MERCATO
Si parla di un sondaggio da parte dell'HELLAS per BELLAZZINI 24enne esterno d'attacco destro del CITTADELLA sul quale ci sarebbe (in fase più avanzata) anche il LIVORNO.
Altro esterno d'attacco che piacerebbe a MANDORLINI sarebbe GABIONETTA, 26enne brasiliano fermo per tutto il Girone d'andata scorso e poi ingaggiato dal TORINO che non lo ha riscattato a fine stagione; buono il suo 'score' con 9 gol in 30 presenze.
Su GianMarco ZIGONI si è inserito (forse in maniera determinante) il neopromosso GUBBIO che sarebbe vicino alla chiusura con l'attaccante del MILAN.
Per il centrocampista TOGNOZZI il PESCARA avrebbe chiesto nientemeno che Gennarino ESPOSITO: difficile che il mister rinunci al play in mezzo al campo anche se il napoletano deve trovare quella continuità che solo a sprazzi ha fatto vedere con la casacca scaligera.
La PRO VERCELLI ha chiesto notizie su LE NOCI: L'esterno non sembra particolarmente stimato dal mister che nel suo ruolo ha a dispoizione BERRETTONI, MANCINI e dal prossimo campionato anche GOMEZ TALEB; la trattativa è ancora in fase iniziale...
Under 21
Ufficializzati del mediano TACHSIDIS ed il centrocampista difensivo DONINELLI che hanno già partecipato al primo allenamento al centro sportivo di Sandrà ed in attesa di BERTONCINI (sembra questione di dettagli) gli Under 21 da avere in squadra dopo l'arrivo dei tre genoani scenderebbero a cinque: chi saranno i rimanenti sei?
Difficilmente si deciderà di tenere i 'vari' JORGINHO, TORREGROSSA e VRIZ (approposito ma KHADREJNANE che fine ha fatto? Ogni tanto me lo chiedo ma fin'ora, pur cercandole ovunque, non trovo tracce...) e GIBELLINI ha indicato questa come priorità di mercato; siamo in ritardo anche su questo fronte? A guardare la situazione pare proprio di sì...
Nel frattempo su uno dei giovani indicati tra i papabili come Joao PEDRO (proveniente dal VITORIA GUIMARAES ma di proprietà PALERMO), si è inserito il VICENZA che ha chiesto informazioni al club siciliano.
Continua la caccia al bomber...
...E dopo CIPRIANI, 31enne centravanti della SPAL allenato da MANDORLINI al BOLOGNA nel 2005-2006, ecco STELLONE con un ingaggio stagionale di 200.000 Euro che il FROSINONE, appena tornato in Lega Pro, non può più permettersi per un 34enne che nelle ultime due stagioni, frenato anche da una condizione precaria a causa di vari infortuni, non si è più espresso alla sua altezza in fase di finalizzazione.
Ma l'attaccante ha un gran cuore, s'impegna molto e sembra aver ritrovato l'entusiasmo e la verve dei giorni migliori... A Verona verrebbe di corsa e potrebbe essere un'operazione a costo zero dato che la squadra laziale vorrebbe CIOTOLA e così l'HELLAS si troverebbe con un monte ingaggi invariato ed una soluzione esperta di cadetteria e 'di peso' al centro dell'attacco...
DI GENNARO più SORRENTO che TARANTO
Il TARANTO dirotta definitivamente su GIRARDI con DI GENNARO 'tagliato fuori'? Forse è così ma sulla punta scaligero è forte l'interessamento del SORRENTO che, perso PAULINHO, ha bisogno di un bomber esperto di categoria ed in vena di rilancio come potrebbe essere Francesco...
Così l'ambiziosa società campana insiste con GIBELLINI perchè 'favorisca' il passaggio della punta in rossonero magari con una buon'uscita ma il diesse è stato molto chiaro 'Chi vuole Francesco deve pagare l'intero suo ingaggio e anche il cartellino, non facciamo beneficienza e se nessuno sarà in grado di acquistarlo lo terremo noi, chissà che non sia lui la punta che ci serve...' Frasi di circostanza per non inflazionare la valutazione dell'attaccante o vera e propria decisione della società?
Staremo a vedere, quel che è certo è che DI GENNARO pesa enormemente sulle casse scaligere anche e sopratutto considerato il fatto che dopo metà stagione non ha più giocato nel VERONA: Una decisione anche sul suo caso va presa e va presa in fretta!
Deve rimanere nel tentativo di ritornare il 'bomber' di cui tanto si parlava ai tempi del GALLIPOLI o bisogna 'sbolognarlo' al più presto sperando di perderci il meno possibile? Molta voce in capitolo sarà di mister MANDORLINI e se lui credesse un po' nel giocatore, considerato il grandissimo lavoro fatto con FERRARI, sarebbe un delitto non provare la stesssa ricetta anche con Francesco...
RAFAEL 'SuperWanted'
Dopo CESENA e SAMPDORIA anche il LECCE farebbe carte false pur di avere il portiere brasiliano che con i suoi interventi nei playoff è stato l'arma in più dell'HELLAS VERONA.
Da sempre 'croce e delizia' del popolo gialloblù perchè sempre sospeso tra miracolo&papera, RAFAEL ha disputato un finale di stagione a grandi livelli e, complice la promozione dei gialloblù, ha attirato su di sè lo sguardo di club importanti: difficile che MANDORLINI lo lasci partire ma, a fronte di cifre importanti (e magari l'arrivo di un portiere esperto ed affidabile) la cessione del numero 1 scaligero potrebbe non essere più un tabù...
C'è da dire che mentre per bianconeri e blucerchiati RAFAEL non dovrebbe rappresentare un'urgenza (il CESENA ha ANTONIOLI, la SAMP UJKANI) per il LECCE si tratterebbe di coprire a dovere un ruolo molto delicato e al momento scoperto...
LEGENDA: In grassetto i nomi sicuri del futuro HELLAS VERONA.
I ruoli con il link conducono alla scheda relativa al tesserato.
I nomi depennati sono di giocatori che non faranno più parte della rosa o giocheranno temporaneamente altrove.
RUOLO | NOME | STATO DEL CONTRATTO E NOTE |
ALL. | GIANNINI | Definitivo fino a Giugno 2012 è stato esonerato l'8 Novembre scorso dopo la sconfitta in campionato contro la SALERNITANA |
POR. | CAROPPO | Comproprietà col BRESCIA |
POR. | NICOLAS | Da Febbraio si allenava con la prima squadra. Dopo il transfer dal Brasile, l'8 Aprile è stato aggregato all'HELLAS VERONA |
POR. | RAFAEL | Definitivo fino al 2012 |
DIF. | ABBATE | Definitivo dal GALLIPOLI fino al 2012 |
DIF. | ANDERSON | Acquistato a parametro zero dalla REGGIANA con contratto definitivo fino al 2013 |
DIF. | BERTOLUCCI | In comproprietà con la SANGIOVANNESE rientra dal prestito all'ESPERIA VIAREGGIO |
DIF. | CAMPAGNA | In comproprietà con la JUVENTUS, è stato acquisito alle buste |
DIF. | CANGI | Definitivo fino al 2013 |
DIF. | CECCARELLI | Definitivo fino al 2012? |
DIF. | DIANDA | Rientra dal prestito alla JUVE STABIA (20 presenze 0 gol) |
DIF. | MAIETTA | Definitivo fino al 2013 |
DIF. | PUGLIESE | Definitivo fino al 2012. Torna dal prestito al VARESE (38 presenze 1 gol) |
DIF. | VERGINI | L'HELLAS non ha esercitato il diritto di riscatto. Torna all'OLIMPIA ASUNCION in Paraguay per fine prestito |
CEN. | DONINELLI | Prestito secco dal GENOA |
CEN. | CAMPISI | Torna dal prestito al MONZA (24 presenze 0 gol) |
CEN. | ESPOSITO | Definitivo, in scadenza a Giugno 2012? |
CEN. | GALLI | Arriva dal PARMA in prestito con diritto di riscatto da parte dell'HELLAS |
CEN. | GARZON | Contratto scaduto, probabilmente non verrà rinnovato |
CEN. | HALLFREDSSON | Riscattato dalla REGGINA, definitivo fino Giugno 2013? |
CEN. | JORGINHO FRELLO | Rientra dal prestito alla SAMBONIFACESE |
CEN. | KHADREJNANE | Fino a Gennaio ha giocato con la Berretti... Poi? |
CEN. | MANCINI | Era in comproprietà con il SIENA, è stato acquisito alle buste |
CEN. | MARTINA RINI | Tornato al BRESCIA per fine prestito |
CEN. | PAGHERA | Tornato al BRESCIA per fine prestito |
CEN. | RUSSO | Definitivo fino a Giugno 2012 |
CEN. | SCAGLIA | Definitivo fino a Giugno 2012? |
CEN. | TACHTSDIDIS | Prestito dal GENOA con diritto di riscatto dei gialloblù e controriscatto del Grifone |
ATT. | BERRETTONI | Definitivo fino a Giugno 2012 |
CEN. | CIOTOLA | Definitivo fino a Giugno 2012. Rientra dal prestito allo JUVE STABIA via TARANTO |
ATT. | DI GENNARO | Definitivo fino a Giugno 2013? Torna dal prestito al LANCIANO (29 Presenze 6 gol) |
ATT. | FERRARI | Definitivo fino a Giugno 2013? |
ATT. | GOMEZ TALEB | Definitivo fino al 2012. Torna dal prestito al GUBBIO (31 Presenze 18 gol) |
ATT. | LE NOCI | Definitivo fino al 2013? |
ATT. | NAPOLI | Torna all'INTER per fine prestito |
ATT. | PICHLMANN | Definitivo fino al 2013 |
ATT. | SCAPINI | Contratto scaduto probabilmente non verrà rinnovato |
ATT. | SELVA | Contratto scaduto probabilmente non verrà rinnovato |
ATT. | TIBONI | Torna all'ATALANTA per fine prestito (verrà girato al FOGGIA) |
ATT. | TORREGROSSA | Era in comproprietà con l'UDINESE, è stato acquisito alle buste. Rientra dal prestito al SIRACUSA nel Girone B di Prima Divisione |
DICONO
Mister MANDORLINI al raduno «C'è grande voglia di cominciare, ci aspetta una nuova avventura. Quello di B è un campionato che mancava da un pò, speriamo di fare le cose per bene. Prepariamoci in maniera adeguata, abbiamo finito per ultimi e quindi ora bisogna accelerare. Il mercato è lungo e difficile, da qui alla fine di agosto credo ci sarà tempo e modo di lavorare nel miglior modo possibile. Finora, ci sono stati pochi confronti, per il bene di tutti dobbiamo vedere come operare».
