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BONATO, TERRACIANO e FATTORI il VERONA sceglie la 'linea verde', confermato (saggiamente) REMONDINA ora si va alla caccia di BERRETTONI...


MERCATO: Emanuele BERRETTONI potrebbe essere il primo acquisto dell'era BONATO. La seconda punta di scuola LAZIO, in scadenza al 30 Giugno ed autore di 40 gol in 3 stagioni a Bassano, si dice entusiasta. E' stato a lungo inseguito anche dal SASSUOLO.
Altri obiettivi i 'pallini' del nuovo diesse PENSALFINI, PICCIONI, ANSELMI ed il talentuoso ERPEN (inseguito da varie squadre di categoria superiore). Sondaggi anche per MARCHESETTI e SPINALE del MANTOVA.

Secondo alcune indiscrezioni si punterebbe al rinnovo per BELLAVISTA, CECCARELLI, CORRENT, RAFAEL, CAMPISI e GARZON oltre agli ultimi arrivati (e già 'scritturati') PUGLIESE e RANTIER.
Qualche possibilità ci potrebbe essere anche per BERGAMELLI e CAMPAGNA ma per i due promettenti giovani ci sarà da lottare parecchio dopo il bel campionato appena disputato e le sirene di mercato che già cantano da tempo per i due.

GOMEZ TALEB, DA DALT, PUCCIO, MORACCI e FRANZESE in partenza (il nuovo numero 12 potrebbe essere un altro sassolese, quel POMINI che già dallo scorso anno è stato associato all'HELLAS), per SIBILANO potrebbe pesare l'alto ingaggio percepito.
Difficile riavere GIRARDI ma è sicuro che il VERONA ci proverà, per PAROLO molto dipenderà dal nuovo HELLAS che ha in mente REMONDINA, il 'gioiellino' in comproprietà col CEO avrebbe chiesto garanzie tecniche per il suo futuro.
Alessandro CASTELLAN spera di tornare a VERONA dopo il prestito e la retrocessione col 'suo' ROVIGO ma... Vorrebbe giocare!


BONATO, REMONDINA, TERRACIANO e FATTORI: Con l'ufficializzazione del nuovo diesse, la saggia riconferma del mister ed i 'ritorni' dei due ex gialloblù (rispettivamente come collaboratore tecnico nonchè responsabile del 'vivavio' scaligero e team manager) si delinea la nuova rotta della società che punta tutto su entusiasmo, competenza e attaccamento alla maglia che solo con gente che è scesa in campo al Bentegodi può avere; con buona pace di chi non si fida della linea verde e 'finge' di non vedere i curriculum sicuramente interessanti quantomeno di BONATO e FATTORI... TERRACIANO è quello che forse ha meno esperienza ma conosce bene l'ambiente delle giovanili dell'HELLAS e ha già lavorato col nuovo diesse per cui, sono pronto a scommetterci, gli stimoli per fare il massimo non gli mancheranno di certo. In tutto questo si perde FICCADENTI ma si sà non si può avere tutto e se la conferma dell'uomo che ha portato in un giorno di mercato RANTIER e PUGLIESE non può far piacere è pur vero che, messa forse alle strette, la proprietà ha scelto l'opzione che ha più probabilità di sucesso ovvero la costituzione di una base dirigenziale che ha tutto per riuscire! All'ex tecnico e diesse gialloblù auguriamo le migliori fortune in qualche panchina di Serie B o addiritura di A, perchè al FICCA non mancano certo cuore e competenza, ma non ce ne vorrà se 'piangiamo con un occhio solo'...


I video del TGGialloblù:
- LIVE BONATO: IL PROGETTO TECNICO
- LIVE BONATO: L'OBIETTIVO
- LIVE BONATO: CONFERMO REMONDINA
- LIVE BONATO: CHE SQUADRA SARA'
- L'INTERVISTA DI VIGHINI A NEREO BONATO
- PRESENTAZIONE BONATO: CONFERENZA STAMPA INTEGRALE
- L'INTERVISTA DI VIGHINI A MARTINELLI
- FATTORI: NON VEDO L'ORA DI INIZIARE

RISULTATI DEL SONDAGGIO:

I lettori B/=\S si dimostrano in maggioranza d'accordo con la società ed il suo patròn, quasi la metà sposa in pieno la linea seguita da MARTINELLI ma il 55% non è felice per la conferma di REMONDINA. Circa un quinto avrebbe rivoluto in panca FICCADENTI.

[ALTRE NEWS]
Il mondo del calcio ha salutato commosso LEONardino; molte le società di calcio presenti ai funerali del 'condottiero' gialloblù che forse non è stato celebrato per quanto meritava nella sua avventura scaligera, ne da vivo ne da morto ma... Il tempo è galantuomo.
La presentazione di BONATO: Un occhio ai sogni e l'altro al portafoglio! Chi è Stefano FATTORI il nuovo Team Manager gialloblù.

[IN BREVE]
VITE DA EX: MUTU racconta l'esperienza italiana dalla delusione nerazzurra al riscatto di Verona all'affermazione nel calcio italiano. TOMMASI, un altro modo di vedere il pianeta-calcio... GARELLA e l'avventura musicale, GALLI-SINDACO va al ballottaggio! Il 20 Maggio 1973 visto da Diego Abatantuono.



GIOCO PRONOSTICI:
Ciao butèi,
com'era nell'aria e avevo annunciato in chat, a causa di problematiche non dipendenti dalla mia volontà e da attribuirsi al forum gratuito al quale questo blog si appoggiava, mi vedo costretto a chiudere ufficialmente il Gioco Pronostici B/=\S anzitempo, proclamando vincitore della stagione 2008-2009 RobRoy con 140 punti. Faranno fede per gli annali (ma dalla prossima stagione cambio forum di sicuro ;o) ) la classifica che vedete poco sotto ed i record stagionali ottenuti fino alla 31^ giornata (che riproporrò a breve sull'attuale forum 'http://bondolasmarsa.easyfreeforum.com'). Bravi anche Pose Gialloblù e Martino che ottengono le piazze d'onore alla prima partecipazione. Capoclassifica e recordmen riceveranno via mail i rispettivi riconoscimenti. Per quest'anno è tutto ci rivediamo a Settembre ;o)

Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
RobRoy140
Pose Gialloblu125
Martino123
Bruni122
Bubu77120
Black119
Boro118
Gabri116
Mister Loyal114
Bridget113
Smarso111
RougeHellas109
MR31032001108


ALBO D'ORO CAMPIONI
2008/2009 RobRoy
2007/2008 L. Bruni F.C.
2006/2007 Ark (Ex-Alberto)
2005/2006 Ark (Ex-Alberto)
2004/2005 Ark (Ex-Alberto)
2003/2004 Ark (Ex-Alberto)




RuoloNomeStato contrattoIntenzioni della società
ALL.REMONDINAIn scadenzaRinnovo?
POR.CECCHINIPrimavera?
POR.FRANZESEDefinitivoIn scadenza
POR.LOSCHI??
POR.RAFAELDefinitivoHa altri 2 anni di contratto
DIF.BERGAMELLIPrestito (ATALANTA) con diritto di riscatto della comproprietà?
DIF.CAMPAGNAPrestito (JUVENTUS) con diritto di riscatto della comproprietà?
DIF.CASTELLANPrimaveraTorna dal prestito al ROVIGO
DIF.CECCARELLIPrestito (MILAN)In scadenza
DIF.CONTIPrestito (BARI) con diritto di riscatto della comproprietà?
DIF.DIANDAReintegrato a GennaioSotto contratto
DIF.HURMEPrestito (UDINESE) reintegrato a GennaioIn scadenza
DIF.LOSETOPrestito (BARI) con diritto di riscatto della comproprietà?
CEN.MANCINELLIDefinitivoSotto contratto
DIF.MORABITOIn scadenza?Torna dal prestito al LANCIANO?
DIF.MORACCIComproprietà (CHIEVO)?
DIF.POLITTIComproprietà (UDINESE) reintegrato a Gennaio?
DIF.PUGLIESEDefinitivoHa altri 2 anni di contratto
DIF.SIBILANODefinitivoSotto contratto
DIF.SMANIAPrimaveraTorna dal prestito al ROVIGO
DIF.VICENTINIPrestito (LANCIANO)?
CEN.BELLAVISTADefinitivoIn scadenza
CEN.CAMPISIComproprietà (ATALANTA)?
CEN.CORRENTDefinitivoIn scadenza
CEN.GARZONComproprietà (CHIEVO)?
CEN.GIRALDIPrimaveraTorna dal prestito alla NOCERINA
CEN.PAROLOComproprietà (CHIEVO)?
CEN.PUCCIOPrestito (INTER) con diritto di riscatto della comproprietà?
CEN.VANDEROEGHTDefinitivoHa altri 2 anni di contratto
ATT.ANACLERIODefinitivoSotto contratto
ATT.DA DALTPrestito (TRIESTINA) con diritto di riscatto della comproprietà?
ATT.GIRARDIPrestito (CHIEVO)?
ATT.GOMEZ TALEBComproprietà (TRIESTINA)-
ATT.MORANTEComproprietà (LANCIANO)?
ATT.RANTIERDefinitivoHa ancora un anno di contratto
ATT.SCAPINIComproprietà (PORTOGRUARO)?
ATT.TIBONIPrestito (ATALANTA) con diritto di riscatto della comproprietà?
ATT.VRIZPrimaveraTorna dal prestito al ROVIGO



