VERONA-CITTADELLA
Gialloblù chiamati al pronto riscatto dopo la brutta gara al 'San Francesco' di Nocera Inferiore, condizionata anche da decisioni arbitrali discutibili senza alcun dubbio, ma se becchi due gol nei rimi 15 minuti qualcosa che non va c'è di sicuro e non è certo il caso di nasconderlo.
Pochi i precedenti tra le due squadre in assoluto e al 'Binti' il bilancio è in perfetta parità: due incontri disputati una vittoria per parte.
Ma i granata, che stanno comunque facendo un campionato ampiamente aldisopra delle attese, soffrono lontano dal 'Tombolato': non vincono dal 18 Febbraio (vittoria di misura a Nocera Inferiore) ed in 16 gare in trasferta hanno vinto in tutto 4 volte...
QUI VERONA
Nessun problema di formazione per mister MANDORLINI che recupera MAIETTA (anche se nei primi giorni di questa settimana ha lavorato a parte) e anche LEPILLER pure non al massimo.
Per ciò che concerne la situazione disciplinare capitan CECCARELLI è diffidato dopo aver ricevuto il sesto giallo a Nocera Inferiore mentre BORDIN squalificato per avere, al 19° del secondo tempo, incurante di precedenti richiami di un Assistente, rivolto ai componenti della panchina avversaria ripetute espressioni irriguardose guarderà la gara dalla tribuna...
I convocati
Portieri: 26 Frattali, 1 Rafael;
Difensori: 13 Abbate, 23 Cangi, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 17 Mareco, 33 Pugliese, 25 Scaglia;
Centrocampisti: 20 Doninelli, 4 Esposito, 16 Galli, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 8 Russo, 77 Tachtsidis;
Attaccanti: 27 Berrettoni, 32 Bjelanovic, 14 D'Alessandro, 9 Ferrari, 21 Gomez Taleb, 6 Lepiller, 11 Pichlmann
QUI CITTADELLA
Fuori il difensore Francesco SCARDINA che nei giorni scorsi si era procurato un infortunio ed i centrocampisti MAGALLANES e BASELLI, mister FOSCARINI potrà comunque contare sull'ottimo MAAH già autore di 7 centri fino ad ora e praticamente imprendibile quando parte in velocità
I convocati
Portieri: Andrea Pierobon(1), Alex Cordaz(71)
Difdensori: Simone Ciancio(51), Andrea De Vito(56), Daniele Gasparetto(29), Edoardo Gorini(17), Alberto Marchesan(24), Luca Martinelli(14), Michele Pellizzer(5), Ferdinando Vitofrancesco(2)
Centrocampisti: Oscar Branzani(8), Massimiliano Busellato(31), Alexis Carra(21), Nunzio Di Roberto(7), Andrea Paolucci(23), Eros Schiavon(80)
Attaccanti: Tommaso Bellazzini(10), Samuel Di Carmine(9), Antonio Di Nardo(13), Robert Maah(11).
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TIRATA D'ORECCHI DELLA NOCERINA AI PROPRI TIFOSI E A RAMIREZ
L’ASG Nocerina Srl in relazione ai fatti accaduti durante la gara con l’Hellas Verona, esprime profondo rammarico e condanna categoricamente gli artefici del deprecabile comportamento. A tal riguardo, la Società auspica che gli organi di polizia possano fare immediata chiarezza sull’accaduto individuando i protagonisti del malsano comportamento. Si esprime con fermezza altresì totale dissenso dall’atteggiamento assunto dal calciatore Merino Ramirez, resosi artefice del “gesto dell’orecchio” sotto la curva ospiti in occasione della segnatura del calcio di rigore, richiamando il tesserato ad attenersi alle norme comportamentali cui si fa espressamente cenno nel codice etico della Società
CAMBIO SOCIETARIO ALL'HELLAS?
Il portale TuttoB.com che si occupa di news sulla cadetteria rilancia, non solo SETTI vicepresidente del BOLOGNA è interessato all'acquisto della società di Via Torricelli ma verrebbe affiancato dal patron dello Spezia Gabriele VOLPI: Fianco a fianco per mettere le mani sul Verona e non rivali come prospettato da qualcuno negli ultimi giorni. I due avrebbero già versato un assegno di circa 200mila euro nelle mani di Martinelli per poter aver accesso ai bilanci della formazione veronese. Insomma l'operazione procede spedita e si sta delineando nei particolari. Come direttore generale Setti si porterebbe con sè da Bologna Roberto Zanzi che ha già lavorato con Mister Mandorlini all'Atalanta e al Siena. Invece come direttore sportivo il tandem Setti-Volpi ha già avuto contatti con Stefano Capozucca che a giugno lascierà il Genoa e Rino Foschi
DICONO
Antonio DI GENNARO, 'playmaker' dello scudetto e della Nazionale di VICINI «La squadra veronese ha avuto un brutto stop contro la Nocerina, ci sono anche stati problemi fuori dal campo. I molossi erano in forma sabato e il Verona ha subito una sconfitta pesante. A Mandorlini dico di rasserenare i toni, certe frasi e certe situazioni non vanno dette e fatte. In generale bisogna cercare di dare il buon esempio. Comunque questa sconfitta non pregiudica niente, è in piena zona playoff e sta facendo un gran campionato. Il Torino è la squadra più forte con tanti giocatori di qualità e le altre tre dietro se la possono giocare. Il Sassuolo ha un Presidente ambizioso e sono pericolosi, ma il Verona se la gioca fino alla fine. Occhio al Brescia che sta risalendo bene» SerieBNews.com
MANDORLINI sulla prossima gara contro il CITTADELLA «Quanto accaduto a Nocera non conta più, ciò che è rilevante è quanto si farà venerdì contro il Cittadella. Nei giocatori vedo la voglia di preparare una partita importante. La rabbia deve essere equilibrata, bisogna saperla gestire. In 90' può succedere di tutto, i granata hanno le carte in regola per creare problemi in contropiede. Vogliamo vincere e faremo di tutto per centrare il nostro obiettivo, sempre usando la testa. In Campania, dopo pochi minuti, siamo andati sotto sugli sviluppo di una palla ferma, ma a seguito del raddoppio c'è stata una reazione di spessore. Abbiamo continuato a giocare senza perdere lucidità, nella ripresa le sorti del match erano aperte. Gara condizionata da chi la dirigeva. Maietta? Farà di tutto per esserci, speriamo di recuperarlo» HellasVerona.it
ALTRE NEWS IN ALLEGATO
CONTRO IL CITTADELLA ECCO "LA GRANDE SFIDA": La gara di campionato tra Hellas Verona e Cittadella fornirà l'occasione per dar vita ad un incontro speciale tra ragazzi con disabilità ed altri sportivi
INTESA TRA HELLAS E COLOGNOLA per far crescere giovani calciatori; i tecnici del VERONA offriranno un supporto alla squadra locale. Avviata inoltre una collaborazione tra il vivaio scaligero e l'A.I.A.C Associazione Italiana Allenatori Calcio delegazione di Verona.
GIOVANE DEL LECCE ADDOCCHIATO DA GIBELLINI: L'HELLAS VERONA avrebbe messo (pesantemente) sotto osservazione Filippo FALCO classe '92 attaccante di proprietà LECCE in prestito al PAVIA in Prima Divisione autore fino ad ora di 8 gol in campionato, 2 in Coppa Italia ed una decina di assist...
http://www.epfl-europeanleagues.com/fao/ e http://www.endinghunger.org PROFESSIONAL FOOTBALL AGAINST HUNGER: La Lega di B aderisce all'iniziativa per sensibilizzare i tifosi sul problematico tema della fame nel mondo. Il via all'iniziativa proprio venerdì al 'Bentegodi' in occasione dell'anticipo della 33^ giornata tra VERONA e CITTADELLA
PROMOZIONE DIRETTA: PARLANO DE CANIO, PAPADOPULO E MONDONICO che la B l'hanno vinta; Emiliano fresco d'esonero al NOVARA ammira MANDORLINI, PAPADOPULO vede il VERONA come secondo classificato dopo il TORINO gran favorito da tutti per la vittoria del torneo...
Bradford City vs Crawley Town 1-2 FIGHT !! 5 RED CARDS after MATCH! | Edmundo Se Emociona Ao Entrar Em Campo Para O Jogo De Despedida Pelo Vasco |
IN BREVE A PIÉ PAGINA
EDMUNDO SALUTA IL CALCIO GIOCATO, 'O Animal' giocò in Italia con NAPOLI e FIORENTINA
CALCIOSCOMMESSE cresce lo scandalo a mano a mano che gli inquirenti indagano: prevista nuova ondata di arresti in 24/48 ore!
SERIE A con debiti record e bilanci in rosso...
VITA DA EX: Il presidente dell'AIC Damiano TOMMASI 'tira le orecchie' ai genitori dei piccoli calciatori «Lasciamoli giocare lasciamoli divertire. Un bambino conosce le regole, le ha dentro di sè. Tante volte siamo noi a distoglierlo da questo, magari insegnandogli a "farsi più furbo"...»
PREMIO BEARZOT, vince Walter MAZZARRI allenaore del NAPOLI
TRAGEDIA NELLA PALLAVOLO: Morto per attacco cardiaco Vigor BOVOLENTA, il 37enne campione che fece anche parte della nazionale. In 400 ai funerali a Taglio di Po (Ro)
CALCIO INGLESE: Record di espulsioni negl spogliatoi in quarta divisione inglese, l'arbitro entra e caccia 5 giocatori!
CHAMPIONS LEAGUE: BAYERN 'sul velluto' a Marsiglia grazie a GOMEZ e ROBBEN, il MILAN impatta al 'San Siro' col BARÇA ... Pronostici rispettati per CHELSEA e REAL MADRID...
RASSEGNA STAMPA
NEWS
La Spezia, 21:30
CALCIO, SPEZIA; PROPRIETA': NO TRATTATIVE PER BOLOGNA E VERONA
"Non esiste alcuna trattativa o interesse ad intavolare alcun dialogo riguardante l'acquisto dell'Hellas Verona, del Bologna o di qualsivoglia altra società di calcio italiana". La smentita è apparsa sul sito dello Spezia Calcio: la proprietà del club, in particolare il presidente onorario Gabriele Volpi, leader della Orlean Investment Holding, era stata accostata agli emiliani e ai veneti. "Lo Spezia Calcio - precisa infatti una nota della squadra ligure - nella persona del presidente Matteo Volpi, dei vicepresidenti, dell'amministratore delegato, del consiglio d'amministrazione e del management, intende smentire alcune notizie circolate in questi giorni sui quotidiani locali e nazionali, riguardanti un possibile interessamento del proprio presidente onorario verso alcune società di calcio italiano".
FONTE: Repubblica.it
Spezia calcio: “Nessuna trattativa per comprare Bologna e Verona”
BOLOGNA, 29 MAR – ''Non esiste alcuna trattativa o interesse ad intavolare alcun dialogo riguardante l'acquisto dell'Hellas Verona, del Bologna o di qualsivoglia altra societa' di calcio italiana''. La smentita e' apparsa sul sito dello Spezia Calcio: la proprieta' del club, in particolare il presidente onorario Gabriele Volpi, leader della Orlean Investment Holding, era stata accostata agli emiliani e ai veneti.
''Lo Spezia Calcio – precisa infatti una nota della squadra ligure – nella persona del presidente Matteo Volpi, dei vicepresidenti, dell'amministratore delegato, del consiglio d'amministrazione e del management, intende smentire alcune notizie circolate in questi giorni sui quotidiani locali e nazionali, riguardanti un possibile interessamento del proprio presidente onorario verso alcune societa' di calcio italiano''.
FONTE: BlitzQuotidiano.it
Bologna, è l’ora delle liquidazioni
Giochi di società Bologna, no ai 27 milioni di Cazzola Commenti
I soci meno coinvolti premono per uscire subito di scena. Guaraldi: "Adesso la salvezza, poi la soluzione definitiva"
di Stefano Biondi
Bologna, 30 marzo 2012 - LA PARTITA dovrebbe essere quella di domenica prossima con il Palermo. Invece è quella dei consiglieri. Il Bologna si sta infilando in una china pericolosa e il solo Albano Guaraldi è in grado di rimetterlo in carreggiata.
