ANTEPRIMA GENOA-VERONA + - =
Campo tradizionalmente ostico ai colori scaligeri quello del GENOA: Il VERONA ha vinto solo 2 volte in 25 partite disputate al 'Ferraris' (all'inizio e alla fine degli anni '80) quando al timone in panchina sedeva un certo Osvaldo BAGNOLI fra l'altro doppio ex del match in quanto, oltre ad aver condotto i gialloblù alla conquista dello scudetto prima ed in Europa poi, guidò i 'Grifoni' in Coppa UEFA.
La prima sfida tra le due compagini risale al campionato di Serie A del 1957-1958, l'ultima ancora in massima serie si disputò nell'annata 1991-1992 per un totale di gol che vede i padroni di casa a quota 42 e l'HELLAS 'ferma' a 22.
...Insomma, a guardare i numeri ci sarebbe poco da stare allegri ma le statistiche sono fatte per essere riscritte e la condizione attuale degli scaligeri rende tutti i tifosi più che ottimisti anche se in trasferta la truppa di mister MANDORLINI ha subito 3 sconfitte (con ROMA, JUVE ed INTER) e ragranellato solo 4 dei 22 punti conquistati sin qui col pareggio di Torino e la vittoria a Bologna...
QUI GENOVA
Problemi imprevisti per il difensore (ex gialloblù) GAMBERINI che appare in ritardo nel recupero dalla per debellare la lombalgia e si trova ancora alle prese con le cure fisioterapiche tanto che la sua presenza Domenica è ancora in dubbio, in gruppo ma non al meglio CALAIÒ e VRSALIKO, lavoro differenziato per LODI e SANTANA indisponibili per il prossimo match al 'Ferraris'
Tra gli ex più noti sicuramente Alberto GILARDINO (già autore di 5 reti come il nostro TONI in questa stagione) che proprio con l'HELLAS cominciò a farsi conoscere al grande calcio (39 presenze e 5 gol tra il 2000 e il 2002) ma anche il secondo del tecnico genoano GASPERINI quel Tullio GRITTI che giocò da centravanti nell'HELLAS dall'89 al '91 conquistando anche una promozione in Serie A con FASCETTI a guidare i gialloblù in panchina
Convocati
13 Antonelli, 3 Antonini, 91 Bertolacci, 8 Biondini, 53 Bizzarri, 16 Calaiò, 26 Centurion, 14 Cofie, 4 De Maio, 32 Donnarumma, 18 Fetfatzidis, 11 Gilardino, 77 Konate, 33 Kucka, 10 Lodi , 21 Manfredini, 15 Marchese, 16 Matuzalem, 1 Perin, 90 Portanova, 2 Sampirisi, 9 Stoian, 69 Sturaro, 78 Tozser, 20 Vrsaljko
Probabile formazione
3-4-3 con Perin; Antonini-Portanova-Manfredini; Biondini-Cofie-Matuzalem-Antonelli; Kucka-Gilardino-Fetfatzidis
Andrea Mandorlini |
QUI VERONA
E' tornato ad allenarsi con il gruppo Juan Manuel ITURBE dopo l'affaticamento muscolare che l'aveva colpito ad inizio settimana, irrecuperabili Ezequiel CIRIGLIANO e Juani GOMEZ TALEB che continuano con la fase riabilitativa ma, dopo la squalifica, Vangelis MORAS è al rientro.
Ex di turno in maglia scaligera Bosko JANKOVIC che al 'Ferraris' ha passato 5 stagioni lasciando, nonostante il doppio grave infortunio al crociato (dello stesso ginocchio), una buonissima impressione e Luca TONI che al contrario in 6 mesi nel 2010 ha deluso sia il presidente PREZIOSI che la piazza ligure...
Convocati
Portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 31 Mihaylov.
Difensori: 33 Agostini, 13 Bianchetti, 23 Gonzalez, 29 Cacciatore, 3 Albertazzi, 18 Moras, 22 Maietta, 16 Rubin, 25 Marques.
Centrocampisti: 5 Donati, 10 Hallfredsson, 4 Laner, 19 Jorginho, 6 Martinho, 30 Donadel, 2 Romulo.
Attaccanti: 7 Longo, 8 Cacia, 9 Toni, 26 Sala, 11 Jankovic, 15 Iturbe.
Probabile formazione
4-3-3 con Rafael; Agostini-Moras-Maietta-Cacciatore; Hallfredsson-Jorginho-Romulo; Jankovic (o Martinho)-Toni-Iturbe.
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DICONO + - =
Mister MANDORLINI sulla gara di domani e i 3 anni passati a Verona «Affrontiamo una squadra in salute in un ambiente caldo, ci aspetta una partita complicata. Noi ci siamo allenati bene e faremo la nostra gara, voglio vedere il mio Verona. Formazione? Sicuramente parte Jankovic, se lo merita, per lui è una sfida speciale. Per il resto vedremo. Giorno speciale? Sono molto contento, devo ringraziare tutti, sono stati 3 anni bellissimi. I risultati che abbiamo raggiunto in questi anni sono merito di tanti. Spero di continuare a lungo su questa panchina» HellasVerona.it
Mister Gianpiero GASPERINI2 tecnico del GENOA «Abbiamo recuperato Lodi, Vrsaljko e Calaiò. Per l'ex Napoli ci sono possibilità di vederlo impiegato in avanti. Lodi ha perso posizioni nelle gerarchie, sta lavorando, ma Matuzalem in questo momento merita la maglia da titolare. Fetfatzidis? Sta lavorando bene. Valuterò nelle ore precedenti alla gara se impiegarlo. Non bisogna parlare di sfida per volare, ma essere concentrati per conquistare la salvezza, 5 punti di vantaggio dalle ultime non sono abbastanza. Attenti a Toni ma a tutto il Verona che ha tanto entusiasmo» TuttoMercatoWeb.com
GILARDINO esagera su Twitter «Domani Genoa-Verona è una finale. Vincere è il nostro obiettivo. Forza Genoa!» TuttoMercatoWeb.com
...E il genoano MARCHESE si aggrappa al fattore campo «Questa piazza mi sta dando tantissimo. I tifosi sono strepitosi, sono sempre il dodicesimo uomo in campo: sono contento in tutto e per tutto. Col Verona non sarà facile, però dobbiamo cercare di sfruttare il fattore campo, di dare il massimo per i nostri supporter» PianetaGenoa1893.net
Il forte centrocampista genoano MATUZALEM «Siamo molto felici di poterci godere questo momento nel quale stiamo inanellando una bella serie di risultati. Gasperini? Da quando è arrivato è riuscito a trasmetterci le giuste motivazioni insieme con una grande dose di entusiasmo. Ringrazio i nostri tifosi che ci sono sempre stati vicino, loro sono il nostro valore aggiunto e spero di cuore che in occasione della partita contro l’Hellas Verona riempiano tutto lo stadio. I nostri miglioramenti come squadra sono ben visibili sul campo, contro i gialloblu vogliamo vincere e conquistare i 3 punti» SempreCalcio.com
Sabato 9 Novembre MANDORLINI compie tre anni sulla panchina scaligera e lo ricorda dopo la foto ufficiale stagionale «Immortaliamo un momento positivo, per me è la quarta foto di squadra in tre anni, visto che sabato 9 novembre taglierò questo traguardo. Sono grandi momenti, ora spetta a noi farlo durare il più possibile» HellasVerona.it
Bomber Luca TONI «Avevo ancora molta voglia di giocare. Gli stimoli, per me, sono tutto. Cercavo una squadra come l'Hellas, con una dirigenza che ha sempre creduto in me, fin dal nostro primo incontro. Ho parlato con il direttore sportivo Sean Sogliano e con il presidente Maurizio Setti, la loro determinazione nel credere in me mi ha convinto» TuttoMercatoWeb.com
Mister Gianpiero GASPERINI1 tecnico del GENOA «Sono contento per le tre vittorie in cinque gare, ora vogliamo proseguire su questa strada. La classifica dopo undici giornate ha un suo significato preciso, ora dobbiamo affrontare il Verona che è la squadra emergente del campionato. I numeri parlano a loro favore e li dovremo affrontare nel modo migliore. Ho trovato giocatori di grande disponibilità e con grande attaccamento alla causa» TuttoMercatoWeb.com
Mister Osvaldo BAGNOLI, doppio ex di VERONA e GENOA, vede favoriti i gialloblù ma non chiedetegli per chi tifa! «Mi aspetto una buona partita da entrambe le squadre. In questo momento senza nulla togliere al Genoa, credo sia favorito il Verona, anche se giocare in uno stadio come quello del Genoa non è facile per nessuno. Mi piacerebbe esserci però trovarmi in tribuna con davanti Genoa e Verona per me sarebbe imbarazzante nei confronti delle tifoserie. Io ho vinto lo scudetto con il Verona e sono arrivato in semifinale di Coppa Uefa con il Genoa. Ho vissuto dei momenti bellissimi e indimenticabili con entrambe: sarei in difficoltà trovandomi a guardare una partita in cui giocano contro» TuttoHellasVerona.it
SALA 'A Genova con entusiasmo e cattiveria' «Il mio momento? Per me e per noi giovani non giocare è sempre difficile, però c'è un gruppo unito che ci sta dando una mano. Penso ad allenarmi bene e a mettere in difficoltà il mister nelle scelte. Con lui, durante la settimana, lavoriamo tanto e tutti ci alleniamo al massimo per scendere in campo la domenica. La classifica? Ho subito capito che il gruppo era grande. Con le vittorie il nostro entusiasmo è cresciuto e ci aiuta ad andare avanti così. Toni? Avere in gruppo uno come lui è tanta roba, ha ancora l'entusiasmo del ragazzino. Il mio esordio al Bentegodi? Una grande emozione, i tifosi sono tanti e si fanno sentire» HellasVerona.it
SOGLIANO «Stiamo con i piedi ben piantati per terra, l’obiettivo resta la salvezza. Toni? Non mi ha sorpreso, sapevo che avrebbe mostrato lo spirito giusto. L’abbiamo preso per questo, non perché è stato un campione del mondo» CalcioNews24.com
ROMULO «Ritorno alla Fiorentina? Io penso al Verona, a Firenze c'è un grande allenatore e ho visto che stanno facendo molto bene in campionato e anche in Europa, più di questo non voglio dire perchè in questo momento penso solo all'Hellas Verona. Io sono contento del momento della squadra e di poter aiutare il Verona a far bene, speriamo di continuare così per regalare tante gioie al nostro fantastico pubblico» CalcioNews24.com
ANTONINI difensore del GENOA «Il Verona sta facendo un campionato straordinario. Giocheremo in casa e chiederemo una mano ai nostri tifosi. Dovremo lavorare tanto questa settimana per continuare questa nostra fase positiva» PianetaGenoa1893.net
JANKOVIC «Il Genoa? Una partita molto importante per me, dopo cinque anni passati con i rossoblù torno a Marassi da avversario. Noi dovremo giocare pensando solo a fare risultato» HellasVerona.it
7 novembre 2013 - Andrea Mandorlini | 6 novembre 2013 - Jacopo Sala |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
ALTRA CONVOCAZIONE AZZURRA 'UNDER 21' per Matteo BIANCHETTI per le prossime gare contro le nazionali di IRLANDA DEL NORD e SERBIA, tra i difensori anche Francesco ZAMPANO di proprietà HELLAS ma in prestito allo JUVE STABIA alla seconda chiamata...
TONI 'MASTINO DEL BENTEGODI' contro la SAMP e ora il Campione del Mondo è primo in classifica generale davanti a RAFAEL e ROMULO
HELLAS VERONA-PARMA, tifoso 45enne in Curva Sud colpito alla testa da un seggiolino, il colpevole sarebbe già stato individuato...
COPPA ITALIA: SAMPDORIA-HELLAS in programma il prossimo 5 Dicembre alle ore 21.00...
BIGLIETTI PER IL DERBY: PREVENDITA DAL 7 NOVEMBRE! Prezzi e modalità sul sito web scaligero (https://www.hellasverona.it/news.php?id=22195)...
PREMIO INTERNAZIONALE "GIACINTO FACCHETTI" a Milano, parla il diggì GARDINI «Il premio Facchetti è l'esempio dei valori sportivi e umani, Verona incarna questi principi da sempre e vuole sentirsi partecipe e al fianco di chi organizza manifestazioni straordinarie come questa»
MISTER MANDORLINI TESTIMONIAL IN FAVORE DELLE DONNE per il progetto 'I fiori di Ravenna - Ravenna città amica delle donne'...
Primavera: Hellas Verona-Atalanta 2-3 (6a giornata) |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
CALCIO BRASILE: Una squadra di Serie C propone una maglia celebrativa col profilo di 'Che' Guevara e fa il boom di vendite!
TENNIS: Alle Atp Finals di Londra NADAL batte WAWRINKA e si laurea numero 1 al mondo almeno fino0 alla fine dell'anno!
SERIE B: Nonostante le promozioni di TORINO e VERONA, che da sole contribuivano nel portare negli impianti quantità di persone insperate di questi tempi, crescono gli spettatori allo stadio...
FIFA: Sepp BLATTER vorrebbe abolire i playoff per le qualificazioni ai Mondiali di Calcio
CALCIO IRLANDA: Sarà Martin O'NEILL il successore di TRAPATTONI sulla 'panchina verde', roy KEANE gli fara da vice...
CHAMPIONS LEAGUE: Serataccia MILAN ma qualche errore forse lo fa anche ALLEGRI privandosi dell'unico uomo potenzialmente in grado di fare la differenza come BALOTELLI e schierando al centro dell'attacco uno che centravanti non è (ROBINHO). Il NAPOLI fatica più del previsto a piegare al 'San Paolo' un ottimo OLIMPIQUE MARSIGLIA! Si qualificano agli ottavi anche CHELSEA ed ATLETICO MADRID. 'Colpo gobbo' dell'ARSENAL a casa dei vicecampioni d'Europa del BORUSSIA DORTMUND.... Tra JUVE e REAL finisce pari a Torino una gara incerta sino alla fine! Il successo dei danesi sul GALATASARAY, nell'altra partita del Girone, tiene ancora aperta per i bianconeri una strada verso la qualificazione agli ottavi dove aspettano già MANCHESTER CITY e BAYERN MONACO...
GOLF: TIGER WOODS spara palline tra un continente e l'altro sul ponte del Bosforo a Istanbul
SERIE A: Tra BOLOGNA e CHIEVO vince la noia ed uno 0 a 0 che non serve a nessuno... Rafa BENITEZ come MARADONA a suo tempo: 'NAPOLI rappresenta il riscatto del Sud nei confronti del Nord'. ROMA ecco il nuovo Roberto CARLOS! Si chiama ABNER e arriverà a Luglio...
RASSEGNA STAMPA + - =
I CONVOCATI GENOA PER IL MATCH
Sabato, novembre 9, 2013 - 5:21pm
Anche qualche raggio di sole durante la rifinitura a Pegli, dove la squadra ha perfezionato la preparazione per il match con l’Hellas Verona (stadio Ferraris, ore 12:30). Un lavoro protrattosi per un’ora abbondante sul terreno, preceduto da una riunione in sala video, per esaminare le caratteristiche degli avversari. Con un grande dispiego di indicazioni, su come affrontare una squadra che gioca a memoria e viaggia come un treno. Movimenti, esercitazioni, calci da fermo. Tutto sotto la lente di osservazione.
Al termine è stata diramata la lista dei 25 già in ritiro, dove la sveglia suonerà prima del solito domattina, in considerazione dell’orario in cui si giocherà la partita. Questi i convocati con i rispettivi numeri di maglia: 13 Antonelli, 3 Antonini, 91 Bertolacci, 8 Biondini, 53 Bizzarri, 16 Calaiò, 26 Centurion, 14 Cofie, 4 De Maio, 32 Donnarumma, 18 Fetfatzidis, 11 Gilardino, 77 Konate, 33 Kucka, 10 Lodi , 21 Manfredini, 15 Marchese, 16 Matuzalem, 1 Perin, 90 Portanova, 2 Sampirisi, 9 Stoian, 69 Sturaro, 78 Tozser, 20 Vrsaljko. Per la cena di stasera, sulla fetta di crostata Bizzarri troverà una candelina, con il numero 36, per gli anni compiuti oggi. Auguri.
Nel pomeriggio intanto la Primavera ha perso a Spezia con il punteggio di 2-0. Un match in salita per i grifoncini di Ivan Juric, trafitti già dopo due minuti da un eurogol dalla grande distanza, raddoppiato poi verso la metà della ripresa.
GASPERINI: “GARA COMPLICATA”
Sabato, novembre 9, 2013 - 4:09pm
Alla faccia delle complicazioni. Una domenica per misurarsi con la sorpresa del campionato. Ecco a Marassi il rullo compressore, targato VR 22 (punti) 11 (match), ammirato nel primo quarto di campionato. Il Genoa prova ad asfaltarsi la strada, per allontanare dallo specchietto retrovisore l’immagine di due stagioni con l’acqua alla gola. Il Verona incute rispetto tra i rossoblù, per i risultati che ottiene e per il gioco che esprime. “La classifica rimane corta e cinque punti dal terzultimo posto restano pochi” sottolinea Gian Piero Gasperini. Colui che ha cambiato faccia e marcia al Grifone, dieci punti in cinque partite.“Occorre prestare attenzione a ciò che succede alle spalle. Domani è una partita difficile, contro una squadra che si raccoglie benissimo e riparte con qualità e velocità. Dobbiamo fare leva sulle nostre forze e sull’entusiasmo che deriva dalle vittorie, compiendo progressi per consolidare la crescita”.
Si profila una partita ricca di contenuti tecnici e agonistici. Davanti agli emissari della nazionale e a osservatori di top club europei. “Vincere in Italia è sempre un’impresa. Onore al merito al Verona che ci è riuscito sette volte su undici, lasciando strada a squadre come Inter, Roma e Juventus. Di sicuro i tifosi ci daranno grande entusiasmo ambientale, da parte mia sono soddisfatto della risposta che i giocatori stanno fornendo per atteggiamento e partecipazione. Sta aumentando la convinzione e domani è una prova importante. Non vinciamo tre incontri di fila dal 2009? Non è facile rompere i tabù”.
MATUZALEM: “GRANDE VERONA”
Venerdì, novembre 8, 2013 - 6:56pm
E chi l’avrebbe pronosticati, dai, 22 punti dopo undici giornate? Un Verona riaffacciatosi sul davanzale della serie A, dopo undici anni di calvario. Rieccola l’armata gialloblù, una passerella via l’altra, farsi largo tra uno stuolo di tappeti rossi. Clap, clap. Gioca e bene la squadra di Mandorlini, l’allenatore dell’Hellas che ha riacceso la luce. Dalle stalle della Lega Pro, alle stelle della Serie A. Il tutto nel giro di tre anni. Sognare è lecito, oltre che cosa buona e giusta.
Francelino Matuzalem, da marpione qual è, sente puzza di bruciato. Anche se gli incontri nella bombonera del Ferraris, per questo Genoa, stanno tornando a essere una polizza sulla vita. Tutti pronti a infiammarsi, manco serve la miccia. Alt. “Bisogna fare i complimenti al Verona, protagonista di una partenza fulminante. E’ la sorpresa del campionato. Non credo tanto a segreti particolari, questi successi sono la conseguenza di una pianificazione che va avanti da anni. Stesso tecnico, modo di giocare collaudato, elementi dotati di ottime qualità. I risultati non sono casuali: hanno seminato, fatto i giusti innesti nelle varie categorie e, anche adesso, raccolgono i frutti del lavoro.”
