DAL PRIMO GENNAIO RIAPRE IL MERCATO...
... E sui 'gioiellini' dell'HELLAS, leggasi HALLFREDSSON su tutti ma anche JORGINHO, TACHTSIDIS, GOMEZ TALEB e MAIETTA, hanno messo gli occhi squadre italiane (anche di Serie A) ed estere in campionati prestigiosi com'è normale che sia data la buonissima posizione di classifica della squadra.
Proviamo a fare il punto sottolineando che, in teoria, non dovremmo assistere a stravolgimenti in un senso o nell'altro considerato il momento economico e quanto detto dal Presidente MARTINELLI al ritrovo di fine anno con la stampa locale (per il dettaglio vedere poco sotto):
- In uscita, come anticipato, NAPOLI, UDINESE ed ATALANTA sarebbero tra le società più interessate al centrocampista islandese vera e propria anima di questo VERONA ma, a meno di offerte assolutamente irrinunciabili (4/5 milioni di Euro?), in via Toricelli faranno orecchie da mercante: Rinunciare ad Emil equivarrebbe a togliere il trave portante su cui regge il gioco di MANDORLINI...
Più o meno lo stesso discorso va fatto per 'Juani' e, anche se a a cifre decisamente più basse, anche sugli altri ricordando che il cartellino del greco non è di proprietà scaligera ma che sullo stesso esiste un diritto di riscatto dell'HELLAS e controriscatto del GENOA (che con ogni probabilità i liguri faranno valere a fine stagione).
Il francesino LEPILLER invece, è stato prestato dalla FIORENTINA con diritto di riscatto ma ha trovato pochissimo spazio nello scacchiere del mister e potrebbe presto tornare alla base (anche se il diesse GIBELLINI nega)... In partenza anche CAMPAGNA, BERTOLUCCI e CAMPISI che non rientrano nei piani e verranno prestati in Lega Pro. - In entrata il nome attualmente più 'caldo' sembra essere quello di FATIC esterno sinistro difensivo classe '88 in comproprietà tra CHIEVO e GENOA, 'separato in casa' con l'EMPOLI cercherebbe altra sistemazione e risulterebbe 'gradito' al tecnico gialloblù.
Personalmente ci credo poco: SCAGLIA regge, PUGLIESE è una validissima alternativa, perchè cercare un'altro Over 19 in un ruolo già coperto? Più credibile potrebbe essere la 'pista' PIOVACCARI che a Genova (sponda DORIA) ha deluso e sarebbe sul mercato: davanti l'HELLAS ha 3 prime punte di ruolo (FERRARI, PICHLMANN e BJELANOVIĆ) più altri attaccanti che però non sembrano avere le caratteristiche tecnico-tattiche di 'Juanito', PIOVACCARI potrebbe tornare utile sopratutto se LEPILLER se ne dovesse andare... Un'altra ipotesi azzardata dai media è quella di EBAGUA: sul forte colored di proprietà TORINO, secondo Tuttosport, ci sarebbero UDINESE, NOVARA e LIVORNO oltre al VARESE che volentieri lo vorrebbe di ritorno dopo il felice prestito della passata stagione... Difficile che l'italo-nigeriano scelga di disputare la seconda metà del campionato con la maglia scaligera: il vergognoso trattamento ricevuto da una parte di tifosi veronesi dopo che con la maglia granata, al 'Bentegodi', aveva segnato il terzo gol potrebbe aver guastato il rapporto ancor prima della sua nascita... Peccato davvero! L'ultimo nome per l'attacco in ordine di tempo è quello di Denis ALIBEC giovane centravanti rumeno prestato dall'INTER al club belga MECHELEN: non è un mistero che il giocatore piaccia al VERONA da quest'estate, potrebbe essere arrivata l'ora... - Il 'colpaccio' di Gennaio potrebbe essere proprio quello che i gialloblù hanno in casa: NATALINO, messo fin'ora fuorigioco a causa di un'insulsa burocrazia, dovrebbe aver immagazzinato voglia di giocare e rabbia a sufficenza per disputare tutta la seconda metà di stagione ad altissimi livelli; i mezzi tecnici li possiede sicuramente e pure l'età è dalla sua...
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SE VOGLIO DIVERTIRMI VADO AL CINEMA O AL CIRCO
Non è mia abitudine menzionare gli dichiarazioni degli 'innominabili', neanche se a parlare è il loro presidente ma stavolta non posso esimermi da una battuta dopo la frase di CAMPEDELLI «Il Chievo deve pensare a fare punti. Conta solo quello. Se voglio divertirmi vado al cinema o al circo. A noi interessa la concretezza» beh... Come concetto suona alquanto discutibile caro presidente!
Sopratutto se anche tra i vostri, cosa che credo fermamente, c'è chi per divertirsi va proprio allo stadio anche se non capisco cosa ci sia di così entusiasmante nel vedere una compagine di copioni usurpatori di simboli&storia prendere a calci una palla...
Ci sono! Vuoi vedere che vanno al 'Binti' per vedere la JUVE il MILAN e l'INTER? Ah ah...
Beh ma se è così giustifico il suo 'lapsus' signor Luca...
Certo che un po' più di rispetto nei confronti dei (pochi) altri che pagano per vedersi il CEO un po' più di rispetto lo meriterebbero da parte sua!
DICONO
MARTINELLI sul mercato 'Siamo a posto così e la lista dei 19 Over è completa però non cederemo i gioiellini...' «Non siamo degli sprovveduti, non possiamo toccare un giocattolo che funziona. Una cosa è certa, non cederemo i nostri gioielli. Per vincere i campionati serve quell'alchimia che non sempre si trova, noi stiamo alla finestra, se arriva l'occasione buona anche in prospettiva non ce la faremo sfuggire ma dovremo anche gestire l'organico. La lista dei 19 giocatori Over è già completa, prima di acquistare dobbiamo far uscire qualcuno oppure trovare qualche giovane... Qualcosa faremo ma al momento non c'è nulla di avviato» TuttoMercatoWeb.com
Alfredo Pedullà popolare giornalista e opinionista televisivo «Il Verona? Non la considero una neo-promossa, ha una struttura già collaudata ed ha tutte le carte in regola per ambire alla promozione in Serie A. Sono sicuro che i veneti faranno 20.000 spettatori quando le cose andranno meglio» DataSport.it
MANDORLINI «Siamo contenti per la prima parte di campionato. Ora non dobbiamo esaltarci e rimanere concentrati perchè a gennaio si riparte. La piazza è storica e ha una grande tradizione a livello di calcio. Sa però da dove arriviamo e non ci mette pressioni. E’ importante il loro sostegno».
Vi siete posti degli obiettivi? «No, andiamo avanti giorno dopo giorno. Così come abbiamo fatto fino a ora. Il mercato di gennaio? Sono sincero, penso sia ancora presto. Ora godiamoci queste vacanze, poi vedremo come comportarci anche in sede di mercato».
Come vivete lo scandalo calcioscommesse? «Sono rimasto un pò così quando me l’hanno raccontato. E’ un discorso più ampio che non riguarda solo il calcio ma proprio la vita. E’ un vizio negativo che rovina anche cose molto belle… Non ho mai avvertito nulla dal campo. Ora ci sono continue evoluzioni, che mi hanno lasciato davvero esterrefatto» SerieBNews.com
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LA LEGA SERIE B ha reso noto il calendario degli anticipi e dei posticipi dalla prima alla quinta giornata del girone di ritorno...
PANCHINA D'ORO: PREMIATI GLI EX GIALLOBLÙ! con il 'Bearzot' «per l'opera di assistenza e di tutela ad ex calciatori gialloblu in difficoltà, un genere di iniziativa in perfetta sintonia con la sensibilità umana e sociale dell'indimenticabile "vecio", Commissario Tecnico della Nazionale italiana Campione del Mondo nel 1982 in Spagna»
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RASSEGNA STAMPA
Articolo n° 25189 del 21/12/2011 - 16:54
Samp, fine 2011 movimentato: pochi tifosi contro la cessione di Palombo, tante le trattative sul mercato
...
Sempre più vicino l’addio di Maccarone. Su Piovaccari ha messo gli occhi il lanciatissimo Verona di Mandorlini; una sua cessione non è da escludere: in questi primi mesi in blucerchiato, ha reso al di sotto di qualsiasi aspettativa. Su Dessena, il Cagliari e alcune squadre inglesi. Già concluso l’affare Signori che da ieri è da considerarsi un giocatore del Modena.
» Redazione
FONTE: Genova24.it
ESCLUSIVA SPAZIOCALCIO- Alfredo Pedullà: “La rivelazione della Bwin? La Juve Stabia. La Samp non ha ancora capito il campionato. Verona? Può ambire anche alla Serie A”
20 dicembre 2011 | Filed under: Bari,Brescia,Calcio Italiano,Esclusive Spazio Calcio,Hellas Verona,Interviste Esclusive,Juve Stabia,Nocerina,Primo Piano,Sampdoria,Serie B,Top News,Torino,Ultime notizie | Posted by: Christian Schipani
Alfredo Pedullà, Direttore Editoriale di datasport.it
Tempo di bilanci. La Serie Bwin si ferma per la sosta natalizia per ricaricare le batterie, tempo utile che i team della cadetteria utilizzeranno per prepararsi al girone di ritorno. Il mercato di gennaio poi, aiuterà a raffozzarsi e a colmare le lacune. Partiranno i giocatori che hanno deluso. In questa prima fase della Serie B, il Torino guida la classifica a 41 punti e guarda tutte le altre inseguitrici dall’alto. A seguire la compagine granata è – a sorpresa – il Verona con 38 punti. Seguono Sassuolo e Padova rispettivamente a 37 e 35 punti. La griglia play-off si chiude con il Pescara(36) di Zdenek Zeman e la Reggina(30). Male le retrocesse dalla Serie A, meglio le neo-promosse ad eccezione di una Nocerina in caduta libera. Per farci un breve punto su questi primi mesi di Bwin, ha tirato le somme Alfredo Pedullà. In esclusiva per SpazioCalcio.com, Christian Schipani ha intervistato il direttore editoriale di DataSport.it. Ecco come ha risposto alle nostre domande.
Ciao Alfredo, quale squadra secondo te è stata la rivelazione di questo girone d’andata?
“Senza dubbio la Juve Stabia. La società campana con tutti i problemi avuti, e mi riferisco alla penalizzazione avuta per questioni di gestione finanziaria, ha saputo disputare comunque un girone di andata giocando al meglio, è stata la squadra più in forma del momento. E’ facile dire che la rivelazione è il Torino, ma le vespe hanno saputo mettere sotto avversari quotati”.
Cosa pensa delle altre neo-promosse?
“La Nocerina ha raccolto meno rispetto a quanto ha seminato. Non riesce a mantenere e gestire il risultato, anche quando è in vantaggio per 2 a 0, dimostrandosi poi una delusione. Per gennaio mi aspetto dei correttivi, deve rinforzarsi. Dopo la Juve Stabia, ci metto il Verona. Non la considero una neo-promossa, ha una struttura già collaudata ed ha tutte le carte in regola per ambire alla promozione in Serie A. Sono sicuro che i veneti faranno 20.000 spettatori quando le cose andranno. meglio. Per quanto riguarda il Gubbio invece, ha avuto una partenza difficile. Ci sono state lamentele riguardo al tecnico Fabio Pecchia che non era adatto alla categoria. Gli umbri si sono concentrati molto sulla salvezza ed hanno perso strada, ma da gennaio lotteranno ancor di più per la permanenza in cadetteria”.
Come si sono comportate invece le retrocesse dalla Serie A?
“La mia sintesi è Brescia-Bari. Non è facile disputare un campionato di Serie B quando retrocedi. Ti ritrovi davanti a numerosi problemi: una struttura societaria in crisi, la società che viene messa in vendita, in stato di depressione, inoltre è difficile mantere lo stesso organico dell’annata precedente e ti ritrovi con giocatori giovani e allenatori inesperti alla categoria. E’ il caso di Scienza a Brescia, il tecnico ha fatto i conti con un ambiente già difficile per sè, anche se i tifosi lo appoggiavano. Si è trovato difronte a contestazioni, uno stadio vuoto, l’entusiasmo che continuava a diminuire di giorno in giorno. Ripeto, Brescia e Bari sono la sintesi di un calcio che sta cambiando, le società non hanno più le giuste sicurezze”.
E la Sampdoria?
Per quanto riguarda la Samp mi viene da ridere quando si attribuisce il problema all’ambiente, quando poi fanno 17.000 abbonati. I blucerchiati sono la classica squadra che retrocede e non capisce il campionato. A gennaio però non è detto che migliori, anche se hanno un allenatore come Iachini che conosce molto bene la cadetteria”.
RINGRAZIAMO ALFREDO PEDULLA’ PER LA SUA GENEROSA DISPONIBILITA’.
Christian Schipani
FONTE: SpazioCalcio.com
ALTRE NEWS
Assemblea di Lega Pro e premiazioni ai club
20.12.2011 09:40 di Marco Amedeo Mazzoleni
Fonte: Lega Pro
Si è tenuta ieri l’Assemblea di Lega Pro alla presenza dei vertici.
Si è aperta con la relazione del presidente Macalli e poi sono seguite le premiazioni con il designatore Can Pro, Stefano Farina agli arbitri Francesco Castrignanò, Gianluca Manganiello e Daniele Minelli, rispettivamente miglior debuttante in Prima Divisione, miglior debuttante in Seconda Divisione e miglior arbitro “Finali Berretti”.
Sono stati consegnati riconoscimenti anche alle promosse in serie B: Gubbio, Verona, Nocerina e Juve Stabia.
Premi anche per le promosse in Prima Divisione: Tritium, Carpi, Latina, Feralpisalò, Carrarese e Trapani. La Tritium ha ricevuto anche la Supercoppa di Seconda Divisione.
Il premio disciplina è andato al Bassano e al Bellaria e viene assegnato con la somma di vari elementi come il comportamento della tifoseria, dei tecnici e dei dirigenti.
Nel corso dell’Assemblea è stato approvato anche il bilancio al 30 giugno 2011 e quello preventivo della stagione 2011-2012 e sono stati nominati tre nuovi consiglieri di Lega: Alessandro Barilli presidente della Reggiana e Maurizio Calcinoni vicepresidente della Cremonese per la Prima Divisione, Walter Mattioli presidente della Giacomense per la Seconda Divisione.
FONTE: TuttoLegaPro.com
Calcioscommesse, coinvolti anche due ex Hellas
Per diciassette calciatori,alcuni ancora in attività, sono scattate ordinanze di custodia cautelare
19 dic | CRONACA PAG 04 La Redazione
Inchiesta “Last bet”, atto secondo. L'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, che è vissuto per molti anni a Verona, è stato arrestato dalla Polizia nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse.
Doni, cresciuto calcisticamente tra le fila del Crazy Colombo, secondo l'accusa sarebbe coinvolto nella combine di almeno tre incontri dell'Atalanta del campionato di serie B dell'anno scorso. Doni è già stato sospeso per tre anni dalla giustizia sportiva dopo che la prima fase dell'indagine della procura di Cremona, a giugno scorso, aveva portato alla luce un suo coinvolgimento.
Secondo l'accusa Doni deve andare in carcere perché, assieme a Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento di Cervia) e all'ex preparatore atletico del Ravenna, Nicola Santoni, sarebbe coinvolto nella combine di alcune partite del campionato scorso dell'Atalanta. Stando alle ricostruzioni delle forze di polizia, sarebbero diverse le partite alterate dei campionati 2009-2010 e 2010-2011 di serie B, secondo quanto accertato dalla polizia nell'ambito dell'indagine sul calcioscommesse. All'inchiesta hanno partecipato anche le squadre mobili di Venezia, Bari e Lecce. Oltre a Doni, sono finiti in carcere perché coinvolti nella combine delle partite gli ex giocatori Luigi Sartor (Parma, Vicenza, Inter e Roma) e Alessandro Zamperini (serie B, Lega Pro). In manette anche altri due calciatori ancora in attività: Carlo Gervasoni del Piacenza (ex giocatore del Verona, attualmente sospeso) e Filippo Carobbio dello Spezia.
Sotto la lente della Procura è finita pure Chievo-Sampdoria 0-0 del 3 aprile 2011, che fece scattare a suo tempo una segnalazione preventiva ai Monopoli di Stato per un flusso anomalo di puntate prima ancora di essere disputata. Anche in questo caso nessun commento da parte dei vertici del club scaligero.
Ma le indagini non si fermano a questo: l’inchiesta ha assunto un profilo internazionale. Sembra infatti che i giocatori e gli ex, secondo la ricostruzione degli inquirenti della procura di Cremona, sarebbero i referenti nel nostro paese dell'organizzazione, con il vertice a Singapore, dedita ad alterare i risultati delle partite. I quattro sarebbero stati corrotti per falsare i risultati degli incontri su cui l'organizzazione aveva scommesso forti somme di denaro.
FONTE: VeronaSera.it
SERIE B
Verona, torna di moda Alibec
22.12.2011 17.51 di Elisabetta Zampieri
Secondo quanto riportato in esclusiva da TuttoB.com l'attaccante dell'Inter in prestito al Mechelen Denis Alibec potrebbe tornare in Italia. Il Verona infatti, dopo aver seguito il giocatore in estate, potrebbe assicurarsi il giocatore nella prossima finestra di mercato.
ALTRE NOTIZIE
Verona, Gibellini: "I gioielli non si muovono"
22.12.2011 15.54 di Elisabetta Zampieri
Durante l'appuntamento per lo scambio di auguri natalizi con la stampa veronese, il ds del Verona Mauro Gibellini ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo la prossima finestra di mercato: "Non cederemo nessuno dei nostri gioielli. Se ci sarà l'opportunità, ci faremo trovare pronti, stando attenti a non rovinare l'equilibrio che si è creato. La squadra è ottima così e l'ha dimostrato. Si cercherà una soluzione per Campagna, Bertolucci e Campisi, mentre la lista dei 19 giocatori professionisti è già piena, e prima di acquistare bisognerà vendere: attualmente infatti possiamo prelevare solo giovani. Ricordo,inoltre, che alcuni giocatori devono ancora dimostrare il loro totale valore, come Galli e Lepiller".
