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L'anteprima di HELLAS VERONA-LEGNANO valevole per la 14^ giornata del Girone A di LEGA PRO, dubbio MANCIO-CAMPAGNA, RAFAEL influenzato...



Archiviate le belle prestazioni con le prime della classe NOVARA e PRO PATRIA ed incamerati 4 punti forse insperati dai più, anche dopo l'orgoglioso recupero a casa della PRO SESTO che vedeva il VERONA sotto di 2 gol alla fine del primo tempo, è già tempo di conferme contro i lilla di Attilio LOMBARDO. L'unico (bel) dubbio di REMONDINA, tecnico degli scaligeri, sembra essere sull'esterno di difesa di fascia destra: MANCINELLI appare recuperato appieno ed (buon per lui e per la squadra) a tempo di record ma, le convincenti prestazioni di CAMPAGNA, sopratutto in fase offensiva sembrano mettere 'in imbarazzo' il mister. Meglio 'tornare all'antico' affidandosi all'esperienza oppure dare ancora fiducia al 'baby' juventino (ceduto ai gialloblù in prestito con diritto di riscatto della metà) sicuramente meno 'smaliziato' ma anche più vivace e pieno di entusiasmo? Al tattico gialloblù l'ardua sentenza ma per 10/11 la formazione dell'HELLAS dovrebbe essere composta da RAFAEL (tenuto però a riposo nell'allenamento di ieri a causa di un principio di influenza) tra i pali protetto dai confermatissimi centrali CECCARELLI-BERGAMELLI (che però in settimana ha avuto qualche problemino fisico) con MORACCI a provare qualche discesa sulla sinistra, rombo di centrocampo con BELLAVISTA nell'usuale ruolo di regista basso, GARZON a destra e CAMPISI (l'impiego di capitan CORRENT appare ancora tatticamente improbabile) a sinistra a 'recuperar palloni' come diceva una famosa canzone di 'Ciano LIGABUE, triangolo d'attacco formato dal confermatissimo ed ultimamente pure ispirato PAROLO ad innescare gli incursori TIBONI e SCAPINI che paiono aver trovato una grande intesa. In panca GIRARDI, CORRENT ed ANACLERIO (reduce da un'influenza intestinale) sono pronti comunque ad entrare in corsa e forse il primo potrebbe anche partire dall'inizio al posto di SCAPINI.

Nel LEGNANO distratto da guai finanziari, il responsabile primo della squadra lilla ha lanciato in settimana l'allarme: o arrivano soldi freschi o si vedrà costretto ad avviare l'istanza di fallimento, e dal mancato arrivo degli stipendi (alcuni calciatori non percepiscono il dovuto ormai da Agosto), mancheranno i difensori titolari MAGGIONI e ROSSINI entrambi squalificati. Insomma tutte le premesse non possono che indicare l'HELLAS come favorito del match ma contro i gialloblù potrebbero giocare alcuni imprevisti quali il rilassamento inconscio derivante dalle belle partite contro novaresi e bustocchi (quasi come se la prossima gara fosse già vinta) ed il 'pericoloso' ottimismo di squadra e ambiente che potrebbe portare, errore madornale, alla sottovalutazione del prossimo avversario. Il VERONA ha poi dimostrato più volte di soffrire gli spazi stretti giocando, non ha caso, le partite più belle proprio contro le 'corazzate'... Tutti i tifosi scaligeri sperano nel salto di qualità ed in ogni caso gli oltre 8000 abbonati del BENTEGODI, uniti alle altre migliaia che Domenica affolleranno lo stadio veronese, vero e proprio dodicesimo uomo in campo non mancheranno di far sentire il loro impagabile ed appassionato incitamento ai butei con le casacche scaligere.



I video del TGGialloblù:
- SCAPINI: NON SOTTOVALUTIAMOLI
- MORACCI: SALTO DI QUALITA' VICINO
- CECCARELLI: QUI NON CI MANCA NIENTE
- REMONDINA: NON CREDO A CRISI LEGNANO
- PRO PATRIA-VERONA 0-0: LA SINTESI
- REMONDINA: PENSO GIA' AL LEGNANO
- PAROLO: POTEVAMO VINCERE

