Sfida dai grandi ricordi anche quella contro l'ASCOLI che ai tempi del vulcanico patròn ROZZI si sfidava in Serie A con il grande HELLAS di BAGNOLI...
Altri tempi (che però è bene non dimenticare): al momento le statistiche al 'Cino e Lillo Del Duca' tra bianconeri e gialloblù parlano di un campo sempre ostico in cui l'HELLAS ha raccolto solo tre successi (l'ultimo proprio nella stagione tricolore grazie ad un gol dello stopperone Silvano FONTOLAN) contro i sette dei padroni di casa in 18 gare.
Ascolani che cominciano il loro campionato alla quinta giornata dopo aver recuperato i 7 punti di penalizzazione appioppati dalla Lega dopo l'inchiesta 'Last Bet'...
CASTORI reintegra in rosa l'attaccante FALCONIERI (in considerazione dei problemi muscolari di cui sono stati vittima BONIPERTI e SONCIN) e recupera PECCARISI; fuori SBAFFO, ANDELKOVIC e ILARI.
Questa la lista dei 19:
Portieri: Guarna, Maurantonio
Difensori: Ciofani, Faisca, Gazzola, Giovannini, Pasqualini, Peccarisi, Tamburini
Centrocampisti: Di Donato, Parfait, Pederzoli, Vitiello
Attaccanti: Beretta, Boniperti, Falconieri, Papa Waigo, Romeo, Soncin
Per mister MANDORLINI 20 convocati fra i quali non c'è l'acciaccato PUGLIESE ('Arriverà anche il suo momento' ha assicurato il tecnico scaligero 'sono felice che faccia parte del VERONA...'):
Portieri: 12 Nicolas, 1 Rafael
Difensori: 13 Abbate, 23 Cangi, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 17 Mareco, 25 Scaglia;
Centrocampisti: 14 D'Alessandro, 20 Doninelli, 4 Esposito, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 7 Mancini, 8 Russo, 77 Tachtsidis;
Attaccanti: 27 Berrettoni, 32 Bjelanovic, 9 Ferrari, 21 Gomez Taleb
QUI ASCOLI
Infermeria affollata per la compagine di mister CASTORI: ANDELKOVIC e SBAFFO hanno svolto un’ecografia di controllo entrambi i calciatori sono in via di guarigione, ma difficilmente saranno disponibili per la gara di sabato. Ecografie di controllo anche per GAZZOLA e PECCARISI: affaticamento muscolare per il primo, leggera distorsione al gomito per il secondo, ma entrambi dovrebbero essere recuperati per il match contro l'HELLAS.
Dopo 15 giorni di impegni con la nazionale Under 23 del CAMERUN nei giochi d'Africa è rientrato anche PARFAIT.
Tra gli elementi della squadra bianconera spiccano il roccioso difensore portoghese FAISCA, l'ex di turno PAPA WAIGO (di scuola scaligera e all'HELLAS fino alla stagione 2004-2005 con 64 presenze totali e 11 gol) ed il 19enne attaccante Giacomo BERRETTA di scuola MILAN che è in diffida (terza sanzione) per 'comportamento scorretto nei confronti di un avversario' (ma va quasi peggio al terzino Juri TAMBURINI al secondo giallo più 1.500 Euro di ammenda 'per avere simulato di essere stato sottoposto ad intervento falloso in area di rigore avversaria').
QUI VERONA
Ex di turno in casa HELLAS sono il tecnico Andrea MANDORLINI (calciatore bianconero tra l'81 e l'84) ed il suo 'pupillo' Sasa BJELANOVIĆ che militò nell'ASCOLI dal 2005 al 2007 (57 presenze 11 gol).
Nessun problema di formazione per l'allenatore scaligero che semmai potrebbe avere il 'problema' opposto: le frecce al suo arco sono molte e di qualità tutto dipenderà dall'impronta che l'artefice della promozione sacligera vorrà dare alla gara ma, dalle indiazioni ricevute nell'ultima gara contro il PADOVA, c'è un solo dubbio in difesa con due maglie da dividere tra MAIETTA, CECCARELLI e MARECO ma si va verso la piena riconferma del centrocampo mentre il tridente d'attacco dovrebbe rivedere il ritorno dal primo minuto di 'Nick Dinamite' FERRARI al posto di uno Sasa BJELANOVIĆ apparso in evidente ritardo di condizione nel derby.
Sulle esterne inevitabile la riconferma di GOMEZ TALEB e D'ALESSANDRO (in diffida (terza sanzione) per 'comportamento scorretto nei confronti di un avversario') fra i più positivi ed in forma del momento...
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DICONO
Mister DONADONI 'Spero in una promozione del VERONA' «L'Hellas, come tutte le squadre che hanno un passato importante nel calcio e che sono rimaste nel limbo in questi ultimi anni, merita di militare in un campionato importante come la serie B e anzi mi auguro che riesca ad andare in serie A perché è una piazzia con entusiasmo e grandi possibilità» TuttoB.com
PRANDELLI sull'HELLAS 'Una parte del mio cuore è a Verona...' «E' sempre emozionante parlare di Hellas, è come se non me ne fossi mai andato. Questa piazza è un po' come Firenze, la squadra non si sente mai sola. Da un po' di tempo ho un ruolo che mi impone di stare al di sopra delle parti ma non posso negare che ho gioito molto per il ritorno in serie B. La squadra è ottima e con una coesione importante credo che si possa raggiungere grandi traguardi».
Prandelli ha parlato poi di D'Alessandro, già nel giro dell'Under 21 di Ferrara e altri gialloblù: «Marco è un ottimo giocatore, ha dribbling e tecnica. Ha una carriera davanti e sono certo si toglierà ottime soddisfazioni. Per il resto ho sempre gli osservatori che settimanalmente mi portano le relazioni sui vari campionati: si anche del Verona so molte cose».
Infine l'invito per il ritorno della Nazionale a Verona: «Queste cose non dipendono da me, se decidessi io beh certamente ci metterei una buona parola» TGGialloBlu.it
Carletto MAZZONE 'promuove' mister MANDORLINI «Casa nostra, casa sua. Andrea sta facendo molto bene. Mi piace. Me lo ricordo negli anni trascorsi insieme proprio ad Ascoli. Un bel giocatore Mandorlini. Ragazzo di carattere. Non si spezzava, sapeva lottare. Fece bene con me. Ma chi lavora non ha mai problemi col sottoscritto. Poi, mi pare, venne chiamato dall'Inter. E fu protagonista. Aveva i mezzi, aveva le idee giuste, le qualità».
E come allenatore? «Devo dirlo io? Riscuote successo. Lo sta dicendo il campo. E Andrea si sta prendendo proprio delle belle soddisfazioni. Mandorlini è uno che sa quello che vuole. Io ho visto giocare le sue squadre. Propongono un bel calcio. Sono effervescenti. Basta e avanza per avermi convinto in pieno. Andrea è carisma, entusiasmo, professionalità» TuttoB.com
Serse COSMI 'VERONA possibile sorpresa' «...Perchè per essere una sorpresa deve durare nel tempo, perchè la B è un campionato difficile e lungo, anzi infinito, e bisogna avere tante componenti, e l'Hellas credo abbia componenti in più rispetto a quasi tutte le altre, ovvero il blasone, la storia, una tifoseria numerosa,una città importante che la sostiene; e se fa bene a seguito di questo entusiasmo rispetto ad altre che devono vivere solo su altri valori, questa potrebbe essere l'arma in più e come ho già detto in una mia vecchia intervista penso che possa essere una sorpresa del campionato».
Poi parla del suo collega,che tanto bene sta facendo nella città Scaligera: «Mandorlini ha fatto bene in Romania,ed è venuto fuori,ottenendo il massimo in una situazione difficile,perchè il Verona in C comunque ti mette addosso una pressione particolare,ha vinto un campionato rimontando tante squadre e quindi mi sento di dire che sta facendo bene il proprio lavoro» RadioVerona
Il camerunense dell'ASCOLI PARFAIT «L’obiettivo è quello di tornare a vincere e dobbiamo farlo davanti al nostro pubblico, che non ha ancora assaporato il gusto di una vittoria quest’anno. Il Verona so che è una squadra forte, ma noi abbiamo bisogno di punti, perchè nonostante il buon avvio nelle prime 3 giornate, siamo ancora a quota zero per colpa della penalizzazione» SerieBNews.com
MAGALINI ex diesse di MANTOVA, PORTOGRUARO e CREMONESE vede gli scaligeri protagonisti in cadetteria «Credo che le neopromosse anche quest'anno possano mettersi in evidenza, in particolar modo il Verona. La società ha fatto un buonissimo mercato e soprattutto i gialloblù hanno un grandissimo allenatore. Mandorlini sa gestire al meglio i momenti delicati, la cavalcata della scorsa stagione è lì a testimoniarlo» TuttoHellasVerona.it
Il difensore bianconero GAZZOLA 'Con il Verona fondamentali i 3 punti!' «...Con il Verona diventa fondamentale vincere, dovremo giocare con ritmi diversi rispetto alla gara di sabato. Ma contro i veneti sono sicuro che sarà tutta un’altra storia».
Boniperti e Beretta meriterebbero forse più spazio, non crede? «Non sta a me dirlo. Quando sono stati chiamati in causa, si sono comportati molto bene. Sono molto bravi e di sicuro possono dare una grossa mano alla squadra. L’Ascoli è un gruppo e chiunque gioca lo fa per la causa bianconera. Ora la cosa che più conta è riprenderci alla svelta quello che abbiamo perso sabato contro gli emiliani» TuttoB.com
'Juani' GOMEZ felice delle prime gare da titolare nel VERONA «In questo Hellas mi trovo sempre meglio. Sono felice che le mie giocate possano portare gol e punti. Contro il Padova abbiamo fatto una grande gara e se vogliamo resta il rammarico di non aver vinto una partita che abbiamo dominato. Non solo io ma tutta la squadra stiamo migliorando e siamo sempre più convinti di poter fare un buon campionato. Il contratto? Non c’entra nulla con le mie prestazioni. Sono ovviamente contento di aver allungato con il Verona. Ma il mio impegno non è cambiato» Leggo.it
GIBELLINI 'ASCOLI duro scoglio...' «Se non ci metti agonismo con l'Ascoli ti fai male anche se siamo una squadra che preferisce giocare il pallone». Quando gli viene chiesto chi possa risultare decisivo nella gara risponde: «Davanti Gomez può davvero essere una spina nel fianco ma anche Ferrari o Bjelanovic».
Successivamente un accenno a Giuseppe Pugliese che era in procinto di passare all'Ascoli proprio dalla squadra gialloblu: «Pugliese è un pupillo di Mandorlini. L'Ascoli si era informato ma il ragazzo aveva un problema di pubalgia così hanno deciso di puntare le loro attenzioni su altri giocatori».
Il direttore parla poi del futuro dell'Hellas: «Saremo dei presuntosi a voler pensare di salire in seire A dopo appena quattro anni. Il nostro obiettivo è quello di una salvezza tranquilla se poi riusciremo a fare meglio, benvenga» TuttoB.com
(468 km – 4 ore e 13 min. circa - Tempo previsto: Poco Nuvoloso 26,9 °C)
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RASSEGNA STAMPA
23/9/2011 ore 16.43 Sono 19 i bianconeri convocati
Sono 19 i bianconeri convocati da Mister Castori al termine dell’allenamento di rifinitura che la squadra ha svolto questo pomeriggio al C.S. Città di Ascoli. Recupera Peccarisi, mentre restano indisponibili Sbaffo, Andelkovic e Ilari. Nessun bianconero è squalificato; diffidato il solo Pederzoli. Nella lista dei convocati c’è anche l’attaccante Vito Falconieri, inserito in elenco dall’allenatore in considerazione dei problemi muscolari di Boniperti e Soncin. Falconieri ha scelto il 18 come numero di maglia.
PORTIERI: Guarna, Maurantonio
DIFENSORI: Ciofani, Faisca, Gazzola, Giovannini, Pasqualini, Peccarisi, Tamburini
CENTROCAMPISTI: Di Donato, Parfait, Pederzoli, Vitiello
ATTACCANTI: Beretta, Boniperti, Falconieri, Papa Waigo, Romeo, Soncin
Squadra e staff saranno in ritiro dalle ore 19 di questa sera presso l’Hotel "La Corte del Sole" di Castel di Lama.
21/9/2011 ore 13.50 Peccarisi affaticato
Questa mattina i bianconeri hanno svolto al C.S. Città di Ascoli una partita a tutto campo da tre tempi di 25’ ciascuno. Mister Castori ha potuto provare più alternative tattiche in vista del match di sabato con il Verona, ma non ha potuto contare su Peccarisi, che, causa un affaticamento muscolare, si è allenato a parte, oltre naturalmente agli indisponibili Sbaffo e Andelkovic: per il primo lavoro differenziato, per il secondo soltanto terapie.
Domani è in programma un allenamento alle ore 15 al C.S. Città di Ascoli.
20/9/2011 ore 18.41 Ecografie per Andelkovic, Sbaffo, Gazzola e Peccarisi
Seduta tattica e partita finale a campo ridotto questo pomeriggio alle ore 15 per i bianconeri al C.S. Città di Ascoli. Nella tarda mattinata di oggi Andelkovic e Sbaffo hanno svolto un’ecografia di controllo dal Dott. Piero Paoletti per verificare lo stato dei rispettivi infortuni: entrambi i calciatori sono in via di guarigione, ma difficilmente saranno disponibili per il match di sabato col Verona. Ecografie di controllo anche per Gazzola e Peccarisi: il primo lamentava un affaticamento muscolare all’adduttore della coscia destra, il secondo una leggera distorsione al gomito sinistro. Entrambi saranno recuperati per la partita di sabato.
Domani allenamento alle ore 10.30 al C.S. Città di Ascoli.
FONTE: AscoliCalcio.net
Venerdì 23 Settembre 2011
Mandorlini: sfida tosta, ma siamo pronti
«Ad Ascoli servirà l’Hellas del derby»
di Gianluca Vighini
VERONA - Vecchi ricordi. Tanti amici, un maestro. Andrea Mandorlini domani torna ad Ascoli (arbitro Cervellera di Taranto), dove Carletto Mazzone costruiva miracoli su miracoli e Mandorlini iniziava a diventare un calciatore. «Anni meravigliosi, epici - ricorda l’allenatore dell’Hellas - eravamo una squadra tosta, praticamente imbattibile in casa. Un anno siamo arrivati sesti, poi ci siamo salvati all’ultima giornata, il Del Duca è sempre stato un bunker. E lo è ancora oggi. Dovremo stare molto attenti perché la classifica dice che l’Ascoli è una squadra tosta, dura da affrontare. Ma se noi siamo quelli con il Padova non dobbiamo avere paura di niente e di nessuno».
Una grinta che, forse gli è stata trasmessa anche da Mazzone, romano verace, gran pilota di uno spogliatoio granitico. «Mazzone era un martello - aggiunge Mandorlini -, ma anche un grande conoscitore di calcio. Preparava benissimo le partite e non lasciava nulla al caso. E poi era uno che riusciva a tirare fuori dai giocatori il 110 per cento. Durante la settimana riusciva a trasmetterci una carica impressionante».
Che Verona si vedrà ad Ascoli è ancora presto per dirlo. Molto probabilmente il mister schiererà la stessa squadra che ha incantato nel primo tempo contro i marchigiani, riservandosi solo il dubbio di chi inserire al centro dell’attacco tra Bjelanovic e Ferrari. Dopo il turno di riposo concesso all’attaccante trentino, è probabile che sia il croato a partire dalla panchina. Per il resto si va verso la conferma di Gomez, D’Alessandro, Tachtsidis e Mareco. (ass)
Mercoledì 21 Settembre 2011
Hellas. Il difensore: il padovano ha avuto fortuna. Mandorlini, multa di 3.000 euro
Mareco: «L’esordio che sognavo, tranne Cacia»
di Gianluca Vighini
VERONA - Un debutto con tanta emozione. E un piccolo neo. Ma Victor Hugo Mareco è pronto a dare il contributo all’Hellas. Mandorlini lo ha gettato nella mischia e il guerriero paraguaiano ha risposto presente.
Una gara filata via senza sbavature. Fino al gol, incredibile di Cacia. L’attaccante del Padova è riuscito a girarsi su un fazzoletto di erba, facendosi sfilare il pallone sotto e Mareco, nonostante l’esperienza, non è riuscito a fermarlo. «E’ stato anche fortunato - spiega il difensore - ed è stato un peccato perché senza quel gol il Verona avrebbe vinto la partita. Il mio debutto? Beh, intanto giocare in uno stadio del genere ti fa salire l’adrenalina a mille e gli stimoli ti arrivano da soli. Da questo punto di vista è stato bellissimo. Poi ho cercato di fare il mio, senza troppi ricami. Le cose sono andate bene, fino al gol. Ripeto, mi dispiace perché avevamo fatto una grande prestazione e se c’era una squadra che doveva vincere eravamo noi».
