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CREMONESE 3-1 HELLAS VERONA: Rassegna stampa, foto, video e immagini... All'HELLAS negati due rigori! E anche sul primo gol cremonese c'è da discutere


CREMONESE 3-1 HELLAS VERONA: La squadra grigiorossa, forte sulla carta e cinica sul campo, ha portato a casa il massimo risultato con il minimo sforzo (e l'aiuto del signor ZANICHELLI). REMONDINA ammette di essersi arrabbiato molto per il rigore negato a GIRARDI ma anche il calcio di punizione vincente di PESARESI è stato un clamoroso regalo dell'arbitro. Molto abbiamo sprecato anche noi però... Dobbiamo diventare più cinici e più concreti: questa sconfitta ci serva da lezione. Anche capitan CORRENT punta l'indice sull'episodio che, dopo pochi minuti di gara, poteva dare alla stessa tutta un'altra direzione. Il mastino GARZON rincara la dose precisando che anche su di lui un rigore ci poteva stare... Vabbè ragazzi! Teniamoci questa sconfitta e lustriamoci gli occhi con l'HELLAS del primo tempo ma cerchiamo di correggere gli errori che hanno portato al secondo gol della CREMONESE... Il terzo era probabilmente in fuorigioco quindi... Poco c'è da dire ma quella ciccata di PAROLO a portiere battuto grida ancora vendetta!

Cremonese 3-1 Hellas Verona (foto 640x480 pixel)


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ALTRE NEWS: Buone notizie sul fronte ABBONAMENTI! A causa delle numerose richieste di quelli che, non hanno fatto in tempo o ci hanno ripensato, lo sportello n°1 del BINTI sarà aperto Sabato 27 dalle 11.00 alle 13:00 per coloro che desiderano farsi la tessera stagionale. Il sintomo più bello di quanto questo HELLAS VERONA stia riconquistando il suo pubblico! Che sia la fine della protesta? Tutti lo sperano... BENTEGODI chiuso ai tifosi padovani: un'altra sconfitta del calcio (di qualunque tifoseria si faccia parte)! PAGLIARI in difficoltà a PERUGIA dopo la terza sconfitta di fila: SARRI al suo posto? La stampa avanza qualche responsabilità di RAFAEL sul gol di PESARESI...

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A causa della sospensione di SPAL-CREMONESE e del suo recupero Mercoledì 24 Settembre, i punteggi della 3^ verranno resi pubblici a partire da Giovedì 25. Nel frattempo, essendo finita 0 a 0 la sfida fra SAMB e CESENA vi allego la classifica della 4^ giornata (quella finale arriverà insieme al recupero di Mercoledì)

Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
Bruni9
MR31...7
Scaligero5
Martino, RobRoy, Ale90HVr, Pose' Gialloblù4
Bubu77, Gabri, Bridget3
Boro2
Smarso, RougeHellas1


Con la prima di campionato è ripartito il gioco pronostici B/=\S: l'anno scorso la spuntò BRUNI per un solo, misero punto! (fra l'altro preso alla rubentina) Brucia ancora ma, anche quest'anno ci sarà da giocarsela! Che aspettate dunque? Si potrà giocare fino all'inizio delle partite!





- Sale l'Arezzo, colpo del Taranto
Nel girone B vittoria del Benevento, pareggi per Ternana e Gallipoli. Pro Patria a punteggio pieno
Continua la marcia inarrestabile della Pro Patria, dominatrice assoluta del girone A. Espugnando 1-0 il campo del Legnano, la squadra di Lerda ha centrato la quarta vittoria consucutiva allungando sulle inseguitrici. Solo uno 0-0 per il Novara a Lecco, mentre il Verona è caduto 3-1 sotto i colpi della Cremonese. Ne approfitta la Reggiana, vittoriosa 2-1 contro il Venezia. Domani è in programma il posticipo tra la Sambenedettese e il Cesena.

