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La vita del Conte ARVEDI appare appesa ad un filo. BUON NATALE alla grande famiglia scaligera ma al patròn ed ai suoi cari un pensiero particolare...

LA VITA DEL CONTE ARVEDI APPESA A UN FILO
LA VITA DEL CONTE ARVEDI QUANTO MAI APPESA AD UN FILO: Alle 13.00 di ieri restano molto gravi le condizioni del patròn dopo il bollettino medico diramato dal dottor Procaccio, direttore della Terapia Intensiva Neurochirurgica di Borgo Trento; l'essere rimasto senza ossigeno per interminabili minuti potrebbe essere stato fatale a Piero (tutti speriamo il contrario ma la meccanica umana ed il riscontro medico lasciano poche speranze purtroppo) 'Le condizioni del signor Pietro Arvedi, ricoverato nel Reparto di terapia Intensiva Neurochirurgica dell’Ospedale Maggiore di Verona, permangono estremamente critiche. Al momento il paziente è in coma e non mostra alcuna reattività neurologica, come probabile conseguenza dell’evento anossico al momento del trauma. Le condizioni generali sono relativamente stabili, nonostante le problematiche cardiocircolatorie e respiratorie siano aggravate dalle patologie pregresse. Prosegue il trattamento rianimatorio e il monitoraggio clinico e strumentale della funzionalità cerebrale.'. Sembra aggravarsi di molto anche la posizione del tamponatore che secondo alcuni testimoni era stato visto in palese stato di ubriachezza in un autogrill a cui aveva sostato poco prima del tragico schianto con il Conte; ancora qualche giorno per sapere, dalle analisi cliniche effettuate sul guidatore polacco immediatamente dopo l'incidente, se anche quelle prove lo inchiodano.

CESSIONE DELLA SOCIETA': Non si ferma nel frattempo il lavoro dei tecnici nel valutare se e come dare seguito al pre-accordo firmato il 20 Dicembre che ha assoluto valore legale e indica, senza possibilità di fraintendimenti, la volontà dell'amministratore unico dell'HELLAS VERONA F.C. S.P.A. di cedere l'intero pacchetto azionario il 29 dello stesso mese al signor Giovanni MARTINELLI (nome non ancora ufficializzato ma indicato da tutti i media locali come il 'Mister X'), imprenditore tessile di Castelnuovo del Garda che possiede “Il quadrante abbigliamento” ed è socio di un grande Parco termale a Colà di Lazise. L'onorevole FOGLIARDI e l'avvocato GIACOPUZZI, stanno cercando di realizzare anche tecnicamente il progetto del Conte per una cessione che sembra ormai alle porte. L'unico dubbio che rimane a chi scrive e a molti fra voi che leggete è: Che ci faceva il signor ANDREOLI a CESENA in compagnia di Piero ARVEDI? C'era stato un riavvicinamento fra i due? Un ripensamento del proprietario del VERONA o che altro? Il 'mistero' si complica non poco ma la fine dell'anno è vicina e con essa potrebbero arrivare grosse novità ai vertici dirigenziali della società di Via Torricelli. Alcuni rumors, in caso di arrivo dell'imprenditore gardesano, darebbero per partenti GIRARDI e ANACLERIO (oltre a quella largamente prevista di MORABITO attualmente fuori rosa) e 5 rinforzi sicuri per REMONDINA. Vengono associati al nuovo VERONA anche nomi 'importanti' come MASCETTI, FICCADENTI, FOSCHI (che ha però smentito qualsiasi contatto con la società scaligera) sul fronte dirigenziale, PATRASCU e l'attaccante ANASTASI del CHIEVO più il terzino CORTELLINI (fuori rosa a CESENA) su quello tecnico tanto... Sognare costa poco no? Più di qualche rammarico, nel caso arrivassero MASCETTI e FICCADENTI, porrebbe l'inevitabile allontanamento di PRISCIANTELLI, bravo attuale diesse e uomo d'azione del dimissionario presidente PREVIDI che nella nuova società non avrebbe 'appigli'...

Gli eroi dello scudetto


RISULTATO DEL SONDAGGIO: A parer vostro, la perdita di Nardino PREVIDI come "uomo d'ordine" di questo HELLAS VERONA, appare gravissima e seguendo la logica non poteva essere altrimenti per una persona del calibro e dalle qualità professionali del dimissionario presidente. Su 35 votanti, quasi la metà (15) si sono trovati d'accordo nel rammaricarsi sull'allontanamento 'forzato' e sul fatto che, in seno all'attuale società, nessuno sia in grado di rimpiazzarlo. Il 37% pensa invece che, via PREVIDI e ARVEDI, tutto andrà per il meglio... Chissà! Dai recenti fatti e dalla scelta del Conte il giorno prima del tragico incidente, sembra non si dovrà attendere molto per avere la risposta anche a questa domanda...



I contributi filmati del TGGialloblù:
- PREVIDI: LA CONFERENZA INTEGRALE
- GARZON: E' UN UOMO FORTE
- REMONDINA: NON PENSO AL DOPO
- SCAPINI: GLI DEDICO IL GOL
- MANCINELLI: TORNERA' PRESTO
- CORRENT: E' UN GRANDE TIFOSO
- BELLAVISTA:IERI NELLO SPOGLIATOIO...
- FRANZESE: ARRESTARE IL COLPEVOLE
- FOGLIARDI: SITUAZIONE GRAVE
- FILIPPINI: SIAMO PREOCCUPATI

ALTRE NEWS: L'ATTACCO GIALLOBLU', non risulta particolarmente prolifico con i suoi 18 gol se accostato a quelli di PRO PATRIA (29), CESENA (23), PADOVA e NOVARA (22), SPAL e CREMONESE (21) ma è pur vero che L'HELLAS s'è 'svegliato' tardi rispetto ad altre squadre ed è stato totalmente ricostruito... Avremo modo di rifarci nel torneo di ritorno, ne sono certo, se solo il Conte si riprendesse... ALLENAMENTO MARTEDI': Gli scaligeri prenderanno qualche giorno di pausa dopo l'allenamento dell'altro ieri e si rivedranno all'antistadio il 29. Differenziato per BERGAMELLI, terapie per PUCCIO e MANCINELLI. CAPITAN CORRENT, suona la carica e vuole i play-off 'Sarebbe una bellissima dedica al Conte ARVEDI' aggiunge Nicola. AMMONITO REMONDINA '... per condotta
scorretta verso l’allenatore della squadra avversaria al termine del primo tempo.'



