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ARVEDI: Finchè comando io niente fusione! Con PREVIDI ingaggi da 730mila a 200mila al mese! Serie B e Lega Pro: Basta ripescaggi? Ma va...


ARVEDI SULLA FUSIONE: «Il Verona è il gusto della mia vita. Fa soffrire, in questi ultimi anni mi ha fatto soffrire dannatamente ma mi regala ancora forti emozioni. Ve lo dico io: non potrebbe esserci spazio per niente di diverso. Almeno, questo è il mio mondo». E con questo spero, ma sono sicuro di no, si metta fine a voci, ciàcole e rumors che vorrebbero l'HELLAS VERONA fuso col CHIEVO e addirittura con la SAMBONIFACESE! Adesso basta! Concentriamoci sul calcio giocato e lasciamo le chiacchiere da bar ai giornalisti... Del resto il Conte è stato chiaro: «Finchè ci sono io niente fusione!». Simpatica intervista di Vighini al proprietario dell'HELLAS (devo dire che mi ha dato fastidio il TU rivolto dal giornalista al Conte. Sarò all'antica ma ad una persona anziana non va dato del TU così...), quasi in stile LE IENE direi, il Conte è di buon'umore e risponde secco... Importante la sua frase sulla delicata congiuntura economica mondiale ed italiana: i problemi UNICREDIT non mi toccano, io non ho azioni ed investimenti a rischio, posseggo terreni e tenute e quelle, al momento, valgono sempre di più... Per cui sono pronto a fare un ulteriore sacrificio, qualora servisse, anche a Gennaio. Il VERONA della stagione scorsa costa 730mila Euro al mese! Con PREVIDI ed il suo progetto ora siamo scesi a 200mila e scusate se è poco!

T-Shirt e Felpe B/=\S 2nd Edition!


Il video del TGGialloblù:
- ARVEDI: FINCHE' VIVO MAI FUSIONI


I sondaggi B/=\S:
Qual'è il miglior attacco dell'HELLAS?
Risultati Attuali




ALTRE NEWS: Sembra che la FIGC, in comune accordo con la LEGA PRO, abbia deciso di dire basta ai ripescaggi! E chi non pagherà in tempo subirà punti di penalizzazione... ABETE e MACALLI fulminati sulla via di Damasco? Ma quando mai! Ricordiamo sempre che siamo in ITALIA, la patria del compromesso per antonomasia, per cui, al solito, fatta la legge (entro il 30 Novembre prossimo) si troverà l'inganno...

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A sorpresa Bridget brucia tutti e si laurea campionessa con 7 punti mettendo in fila tutti i maschietti!!! La rimonta del B/=\S rosa Ah ah ah Grandissima! Quante soddisfazioni che mi dai: prima mi diventi ultrà, poi mi porti in trasferta, ora questo... Beh... Ho le lacrime agli occhi (dal ridere Hi hi). Buon secondo posto per RougeHellas e Scaligero, terzo Boro.

Brutta giornata per Bruni e Bubu77 che vengono 'salvati' sul fil di lana da MR31032001 sfigadòn di oggi...

In classifica generale l'englishman dei B/=\S Boro mi acchiappa in vetta e, grazie all'exploit di oggi anche Bridget fa un bel balzo in avanti acciuffando il 2° posto solitario. Bruni e Gabri terzi ed in agguato...

Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
Boro e Smarso27
Bridget26
Bruni e Gabri25
RobRoy23
MR31032001 e Scaligero22
Bubu7721
Martino20
RougeHellas19
Ale90HVr16
Pose Gialloblu15


Puoi commentare questo articolo sul forum BONDOLA/=\SMARSA oppure in coda a questo post per aprire magari uno scambio di opinioni... Con la prima di campionato è ripartito il gioco pronostici B/=\S: l'anno scorso la spuntò BRUNI per un solo, misero punto! (fra l'altro preso alla rubentina) Brucia ancora ma, anche quest'anno ci sarà da giocarsela! Che aspettate dunque? Si potrà giocare fino all'inizio delle partite!





