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REMONDINA segue l'istinto della squadra e passa al 4-3-1-2 con l'inserimento di PAROLO. Contestazione: comunque la pensiate va rispettata in ogni caso


L'ESPERIENZA INSEGNA: Ecco perchè dopo aver visto più volte l'HELLAS VERONA esprimersi meglio con il 4-3-1-2 che non con il 4-3-3 (più caro a REMONDINA) il tecnico bresciano sembra aver deciso che per il momento è meglio seguire l'ispirazione della squadra e scegliere il primo modulo. Il 4-3-3 è definitivamente bocciato? Nemmeno per idea! Si è solo dimostrato che, per il momento, gli esterni offensivi non sono all'altezza delle aspettative o comunque non danno sufficienti garanzie di continuità ma non è escluso che in futuro, col crescere della condizione di ANACLERIO (che nelle scorse stagioni è stato fortemente penalizzato da un malanno all'occhio), DA DALT (al rientro da un'operazione chirurgica) e GOMEZ TALEB (bloccato da un infortunio ancora nei primi giorni di ritiro e nemmeno convocato contro la SPAL) ma anche, perchè no, la rivalutazione di DIANDA, non si torni all'antico anzi! Benissimo fa GianMarco a non fissarsi sugli schemi e conferma quanto aveva detto alla sua presentazione ufficiale in Corte Pancaldo. Squadra e ambiente non potranno che trarre giovamento dalla duttilità del tecnico che d'altra parte fa un piccolo passo indietro e dimostra grande intelligenza... E adesso? Spazio a SCAPINI spero ma anche a bomber TIBONI. Il GIRARDI sottotono visto fin qui potrebbe essere messo a recuperare in panchina? Si vedrà...

MAGLIETTE e FELPE TARGATE BONDOLA/=\SMARSA: Stiamo preparando le nuove 'mise' e, visto il discreto successo di questa seconda edizione, ho deciso di prorogare il termine degli ordini fino a Venerdì prossimo 19 Settembre. Per info e prenotazioni clickate qui.



OCCHI PUNTATI SU PAROLO: E non poteva essere altrimenti viste le prestazioni del gioiellino gialloblù che ha letteralmente cambiato l'inerzia della partita sia contro il LUMEZZANE che contro la SPAL. Un campioncino umile che sostiene i compagni (GIRARDI) in leggera difficoltà. Speriamo rimanga con i piedi per terra e che con la SAMBENEDETTESE, dovesse partire dal primo minuto o a partita iniziata, ci regali la terza prestazione di qualità!

QUI SAMBENEDETTESE: MAGNANI, il tecnico dei marchigiani prossimi avversari dell'HELLAS al BENTEGODI, fa coraggio ai suoi ma dovrà rinunciare sicuramente a FICANO e VISONE.



PENSIERI e PAROLE IN LIBERTÀ:
1. Ho come l'impressione che, nella confusione delle opinioni PRO o CONTRO contestazione di questi giorni, sia passato il falso messaggio che io ed in generale questo blog non rispettino la contestazione e allora, prima che si creino malintesi e situazioni poco simpatiche, vorrei chiarire che il mio rispetto verso questa contestazione è massimo, come lo è nei confronti di tutte le proteste per principio e lo è in generale verso tutti coloro che esprimono opinioni diverse dalla mia. Il miglior modo con cui l'ho dimostrato è stato proprio analizzarla e discuterla, ovviamente secondo il mio punto divista, cosa che non avrei mai fatto se non la ritenessi degna di rispetto. Però non sono d'accordo (come non lo ero con quella contro CANNELLA mentre ho dato il mio pieno appoggio, ad esempio, a quella contro PASTORELLO a suo tempo) e non stò qui a ripetere i perchè ed i per come che sono leggibili scorrendo i post di questi giorni all'indietro. Ergo non sento il bisogno di fare nessun passo indietro semplicemente perchè non ho fatto nessun passo avanti contro o a favore di nessuno ma ho solo espresso la mia opinione contraria...