Come? Facile. Liquidando il più in fretta possibile i soci che non riescono più a dare un senso alla loro presenza nel Bologna. Non si discute qui dei modi che questi adottano per indurre Guaraldi ad accelerare i tempi, ma della sostanza. Che è una sola: si erano uniti per salvare il Bologna. Operazione riuscita. Bravi tutti, grazie e complimenti.
Poi? Poi Guaraldi ha iniziato la sua scalata verso il 51% e, come succede in tutte le grandi tavolate, senza arrivare ai baci fasulli, ci sta che il presidente si trovi meglio con quei quattro o cinque, piuttosto che con gli altri quattro o cinque che, inevitabilmente, rimangono esclusi dalle deleghe, dal chiacchiericcio che si fa dietro le quinte e, in assoluto, dalla gestione del club.
E’ normale che ora premano per essere liquidati. Cosa che è nell’aria da quando Guaraldi ha iniziato il suo shopping all’interno del cda, ma che ancora non è avvenuta. Meglio per il Bologna se Guaraldi è in grado di accelerare la pratica.
Lo farà, probabilmente. Senza entrare nei dettagli, ieri in proposito questo ha detto: «Capisco. In questi giorni penso alla salvezza della squadra e basta. Ma subito dopo qualcosa di definitivo succederà».
Il riferimento non era alla cessione, casomai alla liquidazione di chi non considera più il Bologna casa sua.
Maurizio Setti in testa. Ci sta: era vicepresidente operativo, doveva costruire lui la squadra. La delega non ce l’ha più, ma aspetta di avere indietro anche un milione di euro. E con lui, probabilmente, ci sono Yen e Zucchini. Nessuno si agita, ma tutti la pensano allo stesso modo: prima usciamo soddisfatti e rimborsati, meglio è.
Il Bologna non ha l’obbligo legale di accogliere le loro richieste. Ma gli conviene farlo. Perché ci sta che i soci non abbiamo la forza economica per acquistare i campioni del calcio, ma a un anno dal salvataggio il Bologna deve mostrare quella necessaria a saltare un ostacolo da un milione e mezzo o due.
Non solo. Per ora, l’advisor Consorte non ha ricevuto nessuna offerta accompagnata dai requisiti necessari a essere illustrata al patto di sindacato. Ma presto potrebbe succedere. Lo si è capito dal minuetto di questi giorni. Di fronte a un’offerta che garantisca ai soci in uscita il rimborso delle spese e, magari, anche una invitante plsuvalenza, Guaraldi non avrebbe alternative: o soddisfare i suoi soci o cedere. E’ meglio che il presidente agisca prima di finire sotto scacco. E’ bene che spedisca alla squadra un segnale di forza. In questo momento affidarsi alla speranza che i giocatori filino da soli è pericoloso. Se i ragazzi di Pioli sono in calo, a dargli forza e indicazioni devono essere i dirigenti.
Setti ha detto che il suo amico spezzino (Volpi) non ha intenzione di acquistare il Bologna. Lui il «voglino» di testare attraverso il Verona le sue capacità di fare calcio, molto probabilmente lo ha.
E si sa: chi trasloca si porta via ciò che è suo, in questo caso una milionata. Minori sono le quote degli altri soci che non frequentano la corte di Guaraldi. Tutto sommato, un impegno sostenibile o da un presidente di maggioranza relativa che dallo scorso inverno ha in animo di salire al 51% o dai soci che hanno formato una vera e propria squadra. L’importante è che questi soldi arrivino in fretta.
Dopodichè, scommettiamo: il polverone sulla cessione a Questo e Quello si placherà all’istante.
Stefano Biondi
FONTE: IlRestoDelCarlino.it
Rifinitura e convocazioni (Ufficio stampa 29/3/2012 17:50)
Seduta di rifinitura per il Cittadella agli impianti del ‘P.C. Tombolato in vista della gara di domani, in casa dell'Hellas Verona, e valida per la 12^ giornata di ritorno della Serie bwin; a parte hanno lavorato Magallanes e Baselli mentre ha svolto terapie Scardina. Al termine del lavoro il tecnico Claudio Foscarini ha diramato la lista dei 20 convocati che, dopo l'allenamento, sono partiti alla volta del ritiro nei pressi di Verona.
Ecco l’elenco:
PORTIERI: Andrea Pierobon(1), Alex Cordaz(71)
DIFENSORI: Simone Ciancio(51), Andrea De Vito(56), Daniele Gasparetto(29), Edoardo Gorini(17), Alberto Marchesan(24), Luca Martinelli(14), Michele Pellizzer(5), Ferdinando Vitofrancesco(2)
CENTROCAMPISTI: Oscar Branzani(8), Massimiliano Busellato(31), Alexis Carra(21), Nunzio Di Roberto(7), Andrea Paolucci(23), Eros Schiavon(80)
ATTACCANTI: Tommaso Bellazzini(10), Samuel Di Carmine(9), Antonio Di Nardo(13), Robert Maah(11)
Arbitri per H.Verona-Cittadella (Ufficio stampa 29/3/2012 15:50)
L'Associazione Italiana Arbitri ha comunicato le designazioni per la 12^ giornata di ritorno della Serie bwin 2011/2012. A dirigere H.Verona-Cittadella, venerdì 30 Marzo 2012 stadio 'Bentegodi' ore 20.45, è stato chiamato il sig. Luigi Nasca della sezione di Bari, 1° ass. sig. Luca Ciancaleoni di Foligno, 2° ass. sig. Simone Di Francesco di Teramo; IV° uff. sig. Claudio Lanza di Nichelino.
Granata al lavoro, Busellato con l'Under 19 (Ufficio stampa 28/3/2012 18:50)
Allenamento pomeridiano per i granata agli impianti del ‘P.C. Tombolato’ in preparazione all’anticipo serale di venerdì 30 marzo in casa dell’Hellas Verona; lavoro a parte per Magallanes mentre Paolucci è rientrato in gruppo dopo la seduta differenziata di ieri per affaticamento. La risonanza effettuata in mattinata da Scardina ha evidenziato una piccola lesione al bicipite femorale della gamba destra e quindi il difensore proseguirà con le terapie del caso e osserverà ancora qualche giorno di riposo. Domani ultimo allenamento e poi sarà comunicata la lista dei convocati. Assente naturalmente Busellato che, nel pomeriggio a La Spezia, ha giocato un buon primo tempo con la maglia dell'Under 19 Azzurra che ha battuto in amichevole i pari età della Turchia per 2-0; il giocatore rientrerà in serata.
FONTE: ASCittadella.it
NEWS
Roma, 13:18
CALCIO, SERIE B: VERONA-CITTADELLA CONTRO LA FAME IN SAHEL
La Lega Serie B ha aderito alla campagna "Professional Football against Hunger", promossa dall'European Professional Football Leagues, Epfl, e dalla FAO. L'iniziativa sarà sostenuta in occasione di Hellas Verona-Cittadella, in programma venerdì 30 marzo alle ore 20.45. La campagna intende sensibilizzazione sul tema della fame nel Mondo con particolare riferimento alla regione del Sahel in Africa Occidentale, dove oltre 15 milioni di persone rischiano di diventare vittime della carestia.
FONTE: Repubblica.it
10:57 - giovedi 29 marzo 2012
Serie B - Verona, al via la collaborazione tra il vivaio gialloblù e l'A.I.A.C
Un ulteriore legame, dopo i vari instaurati con diverse realtà locali, caratterizza il settore giovanile dell'Hellas Verona: quello con la delegazione scaligera dell’A.I.A.C. (Associazione Italiana Allenatori Calcio).
FONTE: SportEconomy.it
ESCLUSIVA TB - Altro che smentite: ecco il futuro societario dell'Hellas Verona
29.03.2012 13:00 di Nicolò Schira
Ve l'avevamo anticipato in esclusiva in tempi non sospetti addirittura lo scorso 19 marzo (leggi il link in basso con la nostra esclusiva in anteprima). Il presidente dell'Hellas Verona Martinelli sta cedendo il club scaligero ed è in trattativa con l'attuale vicepresidente del Bologna Maurizio Setti. L'indomani della nostra rivelazione arrivarono puntuali e scontate le smentite di rito, tuttavia il tempo è galantuomo e coloro che hanno smentito sono stati poi smentiti a loro volta dai fatti. La novità dell'ultima ora riguarda invece il patron dello Spezia Gabriele Volpi che affiancherebbe il numero due bolognese nell'acquisizione della gloriosa società gialloblù. Si, avete letto bene, Setti e Volpi fianco a fianco per mettere le mani sul Verona e non rivali come prospettato da qualcuno negli ultimi giorni. I due avrebbero già versato un assegno di circa 200mila euro nelle mani di Martinelli per poter aver accesso ai bilanci della formazione veronese. Insomma l'operazione procede spedita e si sta delineando nei particolari. Come direttore generale Setti si porterebbe con sè da Bologna Roberto Zanzi che ha già lavorato con Mister Mandorlini all'Atalanta e al Siena. Invece come direttore sportivo il tandem Setti-Volpi ha già avuto contatti con Stefano Capozucca che a giugno lascierà il Genoa e Rino Foschi.
NOCERINA
Nocerina, condanna per i fatti accaduti nella gara col Verona
28.03.2012 20:00 di Luca Esposito
L’ASG Nocerina Srl in relazione ai fatti accaduti durante la gara con l’Hellas Verona, esprime profondo rammarico e condanna categoricamente gli artefici del deprecabile comportamento. A tal riguardo, la Società auspica che gli organi di polizia possano fare immediata chiarezza sull’accaduto individuando i protagonisti del malsano comportamento. Si esprime con fermezza altresì totale dissenso dall’atteggiamento assunto dal calciatore Merino Ramirez, resosi artefice del “gesto dell’orecchio” sotto la curva ospiti in occasione della segnatura del calcio di rigore, richiamando il tesserato ad attenersi alle norme comportamentali cui si fa espressamente cenno nel codice etico della Società.
PRIMO PIANO
Hellas Verona sulle tracce della stella di Prima Divisione
28.03.2012 19:35 di Nicolò Schira
Fonte: GianlucaDiMarzio.com
Il Lecce ha mandato il giovane Falco (classe 92) in prestito secco a Pavia. E lui stupisce ogni week end: 8 gol segnati in campionato, 2 in Coppa Italia, una decina di assist decisivi. Tanto da stregare persino Marcello Lippi, in tribuna recentemente in un Viareggio-Pavia e impressionato dalle sue giocate. Fisico alla Miccoli, tutto mancino, fa il trequartista senza dare punti di riferimento. Ma catalizzando già l'attenzione di molti club. Oggi si è mosso concretamente l'Hellas Verona, che ha allacciato i primi contatti e stabilito un piano per poi trattare concretamente con il Lecce (legato a Falco fino al 2014). L'idea sarebbe quella di un prestito con diritto di riscatto, magari una comproprietà in caso di promozione in A. Di sicuro, l'Hellas è partito in anticipo e vuole bruciare la concorrenza. E il Lecce si gode il suo Falco, sempre più in volo...
PRIMO PIANO
Hellas Verona, bagno di folla per Mandorlini
28.03.2012 19:15 di Federico Errante
Fonte: tggialloblu
Mai visto tanta gente così. E sì che di gente in questi giorni al Vinitaly ne hanno vista tantissima. Eppure l'arrivo di mister Mandorlini stamattina, allo stand della Camerca di Commercio è stato un avvenimento nell'avvenimento.
Tifosi, simpatizzanti, semplici visitatori si sono accalcati per vedere, sentire, farsi una foto col mister gialloblù. Che ha risposto con sorrisi (tantissimi), abbracci, e qualche brindisi. "Mai vista così tanta gente come oggi" commentavano le dolcissime hostess dello stand della Camera di Commercio che offrivano da bere a tutti.
"Complimenti mister sta facendo un grandissimo lavoro" ha detto entusiasta al mister veronese Claudio Valente, consigliere della Camera di Commercio per l'agricoltura e vicepresidente di Verona Fiere, grande tifoso dell'Hellas. Applausi a Mandorlini anche da parte del presidente della Camera di Commercio Alessandro Bianchi. A rappresentare l'amministrazione comunale c'era l'assessore allo Sport Federico Sboarina.
