Header ADS

7° bollettino medico per ARVEDI: Sembra che abbia reagito in qualche maniera alle sollecitazioni dei familiari ma il suo quadro clinico è disperato...

ZIGOGOL uno dei calciatori più amati nella storia dell'Hellas forse il più amato di sempre... Ma aldilà delle sue pazzie era uno che sapeva giocare a calcio e che, vivendo forse un po' più da atleta e un po' meno alla George BEST, sarebbe probabilmente diventato uno dei più grandi di tutti i tempi
 
ARVEDI: Il quadro clinico di ieri pomeriggio da qualche speranza in più anche se la situazione è sempre gravissima.
Pare che il Conte abbia reagito in qualche maniera alle sollecitazioni dei familiari ma è sempre in terapia intensiva respira grazie alle macchine e potrebbe aver subito danni cerebrali e spinali "Il signor Pietro Arvedi continua ad essere sottoposto a trattamento rianimatorio e ventilazione meccanica nel reparto di Terapia Intensiva del Dipartimento di Neurochirurgia dell’Ospedale Maggiore. A tratti sembra mostrare un minimo contatto con i familiari ed il personale di rianimazione, benchè la reattività motoria rimanga molto scarsa. La situazione clinica generale permane complessa e critica ma relativamente stabile. In particolare continuano gli accertamenti, coordinati dal Direttore della Neurochirurgia Spinale, dr. Franco Faccioli, atti a monitorizzare le conseguenze del trauma a carico della colonna dorsale."

I contributi filmati del TGGialloblù:
- PREVIDI: LA CONFERENZA INTEGRALE
- GARZON: E' UN UOMO FORTE
- REMONDINA: NON PENSO AL DOPO
- SCAPINI: GLI DEDICO IL GOL
- MANCINELLI: TORNERA' PRESTO
- CORRENT: E' UN GRANDE TIFOSO
- BELLAVISTA:IERI NELLO SPOGLIATOIO...
- FRANZESE: ARRESTARE IL COLPEVOLE
- FOGLIARDI: SITUAZIONE GRAVE
- FILIPPINI: SIAMO PREOCCUPATI

PREVIDI: Nell'ultima intervista da Presidente dell'HELLAS Nardino PREVIDI non ritira le sue dimissioni e, pur rammaricandosi per la triste situazione del Conte, è costretto dalla salute a dare seguito alla sua decisione ma ringrazia PELLEGRINI "Uno che meritava anche categorie superiori ma quest'anno avevo bisogno di un uomo esperto che sapesse unire giovani e vecchi", REMONDINA "Una persona seria alla quale sono molto affezionato, qualche volta non sono stato d'accordo con le sue scelte e gliel'ho fatto presente ma non ho mai interferito", PRISCIANTELLI "Un amico, un uomo leale, capace non solo come osservatore ma anche come dirigente... Non avrei potuto farne a meno" e ARVEDI "Un uomo non facile dal punto di vista del carattere ma mi ha dimostrato amicizia e mi ha permesso di rimettermi in gioco per cui gli sono e gli sarò sempre grato... Mi dispiace molto per quello che gli è capitato ma io sono lì, con lui"

I miti del'HELLAS VERONA


ZIGOGOL: Vi ricordate di un certo Gianfranco ZIGONI? Hi hi hi...
Uno dei calciatori più amati nella storia dell'Hellas forse il più amato di sempre... Ma aldilà delle sue "pazzie" era uno che sapeva giocare a calcio e che, vivendo forse un po' più da atleta e un po' meno alla George BEST, sarebbe probabilmente diventato uno dei più grandi di tutti i tempi (anche se per la verità è stato uno dei più forti calciatori italiani di sempre), alcuni lo hanno infatti accostato, a torto o a ragione, a gente del calibro di MARADONA e PELE'... Una delle sue frasi celebri è «Metto fuori classifica io, Pelé e Maradona perché calcisticamente siamo tre extraterrestri». [Continua...]



[IN BREVE]
FORMULA 1: Clamoroso!!! ALONSO in FERRARI dal 2011 (o anche da prima se RAIKKONEN non si 'sveglia').
SCI DISCESA: Primo trionfo italiano a Bormio grazie a INNERHOFER.
PREMIER LEAGUE: LIVERPOOL a valanga mentre il FULHAM stoppa il CHELSEA. Nello STOKE FULLER schiaffeggia il suo capitano, non si può e viene espulso. Il 'NEWS OF THE WORLD' paragona CAPELLO al Padrino di Coppola!