[IN BREVE]
SERIE A: Una volta si giocava anche a Natale, San Silvestro e Capodanno...
CURIOSITA': Keanu REEVES distrugge l'Allianz Arena ma... E' solo uno spot!
APERTURA: 23° trionfo per il BOCA.
FORMULA 1: A gennaio le nuove monoposto...

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GIOCO PRONOSTICI:
Zampata di Bruni campione dell'ultima giornata di andata con 8 punti :!: Subito dietro la sorprendente Bridget con 6 e gradino più basso del podio a Martino, Mister Loyal, MR31032001.

Pessima giornata per me e RougeHellas ma fortunatamente Pose Gialloblu riesce a fare peggio di noi :!: Non ne ha azzeccata una e perciò va a mettere la tacca sullo speciale record degli 'zeromen' ;o) Bravo Pose UAUAUAUA

In classifica generale Boro acchiappa RobRoy sul fil di lana e perciò i campioni d'inverno sono loro, Martino si ferma ad un passo e Bruni, grazie all'exploit di oggi, è terzo assoluto... Forza butèi :!: I giochi si stanno facendo ora e... Sono apertissimi :!: :!: :!:


Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
Boro, RobRoy76
Martino75
Bruni73
Gabri70
MR3103200169
Bubu7766
Bridget, Smarso65
RougeHellas61
Mister Loyal, Pose Gialloblu60
Ale90HVr, Black57


ALBO D'ORO CAMPIONI
2007/2008 L. Bruni F.C.
2006/2007 Ark (Ex-Alberto)
2005/2006 Ark (Ex-Alberto)
2004/2005 Ark (Ex-Alberto)
2003/2004 Ark (Ex-Alberto)


Puoi commentare questo articolo sul forum BONDOLA/=\SMARSA oppure in coda a questo post per aprire magari uno scambio di opinioni... Con la prima di campionato è ripartito il gioco pronostici B/=\S: l'anno scorso la spuntò BRUNI per un solo, misero punto! (fra l'altro preso alla rubentina) Brucia ancora ma, anche quest'anno ci sarà da giocarsela! Che aspettate dunque? Si potrà giocare fino all'inizio delle partite!





- L’incidente ad Arvedi. Il conte aveva sottoscritto sabato scorso un preliminare con Giovanni Martinelli
Hellas “ceduto”prima del dramma. Pur senza particolari sulla controparte, ieri un comunicato ufficiale ha chiarito i termini della vicenda. Per fine anno era
previsto l’atto formale. Il documento Giampaolo Fogliardi e Luca Giacopuzzi hanno firmato la nota diffusa ieri
(l'altro n.d.s) L’acquirente. Il suo nome non viene mai citato ma è l’imprenditore tessile di Castelnuovo
Giornata a dir poco campale in casa Hellas Verona quella di ieri. Con il conte Arvedi inchiodato al suo letto nel reparto di Neurochirurgia di Borgo Trento tra la vita e la morte, ecco la notizia, ufficiale, di un contratto preliminare firmato sabato scorso dal conte per la cessione della società. L’acquirente? Resta ufficialmente segreto, ma si tratta di Giovanni Martinelli, imprenditore tessile di Castelnuovo del Garda, già proprietario della squadra del campionato di Eccellenza “Castelnuovo Sandrà”. Martinelli possiede “Il quadrante abbigliamento” ed è socio di un grande Parco termale a Colà di Lazise. Non più voci Le voci, che negli ultimi mesi si erano fatte insistenti, di un suo interessamento all’Hellas trovano dunque conferma nel comunicato del commercialista e onorevole Gianpaolo Fogliardi, diramato ieri per fare chiarezza sulla situazione.


Nella nota non appare il nome dell’acquirente, ma un incrocio di fonti non lascia dubbio che si tratti dell’imprenditore tessile. «Con riferimento alle numerose voci – si dice del comunicato firmato da Fogliardi e dall’avvocato Luca Giacopuzzi - anche infondate, che circolano in ordine al trasferimento della società HellasVerona Football Club, con il presente riteniamo doveroso precisare quanto segue«. E dunque Fogliardi e Giacopuzzi fissano i punti. «In riservatezza - spiegano - sin da agosto 2008 una seria trattativa è stata condotta allo scopo di definire il trasferimento dell'intero pacchetto azionario di Hellas Verona Foootball Club SpA dal Conte Pietro Arvedi d'Emili a terzi acquirenti. Il 20 dicembre 2008 le parti hanno sottoscritto una lettera di intenti che prevede una serie di adempimenti volti a definire il trasferimento in oggetto». I due fanno sapere che per Il 29 dicembre prossimo era stato fissato un incontro tra le parti per formalizzare il contratto che regola il trasferimento della società. «Con senso etico, alla luce del grave evento che ha colpito la parte venditrice, i professionisti di comune accordo ritengono di posticipare gli impegni del 29 dicembre tra le Parti alla prima data utile».

