ANTEPRIMA VIRTUS LANCIANO-HELLAS VERONA
Trasferta ricca di insidie quella del prossimo turno infrassetimanale di Serie B; non c'è tempo per rammaricarsi del mancato sorpasso al LIVORNO in un'occasione praticamente unica Venerdì al 'Binti', tocca subito al LANCIANO una delle squadre più 'in palla' del momento insieme all'EMPOLI e a dimostrarlo sono i numeri che nel girone di ritorno vedono i rossoneri a quota 19 punti conquistati (+2 rispetto all'HELLAS) e sconfitti solo dal BRESCIA.
La compagine di GAUTIERI, vera e propria mina vagante del campionato, è andata a punti 11 volte sulle 15 gare giocate in casa ma a portato in cascina posta piena 'solo' in 4 occasioni, 36 le reti realizzate 44 quelle subite rispettivamente -8 e +20 rispetto al VERONA.
QUI LANCIANO
I rossoneri di GAUTIERI vengono da un periodo di forma invidiabile e dall'importante vittoria sfiorata ad EMPOLI dove sono stati raggiunti solamente nel finale.
In una squadra che basa sul collettivo la propria forza non macano certo le individualità a cominciare dal promettentissimo portiere 20enne LEALI già nel mirino di squadre di categoria superiore dopo la bella stagione in Abruzzo e continuando con capita MAMMARELLA il 'terzino goaleador' pericolosissimo nelle punizioni dal limite (non disponibile causa infortunio).
In mediana ecco l'ex PAGHERA ancora alla ricerca di sè stesso dopo i vari prestiti dalle 'Rondinelle' ed il quasi ex Danijel MARCETA prelevato dal VERONA in Slovenia e girato alla VIRTUS in comproprietà.
L'altro e ultimo ex lo si trova in attacco dove gli abruzzesi hanno tesserato Ilyas ZEYTULAEV, autore del gol salvezza di Busto Arsizio che salvò gli scaligeri dall'onta della C2, ormai da cinque stagioni; suo compagno di reparto Gianvito PLASMATI, esperto 'sportellatore' dell'area di rigore, che ha segnato una doppietta Sabato.
Convocati
Portieri: Vincenzo ARIDITA', Nicola LEALI
Difensori: Alberto ALMICI, Federico AMENTA, Antonio AQUILANTI, Danijel MARCETA, Daniele ROSANIA, Edoardo SCROSTA
Centrocampisti: Roberto D'AVERSA, Domenico DI CECCO, Nadir MINOTTI, Fabrizio PAGHERA, Gaetano VASTOLA, Alessandro VOLPE
Attaccanti: Tommaso CECCARELLI, Diego FALCINELLI, Luigi FALCONE, Antonio PICCOLO, Gianvito PLASMATI, Leonardo SPINAZZOLA, Manuel TURCHI
Probabile formazione
Out FOFANA per squalifica e MAMMARELLA per infortunio, mister GAUTIERI recupera AMENTA e TURCHI al centro dell'attacco potrebbe partire FALCINELLI al posto di PLASMATI. PICCOLO confermato sull'esterno destro.
4-3-3 con Leali; Almici, Aquilanti, Amenta, Scrosta; Vastola, D’Aversa, Volpe; Piccolo, Falcinelli, Turchi
QUI VERONA
COCCO e CARROZZA sono tornati a lavorare in gruppo da oggi ma l'esterno ex ATALANTA non è stato convocato, fuori anche LANER non ancora al meglio, HALLFREDSSON e BAČINOVIĆ chiamati dalle rispettive nazionali.
Fuori anche gli infortunati SGRIGNA e CRESPO.
Con la prima squadra anche il centrocampista ARZAMENDIA e l'attaccante DE VITA della Primavera pronti in caso di emergenza.
Convocati
Portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 33 Berardi.
Difensori: 3 Albertazzi, 14 Bianchetti, 29 Cacciatore, 5 Ceccarelli, 20 Maietta, 18 Moras, 30 Agostini.
Centrocampisti: 16 Nielsen, 19 Jorginho, 6 Martinho, 28 Arzamendia.
Attaccanti: 8 Cacia, 9 Ferrari, 21 Gomez, 7 Rivas, 23 Cocco, 26 De Vita.
Probabile formazione
HELLAS in emergenza in mediana senza i nazionali HALLFREDSSON e BACINOVIC e l'infortunato LANER. Rientra COCCO anche se non certo al meglio...
4-3-3 con Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini; Nielsen, Jorginho, Martinho; Gomez, Cacia, Rivas.
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27 Ottobre 2012 VERONA 2-0 LANCIANO: La sintesi della gara ed i commenti tecnici di D'AMICO |
DICONO
Mister MANDORLINI «Stiamo bene, pensiamo solo alla partita di martedì. Tutti gli altri discorsi non ci interessano. Non siamo in emergenza, abbiamo qualche problema, ci mancano alcuni giocatori ma non si può parlare di emergenza. Gautieri? E' un amico, è un bravo allenatore e sono stati bravi a dare continuità ai loro risultati. Mi pare che abbiano fatto 7-8 partite di fila, quello che fino adesso non è riuscito a noi» HellasVerona.it
ALTRE NEWS IN ALLEGATO
CORI RAZZISTI: 10.000 Euro di ammenda alla società scaligera per aver suoi sostenitori rivolto, nel corso della gara ad un calciatore avversario, ed al termine della stessa a tutta la squadra avversaria, cori costituenti espressione di discriminazione razziale; per avere inoltre, al 7° del secondo tempo, lanciato due bengala nel recinto di giuoco; entità della sanzione attenuata ex art. 13 comma 1 lettere a) e b) e comma 2 CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza..
Con un comunicato ufficiale l'HELLAS VERONA F.C ha annunciato ricorso... Boh... Per quanto riguarda gli ululati contro DUNCAN ed i bengala secondo me non c'è molto da fare se non prendere atto della tristissima reltà (e per fortuna che era la prima delle prossime giornate dedicate dalla Lega contro il razzismo nel calcio) per il resto molto dipenderà dal fatto se gli organi competenti riconosceranno nel gesto del pugno chiuso di LUCI una provocazione o meno...
CHE BRAVI GLI ALLIEVI DI PELLEGRINI! In finale al prestigioso torneo 'Città di Arco', dopo aver battuto i pari età della ROMA, Martedì se la vedranno con la LAZIO...
PATRÒN SETTI COLPITO ED EMOZIONATO DAL RECORD DI PRESENZE CONTRO IL LIVORNO SCRIVE:
Un esempio di stile e di bellezza. Verona e i nostri tifosi ieri sera mi hanno colpito al cuore. Meraviglioso vedere tanta gente allo stadio Bentegodi, splendido sentir cantare e sostenere la squadra per più di novanta minuti. Non lo dico oggi, perché si è toccato il record di pubblico stagionale. Certo, questo sì, è un dato oggettivo. Ma ciò che più mi ha impressionato è l'attaccamento ai nostri colori, alla nostra maglia, alla nostra fede. Bellissimo anche come nessun tifoso presente al Bentegodi abbia risposto a provocazioni fin troppo evidenti. Se qualcuno pensa che Verona debba ancora superare l'esame di maturità, è bene che una sera, come quella di ieri, venga al Bentegodi a respirare la realtà del mondo gialloblù. Mi permetto di fare i complimenti anche al mister e alla squadra, mi è piaciuto lo spirito con il quale si è affrontato l'impegno. La strada è ancora lunga e dobbiamo percorrerla tutti insieme, uniti come sempre, come stiamo facendo da mesi, al fianco dei nostri tifosi.
ORGOGLIOSA GARA DELLA PRIMAVERA DI PAVANEL in casa della capolista ATALANTA ma a 4 minuti dal 90° i padroni di casa passano in vantaggio e vincono!
Valentin Eysseric Bad Injury [St. Etienne Vs. Nice] | BBC Star Lee Nelson Invade the pitch and starts warming up with Manchester City |
IN BREVE A PIÉ PAGINA
RUGBY 6 NAZIONI: Prima vittoria azzurra contro l'IRLANDA nel prestigioso torneo! L'ITALIA chiude così al 4° posto assoluto con due successi dopo aver vinto all'esordio contro la FRANCIA...
VOLLEY FEMMINILE: Riuscito il trapianto di fegato alla sfortunata campionessa trevigiana ed ex nazionale ARZANELLO; Sara da segni di ripresa...
NAZIONALE: PRANDELLI 'apre' a TOTTI 'Se continua a giocare così mi costringerà a portarlo ai Mondiali!'
PREMIER LEAGUE: Tifoso si traveste da calciatore del MANCHESTER UNITED e per 20 minuti si 'scalda' con la squadra!
SERIE A: La LAZIO cade a Torino sotto la neve, vittoria della ROMA con gol di TOTTI che ora ha suuperato NORDAHL nei capocannonieri di Serie A di tutti i tempi, ma PIOLA è ancora lontano... Esposto del PESCARA contro l'arbitro MAZZOLENI che non avrebbe concesso un presunto rigore perchè 'Bisogna parlare bene in settimana!'
MONDIALI DI PATTINAGGIO: Carolina KOSTNER acciuffa l'argento in Canada!
SERIE A: Il MILAN liquida la pratica PALERMO con la doppietta di BALOTELLI ma i rossoneri non incantano (striscione a San Siro che recita 'Eleonora mi vuoi sposare?'), con i rosanero cade anche il PESCARA sul proprio campo ad opera del CHIEVO: Solo la matematica ormai non condanna siciliani ed abruzzesi. Torna alla vittoria il NAPOLI che mantiene il secondo posto con la doppietta di CAVANI (era a digiuno ormai da 7 gare!) ed il gol vincente di PANDEV contro una tignosa ATALANTA: Finisce 3 a 2 al 'San Paolo'. Successo della FIORENTINA al 'Franchi' per 3 a 2 contro il GENOA: I gigliati a 3 punti dalla zona Champions. SAMP-INTER rinviata per maltempo scatena polemiche... Nell'anticipo la JUVE supera il BOLOGNA e mantiene il +9 in classifica sui partenopei secondi. Buono anche il successo del CATANIA sull'UDINESE: Gli etnei vedono la possibilità di qualificarsi per l'Europa League.
POVERO CALCIO INSULTATO CON SALUTI NAZISTI DA UNA PARTE E COMUNISTI (AL 'BINTI') DALL'ALTRA! In Grecia un calciatore saluta come le SS salutavano il führer giustificandosi con un poco convincente 'Non conoscevo il significato di quel gesto': L'ignoranza è una gran brutta bestia...
LIGUE 1 FRANCIA: Fallo 'da galera' di EYSSERIC! CLEMENT rischia la carriera...
FORMULA 1 GP D'AUSTRALIA: Il diluvio a Melbourne fa interrompere le prime qualificazioni, ALONSO il più veloce! In gara le FERRARI partono benissimo ma alla fine la spunta la LOTUS di RAIKKONEN il più bravo nella gestione degli pneumatici ma le rosse sono lì e arrivano al secondo posto col pilota spagnolo ed al quarto con MASSA...
RASSEGNA STAMPA
Virtus Lanciano vs Hellas Verona
(32^ Giornata - 11^ di Ritorno) del Campionato Nazionale di SERIE Bwin 2012-2013 - in calendario martedì 19 marzo 2013
Stadio Comunale "Guido Biondi" di Lanciano - ore 20.45
I CONVOCATI DELLA VIRTUS LANCIANO
Portieri
Vincenzo ARIDITA'
Nicola LEALI
Difensori
Alberto ALMICI
Federico AMENTA
Antonio AQUILANTI
Danijel MARCETA
Daniele ROSANIA
Edoardo SCROSTA
Centrocampisti
Roberto D'AVERSA
Domenico DI CECCO
Nadir MINOTTI
Fabrizio PAGHERA
Gaetano VASTOLA
Alessandro VOLPE
Attaccanti
Tommaso CECCARELLI
Diego FALCINELLI
Luigi FALCONE
Antonio PICCOLO
Gianvito PLASMATI
Leonardo SPINAZZOLA
Manuel TURCHI
FONTE: VirtusLanciano.it
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
FONTE: TuttoB.com
lunedì, marzo 18th, 2013 | Posted by Daniele Andronaco
Virtus Lanciano-Verona, probabili formazioni e ultime dai campi
Un Lanciano sempre più sorprendente (una sola sconfitta nelle ultime undici) ospita il Verona terzo in classifica in una gara non così scontata come sarebbe stata ad inizio campionato. La squadra di Gautieri vuole consolidare la sua posizione tranquilla; quella di Mandorlini, dopo aver fallito il sorpasso al Livorno nello scontro diretto, vuole quantomeno restare in scia sperando in un passo falso della diretta concorrente per il secondo posto.