LEGENDA: In grassetto i nomi sicuri dell'HELLAS VERONA 2009/2010.
                  I ruoli con il link conducono alla scheda relativa al giocatore/tecnico.
                  I nomi depennati sono già rientrati alle società di appartenenza oppure venduti o girati in prestito.


- LUTTO NELLO SPORT
Il mondo del calcio commosso per l'ultimo saluto a Previdi
Molti gli amici e i colleghi giunti a Cadiroggio per dire addio a un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia del pallone. Tra loro Ciccio Graziani e Andrea Mandorlini. Diverse le società rappresentate
Modena, 5 giugno 2009. In tanti ieri pomeriggio, fuori dalla chiesa di Cadiroggio, hanno voluto offire l’ultimo saluto a Nardino Previdi: colleghi, allenatori, calciatori che avevano condiviso lavoro e amicizia con un uomo che nel mondo del pallone ha lasciato una traccia indelebile.

Erano presenti Ciccio Graziani, Oscar Damiani, Francesco Romano, Fausto Pari, Roberto Bosco, Carlo Iacomuzzi, gli ex tecnici del Modena De Biasi e Mutti, Andrea Mandorlini, Stefano Colantuono e Serse Cosmi che Nardino lo ha conosciuto bene ai tempi di Perugia. Poi i tanti colleghi, i procuratori Caliendo, Bonetto, Carpegiani, Tinti, Branchini, soprattutto Rino Foschi insieme a Previdi a Verona nell’anno della promozione in A, Renzo Corni, l’ex presidente granata Vandelli, Giorgio Mariani.

Diverse le società rappresentate, La Roma, il Verona, Ramaccioni per il Milan, Corioni, il Modena con Iacopino, Montepietra e Albinelli, il Sassuolo con il presidente Rossi e Remo Morini, la Reggiana con Varini.

FONTE: IlRestoDelCarlino.IlSole24Ore.com

- Hellas, pronta la lista della spesa
Oltre ai “fedelissimi” del Sassuolo, il dg Bonato punta su Spinale e Marchesetti del Mantova
di Gianluca Vighini
VERONA - Dieci giocatori saranno confermati, dodici in arrivo. Nereo Bonato ha disegnato l’Hellas che verrà. La squadra sarà composta da 22, massimo 23 elementi, tutti di buona qualità. «Prima di tutto andremo a cercare un accordo con i giocatori che hanno il contratto in scadenza», ha spiegato il nuovo dg gialloblù. Tra questi ci sono Bellavista, Ceccarelli e Corrent, gente che Remondina vorrebbe tenere anche nella prossima stagione. Con loro il Verona deve iniziare una nuova trattativa anche perché è impensabile che i tre percepiscano le cifre guadagnate finora. Tra i confermati ci saranno anche Rafael, Campisi (bisogna trovare l'accordo con l’Atalanta), Garzon (qui va aperta una trattativa con il Chievo), Pugliese e Rantier. Quest’ultimo si sta curando la pubalgia per iniziare al cento per cento la nuova stagione.

Un discorso a parte va fatto per Bergamelli che potrebbe restare in gialloblù se l’Atalanta non lo usasse come merce di scambio per arrivare a Meggiorini, bomber del Cittadella. Per Campagna, Bonato incontrerà il diesse della Juve Secco, nel tentativo di strappare il prestito per un’altra stagione. Campagna piace anche al Novara. Partiranno sicuramente Gomez, Da Dalt e Puccio. Bonato segue poi alcuni giocatori del Sassuolo che Remondina conosce perfettamente. «Per ora non abbiamo allestito nessuna trattativa - ha spiegato il dg -, ma è chiaro che se ci fosse la possibilità cercheremo di arrivare a qualcuno di questi giocatori non ci tireremo indietro».

Il tecnico pensa soprattutto a Pensalfini (esterno di sinistra di centrocampo), a Piccioni, centrale difensivo, ad Anselmi, altro centrale difensivo, a Erpen, talentuoso argentino che potrebbe comporre il tridente d’attacco.
Il Verona farà anche un tentativo con il Chievo per verificare se ci sia la possibilità di trattenere Girardi e di avere l’attaccante almeno in comproprietà. Come secondo portiere al posto di Franzese arriverà Pomini, sempre dal Sassuolo. Piacciono anche Spinale, centrocampista e Marchesetti, laterale destro entrambi del Mantova. Da verificare la posizione di Sibilano che ha il contratto più oneroso di tutta la rosa. L’Hellas cercherà di cederlo per avere a disposizione i fondi per mettere le mani su una punta di categoria superiore. Il vero colpo del mercato gialloblù. (ass)

- «Hellas, proviamo ad andare in B»
Presentato Bonato, nuovo dg : «Ripartiamo da Remondina». Patròn Martinelli. «L’ho scelto perché è un vincente»
di Gianluca Vighini
VERONA - Il primo obiettivo Nereo Bonato lo sussurra timidamente. «Voglio costruire una squadra che duri nel tempo». Il secondo lo annuncia con voce più stentorea. «Il Verona merita altri palcoscenici. I tifosi hanno ragione: dobbiamo risalire in serie B. Come dirigente però ho l’obbligo di andarci cauto. Per vincere servono tante cose. Compresa la fortuna che è determinante».
Il primo giorno del nuovo direttore generale dell’Hellas è un misto di emozione e di toni sommessi. Emozione quando Bonato ricorda che «mio padre sognava che io diventassi un dirigente del Verona. Non sono qua per i soldi, ma solo perché volevo compiere un importante salto professionale».
Resta Remondina. Toni sommessi quando annuncia che «l’allenatore sarà ancora Remondina. E con lui è confermato anche il suo staff». Una decisione che lascia con l’amaro in bocca qualche tifoso, ma che Bonato commenta così. «Per me Remondina ha lavorato molto bene, con una squadra giovane. Per questo resta un altro anno con noi». Tre anni di contratto per un veronese da sempre tifoso dell’Hellas. E con lui ci sarà anche Stefano Fattori, l’ex centrale difensivo che avrà il ruolo di team-manager. «Sarà il collante tra la squadra e lo spogliatoio - commenta Bonato -, voglio una società agile e snella. Siamo giovani, motivati. E tutti di Verona». Compreso Antonio Terraciano, anche lui ex gialloblù che sarà il responsabile del settore giovanile.
Mercato. Bonato sa benissimo che il prossimo campionato avrà un unico scopo: quello di risalire. Quali saranno le mosse del neo dg? Arriverà il blocco del Sassuolo? «Adesso è presto. Certo che se ci fosse la possibilità di arrivare a questi giocatori non ci tireremo indietro», spiega Bonato.
Martinelli soddisfatto. «Ho scelto Bonato per la sua serietà», ha aggiunto il patròn «e per i risultati conseguiti a Sassuolo. Secondo me è l’uomo giusto per puntare al rilancio. Ficcadenti? Ha grandi doti, ma non lo ritenevo adatto per fare il direttore sportivo».
Trasloco a Sandrà. La società ha annunciato che per gli allenamenti la squadra si trasferirà a Sandrà. Troppo oneroso l’affitto dello stadio. Solo di utenze (gas, luce, acqua) l’Hellas risparmierà 200mila euro, 400 mila euro in totale. «L’ingaggio di tre buoni giocatori in Prima Divisione», ha commentato l’amministratore Benito Siciliano. (ass)