FONTE: CorriereDelloSport.it


- Perugia, Pagliari rischia grosso: ipotesi Sarri
Potrebbe essere giunta al capolinea la breve avventura di Giovanni Pagliari sulla panchina del Perugia. L'ennesima sconfitta subita l'altroieri (la terza consecutiva) contro il Pescara di Galderisi pare abbia fatto molto arrabbiare il presidente Covarelli che, stando a quanto trapelato in queste ore, pare stia già pensando al terzo allenatore nel giro di pochi mesi; in pole position per la panchina del Grifo ci sarebbe infatti Maurizio Sarri, una breve parentesi a Verona (sponda Hellas) lo scorso anno ed avvistato ieri pomeriggio in tribuna a Vasto, dove si è giocata la gara tra Perugia e Pescara. Ma non sono escluse sorprese (Campilongo?) dell'ultim'ora.

FONTE: TuttoMercatoWeb.com


- Hellas beffato a Cremona
Gioca meglio, ma perde e recrimina per due rigori non dati
Rimandato, non bocciato. Nei fatti, tuttavia, cambia poco o niente. Il Verona ne busca tre allo “Zini”, dopo aver fatto a lungo la partita e aver fatto intendere di non essere una comparsa. Ma gira tutto troppo male, all’Hellas, a Cremona. E le premesse sono nefaste fin dall’inizio. E’ il 3’, quando il mediocre Zanichelli di Genova non assegna un netto penalty ai gialloblù, per un contatto tra il portiere grigiorosso Bianchi e Girardi. Rigore solare? Per tutti, non per il direttore di gara.

Il Verona recrimina, e intanto tiene la biglia della partita. Lo scenario che ne deriva è quello secondo cui è l’Hellas a mantenersi più tonico, e lo testimonia una girata di Tiboni, al 19’, che obbliga Bianchi a un intervento di giustezza, e un’incursione di Parolo, al 37’, conclusa con scarsa precisione. Insomma, per tutto il primo tempo, è un Hellas di personalità. E così l’effetto è quello di un grande freddo, al 47’, quando Rafael schiaccia un pisolino su una punizione velleitaria calciata da Pesaresi: ne viene fuori il vantaggio della Cremonese, e il Verona è chiamato alla reazione. E gioca d’impeto. Ritmo che si alza, gran pesta e pigia, animi che si accendono, gialloblù che occupano la metà campo di quelli di Iaconi. Garzon (52’) invoca un altro rigore. Il Verona apre il fianco al contropiede, e si becca il 2-0 in modo paradossale, con Moracci e Bellavista che si scontrano sulla trequarti d’attacco, Saverino ribalta il fronte, Guidetti chiude il diagonale incenerendo Rafael. E’ il 63', il sipario cala, per quanto l’Hellas non allenti la pressione: Remondina rivoluziona l’attacco, inserisce Da Dalt e Scapini, sfiora il gol con Parolo all’84’.

Ma arriva anche la mazzata della terza pappina, in pieno recupero, con Guidetti che fugge sul filo del fuorigioco e deposita in rete. La rete di Da Dalt, subito dopo, non addolcisce la pillola. Non è proprio giornata. A fine gara Remondina dice. «Immeritata che sia, è sempre sconfitta. E’ chiaro che le scelte del direttore di gara hanno avuto il loro peso. Però noi dobbiamo essere più cinici, lì davanti».


- Garzon, un’altra prova convincente
RAFAEL 5
Sua la responsabilità sull’1-0 di Pesaresi.
MANCINELLI 6
Mette il suo bagaglio d’esperienza al servizio della squadra.
CONTI 6
Guardiano arcigno. E' in crescita, in attesa di un altro salto di qualità.
BERGAMELLI 6
Comanda la difesa, come il gemello Conti sta mostrando personalità.
MORACCI 6
Si propone con buona insistenza. Non ha, però, la precisione necessaria.
GARZON 6,5
Un'altra prova piena di sostanza. Tocca mille palloni (dall’85’ PUCCIO ng).
BELLAVISTA 6
Si vede poco, ma il suo è contributo concreto. Jellato nell’occasione del 2-0 cremonese.
CORRENT 6
Battagliero, gli manca la scintilla in più per dare la sterzata.
PAROLO 6
Serve assist e tenta il tiro, ma non ha fortuna.
TIBONI 6
Fa sentire tutto il suo peso. Non riesce a sfondare del tutto (dal 76’ SCAPINI ng).
GIRARDI 5,5
Si guadagnerebbe un rigore. Peccato che Zanichelli faccia di tutto per non vederlo. Per il resto è spento (dal 70’ DA DALT 6: segna la rete della bandiera).