- HELLAS SENZA TIBONI, RISCHIA GARZON
Un turno di squalifica. Christian Tiboni salterà dunque la partita contro il Ravenna. A forte rischio anche la presenza di Stefano Garzon, alle prese con una distorsione alla caviglia



- ARVEDI: "FUSIONE? MAI"
Piero Arvedi secco sulla possibile fusione tra Hellas e Chievo. "Con me alla guida del Verona ritengo questa ipotesi impossibile"

FONTE: RadioVerona.it


- PARTIRÀ TITOLARE AL POSTO DI TIBONI
Contro il Ravenna Scapini si gioca la sua occasione. Remondina medita anche altri cambiamenti: tornerà al “rombo”e ieri ha provato due diverse coppie centrali: Sibilano-Bergamelli e poi Conti-Ceccarelli.
L’Hellas si prepara alla gara di domenica contro il Ravenna con la voglia di tornare ai tre punti. C’è curiosità nel cercare di capire quali uomini manderà in campo Remondina che ieri (l'altro) ha provato il modulo a rombo con Scapini al posto dello squalificato Tiboni. In verità il tecnico bresciano in settimana ha difeso il suo 4-3-3, anche se pare improbabile il suo utilizzo dal primo minuto.Dovessero mettersi male le cose come a Crema, il mister sarebbe nuovamente costretto a ripiegare sul4-3-1-2 nel tentativo di aggiustare il risultato, scelta che ai più risulterebbe incomprensibile.

Matteo Scapini ha sempre una voglia matta di giocare e già col “Pergo” sperava di essere della partita, la sua smorfia corrucciata alla partenza per Verona non lasciava dubbi in proposito. Lo “Scapo” col Ravenna avrà la sua occasione. Preoccupano, invece, le condizioni di Stefano Garzon che anche nell’allenamento di ieri ha dovuto svolgere un lavoro differenziato. Difficile ad oggi fare previsioni sul suo impiego, ma è pronto Luisito Campisi che a Crema ha dimostrato di poter fare la sua parte. «Domenica scorsa abbiamo avuto un blackout ad inizio ripresa, col Ravenn anon dovràaccadere». Veniamo ora alla difesa. Ieri (l'altro) Remondina ha provato due formazioni con due coppie centrali diverse, Sibilano con Bergamelli e Conti con Ceccarelli: avvisaglia di un cambio al centro? E mentre Remondina rumina sulla formazione, i tifosi sperano in una prestazione vittoriosa.

FONTE: DNews.eu


- Malore per Previdi, paura per l’Hellas
Il presidente, portato all’ospedale, è già stato dimesso. Domenica la gara col Ravenna: «Vinceremo per lui»
Tanta paura. Nardino Previdi, presidente dell’Hellas ieri è stato colto improvvisamente da un malore mentre assisteva all’allenamento dei gialloblù all’antistadio.
Il massimo dirigente dapprima ha barcollato, poi è stato adagiato per terra dal direttore sportivo Prisciantelli e dallo staff medico della squadra scaligera. E’ stata anche chiamata un’ambulanza per soccorrerlo. Portato d'urgenza all’ospedale, Previdi ha comunque rassicurato tutti. «Sto bene - ha fatto sapere - è stato solo un piccolo malore. Niente di allarmante».

Previdi è stato operato più volte al cuore e tutt’ora deve essere sottoposto a dialisi per due giorni alla settimana. Sedute sfiancanti come ha spesso testimoniato lo stesso numero uno del Verona. Paura passata comunque. Il diesse Prisciantelli è stato vicino al presidente per tutto il pomeriggio all’ospedale di Borgo Trento, dove Previdi è stato trasportato. «E’ stato un calo di pressione probabilmente dettato dal caldo di questi giorni», ha spiegato. Intanto si avvicina la partita con il Ravenna. Una sfida delicata dopo che il Verona ha raccolto solo un punto nelle ultime tre giornate. Squalificato Tiboni, Remondina probabilmente tornerà al 4-3-1-2, con Scapini al fianco di Girardi. Per l’attaccante di Bovolone sarà l’esordio dal primo minuto in campionato. Questo almeno quello che il tecnico ha provato nell'allenamento di ieri. Campisi potrebbe ancora partire titolare visto che Garzon anche ieri ha fatto lavoro differenziato. «Vinceremo anche per Previdi», ha detto Remondina. Ora l’Hellas ha un motivo in più per tornare al successo.