- Il Verona può perderne tre nel derby di mercato
Quattro in comproprietà: solo Garzon ha più possibilità di restare, Parolo, Moracci e Girardi a rischio
di Gianluca Vighini
VERONA - Tra i primi appuntamenti che Nereo Bonato, il nuovo diesse dell’Hellas, dovrà fissare il giorno dopo il suo arrivo a Verona (lunedì la presentazione?) ci sarà un incontro con l’amico e collega del Chievo Giovanni Sartori. Le due società infatti hanno molto da discutere. Garzon, Moracci, Parolo e Girardi, infatti hanno il destino e il contratto a metà tra le due società, qualcuno più vicino al Verona qualcun altro molto vicino a tornare alla casa madre. In questo momento, infatti quello più sicuro di restare all’Hellas è Garzon (nella foto) che è in comproprietà e che è stato tra i più positivi di questa stagione. Lui farà parte della nuova squadra. Ancora in sospeso la situazione di Parolo. Il suo destino è legato soprattutto all’idea di Verona che Gian Marco Remondina ha in testa per la nuova squadra. Se il tecnico, come pare, si affiderà al 4-3-3 allora per Parolo non ci sarà spazio. Anche per Moracci, poco futuro a Verona in questo momento. Infine il capitolo Girardi. Il destino dell’attaccante è tutto nelle mani di Sartori. E a quanto pare il Chievo che ha concesso il giocatore solo in prestito al Verona, ha intenzione di tenere Girardi come terza, quarta punta nella squadra del riconfermato Mimmo Di Carlo.
Bonato poi dovrà parlare anche con Julien Rantier. Che ha un altro anno di contratto, ma che chiederebbe alla società un allungamento a cifre leggermente superiori rispetto a quelle percepite oggi. Non è un nodo ma potrebbe diventarlo.
Intanto all’orizzonte si profila un curioso derby tra due allenatori passati sulle panchine di Hellas e Chievo. Massimo Ficcadenti e Beppe Iachini, infatti sono in lizza per allenare il Torino della prossima stagione. (ass)

FONTE: Leggo.it

- REMONDINA: «VOGLIO GIOCATORI AFFIDABILI»
Hellas>> Il tecnico ha le idee chiare: per puntare alla B serve più esperienza. Obiettivo promozione. Firma in settimana. L’allenatore bresciano è stato riconfermato per un’altra stagione. Pensa a una squadra duttile «Dovremo avere degli esterni in grado di garantire 8-10 gol e adattarsi da trequartisti»
Andrea Spiazzi Verona
E Remondina fu. Con l’arrivo di Nereo Bonato è stata annunciata la riconferma del tecnico bresciano sulla panchina dell’Hellas. Logico, in molti hanno pensato: se con un manipolo di giovanetti il “Remo” ha saputo centrare un settimo posto, che potrà fare con una squadra decisamente più esperta e tecnicamente più affidabile? È stato anche il ragionamento di Martinelli e di Bonato, che ora è pronto a riabbracciare l’ex compagno di avventure di Sassuolo per tentare la scalata con l’Hellas. Remondina firmerà in settimana un contratto annuale, intanto si gode il momento. «Sono contento dell’arrivo di Bonato - spiega il tecnico - siamo rimasti nel dubbio fino a pochi giorni fa, per lui non è stato facile ottenere il via libera da Sassuolo». È stato, quello concluso a maggio, un anno di peripezie societarie nelle quali Remondina ha dovuto profondere il massimo sforzo per tenere il gruppo compatto ed evitare pericolosi tracolli, con in più l’“obbligo” di non sfigurare e di centrare un campionato da protagonisti (riuscendoci). Con Ficcadenti accanto a Martinelli la sua panchina ha tremato non poco, il pubblico ha iniziato a rumoreggiare per il flop nel finale, qualcuno ha definito il suo campionato fallimentare. Remondina ha resistito a tutto questo, dimostrando tenacia, professionalità e carattere da vendere.

E ora, con Bonato a fianco, vuole togliersi ancor più soddisfazioni. «Con Nereo, Fattori, Terracciano, con il mio staff che sarà confermato (Bruni, Marini e Mazzurana) la società ora ha un volto più definito - prosegue il mister - ognuno ha un suo ruolo e lavoreremo sodo per raggiungere dei risultati importanti». Capitolo mercato. Bonato ha detto che si andrà a costruire una squadra che possa giocare il 4-3-3 ma che si adatti anche al 4-3-1-2. «Esatto - conferma il tecnico -, è chiaro che dovremo avere degli esterni in grado di segnare 8-10 reti e anche in grado di coprire il ruolo di trequartista ( l’identikit di Berrettoni, ndr). In ogni caso anzitutto bisogna risolvere le situazioni in seno alla rosa attuale: le molte comproprietà, gli eventuali rinnovi, le conferme di alcuni. Si partirà da una base di 10 giocatori circa dello scorso anno e se ne aggiungeranno una dozzina. Dovranno essere calciatori di grande affidabilità, che sappiano reggere un intero campionato a buoni livelli. L’obiettivo è quello di costruire una squadra vincente, in grado di restare sempre nelle prime posizioni e per fare questo bisogna partire con delle certezze». Come a dire, i vari Bergamelli, Conti, Moracci, Campagna, Campisi, Tiboni, Gomez li abbiamo scoperti, ed è pure andata bene, ora cerchiamo di andare sul sicuro. Remondina, e soprattutto i tifosi, ora lo vogliono fortemente.

- HELLAS
Martinelli incontrerà Chievo e Atalanta ben sette prestiti sono da ridiscutere
Andrea Spiazzi Verona
La strada del nuovo Verona si incrocerà presto con quelle di Atalanta e Chievo. Sono ben sette, infatti, i calciatori che hanno indossato la maglia gialloblù in questa stagione, provenienti dai due club di Serie A. Il club bergamasco detiene i cartellini di Bergamelli, Campisi e Tiboni. La formula con cui sono stati ceduti all’Hellas è quella del prestito con diritto di riscatto della metà per Bergamelli e Tiboni, mentre Campisi è in comproprietà. Ad oggi solo quest ’ultimo pare avere delle possibilità di restare aVerona, a meno che non si facciano concrete le voci che lo vorrebbero a Mantova, Trieste o Piacenza (dove troverebbe il suo ex allenatore delle giovanili al Milan Lino Gotti). Bergamelli nove su dieci finirà all’Albinoleffe, su Tiboni c’è il Cittadella. L’Hellas ha già avviato i contatti con l’ex ds Riccardo Prisciantelli, che a ll ’Atalanta ha l’incarico di gestire i cartellini delle giovani leve bergmasche. Potrebbero essere invece due i confermati da casa Chievo: Marco Parolo e Stefano Garzon, entrambi in comproprietà. Domenico Girardi sarà invece prelevato dal club di Campedelli (era arrivato come prestito puro) come pure Leonardo Moracci. Restando in zona difesa, Ceccarelli dovrebbe firmare con l’Hellas, mentre Sibilano potrebbe cambiare aria.

- LA PROMESSA DI BONATO «SERIE B ENTRO DUE ANNI»
Hellas>> Il nuovo ds si presenta confermando Remondina e il suo staff. C’è bisogno di tutti. Il progetto gialloblù «Non possiamo spendere come il Napoli e il Genoa, ma lo faremo con criterio». Arriveranno dieci giocatori «Ripartiremo dall’ossatura dell’anno scorso aggiungendo qualità ed esperienza»
Andrea Spiazzi Verona
Giovani, veronesi, appassionati e ambiziosi. Al tavolo dell’Hellas siedono uno di fianco all’altro i quattro nuovi volti della dirigenza scaligera: il presidente Giovanni Martinelli, il ds Nereo Bonato, il team manager Stefano Fattori e il responsabile del settore giovanile e veronese d’adozione Antonio Terracciano. È il giorno di Bonato e gli occhi sono tutti per lui. Martinelli gongola nel presentare la sua nuova “squadra”. Il direttore sportivo è visibilmente emozionato.

