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Caio FERRARESE: Non sono un mercenario e voglio dire la mia verità! Diversamente la pensano i butèi che Domenica, probabilmente, lo fischieranno...


FERRARESE l'EX DI TURNO: Tiene banco il 'buon' Caio che Domenica incontreremo con l'HELLAS VERONA in trasferta allo stadio Zini di Cremona. All'ala veronese purosangue brucia ancora la maniera in cui se n'è andato da Verona e si proclama innocente: 'Non sono un mercenario' - dice - 'e magari Domenica verrò pure fischiato ma voglio che la gente conosca anche la mia verità'. In allegato trovate l'intervista che FERRARESE ha rilasciato ieri all'ARENA. Una storia finita male, non c'è dubbio, un ritorno in pompa magna, lo ricorderete, con VENTURA; un girone di ritorno esaltante grazie anche alle sgroppate di Claudio che era devastante sulla destra. Poi la retrocessione e l'involuzione inspiegabile di un giocatore che contese fino all'ultimo la fascia di capitano a COMAZZI. Vero la sua cessione fece cassa e ci permise di investire in altri giocatori (3 a suo dire) ma perchè giocò in maniera così differente, oserei dire quasi per dispetto (lo ricordiamo nervoso e spesso in aperta polemica con i compagni anche in partita), in C1? Lo stò ascoltando ora alla radio ed ammette che qualche problema sul campo c'è stato con COLOMBA e che è molto rammaricato per questo ma che ormai il passato non si può cambiare. Conferma anche la grossa delusione avuta dalla squadra quando non l'elesse capitano ma nega che fosse il problema principale di quell'HELLAS. Ma perchè non espose la verità a quel tempo? Perchè ai butèi non spiegò la situazione - chiede un tifoso -. Non volevo creare ulteriori problemi ad una squadra già piena di guai e depressa di suo; inoltre ero cosciente di aver giocato male e non avevo molta voglia di chiacchierare quanto di recuperare.

MAGLIETTE e FELPE TARGATE BONDOLA/=\SMARSA: Oggi ultimo giorno utile per la prenotazione da domani scatta il preventivo e la raccolta dei soldini. Per info e prenotazioni clickate qui.

Cremonese - Hellas Verona (02 Settembre 2007)


ANACLERIO: Un giocatore che se sta bene può fare la differenza (ma ieri è stato tenuto a riposo precauzionale da REMONDINA nella partiella amichevole contro gli allievi nazionali). Conferma che l'aria è cambiata a VERONA, ci si allena sereni, col sorriso sulle labbra e naturalmente va tutto per il meglio. A Cremona senza paura, loro sono stati costruiti per vincere il campionato ma abbiamo coscienza anche della forza di questo HELLAS. L'impatto con REMONDINA? Ottimo - conferma - il mister ha un modulo che mi si addice e chiede dinamicità e grinta, in una parola meglio non poteva essere...

ALTRE NEWS: Parlano REMONDINA, GARZON, PAROLO e CONTI di CREMONESE ma non solo...

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Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
Smarso14
Bridget9
RobRoy8
Martino, MR31..., Gabri, RougeHellas e Boro7
Bruni e Pose Gialloblu6
Scaligero5
Bubu774


Puoi commentare questo articolo sul forum BONDOLA/=\SMARSA oppure in coda a questo post per aprire magari uno scambio di opinioni... Con la prima di campionato è ripartito il gioco pronostici B/=\S: l'anno scorso la spuntò BRUNI per un solo, misero punto! (fra l'altro preso alla rubentina) Brucia ancora ma, anche quest'anno ci sarà da giocarsela! Che aspettate dunque? Si potrà giocare fino all'inizio delle partite!





- PAROLO, L’AGO DELLA BILANCIA
Il cambio di modulo deciso da Remondina ha responsabilizzato il trequartista. Avanti con il “rombo”. Una mossa vincente. Lo spostamento in avanti gli ha permesso di esprimere al meglio le sue qualità
Parolo Parolo Parolo...” sulle note della canzone di Mina i tifosi del Verona già durante le amichevoli pre campionato avevano trovato il coro per colui che sta già diventando uno dei beniamini del popolo dell’Hellas. Marco Parolo, varesino di Gallarate, è la chiave di volta del gioco della squadra, l’uomo che mette in funzione il 4-3-1-2, il modulo vincente di Remondina. Marco è arrivato alla corte di Previdi assieme a Girardi dal Foligno. Il Chievo ne ha ceduto la metà al Verona, che, come per Garzon e Moracci, detiene il diritto di riscatto (solo Girardi è un prestito puro).