Mandorlini era accompagnato dal responsabile della comunicazione Puliafito, dal responsabile del marketing Salizzoni e dall'avvocato dell'Hellas Fanini.
FONTE: TuttoB.com
mercoledì, marzo 28th, 2012 | Posted by ferrantetommy
Verona,sorride Andrea Mandorlini: Domenico Maietta ha lavorato in gruppo
Il tecnico Andrea Mandorlini del Verona potrà contare anche sull’apporto di Domenico Maietta nell’anticipo di venerdì contro il Cittadella. Il difensore si è allenato con il gruppo dopo che nei giorni iniziali di questa settimana aveva sviluppato carichi differenziati. Per ciò che concerne la situazione infortunati riposo per Manuel Mancini mentre l’attaccante Matthias Lepiller si è allenato a parte.
mercoledì, marzo 28th, 2012 | Posted by Orru
Cittadella, Scardina out 15-20 giorni
Il difensore del Cittadella Francesco Scardina nei giorni scorsi si era procurato un infortunio di cui andava verificata l’entità. Nella giornata di oggi il giocatore si è sottoposto alle visite di rito e la risonanza magnetica a cui si è sottoposto ha evidenziato una lesione muscolare di primo grado al bicipite femorale della coscia destra, con tempi di recupero stabiliti in 15-20 giorni. Una brutta tegola per mister Foscarini che dovrà fare a meno del suo difensore già nell’anticipo di dopodomani a Verona.
di Marco Orrù
mercoledì, marzo 28th, 2012 | Posted by Orru
Verona, Antonio Di Gennaro in ESCLUSIVA a RadioCalciomercato.it:”Brutta sconfitta a Nocera, ma l’Hellas lotterà fino alla fine. E a Mandorlini dico…”
L’ex giocatore del Verona Antonio Di Gennaro, ora commentatore Sky, e protagonista dello scudetto vinto dagli scaligeri nel 1985, ha parlato in ESCLUSIVA ai microfoni di ‘RadioCalciomercato.it’. Ecco le sue parole:”La squadra veronese ha avuto un brutto stop contro la Nocerina, ci sono anche stati problemi fuori dal campo. I molossi erano in forma sabato e il Verona ha subito una sconfitta pesante. A Mandorlini dico di rasserenare i toni, certe frasi e certe situazioni non vanno dette e fatte. In generale bisogna cercare di dare il buon esempio. Comunque questa sconfitta non pregiudica niente, è in piena zona playoff e sta facendo un gran campionato. Il Torino è la squadra più forte con tanti giocatori di qualità e le altre tre dietro se la possono giocare. Il Sassuolo ha un Presidente ambizioso e sono pericolosi, ma il Verona se la gioca fino alla fine. Occhio al Brescia che sta risalendo bene”.
di Marco Orrù
mercoledì, marzo 28th, 2012 | Posted by Orru
Calciomercato Verona, occhi sul giovane Falco, di proprietà del Lecce
Secondo alcuni rumors di mercato, il Verona sta seguendo l’attaccante del Pavia Filippo Falco, classe ’92. Il ragazzo nativo di Taranto è di proprietà del Lecce e in questa stagione ha già segnato 8 reti in 24 presenze nel Girone A della Prima Divisione Lega Pro. Punta molto rapida e veloce, è legato a un contratto fino al 2014 con club pugliese e l’idea è quella di un prestito con diritto di riscatto o eventualmente una comproprietà, in vista della Serie A. Al Lecce l’ultima parola.
di Marco Orrù
mercoledì, marzo 28th, 2012 | Posted by Orru
Verona, Mandorlini:”Con la Nocerina la partita non l’abbiamo decisa nè noi, nè i campani, ma l’arbitro”
Il tecnico del Verona Andrea Mandorlini è intervenuto stamattina tra gli stand dell’importante manifestazione in corso questi giorni a Verona, ‘Vinitaly‘. Ai microfoni di ‘TGGialloblù’ il tecnico si è poi soffermato per alcune dichiarazioni, a cominciare dalla scorsa partita contro la Nocerina:”Adesso quella partita non conta più, tra l’altro non sono stati puniti alcuni giocatori avversari che hanno intimidito i nostri, ma è acqua passata. Trasformiamo la rabbia accumulata in agonismo per la partita contro il Cittadella. Purtroppo a Nocera siamo andati subito in svantaggio di due gol, ma non ci siamo sfaldati, abbiamo rimesso in piedi la partita giocando, purtroppo nè noi, nè la Nocerina abbiamo deciso la partita perchè l’ha fatto l’arbitro”. Adesso il Cittadella:”La stiamo preparando bene, dobbiamo giocare come sappiamo e stare attenti perchè loro sono pericolosi, soprattutto in trasferta e in contropiede. Noi però dobbiamo vincere”.
di Marco Orrù
mercoledì, marzo 28th, 2012 | Posted by Boosta
Serie B: playoff, playout, miglior giovane ed effetto Abodi. Il parere di tre tecnici che hanno vinto il torneo cadetto
Tre allenatori che hanno vinto il campionato di serie B, De Canio Mondonico e Papadopulo, hanno risposto ad un sondaggio del “Corriere dello Sport” sulle squadre favorire per la volata playoff e playout, sul miglior giovane del torneo e sull’impatto del presidente Abodi sulla B.
GIGI DE CANIO – “Torino e Pescara sono le due squadre favorite per la promozione diretta in A. Per i playoff bisogna capire quale sarà il rendimento della Samp, ma non mi sento di escludere la Reggina. Per la retrocessione vedo male Gubbio e Albinoleffe; la Nocerina ha grandi qualità, mentre l’Ascoli sarebbe al sicuro senza penalizzazione. Non so se il Pescara giochi il miglior calcio della serie B, ma Zeman è un bene per il calcio italiano. Ci sono tanti giovani interessanti: Insigne si commenta da solo, Immobile farà tanta strada perchè è bravo. Il presidente Abodi ha rilanciato un campionato importante con la sensibilità di chi ha una cultura d’impresa ampia”.
EMILIANO MONDONICO – “Il Torino è la squadra più forte, mentre il Pescara la vera sorpresa. Per i playoff possono provarci tutti dalla Reggina in su, ma la squadra che mi convince di più ora è il Varese. Per la retrocessione nessuno può ritenersi al sicuro, ma mi preoccupano i 6 gol subito dal Gubbio a Torino e la crisi del Vicenza. Zeman è sempre Zeman, ma ammiro tanto anche Pea e Mandorlini. I gioielli del Pescara sono quelli che mi hanno impressionato di più. Abodi ha avuto sulla B lo stesso impatto che ebbe la Juve a suo tempo: un evento straordinario”.
BEPPE PAPADOPULO – “Torino in pole, seguito a ruota da Verona, Pescara e Sassuolo. Per i playoff vedo bene il Padova, ma l’esperienza della Reggina può essere determinante. Dietro Nocerina e Ascoli stanno risalendo bene. Quanto ai giovani, la serie A è un’altra storia, anche se questi hanno tutto per esprimersi al meglio anche in A. Il materiale è di prima scelta. Abodi ha portato una ventata di positività: ce n’era bisogno”.
mercoledì, marzo 28th, 2012 | Posted by Boosta
Professional Football against Hunger: Verona-Cittadella contro la fame nel mondo
La Lega Serie B ha aderito alla campagna “Professional Football against Hunger“, promossa dall’European Professional Football Leagues, Epfl, e dalla Fao. L’iniziativa sarà sostenuta in occasione dell’anticipo della 33° giornata di Campionato Hellas Verona – Cittadella, in programma venerdì 30 marzo alle ore 20.45. La campagna intende sensibilizzazione sul tema della fame nel Mondo con particolare riferimento alla regione del Sahel in Africa Occidentale, dove oltre 15 milioni di persone rischiano di diventare vittime della carestia. Già oltre 1,3 milioni di bambini soffrono di acuta malnutrizione dovuta a raccolte fallite, prezzi alimentari al rialzo e l’impatto dei cambiamenti climatici. Sette Paesi nella regione hanno dichiarato lo stato d’emergenza e chiesto aiuto al mondo.
La campagna ‘Professional Football Against Hunger’ sta suonando l’allarme del Sahel per evitare che si ripeta la catastrofe dello scorso anno nel Corno d’Africa. Morirono decine di migliaia di persone, molte delle quali si sarebbero potute salvare se la comunità internazionale avesse agito in tempo. Il calcio ha la forza di sensibilizzare la comprensione e la volontà politica per aiutare la popolazione del Sahel. Questo il motivo che ha spinto la Federazione delle Leghe professionistiche di calcio europee a legarsi ancora una volta con L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura per mettere sotto i riflettori la situazione del Sahel e salvare vite umane.
martedì, marzo 27th, 2012 | Posted by Dandronaco
Flash Cittadella, da valutare le condizioni di Scardina e Magallanes
Doppia seduta anticipata per il Cittadella che venerdì affronterà il Verona al ‘Bentegodi’ nell’anticipo della 33esima giornata. Restano da valutare le condizioni di Scardina e Magallanes: il primo, alle prese con problemi a un ginocchio, è rimasto a riposo, mentre il secondo, che soffre di un’infiammazione al ginocchio già dalla scorsa settimana, ha lavorato a parte. All’allenamento era assente anche Busellato, impegnato con l’Under 19, che comunque tornerà a disposizione dopo aver scontato la squalifica contro la Samp.
FONTE: SerieBNews.com
Forza Verona, devi conquistare la Cittadella
APPUNTAMENTO AL BENTEGODI. L'Hellas può conquistare l'undicesimo successo consecutivo in casa ma i padovani hanno bisogno di punti per la salvezza. I consigli di Mandorlini ai gialloblù: «La vittoria è una questione di testa. Ci può stare la rabbia ma bisogna gestirla, serve grande equilibrio»
30/03/2012
In questa settimana s'è parlato poco di calcio e molto di tutto il resto. Di tutto quello che c'entra poco con il mondo del pallone. D'altronde il trattamento ricevuto a Nocera Inferiora da squadra, tifosi e addetti ai lavori non poteva passare inosservato. Forse per la prima volta c'è stata una reazione, anche mediatica, alle aggressioni, alle intimidazioni, alle provocazioni che sono state messe in atto ancora una volta al San Francesco. Non è stata la prima volta, speriamo sia veramente l'ultima come ha promesso in più di un'occasione il presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi. L'unico che non s'è accorto di nulla è stato il giudice sportivo, più colpevole dell'arbitro Candussio condizionato e terrorizzato in campo.
Lui poteva rivedere le immagini e analizzare i filmati, se l'è cavata con una multa di trentamila euron alla Nocerina, nulla rispetto a quello che è successo in terra campana, quisuiglie rispetto alle ammende rifilate all'Hellas per cori razzisti o lancio di razzi. E così, anche questa settimana, i giorni sono scivolati via tra proteste e polemiche. Meglio o peggio? Lo dirà solo il campo, questa sera l'Hellas ritroverà il Bentegodi e andrà a caccia dell'undicesimo successo consecutivo in casa. Il primo della serie cinque mesi fa con il Brescia, l'ultimo quindici giorni fa nel derby con il Vicenza.
A proposito di record. Proprio con il Cittadella, nel girone d'andata, iniziò la grande cavalcata che portò l'Hellas a vincere otto partite di fila. Una vera impresa con i gialloblù che ribaltano il risultato in dieci contro undici dopo aver subito il gol dei padovani. «Dimentichiamoci quella partita - taglia corto Andrea Mandorlini - o meglio pensiamo a quello che abbiamo fatto, allo spirito che abbiamo mostrato in campo, alla grande reazione ma non facciamo paragoni con la gara che dovremo affrontare questa volta». In effetti gli obiettivi sono completamente cambiati.
La «matricola» Verona ha già festeggiato la salvezza matematica e ora lotta per la promozione diretta in A, il Cittadella non ha ancora raggiunto il traguardo e la sconfitta con la Sampdoria ha complicato i piani di Foscarini. Non arriveranno certo al Bentegodi per inchinarsi a Rafael e compagni senza nemmeno combattere. «Quanto accaduto a Nocera non conta più - ha detto il mister gialloblù - adesso conta la prestazionecontro il Cittadella. Nei giocatori vedo la voglia di affrontare una partita importante. Va bene la rabbia ci può stare ma deve essere equilibrata, bisogna saperla gestire. In 90' può succedere di tutto, i granata hanno le carte in regola per creare problemi in contropiede.