LANCIANO: Gautieri, con Fofana ancora squalificato e Mammarella non al meglio, recupera almeno Amenta e Turchi, pronti al ritorno da titolari dopo essere subentrati con l’Empoli. In attacco la punta centrale potrebbe essere Falcinelli e non Plasmati, con Piccolo confermato largo a destra.
VERONA: Gli impegni delle nazionali condizionano Mandorlini, che deve così rinunciare anche ad Hallfredsson e Bacinovic oltre che agli infortunati Sgrigna, Cocco, Crespo e Carrozza. Anche Laner non è al meglio: Martinho potrebbe quindi giocare a centrocampo, con Nielsen come altra mezzala.
Probabili formazioni:
Virtus Lanciano (4-3-3): Leali; Almici, Aquilanti, Amenta, Scrosta; Vastola, D’Aversa, Volpe; Piccolo, Falcinelli, Turchi. All.: Gautieri.
Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini; Nielsen, Jorginho, Martinho; Gomez, Cacia, Rivas. All.: Mandorlini.
FONTE: SerieBNews.com
19.03.2013
«Non penso più al Livorno Cacia e Gomez? Due buoni»
ANDREA MANDORLINI
Tanti piccoli grattacapi, poco tempo per prepararla, un avversario tosto. Vigilia strana. Equivoca. Non hai finito di pensare al Livorno e già parti per Lanciano. Aereo fino a Pescara, poi il pullman fino a destinazione. Le assenze? Tante. Due nazionali più Laner, Sgrigna, Crespo e Carrozza. Defezioni e qualche recupero, un centrocampo con gli uomini contati, qualche altro freno indesiderato. Andrea Mandorlini passa oltre, non è il momento di lamentarsi. A Lanciano l'aspetta l'amico Gautieri, suo giocatore all'Atalanta ma soprattutto condottiero di una squadra che nel 2013 viaggia a un ritmo indiavolato. Una marcia da promozione. Stretta di mano all'inizio e alla fine, magari quattro chiacchiere. Per il resto sarà battaglia aspra. «Con me - ricordava ieri il mister - Carmine ha segnato undici-dodici gol, anche decisivi. Sta facendo bene ora, la sua squadra gioca un buon calcio. Ci aspetta una gara dura».
Quella con il Livorno l'ha ripassata?
«Il Livorno non mi interessa più. Abbiamo giocato una buonissima gara, il mio pensiero è lo stesso di venerdì sera. Siamo concentrati solo sul Lanciano».
Una delle squadre più in forma del campionato...
«Si esprimono bene, questo è sicuro. Hanno raccolto una bella serie di risultati positivi. Ci saranno delle difficoltà, così come sarà con tante altre squadre».
Come sta fronteggiando questa difficoltà della squadra nel trovare il gol?
«Con molta serenità innanzitutto, anche nello specifico. Dei momenti li devi affrontare anche aspettando che passino, cercare di fare qualcosa in più. Ci proviamo sempre».
Davanti anche le scelte sono ristrette...
«Non abbiamo Sgrigna e Carozza, ma recuperiamo Cocco. Andrea viene con noi, questo è importante. E ci sono tutti gli altri. Guardiamo avanti. Abbiamo qualche problema, ma non siamo in emergenza. Esagerato definirla così».
Martinho come sta?
«Si è allenato una volta sola, ma là in mezzo non abbiamo tante altre soluzioni».
Nemmeno per il Livorno sarà facile, contro il Cesena...
«Non mi interessa del Livorno, penso solo alla partita col Lanciano. Il resto non ci deve riguardare».
Il periodo decisivo è già cominciato o è ancora presto?
«Aspettiamo ancora un po', da qui a fine marzo avremo partite importanti ma forse il momento determinante sarà dopo Pasqua. E dovremo arrivarci nelle migliori condizioni possibili».
Come si spiega la metamorfosi del Lanciano?
«Merito della fiducia che acquisisci coi risultati, è la continuità a darti il salto di qualità. Esattamente quello che per tanti motivi noi non siamo riusciti ad ottenere rispetto all'anno scorso».
Si aspettano sempre i gol di Cacia. Preoccupato?
«Ce ne sono tanti di attaccanti nella rosa, non c'è solo lui. Se le punte guadagnano più degli altri significa che sono più importanti, ma il discorso vale anche per Rivas, Gomez e compagnia. Cacia è anche arrabbiato in questo momento in cui le cose non gli riescono come vorrebbe, ma sbagliare ci sta. Anche Moras ha commesso un errore, è impossibile non sbagliare. Succede a tutti. Daniele ha avuto buone opportunità nelle partite scorse, magari qualcuna di meno col Livorno. Gli serve solo un po' di tranquillità, senza troppe responsabilità. Io parlo con lui, così come con Gomez. Sono due “buoni”, probabilmente per questo soffrono più di altri questa situazione. Devono pensare a rimanere sereni, le loro qualità verranno fuori».
Alessandro De Pietro
19.03.2013
L'Hellas da viaggio cerca la «tripletta» in casa del Lanciano
APPUNTAMENTO AL «BIONDI». Dopo i successi con Bari e Grosseto serve un risultato positivo. Il mister: «Niente alibi, ci sono assenze importanti ma non è emergenza. In questo momento dobbiamo dare continuità ai nostri risultati positivi»
Assenze sì, emergenza no. Tra infortuni e convocazioni in Nazionale l'Hellas affronta la trasferta di Lanciano senza giocatori importanti ma mister Mandorlini non cerca scuse. Sa che il turno infrasettimanale di questa sera può cambiare gli equilibri della serie B, non solo nei quartieri alti della classifica ma anche là, nelle retrovie, dove si lotta spalla a spalla per non retrocedere. In vista della volata finale non si può sbagliare. Il pareggio al Bentegodi con il Livorno ha lasciato l'amaro in bocca in casa gialloblù, anche per l'atteggiamento del Palazzo che, ancora una volta, ha rifilato una multa da diecimila euro al Verona e ha perdonato il pugno chiuso «provocatorio» di Andrea Luci al pubblico scaligero e l'indegna gazzara finale scatenata dai tesserati del club toscano che hanno deciso di festeggiare il punto strappato con i denti - non la vittoria in Champions League - sotto la Curva Sud con un contorno di gestacci incivili e offese. Va beh, in attesa del ricorso già presentato dal club di via Torricelli per l'ammenda, i tifosi dovranno accontentarsi ancora una volta di questa giustizia «due pesi, due misure»...
Meglio voltare pagina anche perchè la truppa di Mandorlini trova sul cammino verso la serie A una delle formazioni più in forma del momento. Dopo i problemi del girone d'andata, più che normali per una neopromossa, la squadra abruzzese ha cambiato marcia nel ritorno, ha già collezionato già 14 punti, viaggia al passo delle prime della classe. Un banco di prova importante per Maietta e compagni che dovranno scendere in campo senza l'apporto di Emil Hallfredsson e Armin Bacinovic, convocati dalla nazionale islandese e da quella slovena per la partita di qualificazione ai prossimi Mondiali che si giocherà a Lubiana. Ancora fuori Sgrigna e Carrozza, non sono partiti per Lanciano nemmeno Laner e Crespo che non hanno smaltito i problemi muscolari. Scelte obbligate per Mandorlini con Moras e Maietta davanti a Rafael, Cacciatore e Agostini sulle fasce, Jorginho davanti alla difesa con Nielsen da una parte e Martinho dall'altra. In avanti ancora un ballottaggio tra Ferrari e Cacia ma il bomber del Verona parte favorito con Gomez a sinistra e Rivas a destra. Tra i convocati anche Andrea Cocco e Michelangelo Albertazzi che partiranno dalla panchina. L'Hellas è partito ieri pomeriggio con un volo charter per Pescara, da lì ha raggiunto Lanciano in pullman.
Dopo la rifinitura Mandorlini ha chiamato venti giocatori, completano la rosa anche due ragazzi della Primavera come Arzamendia e De Vita. La gara è impegnativa ma l'Hellas cercherà di dare continuità alle ultime prestazioni in trasferta, dove ha raccolto due vittorie consecutive. In effetti funziona la squadra «da viaggio» che ha perso solo una gara su cinque - a Novara - ma ha pareggiato a Reggio Calabria e strappato tre punti a Spezia, Bari e Grosseto. Proprio con il Lanciano potrebbe arrivare una «tripletta» che rilancerebbe le ambizioni dei gialloblù in chiave promozione diretta in attesa di conoscere il risultato del Livorno che affronterà al Manuzzi il Cesena e del Sassuolo che dovrà vedersela con la Juve Stabia, anche se la capolista con un vantaggio tanto importante può iniziare a gestire le ultime energie. «Non penso alle altre partite, alle nostre avversarie. Tutti questi discorsi non m'interessano - ha concluso Mandorlini - pensiamo solo alla partita con il Lanciano, dobbiamo ritrovare la continuità di risultati, questo è quello che ci manca».
Luca Mantovani
19.03.2013
Brevi
LA GRANDE CORSA GLI ALLIEVI SFIDANO LA LAZIO NELLA FINALE DEL «BEPPE VIOLA» Saranno Hellas e Lazio ad affrontarsi oggi pomeriggio - inizio alle 15, diretta RaiSport - nella finalissima del Trofeo «Città di Arco Beppe Viola». Gialloblù e biancocelesti sono guadagnati il pass per il match decisivo (che sarà diretto dall'arbitro di Serie A Sebastiano Peruzzo di Schio) grazie ai successi su Roma e Napoli, che tornano a casa dopo un cammino comunque più che positivo nel torneo trentino per Allievi.
L'ARBITRO DELLA GARA «FISCHIA» CERVELLERA GLI ASSISTENTI SARANNO CITRO E FIORITO Sarà l'arbitro Angelo Cervellera della sezione di Taranto a dirigere la sfida di questa sera tra Lanciano e Verona per la trentaduesima giornata di Serie B in programma allo stadio Guido Biondi di Lanciano con inizio alle 20.45. Il direttore di gara pugliese sarà coadiuvato dagli assistenti Citro e Fiorito, il quarto uomo sarà Roca. Cervellera ha arbitrato l'Hellas nello scorso campionato a Pescara e con l'Albinoleffe.
CAMBIA IL PROGRAMMA LA SFIDA CON IL CESENA SI GIOCA IN ANTICIPO VENERDÌ 12 APRILE La Lega Serie B ha ufficializzato anticipi e posticipi dalla tredicesima alla sedicesima giornata di ritorno. Mercoledì 27 marzo Cesena-Padova ore 20.45. Venerdì 5 aprile Reggina-Bari ore 20.45. Lunedì 8 aprile Padova-Varese ore 20.45. Venerdì 12 aprile 2013 Grosseto-Empoli ore 19. Venerdì 12 aprile Cesena-Hellas ore 21. Mercoledì 17 aprile Livorno-Novara 20.45. Le gare di giovedì 28 marzo inizieranno alle ore 20.45.
VITA DA EX PIÙ VICINO IL RINNOVO DEL CONTRATTO TRA SARRI E L'EMPOLI L'Empoli e Maurizio Sarri vogliono il rinnovo contrattuale per la prossima stagione. L'ha confermato l'ex tecnico di Verona e Pescara duranta una conferenza stampa. Mister Sarri ha spiegato di aver avuto un colloquio con la dirigenza nel quale si è deciso di entrare nel vivo dei discorsi durante le prossime settimane, probabilmente dopo la Pasqua in modo da arrivare presto ad una probabile fumata bianca.
18.03.2013
Ancora undici tappe: continua la sfida tra Hellas e Livorno
SI VOLTA PAGINA. Dopo il pareggio con i toscani, si torna in campo per il turno infrasettimanale. Il Verona dovrà sfidare il Lanciano che ha già fatto 19 punti nel ritorno Paulinho e compagni vanno a Cesena Sempre più lontano il Sassuolo
Verona. Undici tappe, 33 punti in palio e due da prendere a chi ti sta davanti. C'è tempo e spazio, Verona-Livorno sarà una partita senza fine. Lontane le ultime spiagge, senza dimenticare che le esitazioni di Empoli e Varese non sono riuscite a far tramontare l'ipotesi di serie A diretta per le prime tre, senza passare dai playoff. Ci vogliono dieci punti fra la terza e la quarta, adesso ce ne sono sette. Il primo pensiero però è un altro. Basta meno di una vittoria per scalzare il Livorno da vice-Sassuolo, l'arrivo a pari punti privilegerebbe l'Hellas che col suo diretto avversario ha vinto e pareggiato. Se ne parlerà a bocce ferme, quindi non ora. Domani si riparte.