VECCHIO GRIFO NON TI FERMARE
Venerdì, novembre 8, 2013 - 1:30pm
Come un partitissima, la classifica dice questo. Genoa ottavo dopo l’esaltante rincorsa, l’accelerazione determinata dall’avvento di Gasp (10 punti in 5 gare). Verona squadra rivelazione, quinto a ventidue punti, otto più del club più antico d’Italia. C’è aria di match spettacolo domenica dalle parti di Marassi (inizio ore 12:30). Conviene premunirsi anticipatamente del biglietto, acquisendo i titoli di accesso attraverso i consueti canali, visto che le biglietterie del Ferraris non saranno in servizio domenica (resterà chiusa via Moresco, il ritiro degli accrediti avverrà a Villa Piantelli, lato settore Distinti in corso De Stefanis 8). Per coloro che decideranno di assistere al match all’ultimo, domenica saranno in piena efficienza il Ticket Office del Genoa Museum and Store, il canale on-line Lottomatica e le ricevitorie che non osservano riposo festivo.
Presso la sede e il centro sportivo del Grifone a Pegli, si respira l’attesa delle pre-vigilie importanti. Perché l’occasione è ghiotta per fare un altro balzo in classifica, dopo il blitz all’Olimpico con la Lazio preceduto dal successo con il Parma, anche se l’avversario è di quelli tosti. Mister Gasperini stamattina è salito in cattedra, spiegando nei dettagli schemi e mosse in preparazione. Sul campo le prove di formazione, contraddistinte da diversi cambi di rotta, hanno caratterizzato la maggior parte del lavoro, con una serie di esercitazioni tecnico-tattiche sia attive che passive, partitelle specifiche, palle inattive e rifiniture atletiche. Solo Santana e Gamberini, con il prof. Barbero, hanno seguito un programma a parte.
Mister Gasperini incontrerà i rappresentanti degli organi d’informazione, per la conferenza, presso la sala stampa di Villa Rostan sabato alle ore 14. Nell’anno dei 120 anni del Genoa, domenica un’altra iniziativa che riguarda il filone storico. Nel 99° anniversario della scomparsa di James Spensley, uno dei padri fondatori del Genoa e del calcio italiano, verrà officiata una messa in suffragio presso la basilica di Santa Maria delle Vigne (ore 11.30), che fu la parrocchia nel centro storico di colui che introdusse anche lo scoutismo nel nostro paese. L’iniziativa è promossa da un gruppo di sostenitori, guidati da Franco Savelli, gli stessi che nel 1992 individuarono la tomba di Spensley in Germania.
LIMITAZIONI AREA STADIO
Giovedì, novembre 7, 2013 - 4:55pm
A seguito delle misure preventive concordate durante la riunione straordinaria G.O.S. il Genoa Cfc comunica le seguenti limitazioni alla circolazione in occasione della gara allo stadio Ferraris con Hellas Verona (domenica p.v. inizio ore 12.30).
- Chiusura totale al traffico, sia veicolare che pedonale, di Via Moresco a partire dalle ore 10 (da ponte Castelfidardo sino all’altezza delle biglietterie) con deviazione dei sostenitori genoani in arrivo da Brignole su Via Canevari (per ingressi Tribuna e Gradinata Nord) e Corso Galliera (per ingressi Distinti e Gradinata Sud).
- Chiusura delle biglietterie presso Istituto Firpo con contestuale apertura point-accrediti a Villa Piantelli (Corso De Stefanis 8, adiacente accesso pullman squadre allo stadio).
- Divieto di sosta veicolare a partire dalle ore 7 in Borgo Incrociati, Via Canevari, Via Moresco e vie limitrofe (intersecanti) sino all’obelisco in ricordo di Vincenzo Spagnolo.
CONVEGNO E ALLENAMENTO PER TEAM
Giovedì, novembre 7, 2013 - 7:12pm
Ancora tutti in campo per un allenamento a porte aperte, il terzo consecutivo con libero accesso prima della gara con il Verona. Dopo la mattinata trascorsa al Genoa Museum and Store, per partecipare all’incontro informativo organizzato da Genoa, Cogetch, Iziplay e Sportradar sul match fixing, la squadra ha pranzato unita, per poi dirigersi a bordo della Freccia Rossoblù al Centro Signorini. L’interesse per gli argomenti trattati ha tenuto banco a tavola e durante il viaggio, poi all’arrivo i giocatori sono stati impegnati in una seduta articolata in diverse fasi.
Fase uno in aula con proiezione di filmati in sala video, fase due di riscaldamento sul terreno di gioco, fase tre di lavoro in palestra ed esercitazioni tecnico-tattiche a gruppi alterni, fase quattro partitella conclusiva in famiglia. Sono rientrati in gruppo Vrsaliko e Calaiò. Programma differenziato per Santana che sta incrementando l’intensità dell’iter per ultimare la riabilitazione e per Gamberini alle prese con cure fisioterapiche per debellare la lombalgia.
L’allenamento di domani sarà effettuato a porte chiuse. La conferenza stampa pre-gara di mister Gasperini è fissata sabato alle 14 a Villa Rostan.
SQUADRA IN CAMPO AL SIGNORINI
Mercoledì, novembre 6, 2013 - 5:59pm
Ancora sole e clima da tintarella in quel di Pegli per l’allenamento odierno di questa mattina, disputato a porte aperte. Mister Gasperini ha diviso la squadra in gruppi per effettuare un lavoro differenziato e mirato ai reparti: potenziamento atletico in palestra, esercitazioni tattiche in campo ed infine addestramento alla fase realizzativa sfornando dai suoi piedi palle in profondità per i bomber rossoblù. Difficile cogliere cosa voglia escogitare l’allenatore per la gara contro il Verona, ma sul campo continua a lavorare con perizia certosina per plasmare il Genoa che ha in testa.
Sul fronte infortunati proseguono gli esercizi di riabilitazione in campo di Calaiò, Santana e Vrsaliko che anche oggi si sono allenati parallelamente al gruppo. Ancora ai box Gamberini che ha effettuato le cure fisioterapiche per la lombalgia mentre Lodi, che aveva accusato un risentimento muscolare nella rifinitura di sabato, ha ripreso positivamente ad allenarsi con la squadra.
Domani giornata piena per i Grifoni: al mattino saranno infatti impegnati in un incontro sul tema del match-fixing e al pomeriggio torneranno di nuovo in campo per preparare la gara di domenica alle 12.30 contro il Verona. Al Museum and Store, inoltre, sarà inoltre possibile acquistare le maglie indossate dai calciatori rossoblù durante la vittoria all’Olimpico contro la Lazio al prezzo di € 90 cadauna.
OGGI RIPRESA DEGLI ALLENAMENTI
Martedì, novembre 5, 2013 - 6:21pm
Sole a catinelle. Il tormentone del momento sembra calzare anche in quel di Pegli. E come ha giustamente sottolineato Gasperini nella conferenza stampa dopo la gara con la Lazio “i risultati aiutano l’autostima, ti fanno osare, ti danno convinzione e fanno crescere”. Detto, fatto. Anzi, fatto e poi detto. Perché l’allenatore di Grugliasco è un uomo pratico e incisivo. “la classifica è cortissima, abbiamo 14 punti ma la zona salvezza è a 9” quindi pochi fronzoli e “tanto lavoro ancora da fare partendo dalla disponibilità al lavoro e l’entusiasmo dei giocatori”, come ha più volte rimarcato.
Alle 15.00 tutti in campo per una nuova settimana di sudore e applicazione sotto gli occhi di molti tifosi che hanno riempito la gradinata del Signorini. L’ allenamento è stato disputato con la squadra divisa in 2 gruppi: i titolari di domenica hanno svolto un “torello” di riscaldamento e una partita a campo ridotto, mentre il resto del gruppo ha disputato una partita a tutto campo con i ragazzi della primavera di Juric (Centurion, Konate, Stoian e Sampirisi hanno portato il risultato sul 4 a 0). Tanta corsa sul prato verde e lavoro differenziato per Santana, Calaiò, Vrsaliko e Lodi, sulla via del recupero dai rispettivi infortuni, mentre per Gamberini cure fisioterapiche per la lombalgia.
Domani alle 11 convocazione al Centro Sportivo Signorini per il secondo allenamento della settimana a porte aperte, per perseguire l’obiettivo: “continuare ad alzare il livello di qualità”.
FONTE: GenoaCFC.it
Genoa-Hellas Verona: precedenti, statistiche e curiosità
Scritto da Daniele Gubbiotti il 8 novembre 2013 alle 09:00.
Il Genoa sembra aver trovato un giusto equilibrio negli ultimi tempi con ben 10 punti macinati nelle ultime 5 gare e un 2-0 secco inflitto alla Lazio proprio nell’ultima uscita; di contro l’Hellas Verona, una delle rivelazioni maggiori di questo inizio di campionato che, contro ogni pronostico, si ritrova in quinta posizione con gli stessi punti dell’Inter e ben 12 punti portati a casa nelle ultime 5 partite.
I PRECEDENTI - Solo 8 i precedenti in archivio tra Genoa e Verona disputati nell’ambito della Serie A, con un bilancio di 4 vittorie per i liguri, 2 pareggi e 2 vittorie per i veneti. Prendendo in considerazione i precedenti assoluti il numero di match sale addirittura a quota 59, con un bilancio molto più equilibrato: 18 le vittorie del Genoa contro le 17 del Verona e ben 24 i pareggi. L’ultimo precedente in Serie A risale al 1991/92 e terminò con la vittoria dei padroni di casa per 1-0.
Luca Toni numero uno Hellas Verona PPLE STATISTICHE - Rimanendo nell’ambito della Serie A la vittoria più larga del Genoa risale al 1957/58 quando i 90 minuti si spensero sul 4-1 per i padroni di casa; il Verona, invece, non riuscì ad andare mai oltre l’1-0. I gol messi a segno nel corso dei precedenti fra le due formazioni ammontano a 16 di cui 10 in favore dei liguri e 6 in favore del Verona. I maggiori indiziati per andare in gol nel corso dell’incontro sembrano essere Gilardino per il Genoa e Toni per il Verona, uno scontro fra titani d’area con pericoli possibili anche da parte di Kucka e Fetfatzidis da una parte e dai piedi di Jorginho, Martinho e Iturbe dall’altra.
La partita in questione sembra promettere grande equilibrio e proprio per questo non sembra troppo azzardato puntare sull’X secco; in alternativa il Gol potrebbe essere un risultato probabile date le qualità offensive delle due formazioni.
FONTE: MondoPallone.it
Genoa, Matuzalem: "Contro l'Hellas Verona per vincere"
GENOA, SERIE A novembre 7, 2013 , by Donato Boccadifuoco
Elemento ormai imprescindibile per i nuovi equilibri tattici del Genoa disegnati dal tecnico Gian Piero Gasperini, l’ex centrocampista della Lazio, Francelino Matuzalem sta vivendo in questo inizio di stagione una seconda giovinezza con la maglia del grifone. In occasione della prossima sfida di campionato contro l’Hellas Verona, lo stesso Matuzalem non nasconde la voglia di continuare a far bene e mettere in cascina altri 3 punti preziosi.
In un’intervista rilasciata ai microfoni di Primo Canale, il centrocampista del Genoa, Francelino Matuzalem, esprime la propria soddisfazione per il momento vissuto dalla squadra e rivolge prima un ringraziamento e poi un appello a tutti i sostenitori rossoblu in vista della prossima sfida di campionato contro l’Hellas Verona. Eccovi una sintesi delle sue affermazioni: “Siamo molto felici di poterci godere questo momento nel quale stiamo inanellando una bella serie di risultati. Gasperini? Da quando è arrivato è riuscito a trasmetterci le giuste motivazioni insieme con una grande dose di entusiasmo. Ringrazio i nostri tifosi che ci sono sempre stati vicino, loro sono il nostro valore aggiunto e spero di cuore che in occasione della partita contro l’Hellas Verona riempiano tutto lo stadio. I nostri miglioramenti come squadra sono ben visibili sul campo, contro i gialloblu vogliamo vincere e conquistare i 3 punti“.
FONTE: SempreCalcio.com
lunedì 04 novembre 2013
Serie A, Verona: meritato riposo. Da valutare Gomez
Scaligeri orgogliosi del record conquistato, sei vittorie su sei in casa. Alla ripresa da monitorare le condizioni dell'argentino
VERONA - Giornata di riposo per il Verona dopo il successo sul Cagliari e nuovo record per gli scaligeri, con sei vittorie in altrettante partite casalinghe. E' stato inoltre uguagliato il numero di successi casalighi consecutivi assoluti in Serie A, precedentemente detenuto dall'Hellas Verona della stagione 2001-02 allenato da Alberto Malesani. Mandorlini ha fissato la ripresa degli allenamenti per domani pomeriggio. Da valutare Gomez in vista della sfida contro il Genoa, in programma domenica prossima alle 12:30.
FONTE: CorriereDelloSport.it
Calcio: da Imperia un pullman per andare a seguire Genoa-Verona
Domenica alle 12.30 il Genoa si scontrerà con il Verona pertanto il Genoa Club Imperia organizza il pullman che partirà da piazza Dante alle 9.30. Intorno alle 10 ad Albenga il mezzo accoglierà a bordo anche gli amici del club di Ceriale.
"Vincendo il nostro campionato prenderebbe una bella piega. Aiutiamo i ragazzi ad ottenere questa vittoria! Per informazioni e costi contattare Andrea al 392 217 1136 oppure Fabrizio al 328 891 0321" - hanno ricordato gli imperiesi.
FONTE: SanremoNews.it
16:44 | 05/11
Coppa Italia, Samp-Hellas si giocherà il 5 dicembre
Al Bentegodi la sconfitta è arrivata all'inglese, senza troppi pensieri. A Marassi le cose potrebbero cambiare, nonostante la situazione di crisi della Sampdoria, perchè fattore campo e Coppa Italia agevolano le sfide ad eliminazione diretta: avrà luogo proprio al Ferraris la sfida con l'Hellas Verona, in programma il 5 dicembre 2013 alle ore 21.00.
A rendere noto orari e date del quarto turno della competizione a titolo nazionale è la Lega Serie A. Inoltre, la partita verrà trasmessa in diretta da RaiSport 1, seppur con il gemellaggio che unisce le due tifoserie e che prevede un esodo per la trasferta da parte dei tifosi ospiti.
di Alessio Eremita @aleeremos
FONTE: SampNews24.com
PRIMO PIANO
La carica di Matuzalem e Marchese: «Vogliamo il Ferraris pieno per vincere col Verona»
08.11.2013 08:06 di Redazione Pianetagenoa Twitter: @pianetagenoa
Fonte: Primocanale.it
Ai microfoni di Primo canale Francelino Matuzalem e Giovanni Marchese suonano la carica a tutto l'ambiente genoano in vista della gara di dopodomani contro il Verona. «Dobbiamo godere - ha detto il centrocampista durante i festeggiamenti al Genoa Club Rapallo - questo momento bellissimo. L'arrivo di Gasperini ha cambiato l'ambiente e portato una grossa dose di entusiasmo. I risultati li stiamo vedendo sul campo. I nostri tifosi ci sono sempre stati vicini nei momenti difficili ed ora continueranno a rimanere al nostro fianco. Domenica vogliano uno stadio pieno per conquistare la vittoria contro il Verona».
Marchese parla del ruolo importante svolto dai tifosi al Tempio: «Questa piazza mi sta dando tantissimo. I tifosi sono strepitosi, sono sempre il dodicesimo uomo in campo: sono contento in tutto e per tutto». Verona: «Non sarà facile, però dobbiamo cercare di sfruttare il fattore campo, di dare il massimo per i nostri supporter»
AVVERSARI
Genoa, Gasperini: "Affronteremo la sorpresa di questo campionato"
07.11.2013 17:27 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Non sarà una sfida semplice quella contro la grande rivelazione Verona per il Genoa di mister Gasperini. Il tecnico della squadra ligure, intervenuto ad un incontro di formazione organizzato da iZiplay e Genoa Cfc in collaborazione con Sportrada, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni all'emittente televisiva Primo Canale riguardo il prossimo impegno di campionato: "C'è grande attesa sul Genoa, ma c'è anche attesa da parte nostra. C'è il clima giusto: vogliamo continuare. - ha spiegato mister Gasperini - Ora arriva il Verona, squadra emergente, sorpresa di questo campionato: i risultati che hanno ottenuto parlano chiaro".
I grifoni arriveranno alla sfida di domenica col morale alle stelle dopo le ottime prestazioni dell'ultimo periodo: "Questa inversione di rotta è merito dei giocatori che hanno avuto grande disponibilità, grande attaccamento e con grande voglia di riscattarsi e di fare una buona stagione. Questa è la base più importante: poi cercheremo di migliorarci anche nel gioco".
PRIMO PIANO
Genoa-Verona: Gila, Jankovic e Toni sfidano il passato. Derby per Nicolini
07.11.2013 10:00 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
L'attaccante biellese attualmente di proprietà del Genoa giocò in maglia gialloblù nelle stagioni 2000-2001 e 2001-2002. Un'avventura terminata con la retrocessione in B degli scaligeri ed il grande spavento per il grave incidente automobilistico che costò al terminale offensivo piemontese le rottura dello sterno.
Per il bomber del Verona Toni una veloce e deludente esperienza in maglia rossoblù durata solamente metà stagione con un passaggio chiacchierato in bianconero durante la finestra di gennaio. Tutt'altro discorso per Bosko Jankovic, molto legato alla società ligure per l'importante trascorso. Caratterizzato da grandi prestazioni e gravi infortuni. Tra l'altro il giocatore serbo è giunto in riva all'Adige con la formula del prestito proprio dalla società rossoblù. Un motivo in più per dimostrare ancora una volta alla squadra proprietaria del cartellino il suo immenso valore.
Sfida con motivazioni opposte per Enrico Nicolini, fedele collaboratore tecnico di mister Mandorlini. Per il tecnico genovese, ex calciatore della Samp e tifosissimo dei blucerchiati, sarà una sfida ancora diversa rispetto ai protagonisti precedenti. Per l'allenatore ligure sarà una sorta di derby che stavolta tenterà di portare a casa con il suo Verona
PRIMO PIANO
Iturbe c'è, l'argentino rientra in gruppo
06.11.2013 20:56 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Fonte: Radio Hellas
Nella seduta della mattina Iturbe si è allenato in gruppo. Si prospetta dunque un veloce recupero per la gara contro il Genoa. Il talento argentino nella giornata di ieri aveva lavorato in maniera differenziata per un affaticamento muscolare.
Ancora ai box, alle prese con la fase di riabilitazione, Juanito Gomez ed Ezequiel Cirigliano.
Tutti gli altri hanno lavorato sul campo agli ordini del tecnico ravennate.
PRIMO PIANO
Genoa-Verona, Bagnoli: "Gara affascinante col Verona favorito"
06.11.2013 12:00 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Domenica a Marassi arriva il Verona di Mandorlini. Per capirne di più sulla sfida fra Genoa ed Hellas, la redazione di PianetaGenoa1893.it ha contattato un grande doppio ex, Osvaldo Bagnoli, passato in rossoblù dopo i successi raccolti in riva all'Adige sulla panchina del Verona. Per il tecnico milanese sarà una gara molto interessante: "Mi aspetto una buona partita da entrambe le squadre. In questo momento senza nulla togliere al Genoa, credo sia favorito il Verona, anche se giocare in uno stadio come quello del Genoa non è facile per nessuno.
Ecco come vivrà il match l'allenatore scudettato col Verona: "Mi piacerebbe esserci però trovarmi in tribuna con davanti Genoa e Verona per me sarebbe imbarazzante nei confronti delle tifoserie. Io ho vinto lo scudetto con il Verona e sono arrivato in semifinale di Coppa Uefa con il Genoa. Ho vissuto dei momenti bellissimi e indimenticabili con entrambe: sarei in difficoltà trovandomi a guardare una partita in cui giocano contro".
AVVERSARI
Genoa, ancora fisioterapia per Gamberini
06.11.2013 11:00 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Era dato in forte recupero, invece nella giornata di ieri il centrale difensivo ha lavorato ancora col fisioterapista del club rossoblù. Per lui dunque un recupero più lento del previsto, che potrebbe compromettere la gara di domenica contro il Verona.
