PAVIA-VERONA
Giovedì mattina è circa 900 i biglietti ancora a disposizione dei tifosi gialloblù per la gara in Lombardia ma attenzione perchè Pavia è la città più vietata d'Italia: sono 49 i divieti emessi dal sindaco per 'direzionare' i comportamenti di residenti e turisti; occhio a non far innervosire i vigili urbani dunque...
Terz'ultima gara di campionato ed HELLAS chiamato subito a ripetere la bella prestazione fornita contro la SPAL: quel carattere, quella vogia di ribaltare il risultato ad ogni costo, sono gli ingredienti che in questo rush finale e sopratutto nei playoff faranno la differenza tra vittoria e sconfitta!
La compagine pavese arriva dalla sconfitta di Alessandria e, a 35 punti con un vantaggio di 4 punti sul PERGOCREMA quart'ultimo, potrebbe avere ormai raggiunto una certa tranquillità in chiave salvezza...
QUI PAVIA
Stiramento per il mediano CAROTTI che non potrà essere recuperato in tempo per la sfida contro il VERONA e si tratta di una brutta tegola per mister CARBONE e per il centrocampo pavese dato che il calciatore è da considerarsi un titolare fisso.
In forte dubbio anche l'ex di turno Gabriele PUCCIO: con queste due pesanti defezioni il PAVIA potrebbe essere costretto ad una specie di rivoluzione...
QUI VERONA
MANDORLINI, che dopo il giallo di Sabato scorso rimediato da FERRARI per 'troppa generosità' e la conseguente squalifica, deve fare a meno del giocatore che in questo momento rappresenta l'animus pugnandi della compagine scaligera: dopo la sconfitta interna contro il GUBBIO l'HELLAS ha cominciato piano piano a risollevarsi, le prestazioni sono migliorate e proprio FERRARI, che a Gennaio doveva lasciare la squadra tra l'ignominia e la delusione dei tifosi, ha ritrovato la fiducia ed il carattere che al momento trascinano la squadra intera.
Peccato! Magari potrà essere il turno di TIBONI che nel frattempo scalpita ai box «Spero che arrivi presto una possibilità per me. Muoio dalla voglia di entrare in campo. Spero che il mister mi dia questa opportunità. Capisco che sono arrivato in ritardo di condizione» ma non si dimentichi PICHLMANN che, pure in cerca di rivincite, potrebbe finalmente ritrovare il suo ruolo in campo dal primo minuto.
Ancora in difficoltà ABBATE alle prese con le terapie mentre HALLFREDSSON ha lavorato a parte ma non è in dubbio così come BERRETTONI vittima di una febbre...
CAPITOLO MULTE: Altri 6.000 Euro causa cori razzisti e totale che sfiora i 45.000 Euro totali! Un tesoretto che nelle casse dei gialloblù rischia di pesare come un macigno, e poco importano le testimonianze di chi assicura che contro la SPAL non erano cori discriminatori ma solo 'pesanti' inviti alla sportività di chi, fra gli avversari, in campo sportivo non era: Con la recidiva a carico dei sostenitori scaligeri anche nel dubbio si tende a punire! Giusto ono così è se vi pare!
DICONO
MANDORLINI: 'Vietato distrarsi!' «Mi tocca ripetermi: a me non interessano le tabelle. Guardo solo alla prossima partita. Il Verona ha ormai acquisito questa mentalità. Con la Spal siamo stati bravi a non farci inghiottire dalla frenesia e a giocare con grande concentrazione. Ma la guardia deve restare altissima. Non mi fido del Pavia, ogni gara è una battaglia e nessuno ti regala niente. Purtroppo abbiamo buttato via tanti punti per strada, ma è inutile guardare indietro, bisogna solo lottare e vincere queste tre gare che ci restano da qui alla fine» (Leggo.it)
RAFAEL fiducioso: obiettivo raggiungibile! «L'importante è fare il massimo nelle prossime partite, siamo partiti con qualche difficoltà per poi riprenderci, l'obiettivo play-off è alla nostra portata. Difficile fare tabelle di marcia, ma tutto dipende da noi».
All'andata i lombardi imposero lo 0-0 al "Bentegodi" ai gialloblù: «Una gara particolare, in cui non siamo riusciti ad esprimere il nostro potenziale. Ora le cose sono cambiate, cercheremo di sfruttare l'entusiasmo per dar vita ad una grande prestazione e soprattutto vincere. Sarà una partita aperta, anche gli avversari cercheranno i tre punti a tutti i costi. Guardiamo solo in casa nostra per incamerare il bottino pieno. Il gruppo ha raggiunto un buon livello di compattezza, ognuno fornisce un contributo di spessore».
Rispetto ad un anno fa, l'Hellas sembra aver invertito la tendenza: «Ogni stagione è una storia a sé, negli ultimi periodi abbiamo dimostrato di avere la determinazione necessaria per dimostrare un buon valore di squadra» (HellasVerona.it)
Il 'solito' GIANNINI: «Allenare la ROMA il mio sogno? Innanzi tutto, non è più un sogno, bensì un obiettivo. E’ chiaro che per me allenare la Roma avrebbe anche un valore sentimentale, ma sono un professionista. E poi credo che Montella stia facendo molto bene il suo lavoro dimostrando che si può allenare un grande club pur non avendo l’esperienza di un veterano sulla panchina. Merita la conferma» (Calcio.FanPage.it)
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AIC CAMPANA LASCIA, TOMMASI NUOVO PRESIDENTE? Dopo 43 anni l'ex giocatore del VICENZA abbandona la sedia e Damiano potrebbe prendere il suo posto (i dettagli nella rassegna stampa)
Sixers vs. Heat | Lakers vs Hornets | Pacers vs. Bulls |
IN BREVE A PIÉ PAGINA
CHAMPIONS LEAGUE: Il primo round 'galattico' fra REAL MADRID e BARCELLONA va ai blaugrana che al 'Bernabeu' s'impongono per 2 a 0 grazie ad un grandissimo Lionel MESSI! Espulso PEPE dei 'blancos' per un fallo a gamba tesa e lo 'Special One' MOURINHO molto polemico nei confronti della terna arbitrale... Nell'altra semifinale a Manchester lo SCHALKE regge un tempo grazie alle parate di NEUER poi si deve arrendere a GIGGS e ROONEY.
NBA PLAYOFF: Eastern Conference: Quarta vittoria per i BULLS che passano il turno a scapito dei PACERS, festeggiano anche gli HEAT sui 76ERS: 4 a 1, si risollevano i MAGIC che in gara 5, fra le mura amiche, schiacciano gli HAWKS e si portano sul 2 a 3. Western Conference: I LAKERS passano in vantaggio sugli HORNETS che però non demordono e attendono a New Orleans i gialloviola per Gara 6, anche gli SPURS hanno la meglio sui GRIZZLIES e si portano sul 2 a 3. Passano il turno i THUNDER che mandano a casa i NUGGETS.
CICLISMO: CUNEGO vince il giro di Romandia!
Real Madrid vs Barcelona 0-2 (Messi 1st Goal) | Real Madrid VS Barcelona - 0-2 Lionel Messi Amazing Goal |
RASSEGNA STAMPA
ALTRE NEWS
Pavia, Carotti salta la sfida con il Verona
28.04.2011 17:00 di Nicolò Schira
Brutta tegola in casa Pavia Calcio in vista della gara di domenica al Fortunati contro l'Hellas Verona; infatti dovrà saltare la sfida con i gialloblù il mediano Lorenzo Carotti vittima di uno stiramento. Dunque per mister Carbone, alle prese anche con l'infortunio dell'altro centrocampista titolare Gabriele Puccio, appare probabile il rischio di dover rivoluzionare tutto il reparto mediano della propria formazione.
ALTRE NEWS
Hellas Verona, Tiboni: "Farò il possibile per ritagliarmi uno spazio"
28.04.2011 10:00 di Giacomo Giuseppini
Fonte: Hellasverona.it
Squalificato Nicola Ferrari, Andrea Mandorlini, tecnico dell' Hellas Verona, è chiamato a scegliere nel proprio reparto offensivo un attaccante che sostituisca la punta trentina. Fra i candidati Christian Tiboni: "Sto bene, sono arrivato a Verona un pò penalizzato dall'ultima esperienza, però non nascondo la mia voglia di giocare. Spero che il mister mi dia una possibilità prima possibile, a gennaio il gruppo era già formato e la squadra sta centrando risultati positivi. Lavoro tutti i giorni per farmi trovare pronto una volta chiamato in causa".