Commenta l'articolo:oppure



GIOCO PRONOSTICI:
Zampata di Bruni campione dell'ultima giornata di andata con 8 punti :!: Subito dietro la sorprendente Bridget con 6 e gradino più basso del podio a Martino, Mister Loyal, MR31032001.

Pessima giornata per me e RougeHellas ma fortunatamente Pose Gialloblu riesce a fare peggio di noi :!: Non ne ha azzeccata una e perciò va a mettere la tacca sullo speciale record degli 'zeromen' ;o) Bravo Pose UAUAUAUA

In classifica generale Boro acchiappa RobRoy sul fil di lana e perciò i campioni d'inverno sono loro, Martino si ferma ad un passo e Bruni, grazie all'exploit di oggi, è terzo assoluto... Forza butèi :!: I giochi si stanno facendo ora e... Sono apertissimi :!: :!: :!:


Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
Boro, RobRoy76
Martino75
Bruni73
Gabri70
MR3103200169
Bubu7766
Bridget, Smarso65
RougeHellas61
Mister Loyal, Pose Gialloblu60
Ale90HVr, Black57


ALBO D'ORO CAMPIONI
2007/2008 L. Bruni F.C.
2006/2007 Ark (Ex-Alberto)
2005/2006 Ark (Ex-Alberto)
2004/2005 Ark (Ex-Alberto)
2003/2004 Ark (Ex-Alberto)


Puoi commentare questo articolo sul forum BONDOLA/=\SMARSA oppure in coda a questo post per aprire magari uno scambio di opinioni... Con la prima di campionato è ripartito il gioco pronostici B/=\S: l'anno scorso la spuntò BRUNI per un solo, misero punto! (fra l'altro preso alla rubentina) Brucia ancora ma, anche quest'anno ci sarà da giocarsela! Che aspettate dunque? Si potrà giocare fino all'inizio delle partite!





«Amarezza e orgoglio»
NARDINO PREVIDI
Mi porterò sempre «l'Hellas nel cuore»
Se ne va in punta di piedi, senza troppi proclami. Nardino Previdi è fatto così. Ha dato le dimissioni pochi giorni fa, il 31 dicembre scade il suo contratto con l'Hellas e lui non intende rinnovarlo. L'incidente al Conte Arvedi non ha fatto cambiare idea al presidente gialloblù. «Mi dipiace tantissimo, ho un legame fortissimo con il nostro patron - ammette - e resterò ancora qualche giorno per sbrigare l'ordinaria amministrazione ma non torno indietro sulla mia decisione. Una questione di salute, non posso continuare. Devo ritrovare un po' di tranquillità».


