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Dopo VERONA-SPAL si tirano le prime somme: dove migliorare cosa cambiare... Due cose tengono banco più di altre: il modulo e la posizione di TIBONI


CORRENT: Il capitano descrive la sbornia da dopo-gol-vittoria. Confida di aver fatto l'alba in preda alle emozioni! Un gol così - spiega Nicola - l'avevo già fatto ma fino ad ora solo nei sogni! Belle frasi ma una descrive meglio di altre l'attaccamento del capitano alla casacca gialloblù e quanto la CURVA SUD Lunedì sia stata mai come prima letteralmente in campo a giocare con loro ed è la seguente: '...siamo partiti con uno spirito diverso e il mio primo pensiero è per i nostri tifosi, quelli che non ci hanno mai tradito, anche nei momenti difficili. L’altra sera quando li ho sentiti cantare ancora, anche sull’uno a zero per la Spal, non ci credevo. Ho corso ancora di più, con le lacrime agli occhi. Incredibili, veramente incredibili'.

DA DALT e PAROLO: Anche i due neo gialloblù sottolineano l'importanza degli 11.000 del BENTEGODI. Un pubblico così è esaltante - dicono entrambi - e la vittoria contro la SPAL, per come è stata ottenuta e per lo spirito visto in campo e fuori, è stata fondamentale.

REMONDINA: Emozionatissimo per la vittoria di Lunedì sera, pone l'accento su alcune disattenzioni che la squadra ha commesso e di come alcune situazioni di gioco vadano riviste e migliorate. Fondamentale sarà sempre e comunque l'approccio mentale alla gara - dice - con la prima o con l'ultima della classe lo spirito deve essere quello visto contro LUMEZZANE e SPAL; questo unito alla continuità ci potrà dare soddisfazioni.

MAGLIETTE e FELPE TARGATE BONDOLA/=\SMARSA: Stiamo preparando le nuove 'mise' e si chiude Venerdì, per info e prenotazioni clickate qui.


Vi allego il punto di vista di un giornalista che, tra qualche imprecisione e qualche 'balla' di troppo, produce un articolo lo stesso godibile e ben scritto ma di fatto fuori dalla realtà: come vado ripetendo da giorni la realtà che descrive, quella delle BRIGATE/=\GIALLOBLÙ, è finita nel '91 dopo lo scioglimento delle stesse! Ora quell'esempio di unità del tifo e spettacolo di colori e scenografie non esiste più! Come tutte le belle cose anche quella, purtroppo, è finita e ciò che abbiamo oggi sono un gruppo di butèi, più o meno volenterosi, che cercano di prendere le redini del comando finendo il più delle volte per farsi la guerra tra di loro mettendo in secondo piano, o addirittura dimenticando, proprio quello che dovrebbe essere l'impegno comune e cioè il sostegno dell'HELLAS! E pure il motto 'Prima i butèi e poi il VERONA', per quanto discutibile a mio avviso, non ha più ragion d'essere proprio perchè legato a doppio filo a quel modo di fare tifo che non è più...


4-3-3 o 4-3-1-2? Il TGGialloblù, come già il blog BONDOLA/=\SMARSA negli scorsi giorni e tutti i tifosi con un pizzico di buon senso, sperano che il mister ripensi un attimino al modulo da adottare. Sappiamo quanto REMONDINA sia affezionato al 4-3-3 ma il modulo non deve diventare un carceriere e tutti abbiamo visto come, nelle due partite di campionato fin qui disputate (e per la verità anche in qualche amichevole ed in Coppa Italia quando è stato provato), l'ingresso di PAROLO qualche metro avanti a due centrocampisti centrali e le due punte che aiutano davanti abbiano letteralmente trasformato in meglio la squadra...
I servizi filmati da TGGialloblu.it
- DA DALT: BENTEGODI DA BRIVIDI
- REMONDINA: LE DUE FACCE DEL VERONA


Puoi commentare questo articolo sul forum BONDOLA/=\SMARSA (http://bondolasmarsa.easyfreeforum.com) oppure in coda a questo post per aprire magari uno scambio di opinioni...Con la prima di campionato è ripartito il gioco pronostici B/=\S: l'anno scorso BRUNI la spuntò per un solo; misero punto! Brucia ancora ma; se anche quest'anno accetterà la sfida; sarò onorato di giocarmela! Che aspettate dunque? Si potrà giocare fino all'inizio delle partite!

Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
Smarso14
Bridget09
RobRoy08
Martino, MR31..., Gabri, RougeHellas e Boro07
Bruni e Pose Gialloblu06
Scaligero05
Bubu7704


SUL FORUM SEGNALO: Iniziativa di BRIDGET che raccoglie quantità e misure per magliette e felpe B/=\S: prezzi tra i 5 ed i 7 euro informazioni qui ed il sondaggio di BRUNI: Come si piazzerà l'HELLAS alla fine della stagione 2007/2008?



- Hellas-Spal, non solo una partita
La gara di esordio nel campionato di Prima Divisione della Lega Pro al Bentegodi, ha rappresentato per il Verona di mister Remondina anche l’inizio della contestazione alla dirigenza di una parte della tifoseria. Chi non se la sente di credere agli attuali vertici ha deciso di restare fuori dai cancelli della Curva Sud. E di seguire i gialloblu solo nelle trasferte.
Il posticipo tra Verona e Spal non è stata e non poteva essere una partita come le altre. Non poteva esserlo per il glorioso passato delle contendenti, d’accordo, ma chi ha vissuto da vicino la turbolenta estate dei tifosi dell’Hellas, sapeva che c’erano altri motivi per i quali questo Verona-Spal assumeva significati che andavano ben al di là del semplice risultato sul campo. I tifosi dell’Hellas non sono contenti dell’attuale società, ed è difficile pensare il contrario di chi ti porta sull’orlo del baratro della Seconda Divisione, di chi per la prima volta nella tua storia centenaria ti costringe a giocare due campionati nella terza serie, di chi parla di progetti di rilancio palesando però difficoltà economiche nel pagamento dell’affitto dello stadio e nella stessa iscrizione al campionato.


Difficile accordare fiducia con queste premesse, difficile soprattutto quando la tua pazienza è già stata portata al limite estremo da anni di amarezze e delusioni. La tifoseria dell’Hellas è passata dai sogni di gloria di Prandelli, Mutu, Gilardino e Camoranesi alla retrocessione in Serie B. Ha poi sopportato l’idea di non recitare un ruolo da protagonista neppure in Serie B, dove è stata più spesso impegnata nella lotta per non retrocedere. Ha digerito perfino una retrocessione in terza serie, facendo registrare numeri da record per tutta la stagione e per tutta risposta ha dovuto sopportare una squadra che sembrava non volesse smettere di scendere, che ha terminato la stagione regolare all’ultimo posto guadagnando l’accesso ai play-out per un solo gol nella differenza reti. Il popolo gialloblu ha detto basta? Macchè! Ha risposto ancora una volta “presente” appropriandosi dello stadio di Busto Arsizio e colorandolo quasi per intero di gialloblu.

Ma proprio quel giorno la pazienza è terminata. Lo striscione “Arvedi vendi il Verona” improvvisamente srotolato nel ritorno dei play-out, poco prima che Zeytulaev inventasse il gol-salvezza proprio allo scadere, riportando una ventata di entusiasmo in una tifoseria che sembrava ormai assuefatta a qualunque amarezza, ha di fatto reso manifesta la volontà di opporsi con decisione a questa dirigenza. La richiesta era il massimo sacrificio che si potesse pretendere da un tifoso dell’Hellas: blocco totale degli abbonamenti, disertare il “Bentegodi” per non dare altri soldi a questa società e seguire l’Hellas soltanto in trasferta. Una richiesta forte per qualunque piazza, ancora di più a Verona dove la volontà di sostenere comunque la propria squadra è stata più forte della voglia di ribellarsi all’attuale proprietà. E i numeri, che difficilmente mentono, parlano di quasi 7.500 abbonati ad una settimana dalla chiusura, nonostante tutto, nonostante tutti. Ed è altrettanto chiaro che per una tifoseria come quella dell’Hellas, che ha sempre fatto della compattezza e dell’unità di intenti la propria caratteristica più importante, questi numeri avrebbero lasciato un segno.

