri gialloblù al Trofeo Ferroli. Gli Allievi B, allenati da Giovanni Orfei, si impongono per 3-0 sui padroni di casa della Sambonifacese nella partita inaugurale del prestigioso trofeo internazionale. Mattatore della giornata il giovane Sergiu, autore di una bellissima doppietta e spesso pericoloso (una traversa e numerosi spunti offensivi). La Sambo si difende e prova a ripartire ma il copione è chiaro fino dai primi minuti, Verona padrone del campo. I gialloblù amministrano e rischiano poco se non al 10' del primo tempo quando Nee Whang trova Marini con bel filtrante, l'attaccante però calcia a lato. Chiude i conti la rete di Morra, con un bel colpo di testa su assist di Forlin (19' st). Buona prova di tutta la squadra che adesso è chiamata a ripetersi contro l'ostacolo Real Madrid, nella seconda sfida del gruppo B. Gli spagnoli schierano fra i pali Lucas Zidane, figlio dell' ex Pallone d'Oro ora dirigente Merengues.
HELLAS VERONA-SAMBONIFACESE 3-0
Marcatori: 14' e 28' pt Sergiu, 19' st Morra.
SAMBONIFACESE (3-5-2): Vencato; Fattori (dal 23' st Wolf), Padoan, Dalla Benetta; Fedrigo (dal 20' st Chiper), Canevarolo (dal 13' st Zaninelli), Scolaro (dal 20' st Sambugaro) , Rigo, Zanoni; Nee Whang, Marini (dal 25' st Pace).
A disposizione: Marconcini, Mazza, Pagano, Pinelli.
All.: Bragantini.
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Ravetta; Pavan (dal 18' st Fiorio), Ghiotto, Casale (dal 18' st Verlicchi), Crema; Pellacani, Forlin (dal 8' st Danzi); Neri (dal 1' st Chimenti), Hoxha (1' st Morra), Buxton (dal 20' st Righetti); Sergiu (dal 13' st Cerda).
A disposizione: Favari, Benedusi.
All.: Orfei.
NOTE. Ammoniti: Casale, Forlin.
TROFEO FERROLI - PROGRAMMA
Martedì 29 aprile
Ore 20: HELLAS VERONA-REAL MADRID (stadio di via San Pietro, Montecchia di Crosara, Verona)
Mercoledì 30 aprile
Ore 10.30: HELLAS VERONA-MILAN (stadio di via Lavagnoli, San Gregorio di Veronella, Verona)
Ufficio Stampa
Allievi Naz / Torneo di Gradisca: i gialloblù tornano a casa
Postata il 27/04/2014 alle ore 20:25
CESAROLO (Venezia) - Lo 0-0 non basta. Gli Allievi Nazionali gialloblù, allenati da Davide Pellegrini, giocano una grande partita ma non riescono a trovare la vittoria fondamentale per continuare l'avventura al Trofeo di Gradisca. Si vede poco il Midtjyelland, che pensa più a proteggere il pareggio (che garantiva il passaggio del turno) che ad offendere. Polini con un miracolo nega il vantaggio ai danesi ad inizio partita, nel secondo tempo è solo Verona. Oliboni sfiora il palo con un bel tiro, Contri di testa va vicino al vantaggio, ma non basta. L'espulsione ingiusta di Oliboni, al 27' della ripresa, spegne i sogni dei gialloblù.
Trofeo di Gradisca - Memorial Nereo Rocco
Gara di qualificazione
HELLAS VERONA-MIDTJYLLAND 0-0
HELLAS VERONA: Polini, Miron, Varano, Grossi (dal 18' st Ederle), Oliboni, Contri, Piccinini, Paoli, Gilli, Dagnoni (dal 10' st Cristanini), Krasniqi.
A disposizione: Salvetti, Affaticati, Moretto, Marchi, Faccioli.
All.: Pellegrini.
MIDTJYLLAND: Ottesen, Munksgard, Riis, R. Nicolajsen, A. Nicolajsen, Hagelskjaer, Nissen, Stering, Thomsen (dal 23' st Naisbis), Anderson (dal 30' st Jurgensen), Kirk.