Parolo va a nozze come trequartista, ruolo che ha affinato a Foligno col compagno di squadra campano. Tra i due c’è grande intesa e stima, dopo la partita con la Spal il lombardo aveva predetto: «Girardi si sbloccherà, vedrete». Profezia a innesco rapido: sono bastati 23 minuti con la Samb perché si avverasse. Il trequartista, o rifinitore, che dir si voglia è un giocatore che nel modulo a rombo sta tra il centrocampo e le due punte. Più avanzato rispetto alla linea mediana, Parolo ha mostrato grandi abilità tecniche e velocità. Va anche a recuperare palloni che poi, faccia alla porta, possono diventare preziosi suggerimenti per Tiboni e Girardi che può lanciare verso la rete o coi quali può cercare lo scambio per andare al tiro.

Domenica scorsa, un minuto dopo il gol, l’azione emblematica: un perfetto triangolo Parolo-Tiboni-Parolo, ha portato il varesino, dopo un tunnel a Servi, davanti al portiere, il tiro poi non è stato preciso finendo tra le braccia di Dazzi. Parolo è un ragazzo sveglio, sa che in questo momento è fondamentale per il gioco della squadra ma preferisce evitare gli allori, pur prendendosi le sue responsabilità. Come quando venne a parlare alla stampa dopo la gara col Rodengo Saiano: gli chiesero di metterci la faccia e lui accettò. A Cremona sarà di nuovo rombo, ma con di fronte uno squadrone (per la C1, intendiamoci...) deciso a fare quadrato per vincere e puntare all’alta classifica. Vedremo chi adotterà la geometria vincente.

- NOTIZIARIO
Biglietti per Cremona, ieri giornata di caos Derby con il Padova senza tifosi ospiti
Trasferta vietata ai tifosi padovani, quella a Verona del 28 settembre, su decisione del Casms, provvedimento destinato a scatenare polemiche e ufficializzato nella serata di ieri. Al Bentegodi sarà dunque chiusa la curva ospiti per questioni di sicurezza, e l’Hellas giocherà solo davanti al proprio pubblico.

Caos Cremonese sul fronte biglietti per domenica: la società lombarda ha messo a disposizione in ritardo i tagliandi per i tifosi gialloblù. Ieri (l'altro n.d.s) due delle tre ricevitorie abilitate non li avevano, e l’unica in funzione ha stampato biglietti non del settore ospiti. Chi li ha acquistati, quindi, in via del Pontiere, deve passare a farseli sostituire.

La sorpresa Verona? Merito di Nardino Previdi. Lo dicono i risultati parziali di un sondaggio su tggialloblu.it. Il dato è delle 18.34 di ieri (l'altro n.d.s), con 1828 votanti che spartiscono così i meriti: 53 per cento Previdi, 16 per cento Remondina, 13 i giocatori, 12 Arvedi e 6 per cento Prisciantelli.

FONTE: DNews.eu


- Il difensore e un avvio splendido: «A Cremona senza paura»
Conti: «Hellas, felice di piacerti»
Una piacevole sorpresa. «Dite che con Bergamelli, in difesa, stiamo stupendo? Io ringrazio, ma penso a lavorare e a curare ogni possibile miglioramento». Christian Conti affila la parlata romana. Con la Sambenedettese ha salvato la vittoria dell’Hellas con un intervento decisivo sulla linea, a una manciata di minuti dalla fine, su un tentativo di Bonfanti. «Sarebbe stata una beffa: meritavamo di imporci con un margine più ampio, il pareggio sarebbe stato un’assurdità», taglia corto lui, che si è messo addosso gli abiti del leader arretrato. In assenza dei “vecchi” Ceccarelli e Sibilano, alla ricerca della condizione più idonea, il pacchetto difensivo del Verona piace e convince. «E’ importante che ci sia concorrenza - dice Conti - e poter imparare da compagni più esperti». La prova del nove, tuttavia, arriva adesso. Per l’Hellas e per la linea arretrata di Gian Marco Remondina.