Multa a Mandorlini. Intanto il giudice sportivo ha ammonito con diffida il tecnico Mandorlini, espulso dall’arbitro Ciampi dopo il litigio con Cutolo. Inoltre a Mandorlini è stata anche comminata una multa di tremila euro perché «al 30’ del primo tempo e a giuoco fermo, si introduceva indebitamente sul terreno di gioco e mostrava atteggiamento intimidatorio nei confronti di un calciatore avversario».
Ufficiali i rinnovi. Sono stati ufficializzati ieri dall’Hellas i rinnovi contrattuali di Gomez e Ferrari. Gomez ha rinnovato sino al 30 giugno 2015, Ferrari sino al 30 giugno 2014. Un evidente segnale che la società crede molto nei due giocatori. (ass)
Martedì 20 Settembre 2011
L’attaccante argentino grande protagonista: non solo io, ma tutta la squadra sta girando
Gomez: «Questo Verona farà strada»
di Gianluca Vighini
VERONA - Dopo il gol, la grande prestazione. Così Juanito Gomez è ormai entrato a tutti gli effetti dentro l’Hellas. In punta di piedi, ma non troppo. L’attaccante argentino, tornato in riva all’Adige dopo i successi di Gubbio (due promozioni consecutive), è in questo momento il pezzo pregiato della squadra scaligera. Spiegava Gibellini durante l’estate. «Gomez sarà la rivelazione del torneo». Aggiungeva Mandorlini. «Ha grandi doti. Francamente non capisco perché sia stato mandato via da Verona». Misteri del mercato.
Sforzi ripagati. La società scaligera, comunque, ha fatto di tutto per non perdere il giocatore. Prima facendogli allungare il contratto quand’era a Gubbio, ora gli ha fatto firmare addirittura un quadriennale. Questo Gomez, è comunque molto diverso da quello che era partito da Verona per l’Umbria.
E quello visto con il Padova, un giocatore destinato a far gola a tante squadre. «In questo Hellas - spiega Juanito - mi trovo sempre meglio. Sono felice che le mie giocate possano portare gol e punti. Contro il Padova abbiamo fatto una grande gara e se vogliamo resta il rammarico di non aver vinto una partita che abbiamo dominato».
La richiesta del mister. Da cineteca l’assist di Gomez per Russo. Stop e finta per un tap-in quasi banale del centrocampista. «Abbiamo cercato sempre di fare i tre punti - racconta Gomez - e abbiamo giocato bene anche nel secondo tempo. I gol sono stati cercati e voluti. Il mister ce l’aveva detto in settimana. Aveva chiesto a noi esterni di stare larghi per andare sul fondo e mettere in crisi la loro difesa. E’ andata bene, direi, visto che le reti sono nate entrambe da queste situazioni».
Il contratto non c’entra. Lavoro, dunque, soprattutto in allenamento. E il lavoro non c’è dubbio, paga.
Aggiunge l’attaccante. «Non solo io ma tutta la squadra stiamo migliorando e siamo sempre più convinti di poter fare un buon campionato. Il contratto? Non c’entra nulla con le mie prestazioni. Sono ovviamente contento di aver allungato con il Verona. Ma il mio impegno non è cambiato». (ass)
Lunedì 19 Settembre 2011
Il tecnico però è soddisfatto del gruppo: possiamo recitare un ruolo importante in B
«Verona, i conti non tornano»
di Gianluca Vighini
VERONA - A Mandorlini i conti non tornano: l’Hellas gioca bene, per certi tratti e in certe partite ha messo in campo probabilmente il miglior gioco della serie B, eppure la squadra non ha raccolto quanto ha seminato. A Grosseto ha perso una partita pazzesca, con il Padova, corazzata della B, ha sciupato un vantaggio meritatatissimo. Così i sette punti in classifica vanno stretti al condottiero dell’Hellas.
Rammarico del mister. «E’ indubbio che per quanto abbiamo fatto finora in classifica ci mancano almeno tre, quattro punti. E non parlo solo del pareggio con il Padova - spiega l’allenatore -, ma ripenso alla prima giornata quando abbiamo perso con il Pescara e poi quando abbiamo perso con due episodi controversi a Grosseto. Detto questo sono felicissimo di come abbiamo giocato contro i biancoscudati e sono felicissimo di come stiamo interpretando questo campionato di serie B. Stiamo crescendo sempre di più, ho visto delle cose ottime, un gioco bellissimo e divertente».
Titolari e riserve. Insomma, il bicchiere è mezzo pieno e Mandorlini è felice anche di come si stanno inserendo i nuovi in questo progetto. «La rosa è vasta e tutti capiscono di poter fare parte della squadra titolare. E’ chiaro che le scelte le faccio io e che le faccio in base a come vedo la partita. Ma tutti quelli che vengono chiamati in causa rispondono alla grande».
Futuro. All’orizzonte due gare difficili, due trasferte (Ascoli e Gubbio) che diranno ancora di più qual è la vera forza di questa squadra. «Non mi preoccupo - sbotta Mandorlini -. Rispetto per tutti, paura di nessuno. Credo che anche il Verona stia ormai giocando con questa mentalità. E il primo tempo che abbiamo giocato con il Padova, vuol dire anche questo: siamo maturi. Possiamo recitare un ruolo importante in B». (ass)
Lunedì 19 Settembre 2011
D’Alessandro: «Possiamo solo migliorare»
Mandorlini dopo il derby col Padova: ci mancano quattro punti
VERONA - Un gol per accendere il Bentegodi. Aveva già fatto intuire di essere giocatore tecnico e di qualità, Marco D’Alessandro. Contro il Padova è partito per la prima volta da titolare e si è regalato la gioia della rete del temporaneo 2-1. «Stupenda emozione, davanti a un pubblico caldissimo. Spero di vivere altre sensazioni del genere con la maglia dell’Hellas», dice lui. Il pareggio con i biancoscudati? Sottolinea l’esterno romano. «Potevamo vincerla, per come abbiamo giocato avremmo meritato di più. D’altronde, davanti, avevamo un avversario forte, che ha mostrato il proprio valore. Siamo in crescita, comunque: è stato davvero un bel Verona».
Ora, per i gialloblù, la doppia trasferta con Ascoli e Gubbio. «Possiamo e dobbiamo migliorare - commenta D’Alessandro - e la prova col Padova ci dà ulteriore fiducia nei nostri mezzi. Sono convinto che abbiamo tutto quel che serve per prenderci delle soddisfazioni». (M.Pad./ass)
Lunedì 19 Settembre 2011
Adesso due trasferte ad Ascoli e Gubbio
Poi al Bentegodi con le corazzate Samp e Toro
VERONA - Ascoli e poi Gubbio. Due trasferte prima del ciclo terribile. L’Hellas saprà dalle prossime 2-4 partite di che pasta è fatto. Si parte con la trasferta di Ascoli. Squadra capace di recuperare i sette punti di svantaggio (sarebbe alla pari del Verona) trascinata da Papa Waigo, ex gialloblù che ha ritrovato in terra marchigiana vecchie emozioni. Successivamente il Verona va a Gubbio contro la squadra di Pecchia che è stata l’avversaria del Verona nel girone A di Lega Pro nell’ultimo campionato (sconfitta sia all’andata, sia al ritorno grazie anche a Gomez, ora punto di forza della squadra di Mandorlini).
Il Gubbio ha pareggiato sabato a Modena, raccogliendo il primo punto. Pecchia ha salvato per il momento la panchina ma quella con l’Hellas potrebbe diventare per lui un’ultima spiaggia. Poi il Verona avrà due gare al Bentegodi, ma contro due corazzate. Mercoledì 5 ottobre se la vedrà contro la Sampdoria, domenica 9 ottobre contro il Torino. Ed è per questo che Ascoli e Gubbio diventano fondamentali anche per non arrivare con l’acqua alla gola contro le grandi del torneo. (G.Vig./ass)
FONTE: Leggo.it
SERIE B
Serie Bwin: la classifica dei marcatori
20.09.2011 12.49 di Luca Esposito
Dopo la quinta di Campionato, ecco la classifica dei marcatori:
5 reti: Tavano (Empoli) [1 rig.]; Cocco [1 rig.] (Albinoleffe).
4 reti: Dionisi (Livorno) [2 rig.]; Immobile [1 rig] (Pescara); Pozzi [1 rig.] e Bertani [1 rig.] (Sampdoria); Campagnacci (Reggina).
3 reti: Feczesin (Brescia); Sforzini [1 rig.]; (Grosseto); Ceravolo (Reggina) [1 rig.].
2 reti: Sbaffo e Papa (Ascoli); De Paula, Rivas (Bari); Jonathas [1 rig.] (Brescia), D. Gasparetto, Maah (Cittadella); Alfageme e Caridi [ 1 rig. ] (Grosseto); Mendicino (Gubbio); De Vitis (Modena); Castaldo e Farias (Nocerina); Cuffa e Ruopolo (Padova); Cascione e Sansovini (Pescara); Missiroli (Reggina); Boakye e Sansone [1 rig. ] (Sassuolo); Sgrigna (Torino); Ferrari [1 rig.] (Verona); Abbruscato (Vicenza).
1 rete: Regonesi [1 rig.], Cissè, Girasole e Previtali (Albinoleffe); Andelkovic e Romeo [1 rig] (Ascoli); De Falco (Bari); Ignacio (Brescia); Di Roberto, Schiavon, Di Carmine e Vitofrancesco (Cittadella); Florenzi, Pettinari e Ciano (Crotone); Dumitru e Buscè (Empoli); Ciofani e Lunardini (Gubbio); Danilevicius e Mbakogu (Juve Stabia); Luci, Salviato e Barone (Livorno); Dalla Bona, Bernacci, Greco (Modena); Di Maio (Nocerina); Milanetto, Trevisan, Drame, Cutolo, Cacia e Schiavi (Padova); Maniero e Insigne (Pescara); Ceravolo [1 rig.], Missiroli e Rizzato (Reggina); Palombo, Piovaccari e Volta (Sampdoria); Marchi, Masucci e Terranova (Sassuolo); R. Bianchi [1rig.], Oduamadi, Bianchi e Stevanovic (Torino), Neito e De Luca (Varese)Ceccarelli, Gomez, Russo, D'Alessandro e Hallfredsson (Verona); Paro (Vicenza).
ALTRE NOTIZIE
ESCLUSIVA TMW - Bjelanovic: "Il Bentegodi ti trascina"
Intervista a cura di Raffaella Bon
19.09.2011 14.06 di Claudio Colla
Raggiunto in esclusiva da TuttoMercatoWeb, il centravanti croato Sasa Bjelanovic (32), approdato all'Hellas Verona in chiusura di mercato, commenta così i propri primi passi in maglia gialloblù.
Come sta andando a Verona?
"Bene, dato che quando sono arrivato ero in ritardo di condizione, e mi mancavano i minuti nelle gambe per la partita, e ora, pian piano, sto recuperando".
Perché, tra le diverse proposte che hai ricevuto, hai scelto proprio l'Hellas?
"A parte il rapporto stretto con mister Mandorlini, che già l'anno scorso mi voleva con sé, sono stato attirato anche dall'ambiente, e ho accettato d'istinto. La piazza di Verona, una città bellissima, è calda, e dà grandi soddisfazioni. Il Bentegodi ti trascina".
Chiosa finale: l' Atalanta sta recuperando in fretta i punti di penalizzazione, te l'aspettavi?
"Adesso è facile dire di sì, ma sinceramente già di mio pensavo sarebbero partiti alla grande, conoscendo i miei ex-compagni. Le qualità umane dei ragazzi dell'Atalanta sono fantastiche, e sono rimasto molto impressionato dalla voglia e dall'intensità che mettono in ogni gara".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
HELLAS VERONA
Hellas Verona, Magalini: "I gialloblu saranno protagonisti"
22.09.2011 12:57 di Federico Errante
Fonte: Tuttohellasverona.it
La redazione di TuttoHellasVerona.it ha contattato l'ex direttore sportivo di Mantova, Portogruaro e Cremonese Giuseppe Magalini per commentare il campionato cadetto. "La Serie B è questa, ci sono situazioni che si alternano e ribaltano di settimana in settimana. Ma sono certo che i valori in campo emergeranno lungo le 42 giornate. La Sampdoria non potrà fare un sol boccone del campionato, ma certamente sarà tra le prime. A gennaio poi cambia tutto, sono davvero due campionati in uno. Dopo le contrattazioni invernali, si modificano i rapporti di forza. Credo che le neopromosse anche quest'anno possano mettersi in evidenza, in particolar modo il Verona. La società ha fatto un buonissimo mercato e soprattutto i gialloblù hanno un grandissimo allenatore. Mandorlini sa gestire al meglio i momenti delicati, la cavalcata della scorsa stagione è lì a testimoniarlo".
ASCOLI
Ascoli, la sfida col Verona ai raggi X
22.09.2011 14:36 di Davide Nazzari articolo letto 23 volte
Torna dopo diversi anni di assenza la gara Ascoli-Verona, l'ultima fu infatti giocata nella stagione 2004/2005 con vittoria dei bianconeri per 2-1 (doppietta Cristiano e rete veronese firmata da Bogdani). In totale le due squadre si sono affrontate 18 volte al Del Duca con 8 vittorie dell'Ascoli, 3 vittorie del Verona e 7 pareggi.
Tra le fila bianconere troviamo un ex gialloblu, N'Diayè Papa Waigo che proprio col Verona ha iniziato la sua carriera calcistica in Italia. Esordio nel 2002, in tre stagioni totalizzò 65 presenze ed 11 gol poi passò al Cesena.
In casa Verona invece il mister Andrea Mandorlini, ex-calciatore dell'Ascoli tra il 1981 ed il 1984 dove totalizzò 73 presenze e 5 reti. Sasà Bjelanovic invece si è vestito di bianconero per due stagioni 2005/2006 e 2006/2007 entrambe nella massima serie dove totalizzò 57 presenze ed 11 reti.
PRIMO PIANO
TOTOB: la Schedina del Genio
21.09.2011 00:00 di Dennis Magrì
Da molti è ricordato come il Genio del centrocampo, tanti lo reputano uno dei migliori di sempre nel battere calci piazzati. E' Eugenio Corini l'ospite d'onore di Tuttob.com per la rubrica TotoB, rubrica aggiornata ogni settimana con un ospite diverso. L'ex centrocampista di Juventus, Napoli, Palermo e Torino, ed ex allenatore del Crotone, ha dato i propri pronostici sulle sfide che andranno in scena nel prossimo weekend.
VICENZA-LIVORNO – Dal mio punto di vista questa è una sfida da tripla perché il Vicenza è chiamato al riscatto, mentre il Livorno sta facendo molto bene e fuori casa è molto insidioso, avendo vinto a Crotone e Varese. E’ una partita, ripeto, in cui può accadere di tutto, sarà la giornata buona per i padroni di casa? PRONOSTICO: 1X2
ALBINOLEFFE-SAMPDORIA – Sfida molto intrigante, dove la Sampdoria ha molta qualità e può aggredire gli spazi. I bergamaschi sono sicuramente un avversario fastidioso per la squadra di Atzori, ma i liguri partono col favore del pronostico. PRONOSTICO: 2
ASCOLI-HELLAS VERONA – Credo che sia una partita in cui l’Ascoli voglia riscattare davanti il proprio pubblico la sconfitta contro il Sassuolo. L’Hellas gioca bene, lo si è visto contro il Padova, ma credo che i bianconeri partano in leggero vantaggio. PRONOSTICO: 1X
BRESCIA-CITTADELLA – Il Cittadella sta molto bene e sarà carico dopo la vittoria nel derby. Il Brescia, invece, sta facendo buone cose e soprattutto giocherà in casa. Prevedo una partita in cui le due squadre lottino per vincere. PRONOSTICO: 12
GROSSETO-CROTONE – Il Grosseto viene dall’ottimo pareggio contro la Sampdoria, i calabresi dal primo successo casalingo. Nonostante ciò vedo favoriti i padroni di casa che stanno facendo molto bene e sono una squadra piuttosto equilibrata. PRONOSTICO: 1X
GUBBIO-VARESE – Il Varese si è ripreso dall’ottimo successo casalingo contro l’Albinoleffe, mentre i padroni di casa hanno ottenuto il primo punto della stagione contro il Modena. Partono favoriti i biancorossi, ma non escludo che possa essere la giornata del Gubbio. PRONOSTICO: 12
JUVE STABIA-PESCARA – Questa è una partita da tripla perché i padroni di casa vengono da un momento delicato, mentre la squadra di Zeman è capace di compiere qualsiasi tipo di impresa. PRONOSTICO: 1X2
NOCERINA-TORINO – Secondo me la Nocerina sinora è stata molto sfortunata perché gioca un bel calcio e ha raccolto poco rispetto quanto avrebbe meritato. Credo dunque che possa essere la giornata dei molossi. PRONOSTICO: 1
PADOVA-MODENA – Vedo nettamente favoriti i biancoscudati sui gialloblu, con quest’ultimi che non stanno passando un ottimo momento. La squadra di Dal Canto, anche in giornate ‘no’ può vincere le partite perché ha molta qualità e una squadra composta da calciatori che con una giocata possono regalare i tre punti. PRONOSTICO: 1
SASSUOLO-BARI – Questa è una partita molto strana, dove tutti i pronostici vanno a favore della squadra di casa perché sta facendo molto bene. Ma questa sfida potrebbe regalare colpi di scena ed essere la sorpresa della giornata. PRONOSTICO: 12
EMPOLI-REGGINA – Partita importante e delicata per l’Empoli perché la Reggina in contropiede fa male con gente tecnicamente preparata e veloce. PRONOSTICO: 1
HELLAS VERONA
Hellas Verona, Cosmi: "La sorpresa? Potrebbero essere gli scaligeri"
20.09.2011 21:57 di Federico Errante
Fonte: Tuttohellasverona.it
Serse Cosmi,intervenuto ai microfoni di RadioVerona, parla del derby che ha visto venerdì sera tra l'Hellas e il Padova e non solo.
