LA STAGIONE 2012-2013 VEDE UN HELLAS AMBIZIOSO...
...Come da anni non si vedeva: L'ultimo (in ordine di tempo) pezzo del puzzle a livello dirigenziale è l'ingaggio di Giovanni GARDINI, uno dei più bravi manager in Italia, specialista nell’ambito amministrativo e gestionale ed un curriculum pesante: PADOVA, LAZIO, TREVISO (dove ha lanciato BORRIELLO e LONGO) e per ultimo il LIVORNO; firma un contratto di 2 anni e verrà presentato domani in sede.
Nel frattempo ecco anche i primi due acquisti: Il giovane Andrea CALANDRA, difensore classe '94 di proprietà AURORA PRO PATRIA 1919, preso con la formula del prestito con diritto di riscatto che sarà aggregato Primavera scaligera e sopratutto Alessandro CARROZZA dotatissimo esterno che può essere utilizzato sia a destra che a sinistra e che è stato acquistato a titolo definitivo (qui la scheda con tutte le notizie più interessanti sul nuovo arrivo scaligero)...
Qui http://bondolasmarsa.blogspot.com/2012/06/calciomercato-hellas-tutti-i-rumors-del.html tutte le ultime news di mercato sull'HELLAS
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RASSEGNA STAMPA
Inchiesta Parmalat Tanzi calcio - ParmaToday
Soldi distratti dalla Parmalat di Tanzi: si va verso chiusura inchiesta
In Procura è arrivato Enrico Bondi nella veste di Commissario straordinario, incarico che continuerà a mantenere fintanto che la procedura relativa a Parmalat non sarà definitivamente chiusa
di Redazione 29/06/2012
E' giunto alle ultime battute uno dei filoni dell'inchiesta della Procura di Parma sulla gestione di Calisto Tanzi del Parma Calcio. In Procura è arrivato Enrico Bondi nella veste di Commissario straordinario, incarico che continuerà a mantenere fintanto che la procedura relativa a Parmalat non sarà definitivamente chiusa, per acquisire informazioni sulle indagini, divise in più tronconi, che la magistratura parmigiana sta conducendo sulla società di calcio gialloblù. Quest'ultimo filone di inchiesta è il meno noto tra quelli condotti dalla magistratura.
Si sa che l'ipotesi di reato riguarda alcune "distrazioni" operate dalla gestione Tanzi e che l'indagine verrà chiusa agli inizi della prossima settimana. Sconosciuto, invece, il numero e il nome degli indagati. Nei mesi scorsi la Procura di Parma ha portato avanti altri due filoni relativi ai 'pagamenti in nero' di alcuni giocatori transitati nel club gialloblù e l'indagine relativa alla gestione da parte di Calisto Tanzi di due società che operavano nella massima serie italiana: il Parma e il Verona, quest'ultimo, stando all'accusa, gestito attraverso Giambattista Pastorello, ex dirigente del Parma Calcio, divenuto patron della società scaligera ma, a tutti gli effetti secondo l'accusa, prestanome di Calisto Tanzi.
FONTE: ParmaToday.it
Inchiesta Parma Calcio in dirittura
Enrico Bondi ascoltato in Procura
Sarà depositato la prossima settimana l'avviso di fine indagini per il filone relativo alle distrazioni dal Parma A. C. di Calisto Tanzi
E' stato visto giovedì a Parma, nei vicoli del centro presso i palazzi di giustizia. Il motivo della visita di Enrico Bondi nella città ducale, però, lo ha svelato oggi il procuratore Gerardo Laguardia: "Lo abbiamo sentito in qualità di amministratore straordinario della Parmalat, in merito all'inchiesta sulle distrazioni dal Parma Calcio". Un filone coordinato dal pm Paola Dal Monte, che si chiuderà formalmente la prossima settimana con le notifiche di avviso di fine indagini agli indagati, di cui per ora non sono noti né il numero né l'identità.
E' l'ennesima inchiesta legata al crac Parmalat, e in particolare al ramo sportivo della società, in dirittura d'arrivo: nei mesi scorsi sono state chiuse le indagini sui rapporti di Calisto Tanzi con l'Hellas Verona, di cui sarebbe stato il proprietario occulto, e sui contratti in nero ai giocatori del Parma A. C. Inchieste che vedono coinvolti anche nomi importanti di dirigenti sportivi e calciatori. In questo filone sulle distrazioni la nuova Parmalat, per cui è ancora in corso la procedura di amministrazione straordinaria curata da Enrico Bondi, potrebbe ricoprire il ruolo di parte lesa. (maria chiara perri)
(29 giugno 2012)
FONTE: Parma.Repubblica.it
SERIE A
Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 30 giugno
Il punto su tutti gli affari della giornata di calciomercato appena andata agli archivi. Tra indiscrezioni, trattative e ufficialità, ecco le notizie più importanti.
01.07.2012 02.00 di Antonio Gaito
ROMA, DEFINITO L'ARRIVO DI BRADLEY - JUVE-LUCIO, SI CONTINUA A TRATTARE - FIRENTINA, SI STRINGE PER KJAER - Nella giornata di ieri la Roma ha praticamente definito l'arrivo di Michael Bradley dal Chievo. Alla società di Campedelli dovrebbero andare 3,5mln di euro e l'intero cartellino di Leandro Greco. Nelle prossime ore è attesa l'ufficialità dell'operazione, praticamente confermata anche dall'agente del centrocampista, Alberto Faccini: "Le societa, come ha detto Sartori, stanno trattando, noi non siamo ancora stati interpellati, ma la Roma - ha detto l'agente - sarebbe molto gradita al giocatore". Il club giallorosso, intanto, guarda con interesse anche alla situazione in casa Fiorentina visto che il ds Sabatini vorrebbe puntare su Juan Manuel Vargas e sta cercando di capire i margini di manovra per portare in giallorosso il peruviano, reduce da diverse stagioni deludenti. I gialloblù, invece, dopo aver perso Bradley puntano con decisione su Panagiotis Tachtsidis, 21enne centrocampista l'anno scorso al Verona ma di proprietà del Genoa.
Prosegue, intanto, la trattativa tra la Juventus e gli agenti di Lucio. Al momento, nonostante una lunga riunione, c'è ancora una differenza tra le parti e tra oggi e domani Alessandro Lucci, mediatore dell'affare, dovrebbe incontrare nuovamente il Malaga per valutare la possibilità di accontentare il brasiliano con un ulteriore rilancio sull'ingaggio: gli spagnoli offrono circa 3mln di euro contro i 2,7mln dei bianconeri che però non mollano la presa. L'Inter dopo Lucio è pronta a salutare anche Maicon proseguendo nella filosofia di abbassare il monte ingaggi del club. Il Chelsea, infatti, sembra realmente interessato al brasiliano e punta a battere la concorrenza di Real Madrid e Paris Saint-Germain.
Non resta a guardare la Fiorentina che sta valutando le possibilità di arrivare a Claudio Yacob, centrocampista del Racing de Avellaneda, mentre è già in corso la trattativa per Simon Kjaer. La società viola sta trattando per un prestito oneroso (a circa 500mila euro) ma il Wolfsburg spinge per un obbligo di riscatto dell'intero cartellino. Sul difensore ci sono anche Lille e Malaga, ma la Fiorentina in questo momento sembra avanti sulla concorrenza.
Ieri il Parma ha messo a segno un altro acquisto. Si tratta di Ishak Belfodil, ex attaccante del Lione, nell'ultima stagione al Bologna, che passa in gialloblù per 2,5 milioni di euro più l'eventuale 20% delle plusvalenze realizzate in una vendita futura. La Sampdoria continua la ricerca del nuovo allenatore. Rafa Benitez in giornata, dopo la risposta negativa, ha ringraziato i blucerchiati: "La proposta della Sampdoria è stata seria, il suo approccio nei miei confronti è stato davvero professionale e concreto, alla pari dei grandi club. Ho rifiutato - ha spiegato Benitez - perché preferisco aspettare la proposta di un club che possa accontentare le mie richieste e che mi possa permettere di vincere titoli fin da subito". Al momento in vantaggio c'è Marco Giampaolo, considerando che anche la pista che porta a Didier Deschamps è destinata a tramontare.
REAL, DUBBI SUL FUTURO DI XABI ALONSO - BARCELLONA, KEITA IN CINA - MALAGA, ARRIVA DOS SANTOS - In Spagna c'è più di un dubbio sul futuro al Real Madrid di Xabi Alonso. Il giocatore non sembra intenzionato a rinnovare il proprio contratto in scadenza nel 2014, e si vocifera di un possibile ritorno a Liverpool, ed è per questo le merengues starebbero negoziando con Luka Modric. Più certezze, invece, su Seydou Keita che si libera dal Barcellona e - secondo la stampa spagnola - firmerà per il club cinese Dalian Aerbin, squadra in cui milita l'ex blaugrana Fabio Rochemback. L'Atletico Madrid vuole trattenere Diego, dopo la stagione positiva tra Liga ed Europa League. Il brasiliano, attualmente in prestito dal Wolfsburg, dovrebbe costare ai colchoneros circa 10mln di euro. Piace anche Giovani dos Santos, in uscita dal Tottenham, che però secondo le ultime indiscrezioni sarebbe ad un passo dal Malaga. In Inghilterra acquisto del Reading. Attraverso un comunicato stampa la squadra neopromossa in Premier League ha ufficializzato l'arrivo dell'attaccante russo Pavel Pogrebnyak, 28 anni, in scadenza di contratto con lo Stoccarda.
SERIE A
Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e ufficialità del 28 giugno
Il punto su tutti gli affari della giornata di calciomercato appena andata agli archivi. Tra indiscrezioni, trattative e ufficialità, ecco le notizie più importanti.
29.06.2012 02.00 di Arturo Minervini
ROMA IN POLE PER DESTRO. INTER ANCORA PROBLEMI PER LE CESSIONI. MILAN, CONSTANT SI PRESENTA. MISTERI THIAGO SILVA ED EL KADDOURI - Nel giorno in cui la nostra nazionale guadagna l'accesso alla finale di Euro2012 superando in semifinale la Germania, non si ferma certo il mercato. Tutt'altro. La Roma fa passi importanti per strappare alla concorrenza di Inter e Juventus l'attaccante Mattia Destro. In giornata il club giallorosso ha incontrato sia il Genoa che il Siena, i due club proprietari del cartellino del centravanti. Non solo attacco per il mercato romanista che punta forte anche sul giovane talento del Genoa Panagiotis Tachtsidis che Zeman avrebbe richiesto chiaramente alla dirigenza giallorossa, dopo averne apprezzato le qualità nello scorso campionato cadetto con la maglia del Verona. Ritorno di fiamma anche per il centrocampista statunitense del Chievo Michael Bradley, che potrebbe essere operazione utile al marketing per la proprietà americana dei capitolini.