Vogliamo vincere e faremo di tutto per centrare il nostro obiettivo ma dobbiamo sempre usare la testa». Il tecnico ha convocato 23 giocatori. In difesa recupera Mimmo Maietta che dovrebbe far coppia con Mareco, da valutare la condizione di Mathias Lepiller che in settimana si è allenato poco. Ancora 4-3-3 con D'Alessandro al posto del francesino o 4-3-1-2 con Russo in mezzo e Jorginho alle spalle delle punte Ferrari e Gomez? Dubbi che verranno sciolti solo alla lettura delle formazioni. «In questo momento non dobbiamo sottovalutare nulla - conclude Mandorlini - bisogna rispettare i nostri avversari ma essere sempre consapevoli delle nostre qualità».
Luca Mantovani
Pierino e Marco, applausi senza età
L'INIZIATIVA. Fanna e D'Alessandro incontrano gli studenti della Rizza con i responsabili del settore giovanile gialloblù
«Mi emoziono ancora quando vedo un pallone» «La promozione in serie A? Ce la metteremo tutta»
30/03/2012
Quando Pierino volava sulla fascia del Bentegodi Marco non era ancora nato. Strano vederli vicini, tra passato e presente del Verona. Entrambi esterni, ruoli forse un po' diversi ma dentro l'anima dell'ala, tra scatti brucianti, dribbling e accelerazioni. Uno che dell'Hellas ha fatto la storia, l'altro che sta provando a scriverla con un campionato pieno di emozioni. Piero Fanna e Marco D'Alessandro erano lì di fianco, seduti davanti ai tanti bambini della scuola elementare di Rizza di Dossobuono, nuovi protagonisti del progetto scuola promosso dal settore giovanile dell'Hellas con il suo responsabile Stefano Ghisleni e con il referente dell'iniziativa Zaccaria Tommasi.
Il primo ad arrivare è un genitore, si avvicina a Pierino e stringe tra le mani una maglia della nazionale, di quelle di flanella e con un bel po' di anni sulle spalle. «Me l'avevi data tu tanti anni fa quando con la Nazionale eravate a Verona, almeno adesso riesco ad avere anche l'autografo» con l'ex giocatore del mitico scudetto gialloblù che se la guarda immaginando chissà quali ricordi. I bambini lo conoscono meno rispetto a D'Alessandro, le insegnanti e gli appassionati arrivati nella mattinata speciale organizzata dal Verona non possono dimenticarlo: ma lui cattura comunque l'attenzione di tutti, gli chiedono dei suoi tempi, risponde di come l'unica cosa che non deve mai cambiare è la passione, per il calcio e per tutti gli sport. «Non avevamo i nomi sulle maglie e in squadra eravamo molti meno – sorride – ma la cosa che conta è avere tra i piedi un pallone e un campo verde dove giocare».
D'Alessandro annuisce, chi gli sta di fianco ha vinto cinque scudetti e scritto pagine indimenticabili del calcio italiano. «Da piccolo ero un attaccante, poi segnavo sempre meno e mi hanno messo più dietro a giocare a centrocampo» scherza il giovane esterno della squadra di mister Mandorlini che deve anche tenere a bada un piccoletto tutto vestito di gialloblu che lo riempie di attenzioni e di domande – andare in A? Ci proviamo, ce la metteremo tutta ma non è facile». Poi gli chiedono dei suoi ricordi, di com'era giocare con Totti. «Lui è un grande, fortissimo in campo e simpaticissimo fuori» ecco l'immancabile animo romanista del giovane gialloblù.
Poi ancora domande, prima di una serie interminabile di foto e autografi, a loro e a tutti i tecnici del Verona coinvolti nel progetto scuola, che prima del plesso “La Rizza” di Dossobuono aveva fatto visita di recente anche alle scuole di Sant'Anna d'Alfaedo e Provolo di Verona. Il tempo è finito, l'appuntamento con il progetto promosso dal settore giovanile veronese è rimandato alla prossima occasione. Fanna e D'Alessandro salutano i bimbi e si allontano quasi insieme, tra passato e presente di una storia a tinte giallo e blù. D'Alessandro è bloccato dagli ultimi autografi e rimane un po' più dietro, Fanna è già davanti: scatto veloce, bruciante, in effetti superarlo non è mai facile.
MAZ.
L'Hellas protesta «Ma quand'è che ci date un rigore?»
CORSI E RICORSI STORICI. In serie A anche la Juve ne ha calciato uno
Un triste primato per la squadra gialloblù Rafael ha già incassato sette reti dal dischetto solo un penalty per Ferrari, a segno con il Sassuolo
29/03/2012
Dagli undici metri il mondo gira alla rovescia. In Italia, ma anche nel resto d'Europa. Puoi essere ultimo ed avere un sacco di rigori a tuo favore, puoi essere primo e dimenticarti dov'è il dischetto. La questione l'ha avanzata Mandorlini, dopo il doppio furto di Nocera. Regolare (?) l'ostruzione su Gomez, fallosa (?) la mano larga di Ceccarelli in quegli attimi che hanno deciso la contesa. Piena di sfaccettature la storia dei rigori, dove un vero filo conduttore non c'è. Non solo in serie B. Attorno al dischetto spesso è facile rifugiarsi, non sempre però ad undici metri dalla porta trovi le risposte che volevi. Davanti a quella lunetta sono tutti sono uguali, più o meno.
NOCERINA 11, VERONA UNO. Suona strano, ma è vero. Le ultime in classifica sono le prime per numero di rigori assegnati. Undici la Nocerina, dieci l'Albinoleffe fra l'altro rispettivamente sedicesimo e terz'ultimo nel possesso palla. Il Verona? Ultimo con uno (col Sassuolo), ma in buona compagnia. Con l'Hellas c'è un Torino che a sua volta il «tasto rigori» ha provato a batterlo più volte. Evidentemente senza troppi risultati, ammesso che poi sia un rigore in più a facilitarti la vita. Basta allargare il quadro perchè la regola trovi altre conferme. Nelle ultime sei posizioni della classifica dei rigori a favore ci sono quattro delle prime sei che si stanno contendendo la promozione. A viaggiare quasi a fianco di Hellas e Torino anche Varese e Padova a quota tre. Lo stesso Pescara, che ha l'attacco più prolifico del campionato e che in area ci va spesso coi tagli dei suoi attaccanti, ne ha avuto appena uno in più. L'unica big che non può lamentarsi è il Sassuolo, quarto con otto rigori ma anche l'ultima di tutta la serie B per possesso palla. Strano? Fino a un certo punto. Perché il Brescia il pallone lo tiene fra i piedi più di tutti ma è stato a lungo ultimo nei tiri in porta. I numeri vanno presi con le pinze.
TRISTE PRIMATO. Mandorlini non trova consolazione nemmeno nei numeri dei rigori contro, al contrario di Gianpiero Ventura. Il suo Toro ne ha subiti appena due, uno in meno della Nocerina così come della grande Sampdoria. Anche qui i fischi in area sono spesso inversamente proporzionali ai punti. Perchè ai primi sette posti ci sono quattro delle prime sette della classifica che conta. Il Padova e il Sassuolo guidano a malincuore con otto, il Verona segue con sette. Il Pescara, squadra comunque anomala nella sua fase difensiva, ne ha già presi sei.
LA STORIA AIUTA. Diverso il trend della passata stagione, quando le battistrada Atalanta e Siena chiusero al terzo posto (quota sette) nei rigori assegnati. Al Padova (quinto) ne fischiarono dieci. Nella media il Novara, promossa ai playoff, con sei fischi pesanti a favore. Nel campionato 2009-2010 le tre promosse rimasero molto distanti dalla classifica dei rigori. Otto squadre si presentarono sul dischetto più volte delle prime cinque. Il piccolo Cittadella, sesto e ai playoff, ne ottenne addirittura 17 grazie alla stagione d'oro di Matteo Ardemagni e Mino Iunco. Il Lecce che vinse il campionato ne prese (13esimo) soltanto sei, il Cesena secondo (16esimo) appena cinque, il Brescia terzo (decimo) sette in tutto. Una serie B, quella, che registrò il massimo dei rigori assegnati. Ne furono fischiati 174, in totale 47 in più dell'anno scorso e 36 in più del 2010. Diverso, anche se non di molto, il fatturato complessivo di Chievo e Bologna, nel 2008 in serie A insieme al Lecce. L'incidenza fu però minima, per una semplice questione di mira. Il Bologna (quarto) ne guadagnò 11 trasformandone appena sei, il Lecce otto (undicesimo) ne sbagliò due, il Chievo fu sedicesimo con sei penalty e cinque gol.
CATANIA IN CIELO. In serie A la classifica la chiudono oggi la grande Juve e proprio il piccolo Chievo. Un rigore alla Vecchia Signora, due a Di Carlo. Anomalo, ad occhio nudo, che la Roma abituata ad avere il pallone fra i piedi (terza nel possesso palla, prima la Juve) ne abbia avuti appena tre. Il Catania guarda tutti dall'alto con nove, poi le grandi Milan e Napoli con otto ma anche il minuscolo Siena con sette. Deve averci fatto l'abitudine il Chievo a guardare la classifica dal basso. Ultimo l'anno scorso, ultimo nel 2010, 14esimo nel 2009 quando però ebbe (quattro) gli stessi rigori dell'Inter campione d'Italia e della Fiorentina quarta qualificata per la Champions.
IL RACING E MESSI. All'estero il quadro cambia, ma non troppo. In Inghilterra chi si sta giocando il titolo ha avuto più rigori di tutti. Nove il Manchester United, sette il City di Mancini tanti quanti però il minuscolo Wigan. E sapete chi è ultimo? L'Arsenal, uno dei simboli offensivi del calcio europeo. In Germania trovi una contraddizione ancora più forte. Il Borussia Dortmund, leader in Bundesliga, ha avuto (ultimissimo) un solo rigore contro i 10 del Bayern Monaco, gli stessi del Real primo nella Liga. E il Barcellona? Appena quattro rigori, come il Racing Santander fanalino di coda. Appena 23 gol, Messi da solo ne ha segnati 35. Proprio sicuri che un campionato si decida sul dischetto?
Alessandro De Pietro
«I miei erano... autisti Mai parlato di calcio»
I «CAMPIONI» DI OGGI. Il ricordo di Ceccarelli, capitano dell'Hellas
Abbate e un papà «mister»: «Nessun favoritismo»
29/03/2012
Hanno sempre camminato da soli, senza troppe carezze. Magari anche questa è stata la loro forza. Genitori ultras? Allenatori esasperati? Niente di tutto questo, beati loro. E dire che nella trappola avrebbe potuto caderci facilmente Matteo Abbate. All'epoca degli Allievi dell'Albinia, provincia di Grosseto, suo papà Maurizio era infatti anche il suo mister. «Come mi trattava? Anche peggio degli altri ragazzi, mai avuto favoritismi io. I ricordi? Tanti, soprattutto la spensieratezza. Perchè quelli erano gli anni più belli, andavi in campo per divertimento e per il puro gusto di giocare. Peccato che questa libertà dei più piccoli sia spesso rovinata dal comportamento di molti genitori. Ci si meraviglia così tanto della violenza negli stadi, ma perchè questo stupore se in fondo tutto questo parte dai campetti di periferia? L'aspetto più preoccupante - continua il difensore dell'Hellas - è la ricerca spasmodica del talento, anche dove non c'è.
La via più inutile secondo me per arrivare al successo. Tutto sbagliato. Bisognerebbe invece inculcare altri principi, far leva su altre componenti più di sostanza come l'impegno, la passione, la volontà, il sacrificio. Quello conta davvero, invece si cerca di imboccare la via più breve. Fateci caso, accendete la televisione e guardate quante trasmissioni di questo tenore sono nate negli ultimi anni. Tutti alla scoperta del genio o del grande artista. Ma vi sembra la fotografia della realtà? A me proprio no». Anche Beppe Russo, nella lontana Catania, ha imparato ben presto ad arrangiarsi. «I miei genitori mi dicevano sempre che era importante sapermela cavare da solo. Mia madre non veniva neanche a vedermi. Mio padre, che è stato un discreto giocatore, si metteva in un angolo senza mai dire una parola o commentare questa o quella azione. Credo che il loro comportamento mi sia servito molto, nel calcio così come nella vita».