Poco i minuti disputati sino a questo punto dall'ex Atalanta, che comunque si mette a completa disposizione per il bene del collettivo: "Sono qui da due mesi e mezzo ed ho giocato solo due spezzoni di partita, ci sono davanti ancora tre gare più altre eventuali in cui vorrei rendermi utile. Ci aspettano sfide determinanti per il futuro della squadra, il nostro è un tecnico preparato per il quale parlano i numeri, sappiamo come affrontare ogni match. Anche scendendo in campo 10' un attaccante può trovare condizione fisica, mentale e magari un gol fortunoso che può cambiare le prospettive. Farò il possibile per ritagliarmi uno spazio, cerco di giocarmi le mie carte".
ALTRE NEWS
Hellas Verona, Rafael: "L'obiettivo play-off è alla nostra portata"
27.04.2011 20:00 di Valeria Debbia
Fonte: Ufficio Stampa Hellas Verona
Il portiere dell'Hellas Verona Rafael De Andrade mette nel mirino la sfida di Pavia, senza disperdere energie preziose per arrivare alla prima meta degli spareggi promozione. Risposta convinta dall'estremo difensore a chi gli chiede una valutazione sul proprio campionato: "Ciò che conta è il bene del Verona, non concediamo spazio a giudizi personali. L'importante è fare il massimo nelle prossime partite, siamo partiti con qualche difficoltà per poi riprenderci, l'obiettivo play-off è alla nostra portata. Difficile fare tabelle di marcia, ma tutto dipende da noi".
All'andata i lombardi imposero lo 0-0 al "Bentegodi" ai gialloblù: "Una gara particolare, in cui non siamo riusciti ad esprimere il nostro potenziale. Ora le cose sono cambiate, cercheremo di sfruttare l'entusiasmo per dar vita ad una grande prestazione e soprattutto vincere. Sarà una partita aperta, anche gli avversari cercheranno i tre punti a tutti i costi. Guardiamo solo in casa nostra per incamerare il bottino pieno. Il gruppo ha raggiunto un buon livello di compattezza, ognuno fornisce un contributo di spessore".
Rispetto ad un anno fa, l'Hellas sembra aver invertito la tendenza: "Ogni stagione è una storia a sé, negli ultimi periodi abbiamo dimostrato di avere la determinazione necessaria per dimostrare un buon valore di squadra".
FONTE: TuttoLegaPro.com
ANSA Valle d'Aosta Data: 26/04/2011
21:02 CALCIO: LEGA PRO; VERONA MULTATO PER CORI RAZZISTI
(ANSA) - FIRENZE, 26 APR - Una multa di 6.000 euro e' stata comminata dal giudice sportivo della Lega Pro al Verona (I Divisione girone A) per aver alcuni suoi sostenitori intonato cori inneggianti alla discriminazione razziale nei confronti di un giocatore di colore avversario. Il fatto e' avvenuto durante la gara Verona-Spal giocata il 23 aprile scorso. (ANSA).
FONTE: RegioneVdA.it
Venerdì 29 Aprile 2011
Il tecnico guarda lo sprint play off: nessuno ti regala niente, voglio massima concentrazione
Mandorlini: «Hellas attento, non mi fido del Pavia»
di Gianluca Vighini
VERONA - Mandorlini vede il traguardo, lo accarezza, ma sa che la strada è ancora lunga. E da comandante di lungo corso, sa che sono le gare come quella che attende l’Hellas a Pavia le peggiori da affrontare. «Mi tocca ripetermi: a me non interessano le tabelle. Guardo solo alla prossima partita. Il Verona ha ormai acquisito questa mentalità. Con la Spal siamo stati bravi a non farci inghiottire dalla frenesia e a giocare con grande concentrazione. Ma la guardia deve restare altissima. Non mi fido del Pavia, ogni gara è una battaglia e nessuno ti regala niente».
Ritmo pazzesco. Si viaggia alla grande, la classifica del ritorno vede l’Hellas secondo con 27 punti dietro due lunghezze al battistrada Gubbio. «Purtroppo - aggiunge Mandorlini - abbiamo buttato via tanti punti per strada, ma è inutile guardare indietro, bisogna solo lottare e vincere queste tre gare che ci restano da qui alla fine».
Berrettoni ha febbre. Ieri l’attaccante non si è allenato ma la sua presenza non è in dubbio. Hallfredsson di nuovo col gruppo. Differenziato per Abbate, Napoli e Paghera.
Invasione gialloblù. Sono 900 i biglietti messi a disposizione dei tifosi del Verona dal Pavia per dopodomani. Tagliandi che per disposizione del Casms possono essere acquistati solo da chi possiede la tessera del tifoso. I biglietti sono in vendita da mercoledì presso il circuito Booking show. (ass)
Giovedì 28 Aprile 2011
L’attaccante potrebbe sostituire Ferrari
Hellas, Tiboni si candida: «Voglio giocare a Pavia»
di Gianluca Vighini
VERONA - Un solo chiodo fisso in testa: giocare, essere utile all’Hellas, fare almeno un’apparizione importante. Questo il pensiero unico di Christian Tiboni. Da quando è arrivato in gialloblù, destinazione fortemente desiderata e voluta, Tiboni ha cercato di rimettersi in pari con gli altri, di trovare la forma migliore. Il tutto con un solo scopo. «Spero che arrivi presto una possibilità per me. Muoio dalla voglia di entrare in campo. Spero che il mister mi dia questa opportunità. Capisco che sono arrivato in ritardo di condizione». Insomma, al Tibo piacerebbe ripetere l’exploit di due anni fa quando segnò il record di marcature degli ultimi quattro anni dell’Hellas (otto gol, stagione 2008-09).
Giù di forma. Tiboni è arrivato all’Hellas con una condizione tutta da costruire. «Purtroppo - spiega - ho giocato poco in Bulgaria. Un’esperienza allucinante che ha avuto comunque il merito di farmi maturare e farmi capire tante cose. Sono arrivato a Verona e la squadra ha cominciato a girare. E’ difficile cambiare i meccanismi quando tutto va alla perfezione. Siamo diventati un gruppo vincente, ma io dò tutto me stesso per essere pronto quando servirà».
Puntuale all’appuntamento. E il momento di Tiboni potrebbe anche essere arrivato, visto che domenica Ferrari è squalificato. Il giovani attaccante parte in leggero svantaggio rispetto a Pichlmann, ma le ultime scelte (a sorpresa) di Mandorlini, lo inducono a pensare di poter anche essere titolare a Pavia.
Abbate ancora ai box. Intanto ieri seduta mattutina per la squadra scaligera. Hallfredsson si è allenato a parte, terapie per Abbate. Napoli continua il lavoro all’Isokinetic. (ass)
Mercoledì 27 Aprile 2011
Cangi in grande spolvero e Russo formato bomber contro la Spal. Altri 6.000 per cori razzisti
Hellas, la vecchia guardia riesce ancora a stupire
di Gianluca Vighini
VERONA - Cangi e Russo sono le bella novità che il sabato pasquale ha consegnato a Mandorlini. Due della vecchia guardia dell’Hellas che sembravano persi e che invece, contro la Spal, hanno riconquistato stima e posto in squadra. Cangi e Russo erano segnalati come i sopravvissuti all’epurazione estiva.
In rotta con il Principe. Male con Giannini, non bene (fino a sabato) con Mandorlini. Un gol (col Sorrento) per Cangi, poche e rare apparizioni per Russo. Con la Spal (dell’ex Remondina) hanno sfoderato una prestazione da incorniciare. Mai stanco il primo. Quasi devastante il secondo. Russo ha sbagliato un gol già fatto, poi ha sigillato il risultato. E all’orizzonte ecco i play off. Ma in casa Hellas vanno con i piedi di piombo. «Ora - spiega Russo - giochiamo più tranquilli. La classifica sorride, viene tutto più facile. Però meglio fermarci qui».
Trasferta a Pavia. Novecento biglietti a disposizione dei tifosi gialloblù. I tagliandi sono in vendita nel circuito bookshow.
Arbitro pugliese. Sarà Abbatista di Molfetta a dirigere Pavia-Hellas.