Discorso diverso per Calaiò, ieri al lavoro in maniera differenziata, assieme a Lodi, Santana e Vrsaliko.
AVVERSARI
Genoa, quattro gol alla Primavera
06.11.2013 09:30 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
L'amichevole disputata ieri pomeriggio fra gli uomini di Gasperini e la Primavera allenata da Juric è terminata 4-0.
Fra i marcatori Centurion, Konate (nella foto), Stoian e Sampirisi.
Al confronto hanno partecipato tutti i giocatori non impegnati nel confonto di domenica scorso contro la Lazio ad eccezzione di alcuni.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
L’outsider che non ti aspetti: l’Hellas Verona lassù tra le grandi
Questa squadra sta vivendo un sogno e non ha nessuna intenzione di svegliarsi. Dove possono arrivare gli scaligeri? Questo ce lo dirà il campo ma l'Hellas degli umili può scrivere la storia, divertendosi.
DI FRANCESCO PIETRELLA · 6 NOVEMBRE 2013
Quest’anno il campionato di Serie A è diverso, quasi insolito rispetto alle stagioni precedenti, quando la Juventus dettava legge e le altre stavano a guardare. Ora la musica è cambiata: in vetta non c’è più la Vecchia Signora, la quale sembra aver perso quel gioco fluido e scoppiettante che la caratterizzava, ma c’è la Roma di Rudi Garcia, la Roma del carneade, dell’allenatore d’oltralpe arrivato in punta di piedi dal Lille e capace, nell’arco di un ritiro, di rifondare una squadra ormai allo sbando e restituire entusiasmo alla piazza giallorossa, sfiduciata dopo la finale di Coppa Italia persa contro i rivali della Lazio. Lassù, sempre tra le grandi, ci sono sia l’Inter di Walter Mazzarri, lo scorso anno nono, con un Rodrigo Palacio in più, che il Napoli spendaccione di Rafa Benitez, orfano di Cavani ma forte di Gonzalo Higuain e José Callejon.
Tra loro, però, c’è un’altra squadra, che appena tre anni fa vinceva i playoff di Lega Pro Prima Divisione contro la Salernitana. Una squadra che sicuramente non può competere con gli ingaggi faraonici delle ‘sette sorelle’ ma che, almeno per ora, sta stupendo gli appassionati, forse anche se stessa e i suoi tifosi (sempre pronti a sostenere la squadra, con circa 17.000 abbonati), per il gioco espresso e la verve del suo allenatore. Lassù, tra le grandi ma soprattutto tra i ricchi, insieme agli Agnelli, ai Thohir e ai paperoni americani, c’è l’Hellas Verona degli umili, del compianto presidente Giovanni Martinelli, scomparso poche settimane fa, il quale rilevò la società nel 2009 salvandola dal fallimento. Questa squadra sta vivendo un sogno e non ha nessuna intenzione di svegliarsi.
Ventidue punti conquistati, così come i gol fatti; diciassette subiti, quinto posto in classifica, sei vittorie in altrettanti incontri giocati in casa, sette punti in più della Lazio di Lotito, che in estate ha speso circa il doppio per rinforzare la squadra, dieci punti in più del Milan di Galliani e Berlusconi, il cui valore di mercato complessivo supera quello dell’intera rosa dell’Hellas. Chi l’avrebbe mai detto? Solo il Verona scudettato di Osvaldo Bagnoli, forte di Galderisi, Garella e Briegel ha fatto meglio degli uomini di Andrea Mandorlini, alla guida del club dal 9 Novembre 2010 quando subentrò al ‘Principe’ Giuseppe Giannini.
Un piccolo miracolo, orchestrato sia dal direttore sportivo Sean Sogliano, solo due anni fa cacciato da Palermo per incomprensioni con Maurizio Zamparini, che da Maurizio Setti, ex socio del Carpi e del Bologna, dal 2013 presidente del club veneto. In estate i due si sono dati molto da fare e, non potendo usufruire di consistenti risorse economiche, hanno deciso di puntare sui protagonisti della storica promozione mettendo a segno alcuni colpi mirati, a basso costo, attingendo anche al mercato degli svincolati. Partiamo proprio da qui.
Alla ricerca di una squadra c’è Luca Toni, reduce dalla discreta stagione disputata in maglia Viola e bramoso di rimettersi in gioco. I butei si vanno avanti, l’ex campione del mondo valuta l’offerta e l’accetta, senza esitazione. Il primo colpo è andato. Servono un altro paio di attaccanti da affiancare all’ex ariete del Palermo, scattanti, tecnici ed estrosi e centrocampisti dinamici. Dal Porto, in prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni, arriva un’ala mancina semisconosciuta, autrice di poche apparizioni con la maglia dei Dragões e sottovalutata dagli osservatori di Real Madrid e Barcellona, Juan Manuel Iturbe. Alla corte di Mandorlini approdano anche gli esterni d’attacco Raphael Martinho, acquistato dal Catania per circa 1 milioni di Euro e Bosko Jankovic, in prestito dal Genoa. Sbarcano all’ombra dell’Arena anche l’ex viola Romulo, Donati, Bianchetti, Longo, Donadel, Marques, l’ex capitano del Cagliari Agostini, il talento argentino Cirigliano, Albertazzi, Gonzales, Jacopo Sala, il bulgaro Mihaylov e Simone Laner.
I nuovi arrivati vengono subito integrati nel gruppo, creando una squadra equilibrata, solida come il cemento armato. Ai nuovi, si aggiungono i vecchi, i reduci della promozione, con alle spalle alcuni campionati di Lega Pro e Serie B, ed la favola può cominciare. Da Fabrizio Cacciatore, terzino col fiuto del gol, a Domenico Maietta, il capitano, al Verona dal 2010; da Rafael, cresciuto nel Santos di Elano e Diego, al club dal 2007, con più di 220 presenze in maglia gialloblù a Juanito Gomez, in Seconda Divisione fino a qualche anno fa col Gubbio fino ad arrivare a Jorginho, metronomo del centrocampo buteo, capocannoniere della squadra con 5 reti, 4 delle quali segnate su calcio di rigore. Pagato circa 35.000 euro nel 2010, ora l’italoargentino vale circa dieci milioni, gli osservatori delle grandi d’Europa gli hanno messo gli occhi addosso, sarà dura trattenerlo, soprattutto se continuerà a sfoggiare tali prestazioni. Il futuro è suo ma per ora si gode l’Hellas, fa parte della favola. Tutti offrono il loro contributo, dai più anziani ai più giovani, tutti danno l’anima, fin dai primi giorni di ritiro a Recines.
Ora tutti si chiedono: dove possono arrivare gli scaligeri? La società preferisce non sbilanciarsi, mantenendo i piedi per terra e la salvezza come obiettivo principale. Certo, sono già a 22 punti, a 13 lunghezze dalla zona calda, una volta raggiunta la quota stabilita cosa accadrà? Questo ce lo dirà il campo ma, senza ombra di dubbio, con una Lazio allo sbaraglio, un Milan attraversato da una profonda crisi societaria e di risultati e l’insolito andazzo del campionato, l’Hellas Verona degli umili quest’anno può scrivere la storia, divertendosi.
FONTE: LIntellettualeDissidente.it
15:24 | 07/11
Serie A, 12^ giornata: Genoa - Hellas Verona, probabili formazioni
SERIE A PROBABILI FORMAZIONI GENOA HELLAS VERONA DIRETTA/STREAMING - Dallo Stadio Luigi Ferraris di Genova, domenica 10 novembre 2013 alle ore 12:30, per la dodicesima giornata di Serie A, si sfidano Genoa ed Hellas Verona. Due tra le formazioni più in forma dopo questi primi 11 turni di campionato che vivono un momento di grande entusiasmo: gli ospiti sono l'autentica rivelazione del campionato, con 22 punti conquistati e cinque vittorie su cinque tra le mura amiche. Il Genoa, con l'avvento di Gasperini, ha nettamente invertito marcia, conquistando risultati preziosi tra cui l'ultimo all'Olimpico contro la Lazio, in trasferta per 0-2.
COSI IN CAMPO - Gasperini deve fare i conti con l'infermeria, che ancora una volta non gli permette di contare su Calaiò, Santana, Vrsaljko e Gamberini per la prossima partita. Difesa confermata, probabile chance in arrivo per Fetfatzidis, migliore in campo all'Olimpico, che potrebbe rosicchiare la maglia da titolare a Bertolacci. Lodi, rientrato dal risentimento muscolare della scorsa settimana, ritorna in panchina. Il Verona di Mandorlini, invece, si presenta con la formazione tipo al Marassi. Gli unici ballottaggi per l'undici iniziale degli scaligeri riguardano il centrale difensivo che affiancherà Maietta, con Moras e Gonzalez a giocarsi una maglia, mentre in attacco Martinho sembra avere più chance di Jankovic.
Genoa (3-4-3): Perin, Antonini, Portanova, Manfredini, Biondini, Matuzalem, Kucka, Marchese, Fetfatizidis, Gilardino, Antonelli. A disposizione: Donnarumma, Bizzarri, Sampirisi, De Maio, Sturaro, Centurion, Cofie, Toszer, Lodi, Bertolacci, Stoian, Konate. Allenatore: Gian Piero Gasperini.
Hellas Verona (4-3-3): Rafael, Cacciatore, Maietta, Moras, Agostini, Romulo, Halfredsson, Jorginho, Iturbe, Toni, Martinho. A disposizione: Mihaylov, Nicolas, Albertazzi, Bianchetti, Marques, Gonzalez, Rubin, Donati, Donadel, Laner, Jankovic, Cacia, Longo. Allenatore: Andrea Mandorlini.
IN TV - Sarà possibile seguire la partita in tv tramite "Sky Sport" o su digitale terrestre su "Mediaset Premium". In streaming la partita andrà in onda sulle piattaforme "SkyGo" e "Premium Play".
by Andrea Bartolone
19:50 | 05/11
Hellas Verona, Romulo: «Fiorentina? Non ci penso»
HELLAS VERONA FIORENTINA ROMULO - Romulo Souza Orestes Caldeira, noto più semplicemente come Romulo, centrocampista esterno trasformato da Montella in interno di centrocampo, ha parlato a "Tele Arena" del magic-moment del suo Verona ma anche del futuro con chiaro riferimento alla Fiorentina, club che detiene il suo cartellino.
LE DICHIARAZIONI - Queste le parole di Romulo: «Ritorno alla Fiorentina? Io penso al Verona, a Firenze c'è un grande allenatore e ho visto che stanno facendo molto bene in campionato e anche in Europa, più di questo non voglio dire perchè in questo momento penso solo all'Hellas Verona. Io sono contento del momento della squadra e di poter aiutare il Verona a far bene, speriamo di continuare così per regalare tante gioie al nostro fantastico pubblico».
by Antonio Parrotto
19:27 | 05/11
Hellas Verona, affaticamento muscolare per Iturbe
HELLAS VERONA ITURBE - L'Hellas Verona, dopo la 6a vittoria su 6 partite interne e i 22 punti raccolti in 11 giornate è tornato oggi ad allenarsi per iniziare la preparazione in vista del lunch match di domenica prossima in programma alle 12e30 al "Ferraris" di Genova contro il Genoa. Squadra divisa in due gruppi: chi è sceso in campo contro i sardi ha svolto terapie e scarico, mentre chi non ha giocato ha effettuato riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche per reparto e partita.
PROBLEMA ITURBE - Come si legge sul sito ufficiale del Verona, piccolo problema per Juan Manuel Iturbe: il calciatore ex Porto, a scopo precauzionale, ha svolto una seduta differenziata per un affaticamento muscolare. Ezequiel Cirigliano e Juanito Gomez Taleb continuano la fase riabilitativa.
by Antonio Parrotto
10:15 | 05/11
Hellas Verona, Sogliano: «Pensiamo alla salvezza». E intanto blinda Jorginho
La squadra vola, trascinata da un centravanti infinito, ma il ds predica prudenza.
HELLAS VERONA SOGLIANO – Mentre l’entusiasmo cresce in casa Hellas Verona per gli ottimi risultati conseguiti finora in campionato, il direttore sportivo gialloblù vola basso: «Stiamo con i piedi ben piantati per terra, l’obiettivo resta la salvezza», ha dichiarato Sean Sogliano, che intanto ha vinto una scommessa: «Toni non mi ha sorpreso, sapevo che avrebbe mostrato lo spirito giusto. L’abbiamo preso per questo, non perché è stato un campione del mondo».
CHIUSURA - Nel mercato di gennaio non sono previste novità: come riportato da “La Gazzetta dello Sport”, la squadra è giudicata competitiva e Jorginho è stato blindato.
by Silvana Palazzo
Hellas Verona, Maietta: "Entusiasmo alle stelle"
HELLAS VERONA, SERIE A novembre 4, 2013 , by Donato Boccadifuoco
22 punti conquistati in 11 giornate frutto di 7 vittorie (6 in casa), 1 pareggio e 3 sconfitte. 22 goal fatti e 17 subiti: numeri che attestano la qualità e la forza di questo Hellas Verona che al momento si gode un insperato quarto posto in graduatoria in concomitanza con l’Inter di Walter Mazzarri. Tra i protagonisti principali di questo straordinario inizio di stagione, troviamo senza dubbio una delle colonne portanti della difesa di Andrea Mandorlini: il capitano Domenico Maietta.
Intervistato a caldo ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria casalinga ottenuta per 2 reti a 1 contro il Cagliari, il difensore e capitano dell’Hellas Verona, Domenico Maietta, manifesta tutta la propria gioia per il magico momento vissuto dalla squadra gialloblu frutto soprattutto di un entusiasmo che pare destinato a crescere di giornata in giornata. Decidiamo pertanto di proporvi una sintesi delle sue dichiarazioni più significative: “Un applauso a tutta la squadra per quanto siamo riusciti a fare contro il Cagliari. In certi momenti della gara ci siamo chiusi in difesa ma siamo stati molto attenti a non concedere facili verticalizzazioni alla squadra di Lopez. Obiettivi? Noi puntiamo in alto, gara dopo gara. Il nostro segreto? L’entusiasmo che ci sta contraddistinguendo. Prendete me, ho 30 anni ma quando gioco mi sento felice ed in forma con un ventunenne“.
FONTE: CalcioNews24.com
15:00 5 novembre 2013 Simone Beltrambini
Calciomercato Hellas Verona: Mandorlini pronto al rinnovo
CALCIOMERCATO VERONA: MANDORLINI PRONTO AL RINNOVO. Il tecnico dell’Hellas Verona Andrea Mandorlini ha dimostrato di essere un tipo tosto. La squadra scaligera ha messo insieme un inizio di campionato strepitoso arrivando addirittura ad occupare le prime posizioni della classifica.
Niente male se si pensa che la squadra, neo promossa dalla serie B, ha come grande obiettivo la salvezza. Ma questo ora poco conta e proprio Mandorlini attende novità dalla dirigenza per il prolungamento del contratto. Il mister ha spiegato il suo pensiero in merito al possibile rinnovo.
In scadenza di contratto il prossimo mese di giugno l’allenatore ha chiarito: “Non abbiamo mai parlato di rinnovo. Io penso solo al presente ed alla prossima partita“.
FONTE: CalcioLine.com
SERIE A
Genoa, Gasperini: "Lodi, Vrsaljko e Calaiò recuperati. Valuterò Fetfatzidis"
09.11.2013 16.40 di Marco Frattino
Intervenuto alla vigilia di Genoa-Verona in conferenza stampa, il tecnico del grifone Gian Piero Gasperini ha così presentato la sfida contro l'Hellas: "Abbiamo recuperato Lodi, Vrsaljko e Calaiò. Per l'ex Napoli ci sono possibilità di vederlo impiegato in avanti - riporta Pianetagenoa1893.net -. Lodi ha perso posizioni nelle gerarchie, sta lavorando, ma Matuzalem in questo momento merita la maglia da titolare. Fetfatzidis? Sta lavorando bene. Valuterò nelle ore precedenti alla gara se impiegarlo".
Hellas? "Non bisogna parlare di sfida per volare, ma essere concentrati per conquistare la salvezza, 5 punti di vantaggio dalle ultime non sono abbastanza. Attenti a Toni ma a tutto il Verona che ha tanto entusiasmo".
ALTRE NOTIZIE
Genoa, Gilardino: "Col Verona è una finale, vincere è il nostro obiettivo"
09.11.2013 12.41 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
L'attaccante del Genoa, Alberto Gilardino ha twittato sul suo profilo ufficiale a proposito della gara contro il Verona. "Domani Genoa-Verona è una finale. Vincere è il nostro obiettivo. Forza Genoa!".
LE STATISTICHE
Quel pitagorico che fece girare la testa a Mandorlini
09.11.2013 11.12 di Redazione Footstats Twitter: @FootStatsCalcio
Stagione di Serie B 2005-2006, 29esima giornata, Crotone-Bologna termina col risultato di 3-0 per i pitagorici. E' questo l'unico precedente in un campionato fra Gian Piero Gasperini ed Andrea Mandorlini.
Per il tecnico del Grifone domenica all'ora di pranzo si tratterà della panchina numero 302 fra i professionisti (contando anche le 4 di play-off col Crotone 2003-2004). L'Hellas Verona lo ha incrociato per 6 volte in campionato (tutte in cadetteria), raccogliendo 2 vittorie e 4 segni "x". Insomma, non è quindi azzardato indicare nel tecnico di Grugliasco il tabù degli scaligeri.
Attenzione però, su 301 panchine fra i professionisti, Gasperini conta 99 KO e chissà che qualche gialloblù non miri a fare 100.
SERIE A
Le probabili formazioni di Genoa-Hellas Verona - Gasperini pensa a Fetfatsidis
08.11.2013 07.15 di Alessandra Stefanelli
La dodicesima giornata di Serie A proporrà come match per l'ora di pranzo la sfida tra Genoa ed Hellas Verona, due formazioni che seppur per motivazioni diverse vogliono i tre punti. La formazione rossoblu, che con l'arrivo di Gian Piero Gasperini ha ripreso a macinare punti, vuole dare continuità al lavoro fatto fin qui approfittando del turno casalingo. Dal canto suo il Verona, che è sorprendentemente al quarto posto in classifica a pari punti con l'Inter, vuole cominciare a mettere insieme successi importanti anche in trasferta dopo aver collezionato un incredibile cinque su cinque in casa. Non sono molti i precedenti in Serie A tra le due formazioni in Liguria, appena 8. Il bilancio è di quattro vittorie rossoblu, due pareggi e quattro vittorie per l'Hellas. L'ultima vittoria del Verona risale alla stagione 1989/90 quando i gialloblù si imposero per 1-0 grazie alla rete di Bertozzi. L'ultima sfida in assoluto, invece, risale al 5 aprile 1992 e allora fu il Genoa a imporsi per 1-0 grazie a una rete di Branco.
COME ARRIVA IL GENOA: Gian Piero Gasperini dovrebbe avere sostanzialmente tutti a disposizione, ecceziona fatta per Santana e Gamberini. Hanno infatti ripreso ad allenarsi regolarmente con la squadra Calaiò, Vrsaljko e Lodi, con il croato che potrebbe partire anche dal primo minuto. Il tecnico rossoblu potrebbe concedere un chance da titolare a Fetfatsidis nel terzetto avanzato, completato da Kucka e Gilardino.
COME ARRIVA L'HELLAS VERONA: Due indisponibili anche per Andrea Mandorlini, che per la sfida di Marassi non avrà a disposizione Cirigliano e Juanito. Dopo aver scontato la squalifica tornerà a disposizione Moras, che dovrebbe riprendere regolarmente il suo posto in mezzo alla difesa. Per il resto dovrebbe essere confermata la formazione che ha battuto il Cagliari, con il solo Iturbe al posto di Juanito.