Prima la Cremonese, poi il Padova. Due attacchi pieni di grandi nomi, da Temelin a Baù, da Varricchio a Guidetti. «Se ci fermiamo a leggere chi troveremo di fronte, non scendiamo neanche in campo», scherza Conti. Che poi riprende. «Saranno prove di spessore, che daranno ulteriore misura alle nostre qualità. Siamo sulla strada giusta, questo Verona può crescere molto.» Ieri la preparazione gialloblù è proseguita con una doppia seduta di allenamento sul campo dell’antistadio.

FONTE: Leggo.it


- IL TECNICO.
«DOBBIAMO RIPASSARE LA LEZIONE, AUMENTARE LA SICUREZZA NEGLI AUTOMATISMI. I GIOCATORI DEVONO SAPERE A MEMORIA COME STARE IN CAMPO»
Remondina assegna i compiti all’Hellas
È sereno e tranquillo Gianmarco Remondina. Difficile d’altronde avere pensieri dopo il bruciante avvio di campionato. Da tempo in casa dell’Hellas non si respirava aria d’alta classifica e i sette punti in tre gare sono un bottino di tutto rispetto per una squadra rivoluzionata e infarcita di giovani. «Siamo contenti per quanto raccolto fino ad oggi, e negli spogliatoi si respira l’aria di fiducia che aleggia attorno a noi. Andiamo in campo sempre con la stessa serenità d’animo, cercando di onorare al meglio questa maglia. È giusto però non illudersi anche perché adesso arrivano gli scontri con le big del campionato, a partire da domenica a Cremona. Un test importante contro Graziani e soci per saggiare le nostro potenzialità. Ci vorranno però almeno una decina di partite per capire quale sarà il nostro futuro. Dobbiamo solo continuare a lavorare e migliorare gli schemi. Deve aumentare la sicurezza negli automatismi, occorre imparare a memoria la posizione in campo».


«Insomma nulla deve esser lasciato al caso», continua Remondina soddisfatto per come la squadra ha impostato la partita con la Sambenedettese. «L’abbiamo preparata bene già dalla vigilia. Abbiamo aggredito gli avversari in ogni zona del campo portando spesso Garzon e Mancinelli ad aprire il fronte d’attacco sulle fasce. Il nostro grande neo è stata invece l’incapacità di chiudere definitivamente i conti nel primo tempo, rischiando cosi la beffa finale». Il tecnico gialloblù allontana, se mai ci fosse, il malcontento degli esclusi. «Il mio compito è di portare tutti i giocatori della rosa al top, pronti ad entrare in campo nelle migliori condizioni. Poi si fanno evidentemente delle scelte in base al lavoro svolto in settimana e al modulo che si vuole applicare in partita. Comunque è meglio navigare nell’abbondanza che avere i giocatori contati». Niente nomi, ma una considerazione speciale sì: per Anaclerio. «È un giocatore da recuperare e stiamo lavorando in questa direzione».

- STORIE DI EX.
PARLA UN VERONESE CHE L’HELLAS SI TROVERÀ DI FRONTE DOMENICA, SENZA RANCORE E SENZA VOGLIA DI RIVINCITA. CAIO METTE I PUNTINI SULLE I
Ecco Ferrarese «Non sono un mercenario». Mi brucia ancora, per com’è finita, per quello che è stato detto e per quello che la gente pensa... Il mio sogno era diventare il capitano della rinascita. E invece è finito tutto, in fretta e male... «Galli e Sarri hanno voluto cedermi a tutti i costi. Io sarei rimasto...Con la Spal c’ero anch’io, assieme a Biasi: che emozione...»
«Mi brucia ancora. Per come è finita, per quello che è stato detto. Ma soprattutto per quello che non è stato detto. E io vorrei fare chiarezza». Claudio Ferrarese domenica ritroverà il Verona. Da ex, da avversario, da nostalgico. Si erano lasciati, lui e l’Hellas, sei mesi fa. In un periodo nero. Caratterizzato da tumulti e sconquassi. Caio se ne va. Firma un triennale per la Cremonese. Il Verona è in balia di se stesso.