2. Sento dire in giro e mi è capitato di leggere anche qui nel mio blog che, dopo il gol dell'iniziale vantaggio spallino, la CURVA SUD non avrebbe cantato ma sarebbe stata addirittura muta fino al pareggio di TIBONI: anche qui niente di più falso! È successo, esattamente come succedeva anche nella stagione scorsa, che i butèi sono stati presi da naturale scoramento ed incazzatura che però sono durati non più di 5 minuti dopodichè si è ricominciato a urlare, cantare e sostenere con rinnovato vigore. Capisco anche che chi stava fuori è stato colto da probabile gelosia o invidia dal momento che aveva ricevuto un'altra prova del fallimento di questa inutile protesta ma... Tant'è! Non è con la malafede che porterete acqua al mulino della protesta rimasta a secco ancora prima di cominciare.

3. Siccome ho dato per scontato una cosa che evidentemente non lo è, prendo spunto da una piccola polemica nata sulla chat, che spero chiarita nella stessa sede, per spiegare a chi ci legge che la chat è assolutamente libera (con i pro ed i contro del caso) e che, in quanto 'ambiente non controllato', è lasciato completamente alla buona educazione ed al senso civico di chi ci scrive. Ciò detto, aggiungo che i nick usati dagli utenti, com'è ovvio, non necessariamente corrispondono a persone o associazioni che esistono nella realtà e quand'anche ad esempio, qualcuno si presentasse come "Michael Jackson", spero tutti capiscano che è estremamente improbabile che dall'altra parte, dietro la tastiera, ci sia davvero Michael Jackson in persona!

4. Roby PULIERO non ha preso bene, come tutti noi, il suo avvicendamento ai microfoni gialloblù da parte di altri radiocronisti. Non sono però d'accordo con la voce che per me rappresenta, lo scudetto, la UEFA, la COPPA CAMPIONI e tanti, tantissimi ricordi personali... Non capisco infatti perchè, anche per questo, si tiri in ballo la società: come mai nessuno osò dire qualcosa quando Radio Verona dopo anni di trasmissione di Radio Adige, soffiò i diritti alla concorrente? Voglio dire PULIERO fu un 'logico acquisto' ma nessuno mai ha fatto presente alla nuova radio che doveva 'potenziare' le sue linee in maniera da raggiungere adeguatamente tutti gli appassionati gialloblù... Non avrei preteso, come succedeva per Radio Adige, di ascoltarmi la partita dalla provincia di MODENA ma mai avrei nemmeno pensato che, dopo San Giovanni Lupatoto, ci sarebbero stati problemi di segnale ad esempio... Boh... Io sento puzza di bruciato... L'HELLAS VERONA in questa vicenda non avrà la coscienza del tutto pulita ma anche il buon PULIERO, non me ne voglia, non dovrebbe 'mitigare' i suoi giudizi, sempre pronti e pungenti, a seconda delle convenienze di mercato...



Puoi commentare questo articolo sul forum BONDOLA/=\SMARSA (http://bondolasmarsa.easyfreeforum.com) oppure in coda a questo post per aprire magari uno scambio di opinioni...Con la prima di campionato è ripartito il gioco pronostici B/=\S: l'anno scorso BRUNI la spuntò per un solo; misero punto! Brucia ancora ma; se anche quest'anno accetterà la sfida; sarò onorato di giocarmela! Che aspettate dunque? Si potrà giocare fino all'inizio delle partite!

Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
Smarso14
Bridget09
RobRoy08
Martino, MR31..., Gabri, RougeHellas e Boro07
Bruni e Pose Gialloblu06
Scaligero05
Bubu7704


SUL FORUM SEGNALO: Iniziativa di BRIDGET che raccoglie quantità e misure per magliette e felpe B/=\S: prezzi tra i 5 ed i 7 euro informazioni qui ed il sondaggio di BRUNI: Come si piazzerà l'HELLAS alla fine della stagione 2007/2008?