In sostanza si attende che il conte possa riprendersi, altrimenti saranno gli eredi, i tre figli, a concludere la trattativa. Piero Arvedi aveva dunque sabato scorso firmato l’impegno di cedere il suo amato Hellas, per poi andarlo a vedere a Cesena e rimanere coinvolto nel gravissimo incidente. Sembrava scritto nel destino. Oberato dai debiti, pur col dolore di dover passare la mano, il conte aveva accettato di liberarsi di ciò a cui teneva di più. Nella mattinata di ieri, intanto, l’amministratore unico Nardino Previdi ha dichiarato di voler proseguire nel suo impegno col Verona fino al 31 dicembre. «Glielo devo al conte – dice - poi non tornerò indietro nella mia decisione di farmi da parte. Abbiamo fatto un buon lavoro, la squadra si sta comportando bene e nel girone di ritorno può fare 30 punti così com’è, senza ritocchi nella rosa. Può, quindi, puntare ai playoff e non solo. La società? Non posso prevedere quello che accadrà, ma so che le trattative per la cessione sono ben avviate». Venendo ad Arvedi Previdi aggiunge: «Mi ero raccomandato che non viaggiasse da solo, ma lui ha sempre fatto quello che ha voluto. Gli devo molto e spero possa riprendersi dalla disgrazia che lo ha coinvolto, un fatto che mi addolora molto». Il Verona dunque, sta per essere azzerato nei suoi vertici societari. In bilico c’è anche il direttore sportivo Riccardo Prisciantelli. Associato a Martinelli era comparso il nome di Massimo Ficcadenti come manager all’inglese tuttofare. Avrebbe già in mente una rivoluzione nell’organico sia societario che della squadra.

- Il commento
Flavio Tosi: la notizia era nell’aria «Ma il calcio ora passa in secondo piano»
Il sindaco spiega di non essere rimasto sorpreso «La notizia della trattativa per la cessione dell’intero pacchetto azionario di Hellas Verona Football Club spa non coglie di sorpresa in quanto, come lascia intendere lo stesso comunicato della società, la conclusione della vicenda era in qualche modo trapelata da qualche giorno». Il sindaco di Verona, Flavio Tosi, commenta così il comunicato ufficiale diramato dalla società gialloblù sulla firma del preliminare per la cessione. «Di fronte all’incidente che ha coinvolto il conte Arvedi – aggiunge Tosi – e che lo costringe a lottare per la vita in un letto d’ospedale, le vicende societarie e sportive passano giustamente in secondo piano: oggi è il momento di restare tutti uniti sperando e pregando che il Piero ce la faccia anche stavolta».

- Borgo Trento
In ospedale appesi ai bollettini dei medici
Piero Arvedi rimane tra la vita e la morte. La giornata di ieri non ha segnato particolarinovità rispetto alsuostato di salute. In mattinata le sue condizioni sono lievemente peggiorate, per poi tornare a stabilizzarsi, tanto che i medici del reparto di Neurochirurgia di Borgo Trento stanno pensando di provare a staccare il corpo del conte dalla macchina di respirazione artificiale. Nel corso del pomeriggio sono stati effettuati degli esami, in particolare una T.A.C. completa, per valutarei danni derivati dall'incidente. Le indagini proseguiranno anche oggi. In particolare si temono danni al cervello, i più pericolosi nei traumi di questa tipologia.

L'unico bollettino emesso è stato quello delle 13 di ieri: «Le condizioni del signor Pietro Arvedi permangono critiche. Sono in corso ulteriori indagini per valutare la gravità delle lesioni cerebrali e di quelle respiratorie, circolatorie e metaboliche. Il paziente è in coma e trattato con i presidi rianimatori; le condizioni generali sono al momento più stabili. L’allenatore dell’He l la s Verona e una delegazione di calciatori hanno portato testimonianza della loro vicinanza al Presidente della squadra». Alle ore 12.15 Remondina, accompagnato da Bruni, Nicola Corrent ed il preparatore dei portieri Marini, si sono recati all'ospedale. Il mister è anche entrato a visitare il conte.


- IL TRAGUARDO DEL 2009 È AMBIZIOSO
Capitan Corrent fissa l’obiettivo «Voglio i playoff». Nonostante la sconfitta subita a Cesena la squadra resta convinta di potercela fare, anche per dedicare
il risultato al conte Arvedi.

In questo momento, tutto il resto passa in secondo piano. L'intero Hellas si stringeattorno a Piero Arvedi, e le parole di capitan Corrent racchiudono lo stato d'animo dell'ambiente gialloblù. «Dopo la sconfitta di Cesena è sceso negli spogliatoi a farci i complimenti nonostante il risultato negativo, dimostrando l'attaccamento che ha per la squadra. Quello che è successo ci ha toccato molto, sia noi che la tifoseria gli siamo vicini con tutto il nostro affetto». Domenica per la squadra si è interrotta una serie positiva di nove partite, ma il centrocampista veronese rimane fiducioso. «Questo girone d'andata è stato molto positivo, abbiamo dimostrato di essere cresciuti sul piano del gioco e della qualità, siamo consapevoli dei nostri mezzi e delle possibilità di migliorare che ha la nostra formazione. L'obiettivo di tutti è quello dei playoff, sarebbe un traguardo importante e per quel che abbiamo espresso finora credo che si possa centrare. Ci aspetta una seconda parte di stagione in cui dobbiamo prenderci rivincite importanti». Il nuovo anno, con grande probabilità porterà con sè anche il passaggio di consegne nella società. «Sono questioni che magari possono interessare poco perché siamo una squadra giovane, e quindi possiamo anche vivere di entusiasmo, ma ritengo che alla base di ogni risultato sportivo debba esserci un'organizzazione societaria di buon livello. Attendiamo gli sviluppi sperando che il futuro riservi novità importanti».

FONTE: Dnews.eu


- Tecnico e giocatori del Verona ieri al capezzale del patròn gialloblù
Le condizioni di Arvedi restano critiche
E’ sempre appesa ad un filo la vita di Piero Arvedi, patròn dell’Hellas, dopo il drammatico incidente di domenica sera in A22, all’altezza tra Mantova Nord e Nogarole Rocca al rientro dalla trasferta di Cesena. Ieri il reparto di terapia intensiva neurochirurgica dell’Ospedale Maggiore di Verona ha diramato il secondo bollettino medico, dopo quello diffuso lunedì mattina dai medici mantovani del Carlo Poma. «Le condizioni del signor Pietro Arvedi permangono critiche - si legge -. Sono in corso ulteriori indagini per valutare la gravità delle lesioni cerebrali e di quelle respiratorie, circolatorie e metaboliche. Il paziente è in coma e trattato con i presidi rianimatori: le condizioni generali sono al momento più stabili».