CALCIOMERCATO
ESCLUSIVA TLP - Tre giocatori dell'Hellas Verona pronti a sbarcare in Lega Pro
22.12.2011 18:00 di Nicolò Schira
Mandorlini con loro è stato chiaro: non fanno parte dei piani tecnici gialloblù. Così il diesse dell'Hellas Verona, Mauro Gibillini sta lavorando per trovar loro una sistemazione in Lega Pro. Parliamo del centrocampista Luisito Campisi, del difensore Dario Campagna e del terzino Davide Bertolucci. Per i tre giocatori scaligeri si prospetta dunque - da informazioni raccolte in esclusiva da TuttoLegaPro.com - un futuro in Prima o Seconda Divisione a partire da gennaio.
SERIE B
Verona, si avvicina Fatic
21.12.2011 23.30 di Elisabetta Zampieri
Fonte: Torinogranata
Il Verona avrà il suo primo rinforzo del mercato invernale. Si tratta dell'esterno Ivan Fatic, separato in casa Empoli, e in comproprietà tra Genoa e Chievo. I cugini veronesi lascerebbero in prestito il giocatore montenegrino classe 1988 alla squadra di Mandorlini, che otterrà così il laterale richiesto.
SERIE B
Sampdoria, Piovaccari verso l'addio: c'è il Verona
21.12.2011 11.25 di Fabrizio Zorzoli
Stando a quanto riporta l'edizione odierna de Il Corriere Mercantile, la permanenza dell'attaccante Federico Piovaccari alla Sampdoria potrebbe essere già giunta al capolinea, dopo soltanto sei mesi colorati di blucerchiato.
L'ex bomber del Cittadella, che la scorsa estate ha imposto un investimento importante alla proprietà doriana per l'acquisizione del suo cartellino ma anche per il contratto (ha siglato un'intesa di quattro anni) non ha reso secondo le aspettative. Per questo il "pifferaio" è sul mercato. E se arriverà un'offerta (il Verona è alla finestra) il club di Corte Lambruschini la valuterà con attenzione con l'intento di trovare un accordo.
SERIE B
Hellas Verona, Martinelli: "Non cederemo i nostri gioielli"
22.12.2011 11.51 di Cristina Guerri
Giovanni Martinelli, presidente dell'Hellas Verona ha parlato del mercato in uscita ai microfoni de L'Arena: "Non siamo degli sprovveduti, non possiamo toccare un giocattolo che funziona. Una cosa è certa, non cederemo i nostri gioielli. Per vincere i campionati serve quell'alchimia che non sempre si trova, noi stiamo alla finestra, se arriva l'occasione buona anche in prospettiva non ce la faremo sfuggire ma dovremo anche gestire l'organico. La lista dei 19 giocatori Over è già completa, prima di acquistare dobbiamo far uscire qualcuno oppure trovare qualche giovane".
ALTRE NOTIZIE
Verona, Martinelli: "Cerchiamo di volare basso"
21.12.2011 22.18 di Elisabetta Zampieri
A margine dell'incontro con la stampa per lo scambio di auguri in vista delle festività, il presidente del Verona Giovanni Martinelli ha rilasciato alcune dichiarazioni circa il momento della compagine gialloblù: "Siamo consci di quanto abbiamo fatto fino ad oggi e sappiamo bene qual è la nostra posizione in classifica. Ma non c'è nessuno che si stia montando la testa, voliamo basso. Mercato? Qualcosa faremo ma al momento non c'è nulla di avviato".
SERIE B
Verona, Lepiller a gennaio potrebbe salutare
21.12.2011 17.32 di Matteo Bursi
L'esterno offensivo Matthias Lepiller, arrivato a Verona dalla Fiorentina in prestito con diritto di riscatto lo scorso mese di agosto, non ha mai trovato spazio nello scacchiere di Andrea Mandorlini, e con tutta probabilità potrà essere ceduto in prestito nella prossima finestra di mercato.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
FLASH NEWS
ESCLUSIVA TB; Hellas Verona, Alibec in arrivo
22.12.2011 17:30 di Marco Fornaro
Fonte: Nicolò Schira per TUTTOB.COM
Mancanza dell'Italia. In alcuni casi è così, nella fattispecie per Denis Alibec, attaccante del Mechelen, club belga, che vorrebbe ritornare in Italia. Infatti, secondo indiscrezioni esclusive di tuttob.com, in virtù degli stretti contatti con l'Inter, il Verona potrebbe acquistare il centravanti rumeno in prestito nella sessione invernale di calcio mercato
PRIMO PIANO
Hellas Verona, tutti i numeri di un 2011 da sogno
20.12.2011 19:00 di Federico Errante
Fonte: tuttohellasverona.it
Finisce con il pareggio di Varese il 2011 dell'Hellas Verona. Un anno fantastico che ha visto la compagine scaligera conquistare i play off di Prima Divisione, vincerli con grande autorevolezza e disputare un campionato da protagonista in Serie B. Numeri da capogiro quelli del Verona nell'anno solare che sta per terminare. In 43 gare ufficiali disputate gli uomini di Mandorlini hanno infatti totalizzato ben 81 punti, segnando 60 reti e subendone solo 38. Il tutto contornato dal raggiungimento degli ottavi di finale di Coppa Italia, cosa che non succedeva dalla stagione 1996-1997. L'entusiasmo in città è tanto ma i 268.899 spettatori che nel 2011 hanno affollato lo stadio Bentegodi sperano che il meglio debba ancora venire.
PRIMO PIANO
20^ giornata - "La Stella della B"
21.12.2011 02:50 di Stella Colucci
Andamento lento nell’ultimo turno del 2011
Nel ventesimo turno del campionato cadetto tra le squadre di testa vince solo il Pescara, il Torino capolista subisce la seconda sconfitta esterna di fila. In coda tornano alla vittoria Ascoli, Brescia e Modena. Il Toro (41p) fino alla mezz’ora della ripresa tiene il vantaggio realizzato da Stevanovic. L’errore difensivo di Glik, che regala il rigore ai canarini (realizzato da Greco) e l’immeritata espulsione di Coppola (il fallo lo commette il difensore e non il portiere), compromettono le sorti dell’incontro. Il Modena (20p), con un uomo in più, con Ciaramitaro realizza il gol vittoria.
A Varese si ferma a otto la striscia consecutiva di vittorie del Verona. L’occasione migliore capita ai padroni di casa con Neto Pereira che centra un clamoroso palo interno. Un punto prezioso per gli scaligeri che si portano a meno 3 dalla vetta. Il Varese (28p) va a braccetto con Juve Stabia e Grosseto. Finisce 1 a 1 la sfida ad alta quota tra Reggina (30p) e Sassuolo (37p). Emerson con un tiro da fuori porta in vantaggio i calabresi, che non vincono da 4 turni, i neroverdi raggiungono il pareggio con Sansone su rigore e allungano a quattro le giornate senza vittorie dei calabresi.
Il Pescara si riprende dai due stop consecutivi e in casa batte la Sampdoria con un gol del solito Sansovini. Gli abruzzesi con 36 punti scavalcano il Padova e tornano quarti mentre Iachini, dopo quattro pareggi, incassa il primo ko. Finisce 2 a 2 tra Padova (35p) e Nocerina (16p): un super Plasmati prima porta avanti i molossi poi raggiunge i veneti, a cui non basta l’uno-due Marcolini-Milanetto, con una bella punizione.
La Juve Stabia cala il tris e supera il Cittadella (25p). Erpen è in giornata di grazia, prima serve l’assist del vantaggio a Scozzarella e poi si inventa un gol alla Maradona da metà campo. Il Cittadella riapre l’incontro con Maah, ma le Vespe, nella ripresa, chiudono i conti con il nono sigillo stagionale di Sau. 2 a 2 nel derby toscano tra Empoli (22p) e Grosseto. Al gol del momentaneo vantaggio ospite del solito Sforzini, replicano Mchedlidze e Signorelli. Meglio il Grosseto nel secondo tempo che con Sforzini, ancora di testa, trova il pareggio.
Il Bari (25p) in casa non sa proprio vincere e stavolta si fa rimontare due reti dal Vicenza. Le reti di Dos Santos e De Falco illudono i galletti che poi però si fanno raggiungere da Rigoni e dal giovane Maiorino rischiano addirittura la sconfitta quando, nel finale, proprio il baby veneto centra la traversa. Un Ascoli guardingo prende le misure al Crotone (24p) e in contropiede lo punisce. La partita si accende nel secondo tempo con i marchigiani che passano con Peccarisi al 19’ e concedono il bis con Soncin alla mezz’ora rendendo inutile il gol della bandiera realizzato da Florenzi.
A Livorno il Brescia (22p), del neotecnico Calori, ritrova la vittoria. Le rondinelle passano nel primo tempo con Zambelli (grave incertezza di Bardi) e Juan Antonio. I padroni di casa (20p), alla quinta sconfitta di fila, nel secondo tempo in un paio di circostanze vanno vicino al gol. Clamoroso il salvataggio sulla linea di Zambelli a colpo sicuro di Dionisi. Novellino sembra ormai ad un passo dall’esonero. Infine l’AlbinoLeffe, al secondo punto in tre partite, centra due traverse con il Gubbio e lo 0-0 porta solamente a veder ridotto ad una sola lunghezza il margine sulla zona play-out.
Adesso tutti in vacanza fino all’Epifania, poi per un mese sarà calciomercato, altro snodo fondamentale per questa nuova appassionante stagione della serie Bwin.
PRIMO PIANO
Hellas Verona, una pazza idea per gennaio
20.12.2011 11:02 di Federico Errante
Fonte: tuttohellas
Fantasia Giulio Osarimen Ebagua in casa Verona. L'attaccante italo-nigeriano, che tanto bene aveva fatto lo scorso anno con il Varese di Sannino, potrebbe essere l'innesto giusto per completare l'attacco gialloblù, permettendo così il definitivo salto di qualità alla squadra di Mandorlini. Secondo quanto riferito da Tuttosport, la punta granata sarebbe al centro di un intrigo di mercato, in quanto interesserebbe anche a Livorno, Varese e Udinese, la quale userebbe come pedina di scambio quel Barreto che tanto piace a Ventura. E' dunque tempo di calciomercato, con Mandorlini che si esprime così al quotidiano L'Arena: "A gennaio qualcosa mi piacerebbe fare, certo bisognerà fare un po’ di conti, non è un buon momento, ma qualcosa andrebbe fatto. Se poi lo faremo o meno, questo è un altro discorso".
FONTE: TuttoB.com
giovedì, dicembre 22nd, 2011 | Posted by marruloren
Verona, Martinelli: “E’ stato un anno meraviglioso, sul mercato pensiamo a non vendere prima che a comprare”
“Sicuramente sarà un natale sereno per la nostra società , per la squadra e per i tifosi”. Queste le parole del presidente del Verona Giovanni Martinelli alla conferenza stampa di fine anno per i tradizionali auguri per le festività natalizie: “E’ stato un anno bellissimo – ha detto Martinelli a “L’Arena di Verona” – ma devo dire che non abbiamo rubato niente di quello che abbiamo conquistato, siamo riusciti a centrare la promozione dopo tante battaglie e adesso siamo al secondo posto in classifica giocando un buon calcio.
Siamo consapevoli delle nostre qualità, ma al primo posto rimane l’umanità dei ragazzi; ho visto come si sono comportati nella striscia delle otto vittorie consecutive e nella trasferta di Varese, dove abbiamo sofferto moltissimo, ma non abbiamo mai mollato un metro”.
Infine il presidente del Verona ha fatto una battuta sull’imminente mercato di gennaio: “Non siamo sprovveduti, non possiamo toccare un giocattolo che funziona; una cosa è certa, non venderemo i nostri gioielli. Il primo obiettivo non sono gli arrivi, ma le “non partenze”, i campionati si vincono anche con quell’alchimia che è difficile da trovare, comunque se arriverà l’occasione buona non ce la faremo sfuggire, ma in primo luogo dobbiamo pensare a gestire l’organico”.
Lorenzo Marrucci
giovedì, dicembre 22nd, 2011 | Posted by marruloren
Lega di Serie B, ecco il calendario degli anticipi e dei posticipi fino alla quinta giornata di ritorno
La Lega di Serie B ha reso noto il calendario degli anticipi e dei posticipi dalla prima alla quinta giornata del girone di ritorno (14 gennaio – 4 febbraio); la quarta giornata di ritorno si giocherà in un turno unico (serale), martedì 31 gennaio.
Ecco il calendario:
1ª GIORNATA RITORNO
Venerdì 13 gennaio 2012 ore 20.45 NOCERINA – SASSUOLO
Lunedì 16 gennaio 2012 ore 20.45 PESCARA – HELLAS VERONA
2ª GIORNATA RITORNO
Venerdì 20 gennaio 2012 ore 20.45 SAMPDORIA – LIVORNO
Lunedì 23 gennaio 2012 ore 20.45 REGGINA – PADOVA
3ª GIORNATA RITORNO
Venerdì 27 gennaio 2012 ore 19.00 JUVE STABIA – CROTONE
Venerdì 27 gennaio 2012 ore 21.00 PESCARA – MODENA
5ª GIORNATA RITORNO
Lunedì 6 febbraio 2012 ore 19.00 VICENZA – CITTADELLA
Lunedì 6 febbraio 2012 ore 21.00 BRESCIA – TORINO
Lorenzo Marrucci
mercoledì, dicembre 21st, 2011 | Posted by Orru
Calciomercato Verona, scelto l’uomo per la fascia sinistra
Secondo quanto riporta il blog di Alfredo Pdullà, il Verona avrebbe trovato il giocatore per la fascia difensiva sinistra, che potrebbe dare il cambio a Max Scaglia, visto anche il poco minutaggio concesso a Pugliese. Si tratta di Ivan Fatic, classe ’88 di proprietà del Chievo. In questo primo scorcio di stagione il giocatore montenegrino era ad Empoli, dove ha giocato solo 3 partite, ma dopo uno screzio col precedente allenatore degli azzurri Pillon aveva fatto ritrono alla casa madre, aspettando gennaio per potersi accasarsi altrove. Il ragazzo è in Italia dal 2007 portato dai gialloblu e ha girato, con alterne fortune, in lungo e in largo per l’Italia alla ricerca della squadra giusta. Inter, Vicenza, Salernitana, Genoa, Cesena, oltre alle già citate Chievo e Empoli le sue squadre. Ora ci riprova probabilmente col Verona e vedremo se saprà finalmente confermare quel che di buono si diceva su di lui.
di Marco Orrù
mercoledì, dicembre 21st, 2011 | Posted by Orru
Calciomercato Sampdoria, Piovaccari è tra i cedibili. Nella città di Romeo e Giulietta c’è chi sta alla finestra…
La Sampdoria sembra aver deciso di mettere nella lista dei cedibili anche Federico Piovaccari, che solamente l’estate scorsa, era stato presentato come la stella del mercato doriano. Secondo quanto riporta il quotidiano genovese ‘Il Corriere Mercantile’, le scarse prestazioni del giocatore nativo di Gallarate, avrebbero indotto la oscietà a provare a vendere il ragazzo. Operazione non semplice, anche perchè qualche mese fa Piovaccari ha firmato un contratto di 4 anni col sodalizio ligure. Sono solo 2 le reti in 15 presenze per l’ex capocannoniere dello scoro anno in Serie B. Ma dove potrebbe andare Piovaccari? Sembra che a Verona siano molto attenti agli sviluppi della situazione e non rimarranno con le mani in mano se la Samp deciderà di ascoltare le offerte che arriveranno per l’attaccante.
di Marco Orrù
martedì, dicembre 20th, 2011 | Posted by ferrantetommy
Sampdoria, i tifosi blucerchiati primi nella speciale classifica presenze
Sono 6190 gli spettatori in media in questi primi venti turni della serie B stagione 2011/2012. Un dato confortante e allo stesso tempo significativo perché testimonia un incremento di affluenza allo stadio pari al 27% di pubblico rispetto allo scorso anno. Sul podio virtuale, di questa speciale classifica per squadre i supporters della Sampdoria occupano il primo posto con una media superiore ai 21000 a partita, seguiti da quelli del Torino, oltre i 15000 e Verona. Rispetto a blucerchiati e scaligeri i tifosi granata però hanno potuto assistere ad una gara in meno in casa per esigenze di calendario
lunedì, dicembre 19th, 2011 | Posted by ferrantetommy
Verona, Juve Stabia, Gubbio e Nocerina: questa la classifica delle matricole
Il Verona è la matricola terribile. Con il secondo posto acquisito a pieno merito, le otto vittorie consecutive e il miglior rendimento in trasferta è la migliore delle neopromosse dalla Lega Pro. La compagine di Andrea Mandorlini ha mantenuto l’intelaiatura della scorsa stagione attingendo sul mercato con scelte oculate quanto azzeccate. Dietro gli scaligeri, nella speciale classifica delle new entry ecco la Juve Stabia. Le vespe senza i quattro punti di penalizzazione si troverebbero addirittura al sesto posto della generale con 32 punti. In posizioni più critiche infine Gubbio e Nocerina, terz’ultima e penultima della generale chiamate a rinforzare i propri organici nel mercato di riparazione onde evitare spiacevoli sorprese dietro l’angolo.
lunedì, dicembre 19th, 2011 | Posted by Matteop
Verona, ESCLUSIVO/ Andrea Mandorlini: “Felici per questa prima parte di stagione. Esterrefatto dal caso-scommesse”
Il Verona è sicuramente la sorpresa più lieta della prima parte del campionato cadetto. In pochi si sarebbero aspettati i gialloblu al secondo posto dopo i primi quattro mesi di campionato. La squadra di Andrea Mandorlini però non è lì ha caso, ma grazie a un gioco importante e alla striscia di 11 risultati utili collezionata da fine ottobre a oggi.