Gibellini conta molto sulle qualità di Gomez, rientrato dal Gubbio: «Nell'annata calcistica da poco terminata ha fatto benissimo, siamo contenti di averlo tra noi. Non lo conosco di persona ma me ne hanno parlato bene, c'è bisogno di tutti e credo che lui sia un acquisto importante» HellasVerona.it
Molto fiducioso MAIETTA: «Sono contento della riconferma dell'intero reparto difensivo della scorsa stagione, abbiamo fatto bene e ci conosciamo a meraviglia. Squadre come Cesena e Novara hanno cambiato pochissimo dalla promozione in serie B e sapete tutti come è andata a finire. Con i giusti innesti potremo fare molto. Mi aspetto di fare un grande campionato, di partire bene e finire bene» TuttoB.com
Le prime parole dei nuovi arrivati TACHTSIDIS «L'Hellas è una bella squadra, i compagni mi hanno accolto bene, sono venuto qui con grande voglia di giocare. Il mister mi ha convinto con le sue parole, ho intenzione di lavorare bene per mettere in mostra le mie qualità. Dev'essere un campionato importante per tutti», DONINELLI «Manca ancora qualcuno, aspettiamo pure Bertoncini nei prossimi giorni. Sono contento di essere a Verona, ho sempre detto che sarebbe stato un onore. Ora sta a me dimostrare di poter stare in una piazza di tradizione. A livello tecnico ho imparato col passare del tempo a perfezionare la fase difensiva, in precedenza preferivo impostare. Sta al tecnico scegliere dove collocarmi» e GALLI: «Sono felice di iniziare questa nuova avventura, Verona è il top. Ritengo sia bello partire con nuovi stimoli e nuove emozioni, conosco bene questa squadra avendola affrontata nella stagione passata. Spero di integrarmi al più presto, ai tempi del Pergocrema rimasi impressionato dalla solidità e dalla qualità tecnica della formazione scaligera. In Serie B non ho mai giocato, vorrei affrontarla nel migliore dei modi» HellasVerona.it
IN BREVE A PIÉ PAGINA
COPPA AMERICA:Miracolo URUGUAY che elimina l'ARGENTINA e vola in semifinale col PERÙ. Fuori anche il BRASILE imbrigliato dal catenaccio del PARAGUAY! Ora semifinale col sorprendente VENEZUELA.
VITA DA EX: BELLAVISTA, coinvolto pesantemente nella vicenda calcioscommesse, è molto amaro 'Per la gente sono già colpevole, comunque vada...' Primo giorno di allenamento per FARIAS con la NOCERINA, presentazione ufficiale nel PADOVA per CUTOLO....
MOTOGP: Al Sachsenring gara magistrale di PEDROSA che sulla HONDA precede il suo connazionale LORENZO e vince, terzo l'australiano STONER che vede ridurre i punti di vantaggio in classifica generale a 15 sul campione del mondo oggi secondo...
SCHERMA: Agli Europei di Sheffield in Gran Bretagna l'ITALIA è oro nella sciabola femminile e nel fioretto maschile a squadre.
BASKET: La TEZENIS VERONA ripescata in A2, è ufficiale!
RASSEGNA STAMPA
CALCIOMERCATO
Il Taranto parte per il ritiro in attesa di nuovi colpi
18.07.2011 11:15 di Carmine Roberto Orlando
Fonte: pugliapress.it
Il Taranto saluta i suoi tifosi e parte per il ritiro estivo pre-campionato di Pieve di Cadore, dove ad attendere la truppa rossoblu ci sarà aria di montagna e tanta attività fisica e tattica. Mentre mister Dionigi e il suo staff prepareranno al meglio muscoli e testa dei giocatori, la società continuerà a muoversi sul mercato. È determinante permettere allo staff tecnico di poter lavorare quanto prima sulla rosa definitiva, quella che dovrebbe affrontare la lunga avventura del prossimo campionto di Lega Pro.
Tra interferenze esterne e strategia di mercato, le trattative in questa prima parte di luglio sono andate a rilento. È il caso di Girardi e Franchini. Per l’attaccante salernitano l’accordo è vicino, e, per quanto detto sopra, sarebbe importante averlo subito in ritiro con il resto del gruppo. L’affare Franchini invece è fallito: l’Atletico Roma, risolti i problemi di iscrizione al campionato, ha ceduto la mezzapunta al Barletta. I biancorossi hanno offerto a Franchini un contratto triennale, soluzione economica più vantaggiosa rispetto al biennale proposto dal Taranto. La società del presidente Tatò, nonostante il diritto di prelazione dei rossoblu, ha vinto a colpi di euro. In settimana si chiude per De Gasperi, punta svincolata dal Cittadella. Per lo stesso reparto sembra tramontata l’ipotesi Di Gennaro: diverse testate riportano il forte interessamento del Sorrento per la punta del Verona e per il Taranto la prima scelta resta sempre Girardi. L’arrivo a Taranto del baby portiere Polizzi libera sul mercato Goio, che sembra vicino ai romagnoli della Castellana Calcio. Sul fronte cessioni, la società è intenta a sfoltire la rosa e in queste ore potrebbero lasciare a Taranto Giorgio Corona, a meno di smentite. Scarpa, Ferraro e Colombini, cercati da società di Lega Pro (Mantova, Perugia), andranno certamente via.
Acquisti: Coly (d, Rodengo Saiano), Giordani (d, AnzioLavinio), Sciaudone (c, Foligno), Vicedomini (c, Paganese), Di Bari (d, Andria), Polizzi (p, Pomezia). Cessioni: Di Roberto (c, Cittadella), Sosa (d, fine prestito), Girardi (a, fine prestito), Panarelli (d, svincolato), Sy (a, fine prestito), Branzani (c, Sampdoria)
FONTE: TuttoLegaPro.com
LEGA PRO
Sorrento, in attesa di Bondi è pronto Di Gennaro
18.07.2011 15.28 di Stefano Sica
Quella che si è appena aperta sarà una settimana decisiva per il mercato del Sorrento. Uno dei colpi virtualmente messi a segno dalla società rossonera riguarda Francesco Di Gennaro, bomber napoletano che ha scelto la destinazione costiera ed a breve si svincolerà dal Verona. E' possibile che si sblocchi anche la situazione relativa all'esterno offensivo brasiliano Rafael Bondi (30), il quale avrebbe trovato già da tempo l'accordo col club della famiglia Gambardella. Ma si attendono anche altri annunci nelle prossime ore.
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - Vicenza, chieste informazioni su Joao Pedro
18.07.2011 14.46 di Alessio Alaimo
Non solo il Verona su Joao Pedro, centrocampista brasiliano del Palermo. Secondo indiscrezioni raccolte da TMW, anche il Vicenza di recente ha chiesto informazioni sul calciatore ex Atletico Mineiro, reduce da un'esperienza tutt'altro che positiva al Vitoria Guimaraes, in Portogallo. Il Verona resta comunque in pole.
SERIE B
Hellas Verona, inserimento su Bellazzini
18.07.2011 14.08 di Claudio Colla
Riportate da PadovaSport.tv le indiscrezioni relative a un inserimento dell'Hellas Verona sulle tracce del trequartista del Cittadella Tommaso Bellazzini (23). Seguito in passato da numerosi club di A, tra cui il Palermo, l'atleta pisano è anche nel mirino del Livorno.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Calcio, Sorrento: Il club rossonero, scatenato sul mercato, pronto a piazzare un nuovo colpo
di Serena Di Capua
Continua senza sosta il lavoro del ds rosssonero Salvatore Avallone per rinforzare la rosa e regalare pezzi da novanta a mister Maurizio Sarri. Oltre agli innesti di Croce e Camillucci in costiera potrebbe approdare un altro fedelissimo del tecnico napoletano: Renato Bondi. Il centrocampista brasiliano di Rio de Janeiro, gioca in Italia dal 2002, quando lo prese la Salernitana ed ora stando a rumors di mercato il giocatore sarebbe in procinto di firmare con il club del patron Mario Gambardella. La spesa dei rossoneri ad Alessandria però non finisce qui, infatti potrebbe arrivare anche il giovane promettente difensore: Samuel Romeo del Palermo, ma all'Alessandria un anno fa con Sarri.
Il baby difensore è disposto a trasferirsi in Campania soprattutto dopo il via libera del Palermo, società di appartenenza, ma il Sorrento dovrà battere la spietata concorrenza del Taranto prima di mettere le mani sul miglior under difensivo della passata stagione. Intanto in primo piano sull'agenda del ds Avallone c'è da rinforzare il reparto avanzato che attualmente con Paulinho tornato a Livorno, Pignalosa che non ha rinnovato il contratto e Bonvissuto rientrato a Bari, conta solo Massimiliano Carlini.
L'attacco, quindi, è ridotto all'osso. Di nomi accostati al sodalizio del presidente Gambardella ce ne sono stati tanti e di firme da mettere nero su bianco devono essere tre: Scappini, Di Gennaro, Ganci e Samb, sono i calciatori al momento più gettonati. Scappini classe 88' nativo di Perugia, è un ottimo attaccante: dinamico e veloce è una prima punta con un gran senso del gol.
Sarri lo conosce molto bene perché proprio con lui nella passata stagione è riuscito a collezionare ben 13 gol. Il Sorrento lo voleva già a Gennaio del 2009, ma poi la trattativa saltò all'ultimo momento e chissà che questa non sia la volta buona. Scappini ha fatto sapere di essere disponibile a vestire i colori rossoneri. A frenare il tutto però è la Samp, il club blucerchiato che detiene il cartellino del giocatore, vorrebbe usarlo come contropartita per arrivare ad altri obiettivi. Per ora quindi c'è stata solo una fumata nera.
Francesco Di Gennaro invece resta il sogno. L'attaccante che nelle scorse settimane era seguito dalla Juve Stabia potrebbe arrivare in costiera, considerando che ormai non rientra più nei piani del Verona di mister Mandorlini. Alcuni rumors di mercato vedono l'arrivo dell'attaccante a Sorrento una questione di ore ma la strada per sbarcare in penisola ha ancora in programma qualche tappa. Infatti dopo vari incontri e colloqui svolti all'Ata Executive di Milano un accordo di massima è stato raggiunto. Ora bisogna solo aspettare un compromesso con il Verona per una buona uscita. Ecco perché per un'eventuale fumata bianca, bisognerà attendere i prossimi giorni. La società vuole fortemente Di Gennaro, ma nel frattempo si sta tutelando seguendo comunque altre piste, come il centravanti del Pescara Massimo Ganci.
L'attaccante è un'ipotesi da non sottovalutare. Rapido, scattante e con un buon dribbling, Ganci non è una prima punta ma un elemento veloce come lui, potrebbe diventare utile a mister Sarri come alternativa a Carlini. Per arrivare al giocatore in forza al Pescara, la società di Gambardella dovrà battere la spietata concorrenza del Verona e del Modena. Infine è emerso anche un sondaggio per Samb del Chievo.
Il giovane senegalese ha tanta voglia di riscattarsi dopo un anno a dir poco sfortunato a causa di una frattura alla caviglia che gli ha consentito un impiego col contagocce. Insomma il telefono del direttore Avallone è davvero rovente, intento più che mai ad accelerare le operazioni e piazzare alcuni colpi prima della data fissata per il ritiro precampionato.
FONTE: StabiaChannel.it
Lunedì 18 Luglio 2011
Primo allenamento nel pomeriggio a Sandrà. Mandorlini: «Sarà una stagione di sacrifici»
Il Verona oggi inizia la nuova avventura in serie B
di Mario Padovani
VERONA - L’Hellas al via. Oggi, in mattinata, a Sandrà, il raduno gialloblù. Dopo quattro anni passati in C1-Prima Divisione, il Verona riabbraccia la serie B, riconquistata al culmine della cavalcata dei play off. Ma le incognite, intorno alle scelte e alle prospettive della formazione affidata ad Andrea Mandorlini, sono ancora da sciogliere. «Viviamo alla giornata, ci aspetta un campionato di sacrifici», le parole del tecnico.
Confermato pressoché in blocco il gruppo che ha centrato la promozione, con l’aggiunta dei rientranti Gomez e Pugliese e con l’acquisto di Niccolò Galli, in prestito dal Parma, l’Hellas rimane un cantiere aperto.
«La rosa va completata e stiamo operando in questo senso», specifica Mauro Gibellini. Sempre prossimi all’arrivo i tre baby del Genoa: Doninelli, Bertoncini e Tachtsidis. Ma, dietro a tutto, c’è l’interrogativo sulla società, con Giovanni Martinelli che cerca aiuti ma che, per adesso, non ha ceduto quote del club. Si sono fatti i nomi, prima, di Stefano Bergamelli, dopo, della Cad.it (e anche della Bpp). Tutte voci che il patròn ha smentito, ma che, al contrario, risultavano e risultano più che accreditate. In assenza di nuovi investitori, peraltro, il Verona non compirà grossi interventi sul mercato. Nel frattempo, la squadra è al via.