Verona nel cuore «So che venendo a Verona ho accettato una sfida non facile - attacca il ds ex Sassuolo -, perché non è semplice fare programmi che garantiscano risultati importanti subito. Ma non è stato nemmeno facile convincere Giorgio Squinzi a lasciarmi andare. Ho avuto richieste anche da squadre di Serie A e non lo dico per vanto ma per far capire che Verona, per me, è anzitutto una scelta di cuore». Le perline di sudore gli inondano il viso, ma lui tira dritto: «Mio padre desiderava che lavorassi qui. A Verona, la mia città, ho imparato a diventare un portiere di calcio (vi giocò nelle giovanili fino al 1984, ndr). Sono sempre rimasto tifoso e ora sogno di poter contribuire a riportare in alto questi colori. La mia, comunque, è stata una scelta ponderata, ritengo che ci sono gli ingredienti giusti per fare bene».

Sì a Remondina «Ci siamo dati due anni per salire di categoria, ma ci proveremo fin dalla prossima stagione. Dico solo che per ottenere i risultati serve il lavoro quotidiano e una giusta programmazione». Bonato ha firmato un triennale, mentre a Remondina sarà proposto un contratto annuale. «La conferma di Remondina (e di tutto lo staff ) non nasce solo dal fatto che già ci si conosce - spiega -, ma che va proseguito l’ottimo lavoro che ha svolto lo scorso anno, partendo da un’ossatura di 10 giocatori della scorsa stagione per aggiungerne altri 10-12 con la giusta esperienza e qualità. Non mancheranno, tuttavia, i giovani: vogliamo creare un ciclo virtuoso che porti negli anni a valorizzare alcuni ragazzi». «Insomma - aggiunge il ds - non potremo fare come il Napoli o il Genoa quando finirono in C perché non abbiamo somme enormi da spendere, ma non vogliamo nemmeno emulare Padova e Cremonese che spendendo comunque tanto non sono riuscite a risalire». Bonato chiude con una richiesta di aiuto: «Tifosi, istituzioni, imprenditori, dateci una mano: il sogno di pochi sfuma, ma quello di tanti può divenire realtà».

Fattori... importanti Stefano Fattori quasi non crede ai suoi occhi: «Per me essere nuovamente nell’Hellas come team manager è il massimo, la ritengo una fortuna che capita a pochi. È un incarico importante, cercherò di mettermi a disposizione dei calciatori e di fare il meglio possibile».

- ADDIO A PREVIDI, CUORE HELLAS: SE N’È ANDATO MARTEDÌ NOTTE
Aveva 74 anni>> Da tempo era malato, ma ha continuato a lavorare fino a gennaio. Ora è con Arvedi. Ha ricostruito il Verona. L’amicizia con il conte lo spinse ad accettare quell’ultimo incarico
Andrea Spiazzi Verona
Nardino Previdi ha raggiunto Piero Arvedi. Nella notte di martedì, all’ospedale di Reggio Emilia, due mesi e mezzo dopo la scomparsa del conte, il cuore dell’ex presidente dell’He l l a s non ha retto all’ennesimo cedimento del fisico, martoriato da anni di malattia. Una vita nel calcio, fu direttore sportivo e consulente a 360 gradi nella Roma scudettata del 1983, per poi lavorare a Mantova, Brescia, Napoli, Fiorentina, Reggiana e Verona, appunto. Lo abbiamo spesso sentito dire: «Ho lavorato in piazze molto importanti, ma l’Hellas resta quella che a livello di tifoseria e di città mi è rimasta più nel cuore, per questo ci sono ritornato». «Tornerò ancora al calcio, sono duro a morire», ci aveva detto mercoledì scorso, alla fine di un’intervista radiofonica su Easy Network, dopo aver parlato del suo Verona con una vena di rancore evidente nei confronti di chi era subentrato ad Arvedi, di chi gli aveva “sottratto” la sua creatura, quell’Hellas che è stato il suo ultimo capolavoro e di cui andava tanto orgoglioso.

Beffarde, le sue parole suonano ora come un macabro presagio. Previdi è arrivato a Verona nel marzo dello scorso anno, un ritorno il suo, dopo le fortunate stagioni da dirigente nell’epoca dei Mazzi. Subito balzarono agli occhi le precarie condizioni di salute: la voce debole, il bastone con cui cercava di raddrizzare i suoi passi stentati. Ha lavorato per l’Hellas venendo a Verona due, massimo tre volte alla settimana, il resto lo ha fatto dall’ospedale durante le dialisi, al cellulare, oppure da casa. Riccardo Prisciantelli è stato il suo scudiero, colmando i suoi limiti fisici con una presenza instancabile sul campo. Il calcio e la sfida di ricostruire il Verona, furono per lui la miglior medicina. Mise cuore ed anima nel difficile progetto. «Arvedi mi chiamò per tentare di evitare la retrocessione - ha ricordato - poi per ricostruire la squadra abbattendo i costi, infine per disputare un campionato dignitoso: lo so che pecco di Ora è con Arvedi modestia dicendo che ho centrato tutti gli obiettivi, ma ne vado troppo fiero».

Arvedi e Previdi parteciparono ad un’avventura che per loro era divenuta di vitale importanza. Entrambi malati, una volta che il Verona non fu più nelle loro mani persero una ragione di vita, che andava oltre la passione per i colori gialloblù. Avevano modi diversi ma caratteri simili: sanguigni, amanti della verità, senza peli sulla lingua, senza giri di parole, capaci di mettere in riga, privi di timori reverenziali, tecnici e addetti ai lavori del mondo del pallone. E il calcio li ha uniti in un destino comune che si è concluso con i colori che hanno più amato: il giallo ed il blu.

FONTE: DNews.eu

- CALCIO L'INTERVISTA
Il giovane centrocampista di Bagnolo Po probabilmente non vestirà più biancazzurro. Alessandro Castellan: "Poche possibilità di rimanere a Rovigo"
Rovigo - E' stato il polesano in casa Rovigo e per questo, forse, ha sentito in modo particolare la retrocessione della squadra della sua provincia dove ha militato nell'ultimo torneo. Alessandro Castellan deve ancora valutare bene dove andare a giocare nella prossima stagione anche se... si vede lontano dal Gabrielli. Si parla a "tutto tondo" dove il centrocampista ha parole di elogio per Carmine Parlato, Josè Espinal, Leo Villa e Danilo Pistillo.

Quante possibilità ci sono di vedere Alessandro Castellan con la maglia del Rovigo anche nella prossima stagione?
"Non lo so... devo sentire il Verona ed il mio procuratore, ma non credo sia probabile un mio rientro al Rovigo".
Dell'annata appena trascorsa cosa c'è da salvare?
"Sicuramente un bel gruppo di ragazzi con cui mi sono trovato bene e poi il fatto di essere comunque stato a disposizione per tutte le gare di
campionato... visto le due annate precedenti sfortunatissime per gli
infortuni...".
A fine stagione RovigoOggi.it ha valutato il tuo campionato come insufficiente, concordi? Per noi potevi fare meglio, le qualità ce le hai tutte per sfondare.
"Non sta a me giudicarmi penso che all'andata abbiamo fatto tutti male, io compreso, ma non solo i giocatori... al ritorno abbiamo fatto abbastanza bene e penso di aver dato il mio contributo però non ce l'abbiamo fatta e mi dispiace".
Ma a Rovigo cosa non ti è piaciuto? Chi ha sbagliato secondo te? Visto che hai detto che il girone d'andata disastroso non è stato solamente colpa dei giocatori.
"Penso che quando le cose non vanno bene in un collettivo la colpa sia di tutti, anche la società e lo staff forse hanno sbagliato qualcosa. Poi nel ritorno ci son stati 3-4 buoni acquisti e siamo migliorati tutti".
Chi pensi possa rimanere nel Rovigo del prossimo anno? Si fanno i nomi di Terni, Sesa e Villa, è così?
"Sincermente non lo so. L'unico che ho sentito è stato David (Sesa, ndr) che forse potrebbe restare visto che ha la sua famiglia che abita a Ferrara e la figlia piccola va a scuola lì".
Che opinione hai di Carmine Parlato?
"Ottima, il mister è una persona squisita e un buon tecnico con il quale c'è sempre dialogo".
Quale, fra i tuoi compagni, secondo te merita di giocare in categorie superiori? Espinal è sicuramente da palcoscenici importanti, concordi?
"Sì Espinal è un ottimo giocatore non so perchè sia in Seconda Divisione, lui merita molto di più! Mi piacciono molto Villa e Pistillo che, oltre alla bravura, hanno anche umiltà".
Un calciatore rimane atleta anche nel periodo estivo o, per qualche settimana, può concedersi un po' più di relax anche nell'alimentazione o nei divertimenti notturni?
"Personalmente mi tengo sempre in allenamento corsa e palestra; mi prendo solo una settimana in cui vado in Grecia".
Meglio un campionato da protagonista in Cnd o un torneo da comprimario in Lega Pro?
"Io preferirei restare in lega pro e giocarmela... non posso sapere come vanno le cose prima che accadano".
Ma ad Alessandro Castellan dove piacerebbe giocare la prossima stagione?
"Mi piacerebbe di più giocare col Verona, però vorrei giocare altrimenti è meglio andare in prestito".
Grazie Alessandro ed in bocca al lupo per la tua carriera, sia che tu rimanga al Rovigo, sia che tu vada altrove.
"Grazie a voi e ci tenevo a ringraziare tutti i tifosi che si sono dimostrati molto sportivi anche nelle delusioni".
Simone Chiarion