Multa per cori razzisti. Altri seimila euro inflitti al Verona «perché propri sostenitori introducevano e facevano esplodere nel proprio settore tre petardi, senza conseguenze; i medesimi intonavano cori inneggianti alla discriminazione razziale per tre volte in occasione delle giocate di un calciatore di colore avversario». Squalificato per un turno Ferrari. (ass)
Martedì 26 Aprile 2011
Il tecnico soddisfatto del 3-1 sulla Spal, ma mette in guardia i suoi: a Pavia niente rilassamenti
Mandorlini: «Ho visto l’Hellas più bello»
di Gianluca Vighini
VERONA - Mandorlini ha archiviato in fretta il 3-1 (reti di Berrettoni, Russo e Mancini dopo il vantaggio ospite di Volpe) contro la Spal. «Siamo stati superiori in tutto. Abbiamo giocato il più bel calcio della stagione. Non ci siamo fatti prendere dal nervosismo dopo lo 0-1. Siamo stati equilibrati e bilanciati. Ora dobbiamo continuare la nostra corsa, guai fermarci».
Ferrari da sostituire. Il problema numero uno è la sostituzione di Nicola Ferrari, che ammonito contro la squadra di Remondina, sarà squalificato dal giudice sportivo. Mandorlini ha comunque scelte di qualità: Pichlmann, che vuole convincere l’allenatore di poter essere ancora utilissimo al Verona e Tiboni che invece scalpita dopo il suo arrivo a gennaio ed essere stato impiegato solo per pochi minuti. «Deciderò questa settimana, con calma - spiega Mandorlini -, ma non siamo in emergenza. Dobbiamo però essere molto bravi a continuare su questa strada, perché il Pavia giocherà col coltello tra i denti».
Paulinho si è rotto. Una brutta tegola intanto è arrivata sulla testa del Sorrento, possibile avversario dei gialloblù ai play off. Il bomber della squadra campana si è procurato infatti una frattura scomposta dell’omero del braccio sinistro che ne pregiudicherà fortemente l’ultima parte della stagione. Per lui si parla di almeno un mese di stop, ma probabilmente anche gli stessi play off sono a rischio.
Le date dei play off. Sono intanto state fissate le date della fase finale della stagione. L’andata della gara di semifinale dei play off si giocherà il 29 maggio, il ritorno il 5 giugno. La finale d’andata andrà in scena il 12 giugno, il ritorno è previsto per il 19 giugno.
L’Hellas riprende oggi. Il Verona riprenderà oggi ad allenarsi a Sandrà dopo due giorni di riposo. Da verificare le condizioni di Abbate che era assente contro la Spal per un risentimento muscolare. Al suo posto ha giocato Cangi che è stato tra i migliori in campo, finalmente decisivo sulla fascia destra. (ass)
FONTE: Leggo.it
Aic-Campana, fine di una storia
Il centrocampista Tommasi in pole
CALCIO. Adesso è ufficiale: l'ex biancorosso lascia la presidenza. L'avventura al vertice del sindacato è durata 43 anni. Il nuovo leader dovrebbe essere l'ex centrocampista
29/04/2011
Vicenza. Il 9 maggio si chiude un'era: Sergio Campana, dopo 43 anni, lascia la guida dell'Associazione Italiana Calciatori, il sindacato dei "professionisti del pallone" che lui stesso contribuì a fondare il 3 luglio 1968, assieme a campioni carismatici come Mazzola e Rivera, con l'obiettivo di difendere i diritti anche dei giocatori meno ricchi e famosi. E il grande favorito per prendere il suo posto è l'ex centrocampista di Roma e Verona Damiano Tommasi. L'altro candidato è l'attuale vicepresidente, Leonardo Grosso.
Per quanto già ampiamente messa in preventivo (in occasione dell'ultima rielezione, due anni fa, Campana aveva accettato di rimanere ancora alla presidenza per un periodo di tempo limitato come "traghettatore" verso il nuovo corso), la notizia è di quelle che non possono lasciare indifferenti. L'avvocato bassanese infatti, nel corso di questi lunghi anni è diventato l'emblema stesso dell'Aic, spendendosi in prima persona in ognuna delle molte battaglie condotte all'interno di Federazione e Lega in favore dei calciatori italiani: dal riconoscimento dello status giuridico di "lavoratore" a tutti gli effetti, all'accordo collettivo; dall'abolizione del vincolo che legava un giocatore a un club, alle forme di previdenza e alle assicurazioni sociali.
Dal 1968 ad oggi Campana ha dato voce all'associazione dei calciatori facendosi apprezzare anche dalle controparti per coerenza, fermezza, rispetto dei ruoli e delle persone. Uno stile sobrio e pacato che ha scelto anche per comunicare ufficialmente il suo addio: nessuna conferenza stampa, ma una semplice "lettera aperta" indirizzata idealmente a tutto il mondo del calcio, pubblicata ieri sul sito dell'Aic. «In questo momento - scrive Campana - non posso non ricordare coloro che, assieme a me, sono stati i fondatori dell'Associazione Calciatori: Giacomo Bulgarelli (recentemente scomparso), Gianni Rivera, Sandro Mazzola, Giancarlo De Sisti, Giacomo Losi, Carlo Mupo, Ernesto Castano, Gianni Corelli, Giorgio Sereni, Eugenio Rizzolini. A loro, i pionieri di un'avventura meravigliosa, i calciatori di ieri, di oggi, di domani, devono tutta la loro gratitudine e riconoscenza».
Schivo e riservato per carattere, l'avvocato bassanese nel suo saluto rivolge un pensiero anche al mondo dell'informazione, che più volte ha criticato anche aspramente le iniziative del sindacato dei calciatori, talvolta bollato semplicisticamente come il "sindacato dei miliardari" senza considerare che in effetti la grande maggioranza degli iscritti è costituita da centinaia di calciatori delle categorie inferiori, spesso alle prese con una carriera breve ed economicamente molto incerta: «Un particolare ringraziamento va ai giornalisti che in tutti questi anni hanno dedicato la loro attenzione a me personalmente e all'Associazione ? prosegue Campana -. Sono molto grato a loro per gli apprezzamenti che spesso hanno espresso nei miei confronti e per le critiche che talvolta mi hanno riservato e che mi hanno aiutato a rettificare qualche mia posizione e a sbagliare di meno». Infine, Campana dedica «un abbraccio affettuoso e i più sinceri auguri di buon lavoro» al suo successore, che verrà nominato ufficialmente dalla prossima Assemblea dell'Aic, convocata per il 9 maggio.
Francesco Guiotto
FONTE: IlGiornaleDiVicenza.it
Tiboni alza la testa: «Pronto per l'Hellas e per andare in B»
IL PERSONAGGIO. Si gioca una maglia da titolare con Pichlmann. «Nessun rimpianto, sono contento della scelta fatta Ho lavorato tanto per ritrovare la condizione fisica, adesso sono a posto, ho voglia di scendere in campo»
29/04/2011
E se il destino l'avesse pensata proprio bella per lui? Ritorno, attesa, gloria. Manca solo l'ultimo passo. E Christian Tiboni non vuole chiudere senza acuti l'atto secondo della sua avventura in gialloblù. Complice l'assenza di Ferrari per squalifica, l'attaccante torna in lizza per una maglia da titolare con Pichlmann. Deciderà l'ispirazione di Andrea Mandorlini, che spesso e volentieri ha fatto centro. Tiboni, invece, scalpita. Ha rincorso una condizione fisica che gli permettesse di tornare competitivo. Ha lavorato sodo. Si è rivisto in campo troppo poco per poter essere giudicato. E davanti ha trovato validi concorrenti. A Pavia, però, potrebbe toccare a lui. SuperTibo ci spera, ci pensa, ci lavora.
OK IL TIBO È GIUSTO. Finalmente pronto. Per la battaglia, per l'Hellas. «Sono arrivato a gennaio ? spiega Tiboni ? con una squadra già formata. Non ho mai avuto paura di rimettermi in discussione. Sapevo quello che avrei trovato. Volevo Verona. E dovevo recuperare la condizione migliore. C'è voluto del tempo. Mi sono messo a lavorare sodo. E adesso sono pronto. Sto bene, voglio giocare. E spero di poter giocarmi fino in fondo le mie chance. Restano ancora poche partite ma sono tutte importanti. Posso dare una mano a questa squadra. Lo voglio per il Verona, per i tifosi, per me stesso, e per chi crede in me».
ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO. Il campionato è arrivato quasi alla fine. Ma l'attaccante dell'Hellas è convinto di poter ancora entrare nel vivo della cavalcata della speranza dei ragazzi di Mandorlini. «Finora ho giocato poco .- ammette ancora Tiboni -. Subito l'esordio in casa contro il Gubbio poi due settimane fa a Sorrento, alla ricerca del pareggio. Due spezzoni di partita appena, e sinceramente mi aspettavo di fare qualcosa di più. Ma la squadra sta facendo bene. E io devo lottare per emergere. Penso, comunque, che ci sia ancora tutto il tempo per incidere. Le prossime tre partite saranno le più importante della nostra stagione. E poi ne arriveranno oltre. Spero solo che il mister mi dia l'occasione giusta». Domenica mancherà Ferrari, è arrivato il quarto giallo per l'attaccante trentino, automatica la squalifica. Eccola l'occasione. Anche se, a dire il vero, Tiboni dovrà fare i conti anche con Pichlmann. E Piki è un altro di quelli che hanno voglia di spaccare il mondo. Ma la concorrenza, mai come in questi casi, aiuta a dare il massimo.
SBLOCCO TOTALE. E a volte basta poco. «Basta entrare ? spiega l'attaccante ? e segnare grazie anche alla complicità della fortuna una rete che può aiutarti a cambiare il senso della tua stagione. Certo, conta l'allenamento, ma è fondamentale anche ritrovare il clima partita. A volte bastano anche dieci minuti. E tutto può tornare come prima. Il campo ti fa tornare la mentalità giusta. E quindi spero di poter giocare il prima possibile».
INCUBO BULGARO. L'esperienza al Cska Sofia ha segnato Tiboni. E non certo in maniera positiva. E allora la chiamata dell'Hellas ha rappresentato per il Tibo alla deriva nella tempesta, impedibile giubbotto di salvataggio. «Volevo tornare a tutti i costi in Italia, sapevo che Verona sarebbe stata la scelta giusta - ammette l'attaccante gialloblù -. Non ho mai avuto rimpianti. E non ne ho certo adesso, anche se in questi due mesi e mezzo il campo l'ho visto poco. In Bulgaria il calcio era diventato l'ultimo dei miei pensieri, l'ultimo dei miei problemi. Inseguivo una cosa: tornare a stare bene come persona. Quella era diventata la mia priorità. E adesso le cose sono cambiate. Verona era il posto giusto. E i segnali si sono manifestati al momento giusto. Ho fatto la cosa giusta. Spero di farne tante altre. Adesso in campo però».
MISTER PROMOZIONE. E il rapporto con Mandorlini. Come funziona tra il tecnico e Tiboni? «Lo considero persona seria e molto preparata. Non lo dico io. Per il mister sta parlando il campo. I risultati dicono che le sue scelte sono vincenti. La squadra si è rialzata, ha ottenuto risultati importanti, e la media punti di Mandorlini penso sia da primi posti. Ora dobbiamo completare tutti insieme l'opera. Lo vuole la gente di Verona. Che al mio ritorno ho trovato addirittura più passionale di prima. Qui i tifosi non si stancano mai di sostenerci. Ed è arrivato il momento di regalare a tutti una grande soddisfazione finale».
Simone Antolini
Rafael, Esposito e Vergini in testa al premio Begali
29/04/2011
Rafael, Esposito, Vergini: si delinea, a tre giornate dalla fine del campionato, il podio del Premio Sante Begali intitolato al capitano del Verona che conquistò la sua prima promozione in serie A e destinato al giocatore che, in base ai minuti disputati, risulterà avere la media più bassa di cartellini gialli.
Rafael, che ha giocato per tutti i 2.790 minuti delle trentun partite giocate finora, addirittura non è mai stato ammonito e quindi è in testa alla grande. Esposito lo segue con una media di un «giallo» ogni 2.146 minuti, Vergini con uno ogni 1.322 minuti, poi Le Noci con uno ogni 1.080, Abbate con uno ogni 521. La classifica, lo ricordiamo, tiene in considerazione i gialloblù che sono stati impiegati da Giannini prima e Mandorlini poi per almeno un terzo dei minuti totali del campionato ed esclude quelli che hanno subìto un'espulsione diretta.
Il più «cattivo» resta Hallfredsson con ben nove ammonizioni, seguito da capitan Ceccarelli con otto.
Il premio, voluto dai figli di Begali con la collaborazione del nostro giornale, sarà consegnato da Osvaldo Bagnoli che è stato compagno di squadra ma soprattutto grande amico di Sante.
PREFETTO IN CAMPO. Il Prefetto della Provincia di Pavia ha disposto che per l'incontro tra Pavia e Verona, in programma domenica allo stadio «Fortunati», sia vietata la vendita dei tagliandi d'ingresso ai residenti nella regione Veneto sprovvisti di tessera del tifoso, abbonamento o della ricevuta di avvenuta richiesta proprio della tessera del tifoso.
I BIGLIETTI. Sono in vendita, tramite il circuito Booking Show, i tagliandi del settore ospiti dello stadio «Fortunati». Novecento i biglietti a disposizione della tifoseria scaligera, al costo di 10 euro oltre ai diritti di prevendita. È già partita la caccia al biglietto. . Tre sono i i punti vendita di Verona e provincia: Box Office di via Pallone a Verona, Tuttamusica di via Fiume 58 a San Bonifacio e Tabaccheria Gulli, via Centro 153 Verona.
CLUB IN TRASFERTA. In occasione della trasferta di Pavia in programma domenica organizzano la traferta i «I Lupi dell'Hellas» di Pozzo di San Giovanni Lupatoto info 347. 6990393 Davide o 340. 5879819 Alberto, «Da Nicolas» info 347. 4249627 (Barbara), i Butei Cin Cin Bar al Corso di Villafranca info al 348. 4743504 Bresi.
L.M.
La diretta della partita su TeleArena
29/04/2011
C'è chi segue l'Hellas in trasferta - a Pavia non saranno più di novecento - chi preferisce «sentir parlare» di Verona quattro ore dopo la fine della partita e chi sceglie di vedere in diretta le immagini della squadra del cuore impegnata sul campo del Pavia per difendere dei play off e continuare a sognare la B. Per farlo basta collegarsi con Tele Arena, al canale 16 del digitale terrestre. «In campo con l'Hellas, in tv con noi», lo slogan scelto dall'emittente del gruppo Athesis per presentare la prossima sfida del Verona allo stadio «Fortunati».
La diretta esclusiva, grazie alle telecamere coordinate dal regista Cristian Mattarei e con le voci di Gianluca Tavellin e degli inviati del giornale L'Arena Luca Mantovani e Francesco Arioli, inizierà ovviamente alle 15 anche se le ultime novità del prepartita da Pavia, come sempre arriveranno fin dalle 14,30 all'interno di «Diretta Gialloblù» condotta da Gigi Vesentini.
«Secondo gli ultimi dati d'ascolto delle dirette Telearena si conferma ancora una volta la tv più amata dai veronesi - ha detto Giambattista Bianchi, responsabile audiovisivi new media del gruppo Athesis - e vogliamo confermare questo trend positivo anche con la diretta del Verona a Pavia».
«Telearena - ha sottolineato Bianchi - grazie anche allo spazio dedicato al Verona in questo difficile ma appassionante campionato di Lega Pro , ha una presenza nelle case di circa il doppio del suo primo concorrente sul territorio. Quindi si impone come assoluto leader nelle case dei telespettatori veronesi».
«Questo Verona è in crescita. Non finirà come l'anno scorso»
PIENO DI ORGOGLIO. Il portiere punta i riflettori su Pavia: sarà durissima, alla fine vedremo se siamo davvero maturi. Rafael pensa positivo e prenota i play off: «Mandorlini? Un grande motivatore. Ma il vero simbolo della nostra rincorsa resta Ferrari»
28/04/2011
L'urlo nasce dentro lo spogliatoio. Guerrieri si diventa. Per necessità. E «Mandorlini ci ha insegnato il valore della battaglia, il senso del coraggio, l'importanza dell'ascolto». Le riflessioni sono di Rafael.
Guerriero a modo suo. Portiere non per caso. Brasiliano senza accenti di fantasia ma costretto ad allenare i riflessi nel tentativo di regalare a Verona e ai veronesi innamorati fradici dell'Hellas, un sogno che manca da tempo.
A tre turni dalla fine del campionato il numero uno gialloblu si confessa. Più che il campo e la tecnica poterono le emozioni di un gruppo che si è riscoperto grande nel momento della verità. A Pavia il Verona dovrà confermarsi squadra formato playoff.
Rafael, che cosa urlate prima di entrare in campo?