- HELLAS, VA DI MODA IL 4-3-1-2
Il modulo con il trequartista funziona. "E proprio per questo - ha ammesso Remondina - partiremo così contro la Samb".

FONTE: RadioVerona.it


- Il centrocampista: «Io portafortuna? No, tutta la squadra sta crescendo»
Parolo, l’uomo della svolta Hellas
Una cosa così non la provi tutti i giorni: «Dopo il 2-1, correndo sotto la curva Sud, mi sembrava di svenire per l’emozione». Marco Parolo, l’uomo della svolta. Entra lui, con la Spal, e l’Hellas mette la freccia. Nel gioco e, quel che più conta, nel risultato: «Io ho dato il mio apporto, ma siamo migliorati sul piano dell’aggressività, abbiamo messo all’angolo i nostri avversari». Merito, anche, del cambio di modulo attuato da Gian Marco Remondina. Parolo commenta: «Il 4-3-1-2 è un’alternativa utile a scompaginare i piani di chi ti sta di fronte. Ma il 4-3-3 ha caratteristiche diverse, e allo stesso modo utili».

Se il gol arrivano, tuttavia, soprattutto con il Verona “seconda versione”, ad attendere di sbloccarsi - e non solo in termini realizzativi - è Domenico Girardi. Uno che Parolo conosce bene, dato che ha giocato con lui anche l'anno scorso, a Foligno. La difesa d’ufficio è doverosa: «Va aspettato. Sta imparando dei nuovi movimenti. Comunque è andato vicino più volte al gol, tra Lumezzane e la Spal. Quando segnerà tutto sarà più facile per lui». Magari già domenica, con la Sambenedettese: «Il filotto in casa è sempre difficile da mettere in pratica - fa Parolo - eppure, col Foligno, mi è già capitato: ho una gran voglia di ripetermi...».

FONTE: Leggo.it


- L’ARGENTINO RIVIVE IL DEBUTTO E SOTTOLINEA L’IMPORTANZA DEL PUBBLICO
Da Dalt: «Mi sono emozionato». Nella prima in casa l’aiuto del Bentegodi è stato decisivo per superare le difficoltà: ora i giocatori sperano che sia così anche contro la Sambenedettese. Gli fa eco Parolo «Andare sotto la curva dopo il gol di Corrent è stato meraviglioso»
Marco Parolo e Franco Da Dalt sono l’uno protagonista del modulo a due punte come suggeritore retrostante, l’altro il miglior esterno dell’attacco a tre. Gian Marco Remondina li sta utilizzando entrambi per variare, a partita incorso, l’assetto offensivo della squadra andando a sorprendere l’avversario. Ha funzionato sia a Lumezzane (molto meglio nella ripresa con le due punte) che nella vittoriosa gara di lunedì sera con la Spal. Non c’è tuttavia da credere che “Remondieu” abbia gia deciso di passare definitivamente al 4-3-1-2. Primo perché da luglio si lavora sull’altro modulo, secondo perchè, come spiega il mister, «col modulo a due punte si è più scoperti sulle fasce e se l’avversario lì è forte si possono prendere dei rischi maggiori ». Dipenderà, insomma, da chi si avrà di fronte e da come si mettono le cose in campo.

L’entusiasmo di Parolo L’esterno ex Foligno, impiegato da trequartista da Remondina, è ancora raggiante per la vittoria con la Spal. «Che soddisfazione - spiega - siamo una squadra che ce la mette tutta, il bel gioco magari ancora non si vede, ma sul piano della voglia di vincere e di mettere tutto in campo non siamo secondi a nessuno». Impressionato dal tifo veronese? «Sì. Entrando in campo, soprattutto. Poi ad ogni azione pericolosa che creavamo quel boato che l’accompagna - va... Meraviglioso. E infine al gol di Corrent: siamo andati a festeggiare sotto la curva, io ho alzato gli occhi e mi sono chiesto: ma quanto è grande lo stadio? Abbiamo capito quanto sia importante lasciarsi trascinare in campo dal sostegno, così caldo, dei tifosi».


