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Il gol questo sconosciuto, servirebbe un'ARMA in più in attacco? Calcio di C: Pochi fronzoli e tanta sostanza...



PROBLEMA GOL E VERONA ARRUFFONE: Anche da PORTOGRUARO si torna a casa col bicchiere mezzo vuoto (o mezzo pieno a seconda dell'eterno punto di vista ottimistico/pessimistico), unica nota positiva il fatto di non aver perso... Non sono d'accordo con chi ri-vede in questo HELLAS VERONA quello che nella stagione scorsa ci aveva portato sull'orlo del baratro, non sono d'accordo per il semplice fatto che l'anno scorso, partite come quella contro i veneziani, le avremmo perse di sicuro! Magra consolazione per chi come me e altri sperava in una stagione di riscatto almeno parziale per i gialloblù: la 'medicina PREVIDI', evidentemente, sarà ancor più amara del previsto per un VERONA che, aldilà dei recenti bigi risultati, viene spesso messo sotto sul piano del gioco. Ecco, questa è la nota maggiormente negativa dell'attuale compagine scaligera, il fatto che le manovre di gioco che fino alla prima sconfitta a Cremona ci avevano fatto ben sperare (senza fare questioni sul 4-3-3 o sul 4-3-1-2), sono completamente sparite e da settimane vediamo un HELLAS che magari s'impegna pure ma, cosa che più fa male, subisce il gioco avversario per lunghi tratti di partita. Perfino l'altro ieri, contro l'ultima in classifica, largamente rimaneggiata e senza l'uomo più pericoloso in attacco, il VERONA ha subito per tutto il primo tempo ed è stato salvato da RAFAEL (e dall'erroraccio dell'avversario)! Nella seconda parte di gara le cose sono appena migliorate ma non si puó dire che abbiamo reso la pariglia, semplicemente abbiamo riequilibrato la situazione probabilmente più per un calo fisico degli avevrsari che per meriti nostri.

Portogruaro - Hellas Verona (Album in aggiornamento)


UN'ARMA IN PIU' IN ATTACCO: In questa situazione fa ancor più male vedere l'attaccante marocchino della SPAL, quel Rachid ARMA che l'anno scorso insieme al brasiliano DIMAS aveva trascinato la SAMBONIFACESE in C2, al secondo posto dei marcatori nel Girone A con 5 gol... In media un gol ogni due partite! Davvero non male per un esordiente nella categoria ma davvero è solo merito suo? Beh... E' difficile fare le partite con i se e con i ma... Però sono abbastanza certo che, se Rachid giocasse con i gialloblù, lo stesso faticheremmo a segnare. Dico questo per due motivi:
1. Il calcio era, è e rimane gioco di squadra tale per cui il singolo è 'solo' il finalizzatore di una manovra che al 90% nasce da meccanismi ben oliati, schemi e passaggi che portano finalmente il giocatore a depositare la palla in rete... Quante palle 'giocabili' ricevono i nostri TIBONI-GIRARDI-SCAPINI in ogni partita?
2. Il 10% di gol rimanente nascono fondamentalmente dall'errore dell'avversario e premiano l'opportunismo del bomber... Forse che i nostri valgono meno dell'ex rossoblù? In questo momento forse sì perchè 'segnare aiuta a segnare', da convinzione forza e fiducia nei propri mezzi ma in generale sono convinto di no! Il solo SCAPINI l'anno scorso in C2 ha fatto gol a raffica e le doti fisiche e tecniche di GIRARDI e TIBONI, seppur meno 'esperte', di quelle del marocchino, non giustificano una differenza così netta nei risultati a cui stiamo assistendo.



CALCIO DI C, POCHI FRONZOLI E TANTA SOSTANZA: In terza serie, come stiamo vedendo per il secondo campionato, le doti tecniche ed i moduli lasciano il tempo che trovano, contano invece la 'fame' di risultati e le doti atletiche più di ogni altra alchimia calcistica... Lo schema è quello caro al calcio inglese di non molti anni orsono: palla lunga e pedalare con discese degli esterni a fondo campo e traversoni a cercare l'incornata dell'ariete di turno! E il VERONA? Il VERONA ha sopperito per qualche partita a questa mancanza (e d'altro canto solo 2 volte siamo arrivati in porta su azione, con gol più o meno regalati fra l'altro, mentre negli altri casi le reti sono nate da calci piazzati o errori degli avversari), 'forzando' anche TIBONI come esterno poi i numerosi infortuni che hanno appiedato ANACLERIO, DA DALT e GOMEZ TALEB hanno fatto decidere REMONDINA per il 4-3-1-2 ma a quel punto è venuta a mancare la 'lucidità' di PAROLO (e CORRENT); auspico quindi un pronto ritorno all'antico con il 'sacrificio' di TIBONI e magari il ripescaggio di DIANDA: in 'tempi di magra', come quelli in cui stiamo vivendo, nessuna soluzione è scartabile a priori ed il colored gialloblù, esterno naturale, non sfigurerebbe certo in Serie C...

