SOGLIANO HA PRESO SETTI IN PAROLA...
...E come vuole il patròn cerca di procurare a MANDORLINI tutte le pedine del suo futuro scacchiere prima di partire per il ritiro estivo in maniera da facilitare il mister e al contempo aiutare i giocatori nell'apprendimento dei credo tattici del loro tecnico; ecco allora dopo CARROZZA, RIVAS, e GROSSI anche gli arrivi di tre giovani paraguayani di qualità: ARZAMENDIA e VERDUN rispettivamente centrocampista ed attaccante che il diesse aveva scoperto in un torneo giovanile ai tempi in cui lavorava per il PALERMO; arrivano per l'appunto dalla società rosanero in prestito con diritto di riscatto della metà.
A loro si unisce anche il promettentissimo Simone CALVANO dal MILAN con la stessa formula dei primi due così da poter essere inseriti nella lista 'Under 21' che non ha limitazioni di sorta: AVANTI/=\COSÌ
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DICONO
Il patròn SETTI getta un'esca a GIANDONATO che potrebbe in un non lontano futuro prendere il posto che fu di TACHTSIDIS «E' un calciatore che ha grandi qualità. Rispetto a Panagiotis ha meno quantità, ma sicuramente superiori qualità. Sono convinto che la Serie B lo farebbe maturare» TuttoB.com
Le prime parole di Paolo GROSSI «Qui ci sono tutti i presupposti per dare il meglio. Sono un esterno alto o una seconda punta. Al di là degli aspetti tattici, però, l'importante è soprattutto giocare. Conosco molto bene il blasone della città, tutti mi hanno parlato benissimo di Verona e della tifoseria, elementi che mi hanno convinto a venire qui. Ci ho messo tanto a conquistarmi la serie A, ora scendo di categoria ma in una grandissima piazza. Spero di tornare nella massima serie il prima possibile con la maglia dell'Hellas» HellasVerona.it
...Lo incalza Emanuel Benito RIVAS «Ringrazio tutti quelli che hanno voluto fortemente portarmi qui. C'è tanta voglia di fare bene. Noi sudamericani diamo molta importanza all'aspetto della passione e del tifo, e penso che qui ci siano veramente le condizioni ideali. Sono un esterno offensivo, destra o sinistra non fa differenza. Siamo in molti ma è bello che sia così, la concorrenza fa bene. Ho imparato tantissimo da Conte che mi ha portato a Bari dall'Arezzo. Anche con Ventura però sono cresciuto molto» HellasVerona.it
ALTRE NEWS IN ALLEGATO
ECCO ANCHE LA PRIMA CESSIONE:: è quella di Gennaro ESPOSITO che ha un contratto fino al 2015 ma la sua 'indolenza' ha spesso fatto a pugni con i mezzi tecnici che pure possiede e che sarebbero preziosi in Serie B.
Con GIANNINI era finito in panchina e anche MANDORLINI, appena ha potuto, l'ha rimpiazzato: andrà in prestito secco al PERUGIA sperando che l'aria dei grifoni faccia bene al campano; personalmente sono dispiaciuto e credo che il mister non abbia dato al giocatore tutte le possibilità che avrebbe meritato
CON L'ARRIVO DI GIOVANNI GARDINI COME DG, A BENITO SICILIANO non si rinnoverà il contratto (che scade ad Ottobre) ne in quella ne in altre posizioni all'interno dell'HELLAS VERONA FC.
La cosa era risaputa ma lo ha comunicato anche la società in maniera ufficiale tramite il suo sito web facendo 'cadere dalle nuvole' l'ex braccio destro di MARTINELLI che si trovava in vacanza e l'ha praticamente saputo dalla stampa! Che succede?
IN BREVE A PIÉ PAGINA
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RASSEGNA STAMPA
PRIMO PIANO
Hellas Verona, Sogliano è un fiume in piena
04.07.2012 11:33 di Federico Errante
Fonte: tuttohellasverona.it
E’ un fiume in piena Sean Sogliano. Dal suo arrivo a Verona il nuovo ds scaligero ha lavorato senza sosta per cercare di offrire a Mandorlini la miglior squadra possibile per affrontare il prossimo campionato di Serie B e, dalle sue prime mosse, sembra che non stia affatto deludendo.
Il primo rinforzo è stato Alessandro Carrozza, centrocampista col vizio del gol. Sogliano lo conosce dai tempi del Varese, è stato lui infatti a portarlo al club lombardo nel 2009 dove è diventato per tre stagioni una delle colonne portanti della squadra (81 sono le presenze e 19 le reti). A gennaio 2012 passa all’Atalanta dove raccoglie 12 presenze in soli cinque mesi. Al Verona arriva a titolo definitivo con un contratto biennale.
Ufficiale è anche l’arrivo di Emanuel Rivas e Paolo Grossi. Il primo, esterno offensivo, arriva da svincolato con un biennale con opzione per il terzo in caso di Serie A. Nel Varese, dove ha giocato fino alla fine della stagione appena trascorsa, ha potuto mostrare tutto il suo talento. I tifosi gialloblù lo ricorderanno specialmente nella gara d’andata dei play off proprio a Varese dove ha fatto letteralmente impazzire la retroguardia scaligera. Grossi invece approda al Verona con la formula del prestito con diritto di riscatto della metà del cartellino in caso di Serie A. Giocatore di esperienza, ha giocato in Serie B con Varese ed Albinoleffe, e nell’ultima stagione ha potuto anche assaporare la Serie A col Siena riuscendo a totalizzare 11 presenze ed 1 rete.
Un mercato di spessore quello fin’ora orchestrato dal ds gialloblù con rinforzi importanti nella zona nevralgica del campo. Manca ancora qualche pedina ma il nuovo Verona inizia a prendere forma: con le giuste cessioni e le necessarie conferme questa squadra potrà fare davvero paura.
HELLAS VERONA
Hellas Verona, Setti: "Sta nascendo una grande squadra"
04.07.2012 08:21 di Federico Errante
Fonte: tggialloblu
Il presidente del Verona Maurizio Setti ha parlato di Giovanni Gardini proprio nel giorno della presentazione del nuovo direttore generale: "E' l'opposto di me, posato e riflessivo. Una figura di questo tipo serviva perchè alle volte io e Sogliano siamo troppo istintivi. E' una persona seria, esperta, stimata e assolutamente professionale".