Dieci mesi a Verona. Com'è andata?
Sono pochi, troppo pochi. C'è grande amarezza perchè penso che avrei potuto dare molto di più. Abbiamo posto le basi per un progetto importante. Per questo me ne vado con la testa alta, con orgoglio. Non voglio essere presuntuoso ma i risultati confermano che è stato fatto un buon lavoro. Sarà un distacco doloroso, su questo non ci sono dubbi.
Perchè è tornato a Verona?
Perchè mi mancava il campo. Attenzione, però, non mi mancava il calcio. In questi dodici anni non ho mai avuto incarichi ufficiali societari ma ho sempre fatto il consulente di club importanti, sono stato il promotore di trasferimenti prestigiosi come Zambrotta, Nakata, Materazzi, Baiocco... Volevo rimettermi alla prova, mi ha chiamato l'Hellas, una squadra in difficoltà. Ho pensato alla storia del Verona, alla passione dei tifosi, a quello che avevo fatto nella gestione precedente. Mi sono rimesso in gioco, è andata bene, sono stato fortunato. Porterò sempre nel cuore Verona e l'Hellas.
Ha trovato un calcio cambiato...
Ho ritrovato tanta gente, ho rivisto facce di una volta. Non è poi cambiato più di tanto questo mondo, chi pensava a una rivoluzione dopo Moggiopoli s'è sbagliato.
Qualche volta ha pensato di non farcela?
No, mai. In marzo, prima di accettare l'incarico, ho parlato con la squadra, mi sono reso conto che si poteva lavorare. Abbiamo ricostruito un gruppo, introdotto regole rigide, motivato i giocatori. Non è stato semplice ma la fortuna ci ha dato una mano. Una squadra sempre ultima, dall'inizio alla fine del campionato, ha raggiunto la salvezza e quest'anno è lì, a un passo dalle prime.
La cosa migliore che ha fatto?
È tornato l'entusiasmo nell'ambiente gialloblù ma il merito non è solo mio. Ho messo la mia faccia per riconquistare la fiducia dei tifosi, della stampa, della città dopo anni di umiliazioni. Sono tutti parametri importanti per raggiungere risultati positivi.
Cosa non rifarebbe?
Sicuramente abbiamo fatto qualche errore anche nell'ultima campagna acquisti, chi lavora sbaglia, l'ho sempre detto. Qualche giocatore non sta rendendo come mi aspettavo ma su quindici nuovi acquisti ci può stare. Non posso dimenticare che abbiamo allestito una formazione tra mille difficoltà, dovevamo rispettare alcuni parametri economici, ridurre gli stipendi, gestire l'uscita di contratti pesantissimi per giocatori che avevano dato poco o nulla al Verona. Ci siamo mossi in una vera giungla con possibilità finanziarie ridottisime ma il prodotto è buono e ci sono margini di crescita notevoli.
Finisce il 2008. Che 2009 sarà per l'Hellas?
La squadra ha fatto 23 punti nel girone d'andata, deve sicuramente eliminare gli alti e bassi che hanno caratterizzato la prima fase del campionato ma può migliorare ancora tanto e potrebbe fare una trentina di punti nel ritorno, sarebbe in corsa per un posto nei play off.
Il rapporto con la famiglia?
Hanno appoggiato la mia scelta quando sono venuto a Verona perchè hanno capito la mia volontà di confrontarmi con una città che mi affascina, di superare anche le difficoltà per questa squadra. Hanno accettato con amarezza le mie dimissioni perchè sanno quanto sto soffrendo.
Ha due figlie e cinque nipoti, vorrebbe avvicinarli al mondo del calcio?
Perchè no. Il calcio va preso per quello che di buono sa dare. Ha tanti difetti ma anche tante virtù, bisogna apprezzare i valori che si nascondono in questo mondo. Una vittoria ha il potere di esaltarti ma bisogna apprezzarla nel modo giusto. Un'ebbrezza incredibile. Manca la cultura della sconfitta, sarebbe una lezione di vita, per tutti.
Una carriera importante. Le sue vittorie più belle?
Lo scudetto e la finale di Coppa dei Campioni con la Roma, la Uefa con la Fiorentina. Ma sono contento perchè ho lavorato con Roberto Baggio, Falcao, Careca, Pruzzo, Graziani, Bruno Conti. Non solo grandi campioni ma anche grandi uomini. Sono felice di quello che ho fatto, sono stato apprezzato anche dopo, quando me ne sono andato. Ho mantenuto sempre rapporti buoni con i dirigenti delle società nelle quali ho avuto il piacere e l'onore di lavorare.