Piede caldo Il gol del 2-1 non è stato solo realizzato, ma fortemente voluto da Nicola Corrent. «Meno male che ha calciato lui - dice Parolo - volevo andarci io ma lui mi ha detto che aveva il piede caldo, che voleva tirare lui la punizione. Ora è Nicola lo specialista, ma anch’io sono in lista per provarci».

L’argentino caliente Franco Da Dalt sta dimostrando in campo personalità, freschezza atletica e ottime doti tecniche. Come esterno d’attacco sa saltare l’uomo e creare pericoli per gli avversari. «Anche da terzino, ma voglio giocare». Sa di essere in forma ma anche che la concorrenza è tanta. «Meglio così, l’importante è che tutti diamo il meglio per vincere anche domenica prossima». Non si perde in chiacchiere, l’argentino e va dritto al sodo. «Meglio il girone del Nord, giocare giù al Sud diventa difficile per il clima che si crea». Lui ne sa qualcosa. Ha giocato a Foggia due anni fa. Nel suo curriculum prima vennero il Venezia e la Triestina, poi Varese e ancora Triestina. «Qui, però, posso dire che per la primavolta mi sonoemozionato all’ingresso in campo, qui il tifo è tutta un’altra cosa».

- Sibilano e Ceccarelli sono arruolabili.
Remondina deve decidere il modulo

FONTE: DNews.eu


- LA GIOIA SOTTO LA CURVA.
È ENTRATO IN CAMPO ALL’INIZIO DELLA RIPRESA E HA MESSO LA FIRMA SULLA PRIMA RETE STAGIONALE DEL VERONA
Tiboni torna sulla strada del gol «Un attaccante vive di queste soddisfazioni ma la vittoria della squadra viene prima di tutto»
Subito un gol, dopo 17 minuti di gioco. Christian Tiboni si è presentato così ai tifosi gialloblù. Aveva saltato la prima partita del campionato per una distorsione al legamento collaterale del ginocchio, ha recuperatop a tempo di record, è andato in panchina, all’inizio della ripresa ha preso il posto di Da Dalt. «E dopo un quarto d’ora ho fatto centro - sorride l’attaccante gialloblù - non ho fatto fatica perchè ho raccolto la palla che Nicola Corrent aveva mandato sul palo e ho fatto gol da pochi metri ma per una punta va bene anche così, l’importante è metterla dentro. A volte resti per mesi a secco e tutto diventa più difficile, il pallone è pesante anche a due passi dalla linea di porta. Se segni subito giochi più tranquillo, senza troppi patemi d’animo».

Il gol con la Spal ha lanciato il Verona verso il successo. «Ho capito subito che quella partita si poteva pareggiare - racconta Tiboni - ho visto la reazione dei miei compagni dopo la rete di Cazzamalli. I nostri avversari avevano fatto una buona partita fino a quel momento ma noi non meritavamo di perdere. Questa è stata la spinta giusta, abbiamo gettato in campo la grinta, l’orgoglio, la rabbia. Quando ho visto la palla in fondo al sacco, ho alzato gli occhi verso la Curva, ho sentito il boato di tutto lo stadio. In quel momento ho capito che con la spinta di questa gente si poteva anche vincere. Ce l’abbiamo fatta e questa vittoria mi dà una soddisfazione incredibile, va aldilù del gol che ho fatto, della gioia personale. Questo gruppo lavora sempre con grande impegno e questo risultati sono il giusto premio».


Un recupero da record per Tiboni che è tornato in campo in poco più di una settimana. «Mi sono infortunato prima della partita di Coppa con il Montecchio - ricorda - e ho preso tanta paura. Il giorno dopo non riuscivo a camminare, mi hanno messo un tutore. Poi tutto è andato bene, devo ringraziare lo staff medico, i fisioterapisti dell’Hellas, hanno fatto un lavoro incredibile. Sono rientrato in gruppo dopo la partita di Lumezzane, domenica il mister mi ha detto che mi avrebbe convocato. Una bella soddisfazione».