Il rapporto con Sogliano è basato sulla massima trasparenza: "Ci sentiamo cinquanta volte al giorno, ci confrontiamo, ci scambiamo idee e opinioni. Ritengo che questa sia la base per costruire un grande Verona". Setti ha poi fatto il punto sulla squadra che sta nascendo: "Per quello che hanno fatto e dimostrato andrebbero tutti riconfermati. Certamente con gli innesti che ci sono stati e faremo qualcuno rischia di trovare poco spazio quindi sarebbe opportuno trovare una sistemazione che vada bene alla società e al giocatore. La punta? Ci stiamo lavorando, sappiamo che serve un attaccante di peso. Sarebbe il massimo se riuscissimo a trovarla prima del ritiro".
Un nome che si è fatto come vice-Tachtsidis è quello di Giandonato: "E' un giocatore molto valido, quando andiamo sul mercato puntiamo però a fare investimenti per noi stessi e non per gli altri". Infine sul campo di allenamento che è stato motivo di forti contrasti in passato: "Sandrà sarà il punto di partenza poi vedremo cosa succederà".
PRIMO PIANO
Pillole di mercato - Ecco le principali trattative del 3 luglio
04.07.2012 01:00 di Marco Fornaro
Eccoci ritrovati con l'appuntamento "Pillole di mercato", dove tuttob.com vi racconta le sfaccettature del mercato giorno dopo giorno ad un'ora dalla chiusura di un'altra giornata importante su diversi ambiti.
Spezia, il solito (grande) mercato - Oggi è il giorno di Davide Di Gennaro, mentre da poche ore è arrivata l'ufficialità di Benedetti. Si parla con la Pro Vercelli di cessioni. Intanto il Siena pressa su Cristian Obodo, obiettivo degli spezzini.
Hellas Verona, ecco le ufficialità. E intanto... - Ufficiali Grossi e Rivas, si avvicinano Ceravolo e Barillà. La casella dell'attaccante, infine, è ancora incerta, visto il futuro ancora non delineato di Sasa Bjelanovic.
All'opera il Lanciano - Idea Foti, corsa contro il Bari per il laziale Zampa. Interessa anche Carlini, classe '86, svincolato, su cui preme anche il Livorno.
Reggina, le mosse di Foti - Ufficializzati Angelilli e Di Bari, gli obiettivi si spostano sul centrocampo, dove Consonni e Valdifiori sono i nomi nuovi. Inserimento anche per Zaza, conteso da diversi club di B.
Annotazioni di mercato - Momo Coly è un giocatore del Cittadella, il Novara prende Buzzegoli e segue Kone, che vorrebbe rimanere al Pescara. La Juve Stabia continua a pressare per Carrozzieri e per l'attacco osserva Ripa. Brescia: vicini Dumitru e Volta. Il Bari sta per chiudere con Sampirisi, cede Stoian alla Roma, da dove preleva il giovane portiere Pena. Alla Pro Vercelli interessano Perna e Ciaramitaro, mentre questo dovrebbe essere il giorno di Alberto Masi alla JUventus in comproprietà. Chiusura con il Lecce che segue Denilson Gabionetta.
FONTE: TuttoB.com
Setti al lavoro, l'Hellas non è solo un cantiere
LA RIVOLUZIONE CONTINUA. Dieci giorni dopo la sua presentazione ufficiale il numero uno di Via Torricelli fa il punto della situazione su squadra, società e mercato
«Ci stiamo muovendo a 360 gradi Sogliano non ha sbagliato un colpo Sforzini? Deve farsi trovare pronto Il nuovo stadio non è una priorità»
06/07/2012
Le prime mosse trasmettono certezze. Il suo Verona è appena partito, ma Maurizio Setti ha saputo ben presto dar seguito alle intenzioni. Concreto e rapido. La società è stata già rimodellata, sul mercato il Verona è attivissimo, le idee sono molto chiare. Viene facile guardare avanti.
«Non possiamo lamentarci - ammette Setti -, ma c'è ancora molto da fare. La campagna acquisti è una fase importante, anche se il Verona sta lavorando su tutti i fronti. Vogliamo arrivare all'inizio del campionato strutturati in ogni settore. Dall'aspetto societario a quello sportivo, compreso il settore giovanile con cui vogliamo raccogliere risultati migliori rispetto al passato».
Sogliano finora non ha sbagliato un colpo «L'ho scelto per questo, lui ha caratteristiche simili alle mie. Siamo entrambi esuberanti e sanguigni, magari un po' strani ma di sicuro ci piace essere pratici. Sogliano al 99,99 per cento riesce ad ottenere gli obiettivi che si prefigge. E se non va fino in fondo è solo perché non trova le giuste condizioni. È il direttore sportivo che volevo».
Una lista chiusa a 20 giocatori, esclusi i giovani, e 18 sotto contratto di cui molti fuori dal progetto. Quanto è complicato fare mercato in questo contesto? «Non è semplice, ma questo problema ce l'hanno tutte le società. Nel Verona ci sono ottimi giocatori, senza tarature negative nei confronti di nessuno. Stiamo solo cercando di migliorare il progetto tecnico e delle scelte bisogna compierle, occorre fare i conti con una lista ristretta e rendersi conto che gestire uno spogliatoio con trenta persone sarebbe impossibile. Tanti ragazzi possono rendere al meglio anche in altre piazze. Mi affido alla loro intelligenza».
Mandorlini quanto inciderà nelle scelte di mercato? Verranno cercati i giocatori per lo più chiesti da lui o più semplicemente quelli con caratteristiche aderenti al suo calcio? «Intanto abbiamo condiviso delle linee-guida, poi ognuno ha le sue prime scelte. Stiamo cercando di portare a casa gente di qualità e finora ci siamo riusciti. Così come cercheremo elementi con le peculiarità richieste da Mandorlini e magari proprio quello indicato da lui. La collaborazione fra allenatore e diesse fa la differenza. Un giocatore va giudicato non solo per i colpi che ha, ma anche per l'intensità nel rimanere concentrato, per la capacità di fare gruppo. Ci sono tanti aspetti, tutti da tenere in considerazione».
Sforzini aspetta una chiamata... «Ditegli intanto che si alleni bene, così si farà trovare subito pronto se sarà fra quelli scelti per lavorare col Verona».
Anche Giandonato è una prima scelta? «È sicuramente un giocatore importante, che ha bisogno di un anno di serie B. Questo non significa che non sia uno da serie A, ma forse deve ancora maturare. Verona sarebbe per lui il giusto mix fra un pubblico da A ed un campionato di B di un certo livello. È dura trovare il sostituto di Tachtsidis».