Nel pomeriggio il primo allenamento, sempre a Sandrà. Domani la presentazione ufficiale alla città, in serata: alle 21, kermesse in via Sogare, allo stadio Olivieri, si attende un pubblico numeroso. Giovedì la partenza per il ritiro di Castelrotto, località in cui l’Hellas resterà fino al 6 agosto. (ass)
FONTE: Leggo.it
FLASH NEWS
Hellas Verona, Maietta: "Mi aspetto una grande stagione"
18.07.2011 20:07 di Federico Errante
Fonte: Tuttohellasverona.it
Anche Domenico Maietta si è intrattenuto con la stampa al suo arrivo al raduno dell'Hellas Verona. Ecco le sue impressioni: "Sono contento della riconferma dell'intero reparto difensivo della scorsa stagione, abbiamo fatto bene e ci conosciamo a meraviglia. Squadre come Cesena e Novara hanno cambiato pochissimo dalla promozione in serie B e sapete tutti come è andata a finire. Con i giusti innesti potremo fare molto. Mi aspetto di fare un grande campionato, di partire bene e finire bene".
PRIMO PIANO
Hellas Verona, Gibellini: "Gomez gran colpo. Due in uscita"
18.07.2011 16:30 di Federico Errante
Fonte: hellasverona.it
Il direttore sportivo del Verona Mauro Gibellini è intervenuto al raduno della compagine gialloblù a Sandrà. Queste le sue parole: "Con Tatchidis e Doninelli siamo a posto, sono a tutti gli effetti due giocatori nostri. Dobbiamo gestire le uscite, in Serie B c'è la lista di 19 obbligatori, dobbiamo liberare qualche posto per andare ad ingaggiare nuovi 'Senior'. Molti giovani che abbiamo in testa di prendere sono in ritiro con le loro squadre. Serve pazienza, siamo un cantiere aperto, ma abbiamo già una buona squadra, che ha vinto i playoff a giugno. Di Gennaro e Ciotola potranno a breve essere ceduti. Gomez sarà un grande acquisto, ha forza qualità e tecnica".
PRIMO PIANO
Hellas Verona, il via con due baby genoani in gruppo
18.07.2011 12:42 di Federico Errante
Fonte: TGGialloblù.it
E' partita la nuova stagione dell'Hellas Verona. Dopo 4 anni di Lega Pro la squadra scaligera è tornata in B e il primo obiettivo è il mantenimento della categoria, il consolidamento per poi puntare al ritorno in A.
Questa mattina a Sandrà i gialloblù si sono ritrovati per il raduno. Domani sera la squadra sarà presentata ufficialmente nel centro sportivo Olivieri di via Sogare (vicino allo stadio Bentegodi). Intanto la prima lieta novità. Nel gruppo di Mandorlini (un po' in ritardo oggi per essere rimasto imbottigliato in una coda nei pressi di Bologna per un incidente) ci sono anche due giovani che il Genoa ha girato al Verona: il fantasista greco Panagiotis Tachtsidis e il mediano Andrea Doninelli, entrambi del '91.
PRIMO PIANO
Hellas Verona, si tratta in silenzio
18.07.2011 06:58 di Federico Errante
Fonte: L'Arena
Cala il silenzio. Ma si tratta ancora. Perché Giovanni Martinelli ha bisogno di novi soci per dare un futuro solido alla società di via Torricelli. Tramontata l'ipotesi Bergamelli, la proprietà sta valutando diverse ipotesi interessanti legate all'inserimento in società di nuovi soci veronesi.
I nomi 'spesi' erano quelli di Bruno Venturi, impegnato in passato nel ramo dell'acciaio, e di Gianpietro Magnani, socio di Cad.It, società di soluzioni informatiche. Martinelli, ha voluto ribadire, attraverso due comunicati apparsi sul sito ufficiale, la mancanza di sviluppi concreti nelle eventuali trattative di modifica dell'assetto societario.
Per il momento c'è solo lui al comando, sostenuto dalla famiglia e dal consigliere delegato Benito Siciliano, con sfera sportiva lasciata alla competenza di Mauro Gibellini e Andrea Mandorlini. Tuttavia qualcosa dovrà muoversi per forza. C'è da capire, però, come si stiano sviluppando realmente le strategie di riassetto societario.
Martinelli in più occasioni ha ribadito la necessità di non camminare da solo. Il presidente aveva manifestato anche l'ipotesi di consegnare ad altri la presidenza. Ma va detto anche che il patron gialloblu non ha mai fatto mancare il suo impegno e il suo sostegno alla società, manifestando grande senso di responsabilità nel momento del bisogno e della verità. Verona è un pezzo di cuore per Martinelli, che ha dato tanto e che probabilmente potrebbe anche iniziare a godere dei benefici di una società tornata nel calcio che conta. Oggi il presidente ha bisogno di nuovi soci.
Perché l'Hellas della cadetteria ritrovata è figlia di un suo atto d'amore. Scelta coraggiosa che lo ha premiato dopo due anni di sofferenza
PRIMO PIANO
ESCLUSIVA TB - Hellas Verona, tre club su Rafael
17.07.2011 22:01 di Nicolò Schira
Con le sue parate ha messo un sigillo fondamentale sulla promozione in B dopo un lustro di inferno in Lega Pro del suo Hellas Verona, ma il futuro di Rafael de Andrade potrebbe essere lontano dalla compagine di mister Mandrolini. Infatti sulle tracce dell'estremo difensore brasiliano ci sono Cesena, Lecce e Sampdoria, con i salentini pronti a tutto pur di strapparlo agli scaligeri. Mentre per romagnoli e blucerchiati Rafael rappresenta un'ottima soluzione per blindare le rispettive porte, ma non l'unica dato che la Samp nel ruolo sta cerca anche Ujkani e il Cesena ha già Antonioli in rosa.
FLASH NEWS
Hellas Verona, si riparte. Con tante incognite.
17.07.2011 20:20 di Federico Errante
Fonte: TGGialloblù.it
Si riparte. E si riparte in serie B. Che per chi come il popolo dell'Hellas ha vissuto gli ultimi anni nell'inferno della Lega Pro, tra stadietti di provincia, squadre poco conosciute persino agli almanacchi e società fallite arrivate chissà come e chissà perchè a giocarsi la promozione, non è per niente cosa da poco. Domani mattina il raduno, a Sandrà. Martedì sera il saluto della squadra alla città, in via Sogare. E poi la partenza per il ritiro di Castelrotto dove inizierà il lavoro di Mandorlini. E una stagione che nonostante l'euforia della promozione non parte con le migliori attese.
I MALUMORI DEL TECNICO. Il tecnico ravennate viene da un vero e proprio miracolo: ha preso il Verona sull'orlo del baratro e facendo quadrato con squadra e società ha girato la stagione, un passo alla volta, mettendoci molto del suo; specie ai playoff. Il "suo" gruppo, quello che vinto dimostrando personalità e coraggio nei momenti decisivi, c'è ancora tutto. Ed è un punto di partenza importante. Ma Mandorlini si aspettava altro dalla società e in qualche intervista ha mascherato a fatica il disappunto. Rinforzi che non sono ancora arrivati, anche se Pugliese (titolare in B nel Varese rivelazione) e Gomez (18 gol nel Gubbio promosso direttamente in B, senza passare dai playoff) sono altri due tasselli importanti del nuovo Verona.
IL MERCATO FERMO. L'inizio era stato positivo: l'operazione Halfredsson riscattato dalla Reggina, un po' dispendiosa ma neanche troppo considerando il valore del giocatore. Il capolavoro di Mancini, preso per 500 euro alle buste dal Siena. Campagna, Torregrossa riscattati a costo 0. Ma poi tutto si è fermato, complici un Martinelli mai chiaro sul futuro del Verona e le incertezze societarie, con troppe voci e altrettante smentite, che hanno fatto saltare affari importanti: come quello di Fabinho con l'Udinese (sarebbe arrivato anche il centrale difensivo Jefferson) o come quello, possibile, e nei gradimenti del tecnico, di Marcolini. Tanto che, al momento, l'unico volto nuovo da presentare alla città, martedì sera, è il solo Galli, preso in prestito dal Parma.
UN UOMO SOLO AL COMANDO. Mercato, in questo momento, in mano in toto a Giovanni Martinelli, che sta facendo il presidente alla Zamparini. E' Martinelli che ha bloccato tutto in attesa di rinforzi societari. E' Martinelli che ha gestito in prima persona il rinnovo (biennale con ritocco all'insù dell'ingaggio) di Cangi. E' Martinelli che da giorni deve definire con Preziosi, cercando di risparmiare qualcosa sugli ingaggi, l'arrivo dei tre giovani del Genoa: Tachtsidis (centrocampista di qualità richiesto espressamente da Mandorlini), Doninelli e Bertoncini. E' sempre Martinelli che vuole gestire in prima persona persino il settore giovanile, tornato nel caos dopo la mancata riconferma di parte dello staff tecnico.
Un cambio di strategia personale che avrebbe allontanato il presidente dai suoi collaboratori più fidati (Gibellini e Siciliano). Quelli che con Mandorlini e la squadra hanno portato il Verona in B e hanno retto la baracca (soprattutto Siciliano) quando il presidente è stato alle prese con gravi problemi di salute.
TRA VOCI E SMENTITE. Ed è sempre Martinelli, in questo momento, l'unico che può fare chiarezza sulla società. Bergamelli per il presidente del Verona è stato, ed è, più di una semplice trattativa. L'ex socio di Preziosi ed ex presidente del Pergocrema, smentite a parte, era pronto (e forse è ancora pronto) a rilevare il 51% della società gialloblù per 1,5 milioni di euro. Bergamelli è vicino a Martinelli dall'inizio della sua avventura al Verona (sua l'imbeccata di Ghisleni - ex Pergocrema - per il settore giovanile) e con il presidente di Castelnuovo (e con altri imprenditori del settore delle costruzioni vicini a Martinelli) ci sarebbero anche interessi di lavoro extracalcistici. Martinelli avrebbe voluto Bergamelli al suo fianco, ma non se n'è fatto nulla. Anche perchè Martinelli non vuole cedere la società, ma solo trovare chi gli dà un contributo economico per farla andare avanti. Nulla di concreto (inteso come offerte messe nero su bianco) per il momento, anche dalla pista veronese sulla quale sta lavorando da tempo Benito Siciliano. Pista che è sempre andata in parallelo con quella di Bergamelli e che non si è mai incrociata.
Un empasse da cui il Verona dovrà uscire in fretta. Il campionato è alle porte. La serie B non è un gioco ed è un torneo che va affrontato tutti uniti. Nella trasparenza.
FLASH NEWS
Cittadella, Bellazzini verso Verona
17.07.2011 12:51 di Federico Errante
Fonte: PadovaSport
Flash di mercato sul Cittadella: da ieri Bellazzini ha un'altra seria pretendente, è il Verona di Mandorlini, che sta approfittando del momento di impasse della trattativa tra l'estroso centrocampista e il Livorno. I gialloblu hanno buone possibilità di chiudere. In uscita Musso, come già anticipato, è molto vicino all'Entella mentre De Gasperi, seguito dalla stessa società ligure, potrebbe accordarsi invece con una squadre del sud: il Taranto.