IL TRITTICO PREPASQUALE. Il Lanciano è in forma come poche, dall'inizio del ritorno ha perso solo col Brescia e raccolto 19 punti, due in più dell'Hellas. A settembre pareva una delle vittime designate alla retrocessione, adesso della serie B è una delle sorprese più frizzanti. Trasferta tosta, come quella del Livorno a casa di un Cesena partito malissimo ma risollevato dalla carica e la sagacia di Pierpaolo Bisoli, uno duro da mettere sotto. Contro lo stato di grazia del Lanciano dovrà cimentarsi domenica proprio il Livorno, di fronte a chi fra casa e trasferta fa poca differenza viste le vittorie di Varese e il pareggio di sabato ad Empoli. Pare più morbido l'impegno del Verona, al Bentegodi contro un Crotone reduce dalla batosta di Novara ma in grado di recente di strappare l'intera posta proprio a Livorno. Il giovedì prima di Pasqua dirà tanto. Perché l'Hellas è a Sassuolo dai dominatori del campionato, già battuti però all'andata dall'intuizione di Gomez. E perché il Livorno viaggerà verso Bari, certamente non la prima della classe ma comunque già capace di mettere in difficoltà chiunque, specie al San Nicola.
TRA PIANURA E MONTAGNA. Il fattore Bentegodi dovrà fare il suo dovere il 6 aprile, quando il Verona riceverà la Ternana. Le difficoltà? Parallele a quelle del Livorno, di scena in casa contro un'altra squadra di media classifica come l'Ascoli ma i marchigiani possono contare su un giovane bomber come Zaza che può sempre fare la differenza. Dopo quel giorno di partite al termine ne mancheranno appena sette, mezze finali e gare senza ritorno. Il Verona parte un giorno prima, venerdì 12 aprile sarà a Cesena contro Bisoli e l'ex D'Alessandro che ancora non potranno dichiararsi salvi. Un altro anticipo sotto i riflettori, chissà cosa succederà? Se però è dura per l'Hellas sarà durissima per il Livorno, perché quello di Varese non è terreno facile da conquistare contro chi ormai ha messo le radici nell'alta classifica e frequenta abitualmente i playoff. La giornata successiva, la numero 37 che cade di martedì 16, strizza decisamente l'occhio verso il Verona. Il Cittadella che entrerà al Bentegodi non è quello dell'andata, non ha più giocatori importanti persi a gennaio anche se conserverà presumibilmente la fame tipica di chi è abituato a lottare per sopravvivere. Scoglio ben più severo la sera del giorno dopo per il Livorno contro il Novara di Alfredo Aglietti, passato dalla zona-salvezza ad una voglia estrema di playoff.
IL RETTILINEO D'ARRIVO. Meno cinque. Quindici punti sul piatto. Andrea Mandorlini riceverà l'amico Alessandro Calori ed il suo Brescia contraddittorio, capace di grandi acuti e rovinose cadute. Chissà dove saranno in classifica le Rondinelle quel 20 aprile, molto probabilmente vicine ai primi posti visto l'andazzo di questi mesi in cui tutte le pretendenti agli spareggi-promozione si sono scambiate favori a ripetizione. Il discorso, anche se con toni diversi, vale anche per il Grosseto che ospiterà il Livorno. Un derby non si perde mai volentieri, ma se la classifica resta quella di adesso di speranze il Grosseto rischia di averne pochissime. Come capita sempre in questi casi, quelle in lotta per la salvezza decidono anche il destino delle prime. Meno quattro quando il Verona sarà ad Ascoli ed il Livorno in casa col Vicenza di Dal Canto e Bojinov. Meno tre il 4 maggio, con l'Hellas al Bentegodi contro forse la già retrocessa Pro Vercelli ed il Livorno nella vicina Umbria a far visita all'ostica Ternana. Meno due, quando Mandorlini andrà sul sintetico della Juve Stabia ed il Livorno aprirà le porte del suo stadio al Brescia prima di chiudere a Modena contro un Sassuolo a quel punto già in serie A. L'Hellas nel frattempo dovrà battere l'Empoli di Maurizio Sarri. Il 18 maggio tante verità saranno già scritte, quando imbocchi 'ultima curva pesano soprattutto le motivazioni. Sarà una volata infinita, a partire da domani.
Alessandro De Pietro
17.03.2013
Cori razzisti, ammenda di 10mila euro all’Hellas
VERONA. Ammende a Verona (10.000 euro) e Brescia (7.000 euro) per cori razzisti. Lo ha deciso il giudice di serie B Emilio Battaglia a proposito delle gare valide per la 10a giornata di ritorno della serie B. Ammenda di 7.000 euro anche al Padova «per avere suoi sostenitori, prima dell’inizio della gara, intonato un coro costituente espressione di discriminazione territoriale». Infine, ammenda all’Empoli (1.000 euro).
Tra i calciatori, squalifica di due gare per Murolo (Juve Stabia), di una gara per Duncan (Livorno), Bardi (Novara), Bianchi (Sassuolo), Botta (Ternana), Legati (Padova), Mbakogu (Juve Stabia), Perna (Modena), Seferovic (Novara), Zecchin (Varese). Tra i dirigenti, un turno a Bini (Livorno).
17.03.2013
Alla faccia del fair play play.
Alla faccia del fair play play. Macchè ricordo di Pier Mario Morosini, segnali distensivi tra le due società, lo spettacolo del bel calcio. Anche al Bentegodi i toscani hanno dimostrato non solo di meritare la promozione in A perchè sono una buona squadra ma anche di essere grandi attori nel gioco della provocazione. Nella gara d'andata avevano giocato sporco dopo le dichiarazioni di mister Mandorlini e i cori di dieci tifosi contro l'ex giocatore del Livorno morto in campo a Pescara. Nel big match del ritorno sono caduti tutti gli alibi - Mandorlini ha presentato la partita come un educando potrebbe fare definendo il Livorno «la squadra rivelazione del campionato» e i ventimila tifosi hanno solo tifato Hellas - e così Luci e compagni hanno deciso di giocare tutte le carte della provocazione durante la partita. D'altronde loro sono i buoni, i gialloblù cattivi per definizione, vuoi vedere che il Palazzo, i politici, gli arbitri, i benpensanti ci cascano un'altra volta.
GIOCO DURO. Primo obiettivo: le gambe dei gialloblù. Interventi cattivi, dal primo all'ultimo minuto, soprattutto sui giocatori più pericolosi. Anche perchè l'arbitro Tommasi di Bassano - quello che regalò alla Sampdoria il rigore nei play off con il Sassuolo - lascia correre e si gira dall'altra parte. Andate a rivedere gli interventi da dietro di Belingheri, Salviato e Dionisi, falli cattivi che andrebbero sanzionati con un giallo, come dice il regolamento.
IL PUGNO CHIUSO. Ma come? Tutto questo non funziona? Nonostante i falli e l'arbitro compiacente i gialloblù sono ancora lì, a combattere? Ma come i tifosi sono ancora lì a incitare l'Hellas? A sostenere i ragazzi in gialloblù? Allora si passa alla fase due, alla provocazione plateale. Andrea Luci, il capitano degli amaranto - quello che aveva detto «Il Verona andrebbe radiato» - viene sostituito dopo una prestazione non certo esaltante e cosa fa? Mostra il pugno chiuso al pubblico del Bentegodi, alla Curva dell'Hellas. Perché? Perchè ancora una volta la politica entra negli stadi? Perchè questi novelli Lucarelli - che Lucarelli non sono - devono aizzare la folla, provocare, offendere senza essere puniti? Forse perchè i messaggi che arrivano da sinistra non sono uguali a quelli di destra?
LA RISSA FINALE. Il Verona resiste, va all'attacco, sfiora il vantaggio. Alla fine è solo uno a uno. Il Livorno fa festa come se avesse vinto la Champions League. E dove fanno il «cerchio magico»? Proprio a due passi dalla Curva del Verona, tutelati dalla terna arbitrale che prende la via dello spogliatoio lasciando i toscani in campo e dall'ispettore federale che non si rende conto dei gestacci di Dionisi e del massaggiatore del Livorno contro la Curva e gli spettatori della Tribuna Est. Solo quando Maietta si avventa sugli avversari e chiede a Paulinho e soci di rispettare il pubblico del Bentegodi l'ispettore si rende conto che la situazione sta degenerando
SETTI IN CAMPO. No, così non va. Anche il presidente del Verona, Maurizio Setti, ha deciso di scendere in campo. «Un esempio di stile e di bellezza - ha scritto il patron in un comunicato ufficiale - Verona e i nostri tifosi mi hanno colpito al cuore. Non lo dico oggi, perché si è toccato il record di pubblico stagionale. Ma ciò che più mi ha impressionato è l'attaccamento ai nostri colori, alla nostra maglia, alla nostra fede. Bellissimo anche come nessun tifoso presente al Bentegodi abbia risposto a provocazioni fin troppo evidenti. Se qualcuno pensa che Verona debba ancora superare l'esame di maturità, è bene che una sera, come quella di venerdì, venga al Bentegodi a respirare la realtà del mondo gialloblù. Faccio i complimenti al mister e alla squadra, mi è piaciuto lo spirito con il quale si è affrontato l'impegno. La strada è ancora lunga e dobbiamo percorrerla tutti insieme, uniti come sempre, al fianco dei nostri tifosi».
Luca Mantovani
17.03.2013
Il Sassuolo vede già la A Affonda in casa il Padova
Vola il Sassuolo. Gli emiliani approfittano del pareggio tra Verona e Livorno per aumentare il vantaggio sulle diretti inseguitrici e portarsi a +11 sui labronici e a +13 sugli scaligeri. La serie A è sempre più vicina, anche se contro il Cittadella non è stato facile per la formazione di Di Francesco che ha fatto proprio il match realizzando nella ripresa con Boakye un penalty contestato dagli avversari. Dietro, però, non corre nessuno con Empoli, Varese, Brescia e Juve Stabia che non vanno oltre un pari e il Padova che addirittura cede in casa contro la penultima Pro Vercelli. Ai toscani non basta una doppietta di Ciccio Tavano: contro il Lanciano, che si conferma una delle più in forma del torneo, la formazione di Sarri si scontra con una squadra solida che risponde all'ex livornese con la doppietta di Plasmati. Il Varese non va oltre lo zero a zero a La Spezia, ma recrimina con Ebagua per essersi fatto respingere da Guarna un penalty concesso all'89'.
Le rondinelle, invece, impegnate in casa con il Bari, sono costrette ad inseguire i pugliesi che erano passati in vantaggio nel primo tempo con Ghezzal: ci ha pensato Corvia a rimettere le cose a posto. Le vespe giocano una sfida difficile contro l'Ascoli, riescono nel finale a passare in vantaggio con Murolo (che sotto la maglia espone la scritta «Gesù ti amo»), ma si fanno raggiungere dai bianconeri a segno con il solito Zaza, che con 18 reti raggiunge in vetta alla classifica cannonieri Sansovini. Il Novara, da parte sua, si proietta con prepotenza verso la zona play off dopo un avvio di torneo stentato. La squadra di Alfredo Aglietti ha chiuso la pratica Crotone in 44' segnando quattro reti e tornando alla vittoria dopo tre pari consecutivi e inanellando il settimo risultato utile di fila. Il Vicenza cade in casa e compromette il proposito di risalita verso una zona di classifica più tranquilla: il ternano Litteri segna la rete della vittoria per la squadra di Mimmo Toscano. Colpi di coda per Pro Vercelli e Grosseto. I piemontesi hanno espugnato il campo del Padova, il Grosseto conferma di non volersi dare per vinto ed è tornato alla vittoria superando il Modena per due azero.
S.A.