Video dal TGGialloblù:
- MIO: VOLEVAMO IL VERONA
- PORTOGRUARO-VERONA: IL SERVIZIO
- PORTOGRUARO-VERONA 0-0: LA SINTESI
- REMONDINA: DOBBIAMO FARE MEGLIO
- BELLAVISTA: IL GOL LA SVOLTA

ALTRE NEWS: VITA DA EX, nel totopanchina CHIEVO spunta anche FICCADENTI! Se la giocherà insieme a DI CARLO, NOVELLINO e PILLON... MERCATO, La SAMBONIFACESE ha perso in casa col COMO grazie ad un gran gol del 30enne FACCHETTI osservato speciale dell'HELLAS. 'SUPERMERCATO' HELLAS: Spunta anche MIO l'Amministratore Delegato del PORTOSUMMAGA!

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GIOCO PRONOSTICI:
Tre campioni oggi: BRIDGET, MR31032001 e ROBROY che bruciano sul podio la coppia formata da BRUNI e POSE GIALLOBLU' al terzo posto 'quasi' tutti gli altri... Brutta prestazione per BORO e MARTINO ma lo sfigadòn di giornata è MISTER LOYAL :0( con soli 2 punti.

In classifica generale primo piccolo vero strappo di BRUNI che prova ad allungare su BORO e sul gruppetto alla piazza d'onore dove troviamo oltre a me BRIDGET e MR31032001 :0) ... Avanti così ma... Occhio al CAMPIONE 2007-2008 ;o) ...


Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
Bruni45
Boro43
Bridget, MR31032001 e Smarso42
RobRoy41
Gabri e Martino40
Bubu7737
Scaligero35
RougeHellas34
Ale90HVr33
Mister Loyal30
Pose Gialloblu29


Puoi commentare questo articolo sul forum BONDOLA/=\SMARSA oppure in coda a questo post per aprire magari uno scambio di opinioni... Con la prima di campionato è ripartito il gioco pronostici B/=\S: l'anno scorso la spuntò BRUNI per un solo, misero punto! (fra l'altro preso alla rubentina) Brucia ancora ma, anche quest'anno ci sarà da giocarsela! Che aspettate dunque? Si potrà giocare fino all'inizio delle partite!





- Il Verona in bianco anche a Portogruaro. Remondina: «Serve più voglia e coraggio»
Un brutto Hellas torna con un punto
Proprio bruttino, l’Hellas. Doveva risvegliare ambizioni sopite, nei piani di Gian Marco Remondina, la trasferta sul campo di un Portogruaro ultimo in classifica e condizionato dalle assenze. Invece, niente: altro pareggio a reti bianche, il terzo consecutivo, astinenza dal gol che si prolunga, settimo turno di fila senza vittorie. E’ un Verona che patisce l’aggressività dei granata, che si accendono quando a dettare i tempi della giocata è il furetto Cunico.


E l’Hellas corre qualche rischio di troppo, prima di riuscire a pungere con Scapini che, in avanzata solitaria, al 14’, viene anticipato da Rossi. Un bagliore che si spegne subito, perché la partita corre lungo i binari della noia, con più calci che calcio e un Verona sempre troppo prevedibile, lento nei pensieri e nella manovra, perennemente impaludata in un titic-titoc con poco costrutto. Ed è il Portogruaro, così, a mordersi le dita, e con ragione: al 43’ Mortelliti supera anche Rafael, ma calcia sull’esterno della rete. Non è finita: allo scadere Mattielig tira a botta sicura, la difesa gialloblù si salva con una rocambolesca deviazione in mischia sul fondo. L’intervallo è provvidenziale per un Hellas tremebondo.

Quando si ricomincia, però, il Verona non muta lo spartito, il Porto mette pressione a Rafael con Abate, al 48’, la campana della riscossa non squilla. Scivolano via i minuti, e i colpi di scena paiono irrealizzabili, con un Hellas che mena il can per l’aia e i granata che non perdono compattezza. A mancare, ai gialloblù, è l’estro, il brio, il pepe. Remondina prova a dare una girata al mazzo inserendo Girardi per l’abulico Tiboni, ma le idee sono sempre poche e i palloni giocati nei limiti dell’accettabile si contano sulle dita di una mano. Finisce 0-0.
Così Remondina a fine derby. «Dovevamo essere più incisivi nello sviluppare l’azione. Non basta solo l’impegno per vincere. Ci vuole più voglia e coraggio sotto porta».