Priorità alle cessioni. All'Inter è ormai diventato un tormentone. Ci sono da piazzare Forlan, Lucio, Maicon e Pazzini. Per Lucio, dopo i problemi con il Fenerbahce, spunta l'ipotesi Malaga disposto ad accollarsi l'ingaggio del brasiliano a patto che questi rescinda dal rapporto con l'Inter. Per Forlan al momento non ci sono acquirenti e l'uruguayano sta diventando un vero e proprio caso. In giornata c'è stato un vertice di mercato tra il presidente Massimo Moratti, il direttore sportivo Piero Ausilio ed il direttore dell'area tecnica Marco Branca per decidere come muoversi nei prossimi giorni. Ma è chiaro che fino a che non si sbloccherà il mercato in uscita sarà difficile attendersi grandi movimenti.
"Sono contento di vestire la maglia del Milan, vedremo cosa succederà in ritiro. Tutti i giocatori del Milan sono grandi calciatori. Spero di poter dimostrare di poterci giocare". Queste la parole di Kevin Constant nel giorno della sua presentazione come nuovo calciatore del Milan. Ma il mercato a centrocampo del diavolo potrebbe prevedere anche l'innesto di Lassana Diarra. Il centrocampista vuole lasciare il Real, le parti stanno lavorando per trovare un accordo sull'oneroso ingaggio del centrocampista. Intanto, a respingere le voci di un possibile addio, in giornata ha parlato Luca Antonini: "La mia priorità resta il Milan, la squadra dove ho iniziato a giocare e dove vorrei concludere la carriera. Ho avuto qualche richiesta da altre squadre ma la mia volontà è di restare". Per quanto concerne Alessandro Nesta, il difensore sembra tentato dall'accettare l'offerta della squadra canadese Toronto Fc.
Sempre per il Milan opportuno riportare le voci secondo cui la trattativa con il Psg per Thiago Silva non sia definitivamente tramontata. In serata è stato avvistato a Milano Nasser Al Khelaifi, presidente del Paris Saint-Germain. Il numero uno dei parigini è stato avvistato in un ristorante milanese ed al tavolo vicino c'era Ariedo Braida, ds del Milan. Le parti hanno comunque smentito di aver parlato di mercato. Certo resta una strana coincidenza.
Altro caso che tiene banco quello legato al futuro di Omar El Kaddouri. Il centrocampista del Brescia, conteso da Juventus e Parma, ha voluto smentire la notizia di aver rifiuato il trasferimento in gialloblù: "Parlerò quando tutto sarà deciso, dirò la mia verità -ha spiegato il calciatore del Brescia alla redazione di Sportitalia - non ho mai rifiutato nessuna squadra, certo mi piacerebbe andare alla Juventus". Il mistero si infittisce.
Nella prossima settimana ci saranno due ufficialità importanti. L'agente di Ezequiel Lavezzi ha dichiarato che entro martedì ci sarà la firma con il Psg dell'argentino pronto a salutare Napoli. Per l'ufficialità di Isla ed Asamoah alla Juventus bisognerà aspettare il 3 luglio: "Per l'accordo è tutto definito - ha detto l'agente dei due - mancano soltanto le firme sui contratti che saranno apposte entro il 3 luglio".
Giornata interlocutoria per la Lazio che vede sfumare l'attacante croato Petric che si è accordato con il Fulham e pensa ad il colpo Afellay del Barcellona. Difficile però arrivare al talento olandese. Ancora dubbi sul futuro tecnico dello Sampdoria: sfumato Benitez la lotta sembra essere ristretta a Delio Rossi e Marco Giampaolo in quanto Deschamps sembra proiettato verso la panchina della nazionale francese. Il Torino in pressing su Sansone, anche se il direttore sportivo dei granata Petrachi chiarisce: "E' un calciatore che piace, l'abbiamo seguito per tutta la stagione e lo apprezziamo. E' un calciatore interessante ma non è un obiettivo primario".
BARCELLONA, E' IL GIORNO DI JORDI ALBA. IL CITY PROVA A BLINDARE DAVID SILVA. IL PSG SEMPRE ATTIVO - Dopo tante voci, Jordi Alba è diventato ufficialmente un nuovo giocatore del Barcellona. Ufficializzato il trasferimento dell'esterno sinistro del Valencia per 12 mln: "E' stata una trattativa complessa, ma alla fine sono felice di tornare a casa". Un rinforzo importante per la difesa blaugrana, ma la società non ha alcuna intenzione di fermare la ricostruzione del reparto arretrato. Gli occhi del Barcellona si sono infatti posati su Vlad Chiriches, difensore centrale della Steaua Bucarest, considerato uno dei maggiori prospetti europei nel suo ruolo.
In casa Manchester City si lavoro per blindare David Silva, finito nel mirino del Real Madrid di Josè Mourinho. Per trattenere il talento spagnolo il club inglese è pronto ad un ritocco dell'ingaggio e è pronto ad offrire un prolungamento del rapporto con il fantasista. Si lavora alacremente anche in casa Tottenham per convincere Andrè Villas-Boas ad accettare la panchina degli Spurs. Secondo alcuni media inglesi l'accordo sarebbe vicino al punto che il tecnico portoghese starebbe dando le sue prime indicazioni alla società ed avrebbe già scelto un uomo su cui puntare per il centrocampo inglese: si tratta di Joao Moutinho del Porto.
Non si ferma mai il mercato del Psg. Leonardo sempre attivissimo, continua a cullare il sogno Thiago Silva, ma pensa anche ad altre opzioni per rinforzare la squadra. Si fanno sempre più insistenti le voci di un interesse per Fabio Coentrao. Per l'esterno del Real ci sarebbe anche uno sponsor d'eccezione, l'ex bomber dei parigini Pauleta, che ne avrebbe caldeggiato l'acquisto con il direttore sportivo Leonardo. Intanto ad inizio settimana il Psg ufficializzerà l'arrivo di Ezequiel Lavezzi.
Un pò di Italia dal Sudamerica con l'ex di Lazio e Parma, Matias Almeyda. Per l'attuale tecnico del River Plate arriva il rinnovo del contratto per un'altra stagione.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PRIMO PIANO
Hellas Verona, Gardini è il nuovo dg
01.07.2012 13:30 di Dennis Magrì
Fonte: Gianluca Di Marzio per gianlucadimarzio.com
Un rinforzo importante per un progetto importante. L’Hellas Verona prosegue il lavoro per comporre la nuova dirigenza. E dopo Sean Sogliano come direttore sportivo, il presidente Setti si è assicurato Giovanni Gardini come nuovo direttore generale. Il numero uno dell’Hellas ha approfittato della rottura tra Gardini e il Livorno, l’occasione giusta per assicurarsi uno dei migliori manager in Italia. Gardini è specialista nell’ambito amministrativo e gestionale. Un dirigente per cui il passato parla da solo: Padova, Lazio, Treviso (dove ha lanciato Borriello e Longo, solo per fare due nomi) e poi Livorno. Ora però è tempo di Hellas. Contratto di 2 anni, domani la firma e poi l’annuncio ufficiale. L’ultimo tassello del puzzle societario dell’Hellas: Sogliano si occuperà di aspetti tecnici, Gardini di quelli societari. Programmi ambiziosi, progetto importante e tanta voglia di Serie A.
PRIMO PIANO
Pillole di mercato - Ecco le principali trattative del 1 luglio
02.07.2012 01:00 di Marco Fornaro
Eccoci ritrovati con l'appuntamento "Pillole di mercato", dove tuttob.com vi racconta le sfaccettature del mercato giorno dopo giorno ad un'ora dalla chiusura di un'altra giornata importante su diversi ambiti.
Hellas Verona, novità nell'organigramma. E il mercato... - Il nuovo direttore degli scaligeri è Gardini, dopo aver "rotto" con il Livorno di Aldo Spinelli. Intanto si pressa per il talentuoso Farias, mentre è vicino il sostituto di Tachtisdis: Manuel Giandonato, lo scorso anno a Lecce.
Spezia, è (sempre) calciomercato - Nelso Ricci è instancabile, i colpi continuano a ripetersi: giovedì sarà il giorno di Valerio Di Cesare, con il reparto mediano che sarà rimpolpato probabilmente da Bogliacino. Idea Obodo.
Ternana, movimenti degli umbri - Si muove anche Cozzella, pronto ad allestire una squadra competitiva. Dal Pescara potrebbero arrivare Togni, Maniero e Soddimo. Fatta per Di Deo, al 99% si legheranno al club neo promosso anche Cristiano e Piccini. Nelle ultime ore è spuntato anche il nome di Zaza, lo scorso anno al Viareggio, ambito anche da Cittadella e Grosseto.
Crotone, due colpi dalla A. E.. - Da registrare anche la domenica del diesse Ursino, che piazza due colpi: Dezi e Lofquist. Per Donnarumma bisogna attendere il rinnovo con il Milan, poi l'estremo difensore rossonero sarà pronto all'esperienza dello Scida.
Annotazioni di mercato - Juve Stabia sul centrale Mohamed Coly, lo scorso anno al Taranto. Quasi fatta per lo scambio Gessa-Colucci sull'asse Pescara-Cesena. Il Novara continua a seguire Ricchiuti, nel mirino dell'Esperance, club tunisino. Reggina e Grosseto su Falzarano, giovane del Chievo Verona.
LE INTERVISTE
Hellas Verona, Mandorlini: "Campionato particolare ed equilibrato. Ecco i due fattori che abbiamo sfruttato..."
01.07.2012 12:00 di Dennis Magrì
Andrea Mandorlini, tecnico dell’Hellas Verona, in un’intervista rilasciata al ‘Corriere di Romagna’, ha parlato del campionato appena concluso e della lotta per la Serie A: “L’ultima Serie B? Beh, è stato un campionato molto equilibrato soprattutto nelle prime posizioni, anche se abbastanza particolare a causa della presenza di due squadroni come Torino e Sampdoria. Lottare per la Serie A, l’anno scorso, non era facile, eppure noi siamo arrivati a un passo dalla promozione. La Serie B rimane un campionato molto equilibrato, lunghissimo e difficilissimo, dove ogni settimana può cambiare qualcosa, in positivo o in negativo: credo che la differenza la faccia la conitnuità di rendimento, anche se l’anno prossimo per la prima volta non ci saranno nobili decadute che devono vincere per forza”.