"Ho visto una bella partita,la più bella di quest'anno tra serie A e B di quelle che ho visto,non solo perchè spettacolare,ma anche piena di contenuti tecnici e tattici condita da tanto agonismo,insomma una partita vera e non soporifera come mi è capitato di vedere in altri casi;ovviamente si sono affrontate due squadre con caratteristiche diverse e penso che alla fine il risultato sia stato anche giusto.Mi sono molto divertito.
Si è vista chiaramente un'anima,un'identità e situazioni interessanti da entrambe le parti,tutte cose trasmesse,da una parte da Dal Canto già nel finale della passata stagione e lo stesso per il lavoro svolto da Mandorlini.Ultimamente nel calcio d'oggi alle squadre si chiede tanto lavoro tattico,però poi alla fine le squadre diventano più forti se oltre all'aspetto tattico hanno dentro di sè un qualcosa di diverso sotto l'aspetto caratteriale".
Pensare che l'Hellas potrebbe essere la sorpresa del campionato è essere troppo ottimisti?
"No,nella maniera più assoluta,perchè per essere una sorpresa deve durare nel tempo,perchè la B è un campionato difficile e lungo,anzi infinito,e bisogna avere tante componenti,e l'Hellas credo abbia componenti in più rispetto a quasi tutte le altre,ovvero il blasone,la storia,una tifoseria numerosa,una città importante che la sostiene;e se fa bene a seguito di questo entusiasmo rispetto ad altre che devono vivere solo su altri valori,questa potrebbe essere l'arma in più e come ho già detto in una mia vecchia intervista penso che possa essere una sorpresa del campionato".
Sei mai stato vicino ad essere l'allenatore del Verona?
"No,purtroppo no (sorride,ndr) ma è la verità,non ho mai avuto nei periodi passati nessun tipo di contatto.E' un peccato ovviamente per me,perchè a me il calcio piace farlo dappertutto,però ci sono posti dove si hanno delle sensazioni che il calcio piaccia più che in altre piazze e Verona inevitabilmente lo dimostra con i fatti, è una di quelle città molto legate al calcio,e credo,non solo io ma qualsiasi altro allenatore "intelligente" avrebbe il desiderio un giorno di poterla allenare".
Poi parla del suo collega,che tanto bene sta facendo nella città Scaligera: "Mandorlini ha fatto bene in Romania,ed è venuto fuori,ottenendo il massimo in una situazione difficile,perchè il Verona in C comunque ti mette addosso una pressione particolare,ha vinto un campionato rimontando tante squadre e quindi mi sento di dire che sta facendo bene il proprio lavoro".
Una battuta sull'esultanza di Cutolo: "E' capitato anche a me entrare in stadi dove mi hanno fischiato,insultato ed offeso,e la più grande soddisfazione era quella di uscire magari vincendo.Cutolo ha avuto la capacità e la bravura di trovare la situazione del gol e quindi della sua rivincita e a mio giudizio ha perso un'occasione,perchè se fosse stato zitto avrebbe veramente creato imbarazzo al Verona,è andato oltre ad ogni tipo di esultanza legittima,mettendo anche in seria difficoltà i compagni per il clima poi creatosi al Bentegodi".
Sul suo futuro gli viene chiesto se è pronto ad un suo possibile inserimento alla panchina del Gubbio: "No,non sono assolutamente pronto perchè non vado", e poi ancora: "non ho la forza di gufare contro altri allenatori per il cambio di panchina,vado in giro a vedere partite e a volte devo dire,mi sento quasi in imbarazzo,perchè capita di andare in stadi dove ci sono allenatori in difficoltà e sembra che uno vada lì proprio per quello e non è esattamente così".
Tornando infine alla gara vista nell'anticipo serale,qualche giocatore gli ha fatto una bella impressione. "Ne ho parlato con amici,gente del calcio,anche un attaccante importante,di un ragazzo giovane che non conoscevo (si riferisce al greco Tachtsidis) ,erano anni che non vedevo una interpretazione del ruolo come questo ragazzo ha fatto.A me è un giocatore che piace,anche se nel secondo tempo non ha giocato come nel primo,ma come percepisco il calcio io,per me è una presenza importante essendo anche un ragazzo di appena vent'anni,ma con personalità e gamba;nonostante giochi in un ruolo e in una categoria difficile mi ha stupito. Così come Gomez che ho già avuto modo di vedere nel Gubbio e che si è confermato essere un buon giocatore,ho rivisto felicemente Emanuele Berrettoni che ho avuto a Perugia ed è un ragazzo che meritava molto di più già da quando era giovane".
HELLAS VERONA
Hellas Verona, Prandelli: "Una parte del mio cuore è qui"
21.09.2011 00:00 di Federico Errante
Fonte: TGGialloblù.it
In occasione dell'evento golfistico benefico "IN BUCA PER UN SORRISO"organizzato da Matteo Manassero che si è tenuto questa mattina sul lago di Garda sono intervenuti numerosi personaggi dello sport e dello spettacolo. Fra questi anche il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Cesare Prandelli che ha parlato in esclusiva ai microfoni di Tggialloblu: "E' sempre emozionante parlare di Hellas, è come se non me ne fossi mai andato. Questa piazza è un po' come Firenze, la squadra non si sente mai sola. Da un po' di tempo ho un ruolo che mi impone di stare al di sopra delle parti ma non posso negare che ho gioito molto per il ritorno in serie B. La squadra è ottima e con una coesione importante credo che si possa raggiungere grandi traguardi". Prandelli ha parlato poi di D'Alessandro, già nel giro dell'Under 21 di Ferrara e altri gialloblù: "Marco è un ottimo giocatore, ha dribbling e tecnica. Ha una carriera davanti e sono certo si toglierà ottime soddisfazioni. Per il resto ho sempre gli osservatori che settimanalmente mi portano le relazioni sui vari campionati: si anche del Verona so molte cose". Infine l'invito per il ritorno della Nazionale a Verona: "Queste cose non dipendono da me, se decidessi io beh certamente ci metterei una buona parola".
PRIMO PIANO
Hellas Verona, Mazzone: "Mandorlini farà strada"
21.09.2011 10:53 di Federico Errante
Fonte: L'Arena
Gocce di memoria. Ricordi sparsi nell'oceano di vita di Carlo Mazzone. Sor Carletto è passato anche da qui. Verona campo di battaglia. Sfide epiche contro i mostri sacri della storia Hellas. È successo tante volte. Panchine roventi, una storia infinita. Lui, del resto, è il decano degli allenatori italiani. Recordman di presenze (da allenatore) in serie A: ben 795. Mazzone vive oggi l'età del riposo. Dolce. La sfida tra Ascoli e Verona - programmata dal calendario tra tre giorni al «Del Duca» - diventa, però, pretesto per ricordare i suoi contatti col mondo gialloblù. Ma anche per ripescare pensieri da dedicare ad Andrea Mandorlini. Uno dei suoi tanti allievi, finiti poi a fare la vita dell'allenatore. Proprio come Sor Carletto. Che si conferma lucido, pimpante, sempre innamorato del calcio. Quello visto con i suoi occhi.
Mazzone, lo sa che Mandorlini sta per tornare ad Ascoli? Da avversario però...
«Casa nostra, casa sua. Andrea sta facendo molto bene. Mi piace».
Avrà imparato da lei.
«Me lo ricordo negli anni trascorsi insieme proprio ad Ascoli. Un bel giocatore Mandorlini. Ragazzo di carattere. Non si spezzava, sapeva lottare. Fece bene con me. Ma chi lavora non ha mai problemi col sottoscritto. Poi, mi pare, venne chiamato dall'Inter. E fu protagonista. Aveva i mezzi, aveva le idee giuste, le qualità».
E come allenatore?
«Devo dirlo io? Riscuote successo. Lo sta dicendo il campo. E Andrea si sta prendendo proprio delle belle soddisfazioni».
Lei ne conoscerà sia i pregi che i difetti.
«Per carità, cosa devo fare, la pagella? Mi limito a dire che Mandorlini è uno che sa quello che vuole».
E lo ottiene pure...
«Ma io ho visto giocare le sue squadre. Propongono un bel calcio. Sono effervescenti. Basta e avanza per avermi convinto in pieno».
Mandorlini è...
«Andrea è carisma, entusiasmo, professionalità».
Resta sempre lei il Maestro però.
«Non sa quante soddisfazioni... Ne ho visti passare tanti. E poi me li sono ritrovati a fare gli allenatori».
Il suo prediletto?
«Ma come, non lo sapete? Pep. Guardiola. Proprio un bel giocatorino a Brescia. Guardo adesso quello che sta facendo a Barcellona. Mi entusiasma 'sto ragazzo. Proprio bravo».
È dura, però, la vita dell'allenatore oggi, o no?
«Eccome. Semo alle solite. Pronti, via e ne cacciano due, prima Donadoni e poi Pioli.... Anzi, ancora prima di cominciare. Non c'è più rispetto. E i presidenti non sanno quello che vogliono».
Dove sbagliano?
«Abbiano rispetto per quelli di esperienza. Li aspettino un po' di più».
Allora la colpa è tutta di chi comanda i club?
«Purtroppo si è portati a volere tutto e subito. E si seguono le mode del momento. Come quella di affidare ad allenatori di primo pelo grandi club. Salvo poi esonerarli di fretta e furia perché ci si accorge improvvisamente che sono scarsi di esperienza. La sa qual è la verità?».
Qual è?
«Noi allenatori semo l'ultima rota der carro»,
Ricordi di Verona?
«Osvaldo Bagnoli»
In che senso?
«Grandissimo allenatore. Quando mi dite Hellas Verona io penso subito a lui. Ho sempre avuto grandissima stima per lui. Non solo per quello che ha fatto, ma anche per come si è sempre posto».
Ovvero?
«Un grande uomo. E naturalmente un grande allenatore».
Tra Ascoli e Verona lei, si suppone, non avrà dubbi per chi tifare...
«Tifo per tutte le squadre allenati dai miei ragazzi».
Senta Mazzone, lei è stato modello per molti. Oggi manca al calcio. Insieme a lei chi altri? Chi le piacerebbe vedere ancora su qualche panchina italiana?
«Io vorrei vedere sempre in panchina Nereo Rocco. Uno come lui dovrebbe esserci sempre. E pure Bagnoli. E non è perché stiamo parlando di Verona. Bagnoli è stato utile al calcio. Perché il calcio va avanti, ci mancherebbe, ma i modelli non devono essere dimenticati».
ASCOLI
Ascoli, Sbaffo ed Andelkovic ancora fuori. Torna Parfait.
21.09.2011 13:13 di Davide Nazzari
Louis Parfait ha fatto rientro ad Ascoli dopo 15 giorni per gli impegni con la nazionale Under 23 camerunense nei giochi d'Africa.
Dall' infermeria invece giungono notizie positive infatti Sbaffo ed Andelkovic hanno svolto entrambi ecografie di controllo che hanno denotato che i calciatori sono in via di guarigione ma non ancora pronti per la gara interna con il Verona. Dovrebbero essere disponibili per la successiva trasferta di Grosseto.
Ecografie di controllo anche per Gazzola che accusava un affaticamento all'adduttore della coscia destra e Peccarisi, lieve distorsione al gomito sinistro. Entrambi saranno comunque a disposizione di mister Castori per il match di sabato contro i gialloblu dell' ex Andrea Mandorlini (calciatore bianconero negli anni '80).
LE INTERVISTE
Hellas Verona, Bjelanovic: "Snejder-Forlan, che errore"
21.09.2011 17:04 di Federico Errante
Fonte: TMW/Sportitalia
"Se vado in discoteca la sera prima del ritiro? Non entro in campo...". Così a Sportitalia l'attaccante del Verona, Sasa Bjelanovic, sulla presenza di Forlàn e Sneijder al Tocqueville di Milano la sera prima del ritiro con la squadra. "È un gesto irresponsabile - afferma - si tratta di professionisti di livello internazionale. Ci sta di andare in discoteca dopo una partita vinta, ma avendo una gara da giocare pochi giorni dopo, con una situazione non felice, penso non sia una scelta giusta".
LE INTERVISTE
Hellas Verona, Donadoni: "Spero nela promozione degli scaligeri"
21.09.2011 18:08 di Federico Errante
Fonte: Tuttohellasverona.it
L'evento golfistico benefico "In buca per un sorriso" ha visto la partecipazione anche di Roberto Donadoni, ex ct della Nazionale Italiana, intervistato da TgGialloblù circa le possibilità e il futuro dell'Hellas nel calcio: "L'Hellas, come tutte le squadre che hanno un passato importante nel calcio e che sono rimaste nel limbo in questi ultimi anni, merita di militare in un campionato importante come la serie B e anzi mi auguro che riesca ad andare in serie A perché è una piazzia con entusiasmo e grandi possibilità." Riguardo all'episodio goliardico che qualche settimana fa ha coinvolto l'allenatore dei gialloblù, Andrea Mandorlini, Donadoni ha commentato: "Non ho vissuto la situazione e non saprei come valutarla. E' chiaro che quando si è personaggi di primo piano bisogna avere un modo di comportarsi che non dia adito a nessun tipo di critiche. Bisogna essere il più freddi possibili. Noi siamo degli esempi, dobbiamo essere bravi a gestirci."
LE INTERVISTE
Hellas Verona, Gomez: "Sempre più convinti dei nostri mezzi"
20.09.2011 12:45 di Federico Errante
Fonte: Tuttohellasverona.it
Legati deve ancora capirci qualcosa. E questi sono gli effetti che Gomez Taleb provoca ai difensori avversari. Il fantasista di Santa Fè è ormai sempre più coinvolto negli oliati meccanismi del gioco di Mandorlini, e lo sta dimostrando con i fatti: un goal a Grosseto, un assist al bacio per Russo nel derby contro i patavini, il tutto unito a numeri di alta scuola. Il giocatore conferma il suo benessere alle pagine di Leggo: "In questo Hellas mi trovo sempre meglio. Sono felice che le mie giocate possano portare gol e punti. Contro il Padova abbiamo fatto una grande gara e se vogliamo resta il rammarico di non aver vinto una partita che abbiamo dominato".
UNO SGUARDO AL FUTURO: Juanito prospetta un roseo avvenire per la squadra scaligera: "Non solo io ma tutta la squadra stiamo migliorando e siamo sempre più convinti di poter fare un buon campionato. Il contratto? Non c’entra nulla con le mie prestazioni. Sono ovviamente contento di aver allungato con il Verona. Ma il mio impegno non è cambiato"
HELLAS VERONA
Hellas Verona, il ds Gibellini:"Se non ci metti agonismo con l'Ascoli ti fai male"
19.09.2011 21:37 di Davide Nazzari
Raggiunto da Radio Studio 99 Network di Ascoli Piceno durante il programma Il Bianco e il Nero il direttore sportivo dell' Hellas Verona Mauro Gibellini ha parlato della formazione scaligera:"Abbiamo un buon impianto di gioco, siamo una squadra affiatata. Pian piano si stanno anche inserendo i nuovi come Bjelanovic e Mareco."
Commenta poi la sfida di sabato prossimo ad Ascoli:" Se non ci metti agonismo con l'Ascoli ti fai male anche se siamo una squadra che preferisce giocare il pallone". Quando gli viene chiesto chi possa risultare decisivo nella gara risponde:" Davanti Gomez può davvero essere una spina nel fianco ma anche Ferrari o Bjelanovic".
Successivamente un accenno a Giuseppe Pugliese che era in procinto di passare all'Ascoli proprio dalla squadra gialloblu: "Pugliese è un pupillo di Mandorlini. L'Ascoli si era informato ma il ragazzo aveva un problema di pubalgia così hanno deciso di puntare le loro attenzioni su altri giocatori". Il direttore parla poi del futuro dell'Hellas:" Saremo dei presuntosi a voler pensare di salire in seire A dopo appena quattro anni. Il nostro obiettivo è quello di una salvezza tranquilla se poi riusciremo a fare meglio, benvenga".
In conclusione ancora un accenno al match di sabato prossimo:"Mi auguro che Castori riesca a compiere nuovamente il miracolo dello scorso anno, so che hanno dei problemi ma lui sarà in grado di salvare una squadra storica come quella dell'Ascoli...a partire dalla gara successiva col Verona".