E qui ricomincia il suo racconto...
«Sì, ricomincia proprio da lì. Perchè sono in molti a Verona a considerarmi un mercenario. Uno che se n’è andato nel momento del bisogno. Non mi piace essere considerato quello che non sono. Perchè la verità dev’essere detta fino in fondo».
Ferrarese, qual è allora la sua verità?
«Il direttore Galli mi ha preso da parte e mi ha detto: Claudio dobbiamo cederti, questa è la politica della società. La mia partenza ha permesso al Verona di fare cassa e di prendere tre giocatori».
Ha accettato subito?
«No. Io volevo restare. Non potevo abbandonare la squadra in un momento così delicato».
E allora che cosa è successo?
«Sono andato a parlare con Sarri, ma anche lui mi ha detto che era già stata presa questa decisione. E mi sono rassegnato a partire».


E adesso?
«Insieme al mio amico Dario Biasi siamo andati a vedere l’Hellas contro la Spal. E ho provato grande nostalgia. Vedere Garzon e Corrent che lottano ancora per il Verona e ricevono l’applauso dei tifosi mi ha fatto piacere, immenso piacere. Ma allo stesso tempo non ho potuto fare a meno di sospirare. Io non ci sono più. Volevo diventare il capitano di un Verona alla ricerca della rinascita. E invece è finito tutto in fretta e male. E la gente non ha capito fino in fondo com’è andata».
Le sue colpe?
«Le mie colpe? Spesso ho giocato male, spesso mi sono fatto prendere dal nervosismo che sale quando ti senti in dovere di dare tutto te stesso. Purtroppo siamo finiti dentro ad una stagione maledetta. Ma il calcio è fatto così. Puoi diventare eroe, ma il giorno dopo ti ritrovi già nella polvere».
Il suo più grande rammarico?
«Forse non tutti ricordano che quando sono arrivato nell’anno della B, sotto la gestione Ventura, il Verona aveva undici punti, ma io mi sono presentato con voglia, entusiasmo e consapevole di avere fatto la cosa giusta. Ci siamo resi protagonisti di una rincorsa salvezza incredibile. Poi, per uno spareggio andato male, la storia è cambiata. Vedi il calcio...ci fossimo salvati, avrebbero eretto una statua in piazza Bra. E invece siamo qui a parlare, a distanza di un anno e mezzo, di un addio doloroso».
Che effetto le farà affrontare il Verona per la prima volta dopo il suo addio?
«Magari arriveranno fischi. E farò finta di niente. Ma è dura restare impassibili. Prima del mio ritorno a Verona la considerazione che la gente aveva di me era molto positiva. Eravamo fatti l’uno per l’altro io e l’Hellas. Per questo adesso non mi dò pace».
Se non altro ha dato la sua spiegazione
«Ci tenevo. Ognuno poi è libero di pensare quello che vuole».
Sente ancora qualcuno dei suoi ex compagni?
«Sibilano, Corrent, Franzese. Ma voglio ringraziare soprattutto Riccardo Prisciantelli, il direttore sportivo. Lui ha seguito passo dopo passo la mia... storia a Verona. Mi è stato vicino, e mi ha aiutato nei momenti più difficili. Per me è stato un punto di riferimento».
Il campionato chi lo vince?
«In corsa ci siamo noi, il Novara, il Ravenna, il Cesena e magari arriverà anche qualche sorpresa».
Le sorprese?
«Mi auguro che lo possa essere il Verona. Ma anche Spal e Pro Patria potrebbero fare molto bene».
Domenica?
«Spero di esserci. Magari dal primo minuto. L’inizio non è stato esaltante, ma adesso mi sento bene».


- LA TRASFERTA.
VENDUTI AI TIFOSI GIALLOBLÙ TAGLIANDI PER IL SETTORE DEI SOSTENITORI GRIGIOROSSI. VANNO CAMBIATI
Pasticcio biglietti, la curva è sbagliata

FONTE: LArena.it


- Partitella sul campo dell'antistadio per i gialloblù
Nel pomeriggio di giovedì gli uomini di Gian Marco Remondina hanno affrontato gli Allievi Nazionali
Giovedì la squadra di Gian Marco Remondina ha affrontato sul campo dell’antistadio una seduta pomeridiana. L’allenamento è iniziato con alcuni esercizi di riscaldamento, poi Corrent e compagni hanno affrontato una partitella contro gli Allievi Nazionali, allenati da Luca Dall’Oglio. A riposo precauzionale Luigi Anaclerio. I gialloblù ritorneranno al lavoro oggi pomeriggio, sempre all’antistadio.