«È una cosa nostra. Ci trasmette senso di appartenenza alla squadra. E poi il mister è eccezionale quando si tratta di motivarci uno per uno. Accade prima della gara. Se serve a metà partita. Ma anche durante le sedute di allenamento Mandorlini trova sempre le parole giuste per tenerci vivi».
Giusto per ricordarvi che l'anno scorso il Verona si suicidò proprio sul più bello. Ricorda?
«Tutto. Ma quella è davvero un'altra storia. Confrontate il campionato. Quel Verona era in calo, non sapeva più vincere, e arrivò alla fine non certo nelle condizioni ideale per dare il massimo».
Quest'anno?
«Siamo in crescita. Non abbiamo fallito le partite più importanti. Abbiamo coronato un lungo inseguimento. E sono assolutamente convinto che la squadra arriverà al top proprio nel momento più importante della stagione».
Lei come sta?
«Io? Sono carico e la vittoria contro la Spal ci ha caricato ancora di più. Sentiamo che i play off sono assolutamente alla nostra portata. Allo stesso tempo siamo consapevoli che anche un minimo sbandamento potrebbe costarci caro. E sbagliare è proibito per noi».
A Pavia cosa succederà?
«Ci aspetta una partita particolarmente difficile. Loro hanno bisogno di raccogliere punti per la salvezza. Ma sono queste le partite che misurano la maturità di una squadra».
Senta Rafael, ma al di là delle motivazioni che vi trasmette, dove l'ha migliorata la squadra Mandorlini?
«Il mister mette tutti a posto. Mi spiego: sa indicarci in maniera molto precisa quello che dobbiamo fare in campo. Ci pulisce i pensieri. Sappiamo esattamente cosa fare. Ognuno ha la sua collocazione, ognuno il suo compito. Non ci sono sovrapposizioni o incertezze. Ci indirizza. Ci avvia. E se vai in campo con la voglia di correre, tutto viene naturale, più facile».
La svolta?
«Due partite: la vittoria di Cremona e quella in casa contro la Reggiana. Abbiamo battuto due concorrenti nella lotta per i playoff e lo abbiamo fatto in un momento delicato. Non sapevamo ancora bene quale poteva essere la nostra collocazione nel torneo, ed eravamo alla ricerca di certezze. Quelle due vittorie ci hanno fatto sentire importanti».
La tensione sale?
«Sicuro, ma la dobbiamo tenere a bada. Ci rendiamo conto di essere arrivati alla fine. Che poi è nuovo inizio per chi andrà ai play off. La tensione dev'essere quella giusta. Ma gli ultimi risultati ottenuti dalla squadra dicono che anche la tensione è stata gestita nella giusta maniera».
C'è un simbolo di questa strepitosa rincorsa?
«Ferrari. Alla chiusura del mercato non sapeva ancora quale sarebbe stato il suo futuro. Ha avuto forza e pazienza. E si è rilanciato alla grande, diventando protagonisti di questa stagione».
Chi eviterebbe volentieri in caso di playoff?
«Il campo di Sorrento fa paura. Ma Alessandria, Salernitana e Reggiana sono squadre di grande esperienza. Facciamo così: prima li centriamo, i play off, e poi proviamo a vincerle tutte».
Simone Antolini
Si entra allo stadio di Pavia solo con la tessera del tifoso
LE NEWS. Novecento biglietti a disposizione, diretta su Tele Arena
28/04/2011
Il Prefetto della Provincia di Pavia ha disposto che per l'incontro tra Pavia e Verona, in programma domenica allo stadio «Fortunati», sia vietata la vendita dei tagliandi d'ingresso ai residenti nella regione Veneto sprovvisti di tessera del tifoso, abbonamento o ricevuta di avvenuta richiesta della tessera del tifoso.
I BIGLIETTI. Sono in vendita, tramite il circuito Booking Show, i tagliandi del settore ospiti dello stadio «Fortunati». Novecento i biglietti a disposizione della tifoseria scaligera, al costo di 10 euro oltre ai diritti di prevendita. È già partita la caccia al biglietto. . Tre sono i i punti vendita di Verona e provincia: Box Office di via Pallone a Verona, Tuttamusica di via Fiume 58 a San Bonifacio e Tabaccheria Gulli, via Centro 153 Verona.
CLUB IN TRASFERTA. In occasione della trasferta di Pavia organizzano la traferta i «I Lupi dell'Hellas» di Pozzo di San Giovanni Lupatoto info 347. 6990393 Davide o 340. 5879819 Alberto, «Da Nicolas» info 347. 4249627 (Barbara), i Butei Cin Cin Bar al Corso di Villafranca info al 348. 4743504 Bresi.
AL LAVORO. Secondo giorno di allenamento per i gialloblù in vista della trasferta di Pavia. Ieri, al centro sportivo di Sandrà, seduta mattutina caratterizzata da lavoro di forza in palestra e trasformazione sul campo. Differenziato per Emil Hallfredsson e Fabrizio Paghera, terapie per Matteo Abbate, seduta personalizzata all'Isokinetic per Aiman Napoli, con il gruppo Mimmo Maietta.
DIRETTA SU TELEARENA. Anche la partita di Pavia sarà trasmessa in diretta su Tele Arena con il commento di Gianluca Tavellin. Il primo collegamento alle 14.30. S.A.
FONTE: LArena.it
28/04/2011 - 10:46
Giovanili, la Berretti chiude la regular-season
Sabato pomeriggio i ragazzi di Colella faranno visita al Sudtirol in occasione della 30a giornata di campionato
27/04/2011 - 14:54
Sandrà: mercoledì allenamento mattutino
Differenziato per Hallfredsson e Paghera, terapie per Abbate, seduta personalizzata all'Isokinetic per Napoli, col gruppo Maietta
27/04/2011 - 11:05
Trofeo Ferroli ai nastri di partenza
Alla 22a edizione del torneo internazionale, in programma dal 28 aprile al 1° maggio, prendono parte gli Allievi Regionali di Sergio Guidotti
27/04/2011 32a giornata, restrizioni del Prefetto di Pavia
26/04/2011 Giudice Sportivo, ammenda di 6.000€ all'Hellas Verona
26/04/2011 Sandrà: al via la preparazione del prossimo match
26/04/2011 Pavia-Hellas Verona, arbitra Abbattista di Molfetta
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
CHAMPIONS LEAGUE: Il primo round 'galattico' fra REAL MADRID e BARCELLONA va ai blaugrana che al 'Bernabeu' s'impongono per 2 a 0 grazie ad un grandissimo Lionel MESSI! Espulso PEPE dei 'blancos' per un fallo a gamba tesa e lo 'Special One' MOURINHO molto polemico nei confronti della terna arbitrale... Nell'altra semifinale a Manchester lo SCHALKE regge un tempo grazie alle parate di NEUER poi si deve arrendere a GIGGS e ROONEY.
NBA PLAYOFF: Eastern Conference: Quarta vittoria per i BULLS che passano il turno a scapito dei PACERS, festeggiano anche gli HEAT sui 76ERS: 4 a 1, si risollevano i MAGIC che in gara 5, fra le mura amiche, schiacciano gli HAWKS e si portano sul 2 a 3. Western Conference: I LAKERS passano in vantaggio sugli HORNETS che però non demordono e attendono a New Orleans i gialloviola per Gara 6, anche gli SPURS hanno la meglio sui GRIZZLIES e si portano sul 2 a 3. Passano il turno i THUNDER che mandano a casa i NUGGETS.
CICLISMO: CUNEGO vince il giro di Romandia!
BELINELLI SUPER, NON BASTA. L.A. 3-2 SUGLI HORNETS -VIDEO
Mercoledì 27 Aprile 2011 - 11:28
LOS ANGELES - Marco Belinelli esplode ma New Orleans si arrende a Los Angeles. La guardia bolognese segna 21 punti nel match che gli Hornets perdono 106-90 sul campo dei Lakers, che ora conducono 3-2 nella serie valida per il primo turno dei playoff della Western Conference. Belinelli, titolare per 39'05'', chiude con 8/14 al tiro ((3/5 da 3 punti), 1 recupero e 1 assist. Meglio del bolognese fa Trevor Ariza (22 punti), mentre Chris Paul si ferma a 20 (con 12 assist e 4 rimbalzi). New Orleans tira con il 60% nel primo tempo, ma si inceppa nella ripresa, quando le palle perse (alla fine 19) aumentano a ritmo serrato. I Lakers se la cavano nonostante la malandata caviglia sinistra di Kobe Bryant. La superstar si limita all'ordinaria amministrazione con 19 punti ma mette a segno un paio di schiacchiate che infiammano lo Staples Center e suonano la carica per i gialloviola. Il messaggio viene recepito da Andrew Bynum (18 punti e 10 rimbalzi) e Pau Gasol (16). I Lakers ora hanno a disposizione il primo match point: domani si torna a New Orleans per gara 6.