Abbiamo raggiunto, in ESCLUSIVA per SerieBnews.com, lo stesso Mandorlini che ha commentato con noi anche le calde ore del caso calcioscommesse.
Mister, partenza importante per il Verona…
“Siamo contenti per la prima parte di campionato. Ora non dobbiamo esaltarci e rimanere concentrati perchè a gennaio si riparte”.
Ora non potete più nascondervi e su di voi ci sono delle aspettative. Come vive la piazza questo momento?
“La piazza è storica e ha una grande tradizione a livello di calcio. Sa però da dove arriviamo e non ci mette pressioni. E’ importante il loro sostegno”.
Come imposterà la seconda parte di stagione? Vi siete posti degli obiettivi?
“No, andiamo avanti giorno dopo giorno. Così come abbiamo fatto fino a ora”.
Mister, crede che succederà qualcosa di importante nel mercato di gennaio?
“Sono sincero, penso sia ancora presto. Ora godiamoci queste vacanze, poi vedremo come comportarci anche in sede di mercato”.
Come vivete lo scandalo calcioscommesse?
“Sono rimasto un pò così quando me l’hanno raccontato. E’ un discorso più ampio che non riguarda solo il calcio ma proprio la vita. E’ un vizio negativo che rovina anche cose molto belle…”
Ma lei ha mai avvertito che ci fosse qualcosa di strano?
“Non ho mai avvertito nulla dal campo. Ora ci sono continue evoluzioni, che mi hanno lasciato davvero esterrefatto”.
Matteo Fantozzi
FONTE: SerieBNews.com
«L'Hellas è forte ma andiamo avanti coi piedi per terra»
TEMPO DI BILANCI. Nessuna illusione nonostante il secondo posto. Patron Martinelli applaude il tecnico e i giocatori «Si chiude un anno splendido, con tante soddisfazioni. Il mercato? Vedremo ma i nostri gioielli non si toccano»
22/12/2011
Sorrisi, strette di mano, abbracci. Un brindisi tutto gialloblù per ricordare i grandi successi del 2011, per fissare i primi obiettivi del prossimo anno. «Sicuramente sarà un Natale sereno per la nostra società, per la squadra per i nostri tifosi», ammette il presidente dell'Hellas Giovanni Martinelli nel tradizionale incontro con la stampa di fine anno. L'occasione buona per scambiare quattro chiacchiere con il patron gialloblù, per fare il punto tecnico e gestionale con il diesse Mauro Gibellini e con Giampietro Magnani, da qualche mese consulente personale del presidente.
LE VITTORIE. «È stato un anno bellissimo - ammette Martinelli - ripenso a come stava l'Hellas dodici mesi fa e mi sembra ancora tutto impossibile. Però devo anche dire che tutte le soddisfazioni sono arrivate meritate, non abbiamo mai portato via nulla. Abbiamo centrato la promozione dopo tante battaglie, adesso siamo saliti al secondo posto in classifica giocando un buon calcio in casa e anche in trasferta».
L'ANNO CHE VERRÀ. Trentotto punti in classifica dopo venti partite con la possibilità di giocare l'ultima gara del girone d'andata in casa, contro il Modena. L'Hellas può anche pensare in grande ma tutti predicano grande umiltà, soprattutto mister Mandorlini che, prima di tutto, vuole centrare la salvezza. Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente. «Guardate che anche noi abbiamo gli occhi per vedere - sorride Martinelli - la squadra sta facendo molto bene, l'Hellas è forte, lo diciamo adesso che abbiamo visto praticamente tutte le nostre avversarie, può giocare alla pari con tutti. Ma qui dobbiamo volare tutti bassi, anzi sottoterra».
IL SOGNO. «Siamo consapevoli delle nostre qualità ma c'è sempre un'incredibile umiltà - continua Martinelli -. Nessuna illusione, conosco questo gruppo, ho visto come si sono comportati nella striscia positiva di otto vittorie consecutive, l'ho capito anche a Varese quando hanno sofferto ma non hanno mai mollato un metro». Però c'è grande entusiasmo intorno all'Hellas, difficile nascondersi. «Sognare non è un reato. Lo sappiamo anche noi - sottolinea il presidente - per questo dobbiamo restare con i piedi per terra». «Siamo contenti di essere così in alto - ammette il ds Mauro Gibellini - ma questa squadra ha già dimostrato l'anno scorso di non sbagliare mai le partite che contano. Abbiamo la fortuna di avere tanti ragazzi per bene, che hanno costruito un gruppo forte, intaccabile. Una sorpresa? Stiamo facendo molto bene ma quando ho visto il primo allenamento, ancora in ritiro, ho capito che si poteva fare qualcosa di buono, c'era qualità, organizzazione di gioco, buona circolazione di palla, determinazione».
IL MERCATO. Fra qualche giorno si riapre il mercato, Un mese di trattative che potrebbero turbare l'Hellas che vola. «Non siamo degli sprovveduti - puntualizza il presidente - non possiamo toccare un giocattolo che funziona. Una cosa è certa, non cederemo i nostri gioielli. Il primo obiettivo? Non gli arrivi ma le "non partenze" dobbiamo tutelare il nostro gruppo». Chiare le indicazioni per chi gestirà il mercato dell'Hellas. «Per vincere i campionati serve quell'alchimia che non sempre si trova - aggiunge Gibellini - noi stiamo alla finestra, se arriva l'occasione buona anche in prospettiva non ce la faremo sfuggire ma dovremo anche gestire l'organico. La lista dei 19 giocatori Over è già completa, prima di acquistare dobbiamo far uscire qualcuno oppure trovare qualche giovane».
IL VIVAIO. A proposito di giovani. L'attenzione del club di via Torricelli si sta spostando verso il vivaio. «Nei giorni scorsi abbiamo incontrato i responsabili del settore giovanile - conclude Giampietro Magnani - abbiamo illustrato il nostro progetto, c'è un'idea di base che stiamo seguendo. Non possiamo pretendere dei risultati immediati, la strada è ancora lunga ma c'è grande sintonia con Ghisleni e Filippini, i responsabili del vivaio. I ragazzi sono il nostro futuro».
Luca Mantovani
Gli ex gialloblù conquistano il «Bearzot»
22/12/2011
In occasione della cerimonia della Panchina d'oro, che si svolgerà a Coverciano nel mese di gennaio, verrà consegnato il premio istituito dalla Figc per ricordare la figura di Enzo Bearzot, ex commissario tecnico dell'Italia campione del Mondo, di cui ricorre oggi il primo anniversario della scomparsa. Lo ha reso noto la Figc. La Commissione, formata da tre amici storici di Bearzot, l'ex portiere campione del mondo Dino Zoff, i giornalisti Alberto Cerruti e Gigi Garanzini, ha deciso di assegnare il premio di venticinquemila euro alla Onlus ex calciatori del Verona, presieduta da Franco Nanni «per l'opera di assistenza e di tutela ad ex calciatori gialloblu in difficoltà». «Un genere di iniziativa - scrivono nella motivazione Zoff, Cerruti e Garanzini - in perfetta sintonia con la sensibilità umana e sociale dell'indimenticabile "vecio", Commissario Tecnico della Nazionale italiana Campione del Mondo nel 1982 in Spagna».
CAGLIONI SQUALIFICATO. La Commissione disciplinare, presieduta in data odierna da Claudio Franchini, ha inflitto due giornate di squalifica e l'ammenda di duemila euro nei confronti del giocatore della Salernitana Nicholas Caglioni, deferito dopo la finale dei play off di Prima Divisione tra Salernitana e Verona per aver indossato una maglietta con la scritta «Odio Verona», alla società Salernitana irrogata l'ammenda di ventimila euro. Caglioni che ora gioca a Modena non dovrebbe giocare contro l'Hellas il prossimo 6 gennaio.
Frena il Torino, cresce il Verona la vetta è più vicina
IL SOGNO CONTINUA. L'ultima sconfitta il 15 ottobre con il Vicenza. Due mesi fa c'era un abisso fra i granata e i gialloblù ma le otto vittorie consecutive di Rafael e compagni hanno portato l'Hellas a soli tre punti dalla capolista
21/12/2011
Due mesi fa c'era un abisso. Altro che serie A, filotti e sogni di gloria. Il Torino era già promosso, il Verona si contorceva fra mille dubbi. Soprattutto dopo quel sabato di metà ottobre, la sconfitta di Vicenza, due palloni stupidi alle spalle di Rafael, il ritorno a casa a testa in giù e tante riflessioni. La Torino granata, intanto, esultava come ai bei tempi. Un carro armato guidato da un generale maestro di grandi imprese. Decima giornata, segnatevi il momento. Il Verona aveva 12 punti. Il Torino, già a 26, vinceva per manifesta superiorità anche quando soffriva. Un golletto lo trovava sempre, quando i minuti passavano veloci e chi stava arroccato nell'altra metà campo cominciava a credere di averla fatta franca. Sarà un caso, ma poco dopo sarebbe capitato lo stesso ai vari Brescia, Bari, Crotone e Albinoleffe. Colpite e affondate, quando nessuno ci sperava più. Cuore Hellas, non solo spirito Toro. La determinazione di una squadra che non molla mai la preda fino all'ultimo respiro.
FOLLE INSEGUIMENTO. Mai il Verona è stato davanti al Torino, il parametro più alto per misurare la propria forza visto il flop della Sampdoria e le esitazioni di molte altre. Meglio così. Sempre ad inseguire, ma mai come stavolta l'Hellas è così vicino ai granata, la vetta adesso è lì, a vista. Tre punti, niente. Di sicuro il campo ha detto altro all'inizio. Alla quarta giornata i punti di distacco erano già quattro fino ad arrivare ai 14 del post derby, mentre il Toro archiviava la vittoria con la Juve Stabia l'Hellas doveva alzare bandiera bianca davanti ai cugini del Vicenza. All'ottava il divario era già diventato di otto lunghezze, dopo il pari del Bentegodi con la Samp e una delle nove vittorie su 12 col minimo scarto arpionate del Torino, stavolta contro il Grosseto. Lo scontro diretto fece il resto. Il Verona salutò la capolista, lasciò via libera ad un avversario fortissimo che quel pomeriggio del 9 ottobre però, per colpa anche dell'Hellas, sembrò il Barcellona e Sgrigna una specie di Messi dei poveri. La verità, invece, era un'altra.
LASCIA E RADDOPPIA. Ventisei punti nelle prime dieci partite fu una mazzata terrificante per tutti. Chi avrebbe mai detto che da lì in avanti il Toro avrebbe iniziato a sgonfiarsi? Neanche il più accanito juventino. Giampiero Ventura per di più è allenatore navigato, ha alle spalle una doppia promozione con il Lecce, la serie A portata a Cagliari su un piatto d'argento o la salvezza con il Bari dei miracoli. Così si diceva. Qualcosa però iniziava a scricchiolare, il castello non era più così solido. E Ventura, notoriamente maestro nelle partenze sprint, strada facendo ha sempre pagato dazio. Vedi quel che è accaduto a Bari un paio d'anni fa, con una squadra all'andata da Champions e al ritorno da serie B. Il Torino le prende addirittura a Gubbio, la vera sorpresa dell'anno. In parallelo l'Hellas si ferma con la Nocerina. All'undicesima Ventura ha il doppio (26 a 13) dei punti di Mandorlini, il solco resta identico anche dopo le successive due. Il Verona inizia il suo ciclo d'oro con Cittadella e Brescia, il Toro batte l'Empoli e passa a Reggio Calabria. Trentadue a 19, niente da dire. Poi accade l'inimmaginabile.
COME UN TRENO. Il Torino rimane impigliato nelle paludi vere del campionato, lungo trappole disseminate qua e là in cui spesso si caccia senza motivo. In sette partite Ventura raccoglie la miseria di nove punti, mentre il Verona scala posizioni con la ferocia di un leone. Percorso netto fra Bari, Crotone, Empoli, Reggina, Livorno e Albinoleffe. E la regina? Traballa, pareggia con Sassuolo, Bari e Crotone, perde a Padova e a Modena, vince solo con Livorno e Pescara. Troppo tardi, l'Hellas è già a ruota. Il fiato sul collo, lo sguardo fiero, una squadra che viaggia col pilota automatico, gente che dà la caccia ad ogni pallone come se fosse l'ultimo. Una libidine, come direbbe Ventura.
Alessandro De Pietro
Mandorlini sorride e lancia una sfida anche a Prandelli
TEMPO DI PRIMATI. Il Verona strappa un punto d'oro anche a Varese. «Questa volta abbiamo eguagliato il record di Cesare la prossima volta cercheremo di fare molto meglio. Scherzi a parte, questo è un pareggio importante»
20/12/2011
Va bene così. Anche un punto può far classifica. E anche morale. Con il pareggio di Varese l'Hellas chiude un 2011 meraviglioso. In estate la promozione dalla C alla B, in inverno la conferma del secondo posto in classifica nel campionato cadetto. Il sogno continua ma per inseguire un obiettivo importante anche il punto di Varese deve essere visto in ottica positiva.
LA «STRISCIA». Sì, è vero, all'Ossola si è interrotta la serie di vittorie consecutive dell'Hellas ma anche i record sono fatti per essere battuti. Con otto vittorie il Verona di Mandorlini aveva eguagliato la squadra di Prandelli che aveva conquistato al A nel '99 e la «corazzata» Juve che aveva stravinto nel 2007, aveva la grande occasione di centrare il record dei record ma non ce l'ha fatta. Non si può dimenticare, però, che i gialloblù sono imbattuti da dieci giornate, non cadono dal derby con il Vicenza, era il 15 ottobre, più di due mesi fa. Poi il pareggio in casa con la Nocerina, gli otto successi consecutivi, il punto di Varese. Una continuità di rendimento che ha portato il Verona sempre più in alto.
DATE A CESARE... Un pareggio che non ha certo turbato Mandorlini. Sorrideva l'allenatore dell'Hellas alla fine della gara, convinto dalla prestazione della sua squadra che ha strappato un punto soffrendo, come piace a lui. «Siamo stati bravi perchè non abbiamo mai mollato un metro - spiega - loro sono stati bravi, hanno una bella squadra, l'hanno messa sul fisico, sulla rapidità, sull'aggressività. Abbiamo stretto i denti e siamo ripartiti, abbiamo avuto un paio di occasioni, potevamo anche far male. Il record? Pazienza, così non ci pensiamo più. Ho superato quello personale che avevo fatto con il Vicenza ma quella volta non siamo andati in A, abbiamo eguagliato quello che il Verona aveva fatto con Prandelli, un grande allenatore, non per niente adesso guida la nostra Nazionale. Comunque manca ancora tanto tempo alla fine del campionato, vorrà dire che la prossima faremo ancora meglio di Cesare. Sarebbe una soddisfazione in più visto che il ct è sempre molto legato a Verona e anche i nostri tifosi vogliono bene a Prandelli».
CHE GRUPPO. D'altronde anche a Varese l'Hellas ha dato lezione di grande unità, un gruppo compatto che non si sgretola nei momenti difficili. Mandorlini doveva fare i conti con tre squalificati «importanti» come Abbate, Maietta e Gomez, i «soliti» infortunati, Hallfredsson e Tachtsidis con qualche acciaccio di troppo. Ancora una volta, però, i giocatori che sono andati in campo non hanno fatto sentire la mancanza dei compagni di squadra, hanno dato il massimo dal primo all'ultimo minuto, anche nei momenti più difficili della partita. «Una prestazione importante - ammette Mandorlini - i ragazzi sono stati bravi, ho visto in campo una squadra matura, consapevole dei propri mezzi. Non è facile affrontare questo Varese, sono in condizione, volevano il risultato. Abbiamo superato un esame di maturità».
ALLA GIORNATA. Mandorlini continua a nascondere la squadra, pensa alla salvezza anche se ormai i numeri lanciano messaggi importanti. Trentotto punti dopo venti giornate, la possibilità di giocare in casa l'ultima dell'andata, al Bentegodi contro il Modena. Si potrebbe arrivare al giro di boa con tanti punti in cascina. Chi l'avrebbe mai immaginato all'inizio del campionato? «Il 2011 è stato un anno bellissimo - conclude Mandorlini - e tutto quello che abbiamo raccolto ce lo siamo meritato. I ragazzi hanno sempre lavorato con grande intensità, anche quando non arrivavano i risultati. Sono diventati ancora più squadra nelle difficoltà, hanno combattuto mille battaglie. Probabilmente nessuno si aspettava di vedere un Verona così in alto ma il nostro secondo posto è meritato, nessuno ha regalato nulla». Adesso mancano cinque mesi alla fine del campionato, difficile continuare a nascondersi. «Viviamo alla giornata - taglia corto il tecnico dell'Hellas - continueremo a preparare partita dopo partita, senza fare progetti a lungo termine, per non creare troppe illusioni. Come sarà il 2012? Non so come sarà e non voglio nemmeno dirlo. Spero comunque di regalare ancora tante soddisfazioni all'Hellas e ai tifosi gialloblù che non hanno mai smesso di amare questa squadra».
Luca Mantovani
In manette anche due ex dell'Hellas
NOMI NOTI. Uno ha giocato nel Verona nel 2007 con sette presenze, l'altro ha vestito la casacca gialloblù dal 2004 al 2006 scendendo in campo 48 volte. Tra gli arrestati Sartor e Gervasoni per associazione a delinquere. La moglie del "centrale": «Non c'è nessuna prova tangibile e concreta»
20/12/2011
Partite truccate, ieri una nuova alba tragica. Coinvolti anche due ex giocatori dell'Hellas: Carlo Gervasoni e Gigi Sartor. Al sorgere del sole sono scattate le manette per diciassette persone.
Su tutti spicca naturalmente il nome di Cristiano Doni, già squalificato per 3 anni e 6 mesi dalla Giustizia sportiva. Gli uomini delle squadre mobili di Cremona, Brescia e Bologna e del Servizio centrale operativo della Polizia, dopo l'ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Cremona, hanno infatti portato in carcere anche Sartor e Gervasoni.
Insieme alle altre persone coinvolte nell'ambito dell'inchiesta «Last bet» i due dovranno rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva.