Sul clamoroso salto mancato dalla Lega Pro alla A, il tecnico aggiunge: “Spesso chi viene di rincorsa può sfruttare due fattori: l’entusiasmo e l’imprevedibilità. Se poi decidi di confermare l’ossatura della squadra e soprattutto cominci bene la stagione riuscendo ad adottarti ai ritmi del campionato, allora tutto è in discesa”.
PRIMO PIANO
Pillole di mercato - Ecco le principali trattative del 29 giugno
30.06.2012 01:00 di Marco Fornaro
Eccoci ritrovati con l'appuntamento "Pillole di mercato", dove tuttob.com vi racconta le sfaccettature del mercato giorno dopo giorno ad un'ora dalla chiusura di un'altra giornata importante su diversi ambiti.
Padova, pronti i grandi botti - I biancoscudati tengono d'occhio il mercato degli attaccanti, sondano El Topa Forestieri e sono vicinissimi a Khouma El Babacar che potrebbe essere annunciato a breve. Vicino anche Andrea Rispoli, inizialmente lontano ed ora avvicinato ai patavini in maniera prepotente.
Spezia, dubbio-attaccante - L'idea Hallfreddson sembra restare tale: cercheremo conferme. Nel frattempo dubbio per Federico Viviani, mentre torna di moda Lorenzo Crisetig, riallontanatosi dal Varese. Proseguono i sondaggi in avanti: per Paulinho c'è anche il Novara e spunta l'idea Jeda.
Bari, il mercato senza soldi di Angelozzi - Il buon Guido sta operando nei limiti del possibile, con un budget molto basso: motivo per cui Federico Viviani non calcherà il terreno del San Nicola per la prossima stagione. Terreno che probabilmente calcherà Lassana Camara, '91 del Valladolid, che dovrebbe arrivare la prossima settimana. Si allontanano Ciccio Caputo e Manuel Scavone. Pressing della Pro Vercelli per Martino Borghese, con quest'ultimo che dovrebbe rimanere in Puglia.
Hellas Verona, due idee per gli scaligeri - Sean Sogliano, dopo i giovani Verdun e Arzamendia, starebbe pensando a Riccardo Colombo e all'attaccante Caraglio, ambito anche dal Novara.
Annotazioni di mercato - Cioffi (Crotone) a metà con il Parma, Oduamadi, accostato alla Juve Stabia, vuole restare al Toro. La Ternana avvia contatti con la Juve per Beltrameb, mentre Bonazzoli ha contatti in Russia (non graditi) e in Spagna, dove preme il Levante. Mercato dei portieri: la Reggina segue Curci, Donnarumma verso Crotone, mentre Guarna lascia Ascoli solo in caso di offerte eccessivamente vantaggiose. Intanto Sodinha, ex Bari, andrà in prova con il Brescia.
PRIMO PIANO
Pillole di mercato - Ecco le principali trattative del 28 giugno
29.06.2012 01:00 di Marco Fornaro
Eccoci ritrovati con l'appuntamento "Pillole di mercato", dove tuttob.com vi racconta le sfaccettature del mercato giorno dopo giorno ad un'ora dalla chiusura di un'altra giornata importante su diversi ambiti
Hellas Verona, partono i gioielli? - Presi Verdun e Arzemendia, Sogliano valuta le proposte per Juan Gomez, seguito da Bologna, Catania e Parma, che continuano a pressare per il giocatore. Victor Hugo Mareco vuole restare, ma c'è il nodo ingaggio. L'alternativa è Pesoli, mentre si lavora per Ceravolo.
Spezia, la macchina ligure non si ferma - Ufficiali Iacobucci e Mario Rui, si segue Loviso, mentre è fatta per Loviso. La bomba è un'altra: pronta un'offerta per Hallfreddson.
Ascoli, si muove lo scacchiere - Ufficializzato Hanine, Silva chiede il centravanti del neo promosso in Seconda Divisione Antonio Giulio Picci, mentre gli stessi marchigiani sono sorpassati dal Cesena nella corsa a Gessa e ricevono diverse offerte per Papa Waigo. Pressing per Magallanes, Tomi verso Benevento.
Caos Taranto - Per qualche ora si sognava. Una voce priva di fondamento messa in rete e che ha fatto il giro del mondo. "Ricorso accettato e Serie B." Tutte balle, il Taranto resta lì dov'è con tanti problemi di natura economica e societaria che potrebbero mettere in discussione anche ciò che oggi sembrava un miraggio.
Annotazioni di mercato - Pro Vercelli su Ganz e Spinazzola, Calil è pronto a partire da Crotone, dove potrebbero arrivare Piscitella e Donnarumma. La Ternana studia le piste Di Deo e Camillucci per il centrocampo, mentre il Cittadella segue Malonga. Su Babacar è forte il pressing di Hellas, Lecce, Juve Stabia, Brescia, Padova, Sion e Young Boys. Massimo Volta verso Brescia, da cui dovrebbe andar via Piovaccari.
LE INTERVISTE
Hellas Verona, Mareco vuole restare. Ma...
28.06.2012 22:15 di Federico Errante
Fonte: tggialloblu
Mareco vuole il Verona. Dopo una stagione positiva in maglia gialloblù, il difensore paraguaiano è tornato a Brescia per fine prestito ma tra due giorni sarà svincolato essendo in scadenza. Vorrebbe restare ancora all'Hellas ma al momento non si è trovato l'accordo economico. Sogliano lo sta aspettando ma certamente non può farlo ancora a lungo. Le alternative non mancano, su tutte Pesoli, e Mareco dovrà necessariamente abbassare la richiesta oppure sarà costretto a trovarsi una nuova sistemazione. "Vogliamo solo gente motivata" hanno detto Mandorlini e Sogliano.
PRIMO PIANO
Pillole di mercato - Ecco le principali trattative del 27 giugno
28.06.2012 01:00 di Marco Fornaro
Eccoci ritrovati con l'appuntamento "Pillole di mercato", dove tuttob.com vi racconta le sfaccettature del mercato giorno dopo giorno ad un'ora dalla chiusura di un'altra giornata importante su diversi ambiti
Spezia, doppio colpo in arrivo - Instancabile il diesse Nelso Ricci che continua il suo lavoro sul mercato: oggi è stato depositato il contratto dell'estremo difensore Alessandro Iacobucci, che sarà ufficializzato domani. Potrebbe arrivare anche Valerio Di Cesare dal Toro, mentre si segue Almici. Intanto si raffredda la pista Benedetti.
Hellas Verona, vicino l'attaccante - Sean Sogliano continua a lavorare per il reparto offensivo, dove è vicinissimo Ceravolo: ieri incontro a Milano con Foti. Tachtisdis va verso Roma, dov elo attende Zeman, mentre il Torino si inserisce per Emanuel Rivas, grande pupillo di mister Ventura. Riuscirà a soffiare il colpo argentino? Intanto si avvicina Davide Brivio in difesa.
Padova, tris di punte in biancoscudato? - Lavora su più fronti la dirigenza veneta, vicina a Khouma El Babacar, mentre continua a seguire il duo clivense Pablo Granoche e Farias.
Ternana, lavori in corso - Gli umbri hanno come obiettivo principale quello di rinforzare la metà campo: a tal proposito si continua a premere per Guido Di Deo e per Roberto Merino. Si avvicina sempre più Piccinni.
Annotazioni di mercato - L'Ascoli segue Alex Magallanes, il giovane Marchiori verso Lanciano. Intanto Nadarevic (Varese) ha diverse richieste in Bundesliga, mentre la Reggina incontra il Catania per Rizzo. Sgrigna è seguito dal Sassuolo, vicino a cedere Gianluca Sansone. Annunciato Moriero, il Grosseto ingaggia anche il camerunense Som. Al Novara interessa Adrian Ricchiuti, che arriverà solo in caso di cessione di Rigoni. Chiusura con il Varese, vicino ad occupare il ruolo di portiere con Rubinho.
FONTE: TuttoB.com
Ceccarelli: «La serie A? Riproviamoci subito»
BOTTA E RISPOSTA. Il difensore ha voglia di ripartire subito dopo aver accarezzato a lungo con l'Hellas il sogno di poter ottenere due promozioni consecutive. Le basi per restare in alto ci sono Adesso abbiamo più esperienza Credo nell'innocenza di Ferrari Il mio Pallone d'oro va a Tachtsidis
02/07/2012
Verona. Qualche partita a tennis, il mare, gli amici di sempre, i pensieri a Verona. L'estate di Luca Ceccarelli scorre via veloce, senza troppo calcio, a parte qualche giornale sfogliato in fretta. Casa sua, a Massa, è leggermente in collina. Lo sfondo è bellissimo, la spiaggia lontana appena dieci minuti di macchina. Il capitano ha fretta di ripartire. E di chiarirsi le idee.
Ceccarelli, prima dei playoff aveva detto: «A quasi trent'anni per molti di noi questa è un'occasione unica. Non ci ricapiterà un'altra volta». Ne è ancora convinto?
«Non esattamente, una stagione come l'ultima è alla nostra portata. In fondo quello passato è stato il primo anno di serie B per chi come me prima avevano visto solo molta C1. Nel frattempo tutti abbiamo acquisito fiducia. Le basi per restare in alto ci sono tutte. Bisognerà però essere perfetti, fin dal primo giorno di ritiro».
La sua giornata-tipo in vacanza?
«Qualche lavoretto a casa, una partitella a calcetto, a volte vado a pescare. Ci si diverte con gli amici più cari, proprio come piace a me».
Prime impressioni della prossima serie B?
«Leggo del mercato dello Spezia, vuole fare le cose in grande. Spendere molto però non sempre equivale a risultati garantiti. Ci sono tante altre buone squadre. Penso alle retrocesse dalla serie A, soprattutto al Novara. Il Varese da due anni arriva fino in fondo, il Padova è sempre un pericolo soprattutto se prenderà Babacar. Ho sentito della volontà di Squinzi di ridimensionare il Sassuolo, ma allora perchè ha rinnovato il contratto a Valeri?».
Il Verona ha voltato pagina. Ha già parlato col presidente Setti?
«Non ancora, mi sarebbe piaciuto venire a Verona per stare un po' con Martinelli ma qui c'è sempre qualcosa da fare. Le mie non sono solo vacanze. L'entusiasmo non manca, mi dicono. È un buon segno. Il mio agente conosce Sogliano, magari una chiacchierata tanto per cominciare la faranno loro due».