FONTE: Leggo.it


DOPOPARTITA MOLTE LE RECRIMINAZIONI
Remondina deluso «Arbitro ed episodi sono stati decisivi». Anche capitan Corrent se la prende col direttore di gara. «Il calcio di rigore su Girardi sembrava netto, e forse ce n’era uno anche su Garzon».
In casa gialloblù la delusione è palpabile, perché a fronte di una buona prestazione è arrivata una sconfitta che non ci voleva. «Il Verona ha giocato bene - spiega Nicola Corrent -, abbiamo affrontato il primo tempo con umiltà e personalità creando sei-sette occasioni nitide contro una squadra costruita per vincere il campionato senza concedere nulla». Poi però è arrivato il gol di Pesaresi … «Sapevamo che Pesaresi era bravo, ma la punizione non c’era. Abbiamo poi commesso un’ingenuità sul secondo gol scoprendoci troppo e siamo calati di concentrazione».

Secondo Corrent alcune decisioni dell’arbitro hanno inciso sul risultato: «Il rigore su Girardi dal campo sembrava netto e ce n’era forse anche uno su Garzon». Anche mister Remondina la pensa come il capitano, sia sull’arbitro che sulla prestazione della squadra. «Abbiamo disputato una buona partita giocando per vincere - dice il tecnico gialloblù -, ma Zanichelli ha sbagliato in occasione del fallo su Girardi e noi dobbiamo essere piu cattivi in fase di conclusione». Nonostante la sconfitta, però, si può grardare al futuro con ottimismo: «La partita è stata decisa da Pesaresi e poi abbiamo commesso un errore sul secondo gol, ma ribadisco che la prestazione è stata buona. Mi dispiace per i giocatori per come si impegnano la domenica e nella settimana, vorrà dire che cercheremo di essere più attenti e maturare in fretta».

FONTE: DNews.eu


- L’arbitro frena la corsa dell’Hellas
Nega due rigori, il primo dopo soli 4 minuti per fallo del portiere giallorosso su Girardi E sorvola su una spinta ai danni di Garzon
Il risultato finale non deve trarre in inganno. Ha vinto la Cremonese tre a uno ma l’Hellas esce dallo «Zini» a testa alta. Deve inchinarsi solamente all’arbitro Zanichelli di Genova che decide la gara con scelte che vanno contro il regolamento, basta rivedere alla moviola le azioni più importanti della partita. Non concede un rigore sacrosanto al Verona per fallo di Bianchi su Girardi, non mostra il rosso al portiere grigiorosso, inventa la punizione dal limite che porta al vantaggio dei padroni di casa, sorvola su una spinta in area ai danni di Garzon che potrebbe mandare un gialloblù sul dischetto. Peccato perché Corrent e compagni hanno proposto un’ora di buonissimo calcio, hanno aggredito la «corazzata» di Iaconi, hanno sfiorato più volte il vantaggio, non si sono mai arresi dopo i gol di Pesaresi e Guidetti.

Tutto questo può servire da lezione, il Verona dovrà ripartire proprio dalle cose buone che ha fatto nel primo tempo per dimenticare il passo falso di Cremona. Remondina manda in campo la squadra che ha battuto la Sambenedettese al Bentegodi e non tocca il modulo con quattro difensori davanti a Rafael - Mancinelli, Conti, Bergamelli e Moracci - tre centrocampisti, Tiboni e Girardi di punta, Parolo alle spalle dei due attaccanti. La Cremonese va subito in difficoltà, centrocampisti e attaccanti gialloblù aggrediscono sempre i portatori di palla della Cremonese, Carotti e Sanseverino non hanno sbocchi e la squadra di casa si affida ai lanci lunghi di Argilli e Viali per due vecchi marpioni come Temelin e Guidetti.


Dopo una manciata di minuti l’episodio che decide la partita. Bellissimo l’assist di Corrent per Girardi che entra solo in area, salta Bianchi e può battere a rete a porta vuota. Il portiere lo atterra, rigore sacrosanto e rosso a Bianchi perché ha interrotto una chiara occasione da gol. L’arbitro lascia correre e la partita continua. Tre domande al direttore di gara genovese: se il fallo non c’era perché non ha ammonito Girardi per simulazione? Perché l’attaccante gialloblù è crollato al suolo invece di metterla dentro a porta vuota? Se non ha visto il fallo perché non si è rivolto al suo assistente molto più vicino all’azione? Chissà se queste domande arriveranno a destinazione ma poco importa visto che il Verona ha il torto, se torto si può chiamare, di non passare in vantaggio nella prima parte di gara quando la supremazia è netta. I tiri di Parolo e Corrent mettono paura va Bianchi, la botta di Tiboni da pochi passi trova i guantoni del portiere grigiorosso. La Cremonese risponde con un paio di «tiracci» di Guidetti e Saverino che finiscono in Curva.

