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Le prime news del ritiro e ampio reportage del ritrovo dell'HELLAS VERONA, prima al BENTEGODI poi a Villa ARVEDI.

Le prime news del ritiro e ampio reportage del ritrovo dell'HELLAS VERONA, prima al BENTEGODI poi a Villa ARVEDI. Le prime news dal ritiro a SAN MARTINO PASSIRIA, le composizioni delle stanze decise da mister REMONDINA (tre calciatori a stanza), il programma giornaliero che parte alle 8:00 con la sveglia, prevede una pausa di un'ora e mezza dopo il pranzo e termina alle 22:30 Ampio reportage da L'Arena che ci racconta le tensioni al ritrovo della squadra al BENTEGODI, il pulmann dei giocatori fermato prima di Villa Arvedi a Cavalcaselle, le parole di PREVIDI, i giudizi di REMONDINA e l'entusiasmo di un nuovo veronese arrivato in extremis: SCAPINI.
- Le prime news dal ritiro a SAN MARTINO PASSIRIA, le composizioni delle stanze decise da mister REMONDINA (tre calciatori a stanza), il programma giornaliero che parte alle 8:00 con la sveglia, prevede una pausa di un'ora e mezza dopo il pranzo e termina alle 22:30

- Ampio reportage da L'Arena che ci racconta le tensioni al ritrovo della squadra al BENTEGODI, il pulmann dei giocatori fermato prima di Villa Arvedi a Cavalcaselle, le parole di PREVIDI, i giudizi di REMONDINA e l'entusiasmo di un nuovo veronese arrivato in extremis: SCAPINI.



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- Tutte le info per raggiungere i gialloblù in ritiro dal 12 Luglio al 2 Agosto: 'http://www.hellasverona.it/ritiropassiria08.php'



Lista dei calciatori svincolati al: 18/01/2008 (http://www.lega-calcio-serie-c.it/it/visti/svinc.html)

RuoloNomeStato contrattoIntenzioni della società
ALL.REMONDINADef. 1 anno-
POR.CECCHINIPrimavera-
POR.FRANZESE??
POR.LOSCHIPrestito (LUGANO)Rientra a VERONA?
POR.RAFAELComproprietà (SANTOS)Trattativa
DIF.CAMPAGNAPrestito (JUVENTUS)Diritto di riscatto della comproprietà
DIF.CASTELLANPrimavera-
DIF.COMAZZIPluriennaleNon si vuole tenere
DIF.CONTI - (BARI)-
DIF.DIANDAPrestito (VIBONESE)Rientra a VERONA
DIF.DI BARIPrestito (TARANTO)Rientra alla base
DIF.GERVASONIComproprietà (ALBINOLEFFE)Ceduto (ALBINOLEFFE)
DIF.GONNELLAPrestito (GROSSETO)Rientra alla base
DIF.HURMEPrestito (UDINESE)?
DIF.LOSETO - (BARI)-
DIF.MORABITO?Non si vuole tenere
DIF.MORACCI? (CHIEVO)-
DIF.ORFEIIn scadenzaSi vuole tenere
DIF.POLITTIComproprietà (UDINESE)Rinnovo
DIF.SIBILANO?Si vuole tenere
DIF.TURATIComproprietà (CESENA)Ceduto (CESENA)
DIF.SMANIAPrestito (CANAVESE)Rientra a VERONA?
CEN.BELLAVISTA?Si vuole tenere
CEN.CAMPISIComproprietà (ATALANTA)-
CEN.COLUCCI G.Comproprietà (CATANIA)Ceduto (CATANIA)
CEN.CORRENT?Rimane ma a stipendio ridotto
CEN.GARZONPrestito (CHIEVO)Trattativa per rinnovo
CEN.GIRALDIPrimaveraIngaggiato dalla NOCERINA
CEN.GRECOComproprietà (ROMA)Ceduto (ROMA)
CEN.HERZANComproprietà (LA SPEZIA)Ceduto (LA SPEZIA)
CEN.MANCINELLI?Rimane ma a stipendio ridotto
CEN.MINETTIIn scadenza?Non si vuole tenere
CEN.PAROLOComproprietà (CHIEVO)-
CEN.PIOCELLERescissione cons.-
CEN.PUCCIOComproprietà (INTER)-
CEN.VIGNAPrestito (AREZZO)Rientra alla base
ATT.ANACLERIOPrestito (PERUGIA)Rientra alla base
ATT.ALTINIERPrestito (MANTOVA)Rientra alla base
ATT.CISSÈPrestito (ATALANTA)Trattativa per rinnovo
ATT.DA DALT- (TRIESTINA)-
ATT.DA SILVARescissione cons.-
ATT.FODERAROComproprietà (VITERBESE)Ceduto (VITERBESE)
ATT.GIRARDIPrestito (CHIEVO)-
ATT.GOMEZ TALEB - (TRIESTINA)-
ATT.IAKOVLEVSKIRescissione cons.-
ATT.IUNCOCeduto (CHIEVO)-
ATT.MORANTEPluriennaleNon si vuole tenere
ATT.PASTRELLOIn scadenza?
ATT.STAMILLAPrestito (PIACENZA)Rientra alla base
ATT.VRIZPrimavera-
ATT.ZEYTULAEVPluriennaleNon si vuole tenere