ALTRE NEWS: In allegato segnalo un bell'articolo del Riformista contro tutti questi apparati di controllo che settimanalmente bloccano partite di calcio, basket e perfino hockey! E' vero, qualche risultato è stato ottenuto ma è come se, per evitare gli incidenti in autostrada, si fossero chiuse tutte le autostrade... Paragone a mio avviso azzeccatissimo. Su questo abbiamo discusso molto qui nel blog con ottime osservazioni da parte di MISTER LOYAL; è chiaro che qualcosa andava fatto ma forse è arrivato il momento di rivedere alcune decisioni che, di fatto, limitano la normale circolazione degli individui in barba al trattato di Schengen. CHIACCHIERATA DEL CONTE ARVEDI, sull'HELLAS, la società ed i suoi obiettivi 'FOSCHI? Uno dei più bravi diesse italiani ma non credo sia imminente un congedo di Nardino'... VITA DA EX: Eugenio CORINI in città per recuperare da un problema al tendine. DOSSENA sfiderà BEHRAMI nel posticipo tra il LIVERPOOL ed il WEST HAM Lunedì all'ANFIELD... ITALIA LEGA PRO Under 20 - SLOVACCHIA Under 20, Mercoledì, 3 Dicembre 2008 - ore 14,00 Lecco - Stadio Comunale "Rigamonti-Ceppi" c'è TIBO-GOL alla seconda apparizione...

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GIOCO PRONOSTICI:
Gran bella partita dell'HELLAS a PRO PATRIA e del nostro Martino 'Buona Forchetta' che con 7 punti si classifica al primo posto e diventa CAMPIONE di GIORNATA per la seconda volta in 12 concorsi effettuati ma sopratutto balza immediatamente alle spalle del capolista RobRoy e lo insegue a 3 lunghezze :!: :!: :!: (veito se le fa bòn la pearà e la soprèssa con un gosso de rosso :?: UAUAUAUA) Grande Martin ;o) Ma bravi anche Pose Gialloblù, Mister Loyal e RobRoy rispettivamente secondo e terzi.

RougeHellas ha giocato in ritardo rispetto all'anticipo di SABATO fra PRO SESTO e LUMEZZANE per cui becca i punti dell'ultimo (per la cronaca aveva realizzato 4 punti... Mi dispiace ma le regole sono regole :O( )

Dopo l'ammonizione brutta giornata per Bridget SFIGADONA di GIORNATA con soli 2 punti (e tanta voglia di crescere in tutti i sensi UAUAUA)

In classifica generale Boro scala di un posto così come retrocedono Bruni e Gabri :!: Ma è molto importante in 'chiave salvezza' anche l'aggancio di Pose Gialloblù a Mister Loyal in fondo alla classifica. Alla prossima butèi ;o)


Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
RobRoy60
Martino57
Boro56
Bruni, Gabri55
Bubu77, MR31032001, Smarso52
Bridget e RougeHellas48
Scaligero47
Ale90HVr46
Mister Loyal, Pose Gialloblu45


ALBO D'ORO CAMPIONI
2007/2008 L. Bruni F.C.
2006/2007 Ark (Ex-Alberto)
2005/2006 Ark (Ex-Alberto)
2004/2005 Ark (Ex-Alberto)
2003/2004 Ark (Ex-Alberto)


Puoi commentare questo articolo sul forum BONDOLA/=\SMARSA oppure in coda a questo post per aprire magari uno scambio di opinioni... Con la prima di campionato è ripartito il gioco pronostici B/=\S: l'anno scorso la spuntò BRUNI per un solo, misero punto! (fra l'altro preso alla rubentina) Brucia ancora ma, anche quest'anno ci sarà da giocarsela! Che aspettate dunque? Si potrà giocare fino all'inizio delle partite!





- «CREDO SEMPRE NEI PLAYOFF E VENDO SOLO A CHI DICO IO»
Piero Arvedi si confessa a 360° facendo il punto su squadra e società. Il conte resiste. La fusione? Mai! «Non si può mischiare
la squadra di una città con quella di un rione»

A Villa Arvedi di Cavalcaselle ti apre la signora Bruna, gentile soprastante della magione. «Il conte è su», spiega cordialmente. Saliamo delle scale e troviamo Piero Arvedi seduto ad attenderci in una penombra che stride col sole dirompente di una fresca giornata d’autunno. Lo troviamo in discrete condizioni di salute. «Una dannata bronchite mi costringe al riposo da un mese - spiega - non ne posso più, vorrei uscire ma sono ancora debole». Mentre ritrova le forze Piero che fa? «Pensa all’Hellas, naturalmente!». Bene, veniamo al sodo.