Millecinquecento tifosi del Verona applaudono i ragazzi in gialloblù alla fine del primo tempo. Nella ripresa la gara si riapre sugli stessi binari ma dopo una paio di minuti l’arbitro decide che è arrivato il momento di dare una botta decisiva alle speranze dell’Hellas. Inventa un fallo per i padroni di casa al limite dell’area - fischia la punizione dopo una trentina di secondi quando la palla è già a centrocampo - Pesaresi non se fa pregare e batte direttamente in porta. Il sinistro è velenoso, Rafael arriva con un po’ di ritardo, la Cremonese si ritrova in vantaggio senza nemmeno saperlo.

Il Verona prova a reagire, si getta all’assalto ma giocatori che hanno tanta esperienza in A e B come Argilli, Viali, Sanseverino non si fanno prendere dall’agitazione e ribattono colpo su colpo. All’8’ Girardi trova un varco sulla sinistra e mette in mezzo, Garzon è lì, a due passi da Bianchi, deve solo battere in porta con il piattone ma il difensore della Cremonese lo tocca e lo sbilancia. Ci sono ancora gli estremi per il rigore, Zanichelli si mette una mano sul cuore e chiude gli occhi. A questo punto il Verona molla gli ormeggi e commette un’ingenuità che segna definitivamente la partita. Corner di Corrent, la difesa della Cremonese respinge, Moracci calcia dal limite ma va a sbattere sul corpo di Bellavista, Sanseverino riparte in contropiede, sono quattro i giocatori grigiorossi contro Mancinelli e Parolo non riesce a recuperare. Tocco per Guidetti che prende la mira e infila Rafael dal limite.

Uno schiaffo in faccia per il povero Hellas. Remondina mescola le carte con Da Dalt, Scapini e Puccio ma non si passa.
All’ultimo minuto palla di Carotti per Guidetti, il fuorigioco gialloblù non scatta, l’attaccante della Cremonese regala il tris a Iaconi. Una punizione troppo pesante, ma dopo un minuto Da Dalt sfrutta un assist di Corrent e mette dentro il gol della bandiera. Meglio così ma l’amarezza resta.

- GIAN MARCO REMONDINA
«Abbiamo fatto troppi errori, ci serva da lezione La punizione? Un regalo» Se Zanichelli concedeva il rigore all’inzio, tutto diventava più difficile per la Cremonese.
Fra sette giorni avremo un altro test importante contro il Padova. A Cremona ho visto una buona squadra scesa in campo con l’atteggiamento giusto. Ma dobbiamo diventare più cinici. Difficile cancellare rabbia e amarezza con un colpo di bacchetta magica. Gian Marco Remondina ci prova e indossa una maschera quando si presenta in sala stampa. «Mi sono promesso di non parlare degli arbitri, di non accusarli. Diciamo solo che l’operato del signor Zanichelli non m’è piaciuto», taglia corto.