ASCOLI
Ascoli, Gazzola: "Restiamo uniti"
19.09.2011 20:45 di Federico Errante
Fonte: Corriere Adriatico - Anna Rita Marini
Non è bastato il miglior Gazzola per evitare la sconfitta contro il Sassuolo. Il difensore dell’Ascoli è tornato a essere l’esterno destro rampante che lo scorso campionato ha fatto spesso la differenza sulla sua fascia di competenza. Fiato e corsa, tanta tecnica e soprattutto anche qualche cross dal fondo, insomma un difensore completo. “Adesso sto meglio, mi sento bene - ammette il difensore di 26 anni, alla sua terza stagione con la maglia bianconera -. Ho avuto un inizio stagione travagliato, per via di qualche acciacco fisico. Poi ci si è messa anche l’espulsione che ho subito contro il Torino. Ma ormai è acqua passata, pian piano sto tornando a essere quello dallo scorso campionato. In questo mi aiuterà moltissimo il lavoro che farò durante la settimana”.
Non ci voleva proprio la sconfitta contro il Sassuolo, arrivata dopo una partita giocata male e con qualche errore difensivo...
“Secondo me il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, viste le occasioni che abbiamo avuto nell’arco della partita. Non dimentichiamo che abbiamo colpito due traverse che gridano ancora vendetta. Non siamo riusciti a sfruttare al meglio le altre occasioni che ci sono capitate, a differenza degli avversari che hanno colpito al primo vero affondo”.
Quanto pesa questa sconfitta, anche se siamo solo all’inizio dal campionato?
“Le sconfitte pesano sempre, ma non possiamo fare altro che accettarla”.
La squadra continua a prendere gol su errori difensivi. Come mai?
“Tutti insieme dobbiamo cercare di fare un attento esame della partita, guardare dentro di noi e capire dove abbiamo sbagliato. Di sicuro serve maggiore concentrazione in certi frangenti della partita”.
A rimetterci è stato soprattutto Ciofani che si è beccato i fischi dei tifosi. Suo l’errore difensivo, ma a parziale scusante del ragazzo va detto che che gioca in un ruolo non suo...
“Dobbiamo tutti quanti cercare di restare uniti, non si deve buttare la croce addosso a un singolo. Come ci dice spesso il mister: quando si perde la colpa è di tutti, come quando si vince il merito è del gruppo”.
Castori era davvero arrabbiato, in particolare con il direttore di gara: pensa che, alla ripresa degli allenamenti, avrà digerito la sconfitta?
“Speriamo. Negli spogliatoi, al termine della partita, ci ha detto che dobbiamo usare maggiore attenzione. Perdere in casa fa male”.
Ora vi capita subito una ghiotta occasione per rilanciarvi: un’altra gara interna contro il Verona. Stavolta non sono ammessi passi falsi, è d’accordo?
“Certo, dobbiamo rialzarci e guardare avanti. Il nostro pensiero è già proiettato alla prossima partita. Con il Verona diventa fondamentale vincere, dovremo giocare con ritmi diversi rispetto alla gara di sabato. Ma contro i veneti sono sicuro che sarà tutta un’altra storia”.
Boniperti e Beretta meriterebbero forse più spazio, non crede?
“Non sta a me dirlo - ribatte il difensore di Borgotaro -. Quando sono stati chiamati in causa, si sono comportati molto bene. Sono molto bravi e di sicuro possono dare una grossa mano alla squadra. L’Ascoli è un gruppo e chiunque gioca lo fa per la causa bianconera. Ora la cosa che più conta è riprenderci alla svelta quello che abbiamo perso sabato contro gli emiliani”.
PRIMO PIANO
Hellas Verona, cuore e velocità per pensare in grande
19.09.2011 11:00 di Federico Errante
Fonte: L'Arena
L'andatura intraprendente, il piglio feroce e quel pizzico di sfacciataggine che è il peperoncino di una pietanza già gustosa: il Verona getta le sue schegge impazzite nel calderone della Serie B e avvisa le big che il transito dal «Bentegodi», quest'anno, non sarà comodo per nessuno.
Mister Mandorlini farà gli scongiuri del caso ma la notte di venerdì, quella del derby col Padova, ha dimostrato che, dovesse liberarsi qualche spazio nelle zone nobili della classifica, il Verona può recitare un ruolo di primissimo piano.
E l'obiettivo play off resta tutt'altro che remoto.
L'ORCHESTRA. Il riconoscimento è arrivato proprio dal campo, inutile nascondersi troppo: la squadra gialloblù poggia innanzitutto su un gruppo solido, nel quale il feeling tra senatori e Mandorlini è stato prima nutrito e poi cementato dalla straordinaria impresa dello scorso anno.
Lì quest'estate sono stati innestati rinforzi di qualità e di grande prospettiva, la maggior parte dei quali sembrano già essersi agevolmente calati nelle dinamiche del gruppo e nello spirito dell'ambiente.
L'allenatore nel contesto ha lavorato benissimo, trasferendo iniezioni di carattere e soprattutto la mentalità vincente. Quella che mette in condizione i suoi di affrontare chiunque col medesimo atteggiamento: nessuna paura e coraggio a chili. Comunque vada a finire il Verona se la gioca sempre. E la tifoseria dimostra di apprezzare.
ATTENTI A QUEI DUE. Il valore aggiunto 2011-'12 sta sulle ali: l'Hellas - il cui assetto è molto più fedele alla filosofia Mandorlini di quanto non lo fosse lo scorso campionato - ha trovato in Juanito Gomez e Marco D'Alessandro due incursori formidabili.
Sono stati loro le stelle più luminose nella notte del derby e saranno spesso ancora loro - c'è da scommetterci - le frecce più velenose nella faretra dell'allenatore ravennate.
Non sempre, magari, troveranno i Legati e i Renzetti andati in tilt venerdì, ma sulle loro doti e sulla loro compatibilità al 4-3-3 del Verona è difficile esprimere dubbi.
Anche perché nelle zone più basse dei rispettivi corridoi hanno trovato spalle perfette come Abbate e Scaglia.
Dietro i quali scalpitano i Natalino, i Pugliese e i Cangi, altri che paiono fatti apposta per sostenere le scorribande oltre la tre quarti d'attacco.
CHE ABBONDANZA. L'altro grande motivo di ottimismo rispetto al futuro prossimo nasce proprio dalla completezza dell'organico: eccellenti le alternative in difesa (venerdì, per dire, in panchina siedeva Ceccarelli), altrettanto lo sono quelle a centrocampo. Che se col Padova Esposito si è dovuto accontentare degli ultimi scampoli di gara a cercare spazi e gloria c'è anche il «vecchio» Mancini oltre a tre giovanotti talentuosi e impertinenti come Jorginho (ricordate la mezz'oretta col Sassuolo?), Galli (resta splendido il primo tempo di Castellammare) e Doninelli, attualmente stritolato dalla concorrenza.
Per non parlare dell'attacco, nel quale sta godendo di una fase di (meritato) riposo uno come Nick Dinamite Ferrari.
IL LATO DEBOLE. L'Hellas lievita insomma. Cresce con regolarità e regala fasi di autentico spettacolo, esibisce personalità e lascia intravedere ulteriori, robusti, intriganti margini di progresso. Ovviamente però qualcosa da sistemare c'è. Perché la danza ubriacante e il registro garibaldino del primo tempo di venerdì ha certamente messo paura all'avversario, limitandosi però a tramortirlo. È mancata un pizzico di concretezza, a cotanto volume di gioco avrebbe dovuto corrispondere qualche opportunità in più. Arriveranno.
Come è lecito pensare che anche dietro ci sarà modo di coordinare qualche meccanismo, le cui sfasature sono costate carissime contro i biancoscudati. Al fantasma di Cacia è bastato un mezzo pallone per insaccare due marpioni come Mareco e Maietta e ristabilire l'equilibrio. Presumibile che non capiti ancora troppo spesso. C'è modo di sorridere, tanto più che Mandorlini ha ricominciato a scuotere la truppa pochi minuti dopo la partita: «Ci mancano punti: se non sono arrivati col Padova andremo a prenderceli altrove».
FONTE: TuttoB.com
Ascoli, il ritorno di Parfait:”Sono carico e pronto a rituffarmi nella mia avventura ad Ascoli”
Tira un sospiro di sollievo l’allenatore dell’Ascoli Castori per il ritorno di Louis Parfait. Il camerunense, divenuto un elemento fondamentale per il tecnico dei marchigiani, era mancato in queste ultime due partite per gli mpegni con la propria nazionale Under 23. Dal canto suo, il giocatore di proprietà del Genoa, è carico ed è tornato nelle Marche con una medaglia di bronzo.
”Per il mio paese è sempre un grande traguardo vincere qualcosa, anche se ho già giocato con varie nazionali giovanili camerunensi, andare in Nazionale per me è sempre un grande orgoglio -dice il centrocampista-. Ora sono tornato e sono pronto per rituffarmi nella mia avventura ascolana, non penso che la squadra abbia perso perchè non c’ero io. E’ chiaro che adesso l’obiettivo è quello di tornare a vincere e dobbiamo farlo davanti al nostro pubblico, che non ha ancora assaporato il gusto di una vittoria quest’anno. Il Verona so che è una squadra forte, ma noi abbiamo bisogno di punti, perchè nonostante il buon avvio nelle prime 3 giornate, siamo ancora a quota zero per colpa della penalizzazione”.
Verona, ESCLUSIVO/ Andrea Mandorlini: “Possiamo ancora migliorare. Col Padova grande partita!”
L’Hellas Verona è tornato in Serie B dopo diversi anni di assenza, ora per i gialloblu l’occasione per recuperare il tempo perso. In campo gli uomin di Andrea Mandorlini hanno dimostrato di poter dire la loro.
E’ intervenuto in ESCLUSIVA per SerieBnews.com lo stesso Mandorlini, che ha commentato con noi questo inizio di campionato.
Mister, è soddisfatto dell’inizio della sua squadra?
“Sono abbastanza soddisfatto, certo potevamo fare qualcosa di più ma l’approccio è stato quello giusto. Ci accontentiamo per il momento e puntiamo a crescere ancora”.
Come gestite il fatto di ritornare in B dopo diversi anni di fronte a una piazza molto importante?
“L’entusiasmo dei ragazzi sarà fondamentale. Dobbiamo calarci in questa realtà e farlo in fretta. Alcuni giocatori non avevano mai giocato in questa categoria, ma stanno crescendo bene”.
Sono però arrivati dal mercato diversi ragazzi d’esperienza…
“Sì, abbiamo preso giocatori d’esperienza come Bjelanovic, Mareco e altri con diverse presenze in questa categoria. Ma puntavamo a rinnovare un gruppo che aveva fatto molto bene lo scorso anno”.
Con il Padova avete giocato un grande partita, sfruttando le vostre capacità sugli esterni per allargare la difesa avversaria e infilarvi negli spazi. Questo è il modo in cui volete affrontare le partite?
“Ogni gara è una storia a sé. Col Padova abbiamo giocato così, ma sappiamo anche interpretare le partite in modo diverso. Abbiamo molti cambi, siamo in tanti, e quindi ci sono possibilità di giocare in modi diversi e con svariati moduli”.
Matteo Fantozzi
Serie B, come cambia la classifica dopo Torino-Brescia
Ecco come cambia la classifica della Serie B dopo la quinta giornata d’andata, ora che si è giocato anche il posticipo Torino-Brescia finito 0-0.
SASSUOLO 12
PADOVA 11
TORINO 11
BRESCIA 11
REGGINA 10
LIVORNO 10
SAMPDORIA 9
GROSSETO 9
PESCARA 9
ALBINOLEFFE 7
VERONA 7
CITTADELLA 7
NOCERINA 5
BARI 5
VARESE 5
CROTONE 4
MODENA 4
EMPOLI 3
VICENZA 1
GUBBIO 1
ASCOLI 0
JUVE STABIA 0
Matteo Fantozzi
Serie B: top e flop della quinta giornata
Stasera si chiude la quinta giornata del campionato cadetto col posticipo tra Torino e Brescia. Intanto stiliamo una graduatoria dei top e i flop di questa giornata, che ha visto non poche sorprese.
TOP –
Gianluca Sansone: è lui la faccia serena del Sassuolo, per ora, capolista. Assist e grande passo non lo ferma più nessuno.
Simone Missiroli: il trequartista della Reggina l’anno passato aveva visto la Serie A per sei mesi. Esperienza che gli ha dato manforte per una stagione da protagonista, il ragazzo col Pescara è stato devastante.
Robert Maah: devastante il ragazzo del Cittadella, il suo ingresso in campo cambia la partita e il Vicenza subisce il capovolgimento del risultato.
Gomez: riesce da solo a far traballare la difesa del Padova.
FLOP –
L’attacco del Bari: ancora a secco l’attacco dei galletti, per andare in goal serve una giocata di Rivas.
Elia Legati: dopo un inizio positivo, contro il Verona ha deluso. Si rifarà.
Marco Bernacci: delude l’attaccante, che non riesce a finalizzare la quantità di palle che gli arrivano.
Matteo Fantozzi
FONTE: SerieBNews.com
Hellas in mimetica: l'Ascoli promette battaglia
SCINTILLE AL DEL DUCA. L'ultimo exploit scaligero ventiquattro anni fa. Probabili il tridente D'Alessandro-Ferrari-Gomez e la conferma di Tahctsidis a centrocampo. Gialloblù a caccia dell'allungo su un campo storicamente ostico. Mandorlini: «Non siamo ancora al top ma sono orgoglioso dei miei»
24/09/2011
Ventiquattro anni, una vita fa. Silvano Fontolan, quel gol, neanche se lo ricorda. «Davvero ad Ascoli segnai io? È passato molto tempo, proprio non mi viene in mente. E dire che ne facevo talmente pochi...», ti dice lo stopper dello scudetto, prima di un allenamento coi bambini della Scuola Calcio che gestisce a Como insieme a Roberto Galia, altro ex di un Hellas che non c'è più.
Era il 5 aprile del 1987, ultima vittoria del Verona ad Ascoli è nascosta, coperta dalla polvere, in un'anonima pagina dell'almanacco di quella serie A vinta dal Napoli di Maradona, col Verona quarto e l'Ascoli salvo coi vari Iachini, Brady, il povero Pazzagli, un giovanissimo Pusceddu e Castagner in panchina.
Altri tempi. Uno a zero alla fine, con la firma di Osvaldo Bagnoli. Il ventisettenne Mandorlini era all'Inter, Gibellini chiudeva la carriera a Padova, molti giocatori di questo Verona nemmeno erano nati.
Dura vincere al Del Duca, è sempre stato così per tutti. «A casa nostra le suonavamo anche alle più forti», ricordava giovedì Mandorlini, anche lui passato da quelle parti ad assorbire le lezioni di vita di Carletto Mazzone. In settimana ne avrà parlato ai suoi ragazzi nello spogliatoio di Sandrà, avrà detto che a volte non basta giocar bene per prendersi i tre punti. Serve di più, specie su certi campi. Ascoli è uno di quelli. La storia insegna, compresa quella dell'Hellas. La fiducia è alta, basta rivedersi quel primo tempo col Padova che rimarrà a lungo negli occhi del Bentegodi. Anche se Mandorlini è già avanti. «Magari giocassimo sempre così, ma non bisogna accontentarsi. Lo ripeto sempre. Dobbiamo crescere ancora, nella qualità del gioco e nel sostenere più a lungo un certo ritmo. Ci riuscirà tutto più facile quando migliorerà anche la condizione fisica, purtroppo il caldo non ci sta aiutando. Pazienza. Per adesso siamo solo al 65-70 per cento del nostro potenziale, di margini ne abbiamo ancora tanti. La prestazione col Padova deve essere un punto di partenza. Qualcosa ci manca, ma per ora non posso lamentarmi. Sono orgoglioso di questi giocatori».
Venti convocati, senza Pugliese. Acclamato dalla gente dell'Hellas, titolare nel Varese dei miracoli, un anno fa primo rimpianto di Martinelli, adesso relegato in panchina da Mandorlini. «Lui è come gli altri», taglia corto il mister, «abbiamo due soluzioni per quel ruolo e Scaglia finora sta facendo molto bene. Ci sarà spazio anche per lui, importante è farsi trovare pronti quando serve». Capitolo chiuso.
Tutt'altra storia invece per Bjelanovic, sempre più pronto a consegnare all'attacco qualità e gol sicuri. «Sasa sta arrivando, nelle gambe ha già più di un'ora di partita. Il resto verrà, così come l'affiatamento coi compagni. Serve anche quello, ma lui è un combattente. So di poterci contare ad occhi chiusi, lo conosco bene». Là davanti Mandorlini un leggero margine di manovra lo conserva, anche se sarà dura levare una maglia da titolare a Ferrari, D'Alessandro e Gomez. Complicato anche fare a meno di Tachtsidis, sempre più a suo agio davanti alla difesa. «Sorprese? Non credo, mi auguro solo di non averne io di sorprese». Il riferimento è all'Ascoli, a quelle frecce bianconere presumibilmente assatanate fin dal fischio di inizio. «Hanno giocatori bravi, penso soprattutto a Papa Waigo. Hanno una carica che arriva da molto lontano. Hanno vinto a Nocera e a Gubbio, significa che hanno anche personalità». Mandorlini passa e chiude. Lui la strada per le Marche la conosce come le sue tasche, così come il dolce gusto della vittoria. Quello che al Verona manca da troppo tempo, se solo ripensi all'Ascoli. Un quarto di secolo cancella tutto. Basta chiedere a Fontolan.