A Est, invece, è calato il sipario sulla sfida tra Chicago e Indiana. I Bulls hanno dominato gara 5 per 116-89 archiviando la serie per 4-1 davanti al proprio pubblico. La miglior squadra della regular season vola con i 25 punti di Derrick Rose, come Bryant alle prese con una caviglia menomata, e con i 24 di Luol Deng. I Pacers, soddisfatti di aver evitato domenica il cappotto casalingo, escono di scena nella serata in cui Danny Granger firma 20 punti.
Senza storia, infine, gara 5 tra Orlando e Atlanta. I Magic travolgono gli Hawks per 101-76 e accorciano le distanze nella serie che i falchi guidano per 3-2. Orlando non deve spremere Dwight Howard (8 punti e 8 rimbalzi in 29'): segnano tutti i 12 effettivi, con Jason Richardson top scorer a quota 17. Atlanta si affida a Josh Smith (22 punti) per contenere parzialmente il passivo e conserva le energie per gara 6: domani, in casa, gli Hawks possono qualificarsi per il secondo turno.
I RISULTATI I risultati dei playoff Nba, tra parentesi la situazione delle serie al meglio delle 7 partite.
Western Conference:
Los Angeles Lakers-New Orleans Hornets 106-90 (3-2).
Eastern Conference:
Chicago Bulls-Indiana Pacers 116-89 (Bulls vincono serie 4-1);
Orlando Magic-Atlanta Hawks 101-76 (2-3).
DURANT MOSTRUOSO, GALLO DICE ADDIO AI PLAYOFF -VIDEO
Giovedì 28 Aprile 2011 - 10:27
Ultimo aggiornamento: 10:31
OKLAHOMA CITY - Cala il sipario sulla stagione di Danilo Gallinari. I Denver Nuggets perdono 100-97 sul campo degli Oklahoma City Thunder, che si aggiudicano per 4-1 la serie del primo turno dei playoff della Western Conference. La star assoluta della serata è Kevin Durant, che firma il successo dei Thunder con 41 punti (14/27 al tiro, 2/10 da 3), 5 rimbalzi, 5 assist e 2 stoppate. Con Oklahoma City sotto di 9 punti, Durant lancia lo sprint finale segnando 16 degli ultimi 20 punti dei padroni di casa. Come ciliegina sulla torta, piazza anche una stoppata in extremis e blinda la qualificazione al secondo turno. Per buona parte del match, Denver sogna di allungare la serie ma si deve arrendere. Gallinari chiude l'annata con una partita da 11 punti (3/6 al tiro e 1/2 da 3 punti) in 25'52« da titolare. L'ala, che si toglie la soddisfazione di beffare Durant in un'azione coronata con una spettacolare schiacciata, mette a referto anche 2 rimbalzi, 2 assist e 1 recupero. Più ricchi i tabellini di Aaron Afflalo (15 punti) e Kenyon Martin (14): troppo poco per evitare il ko.
Arriva un verdetto anche dalla Eastern Conference, dove Miami supera Philadelphia per 97-91 e ottiene il 4-1.Gli Heat completano la missione con i 26 punti di Dwyane Wade, i 22 di Chris Bosh e i 20 di Mario Chalmers. Per una volta, LeBron James (16 punti con 5/13 al tiro) si limita a fare da comprimario. I Sixers salutano i playoff nonostante i 22 punti a testa di Andre Iguodala e Elton Brand.
Sono ancora vivi, invece, i San Antonio Spurs. La vittoria per 110-103 sui Memphis Grizzlies al supplementare tiene a galla la miglior squadra della regular season a Ovest. Gli Spurs, sotto di 6 punti a 4 minuti dalla fine dei regolamentari, davanti al proprio pubblico pescano il jolly nell'ultima azione, quando Gary Neal infila una tripla miracolosa allo scadere. All'overtime, Memphis si sbriciola e perde la chance di chiudere la serie sul 4-1. San Antonio si aggrappa a Manu Ginobili (33 punti) e a Tony Parker (24 punti). Domani si torna in Tennessee per gara 6, i Grizzlies hanno a disposizione il secondo matchpoint e se lo possono giocare sul parquet amico.
I RISULTATI I risultati dei playoff Nba, tra parentesi la situazione delle serie al meglio delle 7 partite. Western Conference: Oklahoma City Thunder-Denver Nuggets 100-97 (Oklahoma City vince serie 4-1); San Antonio Spurs-Memphis Grizzlies 110-103 overtime (2-3). Eastern Conference: Miami Heat-Philadelphia 76ers 97-91 (Miami vince serie 4-1).
LO UNITED SCHIACCIA LO SCHALKE NONOSTANTE I MIRACOLI DI NEUER
Martedì 26 Aprile 2011 - 23:30
Ultimo aggiornamento: 23:32
GELSENKIRCHEN - Manuel Neuer da solo non basta a salvare lo Schalke 04. Troppo forte questo Manchester United, troppo squadra contro una formazione che forse è andata ben oltre le sue possibilità. Il portierone dello Schalke para tutto nel primo tempo: prima dell'intervallo si contano sette palle-gol dei 'red devils' e altrettante parate-capolavoro del numero uno tedesco. Poi nella ripresa capitola e il suo Schalke frana. Il Manchester mette forse anche più di un piede nella finale.
Lo 0-2 dell'andata non sembra lasciare scampo alla squadra di Ragnick che con Ferguson è andato incontro a una severa lezione. Il suo Manchester è una macchina ormai perfetta, miscela di vecchio e nuovo. E spesso è il vecchio a fare la differenza come accaduto oggi. Due gol di Giggs e Rooney nel giro di due minuti hanno messo ko lo Schalke, che si è affacciato raramente dalle parti di Van der Sar. Solo qualche sporadico tiro da fuori (Baumjohann nel primo tempo, Edu ed Escudero nel secondo). Troppo poco per aspirare a mettere alle corde una squadra esperta come il Manchester. Neuer è subito protagonista di interventi prodigiosi. Se lo Schalke è andato al riposto senza subire gol il merito è tutto suo. All'inizio i tedeschi provano a fare la partita ma a parte un debole tiro di Baumjohann al primo minuto non vanno. Poi è show 'red devils'. Al 3' Rooney mira al sette e Neuer vola deviando in angolo, poi tocca a Park, Hernandez due volte. Il portierone dello Schalke dice sempre di no.
Un paio di tiri sempre di Hernandez usciti di un soffio, poi al 27' un colpo di testa di Giggs a colpo sicuro trova sempre l'estremo difensore tedesco. La squadra di Ferguson impone i suoi ritmi e i padroni di casa arretrano il proprio baricentro. In difesa poi sono tutt'altro che impeccabili. Così prima dell'intervallo il Manchester ci prova ancora: al 35' di nuovo con Hernandez, Neuer devia su Park il cui tiro trova questa volta Uchida. Al 38' ci prova perfino un difensore come Fabio, ma il suo sinistro sorvola la traversa. L'ultima occasione è ancora per Giggs, ma Neuer per l'ennesima volta chiude ogni spazio. Lo 0-0 sarebbe stato un risultato gradito anche allo Schalke. Ma non si può fare affidamento solo sui miracoli di Neuer. Così quando il Manchester va meritatamente in vantaggio al 22' (Rooney finta il tiro e regala un assist per Giggs che infila il portiere) lo Schalke si sgretola. Dopo due minuti gli inglesi raddoppiano con Rooney, astutamente lanciato da Hernandez. Poi al 36' sfiorano ancora il terzo gol con Evra. Lo 0-3 sarebbe stato una lezione troppo severa per Neuer e compagni. Il portierone prima dell'addio per il Bayern avrebbe voluto regalare alla sua squadra almeno una coppa. Ormai la Champions pare andata, rimane però la coppa di Germania.
Schalke 04: Neuer, Uchida, Matip, Metzelder, Sarpei (27 'st Escudero), Farfan, Papadopoulos, Jurado (37' st Draxler), Baumjohann (8 'st Kluge), Raul, Edu. (33 Schober, 5 Plestan, 16 Karimi, 15 Charisteas). All:. Rangnick.