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SERIE A
Toni: "Ho scelto il Verona perché avevo molta voglia di giocare"
07.11.2013 16.57 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Nel corso di un'intervista al magazine Sportdipiù, l'attaccante dell'Hellas Verona, Luca Toni, ha spiegato i motivi che in estate l'hanno spinto ad accettare l'offerta del club scaligero: "Avevo ancora molta voglia di giocare. Gli stimoli, per me, sono tutto. Cercavo una squadra come l'Hellas, con una dirigenza che ha sempre creduto in me, fin dal nostro primo incontro. Ho parlato con il direttore sportivo Sean Sogliano e con il presidente Maurizio Setti, la loro determinazione nel credere in me mi ha convinto".
SERIE A
Gasperini soddisfatto: "Al Genoa ho trovato giocatori molto disponibili"
07.11.2013 16.26 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Intervistato da Primocanalesport, il tecnico del Genoa Gian Piero Gasperini ha analizzato il momento della sua squadra. Domenica la compagine rossoblu affronterà l'Hellas Verona: "Sono contento per le tre vittorie in cinque gare, ora vogliamo proseguire su questa strada. La classifica dopo undici giornate ha un suo significato preciso, ora dobbiamo affrontare il Verona che è la squadra emergente del campionato. I numeri parlano a loro favore e li dovremo affrontare nel modo migliore. Ho trovato giocatori di grande disponibilità e con grande attaccamento alla causa".
LE STATISTICHE
Hellas Verona stile Bagnoli per vincere in casa del Genoa
07.11.2013 11.57 di Redazione Footstats Twitter: @FootStatsCalcio
Quella di Genova non è una trasferta facile per l'Hellas Verona. La bilancia, precedenti in A e in B, pende verso i rossoblù ed i successi ospiti non occupano le dita di una mano. Anzi, ne contiamo solo due: nel 1989-1990, 0-1 rete di Bertozzi; nel 1982-1983, 0-1 autorete di Testoni. In entrambe le circostanze sulla panchina scaligera sedeva Osvaldo Bagnoli.
Gli ultimi incroci di campionato fra i due club hanno avuto per sfondo la cadetteria e non sono mancati i gol: ben 21 in cinque scontri, per una media di poco superiore ai 4 ogni match e con entrambe le squadre sempre a segno.
Chiudiamo segnalando che: Genoa ed Hellas Verona sono reduci da 2 successi di fila; con Gian Piero Gasperini in sella i rossoblù hanno conquistato 10 punti in 5 gare, come la Fiorentina, e meno solo di Roma, Napoli, Juventus e, guarda caso, Hellas Verona.
CONFRONTI DIRETTI A GENOVA (SERIE A E SERIE B)
25 incontri disputati
13 vittorie Genoa
10 pareggi
2 vittorie Verona
42 gol fatti Genoa
22 gol fatti Verona
PRIMA SFIDA A GENOVA (SERIE A)
Genoa-Verona 4-1, 13° giornata 1957/1958
ULTIMA SFIDA A GENOVA (SERIE A)
Genoa-Verona 1-0, 27° giornata 1991/1992
SERIE A
Hellas Verona, dall'Inghilterra: il Liverpool pronto a chiudere per Iturbe
06.11.2013 16.32 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Secondo quanto riporta il The Sun di oggi, il Liverpool sarebbe pronto ad incontrare le richieste del Porto e "bloccare" già a novembre l'acquisto, da formalizzare nel prossimo giugno, del gioiellino attualmente in prestito all'Hellas Verona Juan Iturbe. Vista la grande concorrenza i Reds avrebbero accettato la richiesta di 14 milioni di sterline dei lusitani, per assicurarsi il grande prospetto del calcio argentino.
ALTRE NOTIZIE
Serie A: 11a giornata, Top Ten TMW
05.11.2013 09.29 di Alessio De Silvestro
Con il pareggio tra Bologna e Chievo Verona di ieri sera si chiude anche l'undicesima giornata del campionato di Serie A. La Roma delle 10 vittorie da record si è fermata a Torino con un amaro pareggio contro la squadra di Ventura. Vincono invece sia Napoli che Juventus e sono solo a 3 punti dalla capolista. Perde in casa ed è crisi nera per la Lazio di Petkovic e stessa cosa fa il Milan a San Siro con la Fiorentina. Vittorie in trasferta per Inter e un ritrovato Sassuolo. Continua la galoppata del Verona e bel successo del Livorno al Picchi contro l'Atalanta. In questo turno ricco di gol nella Top Ten TMW troviamo:
Sardo: Spinge tanto soprattutto nel primo tempo quando prova cross a ripetizione per la testa di Paloschi o Thereau che però non raccolgono bene l'invito. Il solito dinamismo condito da un buon senso tattico. Stantuffo
Cerci: Il vero trascinatore dei granata. Dopo la rete, dove non è impeccabile in copertura, il numero 11 si scatena mettendo a ferro e fuoco la fascia destra e creando i presupposti per il pari con assist e tiri insidiosi verso la porta di De Sanctis. Il nuovo Bruno Conti
Perin: Ha il merito di tenere i suoi sullo 0-0 quando nel primo tempo la Lazio produce palle gol a ripetizione. E' molto attento tra i pali e reattivo sulle prese a terra. In una partita vinta 2 a 0 ha i suoi momenti di gloria. Tarzan
Hamsik: Dopo un periodo di appannamento, lo slovacco torna su buoni livelli e non solo per il grande gol realizzato. Nella ripresa gestisce bene il pallone e fa scattare tante ripartenze importanti. Bellissimo un filtrante che mette Higuain in porta. Ritrovato
Barzagli: Perfetto in ogni occasione, il top player della Juventus in difesa è lui. Legge bene ogni palla che passa dalle sue parti. Da sicurezza in difesa e non disdegna di uscire dalla sua metà campo a testa alta. Nazionale
Borja Valero: Come l'anno scorso segna ancora a San Siro, il secondo gol è pesantissimo perché annulla le possibilità di rimonta del Milan. Mente e cuore della squadra di Montella ha anche un'ottima resistenza fisica che sa dosare per tutta la prestazione. Punto di forza
Berardi: Prima storica tripletta in una partita. In cinque minuti cambia la gara, un vero e proprio fenomeno da seguire anche nel prossimo calciomercato. Ha corsa e senso della posizione anche quando è senza palla tra i piedi. Da seguire
Emerson: Da mediano davanti alla difesa dà il meglio di sé: prova il pezzo forte del suo repertorio, il sinistro dalla grande distanza, ma è in fase di contenimento che fa la differenza. Riesce a dare equilibrio al centrocampo. Diligente
Toni: Segna un gol da centravanti di razza, poi si mette a disposizione dei compagni di squadra calamitando palloni e falli. Agisce da boa e apre spazi invitanti per i compagni in area. È il riferimento della squadra. Onnipresente
Palacio: Sempre più capocannoniere e trascinatore di questa Inter. Anche in questa giornata c'è il suo timbro sulla vittoria nerazzurra con un gol e un assist con il contagiri. Insostituibile sia a centrocampo quando ripiega che in attacco quando graffia. Polivalente
SERIE A
Romulo è il Profeta del Verona: parole sue e del campo
05.11.2013 08.30 di Gianluca Losco Twitter: @MrLosco
Deve essere qualcosa nel sangue dei brasiliani. Così, mentre uno sta vivendo un momento non troppo felice alla Lazio, appannato dalla sua forma e da quella di tutta la squadra, un altro sta pian piano salendo in cattedra. Aveva segnato a San Siro (per la seconda volta, ci era riuscito anche con la Fiorentina), anche se la sua rete non era servita per evitare la sconfitta contro l'Inter; al termine della gara Romulo aveva detto: "Faremo sei punti nelle prossime due in casa". Detto, fatto.
Sembra tutto facile, anche se non lo è. Sicuramente il Verona non è lì per caso: tante sono le individualità interessanti e l'esperienza di Mandorlini è un altro valore aggiunto. Forse pochi a inizio anno si potevano aspettare che fra questi valori aggiunti ci fosse anche Romulo, arrivato dalla Fiorentina dopo una stagione fatta di molti alti e bassi. Re-inventato mezzala, il brasiliano potrebbe tranquillamente finire nella copertina dei successi gialloblù di inizio stagione insieme a Toni, Jorginho e Iturbe. I numeri dicono due gol e quattro assist, il campo racconta di un giocatore che corre inesauribilmente per i novanta e passa minuti della gara, a pressare, recuperare palloni e servirli ai compagni.
La profezia, quella dei sei punti, era solo una speranza, perché tutti sperano di vincere, soprattutto in casa. Quello che parla e racconta davvero è il terreno di gioco: allora un'altra speranza, per Romulo, è quella di continuare sul binario seguito finora, e quella dell'Hellas magari sarà quella di trattenerlo a Verona a stagione finita, anche se molto dipenderà dalla Fiorentina.
SERIE A
Hellas Verona, miracolo gialloblù e ora la classifica è un sogno
04.11.2013 15.18 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
L'Arena oggi in edicola celebra un Hellas Verona che viaggia a ritmi da Champions League. Un miracolo firmato sì dal tecnico Andrea Mandorlini ma anche da Luca Toni. Un attaccante rinato, ritrovato, che anche ieri ha regalato una prestazione importante e di qualità. Una classifica da sogno che non arriva certo a caso: sei vittorie su sei in casa, ventidue punti in undici gare, in classifica insieme all'Inter davanti alla Fiorentina, 10 punti più su del Milan, non penserai che sia per grazia ricevuta...
SERIE A
Mandorlini eguaglia Malesani. Ma ora viene il difficile. Cagliari: serve una svolta
04.11.2013 07.30 di Tommaso Maschio
Con la sesta vittoria in altrettante gare casalinghe l'Hellas Verona di Andrea Mandorlini eguaglia quello allenato da Alberto Malesani nel 2001-02. Un record importante, ma non certo benaugurante per i colori gialloblu visto che in quella stagione nonostante una squadra ricca di talento - basti citare Camoranesi, Oddo, Gilardino e Mutu - l'Hellas finì per retrocedere in serie B dando il via a una discesa verso gli 'inferi' della Serie C da cui solo nelle ultime stagioni la squadra scaligera ha saputo risollevarsi conquistando in tre anni una doppia promozione e tornando così in Serie A.
La squadra di Mandorlini dovrà imparare la lezione per evitare che la storia si ripeta e continuare a cullare il sogno di un campionato nelle zone alte, o quanto meno nella colonna sinistra, della classifica. Il tecnico romagnolo è stato bravo finora a tenere i suoi coi piedi per terra puntando sull'umiltà di una squadra che è un sapiente mix di giovani in rampa di lancio - Iturbe, Jorginho e Romulo - e vecchie volpi che non si arrendono al passare del tempo e vogliono dimostrare di valere ancora molto - Toni per esempio - e magari sognare in grande in vista dell'appuntamento mondiale della prossima estate. E così dovrà fare anche nel prossimo futuro. La squadra gioca un calcio brioso, ma concreto con pochi fronzoli e grande incisività sotto porta anche quando attorno al totem Toni, forse unico giocatore insostituibile nello scacchiere scaligero, cambiano gli interpreti che rispondono al nome di Iturbe, Jankovic, Martinho e Gomez. A questo va aggiunto un gruppo storico che ha lottato e faticato per riportare in massima serie l'Hellas Verona e ora non vuole certo rovinare quanto di buono fatto. Resta solo da vedere come la squadra reagirà quando arriverà il primo periodo negativo di una stagione vissuta fin qui al di sopra delle aspettative, ma le basi per superarlo ci sono tutte.
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SERIE A
Segna sempre Luca Toni. E Prandelli prende appunti...
04.11.2013 07.10 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
Segna sempre lui. In barba a chi gli dava del bollito, a chi pensava che fosse finito, Luca Toni sa ancora fare il suo mestiere. L'attaccante, il goleador. E il Verona può sorridere, perché Toni sta trascinando la squadra a suon di gol. Jorginho ed Iturbe inventano, lui finalizza. Toni c'è e si candida anche per un posto al Mondiale, proprio come ai vecchi tempi. Non passa mai di moda. Un Luca Toni così va tenuto in considerazione, può essere l'arma in più, il giocatore che non ti aspetti. Merito del Verona che ci ha creduto e lo ha rivitalizzato. Una squadra al servizio dell'attaccante ex Fiorentina, che andando a Dubai forse, ha pensato che i suoi anni migliori fossero finiti. E invece no, ha ancora voglia di stupire. E Prandelli prende appunti...
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
09.11.2013
Mandorlini: «Possiamo crescere ancora»
Jankovic sarà in campo contro il Genoa
VERONA. «Il Verona sta bene, ci siamo preparati nel migliore dei modi. E sono convinto che questo gruppo abbia ancora dei notevoli margini di crescita». Carica con queste parole Andrea Mandorlini il suo «Verona dei miracoli» in vista della trasferta del Marassi dove domani affronterà un Genoa in ripresa. I gialloblù però stanno volando in campionato, e Mandorlini, che esattamente 3 anni fa, il 9 novembre 2010, prese il posto di Giannini sulla panchina scaligera, ha frantumato ogni record: tecnico più vincente nella storia dell’Hellas.
«Da quel giorno del 2010 - afferma - è stato tutto splendido. Merito dell’intero ambiente. Ma adesso andiamo avanti». Mandorlini ha grande rispetto del Genoa e del suo nuovo tecnico: «Incontriamo una squadra con valori importanti, che ha infilato una serie positiva ritrovando entusiasmo. Con il ritorno di Gasperini hanno recuperato dopo un avvio difficile».
Sul fronte formazione qualche certezza. Bosko Jankovic partirà titolare con il Genoa. «Per lui - rileva il tecnico - è una partita speciale, ha forti motivazioni. Jankovic ha giocato per cinque anni in rossoblù, è una gara importante per il ragazzo».
Rifinitura al mattino a Peschiera a porte chiuse per il Verona in vista della sfida con il Genoa. Bosko Jankovic dovrebbe avere una maglia da titolare anche domani in casa del Genoa, sua ex squadra, nel tridente d’attacco del Verona a Marassi. Il serbo è in netto vantaggio su Martinho. Assenti sicuri Cirigliano e Gomez. In attacco certi di un posto Toni ed Iturbe. Mandorlini dovrebbe impiegare anche Hallfredsson a centrocampo con Donati in panchina. Gonzalez e Moras l’altro ballottaggio, ma nettamente favorito è il greco. Probabile (4-3-3): Verona (4-3-3): Rafael, Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini, Romulo, Hallfredsson, Jorginho, Iturbe, Toni, Jankovic.
RASSEGNA STAMPA
ANTONINI: «Chiediamo una mano ai tifosi per battere domenica il Verona»
03.11.2013 19:42 di Marco Liguori Twitter: @ma_liguori
«Il Verona sta facendo un campionato straordinario». Luca Antonini si sofferma ai microfoni di Radio Nostalgia a parlare del Verona, prossimo avversario del Genoa e autentica rivelazione del torneo. «Giocheremo in casa - prosegue il difensore rossoblu - e chiederemo una mano ai nostri tifosi. Dovremo lavorare tanto questa settimana per continuare questa nostra fase positiva».
Nel primo tempo si è avvicinato alla panchina: cos'ha chiesto a Gasperini? «In occasione dei calci d'angolo - risponde Antonini - c'era una zona dove Klose si inseriva e poteva creare problemi. Ho chiesto al mister indicazioni su quali misure dovessi prendere. E il mister è sempre perfetto nel dare consigli».
Il Genoa è giunto finalmente nella parte sinistra della classifica. «Ma io non la guardo mai la classifica - conclude il giocatore - fino a quando non avremo la salvezza in pugno».
FONTE: PianetaGenoa1893.net
08.11.2013
Toni e Gilardino, la sfida azzurra del «Marassi»
Hanno segnato cinque gol nella prima fase del torneo e viaggiano in coppia nella classifica dei cannonieri Possono strappare una maglia per Rio de Janeiro
Hanno giocato con la maglia gialloblù del Verona e quella rossoblù del Genoa, hanno conquistato un Mondiale con la Nazionale di Prandelli, hanno vestito, seppur in tempi diversi, la casacca viola della Fiorentina. Domenica all'ora di pranzo i Grifoni e l'Hellas si troveranno di fronte al Marassi nell'anticipo della dodicesima giornata di campionato, una sfida in più per Alberto Gilardino e Luca Toni che si sono ritagliati a suon di gol un ruolo importante nello spogliatoio delle proprie squadre. Le prestazioni dei due attaccanti hanno risvegliato anche l'interesse di Cesare Prandelli che li segue con attenzione.
I gol li hanno sempre fatti, sono impressi nella loro carta d'identità alla voce «segni particolari», nella loro carriera hanno conosciuto qualche flessione ma sono sempre rinati e ritornati dalla porta principale. Gilardino ha indossato per due anni la maglia del Verona, arrivò giovanissimo, voluto a tutti i costi dall'allora presidente Gibì Pastorello che investì qualche miliardo di lire per acquistare la metà del cartellino dal Piacenza. Al debutto in gialloblù non trova mai il passo giusto in un campionato molto delicato per il Verona che finisce ai play out salvezza con la Reggina. Una stagione segnata anche da un grave incidente automobilistico che costringe il giovane attaccante a chiudere in anticipo l'attività agonistica. Poche soddisfazioni anche con Alberto Malesani in panchina, alla fine del campionato i gialloblù finiscono in B e Gilardino passa al Parma senza lasciare il segno. In terra emiliana l'attaccante piemontese completa la sua maturazione sotto la guida di Cesare Prandelli, segna gol a raffica e viene convocato in Nazionale. Acquistato per 24 milioni di euro dal Milan - Pastorello ne rivendicò per anni la metà secondo un vecchio accordo sottoscritto tra lui e Arrigo Sacchi, ai tempi rappresentante del Parma - Gilardino restò quattro anni in rossonero prima di passare prima alla Fiorentina e poi al Genoa. Una parentesi al Bologna con 13 gol in 36 partite e quindi ancora i Grifoni dove, dopo la gestione Liverani, è rinato con mister Gasperini. Ha già messo ma a segno cinque reti ma non ha certo intenzione di fermarsi.
Nella classifica dei cannonieri, Luca Toni viaggia insieme a Gilardino. Anche l'attaccante gialloblù ha già fatto centro cinque volte con una media superiore al collega del Genoa visto che ha giocato due partite in meno. Toni, però, non è solo il bomber «principe» del Verona ma un vero e proprio punto di riferimento in campo e nello spogliatoio. Si è procurato tre dei quattro rigori calciati dai gialloblù, ha regalato quattro assist decisivi ai compagni di squadra, si è visto annullare quattro gol - almeno due validi - nelle ultime quattro partite. Sicuramente uno degli attaccanti più in forma del momento, nonostante i suoi 36 anni. Se avesse calciato i rigori che ha deciso di «lasciare» a Jorginho potrebbe essere vicino alla vetta nella graduatoria. «Eccessiva generosità? No, fa parte del mio mestire», ha detto dopo la vittoria con il Cagliari. Anche per questo potrebbe essere l'uomo giusto da far salire sull'aereo per Rio insieme agli azzurri che si giocheranno il Mondiale.
07.11.2013
Parla Bagnoli «Toni è grande come l'Hellas»
«Qui ho allenato per nove anni, ci vivo, mia moglie è veronese... Ma anche nei due anni a Genova sono stato molto bene. L'Europa? Meglio non dirlo forte»
Leggenda a Verona. Nella storia del Grifone. Uno scudetto e l'Europa al Bentegodi, il quarto posto ed una semifinale di Coppa Uefa a Marassi. Osvaldo Bagnoli ha l'equilibrio di sempre, anche davanti a Genoa-Hellas. È la sua partita, è stata soprattutto la sua vita. «Vengono tutte e due da un buon momento. Gasperini al Genoa ha sempre fatto bene ed è molto considerato dalla tifoseria, il Verona ha il carattere del suo allenatore e sta andando forte. Non dimentichiamoci poi la questione-fortuna, anche quella incide».
Il Verona è favorito?
«La questione è un'altra. Il Verona non parte favorito, ma in questo momento tutti pensano che incontrare l'Hellas non è facile per nessuno. Gli altri ti affrontano ormai con uno piglio diverso. Attenzione però, questo può essere anche un vantaggio. L'avversario può avere anche paura di trovare di fronte una squadra in queste condizioni».