FONTE: LArena.it
Lanciano-Hellas Verona: 20 convocati
Postata il 18/03/2013 alle ore 14:52
Sono 3 portieri, 7 difensori, 4 centrocampisti e 6 attaccanti i gialloblù disponibili per la 32a giornata in programma martedì
SANDRA' - Dopo la rifinitura, l'allenatore gialloblù Andrea Mandorlini ha convocato 20 giocatori per la sfida contro il Lanciano, in programma martedì 19 marzo (ore 20.45) e valida per la 32a giornata del campionato Serie bwin. Non ci sono gli infortunati Sgrigna, Carrozza, Crespo e Laner. Mentre sono indisponibili Bacinovic e Hallfredsson perché convocati dalle rispettive nazionali. Convocati i Primavera, Pasquale De Vita e Arzamendia.
Ecco, di seguito, l'elenco completo dei convocati.
Portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 33 Berardi.
Difensori: 3 Albertazzi, 14 Bianchetti, 29 Cacciatore, 5 Ceccarelli, 20 Maietta, 18 Moras, 30 Agostini.
Centrocampisti: 16 Nielsen, 19 Jorginho, 6 Martinho, 28 Arzamendia.
Attaccanti: 8 Cacia, 9 Ferrari, 21 Gomez, 7 Rivas, 23 Cocco, 26 De Vita.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Vogliamo continuità di risultati" / VIDEO
Postata il 18/03/2013 alle ore 14:46
SANDRA' - Segui su hellasverona.it l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù alla vigilia della sfida contro il Lanciano: "Stiamo bene, pensiamo solo alla partita di martedì. Tutti gli altri discorsi non ci interessano. Non siamo in emergenza, abbiamo qualche problema, ci mancano alcuni giocatori ma non si può parlare di emergenza. Gautieri? E' un amico, è un bravo allenatore e sono stati bravi a dare continuità ai loro risultati. Mi pare che abbiano fatto 7-8 partite di fila, quello che fino adesso non è riuscito a noi".
Ufficio Stampa
Sandrà: Cocco e Carrozza con il gruppo
Postata il 17/03/2013 alle ore 20:01
L'attaccante e l'esterno si sono allenati insieme ai compagni. Nuovi accertamenti diagnostici per Laner: la situazione del centrocampista verrà valutata dopo la rifinitura di lunedì
SANDRA' - Allenamento pomeridiano per i gialloblù. La squadra, agli ordini di Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche a reparti e partita. Cocco si è allenato insieme ai compagni, anche Carrozza ha svolto l'intera seduta partecipando anche alle esercitazioni tattiche e alla partita. Laner: nella serata di domenica il centrocampista sosterrà ulteriori accertamenti diagnostici, nella mattinata di lunedì verrà presa una decisione definitiva sulla sua possibile partecipazione alla trasferta di Lanciano. Lunedì mattina la rifinitura a porte chiuse.
IL PROGRAMMA
Lunedì (a porte chiuse): seduta mattutina (ore 11).
Martedì: Virtus Lanciano-Hellas Verona (ore 20.45).
Ufficio Stampa
Comunicato - Ricorso ammenda
Postata il 17/03/2013 alle ore 19:45
VERONA - In riferimento all'ammenda stabilita quest'oggi dal Giudice Sportivo, Emilio Battaglia, per "aver suoi sostenitori rivolto, nel corso della gara ad un calciatore avversario, ed al termine della stessa a tutta la squadra avversaria, cori costituenti espressione di discriminazione razziale; per avere inoltre, al 7° del secondo tempo, lanciato due bengala nel recinto di giuoco; entità della sanzione attenuata ex art. 13 comma 1 lettere a) e b) e comma 2 CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza", la società Hellas Verona F.C. presenterà ricorso presso gli organi competenti.
Ufficio Stampa
Che capolavoro! Gli Allievi in finale ad Arco
Postata il 17/03/2013 alle ore 13:52
Grande prova dei gialloblù di Pellegrini: battuta la Roma 7-6 dopo i calci di rigore, straordinario Nervo che ne para due. Al 90' era finita 3-3: martedì c'è la Lazio
MORI - Che grande impresa per gli Allievi gialloblù. Martedì sarà finale contro la Lazio per aggiudicarsi il "Trofeo Beppe Viola - Città di Arco". In semifinale la squadra di Pellegrini (nella foto) ha battuto la Roma ai calci di rigore, dopo aver dilapidato nei 90' il vantaggio di 3-1. Gialloblù in svantaggio dopo pochi minuti (bravo Musto a deviare in rete per i giallorossi), poi Ronconi, Birlea e Speri si mettono in moto e permettono di chiudere avanti il primo tempo per 2-1 (Birlea e Speri). Nella ripresa sembra tutto facile dopo il tris firmato da Ronconi, ma è un'illusione e la Roma riesce a rimontare. Ai rigori è superlativo Nervo che riesce a pararne due e ci permette di volare in finale. L'appuntamento è per martedì ad Arco alle ore 15 contro la Lazio (che nell'altra semifinale ha regolato il Napoli).
HELLAS VERONA-ROMA 7-6 dopo i calci di rigore (3-3 al 90')
Marcatori: 21' pt Musto, 26' pt Birlea, 31' pt Speri, 17' st Ronconi, 26' st Montesi, 35' st Taviani.
Sequenza rigori: Lopriore gol; Adamo gol; Menolli gol; Taviani gol; Sall gol; Verde gol; Birlea parato; Masciangelo parato; Speri gol; Mantovani parato.
HELLAS VERONA: Nervo, Cortese, Lopriore,Sall, Contri, Rossi, Ronconi (dal 38' st Maiorana), Menolli, Fares (dal 31' st Spadaro), Speri, Birlea.
A disposizione: Pancera, Quintarelli, Miron, Oliboni, Cacciatori, Abbagnato, Cristanini.
Allenatore: Pellegrini D.
ROMA: Marchegiani, Selvaggio (dal 1' st Capanna), Masciangelo, Adamo, Mantovani, Montesi, D'Antoni (dal 34' st Trani), Shahinas (dal 1' st Damiani), Musto (dal 40' st Bordi), Verde, De Santis (dal 22' st Taviani).
A disposizione: Romano, Montefalcone, Utzeri, Duro.
Allenatore: Tovaglieri.
Ufficio Stampa
La lettera del presidente Maurizio Setti
Postata il 16/03/2013 alle ore 17:01
Un esempio di stile e di bellezza. Verona e i nostri tifosi ieri sera mi hanno colpito al cuore. Meraviglioso vedere tanta gente allo stadio Bentegodi, splendido sentir cantare e sostenere la squadra per più di novanta minuti. Non lo dico oggi, perché si è toccato il record di pubblico stagionale. Certo, questo sì, è un dato oggettivo. Ma ciò che più mi ha impressionato è l'attaccamento ai nostri colori, alla nostra maglia, alla nostra fede. Bellissimo anche come nessun tifoso presente al Bentegodi abbia risposto a provocazioni fin troppo evidenti. Se qualcuno pensa che Verona debba ancora superare l'esame di maturità, è bene che una sera, come quella di ieri, venga al Bentegodi a respirare la realtà del mondo gialloblù. Mi permetto di fare i complimenti anche al mister e alla squadra, mi è piaciuto lo spirito con il quale si è affrontato l'impegno. La strada è ancora lunga e dobbiamo percorrerla tutti insieme, uniti come sempre, come stiamo facendo da mesi, al fianco dei nostri tifosi.
Maurizio Setti
Primavera, sconfitta di misura con l'Atalanta
Postata il 16/03/2013 alle ore 13:47
La squadra di Pavanel gioca una grande partita a Zingonia, mettendo in difficoltà la prima della classe, ma quando il pari sembra cosa fatta i nerazzurri passano con Palma
ZINGONIA - La Primavera di Pavanel si arrendere all'Atalanta. I gialloblù vengono sconfitti 1-0, ma giocano una grande partita reggendo il confronto contro i primi della classe. L'Hellas crea anche i presupposti per portarsi in vantaggio ma non trova il colpo vincente. Quando la partita sembra indirizzata verso un giusto pareggio i padroni di casa, complice una disattenzione difensiva, vanno in vantaggio con Palma, abile a deviare in rete la punizione di Milesi.
ATALANTA-HELLAS VERONA 1-0
Marcatore: 41' st Palma.
Primo Tempo
1' Iniziata
4' Conclusione centrale di Palma
10' Cais si libera sul filo del fuorigioco ma colpisce male e Sluga para
15' Tiro dal limite di De Vita, parato
18' Villanova si gira in area ma calcia a lato da posizione favorevole
22' Alba a giro dai 20 metri impensierisce Mora
27' Dubbio in area atalantina, Speziale tira, il portiere respinge e la palla finisce a Calandra che cade dopo un contrasto con un difensore, sembrava rigore
35' Conclusione dalla lunghissima di stanza di Arzamendia, niente di fatto
41' Ripartenza veloce dei gialloblù con De Vita che serve Alba, il suo tiro viene deviato in angolo
50' Terminata la prima frazione
Secondo Tempo
1' Ripresa la sfida di Zingonia
14' Cross al centro dove svetta Cais, fuori
19' Sluga risponde da campione sul tocco ravvicinato di Milesi
25' Verdun calcia da lontano, facile per Mora
41' GOL Punizione di Milesi e Palma da pochi passi indirizza in rete
47' Termina la partita
ATALANTA (3-5-2): Mora; Redolfi, Caldara (dal 20' st Barlocco), Milesi; Conti, Gagliardini, Palma, Tonsi, Nava; Villanova (dal 39' pt Varano), Cais (dal 34' st Oikonomidis).
A disposizione: Montrucchio, D'Amico, Mologni.
All.: Bonacina.
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Sluga; Huston, Sundas, Varricchio, Ceccarelli; Ballarini, Arzamendia; Calandra (dal 42' st Formigoni), De Vita (dal 10' st Mazzocchi), Alba (dal 23' st Verdun); Speziale.
A disposizione: Coffani, Belfanti, Guzzo, Matias, Bertasini, Calvetti.
All.: Pavanel.
Arbitro: Pagliardini di Arezzo.
NOTE. Ammonito: Milesi, Sundas, Varricchio, Arzamendia, Sluga.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
RUGBY 6 NAZIONI: Prima vittoria azzurra contro l'IRLANDA nel prestigioso torneo! L'ITALIA chiude così al 4° posto assoluto con due successi dopo aver vinto all'esordio contro la FRANCIA...
VOLLEY FEMMINILE: Riuscito il trapianto di fegato alla sfortunata campionessa trevigiana ed ex nazionale ARZANELLO; Sara da segni di ripresa...
NAZIONALE: PRANDELLI 'apre' a TOTTI 'Se continua a giocare così mi costringerà a portarlo ai Mondiali!'
PREMIER LEAGUE: Tifoso si traveste da calciatore del MANCHESTER UNITED e per 20 minuti si 'scalda' con la squadra!
SERIE A: La LAZIO cade a Torino sotto la neve, vittoria della ROMA con gol di TOTTI che ora ha suuperato NORDAHL nei capocannonieri di Serie A di tutti i tempi, ma PIOLA è ancora lontano... Esposto del PESCARA contro l'arbitro MAZZOLENI che non avrebbe concesso un presunto rigore perchè 'Bisogna parlare bene in settimana!'
MONDIALI DI PATTINAGGIO: Carolina KOSTNER acciuffa l'argento in Canada!
SERIE A: Il MILAN liquida la pratica PALERMO con la doppietta di BALOTELLI ma i rossoneri non incantano (striscione a San Siro che recita 'Eleonora mi vuoi sposare?'), con i rosanero cade anche il PESCARA sul proprio campo ad opera del CHIEVO: Solo la matematica ormai non condanna siciliani ed abruzzesi. Torna alla vittoria il NAPOLI che mantiene il secondo posto con la doppietta di CAVANI (era a digiuno ormai da 7 gare!) ed il gol vincente di PANDEV contro una tignosa ATALANTA: Finisce 3 a 2 al 'San Paolo'. Successo della FIORENTINA al 'Franchi' per 3 a 2 contro il GENOA: I gigliati a 3 punti dalla zona Champions. SAMP-INTER rinviata per maltempo scatena polemiche... Nell'anticipo la JUVE supera il BOLOGNA e mantiene il +9 in classifica sui partenopei secondi. Buono anche il successo del CATANIA sull'UDINESE: Gli etnei vedono la possibilità di qualificarsi per l'Europa League.