Facevano solo gli autisti invece mamma e papà di Luca Ceccarelli. «Un passaggio mi serviva per forza, quando giocavo nelle giovanili della Fiorentina. Di chilometri da percorrere ce n'erano tanti. Difficilmente però in macchina si parlava troppo di calcio o della partita. L'invadenza di certi genitori è un problema che non ha mai toccato me. I ragazzi, quando giocano, bisognerebbe lasciarli in pace».
«Prima devi essere un ragazzo a posto Poi viene lo sport»
IL PARERE DEL TECNICO. Parla Paolo Vanoli, oggi allenatore federale
«È una questione di educazione e rispetto. In Italia siamo indietro rispetto alle altre nazioni europee»
29/03/2012
L'Italia è indietro, di parecchio anche. I confronti con le altre nazioni sono impietosi. Paolo Vanoli ha sempre avuto orizzonti larghi, da quando se ne andò in serie A col Verona di Perotti fino alla maglia azzurra. Il calcio gli ha consegnato ora un'opportunità stimolante, quel ruolo di viceallenatore di Daniele Zoratto nelle nazionali Under 16 e Under 17 che l'ha messo in posizione privilegiata per comprendere il gap che divide il giovane calciatore italiano dai tanti coetanei stranieri. «Il problema - attacca Vanoli - è che l'Italia negli ultimi anni nel sociale è andata persino troppo avanti, si è evoluta in modo importante ad esempio nell'informatica ma tutto questo è stato deleterio sotto il profilo sportivo. Altri Paesi sono cresciuti invece investendo anche culturalmente nello sport. Purtroppo certe lacune partono dalle basi, penso all'educazione scolastica che ho ricevuto io e quella delle generazioni precedenti. C'erano altri principi. Una volta se prendevi una bacchettata o finivi dietro la lavagna per punizione, arrivato a casa, da tua madre prendevi anche il resto. Adesso è il genitore che va a denunciare il professore. Magari, altro paradosso, è anche colpa del maestro se suo figlio studia poco o prende cattivi voti. Così si crea solo gente viziata, non futuri uomini. Colpa di una società che dovrebbe cambiare proprio partendo dalla scuola, là dove i ragazzi restano per più ore».
Il nuovo corso di Arrigo Sacchi in Federazione ha puntato l'indice proprio su certi concetti dimenticati. «Lui è stato chiaro. L'educazione viene al primo posto, altrimenti non fai parte del progetto. Così si crea un gruppo vincente. Gli spogliatoi, ad esempio, vanno lasciati puliti così come li hai trovati quando sei entrato. La formazione comincia proprio da questi dettagli». Il discorso è lungo e non risparmia nessuno. «In Italia ci sono poche occasioni per fare sport, spazi ridotti, strutture spesso inadeguate. E le conseguenze sono evidenti, penso solo alla perdita di coordinazione. Non è un caso che l'Italia vinca ancora solo nelle discipline più umili, vedi la scherma». Questione anche di cultura. E di senso di appartenenza. «È normale per molte società inglesi o allo stesso Barcellona che la stella della prima squadra segua i bambini del settore giovanile. Quando arriva un nuovo acquisto il Manchester United all'aeroporto non manda un tassista ma un proprio giocatore. Emblematico, non vi pare?».
Vanoli gira il mondo con questi ragazzi, ogni giorno ha mille occasioni di confronto. «Con l'Under 16 abbiamo giocato una partita in un college svizzero con sei campi di calcio, a proposito di strutture. In Svizzera ad un calciatore di 17 anni che firma il suo primo contratto non vengono dati soldi ma l'equivalente che gli permetterà di frequentare la scuola migliore. State sicuri che inglesi e olandesi lasceranno gli spogliatoi solo dopo averli puliti a dovere. Abbiamo ancora tanta strada prima di raggiungere quei livelli».
Alessandro De Pietro
Intesa col Verona per far crescere giovani calciatori
COLOGNOLA. Accordo di collaborazione
I tecnici dell'Hellas offriranno un supporto alla squadra locale
29/03/2012
Novità in casa dell'Adc Colognola, che ha stipulato un accordo con l'Hellas Verona realizzando così una continua supervisione, da parte del settore giovanile dell'Hellas, dei giovani calciatori colognolesi che ora vengono periodicamente allenati, con uno specifico piano formativo, da tecnici specializzati e personale qualificato, seguendo le nuove direttive della Federazione. «Grazie a questa collaborazione con l'Hellas Verona, i ragazzi affrontano un'attività calcistica e didattica di un certo livello», fa sapere Paolo Zocca, responsabile del settore giovanile dell'Adc Colognola, «innovativa perché ora l'allenatore non si limita più a insegnare determinate mosse tecniche, ma pone dei problemi in campo spronando i ragazzi a risolverli. Si tratta, quindi, di un approccio più formativo e stimolante. L'insegnamento che è stato impartito ai giovani calciatori fino a oggi è ormai ritenuto obsoleto», dice Zocca, «perché c'è bisogno di un approccio formativo più vasto e più completo per i nostri giovani.
Come Adc Colognola abbiamo fatto questa affiliazione perché riteniamo che i ragazzi se sono allenati bene, scendono più volentieri in campo, più sicuri. Ora abbiamo un supporto sportivo e tecnico molto elevato», conclude, «che ci permette di appoggiarci a personale qualificato e aggiornato». Anche in passato, per la verità, l'Hellas Verona aveva messo piede in campo colognolese: «Allora era stato fatto un accordo più di immagine», precisa Zocca, «mentre ora sia io che il presidente Tiziano Tregnaghi abbiamo puntato su un'affiliazione più sostanziale e formativa». Per quanto concerne l'Hellas Verona, di questo accordo parla Stefano Ghisleni, responsabile del settore giovanile della squadra gialloblù: «Questa collaborazione nasce dalla comune convinzione che ci può essere la condivisione di valori umani e formativi prima che tecnici. Il tutto è basato sul confronto che può nascere su obiettivi formativi ed educativi e poi su quelli prettamente calcistici. Riteniamo», spiega Ghisleni, «che il calcio giovanile debba essere un mezzo per aiutare a far crescere i ragazzi e per questo come Hellas stiamo avviando collaborazioni solo con società che si dimostrano disposte a condividere queste finalità. Dagli incontri svolti con i rappresentanti del Colognola, abbiamo avuto la conferma del desiderio di utilizzare il calcio anche per fini sociali. Ovviamente», prosegue, «ci deve essere anche un percorso comune tra le nostre società relativamente alla programmazione tecnica».
L'Hellas organizza incontri di aggiornamento e formazione, finalizzati a proporre una corretta cultura sportiva, con esperti competenti come Paolo Tramezzani, vice allenatore della Nazionale albanese; Andrea Mandorlini, tecnico dell'Hellas; Roberto Bonazzi, allenatore della Primavera del Verona; i tecnici dell'attività di base Andrea Marconi, Daniele Marchi, Alessandro Salvoro, Alberto Saccuman; Gianbattista Venturati, preparatore atletico della Nazionale. «Il desiderio», conclude Ghisleni, «è di formare un settore giovanile allargato con i vivai di tutte le società».
M.R.
FONTE: LArena.it
Hellas Verona-Cittadella: 23 convocati
Postata il 29/03/2012 alle ore 19:30
Due portieri, sette difensori, sette centrocampisti e sette attaccanti per la gara in programma venerdì (ore 20:45) allo stadio "Bentegodi"
SANDRA' - Andrea Mandorlini ha 23 convocato giocatori in vista di Hellas Verona-Cittadella, 33a giornata di Serie bwin, in programma domani alle 20:45 allo stadio "Bentegodi".
Portieri: 26 Frattali, 1 Rafael;
Difensori: 13 Abbate, 23 Cangi, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 17 Mareco, 33 Pugliese, 25 Scaglia;
Centrocampisti: 20 Doninelli, 4 Esposito, 16 Galli, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 8 Russo, 77 Tachtsidis;
Attaccanti: 27 Berrettoni, 32 Bjelanovic, 14 D'Alessandro, 9 Ferrari, 21 Gomez Taleb, 6 Lepiller, 11 Pichlmann.
Ufficio Stampa
Mandorlini protagonista anche a Castel d'Azzano
Postata il 29/03/2012 alle ore 10:14
L'ex Cluj ha risposto alle domande dei numerosissimi bambini presenti presso la baita degli alpini, ragionando da ex calciatore, da allenatore ma anche da padre
CASTEL D'AZZANO - Dopo la tappa al Vinitaly e la 3a seduta di allenamento in vista del Cittadella, un nuovo incontro ha visto partecipare con grande entusiasmo il tecnico dell'Hellas Verona.
Nella serata di mercoledì Andrea Mandorlini è stato protagonista del secondo appuntamento di "Serate gialloblù", serie di eventi a sfondo sportivo organizzati dal Comune di Castel d'Azzano. Affiancato dal team manager Sandro Mazzola, l'ex Cluj ha risposto alle domande dei numerosissimi bambini presenti presso la baita degli alpini, ragionando da ex calciatore, da allenatore ma anche da padre, fornendo spunti utili sul valore del sacrificio, sulla soddisfazione di vivere una realtà ambiziosa come quella scaligera e parlando del rapporto tra scuola e sport nello svolgimento di un percorso di crescita.
La festa, caratterizzata dalla presenza del giornalista Alberto Fabbri nel ruolo di moderatore, di Gianluca Tavellin, del vicepresidente di Agsm Mirco Caliari e dell'Assessore allo Sport del Comune di Verona Federico Sboarina nelle vesti di ulteriori relatori, insieme a Mandorlini e Mazzola, è terminata con un ottimo risotto, con le molteplici foto scattate dai tifosi presenti ed il ringraziamento a Massimiliano Liuzzi per l'impegno profuso al fine di organizzare nei minimi particolari l'incontro.
Ufficio Stampa
Nuova collaborazione per il vivaio, stavolta con l'A.I.A.C.
Postata il 29/03/2012 alle ore 09:38
L’Associazione Italiana Allenatori Calcio ed il settore giovanile gialloblù spianano la strada per un percorso comune
VERONA – Un ulteriore legame, dopo i vari instaurati con diverse realtà locali, caratterizza il settore giovanile dell'Hellas Verona: quello con la delegazione scaligera dell’A.I.A.C. (Associazione Italiana Allenatori Calcio).
Nell’incontro tenutosi per formalizzare la collaborazione, con Stefano Ghisleni e Giancarlo Filippini per il club di Via Torricelli e Walter Bucci, Marco Montagnoli e Maurizio Testi (rispettivamente Presidente, Vice e Consigliere) per l’Associazione Allenatori, si è deciso di creare una serie di iniziative rivolte soprattutto alla fase di aggiornamento e apprendimento per gli allenatori.
In virtù dell'accordo definito verranno attivati una serie di eventi in cooperazione, tra i quali la visita organizzata presso diversi centri sportivi di società professionistiche (Sampdoria, Atalanta, Juventus e Milan per citarne alcune), per poter osservare da vicino la metodologia di allenamento di diverse formazioni giovanili e lezioni teoriche e pratiche che vedranno coinvolti, oltre ai tecnici dell’Hellas, molteplici figure di spicco del calcio nazionale ed internazionale.
La certezza è che l'avvio di questo rapporto fornisce già dal principioi ottime premesse per dare il via in futuro ad ulteriori attività, in modo da consentire, agli interessati, di apprendere diverse metodologie didattiche d’allenamento.
Ufficio Stampa
Venerdì 30 marzo "La Grande Sfida"
Postata il 29/03/2012 alle ore 10:03
La gara di campionato tra Hellas Verona e Cittadella fornirà l'occasione per dar vita ad un incontro speciale tra ragazzi con disabilità ed altri sportivi
VERONA - La gara di campionato tra Hellas Verona e Cittadella fornirà l'occasione per dar vita ad un incontro speciale. Durante l'intervallo scenderanno in campo due squadre formate da ragazzi con disabilità ed altri sportivi, denominate “La Grande Sfida Locara" e "La Grande Sfida Verona”.