A disposizione: Ruticang, Jensen, Broun, Widfrilung.
All.: Graversen.
Arbitro: Chembri di Pordenone.
NOTE. Espulso: Oliboni al 27' st per gioco scorretto.
TORNEO DI GRADISCA - MEMORIAL NEREO ROCCO: RISULTATI 3a GIORNATA
Etoile Lusitana-Napoli 2-0
Hellas Verona-Midtjylland 0-0
CLASSIFICA
Etoile Lusitana 7*; Midtjylland 5*; Hellas Verona 4, Napoli 0.
*Qualificate ai quarti di finale
Ufficio Stampa
Comunicato medico - Juan Manuel Iturbe
Postata il 27/04/2014 alle ore 17:05
VERONA - In seguito all'infortunio subito durante la partita contro il Catania, lo staff medico dell'Hellas Verona FC comunica che "Juan Manuel Iturbe ha riportato un trauma contusivo alla coscia sinistra". L'attaccante gialloblù sarà sottoposto nei prossimi giorni ad accertamenti diagnostici per valutare l'entità dell'infortunio.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
LUTTO NEL MONDO DEL CALCIO, a 82 anni muore Vujadin BOSKOV che con la SAMP vinse uno scudetto nel '91 ma fu sopratutto icona mediatica del calcio anni '80 con quelle uscite un po' così divenute in seguito aforismi irrinunciabili per tutti gli amanti del calcio...
CHAMPIONS LEAGUE: REAL MADRID 'A por la decima' in finale contro un BAYERN irriconoscibile che all'Allianz Arena subisce un poker senza quasi battere ciglio! 16 gol in una stagione di Champions (che ancora deve finire), nessuno come Cristiano RONALDO...
CALCIO ITALIA: Nasce il 'Premio Raciti', se lo aggiudicherà la tifoseria più corretta...
MOTO GP: In Argentina trionfa MARQUEZ, ROSSI 'solo' quarto ai piedi del podio...
CALCIO SPAGNA: Radiato dallo stadio il simpaticissimo tifoso 'Lancia-Banane' ora sarà perseguito pe razzismo...
NBA PLAYOFF: PORTLAND 3-1 HOUSTON, BROOKLYN 2-2 TORONTO, WASHINGTON 3-1 CHICAGO, i CLIPPERS protestano... SPURS 2-2 DALLAS, ATLANTA 3-2 INDIANA, MIAMI spietati: 4 a 0 ai BOBCATS che vengono eliminati... Radiato a vita il patròn dei CLIPPERS dopo l'odiosa frase razzista 'Non voglio neri alle partite!' intercettata dagli ispettori di Lega! Il magnate dovrà pure pagare una sanzione di 2,5 milioni di dollari...
SPAGNA, FERMATO IL TIFOSO LANCIA BANANE:
RADIATO DALLO STADIO, ORA L'ACCUSA DI RAZZISMO
Mercoledì 30 Aprile 2014
La polizia ha fermato oggi, con l'accusa di razzismo, il tifoso del Villarreal che nell'ultimo incontro di Liga tra la sua squadra e il Barcellona aveva gettato una banana contro il calciatore di colore Dani Alves, che poi aveva mangiato il frutto, sotto l'occhio delle telecamere, dando il via a un trailer antirazzismo che ha fatto il giro del mondo. Due giorni dopo il gesto, la società aveva identificato il tifoso e gli aveva ritirato la tessera, inibendogli per sempre l'ingresso allo stadio. Il tifoso fu segnalato da alcuni spettatori che gli sedevano vicino.
Dani Alves aveva così commentato l'accaduto: «Sono in Spagna da 11 anni e queste cose accadono da quando io sono qui. Ma penso che bisogna ridere di questi ritardati mentali».
RAZZISMO, PUGNO DI FERRO DELL'NBA: SOSPESO
A VITA E MULTATO IL PROPRIETARIO DEI CLIPPERS
Martedì 29 Aprile 2014
LOS ANGELES - L'Nba ha sospeso a vita per frasi razziste il proprietario dei Los Angeles Clippers, Donald Sterling, 80 anni, squadra della più famosa lega di basket del mondo. Sterling, che quindi non potrà mai più assistere a partite del campionato, sarà anche multato con 5 milioni di dollari.