POVERO CALCIO INSULTATO CON SALUTI NAZISTI DA UNA PARTE E COMUNISTI (AL 'BINTI') DALL'ALTRA! In Grecia un calciatore saluta come le SS salutavano il führer giustificandosi con un poco convincente 'Non conoscevo il significato di quel gesto': L'ignoranza è una gran brutta bestia...
LIGUE 1 FRANCIA: Fallo 'da galera' di EYSSERIC! CLEMENT rischia la carriera...
FORMULA 1 GP D'AUSTRALIA: Il diluvio a Melbourne fa interrompere le prime qualificazioni, ALONSO il più veloce! In gara le FERRARI partono benissimo ma alla fine la spunta la LOTUS di RAIKKONEN il più bravo nella gestione degli pneumatici ma le rosse sono lì e arrivano al secondo posto col pilota spagnolo ed al quarto con MASSA...
RUGBY, SEI NAZIONI: L'ITALIA BATTE ALL'OLIMPICO L'IRLANDA 22-15 -FOTO
Sabato 16 Marzo 2013 - 17:35
ROMA - Vittoria per l'Italia nell'ultimo match del sei nazioni. L'Italia ha battuto l'Irlanda 22-15 nell'ultima partita del Sei Nazioni di Rugby 2013 giocata allo Stadio Olimpico di Roma.
Gli azzurri chiudono così il torneo con 2 vittorie, dopo quella conquistata sempre all'Olimpico contro la Francia.
LA PARTITA L'Irlanda chiude il primo tempo con il secondo piazzato di Jackson, che manda le squadre al riposo sul 9-6. La ripresa si apre con l'ennesima sbavatura dei verdi. L'Italia ne approfitta imbastendo la lunga serie offensiva coronata dalla meta al 48'. Venditti guadagna l'ultimo metro decisivo e schiaccia l'ovale, Orquera completa l'opera con la trasformazione: 16-6. L'entusiasmo dell'Olimpico viene raffreddato subito dal cartellino giallo che al 53' viene sventolato a Parisse. Con un uomo in meno, l'Italia subisce 3 piazzati di Jackson in 10 minuti e al 63' lo score è 16-15. Gli azzurri provano a ripartire mentre 80.000 spettatori applaudono il commosso Lo Cicero, che esce dal campo chiudendo la carriera in Nazionale dopo la 103esima presenza. Il rientro di Parisse ridà equilibrio e lucidità alla Nazionale, che al 69' torna a farsi vedere in avanti. È abbastanza per offrire a Orquera una preziosa opportunità al 70': mira perfetta, 19-15. Il traguardo è vicino e viene tagliato all'80' con il quinto piazzato del numero 10. Game over, l'Italia chiude alla grande.
SI FINGE CALCIATORE DEL MANCHESTER CITY E SI SCALDA PER 20 MIN IN CAMPO -FOTO/VIDEO
Domenica 17 Marzo 2013 - 19:24
LIVERPOOL - Il match in programma era quello tra Everton e Manchester City: un fantasioso tifoso ha avuto la brillante idea di entrare in campo, senza farsi vedere da nessuno, e con disinvoltura ha finto di essere un calciatore del Manchester City, mischiandosi ai giocatori. In pochi si sono accorti che non era un loro compagno. Moltissimo stupore quando tutti si sono accorti che si trattava di Lee Nelson, noto comico inglese, forse desideroso di farsi pubblicità. Ma questa 'bravata' gli è costata molto cara: è stato allontanato dagli steward ed è stato arrestato dallla polizia
SARA ANZANELLO, RIUSCITA L'OPERAZIONE AL FEGATO. "DÀ SEGNI DI RIPRESA" -FOTO
Lunedì 18 Marzo 2013 - 18:21
TREVISO - Il trapianto di fegato è chirurgicamente riuscito: lo dicono i medici che hanno in cura la campionessa trevigiana del volley Sara Anzanello. ora non resta che aspettare per capire se la pallavolista riuscirà a superare questa dura prova. Le notizie che arrivano dalla clinica milanese nella quale Sara è ricoverata, intanto, sembrano far sperare per il meglio.
"Le prime 48 ore post-trapianto sono trascorse secondo le migliori aspettative e ci sono segni di ripresa incoraggianti". Recita così il bollettino medico diramato oggi che prosegue: "I medici, entro le prossime 48 ore, potranno eseguire una valutazione più approfondita. La prognosi è tuttora riservata".
Dita incrociate, dunque, per Sara. La campionessa del mondo 2002 da mercoledì è ricoverata a Milano per una forma acuta di epatite: per salvarsi è stata sottoposta d’urgenza ad un trapianto di fegato. La forte centrale originaria di Ponte di Piave, attualmente in forza all'Azerrail Baku, in Azerbaijan, martedì si era sentita male all'improvviso. È stata dapprima ricoverata all’ospedale della capitale Baku, quindi trasportata in Italia.
PRANDELLI ELOGIA TOTTI: "SE GIOCA COSÌ, LO PORTO AI MONDIALI" -FOTO
Lunedì 18 Marzo 2013 - 15:36
FIRENZE - Totti ai Mondiali? Se continua a giocare così, perché no. Lo ha detto il ct della Nazionale Cesare Prandelli, a Coverciano in conferenza stampa. «Mi hanno sorpreso positivamente le dichiarazioni di Mazzone sul capitano della Roma - ha spiegato Prandelli - Premesso che adesso preferisco pensare a chiamare un ragazzo di 20 anni, per Totti comunque è un discorso completamente diverso». Insomma, come fu per Di Natale per Euro 2012, se Totti manterrà forma e motivazioni dell'attuale stagione, «saremo obbligati a tenerlo in considerazione un mese prima dell'inizio dei Mondiali, se naturalmente - ha concluso sorridendo - riusciremo a qualificarci».
Porte aperte anche per Pazzini («non lo dimentico, così come Gilardino, ha ottime qualità, valuteremo convocazione dopo convocazione»), e lo stesso vale per Cassano. «Antonio è stato straordinario nell'ultima gara di Europa League, non devo fare nessun appello, come ho fatto già con Di Natale, tengo in considerazioni tutti e se dico certe cose è perchè ci credo e le penso».
PRANDELLI NON GIUSTIFICA CONTE «Conte è esasperato e vorrebbe andare a lavorare all'estero? In effetti questo clima non piace neanche a me, lui ha ragione davanti a certi atteggiamenti esasperati e violenti, però tutti noi dobbiamo dare un contributo per migliorare questo clima, con i nostri comportamenti: il calcio regala emozioni ma c'è una linea sottile tra l'esultare e il rispetto verso i tifosi e gli avversari». Così Cesare Prandelli commenta il recente sfogo del tecnico Juve, dopo la partita vinta con il Bologna.
«Noi siamo i primi ad essere responsabili del nostro comportamento - ha continuato il ct azzurro, nel primo giorno di ritiro a Coverciano - Se ci sono delle provocazioni, si deve reagire ma in modo sempre educato. Quando dico queste cose, non mi riferisco in particolare a Conte, il mio è un discorso in generale». In passato lo stesso Prandelli aveva dichiarato di voler un giorno andare a lavorare all'estero.
«Sarebbe un'esperienza importante - ha ammesso - anche perchè, sentendo molti miei colleghi che lavorano fuori, ci occuperemmo soltanto del nostro lavoro senza rispondere a questo tipo di problematiche. Quindi Conte ha ragione, uno può pensare di andar via, anche per un discorso di dignità, però, ripeto, adesso più che mai è il momento di dare tutti un contributo».
PESCARA CONTRO L'ARBITRO, ESPOSTO ALLA FIGC: "FRASE GRAVISSIMA DI MAZZOLENI"
Domenica 17 Marzo 2013 - 18:29
PESCARA - «Abbiamo fatto un esposto alla procura federale per quello che mi ha detto l'arbitro Mazzoleni tra il primo e il secondo tempo». Lo ha annunciato il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, dopo il match perso in casa contro il Chievo. Il n.1 del club abruzzese denuncia un presunto episodio avvenuto nell'intervallo della partita.
«È stata un'uscita poco felice -spiega Sebastiani ai microfoni di Sky-. Ho chiesto il motivo per il quale non ci aveva concesso il rigore, lui ha detto che non se l'era sentita e che bisogna parlare bene in settimana». Il motivo, secondo Sebastiani, sarebbero alcune dichiarazioni nei giorni prima della partita. «Io in settimana ho detto che probabilmente nelle ultime due partite siamo stati un pò penalizzati dagli arbitraggi. Non cerchiamo alibi e se abbiamo questa situazione in classifica lo meritiamo. Ma se c'è qualcosa bisogna darcelo», dice ancora alludendo alle situazioni in campo. «Testimoni? Eravamo in 20, figuriamoci. Gli ispettori federali erano presenti e hanno raccolto la denuncia. A mio avviso è gravissimo, bastava dire 'non ho vistò. Non c'era bisogno di rimarcare. È una frase pesantissima. E pensare che proprio ieri avevo detto che è uno dei migliori arbitri e che ero sereno. Evidentemente -conclude- non lo era lui»
LA ROMA VINCE CONTRO IL PARMA 2-0, TOTTI SUPERA NORDAHL -FOTO/VIDEO/PAGELLE
Lunedì 18 Marzo 2013 - 08:07 di Francesco Balzani
ROMA - L’aggancio è servito e - secondo Totti - «scontato». La Roma di Andreazzoli mette in banca il 5° risultato utile su sei partite, la terza vittoria di fila all’Olimpico che permette di riprendere la Lazio al quinto posto, in attesa di Samp-Inter. Facendo due calcoli con questa media punti (2,10) da inizio stagione sarebbe seconda a quota 60. «Ma sono sorpreso anche io. Non sto capendo bene cosa sto facendo - ha detto Andreazzoli - Sono molto soddisfatto, abbiamo fatto un grosso passo in avanti, abbiamo trovato continuità».
Il tecnico ha proposto una Roma nuova ancora senza Osvaldo, con Perrotta trequartista e con il miglior Tachtsidis della stagione al fianco di De Rossi (ieri 300 in A con la Roma). «Volevo mettere in campo più qualità possibile», la spiegazione di Aurelio. Ne è uscita fuori una squadra che ha creato tanto (e raccolto poco) nel primo tempo e che nella ripresa ha rischiato di essere raggiunta. Poi ci ha pensato Francesco, che all’Olimpico è come il Papa. «Con lui è tutto più facile», ride Andreazzoli. Gol numero 226, secondo posto tra i cannonieri di sempre in solitaria, 18° rete al Parma e aggancio a Rivera come presenze in A: «Sono felice di aver superato Nordahl, ora il mio obbiettivo è Piola (274 gol, ndr) oltre all’Europa. L’aggancio alla Lazio? Gli avevamo dato il vantaggio, era scontato che prima o poi li riprendevamo. Il traguardo principale è entrare fra le prime 6 poi si vedrà». Il capitano esalta Andreazzoli, ma non dimentica Zeman:«Aurelio sta facendo grandi cose, ma se la squadra corre così tanto è merito della preparazione di Zeman. A 36 anni grazie a lui posso dire ancora la mia». Con Osvaldo invece siamo ai titoli di coda. «Quando gli attaccanti non segnano si incasinano la vita da soli», ha dichiarato Baldini. Il dg è tornato sulla vicenda-sceicco: «Qaddumi mi ha contattato, non sono stato io a segnalarlo, e voleva rilevare il club. Non era intenzione degli americani vendere, poi 5 mesi fa si dichiarò interessato a una partnership. Gli americani hanno voluto parlare e si sono compiuti i passi per verificare la cosa. Quando queste storie non vanno c’è sempre un responsabile. Io ho fatto una discreta carriera da calciatore, da procuratore, ds e direttore generale, ma non faccio il revisore dei conti. Comunque gli americani continueranno a cercare investitori».
LE PAGELLE (di Fabio Maccheroni) - Queste le pagelle della Roma: Totti sembra venire da un altro pianeta, non proprio al top Stekelenburg.
STEKELENBURG 5
Ci accorgiamo che c’è perché scivola su un rinvio. Poi perché all’inizio del secondo tempo perde malissimo una palla in uscita e Amauri sente aria di gol ma centra solo l’esterno della rete. Poi è salvato dalla traversa. Non ci siamo.
MARQUINHOS7,5
Torna il muro. Nonostante il periodo di stop si mangia gli avversari, non perde un contrasto. E comincia a farsi vedere anche in fase propositiva.