Problemi forse?
«Quando arriva gente nuova qualche cambiamento devi metterlo sempre in preventivo. A qualche direttore sportivo però in questi anni ho saputo resistere. Mi auguro di farcela pure stavolta».
Fra l'altro tanti suoi vecchi compagni sono in partenza. La lista è lunga
«Fosse per me li terrei tutti, è normale. Siamo stati insieme tanto tempo, abbiamo costruito un bel rapporto, vinto anche qualcosa. Ma gli anni passano, me ne rendo conto. Qualcuno magari verrà sacrificato, ma io spero proprio non accada».
Ricomincia il processo sul calcioscommesse. Ha sentito Ferrari?
«Tre o quattro volte almeno. È stata una mazzata incredibile, ma mi fido di quel che ha detto Nicola. Lui non c'entra. Siamo enormemente dispiaciuti, per il ragazzo e per il giocatore. Piuttosto mi pare che la giustizia stia dando troppa importanza ai pentiti. Mi auguro che Nicola possa essere assolto, non voglio credere che il Verona debba ripartire senza di lui».
A chi darebbe il Pallone d'Oro fra i suoi compagni?
«Dico Tachtsidis, davvero forte. Anche Gomez è stato molto bravo. E Maietta ha giocato una stagione straordinaria».
I più bravi dell'ultima serie B?
«Immobile e Insigne, a Pescara hanno segnato tantissimo. Meritano la serie A, ma anche noi ce la meritiamo».
Alessandro De Pietro
Il nuovo Hellas cancella il Verona del passato
DENTRO E FUORI. Le mosse di rinnovamento della società di Setti prevedono l'addio di molti giocatori che hanno fatto parte dell'ultimo ciclo del club di via Torricelli. La «rosa» sta per essere ritoccata Cangi e Berrettoni sono in uscita Esposito si è legato al Perugia Piki e Bjelanovic dati in partenza
30/06/2012
C'era una volta il Verona costruito per dominare la serie C, se lo ricorda bene Giovanni Martinelli. Valeva tanto quell'Hellas. Il campo lo dimostrò a lungo, specie il primo anno, una specie di corazzata invincibile col primo posto ben presto in tasca. Finì male, per colpa di Portogruaro e Pescara. Ma questa è un'altra storia. L'immediato dice altro, racconta di ex capisaldi diventati adesso quasi ingombranti, di una lista di 20 giocatori in cui per loro non c'è proprio spazio. Tutti sul mercato, nonostante contratti sostanziosi e vincoli non facili da sciogliere.
GENNARO MIO. Il Bentegodi si innamorò ben presto di Gennaro Esposito, piede dolcissimo e intuizioni da top player. Veniva dal Gallipoli, dove aveva stravinto il campionato insieme agli amici Cangi e Russo, altri due oggi in bilico. Regista di livello assoluto, tanto che a molti allenatori non restava altro che piazzarci un medianaccio alle sue costole o sacrificare una delle due punte per limitarne libertà e fantasia. Come succede con Pirlo, pur con le astronomiche differenze col genio di Brescia. La sua vita è cambiata con l'arrivo di Tachtsidis, il muro che voleva Mandorlini davanti alla difesa. Risultato? Poco campo, tanta panchina e anche qualche tribuna. Lo scugnizzo abituato a divincolarsi fra i vicoli dei Quartieri Spagnoli napoletani andrà in prestito a Perugia dove ritroverà l'amico Julien Rantier, reduce da un paio di stagioni in chiaroscuro a Taranto. Il Verona pagherà un minimo del suo ingaggio, giusto per facilitare la trattativa di chi comunque col Verona ha altri tre anni di contratto.
DUE IN BILICO. Insieme ad Esposito se ne andrà forse anche Francesco Cangi, uno che per l'Hellas ha sempre dato l'anima. Nella lista dei partenti della fascia destra c'è lui più che Abbate, titolare con Mandorlini e che la corsia la dividerà con lo spagnolo Josè Angel Crespo, per il quale il Verona resta in vantaggio sul Padova se non altro per averlo chiesto al Bologna già una vita fa. Fra color che son sospesi c'è pure Beppe Russo, irriducibile colonna della mediana ma ora dipendente dalle dinamiche di mercato e dai nuovi volti del centrocampo. Cangi va in scadenza fra un anno e vorrebbe frequentare ancora la serie B, ma il mercato per adesso non è molto d'accordo. Russo ha più chance di restare, non solo perché va in scadenza nel 2014. Il Verona sta sfogliando la margherita anche a sinistra fra Pugliese e Scaglia, uno voluto a Varese da Sogliano e l'altro plasmato a sua immagine e somiglianza strada facendo da Mandorlini. Rimarrà uno solo, forse Pugliese. La questione però rimane apertissima.
FRA EMANUELE E MANUEL. Il teatro Diego Martinelli di Sandrà tributò nel 2009 uno degli applausi più lunghi ad Emanuele Berrettoni, talento allo stato puro allevato dalla Lazio ma rigenerato veramente solo dalla cura preparatagli a Bassano da Ezio Glerean. Fu il primo acquisto di Nereo Bonato, tanta roba prendere un giocatore così. Per di più libero. Veniva da 41 gol in 98 partite di C2, ne ha segnati col Verona cinque in 49. È ancora legato al Verona, ma in attacco l'Hellas ha bisogno di liberare parecchi posti. Partirà anche Manuel Mancini, un altro della colonia giunta da Gallipoli. Beppe Giannini l'aveva voluto per disegnare un centrocampo a cinque tipo-Barcellona, con Manuel e Berrettoni travestiti (nelle intenzioni) da Xavi e Iniesta. Il campo non fu proprio d'accordo con l'idea. Mai decisivo davvero, sempre in bilico fra mediana e attacco, Mancini (contratto fino al 2014) è un altro pronto a lasciare il Verona. Sogliano aspetta offerte.
DILEMMA-PUNTE. Qualcosa si muove per Sasa Bjelanovic e Thomas Pichlmann, così diversi agli occhi di Mandorlini ma così simili per Sogliano. Futuro già scritto, fuori dalle mura di Verona. Bjelanovic, pupillo del mister, temporeggia all'idea di firmare un biennale con il Bellinzona. Eppure a Verona ha un solo anno di contratto e ormai 33 primavere. Forse sarebbe meglio cogliere l'occasione, specie di questi tempi. Altri due anni con l'Hellas li avrebbe Pichlmann, chiamato al momento del bisogno e spesso implacabile sotto porta. Salvatori della patria solo occasionalmente, più Thomas per la verità. Anche loro saluteranno il Verona, almeno nelle intenzioni. Come tutti gli altri. «Per me sono giocatori persino da serie A, dal primo all'ultimo», ha sempre ripetuto Martinelli dei suoi ragazzi, un po' giocatori e un po' figli. Setti e Sogliano però la pensano diversamente. Per acquistare bisogna cedere. Per questo il nuovo Hellas dipende anche da chi se ne andrà.
Alessandro De Pietro
L'Italia in finale, esplode la festa in Bra
IL DOPO PARTITA. Centinaia di veronesi si sono radunati in centro sventolando bandiere e cantando slogan contro gli avversari. Caroselli di auto fino a tarda notte in corso porta Nuova. Ma la fontana rimane vuota: niente bagni
29/06/2012DI GIORGIO MARCHIORI
Verona. Quante Verona c'erano ieri sera? Quella dei veronesi che si sono ritrovati a vedere la partita con pizza, birra e come diceva Fantozzi «rutto libero», a casa tra amici. Quella degli amanti della lirica che si sono ritrovati nell'anfiteatro più famoso del mondo, mescolati ai turisti, e che sono stati quasi infastiditi dai boati arrivati dal Liston quando a segnare è stata l'Italia. E ancora quella dei commercianti e dei residenti di via Marconi che hanno fatto la festa della via, un unico maxi schermo, e tutto il resto è stata musica danza e leccornie vendute sui banchetti davanti agli esercizi. E poi ci sarà stata, auspicabile, la Verona di quelli che avevano dell'altro da fare. Altro di meglio, natürlich... Il carosello è esploso, così come ci si aspettava quando l'arbitro ha segnato la fine del secondo tempo. Italia vittoriosa per 2-1. E l'uno dei tedeschi è stato un rigore. Voglia di festeggiare almeno con il calcio, perchè siamo alle solite, è sempre quella palla che rotola a unirci, a farci sentire «popolo». Il carosello però è stato bloccato prima della Bra, visto che l'opera non era ancora finita.
Un'unica pattuglia dei vigili urbani a bloccare la strada. Peccato che i due non si siano mossi all'arrivo di un'ambulanza e la transenna sia stata spostata da due donne, che l'hanno pure rimessa al suo posto per evitare passassero le auto strombazzanti davanti ai due immobili vigili urbani. Impossibile arrivare in Bra fino a notte. E poi niente bagni nella fontana, che per l'occasione era stata svuotata e spenta. Così è stato corso Porta Nuova il circuito dei festeggiamenti con le auto a girare in tondo, le bandiere (vendute da ambulanti indiani abusivi), le parrucche colorate di tricolore e qualche fumogeno colorato a sua volta di rosso e verde. Non fa da collante quanto una vittoria di calcio la potente crisi, non la fanno i lutti nazionali (anche se i giocatori hanno tenuto la fascia nera in memoria del carabiniere appena ammazzato in Afghanistan). La vittoria sulla Germania è più di una vittoria calcistica. È un «sospeso» che dura da anni, che riguarda la politica, l'economia, la storia.
«Vi insegnamo noi a giocare a calcio, crucchi». Era questa la frase più ricorrente ieri sera tra i tavolini della Bra, nei due locali che avevano piazzato gli schermi giganti in strada e hanno fatto il pienone. E seguiva anche qualche offesa diretta al fondoschiena di frau Angela Merkel, già sufficientemente «vilipeso» dal nostro ex premier. A castigare i teutonici è stato un ragazzo di colore nato a Palermo. Alcuni turisti tedeschi, birra d'ordinanza, hanno preferito gustarsi la partita e guastarsi la digestione, in una sala di un bar sempre sul Liston. In silenzio, impassibili. Come se guardassero qualcosa che non appartiene loro. Ma come fanno a essere sempre così freddi? Gli italiani no. Gli italiani sono passionali, urlano e strepitano, diventano allenatori e danno indicazioni. Sarà per quello che il calcio piace tanto ai maschi? Il primo gol di super Mario fa scoppiare l'entusiasmo, il secondo lascia sorpresi come quando si apre il getto della doccia, arriva acqua gelata e ti sorprende. Ma poi ti piace. Davanti agli arcovoli dell'Arena ci sono addetti alla sicurezza, stewart. Al secondo gol di Balotelli è uno di loro a dare l'annuncio ad altri colleghi. Ed esplode la gioia che arriva fino in platea. Perché ieri sera c'era anche la Verona di quelli che lavoravano, nonostante fosse estate, nonostante la partita.