LA RABBIA DELLA MOGLIE. Ieri è stata giornata davvero campale, nella quale ha trovato spazio anche una dichiarazione da parte della moglie di Gervasoni, Raffaella Bosetti: «Mio marito è stato condannato nei primi due appelli, ma il terzo del Coni non c'è stato.
Noi lo attendevamo da settembre, con molta fiducia nella giustizia sportiva e nel Comitato Coni. Non c'è nessuna prova tangibile e concreta della sua partecipazione in queste combine, solo nomi fatti da terzi. All'alba siamo rimasti basiti, perché è un provvedimento serio che riguarda un altro tipo di giustizia. Io non so altro perché non mi è consentito né avere accesso agli atti né sapere, se non poi indirettamente, quali sono le accuse mosse verso mio marito. Sto aspettando per capire». Gervasoni era stato squalificato dalla giustizia sportiva per il presunto accordo con Doni in occasione della partita dell'anno scorso Atalanta Piacenza, terminata 3 0 a favore dei bergamaschi.
Secondo gli investigatori, invece, Gigi Sartor, detto «il contabile», sarebbe l'intermediario tra Beppe Signori, arrestato a giugno, e un gruppo con sede a Singapore, che a sua volta si avvaleva come braccio operativo del "gruppo degli zingari".
GLI «ZINGARI. Questa, secondo l'ordinanza del gip Guido Salvini, era il modus operandi dell'organizzazione illecita dedita a truccare le partite del campionato di calcio di Serie B? Secondo quanto scritto, gli uomini di Singapore si occupavano delle scommesse sui mercati asiatici, mentre gli zingari, un gruppo di slavi così definiti impropriamente dagli italiani coinvolti nella indagine, individuavano le partite su cui «investire» illecitamente.
Nato a Treviso nel '75 Sartor vanta sicuramente un passato nobile da calciatore. Prima di arrivare per una breve parentesi all'Hellas, il difensore aveva vestito maglie di blasone come quelle di Inter, Roma e Juve (agli esordi). Tre anni al Vicenza, quattro stagioni importanti al Parma. Sartor arriva al Verona nel gennaio 2007 dove fa in tempo a raccogliere appena sette gettoni di presenza. Poi l'ultimo atto della sua carriera si consuma alla Ternana, dove chiude definitivamente con il calcio nel 2009.
Gervasoni, invece, ha fatto in tempo a giocare per due stagioni all'Hellas. Il difensore originario di Legnano, ha vestito la casacca gialloblù dal 2004 al 2006. Per lui 48 presenze e 5 reti prima di dire addio. Lasciata Verona, Gervasoni ha vestito le maglie di Bari, Albinoleffe, Mantova e in ultima battuta il Piacenza. Club per il quale era tesserato quando è partita l'inchiesta Last Bet.
Tracce di Verona anche nel passato di Cristiano Doni. Da ragazzino ha tirato i primi calci al pallone nelle giovanili del Crazy Colombo. Poi la sua avventura calcistica lo ha portato lontano dalla nostra città. Anzi, i suoi trascorsi a Brescia e soprattutto all'Atalanta lo hanno reso personaggio inviso al popolo gialloblù, con il quale non sono mancati battibecchi di campo nelle occasioni in cui Doni ha trovato sulla sua strada il Verona. S.A.
Gervasoni, l'esordio in serie B con Ficcadenti
20/12/2011
In difesa per una vita, barcamenandosi tra la vecchia serie C e i cadetti, poi il lampo, ma decisamente negativo, con lo scandalo del calcioscommesse che ha infamato il nome e chiuso con ogni probabilità la carriera.
Carlo Gervasoni, trent'anni il prossimo 4 gennaio, la ribalta delle cronache nazionali l'aveva conosciuta finora per quell' Atalanta-Piacenza del 19 marzo scorso finita 3-0 e anche sotto i riflettori della Procura di Cremona prima e della Figc poi: con un'accusa pesante, «combine». E lo scorso 9 agosto la disciplinare lo ha condannato a5 anni più la radiazione, squalifica confermata anche in appello dalla corte di giustizia.
Gervasoni, nato a Legnano, cresciuto nel Como esordisce in serie C1 a 17 anni nel campionato 1999-2000. Nella stagione 2001-2002 si trasferisce al Sudtirol Alto Adige (C2) dove gioca per tre stagioni. Viene poi ceduto al Verona con il quale esordisce in B nel 2004-2005. Poi il passaggio al Bari (2006-07) e a fine stagione torna ancora Verona. La carriera prosegue all'Albinoleffe e nel 2009 il difensore passa al Mantova. Poi ancora Cremonese e infine Piacenza.
Sartor, ha giocato pochi mesi in gialloblù
20/12/2011
Un passato nobile, con le maglie griffate di Juve, Inter e Roma, poi l'ombra dello scandalo. Anche per Luigi Sartor è calcioscommesse. Arrestato ieri mattina, era stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva: l'ex giocatore veniva infatti indicato come l'intermediario tra Beppe Signori, il 'vip' coinvolto nella bufera, e il mercato di Singapore, dove secondo l'accusa veniva effettuato il gioco.
In carriera Sartor, cresciuto nelle giovanili del Padova, era passato alla primavera della Juventus, con cui esordisce in serie A nel 1992 contro la Fiorentina. Finisce poi alla Reggiana, prima di passare nel 94 al Vicenza, in Serie B. Tra le maglie indossate vanta quella dell'Inter (97-98) edopo i nerazzurri lo sbarco a Parma, dove gioca 4 stagioni. Nel 2002-03 arriva alla Roma, con una parentesi al Genoa. Nella stagione 2005-2006 è inizialmente nella rosa della Roma, con cui scioglie il contratto per passare alla squadra ungherese del Sopron di Dario Bonetti, con Beppe Signori. Svincolato, viene poi ingaggiato dal Verona e chiude alla Ternana.
Doni, nel Crazy i primi calci al pallone
20/12/2011
Veronese d'adozione, primi calci a palla nel Crazy jeans, poi Bergamo, la nazionale, una vita in nerazzurro. E quindi lo scandalo del calcioscommesse, quello che lui definì ad amici «la macchina del fango». Ma ora Cristiano Doni è precipitato di nuovo nel vortice dell'inchiesta coordinata dalla procura di Cremona, con l'arresto.
Tre anni e mezzo di squalifica era stata, finora, la pena inflitta dalla giustizia sportiva. Per Cristiano Doni, 38 anni, l'equivalente di un addio al calcio. Era stata questa infatti la sanzione che lo scorso 9 agosto la Commissione disciplinare della Federcalcio aveva inflitto al giocatore romano (pena confermata dalla Corte di giustizia Federale), A carico di Doni era stata accertata la responsabilità nella realizzazione dell'illecito sportivo aggravato su Atalanta-Piacenza del 19 marzo.
Doni è il miglior marcatore di sempre nella storia dell'Atalanta - 103 gol tra A e B . Ha vestito anche la maglia della Nazionale disputando i Mondiali di Corea del Sud e Giappone nel 2002.
Nella sua carriera ha militato, con Sampdoria, Brescia, Bologna e un anno nel Maiorca, in Spagna.
Tommasi, rabbia e amarezza
L'INTERVENTO. Il presidente dell'Aic accusa: troppo facile gestire le scommesse illecitamente
20/12/2011
«Anche noi siamo molto colpiti ma ricordo che la procura di Cremona da mesi sta lavorando e prosegue un lavoro ad una velocità diversa dalla giustizia sportiva. Era anche prevedibile che ci fossero sviluppi, così come è stata forte la notizia di giugno quando ci sono stati gli arresti. Prevedibile che ci fossero altri casi nel proseguo dell'indagine». Così Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori, in collegamento con Sky Sport 24, sulla nuova indagine che riguarda il calcioscommesse. «Dalle prime uscite si capisce che chi è coinvolto sia comunque indagato a suo tempo e indicato come partecipe di questi fatti illeciti. È il proseguio di un'indagine che speriamo si concluda presto e che faccia chiarezza. Credo che prima si fa chiarezza meglio è per loro e per chi eventualmente deve fare commenti su vicende che non fanno bene al calcio ed a loro stessi. Conseguenze? Gli sviluppi è difficile conoscerli, non abbiamo le documentazioni della procura spiega Tommasi - si è intervenuti perchè i comportamenti illeciti potevano proseguire nonostante i fatti di giugno. Credo che ci sia anche da aspettarsi fatti che vanno oltre le notizie che abbiamo. Come abbiamo visto in altre occasioni l'aspetto sportivo ha tempi che purtroppo deve rispettare e a volte non coincidono con i tempi delle indagini. Purtroppo è troppo facile gestire le scommesse illecitamente».
«Incontro con i capitani? Ho girato le squadre, abbiamo contattato tutte le squadre, ovunque è stato ribadito come l'aspetto scommesse è delicato - spiega Tommasi - più si fa chiarezza più si individuano le responsabilità e più è semplice premiare chi in questo sistema non vuole starci. Le sentenze sportive non sono state a livello di un gruppo di sfigati ma sentenze dure che hanno fatto scalpore. È una cosa serie che non bisogna prendere con leggerezza».
FONTE: LArena.it
22/12/2011 - 15:43
Contro il Pescara il positicipo della 22a giornata
I gialloblù affronteranno la formazione di Zeman allo stadio Adriatico lunedì 16 gennaio alle 20:45
22/12/2011 - 11:08
Progetto Scuola, nuova tappa a Dossobuono
Nella mattinata di giovedì divertente dibattito e canti natalizi farciti da simpatici cori da stadio con gli studenti dell'Istituto Comprensivo
Mercoledì mattina scambio di auguri con la stampa
21/12/2011 - 16:46
Martinelli, Gibellini ed il collaboratore del patron scaligero Magnani hanno evidenziato l'importanza dell'attività svolta da chi si occupa di comunicazione
VERONA - Mercoledì mattina, presso la sede sociale di Via Torricelli, si è tenuto lo scambio degli auguri natalizi con i giornalisti e gli operatori dell'informazione veronese.
Nell'occasione il presidente Martinelli, il direttore sportivo Gibellini ed il collaboratore del patron scaligero Magnani hanno evidenziato l'importanza dell'attività svolta da chi si occupa di comunicazione, ringraziando i presenti per la passione e la dedizione con cui vengono seguite da vicino le vicende della squadra gialloblù.
In chiusura, prima del brindisi, alcune battute dedicate alla sessione invernale del calciomercato, alle prospettive future della formazione di Mandorlini ed allo sviluppo del settore giovanile dell'Hellas Verona.
Ufficio Stampa
20/12/2011 - 11:17
Buon compleanno a Jorginho
Al centrocampista gialloblù, che compie oggi 20 anni, gli auguri di tutto l'Hellas Verona e di tutti i tifosi scaligeri
19/12/2011 - 13:33
Martedì 27 dicembre la ripresa degli allenamenti
Archiviato il match di Varese, la squadra gialloblù usufruisce di alcuni giorni di riposo in occasione delle festività natalizie
Grande successo per la festa del vivaio gialloblù
19/12/2011 - 10:16
Sabato pomeriggio al Palazzetto dello Sport l'evento di chiusura del 2011 del settore giovanile, a cui hanno partecipato anche alcuni atleti della prima squadra
VERONA - Sabato pomeriggio al Palazzetto dello Sport si è tenuto l'appuntamento di chiusura del 2011 per il vivaio scaligero, una grande festa dedicata ai più giovani che ha fornito l'occasione per scambiarsi gli auguri di Natale.
Entusiasmante cornice di pubblico anche grazie alla partecipazione di alcune società affiliate, per l'evento condotto dal giornalista Alessandro De Pietro col supporto del comico Beppe Bifido, nell'abituale ruolo di intrattenitore. A partecipare alcuni ex gialloblù tra i quali Osvaldo Bagnoli, Nico Penzo e Pierino Fanna, oltre ad atleti della prima squadra come Abbate, Berrettoni, Esposito e Maietta ed al presidente Martinelli. Proprio al patron del club di Via Torricelli è stato consegnato da Aldo Amighini il prestigioso orologio Hellas Story - Gianfranco Zigoni.
Grande emozione nel momento della presentazione delle rappresentative del settore giovanile, che ha preceduto la lotteria caratterizzata dalla consegna del ricavato all'A.S.D. Ex calciatori Hellas Verona.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
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SERIE A: Goleade di INTER, ATALANTA e NAPOLI...
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VITA DA EX:MALESANI esonerato da PREZIOSI. Luca VIVIANI 20enne centrocampista gialloblù in prestito al LECCO verrà ceduto alla PRO PATRIA... MOLINARI nuovo DG del PIACENZA (lavorò come dirigente anche all'HELLAS). Carcere per 17 nell'inchiesta 'Last Bet', tra loro anche GERVASONI e SARTOR! DONI tenta invano la fuga... TOMMASI, attuale Presidente AIC, sul calcioscommesse: 'Premiare chi si oppone...'
COPPA INTERCONTINENTALE AL BARÇA! Nessuno scampo per il SANTOS del talentuoso NEYMAR contro i blaugrana finisce 0 a 4... 5 mesi per il recupero di VILLA dopo la frattura alla tibia patita in semifinale
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ANCELOTTI nuovo allenatore del PARIS SAINT GERMAIN di LEONARDO e BECKHAM in Ligue 1 francese...
GENOA: VIA MALESANI, ARRIVA MARINO. PREZIOSI: GIOCHIAMO A CALCIO, NON A TENNIS
Giovedì 22 Dicembre 2011 - 19:41
GENOVA - Si è chiusa dopo 16 giornate e due turni di Coppa Italia l'avventura alla guida del Genoa di Alberto Malesani. Fatale al tecnico veneto, già in discussione nelle ultime settimane, la pesante sconfitta subita a Napoli. Al suo posto il presidente Enrico Preziosi ha scelto Pasquale Marino, ex Catania, Udinese e Parma, che ha firmato oggi un contratto sino al 30 giugno 2013. È la seconda volta che Marino prende il posto di Malesani: gli capitò già nella stagione 2007/2008, quando lo sostituì sulla panchina dell'Udinese. Dopo una riunione a porte chiuse con i suoi collaboratori, Preziosi ha fatto diffondere nel tardo pomeriggio una nota della la società nella quale comunica che «il Genoa ringrazia l'allenatore Alberto Malesani, sollevato dall'incarico, il vice Ezio Sella e i preparatori Paolo Aiello e Antonio Raione, per l'opera prestata in questi mesi e per i rapporti umani instaurati nel club durante la permanenza a Genova». A far propendere Preziosi per la decisione dell'esonero la prova del Genoa al San Paolo. «Ho visto qualcosa di inguardabile, mi sono fermato sul 3-0, oltre al quale non sono voluto andare. Non sono arrabbiato, c'è molta amarezza quando succedono queste cose. Ma vedere che una squadra venire umiliata sul campo e, sul 6-1, i giocatori avversari ballare, mi dà molto fastidio - ha detto a Sky Sport 24 -. Credo che se ieri il Napoli avesse vinto 8-0 o 9-1 non ci sarebbe stato niente da obiettare. Qui giochiamo a calcio, non a tennis e quindi secondo me sottoporre la mia squadra ad una figura così infelice è quello che mi ha fatto scattare la decisione. Ho sofferto troppo. Non potevo fare altrimenti».
Se l'esonero di Malesani covava da tempo, l'ingaggio di Marino è stata una scelta improvvisa. Lo ha riferito lo stesso allenatore: «Sono stato contattato solo questa mattina e ho accettato subito, convinto dalla convinzione del presidente. Questo è il più bel regalo di Natale che potessi ricevere». Finisce così tra il Genoa e Malesani un amore mai sbocciato. Quello del tecnico genoano è stato un cammino discontinuo, con vittorie spesso casuali trovate senza merito che hanno consentito alla squadra di stare a metà classifica con 21 punti (6 vittorie, 3 sconfitte, 7 pareggi). Malesani in più occasioni si era sentito messo in discussione, arrivando a sfogarsi alla vigilia della sfida con il Milan rimandando al mittente le critiche ricevute da chi lo accusava di essere «mollo». «Mollo a chi? Mollo sarà lei» disse alla stampa. Marino, che ha firmato un contratto di un anno e mezzo, potrebbe ritrovare al Genoa anche il brasiliano Amauri, uno degli obiettivi del mercato di gennaio del Grifone. Proprio l'attaccante della Juventus aveva contribuito con 7 reti in 11 gare alla salvezza del Parma nello scorso campionato. «Amauri con me ha fatto bene e c'era un bel rapporto, vedremo». Soddisfatti i tifosi genoani: «Era ora» hanno commentato.
ANCELOTTI NUOVO ALLENATORE DEL PSG
Giovedì 22 Dicembre 2011 - 20:01
ROMA - Carlo Ancelotti dice sì al Paris Saint Germain. L'ex allenatore di Milan e Parma torna a sedersi sulla in panchina dopo il divorzio con il Chelsea, cedendo così alle avances di Leonardo. La 'bomba' è stata lanciata da L'Equipe. Nonostante il primato nella Ligue 1, Kombouarè è stato esonerato in favore di due nomi: Ancelotti e Rijkaard. Il primo ad avere accettato, come noto, è proprio l'italiano, secondo colpo di Leonardo in pochi giorni insieme all'arrivo di Beckham.
CHELSEA, TERRY A PROCESSO PER RAZZISMO DOPO GLI INSULTI A FERDINAND
Mercoledì 21 Dicembre 2011 - 16:31
LONDRA - Il capitano del Chelsea e della nazionale inglese, John Terry, verrà processato per razzismo, dopo l'accusa di aver rivolto insulti razzisti ad Anton Ferdinand, il difensore del Queens Park Rangers, durante l'incontro dello scorso 23 ottobre. Terry, che nega le accuse, andrà di fronte ai magistrati il 1 ° febbraio, come reso noto dal Crown Prosecution Service. Alison Saunders, Chief Crown Prosecutor di Londra ha detto: «Ho consigliato oggi al Servizio di Polizia Metropolitana di perseguire John Terry per un reato di accuse razziali, presumibilmente avvenute durante la partita di calcio di Premier League tra Queens Park Rangers e Chelsea il 23 ottobre 2011. Ora è chiamato a rispondere di un reato penale e avrà il diritto ad un processo equo».