LEGENDA: In grassetto i nomi sicuri del futuro HELLAS VERONA.                   I ruoli con il link conducono alla scheda relativa al giocatore/tecnico.                   I nomi depennati sono già rientrati alle società di appartenenza.


- San Martino, il programma della giornata tipo
Ritrovo al campo alle 9:30 del mattino ed alle 16:30, rientro in camera alle 22:30
Una volta giunta a San Martino in Passiria (BZ), sede del ritiro pre-campionato, la squadra gialloblù si è subito sistemata nella struttura alberghiera messa a disposizione dall’organizzazione dell’Azienda Turistica Val Passiria. Mister Remondina ha definito la composizione delle camere all’Hotel Martinerhof. Ecco nel dettaglio la rooming list della squadra:


Franzese - Rafael - Cecchini
Mancinelli - Campagna - Bergamelli
Conti - Sibilano - Moracci
Loseto - Corrent - Parolo
Bellavista - Garzon - Campisi
Puccio - Anaclerio - Da Dalt
Dianda - Vriz - Gomez
Girardi - Tiboni - Scapini
Politti - Strukelj - Castellan

- Val Passiria, la rooming list del ritiro
Definita dal tecnico Gian Marco Remondina la composizione delle camere all'Hotel Martinerhof
Le giornate nel ritiro di San Martino in Passiria sono scandite da orari ed appuntamenti programmati da mister Remondina, in collaborazione con lo staff tecnico. Ecco, nel dettaglio, il programma della giornata tipo nel ritiro gialloblù:

ore 8:00 sveglia
ore 8:30 colazione
ore 9:30 ritrovo al campo
ore 12:30 pranzo

ore 14:00 riposo
ore 15:30 sveglia
ore 16:30 ritrovo al campo
ore 20:00 cena
ore 22:30 rientro in camera

FONTE: HellasVerona.it


- LA PRESENTAZIONE A CAVALCASELLE.
PARTE L’AVVENTURA DEL NUOVO VERONA. IERI MATTINA GIOCATORI E TECNICO HANNO INCONTRATO I TIFOSI ALLO STADIO PRIMA DI PARLARE CON I GIORNALISTI A VILLA ARVEDI. NEL POMERIGGIO LA PARTENZA PER IL RITIRO
«L’Hellas è una scommessa Ora dateci un po’ di tempo». La soddisfazione di Arvedi e Previdi «Abbiamo raggiunto tutti i nostri obiettivi, ringiovanito la squadra e ridotto il budget»
Si riparte dalla Prima Divisione della Lega Pro. Adesso la C1 si chiama così ma la sostanza non cambia, il calcio che conta è lontano «anni luce» e l’Hellas non si è presentato con le ambizioni di un anno fa ma questo potrebbe essere il primo elemento positivo della rivoluzione di Arvedi, Previdi e Prisciantelli. «Fly down» è la parola d’ordine, si vola bassi ma non si lascia nulla al caso. Anche perchè non vanno trascurati altri aspetti importanti del nuovo corso gialloblù. Per la prima volta, dopo tanti anni, parte per il ritiro estivo la squadra che dovrà affrontare le partite di Coppa Italia e le prime gare di campionato. Gianmarco Remondina avrà a disposizione tre settimane di lavoro in Val Passiria per mettere a punto i meccanismi tattici e presentare ai nastri di partenza un gruppo già amalgamato.