Alessandra Vaccari
Rivas, quasi fatta. Paulinho non si fa, Gomez intoccabile
IL NUOVO VERONA. La prossima settimana regalerà molte novità. L'argentino torna dal Sud America, è vicino alla firma Niente da fare per il brasiliano. Cartellino proibitivo Se ne andrà Berrettoni, il Bellinzona per Bjelanovic
29/06/2012
Il punto fermo è Gomez. E Ferrari, squalifica permettendo. L'attacco del prossimo Verona sarà stravolto, senza dipendere troppo da cessioni difficili o situazioni spinose ancora in casa. Il colpo di spugna è netto, gli obiettivi già tutti fissati. Anche quello della prima punta.
SFORZINI, PUNTO. La prima opzione rimane Nando Sforzini, per meriti propri e per il gradimento incondizionato di Mandorlini. «Lo vendo però solo a certe condizioni, altrimenti rimane da noi», ha tuonato di recente Piero Camilli, presidente del Grosseto, con cui Nando ha altri due anni di contratto. Nessuna paura, le cifre sono accessibili. Anche se il tira e molla durerà ancora per un po'. Sforzini teme di dover partire in ritiro con il Grosseto, ma il Verona non vuole correre. Più defilato al momento Giulio Ebagua, soluzione comunque sempre gradita.
PAULINHO, BASTA. Due milioni e mezzo per metà cartellino. «Neanche fossimo in serie A», si sussurrava ieri a Milano riguardo la valutazione che il Livorno ha dato per Paulinho. Il Verona di fatto si è ritirato nella corsa al brasiliano. «A queste condizioni non se ne parla nemmeno», le parole di Sogliano, deciso a costruire un grande Verona senza però svenarsi. Sparate di inizio mercato, cifre folli destinate a ridimensionarsi col tempo. Di sicuro il nome di Paulinho dal taccuino di Sogliano è stato cancellato, almeno per ora.
CI SIAMO QUASI. La settimana prossima, in un senso o nell'altro, sarà decisiva per Emanuel Rivas, che dopodomani si svincolerà dal Varese e fra lunedì e martedì tornerà in Italia. È tranquillo il Verona, nonostante il ragazzo dall'Argentina abbia ammesso l'interesse anche della serie A. Il Torino preme, il punto di domanda rimane. Il prossimo Hellas è pronto ad accogliere anche Paolo Grossi, in scadenza col Siena nel 2014 e scoperto nella Caratese proprio da Sogliano. In Toscana il quadro presto sarà più nitido, si aspetta solo il via libera definitivo da parte di Serse Cosmi, comunque già sollecitato dal diesse Antonelli. E Grossi da Formentera è stato chiaro: «Basta trovare l'accordo fra le società ed io arrivo, non vedo l'ora di tornare a giocare per Sogliano». Tutto sistemato invece per l'arrivo di Alessandro Carrozza dall'Atalanta, manca solo l'annuncio. Il ragazzo è già dell'Hellas.
BERRETTONI OUT. La rivoluzione d'attacco comporterà il sacrificio di Berrettoni, che col Verona ha un altro anno di contratto. Emanuele viene ritenuto fra l'altro non esattamente un esterno offensivo, posizione nella quale è stato per lo più impiegato la scorsa stagione. Il mercato, per lui, ancora tace. Leggermente più animato lo scenario attorno a Bjelanovic, per il quale si è fatto avanti il Bellinzona. Pichlmann potrebbe rientrare nell'operazione Sforzini e finire a Grosseto, piazza che conosce bene. Lepiller e D'Alessandro sono già tornati alla base, in più Esposito verrà ceduto in prestito al Perugia. Le variabili?
Le presumibili sirene della serie A per Gomez e il verdetto della Corte di Giustizia Federale su Ferrari. Per il resto l'attacco dell'Hellas è quasi scritto.
Alessandro De Pietro
Mandorlini: «Ho già in testa il mio Hellas»
MERCATO E DINTORNI. Tempo di prime riflessioni per il tecnico ravennate, tra passato, presente e futuro. E la voglia di ricominciare subito è tanta. «Setti? Giovane, dotato di grande entusiasmo e tanta voglia di fare Un pensiero a Martinelli: spero che la sua condizione migliori in fretta. Ebagua, Paulinho e Sforzini, tutti bravi giocatori. Ma costano molto»
28/06/2012
Un occhio al telefono, uno agli Europei, i figli Davide e Matteo nei paraggi. Sole e mare, la Riviera Romagnola d'altronde è casa sua. «Sono un lupo solitario io», scherza Andrea Mandorlini, pronto a ripartire, a sfidare tutti, a rilanciare la sfida alla serie B. Le batterie? Cariche, come se il campionato cominciasse domani. Tranquillo il mister, voce rilassata e il nuovo Verona già in testa.
Mandorlini, quante volte al giorno sente Sogliano?
«Non così spesso, non ce n'è bisogno. Parliamo quando serve. Lui sa come operare, per una volta che abbiamo un direttore sportivo con le idee chiare lasciamolo lavorare».
Prime impressioni su Maurizio Setti?
«Parlando con lui si capisce che ha voglia di fare. È giovane, ha entusiasmo. Proprio come Martinelli, mi auguro possa uscire in fretta da questo tunnel e che presto le sue condizioni di salute migliorino. Lo spirito che sa darci lui è stato molto importante. E lo sarà ancora».
'Non parte nessuno dei big', ha detto Setti. Si sente più sicuro adesso?
«Io so solo che il mercato è difficile, oltre alle entrate devi pensare anche alle uscite. Alcune saranno dure da digerire, perché tutti meriterebbero di restare. Le regole però non le facciamo noi, esclusa la lista giovani possiamo tesserare solo venti giocatori. Ci vorrà pazienza. Magari la squadra non sarà completa quando partiremo per il ritiro, ma bisogna adeguarsi».
È così complicato trovare un altro Tachtsidis?
«Taxi ha caratteristiche particolari, è stato un giocatore importante. Vi dico la verità: io le speranze non le ho ancora perse. Ci credo ancora, anche se non sarà semplice. Ne ho parlato anche con lui. Non si sa mai, vediamo».
Ha sentito anche Sforzini?
«Sì, ma non di recente. Conosco bene Nando, al Cluj l'ho avuto per poco tempo ma ci siamo capiti immediatamente. È anche merito suo se ho firmato per il Verona, è stato lui a parlarmi dell'Hellas. Erano solo belle parole, c'è voluto poco per capire che Nando aveva ragione.
Meglio lui di Paulinho ed Ebagua?
«Sono tutti e tre bravi. Sforzini ha certe qualità, Paulinho ed Ebagua ne hanno altre ugualmente interessanti. Mi piace Paulinho, ma è anche vero che costano tutti molto. Circolano prezzi davvero esagerati in questo periodo».
Anche Brivio non è così a buon mercato
«Lo so, la richiesta del Lecce è notevole. Mi è sempre piaciuto Brivio, fin da quando giocava nell'Under 19 con mio figlio Matteo. Dura però arrivarci».
Avrebbe tenuto Lepiller?
«L'ho detto a Sogliano, certe sue qualità emergerebbero ancor di più ora che può svolgere la preparazione così come tutti gli altri. Il discorso vale anche per D'Alessandro, un altro a cui serve continuità. La lista chiusa però ti obbliga a scelte ben precise e nette».
Lo Spezia sta comprando di tutto, è la favorita ora come ora?
«Non ho ancora pensato a scalette e griglie di partenza. Non ci penso mai, soprattutto ora. Troppo presto».
Squinzi lascia il calcio, ha sentito? Troppi torti arbitrali contro il Sassuolo
«Squinzi parla di errori, ma anche lui ne ha commessi tanti in questi anni. Penso soprattutto alla scelta di alcuni suoi collaboratori».
Mister, chi vince fra Italia e Germania?
«Ci vorrebbe un indovino, le partite fra noi e loro sono sempre entrate nella storia. Sarà così anche stavolta. Spesso si sono decise a favore nostro, nelle situazioni difficili l'Italia ha sempre saputo esaltarsi. La Germania però è forte, forse più dell'Italia, ha tanti giovani bravi e il solito grande carattere».
Lei ha allenato Montolivo all'Atalanta. Tridente con Pazzini e Lazzari. Non male
«Montolivo è un ragazzo molto sensibile, mi è dispiaciuto molto per il rigore sbagliato con l'Inghilterra dopo aver giocato fra l'altro una buonissima partita. Se dovesse ricapitare l'occasione però sono sicuro che Riccardo non si tirerà indietro. La personalità non gli manca».
Indicazioni tattiche dall'Europeo?
«Non molte. Vado controcorrente, non sono stati grandi Europei. Molto tatticismo e pochissima voglia di rischiare. C'è chi ha anche avuto il coraggio di criticare Cristiano Ronaldo, dicendo che nei grandi eventi si nascondeva. In due partite ha messo tutto in chiaro. È il migliore al mondo, dopo Messi».
E il suo giudizio sulla prossima serie B?
«Dicono sia più semplice, ma io ci credo relativamente. Ogni anno di questi tempi si fanno mille discorsi. Il Torino però ci ha messo un po' per tornare in serie A e la Samp c'è arrivata solo dopo aver rincorso per tutto l'anno. Io dico che i campionati sono sempre difficili, soprattutto la serie B».
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Giovanni Gardini nuovo direttore generale
Postata il 02/07/2012 alle ore 17:44
La presentazione alla stampa si terrà martedì 3 luglio alle 16:30 presso la sede sociale di Via Torricelli
VERONA – Hellas Verona rende noto che Giovanni Gardini è il nuovo direttore generale della società scaligera.
La presentazione alla stampa si terrà martedì 3 luglio alle 16:30 presso la sede sociale di Via Torricelli.