LA VICENDA
La bufera nella Nba è scoppiata, lo ricordiamo, dopo che Sterling era stato pizzicato in una registrazione audio mentre si lascia andare a commenti razzisti, intimando alla sua fidanzata di non farsi fotografare o andare allo stadio «con neri». La frasi razziste del proprietario dei Clippers avevano scatenato l'indignazione la tutta l'America, a cominciare dal presidente Obama. I giocatori dei Clippers, in gran parte neri, avevano protestato lasciando le magliette in campo prima di una partita dei playoff.
CALCIO, NASCE IL PREMIO IN RICORDO DI RACITI: ANDRÀ ALLA TIFOSERIA PIÙ CORRETTA
Mercoledì 30 Aprile 2014
ROMA - Un premio alla tifoseria più corretta dedicato a Filippo Raciti, l'ispettore di polizia rimasto ucciso a Catania il 2 febbraio 2007. E' quello istituito dalla Lega Pro e dall'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni sportive e annunciato oggi dal vice presidente operativo dell'Osservatorio, Roberto Massucci, nel corso della presentazione della sponsorizzazione di UnipolSai dei play-off che inizieranno l'11 maggio.
''Sarà dato alle tifoserie che sapranno dimostrare che quei comportamenti brutti che vanno agli onori della cronaca possono essere superati - spiega Massucci, intervenendo nella sede romana della Stampa Estera - I tifosi che sapranno fare delle cose belle, degli slogan positivi, saranno destinatari del premio Filippo Raciti che darà loro il titolo di tifoserie affidabili''. La tifoseria più corretta dei play-off e dei play-out che riceverà il premio, nella prossima stagione ''avrà numerose agevolazioni nelle proprie trasferte''. ''La tifoseria premiata sa di essere un esempio di cui nel nostro mondo abbiamo molto bisogno'', conclude Massucci.
"NON VOGLIO NERI ALLE PARTITE", IL BOSS DEI CLIPPERS
STERLING RISCHIA LA SOSPENSIONE E UNA MAXIMULTA
Martedì 29 Aprile 2014
di Fabrizio Fabbri
ROMA - Sarà anche stato un caso ma finiti nella centrifuga dal caso-Sterling i Los Angeles Clippers hanno perso gara2- dei playoff cedendo di schianto contro Golden State che li ha travolti 118-97.
La bufera scatenata dall'anziano proprietario della franchigia californiana è diventato un caso nazionale per la frase razzista registrata durante una conversazione con la giovanissima fidanzata in cui, parlando del mito Magic Johnson, avrebbe dichiarato: «Non portare neri alle partite della mia squadra». La registrazione è finita a un sito di gossip che l'ha resa pubblica e così Sterling è stato censurato da tutti gli Usa, Obama in testa.
Imbarazzo ovviamente nelle fila dei Clippers che per protesta nella partita persa contro Golden State sono scesi in campo durante il riscaldamento in segno di protesta con le magliette rovesciate che nascondevano il logo della franchigia.
Difficile capire cosa accadrà in gara-5 questa notte quando a Los Angeles il Clippers sfideranno i Golden State; forse indossando fascia e calzini neri. Streling potrebbe essere sospeso per uno o due anni e sanzionato con una multa da 5 milioni di dollari.
INDIANA SUL BARATRO, SPURS 2-2 CON DALLAS.
MIAMI AVANTI, "CAPPOTTO" A CHARLOTTE
Martedì 29 Aprile 2014
CHARLOTTE - Miami chiude i conti con Charlotte, Atlanta spinge Indiana sul baratro e San Antonio pareggia con Dallas. La notte Nba regala il primo verdetto dei playoff, con il cappotto che i Miami Heat confezionano per i Charlotte Bobcats. I detentori del titolo passano per 109-98 e completano il 4-0 in trasferta, grazie soprattutto ai 31 punti di LeBron James.