FONTE: RovigoOggi.it

- E Berrettoni abbraccia il Verona
PROVE DI MERCATO. L'ATTACCANTE CRESCIUTO NELLA PRIMAVERA DELLA LAZIO HA GIOCATO LE ULTIME TRE STAGIONI A BASSANO E HA MESSO A SEGNO QUARANTA GOL
«Questa è la piazza ideale per chi accetta di mettersi in discussione. Tradizione e passione, è il massimo»
Emanuele Berrettoni sarà uno dei volti nuovi del Verona di Gian Marco Remondina. In tre anni e mezzo trascorsi a Bassano, l'attaccante romano è riuscito a realizzare più di quaranta reti. Quest'anno ha chiuso con un bottino personale di quindici gol. «Mi sento finalmente maturo e pronto a tutto», ha confidato. Pronto anche per l'Hellas, che si prepara a vivere una stagione di scommesse ed ambizioni.

Berrettoni, è pronto per Verona?
«Lo considero un onore. Misurarsi in un piazza come quella di Verona non capita a tutti».
Bonato e Remondina la cercano da tempo. Avrebbero voluto portarla anche a Sassuolo
«Gli attestati di stima fanno sempre piacere. Il direttore, poi, è persona molto stimata nell'ambiente. Io penso che se qualcuno ti cerca, vuol dire che hai fatto qualcosa di buono. E io non ho ancora finito».
L'Hellas vuole rilanciarsi
«Chi viene a Verona sa di dover dare il massimo. Ma del resto, quando ti trovi a giocare dentro a quello stadio. Beh, sei incentivato a fare bene. E poi ci sono i tifosi. C'è grandissima passione. È la piazza giusta per mettersi in discussione».
Qui dicono: Berrettoni fa parte del progetto. Lei cosa risponde?
«Contento di esserci. Ho l'età giusta per mettermi alla prova, per vedere dove posso arrivare».
Bisognerà aspettare ancora qualche giorno?
«Vado in scadenza con il Bassano il 30 giugno. Le cose vanno fatte al momento giusto».
Senta Berrettoni, il segreto del suo successo?
«A Bassano ho trovato l'ambiente ideale per esprimermi al meglio. Mi sono sentito libero di fare quello che meglio mi riusciva fare. Poi ho trovato come allenatore Glerean. E lui mi ha dato tanto. Mi ha seguito, mi ha consigliato. Una stagione importante, peccato per il finale, potevamo lottare ancora per la Prima Divisione».
Il primo Berrettoni, quello che ha vestito le maglie di Lazio, Perugia, Catania, Crotone, Napoli, Spal e Grosseto che giocatore era?
«Un ragazzo che voleva maturare, che cercava di maturare. Ma la maturazione è stata lenta. Più lenta rispetto ad altri. Da qualche anno, però, penso di avere capito molto cose. Mi sento maturo. E adesso sono pronto per una nuova scommessa».
Chi l'ha aiutata?
«Tante persone, tanti allenatori. Uno lo ricordo con piacere: Allegri alla Spal. Già a Ferrara ho capito di avere di fronte un grande allenatore. Anche se era molto giovane. E penso che l'evoluzione della sua carriera mi ha abbia dato ragione».
Lei che giocatore è?
«Una seconda punta. Ma trovo collocazione anche nel tridente. L'importante è esserci. Poi dipende sempre dal modulo e da quello che ti chiede il mister, Non sono certo una prima punta. Lo dice il mio fisico. Amo il movimento. E sono maturo. Pronto per tutto».
Simone Antolini

- «Ho un sogno, riportare in alto il mio Verona»
TUTTI AL LAVORO. IERI MATTINA, NELLA SEDE DI VIA TORRICELLI, È STATO PRESENTATO IL NUOVO DIRETTORE SPORTIVO. «VINCERE NON È MAI FACILE MA NOI CI PROVEREMO»
Primo giorno in gialloblù per Nereo Bonato «Una scelta di cuore, non ho pensato ai soldi Anche i giocatori dovranno fare lo stesso»
l progetto è lì, sulla scrivania. Nereo Bonato apre e chiude decine di volte quei fogli. Copertina blù, parole gialle, al centro la scritta a caratteri cubitali «HELLAS VERONA, programmazione societaria».

In alto una frase di Martin Luther King «Non ci può essere una strategia senza un progetto chiaro sul quale credere», in basso una di Cicerone «Bisogna porsi delle mète per avere il coraggio di raggiungerle». Pensieri, numeri, bilanci, idee... Tutto per riportare l'Hellas in alto.

Si è presentato così, ieri mattina, nella sede di via Torricelli, il nuovo direttore sportivo gialloblù. Nessun proclama e concetti chiari.
«Ho fatto unascelta di cuore - ha detto Bonato - non ho pensato ai soldi o alla categoria. Dopo gli anni di Sassuolo, dopo le soddisfazioni in terra emiliana ho deciso di accettare questa sfida. Questa è la mia città, in questa squadra ho giocato da ragazzino, mio papà ha sempre sognato di vedermi in campo con l'Hellas dei grandi. Non ho raggiunto l'obiettivo da giocatore, lo faccio da dirigente e questa è una soddisfazione incredibile. Ho voglia di mettermi subito al lavoro, ho un sogno voglio riportare in alto il mio Verona».

Bonato è entrato in carica solo ieri mattina ma i programmi societari sono già stati definiti. «La proprietà ha fatto un grande sforzo economico quando ha rilevato l'Hellas in gennaio - spiega il nuovo direttore sportivo - e ha ereditato una situazione economica delicata. In pochi mesi è stato fatto tanto, nel giro di un anno si possono chiudere tutte le passività. Adesso possiamo costruire qualcosa d'importante, passo dopo passo, in questo momento non possiamo permetterci di aver fretta». Una struttura societaria snella, dinamica, giovane. «Con tanta passione - precisa Bonato - lavoreranno con me Stefano Fattori come team manager e Antonio Terraciano come responsabile del settore giovanile. Tutti veronesi, ex gialloblù, gente che vuole bene a questi colori».

Eccolo qui, l'orgoglio Hellas. Valori che si ritrovano anche nel progetto tecnico. «Gian Marco Remondina sarà ancora alla guida della squadra - aggiunge il diesse - avrà il contratto per un altro anno, abbiamo riconfermato anche il suo staff con il vice Bruni, il preparatore Mazzurana, l'allenatore dei portieri Marini. Conosco Remondina, è stato mio compagno e ha lavorato con me da tecnico ma le conoscenze non c'entrano. Andiamo avanti con lui perchè crediamo nella continuità e perchè ha fatto un buon lavoro. Useremo la stessa filosofia anche per la costruzione della squadra. In questa settimana valuteremo quello che abbiamo a disposizione, i giocatori con il contratto in scadenza, quelli in prestito o in comproprietà. Penso che ne resteranno una decina poi andremo a completare l'organico. Vogliamo giocatori motivati, orgogliosi di vestire questa maglia. Scarteremo fin dall'inizio chi ne farà una questione solamente economica. Sarà una costruzione a mosaico. Giocatori di categoria e ragazzi con la voglia di arrivare, l'obiettivo è di centrare gli obiettivi cercando di valorizzare il patrimonio della società».