- Venerdì pomeriggio spazio interviste al "Bentegodi"
A disposizione degli organi d'informazione ci saranno mister Remondina, Matteo Scapini e Christian Tiboni

- Cremonese-Hellas Verona su Conto Tv 2
Il commento della gara è affidato al giornalista Simone Bergellini, a fianco del quale ci sarà Michele Padovano

FONTE: HellasVerona.it


- Garzon: a Cremona per diventare grandi
Il centrocampista di Cerea, Stefano Garzon, sarà l'ex di turno domenica allo stadio "Zini" di Cremona. Dopo il doppio successo contro Spal e Sambenedettese, la squadra gialloblù è attesa in casa di una delle pretendenti alla promozione finale nella serie cadetta.
Il cambiamento di modulo attuato dal 1' da Gian Marco Remondina, al Bentegodi, contro la Sambendettese ha giovato anche a Stefano Garzon. Il centrocampista gialloblù, con il 4-3-1-2, ha maggiori possibilità di essere protagonista nella manovra offensiva. A detta di tutti gli organi di informazione, Garzon è stato il migliore in campo domenica scorsa. "Mi fa piacere, ma aspetto di sapere se è contento anche l'allenatore - ha dicharato - Sette punti in tre partite sono un bottino di tutto rispetto, ma adesso ci attendono due impegni consecutivi molto difficili contro due pretendenti alla promozione finale. Il Verona ha dimostrato di stare bene sia di testa che di gambe e a Cremona ci presenteremo per fare la nostra partita, tentando nell'arco dei 90' di portare a casa più punti possibile. Questa squadra - continua il mediano dell'Hellas, alla sua seconda stagione consecutiva in riva all'Adige, sponda Verona - ha ancora ampi margini di miglioramento. Il gruppo è compatto, tutti remiamo verso un'unica direzione e questo è molto importante".

FONTE: TGGialloblu.it




[OFFTOPIC]

Vita da ex: MORFEO, ingaggiato a parametro zero dal BRESCIA nell'estate scorsa, sembra abbia perso la voglia di giocare! Speriamo di no a me piaceva tanto il suo modo di 'creare calcio' anche se forse a limitarlo un po' è sempre stato il suo carattere. Del resto i fantasisti sono sempre stati così: GENIO E SREGOLATEZZA a parte le eccezioni che hanno confermato la regola...
- BRESCIA: A BREVE LA RESCISSIONE CON MORFEO
Il fantasista non si allena più con le rondinelle, Corioni tratta il divorzio
Giungerà al termine nelle prossime ore la brevissima parentesi di Domenico Morfeo a Brescia. L'ex fantasista di Atalanta, Fiorentina, Verona, Inter e Parma, ha già cominciato il distacco dal gruppo allenato da Cosmi, saltando praticamente l'ultima settimana di allenamenti. Ieri il presidente Corioni ha detto: "Morfeo ormai pare aver perso la voglia di giocare a calcio, è inutile che resti con noi". Ingaggiato la scorsa estate, a parametro zero, Morfeo si incontrerà presto col patron delle rondinelle per rescindere il contratto.

FONTE: SportIsland.net


LEGA PRO GIRONE A: Il 24 Settembre si giocherà il recupero di SPAL-CREMONESE interrotta per infortunio dell'arbitro...
- Spal-Cremonese si giocherà il 24
FONTE: LArena.it


FORMULA 1: Continua il VETTEL-moment! Il tedesco velocissimo nei test. CALCIO&EX CAMPIONI: Paul 'La Gazza' GASCOIGNE è diventato una specie di mina vagante! Zinedine ZIDANE si pente per la testata rifilata a MATERAZZI. Ci sono voluti più di due anni ma alla fine... MOTOCICLISMO: Intervista a Max BIAGGI che, dopo essere stato ad un passo dalla DUCATI ora sembrerebbe vicino all'APRILIA. Peccato non averlo visto in MOTOGP in questi anni con una moto all'altezza! Fantastici i suoi duelli (in pista e fuori) con Valentino ROSSI.
- Vettel continua a volare. Ferrari su due fronti
Anche nei test continua il momento d'oro del pilota tedesco vincitore a Monza. Il team di Maranello gira al Mugello e a Fiorano, alla ricerca delle migliori soluzioni per l'incandescente rush finale