Anche se, dopo il gol del vantaggio della Cremonese, ha protestato a lungo con la «giacchetta nera» di Genova...
Mi sono arrabbiato molto perché quel gol di Pesaresi su punizione ha deciso la gara. Fino a quel momento la Cremonese era mai stata pericolosa. L’arbitro prima ha concesso la regola del vantaggio poi il pallone è finito a centrocampo, lui è tornato indietro e ha fischiato. Ho detto e lo ripeto ancora che non c’era fallo, se tre uomini del Verona circondano un avversario lo fanno perché aggrediscono, perché non vogliono concedere spazio. Non c’erano gli estremi per la punizione. Un regalo. Episodi negativi che hanno caratterizzato la partita dell’Hellas. Il rigore non concesso a Girardi, per esempio. Abbiamo preparato bene l’incontro e poi basta poco per rovinare tutto. Il fallo su Girardi era netto. Evidente, troppo evidente. Se l’arbitro concedeva il rigore al Verona, dopo una manciata di minuti, tutto diventava più difficile per la Cremonese.
Un buon primo tempo...
Siamo partiti con il piede giusto. Abbiamo sempre messo in difficoltà la Cremonese, loro hanno giocatori di qualità, non potevamo farli giocare. Dovevano calciare lungo per Temelin o Guidetti, noi abbiamo chiuso tutti gli spazi e siamo ripartiti. Abbiamo creato quattro o cinque buone occasioni.
Perché non avete concretizzato questa superiorità territoriale?
Abbiamo sbagliato, errori che ci devono servire da lezione. La Cremonese è un esempio. Hanno giocato due palloni in area e hanno fatto tre gol. Dobbiamo vedere cosa fanno Pesaresi, Guidetti, Sanseverino. Basta toccare la palla una volta e ti castigano.
Errori a raffica sulla rete del raddoppio...
Incredibile. Innanzitutto quando c’è un angolo devono essere almeno due i giocatori che restano in difesa, invece ci siamo trovati solo con Mancinelli contro quattro o cinque avversari. Ma dobbiamo rivedere anche la posizione degli altri giocatori nel calcio d’angolo e sulla respinta della difesa.
Abbiamo preso gol su un corner a nostro favore.
La Cremonese è alle spalle, fra sette giorni arriva il Padova. un altro test importante...
Promossi o bocciati?
Sospendiamo il giudizio per qualche settimana. Sono due partite complicate ma questi sono esami di maturità che dobbiamo superare. A Cremona ho visto una buona squadra. Ma dobbiamo diventare più cinici.

- A BOTTA CALDA.
IL CENTROCAMPISTA È STATO UNO DEI PROTAGONISTI, SOPRATTUTTO NEL PRIMO TEMPO. E INVITA LA SQUADRA A RIVEDERE L’ASSETTO DIFENSIVO
Garzon, rabbia e delusione «Meritavamo il pareggio» Corrent: «Abbiamo dimostrato grande carattere. Serve più concretezza» Girardi: «Se non ha visto, l’arbitro poteva chiedere aiuto all’assistente»
Emanuele Pesaresi e Nicola Corrent si abbracciano in sala stampa e guardano insieme i risultati delle altre squadre del girone. «Ci avete fatto soffrire», ammette l’ex terzino del Chievo, compagno del capitano gialloblù negli anni della Ternana. Lui può sorridere, ha messo a segno la rete che ha cambiato la partita e ha rilanciato la Cremonese.
Non può nascondere l’amarezza Corrent. Una sconfitta che sa di beffa. «Abbiamo fatto una gara buona contro una squadra che deve vincere il campionato», ammette. «Hanno giocatori più forti di noi se li valutiamo singolarmente, ma abbiamo dimostrato che il gruppo può fare miracoli. Una partita intelligente. Grande carattere, dal primo all’ultimo minuto. Dovevamo andare in vantaggio, soprattutto nella prima parte della gara, quando abbiamo costruito due o tre azioni importanti. Serve un po’ di concretezza in più, questo sì. Non portiamo a casa punti ma possiamo uscire da questo stadio a testa alta».


E, se l’arbitro concedeva il rigore per il fallo su Girardi, l’Hellas poteva portare a casa qualche cosa di più. Anche perché la Cremonese sarebbe rimasta in dieci. «Un rigore incredibile, il fallo l’hanno visto da Verona», ironizza l’attaccante gialloblù. «Il portiere della Cremonese mi ha travolto, mi ha toccato sulle due gambe, non potevo rimanere in piedi. Potevo calciare prima, ma mi sono spostato il pallone proprio per saltare il numero uno della Cremonese e mettere dentro a porta vuota, lui è uscito a valanga, senza nemmeno guardare il pallone». Anche perché un attaccante non crolla a terra, a due metri dalla porta, con la possibilità di tirare e fare gol. «Potrebbe non aver visto, solo così si potrebbe giustificare», spiega Girardi. «Ma in questo caso poteva chiedere al suo assistente, piazzato sulla linea a pochi metri da noi. In questo momento gli episodi determinano il risultato, chi arbitra deve fare molta attenzione. Se non c’era il rigore doveva ammonirmi per simulazione ma non l’ha fatto».