È vero che sta vendendo la società?
«Ho sempre detto che l’Hellas è in vendita, tutto sta ad arrivare ad una cessione che sia fatta per il bene della squadra a gente che ci tiene veramente, non a sprovveduti, non potrei mai dare il Verona in mano a chi non ha passione per questi colori».
E ora che bolle in pentola?
«Di veronesi che vogliono mettere mano al portafoglio non ne vedo. Qualcuno venne ad offrirmi un milione di euro - ride -, ma con l’Hellas non si scherza e ne sanno qualcosa le mie tasche che si sono svuotate per questa squadra».
Non ha più soldi?
«Diciamo che non ne voglio più spendere, in ogni caso basterebbe vendere uno dei miei campi per rimpinguare abbondantemente le casse». A dicembre accadrà qualcosa?
«Può essere, come no. I miei legali stanno lavorando, come sempre».
Farà acquisti a gennaio per rafforzare la rosa? «E chi ha detto che ce ne sarà bisogno? - ribatte Arvedi -. Secondo me possiamo fare bene anche con i giocatori che abbiamo, finalmente qualche risultato ora arriva».
È vero che si è arrabbiato qualche settimana fa a causa delle poche vittorie?
«Sì, ho detto che non sarei più andato allo stadio finché non tornavano a vincere. Ho fatto poca fatica comunque, dato che ero costretto a letto dalla bronchite».
E Remondina?
«Ha avuto molti mesi per assemblare una squadra competitiva, spero che ora si possano raccogliere i frutti».
Previdi ha detto che è pronto a lasciare e si parla di un ritorno di Foschi.
«Nardino ha fatto molto bene il suo lavoro, ma non credo sia imminente un suo congedo. Di Rino Foschi ho grande stima, lo considero uno dei più bravi in Italia, punto».
La domanda gliela facciamo conoscendo già la risposta. Conte, e la fusione?
«Con Arvedi mai! Perché mischiare la squadra di una città con quella di un suo rione? Ognuno ha la sua onorevole storia, che va rispettata e tenuta distante dall’altra».
Che obiettivi per quest’anno?
«Non dico qual è la mia speranza, dico solo che non vedo impossibile centrare i playoff».
E quando di nuovo in A?
«Che sogno, magari accedesse presto...».
E dai suoi occhi che brillano capisci che il conte, il suo Hellas, se lo tiene stretto.

- VERSO IL LEGNANO
Scapini e Girardi in ballottaggio “Remo” deciderà solo in extremis
>> Ci siamo quasi: tra 48 ore l’Hellas affronterà il Legnano, in una gara tutta da vincere per rilanciare le ambizioni di classifica. Bergamelli ieri è rimasto a riposo per un indolenzimento all’adduttore, ma domenica sarà a disposizione. Anaclerio è influenzato. La squadra, con ogni probabilità, scenderà in campo con gli undici di Novara e Busto Arsizio. Gli unici dubbi sono tra Mancinelli e Campagna e tra Scapini e Girardi, che potrebbe avere una chance.

«Col Legnano sarà un match importante, che non possiamo sbagliare – ha detto il Remo - mi aspetto una partita caratterizzata dalla voglia di vincere, i tre punti potrebbero farci fare un salto di qualità. Certo, di contro avremo una formazione battagliera, non sarà facile». I lilla, reduci da un pesante 0-3 casalingo contro la Spal, dovranno domenica fare a meno degli squalificati Cristian Maggioni e Jonathan Rossini.

Le vicende societarie dei lombardi inoltre traballano. Il sindaco ha detto di non poter aiutare il presidente Resta, che ha incontrato i tifosi spiegando la situazione. «Non ho mai parlato di fallimento ma di un’eventua - le liquidazione. La situazione del mondo del calcio non è delle migliori ed anche il Legnano non sta benissimo. Ho versato quanto dovuto per evitare di subire punti di penalizzazione ma mancano ancora dei soldi per ripianare il bilancio