La campagna abbonamenti quando inizia? «Un'altra settimana di pazienza, ma ormai ci siamo. La presenteremo presto. Non abbiamo voluto trascurare nulla, c'è anche qualcosa in più rispetto al passato. Vedrete».
Quanto sarà al completo il Verona che partirà per il ritiro? «Vorremmo lo fosse per l'80-90 per cento, ma fra questioni tecniche ed altre legate a prezzi assurdi o situazioni ingarbugliate non sarà agevole riuscirci. Faremo il massimo, come ho detto anche a Mandorlini. Nel frattempo proveremo a muovere qualche altra pedina».
Sarà ancora Sandrà il campo di allenamento? «Ne ho parlato con Mandorlini, a lui Sandrà va benissimo. Abbiamo trovato campi in buone condizioni e grande tranquillità, ma capisco anche l'importanza del contatto con la città. Qualche volta potremmo allenarci all'antistadio o comunque in zona, la base però rimane Sandrà».
Presidente, quanto il nuovo stadio è una priorità? «Fare due conti è un attimo, realizzare un'opera così è un altro paio di maniche. Tutti noi lo vorremmo, ma vi ricordo che in Italia uno stadio di proprietà ce l'ha solo la Juventus ed un signore di nome Agnelli. Se ci sarà la possibilità di andare fino in fondo non ci tireremo indietro, ma non adesso».
Alessandro De Pietro
La giornata dei «rifiuti» Due spine per Sogliano
06/07/2012
La giornata dei rifiuti. Sasa Bjelanovic ha detto definitivamente di no al Bellinzona, dopo aver voltato le spalle anche a Rijeka e Panionios. Gente da piazzare, attaccanti in bilico. Thomas Pichlmann ha avuto un contatto con la Juve Stabia, ma continua a temporeggiare. Due spine complicate da eliminare per il mercato di Sean Sogliano.
Si gira attorno al primo attaccante, in ogni caso. Nando Sforzini sempre in prima linea. Al suo agente, Alessandro Moggi, l'idea di consegnare il suo assistito nelle mani dell'Hellas non dispiace affatto. Il giocatore è d'accordo, al Verona idem. Il quarto tassello da sistemare, il più complicato, è la trattativa con il Grosseto. Qualche giorno passerà ancora, se ne parlerà magari lunedì quando il mercato entrerà davvero nel vivo. Tempo di raduni, conviene a tutti fare in fretta.
Le linee telefoniche internazionali, ieri evidentemente arrugginite, hanno impedito a Mareco di mettersi in contatto con Sogliano e ribadire così la sua intenzione di voler restare. Hugo è in Paraguay, lo scenario sarà presto più preciso.
In vacanza anche Josè Angel Crespo, sulle spiagge di Maiorca. L'Hellas lo vuole, primo nome messo sul tavolo da Maurizio Setti. I tempi tecnici però non saranno brevi. «Di sicuro partirò in ritiro con il Bologna», conferma Crespo, terzino destro destinato ad arricchire il tasso tecnico dell'Hellas grazie alle sue propensioni offensive. Per lui sono in tre a lottare. In corsa c'è il Padova, dove Crespo ha lasciato ottimi ricordi giocando due anni fa una grande stagione con Alessandro Calori, che guarda caso ora lo vorrebbe a Brescia.
A sinistra è ormai sfumato Brivio, che andrà all'Atalanta.
Presto sarà perfezionata la cessione in prestito di Esposito al Perugia.
Suscita pochi pensieri anche Beppe Le Noci, non riscattato dalla Cremonese ma pieno di offerte dalla Prima Divisione. Svincolato Nicola Ciotola, che ha firmato la rescissione appena tornato da Como.
Il Verona si augura di non dover acquistare anche un secondo attaccante centrale, oltre a Sforzini. I dubbi verranno sciolti fra oggi e domani, così come annunciato martedì al termine del dibattimento dalla Corte Federale. Ore decisive per la carriera di Nicola Ferrari, condannato in primo grado a tre anni di squalifica. Finita invece l'intensa e appassionata parentesi all'Hellas di Benito Siciliano. La società ieri ha ufficializzato il distacco ribadendo che il suo contratto, che scade ad ottobre, «non verrà rinnovato e proseguirà fino alla naturale scadenza». A.D.P.
Rivas si prende l'Hellas: «Il Bentegodi mi esalta»
IL PERSONAGGIO. Dall'Indipendiente al Bari dei maestri Conte e Ventura, dall'ammirazione per Caniggia alla scelta di abbracciare il Verona: «Un grosso passo avanti». L'esterno prelevato dal Varese è già in sintonia col mondo gialloblù «Che atmosfera che c'è allo stadio Mi ricorda la mia Argentina»
05/07/2012
La maglia biancoceleste in Argentina è sacra. Va solo ai pochissimi. Te la scordi, se non sei un grande giocatore. In quella cerchia ristrettissima c'è entrato anche Emanuel Rivas, uno che in Serie B sembra esserci quasi per caso. Certamente di passaggio.
Marcelo Bielsa lo chiamò giovanissimo per qualche amichevole con la Nazionale maggiore, Emanuel usciva d'altronde da un'Under 20 d'oro insieme ai vari Tevez, Mascherano, Maxi Lopez, Zabaleta, Cavenaghi e compagnia bella.
All'Indipendiente, con cui Rivas ha vinto il torneo di Apertura del 2002, il livello-medio non era tanto diverso. C'erano Aguero, Cambiasso e Gabri Milito. Il talento non è mai mancato a casa Rivas. Pure suo nonno fu nazionale e campione d'Argentina con l'Indipendiente. La faccia di Emanuel è quella del bravo ragazzo, l'occhio furbo, il repertorio di finte potenzialmente infinito. Rimpianti? Neanche uno, troppo intelligente il tipo per guardarsi indietro. «È vero, ho avuto buoni momenti in serie A col Bari. Se però non sono rimasto un motivo ci sarà. Meglio un passo indietro, se poi entro breve puoi farne due in avanti. Proprio per questo ho deciso per il Verona».
SOGNI E REALTÀ. Il libro dei suoi ricordi più belli parte da molto lontano. «Da piccolo sognavo l'Europa, volevo imitare i grandi campioni partiti dall'Argentina e arrivati in Italia e Spagna. Ero bambino quando Caniggia, il mio idolo, fu chiamato dal Verona. È sempre stato il mio campione preferito, mi piaceva provare ad imitarlo. Anche questo ha inciso nella mia scelta». Dopo l'Indipendiente la stagione all'Arsenal de Sarandì, da cui qualche anno prima era transitato anche Juanito Gomez. L'Europa chiama nel 2005, lo prende il Vitoria Guimaraes. «È stato difficile l'approccio con un calcio diverso, poi mi sono abituato. L'Argentina è il mio domani, ma la mia carriera è qui».