Un fallo da rigore netto su Girardi, un tocco meno evidente ma ugualmente scorretto su Garzon, nella ripresa. Il centrocampista era in area a pochi metri dalla porta, poteva girare in rete il cross di Girardi... «ma non sono arrivato», spiega Garzon, «un giocatore della Cremonese è arrivato da dietro e mi ha spinto, il rigore ci poteva stare, il fallo c’era tutto». Un primo tempo da incorniciare, una spina nel fianco per i giocatori della Cremonese. Il centrocampista dell’Hellas è partito con la testa giusta per sprintare sulla fascia destra e tornare in mezzo sulle controffensive avversarie. «Ma sono arrabbiato per come è andata», ammette Garzon, «perché potevamo strappare almeno un punto. Abbiamo sfruttato male tre o quattro belle possibilità, loro hanno ragazzi rapidi, scattanti, intelligenti. Sono veloci, giri un attimo la testa e sei già infilzato. Dopo la rete del vantaggio siamo andati un po’ in tilt e abbiamo sbagliato». Una conferma per il gioco espresso, un passo indietro per il risultato. «Difficile spiegare cos’è successo tra il primo e il secondo tempo», conclude Garzon, «ma noi dobbiamo rivedere l’assetto difensivo, trovare la giusta strategia contro squadre forti come la Cremonese o il Padova che incontreremo la prossima settimana. Sono forti fisicamente e mentalmente, hanno teoria e tattica, non è facile trovare il modo per batterli. Avete visto la Cremonese? Una squadra che costruisce poco, che concede poco ma che concretizza molto. Senza tanti fronzoli».

- GARZON
Un gladiatore, domina sulla fascia
Nel primo tempo la sua prova è da incorniciare. Conquista un gran numero di palloni a centrocampo e ha sui piedi la palla del possibile vantaggio ma viene fermato in area, in modo falloso, da Bianchi. L’arbitro lascia correre.

- ZANICHELLI
Troppi errori che puniscono solo l’Hellas
Il rigore su Girardi in apertura di partita era netto. Ma anche la spinta nel secondo tempo su Garzon poteva essere punita con un penalty. Anche il fuorigioco fischiato a Girardi lascia molte perplessità.


- Girardi tutto solo, il fuorigioco lo ferma

FONTE: LArena.it


- Rabbia Hellas dopo Cremona, ma Remondina frena: Non siamo ancora pronti per queste corazzate
Tanta amarezza per la sconfitta e tanta rabbia per l'arbitraggio di Zanichelli di Genova che ha penalizzato i gialloblù non concedendo due evidenti rigori. L'allenatore però è onesto e ammette: "Abbiamo perso e questo ci deve far meditare. Probabilmente non siamo ancora pronti per giocare contro queste grandi"
Rabbia. Tanta. Amarezza. Moltissima. Il Verona torna con un pugno di mosche dalla gara di Cremona, quella che era stata definita la prima prova di maturità per la sbarazzina formazione veronese.

Una gara che il Verona ha condotto per larghi tratti e che alla fine ha perso per 3-1. Ma è evidente la complicità dell'arbitro Zanichelli di Genova che ha negato due rigori ai veronesi e ha falsato evidentemente il match. La rabbia era evidente nello spogliatoio, ma Remondina ha cercato comunque di non farsi acceccare nei giudizi dalla condotta dell'arbitro ligure: "Evidentemente" ha detto con onestà il tecnico bresciano "non siamo ancora pronti per giocare contro queste corazzate".

- Bergamelli e Moracci con personalità, Remondina bocciato per i cambi
Piacciono gli '87 gialloblù: bene la difesa anche se ha preso tre gol. Male Rafael nella punizione che fa girare la partita dalla parte della Cremonese. Girardi positivo ma esce troppo presto. Tiboni e Parolo devono essere più concreti.

Rafael 5. Decisivo, in negativo, sull'episodio che fa incanalare la partita dalla parte della Cremonese. Un mancino (Pesaresi) da destra può tirare solo li. E la palla s'infila cadendo e non sotto il sette. Vista e rivista non è una punizione imparabile.

Mancinelli 5,5. Giornata non semplice perchè dalla sua parte la Cremonese cerca di fare la partita con Tacchinardi e Pesaresi. Fase divensiva senza eccessivi affanni ma spinge solo negli ultimi venti minuti, quando la squadra di Iaconi concede qualcosa dalla sua parte. Sul secondo gol resta da solo a fare il pendolo tra Saverino e Guidetti.