Grande attenzione anche al settore giovanile. «La mission di ogni club deve essere quella di formare giovani calciatori - conclude - negli ultimi anni il ruolo del vivaio è stato un po' svilito. Vogliamo recuperare credibilità e fiducia. L'unione fa la forza, dovremo meritare col lavoro quotidiano il sostegno dei nostri tifosi, il patrimonio del Verona. Allo stesso tempo servono l'aiuto degli imprenditori e dei media. Il sogno di pochi è destinato a rimanere tale. Un sogno di tanti, è destinato a divenire realtà».
Luca Mantovani

- Il grande giorno di Bonato. Inizia l'avventura gialloblù
SI RIPARTE. IL NUOVO DIRETTORE SPORTIVO SARÀ PRESENTATO OGGI A MEZZOGIORNO. IL PRIMO TASSELLO È STATO COLLOCATO ADESSO BISOGNA PENSARE ALL'ALLENATORE
«Ho grandi motivazioni perché accetto una sfida importante nella mia città»
Verona. Inizia l'avventura in gialloblù per Nereo Bonato. Questa mattina, intorno a mezzogiorno, il nuovo direttore sportivo dell'Hellas sarà presentato ufficialmente nella sede del Verona. Giovanni Martinelli fissa così il primo tassello del puzzle in vista della prossima stagione. Il campionato dell'Hellas è chiuso da più di un mese - il pareggio di Monza aveva praticamente messo fuorigioco Corrent e compagni in chiave play off - ma la società si è chiusa in un silenzio rigidissimo «rotto» solamente dall'accordo con il nuovo diesse.

La notizia era nell'aria da tempo ma le parti cercavano di glissare anche se tutte le piste portavano al dirigente veronese che negli ultimi anni aveva trascinato il Sassuolo dai dilettanti a un passo dai play off per salire in A. Ma proprio la situazione di classifica della squadra emiliana che ha cercato fino all'ultima giornata di agganciare il sesto posto aveva «blindato» Bonato.

Solo ieri mattina il nuovo diesse gialloblù ha chiuso il rapporto con il presidente Giorgio Squinzi, ieri pomeriggio il saluto ufficiale con il Sassuolo. Tanta commozione, qualche lacrima e una lettera aperta per ringraziare il club emiliano, i tifosi, i giocatori. E per spiegare a tutti la decisione di accettare le proposte del Verona. Una dimostrazione di professionalità nei confronti di un club e di un patron che avevano garantito al direttore sportivo grande autonomia e grande libertà d'azione nel rispetto dei ruoli. Non si può dimenticare che all'educazione di Bonato fa da contraltare un ritardo importante nella gestione del Verona e delle trattative che devono essere messe in piedi con i giocatori tesserati e con le altre società che hanno in mano il cartellino degli atleti che hanno giocato un anno a Verona in comproprietà o in prestito.

A meno che Bonato non sia già al lavoro da tempo per l'Hellas visto che conosce bene il mercato di Prima divisione e potrebbe aver già bloccato quattro o cinque calciatori che potrebbero tornare utili per l'enonomia dello spogliatoio scaligero. Innanzitutto il gruppo Sassuolo, calciatori che da anni seguono il diesse e che hanno già conosciuto Gian Marco Remondina quando sedeva sulla panchina della squadra neroverde. Dovrebbero aver già preparato le valigie le 3P - Pensalfini, Piccioni e Pagani - giocatori che hanno superato i trent'anni e che potrebbero garantire non solo esperienza ma anche grande affidabilità in campo e fuori per costruire un gruppo vincente. Radiomercato informa che potrebbe arrivare anche un accordo anche con l'esterno Erpen e con il centravanti Selva, atleti che hanno legato a doppio filo le fortune professionali con la società emiliana.

Da rilevare anche un contatto con il Bassano per arrivare a Berrettoni, grande promessa nella Primavera Lazio, in evidenza tra tre anni nelle file della squadra vicentina che ancora una volta, però, ha fallito la promozione in Prima Divisione. Ma, prima di tutto, il nuovo direttore sportivo dovrà sciogliere il nodo allenatore.

Il contratto di Gian Marco Remondina è già scaduto ma sembra proprio lui in pole position per guidare il nuovo Verona. Remondina ha ricevuto qualche proposta importante, una anche dalla B, ma continua a tenere aperta la porta dell'Hellas per continuare il lavoro che ha fatto nell'ultima stagione. Il tecnico gialloblù ha già lavorato con Bonato a Sassuolo, ha vinto un campionato in C2, ha sfiorato il passaggio in B al primo anno di C1, il feeling c'è e non dovrebbero esserci problemi per la riconferma. Dopo l'accordo con il tecnico, Bonato e Martinelli potranno sedersi a tavolino, stabilire un budget e mettersi al lavoro per costruire la squadra che dovrebbe riportare l'Hellas in serie B. La strada è ancora molto lunga ma l'ingaggio di Bonato è un passo importante.
Luca Mantovani

FONTE: LArena.it

- Bonato: "Serietà e correttezza alla base del progetto"
"Un sogno di pochi è destinato a rimanere tale. Un sogno di tanti, è destinato a divenire realtà"
VERONA - Lunedì 8 giugno inizia l'avventura di Nereo Bonato in gialloblù. Dopo aver portato il Sassuolo dalla C2 alla cadetteria, l'ex portiere approda in riva all'Adige con l'obiettivo di avviare la scalata verso categorie che più competono al club di Via Torricelli. Presenti al tavolo dei relatori anche il patron Giovanni Martinelli, il consigliere delegato Benito Siciliano, il team manager Stefano Fattori ed il supervisore e coordinatore del vivaio Antonio Terracciano.

"E' stata una lunga telenovela -ha ammesso il nuovo Direttore Sportivo-, questo fa capire alla gente che ci sono serietà e correttezza, su cui poggiare il nostro progetto. Verona vanta tradizioni calcistiche importanti, si tratta della mia città, l'Hellas è la squadra del cuore. A livello motivazionale mi ha dato molto, la scelta non dipende nè dai soldi nè dalla categoria. A gennaio il presidente ha fatto uno sforzo economico importante, andiamo avanti con la giusta programmazione. Solo lavorando con impegno e sacrificio arrivano i risultati. Sul lato tecnico la struttura societaria sarà snella, Stefano Fattori sarà il team manager, Antonio Terracciano collaboratore tecnico e supervisore del settore giovanile. La volontà è quella di costruire una squadra di vertice, compatibilmente con le esigenze di bilancio. L'obiettivo è costruire un gruppo capace di durare nel tempo, aumentando il patrimonio societario. Confermo che Remondina sarà il tecnico della prossima stagione, e con lui lo staff. Ritengo che il lavoro dell'allenatore sia stato molto positivo, conoscere già la realtà veronese è un aspetto non trascurabile. Ciò significa non partire da zero. La prima valutazione riguarda i giocatori in scadenza di contratto, poi passeremo ai diversi prestiti in entrata ed uscita. Vorremmo confermare una decina di calciatori, per poi puntellare la rosa con nuovi elementi. Per venire qui la discriminante economica non deve essere fondamentale: questo aspetto va davanti a tutti. Chi verrebbe qui solo per guadagnare non fa al caso nostro. Il ritiro si farà a Fosse, per le sedute settimanali dovremo valutare diverse opzioni. Probabilmente ci sposteremo a Castelnuovo o Sandrà. La mission di ogni club deve essere quella di formare giovani calciatori, negli ultimi anni il vivaio si è un pò svilito. Vogliamo recuperare credibilità e fiducia, serve un lungo arco temporale, ma in futuro dovrà fungere come supporto per la prima squadra. L'unione fa la forza, dovremo meritare col lavoro quotidiano il supporto della tifoseria. Allo stesso tempo servono l'aiuto degli imprenditori e dei mass media. Il sogno di pochi è destinato a rimanere tale. Un sogno di tanti, è destinato a divenire realtà."

Successivamente ha preso la parola Fattori, altro nuovo inserimento nell'organigramma societario: "Devo ringraziare la proprietà per l'opportunità che mi è stata concessa. Ho iniziato qui da calciatore, da questo momento parte una nuova avventura. Metterò tutta la mia passione, cercando di essere più utile possibile alla causa. Vorrei fornire un contributo importante. Un pensiero va alla Sambonifacese, negli ultimi tre anni ho avuto soddisfazioni contraddistinte da un entusiasmo particolare. Esperienza e determinazione saranno a disposizione della squadra, il team manager deve essere un punto di riferimento per i ragazzi."