Da molti anni, all’interno del Progetto Handicap&Sport - La Grande Sfida, il Centro Sportivo Italiano incontra settimanalmente oltre 450 ragazzi con disabilità psichiche e psico-fisiche di Verona e Provincia, caratterizzati da grande amore per il gioco. Al fine di far praticare lo sport preferito a queste persone sono state create alcune squadre di calcio, basket, nuoto, danza, con la convinzione che l'unione tra creatività e passione possa far raggiungere traguardi importanti.
Per ulteriori informazioni:
E-mail: lagrandesfida@tiscali.it
Tel. 045/8204031
Sito web: www.csiverona.it
Ufficio Stampa
Sandrà: Maietta col gruppo, differenziato per Lepiller
Postata il 28/03/2012 alle ore 19:38
Mercoledì seduta a porte chiuse caratterizzata da riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita. A riposo Mancini
SANDRA' - Mercoledì pomeriggio la formazione scaligera ha affrontato il terzo allenamento in vista della gara casalinga col Cittadella,in programma venerdì alle 20:45.
Seduta a porte chiuse caratterizzata da riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita. Maietta col gruppo, differenziato per Lepiller, a riposo Mancini.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Vincere usando la testa"
Postata il 28/03/2012 alle ore 15:52
"Quanto accaduto a Nocera non conta più, ciò che è rilevante è quanto si farà contro il Cittadella. Nei giocatori vedo la voglia di preparare una partita importante"
VERONA - Tra uno stand e l'altro, un saluto, una foto ed un "in bocca al lupo" al Vinitaly, con mister Mandorlini si parla del futuro immediato. Il tecnico dell'Hellas Verona volta pagina dopo la 32a di campionato, concentrandosi esclusivamente sulla sfida con gli uomini di Foscarini: "Quanto accaduto a Nocera non conta più, ciò che è rilevante è quanto si farà venerdì contro il Cittadella. Nei giocatori vedo la voglia di preparare una partita importante. La rabbia deve essere equilibrata, bisogna saperla gestire. In 90' può succedere di tutto, i granata hanno le carte in regola per creare problemi in contropiede. Vogliamo vincere e faremo di tutto per centrare il nostro obiettivo, sempre usando la testa".
"In Campania, dopo pochi minuti, siamo andati sotto sugli sviluppo di una palla ferma, ma a seguito del raddoppio c'è stata una reazione di spessore", prosegue l'allenatore gialloblù. "Abbiamo continuato a giocare senza perdere lucidità, nella ripresa le sorti del match erano aperte. Gara condizionata da chi la dirigeva. Maietta? Farà di tutto per esserci, speriamo di recuperarlo".
Ufficio Stampa
La Lega Serie B aderisce a una nuova iniziativa
Postata il 28/03/2012 alle ore 11:13
"Professional Football against Hunger", promossa dall’European Professional Football Leagues e dalla FAO, sarà sostenuta in occasione dell'anticipo della 33a giornata
MILANO - La Lega Serie B ha aderito alla campagna "Professional Football against Hunger", promossa dall’European Professional Football Leagues, Epfl, e dalla FAO. L'iniziativa sarà sostenuta in occasione dell'anticipo della 33a giornata di campionato Hellas Verona-Cittadella, in programma venerdì 30 marzo alle ore 20.45.
La campagna intende sensibilizzazione sul tema della fame nel mondo con particolare riferimento alla regione del Sahel in Africa Occidentale, dove oltre 15 milioni di persone rischiano di diventare vittime della carestia. Già oltre 1,3 milioni di bambini soffrono di acuta malnutrizione dovuta a raccolte fallite, prezzi alimentari al rialzo e l’impatto dei cambiamenti climatici.
Sette Paesi nella regione hanno dichiarato lo stato d’emergenza e chiesto aiuto al mondo.
La campagna ‘Professional Football Against Hunger’ sta suonando l’allarme del Sahel per evitare che si ripeta la catastrofe dello scorso anno nel Corno d’Africa. Morirono decine di migliaia di persone, molte delle quali si sarebbero potute salvare se la comunità internazionale avesse agito in tempo.
Il calcio ha la forza di sensibilizzare la comprensione e la volontà politica per aiutare la popolazione del Sahel.
Questo il motivo che ha spinto la Federazione delle Leghe professionistiche di calcio europee a legarsi ancora una volta con L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura per mettere sotto i riflettori la situazione del Sahel e salvare vite umane.
Per info: http://www.epfl-europeanleagues.com/fao/ e http://www.endinghunger.org
Ufficio Stampa
Hellas Verona-Cittadella, le statistiche di Virtualcalcio
Postata il 28/03/2012 alle ore 10:29
5 vittorie ed un pareggio per Mandorlini nei confronti con Foscarini, che contro gli scaligeri ha centrato finora 3 successi ed un ko
VERONA - Hellasverona.it vi offre la cartella stampa di presentazione di Hellas Verona-Cittadella, 33a giornata di campionato, in programma venerdì alle 20:45 allo stadio "Bentegodi".
5 vittorie ed un pareggio per Mandorlini nei confronti con Foscarini, che contro gli scaligeri ha centrato finora 3 successi ed un ko, quello dell'andata. Ceccarelli e compagni sempre ultimi, insieme al Torino, nella graduatoria dei rigori a favore (1).
Per scaricare il file, elaborato da Virtualcalcio, clicca qui http://www.hellasverona.it/userfiles/verona-cittadella(1).pdf
Ufficio Stampa
Squalificato per un turno Roberto Bordin
Postata il 27/03/2012 alle ore 17:44
Punito l'allenatore in seconda gialloblù "per avere rivolto ai componenti della panchina avversaria ripetute espressioni irriguardose"
VERONA - Dopo la 32a giornata di campionato il Giudice Sportivo ha squalificato per un turno l'allenatore in seconda dell'Hellas Verona Roberto Bordin "per avere, al 19' del secondo tempo, incurante di precedenti richiami di un Assistente, rivolto ai componenti della panchina avversaria ripetute espressioni irriguardose".
Ufficio Stampa
H. Verona-Cittadella: al "Bentegodi" un successo a testa
Postata il 27/03/2012 alle ore 14:50
Nel 2002 Vieri a regalò il successo ai gialloblù, mentre 5 anni dopo un penalty di Coralli costrinse la formazione allenata da Colomba ad esordire in C1 con un ko
VERONA - Nella 33a giornata di campionato l'Hellas Verona ospiterà al "Bentegodi" il Cittadella, reduce dal ko interno con la Sampdoria.
2 i precedenti in terra scaligera tra le due formazioni, con una vittoria per parte, sempre per 1-0: nel 2002 fu Massimiliano Vieri a regalare il successo ai gialloblù in Coppa Italia, mentre 5 anni dopo un penalty di Coralli costrinse la formazione allenata da Colomba ad esordire in C1 con un ko.
Di 4 affermazioni, 5 pari e 7 sconfitte lo score in trasferta dei granata, che non centrano i tre punti lontano dal "Tombolato" dal 18 febbraio (1-0 a Nocera).
Ufficio Stampa
Il club di via Torricelli vicino a Franco Nanni
Postata il 26/03/2012 alle ore 19:45
La società scaligera si unisce con sentimento di profondo cordoglio al dolore presidente dell'A.S.D. Ex Calciatori Hellas Verona per la scomparsa del fratello Ferruccio
VERONA - Il club di Via Torricelli si unisce con sentimento di profondo cordoglio al dolore di Franco Nanni per la scomparsa del fratello Ferruccio.
Alla famiglia del presidente dell'A.S.D. Ex Calciatori Hellas Verona l’affettuoso abbraccio di Giovanni Martinelli e di tutta la società scaligera.
Ufficio Stampa
Giovanili: i risultati del weekend
Postata il 26/03/2012 alle ore 15:18
Saldo negativo per le partite del fine settimana: di 2 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte il bilancio complessivo
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
EDMUNDO SALUTA IL CALCIO GIOCATO, 'O Animal' giocò in Italia con NAPOLI e FIORENTINA
CALCIOSCOMMESSE cresce lo scandalo a mano a mano che gli inquirenti indagano: prevista nuova ondata di arresti in 24/48 ore!
SERIE A con debiti record e bilanci in rosso...
VITA DA EX: Il presidente dell'AIC Damiano TOMMASI 'tira le orecchie' ai genitori dei piccoli calciatori «Lasciamoli giocare lasciamoli divertire. Un bambino conosce le regole, le ha dentro di sè. Tante volte siamo noi a distoglierlo da questo, magari insegnandogli a "farsi più furbo"...»
PREMIO BEARZOT, vince Walter MAZZARRI allenaore del NAPOLI
TRAGEDIA NELLA PALLAVOLO: Morto per attacco cardiaco Vigor BOVOLENTA, il 37enne campione che fece anche parte della nazionale. In 400 ai funerali a Taglio di Po (Ro)
CALCIO INGLESE: Record di espulsioni negl spogliatoi in quarta divisione inglese, l'arbitro entra e caccia 5 giocatori!
CHAMPIONS LEAGUE: BAYERN 'sul velluto' a Marsiglia grazie a GOMEZ e ROBBEN, il MILAN impatta al 'San Siro' col BARÇA ... Pronostici rispettati per CHELSEA e REAL MADRID...
EDMUNDO DÀ L'ADDIO AL CALCIO E SALUTA I TIFOSI IN LACRIME -VIDEO
Giovedì 29 Marzo 2012 - 18:49
RIO DE JANEIRO - Tante lacrime e due gol nell'addio ufficiale al calcio di Edmundo 'O Animal', ex Napoli ed ex Fiorentina, nello stadio di Sao Januario a Rio de Janeiro, con la maglia del Vasco da Gama, quella con cui iniziò nel 1992 la carriera di attaccante. Edmundo aveva abbandonato il calcio ad alto livello già nel 2008, ma non aveva mai ricevuto l'omaggio di una partita celebrativa per l'addio: il Vasco ha voluto compensare la mancanza di riguardi verso uno dei suoi giocatori più famosi, ed ha organizzato un'amichevole contro la squadra ecuadoriana Barcelona di Guaiaquil, uno 'sparring partner' internazionale sufficientemente arrendevole da garantire che 'O Animal' potesse dare spettacolo, nonostante qualche chilo di troppo. Il match è finito 9-1 per il Vasco. Edmundo, con la fascia di capitano (che non ha mai portato durante la sua carriera, visto il suo temperamento) ed in maglia 'personalizzatà n. 10, ha segnato due reti (una su rigore) e ha pianto abbondantemente quando i tifosi 'vascainì hanno intonato vari cori in suo onore, compreso uno contro il suo eterno rivale Romario «o baixinho» (il bassetto). Uno striscione mostrato più volte dalla 'torcidà chiedeva al club più cattolico del Brasile di erigere una statua dell' 'Animal', del quale per ora verrà messo in circolazione un pupazzo che ne riproduce in modo impressionante le fattezze. «È stata la serata più bella della mia vita, avrei dovuto giocare qui tutta la mia carriera», ha detto visibilmente commosso l'ex attaccante in televisione, che in realtà ha pellegrinato per un'infinità di club (Vasco, Palmeiras, Flamengo, Corinthians, Fiorentina, Santos, Napoli, Cruzeiro, Tokyo Verdy, Urawa Red Diamonds e Fluminense, per citare solo quelli di una certa rilevanza). In quasi tutti i contratti firmati con questi club ha fatto mettere la clausola di potersi assentare durante la settimana del Carnevale per sfilare nel sambodromo con la scuola Salgueiro, un'altra delle sue grandi passioni. Edmundo ha partecipato anche quest'anno alla grande 'follià carioca, ma solo come spettatore, assistendo alla sfilata dal palco di uno sponsor, una celebre marca di birra. Edmundo adesso fa il commentatore sportivo per la TV Bandeirantes, dopo anni di battaglie in tribunale per sfuggire alla condanna a quattro anni e mezzo di carcere per l'incidente automobilistico che provocò nel 1995, nel quale morirono tre persone.