La sua sensazione sull'Hellas?
«Mi pare di vedere armonia. Non frequento Peschiera, ma da quel che leggo e dalle facce che vedo la sensazione è proprio questa».
Elkjaer-Galderisi o Aguilera-Skuhravy?
«Non è bello dare giudizi, di sicuro erano forti tutte e due le coppie anche se il rendimento delle punte dipende dal loro inserimento nel contesto di squadra».
Vero che Skuhravy era un po' matto?
«Tutte balle. Era simpatico invece, stava anche allo scherzo. Una volta i compagni gli hanno inchiodato le scarpe al pavimento. Lui dopo l'allenamento va per mettersele e trova la sorpresa. Anche Briegel stava allo scherzo. Ad Elkjaer invece certe cose non le faceva nessuno, credo avessero timore di lui...».
A proposito di attaccanti, si aspettava un Toni così devastante?
«Per la carriera che ha fatto e a 36 anni vederlo così è bello. Per quel che dice e per quel che fa. Trasmette positività, segna, fa segnare gli altri, avrà la stima dei compagni. Il massimo».
Dove arriverà uno come Iturbe?
«Ha i mezzi per diventare un fenomeno, ma deve restare coi piedi per terra. Di giocatori persi per strada ce ne sono tanti. Nelle prime due o tre partite lo vedevo puntare l'uomo, saltarlo ma anche dare la palla al compagno. Ultimamente mi sembra che tenda a fare tutto da solo. Magari gliel'ha detto anche Mandorlini. Al di là di Iturbe però ci sono altri giovani davvero bravi. Merito di chi è andato a prenderli».
Jorginho?
«Bravissimo. Ha saputo confermare in Serie A quel che faceva in Serie B, non era così scontato. E poi parla con gli altri, si sbraccia, è giovane ma si fa sentire. Si vede che ha qualcosa in più».
Il Verona può andare in Europa?
«La tifoseria questo errore può commetterlo, perché si illude. L'allenatore però dirà che si deve ragionare di partita in partita, penserà solo a dare la carica di settimana in settimana senza andare troppo oltre. Le racconto la mia esperienza: anche noi sotto le feste di Natale, insieme a cena nella stagione dello scudetto, ci dicevamo che poteva essere l'anno buono. Ma fuori dallo spogliatoio il messaggio era solo quello di una squadra che doveva salvarsi».
Per chi farà il tifo Bagnoli domenica?
«Vinca il migliore, rispondo sempre così. Chiaro che Verona significa nove anni da allenatore, la carriera da giocatore, una moglie veronese, la città dove vivo. Se però in un posto stai bene il tempo conta fino a un certo punto. E nei due anni di Genova sono stato bene davvero».
Alessandro De Pietro
07.11.2013
«Che dire a Mandorlini? Ha meriti grandissimi»
Attenzione a Marassi. Non è uno stadio come gli altri, anche per chi l'ha vissuto a lungo. Bagnoli ne sa qualcosa. «Il primo anno al Genoa, dopo un momento difficile, ci hanno contestato in maniera forte. Esplosi allora, questo se lo ricordano tutti i genovesi. Dissi che alcuni giocatori erano andati via perché ossessionati da certi tifosi. Era la verità. La domenica dopo vincemmo e tutto cambiò. Marassi è così, sa essere trascinante ma può anche zittirsi se la squadra non gioca bene».
Un catino dove sarà importante avere nervi saldi e la giusta dose di carattere, quelli che il Verona ha già più volte dimostrato di possedere. «Se le cose non funzionavano la gente arrivava a Pegli e non ti permetteva nemmeno di allenarti. Anche Verona è passionale e vuole bene all'Hellas, ma non arriverebbe a tanto. Genova, però, è particolare». Grazie a lui il Genoa è diventato grandissimo, quarto nel 1991 nell'anno dello scudetto dei cugini della Sampdoria di Vialli e Mancini ma anche in semifinale di Coppa Uefa nella stagione successiva, quando il Grifone venne eliminato dall'Ajax di Louis Van Gaal che in finale superò poi il Torino di Mondonico.
«Non ho rimpianti, non ne ho mai avuti. Dirò di più, a Genova sarei rimasto anche se mi stava cercando l'Inter. A me interessava trovare una buona società e l'armonia dello spogliatoio. Mi è spiaciuto andarmene, ma qualcuno nello spogliatoio non si comportava bene e liberarsene era difficile».
I ricordi restano, i successi anche. Impossibile dimenticare la leggendaria notte di Anfield, il 2-1 del 18 marzo di ventuno anni fa. Nessuno prima di allora aveva mai vinto nella casa del Liverpool. Ci riuscirono Bagnoli ed una doppietta di Pato Aguilera dopo il pari di Ian Rush, anonimo alla Juventus ma implacabile in Inghilterra. Erano i quarti di finale di Coppa Uefa, notte memorabile per la Genova rossoblu.
«Il Liverpool - ricorda Bagnoli - era una grossa squadra ed aveva il campo inviolato. Bello, ma vittorie come quella ti esaltano soprattutto dopo un po', non subito». Di esaltante, oggi, c'è il cammino del suo Hellas, quarto insieme alle grandi della Serie A. Ha vinto ancora una volta l'idea di calcio di Mandorlini, sempre coi suoi principi ed il suo equilibrio in Lega Pro così come ai massimi livelli. «Ad uno come lui - conclude Bagnoli - puoi dire davvero poco. Ha preso una squadra in zona retrocessione in terza serie e l'ha portata fin qui, senza dimenticare che in Serie A poteva arrivarci anche un anno prima se il Verona non fosse stato eliminato ai playoff. I suoi meriti sono grandissimi».
A.D.P.
07.11.2013
«Questo Verona è squadra da Bundesliga»
Bastano pochi minuti per capire che ci sei. Jacopo Sala di scuole giuste ne ha avute tante. Prima l'Atalanta, poi il Chelsea, quindi l'Amburgo. Sa che significa sgobbare e stare zitto. Pareva un veterano domenica col Cagliari, nonostante tanto tempo trascorso in panchina. «Merito del lavoro quotidiano col mister, per noi giovani non giocare è sempre difficile ma il gruppo è unito e sempre disposto ad aiutarci».
Importante è andare avanti sempre...
«Tutti diamo il massimo per provare a giocare la domenica ma è importante anche sfruttare i pochi minuti a disposizione. Qualche volta per noi è più facile sbagliare. E la prima volta che succede tutti ti criticano».
Avverte una lente d'ingrandimento particolare verso i giovani?
«Se vogliamo giocare a grandi livelli, da tutto questo dobbiamo solo prendere spunto per crescere».
Fosse straniero giocherebbe di più?
«No. Cognome, data di nascita e nazionalità non c'entrano niente».
Sogliano vuole giocatori arrabbiati in panchina. Lei lo è?
«Tutti noi siamo arrabbiati e vogliamo mettere in difficoltà l'allenatore. Anche noi vogliamo dare il nostro contributo e fare in modo che il Verona possa salvarsi il prima possibile. Qui sto molto bene. Ho capito subito di essere arrivato in un grande gruppo, poi la stima è cresciuta strada facendo».
Quale compagno di squadra l'ha stupita maggiormente?
«Avere dalla tua parte un campione del mondo è tanta roba, quel che mi sorprende però di Toni è che ha la voglia di un ragazzino. Un esempio per tutti, non solo per noi che ci alleniamo con lui ma anche per tanti altri ragazzi».
Al suo ingresso al Bentegodi domenica che ha pensato?
«È stata un'emozione notevole, non me l'aspettavo sinceramente. I tifosi li senti, ti danno una spinta in più. E questo per noi è importante».
Il Verona è più squadra da Premier League o da Bundesliga?
«Da Bundesliga, per la solidità difensiva e di gruppo. Gli allenatori in Germania cercano di avere soprattutto questo dalle proprie squadre».
Con l'Amburgo ha segnato un gol al Bayern Monaco. Da dove nasce la loro forza, lei che li ha avuti di fronte?
«Da grandi campioni che si mettono a disposizione della squadra anche in fase difensiva, partendo dalla prima punta passando a due esterni che macinano più chilometri dei centrocampisti».
Che partita vi aspetta a Genova?
«Difficile, quello è sicuro. Il Genoa viene da buone prestazioni, ha raccolto punti, guadagnato posizioni. Dalla nostra abbiamo tanto entusiasmo e voglia di portare a casa altri punti. Proveremo a metterli in difficoltà».
06.11.2013
«L'Hellas? Solidità difensiva e forza del gruppo»
«Il Verona assomiglia ad una squadra di Bundesliga. Solidità difensiva e forza del gruppo sono due aspetti su cui gli allenatori in Germania puntano molto. E noi siamo proprio così». Jacopo Sala, ex di Chelsea e Amburgo, ha riassunto con queste parole l’Hellas di Andrea Mandorlini oggi in conferenza stampa a Peschiera. «Noi giovani diamo il massimo tutti per giocare di più, ma importante è farsi trovare pronti anche se per pochi minuti. Sbagliare per noi è più facile così come ricevere tante critiche, ma quelle devono servirci per crescere. Normale, se vogliamo giocare ad alti livelli», ha proseguito Sala dopo l’allenamento di stamattina a cui ha partecipato anche Iturbe, ieri costretto ad un lavoro differenziato per un affaticamento muscolare. Assenti sicuri domenica col Genoa sia Cirigliano che Gomez, pronti per il derby con il Chievo. Domani allenamento pomeridiano, sempre a porte chiuse. «Il Genoa viene da un buon momento - ha concluso Sala -, ma proveremo a metterli in difficoltà col nostro entusiasmo. Toni? Tanta roba avere dalla tua parte un campione del mondo, un esempio per noi ma anche per tanti altri giovani».
(a.d.p.)
Biglietti per il derby, istruzioni per l'uso
Partirà domani la vendita dei biglietti per il derby fra Verona e Chievo del 23 novembre, fino a lunedì riservata solo ai possessori di tessera del tifoso «Non vi lasceremo mai» ed esclusivamente on line attraverso hellasverona.it. Il titolo digitale verrà caricato direttamente sulla Tessera del Tifoso, sarà quindi necessario stampare il voucher con le indicazioni del posto assegnato, che verrà emesso al termine della procedura, al fine di poterlo presentare ai cancelli di ingresso unitamente alla tessera. Da martedì la vendita verrà estesa a tutte le filiali abilitate della Banca Popolare di Verona e nei punti vendita VivaTicket, circuito che emetterà anche i tagliandi del Settore Ospiti. Fino a lunedì 18 novembre verrà garantita la prelazione riservata a tutti i possessori della tessera "Noi del Chievo", successivamente verrà allargata anche ai possessori di altre tessere del tifoso. Nel giorno della gara (inizio alle 18) eventuali tagliandi rimanenti saranno disponibili all'Hellas Verona Ticket Point, aperto dalle 11 fino al fischio d'inizio. I prezzi: Poltronissime Ovest 60 euro, Poltronissime Est 40 euro, Poltronissime Ovest 32 euro, Tribuna Superiore Est 20 euro, Poltronissime Sud 18 euro, Settore Ospiti 18 euro.
(a.d.p.)
06.11.2013
Una marcia trionfale per l'Hellas
Le prime tre sono irraggiungibili ma Toni e compagni restano in scia Il confronto con i campionati passati regala un sorriso in più a Mandorlini
Marcia d'Europa. A quasi un terzo del cammin di Serie A la classifica non può essere figlia del fato. E nemmeno dire bugie. Il quarto posto dell'Hellas è straordinario anche e soprattutto perché le tre davanti corrono ad un ritmo spaventoso. Della Roma si è già detto tutto, 31 punti su 33 non hanno bisogno di molti commenti, così come la cavalcata di Juventus e Napoli che di punti ne hanno persi solo cinque. La media di Andrea Mandorlini vale in teoria 76 punti, considerati i due di media ottenuti fin qui e i 22 incamerati finora dopo l'accelerata dopo Sampdoria e Cagliari. Impossibile? Forse, ma i valori finora sono questi. Niente di più, niente di meno. Chiaro, non sarà così matematico viaggiare a simili andature. Neanche per la Roma, che avanti di questo passo chiuderebbe a 107 punti, tetto iperbolico e nemmeno tanto credibile. Il recente passato ha detto però che per valicare i confini d'Italia e presentarsi all'Europa League non serve raccogliere bottini mostruosi o avere per forza l'etichetta delle grandi del calcio.
VIOLA FELICE. Il Verona ha un punto in più della Fiorentina che dopo 11 giornate l'anno scorso era quarta come l'Hellas di oggi ma a 21 punti, davanti a Lazio, Roma, Parma, Atalanta e Catania. La Viola restò dov'era a novembre anche a maggio, alle spalle di Juventus, Napoli e Milan a quota 70, quattro in più dell'Udinese, l'altra ad entrare in Europa dalla strada meno nobile insieme alla Lazio, settima ma vincitrice della Coppa Italia. Il campionato non ebbe troppi scossoni là in alto, a parte la rincorsa folle del Milan che centrò la qualificazione ai preliminari di Champions.
ANDAMENTO LENTO. L'Hellas sarebbe stato primo con l'andazzo di due anni fa, quando Udinese e Lazio dopo 11 gare reggevano ancora in testa davanti a Milan e Juve. L'Europa League se l'assicurò la Lazio con appena 62 punti e il Napoli a 61, che sistemò in bacheca la Coppa Italia passando così ai gironi finali mentre l'Inter, sesta ad appena 58 punti, partì dal terzo turno preliminare. L'Udinese mantenne il terzo posto, la Fiorentina finì addirittura tredicesima in un campionato vinto con 84 punti dalla Juve di Conte.
FRA ROMA E LAZIO. Non si correva poi così tanto nemmeno nella stagione 2010-2011, quando l'Europa League si raggiungeva per gradi. L'Italia aveva ancora quattro posti in Champions, manna dal cielo per le casse delle big prima che l'Italia perdesse punti fino a scendere in seconda fascia. L'ultimo biglietto europeo se lo prese l'Udinese a 66 punti, tanti come la Lazio e tre in più della Roma, entrambe in Europa dalla porta di servizio così come il Palermo, ottavo ma finalista della Coppa Italia.
IL TETTO DEI 65. L'Hellas avrebbe tre punti in più del Milan di Leonardo, Seedorf e Ronaldinho, quarto all'undicesima nel 2009 dopo la vittoria al Bentegodi col Chievo, all'inseguimento di Juve e la Sampdoria di un giovane Fabrizio Cacciatore, seconde a 21 punti. L'Europa League abbracciò Palermo e Napoli, rispettivamente quinto a 65 e sesto a 59 punti, oltre alla Juve settima e fortunata perché l'Inter di Mourinho e la Roma di Claudio Ranieri finaliste di Tim Cup guadagnarono l'accesso diretto alla Champions.
CHIEDERE A DONADEL. L'equilibrio regnava sovrano nel 2008, con sei squadre in tre punti fra Inter, Juve, Milan, Napoli, Lazio e Udinese. Le posizioni rimasero più o meno le stesse fino al termine, anche a ridosso del podio. Il Genoa chiuse al quinto posto a 68 punti, tanti quanti la Fiorentina quarta di Cesare Prandelli in cui giocava anche Marco Donadel. In Europa ci andò anche la Roma, così come la Lazio grazie alla scorciatoia della Coppa Italia. Piedi per terra e continuare a pedalare, l'Hellas ragiona così. È stata una delle sue fortune, ma i numeri qualcosa vorranno pur dire.
Alessandro De Pietro
06.11.2013
Stadio, tifoso dell'Hellas ferito alla testa da un seggiolino
La società ha denunciato il fatto e la Digos avrebbe già identificato il responsabile. Si attende l'esito delle ultime analisi sui filmati
In guerra si direbbe colpito da fuoco amico. Il contesto è decisamente meno pericoloso, ma la battuta ci sta su quello che quello che è accaduto a un tifoso dell'Hellas, ferito alla testa da un sedile lanciato in aria da un altro tifoso. Da un tifoso della sua stessa squadra: l'Hellas.
Ha sporto denuncia contro ignoti il quarantacinquenne veronese R.T., che allo stadio Bentegodi aveva iniziato ad andare con il suo papà quarant'anni fa.
L'uomo è stato ferito il 20 ottobre, in occasione di Hellas-Parma quando Jorginho ha battuto il calcio di rigore, andando in rete (partita vinta dall'Hellas con un 3-2.
Qualcuno dietro al tifoso in questione ha esultato troppo, ha sradicato un seggiolino e lo ha lanciato.
L'oggetto è finito in testa all'uomo che era seduto nel settore «S», della tribuna superiore Ovest, ferendolo.
«Non appena sono stato colpito, istintivamente mi sono alzato, ma per crollare a risedermi per la forte botta. Mi sono portato la mano alla testa e me la sono trovata insaguinata.
In cinque minuti la Croce Verde era a soccorrermi, mi hanno portato al posto medico dello stadio e da lì, in ambulanza in ospedale dove sono stato suturato con sette punti«, racconta il ferito.
«Nell'immediatezza del fatto quelli che erano con me sono saliti più in alto, per cercare di capire chi fosse stato a lanciare il seggiolino, che se mi avesse colpito alla base della nuca mi avrebbe ucciso, ma c'è stato un rimpallo di responsabilità».
I poliziotti della Digos, mercoledì sono stati in quel settore dello stadio, per cercare di individuare il colpevole.
«Non è la prima volta che da sopra di noi piove qualcosa, quei tifosi sono soliti anche a lanciarsi addosso tra loro, ma non era mai caduto qualcosa di tanto violento. Inoltre noi andiamo allo stadio con i bambini. E di solito sono dietro a noi, tra l'altro verso il fine partita si alzano in piedi sui seggiolini, perchè sono stanchi di restare allo stadio, è andata bene che quella domenica di ragazzini ce n'era soltanto una, che si è molto spaventata e non riuscivano a fermarne il pianto e non vuole più venire alle partite».
Il veronese s'è rivolto a un avvocato per farsi tutelare, che a sua volta ha informato la società con una lettera inviata via fax.
«Rammarica che l'Hellas non si sia interessata alla vicenda nonostante sia stata informata», ha detto l'avvocato Massimo Belligoli, «quello che sè successo al mio cliente è particolarmente sgradevole ed è la dimostrazione che questo genere di tifosi è violento fine a sè stesso». Dal canto suo la società rimanda al mittente l'accusa. «La società non appena è stata informata ha aperto il danno con l'assicurazione e s'è rivolta alle forze dell'ordine che già si sono attivate per identificare il colpevole grazie alle telecamere. Che dovrebbe essere già stato individuato, e che se fosse, pagherà di tasca propria per il danneggiamento e in sede penale per le lesioni», dichiara il direttore generale Giovanni Gardini, «non ci siamo fatti carico di informare l'avvocato, ma ci siamo attivati subito».
Alessandra Vaccari
05.11.2013
«Il Verona ha messo le ali Toni? Campione assoluto»
COSA DICONO GLI ALTRI. Giudizi esaltanti sulla squadra gialloblù
«Grande il lavoro firmato Mandorlini. Una squadra... Tonica, che al Bentegodi è pressochè inarrestabile»
Fiumi di inchiostro dolce esaltano l'Hellas. Luca Toni ha suggerito l'incipit del pezzo di Guglielmo Longhi sulla Gazzetta dello Sport, dove le gesta dell'Hellas guadagnano una doppia pagina: «Toni più il Bentegodi, la torre più lo stadio: l'effetto è micidiale».
Il parallelo col record del Verona di Malesani poi retrocesso in Serie B è immediato, così come l'assicurazione anti-scaramanzia: «Il Mandorla tocchi tutto il ferro che vuole, ma al momento non sembrano esserci rischi di cedimenti strutturali: l'Hellas è solido, compatto, concede poco, corre molto. E ha un centravanti di belle speranze».