- LE PAGELLE
RAFAEL 6
Concentrato, pronto quando viene chiamato in causa.
MANCINELLI 6
Senza infamia, né lode (dall’88’ CAMPAGNA ng).
CECCARELLI 6
Abituale contributo d’esperienza dietro.
BERGAMELLI 6
Lucido negli interventi.
MORACCI 6
Non lancia l’assalto, ma mostra attenzione.
GARZON 5,5
Corre tanto, ma lo fa con poco profitto.
BELLAVISTA 6
Si arrangia con il mestiere.
CORRENT 5,5
Non incide, è compassato.
PAROLO 5
Balbetta senza soluzione di continuità (dall’81’ ANACLERIO ng).
SCAPINI 5
Ha poche chance, una la spreca nel primo tempo.
TIBONI 5
Non si vede mai. Troppo timido (dal 70’ GIRARDI 5,5: non entra in partita).

FONTE: Leggo.it


- TERZO 0-0 CONSECUTIVO PER I GIALLOBLÙ, CHE RESTANO A SECCO ANCHE CON IL PORTOGRUARO
Ormai l’Hellas non sa più vincere
L’Hellas delude ancora una volta, e lo fa sul campo dell’ultima in classifica priva di metà titolari. Scialbo 0-0 a Portogruaro con un solo un tiro in porta (Mancinelli da fuori area nella ripresa) facile facile per il portiere avversario. Il Verona attuale è questo: ha difficoltà enormi nel creare gioco e concludere, è timido, subisce le sfuriate di chi sta peggio ma meglio è calato nella mentalità della C1. Come il Portogruaro, più vicino alla vittoria, in fin dei conti, rispetto ai gialloblù. Remondina manda in campo il modulo 4- 3-1-2 con Scapini e Tiboni davanti. Faranno poco nulla come i loro compagni di squadra. Le unichenote liete arrivano dalla difesa, per la terza gara di seguito imbattuta, e da Rafael, bravissimo a chiudere la serranda pur non dovendo fare parate clamorose. L’occasione del primo tempo ce l’ha a tal proposito il Portogruaro: al 44’Mortellitti entra in solitaria in area e il portiere giallobù è bravo ad attenderlo e fargli spostare la traiettoria di corsa sulla destra, con la palla che finisce a fil di palo. Notizie del Verona? Nessuna. L’unica azione di gioco la confeziona Scapini che serve Parolo al 78’: il trequartista tira alto dal limite. I 400 tifosi giunti a sostenere la squadra se la prendono con l’ex Da Silva, autore di una modesta prestazione, con alcuni cori di scherno. In campo non c’è nulla di buono da vedere, questo Verona non riesce a decollare e sono in molti ad avere il dubbio che possa farlo in questo campionato.

Le altre partite Cesena-Novara 1-1, Legnano- Venezia 2-1, Lumezzane- Cremonese 0-0, Pergocrema- Lecco 1-2, ProPatria-Pro Sesto 1-1, Reggiana-Ravenna 1-1, Sambenedettese-Monza 0-0, Spal-Padova. 1-0 Classifica: Novara e Pro Patria 19 punti; Spal 17; Cremonese 16; Padova 15; Lumezzane 14; Lecco, Reggiana e Cesena 13;Pergocrema, Verona e Ravenna 11; Legnano, Pro Sesto, Sambenedettese e Monza 10; Venezia (-2) 8; Portogruaro 7.

- Le pagelle
6,5_Rafael De Andrade
Pur non effettuando grandi
interventi copre la porta su
Mortelliti cstringodlo a tirare
fuori.
6_Mancinelli
Senza infamia né lode, non spinge
abbastanza da cambiare il ritmo.
6_Ceccarelli
Mostra la solita persaonalità, ma
neppure lui brilla in modo particolare.
6_Bergamelli
Partita ordinata la sua, non concede
grandi occasioni agli avversari.
6_Moracci
Bene in fase di contenimento, ma
prova solo in un paio di occasioni
ad affondare i colpi.
5_Garzon
Non incide nella manovra, si fa
coinvolgere dal grigiore della partita.
5,5_Bellavista
Disputa una partita mediocre, non
fa valere la sua esperienza.
5_Corrent
Si danna l’anima cercando azioni
offensive, ma non combina nulla
di buono.
5_Parolo
Troppo timido. Forse è stato sopravvalutato
dal momento del suo
arrivo a Verona, deve dimostrare
ancora molto.
5,5_Scapini
Non riceve palloni interessanti,
ma non fa molto per superare la
retroguardia granata.
5,5_Tiboni
Corre molto senza mai arrivare al
dunque: un vero spreco di energie.
5,5_Girardi
In venti minuti non poteva fare di
più, non cambia la partita.