BURDISSO6
Ottimo quando c’è da spazzare, ma ogni volta che interviene in area sull’avversario è da sudori freddi. Un colpo di karate su Benalouane meriterebbe la cintura nera ad honorem. A lui basta che l’arbitro non vada a fondo...
CASTAN6,5
Altro punto fermo della difesa, non sbaglia niente. Va blindato.
LAMELA8
Corre per tre, segna (13° gol) e regala i soliti momenti di grande calcio. Al 31’ spettacolare volata a rete, Lucarelli lo spinge e Mirante si salva (e poi lo sgambetta, però). C’è chi ancora ha dubbi e lo considera una «speranza». Una speranza? Che resti alla Roma.
DE ROSSI6,5
Convocato in nazionale, gioca al fianco di Tachtsidis e ci mette del suo in occasione del gol di Lamela. Sbaglia qualche appoggio, ma la grinta finalmente è tornata quella dei giorni buoni.
TACHTSIDIS 7
La migliore partita da quando è alla Roma. Rapido nei passaggi, bravo nell’inserirsi anticipando gli avversari. Non sembra neppure troppo lento. Che abbia fatto bene anche a lui l’esonero di Zeman? (21’ st Bradley ng).
MARQUINHO6,5
A sinistra non fa rimpiangere certo Balzaretti. Mette in area due palle d’oro in avvio di partita, corre molto e difende (37’ st Balzaretti ng).
PERROTTA6
Si mangia 2 gol. Perché la traversa colpita al 14’ è un gol sbagliato. Poi al 26’ ha un’altra occasione, ma ferma la palla e poi s’innamora della caviglia di Lucarelli: rigore? Lasciamo stare. Tanto di cappello per il resto (41’ st Taddei ng).
FLORENZI6,5
In mezzo al campo si getta su ogni pallone. Potrebbe segnare al 1’ su angolo di Totti, ma sbaglia. Peccato, meriterebbe un gol.
TOTTI 8
Traversa-palo. Capita. Però a lui capita sempre di accendere la luce. Di subire fallo e trovare la punizione del 2-0 (226° gol in serie A, ossequi a Nordahl) quando la Roma annaspa. Mancano gli aggettivi, ma l’importante per la Roma è che non manchi lui.
ANDREAZZOLI6
Fa fuori Osvaldo. Felice l’intuizione di Tachtsidis, tarda a intervenire quando il centrocampo annaspa e il Parma sfiora il parI. Ma anche questo sa di normalità per quest’uomo che ha restituito dignità alla Roma.
LA LAZIO CADE 1-0 COL TORINO SOTTO LA NEVE. PETKOVIC: "NOI INGENUI" -FOTO/VIDEO/PAGELLE
Lunedì 18 Marzo 2013 - 08:10 di Enrico Sarzanini
ROMA - Terza sconfitta consecutiva, 7 lunghezze dal 3° posto e una crisi che non sembra avere fine. Continua il crollo verticale della Lazio in campionato, sconfitta anche a Torino 1-0: risultato pesante soprattutto per le ambizioni Champions dei biancocelesti che rischiano di restare fuori, raggiunti anche dalla Roma a 47 punti. In 10 per 75', complice l’ingenuo grave doppio fallo di Ciani, giustamente espulso dall'arbitro Tagliavento, la Lazio ha fatto la partita pagando a caro prezzo l'unico errore del neo entrato Biava che si è addormentato su un calcio d'angolo consentendo a Jonathas di regalare ai granata tre preziosi punti. La Lazio ha pagato caro le fatiche in Europa. Resta un girone di ritorno da incubo, con appena 8 punti conquistati: numeri da retrocessione per i biancocelesti che adesso, vista la sosta, avranno due settimane per provare a riordinare le idee.
A fine gara Petkovic non cerca scuse: «Spero prima o poi di parlare di una vittoria. Io nervoso? No, perché volevo aiutare la squadra e i ragazzi ai quali devo fare i complimenti per il sacrificio. La sconfitta è immeritata e mi dispiace davvero tanto ma non dobbiamo abbatterci». Champions -7, ma guai a non crederci: «Non molleremo e spero che da qui alla fine saremo più fortunati. Il campo pesante? Non ci sono stati problemi, credo che abbiamo fatto una buona gara e nonostante tutto abbiamo perso per un solo tiro in porta. I ragazzi lo sanno: devono stare più attenti sulle palle inattive visto che abbiamo preso un altro gol su angolo».
Adesso ci sarà la sosta: «Arriva al momento giusto, peccato che molti partono anche se per noi sarà fondamentale recuperare chi è fuori per infortunio». E oggi a Monaco di Baviera ci sarà proprio l'ultima visita di controllo in Germania per Klose che, se avrà l'ok, potrà finalmente tornare ad allenarsi con i compagni.
LE PAGELLE - Queste le pagelle della Lazio: bene Radu, Cana e Lulic, Ciani ha la colpa di lasciare i suoi in dieci.
MARCHETTI 6,5
Bravo in un paio di occasioni, si deve arrendere, suo malgrado, al gol vittoria di Jonathas.
PEREIRINHA 6
Parte male ma con il passare dei minuti diventa un punto di riferimento per la retroguardia.
CANA 6,5
Deciso in difesa, in avvio coglie un clamoroso palo con un colpo di testa a botta sicura.
CIANI 4
Doppio cartellino gialli in appena un minuto. Fa più danni lui della grandine e della neve. Lascia la Lazio in dieci per 75'.
RADU 6,5
Il rosso a Ciani lo costringe agli straordinari che lui fa confermando di vivere un ottimo omento.
LEDESMA 5
Il campo innevato e l'uomo in meno lo costringono spesso a ripiegare ma sono troppi gli errori in fase di impostazione.
CANDREVA 5,5
La foga lo tradisce: troppo spesso si ostina a voler fare tutto da solo.
GONZALEZ 5,5
Pregevole l'assist per Cana che coglie il palo ma per il resto la fretta spesso lo tradisce (32' st Biava 4: entra e fa segnare Jonathas).
ONAZI 5,5
Con la neve le sue doti tecniche vengono inevitabilmente meno (34' st Saha 5: improponibile).
LULIC 6,5
Con il perfetto anticipo su Cerci nel primo tempo conferma di essere tornato a pieno regime.
KOZAK 5,5
In campionato perde la lucidità che in Europa gli sta valendo il prezioso titolo di capocannoniere (32' st Ederson 5,5: impalpabile).
PETKOVIC 6
Nonostante l'inferiorità numerica non smette mai di invitare la squadra ad attaccare.
CAROLINA KOSTNER, ARGENTO AI MONDIALI DI PATTINAGGIO IN CANADA -FOTO
Domenica 17 Marzo 2013 - 11:33
LONDON - L'italiana Carolina Kostner ha vinto l'argento ai Mondiali di pattinaggio di figura sul ghiaccio a London, in Canada, col punteggio di 197,89.
L'oro è andato alla coreana Yuna Kim, che ha totalizzato 218, 31 punti. Terza la giapponese Mao Asada (196,47).
Dietro le altre due azzurre Valentina Marchei e Carol Bressanutti, rispettivamente diciottesima (147,23) e ventisettesima.
F1, PRIMA LA LOTUS DI RAIKKONEN. FERRARI SECONDA CON ALONSO, TERZO VETTEL -FOTO
Domenica 17 Marzo 2013 - 09:27
MELBOURNE - La Lotus di Kimi Raikkonen ha vinto il Gran Premio d'Australia, prima gara del Mondiale di Formula 1 2013. Il pilota finlandese ha preceduto la Ferrari di Fernando Alonso e la Red Bull di Sebastian Vettel. Quarta l'altra Rossa di Felipe Massa.
Quinta posizione per la Mercedes di Lewis Hamilton che ha preceduto la Red Bull di Mark Webber e la Force India di Adrian Sutil. Ottava piazza per l'altra Force India di Paul Di Resta davanti alla McLaren di Jenson Button ed alla Lotus di Romain Grosjean. Fuori dai punti, undicesima, l'altra McLaren di Sergio Perez.
RAIKKONEN: "C'È MOLTO DA FARE PER IL TITOLO" «Ero molto fiducioso, le gomme hanno retto bene». Sorride e festeggia sul podio Kimi Raikkonen la sua vittoria nel Gp Australia arrivata grazie alla strategia di due sole soste scelta dalla Lotus: «abbiamo pensato che con le due soste sarebbe stato più semplice gestire le gomme. Non sapevamo come sarebbero andate le gomme, ma sapevo di avere una buona macchina, sono riuscito a fare anche il giro migliore alla fine». Ti stavi divertendo? «no - aggiunge il pilota finlandese sul podio - perchè avevo paura che Fernando mi prendesse. Mi sento bene ma è solo la prima corsa, non cambiano i nostri obiettivi, siamo contenti della vittoria ma c'è ancora molto da fare per poter vincere il titolo». Abbastanza soddisfatto Sebastian Vettel nonostante ci si aspettasse di più dalla sua Red Bull dopo la pole conquistata questa mattina a Melbourne: «possiamo essere soddisfatti - afferma il tedesco durante la cerimonia sul podio trasmessa da Sky - dopo una buona partenza le gomme hanno subito un gran degrado. Dobbiamo fare i complimenti a Kimi che ha avuto un passo fantastico come la Ferrari. Possiamo essere soddisfatti, non sono preoccupato e la stagione è lunga. Non è la fine del mondo, comunque oggi siamo felici del podio nonostante la difficile gestione delle gomme».
ALONSO FELICE: "UNA BELLA CORSA" «È stata una corsa fantastica, per noi, abbiamo combattuto per tutta la corsa, voglio ringraziare tutti i tifosi, oggi abbiamo fatto un grande spettacolo, mi sono divertito». È felice Fernando Alonso che brinda al suo promettente secondo posto sul podio del Gran Premio d'Australia, consapevole della forza della sua Ferrari F138. «Non ho vinto ma Kimi (Raikkonen, ndr)è stato fantastico. Ci sono stati momenti rischiosi, ma sono molto felice per il nostro inizio di stagione, l'anno scorso non era stato così ». Soddisfatto anche l'altro ferrarista Felipe Massa che ai microfoni di Sky si dice però un pò dispiaciuto per aver perso tempo dopo la seconda sosta: nella seconda sosta abbiamo perso un pò, ma devo dire che è stato un inizio di campionato positivo. Due soste per me e la nostra macchina qui era impossibile. Il lavoro è stato molto importante. Siamo ad un buon livello per cominciare«.
CALCIATORE FESTEGGIA COL SALUTO NAZISTA, "NON CONOSCEVO IL SIGNIFICATO" -FOTO/VIDEO
Domenica 17 Marzo 2013 - 13:09
ATENE - Ha festeggiato un gol portando in alto il braccio a imitare il saluto nazista, ha scatenato una bufera in Grecia ed è stato bandito da tutte le Nazionali. Giorgos Katidis, 20enne centrocampista dell'Aek Atene, ieri ha realizzato la decisiva rete del 2-1 nel match di campionato vinto contro il Veria. L'ex capitano della selezione ellenica under 19, a segno all'84' del match, ha avuto la pessima idea di esultare con un prolungato saluto nazista verso i propri tifosi. Il gesto ha provocato immediate reazioni: già in campo, come documentano le immagini, Katidis è stato osservato con stupore dal compagno Roger Guerrero.
NON CONOSCEVO IL SIGNIFICATO I social network sono stati rapidamente invasi da commenti di condanna. Katidis ha provato a limitare i danni con le scuse affidate al proprio profilo Twitter: «Non sono un fascista e non lo avrei fatto se avessi saputo cosa significava», ha provato a giustificarsi. Tentativo fallito, almeno secondo la reazione della federcalcio greca. I vertici dell'organismo si sono riuniti in un meeting straordinario per esaminare il caso e per adottare provvedimenti immediati. La federazione ha disposto «l'esclusione a vita di Katidis da tutte le selezioni». Il calciatore «ha offeso profondamente tutte le vittime del Nazismo e ha violato i valori del calcio», meritando una «condanna categorica». Katidis va incontro a pesanti conseguenze disciplinari: toccherà agli organi competenti applicare le sanzioni adeguate.