“Prima i butei e dopo l’Hellas” recita la prima legge non scritta delle vecchie Brigate Gialloblu, che si sono sempre professate tifose di loro stesse prima che della squadra. Una legge che, per alcuni, i 7.500 abbonati hanno calpestato, creando di fatto una frattura. Per questi motivi la partita con la Spal aveva un’importanza di gran lunga superiore ai tre punti in palio. Nessuno ha rivisto le proprie posizioni. La Curva Sud era piena, come sempre, ma dietro ai cancelli sono rimasti circa 300 “butei” con birra e radio sintonizzata sulla partita. Le loro bandiere, i loro drappi, che di solito colorano la Curva, pendevano ora dai cancelli d’ingresso del “Bentegodi” rivolti verso di loro, verso la loro “partita”. Hanno tifato e cantato da li’, perdendo la voce e soffrendo per l’Hellas più di quanto avevano mai fatto dagli spalti.

Ma l’amore per l’Hellas non smette di riservare sorprese. Finisce la partita, ti aspetti momenti di tensione tra chi esce e chi è rimasto fuori, tra chi si è sentito “tradito” e chi, galvanizzato da una vittoria in rimonta, sente di aver avuto ragione ad entrare. Ma chi ha sceso le scale del “Bentegodi” a fine partita non immaginava di ritrovare i 300 “butei” nello stesso posto in cui li aveva lasciati mentre si faceva strappare il biglietto di ingresso. Ancora uniti, con i loro cori urlati a squarciagola e i loro battimani. Una scena che, senza neanche un grammo di enfasi di troppo, ha commosso anche il più acerrimo anti-contestatore, e nel giro di pochi minuti il coro dei 300 era il coro di tutta una Curva, cantato e urlato anche da chi allo stadio ci era entrato.

Non sappiamo cosa succederà in futuro. Ma è certo che quella che può essere una stagione decisiva per l’Hellas lo sarà ancora di più per la sua tifoseria, del cui spirito di sacrificio chi si è succeduto nella “stanza dei bottoni” ha abusato fin troppo.

FONTE: CalcioPress.it


- Rombo batte tridente 2-0, Remondina: "Verona a doppio modulo"
4-3-3 o 4-3-1-2? Tridente o rombo? Le prime due giornate di campionato hanno emesso la prima sentenza: il Verona gioca meglio con il trequartista e i due attaccanti vicini. Remondina: "Modulo diverso a seconda dei giocatori in campo. L'importante è avere la possibilità di cambiare".

Due indizi fanno una prova. E dimostrano quanto la rosa di questo Verona permetta in fatto di moduli e cambio di uomini. Un Hellas che sia a Lumezzane sia contro la Spal ha dato il meglio di se quando Remondina ha cambiato il modulo di partenza, abbandonando il tridente e passando al rombo. Lasciando il 4-3-3 e i due esterni larghi a dar sostegno alla punta centrale per mettere in campo un 4-3-1-2 (o più tecnicamente un 4-1-2-1-2) modulo che prevede un trequartista dietro alle due punte, che si muovono più vicine.

L'analisi di Remondina. "La rosa che ho a disposizione mi consente di cambiare. E' un vantaggio. Contro la Spal sicuramente abbiamo fatto meglio nel secondo tempo, quando abbiamo cambiato. Ma anche nel primo Anaclerio non mi era dispiaciuto e Girardi, pur non risultando incisivo, aveva lavorato tanto per la squadra" aveva detto Remondina al termine della gara vinta lunedì sera al Bentegodi 2-1 contro la Spal.

Il sacrificio di Tiboni esterno. Contro il 4-3-3 non solo due prestazioni non convincenti ma anche equivoci tattici, come la necessità di sacrificare sull'esterno un giocatore come Tiboni, che è attaccante centrale e che nonostante sia un '88 in Lega Pro può fare la differenza. Ma anche la mancanza (al momento, vedi l'infortunio a Gomez e la condizione non brillante di Da Dalt) di esterni in grado di saltare l'uomo e crossare dal fondo. Girardi è uno che si esalta proprio quando è supportato dal gioco sulle fasce. Non mettergli dentro un pallone, come nel primo tempo con la Spal, lasciandolo solo contro due centrali "di peso" come sono stati Zamboni e Lorenzi, vuol dire escluderlo dalla manovra.