FONTE: DNews.eu


- Hellas si, Hellas no
Il campionato del Verona continua a essere alquanto ondivago. Il club scaligero, abbonato ai pareggi senza reti, non pare sollevare grandi entusiasmi nei suoi tifosi. Che meriterebbero ben altra risposta alla passione con cui seguono la squadra. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
(CALCIOPRESS) Hellas Verona - Cominciamo con il dare un po’ di numeri. Ogni tanto conviene, per capire come vanno davvero le cose per una squadra di calcio. Specie se si tratta del Verona, club di grande blasone che conta sul sostegno di un pubblico straordinario sia al Bentegodi che in trasferta. Anche perchè è già trascorso oltre un terzo del campionato, nella Prima Divisione di Lega Pro, e gli scenari si stanno delineando. Finora l’Hellas ha messo insieme 16 punti (3 vittorie, 7 pareggi e 3 sconfitte). In classifica si trova a 8 punti dalle due capolista (Pro Patria e Spal) e a 4 dalla quinta (la Reggiana). Se si guarda la graduatoria dal fondo, cosa che non guasta mai conoscendo le sorprese della terza serie, l’ultima (Portogruaro) è staccata di 6 punti ma le due quint’ultime (Ravenna e Pro Sesto) incalzano a due lunghezze. In quanto alle reti, i gialloblu sono in perfetta parità. Ne hanno segnate e incassate 11. Qualcuno si è dilungato a magnificare le doti della difesa, anche se ci sono squadre che hanno fatto meglio (Spal e Lumezzane, con 9) e un’altra che sta alla pari (Sambenedettese). L’attacco invece è davvero sterile, se si pensa che ha segnato solo due reti in più di quello messo peggio nel girone (Portogruaro).

Dopo un bell’inizio (7 punti in 3 partite), la squadra si è improvvisamente persa (un punto in 4 gare). Da un mese e mezzo appare in leggera ripresa. La striscia positiva si è allungata a 6 partite (5 pareggi, di cui quattro 0-0, e 1 vittoria) per un totale di 9 punti. In questo frangente, la lunga serie di partite nulle ha segnalato due soli sussulti: il bel pareggio in rimonta al Breda con la Pro Sesto (2-2) e la squillante vittoria al Bentegodi con il Novara (3-1). Cosa si deduce da questa sfilza di numeri messi in fila, per la verità non del tutto a caso? Che il Verona, in buona sostanza, galleggia a metà classifica e si trova più vicino alla coda che alla testa. E’ una squadra difensivista, che incassa poco ma segna anche poco. Tanti risultati a reti bianche, che farebbero la gioia di Frossi ma alla fine annoiano la gente. Un Verona che non assomiglia allo spavaldo Sassuolo di Remondina, un complesso che le partite le giocava tutte per vincere e pareggiava raramente. Insomma un complesso opaco, che sta giocando un torneo nel suo complesso mediocre.

Difficile dire se il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto, per i grandi tifosi dell’Hellas. Anzi no. E’, sicuramente, mezzo vuoto per un pubblico che ama le emozioni forti ma che sostiene sempre e comunque le maglie gialloblu. Anche se vorrebbe vederle inserite in un progetto vincente, quale ora non sembra delinearsi. In tempi di grande rischio, sotto il profilo economico, va dato tuttavia atto alla stagionata coppia Arvedi-Previdi di avere realizzato un controllo gestionale (il monte stipendi è stato ridotto in modo drastico) che assicura quanto meno un futuro alla società. E se la deriva tutto intorno è palpabile, ripartire da un approdo sicuro potrebbe già essere qualcosa.

FONTE: CalcioPress.net


- Al Bentegodi arriva il Legnano Mancinelli e Corrent chiedono spazio
Remondina ordina: «Voglio la vittoria»
E’ una vigilia di dubbi per Remondina. La gara di domenica con il Legnano non può essere sbagliata dalla squadra scaligera. «E’ una partita da vincere» - ha ribadito anche ieri il tecnico scaligero. Per farlo Remondina potrebbe affidarsi alla vecchia guardia. Mancinelli è infatti tornato completamente a disposizione e Campagna (ottimo nelle gare da titolare disputate) potrebbe lasciargli il posto. Altro dilemma a centrocampo: Corrent (il capitano dell’Hellas...) scalpita: «Sono pronto» - ha fatto sapere al mister. Ma Campisi ha comunque garantito un ottimo rendimento nelle due gare disputate a centrocampo. «Corrent è un giocatore importantissimo - ha spiegato Remondina - che ho lasciato in panchina solo per questioni tattiche. A centrocampo avevo bisogno di più dinamismo e Campisi mi garantiva qualcosa in più». Certo che se Corrent andasse per la terza volta consecutiva in panca, si aprirebbe un vero e proprio caso. Ieri intanto nella partitella con la Berretti l’Hellas ha vinto per 5-0 con i gol di Bellavista, Da Dalt, Hurme e Parolo. Sono rimasti a riposo Anaclerio e Puccio.