Il Prescelto prende in mano la squadra nel terzo periodo e Miami spezza in due l'equilibrio con un parziale di 20-9. Charlotte esce di scena senza nemmeno una vittoria, a nulla servono i 29 punti dell'ottimo Kemba Walker.
ATLANTA SUL 3-2 Con 6 uomini in doppia cifra, invece, gli Atlanta Hawks si impongono per 107-97 sul parquet degli Indiana Pacers e si riportano in vantaggio sul 3-2 nell'altra serie della Eastern Conference. Gli ospiti tirano con il 50% dal campo e con il 55,6% da 3 (16/27): segnano 41 punti nello stellare secondo periodo e arrivano a condurre addirittura di 30 lunghezze.
Le riserve Shelvin Mack (20 punti) e Mike Scott (17) danno un contributo determinante, mentre Indiana sprofonda. Il centro Roy Hibbert è un fantasma (0 punti e 0 rimbalzi in 12') e il solo Paul George (26 punti, 12 rimbalzi e 6 assist) non basta per tenere in piedi la baracca. I Pacers riducono il gap nel finale, arrivando anche a -9: la rimonta, però, rimane solo un'ipotesi.
SAN ANTONIO PAREGGIA Ad Ovest di nuovo equilibrio nel derby texano. I San Antonio Spurs espugnano il campo dei Dallas Mavericks per 93-89 e raggiungono i rivali sul 2-2. I neroargento scappano sul +20 prima di alzare il piede dall'acceleratore. Alla fine, pesano i 23 punti dell'eterno Manu Ginobili mentre Marco Belinelli (12' senza punti) fa da comprimario. Dallas va al tappeto nonostante i 20 punti di Monta Ellis e i 19 di Dirk Nowitzki, che però non brillano per precisioni (6/20 e 7/19).
BOSKOV, IL GIRAMONDO CHE FECE
GRANDE LA SAMP E LANCIÒ TOTTI
Lunedì 28 Aprile 2014
di Marco Lobasso
ROMA - «Dopo pioggia viene sole», diceva con ottimismo Vujadin Boskov quando era protagonista delle domeniche calcistiche italiane. E se ne è andato proprio in una domenica di campionato, a quasi 83 anni (il 16 maggio), dopo una lunga malattia. Rimarrà il simpatico dilemma se Boskov sia stato più famoso come allenatore o come lapalissiano e istrionico uomo d'ironia.
Ha vinto due titoli, in Liga con il Real Madrid (80) e in serie A con la Samp nel 91, e due finali in Coppa Campioni con gli stessi club, ma ha anche dato vita a una collezione di frasi celebri, diventate un libro nel 2003 (Parola di Boskov). Frasi che ancora oggi ripetiamo tutti nei nostri discorsi calcistici, con i primis l'indimenticabile «È rigore quando arbitro fischia». In Italia ha lasciato il segno: portò prima l'Ascoli dalla B alla A, poi le tante vittorie con la Samp, rendendo immortale la coppia del gol Mancini-Vialli.
A Roma un solo anno ma indimenticabile perchè fu il tecnico che fece esordire in A Francesco Totti: era il 28 marzo 1993, all'87' al posto di Rizzitelli. E il Capitano lo ringrazia dal suo sito web: «Un grande uomo, competente, vincente e dotato di un umorismo acuto e intelligente. Ricordo ancora il giorno del mio esordio con lui sulla nostra panchina. Come potrei dimenticarlo? Grazie mister per avermi dato questa possibilità, unica come sei stato tu».
Poi a Napoli, dove lanciò lo sfortunato Carmelo Imbriani, preferendolo a Pippo Inzaghi. Ieri tutti i grandi club europei si sono affannati a ricordarlo: dal suo Vojvodina che ha dato la notizia della scomparsa (domani funerali a Begc), alla Juve («Grande e fiero avversario»), alla sua amata Samp che su Twitter posta una foto dello scudetto, «Ciao grande Vuja»), al Napoli che ricorda le imprese dal '94 al '96. Boskov smise di allenare nel 2001 chiudendo come ct della Jugoslavia (da giocatore 58 presenze in nazionale). Addio zio Vuja...