A preoccupare di più i medici sono appunto le conseguenze cerebrali. E per questo al proprietario dell’Hellas sono stati rifatti completamente gli esami clinici. Per ora comunque è escluso un intervento chirurgico. Ieri anche il tecnico Gian Marco Remondina e una delegazione di giocatori scaligeri è accorsa al capezzale del numero uno del Verona. Anche i tifosi scaligeri hanno fatto sentire la loro vicinanza alla famiglia. Una sciarpa gialloblù è stata portata all’ospedale.

- La sera prima dell’incidente il Conte aveva firmato una lettera d’intenti
Martinelli pronto a rilevare l’Hellas
La sera prima del tragico incidente Arvedi aveva firmato una lettera d’intenti per cedere la società a Giovanni Martinelli. Lo hanno comunicato ieri i professionisti di Arvedi che, per fugare il campo dalle mille domande (legittime) che i tifosi dell’Hellas si sono fatti in questi giorni, hanno diramato un comunicato ufficiale. I professionisti di Arvedi (l’onorevole Giampaolo Fogliardi e l’avvocato Luca Giacopuzzi) hanno innanzitutto precisato che: «In riservatezza, sin da agosto 2008 una seria trattativa è stata condotta allo scopo di definire il trasferimento dell'intero pacchetto azionario di Hellas Verona Football Club SpA dal Conte Pietro Arvedi d’Emilei a terzi acquirenti». Una trattativa dunque che parte da lontano. Fogliardi e Giacopuzzi, mantengono però stretto riserbo sul nome dell’acquirente che in realtà è Giovanni Martinelli, l’imprenditore tessile di Castelnuovo del Garda. Ma il colpo di scena (per certi versi) è proprio l’ammissione che Arvedi aveva firmato una lettera d’intenti sabato sera, il giorno prima del terribile impatto a Mantova Nord.

Si legge infatti: «In data 20 dicembre 2008 le parti hanno sottoscritto una lettera di intenti che prevede una serie di adempimenti volti a definire il trasferimento in oggetto». E dunque: ora cosa succederà? I professionisti di Arvedi hanno spiegato che «...in data 29 dicembre si sarebbe dovuto tenere un incontro tra le Parti atto a formalizzare il contratto che regola il trasferimento della società». Ma ora con il conte Arvedi in coma tutto è rimandato. Nel comunicato infatti si aggiunge che: «Con senso etico, alla luce del grave evento che ha colpito la parte venditrice, i professionisti di comune accordo ritengono di posticipare gli impegni del 29 dicembre tra le parti alla prima data utile». Tutto rimandato dunque, anche se la faccenda si dovrebbe sbloccare a gennaio, prima del mercato. Se fosse Martinelli ad acquistare il Verona ci sono già cinque rinforzi pronti per Remondina, mentre tra i sicuri partenti ci sarebbero Girardi, Anaclerio e Morabito, attualmente fuori rosa. Tra i sogni ci sono Patrascu del Chievo, la punta Anastasi sempre del Chievo e Cortellini terzino sinistro attualmente fuori rosa a Cesena.

FONTE: Leggo.it


- Verona: critiche condizioni Arvedi
Patron Hellas ancora in coma, nessuna reattivita' neurologica
Restano 'estremamente critiche' le condizioni di Pietro Arvedi, il proprietario del Verona Hellas rimasto vittima di un tamponamento. Lo conferma il terzo bollettino medico diramato dal dottor Francesco Procaccio, direttore del Reparto di Terapia Intensiva Neurochirurgica dell'Ospedale di Borgo Trento. 'Al momento - rileva il bollettino - il paziente e' in coma e non mostra alcuna reattivita' neurologica, come probabile conseguenza dell'evento anossico al momento del trauma'.



- Ubriachi al volante, altro dramma: in coma il presidente del Verona
Piero Arvedi, il conte proprietario dell’Hellas Verona è in coma dopo essere stato tamponato domenica sera da un automobilista probabilmente ubriaco. Resta stazionario, ma gravissimo in un letto d’ospedale. Il patron dell’Hellas, presidente onorario, 79 anni compiuti a maggio, una salute minata da una serie di interventi al cuore e da altre patologie, è stato tamponato sulla A22 del Brennero, vicino al casello di Mantova, verso le 19, mentre rientrava a Verona dopo aver assistito alla partita contro il Cesena. Alla guida di una Mercedes era rimasto senza benzina, giusto il tempo di accostare in corsia d’emergenza e accendere le quattro frecce. Ma da dietro un automobilista polacco residente a Loiano, in provincia di Bologna, lo ha centrato in pieno con la propria Lancia Thema. Proprio in quel momento era in corso un’allarmata segnalazione telefonica al 113 da parte di un terzo automobilista che si trovava sull’Autobrennero. L’uomo stava infatti avvisando la polizia del fatto che quella Lancia Thema procedeva sbandando pericolosamente, come se il conducente fosse ubriaco.

Il conte ha riportato un trauma cranico, versamenti di sangue nei polmoni e nell’addome, fratture agli arti. Quando i soccorritori sono arrivati sul posto non respirava. L’anziano è stato intubato, ma si temono danni irreversibili per l’assenza di ossigenazione al cervello. Ieri al Carlo Poma, l’ospedale in cui è trasportato, c’è stato un continuo andirivieni di amici, tifosi, dirigenti dell’Hellas, tutti con il fiato sospeso per la salute del conte. Nel tardo pomeriggio un gruppo di tifosi davanti all’ospedale ha srotolato uno striscione con scritto: «Forza Piero». E Piero davanti a un simile attestato di solidarietà si sarebbe commosso. Poco più tardi il paziente è stato trasferito nel reparto di rianimazione del Borgo Trento di Verona. Ma è l’Hellas da sempre la sua grande passione.