FONTE: Leggo.it


- La meglio gioventù: Verona riparte dalla 'banda Remondina'
I fasti del passato sono lontani, ma i tifosi dell'Hellas possono godersi una squadra giovane e ambiziosa che sta crescendo a vista d'occhio agli ordini del tecnico Remondina. In attacco spicca il talento di Christian Tiboni, granatiere dai piedi gentili che il ds scaligero Riccardo Prisciantelli elogia ai microfoni di calciomercato.com: "E' indubbiamente un giocatore di qualità, ma ha anche grande fisicità. E' di proprietà dell'Atalanta, da noi è in prestito con diritto di riscatto della metà a prezzo già fissato. Carattere turbolento? A noi non ha mai dato problemi. E' un giovane e quindi ogni tanto va ripreso, è normale".

Prisciantelli delinea anche il profilo di Christian Conti, un difensore che vanta già numerose presenze nelle nazionali di categoria: "L'ho preso perchè lo conoscevo dai tempi di Lanciano e Pescara. E' un ragazzo molto interessante, ora sta giocando di meno, ma avrà il suo spazio, abbiamo solo tre centrali in rosa" Da tenere d'occhio anche l'ex nerazzurro Puccio, il difensore Campagna (cresciuto nella Juve) e il mediano Marco Parolo.

FONTE: CalcioMercato.com


- Verona ammazzagrandi: che strage in zona play off
STATISTICHE E PARADOSSI. RILEGGIAMO LO STRANO ANDAMENTO DELLA SQUADRA DI REMONDINA DOPO I PRIMI TREDICI TURNI DI CAMPIONATO
Con le big i gialloblù viaggiano al ritmo di 1,6 punti a partita È più del doppio del risultato ottenuto con le cenerentole Gagliardo con le forti, più misericordioso con le deboli: il Verona targato Remondina inverte il trend delle più recenti stagioni e sfoggia un ruolino di marcia del tutto singolare. Sarà la capacità di esaltarsi con avversari di rango, sarà la difficoltà a perforare difese sigillate ad oltranza, ma quest'anno i gialloblù possono vantare una media punti più che doppia nei match con le battistrada rispetto a quelli con le ultime della classe.

ESALTANTI. Prendiamo la zona play-off: l'Hellas ha già giocato con le prime cinque della graduatoria perdendo - fra l'altro di misura - soltanto con il Padova, ma prendendosi grasse soddisfazioni con la capolista Spal (piegata in rimonta dai gol di Tiboni e Corrent) e con il Novara (vittima, sempre in rimonta, delle prodezze ancora di Tiboni, Bellavista e Parolo).
Di prestigio anche i punti, conquistati in campo esterno, a Reggio Emilia e Busto Arsizio (in quest'ultimo caso senza subire gol dall'attacco più prolifico del torneo).
Il bilancio risulta così più che lusinghiero, con i gialloblù bravi a mettere assieme 8 punti in 5 gare, per une media di 1,6 punti a partita.

LA FASCIA DI MEZZO. Scendendo di livello, paradossalmente, scende anche il ritmo di «incameramento»: guardando la fascia centrale della classifica, infatti, la banda Remondina ha già affrontato la Cremonese (sconfitta con robusti alibi), Lumezzane e Pergocrema (pareggiando con entrambe) e Sambenedettese (punita da un gol di Girardi).
In attesa di incrociare il cammino con Cesena e Monza, i punti raggranellati sono stati finora 5 in 4 partite, per una media dell'1,25.

IMBARAZZI. Rileggi le sfide con le cenerentole del girone e arrivano le dolenti note.
Prendendo infatti n considerazione le rivali collocate dal quint'ultimo posto (ovvero l'ultimo buono per i play-out) in giù, il Verona ha finora raccolto la miseria di 3 punti in 4 partite: quelle pareggiate con Lecco, Pro Sesto e Portogruaro (che, pur avendo la peggior difesa del lotto, ha patito pochissimo le sortite scaligere, lasciando la porta immacolata).
Il conto parziale è chiuso dal pesante ko patito col Ravenna nel momento probabilmente più infelice della stagione.
Calcolatrice alla mano - in attesa di giocarsela con Venezia e Legnano - fa 0,75 punti di media a incontro.
Meno della metà, come detto, della quota conquistata nelle sfide con le grandi. Come dire che con le «piccole» ci sono ampi margini di miglioramento. Da colmare, magari, a partire da Venezia.