CALCIOMERCATO
Hellas Verona, due nuove idee per l'attacco
17.07.2011 06:13 di Federico Errante
Fonte: TGGialloblù.it
E' Tommaso Bellazzini, 24 anni a fine dicembre, uno dei possibili obiettivi del Verona per l'attacco. Toscano di Pisa, mancino puro ma utilizzato quasi sempre a destra, Bellazzini ha giocato le ultime due stagioni nel Cittadella in serie B. Il 2009 l'anno di grazia con 10 reti da esterno destro nel 4-3-3 che vedeva al centro dell'attacco del Cittadella Ardemagni. Nell'ultima stagione, nonostante un brutto infortunio, Bellazzini ha comunque collezionato 25 presenze e 1.750 minuti giocati. Oltre al Verona, avrebbe chiesto notizie del cartellino del giocatore alla società padovana anche il Livorno.
Altro possibile obiettivo potrebbe essere il fantasista brasiliano dello Sev/Hortolandia Denilson Martinho Gabionetta, classe '85, al centro di un intrigo di mercato nello scorso gennaio con il Toro che ne soffiò il tesseramento al Crotone. Tre campionati completi di B nelle file di Pisa, Albinoleffe, Crotone e Torino, Gabionetta è un esterno alto che può giocare sia a destra che a sinistra. Nella sua migliore stagione (2009/10) il fantasista brasiliano ha collezionato 9 reti in 30 presenze. Fermo per tutto il girone d'andata a causa dei problemi di tesseramento (prima gara a marzo alla 29/a di campionato) Gabionetta nell'ultima stagione ha giocato solo 9 gare con il Torino che al termine della stagione non ha fatto valere il diritto di riscatto.
HELLAS VERONA
Hellas Verona, il Gubbio soffia Zigoni
16.07.2011 20:42 di Federico Errante
Fonte: Tuttohellasverona.it
La linea verde sembra essere seguita nel modo migliore dai dirigenti del Gubbio. Peccato che questa interferisca con la strada dell'Hellas. Dopo gli arrivi dei ventenni Giannetti e Boniperti, secondo quanto riportato dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, gli umbri sarebbero vicinissimi a chiudere la trattativa per portare Gianmarco Zigoni al Pietro Barbetti. Il giovane attaccante del Milan, reduce da una metà stagione passata a Frosinone con più ombre che luci, sembrava già diretto verso la città di Romeo e Giulietta, ma i tentennamenti societari della società di via Torricelli hanno vanificato la trattativa.
FONTE: TuttoB.com
Ciao Ciao serie C, inizia l'avventura del nuovo Verona
ANCORA INSIEME. Appuntamento per vecchi e nuovi a Sandrà. Alla guida della squadra c'è sempre Mandorlini solo un volto nuovo, quello del giovane Niccolò Galli. In attesa di nuovi soci, Martinelli va avanti da solo
18/07/2011
Verona. Un mese dopo di nuovo insieme. È cambiato poco. Sul ponte di comando è rimasto lui: Andrea Mandorlini. Il tecnico - profeta che ha sospinto l'Hellas in B. L'uomo dei sogni tornerà a parlare oggi di sé e del Verona. Di imprese impossibili, diventate possibili. Di calcio zuccherato e di pensieri finalmente liberi da catene. Il Verona si raduna a Sandrà. Baci, abbracci e via verso una nuova stagione. I playoff hanno concesso poco spazio alle vacanze tra palme e onde color del cristallo. Oggi si riparte, e a scendere in campo sarà lo stesso Hellas di ieri. Quello che a Salerno ha fatto piangere un'intera città di gioia. La faccia dei ragazzi del patron Martinelli è irriverente e abbronzata. Il calciomercato non ha ancora regalato botti. Forse arriveranno. Intanto la certezza si chiama Mandorlini. Perché tutto ruota attorno a lui. Tecnico, psicologo, gran maestro d'armi di un club che ha messo le ali con il suo arrivo. Mandorlini ha capito il Verona. Più di chiunque altro. L'aveva preso a scatola chiusa l'Hellas. Malaticcio e arrabbiato. Confuso e frastornato. Poi, grazie a mestiere, carattere e intuizione, l'allenatore ravennate ha cambiato il corso di una stagione. E della storia del club centenario. Non più tormenti. Ma una grande gioia. Durata lo spazio cosmico di un minuto. Perché quello che è stato fatto fa parte ormai del passato. Glorioso, esaltante. Ma passato.
STOP ALLO STALLO. Diventa così fondamentale definire in fretta strategie e movimenti di mercato. Lo «stallo» societario vissuto dal club in questi ultimi tempi non ha permesso a Gibellini di agire in velocità sul mercato. L'unico movimento ufficiale ha portato dal Pergocrema il centrocampista Niccolò Galli. Michele Marcolini, possibile obiettivo di inizio mercato, è finito al Padova. E adesso il Verona ha bisogno di ritocchi di qualità. Nessuna rivoluzione, sia inteso. Ma servono uomini e idee fresche. Piedi dolci e qualità. Soprattutto per mediana e reparto d'offesa. Servono anche giovani. Ma lì «Gibo» si è mosso per tempo, e dal Genoa stanno arrivando ragazzi di qualità. Già scritto, già detto. A Mandorlini, però, deve essere consegnata una squadra «su misura». Se lo merita. La promozione in B ha dato nuova vita al Verona. E mai come in questi casi l'incidenza dell'allenatore è stata notevole. Essenziale.
PUNTI FERMI. Bjelanovic? Stellone? Sforzini? Bellazzini? Tognozzi? Nomi, tanti nomi per il Verona cadetto. Qualcuno arriverà di sicuro. Ma esistono già delle piccole-grandi certezze. Detto di Mandorlini, capocordata del sogno, la squadra che tornerà a sudare sotto il sole di Casterlotto sembra possedere qualità e assortimento. La difesa è fatta o quasi. Il ritorno di Pugliese dal Varese, e il rinnovo di Cangi (ha prolungato sino al 2013) impreziosiscono un reparto che può contare anche sull'esperienza comprovata di Ceccarelli e Maietta. Gruppo buono, all'altezza dei pericoli della B. In mezzo al campo la società ha riscattato Hallfredsson e Mancini. Così voleva Mandorlini. Così è stato fatto. Muscoli e piedi buoni. In attesa che la «terra di mezzo» si popoli di altri uomini in grado di sorreggere il progetto di gioco di Mandorlini. Esposito è la regia. Gli altri attendono il ciak.
SOLO RITOCCHI? Ora c'è da capire come intenderà muoversi la società. Conferme e ritocchi? O cambio di scena? E veniamo al fronte d'attacco. Nicola Ferrari ha meritato la riconferma più di tutti. Gli altri uomini del «fronte» hanno contribuito a modo loro alla promozione. Un Verona che rinasce in B, però, potrebbe avere bisogno anche d'altro. Un bomber di razza per la categoria. E magari un pezzo pregiato che sappia estrarre conigli dal cilindro. Mandorlini ha le idee chiare. Il mercato dirà. E intanto il popolo dell'Hellas può coccolarsi Gomez. Spietato esecutore al Gubbio. Uomo della Provvidenza a Verona? Il tempo dirà. Di sicuro oggi si ricomincia. Un mese dopo, provate a guardare negli occhi Mandorlini. Le risposte che cercate passano veloci nel batter di ciglia. Il Verona cadetto non vuole essere di passaggio. La missione è appena iniziata.
Simone Antolini
Hellas, che idea! C'è uno Stellone per Mandorlini
LE TRATTATIVE. Il Frosinone lo propone per avere Ciotola
«Verrei di corsa, Verona è una piazza prestigiosa e si è ricreato grande entusiasmo». Nel mirino anche Cipriani e Bellazzini. Il Pescara pensa ad Esposito
17/07/2011
Contatto. Frosinone e Verona hanno parlato di Roberto Stellone. L'attaccante romano ha 34 anni ma ancora tanta voglia di spedire in rete palloni pesanti. Il suo contratto con la società ciociara va in scadenza il prossimo anno, e la retrocessione in Prima Divisione dei gialloblu ha messo in condizione il Frosinone di inserire Stellone nella lista partenze. L'ingaggio è di poco inferiore ai 200mila euro. Chi lo ha visto all'opera in questi due anni racconta che il giocatore, costretto a sottoporsi ad un intervento di pulitura del tendine, ha dovuto fare i conti con una condizione fisica per forza di cose non sempre ottimale per lasciare il segno. L'impegno, però, non è mai mancato. E adesso Stellone sarebbe tirato a lucido. Pronto per voltare pagina e dare tutto. L'Hellas potrebbe puntare così su un attaccante stagionato. Non abituato, magari, alla doppia cifra in fase realizzativa, ma in grado spesso di fare reparto da solo.
LA TRATTATIVA. Dunque, ecco di cosa hanno parlato Verona e Frosinone. I ciociari vorrebbero portare a casa Nicola Ciotola. La trattativa andrebbe ad ampliarsi con il trasferimento di Stellone all'Hellas. Una sorta di doppia cessione quasi a costo zero. Con eventuale conguaglio al club di Martinelli. E visto che anche l'ingaggio di Ciotola è considerato importante, il Verona si ritroverebbe ad inserire la stessa cifra nel monte ingaggi 2011-2012 ma avendo a disposizione, con Stellone, una pedina completamente diversa per il reparto offensivo. In settimana Mauro Gibellini ha avuto modo di parlare anche con Franco Zagaglia, procuratore del giocatore, giusto per chiudere il cerchio. Le parti, dopo una riflessione, torneranno ad aggiornarsi nei prossimi giorni.
"VERONA? MAGARI". E il diretto interessato, che cosa ne pensa? Stellone verrebbe di corsa: "Venire a Verona? Magari fosse davvero così. Mi terrò informato con il mio procuratore Zagaglia. Per me sarebbe una grossa opportunità. Ho tanta voglia, e a Verona penso si sia ricreato una grande entusiasmo dopo il ritorno in serie B. Credo sarebbe una soluzione stimolante. La piazza è di prestigio, e certe occasioni ti permettono di dare il massimo. Non posso fare altro che restare in attesa". Stellone nelle ultime due stagioni ha collezionato 35 presenze e 6 reti con il Frosinone. In precedenza ha vestito per quattro stagioni la maglia del Torino, tre di A e una tra i cadetti. La sua miglior stagione, sul piano realizzativi, l'ha vissuta al Genoa nel campionato di B 2004-2005 quando riuscì a trovare la via del gol 17 volte. Ora c'è da capire se l'operazione convince fino in fondo sul piano economico la società e se può essere avallata anche da Mandorlini. Di sicuro Stellone è in cerca di nuove soluzioni, visto che il Frosinone non lo ha inserito nella lista dei convocati per il ritiro
C'E PURE CIPRIANI. In alternativa a Stellone si è parlato comunque in queste ore anche di Giacomo Cipriani, attaccante della Spal, e vecchia conoscenza dell' allenatore dell'Hellas che lo ha avuto al Bologna. Cipriani, 31 anni, nelle ultime due stagioni ha vestito la maglia della Spal. Il rendimento può essere considerato apprezzabile. Considerato anche che il giocatore ha dovuto fare i conti con una condizione fisica non sempre ottimale. E giusto per rinfrescare la memoria, sono 13 le reti messe a segno dal giocatore in 22 partite con la maglia della Spal. Per il Verona potrebbe trattarsi di un colpo di mercato interessante. E poi piace pure Tommaso Bellazzini, 24 anni, uno dei giocatori d'attacco del Cittadella. Ma anche qui siamo ancora ai sondaggi.
PESCARA SU ESPOSITO. In queste ore si parla, però, anche di movimenti in uscita. E ieri da Pescara è spuntata una voce che vede protagonista il centrocampista Gennaro Esposito. Il play gialloblu sarebbe entrato nell'orbita d'interesse di Zdenek Zeman. Sul piatto della bilancia la società abruzzese sarebbe pronta a mettere il difensore Luca Tognozzi, seguito anche da Modena e Sorrento. Va detto che in questo momento non esiste una vera e propria trattativa. In uscita c'è Ernesto Torregrossa, che andrà a farsi le ossa. Per lui si stanno movendo FeralpiSalò, Montichiari e Monza.