Enfant prodige con la maglia dell’Atalanta, una vita nelle nazionali giovanili, a 17 anni passa in comproprietà all’Udinese ma trova la strada sbarrata da Di Natale e Iaquinta, Barreto e Asamoah. Resta un anno, tre presenze con la prima squadra, tante con la Primavera. Nell’estate del 2007 va al Pisa, esplodono Cerci e Castillo, Kutuzov è una sicurezza, l’allenatore è Giampiero Ventura. «Un allenatore da dieci e lode, niente da dire ma è stata un’eperienza da dimenticare», ammette. Non gioca mai, a gennaio Massimiliano Allegri che l’aveva allenato a Udine lo chiama a Sassuolo, partecipa alla promozione della squadra in B, mette insieme dieci partite e un gol.

Lo cercano in tanti, qualcuno chiama dalla B ma lui chiude l’accordo con l’Hellas. «Ho deciso subito - spiega - anche se il trasferimento è arrivato poche ore prima della presentazione. Perchè il Verona in Lega Pro? Perchè questa è una piazza da serie A, non m’interessa se sono sceso di categoria. Lo sapevo da prima ma se qualcuno aveva dei dubbi basta ripensare a quello che è successo lunedì sera. Diecimila persone che ci hanno spinto verso la vittoria. Non succede in altre città».

Dove può arrivare l’Hellas? E cosa può fare Tiboni? «Non cerco rivincite, ho vent’anni, so quello che valgo e devo dimostrarlo senza troppe parole, nel calcio conta solo il campo - conclude l’attaccante gialloblù - mi sono messo in discussione e voglio vincere questa sfida. Abbiamo una squadra giovane ma c’è tanto entusiasmo, lo spirito è quello giusto, abbiamo bisogno di un po’ di tempo».

- IL PERSONAGGIO.
HA FATTO PER 32 ANNI LE RADIOCRONACHE IN DIRETTA DEI GIALLOBLÙ MA NON SARÀ PIÙ LUI LA VOCE UFFICIALE DELL’HELLAS. «NON ME L’ASPETTAVO»
Puliero non spegne la radio «Tornerò a fare questo lavoro. Rispedisco ai mittenti i ringraziamenti del Verona. Sono ipocriti»
Non è più la voce ufficiale dell’Hellas. Per molti veronesi resta però il cantore delle gesta del Verona.
Roberto Puliero, da trentadue anni radiocronista dei gialloblù, vive una situazione tutta nuova. Un gioco di «buste» gli ha tolto la possibilità di raccontare integralmente le gesta pedatorie della sua squadra del cuore.