Alessandro De Pietro
«Quando Malesani mi disse: va in campo e divertiti...»
PAPA WAIGO
23/09/2011
Ogni gol vale una vita da salvare. La sua è una missione. Coinvolge gente lontana, che nemmeno lo conosce. Papa Waigo Ndiaye è stato trattato duramente dalla vita. Ha perso papà che era un ragazzino. Ha continuato a giocare a calcio sperando un giorno di dedicare i suoi primi gol ad una stella incastonata nel cielo. Papa è riuscito a trasformare il suo sogno in realtà. Passando da Verona. Trovando in Italia sfogo al suo talento. Oggi l'attaccante senegalese torna ad incrociare la sua strada con quella del club che lo ha lanciato alla ribalta. Ascoli è la sua nuova casa. Il mestiere è sempre quello dell'attaccante che mette velocità e muscoli davanti a tutto. Papa ha vissuto tre stagioni in gialloblu. Undici reti tra i cadetti, poi l'addio. E nuovi mondi. La B è tornata ad essere severo banco di prova. Poi c'è la missione. Una. Per la vita.
Papa, che cosa c'è di più importante del calcio?
«In Senegal ho aperto da tempo una scuola calcio. Aiuta a dare speranza. Toglie i bambini dalla strada. Ormai ne ho più di trecento. Anch'io sono partito dalla strada. So cosa vuol dire sognare rincorrendo una palla. Volevo fare una cosa bella per Saint Louis, il mio paese, per aiutare i bambini. Spero di esserci riuscito».
Verona le ha permesso di compiere il primo passo...
«Sì, sono stati i primi a scommettere su di me. Sono venuti a prendermi che ero un ragazzo. Subito ho giocato nella Primavera. Poi c'è stato l'esordio in B, era il 31 maggio del 2003, una partita con il Palermo. E ricordo quel giorno ancora oggi con una forte emozione».
Chi ha creduto in lei?
«Mister Malesani. Mi disse due parole: "Vai, divertiti". E per me si aprì il cielo. Fu tutto naturale. Bellissimo».
Come si è lasciato con l'Hellas?
«Devo tanto al Verona. Loro mi hanno lanciato, mi hanno accompagnato fino al professionismo, mi hanno permesso di conoscere il calcio, quello vero. Mi hanno aperto la porta e mi hanno permesso di camminare. La piazza era molto importante. Ho maturato un'esperienza sicuramente significativa. Papa Waigo è partito da Verona. Loro mi hanno scoperto. Ed io ho scoperto che potevo fare per davvero il calciatore».
Magari ricorderà il suo primo gol nel derby contro il Vicenza…
«Ricordo tutto. Ricordo bene. Quel gol nel derby mi ha dato grande soddisfazione. L'Hellas mi ha dato maturità. Non vedo lati negativi. Ma solo crescita».
La sfida tra Ascoli e Verona, che partita sarà?
«Vale molto per noi. Siamo partiti con l'handicap, ma l'abbiamo già colmato. Sette punti non sono pochi. Credo fortemente alla salvezza. Anzi: ci salveremo. Adesso ci aspetta una prova di maturità. Il Verona fa parte del passato. Giocherò solo per il presente, per l'Ascoli, per i tre punti. Che pesano tantissimo in questo momento della stagione. Cerco gol. Spero di trovare la via giusta per dare soddisfazioni ai miei desideri e a quelli dell'Ascoli».
Bjelanovic scalpita: «Mi sento pronto, manca solo il gol»
I RICORDI DELL'EX. Ha giocato due anni con la maglia bianconera: «Il mister mi conosce, penso di poter rendere di più negli ultimi venti metri ma cerco sempre di adattarmi Dualismo con Ferrari? Possiamo giocare insieme»
23/09/2011
Ha il fuoco dentro, Sasa Bjelanovic. Muore dalla voglia di mangiare l'erba, soprattutto quella di Ascoli. Una volta era casa sua. Ha fame di gol, quelli troppo a lungo sacrificati sull'altare di un lavoro diverso da quello che ama davvero. «Mandorlini mi conosce, credo di poter rendere al meglio negli ultimi venti metri», dice subito chiaro e tondo, giusto per circoscrivere un raggio d'azione che spesso e volentieri ha confinato Sasa ai margini dell'area di rigore. Vuole riscoprirsi centravanti, ariete, finalizzatore. Come ai bei tempi, quando il grande calcio lo vedeva soprattutto come un bomber.
VA BENE TUTTO. Bjelanovic non ne fa una questione di moduli. «Mi sono trovato bene nel 4-4-2 con Giampaolo e Delneri così come nel 4-3-3 con Zeman. Cerco sempre di adattarmi alle esigenze della squadra. Se potessi scegliere andrei vicino alla porta, dove mi mettevano all'inizio della mia carriera. Segnavo molto di più, in Italia invece mi sono dovuto adeguare ad un calcio più tattico e certamente diverso da tanti altri. A Verona però posso pensare di tornare un po' all'antica, di rientrare in area di rigore. Mandorlini credo mi veda così. Naturalmente ogni partita è diversa dall'altra, ci saranno particolari situazioni da interpretare. Disponibilissimo. Voler giocare più avanti non significa restare fermo e impassibile ad aspettare il pallone fra i piedi».
MESSAGGIO A FERRARI. Sta crescendo a passi svelti Bjelanovic, anche se manca un ultimo passo prima di entrare a regime. «Mi sento pronto, anche se un conto è dirlo e uno andare in campo ad Ascoli e dimostrarlo. Sto molto meglio, quest'estate mi sono mancate le partite più che gli allenamenti. Dovevo andarmene, ero sempre in partenza e così all'Atalanta mi lasciavano fuori. Per ritrovare ritmo dovrei giocare con continuità, giusto per riacquisire la condizione giusta. La squadra però viene prima di me. Io e Ferrari? Non ci sarebe alcun problema, mi vedrei bene con lui. E sapete perché? Perché il Verona non ha attaccanti egoisti, è tutta gente altruista e generosa. Ci si aiuta, coesistere con Nicola verrebbe naturale». Il Verona l'ha visto per ora soprattutto da fuori, fra punti forti e qualche pecca. «Stiamo andando a sprazzi. Giochiamo bene ma a volte ci concediamo qualche momento di stanca di troppo. Bisogna lavorare per eliminare certe pause e soprattutto porsi alti obiettivi. Guai accontentarsi, io non l'ho mai fatto».
SABATO DI FUOCO. Ad Ascoli è stato due anni, dal 2005 al 2007, dopo il Genoa e prima di andarsene al Torino. «Il primo è stato travagliato, con il ripescaggio in serie A ed una squadra costruita in pochi giorni. Ricordo i primi gol, la doppietta al Parma ad esempio. Il Verona dovrà stare attentissimo, so quello che ci aspetta. Per capire l'Ascoli bisogna guardare alla sua storia negli ultimi anni. Hanno fatto miracoli in continuazione, nonostante diversi problemi societari e campionati in cui sono partiti sempre fra mille difficoltà. Credetemi, non è facile estraniarsi. Tutti questi ostacoli però hanno reso l'Ascoli più forte, temprato, abituato ad andare sempre controcorrente. Sono abituati a vivere in mezzo a contestazioni e tensioni. Per di più troveremo un campo molto difficile, un ambiente certamente non dei migliori, una squadra agguerrita che vorrà vincere a tutti i costi. Senza la penalizzazione avrebbero gli stessi nostri punti, evidentemente hanno dei valori tecnici e caratteriali importanti. In casa sono fortissimi. E hanno fame, almeno quanta ne ho io».
Alessandro De Pietro
Tutti in fila per il contratto Ci pensa anche Mandorlini
23/09/2011
C'è un contratto all'orizzonte. Per un allenatore è sempre una buona notizia, di questi tempi specialmente. Non si sa mai, vista l'aria che tira. Mandorlini aspetta un cenno, una chiamata di Giovanni Martinelli. «Dovrebbe arrivare, ma è sempre in ritardo. Un nuovo accordo me l'ha proposto, ma sta latitando», racconta sorridendo Mandorlini, fra un pensiero per il vecchio maestro Mazzone e uno per un calcio che ti esonera appena scendi dalla macchina e prima ancora di entrare nello spogliatoio. «Siamo all'esagerazione, all'esasperazione più alta. Mi spiace per la mia Inter, per Gasperini. Lui è un bravo tecnico, ma i risultati erano quelli che erano e alla fine paga uno solo. La regola la conosciamo bene. Io e il Verona? Vediamo prossimamente, ne stiamo parlando», il quadro di Mandorlini, che con l'Hellas ha un accordo fino al 30 giugno dell'anno prossimo.
I CONTRATTI. Il «tema contratti» è caldo, Martinelli negli ultimi tempi ha preso in mano la situazione in prima persona. Ferrari e Gomez sono stati i primi ad essere blindati. Ed altri compagni li hanno seguiti a ruota. Esposito ha prolungato fino al 2015, Ceccarelli e Rafael fino al 2014 così come Jorginho, pupillo del presidente e molto stimato anche da Mauro Gibellini, che ne intuì le qualità quando il ragazzo era ancora un bambino.
Anche Mandorlini attende di entrare presto nell'ufficio del presidente, di sedersi al tavolo delle trattative. Prima però c'è una partita speciale per chi ad Ascoli si è formato, anche e soprattutto grazie alla mano di Mazzone. «Tre campionati, sempre con lui, che hanno orientato la mia carriera e soprattutto mi hanno plasmato sotto il profilo umano. Mazzone resterà sempre dentro di me. Devo quasi tutto a lui, allenatori e uomini così nel calcio non ce ne sono più».
I BIGLIETTI. L'Ascoli ha reso noto che per la sfida con il Verona i biglietti per il settore Curva Nord Ospiti - capienza 4335 spettatori - saranno in vendita dalle 16 di lunedì fino alle 19 del giorno precedente alla gara, in tutte le ricevitorie Lottomatica abilitate al servizio, la lista completa si può trovare sul sito ufficiale della società. Il costo è di 14 euro
LA TRASFERTA. In occasione della gara con l'Ascoli organizzano la trasferta «I lupi dell'Hellas» contattare Davide 347 6990393, Cristiano 328 5548447, «Butei cin cin» Villafranca per info contattare Bresi al 348 4743504, il Calcio Club Razza Gialloblù Roverchiara, informazioni e prenotazioni contattare Yari al 333 9842922.M.C.
Ferrari-Bjelanovic possono davvero giocare in coppia?
IL REBUS. L'abbiamo proposto a quattro grandi ex cannonieri. Parola a Galderisi, De Vitis, Gritti e Pellegrini. «Possono anche stare assieme, quando Sasa sarà al top. Può diventare un'arma in più...»
22/09/2011
Il pensiero è stimolante come pochi. Ferrari più Bjelanovic, non male l'idea. Due coltelli affilati per ogni difesa. Ma che Verona sarebbe con quei due insieme? Snaturato o ancora più forte e versatile? Deciderà Mandorlini. Col Sassuolo ci ha provato, prendendosi rischi cancellati dal «desiderio di aggredire la partita». Sasa era appena arrivato, eppure una maglia da titolare fu subito sua. Lui e Nick. Convivenza difficile? No, pista praticabile. A certe condizioni però. Del resto, lo stesso tecnico, dall'inizio non li ha più schierati assieme. Col Padova, un po' a sorpresa, dentro Bjelanovic dal via e Ferrari in panchina. Ad Ascoli, che succederà?
I CONSIGLI DI NANU. «Quel che più mi colpisce del Verona è la possibilità di far ruotare gli attaccanti senza risentirne», evidenzia Nanu Galderisi, leggenda del Verona scudettato. «Gomez è un talento vero, Berrettoni può farti la differenza con la giocata di fino, D'Alessandro con la sua velocità. Mandorlini può cambiare modulo e interpreti. Col Padova ho visto un bel 4-3-3, ma durante il campionato il modulo potrà anche cambiare. Magari succederà quando Bjelanovic si sarà allineato col resto dei compagni, lui può diventare un'arma in più. Al di là dei movimenti quel che conta sarà comunque la compattezza, lo spirito. Quello che ad esempio ho visto in Ferrari, uno che davvero non molla mai. I buoni giocatori il loro posto in campo di solito sanno sempre trovarlo, senza pestarsi i piedi».
MODULO TOTO'. «Tutti e due hanno qualcosa della prima e della seconda punta. Amano svariare. Per riuscire a coesistere ci vuole poco», spiega Totò De Vitis, 38 gol in 107 partite di Hellas fra tre stagioni di B ed una di serie A. «Ferrari e Bjelanovic devono mostrare disponibilità ad adattarsi e Mandorlini dovrà essere bravo a costruire la squadra in un certo modo, in base alle loro caratteristiche. Due attaccanti come Ferrari e Bjelanovic farebbero la fortuna di chiunque, in un bel 4-4-2 o nel 4-3-1-2 sarebbero perfetti. Possono integrarsi benissimo, basta un po' di sacrificio e di intelligenza».
GRITTI, CAVANI DOCET. «Molto dipenderà dalle condizioni di Bjelanovic, col Padova l'ho visto in ritardo. Gli altri andavano a velocità diversa e sui cross che gli sono arrivati era sempre fermo», attacca Tullio Gritti, bomber dell'Hellas dall'89 al '91, più di cento reti fra A e B, ora osservatore del Genoa. «Qualche gol io l'ho segnato nella mia carriera, nove volte su dieci perché anticipavo l'avversario sul primo palo, gli rubavo quel metro che lui non avrebbe più recuperato. Credo che Mandorlini avvicinerà alla porta Bjelanovic, piuttosto che Ferrari. Sono due giocatori diversi secondo me. Uno fa reparto da solo, deve muoversi, andare negli spazi, andare incontro alla palla, prendersi dei falli. Bjelanovic di gol può segnarne molti, ma non vedo problemi nell'impiegare insieme due punte centrali o due centrocampisti dai piedi buoni. La chiave di tutto è il sacrificio. Cavani fa il difensore, si diverte e segna un sacco di gol. Rooney al Manchester United insegue il terzino avversario per ottanta metri, poi va dall'altra parte del campo e fa il diavolo a quattro. L'Inter, con Eto'o che ripiegava di continuo, ha vinto tutto quel che poteva vincere. Il contrario dell'Inter di quest'anno, in cui tutti restano fermi appena persa palla. Ferrari e Bjelanovic possono diventare una bella coppia, anche se con loro il 4-3-3 lo devi lasciar perdere. Insieme stanno bene, sia dall'inizio che a partita in corso quando sei costretto a recuperare o quando capisci che non correrai troppi rischi in fase difensiva perché sei decisamente superiore al tuo avversario».
DAVIDE ASPETTA SASA. «Premessa: Mandorlini ha la situazione in mano e sa benissimo come comportarsi. Di sicuro Nicola Ferrari e Sasa Bjelanovic sono due attaccanti importanti per questa categoria, in serie B possono incidere come pochi», racconta Davide Pellegrini, uno che il gol nel Verona (e non solo) sapeva trovarlo quando meno te l'aspettavi. Senza troppi schemi. «A Bjelanovic bisogna però dare tempo. Perché è arrivato in corso d'opera, ha bisogno di ambientarsi e di conoscere bene i compagni. Ci vuole del tempo. Per il resto tutto dipenderà dallo sviluppo dell'azione. Col Sassuolo quello del Verona mi sembrava inizialmente un 4-3-3, invece poi è diventato 4-3-1-2. Ovvio che nessuno dei due può fare la punta esterna. Ferrari va più in profondità, cerca lo spazio. L'altro ha più le qualità dell'attaccante che ha bisogno di palle giocabili che gli arrivino direttamente sui piedi. È comunque un bel mix. Mandorlini saprà trovare la quadratura giusta».