FONTE: DNews.eu


- Novara e Pro Patria rallentano, sale la Spal
Stop per Novara e Pro Patria nella decima giornata della Lega Pro, ma le due restano in testa al girone A. Il Novara è stato fermato 1-1 dal Cesena. Stesso risultato del Pro Patria contro il Pro Sesto. Sale, invece, la Spal, che batte 1-o il Padova.Il Crotone vince 1-0 a Taranto e aggancia in testa alla classifica l'Arezzo, sconfitto 2-1 a Foggia. Show del Gallipoli, che travolge 5-1 la Cavese, mentre la Paganese supera 2-1 il Perugia. Male la Ternana, battuta 2-1 dal Lanciano.

FONTE: TuttoSport.com


- Portogruaro rimane al palo e s’accontenta del punticino
Pareggio senza gol nè spettacolo per due formazioni che badavano più che altro a non prenderle.

- Il Porto...
Nonostante le tante e continue assenze possiamo dire che abbiamo fatto una buona partita ed un buon gioco. Forse potevamo sfruttare meglio le occasioni che ci sono capitate per andare in rete e concretizzare.

FONTE: PortogruaroSummaga.it


- Verona opaco si accontenta del punticino
Senza idee né spunti per il gioco offensivo e così a Portogruaro è il terzo 0-0 di fila Inutili gli innesti finali di Girardi e Anaclerio
Una tristezza, una vera tristezza. Brutto il primo tempo, bruttissimo il secondo. L’Hellas porta a casa un punticino anche dal Mecchia, ma il terzo 0-0 consecutivo dei gialloblù conferma i problemi di una squadra che dimentica l’ABC del gioco offensivo quando si affaccia in area avversaria. Alla decima giornata d’andata, quando il campionato si avvicina a un terzo del cammino, si possono trarre i primi bilanci e il Verona non può certo essere contento di quello che ha fatto finora. Bene nelle prime tre giornate poi un calo incredibile, quattro punti nelle ultime sette partite, la vittoria che manca da più di un mese e mezzo. E, tutto sommato, la classifica è ancora decente visto che il girone A della Lega Pro Prima Divisione è sicuramente livellato verso il basso, dalla prima all’ultima della classe ci sono 12 punti, bastano una vittoria o una sconfitta per conquistare o perdere posizioni importanti. Dominano i pareggi, è vero, è il Verona è diventato uno specialista in questo risultato.

Non cambia il registro anche a Portogruaro. Remondina dà continuità al modulo e ai giocatori che sono scesi in campo nelle ultime gare, la formazione che parte titolare è la stessa di quella che ha iniziato la sfida con il Lecco. Ceccarelli e Bergamelli ancora al centro della difesa, Mancinelli e Moracci sulla fasce, Bellavista in regia, Garzon e Corrent a sostegno, Tiboni e Scapini in avanti, Parolo è il fantasista che cerca spazio tra le due linee. Ci sono tutti i presupposti per fare bene, per dare continuità a quanto di buono si era visto nella ripresa con il Lecco. Non è così. Passano pochi minuti e si capisce che il Verona va subito in difficoltà. Il Portosummaga deve rinunciare a otto giocatori titolari per infortuni e squalifiche ma si affida a capitan Cunico - che gioca anche se la pubalgia lo perseguita dall’inizio della stagione - e manda in mezzo al campo Willy Da Silva, l’ex attaccante gialloblù che non ha lasciato un buon ricordo in riva all’Adige.

Il terreno da gioco non è dei migliori, il campo stretto, i padroni di casa alzano subito il ritmo e si lanciano su tutti i palloni. Non creano nulla per carità, ma Corrent e compagni si limitano a frenare le offensive avversarie, non trovano mai il tempo giusto per ripartire e costruire qualcosa di buono. Regge bene la difesa, gli automatismi tra Ceccarelli e Bergamelli funzionano a meraviglia e Da Silva finisce in trappola. Il primo brivido al 7’. Cross di Cardin, Da Silva non tocca la palla, sulla sinistra arriva Gotti che batte al volo, fuori di poco. Il pericolo scuote il Verona, dopo una manciata di minuti Bellavista pesca in area Tiboni, buono l’aggancio, Cardin riesce a contrastare l’attaccante gialloblù a due passi dal portiere. Passano una manciata di secondi e l’Hellas batte un altro colpo, perfetto il passaggio di Corrent per Scapini, tocco di destro da pochi passi, Rossi neutralizza l’insidia.