Ufficio
Alessandro Carrozza è un giocatore dell’Hellas Verona
Postata il 02/07/2012 alle ore 15:53
Il club di Via Torricelli ha perfezionato l'acquisto a titolo definitivo del calciatore proveniente dall'Atalanta, che si lega ai gialloblù con contratto biennale
VERONA – E’ Alessandro Carrozza il primo rinforzo per la formazione scaligera in vista della stagione sportiva 2012/13.
Il club di Via Torricelli ha perfezionato l’acquisto a titolo definitivo del centrocampista offensivo proveniente dall’Atalanta. Il calciatore pugliese si lega all’Hellas Verona con un contratto biennale.
Ufficio Stampa
L'entusiasmo di Carrozza: "Amo le responsabilità, è sempre il campo a dover parlare"
Postata il 02/07/2012 alle ore 16:06
"Questa scelta è dovuta alla chiamata di un club blasonato come l'Hellas, e di una grande persona come Sogliano. Ho lavorato due anni col direttore sportivo piemontese, mi sono trovato bene da subito"
VERONA - A pochi minuti dall'ufficializzazione del suo trasferimento in gialloblù, Alessandro Carrozza ha rilasciato alcune dichiarazioni ad hellasverona.it.
Il centrocampista pugliese incontrò per la prima volta l'Hellas Verona nel 2006, ai tempi del Gallipoli: "Era la gara d'esordio in Coppa Italia, fu Turati a deciderla nel recupero, negandoci la possibilità di disputare i tempi supplementari. Subentrai negli ultimi minuti della ripresa". L'ultima presenza in B di Carozza risale al dicembre scorso, quando il Varese interruppe la striscia positiva di vittorie in campionato della formazione di Mandorlini: "Di fronte avevamo una squadra attrezzata, che sapeva mettere in evidenza le proprie qualità. Nessuno si aspettava che il Varese facesse una stagione di livello, per noi quello 0-0 fu un risultato molto positivo. Eravamo a conoscenza del fatto che per non perdere sarebbe servita una prestazione di carattere".
All'ex atalantino non pesa assolutamente il ritorno in cadetteria dopo l'esperienza in Serie A: "Questa scelta è dovuta alla chiamata di un club blasonato come l'Hellas, e di una grande persona come Sogliano. Ho lavorato due anni col direttore sportivo piemontese, mi sono trovato bene da subito. Potevo solo rispondere positivamente. Mi piace tantissimo l'opportunità di giocare in una piazza importante, con un pubblico numeroso. Amo le responsabilità: assumersele significa far andare al massimo gli stimoli".
In chiusura una battuta sulle sue caratteristiche: "Punto molto sulla velocità, amo il dribbling, cerco di attaccare nel miglior modo possibile e concludere a rete. Ma al di là di tutto, è sempre il campo a dover parlare".
Ufficio Stampa
Calciomercato, in gialloblù Andrea Calandra
Postata il 29/06/2012 alle ore 20:43
Il calciatore classe '94, acquistato dal club di Via Torricelli con la formula del prestito con diritto di riscatto, sarà aggregato alla formazione Primavera
VERONA - Hellas Verona rende noto di aver perfezionato il trasferimento del difensore Andrea Calandra, proveniente dall'Aurora Pro Patria 1919.
Il calciatore classe '94, acquistato dal club di Via Torricelli con la formula del prestito con diritto di riscatto, sarà aggregato alla formazione Primavera.
Ufficio Stampa
Stagione 2011/12, alcuni ringraziamenti dal club
Postata il 29/06/2012 alle ore 18:29
Per l’aiuto concreto offerto all’Ufficio Marketing da tutto il personale addetto alle varie attività di allestimento presso lo stadio "Bentegodi"
VERONA - A conclusione della stagione sportiva 2011/12 Hellas Verona esprime il proprio ringraziamento, per l’aiuto concreto offerto all’Ufficio Marketing, a tutto il personale addetto alle varie attività di allestimento presso lo stadio "Bentegodi", in particolare a Paninoland, Pasticceria Dall'Omo, Pasticceria Roma, MT Italy, al team guidato da Claudio Sordina per Sicurint Group, a Stefano Lavagnoli ed il suo staff, ed a Simone Tacconi per la sua disponibilità e la costante e fondamentale presenza.
Si desidera inoltre evidenziare profonda gratitudine per il clima di collaborazione instauratosi, ricordando al contempo Sasha, persona prematuramente scomparsa. Il club scaligero dedica un pensiero a lui ed alla sua famiglia.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
MOTOGP: In Olanda vince STONER davanti a PEDROSA. Altra gara difficile per ROSSI che arriva 13°...
AMICHEVOLE PRO TERREMOTO fra le star del calcio italiano ed una formazione di politici...
SERIE A: FERRARA prossimo allenatore della DORIA? DEL PIERO saluta tutti con una lettera emozionante dal sito della JUVENTUS
TENNIS: Disastro azzurro a Wimbledon! Tutte fuori le italiane...
PREMIER LEAGUE:ZOLA prossimo allenatore del WATFORD?
BUNDESLIGA: BAYERN MONACO, il nuovo diesse è Mathias SAMMER Campione d'Europa e Pallone d'Oro nel 1996...
MOROSINI fu ucciso da cardiomiopatia aritmiogena di probabile origine genetica difficilmente diagnosticabile...
FINALE EURO 2012: Dopo una cavalcata entusiasmante che non ha lasciato scampo sul livello del gioco alle nazionali di INGHILTERRA e GERMANIA, gli azzurri cadono malamente ontro la fortissima SPAGNA; 4 a 0 per gli iberici il risultato finale ma resta il rammarico di non aver potuto giocarsela alla pari sul piano fisico: troppo stanchi ed acciaccati gli azzurri...
VITA DA EX: Leandro GRECO (con l'HELLAS nella tribolata stagione 2007-2008) torna a Verona (ma sull'altra sponda) in cambio di BRADLEY e conguaglio dalla ROMA. Quando ZAMPARINI soffiò PRANDELLI al NAPOLI...
SERIE A: Serse COSMI si siede sulla panchina del SIENA dopo che SANNINO è partito per Palermo...
LIGA SPAGNOLA: Falsi sceicchi promettevano grossi investimenti ma era una bufala! GETAFE truffato...
MOTO GP, IN OLANDA VINCE STONER DAVANTI A PEDROSA. ROSSI 13°, LORENZO OUT
Sabato 30 Giugno 2012 - 16:49
ASSEN - Casey Stoner ha vinto il GP d'Olanda, prova del motomondiale della classe Moto GP. L'australiano della Honda sulla pista di Assen ha chiuso davanti al compagno di squadra Dani Pedrosa. Sul podio, terzo, sale Andrea Dovizioso.
Stoner ha piegato Pedrosa, passandolo poco dopo la metà della gara. Festa anche per Dovizioso (Yamaha), che ha battuto nell'ultimo giro il compagno di marca Ben Spies.
Solo 13mo Valentino Rossi su Ducati. Il pilota di Tavullia è dovuto tornare ai box per sostituire il pneumatico posteriore che era difettoso. Rossi è poi rientrato in pista e ha chiuso ultimo ma a punti, 13esimo. Il migliore in sella a una Ducati è Nicky Hayden, sesto, poi Hector Barbera. Bene Michele Pirro (FTR-Honda), nono, con Mattia Pasini (ART), decimo.
LORENZO SUBITO OUT - Una caduta subito dopo la partenza ha messo fuori gioco lo spagnolo della Yamaha, Jorge Lorenzo, attuale leader della classifica mondiale della MotoGp. Lorenzo è finito fuori pista dopo un contatto con Alvaro Bautista (Honda). I due piloti sono caduti ma non hanno riportato conseguenze fisiche
DEL PIERO SALUTA LA JUVE: EMOZIONANTE LETTERA SUL SITO UFFICIALE DI ALEX -VIDEO
Sabato 30 Giugno 2012 - 17:51
TORINO - Alessandro Del Piero saluta la Juventus. Oggi scade ufficialmente il contratto che lega uno dei più grandi calciatori italiani di sempre al club bianconero, e per questo l'ormai ex numero 10 ha deciso di pubblicare un'altra emozionante lettera alla società e ai tifosi. Questo il messaggio di Del Piero, seguito da un video per i tifosi:
"Finisce qui, il mio contratto con la Juventus scade oggi.
Non è una notizia, ma sapere che è “ufficiale” fa comunque effetto. Per me non è un momento triste, non c’è rimpianto né nostalgia. Non più. Perché in questi giorni ho avuto modo di ripensare a tutto quello che è successo nella mia ultima stagione in bianconero, poi di lì tornare indietro, e rivivere il più bel sogno che avrei potuto sognare.
Tutti i ricordi, tutte le gioie, tutti i trionfi e – per dirla tutta – anche qualche recente amarezza… oggi tutte queste immagini mi passano davanti e a un certo punto si appannano e si dissolvono in quell’abbraccio meraviglioso della mia ultima partita a Torino. Quella è la fotografia che racchiude tutto, l’istantanea che voglio portare sempre con me, quella che dal 13 maggio mi si è stampata nel cuore. Incancellabile.
Qualche tempo fa, prima di partire per le vacanze, ho svuotato il mio armadietto a Vinovo e, uscendo dal campo d’allenamento, mi sono fermato là dove per molti mesi mi avete aspettato voi per un una foto, un autografo, un saluto… sotto la neve, il gelo, la pioggia, il sole che picchia. Ma questa volta sono io a salutarvi e a ringraziarvi, come voi avete fatto con me.
I giocatori passano, la Juventus rimane. Rimangono i miei compagni, ai quali auguro il meglio: tiferò sempre per loro. Rimanete soprattutto voi tifosi, che siete la Juventus. Rimane quella maglia che ho amato e amerò sempre, che ho desiderato e rispettato, senza alcuna deroga, senza sconti. Sono felice che altri dopo di me possano indossarla, anche e soprattutto la “10” che da quando esistono i nomi sulle maglie bianconere, ha sempre portato il mio. Sono felice per chi la indosserà l’anno prossimo, sono felice che da qualche parte – in Italia e nel mondo – qualcuno sta sognando di indossarla. E sarei orgoglioso che volesse ripercorrere la mia storia, come io ho fatto con altri campioni, altri esempi, altre leggende.
Da domani non sarò più un giocatore della Juventus, ma rimarrò per sempre uno di voi.
Adesso comincia un’altra avventura. E io sono carico come 19 estati fa.
Arrivederci, ragazzi. Grazie di tutto.
Alessandro".