NBA "MADE IN ITALY": ETTORE MESSINA DEBUTTA NELLO STAFF DEI LAKERS
Giovedì 22 Dicembre 2011 - 11:55
ROMA - Un tris in campo e un debutto in panchina. La Nba 2011-2012 è tricolore non solo sul parquet. Andrea Bargnani, Danilo Gallinari e Marco Belinelli tengono alta la bandiera italiana nella regular season che comincia il 25 dicembre. Con loro, da quest'anno c'è un altro ambasciatore: Ettore Messina, allenatore campione di tutto in Europa, debutta nello staff tecnico dei Los Angeles Lakers guidati dal coach Mike Brown. E proprio Messina pare destinato a togliersi le migliori soddisfazioni nella pattuglia azzurra. I Lakers hanno perso Lamar Odom e non sono riusciti ad ingaggiare Chris Paul. Chi può esibire Kobe Bryant come gioiello, però, deve per forza pensare all'anello di campione. Molto diversi, invece, gli obiettivi degli italiani che indosseranno maglietta e pantaloncini per 66 volte fino al 26 aprile. Andrea Bargnani, a 26 anni, già un veterano a Toronto. Il 'magò si appresta a cominciare la sesta stagione con i Raptors. Con l'arrivo del nuovo coach Dwane Casey, guru della difesa, Bargnani può puntare ad un'annata più convincente rispetto all'ultima.
Il lungo romano, che pure viene da una stagione da 21,4 punti e 5,2 rimbalzi a partita, nel nuovo scacchiere canadese verrà impiegato soprattutto come ala forte. Potrà dare il solito contributo in attacco e non dovrà essere l'ultimo baluardo in difesa, dove sarà chiamato a fare un passo avanti rispetto al rendimento 'soft' spesso stigmatizzato dalla critica canadese. I playoff, per un team che lo scorso anno ha perso 60 partite, sarebbero un exploit. L'obiettivo è più realistico per Gallinari e i suoi Denver Nuggets. L'ala lodigiana, dopo i 2 mesi di rodaggio con l'Olimpia Milano, si prepara ad affrontare la prima stagione intera in Colorado dopo l'assaggio del 2011 con 14,7 punti di media. Il coach George Karl è pronto a sfruttare le qualità del 'Gallò, che offre ampie garanzie in difesa e che può diventare un'arma utilissima in attacco, soprattutto se potrà aggiungere aggressività all'e note qualità di tiratore. Il perimetro è anche il territorio di caccia di Belinelli.
La guardia bolognese ha accettato il contratto annuale proposto dai New Orleans Hornets. Conosce l'ambiente e gode della stima dello staff tecnico: ci sono i presupposti per produrre più dei 13,1 punti dello scorso anno anche se in regia non c'è più Chris Paul, passato ai Los Angeles Clippers. Il calendario d'emergenza, che comprime la stagione regolare in 4 mesi dopo il tempo perso per il lockout, ovviamente condiziona anche la programmazione dei derby italiani. Le sfide tricolori, con 16 partite in meno rispetto alle canoniche 82 per ciascuna squadra, diminuiscono. New Orleans e Denver, all'interno della Western Conference, avranno diverse occasioni per confrontarsi (6 gennaio, 9 gennaio, 9 marzo, 4 aprile). Il 27 gennaio i riflettori saranno puntati sul match tra Denver e Toronto. Il 29 febbraio duello tra Hornets e Raptors. Tra una partita e l'altra, Gallinari e Messina potranno stappare una bottiglia di spumante e scambiarsi gli auguri. Nel frullatore Nba, Nuggets e Lakers si affrontano il 31 dicembre a Los Angeles e il 1° gennaio si ritrovano a Denver.
BARGNANI RIPARTE CON I RAPTORS: "SONO PRONTO, STAGIONE PAZZESCA"
Giovedì 22 Dicembre 2011 - 11:53
TORONTO - «Sarà una stagione pazzesca. Io sono pronto». L'Nba si accende sotto l'albero di Natale e promette un campionato tutto d'un fiato. Andrea Bargnani sta per affrontare la sesta annata tra i pro e, in attesa della prima palla a due, può già scegliere l'aggettivo per il 2011-2012: «Incredibile», dice il 'magò dei Toronto Raptors pensando al calendario che, dopo lo stop forzato per il lockout, obbligherà le squadre a giocare 66 partite in 4 mesi. Archiviati i 20 punti realizzati nel secondo e ultimo test di preseason perso per 81-73 sul campo di Boston, ci sarà a malapena il tempo per scartare i regali di Natale: Bargnani parte subito in trasferta sul campo dei Cleveland Cavaliers nel giorno di Santo Stefano. «Il programma è impressionante -dice il lungo romano all'Adnkronos-. Non c'è una giornata libera, non c'è tempo per riposare. Saranno 4 mesi tra parquet e viaggi, sarà una novità per tutti. Diciamo che il rodaggio è già a buon punto: nelle ultime settimane ho passato 10 ore al giorno in palestra. Dopo gli allenamenti, a casa per cenare e poi a dormire». Bargnani, che ad ottobre ha compiuto 26 anni, ha alle spalle 5 campionati Nba ed è uno dei 'senatorì di una squadra giovane.
I Raptors stanno varando un nuovo progetto: in panchina è arrivato Dwane Casey, che ha indicato subito la nuova rotta. «Stiamo dedicando grande attenzione alla difesa -dice l'azzurro-. Lo scorso anno il rendimento nella nostra metà campo non è stato all'altezza, adesso stiamo lavorando per migliorare questo aspetto del gioco. Nel primo test, contro Boston, non abbiamo fatto vedere granchè in attacco. Non abbiamo mostrato fluidità, ma è normale in questo periodo». Casey ha detto e ripetuto che il 'magò, destinato ad essere utilizzato soprattutto da ala forte e non da centro, è una pietra angolare del progetto-Raptors. Dall'esterno, si ha l'impressione che Bargnani potrebbe trovare quest'anno una collocazione ideale in uno scacchiere equilibrato in attacco e in difesa. «Ogni anno si parte con la sensazione che sia la stagione giusta per fare grandi cose -dice mantenendo i piedi per terra-. So bene che si deve provare sempre a migliorare, anche in una lega di livello assoluto come la Nba. Quando si parla di difesa e di crescita, il discorso riguarda tutti i giocatori. Quando si parla di 'extra effort', non si può pensare che sia responsabilità del singolo». L'organizzazione sarà ancora più importante in un campionato che metterà a durissima prova la tenuta fisica e mentale dei giocatori. «Ho giocato gli Europei con la Nazionale, in estate non ho staccato la spina.
Durante il lockout, poi, non sono rimasto fermo. A Roma mi sono allenato sono arrivato qui a Toronto, a novembre, in buone condizioni. Adesso stiamo mettendo benzina nel motore per affrontare un viaggio a dir poco particolare», dice. La carta d'identità potrebbe aiutare i Raptors? «Sicuramente le gambe fresche saranno determinanti, ma non si può fare a meno del talento: farà la differenza anche in una stagione speciale come questa». Le big, insomma, continuano ad essere in pole position nella corsa all'anello conquistatoa giugno dai Dallas Mavericks. «Si sono rinforzati con l'arrivo di Lamar Odom dai Lakers, è stata una grande operazione», dice soffermandosi sulla novità principale che caratterizza il roster dei campioni in carica. «I Lakers, anche se hanno perso un elemento importante, sono sempre candidati ad un ruolo di primo piano», aggiunge. A Los Angeles, quest'anno, si profilano derby spettacolari: «I Clippers hanno fatto un gran colpo con l'ingaggio di Chris Paul, sarà interessante seguirli». E ad Est? LeBron James riuscirà a trasformarsi in un vincente? «Miami vorrà rifarsi dopo la sconfitta in finale un anno fa, gli Heat hanno alle spalle un anno di esperienza che potrà tornare utile. Credo invece che per Boston sia pesante l'assenza di Jeff Green (fuori per tutta la stagione per un problema cardiaco, ndr). Vedo bene Chicago: è una squadra giovane, non può che crescere ancora». Come i Raptors di Bargnani.
SCOMMESSE, SPUNTANO I NOMI DI GATTUSO E DELL'INTERISTA SNEIJDER
Mercoledì 21 Dicembre 2011 - 21:45
MILANO - Il giro è molto più grosso di quello scoperto finora. E chiama in causa giocatori, società ed arbitri: anche di serie A. Dalle carte dell'inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse emerge un nuovo tassello del puzzle che gli inquirenti stanno faticosamente tentando di comporre. Ed è l'ennesimo pezzo che chiama in causa la A.
A fornirlo è un rapporto della Mobile di Bologna di ottobre, in cui è riassunto il racconto di una «fonte confidenziale di assoluta affidabilità, particolarmente addentrata nel mondo delle scommesse sportive lecite e del gioco d'azzardo». Cosa dice la fonte? Questo: «il fenomeno delle partite truccate sarebbe ben più ampio di quello emerso dalle indagini condotte dalla procura di Cremona e vedrebbe coinvolti giocatori, società ed arbitri sia nella serie A che in quelle minori». Per 3/4 del campionato «possono esserci accordi tra giocatori per 'aggiustare' i risultati», ma questi «non offrono garanzie assolute».
Diverso è il discorso quando si avvicina la fine del campionato e i giochi sono ormai quasi fatti. A quel punto, rivela la fonte, «entrano invece in gioco le società, i cui dirigenti concordano gli esiti delle partite: l'esito dell'incontro è praticamente sempre quello concordato, fatto che induce a ritenere che le società riescano in qualche modo a pilotare il comportamento dei propri giocatori e della terna arbitrale». Il racconto dell'uomo è lungo e dettagliato: «nel mondo degli scommettitori - è scritto nel verbale - vi sono soggetti che hanno stretti rapporti con le società o con singoli giocatori, i quali riescono a sapere con congruo anticipo quando una partita risulta 'truccatà e dunque sono in grado di effettuare scommesse anche importanti in termini economici su tali aventi».
Tra le migliaia di pagine degli atti dell'inchiesta emergono poi i nomi di altri due giocatori importanti di serie A, oltre a quello di Cristiano Doni. C'è quello di Gennaro Gattuso, dopo che il pentito Wilson Perumal aveva parlato di un suo inesistente fratello. Stavolta a nominarlo è l'altro pentito, il tedesco Marjio Cvrtak. Dopo aver sentito Perumal gli investigatori gli chiedono se conosce «parenti di Gattuso» coinvolti nella manipolazione delle partite. E lui risponde. «Io non conosco nessun giocatore italiano che è coinvolto in partite manipolate. Io so soltanto che lo zio di Gattuso ha un ristorante nelle vicinanze del campo dell'Ac Milan a Milanello, dove ho mangiato più volte... L'allora autista del pullman dell'Ac Milano mi ha portato lì...Io lì non ho scommesso. Non ho sentito che lì si scommetteva. In questo ristorante sono stato l'ultima volta nel 2008 circa. Quando ci è stato l' incontro Milan-Bayern sono stato la prima volta in questo locale».
Dagli accertamenti svolti non risulterebbe un ristorante di proprietà dello zio di Ringhio nei pressi di Milanello, ma la circostanza che sia Perumal sia il tedesco parlano di qualcuno dell'entourage del centrocampista, non viene tralasciata. E c'è anche l'interista Sneijder nelle carte, anche se leggendo il tabellino della partita in questione è probabile che chi fa il suo nome si sbagli e scambi Sneijder con Stankovic. A citarlo sono Zoltan Kenesei - un ex giocatore ungherese arrestato dalle autorità di quel paese per aver combinato diverse partite in contatto con il singaporiano Eng Tan Seet - e tale Matyas Lazar, uomo che spesso è in Italia.
La telefonata è del 9 aprile 2011 alle 20.09, il giorno di Inter-Chievo, finita 2-0 per i nerazzurri e Lazar è nel nostro paese. Dice «Hanno mandato il messaggio che la cosa non si fa». «E perchè - risponde l'altro - potrebbero averlo saputo?». «Non lo sappiamo ancora, ci hanno mandato un messaggio durante la partita. Vedremo, adesso torniamo alla banca di Como, perchè abbiamo un incontro lì». Poi Kenesei chiede se sono stati «insieme alla partita» e Lazar risponde di no. «Ci siamo visti questa mattina. Ci siamo salutati e torneremo lì per sapere cosa sta succedendo».
I due poi parlano della partita. «A fine primo tempo: 1,9 da meno 0,5» dice Kenesei. E Lazar: «si vedeva che l'Inter era fottuta. I giocatori erano letargici e un pò stanchi. Sono stati vicini al goal per due volte nel primo tempo... Sneijder è stato sostituito da...era meglio». In realtà, all'inizio del secondo tempo è l'olandese che prende il posto di Stankovic. Una settimana dopo, tornato in Ungheria, con un altro interlocutore, Lazar sottolinea che «la questione italiana è difficile, dobbiamo andare lì dieci volte per realizzarne uno» e quattro giorni prima, ad un altro interlocutore: «lui pensava che la partita di Palermo fosse truccata».
SANTONI PARLA E INGUAIA TUTTI Nicola Santoni, ex preparatore atletico dei portieri del Ravenna ed ex, forse, amico di Cristiano Doni, nel suo primo interrogatorio dopo l'arresto, si comporta come un 'dissociatò al tempo del terrorismo: ammette le sue responsabilità e dice di non sapere nulla di quelle, ipotizzate dalla Procura di Cremona, del capitano dell'Atalanta Cristiano Doni e della società. Ammettendo le sue responsabilità, però, finisce per inguaiare anche gli altri, perchè i suoi contatti, almeno con con Doni, sono documentati nero su bianco negli atti dell' indagine. Riguardo la partita Atalanta-Piacenza del 19 marzo 2011, vinta dai nerazzurri 3 a 0, ammette di aver corrotto il difensore piacentino Carlo Gervasoni perchè la squadra emiliana perdesse, ma nulla dice di sapere di un eventuale coinvolgimento della compagine bergamasca e del suo capitano. Non dice, però, chi gli diede quei 40mila euro che il giorno stesso della partita consegnò a Gianfranco Parlato a Parma, dopo la buona riuscita della combine. Santoni parla anche del coinvolgimento nell' 'affairè di Antonio Benfenati, anch'egli arrestato: è colui che, secondo l'accusa, è a capo del gruppo del bagno di Cervia frequentato assiduamente da Doni che ne è socio. È Benfenati, peraltro, sempre in stretto contatto in questi mesi con Doni, a fare telefonate proprio a Parlato da una cabina telefonica di Osio Sotto (Bergamo) due ore prima della partita incriminata. Telefonate che, per gli investigatori, «assumono una notevole importanza circa l'andamento degli accordi illeciti propedeutici all'alterazione della gara Atalanta-Piacenza». Sulla questione del pagamento della parcella all'avvocato che lo difendeva nel procedimento sportivo, Santoni ha raccontato che effettivamente Doni si era offerto di pagarla, almeno in parte. Poi, però, a dargli la somma era stato Alessandro Ettori, imprenditore bresciano, legato a Doni anche da comuni interessi nel bagno 'I figli del solè. C'è una intercettazione ambientale che documenta un incontro tra Santoni ed Ettori a Manerba del Garda, nel Bresciano, che per gli investigatori documenta come Doni si fosse interessato perchè l'ex preparatore, che minacciava di parlare alla Giustizia sportiva, ricevesse una somma pattuita per le spese legali. «Adesso... adesso... domani... domani ti dà 25-30.000 euro che chiude in casa - spiegava Ettori - li va a prendere Cri stamattina e...li tiene da Cri...li tiene...li tiene in casa e poi me li darà a me o a qualcuno che poi te li porta...(inc) dell'avvocato...di non..di non...dell'avvocato di non rompere i coglioni e di fare arrivare in qualche modo...lui non si deve preoccupare, hai capito?». Santoni, infine, ammette: «Ho incontrato Doni fino a fine agosto». Questo nonostante le indagini, risapute, su di loro lo sconsigliassero vivamente. Nel vorticoso intreccio di rapporti esaminati nell'inchiesta fa capolino anche Ljubisa Dundjerski, serbo, ex giocatore dell'Atalanta. In un'informativa della Polizia emerge una serie di telefonate tra il serbo e Cristiano Doni (22 contatti) nel 2009 e con l'ex dirigente dell'Atalanta Carlo Osti, ora al Lecce. Potrebbero trattarsi, però, di rapporti conservati da quando Dundjersky giocava nella squadra orobica e non riguardare necessariamente la brutta storia delle partite truccate. La settimana prossima, nell'inchiesta è attesa una serie di interrogatori investigativi davanti al procuratore Roberto Di Martino: il 28 sarà il turno del calciatore Alessandro Zamperini, già interrogato dal gip. Dovrà chiarire, per esempio, perchè si trovasse il 19 maggio 2011 nello stesso hotel, a Lecce, in alloggiava la squadra locale in vista dell'incontro con la Lazio, perso 4 a 2 dai giallorossi il 22 dello stesso mese. In qui giorni nello stesso hotel era presente anche Hrystian Ilievsky, macedone. Quello che avrebbe fornito a Zamperini la somma con cui corrompere il giocatore del Gubbio Simone Farina. Farina rifiutò e si rivolse alla giustizia sportiva.
20 MATCH SOSPETTI «Elementi importanti» su almeno quattro partite della scorsa serie A (Napoli-Samp, Brescia-Bari, Brescia-Lecce e Lecce-Lazio) con «probabile coinvolgimento delle società che concordano con i giocatori le combine o fanno finta di non vedere». Ma il nuovo scandalo calcioscommesse sollevato dalla Procura di Cremona, e che ha portato in carcere Cristiano Doni, non finisce qui. Sarebbero almeno una ventina i match sospetti in A e chiamerebbero in causa molte società: Brescia, Lecce, Bari e Sampdoria, su tutte. Ma anche Genoa, Bologna, Cagliari, Lazio e Napoli.