Simone Antolini
Martinelli aspetta novità C'è silenzio, ma si tratta
17/07/2011
Cala il silenzio. Ma si tratta ancora. Perché Giovanni Martinelli ha bisogno di novi soci per dare un futuro solido alla società di via Torricelli. Tramontata l'ipotesi Bergamelli, la proprietà sta valutando diverse ipotesi interessanti legate all'inserimento in società di nuovi soci veronesi.
I nomi 'spesi' erano quelli di Bruno Venturi, impegnato in passato nel ramo dell'acciaio, e di Gianpietro Magnani, socio di Cad.It, società di soluzioni informatiche. Martinelli, ha voluto ribadire, attraverso due comunicati apparsi sul sito ufficiale, la mancanza di sviluppi concreti nelle eventuali trattative di modifica dell'assetto societario.
Per il momento c'è solo lui al comando, sostenuto dalla famiglia e dal consigliere delegato Benito Siciliano, con sfera sportiva lasciata alla competenza di Mauro Gibellini e Andrea Mandorlini. Tuttavia qualcosa dovrà muoversi per forza. C'è da capire, però, come si stiano sviluppando realmente le strategie di riassetto societario.
Martinelli in più occasioni ha ribadito la necessità di non camminare da solo. Il presidente aveva manifestato anche l'ipotesi di consegnare ad altri la presidenza. Ma va detto anche che il patron gialloblu non ha mai fatto mancare il suo impegno e il suo sostegno alla società, manifestando grande senso di responsabilità nel momento del bisogno e della verità. Verona è un pezzo di cuore per Martinelli, che ha dato tanto e che probabilmente potrebbe anche iniziare a godere dei benefici di una società tornata nel calcio che conta. Oggi il presidente ha bisogno di nuovi soci.
Perché l'Hellas della cadetteria ritrovata è figlia di un suo atto d'amore. Scelta coraggiosa che lo ha premiato dopo due anni di sofferenza.S.A
Domani il raduno a Sandrà
17/07/2011
Domani riparte ufficialmente la stagione dell'Hellas targato ancora una volta Andrea Mandorlini. La squadra si radunerà a Sandrà per un primo incontro con la stampa. Di fatto l'abbraccio con tifosi e la città è previsto per il giorno successivo.
SALUTO AI TIFOSI. In comune accordo con l'Amministrazione comunale, per motivi logistici e di ordine pubblico il saluto ufficiale della squadra scaligera alla città, in programma martedì 19 luglio, e previsto in un primo momento in Piazza dei Signori, si terrà all'impianto sportivo "Olivieri" di Via Sogare. L'appuntamento resta fissato per le 21. Nell'occasione verranno presentate le nuove divise per la stagione sportiva 2011/12.
LE AMICHEVOLI. La prima uscita stagionale, fissata per domenica 24 (alle 17) contro l'AC Sciliar, si disputerà allo stadio Comunale di Bressanone anzichè a Castelrotto. Confermato il test del 30 luglio contro la Sampdoria, a Trento, con fischio d'inizio alle 17. Sempre a Bressanone Ceccarelli e compagni affronteranno il Sudtirol mercoledì 3 agosto alle 19 invece che alle 20. La Coppa Italia avrà inizio il 7 agosto. La prima giornata del campionato di serie B, invece, è stata messa in scaletta per sabato 27 agosto. I turni infrasettimanali (si giocherà il martedì) saranno cinque. L'ultima giornata di campionato si disputerà il 27 maggio 2012.S.A
«Sono tornato qui per conquistare il cuore dell'Hellas»
JUAN IGNACIO GOMEZ
16/07/2011
È atterrato in Italia l'altro ieri alle sette e mezza di mattina, volo diretto Buenos Aires-Roma Fiumicino. Non c'è Ibiza, Formentera, Milano Marittima o Dubai nelle vacanze di Juanito Gomez. Solo il freddo della sua Argentina, del quartiere Rocoleta. Dieci minuti di autobus per arrivare al Monumental, lo stadio del River Plate. Venti per raggiungere la Bombonera, la casa del Boca. Altro mondo rispetto al Gubbio. Gomez si è caricato fra le mura di casa. Allenamenti e famiglia, niente di più. Con papà Norberto, mamma Graziela, le sorelle Eliana e Agustina. A Verona arriverà domenica pomeriggio in treno. Puntuale con l'occasione della vita.
Gomez, l'Hellas l'ha considerata incedibile. Se l'aspettava?
«Bello che il Verona abbia voluto tenermi. Di sicuro ci speravo, ma non potevo esserne certo. Ci rimasi un po' male quando la società mi disse di avermi prestato al Gubbio. Chi gioca nell'Hellas non vorrebbe mai lasciarlo. Almeno per me è così. Sapere di restare mi dà grande carica».
Visti i risultati andare al Gubbio però è stata la sua fortuna…
«Mi sono sentito subito bene, c'era un gruppo molto unito e tutti remavano in un'unica direzione. Ai giornalisti e alla gente abbiamo detto che volevamo solo salvarci, dentro di noi però sapevamo di valere qualcosa di più. Anche se non credevamo di poter vincere il campionato».
Gigi Simoni l'ha definita un giocatore di alta fascia anche per la B…
«Un orgoglio sapere che uno come Simoni abbia detto questo. Lui mi ha trasmesso subito tantissima fiducia. A volte mi raccontava del suo passato all'Inter, di Ronaldo e di quello che riusciva a combinare col pallone. Stavo ore ad ascoltarlo, Ronaldo è il mio idolo e Simoni sarà sempre un grande maestro».
Come è cambiato in questi mesi Gomez?
«Sono diventato un giocatore più sicuro, più consapevole dei miei mezzi. A Gubbio sono cresciuto molto».
Crede che sarà titolare al Verona?
«Tutti vogliono esserlo, anche quando giochi una partitella fra amici. Presto per dirlo. Il mercato è aperto, magari arriveranno altri attaccanti. Vorrei solo partire alla pari con gli altri. Se poi Gomez giocherà malissimo è giusto che stia fuori».
I numeri dicono che Gomez rende al meglio da attaccante centrale…
«Molti dei 18 gol li ho segnati proprio come prima punta, anche se atipica. Col nostro 4-3-3 non serviva per forza un attaccante forte fisicamente. Ho cominciato da esterno sinistro, anche se spesso io e il centravanti scambiavamo la posizione. Finchè un giorno mister Torrente mi prese da parte e mi disse che giocando centralmente avrei avuto molte più occasioni. Ha avuto ragione lui. E a me è venuto tutto molto naturale».
Torrente la voleva anche a Bari…
«L'ho letto su internet, ma il mio agente non mi ha parlato di una trattativa vera e propria. Solo voci».
Il suo gol più bello?
«Con la Paganese, quello che ci ha dato la promozione. Bello e importante. Ma anche la mezza rovesciata alla Paganese all'andata non è stata male».
Perché l'Hellas non ha mai visto il vero Gomez?
«Non lo so sinceramente, io ho sempre cercato di fare del mio meglio. Non era facile però. C'erano sei attaccanti di alto livello, fra chi era sceso dalla serie B e chi aveva segnato sempre tanto in carriera. Per di più Verona non poteva aspettare me, era costretta a vincere senza perdere tempo. Io venivo dal Bellaria, da una squadra di metà classifica in C2. Ho avuto poco spazio. E giocando meno si segna meno. È anche però una questione di momenti. Penso a Giaccherini, è stato mio compagno al Bellaria. Poi è andato al Pavia, ora è in serie A e nel giro della Nazionale. La vita di un giocatore a volte cambia in fretta. Ma anch'io al Verona adesso ho la mia serie A, per di più in uno stadio bellissimo».
Eppure qualche giocatore ha parlato del Bentegodi come di un freno. Anche per lei è stato così?
«Mai avuto paura del Bentegodi. Chi gioca per l'Hellas non può avere timore di quindicimila tifosi che ti incitano dall'inizio alla fine. Normale che a Verona la pressione aumenti, ma se un giocatore si sente a proprio agio può riuscirgli di tutto. Come è successo a me a Gubbio e allo stesso Ferrari. Nessuno parlava bene di lui all'inizio. Invece, alla fine, ha fatto la differenza».
A proposito, che ne dice di un tridente Berrettoni-Ferrari-Gomez?
«Non mi sembra male, ma deciderà il mister. Conosco Berrettoni, è fortissimo. Ferrari mi ha impressionato, ho visto le immagini di gol bellissimi. Anche contro di noi ne ha segnato uno straordinario».
Lo stadio in cui non vede l'ora di entrare?
«Marassi, l'atmosfera dev'essere stupenda».
Ha sentito Mandorlini?
«No, mi ha chiamato solo Gibellini. Sono curioso e felice di poter lavorare con Mandorlini. Basta guardare la sua carriera per capire quanto sia bravo».
E Gomez quanti gol segnerà quest'anno?
«L'obiettivo è la doppia cifra. Se ci arrivo mi taglio i capelli a zero. Promesso».
FONTE: LArena.it
Sandrà: al via la nuova stagione sportiva
18/07/2011 - 19:20
Lunedì mattina ritiro del materiale tecnico ed interviste di rito, nel tardo pomeriggio prima seduta di allenamento caratterizzata principalmente da corsa
SANDRA' - Lunedì è stato dato ufficialmente il via alla nuova stagione sportiva dell'Hellas Verona.
Ceccarelli e compagni si sono ritrovati in mattinata presso il centro sportivo di Sandrà per ritirare il materiale tecnico e rilasciare alcune interviste, ad un mese dal ritorno della finale play-off di Salerno. Alle 13 tutti a pranzo, nel tardo pomeriggio il primo allenamento. Un'ora e un quarto di seduta caratterizzata principalmente da corsa, con Francesco Cangi a svolgere lavoro differenziato.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "C'è grande voglia di ricominciare"
18/07/2011 - 14:48
"Quello di cadetteria è un campionato che mancava da un pò, speriamo di fare le cose per bene. Abbiamo finito per ultimi la stagione, ora bisogna accelerare"
SANDRA' - Un mese dopo la conquista della cadetteria è tornato a Sandrà anche Andrea Mandorlini, pronto a ripartire sulla panchina scaligera: "C'è grande voglia di cominciare, ci aspetta una nuova avventura. Quello di B è un campionato che mancava da un pò, speriamo di fare le cose per bene. Prepariamoci in maniera adeguata, abbiamo finito per ultimi e quindi ora bisogna accelerare".
Tiene banco in ogni società l'allestimento della rosa in vista della nuova stagione: "Il mercato è lungo e difficile, da qui alla fine di agosto credo ci sarà tempo e modo di lavorare nel miglior modo possibile. Finora, ci sono stati pochi confronti, per il bene di tutti dobbiamo vedere come operare".
Gibellini conta molto sulle qualità di Gomez, rientrato dal Gubbio: "Nell'annata calcistica da poco terminata ha fatto benissimo, siamo contenti di averlo tra noi. Non lo conosco di persona ma me ne hanno parlato bene, c'è bisogno di tutti e credo che lui sia un acquisto importante".
Ufficio Stampa
Raduno a Sandrà, la parola ai nuovi
18/07/2011 - 14:25
Prime battute in gialloblù davanti agli organi d'informazione per Panagiotis Tachtsidis, Andrea Doninelli e Niccolò Galli
SANDRA' - L'obiettivo di Panagiotis Tachtsidis, giunto in riva all'Adige in prestito con diritto di riscatto e controriscatto dal Genoa, sarà quello di far parlare il campo. Con poche battute il centrocampista greco si è presentato agli organi d'informazione: "L'Hellas è una bella squadra, i compagni mi hanno accolto bene, sono venuto qui con grande voglia di giocare. Il mister mi ha convinto con le sue parole, ho intenzione di lavorare bene per mettere in mostra le mie qualità. Dev'essere un campionato importante per tutti".