La gara si spegne, domina l’agonismo, mille batti e ribatti in mezzo al campo, tanti passaggi sbagliati, una confusione incredibile. La sfida si accende alla fine del tempo. Al 43’ palla dentro di Abate per Mortelliti, l’attaccante del Porto scatta sul filo del fuorigioco, è solo davanti il portiere, bravissimo Rafael a chiudere lo spazio, il tiro finisce sull’esterno della rete. Ancora un pericolo in pieno recupero. Mattielig vince un rimpallo al limite, s’infila tra un paio di difensori gialloblù e si presenta solo davanti al portiere, grande salvataggio di Bergamelli che mette in angolo. Ti aspetti una ripresa con il Verona all’assalto, non è così. Parte meglio il Portosummaga, al 3’Abate salta Mancinelli sulla linea di fondo e batte in porta, tiro a effetto che finisce fuori. I gialloblù si adattano, resta solo un corner di Corrent che Scapini calcia altissimo. Tutto qua, la partita non decolla, gli sbadigli si sprecano. L’Hellas si limita a una buona azione intorno alla mezzora, Corrent libera Parolo al limite dell’area, l’occasione è buona, il tiro da dimenticare. Remondina prova a cambiare qualcosa in avanti, sostituisce Tiboni con Girardi, poi getta dentro Anaclerio al posto di Parolo. La storia è sempre la stessa, il Portosummaga si difende con ordine e prova a ripartire con rapidità, l’Hellas non ha più la forza di reagire. L’ultimo sussulto in pieno recupero. Punizione di Anaclerio dalla trequarti, Ceccarelli cerca la girata contrastato da Abate, Rossi para senza difficoltà. Finisce 0-0, è giusto così, ma l’Hellas ha ancora tanto lavoro da fare per tornare sulla retta via.

- BERGAMELLI
Intelligenza tattica Una garanzia
La difesa gialloblù non subisce reti da tre partite e fra gli artefici di questa serie positiva c’è senz’altro Bergamelli, anche ieri bravo a tenere in mano le redini della retroguardia nei momenti più caldi.

- GIAN MARCO REMONDINA
«Dobbiamo creare di più Ci è mancata concretezza nell’ultimo passaggio» La classifica? Dobbiamo stare attenti dietro, ma davanti sono ancora tutti lì
Terzo zero a zero consecutivo, il Verona si è abbonato al pareggio senza reti. «Non abbiamo preso gol, è l’unica cosa positiva», attacca Gian Marco Remondina, «ma c’è ancora tanto da lavorare». Sabato contro la Pro Sesto, formazione che si è rinforzata con due-tre elementi di qualità, per fare risultato dovremo compiere una prestazione importante.

Pareggio giusto?
Sì, il risultato va bene per quello che s’è visto. Non abbiamo creato molto, è vero, ma anche i nostri avversari non hanno fatto molto di più. Le squadre non hanno praticamente mai calciato in porta, l’allenatore può essere soddisfatto dal punto di vista tattico, ma vorrei più lucidità soprattutto al momento dell’ultimo passaggio.
Soddisfatto?
Quando una squadra non vince il tecnico non può essere soddisfatto. In un campionato così equilibrato una vittoria può fare la differenza, avete visto cos’è successo anche in questa giornata, hanno pareggiato praticamente tutti, la classifica non è cambiata, dobbiamo stare attenti a quello che succede dietro, ma davanti sono ancora tutti lì. Ma dobbiamo fare qualcosa in più per strappare risultati positivi.
Una brutta ripresa...
Mi aspettavo qualcosa in più, è vero. Loro si sono chiusi bene e noi non abbiamo più trovato spazio. Ci abbiamo provato, ma non è facile passare quando una squadra si mette in difesa con nove giocatori dietro la palla. A un certo punto abbiamo concesso qualche contropiede di troppo, avevo paura.
Un passo indietro?
Se pensiamo alla ripresa con il Lecco o al secondo tempo di Reggio Emilia speravo di portare a casa qualcosa in più. Volevo un po’ di continuità di gioco, al Bentegodi avevamo costruito quattro o cinque occasioni, con il Portosummaga non abbiamo ripetuto la prestazione di sette giorni prima.
Sette partite senza vittorie...
Cominciano a pesare, ma non dobbiamo pensarci troppo. Abbiamo giocato sempre con personalità, tenendo sempre testa agli avversari. Mi piace l’atteggiamento dei giocatori perché affrontano sempre le partite con lo spirito giusto, ma devono essere più concreti nei momenti delicati.
La squadra ha creato poco...
Non abbiamo fatto grandi cose in area avversaria, ma è mancata soprattutto la lucidità al momento dell’ultimo passaggio. Abbiamo avuto due o tre occasioni buone in mezzo al campo, potevamo ripartire bene, invece abbiamo buttato al vento tutto per troppa precipitazione. Dobbiamo sfruttare meglio questi momenti delicati.
La prima trasferta è andata, ora c’è quella di Sesto San Giovanni...
Cominceremo subito a lavorare perché si giocherà sabato pomeriggio, quindi in anticipo. Ho visto tante volte la Pro Sesto, hanno costruito una buona squadra, tenendo l’organico dell’anno scorso e inserendo due o tre giocatori di qualità, Loro sono molto bravi sugli esterni. Per fare risultato dobbiamo compiere quindi una prestazione importante.