In secondo luogo il club di Corte Pancaldo può vantarsi di aver raggiunto tutti gli obiettivi fissati e di aver messo a disposizione del tecnico bresciano due giocatori per ruolo. «Un gruppo di ragazzi, nessun acquisto importante», ribattono i tifosi più critici. Sicuramente sono arrivati tanti giovani ma molti di loro vantano esperienze importanti in categoria - vedi Girardi e Parolo a Foligno, Scapini a Cuneo, Campisi a Massa, Bergamelli a Manfredonia - e qualche altro si è già messo in mostra nella Primavera di grandi società come Campagna con la Juventus o Puccio con l’Inter.

Un equilibrio tecnico che sposa anche un progetto di riduzione dell’età e delle spese. «Abbiamo ringiovanito la squadra di tre anni di media - ha detto ieri mattina l’amministratore unico Nardino Previdi durante la presentazione a Cavalcaselle - e abbiamo centrato tutti i nostri obiettivi senza dimenticare l’aspetto economico, questa società non poteva più sostenere il monte ingaggi degli ultimi anni, abbiamo dato un taglio ai contratti ma posso garantire che non abbiamo perso competitività».


Previdi la mente, Prisciantelli il braccio, Arvedi in regia. «Nella mia storia calcistica ho lavorato con grandi presidenti come Salieri a Brescia, Pontello a Firenze, Viola a Roma, Ferlaino a Napoli, Eros Mazzi a Verona - ha precisato l’amministratore unico gialloblù - ma devo dire che Arvedi non ha nulla da invidiare a questi personaggi. Abbiamo programmato il futuro e predisposto un budget, il Conte ha sposato il nostro progetto, ci ha dato mano libera, ci ha aperto le porte della sua villa per la presentazione della squadra. Anche lui sa che questo è un anno particolare dopo le difficoltà dell’ultima stagione. Potrebbe essere l’anno della rinascita per l’Hellas».

Il progetto, però, non ha stregato i tifosi. Hanno contestato la società alla presentazione dell’allenatore. hanno esposto cartelloni contro Arvedi e Previdi, si sono fatti sentire anche ieri mattina. «Mi sembrano contestazioni gratuite o pilotate - ha detto don Nardino - abbiamo fatto quello che avevamo promesso. La protesta ci può stare ma questa è inopportuna, sbagliata nei tempi. Dateci un po’ di tempo, almeno fino all’inizio del campionato,non chiedo di più. Se le cose andranno male la responsabilità sarà mia e solo mia, se faremo qualcosa di buono divideremo le nostre soddisfazioni. Questa squadra onorerà la maglia e, sono certo, arriveranno anche i risultati».

Una prova di fiducia per l’allenatore e i giocatori. «Ho avuto l’onore e il piacere di avere Remondina tra i miei giocatori 22 anni fa e l’ho sempre ammirato per la sua professionalità, per il suo attaccamento al lavoro - ha ammesso Previdi - e spero di ritrovare queste doti nell’allenatore ma per quello che ha fatto vedere nei primi anni in panchina sono tranquillo. Ai più vecchi chiedo rispetto e rapporti leali, ai più giovani serietà, volontà e un atteggiamento positivo. Verona non è traguardo ma un punto di partenza».

Non mancano le incognite. La guida tecnica è cambiata e resta l’amarezza per la mancata riconferma di Davide Pellegrini, l’allenatore che aveva guidato il Verona alla salvezza. Sono arrivati tredici giocatori, se ne sono andati in quindici, non sono stati risolti i casi legati a Morante, Comazzi e Morabito - sono ancora sotto contratto con l’Hellas ma non rientrano nel progetto tecnico di Remondina e non sono nemmeno partiti per il ritiro -, ci sono tanti giovani che affrontano la categoria per la prima volta. Una scommessa con i tifosi, con la gente, con la città. Troppo presto per dire chi ha vinto e chi ha perso, deciderà il campo. Ancora una volta.