Alessandro De Pietro
Hellas, una partenza da brividi. E il «tour de force» non è finito
OMBRE E LUCI. Ceccarelli e compagni hanno raccolto meno di quanto hanno seminato. «Troppe occasioni sprecate». Nelle prime cinque gare i gialloblù hanno incontrato quattro squadre che li precedono in classifica. Ora le trasferte di Ascoli e Gubbio
20/09/2011
«Sono soddisfatto di quello che hanno fatto i ragazzi ma sicuramente ci mancano dei punti». Parola di Andrea Mandorlini. Equilibrio e ambizione, il tecnico gialloblù applaude il lavoro del gruppo ma sa che questo Verona potrebbe essere più in alto. L'aveva già sottolineato dopo la sconfitta di Grosseto. «Potevamo vincere e invece abbiamo perso - aveva detto dopo il ko in terra toscana - così potevamo affrontare la sfida con il Padova per giocarci la testa della classifica». Per quello che s'è visto nel derby l'allenatore gialloblù non è certo un visionario, l'Hellas potrebbe avere sicuramente qualche punto in più e non sarebbe così lontano dalla vetta. Senza dimenticare che nelle prime cinque partite Ceccarelli e compagni hanno incontrato quattro squadre che li precedono in classifica: in attesa del posticipo tra Torino e Brescia il Sassuolo è in fuga solitaria, il Padova è secondo a un punto, Pescara e Grosseto sono già salite a quota nove. Solo la Juve Stabia arranca in fondo alla classifica ma anche la formazione campana è una delle neopromosse e sta pagando lo scotto per il salto nella categoria superiore.
Tra l'altro il tour de force non è finito. Sabato il Verona dovrà vedersela con l'Ascoli che ha già raccolto sette punti - tanti quanti l'Hellas - e ha già annullato la penalizzazione per il calcioscommesse, una settimana dopo altra trasferta a rischio sul campo del Gubbio che non ha cominciato il campionato nel miglior modo possibile e poi due incontri consecutivi al Bentegodi, dall'altra parte della barricata due corazzate come Sampdoria e Torino. Il 15 ottobre il derby con il Vicenza al Menti, un calendario da brividi per l'Hellas che dovrà dare il centodieci per cento nelle prossime cinque gare per strappare risultati positivi. Non c'è altra scelta, Mandorlini è stato chiaro. «Purtroppo abbiamo gettato al vento occasioni importanti - sottolinea il tecnico gialloblù - abbiamo costruito tanto e raccolto poco. Abbiamo pagato a caro prezzo qualche errore in fase difensiva ma quando corri tanto, si sa, regali sempre qualcosa, perdi attenzione, concentrazione e gli avversari possono approfittarne. Ma va bene così. andiamo in campo con la mentalità giusta, quella che piace a me, andiamo sempre in campo per vincere e andremo a riprenderci su altri campi i punti che abbiamo perso in queste partite. Se giochiamo così possiamo farcela, non ho dubbi».
Tra l'altro il mister può gestire un «gruppo allargato» molto importante, tutti quelli che sono stati mandati in campo hanno sempre dato garanzie, anche i giovani del gruppo basta pensare a gente come Tachtsidis e D'Alessandro, «In base alle partite da giocare scelgo lo schieramento - spiega l'allenatore - ho la fortuna di avere a disposizione tanti giocatori che s'impegnano in allenamento e in partita per mettermi in difficoltà. Questo è l'atteggiamento che ci può regalare delle soddisfazioni, con un po' d'esperienza in più anche questi cali di concentrazione potranno essere cancellati». Dopo il pareggio con il Padova, l'Hellas volta pagina. Arrivano due trasferte molto impegnative con Ascoli e Gubbio. «Una partita alla volta - conclude il tecnico - adesso dobbiamo pensare solo alla prossima partita con i marchigiani».S.A.
In vendita da domani i biglietti per l'Ascoli
18/09/2011
Archiviato il pareggio del Bentegodi con il Padova, Mandorlini ha concesso due giorni di riposo ai gialloblù. La ripresa degli allenamenti in vista della gara esterna contro l'Ascoli è fissata per domani pomeriggio.
I BIGLIETTI. L'Ascoli ha reso noto che per la sfida con il Verona in programma allo stadio «Cino e Lillo Del Duca» sabato 24 settembre alle 15, i biglietti per il settore Curva Nord Ospiti - capienza 4335 spettatori - saranno in vendita dalle 16 di lunedì fino alle 19 del giorno precedente alla gara, in tutte le ricevitorie Lottomatica abilitate al servizio, la lista completa si può trovare sul sito ufficiale della società. Il costo è di 14 euro. Si ricorda che, in base alla normativa vigente, è vietata la vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Veneto, con eccezione di quelli muniti di tessera del tifoso.
BALDINI A RISCHIO. La clamorosa rimonta subita a Cittadella ha messo in discussione la posizione del tecnico del Vicenza Silvio Baldini. Il quattro a due che segue il ko in extremis con il Torino, infatti potrebbe portare la dirigenza veneta a sollevare il mister dall'incarico. In pole per la sua sostituzione ci sarebbe Mario Somma anche se rimarrebero piste calde quelle che portano a Campilongo e Moriero. Da non sottovalutare tuttavia nemmeno l'potesi Gigi Cagni.
Che brutta Primavera Quattro gol dal Cittadella
UNA BATOSTA A SOAVE. Seconda sconfitta consecutiva in campionato
18/09/2011
Franco Lerin
SOAVE
Venti minuti di equilibrio, poi il Cittadella entra in partita e annichilisce un Verona impacciato, lento e che non riesce a mettere in fila due passaggi di seguito. Nella ripresa, dopo il provvisorio pareggio di Testini la squadra gialloblù inspiegabilmente si smarrisce, diventa remissiva lasciando campo libero al Cittadella che sorretto da un Baggio in grande spolvero, non si fa pregare due volte per affondare i colpi e conquistare l'intera posta in palio. Prestazione deludente dunque quella del Verona anche perché la squadra ospite non ha dimostrato niente di trascendentale: ha solo giocato con carattere, impegno e tanta voglia di vincere.
Il primo portiere ad essere impegnato è Da Vià che al 19' ribatte una forte punizione di Baggio. Al 26' è Fella a calciare appena alto dal limite e al 44' è ancora Da Vià a dire di no al rasoterra dell'incontenibile Baggio.
Si aspetta la reazione dei ragazzi in gialloblù e invece al 6' della ripresa arriva il vantaggio del Cittadella: Marzari viene messo giù in area. L'arbitro concede il rigore e dal dischetto Baggio batte Da Vià. Rispondono i gialloblù al 11' con una punizione dal limite di Testini che sorprende Berti.
Sembra l'inizio della riscossa e, invece, è la fine per la truppa di Bonazzi. La Primavera gialloblù, al 14', subisce il raddoppio ad opera di Baggio davvero bravo a superare in slalom alcuni difensori e a firmare la sua doppietta personale con una gran botta dal limite. Il Verona non reagisce e allora al 28' ci pensa Mezzato a fare tris. Vampata gialloblù al 43', ma l'estremo difensore ospite neutralizza la conclusione di Tazzari messo in moto da Badu. Non si accontenta il Cittadella che cala il poker al 46'quando Dallavalle in sospetta posizione di fuori gioco non da scampo all'incolpevole Da Vià.
FONTE: LArena.it
Ascoli-Hellas Verona: 20 convocati
23/09/2011 - 12:52
Due portieri, sei difensori, otto centrocampisti e quattro attaccanti per la 6a giornata del campionato bwin
SANDRA' - Andrea Mandorlini ha convocato 20 gialloblù per Ascoli-Hellas Verona, 6a giornata del campionato bwin, in programma sabato alle 15 allo stadio "Cino e Lillo Del Duca".
Portieri: 12 Nicolas, 1 Rafael
Difensori: 13 Abbate, 23 Cangi, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 17 Mareco, 25 Scaglia;
Centrocampisti: 14 D'Alessandro, 20 Doninelli, 4 Esposito, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 7 Mancini, 8 Russo, 77 Tachtsidis;
Attaccanti: 27 Berrettoni, 32 Bjelanovic, 9 Ferrari, 21 Gomez Taleb.
Ufficio Stampa
Sandrà: verso Ascoli, penultima seduta
22/09/2011 - 18:09
Venerdì pomeriggio posture, stretching, riscaldamento, torelli, tattica difensiva e offensiva e partitella
SANDRA' - Prosegue a pieno regime il percorso di avvicinamento dei gialloblù alla trasferta di Ascoli.
Giovedì pomeriggio è stata svolta la penultima seduta in vista della 6a di campionato: i gialloblù hanno inizialmente affrontato stretching e posture sotto la guida del fisioterapista Alberto Previdi, per poi passare a riscaldamento, torelli, tattica difensiva e offensiva e partitella.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Cresciuti rispetto a Grosseto"
22/09/2011 - 17:02
"Per me il primo tempo di venerdì scorso non è una sorpresa. L'ambiente di Ascoli l'ho vissuto da giocatore e so che in casa costruisci le tue fortune"
SANDRA' - "Senza penalizzazioni l'Ascoli avrebbe i nostri stessi punti. Ora conta questa partita, i bianconeri stanno bene ed hanno centrato diversi risultati positivi. Ci aspetta una trasferta impegnativa". Tiene alta la soglia di concentrazione a due giorni dalla 6a partita di campionato Andrea Mandorlini.
"Per me il primo tempo di venerdì scorso non è una sorpresa, basta vedere - continua il tecnico - come si allenano i ragazzi in settimana. La gara serve per evidenziare il lavoro svolto, l'ambiente di Ascoli l'ho vissuto da giocatore e so che in casa costruisci le tue fortune. Tecnicamente gli avversari vantano la presenza di giocatori bravi, la partita dovremo prepararla bene. Pensare al passato non serve, ogni match ha la sua storia. Rispetto alla gara col Grosseto siamo cresciuti".
Fra le domande della stampa locale, alcune relative al potenziale impiego di Pugliese: "Il campionato è davvero lungo, sulla corsia di sinistra ci sono l'ex Varese e Scaglia, che ultimamente sta facendo benissimo. So che Gepy morde il freno, bisogna trovare il momento per entrare e farsi trovar pronto, è un giocatore dell'Hellas e questo mi fa felice".
Ufficio Stampa
Bjelanovic: "Serve il giusto approccio"
22/09/2011 - 16:47
"Ci aspettano due trasferte consecutive, contro avversari in una pericolosa situazione di classifica, che li costringerà a vender cara la pelle"
SANDRA' - "Ci aspettano due trasferte consecutive, contro avversari che si trovano in una pericolosa situazione di classifica, la quale li costringerà a vender cara la pelle. Siamo consapevoli di cosa ci aspetta, è importante affrontare gli impegni col giusto approccio". Questa l'analisi di Sasa Bjelanovic nel corso dello spazio interviste di giovedì in vista della gara con l'Ascoli.
"Sono felice del miglioramento della mia condizione - prosegue l'attaccante croato - una buona base ce l'avevo, mancava il ritmo partita. Più passa il tempo meglio sto, sono fiducioso. La gara col Padova ha lasciato un pò di rammarico per i punti persi, abbiamo grandi potenzialità, serve fiducia nei propri mezzi".
Gli addetti ai lavori hanno sottolineato il contributo fornito recentemente da Gomez Taleb e D'Alessandro: "Si tratta di due ragazzi giovani. L'argentino non lo conoscevo, è un attaccante che ama partire largo per avvicinarsi alla porta, l'ex Livorno penso sia un esterno classico per un ipotetico 4-4-2. Sono compagni disponibili, in cerca di risultati come il resto della squadra".
Ufficio Stampa
Verso Ascoli, squadra divisa in gruppi
21/09/2011 - 17:46
Alcuni gialloblù impegnati al "Fiorito" in un test con la Primavera (a segno Lepiller e Campagna), per gli altri riscaldamento, tattica, possesso palla e partitelle
SANDRA' - Mercoledì pomeriggio squadra divisa in gruppi in vista della sfida esterna contro l'Ascoli.
Alcuni atleti sono scesi in campo al centro sportivo "Manuel Fiorito" per affrontare un test contro la Primavera, terminato col punteggio di 2-0: a segno Lepiller e Campagna. Il resto del gruppo si è allenato a Sandrà svolgendo riscaldamento, tattica, possesso palla e partitelle.
Ufficio Stampa
Sandrà: verso Ascoli, martedì doppia seduta
20/09/2011 - 18:22
Per i gialloblù test di controllo sul campo al mattino, lavoro di forza in palestra, trasformazione e partitelle a tema nel pomeriggio
SANDRA' - Secondo giorno di lavoro per la formazione scaligera in preparazione alla trasferta di Ascoli.
Martedì mattina il preparatore atletico Mauro Marini, in collaborazione con Isokinetic, ha fatto svolgere ai gialloblù test di controllo sul campo. Nel pomeriggio lavoro di forza in palestra, trasformazione e partitelle a tema.
Domani squadra divisa in gruppi: alcuni giocatori scaligeri affronteranno la Primavera in un test infrasettimanale presso il centro sportivo "Manuel Fiorito", altri saranno impegnati in una seduta di allenamento a Sandrà.
Ufficio Stampa
Ferrari e Gomez Taleb ancora insieme all'Hellas Verona
20/09/2011 - 16:30
Perfezionato in ogni particolare il prolungamento dei contratti dei due attaccanti gialloblù
VERONA - Hellas Verona rende noto di aver perfezionato in ogni particolare il prolungamento dei contratti di Nicola Ferrari e Juan Ignacio Gomez Taleb.
I due attaccanti si legano al club di Via Torricelli rispettivamente fino al 30 giugno 2014 e fino al 30 giugno 2015.
Ufficio Stampa
Giudice Sportivo, ammonizione ed ammenda a Mandorlini
20/09/2011 - 16:25
Il tecnico punito "perché si introduceva indebitamente sul terreno di giuoco e mostrava atteggiamento intimidatorio nei confronti di un calciatore avversario"
MILANO - A seguito della 5a giornata del campionato bwin il Giudice Sportivo ha ammonito con diffida il tecnico gialloblù Andrea Mandorlini, a cui è stata inoltre inflitta un'ammenda di 3.000€ "perché, al 30' del primo tempo ed a giuoco fermo, si introduceva indebitamente sul terreno di giuoco e mostrava atteggiamento intimidatorio nei confronti di un calciatore avversario".
Ufficio Stampa
19/09/2011 - 19:19
Sandrà: ripresi gli allenamenti dei gialloblù
Lunedì pomeriggio al via la preparazione del prossimo match: riscaldamento, potenza aerobica e partitelle su spazio ridotto
19/09/2011 - 16:58
Ad Ascoli 3 affermazioni gialloblù
24 anni fa un gol di Silvano Fontolan permise agli uomini di Bagnoli di centrare l'intera posta in palio. 7 i successi bianconeri, 8 i pareggi
VERONA - La 6a giornata del campionato bwin metterà di fronte Hellas Verona ed Ascoli, reduci rispettivamente dal 2-2 col Padova e dallo 0-1 subìto per mano del Sassuolo.
7-3 in favore dei marchigiani il bilancio dei precedenti: nell'ultima sfida, datata 10 ottobre 2004, i bianconeri si imposero 2-1 grazie alla doppietta di Cristiano (per la squadra scaligera a segno Bogdani). I gialloblù non espugnano lo stadio "Cino e Lillo Del Duca" da 24 anni, quando un gol di Silvano Fontolan permise agli uomini di Bagnoli di centrare l'intera posta in palio. Nel 2002 l'ultimo pari, in un match terminato a reti inviolate.
Azzerata dalla formazione di Castori la penalizzazione inflitta ad inizio stagione, grazie ai successi centrati a Gubbio e Nocera ed al pari interno col Vicenza.
Ufficio Stampa
19/09/2011 - 15:05
Giovedì l'ultimo giorno di campagna abbonamenti
Spostata l'apertura dello sportello n.1 a causa della concomitanza con l'incontro ChievoVerona-Napoli
17/09/2011 - 12:32
Ascoli-Hellas Verona, info per il settore ospiti
Tagliandi in vendita dalle 16 di lunedì fino alle 19 del giorno precedente al match, presso tutte le ricevitorie abilitate al servizio. Il costo è di 14€
17/09/2011 - 12:32
Ascoli-Hellas Verona, info per il settore ospiti
Tagliandi in vendita dalle 16 di lunedì fino alle 19 del giorno precedente al match, presso tutte le ricevitorie abilitate al servizio. Il costo è di 14€
17/09/2011 - 12:30
Lunedì pomeriggio la ripresa degli allenamenti
Dopo il pari interno col Padova in occasione del 5° turno di campionato, i gialloblù usufruiscono di due giorni di riposo
16/09/2011 - 11:02
Settore giovanile: ecco tutto il programma
Primavera e Giovanissimi Nazionali ricevono il Cittadella, i Giovanissimi Regionali fanno visita al San Donà Jesolo, Allievi Nazionali "B" a Brescia
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
RUGBY:L'ITALIA travolge la RUSSIA...
BASKET:La VIRTUS sogna Kobe ed offre 800mila dollari a gara, intanto Danilo GALLINARI torna a Milano dopo l'esperienza in NBA.
VITA DA EX: VRIZ alla SACILESE in Serie D dopo la risoluzione consensuale con l'HELLAS... Pedro TROGLIO lascia l'ARGENTINOS JUNIORS. Gioca bene DIANDA nella TERNANA che vince e convince... COLOMBO e STAMILLA insieme alla PISTOIESE.
MANDORLINI SULLA VICENDA MONTOLIVO, rimasto 'incastrato' alla FIORENTINA al termine del mercato, e passato dalle stelle alle stalle nella opinione dei tifosi...