- ANCORA DELUSIONE.
AMAREZZA NEGLI SPOGLIATOI PER L’ENNESIMO PAREGGIO E PER LA CONTESTAZIONE DEI TIFOSI
Mancano reti e vittorie «Problema da risolvere» Bergamelli: «Non è colpa degli attaccanti, è la squadra che deve reagire» Bellavista: «Non cerchiamo scuse, nel primo tempo abbiamo giocato male»
Non c’è rabbia sulle facce di chi esce dallo spogliatoio del Verona. Si vede invece un pizzico di rassegnazione. Che preoccupa più di tutto. La delusione è tanta per quel gol che non vuole saperne di arrivare e di portare un po’ di serenità ai gialloblu. Anche a Portogruaro il Verona deve accontentarsi del solito misero pareggio, in una brutta gara senza mai un’azione vera per impensierire la porta avversaria. Per tutti i novanta minuti solo un po’ di corsa e tanti scontri duri.

Ne ha prese e ne ha date Antonio Bellavista, il primo a presentarsi in sala stampa. Lo sguardo del guerriero lascia posto invece agli occhi bassi di sa che quello fatto oggi dalla squadra non può essere abbastanza. «Non cerchiamo scuse, nel primo tempo abbiamo giocato male. Nella ripresa abbiamo fatto qualcosa in più, siamo riusciti a renderci più pericolosi. Le nostre tre o quattro occasioni le creiamo ma non riusciamo mai a fare centro».

Quel centro che darebbe più tranquillità agli uomini di Remondina, quel gol atteso ormai da troppe partite. «Ci manca poco, siamo lì vicini ma il golletto non viene mai. Anche oggi come succede spesso è stata una partita equilibrata, basterebbe poco di più ma la rete non arriva e non capiamo il perchè». Un equilibrio che l’Hellas non riesce a rompere, quasi un incantesimo che nessuno riesce a spezzare. Attaccanti, centrocampisti, difensori, niente da fare la porta avversaria sembra stregata. «Non cerchiamo alibi, tocca solo a noi rompere questo equilibrio, per ritrovare la serenità e dare la giusta spinta alla squadra e a tutto l’ambiente».

Una delle poche note positive della trasferta è la prova dei difensori veronesi, che ancora una volta hanno mantenuto inviolata la porta di Rafael. Dario Bergamelli, assieme al compagno di reparto Ceccarelli, ha chiuso tutti i varchi agli attaccanti avversari. Ma il giovane centrale non riesce a sorridere: «Più passano le partite e più aumenta la tensione. Non riusciamo a segnare e a vincere, ma la colpa non è certo solo degli attaccanti, è un problema di tutta la squadra che dobbiamo risolvere in fretta».
Bergamelli ha sul volto ancora i segni di qualche colpo proibito. «È stata una partita dura, loro solo una squadra molto fisica ma questa non deve essere una scusa. Dobbiamo fare di più, giocare meglio la palla e far vedere davvero le nostre qualità».

I tifosi alla fine, prima hanno applaudito e poi invece contestato la squadra. «Capisco la delusione dei tifosi, è comprensibile e hanno tutto il diritto di contestare. È da troppe partite ormai che diciamo che dobbiamo dare una svolta, meglio iniziare a farlo sul campo senza parlarne ancora inutilmente».