Grande amico di Gianbattista Pastorello, vecchio proprietario della squadra proprio da lui aveva acquistato il Verona, che non eccelle certo in risultati. Eppure Arvedi, alcuni anni fa decise di fare l’affare, pronto anche a realizzare un nuovo stadio di calcio in città. Ma i suoi sogni, primo fra tutti quello di rinnovare la squadra e tornare in auge si sono lentamente sgretolati tra mille difficoltà economiche. Entro fine anno, tra l’altro, dev’essere approvato il bilancio dell’Hellas con un ripianamento di più di quattro milioni di euro. Ricapitalizzare, mettere dentro alla società denaro fresco. Ma a questo punto, non essendo il socio di riferimento in condizioni di poterlo fare, Nardino Previdi che martedì scorso aveva rassegnato le proprie dimissioni da presidente, potrebbe portare «i libri» in tribunale...

FONTE: IlGiornale.it


- Tutta Verona tifa per il conte Arvedi
Il giorno dopo è quello delle riflessioni. Con l’occhio a internet e l’orecchio alla radio, il mondo calcistico (e non) veronese ha atteso per lungo tempo notizie positive sulle condizioni del Conte Piero Arvedi d’Emilei. Poche buone, purtroppo.

TRASPORTATO A BORGO TRENTO. La situazione resta disperata. Il proprietario del Verona era stato coinvolto domenica di ritorno dalla trasferta di Cesena in un terrificante incidente sull’A22. Ieri pomeriggio il n°1 scaligero, in coma, è stato trasportato al più attrezzato reparto di terapia intensiva del Borgo Trento. Arvedi oltre al trauma cranico ha subito lesioni multiple, che unite alle patologie preesistenti (tra cui alcuni by pass al cuore) aggravano drasticamente il quadro. Una valutazione (secondo i sanitari) sarà possibile solo tra 48 ore.

LA TRISTEZZA NELL’ANTISTADIO. Poche notizie del tamponatore di origine polacca residente nel bolognese. Entro 15 giorni si saprà se le analisi hanno riscontrato tracce di alcool o droga nel sangue. L’Antistadio ieri aveva un sapore di tristezza amara. In serata una delegazione di tifosi è giunta al nosocomio scaligero per porgere una sciarpa gialloblù al capezzale del Conte. «Èla cosa peggiore che poteva accadere - riflette mister Remondina - aspettiamo e preghiamo perché arrivino notizie positive. Come mai guidava da solo a 79 anni? Il Conte è fatto così. Non accetterebbe mai aiuti da nessuno. Gli piace seguire il Verona coi suoi tempi. Transitando col pullman abbiamo visto l’incidente. Nessuno però immaginava fosse lui».

FONTE: MetroNews.it


- CALCIO, VERONA: RESTANO CRITICHE CONDIZIONI DI ARVEDI
Rimangono "critiche" le condizioni del conte Pietro Arvedi, proprietario del Verona Hellas rimasto vittima di un tamponamento domenica sera sull'Autostrada del Brennero Lo riferisce il bollettino medico diffuso dal dottor Francesco Procaccio, direttore del reparto di terapia intensiva neurochirurgica dell'Azienda ospedaliera di Verona. Nel pomeriggio di ieri Arvedi, 79 anni, è stato trasferito all'ospedale di Borgo Trento dal "Carlo Poma" di Mantova dove aveva ricevuto le prime cure dopo l'incidente. Il bollettino odierno rileva che "sono in corso ulteriori indagini per valutare la gravità delle lesioni cerebrali e di quelle respiratorie, circolatorie e metaboliche. Il paziente è in coma e trattato con presidi rianimatori, le condizioni generali sono al momento più stabili".

FONTE: Repubblica.it


- Il Punto sulla Prima Divisione, Girone A - 17ª giornata: Pro Patria campione d'inverno e di nuovo in fuga
Decima vittoria (la sesta in casa) e primato solitario della Pro Patria che conclude il girone di andata da regina, con quattro lunghezze di vantaggio sulla seconda. I tre punti nello scontro di vertice con il Padova arrivano al novantesimo con Correa che mette dentro il secondo rigore, quello del due a uno, ma i bustocchi meritano ampiamente il risultato. Lucas Correa con la doppietta di domenica, raggiunge quota nove nella classifica del cannonieri e la squadra di Lerda saluta la compagnia e se ne va. Il Padova rimane comunque a ridosso della zona play off.

Numeri da record per il Cesena che nelle ultime sei giornate ha conquistato la bellezza di quindici punti e le quattro vittorie consecutive portano i romagnoli a festeggiare la conquista del terzo posto in classifica. Partita spettacolare al Manuzzi (ottomila presenti, non male...) con il Verona, che ferma la sua rincorsa alle prime posizioni dopo nove giornate utili. Ancora in gol Simone Motta che raggiunge quota 10 in cima alla classifica dei marcatori.

Nel posticipo del lunedi' sera la Cremonese targata Emiliano Mondonico sfiora il successo nella nebbia di Novara (a proposito complimenti davvero a chi inserisce queste partite come incontri serali di questa stagione). I piemontesi riacciuffano il pari a tempo scaduto con Gheller dopo che Bertani aveva fallito al novantesimo un calcio di rigore. Amaro in bocca per i grigiorossi che pregustavano una vittoria che avrebbe permesso loro un significativo passo in avanti, mentre il Novara, con il punto conquistato sale al terzo posto della graduatoria. La Reggiana conquista tre punti importantissimi che la collocano al quinto posto contro una Sambenedettese in piena crisi, con il tecnico Piccioni in bilico e con i tifosi che hanno contestato la squadra anche dagli spalti del Giglio.

La Spal esce imbattuta da Crema, ma quanta fatica! La squadra estense è sempre stata in balìa del Pergocrema che recrimina sull'arbitraggio con due rigori reclamati ed un gol annullato e sui due pali colpiti.
Il nono centro stagionale di Torri non serve alla causa Monza che viene sconfitto al Brianteo dal Lumezzane. Per i monzesi si tratta della terza sconfitta casalinga e la zona play out torna a farsi minacciosa. Lumezzane a cui torna il sorriso dopo un mese di scarsi risultati. Continua il bellissimo campionato della Pro Sesto che sbanca il Penzo ed inguaia nuovamente il Venezia di Cuoghi che torna ad essere penultimo. Mattatore della giornata è Maah, autore di una doppieta per la formazione lombarda.