All'ex Grosseto fanno eco le parole di Andrea Doninelli, aggregato al gruppo in attesa del perfezionamento del suo trasferimento: "Manca ancora qualcuno, aspettiamo pure Bertoncini nei prossimi giorni. Sono contento di essere a Verona, ho sempre detto che sarebbe stato un onore. Ora sta a me dimostrare di poter stare in una piazza di tradizione. A livello tecnico ho imparato col passare del tempo a perfezionare la fase difensiva, in precedenza preferivo impostare. Sta al tecnico scegliere dove collocarmi".
Il primo acquisto nella sessione estiva del calciomercato è stato il parmense Niccolò Galli: "Sono felice di iniziare questa nuova avventura, Verona è il top. Ritengo sia bello partire con nuovi stimoli e nuove emozioni, conosco bene questa squadra avendola affrontata nella stagione passata. Spero di integrarmi al più presto, ai tempi del Pergocrema rimasi impressionato dalla solidità e dalla qualità tecnica della formazione scaligera. In Serie B non ho mai giocato, vorrei affrontarla nel migliore dei modi".
Ufficio Stampa
Gibellini: "L'entusiasmo un'arma in più"
18/07/2011 - 14:15
"Credo molto nelle qualità dei nuovi arrivi, penso che Gomez sarà la vera sorpresa della cadetteria"
SANDRA' - Il raduno dell'Hellas Verona 2011/12 è stato quasi come un primo giorno di scuola, caratterizzato da volti nuovi e giocatori rientrati alla base. In casa scaligera riflettori puntati sul mercato, con Mauro Gibellini a fare un quadro riassuntivo: "Qualche effettivo rinforzo è già arrivato. Credo molto nelle qualità di Galli, Doninelli e Tachtsidis, Pugliese è una sicurezza, avendo dimostrato di poter giocare da titolare in Serie B, Dianda ha fatto un ottimo campionato con la Juve Stabia, poi aggiungerei Jorginho e Gomez. Quest'ultimo sarà la vera sorpresa della cadetteria, conosco Paulinho perchè l'ho seguito in passato, ma l'argentino è più forte e completo di lui".
Mister Mandorlini ha grandi aspettative sull'allestimento della rosa: "Tutti gli allenatori soffrono quando la loro squadra non ancora è completa per il ritiro, ma deve stare sereno perchè possiamo ripartire dall'entusiasmo creato, un'arma in più rispetto a molte altre squadre. Inserendo qualche pezzo mirato e lavorando in uscita credo metteremo insieme un buon mosaico".
Il direttore sportivo gialloblù ha grande fiducia nel collettivo attuale: "Si tratta di un gruppo solido, affiatato, poi il pubblico attende con ansia di rivedere questa categoria. Bisogna lavorare molto sull'euforia e la determinazione".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
COPPA AMERICA:Miracolo URUGUAY che elimina l'ARGENTINA e vola in semifinale col PERÙ. Fuori anche il BRASILE imbrigliato dal catenaccio del PARAGUAY! Ora semifinale col sorprendente VENEZUELA.
VITA DA EX: BELLAVISTA, coinvolto pesantemente nella vicenda calcioscommesse, è molto amaro 'Per la gent sono già colpevole, comunque vada...' Primo giorno di allenamento per FARIAS con la NOCERINA, presentazione ufficiale nel PADOVA per CUTOLO....
MOTOGP: Al Sachsenring gara magistrale di PEDROSA che sulla HONDA precede il suo connazionale LORENZO e vince, terzo l'australiano STONER che vede ridurre i punti di vantaggio in classifica generale a 15 sul campione del mondo oggi secondo...
SCHERMA: Agli Europei di Sheffield in Gran Bretagna l'ITALIA è oro nella sciabola femminile e nel fioretto maschile a squadre.
BASKET: La TEZENIS VERONA ripescata in A2, è ufficiale!
MOTOGP: PEDROSA "KAISER" IN GERMANIA, ROSSI NONO
Domenica 17 Luglio 2011 - 17:18
SACHSENRING - Dani Pedrosa ha trionfato nella classe MotoGp del Gp di Germania. Il pilota spagnolo della Honda Repsol si è imposto sul tracciato del Sachsenring precedendo il connazionale Jorge Lorenzo. L'iridato, in sella alla Yamaha, ha soffiato la piazza d'onore all'australiano Casey Stoner, terzo in sella alla Honda Repsol, con una azione-capolavoro negli ultimi 500 metri. Stoner, sempre leader del Mondiale, ha chiuso davanti a Andrea Dovizioso, suo compagno di squadra. Lo statunitense Ben Spies (Yamaha), quinto, si è lasciato alle spalle la Honda Gresini di Marco Simoncelli. Settima piazza per la Suzuki dello spagnolo Alvaro Bautista, capace di far meglio delle Ducati dello statunitense Nicky Hayden e di Valentino Rossi. Il 'dottorè, in crisi profonda, si è dovuto accontentare de nono posto, alle spalle del suo compagno di squadra. La gara si è infiammata a partire dal 13° dei 30 giri, quando Lorenzo è salito in cattedra strappa la prima posizione a Stoner, che poco dopo ha ceduto anche la seconda piazza a Pedrosa. A 10 tornate dalla bandiera a scacchi, la Honda con targa spagnola ha dimostrati la superiorità del proprio motore. Pedrosa si è preso il primato con un sorpasso di pura potenza sul rettilineo finale e ha preso il largo. A 6 passaggi dalla conclusione, Lorenzo ha dovuto lasciar strada anche a Stoner, ma negli ultimi metri si è riscattato con una manovra strepitosa: sorpasso e Mondiale più aperto che mai. Stoner guida con 168 punti, Lorenzo insegue a 153.
SORPRESA PEDROSA «Per me è un'enorme sorpresa». Dani Pedrosa si gode un trionfo imprevisto. Il pilota spagnolo della Honda si è aggiudicato il Gp di Germania, centrando il quinto successo della carriera in MotoGp. L'iberico sta vivendo una stagione particolare, visto che per 6 settimane è rimasto fermo per un infortunio alla clavicola. «Già ieri non mi aspettavo di andare forte in qualifica. Oggi, poi, non pensavo proprio che sarei riuscito a vincere. Non mi sentivo nemmeno troppo a mio agio sulla moto, ma poi ho cominciato a spingere e sono riuscito ad accelerare anche se avvertivo la stanchezza. Voglio ottenere il massimo in tutte le gare. Ora andiamo in California, a Laguna Seca: è un tracciato più complicato per me», dice ai microfoni di Mediaset.
EUROPEI DI SCHERMA: ITALIA VINCE DUE ORI A SQUADRE
Domenica 17 Luglio 2011 - 22:03
SHEFFIELD - È Grande Italia ai Campionati europei di scherma di Sheffield 2011. L'inno di Mameli risuona due volte grazie alle vittorie della Nazionale azzurra di fioretto maschile e di quella di sciabola femminile, a cui si aggiunge il bronzo nel fioretto maschile paralimpico. Se nel fioretto maschile, dopo la tripletta della prova individuale, l'Italia era tra le favorite, nella sciabola femminile le azzurre hanno sorpreso con una prestazione straordinaria, superando in semifinale la Russia numero 1 al mondo e, in finale, le campionesse olimpiche dell'Ucraina; e conquistando così il primo titolo continentale per la sciabola rosa italiana. «È una giornata memorabile per la scherma azzurra - commenta il presidente Giorgio Scarso, assieme ai capi delegazione, Paolo Azzi ed Andrea Cipressa -. Il successo straordinario non Š solo relativo alla vittoria del doppio titolo europeo, ma anche alla qualit… della scherma espressa dai nostri atleti sia nel fioretto che nella sciabola». Il fioretto maschile ha ribadito la sua supremazia in campo mondiale e continentale, grazie ad una prestazione che ha visto i quattro azzurri - Andrea Baldini, Andrea Cassar…, Giorgio Avola e Valerio Aspromonte - superare per 45-35 ai quarti la Polonia, poi la Germania in semifinale per 45-31 ed infine la Francia col punteggio di 45-28, al termine di un assalto giocato anche sul filo dei nervi. «È difficile non essere ripetitivi - dice il ct del fioretto azzurro, Stefano Cerioni -.
Questi ragazzi non finiscono di regalare spettacolo schermistico e successi per l'Italia». Ad aprire la giornata d'oro Š stata la sciabola femminile. Gioia Marzocca, Ilaria Bianco, Irene Vecchi e Paola Guarneri - trascinate da un tifo da stadio che ha visto Aldo Montano nelle vesti di «capo ultr…» - hanno tirato fuori grinta, carattere e determinazione. Armi in pi— per superare l'Ucraina della temibile Olga Kharlan al termine di un assalto con le azzurre che hanno iniziato con un perentorio 5-0 ma che successivamente sono state costrette a rincorrere. La rimonta finale Š stata affidata dapprima ad Ilaria Bianco, che ha mantenuto il distacco; poi a Gioia Marzocca che ha inflitto un parziale di 7-0 alla sua avversaria; sino ad Irene Vecchi, ultima frazionista che, dinanzi alla Kharlan, Š andata avanti sino al 44-39, mantenendo la lucidit… sul recupero della campionessa ucraina, numero 2 del ranking mondiale, per fissare poi il punteggio sul definitivo 45-43. «Grande gioia e soddisfazione infinita - dice il commissario tecnico, Giovanni Sirovich -. Ilaria, Irene, Gioia e Paola hanno espresso una scherma bellissima e dal valore tecnico altissimo».
COPPA AMERICA, BRASILE OUT: PARAGUAY OK AI RIGORI VIDEO
Lunedì 18 Luglio 2011 - 11:24
Ultimo aggiornamento: 11:38
LA PLATA - Clamoroso alla Coppa America: sulla scia dell'Argentina, anche il Brasile è uscito dal torneo battuti ai rigori, al termine di una partita finita 0-0 ai tempi supplementari contro il Paraguay. La 'Selecaò ha sprecato quattro tiri dal dischetto (tre calciati fuori, uno parato) e la nazionale di Asuncion, sostenuta anche stavolta dalle bellissime modelle Larissa Riquelme e Patty Orue, autentiche portafortuna oltre che delizie per gli occhi, ha vinto per 2-0, qualificandosi alla semifinale di questo torneo diventato 'ammazza grandì. Nello stadio 'Unicò della città di La Plata, davanti a 35mila spettatori sorpresi dall'esito della partita, a segnare i due 'penalties' determinanti del Paraguay sono stati Marcelo Estigarribia e Christian Riveros. Sul fronte brasiliano, il primo a calciare, altissimo, è stato Elano, poi è stato il turno di Thiago Silva, che si è fatto parare il tiro dal portiere Justo Villar (autentico eroe del match, visti gli intreventi decisivi che ha fatto nel corso del gioco), mentre anche Andrè Santos e Fred hanno calciato fuori. L'impressione è che il terreno di gioco, in pessime condizioni, abbia penalizzato i brasiliani, facendoli scivolare, o comunque ostacolandoli, al momento di calciare I primi 45' sono trascorsi senza grandi emozioni e con le due squadre che hanno rispettato i copioni loro assegnati: il Brasile ha premuto di più, ha mantenuto il possesso palla, ma nel complesso non ha brillato.