- Gascoigne, guai senza fine. Arrestato nel paese natale
L'ex calciatore è stato fermato per danneggiamenti a Dunston. Avrebbe litigato con un fotografo e un tifoso fuori dal pub in cui ieri aveva cercato di entrare alle 9.45 del mattino. Poi aveva acquistato del whisky in un negozio e aveva chiamato un taxi per farsi portare dai familiari, che però non lo avevano fatto entrare in casa

- Il pentimento di Zidane "Sbagliai a colpire Materazzi"
Durante un viaggio in Algeria, la sua terra d'origine, l'ex campione francese avrebbe confessato il suo rammarico per l'episodio che ha chiuso la sua carriera. Questo racconta la biografia non ufficiale "Zidane, una vita segreta" in uscita il 24 settembre

- Biaggi: "L'Aprilia o smetto"
Oggi l'incontro decisivo per il contratto di Max: "E' un'opportunità che mi affascina: il gruppo Piaggio ha un programma ambizioso e ci sa fare". La MotoGp? "Si tengano il loro spettacolo. Io le gare MotoGP le guardo solo qualche giro. Ci sono solo due piloti. Anzi, uno e mezzo".
La Superbike approda a Vallelunga, il regno di Max Biaggi. E il pilota romano, 37 anni, va a caccia di una vittoria che renderebbe meno amara una stagione da dimenticare per infortuni e scarsi risultati. Biaggi, ci risiamo. L'avventura con la Ducati sta per finire. "Sembrava fatta, ma a sorpresa hanno detto no. Peccato".

Perché?
"Mi sarebbe piaciuto correre con una moto ufficiale italiana. Ma peccato anche per loro. In Italia avrò almeno un milione di tifosi? Bene, ci sono rimasti male anche loro...".
Ora che farà Biaggi nel 2009?
"Mi hanno cercato Bmw e anche Francesco Batta, con la cui Suzuki ero nel 2007. Soprattutto c'è l'Aprilia, che il prossimo anno entrerà in Superbike".
Una bella scommessa...
"Eh sì. Anche perché con Noale ho cominciato a correre e abbiamo vinto tanto insieme. Mi piacerebbe davvero iniziare quest'avventura con l'Aprilia. Ci siamo già incontrati, ma non vi posso dire di più".
Da come parla, sembra quasi fatta. O no?
"Avete visto com'è andata con la Ducati. Comunque l'Aprilia è un'opportunità che mi affascina. Il Gruppo Piaggio è il più grande in Europa nel settore commerciale. Nelle corse hanno un programma ambizioso e ci sanno fare. Non mi nascondo: l'Aprilia in Superbike sarebbe una scommessa sulla quale punterei molto, ma ci devono essere le condizioni giuste per affrontarla".
Soldi?
"Non solo. Ci vuole tutto il pacchetto, per usare un termine caro a noi piloti".
E se non andasse a buon fine la trattativa con l'Aprilia?
"Allora potrei anche smettere".
Lo dice per la prima volta...
"Sì. Però non smetterei per nausea delle corse, anzi. Sono convinto di poter vincere il Mondiale Superbike. Mi piacerebbe riuscirci con l'Aprilia. Vedremo come andrà a finire (ieri l'incontro decisivo)".
Con la MotoGP ha chiuso?
"Diciamo che hanno voluto chiudere loro con me. Nel 2006 era tutto pronto: una Kawasaki e uno sponsor, la Camel, da 12 milioni. Ma la Bridgestone non poteva fare le gomme per una moto in più. Una barzelletta. Pedrosa ha cambiato gomme addirittura a campionato in corso... Nessun rimpianto, comunque. Si tengano lo spettacolo che hanno costruito con queste manovre. Io le gare MotoGP le guardo solo qualche giro. Ci sono solo due piloti. Anzi, uno e mezzo".
Tifa per Rossi o per la Ducati?
"Prossima domanda?".
Perché Aprilia, Bmw o Suzuki dovrebbero prendere Biaggi?
"Perché ho tanta voglia di correre e di vincere. E poi ho ancora tanti tifosi. Non voglio peccare di presunzione, ma chi può portare 7.000 persone a un test Superbike come ho fatto io l'anno scorso a Vallelunga?".
Cosa promette ai suoi tifosi per la gara di domenica?
"Di dare il massimo, come ho sempre fatto. Non sarà facile vincere, ma ci provo".

FONTE: Gazzetta.it