FONTE: Leggo.it



- ATTIMI DI TENSIONE.
IL DIRETTORE SI È SENTITO MALE MENTRE SEGUIVA L’ALLENAMENTO DELLA SQUADRA. RICOVERATO ALL’OSPEDALE, SI È SUBITO RIPRESO
Previdi, lieve malore all’antistadio
Attimi di tensione. Per fortuna, niente di più. Nardino Previdi, amministratore unico del Verona, ieri ha fatto prendere un grosso spavento a tutti. Don Nardino ha accusato un lieve malore durante l'allenamento della squadra di Remondina. Il «direttore» si è sentito male mentre era seduto in panchina con il patron Arvedi, che racconta così quanto è accaduto: «Faceva molto caldo, Nardino continuava a dirmi di mettere il cappello, poi a un certo punto mi ha chiesto di lasciare il campo di allenamento per continuare la nostra conversazione in corte Pancaldo».

Previdi a quel punto ha manifestato il suo malessere. Nel giro di poco è arrivata un’autoambulanza che ha accompagnato il direttore all'ospedale di Borgo Trento per gli accertamenti del caso. Previdi è stato assistito dal medico sociale Antonino Mileto e, in un secondo tempo, è arrivato al pronto soccorso anche il responsabile sanitario del club gialloblù Roberto Filippini, che spiega così quanto successo: «Si è trattato di un calo pressorio, niente di più. Previdi non ha mai perso conoscenza, è rimasto sempre tranquillo sereno. Tanto che quando sono arrivato all'ospedale abbiamo scherzato insieme. Non si è trattato di nulla di grave».
Le cause del malessere? Il caldo, ma molto probabilmente anche l'afa strana di un'estate che non vuole arrendersi all'arrivo dell'autunno. Due fattori, questi, che hanno giocato sicuramente un brutto scherzo a Previdi.

- IL CASO.
IL PATRON DELL’HELLAS RIBADISCE IL SUO PENSIERO, ASSICURA DI NON AVER AVUTO ALCUN CONTATTO CON IL PRESIDENTE DEL CHIEVO, CAMPEDELLI
Arvedi: «Con me, nessuna fusione». Campedelli l’ho salutato un anno fa a una serata a inviti, i Mazzi non li vedo da una vita. L’Hellas è un club che rappresenta trecentomila persone. Il Chievo è un’altra cosa. «Il Verona è il gusto della mia vita. Fa soffrire, ma mi regala forti emozioni. Nulla può esserci di diverso»
L’orgoglio del patron. Piero Arvedi torna a parlare. Lo fa all’imbrunire. Prima di lasciare l’antistadio stringe le mani dei suoi ragazzi, dà gas alla berlina. Poi la spegne. Ha voglia di regalarsi attimi di serenità a pochi passi dal suo Hellas. Gente che va e che viene. Mormorii. Il più insistente è arrivato anche dalle sue parti. Storia vecchia. Storia nuova. La solita storia. Arvedi, però, ha voglia di precisare, di mettere in chiaro tutti. Oggi più che mai
La vocina che è diventata urlo spaccatimpani con il passare dei giorni ormai la conoscono tutti: Hellas e Chievo insieme in un futuro poi neanche troppo lontano. Possibile? È stato mosso qualche passo? Perchè parlarne a vanvera non aiuta nessuno. Arvedi è molto chiaro. «La fusione? Con me non ci sarà mai nessuna fusione. Sono stato chiaro? L’Hellas Verona è un club che rappresenta trecentomila abitanti. E poi c’è anche il Chievo, una società per la quale c’è stima e tutto il mio apprezzamento. Ma sono due cose diverse e tali devono rimanere».