Puliero, lei ha voluto rispondere con un comunicato all’Hellas Verona, che sul sito ufficiale la ringraziava per il...lavoro svolto fin qui.
«Certo. Restituisco al mittente i sentiti ringraziamenti evidentemente ipocriti di una società che da tempo, come possono agevolmente testimoniare diversi addetti ai lavori, ha messo in atto pressioni di ogni sorta per cercare di spegnere la mia voce liberamente critica. Per carità, hanno il sacrosanto diritto di scegliere o suggerire il radiocronista, ma non certo di prendermi in giro. E poi, io non sono certo un dipendente del Verona, per ricevere ringraziamenti che sanno tanto di commiato. Sia inteso: non siamo giunti alle commemorazioni. E posso dire che io di sicuro tornerò a fare questo lavoro. E preciso: gli anni passati a raccontare le gesta del Verona non sono trenta, come hanno scritto, ma trentadue».
Il primo pensiero?
«Sono sorpreso, non me l’aspettavo. Per i veronesi ero diventato uno della famiglia. Tanti amici con i quali confrontarmi anche al bar. Abbiamo camminato a lungo insieme. E quello che è successo mi ha lasciato molta amarezza».
La reazione dei suoi...tifosi, però, non è mancata
«Ho ricevuto tanti attestati di stima. Vuol dire che il mio lavoro è stato apprezzato. C’era quella vecchietta che mi diceva: Puliero mi no lo capisso, ma me godo. Penso di essermi messo sempre al servizio di chi si sintonizzava alla radio».
Difficile scegliere l’emozione più forte vissuta in questi trentadue anni, vero?
«Lo scudetto, la cavalcata straordinaria dei ragazzi di Bagnoli penso sia stata l’emozione più...lunga. È durata una stagione».
I suoi campioni?
«Elkjaer e Dirceu. Preben era un campione felice. Dirceu portava allegria, il suo calcio era allegria».
Come è nata l'esultanza: Reteeee?
«Non subito, ma dopo qualche anno di radiocronache. Sono rimasto affascinato dalle manifestazioni di giubilo dei radiocronisti brasiliani e ho portato un po’ di Sudamerica anche a Verona. Erano i tempi di Veneranda e Cadè».
Fin qui il passato, ma il presente?
«Il Verona di oggi non può che essere considerato una controfigura di quello passato alla storia qualche anno fa. Ma era inevitabile. Adesso vedo tanti ragazzi dotati di buona volontà. Fare paragoni, però, non ha proprio senso in questo momento».
Ricorda la prima radiocronaca?
«Un derby tra Verona e Vicenza finito zero a zero».
E il primo gol commentato?
«Busatta contro la Fiorentina in trasferta. Il Verona quel giorno vinse».

FONTE: LArena.it


- Partitelle a tema sul campo dell'antistadio per i gialloblù
Prosegue il lavoro della squadra di Remondina in preparazione alla 3a giornata di campionato
Giovedì la squadra di Gian Marco Remondina è scesa sul campo dell’antistadio per affrontare una seduta pomeridiana. L’allenamento è iniziato con alcuni esercizi di riscaldamento, poi Corrent e compagni hanno affrontato una serie di partitelle a tema, alcune delle quali a campo ridotto. Oggi seduta pomeridiana, sempre all’antistadio.

- Franzese: "Non diamo nulla per scontato"
"Lunedì è stata una bella serata, vedere la nostra gente gioire è davvero stupendo"
Nella mattinata di giovedì Francesco Franzese ha rilasciato una breve intervista ad hellasverona.it, presso la sede sociale di Corte Pancaldo. Dopo la sconfitta col Rodengo Saiano la squadra gialloblù ha voltato pagina, superando 2-1 la Spal nell’esordio casalingo in campionato: "Ci siamo resi conto di aver fatto una brutta figura, tutti noi abbiamo capito di non poter più sbagliare. Giocare al "Bentegodi" e subire quattro reti dispiace molto, soprattutto ad uno come me che vive le partite con una carica incredibile."

Mai come quest’anno la lotta per conquistare la maglia numero uno è stata serrata: "Sinceramente mi aspettavo di partire titolare, il mister ha fatto le sue scelte, ci ha spiegato le motivazioni che stanno alla base. Io accetto tutto molto serenamente, proseguendo nel mio lavoro con ancora più impegno. Non diamo nulla per scontato, la stagione è lunga e determinate situazioni si possono sempre capovolgere. Giocare in una piazza come quella scaligera garantisce una visibilità non indifferente."

Seppur vissuta dalla panchina, la sfida con la formazione di Dolcetti ha regalato grandissime emozioni: "Si è trattato di una bella serata, vedere la nostra gente gioire è davvero stupendo. Per Nicola Corrent segnare sotto la sua Curva è stato qualcosa di speciale, siamo tutti felici per lui."