Conti 6. Partita dopo partita cresce in personalità e se la cava anche contro avversari di categoria come Temelin e Guidetti. Piace più di Viali e Argilli dall'altra parte, che per età dovrebbero essergli molto superiori. Se è questo, Sibilano può restare comodamente seduto in panchina.


Bergamelli 6,5. Vede e provvede chiudendo un paio di situazioni da bollino rosso. Più che buona l'intesa con Conti. Comanda la difesa come un veterano. Che è un '87 te ne accorgi solo se gli vai a guardare la carta d'identità.

Moracci 6,5. Spinge. E non a caso il Verona del primo tempo i pericoli li crea soprattutto a sinistra nell'asse con Corrent. Grande attenzione anche nella fase difensiva, dove soffre poco o quasi niente il promettente Vitofrancesco. Sbatte contro Bellavista nel contropiede che da il 2-0 alla Cremonese, ma lui è quello che guarda la palla. Al 42' miracoloso nel chiudere su Guidetti lanciato a rete.

Garzon 6. Si sbatte per novanta minuti chiudendo spazi, recuperando palloni e rilanciando l'azione. Poco lucido negli inserimenti, risente del gran lavoro in copertura a cui lo costringono Pesaresi e Tacchinardi. Crede poco nella corsa ed è un peccato, perchè a volte anziché andare e buttarsi negli spazi preferisce difendere palla e cercare qualche punizione che Zanichelli non gli fischia mai. Nell'azione del rigore ha di che lamentarsi: Argilli lo calcia e gli impedisce il gol di piattone.

Bellavista 5,5. Fa il guerriero garantendo protezione alla difesa non disdegnando di farsi sentire nelle maniere più lecite possibili. Meglio in fase di impostazione rispetto alla Spal ma l'errore che porta al 2-0 è grave: Moracci guarda la palla, lui si sposta all'ultimo e combina il pastroccio che regala a Guidetti il contropiede che chiude la partita.

Corrent 6. Con Parolo s'intende bene e nel primo tempo ferma e rilancia più volte l'azione. Concreto anche nella ripresa ma con meno lucidità. Nulla da dire sull'impegno, a volte nelle sue giocate, però, manca un po' di qualità. Bravissimo al 7' della ripresa quando va sulla linea di fondo a sradicare dai piedi di un avversario il pallone che Garzon non mette in porta solo perchè Argilli glielo impedisce con un calcione. Nel suo tabellino un paio di conclusioni e una punizione parata da Bianchi.

Parolo 6. Quando decide di entrare in partita lo fa sempre con giocate strappa applausi. Se il Verona ha un possesso palla prolungato, continuo è anche merito suo. E' bello da vedere ma dovrebbe essere più incisivo nell'ultimo passaggio e a volte finisce per non essere concreto.Al 34' sciupa il pallone che avrebbe regalato il vantaggio calciando altissimo. A 6 minuti dalla fine stoppa deliziosamente di sinistro in area un pallone-regalo di Corrent ma mette fuori il rasoterra del 2-1.


Girardi 6,5. Fa diventare occasione anche una rimessa laterale: di testa le becca tutte (o quasi), lavora “sporco” ed è sempre un punto di riferimento quando c'è da far salire la squadra. In due parole una presenza costante. Argilli gli porta il via il pallone del pareggio nella ripresa, all'inizio, invece, Zanichelli non gli fischia un rigore che è grosso come una casa. Remondina lo toglie troppo presto.

Tiboni 5,5. Con Girardi fa iniziare l'azione difensiva del Verona pressando alto il portatore di palla avversario. Quantità ma poca qualità. E al 18' sciupa davanti a Bianchi l'assist di Parolo che avrebbe cambiato la partita.

Da Dalt 6. Segna il gol della bandiera. Gioca, ma non è, seconda punta.

Scapini s.v.

Puccio s.v.

Remondina 5. Non ci piglia con i cambi: fa uscire un Girardi ancora molto dentro la partita al 24' del secondo tempo, facendo entrare Da Dalt che è un esterno e non una punta. Cambia Tiboni alla mezzora, finendo senza arieti nel momento in cui il Verona cominciava a mettere in mezzo all'area qualche pallone interessante. Si arrabbia con l'arbitro per i tre episodi decisivi (rigore su Girardi, rigore su Garzon e punizione che non c'è sul gol di Pesaresi) e ha ragione. Ma un po' più di lucidità dalla panchina non guasterebbe.