FONTE: LArena.it


Scapini non ha dubbi: battere il Legnano per iniziare a sognare
L'attaccante di Bovolone "scalda" il motore in vista della gara di domenica al Bentegodi contro i lilla. La squadra lombarda attraversa una grave crisi finanziaria ma Scapini non crede di trovarsi davanti una squadra remissiva.
Play-off. Ecco le due magiche parole che accendono il cuore di Verona. Traguardo difficile e duro da conquistare ma forse possibile. A patto che il Verona sia quello orgoglioso che ha rimediato alle due reti di svantaggio a Sesto, oppure quello che sa soffrire che ha sconfitto il Novara al Bentegodi, o quello sicuro di sè che ha pareggiato con la capolista domenica scorsa. L'occasione della vita si chiama Legnano. La squadra lilla arriva al Bentegodi con un carico di problemi che apparentemente spianano la strada ai gialloblù di Remondina. Problemi finanziari, problemi di risultati, problemi che escono in ogni parte dello spogliatoio. Per il momento e solo per il momento il rischio di fallimento è stato scongiurato. Ma il rischio che il Legnano non concluda il campionato è dietro l'angolo.

Da questa parte c'è invece il Verona più tranquillo dopo i sei risultati utili consecutivi, un Verona che si era congedato dal Bentegodi con la festa contro il Novara. Un Verona che ha ritrovato quella doemnica i suoi bomber e che ora li vuole riabbracciare. Tra loro c'è Matteo Scapini, ragazzo nato a Bovolone, bravo, serio, rigoroso, grande professionista. Un attaccante che ha scalato le categorie partendo dal basso, che sa perfettamente che nel calcio, come nella vita nessuno ti regala nulla.

"C'è poco da dire" spiega al microfono di Tggialloblu.it "se non che questa gara è una partita da vincere, ma anche che non bisogna sottovalutare minimamente l'avversario. Vogliamo fare il salto di qualità, ma non è detto che sia una passeggiata. Servirà un Verona al massimo per vincere". E magari uno Scapini formato Sesto, quando la sua girata è diventata un cult per i tifosi dell'Hellas. Scapini in campionato al Bentegodi non ha ancora segnato quest'anno. L'occasione è troppo ghiotta per non essere sfruttata pienamente.

- SCAPINI: NON SOTTOVALUTIAMOLI

FONTE: TGGialloblu.it


- Scapini: "Vincere garantirebbe più fiducia"
"Speriamo di poter portare a casa i tre punti, indipendentemente da chi vada a segno"
In occasione della spazio interviste di fine settimana, l’attaccante Matteo Scapini ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista del match col Legnano. La rincorsa dell’Hellas è iniziata a Sesto San Giovanni, con i gialloblù a riportare la gara in parità nel giro di pochi minuti, dopo esser stati sotto 2-0: "Sono felice di aver dato una sorta di scossa con quella mezza rovesciata. Domenica sarà una gara importantissima, vincere significherebbe avvicinarsi ancora alla zona play-off. Sicuramente non dovremo guardare ai problemi societari degli avversari, bisogna affrontarli come abbiamo fatto con le altre formazioni. Speriamo di poter portare a casa i tre punti, indipendentemente da chi vada a segno."

Dopo un periodo di digiuno, l’attacco scaligero sta andando a segno con più regolarità: "Col passare del tempo si trovano gioco e continuità di risultati. Vincere garantirebbe ancora più fiducia. Attualmente riusciamo ad arrivare verso la porta avversaria con maggiore facilità. In allenamento verifichiamo determinati meccanismi da provare poi in partita."

Anche il feeling con Tiboni, compagno di reparto, sembra avere grandi margini di miglioramento: "Abbiamo dimostrato di poter convivere, molte volte cerco di giocare per lui e viceversa. Tra due attaccanti l’egoismo ha spesso il sopravvento, ma in questo caso abbiamo capito l’importanza di lavorare per la squadra."

- Remondina: "Serve una vittoria"
"Si può vincere contro chiunque, ma ad una condizione: giocare al 100%"
Domenica 30 novembre i gialloblù saranno impegnati contro il Legnano, in occasione della 14a giornata del campionato di Prima Divisione. A due giorni dal match, il tecnico Gian Marco Remondina ha incontrato i giornalisti presso la sala stampa dello stadio "Bentegodi". Un successo sarebbe fondamentale dopo le belle prestazioni con Novara e Pro Patria: "Serve una vittoria in relazione a quanto fatto nell’ultimo mese, non solo nelle ultime due gare. I ragazzi sono carichi, pronti ad affrontare questo tipo di sfide. Non bisogna sottovalutare gli avversari, perchè quando i giocatori vanno in campo pensano solo a vincere, indipendentemente dalle vicende societarie. Sarà sicuramente difficile, tra Pro Patria, Novara, Portogruaro o Legnano non ci sono differenze: tutto dipende da noi."