Meglio con Parolo. Con Parolo e i due attaccanti vicini il Verona si è mosso molto meglio. Da una parte perchè giocare a 2 davanti, per un discorso di movimenti (e di caratteristiche tecniche degli attaccanti in rosa) è più semplice che giocare a 3. Dall'altra perchè la presenza di Parolo (giocatore tecnico e dai piedi buoni) tra le linee ha riequilibrato le distanze tra i reparti dando un punto di riferimento più alto. E permettendo a Bellavista di iniziare l'azione davanti alla difesa (spesso in linea con i due centrali difensivi) senza che la squadra fosse per questo troppo lunga. Un ruolo, quello del trequartista, che potrebbe essere interpretato, con caratteristiche diverse da Parolo, anche da Anaclerio.

E adesso? E allora quale Verona dall'inizio domenica pomeriggio contro la Sambenedettese? Sarà ancora 4-3-3 o si partirà subito a rombo? Remondina ci sta pensando. Di soluzioni ce ne sono tante. L'importante sarà azzecare quella giusta.

FONTE: TGGialloblu.it


- L’URLO DEL CAPITANO.
DUE «PERLE» DEL CENTROCAMPISTA CRESCIUTO A PORTO SAN PANCRAZIO HANNO REGALATO ALLA TRUPPA DI REMONDINA LA VITTORIA CON LA SPAL
«Sognavo un gol sotto la mia Curva» Una felicità incredibile per Nicola Corrent: volevo festeggiare così l’esordio da capitano al Bentegodi
Ha dormito poco o nulla. E si vede. Nicola Corrent ha la faccia stanca ma basta guardarlo negli occhi per capire che lui è felice. Ha pensato e ripensato al suo esordio da capitano al Bentegodi, una notte a rigirarsi nel letto. «Mi sono addormentato alle cinque e mezzo - racconta - ho visto l’alba dopo aver guardato due film ma non mi ricordo più come sono finiti». Si può giustificare, ci sono emozioni che non si possono nascondere.

«Avevo sognato che sarebbe stato così ma quello era stato solo un sogno - ammette Corrent - la realtà è diversa e vorrei non svegliarmi più. Non so descrivere cos’è successo quando ho visto la palla entrare. Un gol così, quello della vittoria, sotto la mia Curva... Mi sembra ancora impossibile, troppo bello per essere vero». È andato sulla palla con Bellavista e Parolo ma s’è capito subito che avrebbe calciato lui. Ha preso il pallone, l’ha accarezzato, l’ha messo con calma a terra. Poi il tiro, la parabola perfetta, la palla che finisce nel sette, il portiere che non tocca... «Sono fotogrammi che non si cancellano dalla mia mente - continua - li ho rivisti centinaia di volte, al rallentatore. Sentivo che poteva andar bene, per questo ho deciso di calciare ancora io. Pochi minuti prima la mia punizione era finita sul palo ma era stato bravo Capecchi a toccare. Poi ci ha pensato Tiboni a fare centro. Ho cercato di ripetermi, anzi di fare meglio, m’è andata bene».

Corrent non aveva mai fatto gol su punizione. «C’è sempre una prima volta, adesso devo abituarmi - sorride il centrocampista nato e cresciuto a Porto San Pancrazio - devo dire che non avevo mai fatto gol prima ma non avevo mai calciato le punizioni con continuità. Quest’anno è diverso. L’allenatore ha fiducia, mi spinge a calciare, io mi sono allenato tantissimo durante la settimana e ho raccolto i frutti del mio lavoro». Hanno scomodato Del Piero, Maradona, Zico... Il capitano gialloblù resta con i piedi per terra. «Sono solo Corrent - scherza - e sono felicissimo di averla messa dentro e di aver regalato tre punti alla mia squadra, alla mia gente. Sono di Verona ma prima di tutto sono un tifoso dell’Hellas, da sempre. Tutti sanno quanto ho sofferto quando siamo retrocessi dalla B alla C, cosa provavo l’anno scorso quando la squadra non riusciva a fare punti. Ultimi dall’inizio alla fine, in mezzo alla bufera. La soddisfazione della salvezza ai play out non ha cancellato tante amarezze. Adesso siamo partiti con uno spirito diverso e il mio primo pensiero è per i nostri tifosi, quelli che non ci hanno mai tradito, anche nei momenti difficili. L’altra sera quando li ho sentiti cantare ancora, anche sull’uno a zero per la Spal, non ci credevo. Ho corso ancora di più, con le lacrime agli occhi. Incredibili, veramente incredibili».