MORTO VUJADIN BOSKOV, AVEVA 82 ANNI.
VINSE LO SCUDETTO CON LA SAMP NEL '91
Domenica 27 Aprile 2014
ROMA - «È rigore quando arbitro fischia», amava ripetere, con lapalissiano candore. Era questa una delle frasi più celebri di Vujadin Boskov, uno degli allenatori più istrionici che la storia del calcio ricordi. Ma anche un vincente: portò la Sampdoria alla conquista dello scudetto nel 1991. Un maestro di vita, un mostro d'ironia, tanto simpatico quanto pittoresco, ma anche sarcastico. Irresistibile e inimitabile. Il grande allenatore serbo, che il 16 maggio avrebbe compiuto 83 anni, se n'è andato, dopo una lunga malattia, in una domenica di calcio.
La sua competenza mancherà a tanti, in un calcio sempre più frenetico, meccanismo e molto poco umano. Boskov amava sdrammatizzare e, quando ad esempio parlava del fantasista Benito Carbone, ripeteva: «Con sue finte disorienta avversari, ma pure compagni». Celebre anche la sua faccia impietrita quando a Bari, nel bel mezzo di una polemica con Roberto Mancini - ripresa dalle telecamere a bordo campo - esclamò: «Chi ha sbagliato? Pagliuca?», proprio mentre il 'Manciò - da poco sostituito - lo apostrofava, parlando con il compagno Invernizzi. «Grandi squadre fanno grandi giocatori. Grandi giocatori fanno spettacolo e migliore calcio», era un altro aforisma che lo resero immortale, personaggio a ogni latitudine. E che dire di «partita finisce quando arbitro fischia», che tirava fuori quando qualche cronista gli chiedeva un commento su un gol subito oltre il 90'? Allenatore molto amato, in Italia come all'estero, il serbo Boskov, prima di guidarla dalla panchina alla conquista dello scudetto, è stato centrocampista della Sampdoria, esordendo in Serie A il 27 agosto 1961 (vittoria per 2-0 a Torino, contro la Juve). Dopo 15 anni, 512 presenze e 20 gol messi a segno nel Vojvodina, dopo 57 partite con la Nazionale jugoslava (dal 24 giugno 1951 al 19 giugno 1958, con due Mondiali e un'Olimpiade), Boskov collezionò 13 presenze in Italia, prima di chiudere la carriera nello Young Fellows.
LA CARRIERA Ha vinto dappertutto: in Olanda (Den Haag), in Spagna (Real Madrid) e in Italia. Prima di essere chiamato da Paolo Mantovani, nella Sampdoria, si sedette sulla panchina dell'Ascoli (una retrocessione in B e una promozione immediata in A), chiamato da Costantino Rozzi. Due personaggi senza bisogno di autore. Nel 1986 il ritorno a Genova, in una Samp che stava costruendo qualcosa d'importante. Nel 1989, Boskov perse una finale di Coppa delle Coppe contro il Barcellona e, proprio contro i blaugrana, rimediò un'altra storica beffa, due anni più tardi, a un minuto dai rigori della finale di Champions, quando Ronald Koeman superò Pagliuca con una punizione delle sue, gelando i genovesi che avevano affollato il vecchio Wembley. Un'altra Coppa dei Campioni se l'era vista scippare nel 1981 dal Liverpool, quando allenava il Real Madrid. Con la Samp, oltre allo scudetto conquistato il 19 maggio 1991, grazie al 3-0 rifilato al Lecce, ha vinto due Coppe Italia, una Coppa delle Coppe (1989/90, nella stagione dello storico tris italiano in Europa), ma anche la Supercoppa italiana contro la Roma, di cui l'anno dopo occuperà la panchina. Guidò anche il Napoli e poi tornò nella Samp, prima di chiudere la propria carriera, salvando il Perugia. I suoi funerali si svolgeranno a Begc, vicino Novi Sad, martedì. Quel giorno forse qualcuno - anche per omaggiare la sua simpatia, forse, rispolvererà una delle frasi più ottimistiche di 'Zio Vuja': «Dopo pioggia, viene sole». Ma sarà comunque un giorno molto triste per il calcio mondiale, che ha perso uno dei suoi simboli migliori.