LA SAMP SCEGLIE FERRARA. ROMA TUTTA SU DODÒ
Lunedì 02 Luglio 2012 - 08:15 di Gianmaria Lucca
MILANO - La Sampdoria riparte da Ciro Ferrara. Incassato il no di Benitez, i blucerchiati hanno scelto l’ex campione e tecnico della Juventus per rilanciarsi in Serie A e oggi daranno il via alla trattativa con la Federcalcio per liberare l'attuale allenatore dell'Under 21 che ha già raggiunto un’accordo di massima coi genovesi per due anni. Al suo posto sulla panchina degli Azzurrini arriverà con tutta probabilità Devis Mangia che la corta avventura alla guida del Palermo di Zamparini non ha penalizzato agli occhi di Arrigo Sacchi, responsabile del settore tecnico della Federcalcio.
A Parigi si chiude invece per Lavezzi, sbarcato nella capitale francese per mettere la propria firma sul contratto che lo porterà alla corte di Leonardo ed Ancelotti, mente a Parma è pronto a fare altrettanto Amauri che in giornata firmerà n contratto biennale. La Roma è la società più attiva sul mercato. I giallorossi accolgono a braccia aperte da Salvador de Bahia il laterale brasiliano Dodò, che ha firmato un per 5 anni ed è atteso in mattinata a Fiumicino ma ha già promesso su twitter amore per i colori giallorossi. Sabatini intanto è concentrato nel trattare col Genoa il centrocampista greco Tachtsidis che potrebbe sbarcare nella capitale assieme a Mattia Destro nonostante il pressing di Inter e Milan. Per il greco mancano solo gli ultimi dettagli circa la formula della comproprietà, mentre per l'attaccante Sabatini proverà a inserire nella trattativa Borriello, per cui è vivo l'interesse della Fiorentina, a cui piace anche Kjaer. Per sottolineare la natura made in Usa dei giallorossi è in arrivo dal Chievo anche Bradley che sbarcherà nella capitale in comproprietà per per 3 mln più Greco.
In casa Lotito è in partenza per la Turchia per strappare Burak Yilmaz al Trabzonspor per 5 mln di euro con un bonus di 1,8 mln. A Napoli osservato speciale l'uruguaiano Alvaro Pereira del Porto, più che disponibile a cambiare casacca.
POZZO ANNUNCIA: "ZOLA SARÀ IL NUOVO ALLENATORE DEL WATFORD"
Lunedì 02 Luglio 2012 - 17:05
ROMA - Gianfranco Zola sarà il nuovo allenatore del Watford. Lo ha annunciato il patron dell' Udinese e nuovo proprietario del club inglese, Giampaolo Pozzo, parlando ai microfoni di Sky Sport. Secondo quanto ha detto all'emittente, Pozzo ha precisato che con Zola è già stato raggiunto un accordo anche se soltanto verbale fino a questo momento. L'ufficializzazione dovrebbe avvenire nei prossimi giorni con la firma del contratto.
MATTHIAS SAMMER NUOVO DS DEL BAYERN MONACO
Lunedì 02 Luglio 2012 - 18:01
MONACO DI BAVIERA - L'ex nazionale tedesco Matthias Sammer è il nuovo direttore sportivo del Bayern Monaco. Prende il posto di Christian Nerlinger. Lo fa sapere in una nota il club bavarese che ha perso in casa ai rigori la finale di Champions League ed è arrivato secondo in Bundesliga, alle spalle del Borussia Dortmund. Sammer, 44 anni, è stato capitano della nazionale Campione d'Europa nel 1996. In quell'anno ha vinto anche il Pallone d'Oro.
MOROSINI: LA MORTE FU CAUSATA DA UNA CARDIOMIOPATIA, FORSE GENETICA
Lunedì 02 Luglio 2012 - 18:59
PESCARA - È stata una cardiomiopatia aritmiogena a stroncare la vita di Piermario Morosini lo scorso 14 aprile durante Pescara-Livorno. È quanto risulta dalla perizia chiesta dalla Procura di Pescara: si tratta di una malattia di probabile origine genetica che produce aritmie ventricolari. E' quanto risulta dalla perizia chiesta dalla Procura di Pescara: si tratta di una malattia di probabile origine genetica che produce aritmie ventricolari. La cardiomiopatia aritmiogena è considerata la causa più frequente di arresto cardiaco negli sportivi di alto livello: anche il calciatore del Siviglia Puerta, morto nell'agosto del 2007, è infatti deceduto a causa di questa malattia ereditaria. Secondo quanto si è potuto sapere nelle 250 pagine della relazione scritta dal professor Cristian D'Ovidio, incaricato dalla procura di Pescara di far luce sulla tragica morte del calciatore, gli effetti della malformazione erano in fase iniziale.
AZZURRI, BAGNO DI FOLLA A FIUMICINO E POI RICEVUTI AL QUIRINALE DA NAPOLITANO -FOTO
Lunedì 02 Luglio 2012 - 19:35
ROMA - Dopo l'atterraggio a Fiumicino, la delegazione completa della nazionale italiana di calcio è stata ricevuta al Quirinale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L'incontro è attualmente in corso. Il primo a prendere la parola è il presidente della Figc Giancarlo Abete, che ha ringraziato Napolitano per la fiducia mostrata verso la nazionale e per averla accompagnata nell'Europeo. Dopo Abete ha preso la parola Cesare Prandelli: "Grazie, presidente Napolitano, per essere stato il nostro primo tifoso. Siamo orgogliosi di aver rappresentato l'Italia e la ringraziamo dell'invito, a prescindere dalla vittoria finale". Per ringraziare Napolitano, Prandelli gli ha consegnato la medaglia d'argento riservata alla Federazione. In seguito è intervenuto Buffon, che ha presentato i compagni di squadra, uno ad uno, e prima che Napolitano prendesse la parola Pirlo e Balotelli hanno consegnato al presidente il gagliardetto e il pallone della finale di Kiev autografato dagli azzurri.
L'ultimo a prendere la parola è stato ovviamente Napolitano: "Siete partiti consapevoli dei problemi del calcio italiano, problemi che sono rimasti. Siete stati bravi a mantenere alto il nome dell'Italia con risultati straordinari. Quello che vi dissi a Danzica vale sempre, prima e dopo Kiev".
NAPOLITANO: «RISULTATI STRAORDINARI» «Guai se non avesse sciolto i dubbi, avrei protestato», Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha commentato la decisione del ct, Cesare Prandelli, di restare la suo posto. «Avete fatto risultati straordinari, ma c'è ancora tanta strada da fare, ci rivedremo», ha aggiunto il Capo dello Stato.
LE PAROLE DI PRANDELLI «Presidente, lei ci ha aiutato a sopportare la sconfitta, grazie ai valori espressi nella lettera che ci ha inviato. Siamo orgogliosi di aver rappresentato l'Italia». Così il ct della nazionale, Cesare Prandelli, ha rinrgraziato il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha accolto gli azzurri al Quirinale di ritorno da Euro 2012.
IN MILLE PER GLI AZZURRI - L'A330 dell'Alitalia, proveniente da Cracovia, con a bordo la Nazionale italiana di calcio vicecampione d'Europa è atterrato all'aeroporto di Fiumicino.
Dopo l'accoglienza sotto l'aereo, due ali di folla, circa un migliaio di persone, hanno accolto con grande calore ed applausi scroscianti gli azzurri al loro passaggio al terminal 1 prima di salire sul pullman, partito da Fiumicino alle 18.35. «Grazie, bravi ragazzi», i ripetuti slogan.
Sorridente Prandelli («Hai ridato fiducia a tutti», gli hanno gridato i tifosi, che hanno preparato una sua simpatica foto gigante con su scritto 'Grazie Cesare«). Scherzoso Diamanti, che ha risposto con ampi cenni della mano da bordo del pullman a chi lo salutava. Disponibili e sorridenti a foto ricordo De Rossi e Balotelli (anche per lui una gigantografia nella posa da Hulk), con i cuffioni all'orecchio. Volti più tirati e stanchi per Buffon, che si è avvicinato a dei tifosi con una sua gigantografia, per ringraziarli, e Giaccherini. Canti, applausi ed un accenno dell'Inno di Mameli da parte dei tifosi hanno salutato la partenza del bus.
TENTATIVO DI DEPISTAGGIO - Non moltissimi i tifosi giunti ad accogliere i ragazzi di Cesare Prandelli, almeno nei primi minuti successivi all'uscita dall'aeroporto. Da sottolineare, però, che c'è stato un depistaggio perché la nazionale sta salendo sul pullman che la porterà al Quirinale dal terminal riservato alle partenze e non a quello degli arrivi.
BUFFON: "AMAREZZA, MA FATTO UN GRANDE EUROPEO" - «Rimane una grande amarezza ma siamo consapevoli di aver disputato un grande Europeo: abbiamo disputato la finale contro i più forti in condizioni non ottimali». Lo ha detto appena sceso dall'aereo Alitalia a Fiumicino il capitano della Nazionale, Gigi Buffon, tra gli azzurri più applauditi assieme a Daniele De Rossi, Balotelli e Cassano. Grande incitamenti per il ct Prandelli, «grande mister, grazie mister», gli hanno gridato gli oltre 200 operatori aeroportuali che si sono radunati sotto l'aereo per applaudire la comitiva azzurra. Il primo a scendere dalle scalette dell'aereo è stato il vicepresidente federale Demetrio Albertini seguito da Balzaretti con la bimba in braccio e dalla moglie Eleonora Abbagnato. Poi a seguire Cassano e Prandelli.
UFFICIALE: SERSE COSMI NUOVO TECNICO DEL SIENA
Mercoledì 27 Giugno 2012 - 19:52
SIENA - Serse Cosmi è il nuovo allenatore del Siena. Il tecnico nato a Ponte San Giovanni (Perugia) il 5 maggio 1958 ha sottoscritto un contratto biennale. Cosmi porterà con sè il vice Mario Palazzi, il collaboratore tattico Lorenzo Rubinacci, il preparatore atletico Francesco Bulletti. Lo ha ufficializzato il club toscano. Per rispetto della città, che in questi giorni è immersa nella preparazione del Palio di Provenzano, la presentazione ufficiale di Serse Cosmi e del responsabile dell'area tecnica Stefano Antonelli si svolgerà la prossima settimana.