Dice così solo per depistare o sotto sotto un pensierino a un futuro in comune l’ha fatto anche lei?
«Devo ribadirlo? Mi tengo la mia serie C. Perché è da qui che siamo ripartiti. E perché il gusto di provare a risalire la china mette addosso tanta voglia di fare. Io almeno la penso così».
Contatti?
«Non ho parlato con nessuno».
E allora i soliti mormorii fanno uscire domande scontate. Tra Arvedi e Luca Campedelli non c’è mai stato un incontro, un faccia a faccia per parlare proprio del futuro delle due squadre di Verona?
«Mai. Il presidente del Chievo l’ho salutato una sera, un anno fa, ad un serata ad inviti in un locale di piazza Erbe. Niente di più».
E i Mazzi?
«Non li vedo da una vita».
Concetti chiarissimi, che non hanno bisogno di essere ribaditi. Arvedi completa il suo pensiero. Giusto per non essere frainteso.
«Nessuno è eterno. Tantomeno io. Oggi, però, sto affrontando questa nuova avventura del Verona con tanto entusiasmo. Non so cosa riserverà il futuro. Di sicuro, se dovessero crearsi le condizioni ideali per dare il via ad un’ipotesi di fusione, non sarò certo io ad avallarla».
L’ultima uscita sembra quasi uno slogan:
«Con Arvedi alla guida del Verona, nessuna fusione».



Vola via un’ora. I temi toccati dal presidente sono tanti. Si parla anche di nuovo stadio. Ma anche questa è materia molto delicata. E al momento non sono stati fatti passi avanti. La sfilata dei ragazzi di Remondina diretti dal campo di allenamento allo spogliatoio nella pancia del Bentegodi si trasforma in processione. Arvedi sembra carico, tonico. Sorride. Si lascia andare. «Il Verona è il gusto della mia vita. Fa soffrire, in questi ultimi anni mi ha fatto soffrire dannatamente ma mi regala ancora forti emozioni. Ve lo dico io: non potrebbe esserci spazio per niente di diverso. Almeno, questo è il mio mondo». Quello degli altri, invece, potrebbe riservare qualche sorpresa.

- B e Lega Pro: basta ripescaggi
Dalla prossima stagione non vi saranno ripescaggi in serie B e in Prima e Seconda Divisione. Lo ha deciso il Consiglio federale della Figc. «Assumeremo una delibera relativa alla questione entro il 30 novembre - ha detto il presidente Giancarlo Abete -. La serie A, invece, manterrà la possibilità di ripescaggio ove necessario». Non solo: «Le squadre di serie B che entro il 30 settembre non hanno pagato gli stipendi del trimestre aprile-maggio-giugno avranno due punti di penalizzazione in classifica», ha spiegato Abete che, prima dell’inizio della riunione del Consiglio federale, si era incontrato con il numero 1 della Lega Calcio, Antonio Matarrese, e con il vicepresidente dell’Aic, Grosso, per discutere anche la crisi economica dei club cadetti.

- Ieri la nuova maglia gialloblù

- Festa gialloblù a Cerea

FONTE: LArena.it


- Arvedi: non so quanto ci metto ma il Verona lo riporto in serie A
Gianluca Vighini ha intervistato il proprietario del Verona nella sede di Corte Pancaldo. "Finchè vivo io" ha ribadito "non si fanno fusioni. Se Campedelli vuole può prendersi l'Hellas Verona ad un giusto prezzo. Andreoli e Martinelli? Ci hanno provato ma non offrono nulla...Il progetto? Esiste da quando è arrivato Previdi. L'obiettivo è tornare in serie A, non so quando. Non tempo la crisi finanziaria, anzi: i miei terreni stanno valendo sempre di più e io non gioco in borsa...A gennaio sono pronto a rinforzare la squadra"
E' la mattina giusta per farlo parlare. A domanda risponde. Secco e preciso come poche volte gli è capitato. E' nella sede di Corte Pancaldo per presentare le magliette nuove del Verona ("gialloblù, no come quele del Ceo che se non sbaio iè azurine" scherza). Piero Arvedi si siede nel suo ufficio ("ancora par poco parchè traslochemo in Zai"), con vista sul Baldo. C'è troppa luce per il cameraman e allora imbraccia un telecomando che mette in azione le tendine antiriflesso. "Eto visto che sciccheria?" ride "l'è roba che ha messo su Pastorello, mi non avaria mia speso tutti sti schei...".