- LA PAROLA ALL’ALLENATORE.
PASSA IL TEMPO E SALE L’ADRENALINA. «VORREI RIPORTARE L’ENTUSIASMO TRA LA GENTE»
Remondina non vede l’ora di cominciare
Passa il tempo e cresce l’adrenalina. Gian Marco Remondina non vuole perdere nemmeno un minuto. Ieri mattina, a Villa Arvedi, dopo la presentazione alla stampa, prima del pranzo, ha tenuto la prima riunione tecnica con la squadra. Allenatore in cattedra, giocatori attenti come scolaretti al primo giorno di scuola. «Qui non regala niente a nessuno - ha detto - quindi dobbiamo uscire dal campo sempre con la maglia sudata, consapevoli di aver fatto il nostro dovere fino in fondo». Pochi concetti. Semplici e chiari. Gli stessi che aveva ripetuto allo stadio, davanti ai tifosi, ai giornalisti in conferenza stampa.

«Non vedo l’ora di cominciare, di respirare l’aria del campo - ammette il nuovo tecnico del Verona - abbiamo parlato tanto in questo periodo ma l’attesa è finita, ora si torna al lavoro. Vorrei trasmettere la mia volontà ai giocatori, serviranno tutte le nostre energie psicofisiche per arrivare al traguardo. L’obiettivo? Mi sembra chiaro, arrivare più in alto possibile ma non è questo il momento delle facili promesse, delle illusioni. Avremo quello che ci meriteremo».

Remondina ha portato la Canzese in C2, il Sassuolo in C1, è arrivato a un passo dalla B con gli emiliani e ha stupito tutti. Vuole cancellare il passo falso di Piacenza e non vede l’ora di riscattarsi a Verona. «Non voglio soddisfazioni personali - ricorda - qui siamo tutti in ballo, c’è la storia di una società gloriosa che va rispettata, non possiamo ragionare da singoli. Il gruppo è fondamentale, tutti sono importanti, i giocatori che vanno in campo e quelli che non giocano. Nessuno deve sentirsi escluso, io non escluderò nessuno, non vivo di pregiudizi. Voglio vedere una squadra di guerrieri, dal primo all’ultimo minuto».

Sono pochi i veterani rimasti, dovranno trovare il giusto mix con tanti giovani di belle speranze. «La società ha fatto scelte mirate - continua Remondina - tutte decisioni condivise. Il Verona mi ha messo a disposizione ragazzi motivati, ho già parlato con loro e mi hanno fatto capire che sono pronti a sacrificarsi, a soffrire. Non posso dire che vinceremo tutte le partite ma vi posso assicurare una cosa: chi vorrà battere il Verona dovrà fare tanta, tanta fatica. Questa è la mia promessa».

Dalle promesse ai sogni. «Vorrei riportare entusiasmo tra questa gente - conclude il nuovo tecnico - ho parlato con tanti tifosi in questi giorni, ho capito la passione che li anima, hanno sofferto molto in questi anni. Non possiamo tradirli, dobbiamo regalare qualche sorriso in più».


- IL VICE.
LA NUOVA AVVENTURA GIALLOBLÙ
La promessa di Bruni: «Tanto lavoro». «Niente proclami, ma vi garantiamo l’impegno» L’abbraccio con Ferdinando Chiampan
«Da dove si entra? Scusate ragazzi, ma non ricordo nemmeno più qual è la porta per gli spogliatoi, sono confuso, emozionato». Luciano Bruni, uno degli eroi del Verona tricolore, è tornato, al Bentegodi rivede volti amici. I giorni dell’Hellas sono cambiati, lo scudetto e l’Europa sono andati, la realtà è la Prima Divisione, un campionato da vivere seduto in panchina a fianco di Gian Mario Remondina.

IL PASSATO. Già, giorni felici. Bruni li ricorda a Villa Arvedi, abbracciando Ferdinando Chiampan, sponsor prima e presidente poi del Verona di Bagnoli. «Come sta, presidente?». Ma è Chiampan a informarsi maggiormente di lui, a chiedergli che cosa ha fatto prima di tornare: «Fiorentina, Spezia, Siena, Piacenza...» elenca Bruni. «E ora eccomi qui, motivato più che mai».