Il sistema della cricca del pallone prevedeva stretti contatti tra la mafia asiatica e la camorra. Scommesse via Internet sui bookmaker di Singapore e incassi in Italia. L’Interpol e le autorità italiane stanno verificando le pesanti affermazioni di un pentito slavo, che ha riferito di sapere «che a Napoli ci sono dei cinesi asiatici che fanno scommesse. Quando si vinceva potevi andare a Napoli a ritirare i soldi». Partite truccate soprattutto nei conteggi dei gol finali. Non solo match di club, ma anche sfida tra nazionali: Argentina-Bolivia, Estonia-Bulgaria, Lituania-Bolivia e Bielorussia-Niger.
Ieri sono cominciati gli interrogatori degli arrestati di lunedì: sotto la lente Alessandro Zamperini e Filippo Carobbio. Quest’ultimo, quest’anno allo Spezia in Prima Divisione, ha parlato per circa 2 ore davanti al Gip. Ha ammesso il coinvolgimento nelle partite alterate e avrebbe anche parlato di altro. Zamperini invece si sarebbe limitato ad ammettere il coinvolgimento nella tentata combine di Gubbio-Cesena di Coppa Italia dello scorso 30 novembre.
Intanto Doni ha trascorso già due notti nel carcere di Cremona. «È tranquillo e sereno, quando l’ho visto stava leggendo un libro». Don Felice Bosio, cappellano del carcere di Cremona, lo ha incontrato in cella d’isolamento. Emerge inoltre che tra gli undici indagati per i quali non si è proceduto all’arresto ci sarebbero anche i giocatori Joelson, Conteh, Acerbis e Pellicori, tutti passati attraverso l’Albinoleffe, oggi in serie B. L’altra squadra di Bergamo: sarà un caso?
CODACONS: "RISARCIRE TIFOSI E SCOMMETTITORI" «Dopo l'ennesimo scandalo che ha colpito il mondo del calcio», l'ufficio legale del Codacons ha avviato lo studio di una class action «finalizzata a far ottenere a tifosi e scommettitori il risarcimento dei danni derivanti dalle partite truccate». «È evidente come l'alterazione dei risultati di una partita di calcio produca danni economici e morali ai cittadini, - spiega il presidente Codacons Carlo Rienzi - la class action che stiamo studiando sarà finalizzata a far ottenere a tifosi e scommettitori non solo il rimborso delle giocate, dei biglietti per lo stadio, degli abbonamenti alle pay-tv, dei costi delle trasferte ma anche il risarcimento dei danni morali subiti, per la buona fede tradita». Oggi stesso sul blog www.carlorienzi.it viene aperta un'apposita pagina dove chiunque si senta danneggiato dai fatti emersi dall'inchiesta sul calcio scommesse, può fornire una preadesione alle future azioni risarcitorie promosse dall'associazione. «L'azione - fa sapere il Codacons - sarà intentata nei confronti dei giocatori responsabili, ma anche delle squadre di calcio coinvolte e degli enti sportivi che avevano il compito di vigilare ed evitare il verificarsi di simili episodi».
DONI TELEFONA A DIRIGENTE ATALANTA Spuntano nuovi particolari dall'ordinanza di custodia cautelare che ha portato all'arresto di Cristiano Doni. Nelle intercettazioni figura una chiamata del giocatore (effettuata con la scheda rumena) a un'utenza mobile intestata alla società Mdf Italia spa di Milano, di cui Š presidente il consigliere d'amministrazione atalantino Isidoro Fratus. Lo ha rilevato L'Eco di Bergamo nell'edizione di stamattina. Interpellato dal quotidiano, Fratus non ha voluto rilasciare commenti. Doni contatta il telefonino della Mdf il 24 marzo 2011, due giorni prima di Padova-Atalanta, una delle partite finite nel mirino degli inquirenti di Cremona. La telefonata avviene alle 18.18 e dura 4 minuti, preceduta dallo scambio di tre sms. A proposito di Padova-Atalanta (finita 1-1), il gip Salvini scrive nell'ordinanza che si tratta di «una partita che, secondo quanto si desume dalle intercettazioni, ha visto raggiunto l'obiettivo che le squadre stesse si proponevano». E ancora: «L'esistenza di un accordo tra le due società è sostanzialmente confermato dalle dichiarazioni rese in occasione degli interrogatori». Sulla partita sarebbe stata giocata «una cifra enorme che conferma la combine». In un'intercettazione Bellavista, ex capitano del Bari arrestato in estate, informa che in Asia erano stati giocati 23 milioni di euro sul pareggio. Lo stesso Doni, per interposta persona, avrebbe scommesso 10 mila euro sul risultato
CAROBBIO. «Stava andando tutto bene, già avevamo fatto un miracolo, la Reggina non superava metà campo. Purtroppo quel negro (Joelson, ndr) non ha tirato il rigore che avrebbe dovuto sbagliare». A parlare al telefonino con Vinko Saka, emissario del gruppo di Singapore, il 23 maggio 2010 è l’ex giocatore del Grosetto, Carobbio, proprio nel giorno di Grosetto-Reggina, una delle partite di B nel mirino.
LE PRIME AMMISSIONI. «A contattarci erano gli 'zingarì: ci facevano pressioni continue affinchè ci dessimo da fare per combinare le partite». A 24 ore dagli arresti, arrivano le prime ammissioni degli indagati nell'inchiesta sul calcioscommesse: c'era un sistema, e probabilmente c'è ancora, composto da giocatori e scommettitori che, soprattutto nelle fasi finali dei campionati, entrava in azione per truccare il risultato degli incontri. L'ex giocatore Alessandro Zamperini, ad esempio, avrebbe raccontato al Gip Guido Salvini che a spingerlo ad offrire 200 mila euro al calciatore del Gubbio Simone Farina affinchè corrompesse tre suoi compagni di squadra in occasione della sfida di coppa Italia con il Cesena, fu Hristyia Ilievsky, uomo di vertice del gruppo degli 'zingari'. E il giocatore dello Spezia, Filippo Carobbio, oltre a confermare di «esser stato a disposizione» dello stesso gruppo per alterare in cambio di soldi almeno cinque incontri delle squadre dove giocava, avrebbe detto anche di più: sostenendo, in sostanza, che anche le partite dell'Albinoleffe quando lui era a Bergamo erano truccate. Anche quando hanno negato, sostengono gli inquirenti, gli indagati lo hanno fatto con spiegazioni assolutamente poco plausibili che, di fatto, si sono rivelate un'ulteriore conferma alle accuse. Come quando Zamperini ha cercato di giustificare, poco prima di Lecce-Lazio, la sua presenza nell' hotel dove avrebbero alloggiato i giocatori salentini. «Mi aveva invitato un mio amico di Lecce a vedere la partita», avrebbe detto al Gip con poca convinzione.
Secondo gli inquirenti, invece, la sua presenza ha un significato chiarissimo: l'organizzazione tentava di alterare anche le partite di serie A. E non è affatto escluso che ci siano riusciti. Al momento, continuano a ripetere investigatori ed inquirenti, prove non ce ne sono. Ma le ombre sulla serie A, ammettono, sono più d'una. «Ci sono elementi importanti» su almeno quattro incontri - Napoli-Sampdoria, Brescia-Bari, Brescia-Lecce e Lecce-Lazio - conferma uno di quelli che fin dall'inizio lavora sull'inchiesta di Cremona, «ed è molto probabile che in alcuni casi vi sia anche un coinvolgimento della società, che ad un certo punto o concordano con i giocatori 'chiacchieratì le combine, o, nella migliore delle ipotesi, fanno finta di non vedere». Sarebbero una ventina le partite 'sospettè in serie A e chiamerebbero in causa diverse squadre: Brescia, Lecce, Bari e Sampdoria su tutte, ma anche Genoa, Bologna, Cagliari, Lazio e Napoli. Il quadro ipotizzato dagli inquirenti è chiaro: verso la fine del campionato, quando i giochi sono ormai fatti per molte squadre, entrano in gioco quelli che un investigatore chiama i «truffatori di professione», giocatori e soggetti che ruotano attorno al mondo del calcio. Come i «cinesi a Napoli» di cui parla lo slavo Marjio Cvrtak, condannato a 5 anni e 6 mesi in Germania per scommesse clandestine. «Dai miei contatti olandesi - afferma - ho saputo che a Napoli ci sono dei cinesi che fanno scommesse». Il contatto gli rivelò che «quando uno vinceva, poteva andare a Napoli per ritirare direttamente i soldi». Personaggi che, ritengono gli investigatori, potrebbero essere in realtà esponenti del 'cartellò di Singapore scoperto in questa fase d'indagine e, non è escluso, con legami con i clan. A chiarire un pò il quadro potrebbe essere una rogatoria che gli investigatori stanno aspettando dalla Svizzera: in quei documenti, relativi a diversi conti correnti utilizzati dall'organizzazione e alla movimentazione del denaro utilizzato per i tentativi di corruzione dei giocatori, chi indaga spera di avere le risposte a quelle domande che da mesi gli rimbalzano in testa. Soprattutto sulla serie A
L'INTER TRAVOLGE IL LECCE DI COSMI: 4-1, TORNA AL GOL ANCHE MILITO -VIDEO
Giovedì 22 Dicembre 2011 - 08:04 di Massimo Sarti
MILANO – Claudio Ranieri non può chiedere di più da questo Natale per la sua Inter: 4-1 a San Siro sul Lecce, quarta vittoria consecutiva, la sesta nelle ultime sette gare, distacchi che si riducono dalla quarta (-4 dalla Lazio), dalla terza (-6 dall’Udinese) e dalla vetta (-8 da Juve e Milan). In più tornano a segnare anche gli attaccanti Pazzini e Milito: insieme non andavano a bersaglio dal 24 settembre a Bologna, nella prima in campionato di Ranieri in panchina: «Vogliamo tornare nelle posizioni che competono all’Inter. Non molliamo», dice il tecnico di Testaccio, che però non esagera con il voto alla squadra durante la sua gestione: «Un 6+, non di più: perché dobbiamo e vogliamo fare di più. Speranze di scudetto? Per ora no perché le altre stanno correndo molto. Ma ripeto, noi non molliamo».
L’Inter con Forlan titolare al fianco di Pazzini dopo quasi tre mesi dall’infortunio e il duo Faraoni-Alvarez sulle corsie di centrocampo viene scossa al 19’ dal giovane colombiano Muriel, che finalizza un’azione partita da una sanguinosa palla persa da Thiago Motta. È il vantaggio di un Lecce salito rimaneggiatissimo a San Siro Cosmi sembra clamorosamente aiutato anche dalla Dea Bendata, perché i nerazzurri colpiscono quattro legni in 10’: sinistro sul palo di Forlan e poi incornate sulla traversa di Pazzini, Samuel e ancora Forlan. La maledizione viene spezzata al 34’ da una spaccata ravvicinata vincente di Pazzini, diventato papà da poche ore del piccolo Tommaso. Se riesce a sbloccarsi il Pazzo, non vuole essere da meno il Principe Milito, quando Ranieri lo inserisce ad inizio ripresa (insieme a Cambiasso) al posto di Forlan. L’argentino attende soli 4’ per sfogare settimane di carica repressa con un tocco alle spalle di Gabrieli su lancio al bacio di Alvarez. «Sono contento soprattutto per la vittoria, al di là del gol che ovviamente mi mancava. Ci tengo particolarmente a ringraziare i tifosi, che mi hanno sostenuto sempre. Il futuro? Non vado via», assicura Milito.
Sul 2-1 comincia un’ulteriore fase del match, perché il Lecce risorge e sfiora due volte il pari con Corvia, che prima si fa ipnotizzare da Julio Cesar e poi manda alto da eccellente posizione. La paura passa al 73’ quando Nagatomo si invola a sinistra e serve un pallone che Cambiasso non può sbagliare. Sono felici i primi due cambi di Ranieri: sembra invece sfortunato quello di Obi per Pazzini, perché poco dopo Alvarez comincia a zoppicare vistosamente. Ma questo non gli impedisce di spingere in rete il 4-1 su altro assist di Nagatomo. Finale nervoso con un parapiglia generale dopo un colpo di Giacomazzi a Maicon.
NAPOLI SHOW AL SAN PAOLO: 6-1 AL GENOA. CAVANI SEGNA COL "CUCCHIAIO" -VIDEO
Mercoledì 21 Dicembre 2011 - 22:40
NAPOLI - Torna il Napoli. Il vero Napoli. Una riedizione in salsa nostrana delle prestazioni viste in Champions League. Il Genoa viene travolto ed i tifosi partenopei, gemellati ed uniti senza barriere con quelli del Grifone, sono perfino un pò imbarazzati e sostengono a suon di cori amichevoli i 'cuginì, mortificati nel gioco e nel punteggio. Una partita difficile da commentare per la differenza davvero eccessiva dei valori mostrati in campo. Quel che è certo è che quello del San Paolo non può essere il vero Genoa, una squadra presentatasi a questa partita con gli stessi punti in classifica dei padroni di casa. Nella squadra di Malesani non ha funzionato nulla e se l'arbitro Valeri non avesse negato un rigore al Napoli pewr un netto fallo su Pandev e se gli attaccanti azzurri fossero stati un pò più spietati, il punteggio finale avrebbe potuto assumere dimensioni ancor più clamorose.
Nel Napoli è assente Lavezzi per infortunio ma, francamente, non se ne accorge nessuno anche perchè il tenore di scorta, Goran Pandev è uno dei migliori in campo, insieme con i due tenori titolari, Cavani (autore di una doppietta) e Hamsik. Nel Genoa che Malesani schiera, inzialmente, con la difesa a cinque, è proprio la retroguardia ad esibirsi in una prestazione che definire imbarazzante è dir poco. È vero che il Napoli è in gran forma e sembra aver dimenticato tutti i suoi problemi, ma il Genoa è un vero colabrodo. La partita si mette ben presto per il verso giusto per gli azzurri che, nel primo tempo vanno in gol con una faciltà irrisoria. È Cavani al 12' a fare da apriscatole al bunker dei liguri. Il primo gol dell'uruguaiano costringe il Genoa ad un atteggiamento meno prudente e regala agli azzurri la possibilità di agire in contropiede, sfruttando le caratteristiche migliori dei loro centrocampisti ed attaccanti. Alla fine della prima frazione di gioco il punteggio è di 4-1 e la partita ha ormai ben poco da dire.
Malesani fa qualche cambio, ma l'inerzia della gara è segnata in un solo senso. Nella ripresa il Napoli quasi si diverte a giocare come il gatto con il topo. Segna Gargano e le manovre aggiranti dei partenopei fanno venire il batticuore ai genoani ogni volta che una maglia azzurra si avicina all'area di rigore. La difesa degli ospiti sembra la banda del buco. A turno Cavani (che si divora diverse clamorose occasioni da gol), Hamisk, Pandev ed anche Maggio e Zuniga, si proiettano verso la porta di Frey che vede spuntare avversari da tutte le parti. La furia dei padroni di casa si placa soltanto verso la metà del secondo tempo. A quel punto la partita è già finita e, evidentemente, tutti pensano alle vacenze ed ai viaggi che li avvicineranno alle loro famiglie. Per i tifosi del Napoli un bel regalo di Natale: è come se gli azzurri avessero voluto chiudere tutte le polemiche nate dopo le ultime deludenti prestazioni in campionato, prendendosela proprio con il Genoa, maltrattato ed umiliato.
L'ATALANTA A VALANGA SUL CESENA. PARI THRILLING PER PARMA E PALERMO
Mercoledì 21 Dicembre 2011 - 23:46
ROMA - Gol a raffica nell'ultima giornata di campionato del 2011. La prima giornata del campionato 2011/12 giocata a Natale per le dispute contrattuali agostane frena lo slancio dei bianconeri di Conte che perdono il primato solitario in classifica. Ora la Juve è appaiata al Milan in testa alla classifica, una coppia di primatiste di fine anno che conferma la direzione di marcia del nuovo campionato.
La sosta natalizia trova in vetta insieme con i torinesi anche il Milan, che ieri ha fatto il suo dovere a Cagliari pur senza impressionare e sperava in una possibile leadership in solitaria. La striscia positiva dei rossoneri si è allungata a undici gare, riportando gli uomini di Allegri in cima alla classifica dopo un inizio stentato e lasciandolo in corsa per tutti i traguardi.
Il Napoli si riprende dopo il ko interno con la Roma, a farne le spese è il Genoa che subisce la goleada: tre gol nella prima mezzora, il 6-1 finale porta la firma di Cavani autore di una doppietta. Frena anche la Lazio, che non va oltre lo 0-0 in casa col Chievo e manca la possibilità di agganciare l'Udinese al terzo posto. Dietro, si avvicina l'Inter che prima subisce in casa il gol del Lecce, poi esonda. Nel 4-1 finale c'è anche il ritorno al gol di Milito. Manca invece l'appuntamento Francesco Totti, che nel 2-0 col quale la Roma si conferma a Bologna cerca la realizzazione personale ma è sfortunato. Sorride invece Luis Enrique, che sta trovando la squadra che voleva.
L'Atalanta reagisce ai guai del caso scommesse e soprattutto all'iniziale svantaggio casalingo: segna Candreva, poi la squadra di Colantuono è travolgente: 4-1 I tifosi si stringono attorno alla squadra e 'dimenticanò Doni. Gol e spettacolo in Parma-Catania, 3-3 finale dopo che i padroni di casa erano sul 3-1, e a Novara. Doppio vantaggio del Palermo affidato a Mutti, poi rimonta dei piemontesi con spettacolare girata al volo di Rigori. È il gol n.31 della giornata. Una vera e propria festa.
JUVE STABIA, PALLONETTO DI 40 METRI: LA PRODEZZA DI ERPEN -VIDEO
Domenica 18 Dicembre 2011 - 22:08
NAPOLI - Un pallonetto di quaranta metri: è la prodezza di Erpen, argentino della Juve Stabia (serie B). Il suo gol ha contribuito alla vittoria per 4-1 dei campani sul Cittadella.