A Bari ci ha pensato Conte a fargli capire che i piedi buoni contano poco senza il duro lavoro. Un maestro per Rivas: «Un vero vincente, mi ha dato tanto. Come Ventura». Ha giocato d'anticipo Sogliano, ci ha visto lungo il diesse. Solo i problemi societari del Bari potevano preparare uno scenario tanto allettante. Illogico, dopo il prestito al Varese, pensare ad uno come Rivas svincolato in condizioni appena normali.
VOGLIA DI SERIE A. Verona l'ha conquistato subito, nel suo destino non solo per i poster di Caniggia in camera. «Non è facile trovare in Italia stadi caldi come quelli argentini. Diciamo che a Verona ho visto qualcosa del genere, il Bentegodi mi ha quasi riportato alle atmosfere che ho vissuto anni fa». L'altro assist gliel'ha messo su un vassoio d'argento Riccardo Meggiorini, compagno d'attacco a Bari, entusiasta del suo arrivo all'Hellas. «Mi auguro di ritrovarlo in A. Lui al Torino, io col Verona. Ottimo giocatore, grande amico. Dell'Hellas mi ha sempre parlato benissimo». Non è un caso nemmeno che Rivas abbia debuttato in A sostituendo Nando Sforzini, uno che potrebbe presto trovarsi a fianco. «Se vuoi raggiungere un obiettivo importante devi prendere giocatori di un certo livello. Voglio ripagare la fiducia della società, perchè il Verona per me ha fatto uno sforzo importante. Ne sono consapevole».
SENZA SBAVATURE. Verona lo esalta ancora prima di cominciare. «Si capisce subito quanto la dirigenza abbia voglia di competere per i primi posti. L'Hellas ha giocato un grande campionato, mostrato un bel gioco, è stata vicina alla promozione. Non manca niente».
Un cenno d'intesa con Grossi, l'immancabile sciarpa che spunta alla fine della presentazione, le foto dei primi momenti di Hellas. Già distantissima Varese. Ha firmato un contratto di due anni, come da copione. Il pensiero corre veloce agli ultimi playoff, quando la difesa del Verona ha dovuto fare i conti con i dribbling e le accelerazioni di Emanuel. Adesso Rivas è dalla parte giusta. Meno male, perchè uno così è sempre meglio averlo dalla tua parte.
Alessandro De Pietro
Grossi sogna la serie A con il Verona
UN «MANCINO» PER MANDORLINI. Ha debuttato con la Juve, ha segnato un gol al Parma. Ha deciso di ripartire dalla B
«Dopo tanti campionati giocati per non retrocedere mi piace l'idea di andare in campo per vincere»
05/07/2012
Il distacco dalla Serie A è stato meno traumatico del previsto, il Verona e Sogliano d'altronde si sono rivelati subito convincenti. «Mi hanno parlato della volontà di costruire una squadra per cercare di vincere e arrivare il più in alto possibile. Dopo tanti campionati giocati per non retrocedere mi piace molto l'idea di tornare a competere per la promozione».
Non solo, Paolo Grossi è stato catturato immediatamente dalla chiamata di Sogliano. Questione di riconoscenza, al di là del feeling. «Venne a prendermi in serie D, alla Caratese. Avevo lasciato il Milan anche per colpa di un brutto infortunio, a lui devo tanto. Non finirò mai di ringraziarlo». Sembra Maietta, con la barba appena accennata e l'abbronzatura presa a Formentera. La somiglianza è notevole. Puoi metterlo dappertutto Paolo, mancino senza particolari pretese sulla posizione. A sinistra cercherà la linea di fondo, a destra tenderà ad accentrarsi. Normale amministrazione. A volte l'hanno piazzato anche a centrocampo e da mezzala. Il suo pane però è più avanti. Esterno offensivo o seconda punta. Al Siena non ha giocato tantissimo, ma ha debuttato con la Juve ed è partito titolare la prima volta all'Olimpico con la Roma. Non può lamentarsi. Il primo e unico gol a Parma, schegge di un'annata trascorsa col professor Sannino, uno che lo conosceva bene dai tempi di Varese. «La A è stupenda. Grandi campioni, grandi stadi, grandi tifoserie. Non c'è nulla di negativo. Anche Verona però merita questo palcoscenico. E noi faremo di tutto per arrivarci il prima possibile. C'è poco da dire sull'Hellas. La storia e il Bentegodi dicono già tutto».
La fame è ancora molta, le luci del calcio delle mille telecamere per fortuna non gli hanno fatto scordare le domeniche passate a vedersela coi difensori di Oggiono, Colognese e Renate anche se con la maglia della società diventata il trampolino di lancio dell'ex falegname Moreno Torricelli. È successo sei anni fa, Paolo ne aveva già ventuno. «So cosa vuol dire dover partire da zero. Non è facile, ma io a certi livelli volevo arrivarci ad ogni costo». Dopo la Caratese ecco spuntare Sogliano, il Varese e la C2, due campionati di Albinoleffe e il Siena. A completarlo ci ha pensato Sannino, per cui Grossi spende parole belle. «Il mister pretende tanto dai suoi giocatori, ma è preparatissimo e molto bravo a livello tattico. I risultati parlano chiaro». L'intesa con la porta avversaria è discreta, in tutto 28 gol nelle ultime sei stagioni col picco degli otto all'Albino con Mondonico e Fortunato. La promessa di Grossi è impegnativa: «A Verona voglio migliorare la mia media, l'Hellas merita davvero il meglio».A.D.P.
Due «colpi» per Sogliano Arrivano Rivas e Grossi
04/07/2012
Sean Sogliano è stato di parola. Altri due pezzi da novanta, gente da serie A per chi come l'Hellas in A vuole arrivarci il prima possibile. Emanuel Benito Rivas ha firmato un biennale, Paolo Grossi il prestito con diritto di riscatto della metà. Svincolato uno, del Siena l'altro. Tutti e due accomunati dalla stessa zona di campo, la prima linea, rigorosamente sull'esterno, dove Emanuel e Paolo troveranno già Juanito Gomez e Alessandro Carrozza. Fantasia, dribbling, atletismo e gol sicuri. Rivas e Grossi verranno presentati stamattina alle 10 nella sede di via Torricelli. Sta filando tutto liscio, il Verona ha incamerato tre punti forti già individuati da tempo.