MOTO GP, IN ARGENTINA TRIONFA MARQUEZ:
VALENTINO ROSSI SOLO QUARTO
Lunedì 28 Aprile 2014
di Daniele Petroselli
ROMA - Ancora una delusione per Valentino Rossi, che in Argentina, terza tappa del Motomondiale di Moto Gp, chiude ai piedi del podio. Gara sfortunata quella del Dottore con la sua Yamaha, che parte bene ma poi prima un piccolo errore e poi un duro sorpasso di Bradl lo costringono alla rimonta dalla settima posizione fino al 4° posto, con il rammarico di aver avuto il ritmo dei migliori.
Tris per lo spagnolo campione del mondo Marc Marquez suHonda (già 5° più vincente nella classe regina), che studia Jorge Lorenzo per poi superarlo a 10 giri dal termine, con il maiorchino superato anche dall'altra Honda di Pedrosa proprio nelle battute conclusive. Niente exploit come negli Usa per la Ducati, con Iannone 6° e Dovizioso 9°.
«Sono dispiaciuto, potevo salire sul podio e ne avevo il potenziale - ha spiegato alla fine Valentino Rossi-. Non so dove volesse andare Bradl, con la sua manovra mi ha fatto perdere una vita. Al via ero secondo con il passo forse peer battere Lorenzo e tenere dietro Pedrosa e anche nel finale avevo un buon ritmo. Peccato perché credo che Bradl abbia commesso un errore e lì ho perso dei secondi, sia nella manovra, sia nel dover passare di nuovo gli altri. Cosa ruberei alla Honda? Loro riescono a staccare più in là di noi senza stressare la ruota davanti, ecco il loro grande vantaggio».
Per Rossi comunque la soddisfazione in Moto3 per il trionfo di Romano Fenati. Una curiosità: sul podio per festeggiare il trionfo tricolore è stata suonata per errore la Marsigliese, inno francese, invece della note di Mameli.
PORTLAND E WASHINGTON SI PORTANO SUL 3-1.
PROTESTA CLIPPERS, VINCE GOLDEN STATE
Lunedì 28 Aprile 2014
OAKLAND - Si portano sul 2-2 in gara 4 dei playoff i Golden State Warriors che superano 118-97 i Los Angeles Clippers grazie a una prestazione super di Stephen Curry autore di 33 punti che hanno incantato il pubblico della Oracle Arena.
Partono subito forte i padroni di casa, con Curry che mette a segno 17 punti, inclusi 5 tiri da 3, che chiudendo il primo quarto avanti 39-24. All'intervallo il margine sale a 66-48 in un incontro mai in discussione tranne un -10 a 6' dalla fine che ha impensierito i padroni di casa tornati però subito in quota grazie a Curry e Harrison Barnes per un parziale di 9-0.
Tra i migliori dei Warriors Andre Iguodala, 22 punti con David Lee, Klay Thompson e Barnes che danno il loro contributo con 15 punti a testa. Per i Clippers da segnalare i 26 punti di Jamal Crawford, 21 per Blake Griffin.
PORTLAND-HOUSTON 3-1 Si decide all'overtime invece la sfida tra i Portland Trail Blazers e gli Houston Rockets, al Moda Center Portland finisce 123-120 in favore di Portland che ora conduce 3-1 nella serie. Decisivi nel match tra le due formazioni della Western Conference i canestri di LaMarcus Aldridge, 29 punti, e i 25 punti del francese Nicolas autore di 5 punti nell'overtime.
Per la rivincita l'appuntamento è a Houston mercoledì prossimo. Il migliore dei Rockets è James Harden, 28 punti per lui, 25 punti e 14 rimbalzi per Dwight Howard.
BROOKLYN-TORONTO 2-2 Torna in parità la sfida della Eastern Conference tra Brooklyn e Toronto. Al Barclays Center i Nets cedono 79-87 ai Raptors. Gara subito in salita per la franchigia di casa che esce dal primo quarto sotto 35-22, passivo che all'intervallo lungo si accorcia, 51-44, per arrivare a un -3 dopo il terzo quarto ma nel finale la formazione di Toronto mette il turbo chiudendo a +18. Il migliore della squadra ospite è DeMar DeRozan autore di 24 punti seguito da Kyle Lowry, 22. Tra i migliori dei Nets Paul Pierce, 22 punti.