Verona che cosa le ha dato?
Tantissimo perchè ho scritto in riva all'Adige le pagine più belle della mia carriera. Quando sono arrivato la prima volta ho riportato l'Hellas in serie A in tre anni, come avevo promesso. Questa volta dovevo sistemare i conti, costruire una squadra «garibaldina», dare prospettive alla società. Lascio un gruppo giovane e ben amalgamato e i conti a posto. Ho avuto la fortuna di lavorare con operatori dell'informazione corretti e con tifosi che mi hanno dato fiducia. Non è facile.
Pellegrini?
Un ragazzo in gamba. L'ho avuto come giocatore a Firenze e Verona. Lo stimo come tecnico, può fare benissimo anche in categorie superiori. L'anno scorso ha fatto un grande lavoro ma quest'anno avevo bisogno di un tecnico come Remondina, un uomo di grande carattere, capace di trarre il massimo da giovani e vecchi.
Remondina?
Una persona seria, sono molto affezionato a Remondina anche se, a volte, i ruoli creano delle divisioni. Sono sempre stato franco con il nostro allenatore, qualche volta molto duro, ma ho sempre espresso direttamente al tecnico le mie perplessità, non l'ho fatto per vie traverse o sui giornali. Ma non mi sono mai intromesso sulle scelte tecniche del nostro mister. È un ragazzo che può fare strada perchè fa della professionalità la sua arma migliore.
Prisciantelli?
Ho trovato un amico. Un uomo leale, onesto, sempre disponibile per la socierà. Ho scoperto in questi mesi che non è solo un buon osservatore, Prisciantelli ha maturato una grande competenza nel mondo del calcio e si muove con capacità anche come dirigente. Un punto d'appoggio del quale non avrei potuto fare a meno.
Il rapporto con Arvedi?
Un uomo difficile dal punto di vista caratteriale ma non posso dimenticare che mi ha dimostrato prima di tutto di essere un amico. Sono legato al Conte da un grande affetto, sono riconoscente perchè mi ha dato l'opportunità di rimettermi in gioco e di lavorare seguendo le mie idee, con autonomia illimitata. Non si è mai intromesso nelle mie scelte anche se, qualche volta, non le ha condivise. Adesso sono ancora più vicino a Piero, lotta con la vita e la morte ma io sono lì, con lui.

FONTE: LArena.it


- Il conte non molla, i medici: "situazione ancora complessa e critica"
"Piero Arvedi a tratti sembra mostrare un minimo contatto con i familiari e il personale della rianimazione, benchè la reattività motoria rimanga molto scarsa". A una settimana dal gravissimo incidente accaduto sulla A22 al rientro dalla trasferta di Cesena la vita del patron dell'Hellas resta appesa a un filo. Ma l'ultimo bollettino medico, diramato oggi pomeriggio alle 14, segnala un piccolo ma significativo tentativo di ripresa.
Ieri aveva dato qualche flebile segnale di ripresa dell'attività neurologica. Nelle ultime ore, altri piccoli segnali. Poco, ancora troppo poco per dire che la vita di Piero Arvedi non è più appesa a un filo. Il quadro clinico resta disperato, la situazione ancora gravissima. Ma il patron dell'Hellas sta lottando. E nelle sue condizioni, già questa è una notizia.

7° BOLLETTINO MEDICO. Alle 14 di oggi il prof. Francesco Procaccio, il medico che ha in cura Arvedi da lunedì scorso - da quando cioè il proprietario del Verona è stato trasferito dal "Carlo Poma" di Mantova, ha diramato il settimo bollettino medico sulle condizioni del conte. "Il Signor Piero Arvedi continua ad essere sottoposto a trattamento rianimatorio e ventilazione meccanica nel Reparto di Terapia Intensiva del Dipartimento di Neurochirurgia dell'Ospedale Maggiore" si legge nel documento. "A tratti sembra mostrare un minimo contatto con i familiari e il personale della rianimazione, benchè la reattività motoria rimanga molto scarsa. La situazione clinica generale permane complessa e critica ma relativamento stabile. In particolare continuano gli accertamenti, coordinati dal Direttore della Neurochirurgia Spinale, dr. Franco Faccioli, atti a monitorizzare le consenseguenze del trauma a carico della colonna dorsale".

LA SITUAZIONE. Nelle ultime ore non ci sono stati peggioramenti, nè le tanto temute crisi dovute alle patologie che il conte presentava già prima dell'incidente. Ma la situazione non è nemmeno migliorata. Arvedi respira grazie alle macchine. E' intubato. Potrebbe aver subito lesioni cerebrali e spinali molto gravi. E proprio il bollettino medico di ieri ha confermato che subito dopo il violentissimo tamponamento accaduto la settimana scorsa, nei pressi del casello di Mantova Nord, sulla A22, il patron dell'Hellas è andato in arresto ed è stato rianimato a lungo dai soccorritori.