Molto risoluto Sogliano. «Se i giocatori che vogliamo vengono alle nostre condizioni, bene - aveva detto il diesse all'inizio del mercato - . Altrimenti prenderemo altre strade, non c'è problema». La fermezza del diesse ha arginato sul nascere soprattutto Rivas, che da Buenos Aires qualche messaggio equivoco l'aveva lanciato fra qualche «vediamo» e molti «non so ancora, non c'è solo il Verona».
Può rassegnarsi invece il Torino, può pure guardare verso altri lidi anche il Varese, che contava di riprendersi lo svincolato funambolo argentino. «Carrozza, Grossi e Rivas, tanta roba per la serie B», è l'opinione che ha fatto il giro del mercato milanese. La strada però è ancora tanto lunga, anche se non infinita. Basti pensare a Hugo Mareco, uno che ha sempre manifestato l'intenzione di restare ma che in questi giorni sta temporeggiando eccessivamente, senza confermare nei fatti i propositi sbandierati a fine campionato.
L'Hellas attenderà qualche giorno ancora, in caso di ulteriori silenzi si dirigerà verso un altro obiettivo. Intoccabile in difesa il solo Maietta, uno che sul campo ha dimostrato di essere un gradino sopra gli altri. Sicuro di restare non può essere nemmeno Luca Ceccarelli. Continuano a diluirsi i tempi per la cessione al Perugia di Esposito, che con Mandorlini non troverebbe spazio. In mezzo, perso Tachtsidis, il primo pensiero conduce sempre a Manuel Giandonato della Juventus. Lavora duro Sean, in entrata e in uscita, nonostante il freno di contratti duri da scalfire. «Vorremmo portare in ritiro almeno l'80 per cento dell'organico della prossima stagione», diceva ieri Maurizio Setti, mentre Sogliano chiudeva con Rivas e Grossi. Obiettivo ambizioso, ma non impossibile. Magari per Santa Cristina il 21 luglio potrebbe partire anche Nando Sforzini, primissima scelta per l'attacco. Ma non dipende solo dall'Hellas.
A.D.P.
FONTE: LArena.it
Calciomercato, Simone Calvano all’Hellas Verona
Postata il 06/07/2012 alle ore 16:04
Il centrocampista nato l’11 luglio 1993 si trasferisce in gialloblù la formula del prestito con diritto di riscatto della comproprietà
VERONA – Nuovo rinforzo per la squadra scaligera in vista della stagione sportiva 2012/13: si tratta di Simone Calvano, centrocampista nato l’11 luglio 1993, proveniente dal Milan.
Il calciatore si trasferisce in gialloblù con la formula del prestito con diritto di riscatto della comproprietà.
Ufficio Stampa
Ceduto al Perugia Gennaro Esposito
Postata il 06/07/2012 alle ore 15:51
Il regista napoletano si trasferisce alla formazione umbra con la formula del prestito
VERONA - Hellas Verona rende noto di aver definito la cessione di Gennaro Esposito al Perugia.
Il regista napoletano si trasferisce alla formazione umbra con la formula del prestito.
Ufficio Stampa
Il "Memorial Conte Arvedi" si tinge ancora di gialloblù
Postata il 05/07/2012 alle ore 10:27
Lo staff Hellas Verona conquista per la 2a volta consecutiva il primo posto nel quadrangolare promosso per ricordare l'ex presidente scaligero
SAN MAURO DI SALINE - Appuntamento ormai abituale nel corso di ogni estate presso il campo da calcio a 5 di San Mauro di Saline.
Mercoledì è andata in scena la 3a edizione del "Memorial Conte Arvedi", quadrangolare di beneficienza promosso per ricordare l'ex presidente scaligero, scomparso nel 2009 a seguito di un incidente stradale.
Gradino più alto del podio conquistato per la seconda volta di fila dallo staff Hellas Verona: chiuse le due gare iniziali a quota 4 lunghezze, dopo il ko ai calci di rigore contro le Vecchie Glorie San Moro, che ha fruttato un punto (1-1 nei tempi regolamentari), ed il successo di misura sull'Asd Lessinia (1-0), i gialloblù hanno avuto la meglio con lo stesso risultato nella finalissima, di fronte ai primi avversari affrontati nel torneo.
Vero mattatore Davide Specchierla, autore di tre reti. Squadra composta inoltre da Thomas Bodini, Alessio Girelli, Simone Puliafito, Moris Rigodanze e Luca Sebastiano, con l'importante supporto dalla panchina di mister Antonio Salomoni, del dirigente accompagnatore Mattia Rossetti, del fisioterapista Marco Bellini, di Eugenio Spiazzi di Corte Regia nelle vesti di team manager e della figlia Graziella come addetto stampa.
Al termine delle partite grandi ringraziamenti per Leonardo Alberti, organizzatore dell'evento, che ha successivamente ospitato tutti i presenti per una sorta di "terzo tempo" al Ristorante Bellavista. Una parte dell'incasso della serata è stato devoluto alla Croce Verde di Cerro Veronese, per il sostegno dell'attività di soccorso ai cittadini.
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Ufficio Stampa
Nota ufficiale di Hellas Verona
Postata il 05/07/2012 alle ore 09:48
Con l’ingresso in società di Giovanni Gardini il rapporto col precedente direttore generale, il Dott. Benito Siciliano, non verrà rinnovato e proseguirà fino alla naturale scadenza
VERONA – Con l’ingresso in società di Giovanni Gardini il rapporto col precedente direttore generale, il Dott. Benito Siciliano, non verrà rinnovato e proseguirà fino alla naturale scadenza.
Al dirigente brasiliano vanno il ringraziamento di Giovanni Martinelli e del nuovo presidente Maurizio Setti per il lavoro svolto in questi anni, e l’augurio di un futuro ricco di soddisfazioni personali e professionali.
Ufficio Stampa
Calciomercato, dal Palermo Arzamendia e Verdun
Postata il 04/07/2012 alle ore 17:37
I due calciatori paraguayani si trasferiscono in gialloblù con la formula del prestito con diritto di riscatto della comproprietà
VERONA - Hellas Verona ha perfezionato l’acquisto di Oscar Nery Arzamendia Ayala, centrocampista nato ad Itauguà il 26 maggio 1994, e di Cesar Antonino Verdun Servin, attaccante nato a Captata il 31 dicembre 1993.
I due calciatori paraguayani, provenienti dal Palermo, si trasferiscono alla società scaligera con la formula del prestito con diritto di riscatto della comproprietà.