FONTE: TGGialloblu.it


- Sabato 27 riapre lo sportello n.1 del "Bentegodi"
Dalle 11:00 alle 13:00 sarà possibile effettuare la sottoscrizione di altri abbonamenti
A seguito delle numerose richieste ricevute, Hellas Verona Football Club comunica che sabato 27 settembre (dalle 11:00 alle 13:00) riaprirà lo sportello n.1 dello stadio "Bentegodi", presso il quale sarà possibile sottoscrivere nuovi abbonamenti per il campionato 2008/2009. Lo sportello sarà aperto esclusivamente sabato, al fine di permettere l’acquisto delle sole tessere stagionali.

- H. Verona-Padova, le prescrizioni del Prefetto
Eliminato il settore ospiti e biglietti disponibili ai soli residenti in provincia di Verona
- Nella mattinata di lunedì la Prefettura di Verona ha comunicato l’adozione delle seguenti prescrizioni in riferimento ad Hellas Verona-Padova, in programma domenica 28 settembre allo stadio "Bentegodi":
- eliminazione del "settore ospiti" e possibile riutilizzazione dello stesso per favorire la presenza allo stadio di particolari categorie di spettatori;
- vendita dei biglietti esclusivamente nella provincia ove si disputa il match, ai soli residenti, con conseguente divieto di diffusione, vendita e cessione al di fuori della stessa.

- Martedì pomeriggio spazio interviste
A disposizione degli organi d'informazione ci saranno Gian Marco Remondina, Dario Bergamelli e Marco Mancinelli

- Un giorno di riposo per i gialloblù dopo la gara di Cremona
Corrent e compagni si ritroveranno martedì pomeriggio per iniziare la preparazione del derby col Padova

FONTE: HellasVerona.it



[OFFTOPIC]
CICLISMO: A Varese partono i MONDIALI! CALCIO&VIOLENZA: La legge è (un po' più) uguale per tutti, respinto il ricorso dei tifosi napoletani. BASEBALL: Chiuso lo YANKEE STADIUM, la cattedrale dello 'SCIANCO' USA... Vita da ex: MORFEO da l'addio al BRESCIA e al calcio...
CICLISMO: A Varese partono i MONDIALI! CALCIO&VIOLENZA: La legge è (un po' più) uguale per tutti, respinto il ricorso dei tifosi napoletani. BASEBALL: Chiuso lo YANKEE STADIUM, la cattedrale dello 'SCIANCO' USA...
- Varese, conto alla rovescia. Domani inizia il Mondiale
Tutto pronto per la manifestazione. Stasera ci sarà la cerimonia inaugurale, con un centinaio di artisti e diversi spettacoli pirotecnici. Saranno 58 i paesi dei cinque continenti rappresentati, per un totale di oltre 800 corridori iscritti. Si comincia con la cronometro Under 23: l'azzurro Coledan finisce sotto un camion, gamba ingessata e niente gara

- Napoli, ricorso respinto. Curve chiuse fino a ottobre
Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensione del provvedimento fatta da un gruppo di tifosi partenopei

- L'addio alla Cattedrale visto da vicino, anzi da dentro
A New York per l'ultima partita allo Yankee Stadium. Il bagarinaggio nel Bronx in mezzo a energumeni da film e i brividi puri delle vecchie glorie che tornano in campo nel prepartita. E poco importa se gli Orioles, gli ospiti per cui tifi, finiscono k.o.

FONTE: Gazzetta.it


Vita da ex: MORFEO da l'addio al BRESCIA e al calcio...
- Clamoroso a Brescia: Morfeo ci ripensa, lascia il calcio
Ennesimo colpo di scena della vicenda Morfeo-Brescia. Il fantasista, che in carriera ha vestito le maglie di Atalanta, Fiorentina, Milan, Inter, Cagliari, Verona e Parma, non si è presentato all'allenamento delle Rondinelle questa mattina a Coccaglio, mettendo di fatto la parola "fine" al suo rapporto con la società e con il calcio...

FONTE: TuttoMercatoWeb.com