GETAFE TRUFFATO DA FALSI SCEICCHI CHE PROMETTEVANO MAXI-INVESTIMENTI -FOTO
Mercoledì 27 Giugno 2012 - 17:08
MADRID - Il petrodollaro fa sempre più gola al mondo del calcio, alle prese con il fair play finanziario. Lo sapevano bene i truffatori smascherati dalla polizia spagnola che, fingendosi rappresentanti di sceicchi arabi, promettevano prestiti ed investimenti milionari, in cambio di garanzie in denaro. La banda ha tentato di raggirare anche il presidente del Getafe, club della Liga. Sei spagnoli ed un dominicano sono stati arrestati per vari reati, comprese frode ed appropriazione indebita, ha reso noto la polizia di Barcellona. La gang aveva promesso al presidente del Getafe, Angel Torres, una iniezione di denaro liquido pari a 10 milioni di euro a condizione che il club rimanesse libero da debiti. In cambio la società avrebbe dovuto trasferire fondi, a garanzia della sua solvibilità, su un conto controllato dai truffatori. Ma Torres ha interrotto i rapporti quando due assegni emessi dai finti rappresentanti degli sceicchi sono stati respinti. Nel corso dell'inchiesta la polizia ha interrogato 12 persone e non è escluso che nei prossimi giorni emergano altre vittime e ci siano altri arresti.
FONTE: Leggo.it
Questa Spagna è grande Prandelli, grazie lo stesso
02/07/2012
La Spagna s'è consegnata alla storia aggiudicandosi per la seconda volta consecutiva il titolo europeo dopo aver conquistato nel 2010 anche la Coppa del Mondo: un triplete incredibile nel breve volgere di quattro anni. E gli uomini di Del Bosque non sono alla fine di un ciclo, tutt'altro, perché partono da favoriti anche nel torneo iridato affidato al Brasile. Incontenibili le furie rosse. E pensare che in questo torneo avevano lasciato a desiderare nella semifinale con il Portogallo, eliminato soltanto ai rigori. Ma quella di ieri sera era davvero un'altra Spagna, entrata in campo con un'autostima perfino esagerata, che s'è vestita a festa e ha dimostrato di essere la più forte squadra al mondo. Lasciatemi dire che in uno scontro tanto virtuale quanto impossibile se la batterebbe ad armi pari con il Barcellona di Messi. Peccato che si possa giocarla solo alla playstation. Quel tiki-taka che aveva perfino annoiato nel quarto con la Francia e non aveva scardinato in semifinale la difesa lusitana, s'è dimostrato qualcosa di straordinario per la velocità e la rapidità con cui è stato portato fin dalle battute iniziali. Poco conta allora se ci siano punte autentiche o di complemento. Ancora una volta Del Bosque, che ha inserito Torres e Pedro solo a vittoria ormai in cassaforte, ha avuto ragione, accidenti se l'ha avuta. L'Italia ci ha messo del suo perché s'è presentata al lumicino della condizione fisica, con tanti uomini in difficoltà sul piano muscolare, intossicati dalla fatica e pure incerottati. In una frase: non ne avevano più. La partita s'è chiusa al quarto d'ora della ripresa quando la nostra squadra, sotto di due gol e senza più cambi a disposizione, s'è trovata con un uomo in meno per l'infortunio muscolare occorso a Thiago Motta. Che disdetta. L'italo-brasiliano, costretto a lasciare il campo in barella con il quadricipite in fiamme, era subentrato appena tre minuti prima a Montolivo che non aveva demeritato e aveva anche regalato una palla-gol a Totò Di Natale. Un cambio intempestivo, facile dirlo a posteriori. In precedenza Balzaretti aveva preso il posto di Chiellini, nuovamente offeso alla coscia, e Di Natale aveva sostituito Cassano, ritrovatosi con il ginocchio in disordine. Segue a pagina 23
Filippo Grassia
Buffon non cerca scuse «Partita senza storia»
02/07/2012
«Purtroppo non c'è stata partita». Non cerca alibi, Gianluigi Buffon il portierone azzurro che tanto ha sperato di mettere nel suo incredibile palmares anche il trofeo europeo. Nel commentare il 4-0 subito dall'Italia nella finale europea per mano della Spagna, Buffono ammette: «Loro sono stati troppo superiore a noi», ha detto il capitano azzurro, «quando ti scontri con una forza che sembra invulnerabile, accetti con più serenità anche la sconfitta. Abbiamo fatto un grosso torneo, è stata una bellissima cavalcata ma quando arrivi in finale vuoi vincere. Era l'auspicio di tutti, ma in finale incontri squadre che, male che vada, sono del tuo stesso valore: la Spagna ha invece un valore inestimabile». Buffon vuole anche ringraziare i tifosi: «Non ci hanno mai abbandonato, per noi è un orgoglio regalare emozioni, abbiamo datto tutto ciò che avevamo». Il portiere della Juve, infine, si schiera con Prandelli nel chiedere più attenzione, in Italia, alla Nazionale: «Mi aspetto più attenzione per la Nazionale, è un patrimonio della nazione e dei tifosi. È l'unico veicolo che rianima e porta gioia ai tifosi». «C'è tanta amarezza per com'è andata la partita. Siamo arrivati stanchi, come dimostrano l'infortunio mio e di Thiago Motta. Da giovedì a domenica fai fatica a recuperare, a fine stagione, da una partita intensa come quella con la Germania. Loro hanno strameritato di vincere, non siamo riusciti ad affrontare la Spagna come all'inizio del torneo». E questo è Giorgio Chiellini, costretto ad uscire dal campo nel primo tempo per uno stiramento dovuto proprio alla stanchezza. «Nessuno però può rimproverarci il massimo impegno», ha aggiunto, «da metà maggio stiamo lavorando, abbiamo fatto belle cose e di questo torneo dobbiamo essere orgogliosi. Questa finale deve essere un punto di partenza per vincere in futuro». «Era la partita più importante della carriera», ha concluso lo juventino, «c'è delusione,, credevamo di poter coronare un sogno che durava da due anni. Però bisogna ammettere che la Spagna ha meritato sul campo»., ha ammesso infine.
Sconfitta amara e nelle piazze cala il silenzio
TRISTEZZA TRICOLORE. Da Nord a Sud sono moltissimi gli italiani che hanno seguito la partita sugli schermi giganti installati dai Comuni nei luoghi di maggior ritrovo
A Roma scoppia anche la protesta con lancio di petardi e fumogeni contro il maxischermo, tafferugli tra tifosi pure al Duomo di Milano
02/07/2012
ROMA Tifo ammutolito, piazze in silenzio e qualche tensione: il 4-0 è troppo pesante da digerire. Soprattutto a Roma dove alcune decine di persone inferocite tra le 500mila persone confluite al Circo Massimo hanno dato vita a un fitto lancio di fumogeni e petardi che ha costretto allo spegnimento del maxischermo installato per seguire il match. Le tensioni da parte di alcuni tifosi sono cominciate già dall'inizio del secondo tempo, quando l'Italia era già sul 2-0, poi dopo il quarto gol degli iberici la situazione è degenerata e il lancio di bottiglie e petardi è aumentato costringendo la sicurezza a spegnere il maxischermo principale. Sul posto, fino a tardi, le forze dell'ordine, tra cui alcuni agenti in tenuta antisommossa a controllare la situazione. E agenti antisommossa anche al Duomo di Milano dove la polizia si è schierata per difedere alcuni supporter spagnoli in piazza a guardare la finale sugli schermi giganti. Eh sì che la giornata era iniziata diversamente, con grandi aspettative e quasi la certezza di vincere conto la «Roja». C'era ottimismo e le sensazioni era buone. Perché sembrava fosse possibile, questa volta, conquistare l'ambito trofeo. E per festeggiarlo tanta gente si era ritrovata nelle piazze di tutta Italia davanti ai maxischermi. Oltre al mezzo milione di tifosi al Circo Massimo di Roma, e ai 50 mila in piazza Duomo a Milano, mentre gli altri si erano divisi tra l'Euro Arena di Piazza Beccaria e l'Idroscalo a tifare «forza azzurri, anche nel resto d'Italia la situazione era simile. Stesso scenario alla rotonda Diaz di via Caracciolo a Napoli con i tifosi partenopei incollati al maxi schermo messo a disposizione dal Comune, memori delle feste per la Coppa Italia conquistata dalla squadra di Mazzarri nella finale contro la Juventus. Vip e non solo nella piazzetta di Capri, ad Ischia e nella piazza Ferretto di Mestre. Piazze del Duomo piene anche a Catania e L'Aquila che tornava con un maxischermo da 24 metri quadrati ad ospitare un evento nella zona rossa a tre anni dal terremoto, colma l'Arena dello Stretto di Reggio Calabria, il lungomare Cristoforo Colombo di Bari, piazza Maggiore a Bologna, il Porto Antico a Genova, piazza Vittorio a Torino, piazza Marina a Palermo. Grandi e piccoli ritrovi anche nelle zone balneari: Mondello a Palermo, Tropea in Calabria e le località turistiche per eccellenza della Costa Smeralda, del Salento, della riviera ligure da una parte e quella adriatica dall'altra. Senza dimenticare i maxi schermi della Rai che per tutti gli Europei e quindi anche per la finale hanno permesso ai terremotati dell'Emilia di distrarsi dai loro gravi problemi e godersi quest'Italia di Prandelli. Finale a parte
FONTE: LArena.it
CALCIO
Calcio, Pavarese: "Nel 2000 volevo Prandelli sulla panchina del Napoli"
01.07.2012 12:20 di Napoli Magazine
Fonte: Il Mattino
Cesare Prandelli era stato a un passo dalla panchina del Napoli dodici anni fa. Aveva 41 anni e allenava il Verona in serie A. Lo avvicinò Gigi Pavarese, che sarebbe poi diventato direttore sportivo del club azzurro.
Come nacque l’idea Prandelli?
«Con l’ingegner Ferlaino parlammo di questo allenatore che aveva vinto il campionato di B e stava facendo bene all’esordio in A. Sulla panchina del Napoli c’era Novellino, che dopo aver riportato la squadra in A decise di andare a Piacenza».
Quante volte parlò con il tecnico?
«Un paio, attraverso un amico comune. Lui era attirato dall’idea di allenare in una piazza importante e di aprire un ciclo dopo la promozione in A. Dissi a Ferlaino che bisognava accelerare per chiudere la trattativa, però in quel periodo era impegnato nella cessione di una quota della società. Si perse tempo».
Perché l’attuale ct declinò l’offerta?
«Parlammo dopo la partita Torino-Verona, vinta dalla sua squadra per 3-0. Prandelli mi disse che non poteva più aspettare perché aveva un’ottima offerta del Venezia di Zamparini. Per la serie A venne scelto Zeman».
FONTE: NapoliMagazine.com