Nonostante una buona prova il Legnano non va oltre il pari con il Ravenna e non riesce nell'obiettivo di uscire dalle zone calde. Per i romagnoli il classico brodino... chi si accontenta, gode. Portogruaro corsaro a Lecco; vittoria importantissima per la classifica dei veneti.....sconfitta pesante per i lombardi, ultimi in classifica. Decide un gol al novantesimo di Madaschi che fissa sul 2 a 1 il risultato. Adesso tutti in vacanza per le festività natalizie; la ripresa è per l'11 gennaio quando inizierà il girone di ritorno. A tutti l'augurio di Buon Natale ed un 2009 ricco di serenità.

FONTE: Goal.com


- Prima Divisione, al giro di boa
Il campionato è arrivato al suo giro di boa. Facciamo il punto della situazione dei due gironi per vedere come sono andate le cose in generale. E, nel particolare, per alcune compagini che erano partite con ben altre ambizioni.
Nel girone A della Prima Divisione, la Pro Patria si laurea campione d’inverno. Un titolo che dice poco o nulla al momento. Ma che ha fatto intendere a molti che i “Bustocchi” se la giocheranno sino alla fine, se non per la vittoria finale, almeno per un posto ai play off. Inutile segnalare le amarezze dei tifosi del Venezia e del Ravenna, che allo stato attuale devono fare i conti con una classifica deficitaria. Questo raggruppamento ha però evidenziato alcune crisi di carattere societario, un fatto abbastanza inconsueto per le squadre del nord. Su tutti le difficoltà del Legnano (caso finito addirittura tra le cronache di Sky) alle prese con una forte crisi societaria, anche se è di queste ore la notizia che il peggio sembra essere passato.


Tornando al calcio giocato da segnalare le imprese di Spal e Reggiana che, da matricole di inizio stagione, si trasformano in vere e proprie mine vaganti del girone. Così come la ripresa, rispetto alla scorsa stagione, dell’Hellas Verona. Che ora però deve fare i conti con le dimissioni di Previdi e soprattutto con lo stato di salute del Conte Arvedi, vittima di un pauroso incidente stradale le cui gravi conseguenze tengono il patron gialloblu tra la vita e la morte. Tanti auguri Conte Arvedi.

Anche il Cesena, dopo una partenza con il freno a mano inserito, sembra aver trovato la formula giusta per tentare di centrare la vittoria del campionato. La formazione di Bisoli si trova in uno stato di grazia e si candida quale pretendente alla vittoria finale. Anche Padova e Cremonese seguono a ridosso, ma sia i biancoscudati che i grigiorossi hanno poca continuità, fallendo occasioni su occasioni per agganciare saldamente la testa della classifica. Bene anche Novara e Pro Sesto. La prima nelle zone alte di classifica, la seconda in una situazione che al momento la mette al riparo da situazioni a rischio.

Male Monza, Samb e Lecco. Per i brianzoli si può parlare di campionato fallimentare, tanto che mentre scriviamo riceviamo notizia dell’esonero di mister Marcolin e delle dimissioni del presidente Begnini da presidente del Consiglio di amministrazione. Anche per gli adriatici e per il Lecco la situazione si fa difficile. Serve una sterzata netta, seppure al momento appare difficile intravedere un’inversione di rotta per queste due compagini. Insomma, un campionato ancora incerto, sia nelle zone alte che in fondo alla classifica. Ci si attende un girone di ritorno giocato sul filo dei punti, dove la continuità di risultati la farà da padrona.

Nel raggruppamento B, la situazione appare quanto mai simile a quella descritta precedentemente per il girone settentrionale. Nessuna in fuga, nessuna spacciata. Una cosa abbastanza inusuale per questo girone dove di solito, a metà del campionato, si riesce a dare una maggior lettura di quanto si andrà a vivere nel ritorno. Bene, anzi benissimo, il Gallipoli di mister Giannini. Che dopo le (dis)avventure di Massa sta confermandosi allenatore di tutto rispetto, con i giallorossi in testa alla graduatoria. Bene anche Arezzo, Crotone e Benevento, come nelle aspettative di inizio campionato. Tre compagini che fanno dell’attacco la loro arma migliore, con giocatori di categoria che tra conferme e sorprese stanno facendo molto bene. Su tutti Clemente (Benevento) e Baclet (Arezzo), seguiti dal duo Ginestra e Di Gennaro.

Chi sin qui ha deluso, e molto, è la Juve Stabia. Una formazione che, sebbene annoveri tra le propria fila giocatori di tutto rispetto, non è riuscita a far valere il proprio potenziale. Il cambio di panchina Costantini-Morgia non ha portato i risultati sperati. Anzi, si è arrivati addirittura all’aggressione di alcuni tesserati da parte di (pseudo) tifosi, che ha portato ancora più confusione nel marasma generale. Anche alcune prese di posizione da parte di Cams e Osservatorio hanno finito per penalizzare le “Vespe” di Castellammare. Non ultima la decisione di rinviare la gara con la Paganese, che terrà orfana di questo risultato la graduatoria del girone di andata. Sarà ora compito di mister Bonetti risollevare le sorti di questa squadra.

Ma non è solo la Juve Stabia ad aver tradito le aspettative. Anche la Pistoiese non ha saputo offrire gioie particolari ai propri tifosi. La squadra del presidente Braccialini non ha convinto sin dalla fase di costruzione. La partenza di Motta (non rimpiazzata con l'arrivo di un giocatore di spessore), la decisione di dare la guida tecnica a Roberto Miggiano (alle prime esperienze in Prima Divisione) e i troppi ruomors all’interno della società, hanno impedito agli “Orange” di rialzare la testa dopo la disastrosa stagione passata. Chi non è riuscito a bissare le prestazioni della scorsa stagione è il Foligno. I “Falchetti” sembrano sempre più proiettati verso il fondo della classifica e l’organico a disposizione di mister Indiani appare da rafforzare. Ora il tecnico in grado di salvare la squadra c’è, manca qualche giocatore, e se la società saprà operare bene nel mercato di gennaio allora gli umbri potrebbero tornare a soffrire meno.