Il Paraguay ha fatto 'catenacciò, non ha mai tirato in porta ed è riuscito a limitare notevolmente l'efficacia delle incursioni dell'interista Maicon sulla destra ma anche i rifornimenti di Ganso alle tre punte. Tutte per la 'verdeorò comunque le occasioni più nitide, prima sui piedi di Lucio che, imbeccato in mezzo all'area piccola da una punizione di Andrè Santos, ha tirato sul corpo del portiere 'guarani« Villar, e poi su quelli di Neymar, con un tiro rasoterra in corsa a fil di palo. Nella ripresa, il Brasile ha continuato a costruire gioco e si è fatto decisamente più incisivo e pericoloso. È stato quindi Villar a ergersi come protagonista assoluto, salvando letteralmente il risultato perlomeno in tre occasioni: su Ganso con l'aiuto del palo e due volte su tiri ravvicinati del milanista Pato. In particolate, è stata splendida una sua parata di piede sulla conclusione del n.9 avversario. Al 34' è uscito Neymar per fare spazio a Fred. e negli ultimi dieci minuti dei tempi regolamentari la 'Selecaò è partita all'arrembaggio, ma la porta del Paraguay sembrava stregata. Al 38' è stato il difensore Barreto a respingere di testa sulla linea, a portiere battuto, un tiro di Fred destinato in gol. Nei supplementari le squadre hanno ripreso a giocare ormai stanchissime e nervose. Poca lucidità in attacco da parte del Brasile e difesa 'guarani» in cattedra. Al 12' del primo tempo supplementare sono stati espulsi Lucas Leiva ed Alcaraz al termine di una rissa a centrocampo con spintoni, calci e qualche manata di troppo fra i 22 in campo. Ordinato, arcigno e con un portiere superbo, il Paraguay è riuscito alla fine a trascinare il Brasile ai calci di rigore, dove però gli specialisti della 'Selecaò hanno fallito su tutta la linea. Fuori l'Argentina ed ora anche il Brasile: è proprio la Coppa America delle sorprese.
Lunedì 18 Luglio 2011
Coppa America. La squadra di Menezes va fuori nei quarti, dopo aver sciupato un’infinità di occasioni
Ciao Brasile, non segni mai
di Alessandro Gobbati
LA PLATA - Clamoroso in Coppa America, il Brasile esce ai rigori nei quarti di finale (0-2), dopo 120’ sullo 0-0, eliminato dal Paraguay che con il suo bunker respinge tutto, anche sei clamorose palle-gol della squadra di Menezes. Un’eliminazione incredibile, che fa il paio con quella altrettanto sorprendente dell’Argentina, mentre il Paraguay vola in semifinale senza aver mai vinto una volta (3 pareggi nel girone, più lo 0-0 di ieri).
Eppure gioca bene il Brasile, forse il miglior calcio dall’inizio della Coppa America, costruendo almeno tre nitide palle-gol nel primo tempo e legittimando un vantaggio che però non arriva. Al 27’ Neymar calcia fuori, incredibilmente, a pochi metri da Justo Villar. Sei minuti dopo, al 33’, è proprio il portiere paraguaiano, che tra pochi giorni giocherà con la maglia del La Plata in Argentina, ad esaltarsi: respinge con l’inguine un tiro a colpo sicuro di Lucio, dall’area piccola. Al 40’ è Andrè Santos a sprecare tutto, tirando alto, in area, con Pato libero che poteva solo toccare in rete, e dopo un delizioso assist di Ramires. Il Paraguay aspetta i campioni, si difende e resiste, anche con un po’ di fortuna, ma la diga funziona.
Nella ripresa il tema non cambia: il Brasile arriva a sei palle-gol sprecate, ipnotizzato dal portierone avversario e stoppato da una difesa che sembra un muro: già al terzo minuto Neymar spara in area e sembra fatta, con Alcaraz, centrale difensivo impenetrabile come il suo nome, che salva una prima volta sulla linea e, un secondo dopo, una seconda volta, su violento tiro di Maicon. Il Brasile impazzisce di rabbia quando al 67’ Ganso esce dal letargo e prova il colpo, con Villar, ancora lui, a deviare sul palo. Sette minuti dopo (29’) è assedio: Pato non può sbagliare in mezzo all’area e invece, si fa respingere dal solito magico Villar che si ripete, ancora su Pato, al 36’. Un incantesimo, una maledizione. Entra Fred per Neymar infortunato e su un suo colpo di testa, è l’atalantino Barreto che salva sulla linea.
Folle e sprecone Brasile, costretto a soffrire fino ai supplementari, stanco, frustrato, sfiduciato, cade nelle trappole del nervosismo degli avversari (rissa al 102’, con espulsione di Lucas Leiva e Alcaraz). Le barricate del Paraguay, che non esce quasi mai dalla propria metà campo, funzionano e resistono fino alla fine, mancando la vittoria al 118’ con Valdez che sfiora il palo. Prima della pazza gioia ai rigori.
CALCIOSCOMMESSE, BELLAVISTA: "LA GENTE MI HA GIÁ CONDANNATO"
Sabato 16 Luglio 2011 - 13:18
BARI - Antonio Bellavista, ex capitano del Bari, intervistato in esclusiva da Michele Salomone per Tgnorba24, parla dopo dodici ore dalla sua scarcerazione. Ammette di avere sempre avuto il vizio delle scommesse, iniziate con piccole somme divenute via via sempre più importanti, ma di non meritare le accuse che gli sono state rivolte: «Sono finito in questa storia del Calcioscommesse, perchè ho conosciuto una persona sbagliata, Massimo Erodiani, che cercava di organizzare più che altro truffe e da cui pensavo di poter avere delle dritte per giocate sicure».
«Mi sono trovato in carcere, in una cella di pochi metri quadrati - ha detto - avendo perso un bel pò di soldi. In quella cella ho pensato al peggio». «Ero convinto che ci fossero delle partite truccate, perchè Erodiani parlava davanti a me al telefono con Paoloni, Quadrini e Corvia, anche se oggi non so se dall'altro capo del telefono ci fossero davvero quegli interlocutori».
«A Bologna Erodiani ci prospettò la possibilità di una partita sicura (Atalanta-Piacenza 3-0), poi si sono inventati Inter-Lecce». Bellavista ha respinto l'accusa di affiliazione a clan mafiosi, di cui sostiene di non aver mai fatto parte. «Gli zingari investono su partite truccate - ha detto - esattamente come il gruppo di Bologna, ma non erano loro a finanziarmi, investivo risorse mie. Con i tesserati del Bari non ho mai avuto contatti, come dimostreranno le indagini della magistratura e secondo me Paoloni si è inventato il personaggio Corvia, anche se tutto può essere…». «Tutti i personaggi coinvolti in questa storia - aggiunge - ora dicono che si terranno lontani dalle scommesse. Io continuerò a farlo perchè non c'è nulla di male quando le scommesse sono lecite».
«La gente mi ha già condannato - ha concluso Bellavista - anche se penso che sarò assolto dalla magistratura ordinaria. Il processo ai miei danni si è già consumato». All'intervista era presente l'avvocato difensore, Massimo Chiusolo, che ha spiegato i motivi per cui ha inoltrato ricorso al Tribunale della Libertà contro la misura adottata dal Gip di Cremona che prevede l'obbligo di firma e di non lasciare la provincia. «La scarcerazione di Bellavista senza che abbia mai rilasciato una dichiarazione sia al al Pm che al Gip - ha detto - dimostra come la sua carcerazione non fosse necessaria».
L'URUGUAY IN SEMIFINALE: AI RIGORI ARGENTINA KO -VIDEO
Domenica 17 Luglio 2011 - 09:45
SANTA FE' - Il "cimitero degli elefanti", il nome con il quale è conosciuto lo stadio di Santa Fè (qui secondo tradizione tutte le grandi vengono sconfitte) porta male all'Argentina padrona di casa che esce nei quarti di finale della Copa America battuta ai rigori dall'Uruguay. E dire che la squadra di Batista aveva giocato per quasi un'ora in superiorità numerica dopo l'epulsione del nervosissimo Perez al 38' del primo tempo. A riequilibrare le sorti nel finale dei tempi regolamentari Mascherano, autore di un fallo evitabile un fallo su Suarez. Le reti sono state messe a segno da Perez e Higuain. Ai rigori decisivo Muslera che ha parato il tiro di Tevez. Nessun errore dal dischetto per gli uruguaiani tra i quali è andato in gol anche il napoletano Walter Gargano entrato nel corso del secondo tempo supplementare. L'Uruguay sfiderà in semifinale il Perù che ha eliminato per 2-0 ai supplementari la Colombia, favorita della vigilia.
IL TABELLINO
Argentina (4-2-3-1): Romero; Zabaleta, Burdisso, Milito, Zanetti; Mascherano, Gago (Biglia 6' pts); Aguero (Tevez 38' st), Messi, Di Maria (Pastore 27' st); Higuain, All.: Batista.
Uruguay (4-4-2): Muslera; Pereira (Gargano 4' sts), Lugano, Victorino (Scotti 19' pt), Caceres; Gonzalez, Perez, Rios (Eguren 4' sts), Pereira; Forlan, Suarez. All.: Tabarez
Arbitro: Amarilla (Paraguay)
Reti: Perez 5' pt , Higuain 17' pt,
Note: Recupero, 1' e 3' più tempi supplementari. Ammoniti: Perez, Zabaleta, Caceres, Gonzalez, Mascherano, Milito, Burdisso, Gago, Tevez. Espulsi: Perez 38' pt e Mascherano 41'st. Stadio: Estanislao Lopez di Santa Fè. Sequenza rigori: Messi (gol), Forlan (gol), Burdisso (gol), Suarez (gol), Tevez (parato), Scotti (gol), Pastore (gol), Gargano (gol), Higuain (gol), Caceres (gol).
URUGUAY FA FESTA, DRAMMA IN ARGENTINA Un sabato da dimenticare a Buenos Aires, da incorniciare a Montevideo: dopo la clamorosa uscita della 'Seleccion' di Lio Messi dalla Coppa America, la capitale argentina si è di fatto spenta, tanta è stata l'amarezza dei tifosi per la sconfitta con l'Uruguay, dove invece in queste ore si fa festa. Ormai da giorni si era detto che la partita dei quarti giocata a Santa Fè sarebbe stata una specie di finale per entrambe le squadre. E così è stato, sia in campo, dove l'incontro è finito ai rigori, sia tra i tifosi dei due paesi: per gli argentini l'addio - per di più in casa - dalla Coppa America è quasi un dramma, per gli uruguaiani un'occasione per fare festa: proprio come un anno fa, dopo le partite al 'mundial' sudafricano e le prestazioni di Diego Forlan e di una squadra guidata, come ora, dall'amato ct, il 'Maestrò Tabarez. Nella grande capitale argentina durante la partita non c'era quasi gente per strada. Poi, dopo il rigore fallito da Carlitos Tevez, su 'Baires' è calato il silenzio, mentre sulle tv e i siti web 'passavanò titoli degni della malinconia di un tango: 'Il sogno argentino è morto ai rigorì, afferma per esempio il quotidiano Clarin, che - così come tanti altri media - dedica molto spazio alla sconfitta con gli eterni 'cugini-rivalì dell'Uruguay. 'Grande delusionè è il titolo scelto invece da La Nacion, che d'altra parte mette a fuoco quello che è stato uno dei grandi problemi della nazionale contro gli 'uruguayos', e cioè 'le tante crepe della difesa della squadra del ct Batistà. A Montevideo è subito scattata non solo la festa, ma anche l'ironia: che in queste ore 'viaggià soprattutto via Twitter, dove tanti tifosi uruguaiani hanno 'salutatò gli argentini con frasi tipo «Ciao ciao carì, oppure con un 'ma non giocavate in casa? non dovevate vincere?'. Sulle reti tv e nei titoli web domina poi un termine tutto uruguaiano, e cioè la 'garrà (grinta), che in effetti la nazionale del 'Maestrò ha messo in mostra in mille azioni contro l'Argentina, soprattutto quando ha giocato in dieci. Sono molti i giornalisti di Montevideo che parlano poi di un risultato addirittura »storico«: lo stesso che pensano molti dei tifosi che, nonostante sul Rio de la Plata sia pieno inverno, sono usciti di notte a festeggiare sulla '18 de juliò, la principale 'avenidà della città, così come sul lungomare, dove non è mancato anche qualche fuoco d'artificio.