PREMIER LEAGUE: Il MANCHESTER UTD umilia il CHELSEA e, approfittando del pareggio dei 'Citizens', si portano in testa alla classifica.
EUROPEI DI VOLLEY: L'ITALIA parte in quarta in finale ma subisce la rimonta ed il sorpasso della SERBIA, nel set decisivo capitan SAVANI si fa pure ammonire e rifila un punto di penalità agli azzurri, la frittata è fatta!
MOTOGP: Ottavo successo di fila per STONER che arriva prima di PEDROSA e LORENZO anche ad Aragona...
SERIE A: INTER a picco anche contro il neopromosso NOVARA! E MORATTI sceglie RANIERI... MUTU non basta e la LAZIO piega il CESENA, MILAN e JUVE paeggiano mentre il NAPOLI cade contro il CHIEVO, bene ATALANTA, PALERMO e GENOA...
NAPOLI '2', IL TURN OVER NON FUNZIONA -VIDEO
Giovedì 22 Settembre 2011 - 00:39
VERONA - Il Napoli sbatte ancora sul muro del Chievo: sembra una maledizione dopo le due sconfitte del campionato scorso, ma soprattutto dopo che l'aria che tirava di questi tempi al Vomero era di quelle che mettono di buon umore. Un ottimismo e un sorriso che questa sera ha ritrovato solo il Chievo con una gara gagliarda nel secondo tempo, proprio quando Mazzarri ha fatto entrare in campo i pezzi da 90 per garantirsi magari la testa solitaria della classifica. Certo non veniva da impegni da poco la squadra partenopea, ma il ceffone rimediato dai clivensi è stato capace di riportare sulla terra l'astronave vesuviana.
JUVE, PARI COL BOLOGNA. VUCINIC GOL E FOLLIA -VIDEO
Giovedì 22 Settembre 2011 - 09:33
di Timothy Ormezzano
TORINO - La Juve frena, ma è ancora capolista in compagnia di Genoa e Udinese. Il Bologna lotta su ogni pallone, inchiodando Del Piero e compagni sull’1-1. Vucinic fa e disfa: gol ed espulsione. Ma i bianconeri si confermano cattivi, affamati e martellanti, nonostante l’inferiorità numerica. Conte alla fine sorride: «La squadra mi è piaciuta, ha dato l’anima giocando un tempo in inferiorità numerica. Spiace lasciare due punti per strada, ma questa è la direzione giusta». E’ più amareggiato Buffon: «Peccato, potevamo essere soli in testa, ma accettiamo il verdetto del campo. Certo, in undici avremmo avuto più possibilità di vincere».
Si comincia con la curva della Juve che canta «Gasperini uno di noi». L’ex tecnico dell’Inter è visto come un infiltrato bianconero.
MILAN-UDINESE 1-1 -VIDEO. ALLEGRI: "DORMO SERENO"
Giovedì 22 Settembre 2011 - 09:30
di Massimo Sarti
MILANO - «E’ stato un gol bellissimo, un’emozione incredibile segnare in questo stadio stupendo con tanta gente e questi grandi tifosi». L’unico contento al fischio finale è lui. Il Piccolo (grande) Faraone Stephan El Shaarawy, classe 1992, al primo gol in A, salva il Milan dei campioni a San Siro contro la solita pungente Udinese. Ancora zero vittorie e due miseri punti in classifica per i rossoneri dopo 3 partite. Un bilancio da brividi, Max Allegri cerca comunque di pensare positivo: «Certo, guardare questa classifica non fa piacere. Abbiamo disputato una buona partita. Era importante non perdere, abbiamo 12 infortunati in rosa e si è fermato anche Pato, non avevamo più prime punte».
LAZIO VINCE A CESENA -VIDEO. REJA: "ORA VOGLIO LEALTÀ"
Giovedì 22 Settembre 2011 - 09:15
di Enrico Sarzanini
ROMA - Ancora loro. La premiata ditta Klose-Cisse. Assist del francese e rete del tedesco. Gol-vittoria e tre punti pesantissimi. La Lazio espugna il Manuzzi di Cesena (2-1) e torna a respirare dopo due giorni ad alta tensione. Solita squadra dai due volti ma questa volta, dopo un primo tempo dimesso e chiuso sotto (rete di Mutu), i biancocelesti si risvegliano nella ripresa ed in 7’ riescono a trovare la prima vittoria della stagione. La partita è tutta nell’esultanza di Reja che, al triplice fischio, festeggia come se avesse vinto lo scudetto. Ma la vera prova del nove per il tecnico arriverà domenica all’Olimpico quando, dopo le pesanti dichiarazioni di martedì scorso, rivedrà i suoi tifosi. Il goriziano, che evidentemente teme la contestazione, corregge subito il tiro: «Non c’entra niente la tifoseria. Il discorso della cornice non era rivolto ai tifosi. C’è una parte della stampa che tende a destabilizzare questo ambiente, ma io ho ricevuto anche attestati di affetto. Fa più notizia la Lazio quando ci sono problemi. Mi sono arrabbiato perché ci sono quotidiani che cercano questo tipo di atteggiamento. I tifosi veri sono quelli che incoraggiano la squadra e che fischiano quando si perde. Come verrò accolto domenica? Non mi interessa, il pubblico paga il biglietto e ha il diritto di apprezzare o non apprezzare la squadra e il tecnico».
RUGBY, ITALIA OK: RUSSIA BATTUTA CON NOVE METE
Martedì 20 Settembre 2011 - 15:17
ROMA - L'Italia conquista la sua prima vittoria ai campionati mondiali di rugby superando per 53-17 la Russia nella seconda giornata della Pool C. Chiamati a conquistare successo e punto bonus per conservare intatte le speranze di passaggio del turno, gli azzurri di Mallett chiudono la pratica nei primi 23 minuti di gioco: al sesto minuto apre le marcature capitan Parisse, al tredicesimo Toniolatti su pallone di recupero mette a segno la sua prima meta internazionale, due minuti dopo Benvenuti schiaccia in meta su un proprio calcetto rasoterra, al ventitreesimo ancora Toniolatti garantisce all'Italia il punto bonus servito da Parisse dopo un pallone recuperato dall'ala degli Aironi nei proprio ventidue. Con vittoria e bonus in tasca dopo appena un quarto di gara, l'Italia continua a macinare gioco mettendo in crisi i russi con il dominio degli avanti ed intorno alla mezzora arriva la quinta meta, concessa da Barnes dopo una serie di falli ripetuti della Russia in mischia ordinata. Sul 31-0 l'Italia resta in quattordici per un giallo ad Ongaro, concede sulla punizione che ne segue una meta agli avversari ma chiude la prima frazione di gioco all'attacco realizzando la sesta meta di giornata con Edoardo Gori, bravo ad inserirsi in una azione manovrata dei trequarti azzurri. Il copione del match non cambia in avvio di ripresa, con Benvenuti che apre le marcature al settimo per il 43-7. Nell'ultima mezzora, caratterizzata da una girandola di sostituzioni, l'Italia concede qualche spazio in pi— agli avversari che capitalizzano due volte le iniziative dei propri trequarti. L'Italia, comunque, mantiene il pieno controllo del match e marca in altre due occasioni - nove, alla fine, le mete italiane - con McLean prima e, sul finale di gara, con Zanni entrato nella ripresa in sostituzione di capitan Parisse. Finisce 53-17 e, tra una settimana esatta, gli Azzurri torneranno al Trafalgar Park di Nelson per affrontare gli Stati Uniti nella terza giornata della rassegna iridata neozelandese.
GALLINARI TORNA A MILANO, "FARÒ BENE PER I TIFOSI"
Mercoledì 21 Settembre 2011 - 09:17
MILANO - Letteralmente, il termine inglese lockout significa serrata. In pratica, lockout è la parolina magica che sta facendo sognare un'Italia reduce dall'eliminazione della Nazionale di basket del tecnico Pianigiani agli Europei, un disastro che ha precluso pure la partecipazione alle Olimpiadi di Londra 2012. Dunque, si ferma per una serrata l'America Nba (a causa del mancato accordo sul nuovo contratto collettivo) e riparte l'Italia della pallacanestro: c'è il figliol prodigo Danilo Gallinari, che ritorna temporaneamente all'Olimpia Milano dopo averla lasciata per andare negli States. E poi chissà, forse ci sarà quel Kobe Bryant che potrebbe svernare a Bologna incassando 800 mila dollari. E' passato quasi un anno da quando Gallinari, all'epoca con i New York Knicks, tornò nel capoluogo lombardo per salutare i suoi ex tifosi dell'Armani. Doveva essere una semplice amichevole. Lui e coach D'Antoni, altro grande nome che ha segnato la storia dell'Olimpia, trovarono undicimila persone ad accoglierli. «Grazie, siete speciali - disse Gallinari al microfono, con la voce un pò rotta per l'emozione - è una giornata importante per tutti, divertiamoci». Dopo quella sera, i tifosi dell'Olimpia non hanno avuto molto di cui divertirsi, nonostante la cura Peterson intrapresa a metà stagione per guarire dal timore reverenziale nei confronti di Siena. E Così il ritorno a casa di Gallinari rappresenta il compimento del nuovo progetto Emporio Armani, che da giugno ha cambiato giocatori e allenatore e che adesso ha una stella Nba in più. «Sono felice dell'opportunità che l'Emporio Armani mi ha offerto - ha spiegato Gallinari - per ritornare in campo con la squadra con la quale ho vissuto esperienze indimenticabili.
Spero di poter dare ai tifosi milanesi quante più soddisfazioni possibili e ricambiarli dell'affetto con cui mi hanno seguito anche una volta approdato nell'Nba». Parole piene di soddisfazione anche dal tecnico Sergio Scariolo, pronto a iniziare la nuova sfida con l'Armani: «Sono contento di poter avere Danilo in squadra per il tempo che potrà e di poterlo aiutare, se ne sarò capace, nella sua evoluzione verso livelli tecnici e di esperienza sempre più alti». E se Milano dà la sterzata per riscattare troppe stagioni da comprimaria, anche altre squadre si muovono sullo stesso piano. Per esempio Bologna, che tenta il colpo mediatico con Kobe Bryant, icona mondiale del basket Nba. È stato lo stesso presidente della Virtus Claudio Sabatini a rivelare la cifra proposta al campione dei Lakers: «Abbiamo fatto un'offerta al giocatore relativa alle partite casalinghe fino al 13 novembre per 800.000 dollari netti, il che significa una spesa di 550/600.000 dollari lordi a partita». E Siena? La dominatrice del basket italiano sta pensando ad Andrea Bargnani, un altro dei tre assi nostrani in Nba. L'affare ancora non è fatto. Ma finchè c'è serrata c'è speranza.
VIRTUS SOGNA KOBE BRYANT: OFFERTA DA 800.000 $ A GARA
Mercoledì 21 Settembre 2011 - 09:31
di Emanuele Righi
BOLOGNA - La Cina avrà il suo fascino ma l’appeal dell’Italia, più come storia e geografia che come pecunia e aspetto tecnico, pare avere la meglio nella corsa alla star Nba. I fenomeni del basket sono fermi. Ciondolano il testone davanti a una serranda abbassata con scritto che non si gioca. E allora urgono alternative: non tanto per questioni di soldi, quanto perché in fondo il famoso I love this game è tatuato nella mente dei giocatori.
Così non stupisca se Danilo Gallinari, il primo, lascia temporaneamente l’Nba per tornare nella sua Milano fino alla fine del lockout. Da ieri il Gallo vuole aiutare l’Olimpia a battere Siena. Per un mese, due, o per tutta la stagione, è decisione che verrà presa dai signori Nba. Un salto a Milano da New York, uno da Los Angeles, con vista Bologna, per un tale Kobe Bryant. Possibile? Se si ascolta Claudio Sabatini, patron Virtus, la trattativa è aperta e anche questa notte avrebbe parlato, assieme all’ex giocatore Lauro Bon che cura la partita, con il legale di Bryant. Già, perché Kobe cresciuto in Italia tra Reggio Emilia e Reggio Calabria dove il papà giocava, avrebbe già fatto sapere che ai tanti soldi cinesi preferisce minor guadagno italiano e aria di casa. La pasta, la storia, quel rivedere l’Italia che in fondo è stata la sua prima casa, avrebbero la meglio su un movimento cestistico, quello cinese, che è decisamente più interessante per un top player Nba. Che Sabatini riesca a trovare la cifra chiesta per partita («Abbiamo fatto un’offerta al giocatore relativa alle partite casalinghe fino al 13 novembre per 800.000 dollari netti, il che significa una spesa di 550/600.000 dollari lordi a partita», ha spiegato), è piuttosto complicato da credere.
I club di serie A, idea Sabatini, dovrebbero dare metà incasso delle partite casalinghe quando giocano con la Virtus per avere Bryant sul legno. Montegranaro ha già detto sì, con tanto di comunicato sul sito. L’amministrazione comunale di Bologna ha organizzato un tavolo con alcuni imprenditori cittadini. E così, mentre Siena si muove seriamente per prendere Bargnani, Bryant a Bologna sembra solo un sogno. Perché diventi realtà ci vogliono soldi. Qualcosa che oggi in Italia non è così semplice da trovare.
DISASTRO INTER, NOVARA 3-1. GASP AL CAPOLINEA -VIDEO
Mercoledì 21 Settembre 2011 - 09:33
di Massimo Sarti
MILANO - Disastro Inter, Gasperini al capolinea. Il 3-1 subito a Novara segnerà la fine della sua (breve) avventura nerazzurra. Il presidente Moratti dopo il 90’ è rimasto un quarto d’ora impietrito in tribuna, poi ha lasciato lo stadio furioso, subendo la contestazione dei tifosi interisti, litigando un esagitato supporter del Novara e dicendo: «Lasciamo passare la nottata. Gasperini ha in mano la squadra? Direi di no, a giudicare da questa partita». Parole che valgono un esonero. Un solo punto in cinque gare ufficiali, feeling tecnico mai nato con la squadra, sono dati di fatto che non lasciano più spiragli (salvo cataclismi) per il povero Gasp. Già oggi arriverà l’ufficialità.
Sulla panchina nerazzurra sabato a Bologna siederà un nuovo mister. Chi? Claudio Ranieri sembra in pole per la successione, un tecnico esperto pure a livello internazionale, anche se gli ultrà non sarebbero esattamente contenti per il passato juventino dell’allenatore nato al Testaccio. Resta viva la pista Luis Figo come soluzione interna, affiancato da Beppe Baresi. In lizza rimane anche Delio Rossi, oltre all’affascinante ipotesi Roberto Baggio, ma lui pare poco tentato dall’accettare l’invito.
Gasperini, che rischia lo stesso destino di Benitez, di suo ha precisato che non farà nessun passo indietro. «Se non dal punto di vista tattico». «Questa squadra non deve più guardare al passato, ma al presente: dobbiamo giocare più coperti, con meno attaccanti. Con i giocatori il rapporto è ottimo. Io mi preparo solo a lavorare». Una netta retromarcia sul piano tattico, quasi una resa condizionata anche da un mercato che non gli ha regalato le pedine che voleva. Voglia di ricominciare, ma forse è troppo tardi, dopo la partitaccia di Novara. Cominciata con un 3-4-3, Castaignos nel tridente e Pazzini in ancora in panchina. Primo tempo sempre in balia degli azzurri di Tesser. Al 38’ Cambiasso perde palla e la difesa intera vede Meggiorini inserirsi e segnare. A inizio ripresa dentro Obi e (finalmente) Pazzini, fuori Forlan e Castaignos, Sneijder avanzato a trequartista. Per poco: perché con l’ingresso di Zarate proprio per l’olandese si torna al tridente. Due sprazzi del Pazzo, ma dietro si balla sempre e all’86’ Rigoni raddoppia su rigore concesso per fallo di Ranocchia (espulso) su Morimoto. Cambiasso all’89’ accorcia le distanze. Speranze di 2-2 nel recupero? Nemmeno per sogno, perché Rigoni fa addirittura il 3-1. Addio Gasp.
L'INTER LICENZIA GASPERINI. MORATTI HA SCELTO RANIERI
Mercoledì 21 Settembre 2011 - 20:01
MILANO - Gian Piero Gasperini non è più l'allenatore dell'Inter. La comunicazione ufficiale sarà a breve sul sito. L'avventura in nerazzurro di Gasperini è durata appena tre mesi. La squadra è temporaneamente affidata a Beppe Baresi e Daniele Bernazzani.
RAPPRESENTANTE RANIERI ALL'INTER Il rappresentante di Claudio Ranieri, Beppe Bozzo, è entrato nella sede dove si trovano gli uffici di Rinaldo Ghelfi, 'ministro delle finanzè interista, per definire gli ultimi dettagli per l'arrivo del tecnico alla guida della formazione nerazzurra.
RANIERI A UN PASSO Claudio Ranieri è a un passo dalla panchina dell'Inter. È lui infatti il prescelto da Moratti per la successione a Gasperini. Ore cruciali per definire rapidamente i termini dell'accordo con il nuovo allenatore. Si discute della durata del contratto ma la strada è tutta in discesa. Ranieri dovrebbe arrivare probabilmente in queste ore a Milano ma c'è già un fitto lavorio per rendere agevole e soprattutto rapido il cambio di testimone. L'annuncio ufficiale potrebbe arrivare stasera o al più tardi domattina.