- Prima domanda secca secca: scusa Piero ma i città si dice che... Insomma sta fusione col Chievo è roba fatta o no?
"Ma quale fusione... Non esiste. Te l'ho già detto. Finchè c'è Arvedi alla guida del Verona non si deve parlare di fusione. Non la farò mai...".
- Mai visto con Campedelli recentemente allora?
"Mai visto. L'ultima volta che l'ho visto di persona è stato in Piazza Erbe alla presentazione del Gialloblù Illustrato. Comunque se Campedelli vuole il Verona è sempre in vendita al giusto prezzo".
- E altri imprenditori si sono visti?
"Chi?"
- Ma insomma i soliti... Martinelli, Andreoli...
"Quelli ci sono sempre. Ma non offrono abbastanza per acquistare il Verona. Lo vogliono portare via con niente".
- Dimmi allora che cosa ne vuoi fare di questo Verona, dove vuoi arrivare quest'anno. E' un anno di transizione o no?
"Il Verona lo voglio riportare in A. Non so quanto tempo ci mettiamo. Ma è là che il Verona deve stare.
- E a chi dice che non esiste un progetto cosa rispondi?
"Che si sbaglia. Il progetto Verona esiste da quando a Verona è arrivato Previdi".



- Ma sei pronto a spendere ancora tanto per il Verona?
"Guarda: se c'è una cosa che ho imparato è che non basta spendere tanto per vincere. Sai quanti mi costava il Verona ogni mese nell'ultima stagione? 730 mila euro. E siamo stati ultimi dalla prima all'ultima giornata. Adesso mi costa sui 200 mila e la squadra inizia a darci grandi soddisfazioni".
- Mettiamola così allora: se a gennaio siamo lì tra i primi sei pronto a rafforzare la squadra?
"Sì, su questo non ci sono dubbi. Non mi tiro indietro".
- Come sono i tuoi rapporti con la famiglia Mazzi?
"Ottimi. Ero in buonissimi rapporti con Eros".
- Hai mai chiesto a loro di entrare nel Verona?
"Ne avevamo parlato prima che io prendessi da Pastorello".
- E loro?
"Loro mi hanno detto che erano rimasti scottati. La mamma non vuole più sentir parlare del Verona".
- E adesso le cose sono cambiate secondo te?
"No, credo che siano sempre di questa idea".
- E con i politici veronesi come vanno le cose?
"Bene".
- Ti stanno vicino, per esempio ti coinvolgono nel progetto dello stadio?
"Adesso lo stadio è un discorso lontano".
- Prima però era una priorità: dicevi senza lo stadio non c'è Verona forte...
"E sono ancora di quell'idea. Il Verona deve avere un suo stadio. Ma non è più una priorità".
- Senti, sei preoccupato per la crisi finanziaria che ha colpito anche Unicredit, la banca con cui lavori?
"No, non ci sono problemi. Io ho proprietà immobiliari. Anzi: mi stanno dicendo che in questo momenti terreni e case valgono ancora di più...".
- Vedo che sorridi. Vuol dire che non sei uno di quelli che si sta rompendo la testa per le perdite in borsa...
"Non ho azioni, ho solo terreni. La crisi non mi tocca".
- Ma il Verona è il tuo scopo di vita?
"Tutto quello che faccio è il mio scopo di vita. La tenuta di Cavalcaselle, la tenuta in Serbia e il Verona. Certo. E' uno scopo di vita".
- Sei pronto a "mangiarti" un pezzo di Cavalcaselle per il Verona?
"No, questo mai... Non son mia imbecille...."

FONTE: TGGialloblu.it




[OFFTOPIC]

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FONTE: Gazzetta.it