Ufficio Stampa
Mercoledì 4 luglio: il giorno di Grossi e Rivas
Postata il 04/07/2012 alle ore 10:45
Presentati presso la sede sociale di Via Torricelli i due centrocampisti acquistati dal club scaligero
VERONA - Mercoledì 4 luglio è il giorno di Paolo Grossi ed Emanuel Rivas, che dopo Alessandro Carrozza rappresentano i primi rinforzi per l'Hellas Verona in vista della nuova stagione. L'ex Albinoleffe approda in gialloblù dal Siena, con la formula del prestito con diritto di riscatto della comproprietà; l'argentino, svincolato, ha invece firmato un contratto biennale.
E' Giovanni Gardini ad aprire la conferenza stampa: "Presentiamo oggi due giocatori importanti. La società ha fatto un sacrificio rilevante in termini economici per portarli da noi. Sono ottimi calciatori ma anche persone eccellenti, che qui hanno la possibilità di crescere e fare bene".
Il primo a presentarsi è Grossi: "Qui ci sono tutti i presupposti per dare il meglio. Sono un esterno alto o una seconda punta. Al di là degli aspetti tattici, però, l'importante è soprattutto giocare. Conosco molto bene il blasone della città, tutti mi hanno parlato benissimo di Verona e della tifoseria, elementi che mi hanno convinto a venire qui. Ci ho messo tanto a conquistarmi la serie A, ora scendo di categoria ma in una grandissima piazza. Spero di tornare nella massima serie il prima possibile con la maglia dell'Hellas".
"Ringrazio tutti quelli che hanno voluto fortemente portarmi qui", esordisce Rivas. "C'è tanta voglia di fare bene. Noi sudamericani diamo molta importanza all'aspetto della passione e del tifo, e penso che qui ci siano veramente le condizioni ideali. Sono un esterno offensivo, destra o sinistra non fa differenza. Siamo in molti ma è bello che sia così, la concorrenza fa bene. Ho imparato tantissimo da Conte che mi ha portato a Bari dall'Arezzo. Anche con Ventura però sono cresciuto molto".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
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L'EX BOMBER DAVOR SUKER NUOVO PRESIDENTE DELLA FEDERCALCIO CROATA
Giovedì 05 Luglio 2012 - 17:41
ZAGABRIA - L'ex giocatore Davor Suker è stato eletto oggi nuovo presidente della Federazione Croata di Calcio (HNS). Suker, 44 anni, è stato scelto per i prossimi due anni, dopo una riunione della federazione che si è tenuta oggi a Zagabria. L'ex giocatore di Siviglia e Real Madrid prenderà il posto di Vlatko Markovic che dopo 14 anni alla guida dell'HNS, si è dimesso in seguito ad Euro 2012 in Polonia ed Ucrania. Come giocatore, Suker ha vinto la Liga spagnola nel 1997 ed un anno dopo ha anche alzato la Champions e la Coppa Intercontinentale, oggi Mondiale per Club. Nel 1998, l'attaccante croato è stato il capocannoniere, con sei reti, nel Mondiale di Francia, dove la Croazia è arrivata in semifinale.
GOL-FANTASMA, SÌ ALLA TECNOLOGIA: ECCO OCCHIO DI FALCO E PALLONE CON MICROCHIP
Giovedì 05 Luglio 2012 - 19:19
ZURIGO - Dalla prossimo dicembre, al Mondiale per club in Giappone, verranno sperimentate le due nuove tecnologie per determinare se un pallone ha superato la linea di porta. Si tratta dell'inglese «Occhio di falco» («Hawk eye») e del danese «Goal Ref». Il primo è già in uso da alcuni anni in diversi tornei di tennis e cricket e ora è stato adattato per il calcio. Si fonda su 14 telecamere ad alta definizione (sette dietro ogni porta), capaci di registrare 2000 immagini al secondo. È un sistema di proiezioni grafiche per dare l'esatta posizione della palla e quindi ricostruirla in tre dimensioni. Quando il pallone ha superato la linea di porta, una vibrazione ed un segnale visivo vengono trasmessi ad un orologio, portato dall'arbitro, in meno di un secondo. Tuttavia, contrariamente a quanto accade nel tennis il risultato non verrà mostrato al pubblico su grande schermo. La seconda azienda «vincitrice», GoalRef, ha sviluppato il proprio sistema inizialmente per la federazione internazionale di pallamano. La tecnologia si fonda su campi elettromagnetici. Dieci antenne vengono montate sulle porte (pali e traverse) per creare un campo magnetico mentre nel pallone sono installate tre microchip elettronici. La posizione della palla viene definita tramite un computer. Quando la sfera varca la fatidica linea, un segnale radio viene trasmesso in mezzo secondo sull'orologio dell'arbitro. Non vi è ricostruzione visiva, al contrario di quanto avviene con l'occhio di falco. Le tecnologie costano dal 150.000 ai 250.000 dollari (dai 120.000 ai 160.000 euro) per ogni stadio. La Goal Ref ha più o meno un costo fisso mentre «Occhio di falco» dipende anche dalla struttura dello stadio per trovare i punti giusti dove inserire le telecamere.
NESTA FIRMA CON IL MONTREAL IMPACT. GIOCHERÀ CON DI VAIO, CORRADI E FERRARI
Venerdì 06 Luglio 2012 - 09:51
MONTREAL - Alessandro Nesta giocherà con il Montreal Impact: l'annuncio arriva direttamente dalla società canadese che sul suo sito internet ha ufficializzato l'arrivo dell'ex difensore del Milan. Nesta (che ha 36 anni) raggiunge così Marco Di Vaio.
Il difensore indosserà la maglia numero 14 ed ha firmato un contratto che lo lega alla società canadese di 18 mesi. I dettagli economici dell'accordo non sono stati resi noti, Nesta non avrà lo status di 'giocatore designatò, il suo stipendio dunque non inciderà sul salary cap.
«Sono molto felice di essere qui - le prime parole di Nesta al sito del Montreal Impact - Avevo diverse offerte dall'Europa ma volevo una nuova sfida e provare un'esperienza nella Major league. Quando sono venuto a vedere il mio amico Marco Di Vaio nella sua gara di debutto a Montreal, ho conosciuto delle ottime persone nel club e mi sono convinto che questa società era ciò che volevo».
«È eccitante non solo per la squadra, ma anche per la società avere un giocatore del suo pedigree, un campione del mondo e uno dei migliori difensori», è stato il commento del ds della società canadese, Nick De Santis.