SILURATO DA MORATTI Al presidente dell'Inter Massimo Moratti la figuraccia di Novara non è piaciuta per niente. E come facilmente prevedibile, a pagare è stato l'allenatore, Gian Piero Gasperini, che con un punto in tre partite (due sconfitte fuori casa, più la sconfitta di agosto in Supercoppa Italiana col Milan) ha portato l'Inter in coda alla classifica. Entrando negli uffici della Saras, il patron interista ha usato parole amare. «Gasperini? Non credo che resti. La sua è una situazione difficile da tutti i punti di vista. Vedremo in giornata. Non mi è piaciuto niente della partita di ieri».
«Adesso vedremo che cosa fare in giornata, ma la sua situazione mi sembra molto difficile, sotto tutti i punti di vista», ha aggiunto Moratti. Sulla partita di ieri, Moratti ha spiegato che «quando perdi così, alla fine non ti è piaciuto niente». Crede che ci sia un problema di feeling tra Gasperini e i giocatori? «No, quello proprio credo di no», ha risposto. Il presidente, apparso abbastanza teso in viso, ha poi dribblato telecamere e taccuini e si è infilato nell'ingresso della Saras.
GASPERINI: "PECCATO" È rammaricato Gianpiero Gasperini per la fine della sua avventura in nerazzurro. Uscendo dal centro sportivo Angelo Moratti di Appiano Gentile, si è fermato brevemente con i giornalisti: «Peccato che questo rapporto sia finito». La sua esperienza all'Inter è durata appena tre mesi. Lascia con un malinconico sorriso, dopo la clamorosa sconfitta contro il Novara che gli è costata la panchina. Poche parole per un commiato determinato dai risultati davvero scarsi. L'ormai ex allenatore nerazzurro ha riconosciuto l'importanza dei risultati, gli unici a essere risolutivi. «Sono molto dispiaciuto ma i risultati determinano tutto - dice Gasperini -. C'era un ottimo rapporto sia con la squadra che con la società ed è per questo che al momento provo grande rammarico, un rammarico credo condiviso da tutti». Gasperini esce così di scena mantenendo il suo stile pacato, non rivendicativo, con eleganza. L'ex tecnico nerazzurro è apparso davvero dispiaciuto ma non ha voluto fare analisi sulle colpe e le responsabilità della sua avventura sulla panchina dell'Inter.
IL RAMMARICO DELL'INTER L'Inter - in una nota ufficiale - ringrazia Gian Piero Gasperini «per l'impegno dimostrato nello svolgimento dell'incarico, manifestando il proprio rammarico per l'interruzione del rapporto tecnico». Il club comunica anche che l'allenamento della prima squadra è stato diretto oggi da Daniele Bernazzani e Giuseppe Baresi. In sostanza è stato consumato l'addio tra Gasperini e l'Inter all'indomani di una pesantissima sconfitta per 3-1 contro il neopromosso Novara guidato da Attilio Tesser. Il bilancio del tecnico è magro: quattro sconfitte e un pareggio in altrettante gare ufficiali. Davvero troppe per un club blasonato e ambizioso come l'Inter. Ora bisogna risolvere in fretta il rebus dell'allenatore perchè incombe la trasferta di Champions League a Mosca il 27 settembre contro il Cska. Domenica prossima trasferta a Bologna. A seguire il big match Inter-Napoli.
LA RUSSA A MORATTI: PRENDI ZENGA «Il mio è un appello accorato al presidente Moratti: per l'Inter serve o una soluzione interna (penso a Baresi, Figo o altri ex calciatori) o ad una soluzione intrisa di interismo: Walter Zenga, che darebbe un braccio per allenare la squadra e io mi chiedo 'Se non ora, quando?»'. Ignazio La Russa, ministro della Difesa e coordinatore del Pdl di fede interista, si rivolge al presidente della società Massimo Moratti e lo spinge ad una «inevitabile scossa» nella polemica sulle sconfitte e sull'allenatore Giampiero Gasperini. «Non possono essere diventati tutti brocchi - afferma - quindi, al di là dei meriti e dei demeriti, è inevitabile una scossa ed un profondo cambiamento, perchè è finora è mancata la grinta, i cuore e l'anima».
FONTE: Leggo.it
CALCIOMERCATO
L'ex Verona Vriz alla Sacilese
19.09.2011 18:59 di Redazione TLP
La Sacilese (Serie D) ha ingaggiato l'attaccante, classe '89, Giovanni Vriz,. Il giocatore nella scorsa stagione ha militato all'Hellas Verona. Nel suo curriculum anche esperienze con Itala San Marco e Rovigo.
ALTRE NEWS
Ternana, le mosse vincenti di mister Toscano
20.09.2011 10:40 di Redazione TLP
Fonte: Sporterni.it
La Ternana che piace, quella che vince certamente, come nel caso delle gare casalinghe con Viareggio e Foligno. Ma la squadra rossoverde piace perchè mostra di avere personalità. Quel carattere che Domenico Toscano sta imprimendo come marchio di fabbrica ad un gruppo che, flop di Monza a parte, sa quello che deve fare e come si deve muovere in campo. Contro il Foligno Toscano ha fatto buon viso a cattivo gioco di fronte al risentimento muscolare di Mariano Stendardo, costretto alla tribuna. Al posto dell'ex difensore del Pisa il tecnico ha spostato in posizione centrale Pisacane, che si è segnalato come registra arretrato. In occasione della rete della vittoria ha impostato l'azione ed è andato a raccogliere in mezzo all'area del Foligno il pallone giusto di Dianda. Ed a proposito Toscano azzecca la mossa spedendo sulla fascia destra Salif e l'ex esterno di Juve Stabia e Verona lo ripaga con l'assist per il 2 a 1. Anche la scelta di inserire Max Cejas dà ragione a Toscano, il mediano figurerà alla fine tra i migliori in campo. Ora il tecnico deve trovare le conferme anche in trasferta, a Lumezzane, dove in campo cercherà di mandare un gruppo molto più "tosto" rispetto a quello beffato dalla Tritium.
FONTE: TuttoLegaPro.com
SUDAMERICA
UFFICIALE: Argentinos Juniors, si è dimesso il tecnico Pedro Troglio
19.09.2011 14.18 di Fabrizio Zorzoli
Dopo l'ennesima sconfitta subita nel Torneo di Apertura (ieri 4-3 in trasferta contro l'Estudiantes di La Plata), l'allenatore dell'Argentinos Juniors, Pedro Troglio, già ex calciatore di Verona, Lazio ed Ascoli ha rassegnato le proprie dimissioni da tecnico del Bicho.
"Vado via, è la cosa migliore per tutti", ha detto Troglio nella sua ultima conferenza stampa post-gara.
Per la sostituzione si fanno i nomi di José Luis Calderón, ex calciatore del club de La Paternal, nel quale ha vinto il Torneo Apertura 2010, e di Nestor Gorosito, ex River Plate e Xerez.
Nella prossima gara di campionato contro il Tigre la squadra verrà diretta da Carlos Mayor, allenatore delle riserve.
ALTRE NOTIZIE
ESCLUSIVA TMW - Mandorlini: "Credo Montolivo sia stato corretto"
Intervista di Raffaella Bon
19.09.2011 11.24 di Matteo Bursi
In queste ore il clima per il centrocampista Riccardo Montolivo a Firenze non è dei più semplici, il ragazzo è molto preoccupato. Abbiamo chiesto ad Andrea Mandorlini, il tecnico che lo ha lanciato nel calcio che conta, un suo giudizio sulla vicenda.
"Prima di tutto Riccardo è una persona meravigliosa, non merita quello che gli sta succedendo e quello che sta vivendo a livello ambientale. Spiace - sottolinea il tecnico del Verona - perchè anche a me sarebbe piaciuto vederlo come bandiera di questa Fiorentina, ma evidentemente lui non si è mai sentito completamente amato e gratificato da accettare la Fiorentina a vita. E' un ragazzo che ha valori, per questo non credo che si sia già accordato con qualche altra società. Ho parlato con Riccardo, ma ormai la scelta mi sembra fatta. Montolivo, come Pazzini, hanno deciso di andare via. Il problema che non si può scaricare tutte le colpe su di lui, in questo discorso le responsabilità vanno distribuite tra tutti: società ed anche i procuratori che fanno i loro giochi".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Colombo e Stamilla, dal Verona alla sfida in serie D con il Cerea
VITA DA EX. Giocano nella Pistoiese, domani sfideranno il Piccolo Toro
20/09/2011
Guarda un po' dove sono finiti. Persi per le vie del calcio. Di nuovo alla ricerca di emersione con addosso il colore arancione. Quello della santità indù. Alessio Stamilla e Corrado Colombo oggi vestono la maglia della Pistoiese. Società gloriosa finita, però, ai margini del grande calcio. Uno scalino sotto il professionismo. La serie D come nuovo punto di ripartenza, e adesso lo strepitoso Cerea di Simone Boron come prossimo avversario.
Colombo e Stamilla sono passati in tempi recenti dall'Hellas. Anni grigi, per non dire bui. Colombo dovrà cercare di fare gol in una categoria che ti concede poco. E che ti affossa se non arrivi con i muscoli pronti a saltare dal trampolino. Vive un momento difficile la Pistoiese. Sconfitta in casa dai padovani dell'Este, e protagonista di un inizio di stagione non certo esaltante. I toscani hanno raccolto appena due punti in tre partite. Mai una vittoria. Colombo si è visto poco, ma siamo ancora all'inizio. E proprio in queste ore il tecnico «arancione» Riccardo Agostiniani ha rassegnato le dimissioni seguito da vice e preparatore atletico. La squadra è stata affidata ad Alessandro Birindelli, già ex di Juve ed Empoli. E la sfida con il Cerea diventa test da non sbagliare.
Colombo, dopo l'esperienza di Spezia, seguita alla stagione vissuta al Verona in C, ha trovato l'accordo con la Pistoiese a pochi giorni dalla chiusura del mercato. L'11 settembre l'esordio. E adesso cerca spazio. Stamilla, svincolato, ha scelto a suo volta Pistoia dopo aver sfogliato a lungo la margherita. L'esterno d'attacco originario di Gela era rimasto a Verona per sei mesi, dal gennaio al giugno 2008. Belle accelerazioni, tre reti in tredici presenze. Adesso cercherà di prendere per le corna il Piccolo Toro.L.M.
La Serbia esce sulla distanza e «schiaccia» l'Italia
SOGNO INFRANTO. Parodi e ragazzi devono accontentarsi dell'argento
Un ace di Terzic ha chiuso una finale tiratissima Gli azzurri si aggiudicano il primo set, poi gli avversari rimontano grazie al mix battuta-ricezione
19/09/2011
VIENNA
Un ace di Milos Terzic, non certo l'uomo copertina dei suoi, fa piangere lacrime amare a Simone Parodi e a tutta l'Italvolley. Il sogno di ritornare sul trono europeo a sei anni da Roma 2005 e di ripetere il trionfo di Vienna 1999 si spegne con una battuta dello schiacciatore di riserva della Serbia, che a dieci anni da Ostrava 2001 (ma lì era ancora Jugoslavia), conclude con un oro, ed un 3-1 in finale, la sua cavalcata nel torneo continentale. Un finale amaro per gli azzurri che, dopo aver liquidato l'altro ieri in semifinale la Polonia dell'ex ct Anastasi, sentivano dalla loro il pronostico per «fame» e riserve d'energia, visto che i serbi, per approdare all'atto finale, avevano dovuto piegare la Russia al tie-break (e con un punto contestatissimo).
Un'Italia perfetta nel primo set, quello che forse ha illuso anche Mauro Berruto, il ct torinese che sentiva l'odore dell'oro con netto anticipo rispetto allo svolgersi dei fatti. La Serbia è tradizionalmente dura a morire, figurarsi in un impianto, quello viennese, trasformato in una sorta di torcida della Stella Rossa. Fa male, dunque, vedere saltare come un grillo capitan Miljkovic o assistere agli slanci d'entusiasmo di Podrascanin, gente che si è fatta un nome in Italia. E fa male vedere a terra campioni come Mastrangelo, un «muratore» come pochi al mondo, o un prospetto di campione come Zaystev. Un pronti e via da manuale, con le schiacciate di Lasko, i muri di Mastrangelo, gli ace di Zaytsev. Un autentico show che culminava con il muro di Savani su Miljkovic, quasi uno spot su come sarebbe potuto proseguire il match dopo il 25-17, frutto del dominio azzurro.
Ed invece, la Serbia esce fuori alla distanza, quasi come un diesel, mettendo in mostra la sua fisicità sotto rete, dando l'idea di un team granitico anche senza quell'icona di Nikola Grbic. L'1-1 (25-20) è quasi scontato, l'epilogo del terzo parziale assai meno. Con un mega parziale di 10-4 gli azzurri, con un muro di Parodi, rimontano da 8-13 a 18-17, tornando decisamente in corsa. Proprio Parodi, però, subisce il muro di Kovacevic (20-22), Savani rimette le cose a posto (23-23) ma è un nastro a condannare i nostri per il 25-23 con cui la Serbia si porta sul 2-1. L'incontro però resta aperto. L'Italia si spinge sull'11-7, poi sul 17-14 ma, ogni volta che ha l'opportunità di allungare, subisce la rimonta serba, costruita su battuta e ricezione, le sue armi letali. Un ace di Lasko (21-21) fa da prologo al finale-thrilling: Parodi sbaglia ma anche Miljkovic, che regala agli azzurri il set-ball sul 24-23. Nulla da fare, perchè sul ribaltamento di fronte la Serbia si porta a casa il quarto set ai vantaggi (26-24) con una battuta di Terzic su Parodi. L'Italia perde ma può consolarsi con un argento pesante e la possibilità, tramite la World Cup, di conquistare un pass per le Olimpiadi di Londra.
Stoner al top e Rossi non c'è
MOTO GP. L'australiano vince anche a D'Aragona e archivia l'ottavo successo consecutivo. Secondo Pedrosa e terzo Lorenzo. E Valentino: «La moto non va dobbiamo lavorare ancora molto»
19/09/2011
Con quella del Gp D'Aragona sono otto le vittorie nella Motogp per Casey Stoner nel 2011. Il pilota australiano anche nella terza tappa iberica del mondiale ha fatto vedere una superiorità imbarazzante. Prove libere, pole e vittoria, senza alcuna possibilità di replica da parte dei suoi avversari.
L'unico che in questo week end ha cercato di arginare Stoner è stato il compagno di squadra Dani Pedrosa, degno secondo classificato ed ex prima guida della Honda. L'era dell'astro Pedrosa, infatti sembra essersi affievolita con l'arrivo nel team Hrc di Casey Stoner, che già lo scorso anno a partire dai primi test di Valencia aveva fatto intuire come sarebbe andata la stagione, non solo per i piloti con la moto con l'ala sul serbatoio. Stoner, che scattava dalla pole position conquistata sabato nel turno di prove ufficiali, è partito con prudenza, trovandosi terzo nelle prime curve, secondo nelle ultime e primo nel secondo giro. A provare a scappare hanno provato, ad Aragon, sia Dani Pedrosa sia l'americano della Yamaha Ben Spies, fallendo clamorosamente il tentativo. In questo modo, mentre la Honda arancione di Stoner si allontanava dal gruppo, gli inseguitori facevano quello che ci si sta abituando a vedere, ovvero la gara degli altri. Con l'azzurro Marco Simoncelli attento a non consumare troppo, i primi ad affrontarsi sono stati proprio Spies e Pedrosa con quest'ultimo in grado di allontanarsi per cercare di andare a prendere Stoner.
Dietro a Spies, il campione del mondo in carica Lorenzo - che ha chiuso al terzo posto la gara - metteva nel mirino il compagno di squadra, portandosi dietro anche Marco Simoncelli, che più volte si è infilato nella lotta dei due piloti Yamaha, finendo quarto sotto alla bandiera a scacchi. Mentre la sfortuna si accaniva contro Karel Abraham, Randy De Puniet e Andrea Dovizioso, Valentino Rossi e la sua Ducati dovevano partire dai box. «Cambiava poco partire dalla pit lane o dallo schieramento, tanto avevo il 13/o tempo», ha detto a proposito Rossi.
La grinta del campione, determinato a risalire il più possibile in gara, però, si scontrava con una gomma posteriore probabilmente difettosa, che ha compromesso ancora di più un week end dai toni più scuri che chiari. «Alla fine la gomma era a scalini e la moto saltava da tutte le parti - ha detto Rossi. «Comunque non è che stiamo lottando per delle posizioni di rilievo». Il nuovo telaio non ha dato i benefici immediati che in molti si aspettavano. «Ci vuole ancora tempo - chiosa Rossi - la moto deve ancora cambiare parecchio. La posizione di guida non mi piace, va totalmente rifatta e ci stiamo lavorando.
FONTE: LArena.it