Prima della gara alcuni fedelissimi dell’Hellas hanno regalato al capitano una fascia blu con la scritta in giallo «Nec descendere, nec morari», il motto degli Scaligeri. «Nè scendere, nè indugiare», la traduzione dal latino all’italiano. Quindi sempre avanti, non si può mollare. «Sono orgoglioso di questa maglia e di questa fascia - afferma Corrent - un gruppo di fedelissimi gialloblù mi aveva regalato una fascia prima della sfida con il Lumezzane, l’altra sera altri ragazzi mi hanno dato una fascia nuova, mi hanno chiesto di metterla. Mi hanno portato bene». I gialloblù hanno rispettato l’invito dei tifosi e hanno ribaltato un risultato negativo. Non succedeva da tempo. «Voglio dire proprio questo quando parlo di atteggiamento diverso - precisa Corrent - non voglio dire che siamo fortissimi ma abbiamo dimostrato in queste partite che nessuno ci può mettere sotto facilmente. Abbiamo commesso anche con la Spal errori che non si devono fare, così come a Lumezzane, sappiamo che non abbiamo fatto nulla e che dobbiamo continuare a lavorare ma c’è la consapevolezza che si può anche ribaltare un risultato, che si può andare all’attacco. L’entusiasmo può fare miracoli». In questo momento meglio non pensare al sistema di gioco. «Abbiamo fatto bene con due punte e un fantasista alle spalle degli attaccanti - conclude - ma non abbiamo fatto male con il tridente. Possiamo cambiare in corsa, anche questa può essere un’arma in più»


- Quanti brividi nella notte gialloblù
Non è stata una grande partita dal punto di vista tecnico ma il calcio è fatto di lampi, di brividi, di emozioni. Le prodezze di Corrent, le parate di Rafael, undicimila persone che incitano il Verona. Non è una sfida di Champions League, è la Lega Pro ma questo è l’Hellas...

- In vendita i biglietti per la Samb

FONTE: LArena.it


- Remondina: "Sappiamo di dover migliorare ancora"
"Con la Spal segnare due reti sotto la curva sud è stato davvero emozionante"
Al termine del primo allenamento dei gialloblù in vista della gara con la Sambenedettese, il tecnico Gian Marco Remondina ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa presso lo stadio "Bentegodi". La sfida di lunedì è stata caratterizzata dalla reazione scaligera dopo il gol di Cazzamalli: "Recuperare lo svantaggio segnando due reti sotto la curva sud è stato davvero emozionante. Dopo il triplice fischio i ragazzi sono stati applauditi meritatamente, abbiamo fatto fatica ma eravamo preparati a questo. Di fronte ad una formazione esperta come quella di Dolcetti ho notato grande voglia di vincere."

Alla ripresa degli allenamenti Corrent e compagni si sono subito concentrati sul prossimo impegno di ufficiale: "Il risultato ottenuto con la Spal fa molto piacere, ma sappiamo di dover migliorare ancora. Tutta la squadra a volte fa fatica nei cambi di gioco, e nello sfruttare l’uno contro uno. Bisogna proseguire nella crescita, le qualità dei ragazzi mi permettono di variare la disposizione tattica."

La classifica parla di una Sambenedettese a quota zero punti, ma il tecnico allontana prontamente i cali di concentrazione: "La cosa fondamentale è la mentalità. Possiamo perdere con l’ultima o vincere con la capolista, dobbiamo affrontare tutti con lo stesso approccio mentale. Cerchiamo di dare un seguito alle prestazioni fatte nelle prime due giornate di campionato."

- Parolo: "Le vittorie creano entusiasmo"
"Forse manca ancora il bel gioco, ma vedo una voglia di combattere non indifferente"
La preparazione della sfida con la Sambenedettese è cominciata, e Marco Parolo ha mostrato davanti a taccuini, microfoni e telecamere di essere già entrato in clima-partita. Il centrocampista lombardo ha garantito lunedì con la Spal un maggior dinamismo alla manovra: "Quando sono sceso in campo la squadra ha modificato il proprio assetto tattico, c’è stata maggior aggressività, arrivavamo per primi sul pallone rispetto agli avversari. Tutto ciò dimostra la presenza di una grande forza di volontà."