IL PRESENTE. «Il Verona ha scelto Remondina, Remondida ha scelto me come suo collaboratore», spiega Bruni. «Ne sono orgoglio e sono sicuro che faremo un buon lavoro, anche perché abbiamo ben presente il quadro. Sappiamo che a Verona l’entusiasmo dei tifosi non è mai mancato, ma negli ultimi campionati è stato messo a dura prova. Non facciamo promesse, non chiedeteci proclami. Però posso assicurare che l’impegno non mancherà: ci sono tanti giocatori giovani, tanti ragazzi, il primo obiettivo è creare il gruppo, l’amalgama. I risultati saranno la conseguenza di questo lavoro. Qui, credo che ormai lo sappiano tutti, non è la maglia che garantisce vittorie. Il Verona ha un passato glorioso, per onorarlo dobbiamo tutti lavorare. Tanto».

IL FUTURO. Dove può arrivare, Bruni, questo Hellas? «È presto per parlarne, ma io sono fiducioso, mi pare che ci siano le intenzioni per remare tutti insieme. La serie C, o Prima divisione come si chiama adesso, poi è imprevedibile: ci sono squadre forti sulla carta, come il Verona dello scorso anno, che poi faticano e altre, tipo il Foligno, che partono per la salvezza e poi lottano per i play off. No, niente pronostici. Ma una garanzia sì: lavoreremo sodo».


- «La fortuna è in debito con il Verona»
Allo stadio Bentegodi, prima della partenza della squadra per Villa Arvedi, sono arrivati anche il sindaco Flavio Tosi e l’assessore allo sport Federico Sboarina. A Cavalcaselle, invece, tra gli ospiti c’era Ferdinando Chiampan, ex presidente del Verona.

- I TIFOSI.
AL BENTEGODI DUECENTO SOSTENITORI, UN ALTRO CENTINAIO A CAVALCASELLE
Applausi allo stadio, blocco a villa Arvedi. Il pullman è costretto a fermarsi: «Fateci parlare con la squadra». Poi un breve faccia a faccia con Remondina
«Remondinaaaa! La B subito, altro che in tre anni!». Il messaggio al nuovo tecnico arriva dall’esterno del Bentegodi, dove una tifosa si fa interprete del malumore del popolo gialloblù. Busto Arsizio, dove l’Hellas si è salvato a un minuto e mezzo dalla fine, ha lasciato il segno. L’allenatore è appena sceso dall’auto, si volta verso i duecento tifosi radunati oltre i cancelli degli ingressi della tribuna vip e degli spogliatoi, risponde con un sorriso, forse vorrebbe dire: «Sì, ho afferrato». «Faremo di tutto per accontentarvi» sembra pensare mentre va incontro allo staff e ai giocatori. Rassicurante.

Ma allo stadio, al primo atto della presentazione, non c’è contestazione. Tutt’altro. Dalle inferriate si allungano mani con carta e penna, arrivano richieste di autografi, i cellulari scattano fotografie. I tifosi individuano Scapini, lo invocano: «Oh, bomber, parlemo in dialeto. Quanti gol eto fato l’anno scorso? Vintidù? Adesso te sì all’Hellas, almeno vintizinque!», gli raccomandano scherzando con lui e facendo appello al suo orgoglio di veronese.

Non si può entrare: steward, digos e carabinieri vigilano. Ma il clima è disteso. E allora sono i giocatori a uscire: Sibilano e un altro gruppo di gialloblù che hanno lasciato l’auto all’esterno vanno a parcheggiarle vicino all’antistadio. Applausi prima timidi, poi sempre più convinti e scanditi. Niente da fare: i tifosi non si fidano più, contestano, ma quando vedono maglie gialloblù l’entusiasmo prende il sopravvento. «Forsa butei, emo sofferto massa!».

Arrivano l’assessore allo sport Federico Sboarina e un quarto d’ora dopo il sindaco Flavio Tosi. Applausi anche a lui, pacche sulle spalle prima di vederlo sparire negli spogliatoi dove con l’assessore rivolge gli auguri di buon campionato a Remondina, ai giocatori e alla società qui rappresentata dal direttore sportivo Riccardo Prisciantelli. Poi, tutti d’accordo: «Facciamo entrare i tifosi? Sì, dai». Fuori tutti, nel piazzale, si aprono i cancelli e i tifosi circondano di affetto la squadra. Altre richieste di autografi, incoraggiamenti, raccomandazioni, saluti.