WASHINGTON-CHICAGO 3-1 Sorride Washington che in gara 4 contro Chicago vince 98-89 portandosi sul 3-1 nella serie. Monumentale Trevor Ariza autore di 3 triple e 30 punti totali a referto, bene anche John Wall con una doppia doppia: 15 punti e 10 assist. A poco servono al Verizon Center di Washington le giocate di Taj Gibson, 32 punti, e Joakim Noah, 10 punti e 15 rimbalzi.
LA PROTESTA DEI CLIPPERS Tute lanciate sul parquet, magliette col logo del team indossate al contrario e braccialetti neri. Clamorosa protesta dei giocatori dei Los Angeles Clippers contro il presidente Donald Sterling autore di dichiarazioni razziste.
La protesta dei giocatori della franchigia californiana è andata in scena ieri sera all'Oracle Centre di Oakland dove i Clippers hanno giocato gara 4 dei playoff contro i Golden State Warriors, match perso 118-97. Convitato di pietra dell'incontro Sterling e quei 10 minuti di registrazione in cui, parlando con la fidanzata, ha affermato: «Non portarmi gente di colore alle partite, neanche Magic Johnson».
FONTE: Leggo.it
30.04.2014
Razzismo, la Nba caccia il patron dei Clippers
NEW YORK. Mano pesante della Nba sul patron dei Los Angeles Clippers, che ha ammesso di aver pronunciato le odiose frasi razziste che hanno sollevato un’ondata di indignazione in tutta l’America, e che da giorni risuonano sui principali media Usa come un tormentone. Donald Sterling è stato sospeso a vita, radiato dalla più famosa lega professionistica del basket Usa, e dovrà pagare una multa di 2,5 milioni di dollari, la più elevata prevista dallo statuto della Nba.
Una punizione esemplare, per un caso senza precedenti nel basket e nello sport americano. Sterling non potrà più mettere piede in uno stadio dove si gioca a pallacanestro, nè assistere alle partite di campionato, nè accedere al quartier generale della sua squadra o partecipare alle decisioni che riguardano il team. Tagliato fuori da tutto.
E potrebbe non finire qui: «Cercherò di fare tutto ciò che è in mio potere per costringere Sterling alla vendita della società dei Clippers», ha spiegato nel corso di una conferenza stampa il «commissioner» della Nba, Adam Silver, che chiede il sostegno di tutti i proprietari che siedono nel board della Lega. Proprietari che devono dare il loro assenso a un eventuale decisione di questo tipo.
Grande la soddisfazione per un pronunciamento della Nba cui viene riconosciuta la durezza necessaria, anche nei commenti di migliaia e migliaia di tifosi e cittadini su Twitter e sugli altri social media. «Questa vicenda riguarda Los Angeles e la sua tradizione di tolleranza, ospitalità e di rispetto dei diritti civili», ha commentato il sindaco Eric Garcetti. Un «grazie» ai vertici della Nba è stato twittato da Lebron James, ma anche da tanti altri campioni di oggi e del passato, come Abdul Jabbar o Magic Johnson.
E proprio a Magic Johnson - al centro della telefonata «rubata» che ha inguaiato Donald Sterling - il commissario della Nba, ha chiesto ufficialmente scusa. La «sentenza» pronunciata da Silver davanti alle telecamere è di quelle senza appello: «Sterling ha pronunciato frasi profondamente offensive e dannose, contrarie al principio di inclusione e allo spirito multiculturale e multietnico che caratterizza la nostra Lega».
E c’è un’aggravante. Ascoltato dai vertici della Nba - ha spiegato - Sterling ha ammesso di aver di fatto insultato chi è di razza afroamericana, ma non ha chiesto scusa. Nessun segno di pentimento. Anche la società dei Clippers ha diffuso un comunicato in cui sostiene la decisione della Nba: «Ora inizia il processo di riconciliazione». E di certo la mossa sarà piaciuta anche alla Casa Bianca, dopo che Obama aveva bollato Sterling senza giri di parole, definendolo un «ignorante».