Col passare del tempo la squadra sta acquisendo consapevolezza nei propri mezzi: "I risultati e le prove convincenti danno certamente maggior fiducia. Adesso abbiamo anche entusiasmo, i calciatori sono convinti di quello che fanno. Ci esprimiamo al meglio tenendo alta l’intensità di gioco, basta mollare un attimo la presa e le cose cambiano. Tra le nostre fila non ci sono solisti, elementi capaci di risolvere la partita con una sola giocata."

In settimana l’allenatore lombardo ha mischiato le carte: "Prima dobbiamo pensare a giocare noi, vedere come si dispongono gli avversari è secondario. Tutta la squadra sta crescendo, anche nei momenti difficili vedevo cose positive. Si può vincere contro chiunque, ma ad una condizione: giocare al 100%."

- Antistadio, possesso palla e partitella per i gialloblù
Penultima seduta in vista del match col Legnano, in programma domenica 30 novembre al "Bentegodi"
Venerdì pomeriggio la squadra gialloblù ha sostenuto la penultima seduta in vista del match col Legnano, in programma domenica 30 novembre allo stadio "Bentegodi". Gli uomini di Remondina hanno iniziato l’allenamento con alcuni esercizi in palestra, per poi scendere sul campo dell’antistadio e svolgere un riscaldamento tecnico. A seguire, possesso palla e partitella. Differenziato per Rafael De Andrade, a causa di una leggera influenza, terapie per Gabriele Puccio. Prossimo allenamento sabato mattina, a porte chiuse, sempre all’antistadio.

- Hellas Verona-Legnano, arbitra il sig. Manna di Isernia
Il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Paiusco (Vicenza) e Valletta (Caserta)

FONTE: HellasVerona.it



[OFFTOPIC]

VITA DA EX: CORINI a VERONA per la riabilitazione
- Genio, che fai da queste parti?
TOH, CHI SI RIVEDE. CORINI A VERONA, AL CENTRO BERNSTEIN
E' proprio il caso di dirlo, Verona non si dimentica. Genio Corini è tornato in città in questi giorni, per un ciclo di recupero fisico al centro Bernstein del prof. Pasetto. Una meta ormai obbligata per tanti campioni che devono perfezionare, o ritrovare, la miglior condizione. L'ex gialloblù sta cercando di ritrovare la forma migliore dopo un fastidioso problema al tendine. E l'aria della «sua» Verona è un autentico toccasana. In bocca al lupo.

FONTE: LArena.it


Ma vi ricordate quando andare allo stadio era cosa semplice e normale?
- AMARCORD Com'era bello quando si poteva andare allo stadio
Un tempo si decideva la domenica mattina: se il tempo era buono si acquistava il biglietto, altrimenti niente. Oggi invece la libera circolazione degli individui garantita da Schengen non è valida per le manifestazioni sportive...

«Se fai il bravo, e se è bel tempo, domenica ti porto allo stadio». Per generazioni di bambini è stata questa la frase tanto agognata. La partita della squadra del cuore era il premio per un bel voto a scuola, una domenica sugli spalti il regalo più bello. Si aspettava la domenica mattina e se c'era il sole era fatta. Da qualche tempo, invece, non è più così. Oggi andare allo stadio per assistere a una partita di calcio è un'impresa. Spesso i biglietti non possono essere acquistati il giorno stesso della partita, per non parlare delle trasferte, di fatto oggi impossibili, come se la libera circolazione dei cittadini sancita da Schengen non fosse applicabile agli stadi. Ormai le restrizioni imposte dal Viminale non si contano più. Prendiamo la prossima giornata di campionato: Cagliari-Palermo, Venezia-Hellas Verona, Paganese-Sorrento e Cosenza-Catanzaro sono le partite per le quali il Casms, il Comitato analisi sulla sicurezza delle manifestazioni sportive, ha chiesto la chiusura del settore ospiti. A queste vanno aggiunte Inter-Napoli, Atalanta-Lazio, Cavese-Taranto e Agropoli-Battipagliese (già precedentemente vietate), la gara del campionato di serie B2 di Basket Torelli Montevarchi-Coge Anagni e la partita di hockey su pista Toyota Marcante Valdagno-Amatori Lodi. Sì, anche l'hockey su pista. Quello che inizialmente era sembrato un giusto e condivisibile giro di vite del Viminale per arginare la violenza nel calcio, oggi sta assumendo i contorni di una commedia grottesca. «Le misure restrittive nei riguardi delle tifoserie violente - ha spiegato il ministro dell'Interno Roberto Maroni - continueranno fine alla fine del campionato, perché funzionano».