Manchester United: Van der Sar, Fabio, Ferdinand, Vidic, Evra, Valencia, Carrick, Giggs, Park Ji-Sung (28 'st Scholes), Rooney (37' st Nani), Hernandez (28 'st Anderson). (29 Kuszczak, 12 Smalling, 23 Evans, 21 Rafael). All:. Ferguson.
Arbitro: Velasco (Spagna).
Reti: st NEL 22 'Giggs, 24' Rooney.
Angoli: 6-3 per il Manchester. Recupero: 0 'e 3'. Ammoniti: Metzelder e Fabio per Gioco scorretto. Spettatori: 61 mila.
I GOL 22 'st - Finta Rooney Volte causa e il tiro per servire il liberissimo Giggs Che taglia la Difesa e trafigge Neuer in Uscita. 24 'st - Assist di Hernandez per Rooney, il Che non Dà scampo al portiere.
REAL KO, STAMPA MADRIDISTA COME MOU: "PORQUÈ?" -FOTO
Giovedì 28 Aprile 2011 - 11:15
Ultimo aggiornamento: 11:19
MADRID – ‘Porquè’? Se lo chiede in coro la stampa di sponda madridista dopo la sconfitta per 2-0 del Real Madrid in casa contro il Barcellona. Sia il quotidiano sportivo 'Marca’ che 'As' usano un titolo eloquente sullo stato d'animo dei tifosi del Real Madrid nella semifinale di andata della Champions League, con la colpa addossata in particolare all'arbitro: ‘Porquè?’, titolano Marca e As. ‘Un rosso esagerato a Pepe lascia il Real Madrid in dieci per la quarta volta contro il Barca’, aggiunge Marca. ’Messi fa due gol...quando già non c'era Pepe e Mourinho chiede: un'altra volta...’. Ovviamente di diverso tenore le prime pagine dei quotidiani sportivi pro Barca. El Mundo Deportivo titola ‘Estasi’. ‘Messi è il padrone. Il Barcellona batte il Madrid giocando a calcio e due splendidi gol di Leo al Bernabeu’. Anche il catalano 'Sport' titola ‘Messi è il padrone’ e poi aggiunge ‘da Madrid a Wembley’ dove si giocherà la finale di Champions, che molti danno ormai per raggiunta dai blaugrana.
MESSI, GOL COME MARADONA: CHI È PIÙ FORTE? SONDAGGIO
Mercoledì 27 Aprile 2011 - 23:11
Ultimo aggiornamento: 23:12
BARCELLONA - Spettacolare gol di Lionel Messi, autore di una doppietta contro il Real Mardid nel match valido per le semifinali di Champions League. Facile il paragone con Maradona: il Pallone d'Oro scatta da centrocampo lasciando il vuoto dietro di sè e punendo di destro la squadra di Mourinho. Chi è il più forte della storia del calcio, Lionel Messi o il Pibe de Oro? Vota il sondaggio su Leggo.it
BARÇA UMILIA IL REAL -VIDEO. MOU: "IL CALCIO FA SCHIFO"
Giovedì 28 Aprile 2011 - 01:32
BARCELLONA - La luce di Leo Messi si accende sul Clasico quando la bellezza sembrava ormai bandita dal campo del Bernabeu. Il Pallone d'Oro punisce con una doppietta memorabile nell'ultimo quarto d'ora un Real horror disegnato da Mourinho solo per difendere, ma a quel punto già ridotto in dieci. Il secondo gol dell'argentino è un lampo folgorante alla Maradona, uno slalom tra i difensori impotenti. La finale di Champions è ormai nelle mani del Barcellona, per il Machiavelli portoghese una dura sconfitta con espulsione al 63' per aver ironizzato sulla cacciata poco prima del rude Pepe. Quest'ultimo è uno dei simboli della rinuncia a giocare: un difensore centrale schierato a centrocampo. Ancora una volta il Real ha finito in 10 contro il Real, ma forse è solo il prezzo che si paga per tentare di non far giocare la meraviglia di Guardiola. Mourinho invece parla di strapotere politico del Barcellona e di «schifo» di fronte a quelle che considera tremende ingiustizie, in particolare l'espulsione di Pepe. In realtà, la finale giustifica i mezzi, ma al confronto di Mourinho l'autore del 'Principè era un idealista. Nel primo tempo del Real solo Cristiano Ronaldo resta dietro la linea della palla e si arrabbia con i compagni che non pressano. Il Barca prova a fare il Barca, però con la muraglia cinese dello Special One è dura. Villa sfiora il gol con un tiro a giro al 10', Messi non riesce a liberarsi ma manda Xavi al tiro in area: Casillas respinge. Tensione sull'arbitro Stark, il Barca chiede il giallo per un mani di Ramos, poi il rosso per Arbeloa e per Marcelo, ma invano. Ramos sarà ammonito nella ripresa e non ci sarà al Camp Nou. Il Real praticamente non tira in porta. Parapiglia a bordo campo prima del ritorno negli spogliatoi, si distingue il portiere blaugrana Valdes. Mourinho nella ripresa mette il lungo Adebayor per l'inutile Ozil e le merengues cercano di alzare un pò la testa. Si continua a giocare male e a picchiare, finchè Pepe non entra scomposto su Dani Alves: rosso, forse eccessivo. Mourinho prima ne parla con il capitano del Barca Puyol, poi irride al guardalinee dicendogli 'Ben fattò in inglese, più volte, e mostrandogli il pollice. Fuori anche lui, si siede in tribuna. A quel punto el toro blanco è pronto per la mattanza. Pedro manda fuori di testa a porta vuota dopo un miracolo di Casillas su Villa. Guardiola lo toglie, mette Afellay e l'olandese a 14' dalla fine salta Marcelo a destra, crossa da ala vera, Messi anticipa il difensore sul primo palo e di sinistro fa 1-0. Primo gol subito dal Real in casa in questa Champions. Caduto il fortino, arriva la meraviglia. Il Pallone d'Oro chiede sponda a Busquets sulla trequarti e parte da solo: slalom tra gli avversari, palla dal sinistro al destro e rasoterra morbido a incrociare sul palo lontano. Undici gol in 11 partite in questa Champions: non chiamatelo più 'la pulcè, è troppo riduttivo. Il Barca ce l'ha, al Real resta solo la teoria del complotto e un ritorno da 'mission impossiblè, come dice il suo condottiero furente
LA VENDETTA DI GUARDIOLA Chi vince ha sempre ragione, e così almeno per ora il duello platealmente esploso nelle ultime ore fra Pep Guardiola e Josè Mourinho, la 'guerra totalè nella 'sfida infinità di questa fine stagione fra Real e Barca, vede il tecnico blaugrana nel ruolo del vincitore. Al rivale non resta che l'attacco al «potere del Barcellona», che condizionerebbe gli arbitri. Il 2-0 firmato da super-Messi questa sera al Bernabeu, in una atmosfera di tensione da tagliare con il coltello, era quello che ieri sera l'allenatore del Barca aveva in qualche modo preannunciato. «Ti regalo la Champions dei discorsi in sala stampa», aveva detto in sintesi ai giornalisti rivolto a Mourinho, che l'aveva preso in giro poco prima - accusandolo di essere l'unico membro di un gruppo che critica gli arbitri quando azzeccano una decisione - «ma noi ce la vediamo in campo domani alle 20.45». Il campo ha dato ragione all'ex-giocatore anche di Brescia e Roma, dopo che oggi tutta la Spagna si è infiammata e spaccata fra sostenitori di Guardiola e fan di Mourinho. Quest'ultimo ha svolto fino in fondo il suo ruolo di 'cattivò della commedia, facendosi espellere nel secondo tempo per proteste dopo il cartellino rosso diretto al suo uomo chiave anti-Barca, Pepe, penalizzato per un brutto intervento spezza gamba su Dani Alves. Le scelte tattiche dei due già a inizio partita sono parse più lucide da parte del catalano: Messi e Keita sganciati, fra le linee, liberi dal pressing soffocante che Pepe era riuscito ad attuare nelle prime due gare (Liga e Coppa del Re) della «partita infinita» di questo mese (4 incontri in 18 giorni) fra i due Grandi di Spagna e d'Europa. Il Madrid è inoltre partito ingessato, con uno schema di catenaccio basso a quattro nel primo tempo, parzialmente aggiustato da Mourinho nel secondo tempo. La disfatta definitiva del portoghese per questa stagione sembra ora molto più vicina. Per il Real - senza Pepe, espulso oggi, Sergio Ramos, ammonito e squalificato, e senza lo stesso Mou in panchina, oggi espulso - rimontare due gol al Barca martedi prossimo al Camp Nou sarà difficilissimo, quasi impossibile. Il futuro dell'uomo di Setubal a Madrid potrebbe di nuovo farsi incerto. La conquista della Coppa del Re la settimana scorsa aveva rigonfiato il petto della tifoseria madridista dopo tre stagioni di sconfitte. Ma il Barca se ne va anche quest'anno con il titolo della Liga, e magari, fra un mese - Real permettendo prima, poi il Manchester United - con la Champions e la corona di regina d'Europa per la seconda volta in tre anni
MOU: "SCANDALO BERNABEU" Mourinho di nuovo contro tutti: arbitri, Barca, Uefa, Guardiola. Nella conferenza stampa della gara d'andata della semifinale di Champions contro il Barcellona di Pep Guardiola, vinta 0-2 al Bernabeu dai blaugrana, con due gol di Messi dopo l'espulsione di Pepe, a 30 minuti dalla fine, e dello stesso Mou per proteste. Il portoghese ha parlato dello «scandalo del Bernabeu», denunciando come ingiustificata l'espulsione di Pepe, e accusando il Barcellona di beneficiare sempre di favori arbitrali. «Se dico quello che penso e che sento all'Uefa la mia carriera finisce oggi» ha affermato. «Perchè? Perchè?» ha chiesto più volte il tecnico del Real Madrid. Mourinho ha di nuovo attaccato Guardiola, dicendo che lui «si vergognerebbe» di avere vinto una Champions dopo «lo scandalo di Stanford Bridge» tre anni fa (quando il Barca eliminò il Chelsea allora guidato dal portoghese) e se la vincerà quest'anno dopo «lo scandalo del Bernabeu». Mourinho si è lamentato di avere finito tre volte partite cruciali contro il Barca in 10: «perchè tre anni fa con il Chelsea, perchè l'anno scorso con l'Inter, perchè oggi con il Real Madrid?» ha detto. «Da dove viene questo potere?» ha chiesto polemicamente.