FONTE: LArena.it
CALCIO
29/04/2014 - CHAMPIONS LEAGUE
Bayern umiliato, il Real in finale
Lezione di Ancelotti a Guardiola
Doppiette di Ramos e Ronaldo, campioni in carica travolti.
A Lisbona il tecnico italiano andrà a caccia della “Decima”
Tre gol in mezzora e un calcio fantastico: per il Real Madrid sono la porta d’ingresso alla finale Champions e all’agognata “decima”, per il Bayern Monaco una notte da incubo. Finisce con uno storico 4-0 per le merengues la semifinale di ritorno a Monaco di Baviera e tra tanti fuoriclasse presenti all’Allianz Arena, il match viene paradossalmente prima deciso dal più ruvido dei 22 in campo, Sergio Ramos, e poi suggellato dal più forte giocatore del mondo del momento, Cristiano Ronaldo. La doppietta del centrale difensivo dei blancos in una manciata di minuti (16’ e 20’, con due colpi di testa) - arrotondata dal 15° e 16° gol europeo di C.Ronaldo, nuovo record assoluto - stende la corazzata tedesca, assai lontana dalla squadra che ha dettato legge per 8 mesi in Bundesliga e in Europa. Molle, lento e soprattutto scontato, l’undici di Guardiola lascia senza troppe recriminazioni i sogni di gloria della quarta finale in 5 anni (sarebbe stata la terza consecutiva) e apre, di converso, le porte della storia alle merengues che vendicano così anche l’amara eliminazione di due anni fa (sempre in semifinale).
Il Real che passa trionfalmente in Baviera è finalmente una squadra e non solo un mosaico di solisti. Carlo Ancelotti è riuscito laddove José Mourinho aveva fallito: ha creato un’orchestra fatta non solo di prime donne ma anche di portatori d’acqua di qualità dove le parole d’ordine sono adesso sacrificio, organizzazione, coralità. Se poi nell’arco hai frecce che si chiamano CR7 (a segno al termine di una velocissima ripartenza e nel finale su punizione dal limite) e Bale tutto diventa più facile, quasi scontato. L’unica pecca in una serata perfetta porta il nome di Xavi Alonso, il metronomo di centrocampo che, diffidato e ammonito, salterà la finale di Lisbona.
Il grande sconfitto della serata è Pep Guardiola che per tutti i 90’ resta in piedi davanti alla panchina con lo stesso sguardo spento e triste che ha accompagnato il minuto di silenzio per ricordare il suo amico Tito Vilanova. Il tridente pesante messo in campo stasera (Mandzukic, Robben, Ribery con Muller a sostegno) è solo lontano parente dell’attacco atomico che ha segnato reti a valanga in questa stagione. Il grande difetto dei tedeschi è stato probabilmente quello di non crederci, imbrigliati nel capolavoro tattico di Ancelotti che è venuto a Monaco a giocarsela a viso aperto, col suo tridente atomico Bale-Benzema-Ronaldo.
Che non fosse aria per i tedeschi d’altronde lo si era capito fin da subito, con il gallese che non sfrutta un’improvvida uscita di testa di Neuer fuori area. Ma bastano pochi minuti e la testa di Sergio Ramos, su palla inattiva, per cambiare spartito alla serata e smentire gli scommettitori che pagavano 4,75 la vittoria spagnola contro 1,68 per il segno «1». Tre gol in 34’ minuti sono troppi anche per una corazzata come quella bavarese che prova blandamente a ribaltare una serata-no. Anzi, il cambio in corsa Mandzukic-Javi Martinez sembra più una scelta per evitare ulteriori guai che un’effettiva volontà di rimonta.
D’altronde, la prima vera parata di Casillas arriva solo al 52’ e quando Robben e Ribery si svegliamo è ormai troppo tardi e, soprattutto, un po’ poco per imboccare la strada che porta a Lisbona.
FONTE: LaStampa.it