L'analisi non è però un'ode incondizionata: «Celebrata la vittoria, bisogna aggiungere che il Verona stavolta sembra meno straripante delle altre volte: la solita partenza bruciante, il gol dell'ascensore Toni che facilita molto le cose, poi una gestione oculata delle forze». Il titolo è tutto un programma: «Verona Tonico». E poi ancora: «La corsa record di Mandorlini. Sesto successo di fila in casa».
Longhi si sofferma ad un certo punto sulla fase d'attacco. E scrive: «Costruito attorno a Toni, il tridente del Verona ormai sfiora la perfezione, Iturbe dimostra che può fare danni anche a sinistra come nel secondo tempo; Jankovic, in campo dopo un mese e mezzo, ha segnato uno splendido gol dopo uno scambio con Romulo. Tridente assortito, dunque: corsa più centimetri più tecnica».
Il Corriere dello Sport-Stadio evidenzia che «la chirurgica precisione del Verona nel giustiziare anche il malcapitato Cagliari non fa nemmeno più notizia. Per la serie: lasciate ogni speranza, voi che entrate. Sono sei vittorie casalinghe e oltre a Toni che timbra il cartellino c'è il peso specifico di Romulo e Iturbe». Emblematico il titolo di Tuttosport: «Verona da godere».
Il quotidiano torinese esalta le prestazioni di Maietta e Gonzalez, entrambi da sette. «Gara da vero capitano, guida la difesa alla grande», il giudizio per Mimmo. «Annullati gli attaccanti sardi. Basta?», la prova in cinque parole per l'ex del Penarol. Toni si prende il gradino più alto del podio, il sette e mezzo ci sta tutto: «Quinto gol, tanto lavoro sporco, lo spirito di un ventenne. Campione assoluto». E poi il sette a Mandorlini: «Turnover perfetto, scelte azzeccate, la squadra che cresce gara dopo gara».
05.11.2013
Il Bentegodi è un fortino Inizio stagione da record Nessuno come Mandorlini
I RAFFRONTI. Bene pure nella stagione 1957-58, indimenticabile la corazzata di Bagnoli
Diciotto punti in sei partite in casa, nessuno aveva vinto tanto in avvio Filotto di sei successi anche a cavallo tra andata e ritorno nel 2001/02
Diciotto punti in sei partite. Metà salvezza al Bentegodi, in appena sei partite. Ci mancava un record assoluto, dopo tanti paralleli con questo e quel Verona di una volta. Niente di tutto questo, nessun raffronto. Questo è un Hellas diverso da tutti, come gli altri. E la forza dei numeri dalla sua. Milan, Sassuolo, Livorno, Parma, Sampdoria e Cagliari sono fedeli testimoni di una superiorità che non ha precedenti. Nessuno era arrivato a tanto ad inizio di stagione, solo il Verona di fine 2001 ed inizio 2002 seppe produrre altrettanto battendo nell'ordine il Chievo nel derby, il Brescia di Luca Toni, la Lazio, il Piacenza, il Venezia e l'Atalanta, a cavallo fra andata e ritorno. Il meraviglioso filotto di Mandorlini è per il resto qualcosa da incorniciare e ammirare fra tanti anni, ricordando quella matricola che giocava sempre da outsider (vero Sogliano?) ma che non aveva paura di niente e di nessuno. I grado di giocare quasi alla pari con le grandi e di fare la grande contro quelle, ma solo in teoria, del suo livello. Il certificato di garanzia è servito, anche se la strada rimane ancora parecchio lunga.
ALTRI TEMPI. Il Verona partì benissimo, alla sua prima stagione di Serie A versione 1957-1958, battendo nell'ordine Lanerossi Vicenza, Alessandria, Bologna, Udinese ed Atalanta, prima di fermarsi (0-1) con la Fiorentina. Fu perfetto l'avvio del Verona edizione 1968-1969, quello di Bui, Traspedini e Maddè, capace due volte di fare poker dalla quarta all'undicesima mettendo sotto Torino, Pisa, Roma e Juventus ma anche dalla 15esima alla 20esima superando Vicenza, Napoli, Bologna e Palermo. Non male nemmeno la ministriscia del 1974, con vittime illustri come Milan, Napoli e Genoa. Non lasciò traccia invece l'Hellas del 1975-1976 se non per aver segnato in tutte le partite, a parte quelle con Roma e Torino. Il bello però doveva ancora venire.
LA MUSICA DI BAGNOLI. Fu proprio il Cagliari, ultimo avversario sconfitto al Bentegodi, ad interrompere nella stagione 1982-1983 la serie avviata con Juventus (2-1), Avellino (3-0) e Catanzaro (3-1). Non bastarono i gol di Penzo e Fanna, in un campionato in cui più che le vittorie la gente ricorda i pareggi di fila. Quattro addirittura fra Cesena, Sampdoria, Roma e Genoa. L'anno prima dello scudetto l'Hellas di Osvaldo Bagnoli fece fuori subito Lazio, Pisa, Ascoli e Fiorentina, rimase imbattuto in casa fino all'ultima con l'Inter (1-2) ma ebbe il tempo di infilare un'altra serie consistente facendo il pieno con Udinese, Catania, Juventus e Sampdoria. Il Verona cominciò a cucirsi al petto uno spicchio di tricolore quando Napoli, Udinese, Juventus e Fiorentina capirono che voleva dire, quell'anno soprattutto, presentarsi al Bentegodi contro Elkjaer, Briegel, Di Gennaro e compagnia, anche se dopo quel filotto nell'ordine Sampdoria, Milan e Atalanta riuscirono a strappare il pari. Due gol proprio di Elkjaer e tre di Galderisi confezionarono il tris fra la fine del 1985 e l'inizio del 1986 stendendo Bari, Torino ed Avellino. Loro d'altronde non tradivano mai.
LA FIRMA DI PABLITO. Il campionato 1986-1987 regalò al Verona un eccellente percorso netto al Bentegodi. L'Hellas cominciò a vincere con l'Atalanta, proseguì con l'Ascoli, mandò a casa a mani vuote il Como con un rigore di Paolo Rossi, l'Inter con una doppietta di Elkjaer e pure il Torino. Cinque in tutto, dall'ottava alla 16esima giornata. Il resto, Verona di Malesani a parte, ha detto poco. L'orgoglioso Verona che tornò in Serie B nel 1990 ebbe la forza di ottenere il massimo in quattro delle ultime cinque partite a casa, quando la rincorsa alla salvezza era diventata difficile ma non più impossibile. Se ne accorsero Sampdoria, Udinese, Bologna e Milan, con tanto di scudetto lasciato al Napoli. La storia è tutta qui, in tutto 25 campionati di Serie A in cui la stella dell'Hellas di Mandorlini continua a brillare ogni giorno di più.
Alessandro De Pietro
05.11.2013
Toni insegue i grandi
NUMERI RECORD. Alla ri-scoperta di un cannoniere diventato idolo della curva Sud. Peccato gli manchino i 38 gol realizzati con la maglia del Bayern. È il quarto miglior marcatore in attività, dietro Gilardino, Di Natale e Totti
Senza età. A caccia dei più grandi. Luca Toni è il quarto miglior realizzatore di Serie A fra i giocatori ancora in attività. Nessuna intenzione di fermarsi, soprattutto adesso. La sua grandezza non è solo nei gol. Lo sapeva Sogliano, lo sapeva Mandorlini, l'hanno capito i compagni già dal primo allenamento. Il suo lavoro lontano dalla porta è straordinariamente importante, ma è pur sempre in area di rigore che si scrive la storia. Compresa la sua. Gli almanacchi dicono che Toni è dietro solo a Gilardino, Di Natale e Totti nella graduatoria dei grandi bomber che, come lui, non hanno alcuna intenzione di appendere le scarpe al chiodo.
Toni viaggia alla notevolissima media di 0,44 gol a partita, dietro solo a Totò Di Natale (0,49) e Diego Milito (0,59), il migliore grazie ai suoi anni al Genoa e poi all'Inter anche e soprattutto di Mourinho che vinse scudetto, Coppa Italia e Champions League. Toni viaggia più veloce anche di Totti, che di gol ne ha segnati 230 in 543 gare ad una media di 0,42. Più staccati Gilardino (0,39), Pazzini (0,35), Vucinic (0,32), Cassano (0,30) e Pellissier (0,26), anche lui fra i primi cento bomber di sempre. Nella top ten assoluta c'è anche Alessandro Del Piero, a quota 188 in 478 presenze (media 0,39) con la Juventus, ora emigrato in Australia dove certo non ha perso il vizio. Toni ha fatto centro nove volte con la maglia del Vicenza, 15 volte col Brescia, 20 col Palermo, 55 con la Fiorentina, cinque con la Roma, tre col Genoa, due con la Juventus e cinque con l'Hellas, quelli che gli hanno permesso di scavalcare gente come Bruno Giordano ed Edinson Cavani. Altri due gol e Toni raggiungerà un gigante come l'interista Sandro Mazzola. Altri tre e prenderà Abel Balbo, altro bomber di primissimo livello e dai numeri eccezionali.
Toni è alla posizione numero 53 fra i supercannonieri della Serie A di tutti i tempi, capeggiata dal leggendario Silvio Piola che con le maglie di Pro Vercelli, Lazio, Juventus e Novara è salito fino a 274, in tutto 44 più di Totti in una graduatoria che nei primi dieci vede anche Nordahl, Meazza, Altafini, Baggio, Hamrin, Signori, Del Piero e Batistuta. La classifica di Toni è comunque sfalsata per difetto, non tenendo conto dei 38 gol segnati con la maglia del Bayern di Monaco senza dimenticare una Serie A che ha cominciato a frequentare relativamente tardi rispetto a tanti altri, a 24 anni con il Vicenza di Edy Reja, quando i suoi compagni d'attacco erano Jeda, Carmine Esposito e Mohamed Kallon. Avesse sempre giocato in Italia il suo bottino sarebbe certamente lievitato, probabilmente anche di molto considerato che Toni lasciò l'Italia per andare al Bayern a trent'anni, nel pieno della sua maturità, dopo aver scaraventato in porta 67 palloni negli ultimi tre campionati di Serie A fra la stagione di Palermo e le due alla Fiorentina.
Anche solo con le reti tedesche Toni sarebbe a quattro gol da Gigi Riva, Roberto Mancini e Pippo Inzaghi, che si dividono la posizione numero diciotto e, a quota 152, scavalcherebbe gente come Sivori, Vieri, Di Vaio, Pulici, Montella, Chiesa, Pruzzo, Altobelli, Pascutti, Graziani, Bottega, Rivera e Vialli. Senza contare quei rigori su cui tanti altri cannonieri hanno potuto contare con maggior puntualità di quanto non sia successo a Luca. Senza considerare poi, che solo con i 4 rigori realizzati da Jorginho, in questa stagione, Toni potrebbe essere capocannoniere assieme a Pepito Rossi. Che, come lui, potrebbe salire sull'aereo che la prossima estate porterà la Nazionale a Rio de Janeiro. Quel che importa è che la classifica è ancora in fase d'aggiornamento...
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Genoa-Hellas Verona: 25 convocati
Postata il 09/11/2013 alle ore 16:15
PESCHIERA DEL GARDA - Dopo la rifinitura allo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda, l'allenatore gialloblù Andrea Mandorlini ha convocato 25 calciatori per la sfida contro il Genoa, in programma domenica 10 novembre (ore 12.30) allo stadio "Luigi Ferraris" di Genova. Non saranno disponibili gli infortunati Ezequiel Cirigliano e Gomez Taleb (che continuano la fase riabilitativa).
Ecco, di seguito, l'elenco completo dei convocati.
Portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 31 Mihaylov.
Difensori: 33 Agostini, 13 Bianchetti, 23 Gonzalez, 29 Cacciatore, 3 Albertazzi, 18 Moras, 22 Maietta, 16 Rubin, 25 Marques.
Centrocampisti: 5 Donati, 10 Hallfredsson, 4 Laner, 19 Jorginho, 6 Martinho, 30 Donadel, 2 Romulo.
Attaccanti: 7 Longo, 8 Cacia, 9 Toni, 26 Sala, 11 Jankovic, 15 Iturbe.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Contro il Genoa sarà difficile" / VIDEO
Postata il 09/11/2013 alle ore 15:39
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, alla vigilia della partita contro il Genoa in programma domenica 10 novembre: "Affrontiamo una squadra in salute in un ambiente caldo, ci aspetta una partita complicata. Noi ci siamo allenati bene e faremo la nostra gara, voglio vedere il mio Verona. Formazione? Sicuramente parte Jankovic, se lo merita, per lui è una sfida speciale. Per il resto vedremo. Giorno speciale? Sono molto contento, devo ringraziare tutti, sono stati 3 anni bellissimi. I risultati che abbiamo raggiunto in questi anni sono merito di tanti. Spero di continuare a lungo su questa panchina".
Ufficio Stampa
Genoa-Hellas Verona: info trasferta
Postata il 09/11/2013 alle ore 14:00
VERONA - L'Hellas Verona FC comunica che per la trasferta di Genova ed in occasione della partita contro i rossoblù, sarà messo a disposizione un numero congruo di steward secondo il piano di sicurezza previsto. Questo per consentire il regolare afflusso allo stadio dei supporter gialloblù.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta mattino
Postata il 08/11/2013 alle ore 15:30
PESCHIERA DEL GARDA - Allenamento mattutino per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche per reparti, esercitazioni tecniche e partita. Tutti a disposizione tranne Ezequiel Cirigliano e Gomez Taleb, che continuano la fase riabilitativa.
IL PROGRAMMA
Sabato: seduta mattutina (ore 10.30) a porte chiuse
Domenica: Genoa-Hellas Verona (ore 12.30)
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Un bel momento positivo" / VIDEO
Postata il 07/11/2013 alle ore 20:45
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Al termine della foto ufficiale 2013-14, l'allenatore gialloblù ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all : "Immortaliamo un momento positivo, per me è la quarta foto di squadra in tre anni, visto che sabato 9 novembre taglierò questo traguardo. Sono grandi momenti, ora spetta a noi farlo durare il più possibile".
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 07/11/2013 alle ore 18:30
PESCHIERA DEL GARDA - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita.Tutti a disposizione tranne Ezequiel Cirigliano e Gomez Taleb, che continuano la fase riabilitativa.
IL PROGRAMMA
Venerdì: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Sabato: seduta mattutina (ore 10.30) a porte chiuse
Domenica: Genoa-Hellas Verona (ore 12.30)
Ufficio Stampa
Under 21: Bianchetti convocato in azzurro
Postata il 07/11/2013 alle ore 17:37
VERONA - Matteo Bianchetti è stato convocato dal commissario tecnico dell'Under 21, Luigi Di Biagio, per le sfide Italia-Irlanda del Nord, in programma giovedì 14 novembre a Reggio Emilia (ore 21), e Serbia-Italia, che si giocherà a Gornji Milanovac martedì 19 novembre (ore 17). I 23 convocati dovranno presentarsi lunedì 11 novembre presso l'hotel "Dei Medaglioni" di Correggio (Reggio Emilia), nel pomeriggio svolgeranno il primo allenamento allo stadio comunale dello stesso paese.
Convocato anche Francesco Zampano, giocatore di proprietà dell'Hellas Verona FC ed in prestito alla società SS Juve Stabia.
Ecco, di seguito, l'elenco dei 23 convocati
Portieri: Bardi (Livorno), Cragno (Brescia), Leali (Spezia);
Difensori: Antei (Sassuolo), Bianchetti (Verona), Biraghi (Catania), Ceccherini (Livorno), Rugani (Empoli), Sabelli (Bari), Zampano (Juve Stabia), Zappacosta (Avellino);
Centrocampisti: Baselli (Atalanta), Battocchio (Watford), Benassi (Livorno), Crisetig (Crotone), Fossati (Bari), Molina (Modena), Viviani (Pescara);
Attaccanti: Belotti (Palermo), Fedato (Bari), Pettinari (Crotone), Politano (Pescara), Rozzi (Real Madrid).
Toni "Mastino del Bentegodi" con la Sampdoria
Postata il 06/11/2013 alle ore 15:58
VERONA - Luca Toni sempre più leader del concorso “Il Mastino del Bentegodi”, promosso per la quindicesima stagione consecutiva dal mensile di Confcommercio Verona “Il Commercio Veronese” in collaborazione con l'Hellas Verona FC: i tifosi, che già lo avevano eletto migliore in campo nella partita inaugurale con il Milan, hanno scelto l’attaccante emiliano anche nel match con la Sampdoria e ora la classifica generale vede il bomber gialloblù saldamente in vetta con 191 voti (65 quelli ottenuti nella gara con i liguri), davanti al portiere Rafael De Andrade (76 voti, di cui 1 con la Sampdoria), a Romulo (69 preferenze, 1 con i doriani), Iturbe (attestato a quota 66, anche per lui 1 voto con la squadra genovese) e Jorginho (52 voti, 2 con i blucerchiati). Più distanziati Martinho (18 e 1), Albertazzi, che sale in settima posizione con 16 preferenze (13 con la Sampdoria), Cacciatore (13) e Hallfredsson, nono con 12 voti, tutti conquistati nella partita con i doriani. Chiude la “top ten” Gomez Taleb: per lui 8 voti, 7 dei quali nella gara in esame. Chiudono la classifica Donati (7), Marques (5), Maietta (4), Moras (3), Cacia, Laner e Gonzales, tutti con 2 consensi.
CLASSIFICA DI GIORNATA E GENERALE
I tifosi possono continuare a votare fino a venerdì 8 novembre “Il Mastino del Bentegodi” di Hellas Verona-Cagliari di domenica scorsa nell’apposito spazio presente sul sito internet dell’Hellas Verona, www.hellasverona.it o inviando una mail all’indirizzo ilcommercioveronese@confcommercioverona.it.
Sala: "A Genova con entusiasmo e cattiveria" / VIDEO
Postata il 06/11/2013 alle ore 14:50
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Jacopo Sala. Ecco le principali dichiarazioni dell'esterno gialloblù, rilasciate durante la conferenza stampa in vista della sfida Genoa-Hellas Verona, 12a giornata del campionato Serie A TIM in programma domenica 10 novembre (ore 12.30) allo stadio "Luigi Ferraris" di Genova: "Il mio momento? Per me e per noi giovani non giocare è sempre difficile, però c'è un gruppo unito che ci sta dando una mano. Penso ad allenarmi bene e a mettere in difficoltà il mister nelle scelte. Con lui, durante la settimana, lavoriamo tanto e tutti ci alleniamo al massimo per scendere in campo la domenica. La classifica? Ho subito capito che il gruppo era grande. Con le vittorie il nostro entusiasmo è cresciuto e ci aiuta ad andare avanti così. Toni? Avere in gruppo uno come lui è tanta roba, ha ancora l'entusiasmo del ragazzino. Il mio esordio al Bentegodi? Una grande emozione, i tifosi sono tanti e si fanno sentire".
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta mattino
Postata il 06/11/2013 alle ore 14:49
PESCHIERA DEL GARDA - Allenamento mattutino per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto una seduta in palestra e trasformazione sul campo.
E' tornato ad allenarsi con il gruppo Juan Manuel Iturbe, mentre Ezequiel Cirigliano e Gomez Taleb continuano la fase riabilitativa.
IL PROGRAMMA
Giovedì: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Venerdì: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Sabato: seduta mattutina (ore 10.30) a porte chiuse
Domenica: Genoa-Hellas Verona (ore 12.30)
Ufficio Stampa
Hellas Verona-Chievo: giovedì il via alla prevendita
Postata il 06/11/2013 alle ore 11:30
VERONA - Il club scaligero rende noto che i biglietti per la sfida di campionato Hellas Verona-ChievoVerona, in programma sabato 23 novembre alle ore 18 presso lo stadio Bentegodi, saranno in vendita nelle seguenti modalità:
DA GIOVEDI' 7 NOVEMBRE: vendita esclusivamente online per tutti i possessori della Tessera del Tifoso “Non vi lasceremo mai” al link http://www.hellasverona.it/biglietteria_vendita_index.php . Il titolo digitale verrà caricato direttamente sulla Tessera del Tifoso, sarà quindi necessario stampare il voucher con le indicazioni del posto assegnato, che verrà emesso al termine della procedura, al fine di poterlo presentare ai cancelli di ingresso unitamente alla tessera. ATTENZIONE: a causa di possibili problemi tecnici, lunedì 11 novembre il servizio di vendita online potrebbe subire delle interruzioni.