- Scapini calcia alto Parolo sprecone

FONTE: LArena.it


- Doppio programma di lavoro lunedì all'antistadio
Esercizi di "scarico" per i giocatori impegnati col Portogruaro, possesso palla e partitella per gli altri

- Martedì pomeriggio spazio interviste
A disposizione degli organi d'informazione ci saranno Gian Marco Remondina, Marco Mancinelli e Christian Tiboni

- Giovanili: i risultati del weekend
Cinque vittorie ed un pareggio per i ragazzi Hellas, doppio successo nei derby con Venezia e Cittadella

FONTE: HellasVerona.it


- Mio (Portogruaro): Pastorello ci offrì il Verona. Arvedi? Ha già trovato a chi vendere...
L'amministratore delegato del Portogruaro ha svelato ai nostri microfoni che Pastorello gli offrì la società quando era ancora in serie B. "Ma con lui è difficile fare affari...". Incalzato sulla possibilità che la trattativa riprenda adesso ha aggiunto: "Noi restiamo a Portogruaro ma so che Arvedi ha già trovato a chi vendere il Verona..."
"Il Verona? Pastorello ce lo aveva offerto ma non se ne fece nulla". Intervistato in esclusiva da Tggialloblu.it, Paolo Mio, amministratore delegato del Portogruaro ha svelato una vecchia trattativa per la cessione dell'Hellas. "Il Verona era ancora in serie B, Pastorello ci diede Pinali e Pace e offrì la società. Ma sapete, è difficile fare affari con uno come Pastorello...". Incalzato dalle domande Paolo Mio ha poi fatto un'altra rivelazione: "Noi restiamo a Portogruaro, ma Arvedi ha già trovato a chi vendere il Verona...". A questa notizia, Mio non ha voluto però aggiungere altri particolari.

- MIO: VOLEVAMO IL VERONA
- PORTOGRUARO-VERONA: IL SERVIZIO
- PORTOGRUARO-VERONA 0-0: LA SINTESI
- REMONDINA: DOBBIAMO FARE MEGLIO
- BELLAVISTA: IL GOL LA SVOLTA

- Verona bocciato in blocco, si salvano solo Rafael e Bellavista
Tante insufficenze nei gialloblù che pareggiano 0-0 col Portogruaro ultimo in classifica. Passo indietro di Moracci, Parolo da non continuo a nullo. Poca sostanza da Corrent e Garzon. Impalpabili gli attaccanti, ma anche Remondina ci mette del suo. Da salvare l'agonismo di Bellavista e la freddezza di Rafael.
RAFAEL 6. Niente parate miracolo ma ordinaria amministrazione di qualità. Nel finire del primo tempo è bravo a non sedersi e a chiudere lo specchio nell'incontro ravvicinato con Mortelliti che uno contro uno si allarga e calcia sull'esterno della rete. Nella ripresa è attento due volte su un pallone velenoso di Da Silva passato sotto le gambe di Ceccarelli e su una girata di destro di Abate. Cunico gli va a rompere le scatole in un paio di occasioni e lui risponde per le rime.

MANCINELLI 5. Se volontà volesse dire qualità sarebbe da serie A. Rime baciate a parte, la tecnica è quella che è e si vede come va via la palla nel momento di chiedere l'uno due o quando i suoi cross non si alzano da terra come nel primo tempo. Poco propositivo in chiave offensiva, anche se, ed è lo specchio della partitaccia del Verona, firma la prima conclusione seria verso la porta di Rossi con una conclusione dalla distanza al minuto 22 del secondo tempo. Contusione e problema muscolare nel finale che gli costano il cambio con Campagna, probabilmente anche per il match di sabato contro la Pro Sesto.

CECCARELLI 5,5. Con Da Silva, per evidenti demeriti altrui, non può essere nè scontro all'arma bianca nè un pomeriggio difficile. Troppa sofferenza nelle palle inattive causa gli inserimenti centrali del collega di reparto Madaschi. Il voto riflette uno zero a zero in casa di una mediocrissima ultima in classifica.

BERGAMELLI 5,5. Copia e incolla con il giudizio precedente, con però un paio di sbavaturine in più e la tempestiva chiusura su Mattielig lanciato a rete un attimo prima del fischio finale del primo tempo.

MORACCI 5. A ridaje... Una partita spinge, l'altra si dimentica di farlo. Sarebbe anche uno dei più ordinati dietro se non sbagliasse a salire sul pallone con cui Mortelliti si presenta solo davanti a Rafael.

GARZON 5. Correre corre... Ma quasi sempre a vuoto. Accompagna poco l'azione offensiva e niente di quanto il Verona avrebbe bisogno sotto la voce inserimenti da dietro dei centrocampisti. Nelle strategie sarebbe uno di quelli che in C dovrebbe fare almeno un minimo di differenza.