Nel secondo tempo sono state vissute le emozioni maggiori, con i gialloblù a sferrare l’uno-due che ha garantito la vittoria: "Abbiamo portato a casa una partita importante, qualcosa di buono è stato creato anche nella prima frazione. A noi giocatori vedere tanta gente sugli spalti del "Bentegodi" fa venire i brividi, credo sia stato il pubblico a trascinarci verso il successo."

La terza giornata di campionato fornisce l’opportunità di dare un seguito ai risultati positivi ottenuti finora: "Forse manca ancora il bel gioco, ma vedo una voglia di combattere non indifferente. Ci stiamo allenando con impegno tutti i giorni, i tre punti conquistati con la formazione di Dolcetti hanno creato ulteriore entusiasmo, e tutto ciò porta a lavorare meglio."


- Da Dalt: "Continuare con i risultati positivi"
"Non diamo punti di riferimento agli avversari, e questo è un vantaggio per la squadra"
Mercoledì pomeriggio, presso la sala stampa del "Bentegodi", Franco Da Dalt ha fatto il punto sulla situazione in casa gialloblù dopo il successo ottenuto con la Spal. La formazione di Remondina ha centrato la prima vittoria, dando un seguito alla buona prestazione di Lumezzane: "E’ stata una partita molto emozionante, aggiungerei difficile per come si era messa. Negli ultimi minuti di gioco ho sofferto coi compagni dalla panchina, ma l’importante era portare a casa il risultato."

Ad assistere all’esordio casalingo in Prima Divisione c’erano più di undicimila tifosi: "Il pubblico veronese ci ha aiutato davvero molto. Mentre facevamo riscaldamento ho notato che lo stadio si riempiva, poi nel sottopassaggio si sentiva il rumore della gente. Una volta entrato in campo la carica era incredibile."

La possibilità di variare l’assetto tattico può essere un punto di forza importante per la stagione: "Fin dal primo giorno di ritiro abbiamo lavorato sul 4-3-3, deciderà il mister quale strada dovremo percorrere. Non diamo punti di riferimento agli avversari, e questo è un vantaggio per la squadra. Cerchiamo di continuare con i risultati positivi già dalla sfida con la Sambenedettese."

- All'antistadio lavoro tecnico-tattico per i gialloblù
Iniziata la preparazione della sfida con la Sambenedettese, in programma domenica 14 al "Bentegodi"
Primo allenamento settimanale della squadra in vista di Hellas Verona-Sambenedettese, in programma domenica 14 settembre allo stadio "Bentegodi". Dopo il riscaldamento in palestra, Corrent e compagni hanno affrontato lavoro tecnico-tattico, terminando la mattinata con una partitella a campo ridotto. I gialloblù di Remondina torneranno al lavoro giovedì pomeriggio, sempre sul campo dell’antistadio.

- Abbonamenti, altri tre giorni a disposizione
Mercoledì sera il totale parziale è salito a 7.467 tessere, sabato 13 la chiusura delle sottoscrizioni

FONTE: HellasVerona.it


- Il capitano, decisivo con la Spal: «E’ un successo che serve per capire il nostro valore»
Corrent, notte magica: «Che vittoria»
Un capitano “grandi firme”. Nella notte in cui l’Hellas prima traballa e poi si accende, in un Bentegodi-catino, Nicola Corrent, 29 anni, si incorona principe dei calci piazzati. La Spal saluta e se ne va a mani vuote, grazie alla punizioni del ragazzo di Porto San Pancrazio, che un gol lo fa fare a Tiboni, e l’altro lo fa in prima persona. Per sé e per un Verona finalmente vero.


Corrent, complimenti: ha vissuto una notte magica...
«Come tutto l’Hellas. C’è stato da soffrire, ma l’epilogo è stato meraviglioso. La vittoria con la Spal è di quelle che non si dimenticano facilmente».
Sullo 0-1 a cos’ha pensato?
«A reagire in fretta. Quello che abbiamo fatto. Di fronte avevamo una buona squadra. Hanno fatto un gran gol con Cazzamalli, ma non ci siamo abbattuti».
L’abbiamo scoperta novello Adailton, no?
«Non esageriamo. Posso dire che sto lavorando molto per migliorare sui calci di punizione. Le partite si vincono sempre più spesso con queste giocate».
Un gol che è valso tre punti, il suo. A chi la dedica?
«Alla mia ragazza e a mio padre».
E’ un Verona che pare funzionare meglio con il 4-3-1-2, non trova?
«Con il 4-3-3 siamo più rodati, dal mio punto di vista. Dopo è utile poter sfruttare delle alternative. E, comunque, ogni scelta tecnico-tattica è di competenza dell’allenatore».
Come uscite dal primo successo stagionale?
«Con un grande spirito. E con maggior fiducia nei nostri mezzi. C’è sempre molto da fare, ma il carattere che abbiamo mostrato con la Spal non è da tutti».
E ora, dunque?
«Non c’è molto tempo per godersi la vittoria. Domenica troviamo la Sambendettese, ancora al Bentegodi. Ovviamente, vogliamo confermarci subito».