Saluti al pullman che parte per Cavalcaselle, dove il clima è però molto più caldo: ad attenderlo ci sono un centinaio di «butei» schierati davanti alla tenuta di Arvedi. È il fronte duro, quello che non intende rinnovare gli abbonamenti, che non vuole versare soldi alla società perché non condivide un mercato fatto di prestiti e comproprietà. Il pullman è costretto a fermarsi per qualche minuto, l’auto di Remondina pure: «Facci parlare con la squadra! L’Hellas siamo noi, non potete fare una presentazione in privato».

Il tecnico scende, c’è un faccia a faccia con i tifosi. Sa, Remondina, che a Verona la ferita è aperta, che si dovrà lavorare a lungo per riconquistare la fiducia. Ma non si tira indietro, il tempo potrà giocare per lui. Riappare lo striscione «Vendi il Verona» rivolto ad Arvedi. Chissà quante volte verrà ancora srotolato

- ARIA NUOVA IN ATTACCO.
SONO PARTITI DA SILVA, CISSÈ E ZEYTULAEV, NON C’È MORANTE. L’EX CENTRAVANTI DEL FOLIGNO E IL BOMBER DI BOVOLONE HANNO FAME DI GOL
La grinta di Girardi, la felicità di Scapini
Aria nuova in attacco. Morante e Da Silva, Cissè e Zeytulaev non indosseranno più la maglia gialloblù. Al loro posto sono arrivati tanti giovani di belle speranze ma saranno Domenico Girardi, Christian Tiboni e Matteo Scapini i bomber che dovranno regalare qualche gol in più a Bellavista e compagni. Il più felice di tutti è sicuramente Matteo Scapini, si guarda intorno e sorride. Lui, veronese di Bovolone, indossa per la prima volta la maglia gialloblù. «Non immaginate come mi sento - ammette - sapevo che il Verona mi cercava ma solo venerdì sera mi hanno comunicato che era stato chiuso l’accordo».

Nato il 28 settembre del 1983, Scapini è cresciuto nelle giovanili del Vicenza e ha esordito in C1 con la maglia della Spal nel 2003, nove presenze e zero gol al primo anno da professionista. Poi Bellaria, Valenzanza, Pro Vercelli, Portogruaro e Montichiari, sempre in C2. L’anno scorso l’esplosione a Cuneo, ventidue gol in trentun partite, il cannoniere del torneo. «Una stagione importante e fortunata perchè a un attaccante serve anche la buona sorte - afferma Scapini - ho fatto centro in tutti i modi, soprattutto di testa. Ma non dimentico che una volta ho battuto il portiere avversario ribattendo il tiro di un avversario con il fondoschiena com’è capitato a Inzaghi in Champions League. Questi sono segnali positivi».

Alla fine del campionato è tornato al Portogruaro, la società proprietaria del cartellino. È arrivato all’Hellas, grazie anche all’intervento del suo procuratore Andrea D’Amico, in comproprietà. «Non vedo l’ora di scendere in campo - ripete - anche perchè non ho mai giocato al Bentegodi, sono stato tanti anni in Curva, come tifoso, ma non ho mai provato questa emozione. Un appuntamento importante? Certo, sono orgoglioso di questa scelta e non vedo l’ora di fare qualcosa per l’Hellas. Se ho fatto centro 22 volte in C2 spero di inquadrare la porta anche qui. O no?».


Ha fame di gol anche Domenico Girardi. Arriva a Verona da Foligno, via Chievo, e vuole confermare quanto di buono aveva fatto in Umbria quando aveva messo a segno 10 reti in 27 partite. Girardi al Bentegodi ha giocato e ha già segnato ma quella volta in porta c’era Rafael, il portiere dell’Hellas. Ora dovrà farsi perdonare. «Il Verona mi ha cercato tanto - ammette l’ex attaccante del Foligno -, è giunto il momento di ripagare sul campo la considerazione dimostrata. Qui ritrovo Parolo, mio compagno a Foligno, che ha firmato l’accordo una settimana dopo la definizione del mio trasferimento. Ho parlato tanto con lui durante questa campagna acquisti, gli avevo detto che l’avrei aspettato, È andata bene». Fa gol e fa lavorare gli altri, l’attaccante ideale per Remondina. «Un allenatore stimato. A Sassuolo ha fatto bene, può essere la persona giusta per seguire il progetto del Verona».

FONTE: LArena.it




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FONTE: Gazzetta.it