SERIE A, IL MILAN BATTE IL PALERMO 2-0, NAPOLI-ATALANTA FINISCE 3-2 -FOTO/VIDEO
Domenica 17 Marzo 2013 - 17:01
NAPOLI - Cavani si sblocca, Pandev lo imita e il Napoli riparte. Gli attaccanti ritrovano il gol e gli azzurri battono l'Atalanta per 3-2, conservando il secondo posto e respingendo per ora l'assalto del Milan. Il Napoli sfonda alla prima azione offensiva. Zuniga va giù dopo un contatto con Giorgi, per l'arbitro Valeri è rigore. Cavani, a digiuno da 6 partite, ne approfitta per sbloccarsi e per firmare l'1-0 dopo appena 4 minuti di gioco. Il match somiglia ad un monologo partenopeo: Pandev va vicino al raddoppio al 16', quando spara alle stelle da ottima posizione. Un minuto dopo è Cavani a sprecare un'occasione colossale: solo davanti a Consigli, manda il pallone sul fondo con un morbido tocco sotto. Al 20' fa peggio Hamsik: basterebbe appoggiare il pallone in rete da 4 metri, ma il colpo di testa è incredibilmente impreciso. Gli errori costano cari e il Napoli paga dazio al 31'. Bonaventura manca goffamente il tap-in davanti alla porta di De Sanctis, il pallone carambola sul petto di Cannavaro e rotola in rete: una beffa e l'1-1 è cosa fatta. Il San Paolo è ammutolito e rischia di vivere un altro choc al 33': Carmona pennella una punizione da 25 metri, traversa. I padroni di casa riescono a scuotersi prima dell'intervallo, ma Consigli è attento sul rasoterra di Hamsik. Il forcing azzurro riprende all'inizio della ripresa. Denis deve trasformarsi da centravanti in difensore per salvare la porta atalantina, prima che Cavani sfiori il palo con una deviazione acrobatica.
BALOTELLI STENDE IL PALERMO Mario Balotelli timbra il cartellino due volte e il Milan stende il Palermo. Super-Mario firma il successo per 2-0 sui siciliani e il Diavolo continua l'inseguimento al secondo posto, occupato dal Napoli e lontano sempre 2 punti. La formazione allenata da Allegri dimentica l'umiliazione subita in Champions League a Barcellona con un match in discesa sin dai primi minuti. L'undicesimo risultato utile consecutivo in campionato matura in avvio. Pronti, via e arriva il rigore per i padroni di casa. Aronica afferra la maglia di Balotelli, l'attaccante stramazza al suolo e Peruzzo assegna il penalty al 9'. Balotelli si conferma infallibile dal dischetto: 1-0 e, addirittura, esultanza sotto la curva rossonera. Il vantaggio immediato spiana la strada al Diavolo, che può giocare sul velluto contro un avversario in evidente difficoltà. I siciliani faticano ad imbastire una reazione degna di nota, la porta di Abbiati non corre nessun pericolo. Trema, invece, quella di Sorrentino: al 25' El Shaarawy mette a sedere Von Bergen e colpisce a botta sicura, è provvidenziale la scivolata di Aronica. Il Palermo reclama al 31' e non ha torto. Con un braccio, Zapata ferma il pallone destinato a Dybala, solo al limite dell'area rossonera: Peruzzo ammonisce il difensore colombiano, che meriterebbe una sanzione più pesante.
FIRENZE PUÒ SOGNARE La Fiorentina ottiene una vittoria sofferta contro il Genoa e resta in scia al Milan in zona Champions. Al Franchi finisce 3-2: i viola piegano il Genoa solo grazie a un autogol dell'ex Cassani. La Fiorentina nel primo tempo fa impazzire il Genoa con il solito possesso palla e dopo venti minuti di 'riscaldamentò le occasioni per i viola fioccano. Ci prova Aquilani due volte, prima con un colpo di testa troppo debole per impensierire Tzorvas e poi con un destro fuori misura da ottima posizione su assist in orizzontale di Ljajic. Il serbo sfiora a sua volta il gol al 23' dopo una splendida combinazione con Jovetic, ma il suo destro termina fuori di un soffio. Il dominio dei viola continua e il fortino del Genoa crolla al 33' con il gol del vantaggio firmato da Aquilani dopo un'azione travolgente di Liajic sulla corsia destra: il serbo va sul fondo, Portanova si addormenta e sull'assist del n.22 Aquilani deve solo buttarla dentro. Vantaggio strameritato, ma l'arbitro non vede una netta spinta di Aquilani su Granqvist. I viola provano a legittimare il vantaggio prima dell'intervallo e sfiorano il raddoppio con un destro da fuori di Pizarro che, complice una deviazione, si stampa sulla traversa. In avvio di ripresa Ballardini prova a mischiare le carte con un doppio cambio: fuori Bertolacci e Tozser, dentro Jorquera e Jankovic. Mosse azzeccate. La Fiorentina spreca altre due occasioni con Cuadrado e Aquilani, poi abbassa la guardia e viene punita da un colpo di testa di Portanova su calcio d'angolo.
IL GENOA PROVA A RIMONTARE I rossoblù esultano, ma tre minuti dopo una 'paperà di Tzorvas rende tutto vano: sul cross tagliato di Pasqual il portiere greco si fa sfuggire il pallone e Cuadrado ringrazia depositando nella porta sguarnita il pallone del 2-1. Il Genoa non si perde d'animo e al 69', con la difesa viola in bambola, ristabilisce l'equilibrio: sponda di testa in area di Jankovic e Antonelli infila Viviano. La svolta per la Fiorentina arriva a un quarto d'ora dal termine. Il Genoa resta in 10 uomini per l'espulsione di Bertolacci, che rimedia il secondo giallo per un fallo su Mati Fernandez. Un minuto dopo, su calcio d'angolo, l'autogol dell'ex Cassani con una sfortunata deviazione con la spalla spiana definitivamente la strada ai viola. La squadra di Montella nel finale potrebbe arrotondare il risultato, ma il 3-2 basta e avanza per continuare a sognare la Champions: il terzo posto occupato dal Milan resta a 3 lunghezze. Solo un punto, invece, divide il Genoa dalla zona retrocessione.
IL CHIEVO VINCE E IL PESCARA SPROFONDA I veneti vincono 2-0 sul campo degli abruzzesi con due gol nel finale e con 35 punti si portano a +10 dalla zona retrocessione. L'equilibrio regge per tutto il primo tempo nonostante la pressione degli ospiti. Dopo 10 minuti di gioco il Chievo spreca una clamorosa chance per il vantaggio con Thereau: il francese, pescato in profondità da Paloschi, si fa ipnotizzare da Pelizzoli in uscita. I veneti vanno vicinissimi al vantaggio anche al 26' con un destro a giro dal limite di Cofie che centra la traversa. Prima del riposo, ci prova ancora Thereau con un colpo di testa fuori di poco. Il copione non cambia nel secondo tempo: il Chievo spinge, il Pescara si difende. Il risultato si sblocca nel finale quando la squadra di Corini piazza un micidiale uno-due che per gli abruzzesi è quasi una condanna definitiva. All'88 Stoian capitalizza un veloce contropiede nel migliore dei modi: destro a giro e 1-0. Abbruscato spreca due buone chance per il pareggio, poi nel recupero Thereau sfrutta il passaggio in profondità di Luciano e con un destro a incrociare beffa ancora Pelizzoli. E per il Pescara è notte fonda.
PAREGGIO NEL LUNCH MATCH Pareggio senza reti fra Siena e Cagliari nell'anticipo dell'ora di pranzo della 29ma giornata del campionato di serie A. Il Siena si porta a 25 punti in classifica, e resta al terzultimo posto. Il Cagliari raggiunge quota 35. In campo dalle 15 Fiorentina-Genoa, Milan-Palermo, Napoli-Atalanta e Pescara-Chievo. Stasera, poi, alle 20,45 Roma-Parma e Torino-Lazio. Rinviata per maltempo Sampdoria-Inter.
OCCASIONE SPRECATA Un punto per parte e poche emozioni. Siena e Cagliari si accontentano di un pareggio che, guardando la classifica, fa decisamente più comodo ai sardi. La partita del Franchi non regala uno spettacolo memorabile. Lo 0-0 muove la classifica di entrambe le squadre ma per i toscani, terz'ultimi con 25 punti, la situazione resta complicata. Il Cagliari sale invece a 35 punti e fa un altro piccolo passo verso la salvezza. Dopo mezz'ora di sbadigli è la squadra di Pulga a farsi viva con una doppia occasione. Ibarbo cambia marcia al 32', parte palla al piede sulla trequarti e arriva a tu per tu con Pegolo che lo anticipa in uscita. Sul prosieguo dell'azione è Nainggolan a provarci dalla distanza con un destro potente che termina di poco alto. Il Siena nel primo tempo combina ben poco, si affida soprattutto ai lanci lunghi e fa fatica ad arrivare in area. I toscani non riescono a sfruttare le fasce, Emeghara è troppo isolato davanti e ben controllato dalla difesa dei sardi. In avvio di ripresa Iachini manda in campo la seconda punta Reginaldo al posto di Sestu, poi alla mezz'ora i toscani passano al tridente con l'ingresso di Bogdani per Rosina. Aumenta il potenziale offensivo, ma il Siena non riesce mai ad impensierire Agazzi. Al 73' sono i sardi a protestare invano per un contatto in area fra Angelo e Ibarbo: l'attaccante va a terra ma l'arbitro Doveri lascia correre. Alla fine vince la noia e per il Siena è un'occasione sprecata.
I risultati:
Fiorentina-Genoa 3-2
Milan-Palermo 2-0
Napoli-Atalanta 3-2
Pescara-Chievo 0-2
La Classifica
Juventus 65
Napoli 56
Milan 54
Fiorentina 51
Inter 47
Lazio 47
Catania 45
Roma 44
Udinese 41
Sampdoria 35
Cagliari 35
Bologna 35
Parma 35
Chievo 35
Atalanta 33
Torino 32
Genoa 26
Siena 25
Palermo 21
Pescara 21.
SAMPDORIA-INTER RINVIATA PER MALTEMPO. PERICOLO DI ALLUVIONE AL FERRARIS
Domenica 17 Marzo 2013 - 12:17
GENOVA -A causa del maltempo è stata rinviata la partita di campionato di serie A Sampdoria-Inter in programma questa sera al Ferraris a Genova. Lo ha deciso il comitato operativo comunale di Genova dopo l'allerta 1 diramata ieri dalla protezione civile regionale.
La partita, che si sarebbe dovuta giocare inizialmente al pomeriggio ed era stata posticipata a questa sera su richiesta dell'Inter, è stata rinviata per il rischio della neve e della pioggia. Il bollettino dell'Arpal diffuso dalla Protezione Civile prevede infatti precipitazioni di forte intensità a partire dal tardo pomeriggio. Lo stadio Ferraris sorge in una zona ad alto rischio alluvione, non distante da via Fereggiano, dove due anni fa si verificò la tragica esondazione dell'omonimo torrente che provocò sei morti.
'MI VUOI SPOSARE?', TIFOSO DEL MILAN IMITA LEONARDO CON UNO STRISCIONE -FOTO
Domenica 17 Marzo 2013 - 16:50
MILANO - Leonardo fa scuola. Dopo la proposta di matrimonio fatta in diretta tv dal direttore sportivo del Paris Saint-Germain alla sua compagna, la giornalista di Sky Anna Bill•, un tifoso del Milan ha esposto durante la partita dei rossoneri con il Palermo uno striscione dello stesso tenore. 'Eleonora mi vuoi sposare?', era scritto sullo striscione a caratteri rossi e neri.
IL NAPOLI STENDE L'ATALANTA 3-2: CAVANI: "GODIAMOCELO" -FOTO/VIDEO
Domenica 17 Marzo 2013 - 16:55
NAPOLI - Cavani si sblocca, Pandev lo imita e il Napoli riparte. Gli attaccanti ritrovano il gol e gli azzurri battono l'Atalanta per 3-2, conservando il secondo posto e respingendo per ora l'assalto del Milan. Il Napoli sfonda alla prima azione offensiva. Zuniga va giù dopo un contatto con Giorgi, per l'arbitro Valeri è rigore. Cavani, a digiuno da 6 partite, ne approfitta per sbloccarsi e per firmare l'1-0 dopo appena 4 minuti di gioco. Il match somiglia ad un monologo partenopeo: Pandev va vicino al raddoppio al 16', quando spara alle stelle da ottima posizione. Un minuto dopo è Cavani a sprecare un'occasione colossale: solo davanti a Consigli, manda il pallone sul fondo con un morbido tocco sotto. Al 20' fa peggio Hamsik: basterebbe appoggiare il pallone in rete da 4 metri, ma il colpo di testa è incredibilmente impreciso. Gli errori costano cari e il Napoli paga dazio al 31'. Bonaventura manca goffamente il tap-in davanti alla porta di De Sanctis, il pallone carambola sul petto di Cannavaro e rotola in rete: una beffa e l'1-1 è cosa fatta. Il San Paolo è ammutolito e rischia di vivere un altro choc al 33': Carmona pennella una punizione da 25 metri, traversa. I padroni di casa riescono a scuotersi prima dell'intervallo, ma Consigli è attento sul rasoterra di Hamsik. Il forcing azzurro riprende all'inizio della ripresa. Denis deve trasformarsi da centravanti in difensore per salvare la porta atalantina, prima che Cavani sfiori il palo con una deviazione acrobatica.