Entusiasta anche capo allenatore del Montreal: «Non vediamo l'ora di vederlo con la nostra squadra - ha detto Jesse Marsch - ci farà migliorare a tutti i livelli». Nella Major League, Nesta troverà altri italiani: Di Vaio, Bernardo Corradi (che però è infortunato) e Matteo Ferrari.
CAROLINA KOSTNER PENSA AL RITIRO. "VOGLIO UNA FAMIGLIA E DEI FIGLI" -FOTO
Venerdì 06 Luglio 2012 - 13:16
ROMA - «Sto pensando di lasciare il pattinaggio, sì di ritirarmi, di non gareggiare più. Sono dieci anni che dedico tutta me stessa a questo sport, ho sacrificato amici, affetti, e sudato ogni singola vittoria. Ora che mi sono tolta anche lo sfizio di salire sul palco più alto del mondo sono felice e potrei scegliere di riprendermi la mia vita». Così dichiara a sorpresa a Gente, nel numero in edicola da sabato 7 luglio, Carolina Kostner, campionessa mondiale di pattinaggio dopo la medaglia d'oro conquistata il 30 marzo a Nizza.
«Èuna scelta dura, difficile -continua Carolina- e voglio darmi ancora qualche settimana per riflettere. Non voglio prendere la decisione sbagliata. Ma entro luglio dovrò scegliere: se riprendere gli allenamenti in vista della Coppa del mondo che si svolgerà da ottobre a dicembre, oppure dire addio alle gare».
Del suo futuro, dopo l'addio al pattinaggio, la "regina dei ghiacci" dice: «mi piacerebbe dedicarmi all'insegnamento, far crescere i futuri campioni. Poi vorrei finire gli studi universitari al Dams di Torino, sezione arte. Mi piace dipingere, ho in progetto di disegnare un cartone animato da cui trarre un musical, e da un anno creo da sola i bozzetti dei miei costumi di gara che vengono poi impreziositi con cristalli Swarovski. Ho anche ideato una linea di magliette per bambine 'Special Edition Carolina Kostner'».
«Poi ho un sogno nel cassetto», continua la campionessa, «dedicarmi a tempo pieno al teatro e alla lirica. Lo scorso anno, ad ottobre, all'Arena di Verona, ho partecipato ad Opera on Ice, un incredibile show dove i più grandi campioni di pattinaggio artistico su ghiaccio incontrano l'Opera, interpretando le più famose arie liriche. Doveva essere una premiere, non sapevamo cosa aspettarci. E invece il successo è stato tale che il 22 settembre prossimo replicheremo all'Arena l'evento, che potrebbe poi anche partire in tournèe viste le richieste già ricevute dagli Emirati Arabi e dal Giappone».
Del suo fidanzato Alex Schwazer 27 anni, olimpionico della marcia, che parteciperà alle Olimpiadi di Londra confessa: «Lo seguirò solo in tv, deve concentrarsi. Ma nel mio futuro vedo la famiglia, desidero dei figli».
SCHIAVONE-PENNETTA, LA COPPIA ITALIANA IN SEMIFINALE A WIMBLEDON
Giovedì 05 Luglio 2012 - 18:04
ROMA- Francesca Schiavone e Flavia Pennetta si sono qualificate per le semifinali nel doppio femminile a Wimbledon. Le giocatrici azzurre hanno eliminato nei quarti la coppia spagnola Martinez Sanchez-Llagostera Vives per 6-2, 6-7 (0-7), 6-4 nella continuazione del match sospeso ieri per oscurità sul 2-2 nel terzo set. In semifinale affronteranno ora le ceche Hlavackova-Hradecka che hanno eliminato l'altra coppia italiana Errani-Vinci. Fuori anche Bracciali, che nel doppio maschile in coppia con Knowle, è stato battuto ai quarti dal duo Lindstedt-Tecau.
SCHIAVONE-PENNETTA, LA COPPIA ITALIANA IN SEMIFINALE A WIMBLEDON
Giovedì 05 Luglio 2012 - 18:04
ROMA- Francesca Schiavone e Flavia Pennetta si sono qualificate per le semifinali nel doppio femminile a Wimbledon. Le giocatrici azzurre hanno eliminato nei quarti la coppia spagnola Martinez Sanchez-Llagostera Vives per 6-2, 6-7 (0-7), 6-4 nella continuazione del match sospeso ieri per oscurità sul 2-2 nel terzo set. In semifinale affronteranno ora le ceche Hlavackova-Hradecka che hanno eliminato l'altra coppia italiana Errani-Vinci. Fuori anche Bracciali, che nel doppio maschile in coppia con Knowle, è stato battuto ai quarti dal duo Lindstedt-Tecau.
TENNIS: FEDERER BATTE DJOKOVIC E VOLA IN FINALE A WIMBLEDON -FOTO
Venerdì 06 Luglio 2012 - 16:49
LONDRA - Roger Federer vola in finale a Wimbledon. Lo svizzero, testa di serie numero 3, supera in semifinale il serbo Novak Djokovic, numero 1 del mondo, per 6-3, 3-6, 6-4, 6-3. Il 30enne di Basilea, che insegue il settimo titolo sull'erba dell'All England Club, affronterà domenica il vincente del match tra lo scozzese Andy Murray, testa di serie numero 4, e il francese Jo-Wilfried Tsonga, numero 5 del tabellone. Federer è già sicuro di strappare il secondo posto nel ranking allo spagnolo Rafa Nadal. In caso di trionfo nei Championships, tornerebbe sul trono della classifica Atp. Per riuscirci, deve fornire una prestazione all'altezza di quella regalata oggi sul Centrale versione indoor, protetto dal tetto nella consueta giornata di pioggia londinese. Contro Djokovic, defending champion, lo show dello svizzero comincia con il break nel sesto game. Il fuoriclasse di Basilea non concede nulla sui propri turni di battuta, serve il 75% di prime e, quando non deve ricorrere alla seconda, fa quasi sempre punto (15/18): basta e avanza per portare a casa il primo set per 6-3. Dopo il rodaggio, Djokovic irrompe nella sfida scappando subito sul 3-0 nella seconda frazione. Il numero 1 somiglia a tratti alla macchina da tennis ammirata nel 2011. Dall'altra parte della rete, Federer cala nel rendimento al servizio (57% di prime) e, visti i 12 vincenti del rivale, non ha nessuna occasione per raddrizzare la situazione, cede 3-6: si riparte nel terzo set in perfetto equilibrio. Dopo la fiammata, Djokovic torna ad un rendimento balbettante. Annulla una pericolosa palla break nel secondo game e rischia grosso anche nel sesto. Cancella altre 2 chance di Federer e arpiona faticosamente il 3-3. Il servizio è l'ancora a cui si aggrappa anche il rossocrociato nel nono game: sul 4-4, annulla la prima palla break nel set e si salva. Dopo il pericolo scampato, arriva l'accelerazione decisiva: Djokovic fallisce uno smash non impossibile e concede 2 set point. Rimedia sul primo, ma capitola sul secondo: Federer, al contrario di Nole, schiaccia da manuale e chiude 6-4. È la svolta del match, perchè Djokovic accusa il colpo, continua a sbagliare e cede di nuovo la battuta. Federer vola sul 3-0, il traguardo è vicino. Il numero 1 del mondo si disunisce e scuote la testa, sparacchia senza convinzione da fondo e viene bucato quando si avventura a rete. 'King Roger' non trema, il primo match point è sufficiente: 6-3, sipario dopo 2h19'.