Già funzionano. E come potrebbe essere altrimenti? A spulciare le decisioni dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, dall'inizio dell'anno (e siamo solo alla tredicesima giornata del campionato) sono state segnalate “ad alto rischio” oltre cento partite di calcio di serie A, B e di categorie inferiori. In più di trenta occasioni l'Osservatorio ha chiesto ai prefetti di porre sostanziali limitazioni alla vendita dei biglietti. Le conseguenze sono prevedibili: gli stadi sono sempre più vuoti (ma su questo influiscono anche caro biglietti e carenze infrastrutturali). È un po' come se per rimediare ai troppi incidenti stradali, il governo chiudesse le autostrade. Se ne sono accorti anche i rappresentanti del mondo del calcio. Se fino a poco tempo fa il settore si muoveva compatto insieme al Viminale, adesso qualcuno comincia a palesare il proprio dissenso. In primis i rappresentanti della Lega dilettanti. Poi, la settimana scorsa, anche il presidente della Lega Calcio: «Credo che l'emergenza sia finita - ha detto Antonio Matarrese - i presidenti delle squadre vogliono rivedere i tifosi allo stadio». Emergenza, va ricordato, nata dopo la prima giornata di campionato, con la partita Roma-Napoli e i famigerati atti di teppismo dei tifosi azzurri ai danni del treno. Danni che la stessa Procura della Repubblica di Napoli ha detto essere di gran lunga inferiori a quelli denunciati da Trenitalia. Più volte è stato chiesto di poter vedere il treno danneggiato, ma non è mai stato possibile. Due inchieste giornalistiche - una di un giornalista austriaco, l'altra di Rainews 24 - hanno evidenziato una realtà diversa da quella descritta dal ministro dell'Interno. Eppure da quel giorno andare allo stadio è diventata un'impresa.

E all'orizzonte non si vede nulla di positivo. Se non questa tessera del tifoso, un progetto partito l'anno scorso, la cui fase sperimentale dovrebbe terminare il 31 dicembre. Si tratta di una sorta di tesserino di riconoscimento, munito di microchip, rilasciato previo nulla osta del Viminale, che consentirebbe anche di usufruire di sconti e agevolazioni per l'acquisto di biglietti. Ma anche questo metodo a noi suona un po' strano. Mica si schedano tutti quelli che vanno al cinema? E se per caso un giorno mi venisse voglia di andare a vedere una partita di calcio senza tessera, che succede? Non si può tornare a quella cara vecchia normalità? Per ora, comunque, le società che realmente utilizzano la tessera del tifoso si contano sulle dita di una mano. E in alcuni casi, vedi Milan, l'introduzione della tessera è stata al centro di polemiche. Il Codacons ha protestato contro l'accordo siglato tra la società rossonera e l'istituto Intesa-San Paolo, accordo che rende obbligatorio l'uso dei servizi bancari per ottenere il biglietto.

Anche l'apparato predisposto dal Ministero dell'Interno sembra, a dire il vero, inadeguato. Al Viminale sono stati insediati, per decidere settimanalmente i destini delle tifoserie di tutta Italia, ben tre organi. Alla fine nessuno di questi può comunque prendere decisioni vincolanti, che spettano in ultima analisi ai singoli prefetti. Alla base della piramide c'è il Cnims: il centro nazionale di informazione sulle manifestazioni sportive. È qui che vengono analizzati ed elaborati i dati relativi alla violenza negli stadi. Le informazioni raccolte vengono girate all'Osservatorio, un organo collegiale dove siedono i rappresentanti di governo, forze dell'ordine, Coni, Figc, Leghe e Ferrovie dello Stato. Le decisioni prese dall'Osservatorio in merito alle singole gare vengono poi inviate al Casms, l'ultima creazione del Viminale (è nato quest'estate). Questo è il luogo delle decisioni operative: alle riunioni partecipano infatti i responsabili del dipartimento della pubblica sicurezza, della stradale, della polizia ferroviaria, dei servizi di sicurezza (Aisi), dei carabinieri e della Guardia di Finanza. Un dispiegamento di forze non indifferente. Ma forse per far giocare Toyota Marcante Valdagno-Amatori Lodi sarebbe bastato qualche agente di polizia in più.

FONTE: IlRiformista.it


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FONTE: Gazzetta.it