- Oggi pomeriggio spazio interviste al "Bentegodi"
A disposizione degli organi d'informazione ci saranno mister Remondina, Leonardo Moracci ed Antonio Bellavista


- Abbonamenti, superata quota settemilacinquecento
Nel terzultimo giorno a disposizione il totale parziale è salito a 7.550 tessere

- Domenica 14 in vendita i biglietti del Settore Est
I tagliandi saranno disponibili presso l'Hellas Verona Ticket Point (parcheggio "A" dello stadio "Bentegodi")

FONTE: HellasVerona.it


- Parolo: l'asso nella manica di Gian Marco Remondina
La sua presenza in campo si è resa oramai fondamentale. Sia a Lumezzane che contro la Spal, ha dimostrato di essere un giocatore di qualità e soprattutto il collante perfetto tra centrocampo e attacco. Parolo ci racconta poi le emozioni vissute lunedì sera al Bentegodi e scommette su Girardi. "Fidatevi, a breve si sbloccherà. Domenico è un attaccante con la A maiuscola".
Quando entra in campo Marco Parolo, puoi giurarci che il Verona cambia faccia e soprattutto i gialloblù inseriscono una marcia in più. "Sono a completa disposizione di mister Remondina - ha dichiarato - Con il 4-3-1-2, a differenza del 4-3-3, riusciamo a creare più occasioni mettendo in difficoltà i nostri diretti avversari. Sono due modi di giocare molto interessanti, che ci permettono di non dare mai punti di riferimento".

Parolo, ex compagno di squadra al Foligno di Domenico Girardi, è pronto a scommettere sull'attaccante gialloblù. "E' già andato vicino al gol in due occasioni, sia contro il Lumezzane che con la Spal. Sono sicuro che a breve si sbloccherà - conferma - Rispetto all'anno scorso il suo modo di giocare è cambiato, ma è solo questione di tempo. Girardi non tradisce mai".

All'esordio stagionale al Bentegodi, il centrocampista dell'Hellas non nasconde l'emozione di giocare davanti a oltre 11mila spettatori. "E' stata una serata incredibile, l'atmosfera poi sin dal riscaldamento era da brividi - ricorda Parolo - Segnare sotto la Sud è stato davvero fantastico e quando ho alzato la testa verso i nostri tifosi mi sono reso conto di quanto sia imponente questo stadio. La carica che ti trasmette il pubblico dell'Hellas è unica".


- Con gli oltre 11mila di lunedì, ottavo pubblico d'Italia per il Verona
Gli 11.353 spettatori contro la Spal, nel posticipo serale di lunedì, piazzano il Verona all'ottavo posto nella classifica del pubblico relativa alle prime due giornate di Serie A (una sola giornata), Serie B e serie C. L'ennesimo risultato straordinario fatto registrare dal Verona e dai suoi tifosi.
Su segnalazione dell'utente Respiro Hellas nel blog di Vighini "La partita degli SMS", si può notare come il pubblico dell'Hellas Verona sia l'ottavo, per numero di spettatori, di tutta Italia.

In una classifica che comprende tutte le serie dalla A alla Lega Pro, passando per la B (prima giornata per la Serie A e prime due giornate per la Serie B e la Lega Pro), gli 11.353 spettatori che hanno assitito all'esordio casalingo del Verona, si posizionano a ridosso delle grandi della A, superati solo dagli spettatori di Milan (60.000 circa), Fiorentina (38.000 circa), Roma (35.000 circa), Sampdoria (33.000 circa), Catania (17.000 circa), Udinese (15.000 circa) e Torino (14.000 circa). Alle spalle del Verona, nella Top 10, troviamo Cagliari (11.000 circa) e Parma (10.555 contro il Rimini nel posticipo della prima giornata), unica squadra di Serie B.

Un'ulteriore conferma della grandezza del Verona e del suo pubblico. Una piazza che, questa volta non è retorica dirlo, merita veramente palcoscenici migliori.


VERONA, 50 MILA EURO DAGLI ABBONAMENTI
... La campagna abbonamenti gialloblù chiuderà sabato. Stando alle cifre diramate lunedì in occasione della gara interna contro la Spal, l'Hellas ha ricavato dalla campagna abbonamenti circa 50 mila euro.