BELLAVISTA 6. Tanto agonismo, e di questi tempi non è poco. Nel primo tempo è uno dei pochi che da la sensazione di lottare su ogni pallone pur con le ormai consuete lacune in fase di impostazione. Tiene poco la palla bassa e quando lancia rallenta l'azione ma è anche l'unico che cerca di verticalizzare.

CORRENT 5. Non può permettersi di non essere aggressivo: primo perchè è il capitano, secondo perchè è tra i più esperti, terzo perchè è uno più di quantità che di qualità. In novantasei minuti due cose: la verticalizzazione (gran palla) per Scapini e la punizione (alta) da quella che purtroppo ormai fu la sua mattonella. Molto più di poco.

PAROLO 4,5. Almeno le altre volte era stato discontinuo... Stavolta proprio nullo. Eppure gioca in quello che dovrebbe essere il ruolo preferito, eppure tra i ventidue in campo è (o a questo punto dovrebbe essere) il giocatore con maggiore qualità. Nonostante tutto a poco dalla fine gli capita sui piedi il pallone che cambierebbe la storia di una partita da dimenticare ma, come altre volte, non becca la porta.

TIBONI 5,5. Nelle uniche due occasioni in cui si inserisce centralmente da la sensazione di poter far male: nel primo tempo, lancio lungo di Ceccarelli, è fermato da Cardin a un passo da Rossi, nella ripresa dal guardalinee che gli sbandiera un dubbio fuorigioco (con tiro sul palo a gioco già fermato). Il resto è il solito ordine di scuderia di giocare largo a sinistra che equivale a 70 minuti di pura cura Tafazzi. Come diceva Moretti a chi non conosceva la Sacher torte: "continuamo così... Facciamoci del male".

SCAPINI 5. Bel movimento sulla verticalizzazione di Corrent e tentativo non andato a buon fine di saltare Rossi ma non tira mai in porta in novanta minuti anche complice un centrocampo che per un'ora non tiene un pallone basso che sia uno. L'impegno c'è, ma pare avere molto meno smalto di quando aveva convinto Remondina a cambiare le gerarchie dell'attacco gialloblù - per dovere di cronaca, alla seconda settimana da peggiore della classe nel mediocrissimo campionato di Lega Pro.

GIRARDI 5. Avrebbe venti minuti per dimostrare che il Chievo ha fatto bene a non cederne la metà, che chi lo critica capisce niente, che Remondina sta facendo l'errore della sua vita a lasciarlo in panchina, che non è Morante, non è Da Silva ed è l'attaccante che ha portato ai playoff il Foligno... Niente di tutto questo.

ANACLERIO s.v. I consueti ultimi minuti al posto di Parolo con un paio di tentativi (non andati a buon fine) di far male al Portogruaro.

CAMPAGNA s.v. I cinque di recupero al posto di Mancinelli non giustificano il voto, però una considerazione sì: passa quasi tutto il tempo nella metà campo avversaria. Che il Verona abbia in casa un esterno di spinta?

REMONDINA 5. Spiega che il Verona è squadra più tecnica che aggressiva. Ma il gioco non si vede e gli altri menano sempre. Spiega che la cosa principale è cercare maggiormente l'utilizzo degli esterni, a destra con Garzon-Mancinelli, a sinistra con Corrent-Moracci, perchè tre davanti non bastano, ma i due bassi (Mancinelli-Moracci) non salgono manco per far dispetto e i due alti (Garzon-Corrent) si allargano proprio quando non possono farne a meno. Tutto giusto, ma rimedi a quando?

ARBITRO RUINI 5. Minuto 41 del secondo tempo: Corrent ruba un pallone con un contrasto duro a centrocampo che pare falloso, il Portogruaro protesta, il Verona attacca sulla sinistra con Anaclerio, l'arbitro non fischia. Arriva un cross in mezzo all'area Girardi non ci arriva, ci sarebbe Scapini ma la difesa di casa, in difficoltà, respinge. Con la palla sul limite dell'area, col Verona pronto a riconquistare palla il fischio dell'arbitro che nessuno capisce... Ruini chiede scusa, dietro di lui Cunico, capitano del Portogruaro. L'arbitro si gira verso Bellavista, mima che gli era caduto il fischietto (raccolto e dato all'arbitro dal capitano di casa) e al momento dell'intervento di Corrent non aveva potuto fischiare. Ma il Verona avrebbe potuto segnare. E allora cosa sarebbe successo? Anche questo è Lega Pro (?).

FONTE: TGGialloblu.it




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FONTE: Gazzetta.it


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FONTE: TGGialloblu.it