MOU: "QUESTO CALCIO MI FA SCHIFO" «Questo calcio a volte mi fa un pò schifo». È la frase più amara di Josè Mourinho nel dopopartita di Real Madrid-Barcellona, gara di cui il portoghese contesta duramente l'arbitraggio. Il tecnico delle merengues assicura che la sua squadra, nonostante lo 0-2, andrà al Camp Nou nella semifinale di ritorno per giocare «con tutto il nostro orgoglio», anche se «ormai siamo eliminati», aggiunge. Poi una frecciata al curaro al collega Pep Guardiola. «È un allenatore fantastico, ma ha vinto una Champions League (nel 2009) che io mi sarei vergognato di vincere, con lo scandalo di Stamford Bridge (contro il Chelsea allenato da Guus Hiddink, ndr) - ha detto Mourinho -. E se vince quest'anno sarà con lo scandalo del Bernabeu. Spero che un giorno vinca una Champions vera, senza scandali»
MOU: "NESSUN COMPLIMENTO AL BARÇA" Non so se è il potere dell'Unicef o qualcos'altro, ma non avremmo dovuto perdere. Complimenti per tutto ciò che è stato fatto. Complimenti per il loro potere». Al termine della semifinale Champions persa 2-0 con il Barcellona il tecnico Josè Mourinho attacca pesantemente l'arbitro tedesco Stark per l'espulsione di Pepe e quello che il portoghese chiama il 'potere del Barcellonà: «perchè l'arbitro ha espulso Pepe, da dove viene questo potere. Sono qui per lasciare una domanda che possa avere una risposta, mi hanno mandato via, non dovrei neanche stare qua. Spero che un giorno o l'altro ci sia una risposta, perchè una squadra di questo livello ha bisogno di questo. Busacca, Ovrebo... il calcio prevede regole uguali per tutti. Perchè oggi in una partita così equilibrata le cose sono andate così, solo l'arbitro potrebbe rispondere ma non lo farà perche non deve rispondere a nessuno. L'anno scorso - aggiunge Mourinho nella conferenza stampa dopo la gara ripresa dalla Rai - abbiamo fatto un miracolo con dieci giocatori e quest'anno non ci siamo riusciti». Il Barcellona vi ha eliminato? «Direi di sì - aggiunge Mourinho - andremo lì con tutto il nostro orgoglio ma direi di sì. Se per caso facciamo gol abbiamo un'altra possibilità, ma poi ci ammazzano un'altra volta. Perchè non ci lasciano giocare. Perchè? Perchè? non lo capisco».
GUARDIOLA: "NON SIAMO ANCORA IN FINALE" Pep Guardiola prudente sul passaggio del Barcellona in finale di Champions a Wembley dopo la vittoria dei blaugrana questa sera al Santiago Bernabeu 2-0 contro il Real Madrid nella semifinale di andata. «Una squadra che ha nove Coppe d'Europa non dà mai una partita per persa. Dobbiamo recuperare le forze e preparare bene la partita di ritorno» di martedi prossimo, ha detto nella conferenza stampa del dopo partita. «Non siamo in finale: è la partita di andata, e abbiamo vinto 0-2». Guardiola, che non ha voluto commentare le dichiarazioni avvelenate di Josè Mourinho sulla sconfitta del Real Madrid, ha detto che la sua squadra ha giocato «molto bene». «Abbiamo fatto una partita molto buona contro 11, e ovviamente contro 10 è più facile». «Abbiamo controllato i loro contrattacchi, il gioco aereo». Guardiola ha una reso omaggio a Lionel Messi, autore dei due gol del Barca: «Abbiamo la fortuna di stare con Messi. A 23 anni è diventato il terzo massimo goleador della storia del Barcellona, un club centenario». La sola risposta indiretta a Mourinho è stata forse quando ha ricordato che la settimana scorsa «quando ha vinto la Coppa del Re» battendo 1-0 il Barca «la prima cosa che abbiamo fatto è stato congratularci con il Real Madrid».
GUARDIOLA: "PUNIZIONE A MOURINHO? NON SO" «Nada» (Niente): è la laconica risposta del tecnico del Barcellona Pep Guardiola questa sera ai cronisti che gli chiedevano che cosa pensasse delle accuse e delle recriminazioni formulate dal tecnico del Real Madrid Josè Mourinho dopo la sconfitta 0-2 subita dalla sua squadra al Bernabeu. «Non ho idea», è stata l'altra laconica risposta alla domanda di un giornalista che nella conferenza stampa del dopo partita gli ha chiesto se a suo parere l'Uefa dovrà punire l'allenatore portoghese per le sue dichiarazioni polemiche
FONTE: Leggo.it
Cunego torna a far paura: colpo al Giro di Romandia
CICLISMO. Vittoria di tappa e secondo posto in classifica generale
29/04/2011
ROMONT (Svizzera)
Bel colpo di Damiano Cunego al Giro di Romandia: il ciclista veronese della Lampre-ISD ha vinto la seconda tappa intorno a Romont, di 171,8 km, precedendo di due secondi l'australiano Cadel Evans e il kazako Alexandre Vinokourov.
Quella di ieri è stata una tappa dalla fisionomia nervosa e ricca di insidie , con un circuito finale che andava ripetuto tre volte e due salite di seconda categoria nella parte centrale della frazione.
Il team Lampre ISD in collaborazione con i team dei pretendenti alla vittoria ha tenuto cucita la corsa per tutto il giorno senza lasciare spazio ai vari tentativi di fuga. A 20 km dal traguardo gli atleti hanno affrontato una salita di circa 5 km sulla quale il gruppo si è sgranato , solo 25 corridori hanno resistito al forcing imposto tra questi per il Team Lampre ISD Cunego e Spilak. Proprio Spilak è stato prezioso negli utlimi km al fianco di Cunego come annientatore di tentativi da parte degli avversari. Il gruppetto di 25 corridori è così giunto compatto al finale allo sprint dove Evans ha provato ad anticipare tutti, tranne Cunego che ha saltato l'australiano e lo ha addirittura staccato di 2 secondi.
«Sono davvero contento di questa vittoria che finalmente è arrivata», ha spiegato poi Cunego, euforico. «Sapevo di stare bene dopo le sensazioni che ho provato nella prima tappa. Devo ringraziare di cuore i miei compagni che hanno svolto un lavoro straordinario».
In classifica generale rimane leader il russo Pavel Brutt (Katusha), che però ha solo 38" di vantaggio su Cunego, 4" davanti a Evans e Vinokourov
FONTE: LArena.it