SAMB, MAGNANI: "MOMENTO DIFFICILE, NE USCIREMO"
Due sconfitte nei primi due impegni ufficiali è un film già visto a San Benedetto. Sono infatti tre campionati che per vedere il primo punto la Sambenedettese deve aspettare almeno la terza partita. Due a zero in casa dal neopromosso Pergocrema, identico punteggio domenica scorsa a Novara. Fanno zero punti in due gare, zero gol fatti e quattro subiti. Ma la squadra di Piccioni non sembra così male come può far credere la classifica. "Non mi va di sentire che siamo scarsi" ha spiegato al sito della Samb l'esterno Antonio Magnani. "E' un momento difficile, ma ne usciremo". Sambenedettese che a dispetto delle due sconfitte ha giocato e creato qualche occasione sia contro il Pergocrema che domenica scorsa a Novara.


- SAMBENEDETTESE, FICANO E VISONE OUT
Salteranno Verona
Sambenedettese al lavoro da ieri in vista della delicata trasferta di Verona. Visone e Ficano, fuori per problemi fisici, sono indisponibili. Domani triangolare a Ripatransone con Avis e Valtesino.

FONTE: TGGialloblu.it




[OFFTOPIC]
Dolcetti, tecnico della SPAL, analizza la sconfitta subita al BENTEGODI... CICLISMO VUELTA: Secondo sigillo di BETTINI. CALCIOMERCATO ESTERO: Ufficiale ZOLA sulla panca del WEST HAM UNITED. FORMULA 1: Kimi RAIKKONEN non accetta (per il momento) ordini di scuderia. CALCIO&IDEE: MATARRESE vorrebbe mettere prigioni negli stadi...
Dolcetti, tecnico della SPAL, analizza la sconfitta subita al BENTEGODI...
- Dolcetti: "Dobbiamo crescere in malizia"
L'analisi del tecnico dopo la sconfitta di Verona. "Ci sono tante cose da migliorare ma manovriamo già benino. Centi? Non mi sono sentito di inserire Rivaldo, ma siamo arretrati per errori commessi da altri giocatori"

FONTE: IlRestoDelCarlino.IlSole24Ore.com

CICLISMO VUELTA: Secondo sigillo di BETTINI. CALCIOMERCATO ESTERO: Ufficiale ZOLA sulla panca del WEST HAM UNITED. FORMULA 1: Kimi RAIKKONEN non accetta (per il momento) ordini di scuderia. CALCIO&IDEE: MATARRESE vorrebbe mettere prigioni negli stadi...
- Bettini, rabbia e cuore. Questo Grillo fa paura
Nel giorno in cui esplode la polemica con la Quick Step l'iridato vince la sua seconda tappa alla Vuelta. Rebellin (secondo), Cunego (terzo) e Ballan (quarto) chiudono il trionfo italiano

- Zola è di nuovo inglese "Felice al West Ham"
Prima conferenza stampa da allenatore del team di Upton Park: "E' un onore essere qui, darò tutto me stesso per il bene di questo club". L'ex fantasista di Napoli, Parma e Cagliari avrà tra le sue scelte David Di Michele

- Raikkonen: "Aiutare Massa? Ho ancora le mie chances"
Il campione del mondo si carica in vista del Gp di Monza: "Finchè avrò possibilità di lottare darò il massimo per raggiungere il mio obiettivo. Io so cosa il team si aspetta da Massa e da me". Fiducioso Simon, direttore del reparto motoristico: "Abbiamo insistito a fondo sull'affidabilità e i risultati sono stati positivi"

- Matarrese: "Basta violenza Mettiamo celle negli stadi"
"Le leggi sono labili e leggere, vanno cambiate - dice il presidente della Lega -. Si possono anche creare strutture per fermare subito chi commette reati. De Laurentiis? Va tutelato". Il Casms: solo gli abbonati a Fiorentina-Bologna. Corte di giustizia ancora riunita sul ricorso del Napoli

FONTE: Gazzetta.it