IL BAYERN CON UN PIEDE IN SEMIFINALE. GOMEZ-ROBBEN, 2-0 IN FRANCIA -FOTO/VIDEO
Mercoledì 28 Marzo 2012 - 23:08
MARSIGLIA - Olympique Marsiglia-Bayern Monaco 0-2 (0-1) nella partita di andata dei quarti di finale di Champions League. Queste le reti: nel pt 44' Gomez; nel st 24' Robben.
SERIE A, DEFICIT RECORD: 2,6 MILIARDI DI DEBITO, + 14% RISPETTO ALL'ANNO SCORSO
Giovedì 29 Marzo 2012 - 11:33
ROMA - Un indebitamento totale di 2,6 miliardi. Questo è il bilancio della Serie A del 2010-2011, un debito in aumento del 14% rispetto alla stagione 2009-2010 (2,3 mld di euro). È uno dei dati contenuti nel Report Calcio 2012, uno studio sul calcio italiano presentato questa mattina da Figc, Arel e Pricewaterhouse Coopers presso la sede dell'Abi a Roma. I debiti finanziari pesano per il 35% (27% nel 2009-2010), 16% quelli commerciali (15% la stagione scorsa), 21% i debiti verso enti settore specifico (12% nella stagione 2009-2010), il rimanente 28% si riferisce agli altri debiti (46% nel 2009-2010).
CALCIOSCOMMESSE, SVOLTA IN ARRIVO. "NUOVA ONDATA DI ARRESTI IN 24-48 ORE"
Mercoledì 28 Marzo 2012 - 22:52
ROMA - Dei 50 nomi, tra calciatori e dirigenti, fatti dal 'superpentitò Gervasoni nel primo interrogatorio a Cremona, mancavano ormai solo i più attesi: tra il 12 e il 13 aprile saranno ascoltati dalla Procura Federale Dainelli e Milanetto del Genoa, Mauri e Brocchi della Lazio (oltre al recupero degli ex Novara, Bertani e Shala), in quella che si annuncia come una due giorni caldissima, con i riflettori che si accenderanno su Lazio-Genoa 4-2 del 14 maggio 2011 e Lecce-Lazio 2-4 del 22 maggio 2011. A quel punto, dopo 19 giorni effettivi di interrogatori e 76 persone ascoltate, Palazzi studierà tutto il materiale raccolto per far scattare entro fine aprile i primi deferimenti relativi al filone di Cremona, come ha ribadito lo stesso numero 1 della Federcalcio, Giancarlo Abete. «Il 12 e 13 aprile ci saranno audizioni importanti e l'impegno del pool federale è di procedere ai deferimenti entro la fine di aprile». Su Lecce-Lazio, il pool dei pm federali aveva già concentrato la sua attenzione con gli interrogatori dell'ex difensore giallorosso Ferrario (il 22 marzo) e con quella odierna del portiere Benassi (un'ora e mezzo «per togliermi un peso e tornare a pensare al campo»): il primo per la sua frequentazione nei giorni precedenti il match con l'amico Zamperini, il secondo tirato in ballo proprio da Gervasoni e che sarebbe stato uno dei «giocatori del Lecce corrotto dagli 'zingarì per combinare la partita». Ma con la convocazione di Mauri e Brocchi, che sfileranno il giorno dopo Dainelli e Milanetto, gli 007 della Procura vogliono andare fino in fondo. Se la situazione di Brocchi è ancora tutta da delineare, visto che viene nominato solo da Zamperini che parla di lui come uno dei suoi tanti amici nel calcio, diversa è quella di Mauri (anche lui molto amico di Zamperini), e dei due ex Genoa, Dainelli e Milanetto; che, secondo la polizia, incassarono dagli emissari del clan degli 'zingarì il pagamento per avere venduto la partita con la Lazio. Il dettaglio è contenuto nell' ordinanza del Tribunale del Riesame su un ricorso di Zamperini, che cita stralci di un rapporto della polizia con la ricostruzione dei movimenti di Ilievski. «Ilievski il giorno della partita Lazio-Genoa, si trovava presso il campo di allenamento di Formello. Dall'esame delle utenze in uso a Zamperini si desume che i due si sono incontrati attorno alle 12.10 a Roma. A partire dalle 12.42 entrambi interessano la stessa cella di Formello, peraltro in orario in cui Ilievski contatta più volte il capo dell'organizzazione Tan Seet Eng». Cosa facevano i due nel ritiro biancoceleste? Così il rapporto della polizia: «Tutto questo conferma le dichiarazioni di Gervasoni secondo cui Gegic disse che Zamperini li aveva messi in contatto con Mauri». «Dalla stessa informativa emerge che Ilievski dopo il contatto con Zamperini a Formello si è spostato nella zona dove alloggiava il Genoa - si legge ancora nelle carte - Lo stesso 14 maggio alle 19.19 Ilievski è localizzato a Milano, dove si è spostato in aereo, e si trova nella stessa zona dove è localizzato Bellavista e che il 15 sera, dalle ore 20.33 ospiterà due giocatori del Genoa: quel Milanetto, con il quale gli slavi si incontrarono, come ha ammesso Gervasoni, e Dainelli. Si tratta di un incontro finalizzato alla consegna del denaro ai giocatori, dopo che la partita aveva realizzato il risultato programmato». Su Mauri pesano anche le parole di Gervasoni su Lecce-Lazio. «Gegic mi disse che tramite Zamperini, lui e gli slavi si misero in contatto con Mauri della Lazio per manipolare la suddetta partita. Avuto questo contatto con Mauri furono corrotti sei o sette giocatori del Lecce, tra i quali Benassi e Rosati». Pronta la replica dell'avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile. «Mauri e Brocchi rientrano nell'ambito dell'accertamento di responsabilità altrui - ha spiegato - non c'è nessun procedimento nei confronti della Lazio». Intanto oggi oltre a Benassi, sono stati interrogati tra gli altri - sempre seguendo il 'Gerva dixit' - i tre del Monza, Fiuzzi, Iacopino e Alberti, per Cremonese-Monza (2-3 del 27 ottobre 2010), De Lucia del Livorno (per Atalanta-Livorno 0-2 del 26 novembre 2010), l'ex ds del Mantova, Magalini (che avrebbe dato il suo placet a Passoni per combinare Piacenza-Mantova 1-2 del 23 maggio 2009), quello del Grosseto, Andrea Iaconi (convocato per Grosseto-Reggina 2-2 del 23 maggio 2010 contro il fratello Ivo che allenava i calabresi), e l'ex dg del Pescara Lucchesi, per i suoi rapporti «rilevanti» - secondo l'informativa di Cremona - con Sartor.
SVOLTA TRA 24-48 ORE La svolta dell'inchiesta sul calcioscommesse arriverà «nel giro di 24/48 ore». E sarebbe clamorosa perchè si parla dell'arresto di calciatori anche «del massimo campionato». L'annuncio arriva in diretta tv durante il Tg serale di La7. A farlo il direttore Enrico Mentana che ha ricordato che delle indagini si occupano diverse procure, come quelle di Cremona, Bari e Napoli. Se così fosse la cronaca documenterebbe una delle pagine più nere per il calcio italiano. Mentana, a sorpresa, non ha usato giri di parole ed è andato subito al sodo. Ha detto che il «mondo del calcio sta con il fiato sospeso perchè è ormai certo che siamo alla vigilia di una nuova ondata di provvedimenti sullo scandalo del calcioscommesse. Si parla, entro 24/48 ore, di un'ondata di arresti che riguarderebbero anche calciatori del massimo campionato». Affermazioni che dalla procura di Bari respingono con il silenzio. Quella di Bari è infatti la procura dalla quale è attesa la svolta. Anche perchè nel capoluogo pugliese sono sottoposte ad indagini almeno 19 persone - tra cui nove ex calciatori biancorossi - coinvolte nella presunta combine di nove partite dello scorso campionato di serie A. Tra le partite truccate c'è anche il derby Bari-Lecce (finito 0-2) che permise ai giallorossi di centrare la salvezza proprio in casa dei biancorossi che erano già retrocessi in B. Tuttavia - filtra in ambienti giudiziari - l'attenzione degli inquirenti si sarebbe concentrata nelle ultime ore su un numero ridotto di indagati tra i quali vi sarebbero ex giocatori del Bari, il dirigente di un club pugliese, ristoratori e scommettitori. Posizioni che sarebbero state attentamente vagliate dal gip che ha esaminato le richieste avanzate dal procuratore Antonio Laudati e dal sostituto Ciro Angelillis. Gli ex calciatori biancorossi indagati a Bari sono Daniele Portanova (difensore del Bologna), Alessandro Parisi (difensore del Torino), Simone Bentivoglio, Andrea Masiello (terzino dell'Atalanta), Marco Rossi, Abdelkader Ghezzal, Marco Esposito Antonio Bellavista e Nicola Belmonte. Nel registro degli indagati sono finiti anche i nomi dell'ausiliario ospedaliero barese Angelo Iacovelli, di tre ristoratori ritenuti complici dei calciatori - Nico De Tullio, Onofrio De Benedictis e Francesco De Napoli - di scommettitori e di loro amici: Arianna Pinto, Giovanni Carella, Fabio Giacobbe, lo zingaro Victor Kondic, Leonardo Picci e l'albanese Armand Caca. Le accuse contestate a vario titolo sono di associazione per delinquere e frode sportiva. Le partite sotto la lente degli inquirenti sono le ultime nove del campionato di calcio 2010/2011, in particolare Bari-Lecce, Palermo-Bari, Bologna-Bari, Bari-Chievo e Bari-Sampdoria. C'è anche Udinese-Bari del maggio 2010, una delle ultime del campionato 2009/2010. Per l'accusa, sono state truccate dai calciatori biancorossi che hanno così tradito il club e la loro tifoseria.
I FUNERALI DI VIGOR BOVOLENTA. LA MOGLIE: "UN CAMPIONE IN CIELO" -FOTO
Mercoledì 28 Marzo 2012 - 19:41
ROVIGO - «Hanno deciso di fare una squadra in cielo, mancava il campione, il numero uno, e han deciso di prenderlo mentre giocava». Sono le toccanti parole di Federica Lisi, la moglie di Vigor Bovolenta, oggi al funerale dell'ex azzurro della pallavolo, tenutosi nella chiesa parrocchiale di Taglio di Po.
Dentro e fuori la chiesa di San Francesco tutto il mondo della pallavolo per salutare un giocatore che ha rappresentato un pezzo importante di questo sport in Italia e non solo: due scudetti, tre Champions league, due Campionati europei e una Coppa del mondo.
Bovolenta aveva vestito 197 volte la maglia della Nazionale italiana. Tra i tanti presenti alle esequie, gli ex ct della Nazionale Julio Velasco e Andrea Anastasi, oltre a campioni del recente passato come Zorzi, Gardini, Bernardi.
MORTO SABATO NOTTE Bovolenta è morto nella notte tra sabato e domenica scorsi, dopo un malore accusato durante l'incontro del campionato di B2, fra la Volley Forlì e Lube Macerata. Il feretro è arrivato avvolto nella bandiera tricolore, portato a spalla dagli ex compagni di squadra Giombini, Papi, Savani, Rosalba, Zlatanov.
Ad attenderlo la moglie, Federica Lisi, a sua volta ex pallavolista, con i figli ed i genitori di Vigor, papà Gino e mamma Luciana, e la sorella Ambra. «Ho visto dolore, sofferenza e lacrime, ma questo non era lui, io lo conoscevo bene - ha detto dall'altare Federica - Dicono che la perfezione non esiste, ma non è così, eravamo perfetti, come perfetti sono Alessandro, Arianna, Angelica e Aurora. Adesso, Bovo, andiamo avanti, sempre insieme».
IN 400 PER L'ADDIO Dentro la piccola chiesa hanno trovato posto circa 400 persone, qualche migliaio sono rimaste invece all'esterno, in Piazza Venezia, con gli altoparlanti a diffondere l'omelia. «Cerchiamo noi ora di alzare il muro, come faceva Vigor, contro l'egoismo e le paure, e voliamo in alto per 'schiacciarè punti di altruismo e di bontà», ha detto don Damiano Baschini, vicario vescovile a Chioggia, il sacerdote che ha celebrato il matrimonio di Bovolenta.