A proposito di umbre, dobbiamo segnalare il campionato altalenante del Perugia, incapace di dare una continuità di base ai propri risultati, e quello invece in chiaroscuro (più scuro che chiaro) della Ternana. I rossoverdi si trovano a sole due lunghezze dalla zona play out, la stessa da cui si salvarono lo scorso campionato all’ultima giornata. Non ha portato i frutti sperati l’operazione Riganò e la piazza di Terni, sempre vicina ai propri colori, sembra non aver ancora “fatto pace” con la società, con il conseguente distacco di gran parte dei sostenitori dalle “Fere”. Male anche il Taranto del presidente Blasi che, sebbene sia partito con minori ambizioni, non è riuscito sino ad ora a coinvolgere la città e i tifosi nel proprio progetto.

Discorso a parte per Cavese, Real Marcianise, Paganese e Pescara. Ottimo il girone di andata dei “Blufoncè”, che stazionano nelle parti alte della classifica e contano di restarci sino alla fine. Bene anche i gialloverdi di mister Fusi, che stanno proponendo un buon gioco e facendo punti salvezza, mettendo in difficoltà squadre molto più blasonate. Bene anche la Paganese che, con una gara in meno, resta ancorata in una zona di classifica abbastanza tranquilla. Per quanto riguarda il Pescara ci vorrebbe un capitolo a parte. La società è stata dichiarata fallita alcuni giorni addietro, e per quanto la barca sia tenuta a galla da alcuni interventi da parte di imprenditori della zona, si rischia il naufragio ad ogni levata di vento. La speranza è che il calcio a Pescara non scompaia del tutto. Di contro, però, non si può assistere ogni anno a questo tipo di querelle che non lasciano pace ai sostenitori del “Delfino”. Il tutto a discapito della città di Pescara, ma anche del campionato stesso.

FONTE: CalcioPress.net


- Tiboni fa il capo alla cooperativa del gol
TEMPO DI BILANCI. QUALCHE PROBLEMA PER IL REPARTO OFFENSIVO CHE HA MESSO A SEGNO 18 RETI ALLA FINE DELL'ANDATA MA HANNO FATTO CENTRO NOVE GIALLOBLÙ
Christian è già andato a segno sette volte Alle sue spalle un fantasista come Parolo e due attaccanti come Scapini e Gomez
Non viaggia a gonfie vele l'attacco del Verona. Alla fine del girone d'andata i gialloblù hanno messo a segno diciotto gol, undici in meno della Pro Patria che strappa applausi con bocche da fuoco come Correa e Fofana ma anche Cesena, 23 le reti fatte, Padova e Novara (22), Spal e Cremonese (21) non scherzano. L'Hellas occupa l'undicesima posizione in questa speciale graduatoria, ha fatto peggio anche di Monza, Legnano, Lumezzane e Venezia squadre che occupano posizioni di classifica alle spalle di Scapini e compagni.

Tra gli aspetti positivi vanno segnalati i sette gol di Christian Tiboni, ha fatto da solo quasi la metà delle reti gialloblù e occupa una posizione importante nella classifica dei bomber dietro a Motta del Cesena che è salito a quota dieci proprio con la rete al Verona, Torri del Monza e Correa della Pro Patria secondi con nove gol, l'ex della Sambonifacese Rachid Arma che è già andato a segno otto volte con la maglia della Spal. «Sono felice per quello che ho fatto finora - ha detto in più di un'occasione Tiboni - ma non posso dimenticare che io concretizzo il lavoro della squadra, faccio gol per il Verona, il primo obiettivo è la vittoria del gruppo».

Anche perchè diventa sempre più difficile andare a segno, soprattutto quando gli avversari alzano la guardia. In effetti, dopo la tripletta con il Legnano, Tibogol s'è fermato, tre gare senza reti con due trasferte (Venezia e Cesena) e la partita in casa con il Monza. Per fortuna, proprio nel periodo di astinenza del bomber, si sono risvegliati attaccanti e centrocampisti. Marco Parolo e Ignacio Gomez sono andati a segno con il Monza, Matteo Scapini con il Cesena, i tre gialloblù hanno centrato così la seconda rete stagionale. Ma ci sono altri cinque giocatori che hanno già rotto il ghiaccio: Da Dalt con la Cremonese, Corrent con la Spal, Girardi con la Sambenedettese, Bellavista con il Novara e Conti con il Legnano. Nove giocatori a segno una piccola cooperativa del gol per sbloccare il reparto offensivo del Verona. «Però nelle ultime partite abbiamo trovato il gol con continuità - ha spiegato Matteo Scapini dopo la rete di Cesena - paghiamo un avvio stentato, ora non ci sono grandi problemi».

FONTE: LArena.it


- Arvedi: stato di coma e nessuna reattività neurologica. Terzo bollettino medico: condizioni estremamente critiche
Piero Arvedi è in coma e non mostra alcuna reattività neurologica. Le condizioni generali sono stabili ma estremamente critiche. Questo il terzo bollettino medico sulle condizioni del patron dell'Hellas, diramato oggi alle 13 dall'Azienda Ospedaliera di Verona. Arvedi da lunedì sera è ricoverato nel Reparto di Terapia Intensiva Neurochirurgica dell'Ospedale Maggiore. Intanto una testimonianza raccolta dalla Polizia Stradale inchioderebbe l'operaio polacco di 46 anni che ha causato l'incidente: c'è chi lo ha visto ubriaco ad un autogrill pochi chilometri prima di travolgere l'auto di Arvedi ferma sulla corsia d'emergenza dell'autostrada.
"Le condizioni del signor Pietro Arvedi, ricoverato nel Reparto di Terapia Intensiva Neurochirurgica dell'Ospedale Maggiore di Verona, permangono estramente critiche. Al momento il paziente è in coma e non mostra alcuna reattività neurologica, come probabile conseguenza dell'evento anossico al momento del trauma. Le condizioni generali sono relativamente stabili, nonostante le problematiche cardiocircolatorie e respiratorie siano aggravate dalle patologie pregresse. Prosegue il trattamento rianimatorio e il monitoraggio clinico e strumentale della funzionalità cerebrale". Questo il terzo bollettino medico sulle condizioni del patron dell'Hellas, Piero Arvedi, diramato alle 13 di oggi dall'Azienda Ospedaliera a firma del Direttore del Reparto di Terapia Intensiva Neurochirurgica, Francesco Procaccio. Arvedi ha trascorso la notte senza avere crisi gravi ma le sue condizioni con il passare delle ore appaiono sempre più critiche. In seguito al trauma il cervello non ha ricevuto ossigeno e questo ha causato gravi lesioni neurologiche. Lesioni valutabili con esattezza solo e in caso di risveglio del paziente.