PALERMO, ESONERATO IL MISTER MANGIA
Lunedì 19 Dicembre 2011 - 13:37
PALERMO - Il Palermo ha comunicato che l'allenatore Devis Mangia e il suo staff sono stati esonerati. «La società - si legge in una nota - ringrazia l'allenatore per la disponibilità e per il lavoro svolto, nella grande fatica da lui sostenuta per il salto dalla Primavera alla prima squadra ritenendolo un tecnico di ottima prospettiva».
BARCELLONA: VILLA OPERATO LUNEDÌ, IN CAMPO FRA 5 MESI
Sabato 17 Dicembre 2011 - 19:15
BARCELLONA - David Villa, attaccante del Barcellona, sarà operato lunedì per la frattura alla tibia sinistra riportata nella semifinale del Mondiale per club. La società catalana rende noto che il giocatore, rientrato ieri a Barcellona, è stato sottoposto oggi ad una serie di esami presso l'ospedale Quiron. Dopo l'operazione, i medici terranno una conferenza stampa nella quale potrebbero essere indicati i tempi di recupero. In linea di massima, si ritiene che Villa possa tornare in campo in 4-5 mesi: l'attaccante rischia di saltare gli Europei in programma in Ucraina e Polonia dall'8 giugno.
BARCELLONA MONDIALE CON MESSI SUPERSTAR, 4-0 AL SANTOS
Lunedì 19 Dicembre 2011 - 07:53 di Francesco Balzani
ROMA - Puyol non ha dubbi: «Stiamo facendo la storia». Non c’è esagerazione nelle parole del capitano del Barcellona, squadra sempre più prossima a essere ricordata come la più forte di tutti i tempi. I blaugrana di Guardiola, infatti, hanno fatto 13 (come i trofei vinti nei tre anni della gestione-Pep) e nella notte giapponese di Yokohama succedono all’Inter vincendo il mondiale col 4-0 rifilato al Santos di Neymar. Un risultato mai visto in una finale mondiale, ben lontano dalla vittoria di misura del 2009 contro l’Estudiantes (2-1). «È vero siamo stati perfetti - gongola Puyol -. Siamo più maturi rispetto a due anni fa e abbiamo condotto la gara con intensità e la giusta dose di tranquillità. Ci avevano definiti in calo, ma noi non lo abbiamo mai pensato e nelle ultime due settimane lo abbiamo dimostrato».
Il secondo gol di Messi (il 28° personale da inizio stagione) nel frattempo ha portato a 87 le reti in 27 partite segnate dal Barça dei sogni. Numeri da fantascienza. «Il Barcellona è imbattibile, ci ha insegnato a giocare a calcio - ha detto Neymar -. Non potevamo fare di più. Siamo fieri di essere arrivati dietro alla squadra più forte di sempre». L’attaccante brasiliano, 19 anni, da molti considerato l’erede di Pelè, è l’icona dell’impotenza di un Santos anestetizzato dal gioco del Barcellona e rassegnato alla sconfitta già al 23’ quando Xavi aveva portato i catalani al doppio vantaggio. «Abbiamo giocato veramente bene contro una squadra fortissima che vale quanto il Real Madrid. Ora vogliamo rivincere anche Liga e Champions. Poi sotto con l’Europeo», ha dichiarato il centrocampista spagnolo in corsa, insieme a Messi e Ronaldo, per il prossimo Pallone d’oro.
Per ora deve accontentarsi (si fa per dire) del pallone d’argento della competizione, davanti a Neymar e dietro al solito, inconfondibile Messi che con 46 trofei (personali e di squadra) potrebbe già aprire un museo. «Non sono ancora stanco di vincere. La doppietta? La dedico a Villa (fuori causa per la frattura alla tibia sinistra, ndr», si è limitato a dire il fenomeno argentino che si avvicina a piccoli passi anche al primo posto dei bomber di tutti i tempi nella storia del Barcellona (Cesar Rodriguez è lontano appena 26 reti). Numeri che superano l’immaginazione. Il calcio del terzo millennio, oggi più che mai, ha il suo volto e i colori blaugrana del Barcellona targato Guardiola.
LA PARTITA. Il Barca prende da subito le redini del gioco, possesso palla prolungato e Santos che non riesce a trovare varchi. Quale sarà il copione lo si intuisce praticamente da subito: al 13' si vede Messi che prova a sorprendere Rafael che respinge con i pugni. Il Santos non riesce ad affondare, Neymar non si vede quasi. Il gol del vantaggio arriva al 17' ed è una magia di Messi che a tu per tu con Rafael batte il portiere del Santos con un pallonetto. Il Santos prova a reagire ma è poca cosa in confronto al Barcellona assoluto padrone del campo: i brasiliani provano a recuperare lasciando ampi spazi ai catalani, Thiago e Messi creano scompiglio. Il raddoppio arriva al 23' e porta la firma di Xavi che riceve palla da Dani Alves e batte Rafael con una conclusione di destro. Il Barcellona è assoluto padrone del campo. Il Santos soffre oltre misura i contropiede del Barcellona che sfiora il terzo gol a più riprese e al 29' colpisce un palo Fabregas. Il tecnico dei brasiliani Ramalho cerca di correre ai ripari: al 30' manda in campo Elano al posto di un Danilo piuttosto spento. Ma non basta, perchè sul finire del primo tempo (44') i catalani trovano il terzo gol. magia di messi che di tacco da fondocampo mette un pallone al centro dell'area, Dani Alves prova la battuta, Rafael respinge sull'accorrente Thiago ma non può far nulla sulla conclusione di Fabregas da due passi. La ripresa si apre ancora con il Barcellona vicinissimo al gol ancora ispirato da messi ma Rafael si salva. Si intravede Neymar (2' st) che però sfrutta male un assist di Borges. Il talento brasiliano prova a reagire e a rendersi pericoloso al 6' ma la sua azione viene fermata da Puyol. Il Santos prova a recuperare, il Barca ad incrementare il vantaggio. Il risultato è un secondo tempo divertente. Al 12' Neymar in contropiede ha una ghiotta occasione per andare in gol ma Valdes non sbaglia. Il Barcellona continua a essere padrone del campo. Il Santos prova a reagire ma la differenza in campo è palese. Al 37' arriva il poker blaugrana che porta la firma ancora di Messi che servito da Dani Alves supera con agilità il povero Rafael. Ed il trionfo è servito.
SCI: MAX BLARDONE PRIMO NEL GIGANTE
Lunedì 19 Dicembre 2011 - 07:54 di Marco Lobasso
ROMA - In un attimo, da atleta dimenticato a eroe dello sci azzurro. Max Blardone profeta in patria: vince lo slalom gigante della Gran Risa, in Alta Badia. Ci riesce per la terza volta in carriera e avvicina addirittura il primato di un fuoriclasse come Alberto Tomba (quattro trionfi). La rivincita del piemontese arriva a sorpresa, quando nessuno ormai l’attendeva, dopo un anno terribile e la retrocessione nel secondo gruppo di merito in Coppa del mondo.
«Mi sentivo solo. È stata durissima partire così indietro, ma sapevo di non essere finito - spiega il 32enne piemontese -. Lo avevo promesso alla mia fidanzata Simona che sta per darmi un figlio. Anzi, con lei avevo scommesso sulla mia rinascita. Questa vittoria è per loro».
Ieri Blardone si è tirato fuori da una situazione molto complicata: alla partenza della prima manche aveva il numero 19, con la neve ormai rovinata. Eppure, è sceso leggero ed efficace, chiudendo al sesto posto. Già un’impresa, completata poi da una seconda manche perfetta. L’azzurro è diventato irraggiungibile, chiudendo in 2’46”49, conquistando la sesta vittoria in Coppa del mondo e il suo 21° podio in carriera. Ai posti d’onore gli austriaci Reichelt (secondo in 2.46.84) e Schoerghofer (terzo in 2.47.06), con Simoncelli al 10° posto.
«Ho lavorato duro, soprattutto con il mio ski-men - aggiunge Blardone -; ho ancora voglia di migliorarmi. Ora spero arrivi anche uno sponsor personale», visto che la targhetta bianca sul suo casco di gara è ancora tristemente vuota.
CAMPIONATI INVERNALI DI RICCIONE, LA PELLGRINI VINCE I 400 STILE LIBERO
Sabato 17 Dicembre 2011 - 15:24
RICCIONE - La seconda giornata dei campionati assoluti invernali di nuoto in corso a Riccione si apre nel segno di Federica Pellegrini, che vince i 400 stile in 4'08«50, davanti alla francese Ophelie Etienne e Martina De Memme, che chiude al terzo posto che però vale l'argento nella classifica nazionale. Quarta e medaglia di bronzo Alice Nesti. "Rispetto al tempo dei 200 stile libero - dice la Pellegrini - questo crono si rapporta più al 4'01" degli Europei in corta di Stettino.
"Sono comunque soddisfatta del negative split e del cambio ritmo. Le serie sono gare particolari, sicuramente più difficili da gestire al mattino, e non ho ancora i passi gara per andare più forte. Mi attendono otto mesi da vivere col fiato corto, di totale allenamento con una serie di tappe di passaggio e verifica fino alle Olimpiadi".
Niccolò Bonacchi (Nuotatori Pistoiesi) vince i 50 dorso con 25«61, a cinque centesimi dal primato personale, anticipando di 13 centesimi Mirco Di Tora; Silvia Di Pietro (CC Aniene) si prende i 50 farfalla con 26»88. I 200 stile libero maschili se li aggiudica l'olandese Sebastiaan Verschuren che vince la prima serie in 1'48«20. Filippo Magnini (Larus Nuoto) è secondo e primo degli italiani con 1'48»68.
Prima della sfida Italia-Olanda, nella seconda serie si erano misurati Massimiliano Rosolino (Nuotatori Milanesi) e Ian Thorpe, fianco a fianco nelle corsie otto e sette, applauditissimi dal pubblico prima e dopo la gara. Il napoletano, campione olimpico dei 200 misti a Sydney 2000, ha nuotato in 1'51«85 chiudendo al 15/o posto e il pluricampione olimpico australiano si è espresso in 1'51»51 , decimo tempo.
CALCIOSCOMMESSE, TRUCCATE GARE DI 'A'. DONI ARRESTATO, TENTA LA FUGA ALL'ALBA
Lunedì 19 Dicembre 2011 - 13:28
CREMONA - Cristiano Doni avrebbe tentato la fuga all'alba quando i poliziotti sono andati ad arrestarlo. Doni dopo aver aperto la porta agli agenti avrebbe tentato di raggiungere il garage ma è stato bloccato. Per lui e gli altri giocatori arrestati il Gip di Cremona Guido Salvini ha disposto il divieto di colloquio con i legali per cinque giorni.
LE PARTITE SOSPETTE DELL'ATALANTA Sono almeno tre le partite disputate dall'Atalanta nello scorso campionato di serie B, che sarebbero state combinate grazie all'intervento dell'ex capitano Cristiano Doni e dei suoi complici, Benfenati e Santoni. Si tratta di Atalanta-Piacenza del 19 marzo 2011, Padova-Atalanta del 26 marzo 2011 e Ascoli-Atalanta del 12 marzo 2011
SOSPETTI SU 3 INCONTRI SERIE A 2010-11 Ci sono anche incontri del campionato di serie A 2010-2011 tra le partite che sarebbero state alterate dall'organizzazione scoperta dalla polizia. Secondo le indagini si tratta di Brescia-Bari, Brescia-Lecce e Napoli-Sampdoria, su cui sono in corso ulteriori accertamenti.
GLI ARRESTATI Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi sono compresi giocatori ed ex-giocatori italiani. Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa anche nei confronti del capitano dell'Atalanta, Cristiano Doni, già sospeso dall'attività agonistica per tre anni da parte della giustizia sportiva. Il giocatore della formazione bergamasca, assieme ad altri due indagati, Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento balneare a Cervia) e Nicola Santoni, ex preparatore atletico del Ravenna Calcio, sarebbe coinvolto nella combine di due partite dell'Atalanta del campionato di Serie B della scorsa stagione. Nell'ambito dell'inchiesta diretta dal rocuratore della Repubblica di Cremona, Roberto Di Martino, i provvedimenti restrittivi emessi dal gip Guido Salvini riguardano, tra gli altri, Carlo Gervasoni (calciatore del Piacenza, allo stato sospeso dall'attività agonistica), Filippo Carobbio (calciatore dello Spezia), Alessandro Zamperini (ex calciatore di Serie B e Lega Pro) e Luigi Sartor (ex giocatore di Parma, Vicenza, Inter e Roma).
LE ACCUSE A DONI L'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni è stato arrestato per il pericolo di inquinamento delle prove. Il calciatore, infatti, da quanto si è saputo, avrebbe pagato parte della parcella dell'avvocato di un altro indagato, Nicola Santoni, per il timore che questi parlasse agli inquirenti. indagini è emerso inoltre che Doni, in occasione di partite combinate, si avvaleva di una scheda intestata a un romeno ritenuta 'sicura' da eventuali intercettazioni. Altra circostanza che dimostrerebbe il tentativo di inquinamento delle prove è il fatto che Doni con Santoni avrebbe ipotizzato di alterare i dati dell'Iphone di Santoni, sequestrato nell'estate scorsa nell'ambito dell'inchiesta, cambiando la password con un computer.
I REATI Gli indagati devono rispondere dei delitti di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Alle indagini hanno preso parte anche le Squadre Mobili di Venezia, Bari e Lecce. L'operazione odierna costituisce la seconda tranche dell'inchiesta, sempre condotta dalla Procura della Repubblica di Cremona, conclusasi lo scorso giugno, con i provvedimenti a carico di 16 altri indagati, tra i quali l'ex calciatore Giuseppe Signori e gli giocatori: Marco Paoloni, Vincenzo Sommese e Marco Micolucci. I dettagli dell'operazione odierna saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 presso la Questura di Cremona, alla presenza dei magistrati inquirenti, dei dirigenti e dei poliziotti delle strutture investigative che hanno svolto le attività.
Le indagini hanno svelato l'esistenza di un'organizzazione con fulcro a Singapore e basi operative nell'Est Europa. Il gruppo aveva l'obiettivo di alterare i risultati delle partite, anche dei campionati italiani, per ottenere profitti illegali sulle scommesse relative agli incontri truccati. I calciatori sarebbero stati collegati ad esponenti del 'cartello' di Singapore e del 'gruppo balcanico'. E sarebbero stati corrotti per falsare i risultati dei match su cui il gruppo criminale avrebbe scommesso ingenti somme di denaro.
IL PM: "OGGI SOLO PUNTO DI PARTENZA" L'operazione che ha portato all' emissione di 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere «non è un punto di arrivo, ma una base di partenza» per il procuratore di Cremona, Roberto Di Martino che, in una conferenza stampa in Questura, ha spiegato lo sviluppo delle indagini. «Speriamo sia un punto di partenza per portare più pulizia in questo bel gioco che è il calcio». Il magistrato ha spiegato l'organigramma dell'associazione della quale i sette componenti italiani sono già stati arrestati, mentre per quanto riguarda i numerosi personaggi stranieri sono state avviate le rogatorie per la loro estradizione. Di Martino ha spiegato che l'associazione rivestiva caratteristiche «transnazionali» e che per le indagini è stata fondamentale la collaborazione di forze di polizia estere, in particolare di Croazia, Germania, Finlandia e Ungheria. Per quanto riguarda il ruolo dell'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, del preparatore atletico del Ravenna Calcio, Nicola Santon e dell'amico di Doni, Antonio Benfenati, Di Martino ha detto che non ci sono ulteriori episodi di combine rispetto a quelli contestati nel giugno scorso ma, «si sono enormemente concretizzate» le responsabilità di fronte anche a un «pericoloso intervento di inquinamento probatorio».
"MANIPOLAZIONI ANCORA IN ATTO" Le 17 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Cremona Guido Salvini su richiesta della Procura della città lombarda si sono rese necessarie «anche perchè la manipolazione delle partite» era ancora in atto. Lo ha spiegato in una conferenza stampa il procuratore della Repubblica della città lombarda Roberto Di Martino il quale ha fatto riferimento anche a una recente partita di Coppia Italia giocata il 30 novembre tra Cesena e Gubbio. La combine non andò in porto. Qualche tempo prima dell'incontro, infatti, un giocatore del Gubbio era stato avvicinato dall'ex calciatore Alessandro Zamperini il quale gli aveva offerto 200mila euro perchè, con altri compagni, manipolasse la partita. Il giocatore del Gubbio aveva opposto un netto rifiuto e si era rivolto alla giustizia sportiva. Gli agenti di polizia l'hanno quindi sentito in un secondo tempo e questo è uno degli elementi a carico di Zamperini, anch'egli arrestato.
"GIU' LE MANI DAL CAPITANO" La notizia dell'arresto di Cristiano Doni ha provocato uno choc tra i tifosi bergamaschi. E le prime reazioni sono comparse sul forum del sito atalantini.com, punto di riferimento del mondo nerazzurro. «Ho le lacrime agli occhi» scrive un tifoso e alcuni scandiscono slogan come «Giù le mani dal capitano» mentre altri invitano l'Atalanta a prendere le distanze dal capitano che era in attesa, come la società, del pronunciamento del Tnas circa una possibile riduzione della squalifica subita. L'Atalanta si allenerà oggi pomeriggio a porte chiuse, per preparare la sfida con il Cesena, in una situazione psicologica pesantissima. Doni, leader indiscusso del gruppo, aveva continuato ad allenarsi ogni giorno con i compagni e anche oggi era atteso al campo.