«Più che tutte le sue vittorie sportive ottenute in carriera Vigor aveva vinto con la sua famiglia. Era un campione nella vita e della vita. Quando Vigor si è accasciato sabato sul campo ha abbandonato la palla: raccogliamola noi quella palla, per vincere la partita della vita, e viviamo l'uno per l'altro, come una squadra», ha concluso il sacerdote.
WALTER MAZZARRI VINCE IL 'PREMIO ENZO BEARZOT'
Mercoledì 28 Marzo 2012 - 16:10
È Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, il vincitore della seconda edizione del premio 'Enzo Bearzot', promosso dall'Unione Sportiva Acli del presidente Marco Galdiolo. Lo ha deciso oggi la giuria riunitasi a Roma e presieduta dal numero uno della Federcalcio, Giancarlo Abete. Il 51enne tecnico di San Vincenzo succede nell'albo d'oro al ct della Nazionale, Cesare Prandelli, e riceverà il premio a Napoli il prossimo 26 maggio.
«Come Enzo Bearzot, Walter Mazzarri ha sempre costruito nelle sue squadre gruppi granitici, impermeabili a tutto. I calciatori lo adorano, ricambiati da un allenatore che li difende sempre, a volte anche con modi ruvidi. Uno spogliatoio 'comunita» quasi di altri tempi fondato su un rapporto che, se per il 'grande Veciò era quasi paterno, per Walter pare quello di un fratello maggiore. È certamente questo uno dei segreti di una carriera che in 12 anni lo ha visto cogliere grandi successi in tutte le società dove ha lavorato, con eccellenti capacità tecnico-tattiche che lo hanno portato a centrare in ogni stagione e in tutte le categorie risultati sempre superiori agli obiettivi fissati«. Sono queste le motivazioni che hanno portato alla scelta di Mazzarri quale destinatario della seconda edizione del premio 'Bearzot'. La consegna del premio a Mazzarri, il 26 maggio, avverrà nel corso di una tre giorni in cui è prevista, accanto alle finali nazionali dei campionati Us Acli, anche una serie di convegni, seminari, e workshop, e una visita al carcere minorile di Nisida, organizzata d'intesa con la Figc, per un incontro-dibattito con i giovani sul tema del valore educativo dello sport. Un discorso che quest'anno l'US ACLI vuole sviluppare anche attraverso tre appuntamenti sul territorio programmati a Palermo dal 27 al 30 aprile prossimo, a Padova dal 10 al 13 maggio e a Roma dal 18 al 20 maggio. »Intendiamo con la manifestazione «Us Acli Sport in Tour» - ha detto il presidente della Us Acli, Marco Galdiolo - allargare il discorso, intrapreso con il premio Bearzot, legato all'aspetto sociale ed educativo che deve essere alla base dello sport, veicolo straordinario di messaggi positivi volti a favorire integrazione e inclusione sociale, aggregazione e coinvolgimento dei giovani in percorsi formativi sani«.
RISSA A FINE GARA, L'ARBITRO ESPELLE CINQUE GIOCATORI NEGLI SPOGLIATOI -VIDEO
Mercoledì 28 Marzo 2012 - 19:05
BRADFORD - Un arbitro inglese ha espulso, direttamente negli spogliatoi, cinque giocatori, dopo un litigio in una partita della quarta divisione inglese, come rivelano oggi i media locali. Terminata la partita tra il Bradford City ed il Crawley Town i giocatori, quando erano ancora sul campo da gioco, hanno iniziato a litigare. Tuttavia, l'arbitro Ian Williamson ha deciso di applicare le sanzioni solo una volta che i calciatori sono rientrati negli spogliatoi. «Non avevo mai vissuto una cosa del genere: l'arbitro è entrato nel nostro spogliatoio, ha chiamato i giocatori e gli ha mostrato il cartellino rosso», ha raccontato alla Bbc, l'allenatore del Bradford, Phil Parkinson, la cui squadra ha avuto tre delle cinque espulsioni a 'domicilio', due le ha subite il Crawley Town. La partita, che si è conclusa con la vittoria per 2-1 degli ospiti del Crawley Town, aveva già mostrato delle tensioni, con l'arbitro che ha mostrato sette cartellini gialli durante i 90 minuti.
CHAMPIONS, IL CHELSEA BATTE IL BENFICA 1-0. DECIDE IL GOL DI KALOU AL 75' -FOTO
Martedì 27 Marzo 2012 - 22:59
ROMA - Il Chelsea ha battuto il Benfica 1-0 (0-0) nell'andata dei quarti di Champions League. La rete al 30' del secondo tempo di Kalou.
CHAMPIONS, IL REAL ABBATTE L'APOEL NICOSIA 3-0. DOPPIETTA DI BENZEMA -FOTO
Martedì 27 Marzo 2012 - 22:55
ROMA - Il Real Madrid ha battuto l'Apoel Nicosia 3-0 (0-0) nell'andata dei quarti di Champions League. Le reti tutte nel secondo tempo: doppietta di Benzema al 29' e al 45', al 37' Kaka aveva segnato il gol del momentaneo 2-0.
FONTE: Leggo.it
Tommasi ai genitori: «Lasciamoli giocare lasciamoli divertire»
LA TESTIMONIANZA. Il difficile rapporto tra un bambino che fa sport e mamma e papà
«Un bambino conosce le regole, le ha dentro di sè. Tante volte siamo noi a distoglierlo da questo, magari insegnandogli a "farsi più furbo"...»
29/03/2012
Mi manda papá. Ma siamo sicuri che papá voglia per me la cosa giusta? Nelle tante storie di calcio, pure quella dei genitori campioni. O dei genitori dei campioni. O ancora: quella di padri e madri che vorrebbero vedere i propri figli diventare stelle. Del calcio in questo caso. Ma non sempre è facile far aderire sogno e realtá. O far combaciare aspirazioni ed educazione. E spesso accade che i figli vogliano emulare i padri. Tentazione pericolosa. Come quella di esigere da parte dei genitori un futuro 'forzato' per i proprio figli. Di Messi ce n'è uno. Tutti gli altri son nessuno. E per essere ancora più chiari: uno su mille ce la fa. E gli altri? Gli altri dovrebbero vivere il gioco come tale. E di questo parere è anche Damiano Tommasi. Padre, prima di tutto. Poi ex professionista di altissimo livello. E adesso presidente dell'Associazione Calciatori. Tommasi, tempo fa ha lanciato un messaggio di responsabilizzazione ai genitori... «Sono loro l'esempio per i ragazzini. E l'esempio deve essere positivo.
I bambini vogliono divertirsi. E ad un bambino non può essere tolto il divertimento». Colpa dei grandi allora se giá da piccoli mettono la malizia prima della lealtá. E puntano a vincere piuttosto che a divertirsi «Purtroppo si pensa che i ragazzini non sappiano vivere nel modo migliore il momento di sport. Ma non è così. Conoscono le regole, sanno comportarsi. Dovrebbero tapparsi le orecchie ed evitare di ascoltare certi consigli che arrivano dall'alto». Del tipo? «Un bambino mette la palla in out. L'arbitro non vede e gli assegna la rimessa. Lui, però, candidamente consegna la palla all'avversario». Perfetto, no? «Perfetto se non fosse per papá che lo richiama e lo invita a farsi furbo. Così cambi la percezione tra giusto e sbagliato. E un bambino che viene confuso rischia di trovare esempi sbagliati da emulare. E allora magari cerchi di imitare un giocatore perchè ha la cresta e fa moda, piuttosto che seguire chi è esempio di correttezza nella sua normalità».
Qual è stata la sua esperienza personale? «Sono il terzo di cinque fratelli. Gli esempi dai quali attingere non mi sono mai mancati per fortuna. Di fatto, sono stato accompagnato nella mia avventura nel grande calcio. La nostra è stata splendida condivisione. Ma mi ricordo che non è mai stato perso il senso delle misure. Prima la scuola, dopo il calcio. La libertá e il divertimento te li devi guadagnare. Per poi gustarli al meglio. E allora ti senti responsabilizzato. Cominci ad apprezzare il senso del sacrificio. Metti da parte il superfluo se davvero vuoi ottenere qualcosa di importante. E questo è un insegnamento che vale per la vita, non solo per fare carriera nel mondo del calcio». L'errore da non commettere? «Un genitore non deve imporre le scelte. Deve cercare di capire quelle che sono le reali aspirazioni del ragazzo. Deve insegnare il valore del rispetto. E a rispettare anche gli impegni che regolano la quotidianità. I campioni sono esempi che non escono dalla normalitá. Ma spesso si va a cercare altrove ciò che, invece, abbiamo giá sotto gli occhi».
Come si fa a capire quello che vuole un bambino? «Gli occhi. Guardatelo negli occhi. Perchè gli occhi di un bambino dicono sempre la verità». E come si fa a diventare esempi? «Si va a cercare il sale della vita. Lo so, non è facile. Ma ognuno di noi può fae il suo percorso. Il mio è iniziato proprio in famiglia con Zaccaria e Alfonso, i miei fratelli. E poi ho avuto la fortuna di confrontarmi anche con mio padre Domenico. Un vero uomo di sport. Penso di avere colto le cose più belle del suo modo di interpretare la vita. Lavorava in cava. Lavorava e poi si divertiva. Con entusiasmo. E passione. E ha trasmesso questo suo modo d'essere anche a me».
Simone Antolini
«Sbagliata la domanda: hai vinto o hai perso?»
29/03/2012
Per capire meglio bisogna tornare indietro. Scavando fino alle radici della società, partendo da quel che succede nelle mura di casa così come in uno spogliatoio o a bordo campo. «Spesso, in altri sport, chi segue i ragazzi è gente che quella disciplina l'ha praticata. Nel calcio invece si respira aria diversa, dove è facile confondere lo sport con i criteri del tifo che poco hanno a che fare con i concetti di puntualità, impegno e fatica», evidenzia subito Giampaolo Mazzara, insegnante di psicologia di gruppo all'università di Mestre e direttore dello Studio di Terapia Creativa e Psicodramma di Verona. «Il bambino in fondo scimmiotta quel che vede in famiglia, in età prescolare e nei primi anni delle elementari si tende a riprodurre i comportamenti dei genitori. E purtroppo i bambini di oggi sono poco abituati all'autonomia. Se un ragazzo non mette a posto la sua cameretta come potrà pulire gli spogliatoi o lavarsi le scarpe da calcio? Stili educativi che si contrappongono. L'allenatore può anche dare delle regole, richiamando però dei comportamenti che il bambino non è abituato a mettere in atto».
La cellula prima rimane la famiglia, sempre e comunque. «Lo stile lo si acquisisce a casa. Se vivo in un clima di sopraffazione, particolarmente diffusa, in cui i genitori hanno sempre e comunque ragione il comportamento del figlio nei confronti dell'allenatore non sarà tanto diverso. L'equilibrio di un individuo è dato dal confronto fra frustrazioni e gratificazioni. Troppi no creano un disagio che porta alla mancanza di autonomia e quindi alla ribellione. Troppi sì favoriscono una personalità incapace di accettare il limite. Purtroppo la nostra cultura familiare, molto protettiva, non favorisce l'autonomia. E così, al minimo paletto imposto, succede che molti abbandonano l'attività già dai Primi Calci. Un bravo ragazzo, autonomo, capace di farsi rispettare sarà anche sereno e in grado di dare in campo il meglio di sé. Una persona arrabbiata col mondo prima o poi ne pagherà gli eccessi».
Altra questione: gli input esterni. E modelli sbagliati. «Se noi adulti parcheggiamo l'auto dove capita come possiamo pensare che nostro figlio rispetti le regole? Moralismo ipocrita. E perchè ci ricordiamo soprattutto del giocatore furbo che segna con la mano? Nella vita vince chi è più tenace, più bravo. Non chi imbroglia. Purtroppo la regola viene vista come un limite alla libertà. Non a caso siamo il Paese che ha più leggi ma che rispetta meno le regole». Le soluzioni? Soprattutto una. «I genitori devono imparare ad ascoltare i propri figli per aumentarne la fiducia. E smettiamola di chiedere ai ragazzi come è finita la partita o i voti a scuola, perchè la vita non è fatta solo di risultati. Basta usare il proprio figlio come realizzazione dei propri bisogni. E ricordiamoci che, per crescere, bisogna anche inciampare e rialzarsi. Da soli».
FONTE: LArena.it