DA MARTEDI' 12 NOVEMBRE: vendita in tutte le filiali abilitate della Banca Popolare di Verona gruppo Banco Popolare e presso i punti vendita VivaTicket presenti sul territorio nazionale consultabili all'indirizzo https://multichannel.bestunion.it/forumweb/UI/CalcioIta/ListaPV.asp.
Sarà possibile, inoltre, acquistare il biglietto da casa tramite il sito di Vivaticket www.vivaticket.it, con stampa diretta del voucher valido per l’ingresso senza necessità di passare dalla biglietteria. Per ulteriori informazioni sul servizio consultare il seguente link: http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[help]&page=help#sped
Nel giorno della gara eventuali tagliandi rimanenti saranno disponibili presso l'Hellas Verona Ticket Point (parcheggio A dello stadio Bentegodi), aperto dalle 11 fino al fischio d'inizio.
Settore Ospiti:
In vendita da martedì 12 novembre esclusivamente nei punti VivaTicket presenti sul territorio nazionale consultabili all'indirizzo https://multichannel.bestunion.it/forumweb/UI/CalcioIta/ListaPV.asp al costo di euro 18,00 (più diritti di prevendita). Fino a lunedì 18 novembre verrà garantita la prelazione riservata a tutti i possessori della tessera "Noi del Chievo", successivamente verrà estesa anche ai possessori di altre tessere del tifoso.
Maietta: "Puntiamo al massimo, vogliamo stupire tutti"
Postata il 04/11/2013 alle ore 22:20
VERONA - Ecco le principali dichiarazioni del difensore gialloblù, Domenico Maietta, rilasciate durante la trasmissione "Vighini Show" in onda su TeleNuovo e condotta da giornalista Gianluca Vighini: "Il nostro momento? Mi auguro di continuare così, noi puntiamo al massimo, non so dove arriveremo. Io spero di fare un gran campionato e di stupire tutti i critici. La partita di ieri? Il Cagliari cercava spesso il lancio in profondità, noi siamo stati bravi a limitarli. Abbiamo giocato bene a livello difensivo, senza dimenticare il grande filtro fatto dal centrocampo. Sono contento anche della mia prova, ero concentrato e sto conoscendo sempre di più questa categoria, ma ciò che conta è la squadra. Io e Gonzalez in coppia? Ci mettiamo del nostro, più tanta concentrazione. Per Alejandro è il primo anno in un campionato difficile come quello italiano, lui è giovane e può solo migliorare, anche tatticamente. E' un ragazzo molto disponibile e cerchiamo spesso di dialogare: questo ci aiuta tanto. Il segreto della squadra? Abbiamo entusiasmo e voglia di dimostrare che possiamo giocare in Serie A: anche Toni, che di presenze nella massima serie ne ha parecchie, è venuto qui con un entusiamo pazzesco. La sconfitta contro l'Inter? Brucia ancora parecchio, forse potevamo fare di più e mettere i nerazzurri in difficoltà. Noi abbiamo fatto degli errori, c'è stata mancanza di concentrazione. Forse volevamo dimostare tanto, e questo lo abbiamo pagato. L'attaccante più forte che ho marcato? Totti è straordinaio da vedere e da marcare. Toni? Con lui, in allenamento, non riesco mai a prendere la palla. Nell spogliatoio? C'è aria di festa, positiva, siamo tutti compatti. Dobbiamo cavalcare questo entusiasmo, che ci fa rendere meglio anche in campo, ma siamo consapevoli che la strada è ancora lunga. Un mio gol in Serie A? Quando starò meglio ci proverò, intanto penso a fare il mio dovere".
Ufficio Stampa
Romulo: "Abbiamo un gruppo unito"
Postata il 04/11/2013 alle ore 22:19
VERONA - Ecco le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, Romulo, rilasciate durante la trasmissione "Lunedì nel pallone" in onda su TeleArena e condotta dal giornalista Gianluca Tavellin: "Siamo molto contenti, stiamo cercando di fare il meglio per il nostro allenatore. Mandorlini è una persona trasparente che ci dice tutto in faccia, cosa che non è facile da trovare nel mondo del calcio. Anche questo è un segreto del nostro buon inizio di stagione. Per me è un onore essere allenato da una persona come lui. Il mio momento? Sono contento di poter aiutare la squadra in qualsiasi modo, anche segnare a San Siro è una bella soddisfazione, però la gioia più grande è poter aiutare questi colori e giocare per questo pubblico fantastico. La partita più difficile in casa? L'ultima è stata complicata e anche contro il Sassulo non è stato facile, in Serie A tutte le partite sono difficili. Firenze? Io penso solo al Verona, so che loro stanno facendo bene con un grande allenatore, ma in questo momento vedo solo gialloblù. Il gruppo? E' forte ed unito, fattore che fa la differenza in campionato. Il merito di questo affiatamento è del mister, lui non pensa solo agli undici che scendono in campo ma cerca di coinvolgere tutti i ragazzi nel progetto. Una previsione? Non faccio l'indovino (ride n.d.r.), abbiamo solamente centrato gli obiettivi che mi ero prefissato. Credo che dobbiamo puntare ad almeno 4 punti nelle prossime due sfide con Chievo e Genoa".
Ufficio Stampa
Premio Facchetti, anche l'Hellas Verona applaude
Postata il 04/11/2013 alle ore 19:30
MILANO - Anche l'Hellas Verona FC presente alla 6a edizione del premio internazionale "Giacinto Facchetti". Lunedì 4 novembre, presso la sede de "La Gazzetta dell Sport" (via Solferino 28, Milano), Eric Abidal ha ritirato il premio assegnato ogni anno al personaggio del mondo dello sport che si è distinto per realtà e correttezza. Il tutto sotto gli occhi del direttore generale gialloblù, Giovanni Gardini, felice di applaudire la scelta del terzino francese: l'intero ricavato della vincita sarà devoluto in beneficenza alla neonata Fondazione Abidal. Abidal ha ritirato il premio direttamente da Giovanna Facchetti, moglie del grande Giacinto, ed, al suo fianco, i figli Gianfelice e Barbara.
L'Hellas Verona FC da sempre sostiene la solidarietà e i valori umani, per questo il direttore generale Giovanni Gardini, ha voluto sottolineare come "il premio Facchetti sia l'esempio dei valori sportivi e umani, Verona incarna questi principi da sempre e vuole sentirsi partecipe e al fianco di chi organizza manifestazioni straordinarie come questa".
Ufficio Stampa
Mandorlini testimonial in favore delle donne
Postata il 04/11/2013 alle ore 16:45
VERONA - Andrea Mandorlini testimonial del progetto "I fiori di Ravenna - Ravenna città amica delle donne". L'iniziativa, presentata lunedì 4 novembre, è stata creata da Linea Rosa in collaborazione con il Centro Internazionale di Documentazione sul Mosaico del Museo d'Arte della città ed il CNA (Confartigianato) di Ravenna.
L'allenatore gialloblù sarà dunque in prima linea per combattere la violenza sulla donne, sensibilizzando in prima persona la creazione di un simbolo (un pannello di ceramica con un fiore in calice in mosaico, visibile da cittadini e turisiti nei laboratori di mosaico nella città) da parte dei mosaicisti ravennati. Tanti i personaggi importanti che affiancherenno Andrea Mandorlini in questa campagna, tra cui il presidente del CONI, Giovanni Malagò, e la campionessa della scherma, Valentina Vezzali.
L'evento è inserito all'interno del Festival Internazionale di Mosaico Contemporaneo "RavennaMosaico", in programma dal 12 ottobre al 24 novembre 2013.
Ufficio Stampa
Peschiera: programma degli allenamenti
Postata il 04/11/2013 alle ore 11:20
PESCHIERA DEL GARDA - La ripresa degli allenamenti per i gialloblù è fissata per martedì 5 novembre, alle ore 15.30, presso lo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, dopo la giornata di riposo concessa, si ritroverà agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini in vista della sfida contro il Genoa, in programma domenica 10 novembre (ore 12.30).
IL PROGRAMMA
Martedì: seduta pomeridiana (ore 15.30)
Mercoledì: seduta mattutina (ore 11)
Giovedì: seduta pomeridiana (ore 15.30)
Venerdì: seduta mattutina (ore 11)
Sabato: seduta mattutina (ore 10.30)
Domenica: Genoa-Hellas Verona (ore 12.30)
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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MAGLIA CELEBRATIVA CON CHE GUEVARA, PER IL MADUREIRA
(SERIE C BRASILIANA) È BOOM DI VENDITE
Mercoledì 6 Novembre 2013
RIO DE JANEIRO - Maglie celebrative speciali con il volto di Che Guevara e per il modesto Madureira, club di serie C brasiliana, è un successo di marketing: tremila maglie a settimana, quando prima se ne vendevano dieci al mese.
Succede a Rio de Janeiro dove il Madureira, club della terza serie carioca e che ha una squadra anche di calcio a cinque, ha avuto l'idea di mettere l'immagine di Che Guevara sulle sue casacche di gioco, di colore granata. Quella del portiere è fatta direttamente con il disegno della bandiera di Cuba e, ovviamente, sempre il volto del 'Che'.
L'iniziativa del Madureira è dovuta al fatto che in questo modo ha voluto rendere omaggio al tour di 50 anni fa che portò la squadra carioca a giocare a Cuba, con Ernesto Guevara tra il pubblico in qualità di ministro dell'Industria. In quell'occasione il leader della rivoluzione cubana volle anche incontrare i giocatori in albergo a L'Avana, secondo quanto ha raccontato il presidente del club Elias Duba. Il problema è fare fronte al boom di richieste che si sta verificando, in particolare per quella indossata dal portiere Robertinho. «L'amore per il 'Che' va al di là del tifo - ha detto Duba -: qui a Rio la nostra nuova maglia la vogliono in tanti, e molti sono sostenitori di altre squadre».
TENNIS: A LONDRA NADAL BATTE WAWRINKA, SARÀ
IL N° 1 AL MONDO FINO ALLA FINE DELL'ANNO
Mercoledì 6 Novembre 2013
LONDRA - Rafa Nadal batte Stanislas Wawrinka alle Atp Finals di Londra e si guadagna automaticamente il primo posto nel ranking mondiale fino a tutto il 2013.
Nell'Atp World Tour Finals (cemento indoor, montepremi 6.000.000 dollari), in corso di svolgimento alla O2 Arena di Londra, lo spagnolo, dopo aver sconfitto ieri il connazionale David Ferrer, ha battuto oggi lo svizzero Stanislas Wawrinka con il punteggio di 7-6 (7-5), 7-6 (8-6) in 2 ore e 13 minuti di gioco.
Nadal ora conduce il gruppo A a punteggio pieno ed è già qualificato per le semifinali. È la terza volta in carriera che Nadal termina l'annata in vetta alla classifica Atp, traguardo già raggiunto nel 2008 e nel 2010 e diventa il primo giocatore della storia a riconquistare per due volte la leadership mondiale. Per Wawrinka si tratta della dodicesima sconfitta in altrettanti scontri diretti con il numero uno del mondo nei quali non ha raccolto neanche un set. Questa sera si affronteranno, sempre per il gruppo A, David Ferrer e Tomas Berdych, sconfitti nel match d'esordio.
IL NAPOLI PIEGA UN CORIACEO MARSIGLIA CON HIGUAIN
(DOPPIETTA) E INLER: 3-2 AL SAN PAOLO
Mercoledì 6 Novembre 2013
di Marco Lobasso
ROMA - Il Napoli soffre, rimonta, si perde, poi vince. Gli azzurri da Champions fanno ancora spettacolo, battono 3-2 al S. Paolo il Marsiglia e restano primi nel girone con 9 punti, con l’Arsenal (3 vittorie su 4), più vicini alla qualificazione agli ottavi.
Higuain show nella notte tiepida napoletana. Prima pareggia Inler sull’1-1 il gol di Andrè Ayew, poi si scatena il Pipita, sempre più decisivo. «Girone difficile, lo sapevamo. Noi continuiamo a vincere e restiamo al primo posto. La mia forma? Miglioro ma sto già bene».
Gioca Pandev e non Hamsik, Fernandez non Cannavaro, ma il Napoli vuole vincere e attacca da subito. Ma in difesa balla e subisce due gol da dimenticare (il secondo di Thauvin su errore di Armero, poi fischiatissimo). Ma in attacco è spaventoso. Dopo il 3-2 nella ripresa, palo di Insigne e gol mancato dello stesso Armero. Poteva finire in goleada.
Prima del match incidenti senza feriti. I napoletani assaltano il pullman dei tifosi francesi. Danni e paura. Già nella notte di martedì erano stati fermati 8 ultrà a caccia di tifosi francesi, per vendicarsi degli incidenti dell’andata. Il San Paolo, però, sembra salvo da eventuali squalifiche, per la decisiva sfida con l’Arsenal. Intanto, il 26 novembre c’è la trasferta col Borussia, da non perdere (ma anche il ko 3-2 non sarebbe male). A Napoli in migliaia preparano voleranno nella freddissima Dortmund. Ieri i tedeschi hanno ceduto 0-1 in casa con l’Arsenal, ora rischiano davvero l’eliminazione.
POCO MILAN PER IL BARCELLONA: MESSI STENDE
I ROSSONERI CON UNA DOPPIETTA
Mercoledì 6 Novembre 2013
di Marco Zorzo
MILANO - L’illusione stavolta è un’amara chimera. Però il Diavolo è caduto in piedi, al cospetto di un Barça fortissimo sì, ma lo spettacolo vero è un’altra cosa. Al Nou Camp finisce 3-1 per i blaugrana. E avremmo voluto vedere in campo Balotelli fin dall’inizio, al posto di un Robinho praticamente latitante per 45’.
Sì, perché la notiziona è l’esclusione di SuperMario. Tuttavia lo squadrone di Tata Martino ha bisogno di un rigore generoso, dopo un contatto Abate-Neymar (quanta ingenuità, caro Ignazio), che Messi trasforma alla mezz’ora. Poi il raddoppio di Busquets al 40’, di crapa, che infila Abbiati sfruttando uno spiovente da piazzato, ma in dubbia posizione. Però nessuno del Milan accenna alla ben che minima protesta. Il 4-4-1-1 prudente scelto da Allegri non paga. Kakà però rimette in partita il Diavolo in chiusura di prima frazione: il suo tiro-cross è deviato da Piqué, che infila Valdes. Questo ridà fiato alle trombre rossonere. Tanto che Galliani e Lady B cominciano a sperare nel miracolo. Vicini in tribuna, con tanto di stretta di mano prima della sfida, ma da separati in casa, Adriano Galliani e Barbara Berlusconi. Completamente differenti i loro pre-partita. L’ad a bordo campo, vicino alla panchina del Milan, con Balotelli, clamorosamente escluso. Mentre la figlia del Cavaliere ha parlato a lungo con Pippo Inzaghi, il predestinato numero uno alla successione di Allegri sulla panchina del Diavolo.
Nella ripresa con Balo in campo l’aria per il Milan sembra cambiare. Un suo diagonale mette in apprensione Valdes. Dalla parte opposta due le paratone di Abbiati su Iniesta e Sanchez, prima che Messi (83’) chiuda il conto definitivamente.
Il Milan comunque resta al secondo posto nel proprio girone a quota cinque. Un punto in più sull’Ajax, che ha battuto 1-0 il Celtic. La qualificazione agli ottavi di Champions è nelle mani rossonere.
Sorriso a denti stretti per Allegri a fine contesa. E spiega la sua scelta: «Ho sentito il presidente nel pomeriggio comunicandogli l’esclusione di Mario. L’ho fatto per il bene della squadra e per quello di Balotelli. Che non sta attraversando un periodo buono sotto l’aspetto fisico. E ultimamente non ha fornito buone prestazioni. E poi si deve abituare a giocare ogni tre giorni: non dimentichiamoci che con Inter e City faceva la riserva...».
Sulla partita, ecco l’Allegri pensiero: «La squadra mi è piaciuta, abbiamo avuto buona personalità e voglia di fare. D’altronde, tutte giocano così qui contro il Barcellona. Mi dispiace solo per il terzo gol, visto che avevamo avuto un paio di situazioni per fare il 2-2. Pazienza»
CHAMPIONS, RAMSEY GOL: ARSENAL OK A DORTMUND.
TRIS CHELSEA, ATLETICO: POKER E QUALIFICAZIONE
Mercoledì 6 Novembre 2013
DORTMUND - Con un gol di Ramsey l'Arsenal vince sul campo del Borussia, ipotecando il passaggio del turno nel girone del Napoli. A valanga Chelsea e Atletico Madrid, vince anche l'Ajax.
GRUPPO E
CHELSEA-SCHALKE 04 3-0
Chelsea-Schalke 04 3-0 in una partita del gruppo E di Champions League. Queste le reti: nel pt 31' Etòo; nel st 9' Etòo, 38' Demba Ba.
BASILEA-STEAUA 1-1
Basilea-Steaua Bucarest 1-1 in una partita del gruppo E della ChampionsLeague. Queste le reti: nel pt 17' Piovaccari; nel st 46' Sio.
GRUPPO F
NAPOLI-OLYMPIQUE MARSIGLIA 3-2
Napoli batte Olympique Marsiglia 3-2 (2-1) in una partita del gruppo F diChampions League.
BORUSSIA DORTMUND-ARSENAL 0-1
Borussia Dortmund-Arsenal 0-1 in una partita del gruppo F della Champions League, di cui fa parte anche il Napoli. Queste le reti: nel st 17' Ramsey.
GRUPPO G
ZENIT S.PIETROBURGO-PORTO 1-1
Zenit San Pietroburgo e Porto 1-1 (1-1) in una partita della quarta giornata del Gruppo G di Champions League. Nel primo tempo portoghesi in vantaggio al 23' con Lucho Gonzalez, la squadra di Spalletti ha pareggiato cinque minuti dopo con Hulk.
ATLETICO M.-AUSTRIA VIENNA 4-0
Atletico Madrid-Austria Vienna 4-0 in una partita del gruppo G di ChampionsLeague. Queste le reti: nel pt 11' Miranda, 25' Raul Garcia, 45' Filipe Luis; nel st 37' Diego Costa. Con questo successo la squadra spagnola si qualifica per gli ottavi di finale con due turni di anticipo.
GRUPPO H
BARCELLONA-MILAN 3-1
Barcellona batte Milan 3-1 (2-1) in una partita del gruppo H diChampions League.
AJAX-CELTIC 1-0
Ajax Amsterdam-Celtic Glasgow 1-0 in una partita del gruppo H diChampions League, di cui fa parte anche il Milan. Queste le reti: nel st 6' Schoene.
CHAMPIONS, CITY E BAYERN AGLI OTTAVI.
PARI DI PSG E UNITED, CADE IL BENFICA
Martedì 5 Novembre 2013
MANCHESTER - Bayern Monaco e Manchester City sono le prime due squadre a qualificarsi agli ottavi di Champions League. Il Psg viene fermato dall'Anderlecht mentre lo United non riesce a vincere sul campo del Real Sociedad.
GRUPPO A
REAL SOCIEDAD-MANCHESTER UNITED 0-0
Real Sociedad e Manchester United 0-0 in un incontro della quarta giornata del Gruppo A di Champions League.
SHAKHTAR-BAYER 0-0
Shakhtar Donetsk e Bayer Leverkusen 0-0 in un incontro della quarta giornata del Gruppo A di Champions League.