LUIGI SARTOR Un passato nobile, con le maglie griffate di Juve, Inter e Roma, poi l'ombra dello scandalo. Luigi Sartor, nato a Treviso il 30 gennaio 1975, ruolo difensore, è uno dei tanti, tra giocatori o ex, finiti nell' inchiesta della Procura di Cremona sul nuovo calcioscommesse. Sartor, arrestato questa mattina, era stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva: l'ex giocatore veniva infatti indicato come l'intermediario tra Beppe Signori, il 'vip' coinvolto nella bufera, e il mercato di Singapore, dove secondo l'accusa veniva effettuato il gioco. Insomma Sartor, che aveva ammesso di conoscere Signori, doveva essere l'uomo che gestiva il denaro delle scommesse dei bolognesi. L'ex difensore è stato individuato in quel 'Gigì che ricorre costantemente nelle intercettazioni che hanno portato alla luce lo scandalo. In carriera Sartor, cresciuto nelle giovanili del Padova, era passato alla primavera della Juventus, con cui esordisce in serie A (ingloriosamente) il 6 dicembre 1992 contro la Fiorentina, segnando un autogol e assicurando il risultato per la squadra viola. Disputa nel 1992 una partita di Coppa Uefa che lo fa diventare il più giovane esordiente bianconero nelle Coppe europee. Finisce poi alla Reggiana, prima di passare nel 94 al Vicenza, in Serie B, dove si conquista un posto da titolare. La sua avventura con i vicentini si conclude con la vittoria della Coppa Italia del 1997, nonostante un grave infortunio causato da un'entrata violenta di Marco Materazzi. Tra le maglie indossate vanta quella dell'Inter (97-98) con cui va vicino alla conquista dello scudetto e alla fine si consola con il trionfo in Coppa Uefa. Dopo i nerazzurri lo sbarco a Parma, dove gioca 4 stagioni. Nel 2002-03 arriva alla Roma, con una parentesi al Genoa. Nella stagione 2005-2006 è inizialmente nella rosa della Roma, con cui scioglie il contratto per passare alla squadra ungherese del Sopron di Dario Bonetti, con l'altro italiano Beppe Signori. Svincolato, viene poi ingaggiato dal Verona e chiude alla Ternana. Titolare dell'under 21 che vince gli europei del '96, Sartor ha anche vestito la maglia della nazionale maggiore, una presenza con il Paraguay e un'amichevole con gli Usa nel suo palmares.
CRISTIANO DONI Bergamo, la nazionale, una vita in nerazzurro. E poi lo scandalo del calcioscommesse, quello che lui definì ad amici «la macchina del fango». Ma ora Cristiano Doni è precipitato di nuovo nel vortice dell'inchiesta coordinata dalla procura di Cremona, con l'arresto. Tre anni e mezzo di squalifica era stata, finora, la pena inflitta dalla giustizia sportiva. Per Cristiano Doni, 38 anni, l'equivalente di un addio al calcio. Era stata questa infatti la sanzione che lo scorso 9 agosto la Commissione disciplinare della Federcalcio aveva inflitto al giocatore romano (pena confermata dalla Corte di giustizia Federale), bandiera dell'Atalanta (a sua volta condannata a 6 punti di penalità), per il coinvolgimento nella vicenda calcioscommesse. A carico di Doni era stata accertata la responsabilità nella realizzazione dell'illecito sportivo aggravato su Atalanta-Piacenza del 19 marzo. Ma Doni non si era arreso ed a settembre aveva presentato istanza presso il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport (Tnas), che non ha ancora deciso in merito. Quella sentenza era stato un duro colpo per lui, centrocampista di qualità, che quando buttava la palla nella porta avversaria metteva una mano sotto il mento per tenere la testa alta: era il suo segno distintivo. Un'esultanza nata nella stagione 2000-'01, quando venne accusato assieme ad altri giocatori di aver pilotato il risultato di una partita di Coppa Italia dell'Atalanta contro la Pistoiese, per poi essere scagionato. Posso andare a testa alta, diceva insomma Doni ogni volta che metteva a segno una rete: «Non è solo un gesto di esultanza ma uno stile di vita». All'epoca di quella storia il lungo ed elegante trequartista dal gol facile giocava con gli orobici, come aveva fatto in gran parte della sua carriera. «Sono arrivato alla conclusione che per me questa è una maglia davvero speciale, quasi magica - confessò dopo il ritorno all'Atalanta nel 2006 -: forse la potrei scherzosamente avvicinare al costume che trasformava Clark Kent in Superman». Doni è il miglior marcatore di sempre nella storia dell'Atalanta - 103 gol tra A e B -, che alla fine della scorsa stagione aveva contribuito a riportare nella massima serie. Ha vestito anche la maglia della Nazionale (7 partite e un gol), disputando i Mondiali di Corea del Sud e Giappone nel 2002. Nella sua carriera ha militato, tra l'altro, con Sampdoria, Brescia, Bologna e un anno nel Maiorca, in Spagna. Nel 2010 ha promosso la nascita dell'Associazione nazionale calciatori (Anc), un sindacato alternativo all'Associazione italiana calciatori (Aic)
FONTE: Leggo.it
Indossò una maglia con «Odio Verona» Stop e multa a Caglioni della Salernitana
21/12/2011
Roma. La Commissione disciplinare, presieduta in data odierna da Claudio Franchini, ha inflitto due giornate di squalifica e l’ammenda di 2.000 euro nei confronti del giocatore della Salernitana Nicholas Caglioni, deferito dopo la gara di 1^ Divisione Salernitana-Verona per aver indossato una maglietta recante la scritta «Odio Verona»; alla società Salernitana Calcio 1919 Spa irrogata l’ammenda di 20.000 euro. Lo rende noto la Figc.
Il Barcellona di Messi umilia il Santos di Neymar
CLUB. In Giappone il Campionato mondiale per società finisce 4-0 per la squadra di Guardiola
Il fuoriclasse argentino segna il primo e l'ultimo gol della partita e vince la sfida contro il talento brasiliano autore di una brutta prestazione
19/12/2011
ROMA
Barcellona campione del mondo per la seconda volta nella sua storia. Nella finale dell'edizione 2011 del Mondiale per club giocata a Yokohama in Giappone, la formazione blaugrana ha liquidato con un secco 4-0 i brasiliani del Santos grazie a una prestazione imponente e spettacolare, trascinato da un super Messi che ha vinto la sfida con il giovane talento brasiliano Neymar (protagonista, al contrario di Messi, di una prestazione da dimenticare) ma soprattutto si conferma il miglior giocatore in assoluto.
Due gol uno più bello dell'altro, un assist di tacco quasi da videogame, la pulce argentina si è confermata leader mettendo la sua firma anche nell'ultimo trionfo blaugrana: nel 2011 il Barcellona ha vinto Liga, Champions league, Coppa del Re, Supercoppa di Spagna, Supercoppa europea e Mondiale per club ed in ognuna di queste vittorie c'è il timbro di Lionel Messi, 55 gol fino ad ora nel 2011.
Di fronte c'erano due scuole calcistica, quella brasiliana ed il calcio totale blaugrana. Ha vinto la scuola catalana, trascinata dal suo gioiello Messi e il Santos capisce che contro questo Barcellona c'è ben poco da fare.
Il Barcellona che è sceso in campo era composto per nove undicesimi da giocatori provenienti dalla Cantera. Guardiola lascia Sanchez in panchina, dà spazio a Thiago ed in difesa si affida alla coppia di centrali Piquè-Puyol. Il Santos ha risposto con Leo terzino sinistro e Durval a centrocampo al posto del malconcio Elano (che poi entrerà in campo nel finale del primo tempo al posto di Danilo).
All'ingresso in campo i giocatori blaugrana indossavano una maglia con la scritta «Mucha fuerza Guaje», un incoraggiamento per David Villa, infortunatosi gravemente durante la semifinale contro l'Al Sadd e che oggi sarà operato a una tibia.
Il Barca prende da subito le redini del gioco, possesso palla prolungato e Santos che non riesce a trovare varchi. Quale sarà il copione lo si intuisce praticamente da subito: al 13' si vede Messi che prova a sorprendere Rafael che respinge con i pugni. Il Santos non riesce ad affondare, Neymar non si vede quasi. Il gol del vantaggio arriva al 17' ed è una magia di Messi che a tu per tu con Rafael batte il portiere del Santos con un pallonetto. Il Santos prova a reagire ma è poca cosa in confronto al Barcellona assoluto padrone del campo: i brasiliani provano a recuperare lasciando ampi spazi ai catalani, Thiago e Messi creano scompiglio. Il raddoppio arriva al 23' e porta la firma di Xavi che riceve palla da Dani Alves e batte Rafael con una conclusione di destro. Il Barcellona è assoluto padrone del campo. Il Santos soffre oltre misura i contropiede del Barcellona che sfiora il terzo gol a più riprese e al 29' colpisce un palo Fabregas.
Il tecnico dei brasiliani Ramalho cerca di correre ai ripari: al 30' manda in campo Elano al posto di un Danilo piuttosto spento. Ma non basta, perchè sul finire del primo tempo (44') i catalani trovano il terzo gol. magia di messi che di tacco da fondocampo mette un pallone al centro dell'area, Dani Alves prova la battuta, Rafael respinge sull'accorrente Thiago ma non può far nulla sulla conclusione di Fabregas da due passi.
La ripresa si apre ancora con il Barcellona vicinissimo al gol ancora ispirato da messi ma Rafael si salva. Si intravede Neymar (2' st) che però sfrutta male un assist di Borges. Il talento brasiliano prova a reagire e a rendersi pericoloso al 6' ma la sua azione viene fermata da Puyol. Il Santos prova a recuperare, il Barca ad incrementare il vantaggio. Il risultato è un secondo tempo divertente. Al 12' Neymar in contropiede ha una ghiotta occasione per andare in gol ma Valdes non sbaglia. Il Barcellona continua a essere padrone del campo. Il Santos prova a reagire ma la differenza in campo è palese. Al 37' arriva il poker blaugrana che porta la firma ancora di Messi che servito da Dani Alves supera con agilità il povero Rafael. Ed il trionfo è servito.
Calcioscommesse: 17 in carcere e ci sono anche due ex del Verona
Diciassette in carcere, tra i quali anche giocatori ancora in attività. Nel mirino un'organizzazione con base a Singapore dedita a truccare gli incontri e che per le scommesse si serviva di un sito web asiatico.
19/12/2011
Roma. Mondo del pallone nuovamente travolto dalle vicende del calcioscommesse. Gli uomini delle squadre mobili di Cremona, Brescia e Bologna e del Servizio centrale operativo della Polizia hanno eseguito 17 ordinanze di custodia cautelare tra l’Italia e l’estero. È il frutto della seconda tranche dell’inchiesta della procura di Cremona «Last bet» che a giugno scorso aveva già portato in carcere 16 persone. Le 17 persone indagate devono rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva.
Tra gli arrestati c’è anche l’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni, già squalificato dalla giustizia sportiva per 3 anni e sei mesi. Oltre a Doni sono finiti in carcere anche altri ex giocatori e alcuni atleti ancora in attività: Carlo Gervasoni (ex Cremonese e Piacenza ma nel corso della carriera ha giocato anche nelle file del Verona tra il 2004 e il 2007) Alessandro Zamperini (serie B, Lega Pro), Luigi Sartor (Parma, Vicenza, Inter e Roma e anch'egli con un breve passato in gialloblù), Filippo Carobbio (calciatore dello Spezia). Nel mirino una organizzazione, con vertice a Singapore, dedita ad alterare i risultati delle partite e che si serviva di un sito asiatico per le scommesse. Nel mirino degli investigatori alcuni incontri di serie A e B delle stagioni 2009-2010 e 2010-2011.
Pittin vola in combinata ed è secondo solo a Lamy
19/12/2011
Non finisce più di stupire il giovane combinatista azzurro Alessandro Pittin, che a Seefeld, Austria, è stato autore di un'altra strepitosa rimonta nella gara Gundersen di Coppa del Mondo sino al secondo posto. Nel giorno del trionfo azzurro dello sci alpino il finanziere porta lo sci nordico sul podio con un'entusiasmante prestazione in Tirolo. Salgono così a 4 le presenze sul podio in stagione: tre a Seefeld, con due secondi e un terzo posto.
Nella Gundersen l'azzurro contrasta sino all'ultimo il francese Jason Lamy Chappuis ancora una volta capace di prevalere in volata. Pittin, come da copione, è autore di una discreta prova nel salto (18° a 54 secondi dal primo) e poi con gli sci da fondo comincia la solita progressione e recupera il gap dalla vetta prima di metà gara. Dopo una fase di studio il pupillo di Chenetti riparte solitario, creando il vuoto. Allo scatto resiste solo Lamy Chappuis, corretto nell'aspettarlo quando rompe un bastoncino. Al termine dei 10Km a tecnica libera il transalpino vince meritatamente, terzo successo personale a Seefeld, a braccia alzate. Pittin prova la gioia del terzo podio in Tirolo, settimo della carriera. Terzo il norvegese Joergen Graabak. In classifica generale Lamy Chappuis è a 554 punti. Pittin quinto a 340.
«L'appuntamento con la vittoria è solo rimandato», scherza Pittin. «La giornata era cominciata con un discreto salto al mattino», spiega il friulano, «non tanto come lunghezza quanto per il distacco dal primo. Sapevo che potevo fare bene sul fondo, nel terzo giro si è ricompattato il gruppo ma alla fine nessuno aumentava il ritmo. Così sono partito sulla salita e ho staccato quasi tutti, poi mi si è rotto un bastoncino. Lamy Chappuis mi ha aspettato, è stato sportivo e siamo arrivati agli ultimi 300 metri e ho un po' pagato la fatica. Nello sprint avevo le gambe dure, non sono riuscito a cambiare ritmo. Adesso penso a recuperare le energie per ripartire alla grande dopo Natale».
FONTE: LArena.it
ALTRE NEWS
Disciplinare, due giornate a Caglioni per t-shirt contro Verona
21.12.2011 20:30 di Valeria Debbia
La Disciplinare, presieduta in data odierna dal Prof. Claudio Franchini, ha inflitto due giornate di squalifica e l’ammenda di 2.000 euro nei confronti di Nicholas Caglioni, deferito dopo la gara di Prima Divisione Salernitana-Verona per aver indossato una maglietta recante la scritta “Odio Verona”; alla società Salernitana Calcio 1919 Spa irrogata l’ammenda di 20.000 euro.
NOTIZIE UFFICIALI
UFFICIALE: scambio sull'asse Pro Patria-Lecco
Come anticipato dal nostro portale nella giornata di ieri, ecco l'ufficialità riguardante lo scambio tra Rudi e Viviani.
20.12.2011 17:25 di Valeria Debbia
La Calcio Lecco 1912 SpA comunica tramite una nota ufficiale che è stato raggiunto l’accordo con il difensore centrale Mariano Rudi (21), attualmente in forza alla società Aurora Pro Patria. Il calciatore in data odierna ha firmato il contratto che lo legherà alla società bluceleste per la s.s. 2011-2012, per normativa il suo tesseramento potrà essere depositato solo il 3 gennaio 2012 giorno in cui inizierà la seconda sessione di calcio mercato.
Inoltre, la Calcio Lecco 1912 SpA comunica di aver raggiunto l’accordo con la società Aurora Pro Patria per la cessione del centrocampista Luca Viviani (20), arrivato in prestito dalla società Hellas Verona.
ALTRE NEWS
Piacenza, Molinari è il nuovo diggì
Vice presidente dell'Associazione Italiana Direttori Sportivi
17.12.2011 13:15 di Valentino Bonetti
Il primo nome nuovo del Piacenza (ri)targato Garilli è quello di Claudio Molinari che è stato nominato direttore generale. Trentino, vice presidente dell’Associazione Italiana Direttori Sportivi, Molinari ha lavorato alla Spal, alla Sambenedettese, al Manfredonia e al Verona.
FONTE: TuttoLegaPro.com
ALTRE NOTIZIE
Modena, due giornate di squalifica a Caglioni
21.12.2011 22.09 di Elisabetta Zampieri
Due giornate di squalifica e 2.000 euro di multa. Sono queste le decisioni del Giudice Sportivo nei confronti di Nicholas Caglioni, deferito per aver indossato una maglia con la scritta "Odio Verona" durante la semifinale Play Off di Prima Divsione. Alla Salernitana, società in cui militava il giocatore all'epoca dei fatti, è arrivata un'ammenda di 20.000 euro.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
lunedì, dicembre 19th, 2011 | Posted by ferrantetommy
Calcio scommesse, Tommasi “Premiare chi si oppone”
Il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori (AIC) Damiano Tommasi ha voluto esprimere il suo giudizio sugli sviluppi di “Last Bet”. L’ex centrocampista di Verona e Roma ha sottolineato come il comportamento assunto da Simone Farina del Gubbio sia stato esemplare ai fini dell’inchiesta. “Fa ben sperare il fatto che qualcuno si opponga. Più si fa chiarezza e più semplice sarà premiare i virtuosi che a questo sistema di cose non vogliono starci” queste le parole di Damiano Tommasi in riferimento alla denuncia fatta dal calciatore eugubino nel tentativo di combinare la sfida di Coppa Italia tra Cesena e Gubbio disputatasi lo scorso 30 novembre.
FONTE: SerieBNews.com
Calcio scommesse, Napoli-Sampdoria finisce nel giro. Arrestate 17 persone
19/12/2011
CREMONA - Anche Napoli-Sampdoria finisce nel secondo giro dello scandalo calcio scommesse che porta la procura di Cremona ad arrestare 17 persone. Sotto osservazione partite di serie B. C'è anche Doni, c'è Sartor. Si parla anche del sistema "zingaro".
Altro su Doni. Deferimenti e squalifiche per Atalanta, Chievo, Ascoli, Verona, Sassuolo 26/7/2011 ROMA - Squalifiche e radiazioni per Signori e Doni. Due società di serie A, Atalanta e Chievo, tre di serie B (Ascoli, Verona e Sassuolo), undici di Lega Pro, Alessandria, Cremonese, Benevento, Ravenna, Virtus Entella, Piacenza, Esperia Viareggio, Portogruaro, Taranto, Spezia e Reggiana, due della Lega Dilettanti, Cus Chieti e Pino Di Matteo, sono state deferite oggi alla Disciplinare dal Procuratore federale Stefano Palazzi nell'ambito del caso calcioscommesse.
FONTE: CinqueW.it