Antonio Terracciano, altro ex gialloblù, curerà il vivaio: "Sono operativo da tre-quattro mesi, vorrei riportare un pò di credibilità, smarrita per strada, unita alla finalità di sfornare giovani interessanti. Bonato non è qui perchè ci conosciamo da molto tempo, ma perchè il patron ha effettuato un'attenta valutazione. Una volta capite le sue capacità, ha deciso di puntare su di lui."

Dal momento dell'acquisizione del club Martinelli ha sottolineato la volontà di avvicinare all'Hellas gli imprenditori veronesi: "Grazie a Benito Siciliano abbiamo promosso una serie di incontri. Venerdì scorso siamo stati a Cavaion, facendo una cena priva di ogni tipo di pressione. Varie persone sono entrate in contatto con noi, esiste l'intenzione di renderne partecipi molte altre. Questo aspetto va letto nell'ottica delle sponsorizzazioni."

Siciliano ha fatto poi il quadro della situazione economica relativa agli allenamenti della squadra. Restare all'antistadio comporta un esborso notevole: "230.000€ di utenze, più altri 200.000 di affitto. Si tratta di un grande problema, l'ideale sarebbe fare una ristrutturazione degli impianti. Andare altrove comporterebbe costi molto inferiori, portiamo avanti un'attenta valutazione per capire il futuro."

- La scheda di Stefano Fattori, nuovo team manager gialloblù
L'ex Sambonifacese torna nel club scaligero dodici anni dopo l'esperienza vissuta da giocatore
VERONA - In occasione della presentazione alla stampa di Nereo Bonato, nuovo Direttore Sportivo gialloblù, è stato ufficializzato l'ingresso nell'organigramma societario di Stefano Fattori. Veronese classe 1972, approda al club di Via Torricelli nel ruolo di team manager, dodici anni dopo l'esperienza da giocatore: tra il 1993 ed il 1997 collezionò 131 presenze (125 in campionato e 6 in Coppa Italia), coronate da una promozione in Serie A.

- Venerdì scorso cena con imprenditori a Sega di Cavaion
Giovanni Martinelli e Benito Siciliano, accompagnati Lorenzo Orlandi, hanno presentato le future attività del club

- Tesseramenti, le date indicate dalla FIGC
Venerdì 26 giugno fissato come termine per trovare un accordo sulle comproprietà, lunedì 31 agosto termina la sessione estiva del calciomercato

- Poker dell'Inter ai Giovanissimi Nazionali di De Beni
I nerazzurri bissano la vittoria ottenuta nella gara d'andata, realizzando quattro reti nella seconda frazione. Finisce agli ottavi l'avventura gialloblù

- Camp Punto Hellas School, iscriviti anche tu!
- I ragazzi delle giovanili in visita alla mostra

FONTE: HellasVerona.it

- Verona, Bonato vuole un attaccante di categoria superiore. Ecco i consigli per gli acquisti
Una cosa è sicura. Il Verona cercherà di acquistare un grande bomber per tentare il salto in serie B. Il nuovo ds e mister Remondina ne hanno già parlato ma la lista di "papabili" resta rigidamente top-secret. Ma Tggialloblu.it è in grado di anticiparvi qualcosa...
Un grande colpo? "Se sarà possibile, non ci tireremo indietro". Nereo Bonato ha usato la solita chiarezza. Il nuovo ds del Verona ha già fatto capire che l'Hellas cercherà di dotarsi di un attaccante di grande spessore per tentare il salto in alto nel prossimo campionato.

Sarà questo l'acquisto più eclatante del mercato del Verona, l'uomo attorno a cui ruoterà la squadra scaligera.

Ma chi è questo giocatore? E' già stato individuato? Ne hanno già parlato Remondina e Bonato? Sicuramente tecnico e direttore sportivo hanno una lista di nomi. Le variabili del mercato sono infinite ma qualche idea è stata abbozzata. E sicuramente Bonato ha in mano una lista di "papabili", lista che deve rimanere assolutamente top-secret per non creare inutili "aste" al rialzo.

Ed allora vediamo chi potrebbe corrispondere a questo identikit. Un primo nome che circola è quello di Daniele Corvia, attaccante dell'84 di proprietà del Siena: quest'anno all'Empoli 36 presenze e 9 gol. E' un giocatore che può ambire ad una categoria superiore, ma che attraverso un grande progetto si potrebbe convincere.

Altro nome molto gettonato: quello di Ferdinando Sforzini, anche lui dell'84, un cavallo di ritorno. Sforzini è molto maturato e sarebbe felicissimo di tornare a vestire la maglia dell'Hellas. Quest'anno Nando ha giocato a Grosseto (18 presenze e 3 gol) e ad Avellino (12 presenze e 7gol). E in passato (2004/05) Sforzini era a Sassuolo...

Se poi consideriamo il rapporto che Bonato ha con il ds del Mantova Magalini, potrebbe essere questa la pista giusta. A Mantova gioca una garanzia come Godeas, classe '75, 40 presenze, 9 gol in questa sua tormentata stagione. L'età è avanzata, ma appunto i gol di Godeas sono merce garantita.

A voler "sognare" si potrebbe mettere le mani su Sasà Bruno, attaccante del Modena, ex del Chievo che Bonato conosce benissimo. Anche lui è una garanzia: quest'anno le sue reti hanno permesso ai canarini di salvarsi: 37 presenze, 18 gol.

Non segna molto, ma tatticamente è prezioso, invece Mirko Gasparetto, classe '80 che il Pisa restituirà al Chievo. Quest'anno Gasparetto ha deluso: 36 presenze, 4 gol. E anche l'ingaggio, in questo caso, è un serio ostacolo per un uomo che non è mai stato un grande bomber.

Da percorrere anche la strada Zizzari che quest'anno ha fatto sfracelli a Ravenna. I romagnoli, dopo l'eliminazione dai play-off cambieranno tutto. E anche Zizzari ha la valigia pronta. 27 le presenze e 15 i suoi gol in riva all'Adriatico. Infine, due vecchi marpioni che avrebbero bisogno di un rilancio. Il primo è Gianluca Temelin, classe 1976 della Cremonese. Deludente la sua ultima stagione (così come quella dei grigiorossi) con appena 4 gol in 27 presenze. Ma nella stagione precedente Temelin era stato determinante con 28 presenze e 19 gol. Il secondo è Massimiliano Guidetti, anche lui del 1976, anche lui in "rotta" con l'ambiente di Cremona dopo l'ultima stagione (28 presenze, 7 gol).(g.vig.)

- Bonato: "Ecco il Verona che sogno"
Quattro i punti salienti del programma del nuovo dg. "Il progetto tecnico: vogliamo costruire una squadra che lotti per il vertice. Ma non possiamo essere il Genoa o la Fiorentina e non possiamo neanche ripercorre la strada di Cremonese e Padova. L'obiettivo: Sarà una squadra che durerà nel tempo e che possa creare un ciclo virtuoso. Remondina: resta perchè ha fatto un buon lavoro l'anno scorso e perchè conosce bene l'ambiente. Parte quindi avvantaggiato. La squadra: confermati dieci giocatori. Ne arriveranno altri dieci, dodici".
Quattro punti. Tutti importanti. Bonato li ha elencati dalla sua relazione, colorata di giallo e blù nella copertina. Vediamo qual è il Verona che il nuovo dg dell'Hellas sogna di costruire.

1) IL PROGETTO TECNICO: "Vogliamo costruire una squadra che lotti per il vertice. Ma non possiamo ripercorrere la strada di Genoa e Napoli quando sono scesi in C. Non abbiamo gli stessi mezzi finanziari. Non ripercorremo neanche la strada di Cremonese e Padova che hanno scelto di affidarsi a uomini di categorie superiori che costano molto e avanzati con l'età".

2) L'OBIETTIVO: "Costruiremo una squadra che duri nel tempo, con giocatori di proprietà. Una squadra che sia in grado di dare il via ad un ciclo virtuoso".

3) RESTA REMONDINA: "Confermo Remondina perchè ha fatto un buon lavoro con la squadra della scorsa stagione e perchè conosce bene l'ambiente di Verona. Con lui resta anche tutto lo staff. In questo modo partiamo in vantaggio".

4) LA SQUADRA: "Resteranno dieci giocatori dell'attuale rosa. Ne arriveranno dieci, dodici da fuori".

