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HELLAS VERONA TIFOSI: Siamo alle solite la legge non è uguale per tutti e noi lo sappiamo bene...


Leggete un po' 'stà mail arrivata a Quotidiano.net e segnalataci dall'amico TARTAN ARMY; è chiaro che se un episodio così fosse successo a Verona, con i butèi al posto degli ultras del Napoli, le cose sarebbero andate diversamente (rilevanza nazionale, prime pagine su media e giornali e squalifica del campo se non sconfitta a tavolino) ma, capito una volta di più, se ancora ve ne fosse il bisogno, che la legge in questo paese NON è uguale per tutti, anche in materie ben più importanti del calcio, invito a non usare, questo ennesimo esempio di disparità di trattamento, come giustificazione per cori e comportamenti razzisti che pure esistono in Curva: IL PROBLEMA C'E' ED E' PURE GRAVE; AFFRONTIAMOLO E VINCIAMOLO!!! FAR FINTA DI NIENTE SPERANDO CHE FINISCA DA SOLO NON CI SALVERA'...

Mail di un milanista:
"Così a San Siro ho rischiato la vita fra gli ultrà armati di coltello"

Egregio Direttore,
questa mia lettera vuole portare a conoscenza di chi non ha visto, o ha preferito non vedere, la situazione vergognosa nella quale mi sono trovato insieme ad altre centinaia di persone domenica sera a san Siro, in occasione di Milan-Napoli. Appena entrati ci è stato impedito dagli steward di raggiungere il settore dove abbiamo da sempre il nostro abbonamento. Motivo? In quel settore erano stati posizionati ultras del Napoli. A questo punto ci si aspettava almeno un’altra sistemazione, invece venivamo invitati a sederci in un qualsiasi seggiolino vuoto, salvo poi cederlo al legittimo proprietario che di li a breve sarebbe arrivato. Nessuno aveva previsto questa situazione… Il gruppo di ultras (badi bene, non semplici napoletani tifosi, ma ultras della peggior specie!) si faceva minaccioso, insultava, sputava e l’unica protezione di noi tifosi “normali” era un cordone tanto esiguo quanto impaurito di steward! Molti napoletani scavalcavano dal terzo anello, senza che nessuno impedisse loro di farlo, andando a gonfiare il già nutrito clan in curva nord. Al quarto gol del Milan una decina di napoletani si stacca contemporaneamente dal gruppo, gli steward li guardano impotenti, il capofila estrae un coltello (non l’accendino che è stato sequestrato al mio amico…) un coltello! Taglia velocemente i lacci che sostengono lo striscione della Torcida Rossonera e rubano lo stesso, mentre succede questo un rappresentante della Torcida reagisce verbalmente, il delinquente si volta, col dito indice intima di stare zitto e mima il gesto di tagliare la gola! Per poi tornare col trofeo nella compagine partenopea. Ti aspetti l’arrivo in massa delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza del cittadino, ivence si presenta un uomo da solo (conosciuto membro digos) che si fa largo fra i napoletani e dopo 4 parole con i responsabili si fa restituire lo striscione. Finito tutto.Il coltello resta nelle mani del delinquente, gli altri col volto coperto non vengono nemmeno identificati (li conoscono?), nessun fermato… mah… Solo a cinque minuti dal fischio finale compare qualche casco blu, che si guarda bene dal creare un cuscinetto fra le opposte tifoserie… eh no, sarebbe troppo sensato. Alla fine veniamo anche minacciati perché esultiamo per il gol di Pato e per completare l’opera siamo costretti a d uscire prima del fischio finale, assediati dei napoletani, gomito gomito con chi poco prima faceva brillare la lama! Assurdo! Adesso qualcuno mi spieghi com’è possibile tutto cio’ dopo il varo del decreto che doveva essere severissimo e dare un giro di vite!? Com’è possibile che si vietino a tutti le trasferte, e questi arrivano in soprannumero a Milano!? Com’è possibile che ce ne siano di piu’ di quelli che il settore ospiti possa contenere e per quale motivo io che ho pagato per avere il mio posto devo seguire una partita teso e preoccupato, rischiando la mia incolumità seduto su di un gradino!? Vuole la mia opinione? Un migliaio si sono presentati senza biglietto, siccome viviamo in uno stato che non è in grado di garantire l’ordine pubblico e la sicurezza si è preferito lasciarli entrare creando una situazione dove poteva scapparci l’ennesima vittima piuttosto che fronteggiarli all’esterno dello stadio e rimandarli a casa! Scusi se mi sono dilungato, ma tutto cio’ è vergognoso, sono sconcertato e schifato. E non mi si parli piu’ di pochi delinquenti… sminuire i problemi in Italia è diventato sport nazionale! E’ uno schifo! A proposito, doveva essere una festa per i trofei del Milan, una festa per Pato, una festa per il calcio. Questa mia lettera probabilmente verrà cestinata e non sortirà effetto alcuno, ma almeno mi sono sfogato e posso dire di aver fatto qualcosa per denunciare la situazione.

Distinti saluti

Ferra73

FONTE: Quotidiano.net