FONTE: Leggo.it
NOCERINA
Nocerina, Farias: primo giorno di allenamenti
16.07.2011 19:35 di Luca Esposito
Fonte: asgnocerina.it
E’ un tipo taciturno e rispettoso Diego Farias. In queste prime ventiquattro ore di Nocerina, l’attaccante brasiliano si è distinto per essere un lavoratore paziente e obbediente, qualità importanti vista la sua giovane età.
Da subito si è applicato ai metodi di Auteri: essenzialmente corsa in questi primi allenamenti con la squadra. Da solo o in compagnia non ha fatto differenza. Testa bassa e occhio al cronometro, il ragazzo brasiliano ha macinato abbastanza chilometri per guadagnarsi la fiducia del tecnico rossonero, che quest’oggi gli ha risparmiato l’ultimo giro di campo.
Farias ha trovato la sua seconda a casa a Verona. Da giovanissimo è arrivato al Chievo nel 2008, ma è dai cugini dell’Hellas che l’attaccante ha fatto fortuna. Nella stagione 2009-2010, ha debuttato in serie A, registrando ventisei presenze e tre gol, a diciotto anni. Da gennaio della scorsa stagione è passato al Foggia di Zeman. Il tecnico boemo l’ ha forgiato nel fisico e nel carattere consentendogli di trovare quel pizzico di maturità mentale di cui hanno bisogno i giovani.
I tifosi della Nocerina ricordano i suoi numeri nella partita di Foggia dello scorso campionato. Da solo creò parecchi grattacapi alla difesa di Auteri, che in quell’occasione lo mise nella lista dei suoi preferiti. Ora per Farias è arrivato l’esame della serie B. Da Zeman ad Auteri: il giovane attaccante brasiliano non soffrirà certamente di saudade con il maestro siciliano.
FONTE: TuttoB.com
Sciabola e fioretto, oro a donne e uomini
SCHERMA. Agli Europei in corso a Sheffield
18/07/2011
Doppio oro agli Europei di scherma a Sheffield, in Gran Bretagna. L'Italia ha vinto il titolo nella sciabola femminile e nel fioretto maschile a squadre. Nella sciabola per le azzurre è il primo titolo europeo a squadre.
Le azzurre Irene Vecchi, Ilaria Bianco, Gioia Marzocca e Paola Guarneri hanno battuto in finale l'Ucraina 45-43. Nel fioretto invece gli azzurri Andrea Baldini, Andrea Cassarà, Valerio Aspromonte e Giorgio Avola in finale hanno sconfitto nettamente la Francia 45-28.
Rimonta Pedrosa, Lorenzo beffato Vale soltanto nono
RIMONTA. Il pilota Honda ha dimostrato di aver superato l'infortunio. Dovizioso sfiora il podio, Simoncelli si piazza sesto Stoner ha tenuto testa ai due spagnoli, ma il pilota della Yamaha lo ha infilato all'ultima curva
18/07/2011
Chemnitz. Sono ancora i piloti spagnoli a dominare le tre classi del Motomondiale, prima tra tutte la MotoGp, che ha visto ieri, sul circuito tedesco del Sachsenring, la vittoria di Dani Pedrosa su Honda, davanti al connazionale Jorge Lorenzo (Yamaha). Valentino Rossi, che con la Ducati non ha ancora trovato il giusto feeling, è giunto nono, meglio comunque di quanto avrebbe fatto presagire il penultimo posto in griglia.
Il buongiorno alla Spagna l'ha dato la classe 125: il francese Johann Zarco (Derbi) e lo spagnolo Hector Faubel (Aprilia) sono giunti appaiati sul traguardo, tanto che neppure il fotofinish ha potuto assegnare la vittoria. Ma il regolamento parla chiaro: primo lo spagnolo, in quanto autore del giro più veloce. In Moto2, nulla hanno potuto la costanza del tedesco Stefan Bradl e il fattore campo contro la forza di Marc Marquez (Suter), altro protagonista della giornata. Terzo, dietro lo spagnolo e Bradl, il sanmarinese (ma nato a Rimini) Alex De Angelis (Motobi).
Nella classe regina, con Valentino che partiva 16/o dall'ultima fila, le speranze per l'Italia erano riposte in Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli, entrambi su Honda. Il primo, confermandosi tra gli azzurri più validi, ha sfiorato il podio, mentre il 24enne di Cattolica è giunto sesto, consolidando il successo della casa giapponese (quattro moto nei primi dieci posti). La lotta per la vittoria è stata un affare dei magnifici tre, l'australiano Casey Stoner e gli spagnoli Pedrosa e Lorenzo. Stoner ha cercato di spezzare l'incantesimo delle vittorie spagnole, ma si è dovuto arrendere a Lorenzo, che lo ha beffato all'ultima curva. Il campione del mondo in carica, con le sue manovre, ha dimostrato di essere ancora competitivo, pur con una moto, la Yamaha, che non è all'altezza delle Honda: il suo secondo posto nella MotoGp è meritato e la lotta per il campionato è ancora apertissima.
Discorso a parte per Pedrosa: lo spagnolo della Honda ha vinto una gran gara, soprattutto perché il Gran Premio di Germania era il secondo da lui corso dopo l'incidente con Simoncelli a Le Mans che gli è costato due operazioni alla spalla. Il Sachsenring è sempre stato un tracciato amico di Dani: avendo raggiunto con oggi cinque vittorie, eguaglia il record di Valentino Rossi sempre in Sassonia. Neanche il tempo di riposarsi, e lo spagnolo sarà già in viaggio per la prossima tappa del Mondiale, che riguarderà solo la MotoGp. La settimana prossima, i piloti correranno a Laguna Seca (California).
In questo momento, però, il club dei forti è ridotto a tre, non certo per volontà di Valentino, che anzi avrebbe tanto piacere di essere della partita, ma per motivi che nemmeno lui o la Ducati riescono a capire. Nel momento in cui si preparano i container da spedire negli Stati Uniti, Rossi e il team della Rossa stanno scegliendo quali moto mandare. Molto probabilmente nel box di Rossi a Laguna Seca ci saranno una GP11 e una GP11.1. Due i rischi: il primo, aumentare la confusione; il secondo, se Valentino si trovasse bene con una delle due moto e poi cadesse con la preferita, si assisterebbe ancora a una gara incolore come quella di oggi.
Ora è ufficiale: Tezenis ripescata
IL VERDETTO. Ratificato l'accesso della Scaligera Basket. La squadra dovrà rispettare adempimenti burocratici e finanziari. In campo dal 2 ottobre solo la domenica. Il consiglio federale ha ridisegnato il prossimo campionato respingendo Trapani e bocciando il ricorso di Venezia
18/07/2011
Verona. Il Consiglio federale respinge Trapani, non accoglie il ricorso di Venezia, ratifica l'accesso in Legadue di Verona, Ostuni, Piacenza e Sant'Antimo. La Scaligera Basket continuerà a giocare nella seconda lega italiana. Dovrà, ovviamente, iscriversi al campionato (c'è tempo sino al 29 luglio) e, per questo, rispettare tutta una serie di adempimenti burocratici e organizzativi, ma anche finanziari, pagando iscrizione e versando la fidejussione. Il club si è preparato da tempo al riguardo.
Il Consiglio federale, bocciando l'istanza di Venezia a giocare in A1, cancella ogni ipotesi di massima serie a 17 o 18 squadre. La A1 sarà a 16 squadre (Siena, Cantù, Milano, Treviso, Avellino, Sassari, Varese, Virtus Bologna, Roma, Pesaro, Caserta, Cremona, Montegranaro, Biella, Teramo, Casale Monferrato) come la Legadue (Brindisi, Venezia, Scafati, Barcellona Pozzo di Gotto, Veroli, Pistoia, Jesi, Imola, Forlì, Reggio Emilia, Bologna, Brescia, Ostuni, Piacenza, Sant'Antimo e Verona). Il Consiglio federale ha anche deciso che Bologna non potrà chiamarsi Fortitudo.
La società originale delle Aquile è ancora in vita con il solo settore giovanile per cui è stato deliberato che le altre esistenti (quella di Legadue, presieduta da Romagnoli, ex Budrio, e il Gira Ozzano che Sacrati vorrebbe acquistare) non potranno utilizzare il nome Fortitudo. Romagnoli ribatte che «il simbolo della Effe Scudata resterà, però, sulle maglie».
Il campionato della Tezenis comincerà il 2 ottobre (in trasferta per i gialloblù di Garelli). La stagione regolare si concluderà il 6 maggio 2012, mentre i play off andranno in scena dal 9 al 17 giugno. Sarà ancora valida la wild card per la promozione e, novità anche per la retrocessione (la penultima potrà restare in Legadue pagando una cifra alla seconda del campionato infetiore): probabilmente sarà tolta dal 2012-2013.
La Tezenis non ha fatto richiesta di giocare al sabato le partite casalinghe, al contrario delle ultime stagioni. Il grande basket al PalaOlimpia tornerà ad esserci di domenica.
Alle spalle della Legadue, nasce il campionato di sviluppo, denominato Divisione nazionale A (Dna italiano). A seguire il campionato di serie B Dilettanti e di serie C Dilettanti, assumeranno la denominazione di Divisione nazionale B e Divisione nazionale C.
La Tezenis, rispetto al campionato scorso, troverà nove vecchie avversarie e ben sei nuove: la retrocessa Brindisi, Bologna, che ha acquisito i diritti da Ferrara (il Consiglio federale ha concesso il trasferimento di sede, ma non il cambio di nome), la neopromossa Brescia, le ripescate dalla A dilettanti Ostuni, Piacenza e Sant'Antimo (che giocherà a Napoli o Pozzuoli), rispettivamente.
Le quattro ripescate prendono il posto di Casalpusterlengo (che giocherà il campionato di sviluppo), Udine e Rimini (che hanno chiuso) e Trapani (non ammessa).
La Scaligera deve ora mettersi all'opera per dare a Luigi Garelli una squadra in grado di raggiungere una salvezza tranquilla e «magari - come ha detto il nuovo allenatore gialloblù - figurare nella parte sinistra del tabellone». Ma deve definire, prima, nuovi assetti ed equilibri societari.
Gli adempimenti per l'iscrizione alla Legadue e per il mercato incombono, ma non è stato ancora firmato l'accordo di massima che era stato raggiunto dal presidente Giuseppe Vicenzi ed i soci Gianluigi Pedrollo e Sandro Bordato.
Il tempo stringe. Devono essere chiaramente definite le posizioni, con il passaggio della maggioranza del club da Vicenzi ai soci, la nomina di un nuovo amministratore delegato (un uomo di fiducia di Pedrollo) e del consiglio di amministrazione, il via libero a Fadini per operare sul mercato.
Sembra che oggi possa essere una giornata decisiva in un senso o nell'altro. L'auspicio è che sia messo nero su bianco. Al momento, la società è ferma sul mercato.
Già l'estate scorsa, la Scaligera era partita in ritardo, ma quest'anno, se in società non si risolve tutto in poche ore, potrebbe anche essere peggio per quanto riguarda i tempi necessari per allestire una squadra competitiva, come è negli auspici dei tanti tifosi che hanno riempito il PalaOlimpia.
Renzo Puliero
FONTE: LArena.it