FONTE: TGGialloblu.it



[OFFTOPIC]

PARTITE 'AGGIUSTATE': FOSCHI e PASTORELLO respingono le accuse ma l'inchiesta va avanti...
- CALCIO: PALERMO. FOSCHI IN PROCURA, EX DS RESPINGE OGNI ACCUSA
PALERMO (ITALPRESS) - Audizione davanti al procuratore aggiunto Antonio Ingroia, durata circa due ore, per l'ex direttore sportivo del Palermo, Rino Foschi. L'attuale dirigente del Torino ha chiarito la propria posizione in merito alla vicenda delle due partite del campionato di serie B 2002-03 (contro Ascoli e Verona) che secondo il collaboratore di giustizia, Marcello Trapani, sarebbero state "aggiustate". Al termine dell'audizione, molto tranquillo Foschi, accompagnato dagli avvocati Mattia Grassani e Antonio Giuliano. L'ex ds del Palermo ha sottolineato come sia stato "tirato in ballo in una situazione e in vicende che in 30 anni e passa di carriera non mi sono mai appartenute. E' stata lesa la mia immagine e mi chiedo chi mi risarcira' di tutto questo". Sentiti anche i giocatori Aronica, Brienza e Montalbano, ma i tre si sarebbero avvalsi della facolta' di non rispondere. Assente, invece, l'ex dirigente del Verona, Pastorello, la cui udienza e' stata rinviata a data da destinarsi. (ITALPRESS). rn/ari/vbo/r 03-Giu-09 16:33 NNNN

FONTE: SiciliaOnLine.it

- MAFIA: INCHIESTA PALERMO CALCIO, SENTITI FOSCHI E EX GIOCATORI
(AGI) - Palermo, 3 giu. - Si sono avvalsi della facolta' di non rispondere gli ex giocatori del Palermo Franco Brienza e Vincenzo Montalbano e il difensore del Napoli Salvatore Aronica, indagati con l'accusa di frode sportiva nell'indagine sul presunto aggiustamento delle partite di calcio Ascoli-Palermo e Palermo-Verona del maggio 2003. Ha invece risposto alle domande l'ex direttore sportivo della societa' rosanero Rino Foschi, il cui interrogatorio si e' concluso da pochi minuti. Secondo l'ipotesi della Procura, basata sulle dichiarazioni dell'avvocato Marcello Trapani, ex legale dei Lo Piccolo, ora pentito, Foschi avrebbe "comprato" le due partite pagando 200 mila euro a Montalbano, Brienza e Aronica (all'epoca giocatori dell'Ascoli) e al presidente del Verona Giambattista Pastorello, anche lui indagato, ma il cui interrogatorio oggi e' stato rinviato. (AGI) Cli/Pa/Rap/Mzu

FONTE: Calcio-Oggi.it

- Pastorello: "Partite truccate? Sono estraneo"
Un avviso di garanzia è stato inviato dalla procura della Repubblica di Palermo all´ex presidente dell´Hellas Verona, Giambattista Pastorello, accusato di frode sportiva. I magistrati lo hanno indagato nell´ambito dell´inchiesta sulle partite truccate, avviata dopo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia, Marcello Trapani, avvocato ed ex procuratore sportivo di alcuni calciatori. Pastorello, come scrive il Giornale di Sicilia, è atteso domani negli uffici della procura per essere interrogato ma lo stesso, dopo aver smentito la sua presenza nel capoluogo siciliano nei prossimi giorni, in serata ha diffuso anche un comunicato stampa inviato alle redazioni giornalistiche.

In relazione all’indagine da parte dei magistrati di Palermo legata alla asserita frode sportiva e alle partite così dette aggiustate il sottoscritto Giambattista Pastorello, ex presidente della società Hellas Verona F.C. S.p.A., dichiara di essere totalmente estraneo ad ogni e qualsiasi fatto o circostanza legati a gare truccate.
In questa vicenda, laddove i fatti venissero confermati, ritengo che il sottoscritto, la società e i tifosi dell’Hellas siano parte lesa.
Mi riservo quindi, nel caso in cui emergessero responsabilità, dirette o indirette, di dirigenti o tesserati della società di cui ero presidente, di agire a tutela del buon nome mio e conseguentemente della società che rappresentavo.
Qualsiasi speculazione o strumentalizzazione giornalistica in relazione a tale vicenda verrà perseguita a termini di legge. (Mediagol.it)
(FRG)

FONTE: Mediagol.it


VITE DA EX: MUTU racconta l'esperienza italiana dalla delusione nerazzurra al riscatto di Verona all'affermazione nel calcio italiano. TOMMASI, un altro modo di vedere il pianeta-calcio... GARELLA e l'avventura musicale! GALLI-SINDACO va al ballottaggio!
- Mutu: «Calciopoli? Quegli scudetti sono miei»
Hai peccato di superbia?
Può essere, perchè ero giovane, ma quando dissi a Lippi che volevo andare a Verona per giocare con continuità, lui rispose che potevo restare e far parte dei 4 attaccanti della rosa per vedere come andava. Mi sono guardato intorno, ho visto chi avevo davanti e gli dissi che sarei andato a Verona. Anche lì fu difficile. Il primo anno segnai 4 gol, di cui 2 nelle prime tre partite. Ho avuto una crisi e sono tornato in Romania, a casa. Credevo di non farcela, di non essere abbastanza forte mentalmente.
Poi arrivò Malesani…
Sì, arrivò Malesani e ci fu la svolta. Non avevo un bel rapporto con l’allenatore che c’era prima di lui: mi faceva giocare in un modo che non era adatto a me, mi sentivo ingabbiato. Lo dissi a Malesani e lui mi rispose di giocare come volevo. Con lui avevo un rapporto speciale. Dopo Prandelli, è quello che mi ha capito come persona. Con lui feci 12 gol e giocai bene anche se poi siamo retrocessi. Ad agosto, poi, passai al Parma e lì si è instaurato subito il feeling con Prandelli. Fu un anno molto bello, non solo calcisticamente. A Parma sentivo l’affetto dei tifosi. Realizzai 24 gol stagionali, tra Campionato e Coppa Uefa.
Che rapporto avevi con Prandelli?
Lo stesso di adesso, fra contrasti e diversità di opinioni perché in questo modo ci si stimola sempre. Entrambi vogliamo vincere e lui sa che mi arrabbio molto quando non mi riesce qualcosa.

FONTE: TuttoSport.com

- Tommasi esplora la Cina a 40mila euro al mese
E sistono più modi di interpre­tare il calcio. C’è chi - vedi Kakà e Ibrahimovic - punta al mas­simo e non può fare a meno di alza­re l’asticella del suo ingaggio e chi ­è il caso di Damiano Tommasi - vi­ve il football solo per passione e co­me esperienza di vita. A 35 anni, no­vello Marco Polo, è andato a gioca­re in Cina per uno stipendio di 40mi­la dollari al mese (alla Roma per un anno si accontentò anche del “mi­nimo sindacale” di 1.500 euro).

FONTE: Avvenire.it

- Garella diventa una canzone e nel video c'è anche lui
Il cantante Francesco Pizzinelli, alias Jocelyn Pulsar, dedica un brano al portiere del Verona-scudetto e del Napoli di Maradona, che compare con una robusta dotazione di chili in più ma anche di simpatia

FONTE: Gazzetta.it

Sindaco di Firenze, Galli al ballottaggio
VITA DA EX. HA RACCOLTO AL PRIMO TURNO IL 32 PER CENTO DEI VOTI

FONTE: LArena.it


Il 20 Maggio 1973 visto da Diego Abatantuono
- Conversando con Diego Abatantuono
«Al Giambellino, dove vivevo da bambino, era come stare in campagna. Giocavo a pallone senza sosta. Album Panini, discussioni, le ginocchia sempre sbucciate. A mio padre del calcio non importava nulla, ero l’unico con quella passione. A S. Siro, andai per la prima volta di nascosto. Era notte, scavalcai la recinzione. Luce abbagliante. Le voci, un coro. Magia. Il giorno del mio diciottesimo compleanno partii per Verona con un amico. Doveva essere una pura formalità. Festa garantita per il decimo scudetto e palloncini con la stella. Invece il 20 maggio 1973, il Milan perse 5-3, consegnando quella domenica “fatale” alla storia. Noi camminavamo per Verona come automi ma fu proprio quell’iniziazione a farmi ammalare definitivamente.

FONTE: Unita.it