SEEDORF AL BOTAFOGO, DELIRIO DEI TIFOSI ALL'AEROPORTO DI RIO -VIDEO
Venerdì 06 Luglio 2012 - 17:18
RIO DE JANEIRO - Oltre 1.500 tifosi del Botafogo hanno accolto trionfalmente l'ex giocatore del Milan, Clarence Seedorf, al suo arrivo in mattinata all'aeroporto di Rio de Janeiro. In jeans e giacca scura, l'attaccante olandese ha ricambiato l'entusiasmo dei sostenitori della sua nuova squadra distribuendo sorrisi e posando per le foto con la bandiera del club carioca. La presentazione ufficiale del nuovo numero 10 del 'Fogaò è prevista per domani allo stadio 'Engenhaò, con una cerimonia alla quale parteciperà anche l'ex ct della 'Selecaò, Zagallo: i dirigenti prevedono l'ingresso di oltre 40 mila persone. Subito dopo l'atterraggio in città, Seedorf si è recato a Ipanema, dove è inizialmente ospitato. Il calciatore è sposato con una brasiliana, parla portoghese e ha già comprato casa a Rio.
L'ULTIMA SFIDA DI 'BEBE' VIO: "IO COME PISTORIUS, VOGLIO LE OLIMPIADI" -FOTO
Venerdì 06 Luglio 2012 - 17:09
BOLOGNA - Ha tenacia da vendere la quindicenne Beatrice Vio, chiamata da tutti "Bebe". Amputata ai quattro arti, tedofora alle prossime paralimpiadi di Londra, la quindicenne di Mogliano Veneto che dopo una brutta malattia ha ripreso a tirare, e a vincere con il fioretto, ora sta cominciando a correre e la sua ultima sfida è proprio gareggiare per l'atletica leggera nelle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro. Vorrebbe farlo come Oscar Pistorius, che ieri ha ottenuto le Olimpiadi, primo paralimpico della storia e che lei ha conosciuto durante uno dei suoi periodi in Italia. "E' stato lui a dirmi: ma perchè non vieni a correre con me? Solo tu se mi affronti in un assalto di scherma, ho risposto io". Così, trovate le 'gambe giuste', le lame in carbonio speciali per la corsa, ha fatto delle prove, stupendo tutti. Non si pone limiti: "A Rio vorrei gareggiare nella scherma, ma anche nell'atletica".
AGGREDISCE AGENTI DI POLIZIA, ARRESTATO VINICIO ESPINAL DELLA PRO VERCELLI
Venerdì 06 Luglio 2012 - 17:39
BERGAMO - Una brutta tegola per la Pro Vercelli neopromossa in serie B: il centrocampista dominicano Vinicio Espinal, infatti, è stato processato questa mattina per direttissima e condannato a quattro mesi di reclusione per aver aggredito, ieri, alcuni agenti di polizia.
Espinal si era recato a Bergamo per rinnovare il proprio permesso di soggiorno presso gli uffici di immigrazione. Il calciatore ha però dovuto attendere molto più del previsto fino a quando, stanco dei lunghi tempi di attesa, ha finito per dare in escandescenza, insultando gli agenti di polizia che lavorano sul posto. Non solo: una volta invitato a calmarsi, Espinal ha reagito prima gettando a terra l'apparecchio di registrazione delle impronte digitali e poi aggredendo fisicamente anche alcuni poliziotti.
Accusato di danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, Espinal nel processo per direttissima ha ammesso le proprie colpe.
DE LAURENTIIS MINACCIA I GIORNALISTI IN LEGA: "VI METTO LE MANI ADDOSSO" -FOTO
Mercoledì 04 Luglio 2012 - 13:16
MILANO - Appena fatto il suo ingresso in Lega Calcio, dove è in programma un'assemblea, Aurelio De Laurentis minaccia i giornalisti. Il Presidente del Napoli perde la pazienza quando gli viene posto un quesito riguardante Edinson Cavani ed il suo futuro. De Laurentis avrebbe perso le staffe, dando agli stessi giornalisti «dei cafoni, perchè sono interessati solo ai soldi». La situazione si è accesa ulteriormente quando alcuni giornalisti lo hanno invitato ad evitare certe definizioni, e De Laurentis ha risposto: «Mi permetto, mi permetto e se è il caso vi metto anche le mani addosso se continua così. Non si può parlare nella vita solo di soldi. Noi, nel cinema, siamo dei gran signori perchè non sentirete mai parlare di quanto guadagnano Brad Pitt o Angelina Jolie. Non si dirà mai quanto sarà il loro contratto mentre a voi interessa soltanto sapere quanto guadagna un calciatore. Tutto questo -ha concluso- non fa che alzare i costi».
FONTE: Leggo.it
ALTRE NEWS
Feralpi, mister Remondina è laureato
05.07.2012 12:30 di Roberto Pagnan
Fonte: feralpisalo.it
Il mister del Feralpi Salò, Gianmarco Remondina ha concluso con la discussione della tesi il corso di abilitazione per tecnici professionisti di Prima Categoria a Coverciano. L'allenatore ex Verona ha presentato una relazione sulla difesa a tre, riuscendo ad ottenere una votazione di 103/110.
Stesso riconoscimento ottenuto anche dal nuovo responsabile del settore giovanile dei lombardi, Emanuele Filippini. L'ex centrocampista ha elaborato una tesi sul modulo di gioco 4-2-4, ottenendo la votazione di 100/110.
FONTE: TuttoLegaPro.com