EMOZIONI NEL SECONDO TEMPO Si gioca soprattutto nell'area nerazzurra e al 57', con un'uscita disperata, Consigli evita il raddoppio di Cavani. L'uruguayano insiste e fa centro al 65': dribbling nel cuore dell'area, palla all'angolino e 2-1. Il Napoli sembra padrone del campo e del match. Invece, riesce di nuovo a complicarsi la vita. Al 73' la difesa si fa sorprendere da un lancio chilometrico che Denis addomestica con un controllo perfetto, De Sanctis esce in maniera inopportuna e l'attaccante bergamasco deposita in rete il pallone del 2-2. I partenopei si riversano in avanti alla ricerca del nuovo vantaggio e raggiungono l'obiettivo all'81'. Insigne innesca Armero, sul cross basso è puntuale Pandev: tocco comodo del macedone, che non segnava addirittura da ottobre, e 3-2. Il Napoli resta senza allenatore per l'ennesima espulsione di Mazzarri. L'Atalanta ha la chance per raddrizzare la situazione al 92', quando Lucchini ha sul piede il pallone del 3-3. Il suo destro è troppo 'soft', Cannavaro può salvare porta e vittoria.
IL MILAN AFFONDA IL PALERMO 2-0, DOPPIETTA DI BALOTELLI -FOTO/VIDEO
Domenica 17 Marzo 2013 - 16:57
MILANO - Mario Balotelli timbra il cartellino due volte e il Milan stende il Palermo. Super-Mario firma il successo per 2-0 sui siciliani e il Diavolo continua l'inseguimento al secondo posto, occupato dal Napoli e lontano sempre 2 punti. La formazione allenata da Allegri dimentica l'umiliazione subita in Champions League a Barcellona con un match in discesa sin dai primi minuti. L'undicesimo risultato utile consecutivo in campionato matura in avvio. Pronti, via e arriva il rigore per i padroni di casa. Aronica afferra la maglia di Balotelli, l'attaccante stramazza al suolo e Peruzzo assegna il penalty al 9'. Balotelli si conferma infallibile dal dischetto: 1-0 e, addirittura, esultanza sotto la curva rossonera. Il vantaggio immediato spiana la strada al Diavolo, che può giocare sul velluto contro un avversario in evidente difficoltà. I siciliani faticano ad imbastire una reazione degna di nota, la porta di Abbiati non corre nessun pericolo. Trema, invece, quella di Sorrentino: al 25' El Shaarawy mette a sedere Von Bergen e colpisce a botta sicura, è provvidenziale la scivolata di Aronica. Il Palermo reclama al 31' e non ha torto. Con un braccio, Zapata ferma il pallone destinato a Dybala, solo al limite dell'area rossonera: Peruzzo ammonisce il difensore colombiano, che meriterebbe una sanzione più pesante.
SECONDO TEMPO EQUILIBRATO Rispetto all'avvio tutto milanista, il match appare più equilibrato. Il Palermo, però, davanti punge davvero poco e Abbiati non deve sporcarsi i guanti prima del 51'. Ilicic scappa a destra, rientra e dal limite dell'area cerca di fare centro con un rasoterra troppo debole. L'estremo difensore rossonero è bravo poco dopo a respingere il diagonale di Dybala, partito tra l'altro in fuorigioco. Nel momento migliore del Palermo, il Milan raddoppia ancora con Balotelli. Niang vola a sinistra, sul suo cross la difesa siciliana è inguardabile: Super-Mario deve solo ribadire in rete da 2 passi, 2-0 al 66'. Il gol fa calare il sipario sull'incontro, il Palermo non ha la forza per riaprire i giochi e alza bandiera bianca.
FRANCIA, CLEMENT RISCHIA LA CARRIERA: FALLO ASSASSINO DI EYSSERIC -VIDEO
Sabato 16 Marzo 2013 - 09:24
PARIGI - Un'entrata assassina, a cui neanche lo stesso autore riesce a dare un senso. Valentin Eysseric del Nizza è stato squalificato per 11 giornate, dopo questo takle terribile ai danni di Clement, centrocampista del Saint Etienne, che ha riportato una frattura scomposta alla caviglia sinistra, che potrebbe anche scrivere la parola 'fine' sulla sua carriera. «Non so perchè sono entrato in quel modo - ha detto Eysseric hai media francesi - Merito una lunga squalifica», mentre in tutti gli stadi di Francia vengono intonati cori per il malcapitato numero 6 del Saint Etienne, che ha commosso i tifosi di tutta la Ligue !.
CATANIA VINCE CONTRO L'UDINESE 3-1 E PUNTA ALL'EUROPA -FOTO
Sabato 16 Marzo 2013 - 20:10
CATANIA - Finisce 3-1 Catania-Udinese il primo anticipo della 29esima gornata del campionato di Serie A. A decidere il match giocato allo stadio Massimino le reti nella ripresa per gli etnei di Gomez al 49' e al 67', e il gol su punizione di Lodi al 71'. Per l'Udinese rete di Muriel all'81'.
Dopo due sconfitte consecutive, l'ultima subita nei minuti di recupero in casa della Juventus, il Catania torna a vincere battendo 3-1 l'Udinese nel primo anticipo della 29esima giornata di Serie A giocato al Massimino. A decidere l'incontro in favore degli etnei le reti di Gomez al 49' e al 67', e il gol su punizione di Lodi al 71'. All'81' accorcia le distanze per l'Udinese Muriel. La squadra di Maran sale così in classifica a 45 punti, ferma a 41 l'Udinese. Il match stenta a decollare nella prima parte di gara con gli ospiti più attivi in fase offensiva. Il primo campanello di allarme per gli uomini di Guidolin arriva però al '28 con Barrientos che recupera al limite dell'area un pallone ribattuto da Brkic e prova un mezzo pallonetto ma la palla sorvola la traversa. La reazione dei bianconeri arriva al 32' con Faraoni il cui tiro da buona posizione non inquadra lo specchio della porta. Nella ripresa l'incontro del Massimino si sblocca. Al 49' il Catania passa grazie a un contropiede orchestrato da Castro e Gomez, che fraseggiano al limite dell'area: a chiudere l'azione è Gomez servito nell'area piccola dal compagno di squadra per il gol dell'1-0. La reazione dei friulani si concretizza al 50' con un tiro violento, ma fuori bersaglio, di Badu. Al 67' l'argentino Gomez firma la doppietta chiudendo di testa un contropiede iniziato da Castro che entra in area e serve Barrientos che pennella un cross per Gomez: 2-0. La reazione dei friulani non c'è e il Catania prende il largo, è Lodi al 71' a firmare il 3-0 su punizione, il pallone, deviato da un giocatore in barriera diventa imprendibile per Brkic. Al 36' Muriel segna la rete della bandiera per l'Udinese con un tiro piazzato alla destra di Andujar.
Importante sfida tra Catania e Udinese che lottano per coltivare il sogno di un posto in Europa per la prossima stagione.
Dura la lotta in campo tra le due squadre.
LA JUVE PASSA A BOLOGNA, CONTE ESULTA "TROPPO" -FOTO
Sabato 16 Marzo 2013 - 23:01
BOLOGNA - Battuto in casa dalla capolista il Bologna che ha perso 2-0 nel secondo anticipo della 29ma giornata di serie A. Con questa vittoria i bianconeri portano momentaneamente a 12 i punti di vantaggio sul Napoli.
FORMULA 1. DILUVIA A MELBOURNE, QUALIFICHE RINVIATE A DOMANI. VELOCE ALONSO IN Q1 -FOTO
Sabato 16 Marzo 2013 - 08:56
MELBOURNE - Migliori tempi di Mercedes e Alonso, ma è un inizio tormentato per la stagione di Formula 1 in Australia. Dopo il ritardo di 30 minuti nell'avvio delle qualifiche del Gp d' Australia, determinato dalla pioggia, anche la seconda sessione (Q2) e' stata rinviata per permettere alla pista di asciugarsi. Continueranno domattina alle 11, ora locale, le qualifiche, a poche ore dal via della gara. Dopo lo stop al termine della Q1, la direzione di corsa ha preso questa decisione a causa del persistere della pioggia e dell'incombere del buio sul circuito. Dopo la Q1, il miglior tempo e' stato segnato da Nico Rosberg (Mercedes) con 1:43.380, davanti a Fernando Alonso (Ferrari, 1:43.850), Romain Grosjean (Lotus, 1:44.284) e Sergio Perez (McLaren, 1:44.300). Sesto tempo per Felipe Massa (Ferrari, 1:44.635) e settimo per il campione del mondo Sebastian Vettel (Red Bull, 1:44.657).
FONTE: Leggo.it
17.03.2013
Splendida Italia Battuta l'Irlanda per la prima volta
RUGBY. Chiuso il Sei nazioni con una vittoria
Gli azzurri chiudono il torneo con quattro punti come sei anni fa
ROMA Il Sei Nazioni 2013 è finito con un trionfo per l'Italia del rugby, applaudita dai 75mila spettatori dell'Olimpico con una lunga standing ovation che ha suggellato una vittoria convincente sull'Irlanda (22-15) e una partecipazione finalmente incisiva nel torneo continentale che finora l'aveva sempre considerata quasi un'intrusa. È stata la festa di Jacques Brunel, un commissario tecnico che ha cambiato volto e anima alla squadra. E quella di Andrea Lo Cicero, in lacrime all'ultima esaltante giornata in azzurro dopo 103 presenze. Ma anche la festa di capitan Sergio Parisse e di tutta una formazione (tra tutti Zanni: Man of the match) che ha conquistato il cuore degli appassionati. La vittoria è la prima mai ottenuta sull'Irlanda al 6 Nazioni e la seconda stagionale nel torneo, come era avvenuto solo nel 2007. Reduce dalla convincente prestazione di domenica scorsa a Twickenham, l'Italia ha dato le conferme che tutti attendevano e che finora erano mancate. Il torneo cominciato all'Olimpico con la vittoria esaltante sulla Francia aveva portato poi le delusioni contro la Scozia e il Galles (che ieri ha battuto l'Inghilterra per 30-6, aggiudicandosi il torneo).
Ma a Londra Brunel è intervenuto sulla formazione e ha avuto le risposte, almeno sul piano del gioco, che attendeva. Ieri ha così confermato i 15 di partenza di sette giorni fa, sostituendo solo gli infortunati Barbieri e Castrogiovanni con Favaro e Cittadini e inserendo Lo Cicero al posto di De Marchi. Il risultato gli ha dato ragione: l'Italia ha dominato per larghi tratti la partita ed ha saputo trovare le forze per farla sua. Dopo una decina di minuti, la squadra di Brunel ha preso le redini costringendo l'Irlanda ad una difesa a volte affannosa con un gioco alla mano incisivo. I frutti non sono stati però pari all'impegno, dato che l'Italia ha avuto solo due punizioni messe tra i pali da Orquera, che ha anche colpito un palo, ed un'altra di Garcia da lunga distanza. L'Irlanda nel finale si è portata sul 9-6 ancora con Jackson. La ripresa è cominciata alla grande, con gli azzurri pronti a sfondare il muri avversario. La meta di Venditti, trasformata da Orquera, ha suggellato il momento, ma un calo di concentrazione, l'uscita temporanea di Parisse per un giallo e il gran lavoro de mai domi irlandesi ha ridato loro fiato. Tre punizioni del preciso Jackson hanno riportato sotto gli ospiti, sul 16-15. A quel punto, l'Italia si è gettata in avanti, guadagnando altre due punizioni che Orquera non ha sbagliato per il 22-15 definitivo.
FONTE: LArena.it