FONTE: Leggo.it


La Spal cade a Verona
Posticipo amaro: prima con Cazzamalli segna un eurogol sotto la traversa, poi perde la testa. La squadra di Dolcetti è punita nel finale su due calci piazzati
CADE MALE, la Spal a Verona. In piedi di certo, dopo aver disputato una buona partita. Ma perde il controllo della stessa quando Dolcetti deve sostituire il regista Centi per un infortunio al ginocchio. La Spal sta vincendo per 1-0, su gran gol di Cazzamalli. Qui la squadra si smarrisce e arretra troppo concedendo punizioni dal limite: e due di queste portano il Verona in paradiso.

FONTE: IlRestoDelCarlino.IlSole24ore.com


Domenica un altro difficile test contro la Cremonese
Verona ancora fatale per la Spal
I biancazzurri in vantaggio al Bentegodi si fanno rimontare e superare dagli scaligeri, malgrado una buona gara. Dopo quello con il Monza, altri 2 gol subiti su punizione. Verona comincia a rivelarsi un terreno particolarmente ostico per la Spal, perlomeno in questi ultimi anni. Risale infatti al campionato '90/91 l'ultimo ricordo vincente legato al Bentegodi, con la promozione della squadra di GB Fabbri in C1. Poi solamente delusioni, dalla retrocessione dalla B di 2 anni dopo, all'amaro spareggio play off col Como del '94, fino alla sconfitta di ieri sera...

FONTE: Estense.com




[OFFTOPIC]

CALCIO D'ESTATE: Il Super MILAN le prende dal LUGANO! CALCIOMERCATO ESTERO: ZOLA vicinissimo al WEST HAM. CICLISMO VUELTA: FREIRE supera in volata BURGOS e BOONEN se la prende come i suoi... CALCIO&GAFFE: Ribaltone del TRAP in sala stampa.
- Milan, figuraccia a Lugano. Ma Kakà è tornato
I rossoneri, in formazione largamante rimaneggiata (e Inzaghi si infortuna...), cedono 2-0 nell'amichevole contro la squadra allenata dall'ex Simone Boldini. Poche idee, un Pato irriconoscibile e poche indicazioni per Ancelotti che però recupera il suo faro

- West Ham, inizia l'era Zola
Accordo triennale, forse domani la firma e la presentazione. "Conosco un solo calcio, quello d'attacco" dice il nuovo tecnico, che ora dovrà scegliere il vice. Dopo il no di Casiraghi, resta caldo il nome di Corradini

- Freire sprinta a Burgos. E Boonen si arrabbia
Lo spagnolo si impone in volata su Boonen nell'undicesima tappa della Vuelta. Il belga della Quick Step, rimontato, si lamenta del suo "treno". La maglia oro resta sulle spalle di Egoi Martinez

- Trapattoni, un nuovo show. Capitombolo in sala stampa
Il neo c.t. dell'Irlanda cade dalla sedia durante la conferenza di presentazione del match contro il Montenegro e poi ironizza: "Ecco, abbiamo già il primo infortunio"

FONTE: Gazzetta.it


Vita da ex: TOMMASI al Q.P.R di BRIATORE...
- Damiano Tommasi continua: un anno al Qpr
A gennaio, contro il Real Madrid, si ruppe i legamenti crociati. Nove mesi dopo Damiano Tommasi è pronto al rientro. Chiusa l'avventura in Spagna con il Levante il centrocampista veronese si è accordato per una stagione con i londinesi del Queens Park Rangers, la squadra di Flavio Briatore.

FONTE: TGGialloblu.it