INDAGINI. Intanto sul fronte indagini la Polstrada di Verona Sud attende gli esiti degli accertamenti sanitari fatti al momento del ricovero in ospedele all'operaio polacco di 46 anni, residente nel bolognese, che ha tamponato Arvedi sulla corsia d'emergenza della A22 causando il terribile schianto. "Il protocollo sanitario della Regione Lombardia è molto articolato" ha spiegato Giovanni Rossi, della Polstrada scaligera. "Gli accertamenti richiedono tempi tecnici di due settimane. Per cui al momento non abbiamo la certezza che fosse ubriaco". Polizia Stradale che però ha raccolto nelle ultime ore la testimonianza di una persona che ha visto il polacco in autogrill poco prima dello schianto in stato di evidente ubriachezza. A verbale è stato messo che l'uomo faticava a stare in piedi, puzzava di alcol e aveva un atteggiamento provocatorio con chi gli stava vicino.


- La lettera d'intenti firmata da Arvedi ha pieno valore legale. Cessione del Verona più vicina
Nel documento è spiegato nel dettaglio tutti gli adempimenti che devono fare le parti. Dal punto di vista civilistico esprime quindi in pieno la volontà di cedere la società da parte di Arvedi, prima del drammatico incidente. I professionisti di Arvedi, Fogliardi e Giacopuzzi al lavoro per completare la cessione a Giovanni Martinelli che potrebbe arrivare nei prossimi giorni
Non è un documento senza valore, la lettera d'intenti di cessione dell'Hellas Verona firmata da Arvedi la sera prima del tragico incidente in autostrada. E' un documento che ha un valore legale in cui si esprime nel dettaglio tutti gli adempimenti che le parti dovranno compiere nei prossimi giorni. A quanto ha potuto verificare Tggialloblu.it un documento che esprime in pieno la volontà di Arvedi di cedere l'Hellas Verona a Giovanni Martinelli, l'imprenditore di Castelnuovo che sin da agosto 2008 sta cercando di acquistare la società veronese. Giampaolo Fogliardi, grande amico di Arvedi e "tessitore" dell'accordo e l'avvocato Luca Giacopuzzi sono al lavoro in queste ore per completare anche dal punto di vista "tecnico" la vendita del Verona. Una cessione che ormai è imminente.

FONTE: TGGialloblu.it


- Arvedi, bollettino medico alle 13 del 24 dicembre
Le condizioni permangono estremamente critiche, prosegue il trattamento rianimatorio
Si riporta di seguito il bollettino medico sulle condizioni del patron dell’Hellas Verona Pietro Arvedi stilato alle ore 13 del 24 dicembre:
"Le condizioni del signor Pietro Arvedi, ricoverato nel Reparto di terapia Intensiva Neurochirurgica dell’Ospedale Maggiore di Verona, permangono estremamente critiche. Al momento il paziente è in coma e non mostra alcuna reattività neurologica, come probabile conseguenza dell’evento anossico al momento del trauma. Le condizioni generali sono relativamente stabili, nonostante le problematiche cardiocircolatorie e respiratorie siano aggravate dalle patologie pregresse. Prosegue il trattamento rianimatorio e il monitoraggio clinico e strumentale della funzionalità cerebrale."

Francesco Procaccio
Direttore Reparto Terapia Intensiva Neurochirurgica
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Verona

- Martedì pomeriggio possesso palla e partitella
Gli allenamenti della squadra scaligera riprenderanno lunedì 29 dicembre con una doppia seduta
Martedì pomeriggio la squadra gialloblù ha affrontato una seduta pomeridiana sul campo dell’antistadio. Gli uomini di Remondina hanno iniziato con alcuni esercizi di riscaldamento, per poi passare a possesso palla e partitella. Differenziato per Bergamelli, terapie per Puccio e Mancinelli. In occasione delle festività natalizie Corrent e compagni usufruiranno di qualche giorno di riposo: ripresa degli allenamenti fissata per lunedì 29 dicembre, con una doppia seduta.

FONTE: HellasVerona.it



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Nel 1927 si giocò anche il giorno di Natale, spesso a san Silvestro e a Capodanno con risultati spesso sorprendenti. Dal 1991-92 la sosta della massima serie è diventata definitiva

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Diventa un caso il lancio dell'ultimo film di Keanu Reeves con le sequenze del crollo dell'Allianz Arena. Il Bayern denuncia il danno all'immagine del club. E sul web non mancano le parodie dei tifosi delle squadre rivali

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Nell'ultima sfida dello spareggio a tre il Tigre vince 1-0 ma non segna il secondo gol che avvrebbe garantito il trionfo finale. Così a esultare sono gli xeneizes cari a Maradona, che si aggiudicano il loro 23° titolo argentino

- Nuove vetture entro gennaio. La Formula 1 scalda i motori
La Ferrari dovrebbe essere la prima scuderia a svelare la monoposto 2009, con una presentazione a Fiorano entro metà mese. La Toyota si presenta sul web, Williams e Renault sul circuto portoghese di Portimao. Ancora senza una data Force India, Red Bull e Toro Rosso

FONTE: Gazzetta.it