GRUPPO B
COPENAGHEN-GALATASARAY 1-0
Copenaghen batte Galatasaray 1-0 (1-0) nell'altro incontro della quarta giornata del Gruppo B, lo stesso della Juve, di Champions League. La rete: 6' pt Braaten.
JUVENTUS-REAL MADRID 2-2
Juventus e Real Madrid 2-2 (1-0) in una partita della quarta giornata del Gruppo B di Champions League.
GRUPPO C
PSG-ANDERLECHT 1-1
Paris Saint Germain e Anderlecht 1-1 (0-0) in un incontro della quarta giornata del Gruppo C di Champions League. Le reti: nel st 33' De Zeeuw (A), 35' Ibrahimovic (P).
OLYMPIACOS-BENFICA 1-0
Olympiacos Pireo batte Benfica Lisbona 1-0 (1-0) in un incontro della quarta giornata del Gruppo C di Champions League. La rete: 13' pt Manolas
GRUPPO D
MANCHESTER CITY - CSKA MOSCA: 5-2
Manchester City batte Cska Mosca 5-2 (3-1) in un incontro della quarta giornata del Gruppo D di Champions League e si qualifica agli ottavi. Per il City tripletta di Negredo e doppietta di Aguero, come pure di Doumbia per i russi. Questa la successione delle reti: nel pt 3' su rigore e 20' Aguero, 30' Negredo, 46' Doumbia (Cska); nel st 6' Negredo, 26' Doumbia (Cska) su rigore, 47' Negredo.
VIKTORIA PLZEN-BAYERN 0-1
Bayern Monaco batte Viktoria Plzen 1-0 (0-0) in un incontro della quarta giornata del Gruppo D di Champions League e si qualifica agli ottavi. La rete è stata segnata al 20' st da Mandzukic.
LLORENTE SALVA LA JUVENTUS, FERMATO SUL 2-2
IL REAL DI RONALDO E BALE
Martedì 5 Novembre 2013
di Timothy Ormezzano
TORINO - La migliore Juve della stagione scivola all’ultimo posto del gruppo B ma, paradossalmente, fa un passo avanti verso gli ottavi di Champions.
Col Real Madrid finisce con un inedito pareggio (2-2): Vidal colpisce, gli spagnoli ribaltano tutto in otto minuti con Ronaldo e Bale, poi Llorente timbra il pari. L’impresa è del Copenaghen che supera 1-0 il Galatasaray tenendo in corsa i bianconeri. Per qualificarsi, la Signora dovrà battere i danesi allo Stadium e pareggiare in casa dei turchi, sempre che la squadra di Mancini non vinca a Madrid. Conte sorride, ma a denti stretti: «Abbiamo disputato una grandissima partita per organizzazione, qualità, intensità e sfrontatezza. Casillas è stato il migliore in campo. Il gap economico tra noi e loro si è visto poco. Siamo vivi e forti».
Real riconoscibilissimo, nonostante la tenuta arancione dell’Anas. La partita è una centrifuga di emozioni e gol. La Juve risponde ai diagonali di Ronaldo e Bale provocando un quasi autogol di Pepe sventato da Casillas, che poi si supera salvando di piede, alla Garella, un’incornata di Marchisio. Vidal segna la sua terza rete nelle ultime quattro partite sfruttando un rigore concesso per un’ingenuità del francese Varane sul suo connazionale e coetaneo Pogba.
Gli spagnoli si rivedono nel finale di tempo, ma Benzema, sin lì una meteora, disturba CR7 a pochi passi dal gol. Conte felice e Ancelotti scosso si scambiano le espressioni in avvio di ripresa, quando un erroraccio di Caceres spiana a Ronaldo la strada del pari. Di lì a poco, dopo una spaventosa traversa di Xabi Alonso, il solito Ronaldo serve l’assist per il 2-1 di Bale, che sfrutta un sonnellino di Asamoah, travestito (male) da terzino sinistro: «Con quei due per me non è stato affatto facile...». C’è invece una dormitina di Varane sul 2-2 di Llorente, che di testa bissa la prodezza del Bernabeu.
IRLANDA, MARTIN O'NEILL IL SUCCESSORE
DEL TRAP: ROY KEANE IL SUO VICE
Martedì 5 Novembre 2013
DUBLINO - Manca solo l'ufficialità da parte della Federcalcio irlandese, ma sulla panchina della nazionale il posto lasciato da Giovanni Trapattoni sarà preso da Martin O'Neill. E il suo vice, che prenderà il posto di Marco Tardelli, sarà un certo Roy Keane.
I media d'Oltremanica hanno annunciato che c'è l'accordo tra la FAI e il nordirlandese Martin O'Neill e la conferma ufficiale dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Il tecnico che succederà al Trap, che da giocatore trionfò con il Nottingham Forest e da allenatore ha guidato tra le altre Celtic, Aston Villa e Sunderland, sarà affiancato dall'ex capitano del Manchester United, che come tecnico, alla guida di Sunderland e Ipswich, non ha avuto la stessa gloria da calciatore.
«Abbiamo avuto un confronto approfondito con Marin e Roy. Entrambi vogliono riscattarsi. E si sa che gli opposti si attraggono. Per Martin è un rischio prendersi a bordo Roy, ma pensa che ne valga la pena», le parole di John Delaney, direttore generale della Fai.
Trapattoni si era dimesso lo scorso settembre dopo aver mancato la qualificazione al mondiali in Brasile e già in occasione della prossima amichevole, il 15 novembre contro la Lettonia, ÒNeill e Keane sono attesi al debutto.
LA ROMA PRENDE IL TERZINO SINISTRO ABNER:
ARRIVERÀ A LUGLIO, È L'EREDE DI ROBERTO CARLOS
Martedì 5 Novembre 2013
ROMA - Colpo della Roma. Abner sarebbe già da ora da considerare un giocatore della Roma. L'indiscrezione è di Radio Manà Manà Sport. Secondo l'emittente locale il d.s Sabatini ha già trovato l'accordo con il Coritiba: 5 milioni di euro per il 60% del cartellino. L'affare sarà ufficiale a luglio durante il mercato estivo e il grave l'infortunio al legamento crociato del terzino sinistro non ha condizionato la trattativa data in fase avanzata da molto tempo. Abner si è infortunato due settimane fa nel corso della partita contro l'Honduras valevole per il mondiale under 17 e dovrebbe tornare abile soltanto tra dodici mesi. Una storia che ricorda molto da vicino quella di Dodò, di fatto acquistato dalla Roma quando ancora era ko e non si conoscevano con esattezza i tempi di recupero. Abner è considerato il miglior prospetto brasiliano, il degno erede di Roberto Carlos.
BENITEZ: «NAPOLI È PASSIONE E RISCATTO
SOCIALE DEL SUD NEI CONFRONTI DEL NORD»
Lunedì 4 Novembre 2013
NAPOLI - Rafa Benitez ama Napoli, la sua atmosfera, i suoi riti, il calore dei suoi tifosi; sotto certi aspetti gli ricorda Liverpool, città dove in sei anni ha vinto tanto, un particolare che che lo carica di «responsabilità maggiori» in una città nella quale «il calcio è anche un fenomeno di riscatto sociale» e che da lui si aspetta il miracolo, come fa con San Gennaro.
Il tecnico spagnolo è consapevole dell'amore di Napoli nei suoi confronti, lo confessa in un'intervista al quotidiano spagnolo El Mundo che ha mandato sotto al Vesuvio un suo inviato per capire il «Fenomeno Rafa», sintetizzato da una copertina del periodico «Chiaia magazine» nella quale campeggia una foto di Benitez vestito da San Gennaro, sotto alla quale in caratteri cubitali c'è scritto «San Rafè», e un occhiello esplicito: «L'unica speranza per la città di Napoli viene dalla Spagna».
El Mundo la riproduce tale e quale. «Qui - afferma - il calcio non è soltanto uno sport. Per questa gente è passione viscerale, è anche una rivendicazione sociale del Sud nei confronti del Nord».
Benitez è conquistato dalla «innumerevoli manifestazioni di affetto» nei suoi confronti, di questa «passione alimentata anche dai risultati che stiamo conquistando» (il miglior inizio di stagione della storia azzurra e prestazioni da protagonisti in Champions). Una «passione» che unisce il profano del calcio al sacro, come, appunto, il suo accostamento al protettore della città (una cosa che lo lusinga) e gli altarini nei quali accanto alle statue dei santi figurano foto o statuette dei campioni del calcio, vecchi e nuovi. «Li ho visti, sono dappertutto».
Ma Rafa predilige altri luoghi:«Preferisco vivere lontano da tanta enfasi, in un luogo più tranquillo», e, infatti, è vicino a Castel Volturno.
Un'attenzione che gli ricorda Liverpool, «città operaia, dal cuore caldo», sottolinea, dove in sei anni ha vinto cinque titoli (tra cui una Champions League e due come miglior tecnico europeo). Particolari che «gli scaramantici napoletani» non dimenticano. «C'è sete di vittoria» e Benitez ritiene che la società abbia «operato bene le sue scelte»: «Albiol è il capo indiscusso della difesa» (afferma, con buona pace di Cannavaro), «Callejon ha uno dei migliori dribbling d'Europa» e Higuain «è un fuoriclasse che è stato facile prendere».
Sul campionato italiano sostiene che «è più difficile di quello spagnolo - ossessionato da possesso palla e dominato da due sole squadre, Real Madrid e Barcellona - perchè il numero delle pretendenti allo scudetto è più ampio». Infine, sui Mondiali: «Del Bosque è bravissimo e può vincere ancora». Come dire: Napoli nel cuore, ma la Spagna....
BOLOGNA-CHIEVO 0-0 TRA LA NOIA.
UN BUON PUNTO PER ENTRAMBE LE SQUADRE
Lunedì 4 Novembre 2013
BOLOGNA - Finisce con un pari senza reti il Monday night tra Bologna e Chievo. Nel posticipo dell'undicesima giornata di Serie A, i rossoblù di Pioli hanno pareggiato contro i gialloblù allenati da Sannino.
FONTE: Leggo.it
SERIE B STORIE
06/11/2013 - I DATI DI «STADIAPOSTCARDS»
Calcio, in crescita i tifosi allo stadio. Il miracolo targato Serie B
Rispetto alla stagione 2012-2013, gli impianti della categoria hanno registrato un aumento delle presenze che supera il 14%. in testa alla speciale classifica c’è il Cesena con 10577 presenze
Crescono i tifosi che assistono dal vivo alle partite di Serie B. Rispetto alla stagione 2012-2013, gli impianti della categoria hanno registrato un aumento delle presenze che supera il 14%. La crescita è dovuta soprattutto ai nuovi bacini di pubblico: il campionato ha perso i 15 mila tifosi del Verona, ma ha guadagnato i 10 mila del Palermo, i 9 mila del Pescara e gli 8 mila dell’Avellino.
Secondo i dati di Stadiapostcards, in testa alla speciale classifica c’è il Cesena con 10577 presenze. Inseguono proprio le tre squadre del Sud che lo scorso anno militavano in serie A (Palermo e Pescara) o in Lega Pro (Avellino). In fondo c’è il Carpi, che ospita allo stadio in media 1916 persone. Sul trend favorevole ha pesato anche la novità del turno festivo giocato il 1° novembre: la dodicesima giornata è stata infatti la seconda più seguita dopo quella d’esordio. I numeri non raggiungono quelli della stagione 2011-2012, ma da allora lo scenario è cambiato: quel torneo poteva contare sulla storia e i numeri di Verona, Sampdoria e Torino.
FONTE: LaStampa.it
07.11.2013
Messi torna a volare
Il Milan non stupisce
Al Camp Nou doppietta di Lionel dopo quattro partite senza reti Allegri parte con Robinho titolare Balotelli entra nel secondo tempo
BARCELLONA
Il Milan perde a Barcellona, ma per almeno un'ora gioca una delle sue migliori partite sotto gli occhi di Adriano Galliani e Barbara Berlusconi, seduti vicini al Camp Nou ma mai così lontani. I rossoneri risvegliano Messi che segna una doppietta dopo 4 partite a secco, e subiscono da Busquets l'ennesimo gol di testa e su calcio piazzato. Ma mostrano qualche segnale positivo, soprattutto il solito Kakà ma anche Balotelli che per la terza volta da quando è al Milan parte dalla panchina ma gioca un secondo tempo piuttosto disciplinato. Alla fine questo 3-1 fa male fino a un certo punto. Mentre il Barca è già qualificato agli ottavi, il Milan resta al secondo posto nel suo girone.
Per due giorni Galliani ha ricordato che senza Balotelli il Milan non sarebbe mai arrivato in Champions. Ma per affrontare il Barcellona Allegri decide di farne a meno, come all'andata.
È la scelta tecnica di un allenatore in bilico che non vuole rischiare puntando su un giocatore a secco da un mese e troppo incline all'ammonizione. Allegri imposta una partita ancor più difensiva di due settimane fa, coprendosi con quattro centrocampisti, affidando le operazioni offensive a Robinho e Kakà.
Martino punta sugli stessi undici di San Siro, ma questo Barcellona subito costringe i rossoneri in affanno. Adriano è imprendibile, Neymar e Messi sono un rebus e Sanchez sbuca ogni volta che ha un varco. Come al 22', quando per un pelo manca un cross di Adriano e poco dopo quasi approfitta di un pasticcio combinato da Abbiati e Mexes. Al 30' l'ingenuità è di Abate: si perde un taglio di Neymar e ostacola il brasiliano che non fa troppo per restare in piedi. Messi dal dischetto è implacabile mentre Galliani in tribuna è perplesso dal replay e dieci minuti più tardi resta invece basito dalla difesa rossonera. Abate e Muntari si dimenticano Busquets che raddoppia di testa sfruttando la punizione perfetta di Xavi. L'uno-due stordisce il Milan, ma non Kakà che con una delle sue percussioni semina Dani Alves e calcia un cross rasoterra deviato nella propria porta da Piquè.
È il momento per lanciare Balotelli al posto di un anonimo Robinho. E il numero 45 si fa subito notare con un destro parato da Valdes. È più incisivo Abbiati, che si esibisce in un paio di parate su Iniesta e Messi ed al 28' è graziato da Neymar. Non può nulla invece al 38' quando Messi lo supera dopo una triangolazione con Fabregas. La goleada è evitata.
06.11.2013
Calcio, nuova trovata di Blatter: "Voglio abolire gli spareggi"
Milano, 06 nov (TMNews) - Sepp Blatter contro gli spareggi. In un video pubblicato sul sito della Fifa, il numero uno del calcio mondiale ha spiegato la propria intenzione di modificare il meccanismo dei playoff per le qualificazioni ai Mondiali: "Bisogna fare in modo che alla fine dei gironi sia chiaro se si è qualificati o eliminati, senza ulteriori spareggi. Per le squadre eliminate è un vero dramma", le dichiarazioni del presidente della Fifa. "Gli spareggi - ha proseguito Blatter- sono una fonte di passione, emozione e dramma sportivo, le squadre sono eliminate dopo sole due partite. Penso sia un bene per la tv e per lo spettacolo, ma non per le Nazioni che vengono eliminate". Restano sei posti da assegnare per Brasile 2014: a fine novembre si svolgeranno i 4 spareggi europei, oltre a Nuova Zelanda-Messico e Uruguay-Giordania. Che siano gli ultimi della storia?
Dsp-Ral
06.11.2013
Tiger Woods golfista sul ponte sul Bosforo a Istanbul
Milano, 5 nov. (TMNews) - Un ponte che collega due continenti, Europa e Asia, diventa un campo da golf per un campione. Sono volate lontano le palline scagliate da Tiger Woods sullo stretto del Bosforo: il golfista, tornato ai successi sportivi dopo le travagliate vicende personali e sentimentali, si è esibito su un campo diverso dal solito a Istanbul. Arrivato in elicottero sul primo ponte strallato della città si è cimentato in qualche colpo da maestro a vantaggio dei fotografi e degli operatori: il vento forte ha creato qualche difficoltà, ma non ha fermato il golfista. L'obiettivo dell'iniziativa è promuovere il torneo di golf che si svolge a Belek, nel sud del Paese. Gli automobilisti turchi però non hanno gradito lo show, che ha costretto a bloccare la circolazione delle auto su parte del ponte e ha rallentato per un'ora il traffico già congestionato di una metropoli da 15 milioni di abitanti.
Mon/Pss
06.11.2013
La Juve di coppa sa solo pareggiare
Un rigore trasformato da Vidal ed il gol di Llorente non bastano. Il Real pareggia prima con CR7, poi va avanti con Bale ed è qualificato. Per Conte ora è dura
TORINO
Che occasione persa per la Juventus, contro un Real più «scafato» in campo internazionale. Cosi ne è scaturito un altro pareggio per i bianconeri: il terzo in quattro partite che li relega all'ultimo posto del girone. Ma ancora in grado di agguantare la qualificazione. Un regalo di Caceres ha cambiato una partita che sembrava in mano alla squadra di Conte. Anche se è stato un rigore di Vidal a dare il vantaggio alla Juventus, nel primo tempo la squadra di Conte ha meritato più del Real, che ha avuto uno o due spunti in fase offensiva, al contrario dei bianconeri che hanno attaccato con maggiore pericolosità costringendo Casillas a qualche miracolo.
Il fischiatissimo Ronaldo si è reso pericoloso solo una volta con un diagonale (fuori) dopo un bel contropiede. La squadra di Ancelotti ci è apparsa in difficoltà nella fase difensiva. Nella ripresa, un grave errore di Caceres, che ha regalato la palla agli spagnoli con un passaggio all'indietro, ha consentito a Ronaldo (su assist di Benzema) di andare a pareggiare e poi Xabi Alonso ha colpito una traversa.
Insomma, la Juventus che aveva messo sotto il Real, si è fatta inopinatamente raggiungere. E, dopo un doppio salvataggio della difesa madrilena, è arrivato il vantaggio spagnolo di Bale, imbeccato da Ronaldo. In un quarto d'ora i madrileni hanno ribaltato il risultato. Poi però Llorente ha riacciuffato il pareggio. Partita dalle grandi emozioni. Un pareggio, quello col Real Madrid, che rende quindi più difficile la corsa della Juventus per il passaggio del turno e evoca i rimpianti per la sconfitta dell'andata. La squadra di Conte aveva fatto una bella prestazione al Santiago Bernabeu, dove non era stata certo favorita dall'arbitraggio, tanto che Chiellini ha dovuto saltare la partita dello «Stadium». Anche stavolta la squadra di Conte ha giocato un buon primo tempo e poi ha ceduto con errori puerili nella ripresa.
I bianconeri sperano tuttavia di conquistare ancora la qualificazione contro Copenaghen e Galatasaray: ma il pareggio dello «Stadium» non li aiuterà molto visto che il successo dei danesi in casa sui turchi ha reso le cose ancora più difficili per il gruppo di Conte. Per Ancelotti, che ha lasciato in panchina Illarramundi, Isco e Di Maria, ricorrendo a Pepe (non Arbeloa) in difesa, un risultato così così, che non incrementerà il suo feeling con i tifosi madrileni. Ma che regala alle merengues il passaggio del turno già assicurato con due partite ancora da giocare. I gol. Al 40' un'incursione di Pogba è stata interrotta da un'entrata in scivolata da Varane: su suggerimemento del suo assistente, Webb ha indicato il dischetto e Vidal ha tirato imparabilmente sotto la traversa alla sinistra di Casillas. Nella ripresa il Real è partito in avanti ed al 7' un grave errore di Caceres (passaggio all'indietro) ha regalato la palla a Benzema che ha innescato Ronaldo (solo) sulla sinistra: l'asso portoghese è andato a battere Buffon per il gol numero 223 con la maglia del Real. Otto minuti dopo, poi, sempre CR7 è andato via sulla sinistra ed ha servito Bale che ha battuto di sinistro Buffon. La Juve ha avuto la forza di andare al pareggio al 20': traversone da destra di Caceres e colpo di testa vincente di Llorente.
FONTE: LArena.it