FONTE: TGGialloblu.it


- Arvedi, situazione critica ma relativamente stabile
A tratti sembra mostrare un minimo contatto con i familiari, benchè la reattività motoria rimanga molto scarsa
Si riporta di seguito il bollettino medico sulle condizioni del patron dell’Hellas Verona Pietro Arvedi diramato nel pomeriggio di domenica 28 dicembre:
"Il signor Pietro Arvedi continua ad essere sottoposto a trattamento rianimatorio e ventilazione meccanica nel reparto di Terapia Intensiva del Dipartimento di Neurochirurgia dell’Ospedale Maggiore. A tratti sembra mostrare un minimo contatto con i familiari ed il personale di rianimazione, benchè la reattività motoria rimanga molto scarsa. La situazione clinica generale permane complessa e critica ma relativamente stabile. In particolare continuano gli accertamenti, coordinati dal Direttore della Neurochirurgia Spinale, dr. Franco Faccioli, atti a monitorizzare le conseguenze del trauma a carico della colonna dorsale."
Francesco Procaccio
Direttore Reparto Terapia Intensiva Neurochirurgica
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Verona

- Riprendono lunedì gli allenamenti della squadra gialloblù
Passate le festività natalizie, gli uomini di Remondina affronteranno una doppia seduta sul campo dell'antistadio
Dopo aver goduto di qualche giorno di riposo in occasione delle festività natalizie, gli uomini di Remondina si apprestano a riprendere gli allenamenti. Corrent e compagni si ritroveranno infatti lunedì per affrontare una doppia seduta sul campo dell’antistadio.

FONTE: HellasVerona.it



[OFFTOPIC]
FORMULA 1: Clamoroso!!! ALONSO in FERRARI dal 2011 (o anche da prima se RAIKKONEN non si 'sveglia'). SCI DISCESA: Primo trionfo italiano a Bormio grazie a INNERHOFER. PREMIER LEAGUE: LIVERPOOL a valanga mentre il FULHAM stoppa il CHELSEA. Nello STOKE FULLER schiaffeggia il suo capitano, non si può e viene espulso. Il 'NEWS OF THE WORLD' paragona CAPELLO al Padrino di Coppola!
FORMULA 1: Clamoroso!!! ALONSO in FERRARI dal 2011 (o anche da prima se RAIKKONEN non si 'sveglia'). SCI DISCESA: Primo trionfo italiano a Bormio grazie a INNERHOFER. PREMIER LEAGUE: LIVERPOOL a valanga mentre il FULHAM stoppa il CHELSEA. Nello STOKE FULLER schiaffeggia il suo capitano, non si può e viene espulso. Il 'NEWS OF THE WORLD' paragona CAPELLO al Padrino di Coppola!
- Schiaffeggia il suo capitano. Rosso a Fuller dello Stoke
Dopo aver subito la rete del momentaneo 1-1, l'attaccante giamaicano ha dato una sberla a Andy Griffin, responsabile diretto della rete. L'arbitro lo espulso e la sua squadra ha perso 2-1 in casa del West Ham

- Liverpool, 5 gol per l'allungo. Il Fulham rallenta il Chelsea
I Reds consolidano il primo posto in Premier League vincendo 5-1 a Newcastle: doppietta di Gerrard e centri di Hyypia, Babel e Xabi Alonso. Perde terreno il Chelsea, fermato sul 2-2 nel derby e ora a -3 dalla vetta. Bene Arsenal e West Ham, domani Manchester Utd-Middlesbrough

- Alonso, c'è l'accordo con la Ferrari dal 2011
L'impegno è per quattro stagioni fino al 2014 a cominciare dalla scadenza del contratto di Raikkonen ma se Kimi non si riprende può arrivare prima

- Bormio, trionfo azzurro. Prima volta per Innerhofer
Nella massacrante discesa sulla pista Stelvio l'altoatesino conquista il primo successo in carriera sugli austriaci Kroell e Walchhofer. Settimo Heel. Nessun italiano aveva mai vinto a Bormio. Gigante Semmering donne: vince la Zettel, Moelgg seconda

- Treviso all'ultimo secondo
La Benetton supera Milano 79-78 dopo una partita mozzafiato che l'Armani Jeans perde con un errore allo scadere di Hawkins. Cantù sul velluto contro Rieti, le altre alle 18.15 e Udine-Biella alle 21

- Capello: regole e vittorie. Per gli inglesi è "il padrino"
Il News of the World paragona il c.t. dell'Inghilterra al Don Vito Corleone del film di Ford Coppola per i metodi duri con cui tratta i giocatori, che hanno portato risultati tangiibili. Lui: "Un giorno spero che gli inglesi parleranno di me come di un allenatore importante"

FONTE: Gazzetta.it